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BasketItaly.it è un sito d’informazione sul basket italiano. Il nostro obiettivo è quello di seguire le vicende delle squadre partecipanti
ai campionato professionistici con uno sguardo sempre attento a ciò che accade nelle competizioni Europee e agli Italiani
impegnati oltreoceano. Ecco le persone che compongono la nostra redazione e che ogni giorno ci aiutano, con il loro immenso
lavoro, a crescere sempre più.
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creazione di immagini)
Andrea Baratto
Mariano Santoro
CHI ME L'HA FATTO FARE! MA
LO RIFAREI ANCORA ...
Dopo oltre un mese intenso di lavoro, apro con
orgoglio il primo Magazine targato dalla redazione di
BasketItaly.it. Mi piace pensare che nel tempo, e con
l’appoggio di tanti piccoli sponsor, possa diventare
una piacevole abitudine raccogliendo l’eredità
lasciata da altri giornali che hanno scritto la storia
della pallacanestro italiana.
La mia passione per il basket nasce poco meno di
dieci anni fa ammirando le gesta del vecchio Basket
Napoli, squadra della mia città. Grazie alle mie
capacità informatiche sono riuscito a far esplodere
questa mia passione con la creazione di un portale
d’informazione sul basket a Napoli
(PallacanestroNapoli.it). Il mio sogno, però, era
quello di poter dirigere un giorno un portale
d’informazione e grazie all’incontro con persone
straordinarie e capaci come gli amici Cristian
Andrisani e Livio Cavezza ciò è stato possibile.
Abbiamo dato vita a BasketItaly.it che un giorno,
sono sicuro, potrà diventare un punto di riferimento
per i tanti appassionati di basket italiani.
A meno di un anno dalla nascita BasketItaly.it, l’idea
di lanciare questo Magazine che potesse
concretizzare lo splendido lavoro svolto durante
tutta l’estate a suon di anteprime di mercato e
interviste esclusive. La creazione dello stesso ha
portato via molto più tempo e lavoro di quanto
potessi immaginare e le notti passate a lavorare alla
grafica e alla stesura degli articoli ne sono una prova.
Ma, ancora una volta, ne è valsa la pena!
dott. Enrico De Pompeis
[email protected]
Marco Bonamico, presidente della LegaDue dal 2009.
Alla scoperta della carriera e il bilancio di questi anni
LIVIO CAVEZZA
Marco Bonamico nasce il 18 Gennaio
1957 a Genova, ed inizia la sua carriera da
giocatore di pallacanestro ad alto livello da
giovanissimo. All'età di diciotto anni fa il
suo esordio nella stagione 1975-1976 con
la Virtus Bologna, e subito con le V-Nere
si mette in mostra (realizzando 183 punti
in 36 partite) contribuendo alla conquista
dello scudetto. Nei successivi quattro anni
il giovane Bonamico cambierà per quattro
volte consecutive la propria canotta, nel
1976-1977 passa sull'altra sponda
bolognese la Fortitudo per poi ritornare
dall'altra parte dopo appena una stagione.
Il ritorno alla Virtus è felice con le cifre
realizzative del buon Marco che sfiorano i
10 punti di media.
Successivamente ha una esperienza
nella città del palio Siena, ed infine nel
1979-80 veste anche la gloriosa maglia
delle scarpette rosse dell'Olimpia
Milano.
Nella stagione 1980-1981 il “Marine”,
così soprannominato nell'ambiente
cestistico per il suo modo battagliero di
stare in campo, torna alla Virtus Bologna,
e fino alla stagione 1985-1986 vivrà la
parentesi più importante della sua carriera
agonista. Infatti in questo periodo il
giocatore Bonamico vince uno scudetto
nel 1983-84 da protagonista (dopo quello
del 1975-76), ed una Coppa Italia sempre
nello stesso anno. Dai successi nazionali
alle delusioni europee. La più cocente di
queste fu sicuramente la sconfitta nella
finale di Coppa dei Campioni a Strasburgo
nella stagione 1980/81 contro il Maccabi
Tel-Aviv, partita persa 80-79 nella quale il
“marine” fu il migliore realizzatore
dell'incontro. Delusione della sconfitta in
finale della massima competizione
continentale per club, che è stata mitigata
con i grandi successi raggiunti con la
nazionale italiana del ct Sandro Gamba.
Nel periodo aureo per la nostra
rappresentativa nazionale Bonamico
conquista l'argento Olimpico a Mosca nel
1980, e l'oro ai campionati Europei di
Nantes con la vittoria in finale sulle furie
rosse spagnole nel 1983. Il bilancio finale
della sua carriera in azzurro parla di 154
partite totali con 754 punti realizzati. Nel
biennio 1986-1988 si trasferisce a Napoli
e con la squadra partenopea del
presidente De Piano conquista nel 1988 la
promozione in massima serie, poi nella
stagione 1988-89 l'ennesimo ritorno alla
Virtus con la quale conquista la sua
seconda Coppa Italia in carriera. Dal 1989
al 1993 si trasferisce nella vicina Forlì, con
la quale, nella stagione 1991/1992,
conquista un'altra promozione in serie A1.
Infine dal 1993 al 1995, anno del suo ritiro
agonistico, chiude veste la maglia di
Udine. Conclusa la carriera da giocatore
per Bonamico incomincia una nuova da
dirigente e personaggio di spicco della
pallacanestro italiana. Infatti tra la fine del
vecchio millennio e l'inizio del nuovo
millennio Bonamico diviene presidente
della Giba, il sindacato dei giocatori
italiani di basket, ed accompagna in
numerose telecronache in Rai la voce del
basket italiano Franco Lauro.
Dal 19 Febbraio 2009 viene eletto e
prende il posto di Valentino Renzi come
presidente del campionato di LegaDue, la
seconda lega professionistica del basket
italiano, e per Bonamico si apre una
nuova affascinante avventura
professionale. All'alba della stagione
2012/13, la quarta da numero uno della
Numero uno della LegaDue. Un
campionato sempre bello, che riesce a
regalare tantissime emozioni di
stagione in stagione, e che svolge un
importantissimo ruolo di formazione e
di vetrina per i giovani, ma che da
qualche anno a questa parte è
purtroppo protagonista (come tutto il
movimento cestistico d'altronde) di
sparizioni, rinunce e fallimenti. Il
movimento cestistico è messo in
ginocchio dalla crisi economica ma la
LegaDue, al termine dell'ennesima
turbolenta estate, si è mossa per
cercare di rendere meno oneroso il
campionato abbassando le tasse gara
e proponendo, addirittura, l'impiego dei
due arbitri invece di tre. Tralasciando
per un attimo questi aspetti, adesso c'è
un campionato da iniziare e il
presidente Bonamico, intervenuto ai
nostri microfoni, si dice ottimista sulla
riuscita del prossimo campionato e
soddisfatto sulla geografia che ha
assunto: “Sono sicuro che anche il
prossimo campionato di LegaDue sarà
entusiasmante ed equilibratissimo. Ci
sono tante nuove realtà come Trento,
Trieste, Capo D'Orlando, Ferentino,
Napoli, che con l'entusiasmo delle loro
piazze aumenteranno di certo
l'interesse sul campionato. Poi la cosa
che noto con grande piacere è il
particolare che dal punto di vista
geografico come squadre in campo la
Legadue copre l'intera penisola
italiana. Infatti partiamo dal nord ovest
con Casale, a nord est ci sono Trento e
2
e Trieste, in Emilia Romagna abbiamo
Bologna e Forlì, al centro abbiamo Pistoia,
Jesi, Ferentino, Veroli, al sud Napoli e
Scafati, ed infine all'estremo sud le realtà
siciliane di Capo d'Orlando e Barcellona
Pozzo di Gotto, insomma dal punto di vista
geografico per la diffusione del
campionato in tutta la penisola non si
poteva avere di meglio”.
Precedentemente abbiamo nominato la
città di Napoli cosa pensa del ritorno al
professionismo di una piazza storica come
quella partenopea; “Sicuramente per tutta
la Legadue sarà un valore aggiunto avere
una grande metropoli come Napoli tra le
protagoniste in campo, per il discorso che
ho fatto prima perché è importante avere
realtà del sud, ed inoltre non dispiace
avere il tocco della passionalità e simpatia
dei napoletani. Emblematico che abbiamo
scelto di fare la presentazione del
campionato proprio nella città partenopea
nello splendido scenario del Castel del
Ovo, fammi sottolineare veramente un
teatro stupendo per presentare il
campionato, ed inoltre voglio rinnovare il
ringraziamento alle istituzioni della città
per la loro accoglienza e disponibilità
offertami sin dal primo momento”.
Presidente, infine, vorremmo tracciare un
bilancio sui suoi quattro anni da presidente
della LegaDue, ed un pensiero sul
prossimo campionato quello che
potremmo etichettare come l'ultimo prima
della riforma: “Su questo argomento voglio
essere quanto il più chiaro possibile, il
problema non è stabilire se il campionato
di Legadue dal 2013/14 sarà
professionistico o dilettantistico, ma è
stabilire se saranno rispettati i parametri
imposti dalla Legge 91. Però posso dire
che la Legadue rimarrà il secondo
campionato cestistico italiano con ben 32
squadre protagoniste in campo, e quindi ci
sarà ancora maggiore interesse per le
tante piazze coinvolte e, ancor di più, l
3
a maggiore possibilità di vedere tanti
italiani in campo, mentre in serie A i nostri
giocatori italiani hanno uno spazio
ridottissimo. Proprio in ragione di ciò il mio
bilancio in questi quattro anni di
presidenza è molto positivo perché la
LegaDue ha dato e continuerà a dare
spazio ai giocatori italiani, che altrimenti in
altre realtà e campionati non avrebbero ne
la propria chance di mettersi in mostra, e
nemmeno la possibilità di crearsi un buon
bagaglio tecnico e professionale come è
dato loro dall'alto livello di gioco del
campionato di Legadue”.
Stelle dovranno diventarlo, ad oggi chiamateli ROOKIE
Ben trenta giocatori alla prima esperienza in un campionato italiano. Scopriamoli insieme
ENRICO DE POMPEIS
Siamo ormai ai nastri di partenza,
l'edizione 2012/13 del campionato
EuroBet LegaDue è pronta ad entrare nel
vivo. La crisi economica che ha messo in
ginocchio la quasi totalità dei club italiani,
costringendo alcuni addirittura ad
abbandonare ancor prima di cominciare,
ha dovuto rivoluzionarsi e fare le capriole
per cercare di costruire squadre capaci di
tenere alto il livello e piacevole che la
LegaDue ha offerto in questi anni. A
beneficiarne sono stati soprattutto i
cosiddetti rookie, giovani (in alcuni casi
giovanissimi) giocatori alla loro prima
esperienza in un campionato italiano.
Conti alla mano i rookie della prossima
stagione dovrebbero essere almeno una
trentina, dato che assume ancora più
valore se si pensa al fatto che
probabilmente sarà l'ultima volta che così
tanti stranieri popoleranno il nostro
campionato di LegaDue, vista l'imminente
riforma dei campionati. Con un pedigree
più o meno importante tutti i prossimi
rookie metteranno in campo tutto nella
speranza di affermarsi nel nostro
campionato e, per i più capaci, magari,
strappare la possibilità di tornare negli
States ma da grandi. Ce ne sono per tutti i
gusti, con caratteristiche e ambizioni
differenti ma c'è chi parte già con i favori
del pronostico. Andiamoli a dividere in tre
fasce.
1 Sono almeno sette i giocatori che vanno
ad inserirsi in prima fascia, un po' per
completezza del proprio curriculum e un
po' per ambizioni delle squadre nelle
quali militano. Un gradino sopra di tutti
troviamo due giocatori che daranno sicuro
spettacolo e saranno protagonisti per la
corsa alla promozione con le loro
ambiziosissime squadre, il primo è il
Barcellonese Taurean Green mentre il
secondo è lo Scaligero Charlie
Westbrook, ai quali si affianca anche il
Bresciano Gay Giddens. Il primo,
chiamato a sostituire Marcus Walker (altro
Ipezzo da novanta), è un play americano
dotato di passaporto comunitario. Il
venticinquenne è in uscita da una positiva
stagione con la maglia del Tofas Bursa
(lega turca) ma a far rumore sono le due
vittorie nel campionato di NCAA (2006 e
2007), nel quale è stato grande
protagonista, e le due esperienze in NBA
con i Portland Blazers e con i Denver
Nuggets. Il ventunenne Charlie
Westbrook sarà invece la guardia della
Tezenis Verona. Direttamente in uscita dal
college del South Dakota Charlie, a
differenza di Green, non arriva in Europa
con un curriculum ingombrante ma con
delle qualità tecniche, arresto e tiro su
tutte, che hanno davvero impressionato
tanti scout. Occhi puntati su di lui. Non
prenderà probabilmente parte al prossima
lotta per la promozione ma Gay Giddens
(Brescia) arriva nel nostro campionato
con credenziali di tutto rispetto. Ala
piccola dotata di grande esplosivitàè uno
dei più “vecchietti” tra i rookie (classe
1985) ha la possibilità di potersi vantare
del fatto di essere stato scelto al primo giro
in un Draft NBA (2008) dai Boston Celtics.
Dopo alcune apparizioni anche con la
maglia dei NY Knicks è sbarco nel vecchio
continente vestendo le importanti
casacche del Prokom, Valencia e (nella
scorsa stagione) del Paok Salonicco.
Immediatamente al di sotto di questo trio
troviamo gli altri quattro membri della
“nostra” prima fascia. Il primo è il play
statunitense, della Prima Veroli, Erwing
Walker.
Fortemente ricercato e voluto da coach
Franco Marcelletti, Walker è un giocatore
che richiama molto le caratteristiche
Dell'ex Ostuni, e altro pupillo del
professore, Aaron Johnson. Classe
'90, Erwing è in uscita dal Florida
Gators College, è un giocatore capace
di grandissime accelerazioni in fase di
impostazioni e che fa della visione di
gioco il suo punto di forza.
A seguire Rodney Green, guardia
(classe '88) della Junior Casale
Monferrato. Cresciuto nel college di La
Salle University, Rodney ha lasciato il
continente americano per approdare in
Israele con la maglia dell'Hapoel
Gilboa. Lo scorso anno, invece, ha
giocato in ucraina per i Mykolaiv.
Capace di ricoprire più che bene i tre
ruoli perimetrali, Rodney è un giocatore
che ama trattare la palla e, infatti, per le
sue mani passeranno la maggioranza
dei possessi del team di coach
Griccioli.
Chiamata a sostituire un positivissimo
Jeffrey Brooks, l'Aurora Basket Jesi si è
affidata ad un altro “animale” da
canestro, l'ala forte (207cm per 96kg)
americana Eric Griffin. Il suo punto
forte è il grande atletismo e presenza
fisica ma può vantare anche un
discreto tiro dalla media, Eric ha
disputato la Summer League di Las
Vegas con la prestigiosa maglia dei LA
Lakers. Chiude la prima fascia, ancora,
l'americano della neo-promossa Capo
d'Orlando, Alex Young. Esterno
mancino, capace di clamorose
infiammate, è in uscita dal College
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(IUPUI) nel quale è andato anche oltre i 20
punti e 6 rimbalzi di media.
2 Ad aprire la seconda fascia sono le
guardie americane (manco a dirlo)
Antonio Graves (Pistoia) e Muhammad
El Amin (Ferentino). A lungo corteggiato
da squadre Europee che prenderanno
parte alla prossima Eurolega il classe '85
avrà l'arduo compito di non far rimpiangere
Dwight Hardy ai tifosi pistoiesi. L'arresto e
tiro ed esecuzione del pick &roll sono i suoi
marchi di fabbrica, Antonio ha alle sue
spalle una carriera di tutto rispetto in
Europa (Pau Orthez, Galatasaray, Cibona
alcune delle sue squadre) . Prelevato
direttamente dall'esperto Betti, invece,
l'americano Muhammad El Amin (classe
'87) ha sulle spalle il peso di essere il primo
americano della storia della FMC
Ferentino. Amante, principalmente, della
fase offensiva del gioco ha un gran talento
ed è in grado di trovare la via del canestro
in differenti modi. Non disdegna,
comunque, il mettere in moto in compagni.
Lo scorso anno con la maglia
dell'Albacomp (Ungheria) ha ben figurato
mettendo a referto sempre 17.1 punti a
partita conditi da 3.7 rimbalzi e 3.4 assist.
L'ala forte della FulgorLibertas Forlì,
Miroslav Todic, è il primo non americano
di questa rassegna. Il bosniaco classe '85
è un giocatore di grande carisma, capace
di lasciare sempre il segno nelle tifoserie,
è un giocatore forte fisicamente ma che ha
dalla sua anche un più che discreto tiro
dalla media. Lo scorso anno per lui una
stagione di luci e ombre con gli ucraini del
Polyteknika Halychyna.
Altro rookie ma già con esperienze in
Europa sarà la guardia statunitense di
Capo d'Orlando Talor Battle. Sebbene le
caratteristiche fisiche, e una certa
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Predisposizione al palleggio, lo
identifichino come un play Talor mette in
campo energia ed un gioco da guardia
pura.Insieme al già citato Young completa
il reparto di una Capo d'Orlando che darà
del filo da torcere a tanti. Altra guardia da
prendere assolutamente con le molle sarà
Keddric Mays. Coach Gennaro Di Carlo
lo ha voluto nella sua Scafati per
rimpiazzare il più che positivo Marigney
della scorsa stagione. Il contropiede e la
giocata in velocità sono le due doti
predilette ma eccelle particolarmente nel
tiro da tre punti. Altri tre playmaker da
tenere d'occhio (possibili crack) sono
l'americano della Junior Casale Casper
Ware, il portoricano di Napoli Denis
Clemente e il Jesino Jesse Sanders.
Ware, ventiduenne anni, è in uscita dalla
Long Beach state University ed è stato
grandissimo protagonista della scorsa
stagione contribuendo in modo
significativo, con 17.4 punti e 3.4 assist, al
ritorno della sua squadra nel torneo
NCAA. Nel suo curriculum da considerare
anche i premi ricevuti come MVP e miglior
difensore della Big West Conference nel
2011. Il secondo è il classico geniosregolatezza. Nato nel 1986, Clemente è
un playmaker imprevedibile dotato di
grandissima velocità e un formidabile tiro
mancino che esce direttamente dal
palleggio. E' lui il giocatore adatto per
riaccendere l'entusiasmo dei tifosi
napoletani, al ritorno nel campionato di
LegaDue. Nell'ultima stagione ha vestito la
maglia del Nitra (squadra della prima
divisione slovacca) contribuendo al
raggiungimento delle semifinali playoff e
alla vittoria della coppa nazionale con 17.9
punti e 3.7 assist di media.Jesse
Sanders, infine, è il play chiamato a
raccogliere l'eredità lasciata dal
connazionale (e pari ruolo) McConnell.
Classe '89, in uscita dalla Liberty
University è alla prima esperienza in
Europa e ovrà necessariamente riuscire a
superare la fase di adattamento alla
pallacanestro nostrana.La tecnica è dalla
sua. Chiudiamo la rassegna dei giocatori
di seconda fascia con quattro lunghi.
Shane Lawal, il più intrigante tra questi
Tra questi, sarà il pivot titolare (206 cm)
della Tezenis Verona. Classe '86 e
proveniente dal campionato spagnolo,
Shane è un ottimo difensore e un gran
rimbalzista. Sono tre stagioni, infatti,
che non scende sotto la doppia cifra di
rimbalzi conquistati a partita. A seguire
William Mosley, centro di 202cm e
titolare di Bologna. L'esplosività e
atletismo fatta persona, si presenta al
basket europeo con credenziali
invidiabili. Nel 2010/11, infatti, ha vinto
la classifica delle stoppate NCAA con
una media di 4.9 a gara, premio che,
prima di lui, è stato conquistato da
mostri sacri come Zo Mourning e
Shaq. Parlando di atletismo ecco che
la FMC risponde con l'ex D-League
Delroy James.Per lui una buona
esperienza anche in Israele con la
maglia del Bnei Hasharon con la quale
ha racimolato 16.1 punti di media. Il tiro
non è la sua arma migliore ma
compensando con il fisico può trovare
la giusta dimensione in Italia.
Chiudiamo con il lungo di Brescia,
Nikos Barlos. Non più giovanissimo, è
nato nel 1979, è però un giocatore di
grande esperienza in Europa,
maturata nel campionato greco in
maglia Panionios. Non un sopraffine a
livello tecnico è però dotato di un gran
tiro dalla lunga distanza.
3
Nella terza fascia del nostro
editoriale andiamo a collocare tutti
quei giocatori che, un po' per limiti
tecnici un po' per eccessiva
inesperienza, vanno ad inserirsi al di
sotto dei sopra citati giocatori in termini
di possibile impatto con il campionato
di LegaDue. Attendiamo ovviamente
smentite dagli stessi. Andando per
ruolo, iniziamo parlando del gioiellino
classe '90 di Brescia, e di proprietà
dell'Olimpia Milano, Juan Fernandez.
Sul talento non si discute, ottima
visione di gioco e buon tiro da tre punti,
ma quello che può limitarlo è il suo
fisico un po' “leggerino”. In LegaDue
Bo Spencer, play titolare di Forlì, è un
giocatore che probabilmente avremmo
potuto inserire al piano di sopra
considerato il peso che è chiamato a
sostenere. A lui, classe '89 in uscita dalla
Nebraska University, il compito di dettare i
tempi di una Forlì affamata dopo la
retrocessione buscata nella scorsa
stagione.
Darnley Gay farà il suo debutto in Italia,
invece, con la maglia di Imola. Le ultime
esperienze Europee non state da
incorniciare, con l'ultima piuttosto
deludente in Slovenia. Passando al
reparto guardie andiamo ecco Michael
Jenkis (Brescia) e Michael Umeh
(Trento). Il primo è un classe '86,
proveniente da campionato Belga non si
presenta con il massimo delle credenziali
ma è capace e molto dotato tecnicamente,
può fare bene. Stessa situazione anche
per Umeh. Lo scorso anno ha vestito la
maglia dei Phantoms Braunschweig (serie
A tedesca ) risultando discontinuo nel
rendimento. Fisico non irresistibile, il tiro
da è la sua principale arma.Andrew
Warren sarà l'ala piccola di Napoli.
Giocatore molto dinamico e duttile
(capace anche di portar palla) alle spalle
ha un buon percorso al College ma ancora
inesperto della pallacanestro europea. Il
suo primo anno da professionista, infatti,
lo ha disputato in Australia (Taipans
Cairns) dove comunque ha ben figurato.
Stessa situazione del bielorusso Nikita
Mescheriakov, ala piccola della Pall.
Trieste. Classe '88 e di formazione Wake
Forest University ha tutte le carte in regola
per fare bene, superata la fase di
adattamento al gioco Europeo.Passando
sotto canestro chiudiamo il nostro
editoriale con l'analisi degli ultimi tre rookie
del campionato EuroBet LegaDue
2012/13. Il primo è l'ala forte della
BiancoBlù Bologna, Djordje Drenovac.
Classe '92, Drenovac ha debuttato nel
basket professionistico all'età di 16 anni
con la maglia dell'Arkadia Traiskirchen
(Serie A austriaca). Lo scorso anno la
definitiva esplosione con ben 23 punti, 4.6
rimbalzi e 2 assist di media. Povilas
Butkevicius sarà, invece, il giocatore che
chiude il quintetto di Casale. Lituano è alla
sua prima esperienza al di fuori del
campionato della sua nazione, lo scorso
anno con la maglia del Prienai ha chiuso
con 11.5 punti e 6.5 rimbalzi di media.
Direttamente dalla A2 spagnola (Clavijo) il
pivot dell'Andrea Costa Imola: Sasa
Zagorac. Duttile e tecnico, con buona
precisione dall'arco nell'ultima stagione le
sue cifre non sono state certo irresistibili:
7,9 punti di media e circa 3 carambole a
gara in 19 minuti di utilizzo.
Conclusa l'analisi di tutti prossimi rookie c'è
poco da aggiungere, che le danze abbiano
inizio!
6
Al via il Campionato EuroBet LegaDue 2012-2013
La Guida al Campionato di BasketItaly.it, tutti i roster aggiornati, interviste e curiosità
LIVIO CAVEZZA
Il Campionato di Legadue dalla stagione
2001/02 è diventato una delle più solide
realtà del panorama cestistico italiano, e
per la prossima annata 2012/13 si
appresta a vivere il dodicesimo
campionato consecutivo della sua storia.
La seconda lega professionistica del
basket italiano, presieduta dal Febbraio
del 2009 da Marco Bonamico, è sempre
stato motivo di grande interesse e
spettacolo per tutti gli appassionati che nel
corso degli anni hanno imparato a
conoscerla ed apprezzarla. Oltre per lo
spettacolo offerto in campo dalle squadre
protagoniste, il ruolo fondamentale della
LegaDue in questi anni è stato quello di
essere un serbatoio inesauribile per il
basket italiano. Infatti grazie all'ottimo
livello tecnico ed organizzativo delle
compagini in competizione, il campionato
permette a molti giocatori ed allenatori
italiani, che non troverebbero spazio in
serie A, di ampliare il proprio bagaglio di
esperienze, e di spiccare il volo
successivamente verso la categoria
superiore. Non solo i giocatori ed i tecnici
italiani trovano giovamento per le proprie
carriere nel disputare il campionato di
Legadue, ma anche molti giocatori
stranieri, che hanno trovato nella
categoria la loro rampa di lancio ideale
verso i lidi più alti del basket continentale. I
due nomi di giocatori stranieri che viene
più naturale da nominare, e che sono
riusciti in questa impresa sono quelli di
Terrel McIntyre e di Romain Sato. Il play
Terrel McIntyre, arriva in Italia in Legadue
nel 2003/04 a Ferrara, l'anno seguente
centra la promozione in massima serie
con Capo d'Orlando, e se ne va a giocare
in massima serie a Reggio Emilia nel
2005/06. Dopo un buon campionato in A in
Emilia, Simone Pianigiani gli affida le
chiavi della sua Siena, dove il piccolo play
vincerà quattro scudetti in fila, e diventerà
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nel miglior quintetto votato dall'Eurolega
in quegli anni. L'ala nigeriana Sato,
arrivata all'Aurora Jesi nel 2005/06,
domina la classifica dei cannonieri del
campionato di Legadue, e l'anno
seguente, come McIntyre, arriva a Siena
vince quattro scudetti i fila, nel 2010/11 va
al Panathinaikos Atene di Zelimir
Obradovic e si laurea campione d'Europa,
dove negli ultimi anni è diventato una delle
più forti ali in circolazione. Mcintyre e
Romain Sato sono solo le punte
dell'iceberg denominato Legadue, un
movimento in continua crescita anche
come testimoniano i numeri. Infatti nella
passata stagione 2011/12 sono stati più di
mezzo milioni gli spettatori presenti alle
partite del torneo (+3,5 % rispetto all'anno
2010/11), ed inoltre c'è stato un
incremento degli incassi al botteghino del
6,1 % rispetto alla stagione precedente.
Rispetto allo scorso campionato, inoltre,
sono diverse le squadre che hanno
salutato la categoria, ma molte allo stesso
tempo sono le new entry, in un
campionato che vedrà protagoniste 16
squadre, mentre l'anno passato, dopo il
ripescaggio della Reyer Venezia in
massima serie, le squadre in campo
furono 15. Non ci sono più le beate
Reggio Emilia (vincitrice della scorsa
regular season) e Brindisi che hanno
centrato la promozione in A, ma non ci
sono neppure, purtroppo, le belle realtà di
Ostuni e Piacenza che in estate a causa
dei problemi economici non si son potute
iscrivere al campionato, di ciò ne ha
usufruito la FulgorLibertas Forlì, che
dopo la retrocessione sul campo
nell'ultima stagione è stata ripescata.
Le new entry nel campionato saranno
Trento, Ferentino, Trieste, Capo
d'Orlando e Casale, retrocessa nell'ultimo
campionato di A . Per due di queste
quattro città Trento e Ferentino si tratterà
del primo campionato professionistico,
ma tutte queste cinque piazze
approcceranno la categoria con
grande entusiasmo, e saranno di
sicuro un valore aggiunto per lo
spettacolo del prossimo torneo.
Un'altra new entry può essere
considerata sicuramente la città di
Napoli, dopo la fusione avvenuta tra la
società di Sant'Antimo (l'anno passato
in Legadue) e la società dei Napoli.
L'entusiasmo ed il calore del capoluogo
campano, abituato in passato al
grande basket, saranno un ulteriore
motivo d'interesse per la seconda lega.
Come ogni anno sarà difficilissimo fare
pronostici sulle squadre favorite alla
vittoria finale, perché le costanti della
Legadue negli anni sono sempre stati il
grandissimo equilibrio, e la presenza di
squadre sorpresa che facessero
saltare in aria il banco dei pronostici
estivi, vedi la Pistoia della scorsa
stagione. Le riflessioni che alla vigilia di
un campionato sono più semplici e
naturali da fare, sono sulle formazioni
che hanno operato meglio e con
maggiori capitali da investire sul
mercato.
Sicuramente le squadre da inserire in
questa fascia sono le formazioni di
Barcellona, Verona, Scafati e Casale.
La squadra siciliana del
presidentissimo Bonina ha costruito
una squadra dal quintetto che ha poco
da invidiare a molte squadre di
massima serie, potendo vantare gente
del calibro di Taurean Green, Troy Bell
e Alessandro Cittadini. Per quanto
riguarda gli scaligeri di coach Ramagli,
invece, sebbene il quintetto non sia al
livello della Sigma la totalità del roster è
sicuramente quella quantitativamente
più attrezzata dell'intero campionato.
Scafati dal canto suo è risuscita in
Estate a portare alla propria corte un
giocatore del calibro di Massimo
Bulleri (medaglia d'argento alle
Olimpiadi 2004), accostandoci gente
del calibro di Massimo Bulleri (medaglia
d'argento alle Olimpiadi 2004),
accostandoci gente di valore come
Tavernari, Baldassarre e Ron Slay. La
Junior Casale, invece, ha tenuto a
riconfermare tutto il suo gruppo di
giocatori italiani per tentare il pronto
ritorno in massima serie accostandoci
Green e Casper Ware, due giocatori al
debutto in LegaDue.
Subito al di sotto di queste formazioni
vanno a posizionarsi Pistoia, come
accaduto la passata stagione, e la Veroli
del prof Marcelletti, pronte a ricoprire il
ruolo di possibili outsider. A seguire, un
altro gruppone di dieci squadre che lotterà
per i rimanenti posti play-off, e per evitare
la retrocessione. Sarà molto interessante
osservare la Forlì del g.m. Costa, il quale
nel corso degli anni ha abituato ad operare
bene con limitate risorse, mentre intrigano
molto le matricole Trento, Ferentino e
Capo d'Orlando, squadre intenzionate a
non fare da comparsa nel campionato.
Napoli, Brescia, Jesi, Trieste, Bologna e
Imola sembrano destinate ad un
campionato nelle retrovie, però ricordate
quello che dicevamo in precedenza, nel
campionato di Legadue le soprese sono
sempre dietro l'angolo, e da un Domenica
all'altra può succedere sempre tutto ed il
contrario di tutto: buon divertimento.
GUIDA - INDICE
NoviPiù Casale Monferrato
Giorgio Tesi Group Pistoia
Givova Scafati
Prima Veroli
Sigma Barcellona
Tezenis Verona
Fileni BPA Jesi
Aget Imola
FMC Ferentino
Pallacanestro Trieste
Centrale Latte Brescia
Nuovo Napoli Basket
BiancoBlù Bologna
Le Gamberi Food Forlì
Aquila Basket Trento
Upea Capo d’Orlando
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35
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39
Il Calendario
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8
!
JUNIOR, DIMENTICARE IN FRETTA. SI RIPARTE DA
COACH GRICCIOLI
Retrocessa dal campionato di massima serie, la NoviPiù si rialza per affrontare con entusiasmo questa
nuova LegaDue con una nocità in più
EUGENIO NARDONE
A.S. JUNIOR LIBERTAS
PALLACANESTRO
Anno Fondazione: 1956
Colori Sociali: Rosso - Blu
Impianto: Pala Ferraris (3508 posti)
Presidente: Giancarlo Cerutti
Direttore Sportivo: Marco Martelli
Team Manager: Giacomo Carrera
Allenatore: Giulio Griccioli
ROSTER
QUINTETTO
#22
#6
#5
#14
#9
Ware Casper
Green Rodney
Malaventura Matteo
Martinoni Niccolò
Butkevicius Povilas
PANCHINA
#13
#21
#10
#8
Monaldi Diego
Giancarlo Ferrero
Simone Pierich
Riccardo Antonelli
#7
#11
Di Prampero Federico
Giovara Edoardo
9
Si sa, rialzarsi dopo una caduta è la cosa
più difficile. E' questo però quello che
dovrà fare Casale. I numeri della scorsa
stagione parlano chiaro: ultimo posto in
serie A, solo otto vittorie, peggior attacco e
ben otto punti da quel penultimo posto che
avrebbe assicurato ancora un altro anno
in massima serie. A nulla sono valsi gli
ingaggi a stagione inoltrata di giocatori
come, Shakur e Minard. Recuperare il gap
accumulato nelle fasi iniziali del
campionato si è rivelata una missione
impossibile e le numerose partite, forse
troppe, perse in finali punto a punto hanno
fatto il resto.
E allora che Legadue sia. Coach Valentini,
promosso capo allenatore a stagione in
corso per sostituire Crespi, è tornato a
coprire il ruolo di vice e come coach la
dirigenza piemontese ha chiamato Giulio
Griccioli, reduce da due ottime annate a
Scafati. In Campania il 40enne toscano ha
vissuto le prime esperienze da capo
allenatore confermando quanto di buono
fatto vedere nelle giovanili della Mensana
Siena. Un buon sesto posto il primo anno,
un ottimo quarto nella stagione scorsa
sono un discreto biglietto da visita.
Il roster è stato in gran parte rinnovato: in
Piemonte sono rimasti solo Martinoni,
Pierich, Malaventura e Ferrero che
andranno a formare un buon nucleo di
italiani. Per il resto tutto è nuovo: via i vari
Shakur, Temple, Gentile, Hukic,
Nnamaka, Chiotti, Janning e Minard, sono
arrivati giocatori più funzionali alla
Legadue.
In regia opererà Casper Ware, americano
classe '90 appena uscito da Long Beach
State University.
Nella stagione da senior ha segnato 17.4
punti e 3.4 assist e ha riportato i 49ers al
Torneo Ncaa dopo ben cinque anni di
assenza. Soprattutto all'inizio potrà
pagare dazio nei confronti dei pari ruolo
più esperti, ma le potenzialità ci sono.
Per lo spot di guardia la dirigenza hai
poi speso l'altro posto da
extracomunitario. Sarà Rodney
Green il “2” titolare, colui il quale
dovrà tradurre in punti, tanti punti, il
gioco del succitato Ware. Il 24enne
americano, uscito dall'Università di
LaSalle, nel 2010 è sbarcato per la
prima volta in Europa atterrando in
Israele per vestire prima la maglia
dell'Ironi Ashkelon e poi quella del
Galil Gilboa. Nel il 2011-12 invece ha
militato nelle fila del Mbc Mikolaiv
chiudendo la stagione a 16.9 punti, 5
rimbalzi e 3 assist di media. In precampionato ha fatto vedere buoni
numeri, sicuramente è lui l'uomo a cui
affidarsi nei momenti difficili.
Il terzo e ultimo straniero della
squadra sarà infine Povilas
Butkevicius, ala-centro 24enne. La
carriera del lituano parla fino ad oggi
di tanta gavetta in patria o quasi:
Zalgiris Kaunas, Tartu Rock, Nevezis,
Kaunas Triobet e Rudupis Prienai
chiudendo l'ultima stagione a 11.5
punti e 6.5 rimbalzi di media. Poi la
chiamata dell'Italia e di Casale hanno
convinto il ragazzo ad uscire fuori dai
confini nazionali.
Il quintetto presumibilmente sarà
chiuso dai due italiani Malaventura e
Martinoni. Il primo sarà l'ala piccola
titolare e apporterà tanta esperienza e
punti nei momenti caldi del
match.Non è un caso che quella
dell'ex Pesaro è stata una delle prime
riconferme a Casale, città nella quale
arrivò tre anni or sono, all'indomani
della travagliata esperienza in
Fortitudo chiusa dal memorabile
canestro contro Forlì che permise ai
suoi di vincere i playoff di A-Dilettanti.
Il secondo invece può vantare
sicuramente meno esperienza, ma nel
suo palmares un campionato di Legadue
lo ha già vinto, a Varese nel 2009
viaggiando a 7.7 punti di media.
Proprio in quella Cimberio vittoriosa
militava Riccardo Antonelli, lo scorso
anno quasi comparsa a Cremona in A. Al
24enne varesino toccherà completare il
settore lunghi e dovrà farlo dando un
contributo non secondario, fatto magari
non di punti ma di tanta sostanza.
In panchina a completare la pattuglia degli
esterni
vedremo Diego Monaldi,
Giancarlo Ferrero, Simone Pierich ed
Edoardo Giovara. Il primo arriva in
prestito da Siena che lo tesserò a soli 15
anni, nel 2008, e dove proprio con
Griccioli, all'epoca allenatore delle
giovanili mensanine, condivise
esperienze rivelatisi formative per la sua
carriera.
Il secondo invece, è ormai uno di famiglia
al “PalaFerraris”. Già dal 2003 in orbita
prima squadra, ha negli anni fatto anche
esperienze fuori dal Piemonte (prestiti alla
Virtus Siena, Osimo e Biancoblu
Bologna). E' ormai chiamato a
confermarsi. Il sesto uomo di lusso sarà
però Pierich, che con Ferrero e
Malaventura è l'unico reduce della
promozione in A. Per il friulano, che si
appresta a disputare la settima stagione in
maglia Junior, cifre sempre importanti che
lo hanno reso, soprattutto negli anni
passati
Coach Giulio Griccioli: “Una grande sfida per
me, sarà fondamentale l’apporto del pubblico”
Coach Griccioli ha tutta la voglia di guadagnarsi da
subito la fiducia di dirigenti: “Spero di lavorare bene e
guadagnarmi la fiducia per allungare la mia esperienza.
E' un'avventura in una realtà molto importante del
basket italiano, una grande sfida dopo i sei anni di Marco
Crespi”. Pubblico? “Al pubblico chiedo di starci molto
vicino perché la squadra non mollerà mai di un
centimetro, però ci vorrà pazienza. Sappiamo che ci
saranno anche momenti molto duri. La squadra è in
divenire, ci sono tanti giovani che nel corso della
stagione avranno i loro momenti up and down e
dobbiamo aspettarcelo. In quei momenti sarà davvero
Alla guida di Casale Giulio Griccioli,
coach emergente del basket italiano.
importante l'abbraccio delle persone che ci stanno
vicine e ci danno la carica”.
E’ la prova del nove, l'occasione per
E.N.
fare il definitivo salto di qualità.
uno degli italiani più ambiti della
Legadue anche virtù della sua duttilità
tattica. Chiude il roster il 19enne
Edoardo Giovara, ala di 2 metri
originaria di Chivasso. Dopo anni spesi
nelle giovanili casalesi, la promozione
in prima squadra, arrivata già lo scorso
anno, è un giusto premio al lavoro
svolto dal ragazzo e dai tecnici.
L’ANALISI - L’OSSATURA ITALIANA PER RIPARTIRE
Ripartire con una retrocessione sul groppone
Green nella pre-season ha dimostrato di avere
non è cosa facile. Casale però ha tutte le carte
un enorme potenziale e si candida ad essere il
in regola per riuscire a rialzare la testa anche
vero go-to-guy. Punto debole di questa Casale
se rispetto alle squadre più quotate come
probabilmente la panchina: più corta rispetto
Barcellona, Scafati e Verona (in rigoroso
alle favorite e soprattutto un settore lunghi non
ordine alfabetico) parte più indietro. I
proprio completissimo. Antonelli, Martinoni,
piemontesi potranno contare sul trio
Butkevicius più eventualmente Pierich usato
Malaventura-Pierich-Ferrero che in Legadue
da “4” tattico sono forse troppo poco per
può e deve fare la differenza. n più la dirigenza
ambire al primo posto. In ogni caso, i play-off
ha saputo pescare bene nel mercato a stelle e
sono un traguardo alla portata.
strisce: Casper Ware è giovane e va fatto
crescere ma ha buoni numeri.
E.N.
10
LA TESI GROUP PISTOIA HA ANCORA VOGLIA DI
STUPIRE. LA GARANZIA SI CHIAMA PAOLO MORETTI
Lo scorso anno è stato compiuto un vero miracolo e ne serve un altro per ripetersi. Via Hardy e Mathis,
Pistoia riparte dalla scommessa Graves e dall’esperienza di Hicks
LIVIO CAVEZZA
A.S. PISTOIA BASKET 2000
Anno Fondazione: 2000
Colori Sociali: bianco rosso
Impianto: PalaCarrara (5.556 posti)
Presidente: Roberto Maltinti
General Manager: Massimo Bulgarelli
Direttore Sportivo: Giulio Iozzelli
Team Manager: Stefano Della Rosa
Allenatore: Paolo Moretti
ROSTER
QUINTETTO
#6
#22
#11
#10
#8
Lorenzo Saccaggi
Antonio Graves
Michael Hicks
Giacomo Galanda
Fiorello Toppo
PANCHINA
#6
#7
#13
#9
11
Meini Guido
Alibegovic Mirza
Saccaggi Lorenzo
Borra Jacopo
Il prossimo campionato che la Pistoia
Basket 2000 si appresterà a vivere in
Legadue sarà il sesto consecutivo nella
categoria. Come si evince dall'anno della
denominazione sociale questa società è
una delle più giovani in assoluto ma
comunque Pistoia è da considerarsi una
città dalla grande tradizione cestistica.
Pistoia Basket 2000 può considerarsi la
diretta continuazione dell'Olimpia Basket
Pistoia, storica società Toscana e che nel
1999, dopo la retrocessione dalla A2 ai
dilettanti, cedette il proprio titolo a
Fabriano, scomparì. Quindi proprio con
l'inizio del nuovo secolo comincia la storia
della Pistoia Basket 2000 che nasceva
sulla base di un'altra società pistoiese la
Pistoia Basket, che si occupava
prevalentemente del settore giovanile. La
neonata società incominciò il proprio
cammino nell'anno 1999/2000 dalla serie
B2 arrivando fino alla promozione in
Legadue, dopo aver vinto anche il titolo di
campione d'Italia dilettanti nella stagione
2006/07. Dal 2007/08 ad oggi la società
del presidente Roberto Maltinti è
diventata una solida realtà della seconda
lega italiana, sfiorando addirittura la
promozione in massima serie l'anno
scorso perdendo solo nella serie finale dei
play-off contro l'Enel Brindisi di un
superlativo Gibson. Per il quarto anno
consecutivo la conduzione tecnica della
squadra toscana sarà affidata ancora a
coach Paolo Moretti. Moretti per una
leucemia dovette abbandonare all'età di
soli 29 anni la carriera di giocatore che lo
ha visto vestire le prestigiose maglie di
Virtus e Fortitudo Bologna. L'uomo Moretti
riuscì a vincere la partita più difficiledella
sua vita e così dal 2001 intraprese la
carriera di allenatore.
L'aretino incominciò a fare gavetta delle
serie inferiori fino all'importante svolta
della sua carriera con la chiamata nella
stagione 2005-06 in massima serie a
Livorno dove, nonostante le difficoltà
Finanziarie del club, riuscì a
raggiungere una tranquilla salvezza.
Dall'anno successivo quello 2006/07
incomincia l'esperienza di Paolo in
Legadue, prima a Reggio Calabria, poi
a Brindisi, fino ad arrivare come già
ricordato in precedenza nel 2009 a
Pistoia. L'obiettivo dell'ambizioso
coach toscano sarà quello di
confermare Pistoia come sorpresa del
campionato come accaduto la passata
stagione, rispetto alla quale il tecnico
dovrà rinunciare ai pezzi da novanta
Dwight Hardy (miglior giocatore dello
scorsa Legadue) e Bobby Jones.
Coach Moretti quest'anno partirà con il
seguente quintetto: il play Lorenzo
Saccaggi , la guardia Antonio Graves,
l'ala Michael Hicks ed i lunghi Fiorello
Toppo e Giacomo Galanda. Il play
Lorenzo Saccaggi, classe 1992, è da
molti considerato uno dei talenti più
puri della nostra pallacanestro. Il
prossimo campionato per Lorenzo
dovrà esse quello della definitiva
consacrazione, dopo la positiva
passata stagione con l'exploit dei playoff, nei quali il giovane ha viaggiato a
6,8 p. e 1,6 assist a partita. La guardia
sarà l'esordiente in Italia Antonio
Graves che avrà l'ingrato compito di
non far rimpiangere l'ex idolo Dwight
Hardy. Graves classe 1985 ha finora
una carriera alle spalle di tutto rispetto
in Europa (Pau Orthez, Galatasaray,
Cibona alcune delle sue squadre) e la
dirigenza toscana in sede di mercato
estivo è riuscito a strapparlo alla
concorrenza dei polacchi del Prokom
squadra che giocherà la prossima
Eurolega. L'ala panamense Michael
Hicks può essere invece considerato
un veterano dei nostri campionati .
Classe 1976 arrivato in Italia nel
2001/02 in massima serie a Roseto il
giocatore di Panama ha diviso
La propria carriera italiana girovagando
tra Lega A e Legadue. Probabilmente il
biennio migliore della carriera di Hicks è
stato tra il 2006-2008 con la maglia della
Scavolini quando conquistò la
promozione dalla Legadue e l'anno
successivo vinse la classifica di miglior
marcatore in Lega A (18,8 p. a partita).
Dopo un biennio a Barcellona in Legadue
tra molti alti bassi vorrà dimostrare a
Pistoia di essere ancora un giocatore in
grado di fare la differenza. Il capitano
Fiorello Toppo, classe 1980 a Pistoia è
una vera istituzione perché veste la
maglia biancorossa dalla stagione
2002/03. Toppo è un giocatore del quale i
tifosi apprezzano il grande cuore e grinta
che mette in campo. L'altro lungo titolare
della squadra pistoiese è Jack Galanda
un pezzo di storia del basket italiano come
recita il suo curriculum in nazionale
(bronzo europei 2003, ed argento
Olimpiade 2004) e nei club (Varese,
Fortitudo Bologna, Milano). La prima
esperienza in Legadue per il veterano
Friuliano, classe 75, fu con la sua
Cimberio Varese quando vinse il
campionato nel 2008/09. Tornato nella
seconda serie italiana l'anno passato a
Pistoia, ha sfiorato nuovamente la
promozione con un'ottima stagione
personale da 10,2 p. 6 r. di media. La
panchina invece è un mix di esperienza e
gioventù composta dal play Guido Meini,
dagli esterni Cortese e Alibegovic e dal
lungo Jacopo Borra.
Guido Meini, classe 1979, ha una lunga
Paolo Moretti: “Non sarà facile ma vogliamo
ripetere quanto fatto la scorsa stagione”
Coach Moretti è un uomo che non si
nasconde mai, e quest'anno sin dalla
presentazione ha dichiarato che la
sua Pistoia dovrà cercare di ripetere
la fantastica scorsa stagione con
sempre di fianco il proprio fantastico
pubblico: “E' il mio terzo raduno qua, e ogni volta è bello
ritrovare questo pubblico che si è sempre dimostrato il
nostro sesto uomo in campo. Lo scorso anno dissi che il
nostro obiettivo come squadra era quello di riuscire a
migliorare l'ottavo posto della stagione precedente, e
che anche l'obiettivo del pubblico doveva essere quello
di crescere ulteriormente come affluenza al palazzetto
che entrambi siamo riusciti a centrare largamente gli
obiettivi che ci eravamo prefissati. Ovviamente anche
per la prossima stagione partiamo con l'intento di
ripeterci, ma non sarà facile ”. Uno dei giocatori
fondamentali per la stagione pistoiese sarà la guardia
americana Antonio Graves, che avrà il durissimo
compito di non far rimpiangere l'Mvp dello scorso
campionato Dwight Hardy: “Dopo Chevon Troutman in
serie A a Livorno e Jerry McCullough qui a Pistoia, è il
terzo giocatore che esce dall’Università di Pittsbourgh e
che alleno. E' un bravo ragazzo, un realizzatore, senza
dubbio, capace di trovare la via del canestro in molti
modi, sia attaccandolo frontalmente che magari
dall'arco, ma anche un elemento in grado di innescare i
compagni e di mettersi a disposizione della squadra”.
L.C.
militanza nel campionato diLegadue per
averci giocato tra il 2003 ed il 2007 a
Montecatini, poi a Pavia e Veroli e poi, a
partire dalla stagione 08/09, a Venezia
dove, nella stagione 2010/11 ha raggiunto
la promozione con discrete cifre personali
(4,3 p. e 1 assist a partita). Riccardo
Cortese, classe 1986, scuola Fortitudo è
reduce dalle ultime due stagioni
altalenanti. Infatti il ragazzo di Cento,
cognato della stella Nba Carlos Delfino ha
disputato una buona
stagione nel
2010/11 ad Avellino in massima serie
uscendo dalla panchina, mentre l’anno
passato in maglia Prima Veroli non è
riuscito a confermare le aspettative
registrando solo 6.1 punti di media.
Mirza Alibegovic, classe 1992, figlio
del grande Teoman torna in Legadue
a Pistoia dopo l'esordio nello stesso
campionato nella squadra nella quale
è cresciuto la Snaidero Udine nella
stagione 2010/2011. Jacopo Borra,
classe 1990 anch' egli scuola
Fortitudo è un altro giovane dalle belle
speranze. Limitato nella sua pur breve
carriera da alcuni infortuni fisici, il pivot
dall'altezza imponente (215 cm) è
reduce da un eccellente campionato in
Dna a Treviglio con 10,2 p. e 8 r. a
partita.
L’ANALISI - PISTOIA, ANCORA POSSIBILE OUTSIDER?
Lo scorso anno la Tesi Group ha realizzato qualcosa
Certo a guardare roster come quello di Verona,
di veramente incredibile. Il talendo di Hardy, Mathis
Barcellona, Scafati o Veroli sembra non esserci
e Jones, messi insieme con il bel gioco di coach
storia ma ripensandoci abbiamo detto e scritto le
Moretti, è riuscito ad andare oltre la poca quantità
stesse cose, riguardo le stesse squadre, anche
del roster e alle rotazioni risicate al massimo rispetto
nella scorsa stagione e guardate come è andata
alla concorrenza. Anche per la stagione 2012/13 la
a finire! Una clamorosa finale promozione dopo
politica della società toscana non è mutata, il roster
aver eliminato proprio Veroli e Scafati.
è quello che è e (forse) ancor più corto e meno
A coach Moretti l’arduo compito di mettere al
talentuoso rispetto alla scorsa stagione. Lo staff
posto giusto tutti i pezzi del puzzle in modo da
tecnico della Tesi Group ha deciso di affidare le
compiere una nuova impresa e presentarsi al
chiavi del gioco al duo Saccaggi-Meini e affidandosi
campionato ancora come l’outside. Una cosa è
al talento dell’americano Antonio Graver e
certa, la città vuole tornare in A.
all’immensa esperienza di Michael Hicks.
E.D.P.
12
SCAFATI CI CREDE, L’ADDIO DI BULLERI NON FRENA
LE AMBIZIONI DEL CLUB CAMPANO
Inizio di stagione a dir poco problematico per la formazione di coach Di Carlo costretti. Via McLean e
Bulleri adesso si punta forte su Antonio Porta e Ron Slay
CRISTIAN ANDRISANI
BASKET SCAFATI
Anno Fondazione: 1969
Colori Sociali: Giallo e Blu
Impianto: PalaMangano (3.700 posti)
Presidente: Alessandro Rossano
Pres. Onorario: Nello Longobardi
Direttore Sportivo: Gino Guastaferro
Team Manager: Mario Corvo
Allenatore: Gennaro Di Carlo
ROSTER
QUINTETTO
#5
#4
#9
#11
#35
Porta Antonio
Mays D'Wayne
Tavernari Jonathan
Baldassarre Patrick
Slay Ronald
PANCHINA
#15
Sorrentino Gennaro
#7
Bushati Franko
#19
Ghiacci Andrea
#16
Rosignoli Davide
#8
Matrone Ferdinando
#12
Izzo Luca
#14
Pauciulo Pierluigi
13
La Givova Scafati può essere oramai
considerata a pieno titolo una veterana
del campionato di Legadue. La società di
patron Longobardi, infatti, è protagonista
sui campi della seconda lega di
pallacanestro nazionale dalla stagione
2000/01. I campani solo per due stagioni
la 2006/07 e nel 2007/08 non stati presenti
nel campionato di Legadue, ma il biennio
prima citato è stato una parentesi
dolcissima per la formazione scafatese
nel quale si sono disputati gli unici due
campionati nella storia della società in
massima serie.
Massima serie, che
rimane sempre nei sogni della piccola
cittadina campana, e quest'anno, come
negli anni precedenti d'altronde si è
costruita una squadra che possa dare filo
da torcere a chiunque. Sulla carta,
probabilmente,
le formazioni di
Barcellona e Verona ai nastri di partenza
sembrano essere superiori, ma se il
lavoro del laboratorio scafatese su un
gruppo quasi del tutto rinnovato darà i
frutti sperati, il sogno promozione
potrebbe non rivelarsi una chimera
irraggiungibile. Lavoro del “laboratorio”
gialloblù, che è stato affidato a coach
Gennaro Di Carlo, che due stagioni
prima era stato a Scafati il vice di Giulio
Griccioli, quest'ultimo volato su al nord ad
allenare Casale Monferrato, altra
formazione che promette di essere
protagonista nel campionato di Legadue.
Per Gennaro Di Carlo quella passata è
stata la prima stagione da capoallenatore
alla guida dell'Igea Sant'Antimo. Il tecnico
d'origine casertana, prima dell'esperienza
dell'anno scorso come primo allenatore,
si era fatto le ossa come vice allenatore di
Nando Gentile, prima ad Imola e poi alla
Virtus Roma, di Pillastrini a
Montegranaro, e proprio a Scafati con
Griccioli come abbiamo riferito in
precedenza. Per la verità anche l'anno
passato Di Carlo aveva cominciato la sua
stagione a Sant'Antimo come vice di
coach Manuel Scotto, ma dopo le
prime cinque sconfitte consecutive il
tecnico è subentrato al collega.
S u b e n tr a to i n u n a s i tu a z i o n e
difficilissima, aggravata ancor di più
dalle prime due sconfitte consecutive
all'esordio , si può dire che l'allenatore
abbia compiuto un autentico miracolo
nel salvare una formazione che tutti
davano per spacciata, dopo l'inizio di
campionato
sportivamente
drammatico con nessuna vittoria e
sette sconfitte in fila sul groppone. Per
il tecnico casertano ora cambiano gli
obiettivi in una piazza esigente e
competitiva come quella di Scafati, ma
il materiale umano sul quale il tecnico
dovrà lavorare appare di ottima
qualità, ma ci saranno da superare i
problemi del preseason. Infatti il
precampionato di Scafati è stato
condizionato dalle sostituzioni di
MClean e Massimo Bulleri (il grande
colpo del mercato estivo scafatese, ha
abbandonato Scafati per motivi
familiari dopo il turno d'andata di
Coppa Italia contro Napoli) che sono
stati avvicendati rispettivamente con
Ron Slay e Antonio Porta). Partiamo
dal quintetto dove ci saranno il play
Antonio Porta, la guardia Keddric
Mays, l'ala Andrea Ghiacci, l'ala forte
Patrick Baldassarre, ed il lungo Ron
Slay. Il play argentino, ma per le nuove
regole ritenute passaportato italiano,
Antonio Porta è una regista dalla
grande esperienza nel nostro
campionato per aver giocato sia in
massima serie che in Legadue. Il
giocatore d'origine argentina nelle
ultime due stagioni ha giocato in
Legadue in quel di Verona. La guardia
Keddric Mays sarà un altro
debuttante nel campionato di
Legadue, infatti l'americano sbarca
per la prima volta in Italia. Mays ,
classe 1984, è un giocatore dalla
taglia fisica ridotta con i suoi 183 cm di
altezza, e con le sue caratteristiche
tecniche si può anche adattare a giocare
anche nel ruolo di play. L'anno passato il
tecnico Gennaro Di Carlo ed il g.m. Peppe
Liguori al momento del taglio di David
Teague avrebbero
voluto portare il
giocatore americano a Sant'Antimo, ma
per alcuni intoppi la trattiva saltò. L'ala nel
quintetto gialloblù sarà Andrea Ghiacci,
arrivato via Barcellona Pozzo di Gotto la
passata stagione a Scafati. Il figlio del
noto g.m. Mario, è un giocatore dalla
grande esperienza in Legadue, ed ha già
vinto il campionato nel 2007/08 a qualche
chilometro di distanza di Scafati in quel di
Caserta. L'ala forte della Givova versione
2012/2103 sarà Patrick Baldassare,
anche lui come il tecnico Gennaro Di
Carlo di ritorno nel centro salernitano
insieme al quale hanno condiviso
l'esperienza nel campionato 2010/11.
Probabilmente la stagione prima citata è
da considerarsi quella della definitiva
maturazione agonistica di Patrick, che
giocò un sensazionale girone di ritorno in
maglia gialloblù quando la società
scafatese decise di far partire Andrea
Chiacig per Reggio Emilia. Anche l'anno
scorso Baldassare in maglia Biancoblù
Bologna si è ripetuto su buoni standard di
rendimento, e come Ghiacci ha già vinto il
campionato di Legadue nella stagione
2009/10 a Sassari. Il quintetto campano
sarà completato dal lungo americano, da
molti anni in Italia Ron Slay, e nell'ultima
stagione a qualche chilometro di
Di Carlo: “Obiettivo? Sarà il nostro lavoro e
impegno a dircelo. Difesa fondamentale”
“Scafati è una piazza molto esigente, che è abituata a fare
sempre campionati nelle prime posizioni nel campionato di
Legadue. L'obiettivo che raggiungeremo in questo
campionato lo dirà l'impegno ed il lavoro che faremo per
crescere come squadra e come gruppo “.
obiettivo dovrà passare attraverso la difesa: “La LegaDue
ci insegna che le vittorie si ottengono soltanto con una
grande dedizione difensiva. Credo che noi per tipo di
squadra e per caratteristiche dei giocatori possiamo fare
molto bene in difesa, e in altre parti del gioco”. Come
Coach Gennaro Di Carlo è tornato ulteriore fiore all'occhiello del mercato scafatese è arrivato
a Scafati dove due stagioni prima Ron Slay questa l'opinione del coach sul giocatore: “Ron
era stato il vice di coach Griccioli, è un giocatore che seguivamo da tempo. Con lui siamo
sentiamo qual è l’obiettivo del certi che la squadra sarà ancora piu' competitiva. Sono
coach sulla prossima stagione.
davvero molto contento del suo arrivo”.
distanza in quel di Avellino. La panchina
scafatese è una delle migliori della
categoria ed è composta dal play Gennaro
Sorrentino, dalla guardia Franco Bushati,
dall'ala Jonathan Tavernari e dal lungo
Rosignoli. Il regista di scorta Gennaro
Sorrentino, è un napoletano purosangue
classe 1985, che è cresciuto nel vivaio
della Fortitudo Bologna. In Legadue
Gennaro ha già giocato ad Imola nel
2008/09 ( al momento la migliore stagione
numeri alla mano per il play in terra
romagnola, dove giocava titolare), a
Barcellona Pozzo di Gotto nel 2010/11, e
l'anno scorso quando a Scafati faceva da
riserva al capitano Mats Levin. La guardia
Franco Bushati, classe 1985 di origine
L’ANALISI - SLAY E PORTA PER IL DOPO BULLERI-McLEAN
Scafati parte con l'obiettivo quest'anno di disputare
Con uno rivoluzionato per due quinti. Il giovane
un campionato di vertice, infatti alla viglia del
lungo McLean non ha mai convinto a Scafati sin
campionato il patron Nello Longobardi non si è
dal suo arrivo, ed è stato sostituito dal veterano
nascosto ed ha dichiarato che l'obiettivo della sua
Ron Slay, che ha fatto il suo esordio nell'ottavo di
squadra deve essere quello di migliorare la
Coppa Italia contro Napoli, ma la rinuncia più
semifinale play-off della passata stagione persa
importante è stata quella a Massimo Bulleri. Il
contro Pistoia. Il duro compito di rendere realtà i
play di Cecina dopo il turno di andata di coppa
sogni del patron dovrà essere svolto dall'allenatore
Italia contro Napoli ha deciso di lasciare Scafati
Gennaro Di Carlo, ma il compito per il tecnico non si
per motivi personali. Ma la società del patron
prospetta facile. Infatti il tecnico dopo aver lavorato
Longobardi non si è persa d'animo, e si è
nell'intero precampionato (buonissimo il preseason
assicurata un altro pezzo da novanta per la
dei campani con sette vittorie su otto)
categoria come il regista Antonio Porta.
su un
quintetto, partirà all'inizio del nuovo campionato
Qualsiasi
C.A.
C.A.
albanese naturalizzato italiano,
proviene dalla Leonessa Brescia,
dove nella stagione 2010/11 si era
laureato campione d'Italia in A
dilettanti. Il giocatore scuola Stella
Azzurra Roma, oltre al campionato
scorso a Brescia, ha maturato nella
sua carriera altre esperienze nel
campionato di Legadue a Sassari e
Veroli. L'ala di riserva sarà invece
l'italo-brasiliano Jonathan Tavernari.
Il giocatore, figlio della storica
allenatrice brasiliana Thelma, è
arrivato in Italia nel 2011 in massima
serie a Biella. Nel passato campionato
ad inizio 2012 si è trasferito a Pistoia,
dove nella squadra toscana ha
dimostrato tutto le sue doti di
temperamento e di tiratore.
Quest'anno il brasiliano vorrà
completare l'opera della promozione
che non gli è riuscita l'anno passato a
Pistoia. Completa la panchina il lungo
Davide Rosignoli al suo secondo anno
in terra scafatese. Per il centro, classe
1988, formatosi nelle minors quello
precedente era stato il campionato del
debutto in Legadue.
14
IL PROFESSORE FRANCO MARCELLETTI PROVA A
RILANCIARE L’AMBIZIOSA PRIMA VEROLI
Le tante belle speranze della scorsa stagione sono rimaste, purtroppo per i ciociari, tali. Patron Zeppieri
si affida nelle sapienti mani dell’ex campione d’Italia per ripartire da outsider
LIVIO CAVEZZA
BASKET VEROLI
Anno Fondazione: 1967
Colori Sociali: Giallo e rosso
Impianto: Palazzetto dello Sport
"Città di Frosinone" (3.552 posti)
Presidente: Leonardo Zeppieri
General Manager: Ferenc Bartocci
Allenatore: Franco Marcelletti
Palmarès: 3 Coppa Italia LegaDue
ROSTER
QUINTETTO
#11
#22
#8
#14
#10
Walker Erving
Hunter Jimmy Lee
Jurevicus Mareks
Bruttini Davide
Infante Luca
PANCHINA
#22
Berti Simone
#20
Rossetti Marco
#17
Carenza Giovanni
#15
Rinaldi Tommaso
15
Per la Prima Veroli il prossimo
campionato di Legadue sarà il quinto
consecutivo dal 2007/08 nella seconda
lega professionistica del basket italiano.
Sono passati cinque anni dal 3 Giugno
2007 quando i ciociari guidati dall'allora
tecnico Franco Gramenzi vinsero gara
quattro dei play-off in quel di Fidenza e
festeggiarono la prima storica
promozione nel campionato di Legadue.
In questi cinque anni la società
dell'ambizioso presidente Zeppieri è
diventata una solida realtà del secondo
campionato professionistico italiano ed
addirittura la squadra giallorossa è
arrivata spesso ad un passo dalla storica
promozione in particolare nella stagione
2009/10, quando ,allenata da coach
Cancellieri ,nella finale promozione per la
massima serie dovette arrendersi al
Banco di Sardegna Sassari. La passata
stagione è stata la più deludente
dell'ultimo lustro di storia per i giallorossi
laziali con l'esonero di coach Cavina
sostituito in corsa da Ferdinando Gentile.
La Prima, costruita per puntare alla
promozione, all'inizio del girone di ritorno
si trovò nei bassifondi della classifica in
piena lotta retrocessione con
Sant'Antimo, Bologna e la retrocessa
Forlì. Nell'ultimissima parte della stagione
gli uomini di Gentile riuscirono a
risollevarsi con la conquista insperata dei
play-off promozione uscendo pero' al
primo turno contro la Giorgio Tesi Group
Pistoia che sarebbe poi arrivata in finale.
Veroli a differenza delle passate annate in
questa stagione ha ridotto di moltissimo il
proprio budget per costruire la squadra e
non parte sicuramente con i favori del
pronostico per la vittoria del campionato
perché squadre come Barcellona,
Verona, Casale sembrano francamente
sulla carta superiori ma si propone come
una delle outsider del campionato.
Quest'anno la formazione laziale propone
in panchina un altro coach casertano
, quel Franco Marcelletti che nel 1991
si laureò campione d'Italia con la sua
Phonola Caserta.
Il professore
Marcelletti è reduce dalla brillante
salvezza raggiunta l'anno passata con
l'Assi Ostuni (società brindisina che
nel corso dell'estate ha dovuto dire
addio alla Legadue per motivi
economici), e proprio dalla sua ex
squadra ha portato cinque elementi
per
infoltire il roster a sua
disposizione: il lettone Jurevicuc,
Rossetti, Berti, Carenza e Rinaldi. Il
quintetto al quale si affiderà il coach
campano sarà composto dal play
Irving Walker, dalla guardia Jimmy Lee
Hunter, dal lettone prima citato Mareks
Jurevic, dall'ala forte Davide Bruttini e
dal centro Luca Infante. Il regista
americano Erving Walker, classe
1990, nativo di Brooklyn è la vera
scommessa dello staff tecnico ciociaro
infatti l'ex Florida Gators è l'unico
giocatore debuttante nel campionato
di Legadue nella rosa ciociara. Chi è
pronto a scommettere su Walker è
proprio Marcelletti che nel piccolo
regista americano (soli 172 cm di
altezza) rivede l'Aaron Jhonson (nel
prossimo campionato a Cremona in
massima serie) che ha allenato la
passata stagione ad Ostuni.
La
guardia Jimmy Lee Hunter invece
sarà al suo terzo anno nel campionato
di Legadue anche se la sua prima
esperienza nel secondo campionato
italiano risale al 2005 con la Sebastiani
Rieti. Finora gli appassionati italiani
hanno osservato un Hunter dalle due
facce: la prima quella di un giocatore in
grado di fare la differenza come in quel
di Scafati nel 2010/11, la seconda,
quella di un giocatore discontinuo alle
prese con tanti infortuni l'anno passato
con l'Enel Brindisi. In quel di Veroli,
ovviamente, si augurano di vedere il
giocatore in versione dell’anno
scafatese. L'ala invece sarà il lettone
Mareks Jurevicus, un vero pretoriano di
coach Marcelletti visto che è al terzo anno
consecutivo con il coach che lo ha portato
prima a Verona e poi ad Ostuni. Jurevicus
in questi anni italiani si è sempre
dimostrato giocatore di grande
professionalità ed un tiratore micidiale
piedi per terra. L'ala forte sarà Davide
Bruttini l'anno scorso all'Aget Imola. Il
giocatore reduce da una fugace
esperienza in massima serie con la
prestigiosa canotta della Fortitudo
Bologna, nel corso degli anni si affermato
nel campionato di Legadue e nei quattro
anni imolesi il giocatore, classe 1987, ha
continuamente migliorato le proprie cifre
personali diventando un giocatore di
sicuro affidamento per la categoria. Il
quintetto della squadra laziale sarà
completata dal centro Luca Infante,
giocatore classe 1982, ma dalla
grandissima esperienza nel campionato
in quanto il prossimo per lui sarà il settimo
campionato in Legadue dopo le annate
vissute in Emila tra Reggio Emilia, Ferrara
e Piacenza la passata stagione. Anche il
centro di origine salernitane è da
considerarsi un fedelissimo di coach
Marcelletti ed i due hanno condiviso
l'esperienza comune in quel di Reggio
Emilia.
La panchina di Veroli è una delle più
profonde dell'intera categoria con
giocatori del calibro di Simone Berti,
Marco Rossetti, Giovanni Carenza e
Tommaso Rinaldi. Simone Berti,
Marcelletti: “Puntiamo a raggiungere i playoff.
Difendere! L’attacco è di conseguenza”
budget ed ambizioni ma al tecnico casertano non manca
la proverbiale carica: “L'idea di portare con me un gruppo di
giocatori con i quali ho lavorato già l'anno scorso nasce dal
fatto che c'è tra di noi una conoscenza reciproca, si
conoscono i metodi di allenamento e ciò ti può fare
acquistare del tempo sulla tabella di marcia. Però va detto
che comunque i 4/5 del quintetto è composto giocatori che
per la prima volta giocano insieme quindi ci vorrà del tempo
per trovare le giuste chimiche ed affiatamento in campo.
Dal punto di vista del gioco la cosa fondamentale sarà
Quest'anno al timone della partire da una difesa forte, poi il gioco in attacco verrà di
formazione ciociara in panchina ci conseguenza. Obiettivi? E' sempre difficile fare pronostici.
sarà il “professore” Franco Il budget è ridotto ma posso dire a priori che l'obiettivo che
Marcelletti. Si troverà a lavorare in deve seguire la mia squadra è quello di raggiungere i playuna società che ha ridotto
L.C.
off”.
playmaker classe 1985 prodotto del
florido vivaio della Mens Sana Siena è
giocatore già dalla discreta esperienza
nella categoria, per le due stagioni vissute
in quel di Pistoia e la seconda parte del
campionato scorso ad Ostuni dove il
toscano era arrivato dopo aver tentato di
giocarsi le sue carte in massima serie con
Casale Monferrato. La guardia ala Marco
Rossetti già conosce molto bene la
piazza di Veroli, con la quale si appresta a
vivere la terza avventura nella sua
carriera, dopo le stagioni 2007/08, e
quella 2009/10 della promozione sfiorata.
Rossetti come l'anno passato in quel di
Ostuni dovrebbe essere l'agente speciale
di coach Marcelletti in difesa
L’ANALISI - IL MAESTRO PRENDE IL POSTO DELL’ALLIEVO
Il saggio dice: “L’allievo supera il maestro”. I destini
Nando che necessita, evidentemente, di
del professore Franco Marcelletti e del suo pupillo
giocatori al di sopra del target prefissato. E chi
Nando Gentile tornano ad intrecciarsi ma questa
meglio del professore Marcelletti, il quale con il
volta, dalla stessa parte, lontano dal basket giocato
minimo indispensabile riesce sempre a tirare
Il professore, dopo un’esaltante stagione in quel di
fuori dal cilindro quel qualcosa in più. Il “prof” ha
Ostuni, va infatti a sedere sulla panchina che, fino a
voluto con sei alcuni di quei giocatori che tanto
qualche mese fa, era occupata da un altro dei
bene hanno fatto la scorsa stagione ad Ostuni
protagonisti del “Miracolo Casertano”. Con patron
potendo così iniziare a lavorare su una base
Zeppieri che ha deciso di ridimensionare il budget
solida e già collaudata.
da destinare alla campagna acquisti, considerato
A completare il roster, giocatori di grandissima
anche il momento economico, serviva un coach che
effifacia come Bruttini, Infante, Hunte e la
mettesse in campo una pallacanestro più semplice,
scommessa Walker. Sia chiaro fin da subito,
ma allo stesso tempo efficace, rispetto a quella di
Veroli darà fastidio a molte.
E.D.P.
lavorando anche sui 4 avversari in
alcuni frangenti. Anche l'ala forte
Giovanni Carenza l'anno passato era
in quel di Ostuni e per il giocatore
pugliese, classe 1988, è stata la prima
volta in un campionato
professionistico dopo l'esperienza
nelle minors a Perugia ed ancora
prima in Ncaa. Carenza metterà a
disposizione della squadra il suo
spirito di combattente e la sua energia
quando sarà chiamato in causa.
Chiude il quadro degli ex Ostuni il pivot
Tommaso Rinaldi. Anche il centro
nativo di Rimini ,classe 1985, è da
considerarsi un veterano per la
categoria per gli anni giocati nella sua
Rimini, Venezia, Udine ed infine ad
Ostuni. Rinaldi, sicuramente sarà il
giocatore tra i panchinari giallorossi
che avrà maggiore spazio e
minutaggio, in quest'ottica tra lui ed
Infante la gerarchia iniziale di titolare e
riserva potrebbe anche ribaltarsi.
16
BELL, GREEN, SANDERS, CALLAHAN E CITTADINI
PARTE L’ASSALTO DI BARCELLONA ALLA A!
L’idea era quella di ridimensionare ma il cuore del presidente Bonina ha prevalso ancora. Un roster da
cinque stelle per la Sigma Barcellona sulle quali svetta quella di Troy Bell
FRANCESCO BARCA
BASKET BARCELLONA
Anno Fondazione: 1976
Colori Sociali: Giallo e rosso
Impianto: PalaAlberti (3.000 posti)
Presidente: Immacolato Bonina
General Manager: Donato Tommaso
Allenatore: Giovanni Perdichizzi
ROSTER
QUINTETTO
#00
#10
#00
#00
#5
Green Taurean
Bell Troy
Sanders Melvin
Callahan Craig
Cittadini Alessandro
PANCHINA
#00
Giuri Marco
#00
Bucci Ryan
#00
Coviello Riccardo
#00
Eliantonio Giacomo
#00
Mocavero Manuele
17
Per il Basket della città del Longano nella
stagione 2012-13 è iniziata una nuova
fase della sua storia sportiva, stessa
società con identica struttura con a capo il
patron Immacolato Bonina, nuova
gestione tecnica con il ritorno di coach
Giovanni Perdichizzi e del suo staff, quasi
tutto figlio della terra barcellonese.
Obiettivo sempre uguale: il sogno della
serie A, che negli ultimi due anni si è
fermato nelle semifinali di play-off, la
prima stagione contro Casale e la
seconda contro Brindisi, entrambi i team
hanno poi fatto il salto di categoria
vincendo le rispettive finali di postseason. La Sigma Barcellona, al terzo
anno consecutivo nel torneo cadetto del
basket italiano, nell'allestimentoselezione dell'innovativo ed interessante
'puzzle' del roster giallorosso si è affidata
alla sagacia e all' esperienza di
Perdichizzi, nella doppia veste di 'coachgeneral manager'. Nel giorno della sua
presentazione ufficiale, esordì così un
entusiasta e determinato 'Sceriffo',
davanti ai giornalisti e ai tanti tifosi venuti a
salutarlo e a fargli sentire il loro calore: “Ho
il compito di riportare l'amore della città
verso il basket. La scelta di ritornare è
dovuta a l'affetto nei confronti della città e
dei suoi tifosi e alla dirigenza che mi ha
dato subito le carte in mano riguardo al
nuovo progetto. Chi viene a Barcellona
deve sapere di trovare una piazza
calorosa e una società importante e deve
avere la voglia e la determinazione per
dare sempre il massimo”.
Il 'flop cestistico' della precedente
stagione al cospetto dei grandi sacrifici
economici fatti dal presidente Bonina,
aveva creato un po' di perplessità
nell'ambiente ed anche nell'anima del
patron Sigma, che ad inizio stagione
aveva deciso di ridimensionare il budget
di spesa ed anche gli obiettivi. Il cuore del
presidente, invece, ha prevalso in modo
così prepotente che il roster della stagione
2012/13 è addirittura qualitativamente
migliore di quello della passata annata.
Analizzando nel dettaglio il roster
giallorosso vediamo che gli unici
'superstiti' riconfermati sono capitan Ryan
Bucci ed Emanuele Mocavero, due
importanti icone del basket
barcellonese,entrambi sono presenti in
pianta stabile nel roster dalla stagione
2009-10.
Nel nuovo roster targato Perdichizzi, il
'capitano' e 'Moca', saranno i primi ad
entrare dalla panchina, 'uomini'e
cestisti di sicuro valore, il primo nel
ruolo di guardia (11 punti di media con
il 46% da tre), il secondo nel ruolo di
pivot (6 punti con 3 rimbalzi di media a
gara) stanno a i numeri della stagione
precedente. La campagna acquisti
della Sigma, come preannunciato in
fase di presentazione alla stampa dal
coach-general manager Perdichizzi
doveva partire con la scelta dei due
americani, detto fatto. Il primo ad
essere stato ingaggiato, esattamente il
17 luglio, è stato il play Marcus
Walker, proveniente dal campionato
ucraino. Purtroppo, a causa di
sopraggiunti problemi di natura
cardiaca, non ha ottenuto l'idoneità
sportiva dopo vari accertamenti e
quindi con dispiacere di tutti è giunto il
primo forzato 'taglio'. Nella
sostituzione dello sfortunato Walker il
club siciliano ha posato gli occhi su un
altro enorme talento: Taurean Green.
Il nuovo play americano, passaportato
georgiano, ha 25 anni, ed è cresciuto
all'Università della Florida. Negli
States, si è aggiudicato per ben due
anni consecutivi 2006 e 2007 il torneo
Ncaa indossando la maglia della
Florida University. Per lui, inoltre,
anche esperienze in NBA con Portland
e Denver. In europa invece, importanti
trascorsi in Grecia con la maglia
dell'Aek Atene e in Spagna al
Saragoza e nel Gran Canaria, due anni
importanti tra campionato ed EuroCup.
Dal play 'colored' ci si attende tanto
insieme all'ormai 'beniamino' dei tifosi
Troy Bell. Classe 1980 proveniente da
Sant'Antimo, considerato la vera stella
del roster, una guardia di esperienza,
dinamismo, talento e con tanti punti tra
le mani. Bell ha militato in grandi club
europei ed italiani, importante
soprattutto l'anno che portò in
Legadue Cremona. Su di lui sono stati
concentrati i maggiori sforzi economici
al fine di accapararselo, un giocatore
che per le sue caratteristiche tecniche
e di leadership può essere
determinante per il salto di qualità della
squadra e dare una mano rilevante nei
momenti topici delle gare. 'King Troy' la
passata stagione è stato l'artefice della
salvezza di S.Antimo, arrivando a
Metà stagione ha collezionato la media di
oltre 23 punti e 6 rimbalzi a gara, un
giocatore che già dalle prime uscite
amichevoli ha fatto capire di che pasta è
fatto, entusiasmando non poco il popolo
del 'Palalberti'. Altro giocatore
fondamentale per le sorti della Sigma,
dovrà essere l'ala piccola Melvin
Sanders, americano passaportato
georgiano, veterano del basket europeo
proviene da una buona stagione anche lui
nella lega Turca, 13 punti e ben 9 rimbalzi
di media a partita. Sanders insieme a Bell
unisce esperienza e talento, vantando nel
suo importante curriculum la militanza in
NBA con la maglia dei San Antonio Spurs
nel 2006, un altro cosiddetto 'fuori
categoria' che può dare un fondamentale
contributo alla causa giallorossa. Nel
ruolo di ala grande, è stato scelto Craig
Callahan, l'ex Enel Brindisi, con i suoi 12
punti e 5 rimbalzi a partita è stato uno dei
veri protagonisti della cavalcata vincente
dei pugliesi nella scorsa stagione in
Legadue. Callahan risulta essere un
lungo atipico, capace di giocare sia vicino
che lontano dal canestro in quanto dotato
di un buon tiro da tre.
Come pivot titolare si è pensato ad
Alessandro Cittadini che insieme a Bell
l'anno scorso è stato determinante per la
salvezza di Sant'Antimo, con i suoi 12
punti ed oltre 6 rimbalzi a gara. Un lungo
che sotto canestro può far valere i suoi
centimetri e la sua tecnica, potente e un
professionista modello che conta nel suo
'cv' la convocazione in nazionale
maggiore, (bronzo agli Europei del 2003
ed oro ai Giochi del Mediterraneo nel
2005). Per quanto riguarda gli under si è
deciso di puntare su Eliantonio, Giuri e
Coviello. Il primo è un lungo e a Barcellona
ritrova i suoi due compagni di
Sant'Antimo, Bell e Cittadini.
Nell'esperienza napoletana ha dato il suo
apporto partendo dalla panchina
Bonina: “Ripartiamo più forti di prima. Non ho
dubbi sull’allenatore. Felice per il derby ma...”
centrare la promozione: “Ripartiamo più forti di prima . Per
noi questo sarà un anno importante e la fiducia che la gente
sta dimostrando spero si trasmetta anche alla squadra.
Dobbiamo lottare per i piani alti della classifica. Non ho
dubbi sull'allenatore Perdichizzi, quello che abbiamo fatto
sul mercato è frutto di un lavoro capillare d'organizzazione.
Avere un giocatore come Troy Bell in quintetto ci
consentirà di sapere chi avrà la responsabilità di prendersi
l'ultimo tiro. Il giocatore è quello che volevamo” Una piccola
stoccatina finale per i rivali di Capo d'Orlando per mettere
l presidente Immacolato Bonina a
Barcellona Pozzo di Gotto è una
vera istituzione per quello che è
riuscito a costruire negli anni con la
sua squadra di basket, ma ora per la
Sigma è arrivato il momento di
un po’ di pepe sui prossimi derby in stagione: “Sono
contento della presenza di Capo D'Orlando, l'idea del
derby ci stimola ulteriormente. Saranno due grandi
giornate di sport, dove la sana rivalità sportiva garantirà
uno spettacolo incredibile. Mi dispiace, ma con Capo
d'Orlando faremo 4 punti”
conquistandosi minutaggio e fiducia, per
lui meno di 5 punti e 2 rimbalzi a partita. Il
secondo Marco Giuri, dovrebbe essere il
più esperto fra i 3 under del roster, l'ex
Brindisi ha disputato un buon campionato
la passata stagione con oltre 16 minuti di
utilizzo: 6 punti di media con un buon tiro
da fuori, in una squadra di prima fascia
che tra i 'piccoli' aveva gente come
Renfroe, Hunter e poi Gibson. Infine
l'ultimo under ed anche l'ultimo giunto alla
corte di coach Perdichizzi è Coviello, per
lui si tratta di un ritorno in giallo-rosso,
dopo l'esperienza alla Sigma nella
stagione 2008-2009 conclusasi all'ottavo
posto in DNA. . L'anno scorso è stato
autore di una buona stagione nella Costa
Volpino in DNB con 15 punti, 7 rimbazi e 2
assist di media a gara, per lui si
prospettano dei 'minuti' importanti nel
ruolo di ala piccola nel far rifiatare
L.C.
l’esperto Sanders. Insomma, carte
alla mano la Sigma appare realmente
la prima indiziata al salto di categoria
con un quintetto (Green, Bell,
Sanders, Callahan e Cittadini) che non
sfigurerebbe anche al piano di sopra.
Bisognerà valutare l’impatto ma
soprattutto l’alchimia che si andrà a
creare tra tanti leader in campo. Se
sarà successo o no dipenderà da tanti
fattori, ma ad oggi sono due le cose
sulle quali si potrebbero mettere le
mani sul fuoco: Uno che al PalAlberti ci
sarà da divertirsi e due che è vietato
sbagliare!
L’ANALISI - ANCORA UNA MISSIONE PER “KING” TROY BELL
Troy Bell è diventato ormai un big dei nostri (con oltre 15 punti di media) alla permanenza nella
campionati considerate le innumerevoli gesta massima serie. Dopo una stagione in Francia, l'ex
compiute. Con le sue giocate e con una personalità pugile americano torna nel bel paese per salvare
mostruosa conquista tutti diventando, ben presto, ReggioEmilia da una clamorosa retrocessione,
l'idolo delle tifoserie. Dopo la stagione con Biella da detto fatto! Rimasto negli States per tutto il seguente
rookie accetta di scendere in LegaDue e sposa la inverno, preso dai suoi impegni discografici (è
causa Cremona per aiutarla nella scalata alla Serie anche un cantante), Troy ha da compiere la
A. In quella stagione Troy è mostruoso e riesce a missione più difficile di tutta la sua carriera, salvare
portare i Lombardi nella massima categoria una spacciata S.Antimo con sole tre vittorie all'attivo
realizzando 24 punti nella finale promozione contro al termine del girone d’andata. Bell si presenta in
Sassari e laureandosi capocannoniere del uno stato di forma clamoroso e con 23.2 punti e 6
campionato.Con indosso la maglia della Vanoli, rimbalzi di media risveglia l'Igea e realizza un vero e
Troy è ancora una volta protagonista contribuendo
proprio miracolo diventando “King Troy”.
18
NUOVO CICLO PER VERONA. GIOVENTU', ESPERIENZA
E TALENTO… QUESTA TEZENIS PUO' VOLARE ALTO
Verona riparte e, con moderazione e programmazione, sogna un ritorno nell’olimpo del nosto basket.
Nessun proclamo, solo l’intenzione di tornare ad infiammare il PalaOlimpia
ENRICO DE POMPEIS
SCALIGERA BASKET VERONA
Anno Fondazione: 1957 (rif. 2007)
Colori Sociali: Giallo e Blu
Impianto: Pala Olimpia (5.350 posti)
Presidente: Gianluigi Pedrollo
General Manager: Alessandro Giuliani
Allenatore: Alessandro Ramagli
Albo d’Oro: 1 Coppa Italia (1991)
1 Supercoppa Italiana (1996)
1 Coppa Korac (1998)
ROSTER
QUINTETTO
#32
#6
#15
#12
#9
McConnell Richard
Westbrook Charlie
Ganeto Gabriele
Ghersetti Mario
Abdul Lawal
PANCHINA
#10
De Nicolao Francesco
#18
Chessa Massimo
#11
Boscagin Giorgio
#20
Da Ros Matteo
#00
Renzi Andrea
#16
Bozzetto Davide
19
La stagione 2012/13 sarà per la Scaligera
Tezenis Verona la terza partecipazione
consecutiva al campionato di LegaDue.
Senza affanni, senza salti nel vuoto,
programmazione attenta e precisa. Sono
queste le carte che la dirigenza scaligera
ha giocato in questi primi due anni di
professionismo nei quali è riuscita a
raggiungere sempre una salvezza
tranquilla e che oggi le permetto, in un
basket sempre più in crisi, di poter
guardare al futuro con grande ottimismo.
Al futuro si è pensato nell'immediato postcampionato con la separazione da Fadini
e Martellossi e la scelta di virare su
Alessandro Giuliani come General
Manager e su Alessandro Ramagli
come tecnico. Due figure
professionalmente molto competenti ma
che soprattutto vantano nel loro
curriculum esperienze già vittoriose
nell'ardua impresa di vincere il
campionato cadetto. Il primo in veste di
DS a Brindisi e il secondo, ovviamente,
nel ruolo di coach nell'anno del ritorno tra
le grandi della Scavolini Pesaro.
Con Giuliani e Ramagli parte, dunque, un
nuovo ciclo per la Scaligera Verona. «Ci
saranno tre componenti nel nostro
programma. Il primo - esordì Ramagli il
giorno della sua presentazione - è la
ricostruzione della struttura. Il secondo
aspetto è il tentativo forte di fidelizzazione
da parte del pubblico di Verona. Il terzo
obiettivo è cercare di fare bene. La
Tezenis viene da due campionati in cui si è
fatto fatica, è necessario ora allestire una
squadra con un forte livello motivazionale
e che sappia interfacciarsi bene con la
piazza e i tifosi».
Un ciclo basato, ancora una volta, sulla
programmazione e sull'oculatezza delle
scelte. Il duo Giuliani-Ramagli si è messo
subito a lavoro per costruire un gruppo
giovane, che possa crescere insieme nel
tempo per raggiungere grandi traguardi,
ma che possa essere competitivo fin da
subito. Infatti, il roster scaligero è uno dei
più giovani dell'intero campionato con
un'età media di poco superiore ai 24 anni
ma, senza alcun dubbio, allo stesso
tempo rappresenta quello
quantitativamente più pronto ad
affrontare un campionato impegnativo
come quello di LegaDue con diverse
alternative sia sugli esterni che sotto le
plance.
Rivoluzione totale. Gli unici superstiti
della Tezenis edizione 2011/12 sono il
giovane forte centro Andrea Renzi e il
capitano Giorgio Boscagin. Non ci
sono più i vari ed esperti Porta,
Vukcevic, McGrath, DiGiuliomaria.
L'obiettivo era la flessibilità e la rapidità
di gioco, accompagnata da una certa
dose di imprevedibilità che sono i
giovani riescono a dare. Identikit che
risponde perfettamente al nome del
ventitreenne ex giocatore di Jesi
Richard McConnel. Reduce da uno
straordinario campionato con la maglia
dell'Aurora con la quale ha chiuso la
stagione con 17.6 punti a partita
(ottavo in graduatoria) e con 3.4 assist,
a Richard sarà affidato l'arduo compito
di dettare i tempi i gioco della nuova
Tezenis. A fargli compagnia sul
perimetro ci saranno altri due “giovani
vecchi”. Il primo di questi è la guardia a
stelle e strisce Charlie Westbrook.
Ventunenne guardia tiratrice da 195
cm, Charlie è appena uscito dal South
Dakota e, in estate, ha partecipato al
Portsmouth Invitational Tournament
mettendosi in mostra con per il suo
micidiale arresto e tiro e per la sua
esplosività ed energia nel correre in
contropiede. Secondo esterno da
quintetto a disposizione della Tezenis
è Gabriele Ganeto. Reduce da due
stagioni in Serie A, la prima con la
maglia dell'Olimpia Milano e l'ultima
con quella della Cimberio Varese, il
giocatore piemontese è stata
un'esplicita richiesta di coach Ramagli
avendolo già avuto e lanciato nel
grande basket nel lontano 2003/04 con
la maglia della Lauretana Biella. Due
giovanissimi ed un “mezzo anziano”
sono
chiamati a dare rifiato al suddetto trio. Il
play/guardia Marco Chessa sarà il primo
indiziato a dare minuti di rifiato a
McConnel (il quale ha chiuso la stagione
passata con un minutaggio superiore ai
38 minuti). Arcigno difensore e dotato di
una grande rapidità di esecuzione,
Chessa è stato impiegato nelle ultime tre
stagioni con regolarità dall'Angelico Biella
dopo gli anni trascorsi in maglia Sassari,
città della quale è nativo, in LegaDue nella
quale ha debuttato a soli diciassette anni.
Ricambio delle guardie sarà invece il
capitano Giorgio Boscagin. Il
ventinovenne capitano si appresta a
vivere la stagione numero sei in LegaDue
e la seconda in maglia Tezenis dopo il
buon rendimento della scorsa annata che
gli ha portato a registrare 9.6 punti di
media. Il reparto “piccoli” viene, infine,
completato dal giovanissimo (diciannove
anni) playmaker Francesco De Nicolao
lo scorso anno in maglia Morpho
Piacenza.
Un pacchetto esterni veramente molto
competitivo ma il vero punto di forza della
squadra di coach Ramagli potrà essere
rappresentato da un reparto lunghi
piuttosto accattivante e chiamato ad un
ruolo di importantissima comunicazione
con l'abile play McConnel. Il punto di
partenza della nuova Tezenis sotto
canestro non poteva essere non essere
rappresentato dalla presenza da uno dei
pivot di maggiore prospettiva dell'intero
panorama cestistico italiano: Andrea
Renzi. Classe '89, il giocatore ligure è
reduce da una buona stagione nella quale
ha fatto registrare 10 punti e 4.3 rimbalzi di
media a partita. Tuttavia è da valutare
l'impatto (finanche la presenza) nella
prossima stagione per il giovane Andrea-
Il DS Giuliani: “Vogliamo divertire. Puntiamo ai
PlayOff e a riportare pubblico al PalaOlimpia”
Isue impressioni alla vigilia della nuova stagione: “E' una
crescita per la mia carriera, ero DS a Brindisi ed ora sono
GM a Verona, una società sana in una città che ha fame di
grande basket. La nostra sarà una squadra che proverà a
divertire ed essere protagonista di una stagione vincente,
siamo giovani e dobbiamo crescere durante la stagione.
Non dobbiamo centrare per forza la promozione ma
faremo di tutto per essere all'altezza di uno sponsor come
Tezenis e di una proprietà così vicina. I playoff sono un
nostro obiettivo, una volta lì tutto può succedere e lo
Alessandro Giuliani, nuovo GM dimostra la grande avventura di Pistoia nella scorsa
di Verona, si è subito messo a stagione. La nostra sarà una pallacanestro divertente,
lavoro per costruire una squadra vogliamo riportare tante gente al PalaOlimpia”.
solida e competitiva per un club
dalle grandi ambizioni. Sentiamo le
considerato il lungo stop derivante
dall'operazione alla spalla che pare lo
terrà fermo fino alla fine di ottobre. Con o
senza Renzi la Tezenis ha comunque
organizzato un quartetto lunghi niente
male rispettando alla perfezione la
perfetta equazione di gioventù ed
esperienza. Il primo (ed il primo vero
acquisto della dirigenza scaligera) è stato
il giovane Matteo Da Ros. Ala
ventitreenne di 205 cm, protagonista con
la maglia della Sigma Barcellona con ben
11.3 punti e 4.6 rimbalzi di media, Matteo è
chiamato alla stagione della definitiva
consacrazione in quel di Verona. I veri
colpi di mercato compiuti dal DS Giuliani,
e chiamati a recitare ruolo nello starting
L’ANALISI - PRIMA DI INIZIARE L’INFERMIERIA E’ GIA’ PIENA
Il campionato ancora non è iniziato ma la Tezenis (tranne Renzi ovviamente) possano rientrare senza
Verona è già alle prese con una situazioni infortuni problemi, questo stop ha certamente creato
piuttosto preoccupante.
problematiche alla squadra di coach Ramagli
Oltre al già citato Andrea Renzi, che a causa complicando la preparazione e allungando i tempi
dell’intervento alla spalla resterà fermo almeno fino necessari affinché tutti i giocatori possano
alla fine del prossimo mese di ottobre, la sorte si è conoscersi al meglio. Per permettere comunque al
schierata al punto di mandare al tappeto, quasi team di svolgere un regolare allenamento la società
E.D.P.
five almeno fino al rientro di Renzi,
sono l'italo-argentino Mario Ghersetti
e il nigeriano Shane Lawal.
Per Ghersetti una grande stagione
quella passata con la maglia della
Leonessa Brescia con 14.7 punti e 6
rimbalzi di media negli oltre 28 minuti
concessigli. Oltre alle buone doti
tecniche Ghersetti è un grande uomospogliatoio e dotato di una personalità
combattiva che lo rende uno di quei
giocatori apprezzato dalle tifoserie e
che tutti gli allenatori vorrebbero avere
in squadra. Con 206 cm di altezza
Shane Lawal si presenta come il pivot
titolare della Tezenis Verona.
Giocatore dotato di un'impressionante
presenza sotto canestro, e
proveniente dal Baloncesto Clavijo
(LEB Oro), sono tre stagioni che
Shane non scende sotto la doppia
cifra di rimbalzi conquistati a partita. Il
giovane pivot Davide Bozzetto
(ventitré anni il prossimo 22 ottobre),
la scorsa stagione in DNA con la
maglia di Pavia, conclude il roster di
questa prorompente Tezenis che si
presenta al prossimo campionato di
LegaDue come una delle squadre più
accreditate al salto di categoria
insieme alla Sigma Barcellona e alla
NoviPiù Casale Monferrato.
totalmente, il reparto esterni della squadra Scaligera ha provveduto ad inserire nel roster i
Scaligera. Durante il precampionato, infatti, si sono giovani esterni Roberto Marulli (ultima stagione in
fermati anche Charlie Westbrook e Gabriele DNA con Treviglio) e l’ex Reggio-Emilia Matteo
Ganeto entrambi membri dello starting five Frassinetti. Per quest’ultimo la società ha previsto
disegnato da coach Ramagli. Se per l’inizio del una sorta di contratto “a gettone” fino al rientro di
Westbrook e Ganeto.
E.D.P.
campionato sembra che entrambi i giocatori
20
L'AURORA BASKET JESI E' SEMPRE QUI', CAPITAN
MAGGIOLI A VITA
Via McConnel e Brooks l’Aurora riparte da un gruppo di giovani e da due nuove scommesse del duo
Manzotti-Cioppi ma, soprattutto, con la certezza del capitano Michele Maggioli
ENRICO DE POMPEIS
AURORA BASKET JESI
Anno Fondazione: 1966
Colori Sociali: Blu e arancione
Impianto: PalaTriccoli (4.000 posti)
Presidente: Carlo Barchiesi
Direttore Sportivo: Federico Manzotti
Allenatore: Stefano Cioppi
Albo d’Oro: 1 Coppa Italia LegaDue
(2008)
ROSTER
QUINTETTO
#25
#7
#33
#21
#5
Sanders Jesse
Hoover Ryan
Santiangeli Marco
Griffin Eric
Maggioli Michele
PANCHINA
#4
Colonnelli Simone
#6
Battisti Matteo
#8
Valentini Jacopo
#12
Bargnesi Federico
#16
Gaspardo Raphael
#34
Dolic David
21
Che campionato sarebbe senza la
veterana Aurora Basket Jesi. La squadra
marchigiana, infatti, si prepara a prendere
parte all'ottavo campionato consecutivo
nella serie cadetta (e il quindicesimo in
sedici anni) con le ambizioni di sempre:
costruire una squadra, rispettando il
bilancio, che sappia far divertire e che
possa rappresentare un pericolo per ogni
avversaria. Una stagione di grandi
soddisfazioni, quella passata, per gli
arancioni non tanto per il decimo posto
conquistato in Regular Season ma per la
finale di coppa Italia raggiunta e poi persa
(di un soffio) contro Brindisi e per le
importanti individualità messe in campo
da giocatori come Maggioli, 18.5 punti di
media e premiato come miglior Italiano del
campionato, McConnell (17.6 punti di
media)
e Brooks (17.0). Trio che,
purtroppo per i tifosi jesini, non sarà
presente al PalaTriccoli a causa della
dipartita dei due americani.
Chi è restato, invece, giurando amore
eterno alla Fileni BPA è il capitano
Michele Maggioli che dopo aver
condotto in maniera straordinaria la
settimana stagione con la maglia cara a
patron Barchiesi ha deciso di prolungare il
suo contratto per due prossime stagioni e
con opzione per quella 2014/15
candidandosi a raggiungere, così, il
record di dieci campionati con la maglia
dell'Aurora che appartiene ad Alberto
Rossini.
Sebbene quella di Maggioli sia la
conferma più sperata e gradita, l'ossatura
della Fileni edizione 2011/12 sarà
presente anche in quella ventura in
seguito alle conferme di coach Stefano
Cioppi, di Ryan Hoover, Marco
Santiangeli, Jacopo Valentini e il lungo
David Dolic oltre alla nomina ufficiale di
Federico Manzotti come nuovo direttore
sportivo dopo anni nel ruolo di team
manager.
L'obiettivo fondamentale, una volta
assicuratasi la presenza del pivot più forte
dell'intero campionato, era quello di
trovare due degni sostituti della coppia
McConnell-Brooks. Dopo un'oculata e
lunga ricerca la dirigenza dell'Aurora ho
posato le sue attenzioni sull'americano
Jesse Sanders come nuovo regista della
squadra. Statunitense, ventitreenne, 191
cm per 91 kg, Jesse è un giocatore con
delle caratteristiche leggermente
differenti da quelle del suo predecessore.
Meno punti nelle mani ma
decisamente più altruista e dotato di
una maggiore fisicità che lo rende una
costante, nonostante il ruolo, alla
cattura dei rimbalzi. Per Jesse, in
uscita dalla Liberty University di
Lynchburg (Virginia), sarà la prima
esperienza italiana. Per il ruolo di ala
grande il duo Cioppi-Manzotti ha
deciso di optare per un altro Rookie,
l'americano Eric Griffin. Presente alla
Summer League di Las Vegas con la
maglia dei Lakers, ala forte di 207 cm
per 96 chilogrammi di peso (ventidue
anni), Griffin è un giocatore di grande
presenza sotto canestro e dotato di un
discreto tiro dalla media che può
rappresentare un'arma in più se
sfruttata a dovere in coppia con
Sanders.
Con la scelta di optare per Sanders e
Griffin, due giocatori alla prima
esperienza in Italia, la dirigenza della
Fileni BPA riprende esattamente
quanto già fatto lo scorso anno e,
considerate le grandi qualità di
scouting di cui dispone il neo DS
Manzotti i tifosi dell'Aurora possono
ben sperare. Coach Cioppi è un coach
di grande esperienza e sa bene le
difficoltà che i suoi nuove giocatori
dovranno affrontare per ambientarsi
alla pallacanestro europea e predica
calma: “Ci vorrà pazienza, c'è
necessità di adeguarsi alla
pallacanestro europea e in questo
senso sono chiamati a lavorare molto
fin dall'inizio”.
A concludere il quintetto della Fileni,
detto del play Sanders, dalla guardia
Hoover (lo scorso anno per lui 11.3
punti, 2.1 assist e 3.1 rimbalzi di
media), dell'ala forte Griffin e del pivot
Maggioli, ci sarà ancora il giovane
Marco Santiangeli. Marchigiano,
Classe 1991, Santiangeli si appresta a
vivere la quarta stagione in maglia
Fileni e il suo impatto lievita stagione
dopo stagione. Lo scorso anno per lui
le cifre non sono state da incorniciare,
con appena 5.4 punti a partita in 25
minuti di media, ma il suo apporto in
termini di intensità difensiva e di
coinvolgimento nella manovra
d'attacco si fanno sentire sempre più.
Fresco di convocazione con l a
nazionale sperimentale quella
2012/13 potrebbe essere per i l
giovane Marco l'anno della
consacrazione nel grande basket.
Per la panchina, forse ancora una volta il
limite di questa Fileni, lo staff tecnico
dell'Aurora ha deciso di affidarsi a dei
giovanissimi. Il primo di questi, chiamato a
dar man forte a Sanders nella fase di
impostazione, è il play classe '91 Simone
Colonelli. Il regista romano è reduce da
tre stagioni con la Stella Azzurra Roma,
partecipante al campionato di DNB, nelle
quali è sempre riuscito a superare la
doppia cifra di media in punti realizzati.
Nell'ultima annata, nelle trentuno gare
disputate, Simone è stato autentico
protagonista con un una media punti di
19.5, ai quali si aggiungono i 3.5 rimbalzi e
2.2 assist a partita, negli oltre trenta minuti
d'impiego. Secondo ricambio degli esterni
sarà ancora una volta Jacopo Valentini.
Il play guardia, nativo di Fano, è alla
seconda stagione con la maglia di Jesi
l'ultima delle quali ha chiuso con 3.1 punti
in 16.5 minuti di media. Ultimo giocatore in
rosa, per quanto riguarda il pacchetto
esterni, è il diciassettenne play/guardia
Federico Bargnesi. Giocatore dal
grande talento è ritenuto il miglior
elemento dell'intero settore giovanile
dell'Aurora. Anche sotto canestro la
situazione è la medesima, con coach
Cioppi che avrà a disposizione come
ricambi della coppia Griffin-Maggioli, i due
giovanissimi Raphael Gaspardo e David
Dolic. Il primo, diciannove anni, è alto 207
cm ed è in uscita dall'ormai “fu” Benetton
Treviso con una presenza all'attivo nella
stagione passata.
Dolic, invece, è alla seconda stagione
consecutiva con l'Aurora. Per lui, classe
1989, le cifre della scorsa stagione
parlano di 1.5 punti e 1.3 rimbalzi in 8.2
minuti. Insomma, una panchina che,
come la scorsa stagione, non rende per
nulla merito alla qualità del quintetto
Coach Cioppi: “Grandi motivazioni. Budget da
salvezza ma vogliamo raggiungere i PlayOff”
A comando dell'Aurora Jesi ci sarà
ancora coach Stefano Cioppi,
protagonista di una straordinaria
stagione, culminata con il
raggiungimento della finale di
Coppa Italia di LegaDue, per poi
perderla in favore di Brindisi.
“Le motivazioni anche per questa stagione sono molto alte
dichiara coach Cioppi alla vigilia della nuova stagione -. A
parte Maggioli e Hoover, infatti, abbiamo un gruppo di
ragazzi molto giovani e due giocatori che sono al debutto in
Europa. Veniamo da una stagione positiva nella quale
abbiamo sfiorato i playoff nonostante l'obiettivo fosse solo
la salvezza. Anche per questa stagione, nonostante
abbiamo costruito un roster per salvarci, cercheremo di
raggiungere i playoff che mancano da tre anni”.
L'intervento di coach Cioppi si conclude con una
panoramica sul prossimo campionato di LegaDue:
“Nonostante durante l'estate in tanti hanno pianto, dicendo
che la crisi non permetteva loro di costruire roster
competitivi, il prossimo campionato sarà molto competitivo
con squadra, ad esempio Brescia, che avevano problemi
ad iscriversi e poi hanno firmato un'ex prima scelta NBA.
Ferentino e Trieste hanno roster molto importanti. Credo
ben sei squadre potrebbero lottare per i playoff in A dove la
crisi si è sentita sicuramente di più” .
E.D.P.
base. Stefano Cioppi sarà costretto
nuovamente a spremere il suo starting five
con minutaggi che superano i 35 minuti
per non rischiare di “bruciare” gli ottimi
ragazzi che siedono sulla panca ma in
modo da abituarli gradualmente alla
categoria. Jesi, dunque, continua nel suo
lavoro di programmazione di formazione
dei giovani e a dimostrarlo sono i contratti
biennali offerti a molti dei giovani presenti
nella rosa della Fileni.
L'Aurora ci sarà ancora una volta, con
l'obiettivo di svolgere un campionato
tranquillo ma con l'intenzione di dare
fastidio a tutti!
L’ANALISI - IL PRESIDENTE: “MAGGIOLI PERSONA SPECIALE”
Il rinnovo contrattuale del capitano Michele ma a sentire le sue dichiarazioni il rinnovo di
Maggioli fino al 2013/14, con opzione per quella capitan Maggioli ha qualcosa di veramente
2014/15, gli dovrebbe permettere di eguagliare il speciale. “Il rinnovo di Maggioli è una delle notizie
record di dieci stagioni con i colori arancioni, che ad più belle che si possano ricevere. Questo perché
oggi appartiene ad un grande come Lupo Rossini, non considero Michele solo un valore aggiunto a
ha riempito di gioia il cuore dei tifosi Jesini ma anche livello tecnico dove è ancora uno dei giocatori
quello del presidente Carlo Barchiesi. Dal giorno italiani migliori in circolazione, bensì per come
della fondazione della sua società nel lontano 1965, rappresenta il nostro Club a livello umano e
insieme agli amici Giani Rossetti e Primo Novelli, il professionale. È una persona speciale e per noi
p a t r o n m a r c h i g i a n o n e h a v i s s u t e d i essere rappresentati da un capitano di così
emozioni.Come, ad esempio, la storica promozione grande spessore morale penso sia importante per
nell'allora Serie A2 (conquistata nella stagione 97- tutto l'ambiente”.
98) o ancora quella in A1 (nella stagione 2003/2004)
E.D.P.
22
L’ANDREA COSTA E’ PRONTA PER UNA NUOVA
STAGIONE CON LA GRINTA DI COACH FUCA’
Con un budget ridotto l’Aget Imola, e condizionato dal “caso Whiting”, si prepara ad affrontare al maglio
la stagione 2012/13. Si riparte da quanto bene ha fatto vedere il giovane allenatore
ANDREA MICCHINELLI
ANDREA COSTA IMOLA
Anno Fondazione: 1967
Colori Sociali: Bianco e rosso
Impianto: PalaCattani (5.000 posti)
Presidente: Alberto Bordini
General Manager: Renzo Vecchiato
Allenatore: Federico Fucà
ROSTER
QUINTETTO
#23
Gay Darnley
#7
Maestrello Matteo
#8
Valenti Rodolfo
#16
Foiera Francesco
#11
Zagorac Sasa
PANCHINA
#10
Masoni Filippo
#20
Zanelli Fabio
#12
Riga Michael
#4
Turel Mirco
#6
Chillo Matteo
23
Si riparte da quello che molti hanno
definito l'anno zero per l'Andrea Costa,
quello del ritorno nella propria città dopo
14 anni di esilio. La società di via Valeriani
grazie all'abbassamento della capienza
dei palasport a 2000 posti decisa in estate
dalla Lega, si è messa al lavoro per
riportare il basket in città, sia per far
appassionare le nuove generazioni sia
per far rivivere bei momenti ad una
tifoseria ormai logorata dalla mediocrità e
dai continui spostamenti a Faenza. I lavori
al vecchio palasport Amedeo Ruggi sono
iniziati a fine Agosto e l'amministrazione
comunale conta di finirli entro il 14 ottobre
( esordio casalingo contro veroli ). I vecchi
gradoni di cemento faranno spazio a
tribune in legno che avranno un altezza e
inclinazione diversa rispetto alle
precedenti. La squadra romagnola si
appresta ad affrontare il suo undicesimo
campionato di Legadue consecutivo,e
cancellare la deludente stagione passata
compromessa da tanti infortuni, con
alcune conferme quali allenatore della
scorsa stagione Federico Fucà,il vice
coach Vecchi, il capitano Filippo Masoni, il
veterano Foiera e il giovane Turel. Molti i
cambiamenti dal punto di vista societario,
fra cui la figura del Direttore Sportivo
passata da Gianni Zappi, all'ex nazionale
italiana Renzo Vecchiato, lo scorso anno
ad Ostuni. Il team manager è il giovane
Marco Patuelli,che svolge anche il ruolo di
addetto stampa,mentre nei prossimi mesi
Giorgio Salvi,main sponsor anche il
prossimo anno dovrebbe subentrare a
Bordini, nel ruolo di presidente del club.
La squadra allestita per la stagione 201213 è ancora in divenire con due stranieri in
prova, e tutto non ruoterà più attorno al
leader Trent Whiting che sia per motivi
economici che di spogliatoio non è stato
preso in considerazione per questa nuova
avventura. Lo starting five dell'Aget parte
in regia con Darnley Junior Gay ( in arte
Dj Gay) 1.83 cm per 77 kg colui che dovrà
essere il trascinatore della squadra,
con estro e fantasia. Nato a Sun valley,
California il 15 febbraio del 1989 ha
frequentato la John H.Francis
Polytechnic High School prima di
passare a San Diego State dove
nell'anno da Senior realizza 11.2 punti
di media, con circa 3 assist a partita.
Nella passata stagione come tanti
americani prova la carriera europea e
approda al Kk Helios Domzale in
Slovenia dove gioca anche la Lega
Adriatica confermandosi buon regista,
con tiro dall'arco e realizzatore
all'occorenza (12.7 punti a partita). Per
lo spot di guardia si era inizialmente
pensato all’americano Dominic
Cheek. Dopo qualche settimana
prova, però, il giocatore uscito da
Villanova non sembra aver convinto
pienamente la dirigenza dell’Andrea
Costa ed ha così lasciato i compagni.
Così, in attesa di ingaggiare una
guardia americana piuttosto
economica, considerata la situazione
Whiting che tiene ancora banco, ci
sarà Matteo Maestrello. Per lui si
tratta di un ritorno in riva al Santerno,
giocatore di categoria ,abituato a dare
minuti importanti da arma tattica negli
ultimi anni dove ha guadagnato due
promozioni con Virtus Bologna e
Brindisi. Il giocatore veneto di
Jesolo,cresciuto nel vivaio della
Benetton ha chiuso l'ultima stagione
con 2,7 punti a partita in 14.5 minuti di
utilizzo. L'altra ala è Rodolfo Valenti,
atleta potente di 1.98 cm nato a
Fabriano il 24 marzo del 1980, fresco
di promozione con la Pallacanestro
Reggiana ma da spettatore a causa
dell'infortunio al tendine d'achille che
l'ha tenuto fermo gran parte dell'anno.
Per lui infatti solo 11 partite giocate con
8.5 punti di media. Il pivot titolare è un
altro giocatore in prova: Sasa
Zagorac, sloveno di 2.05 ormai da un
mese a Imola nn sembra aver convinto
ancora lo staff causa due piccoli infortuni
muscolari che ne hanno limitato l'utilizzo
nelle amichevoli. Duttile e tecnico, con
buona precisione dall'arco viene da una
stagione mediocre al Clavijio in seconda
serie spagnola con 7,9 punti di media e
circa 3 carambole a gara in 19 minuti di
utilizzo.
Tenendo sempre un occhio attento al
bilancio, per la panchina Imola ha puntato
forte su due giovani di belle speranze:
Matteo Chillo, ala grande di 2.02 del
1993 cresciuto nel vivaio della Fortitudo
Bologna, nel giro delle nazionali giovanili
italiane è alla prima esperienza da senior.
Il secondo è il goriziano Mirco Turel
(1994), che dopo qualche sprazzo in
campo lo scorso anno oltre al campionato
Under 19 nazionale, potrà dare minuti
importanti nello spot di guardia. Senza
dubbio il sesto uomo designato sarà il
capitano Filippo Masoni che dopo due
stagioni da titolare dovrà cedere il posto al
giovane Gay, ma sarà utile nel far
crescere i tanti giovani e gestire il ritmo
delle partite. L'atleta reggiano viene da
una stagione altalenante con 7.5 punti di
media ad allacciata di scarpa. Come
quarto lungo troviamo Francesco
Foiera,atleta trentasettenne cesenate già
lo scorso anno in maglia biancorossa con
cui nel lontano 1998 conquistò lo storico
salto in A1. Tanto mestiere e buon tiro
dall'arco possono ancora servire a coach
Fucà. Aggregato alla squadra e in cerca di
un contratto almeno mensile c’è l’esperto
DJ Gay: “L’Italia uno step importante per la
mia carriera. Imola ha un gran bel gruppo”
suo il compito di infiammare la tifoseria biancorossa
essendo il giocatore che, probabilmente, disporrà di
maggiori palloni giocabili in attacco. Gay si presenta così ai
suoi nuovi tifosi: “Sono a Imola per migliorare ancora come
giocatore. L'esperienza in Italia è uno step importante nella
mia carriera e lavorerò sodo per migliorare sempre di più.
In Slovenia ho avuto modo di conoscere il basket europeo
che a differenza di quello americano si basa molto su
strategie e sistemi di gioco”. “L'altezza non è un limite per
me prosegue Gay -. Lavoro sodo e cerco di superare
Reduce da una stagione in questo aspetto dell'altezza sia con il miglioramento
Slovenia non certo esaltante il play individuale che insieme ai miei compagni di squadra. Imola
americano DJ Gay, cerca il rilancio ha un bel gruppo e un allenatore che vuole tanta intensità in
in Italia con la maglia dell'Andrea campo permettendo ai giocatori di migliorare e di stare
Costa Imola. Senza Whiting sarà
bene insieme”.
Fabio Zanelli, guardia romagnola che ha
ben figurato in Dna la passata stagione.
Chiudono le rotazioni i giovani imolesi
Preti ( 1994) e Riga (1992). Salvezza
difficile allo stato attuale per il club
romagnolo che attende l'evolversi della
vicenda Whiting, e aspetta la Coppa Italia
per capire il reale gap con le avversarie. A
differenza di alcuni suoi colleghi di reparto,
tuttavia, la guardia italiana sta svolgendo
un ottimo lavoro agli ordini di coach Fucà
mettendo in scena anche ottime
prestazioni in Coppa Italia.
L'affare Whiting che sembra verso la
risoluzione ha lasciato l'amaro in bocca a
parecchi tifosi e al mormone in primis che
alla conferenza stampa da lui richiesta ha
E.D.P.
Espresso le sue emozioni: "Sul mio
rapporto con Federico sono state
dette delle falsità. Mi sono sempre
trovato bene con lui, ma a Forlì al
termine della partita ero arrabbiato ed
ho espresso il mio disappunto ma
senza toccare nessuno. Il litigio è stato
verbale ed è finito lì. Questi sono stati
3 anni bellissimi per me e la mia
famiglia,sono rimasto un pò deluso
per come sono stato trattato ma
questa è la pallacanestro, la società e
lo staff fanno delle scelte ed è giusto
rispetterle. Quando sono arrivato quì
per discutere del mio contratto mi sono
sempre allenato con l'under 19, anche
se una speranza di reintegro l'avevo,
dato il mio contratto con il team."
L’ANALISI - IL “CASO” WHITING
L'Andrea Costa Imola parte per la prossima romagnola, quindi si è rivelato una vera zavorra per
stagione del campionato di Legadue con l'obiettivo le strategie sul mercato dei romagnoli fino a quando
di centrare la salvezza, un obiettivo che non sarà non si è trovata una soluzione. Rinunciare alla
semplice da raggiungere dopo un estate a dir poco bandiera Whiting è stata una scelta del coach
turbolenta animata dal “Caso Whiting”. La dirigenza Federico Fucà, e le mali lingue hanno detto che la
imolese sapeva fin dall'inizio che sarebbe stato decisione dell'allenatore è arrivata dopo un violento
difficile operare sul mercato a causa di un budget litigio tra i due nella partita di Forlì nel finale dello
molto ridimensionato rispetto alla passata stagione, scorso campionato. Fucà, è sicuramente l'uomo
ma la situazione si è complicata in maniera copertina della squadra imolese nella prossima
inverosimile a causa della difficile trattativa di stagione, che dovrà avere la capacità di motivare i
transazione del contratto della guardia americana suoi giocatori, di mettere in campo le idee di gioco
Whiting. Il contratto del giocatore americano era il innovative, ed inoltre dovrà fare un grande lavoro
più pesante nel registro contabile della società per far maturare in tempi rapidi i tanti giovani. L.C.
24
FMC FERENTINO, UNA MATRICOLA DALLE GRANDI
AMBIZIONI
Alla prima esperienza in un campionato professionistico la società di patron Ficchi vuol fare le cose nel
modo giusto. Un GM esperto come Betti per lanciare una piccola realtà nel grande basket
ENRICO DE POMPEIS
BASKET FERENTINO
Anno Fondazione: 1977
Colori Sociali: Bianco e amaranto
Impianto: Palazzetto dello Sport
"Ponte Grande" (2.010 posti)
Presidente: Vittorio Ficchi
General Manager: PierFrancesco Betti
Allenatore: Francesco Gramenzi
ROSTER
QUINTETTO
#4
Guarino Francesco
#35
El Amin Muhammad
#9
Righetti Alex
#10
James Delroy
#34
Experigin Laurence
PANCHINA
#7
Tomassini Giovanni
#8
Gurini Giacomo
#19
Carrizo Manuel
#16
Pongetti Luca
#14
Basei Francesco
#5
Parrillo Salvatore
25
Anche per la FMC Ferentino la stagione
2012/13 sarà la prima volta in un
campionato professionistico. Dopo un
campionato di Divisione Nazionale A
condotto ai massimi livelli durante tutta la
stagione regolare e concluso con una
storica promozione conquistata andando
a battere prima la corsara e capolista
dell'intero campionato, la Paffoni
Omegna, e successivamente la
Pallacanestro Trieste. Unico neo, se
proprio vogliamo andare a cercare il pelo
nell'uovo, è quello di non essere riusciti a
conquistare lo “scudetto” prendendo la
finalissima contro l'Aquila Trento ma poco
in porta quando un posto in LegaDue era
già assicurato. Con un impianto da
portare a norma e realizzato a tempi di
record, rendendolo disponibile già per i
preliminari di Coppa Italia contro Veroli,
Ferentino è ripartita da quanto di buono
fatto nella scorsa annata e dagli uomini
che, in termini diversi, hanno permesso di
realizzare il sogno LegaDue. Il primo di
questi è stato ovviamente coach Franco
Gramenzi, uno dei più titolati coach delle
leghe minori con ben dieci promozioni
all'attivo ma anche esperto avendo
disputato la LegaDue già con le panchine
di Teramo (la quale ha condotto anche in
Serie A) , Veroli e Barcellona.
Dalla riconferma di coach Gramenzi ad
uno degli innesti e dei ritorni più rumorosi
del campionato di LegaDue, a giustificare
l'intenzione di continuità del progetto di
patron Ficchi: Pier Francesco Betti nel
ruolo di General Manager. Le capacità
organizzative del GM accumulate in tanti
anni di basket vissuto vanno sicuramente
a compensare l'inesperienza della società
ciociara al primo anno di professionismo.
Oltre che all'aspetto puramente
organizzativo, e di rapporti con istituzioni
e federazioni, l'ingaggio di Betti ha
permesso di riformare con coach
Gramenzi quel duo già visto qualche
tempo fa a Teramo. Assicuratasi la
conferma del coach il secondo passo è
stato confermare il playmaker
Francesco Guarino (classe 1979) e la
guardia italo-argentina Manuel
Carrizo.
Per Guarino una conferma
strameritata dopo il significativo
apporto offerto nella scorsa stagione ai
colori amaranto con ben 12.2 punti e
3.3 assist di media nei quasi trentuno
minuti di impiego. Anche per la
LegaDue sarà lui il motore della
squadra e il primo indiziato a dettare i
tempi per una squadra che esprime
alla perfezione il concetto di “mix tra
gioventù ed esperienza”. Alla guardia
americana Muhammad El Amin (nato
nel 1987) il peso di essere il primo
giocatore americano della storia del
Basket Ferentino. Per lui di,
formazione al College di Stony Brook,
si tratta della prima esperienza nel
campionato italiano ma i tempi di
adattamento alla pallacanestro
nostrana non dovrebbero essere
eccessivi avendo già avuto esperienza
nella serie a del campionato
ungherese, con la maglia
dell'Albacomp, nella quale ha ben
figurato mettendo a referto sempre
17.1 punti a partita conditi da 3.7
rimbalzi e 3.4 assist. A completare il
reparto degli esterni uno dei colpi più
importanti, al pari di Luca Garri
(Trento) e di Massimo Bulleri (Scafati),
dell'intenso mercato di LegaDue: Alex
Righetti. Il giocatore trentacinquenne
non ha certo bisogno di presentazione,
a parlare per lui ci pensano le ben 625
presenze nel campionato di massima
serie, raccolte continuativamente dal
1994 vincendo una Coppa Italia con
Avellino (2008) e una EuroChallenge
con la Virtus Bologna l'anno dopo, e le
114 con la casacca della Nazionale
contribuendo alla conquista del bronzo
agli Europei di Svezia nel 2003 e
e allo splendido argento olimpico ad Atene
2004. Lo scorso anno in maglia
JuveCaserta ha realizzato 9.7 punti di
media. Queste le sue prime parole in
maglia amaranto: “Ho tantissimo
entusiasmo per questa nuova avventura,
non gioco il campionato di LegaDue da
molti anni e non vedo l'ora di iniziare”.
Sotto canestro il duo Betti-Gramenzi ha
deciso di puntare su due giovani dotati di
importanti doti fisiche. Il primo è lo
statunitense Delroy James. Ala-grande
di 203cm Delroy è un centro che fa della
fisicità e dell'atletismo il suo punto di forza
andando a sopperire ad un tiro da fuori
non irresistibile. Cresciuto nel college di
Rhode Island nella scorsa stagione ha
vissuto una duplice esperienza, la prima
con la maglia del Bnei Hasharon (Serie A
israeliana) con la quale ha racimolato 16.1
punti di media in 10 gare e poi in D-League
in casacca dei Tulsa 66ers mettendo a
referto, invece, 8.8 punti. Chiude il cerchio
l'americano di New York City, di
passaporto britannico, Laurence
Ekperigin già visto in Italia con la maglia
di Biella nel campionato 2010-11. Come
per il suo compagno di reparto anche
Laurence non fa del tiro il tiro la sua arma
migliore ma la stazza fisica (201cm per
107 kg) e l'acuta presenza a rimbalzo
sono un sufficiente biglietto da visita per il
campionato di LegaDue. Lo scorso anno
per lui esperienza in Spagna con il Gran
Canaria.
Al giovane “vecchio” Giovanni
Tomassini il ruolo di portatore di palla nei
minuti in cui Franco Guarino è in panca a
godere di qualche minuto di riposo.
Nonostante la giovane età, classe '88,
Tomassini può vantare già una certa
dimestichezza con ad un basket di certi
livelli con un passato in LegaDue con la
maglia di Pesaro e in Serie A, la scorsa
stagione, con quella della Reyer Venezia.
Altra alternativa a disposizione di coach
Il Gm Betti: “A Ferentino la base giusta per
costruire qualcosa di solido e duraturo”
Dopo qualche anno di assenza è
tornato nel suo ruolo di GM in una
società di basket Pier Francesco
Betti. L'ex Napoli e R.Emilia era in
cerca di una società stabile sulla
quale poter iniziare a lavorare con
calma per poter costruire qualcosa
di importante nel tempo. Quale miglior sfida di un club neopromosso e con le grandi ambizioni come la FMC
Ferentino di patron Ficchi. Sentiamo direttamente le
dichiarazioni del Gm Betti: “Ferentino rappresenta una
tappa importante per la mia carriera. Ero in cerca di un club
dove si potesse lavorare e costruire qualcosa di
importante, ed ho trovato nel presidente Ficchi un
imprenditore disposto ad effettuare questo passo. Si parla
spesso di programmazione: credo che il potenziamento
della struttura societaria, l'adeguamento in soli tre mesi del
proprio campo da gioco, sono solo due esempi di come
l'FMC si stia muovendo per realizzare qualcosa di duraturo
nel tempo”.
Che tipo di squadra vedremo in campo? “Una squadra
intrigante, siamo partiti da una solida base italiana (tra
conferme e arrivi) alla quale abbiamo aggiunto tre stranieri
che sono sicuro sapranno dire la loro in questo
campionato. Il campo ci dirà se siamo stati bravi”.
Obiettivo? “La salvezza prima possibile. Assolto questo
obbligo, faremo i conti e valuteremo se ci sono possibilità
per sognare qualcosa di diverso”.
E.D.P.
Gramenzi è la guardia (capace anche di
portare palla) Giacomo Gurini. Lo scorso
anno ha dato il suo significativo apporto
alla straordinaria stagione di Pistoia,
arrivata fino alla finale promozione con
Brindisi, con 9.8 punti a referto durante la
stagione regolare e 8.5 nei playoff.
L'argentino Manuel Carrizo chiude il
pacchetto esterni. Lo scorso anno è stato
tra i protagonisti per la FMC con 14.3 punti
e 4.1 rimbalzi di media, una garanzia per il
coach e per i suoi compagni di squadra.
Spostando la lente sotto canestro
troviamo il confermato, per la quinta
stagione consecutiva, Luca Pongetti
(classe 1990) e Francesco Basei, pivot di
205 cm classe 1983, protagonista nella
nella scorsa stagione con la maglia di
Ostuni è un giocatore che saprà dare
un grande contributo alla sua nuova
squadra considerata la grande
esperienza di cui gode. Basei è, infatti,
al suo sesto campionato nella serie
cadetta. Chiude, infine, il roster del
Basket Ferentino edizione 2012/13 il
giovanissimo playmaker Salvatore
Parrillo già da due anni in maglia
amaranto ma solo da quest'anno
divenuto di proprietà della squadra
ciociara.
Sarà anche solo una matricola, per
questa stagione, ma il Basket
Ferentino vuole consolidarsi nel
basket che conta e diventare parte
integrante dei campionati italiani di
vertice.
L’ANALISI - IL PALA PONTE-GRANDE PRONTO FIN DA SUBITO
Di far giocare la FMC Ferentino lontana dal suo
I supporters amaranto potranno seguire la loro
pubblico, il presidente Vittorio Ficchi proprio non ne
squadra del cuore al Pala Ponte-Grande già a
ha voluto sapere. Il Palazzetto dello Sport della città
partire dai preliminari di Coppa Italia contro Veroli, e
di Ferentino, il Pala Ponte Grande, necessitava di
di conseguenza anche per il debutto in campionato
lavori di ampliamento per portare la capienza agli
contro Casale alla seconda di campionato,
indispensabili 2000 posti (dai 1400 che ne
scongiurando l'ipotesi del temporaneo trasloco a
conteneva) necessari per ottenere l'omologazione
Frosinone (campo da gioco, tra l'altro, di Veroli). A
da parte della Federazione. Dopo un'intera estate di
rendere ufficiale l'ultimazione dei lavori lo stesso
progetti e di lavoro asfissiante da parte della
presidente Ficchi in sede di presentazione della
massima dirigenza, per coinvolgere partner e
squadra: “Siamo orgogliosi del lavoro svolto,
istituzioni intenzionati a sostenere il progetto, ad
ringrazio tutti. Abbiamo dato una casa alla nostra
inizio del mese di settembre sono partiti i lavori con il
squadra che non si è mai allenata lontana dal Pala
completamento degli stessi in sole due settimane.
Ponte-Grande”.
E.D.P.
26
UN’ATTESA LUNGA MA FINALMENTE RIECCO LA
PALLACANESTRO TRIESTE!
Dal fallimento del 2003/04, otto stagioni nelle minors e poi finalmente il ritorno tra i professionisti.
L’esperienza di Jobey Thomas e di Brandom Brown per infiammare il PalaTrieste
CRISTIAN ANDRISANI
PALLACANESTRO TRIESTE 2004
Anno Fondazione: 2004
Colori sociali: Bianco e rosso
Impianto: PalaTrieste (6.943 posti)
Presidente: Luigi Rovelli
Team Manager: Sergio Dalla Costa
Allenatore: Eugenio Dalmasson
ROSTER
QUINTETTO
#10
Ruzzier Michele
#12
Filloy Ariel
#11
Thomas Jobey
#15
Mescheriakov Nikita
#5
Brown Brandon
PANCHINA
#14
Carra Marco
#9
Mastrangelo Daniele
#8
Ondo Mengue Bruno
#20
Fall Abdel Kadel
#7
Tonut Stefano
#16
Doz Manuel
27
Il campionato di LegaDue 2012/13 sarà il
primo campionato professionistico della
storia della Pallacanestro Trieste 2004.
Non si può dire altrettanto, però, della città
di Trieste già abituata alla grande platea
con la vecchia Pallacanestro Trieste fallita
proprio nel 2004, anno in cui la società di
patron Rovelli ha iniziato ad operare e può
per questo essere considerata la sua
naturale prosecuzione.
Il pubblico
triestino, infatti, ricorderà con grande
piacere la stagione 1993/94 quando
l'allora Stefanel allenata in panchina dal
santone bosniaco Bogdan Tanjevic, e
con in campo campioni del calibro di
Bodiroga, Gentile, Fucka, Lampley riuscì
ad arrivare alla finalissima di coppa Korac
(NDR persa contro il Paok Salonicco di
Zoran Savic e Walter Berry vecchia
conoscenza del pubblico napoletano,) e
alla semifinale scudetto persa dopo una
rocambolesca gara tre al Viale dei
Partigiani di Pesaro.
Ormai di acqua sotto i ponti da quel
lontano 1994 ne è passata con la città
triestina che ha dovuto passare per
l'inferno della B2 per poi iniziare la scalata
che oggi la vede nuovamente tra l'elenco
di società professionistiche della
pallacanestro italiana. La svolta, per la
nuova società, arriva il 22 Aprile 2011 con
la richiesta per Wild Card per assicurarsi
la partecipazione al campionato di DNA. Il
pubblico ha lentamente riabbracciato la
Pallacanestro Trieste con un'esaltante
campionato di DNA conclusosi con la
promozione in LegaDue ottenuta
battendo Chieti in gara 5 nello spareggio
playoff. La squadra, come nelle ultime
due stagioni, (dall'Agosto 2010) sarà
affidata al tecnico mestrino Eugenio
Dalmasson. Il tecnico ha iniziato la sua
attività nel lontano 1981 allenando le
giovanili nella sua Mestre, dopo molti anni
trascorsi nelle minors, Dalmasson arriva
alla Legadue propria nella sua città alla
Reyer Venezia, ma dopo aver vinto il
campionato di B1 nella stagione
2007/08 il tecnico l'anno seguente fu
esonerato e sostituito da Stefano
Bizzozi. Dopo aver trascorso un anno
alla guida della formazione della Reyer
Venezia femminile in A1, nell'estate del
2010 il tecnico è arrivato nella vicina
Trieste, e come già raccontato in
precedenza nella passata stagione ha
centrato la vittoria del campionato di
Dna nei play-off. Dopo un lungo e
oculato mercato la Pallacanestro
Trieste è andata a costruire un roster di
tutto rispetto capace di poter dire la sua
in campionato guardando con un
deciso ottimismo alla griglia playoff. Il
quintetto dei bianco-rossi andrà così
presentarsi: Michele Ruzzier, Ariel
F i l l o y, J o b e y T h o m a s , N i k i t a
Mescheriakov e Brandon Brown.
Cervello della squadra sarà il play
Michele Ruzzier, è un ragazzo
triestino purosangue dal grande
talento, e nonostante la giovanissima
età (classe 1993) ed il giocatore sia al
debutto tra i professionisti, coach
Dalmasson ha ritenuto opportuno di
affidargli tra le mani un compito così
importante. Gli oltre 8 punti di media
raccolti lo scorso anno in DNA hanno
convinto il coach biancorosso a
gettarlo subito nella mischia. Al suo
fianco opererà Ariel Filloy (fratello di
Demian, ala/pivot di Reggio Emilia).
Ariel, classe 1987, cresciuto
cestisticamente nelle giovanili della
Crabs Rimini nella quale ha debuttato
giovanissimo nella stagione 2005/06,
è play-guardia argentina dotato di
passaporto italiano. Nonostante il
giocatore sia solo venticinquenne ha
una grande esperienza nel
campionato di Legadue avendoci già
giocato a Rimini, Soresina, Scafati e
nella stagione 2010/11 a Pistoia, che
può essere considerata la migliore
nella carriera del giocatore finora.
L'anno passato, invece, Ariel ha fatto
parte del prestigioso roster dell'Olimpia
Milano, ma quest'anno ha scelto Trieste
per tornare ad avere un ruolo da
protagonista per poi rilanciarsi alla grande
nel basket tricolore. Torna nel campionato
di Legadue, che lo ha lanciato in Italia,
dopo molti anni al piano di sopra Jobey
Thomas. Il cannoniere di Charlotte classe
1980 ha giocato in Legadue a Ferrara tra il
2004 ed il 2006, per poi spiccare il volo in
massima serie dalla stagione 2006/07 con
la Montegranaro di coach Pillastrini. Dopo
l'esperienza in terra marchigiana il forte
tiratore americano ha giocato a Varese e
l'anno scorso alla Benetton Treviso.
L'ala/pivot Nikita Mescheriakov , invece,
è un debuttante nel campionato italiano. Il
giocatore bielorusso, nativo di Minsk
classe 1988, è il fratello di Yegor che gli
appassionati ricordano aver vestito in
Italia le maglie della Scandone Avellino e
dell'Aurora Jesi. Mescheriakov dal punto
di vista cestistico si è formato negli Stati
Uniti, dove è cresciuto tra le prestigiose
università di Georgetown e Wake Forest,
tra le cui fila nell'ultima annata ha giocato
da titolare con 8 punti e 4 rimbalzi di
media. La formazione triestina ha
ingaggiato il bielorusso, quando
quest'ultimo era già in Italia, e stava
svolgendo la preparazione
precampionato con l'Olimpia Milano. Il
quintetto giuliano sarà chiuso da un altro
veterano quale il pivot Brandon Brown. Il
lungo americano, classe 1981, è arrivato
per la prima volta in Italia nella lontana
Coach Dalmasson: “Crediamo nei giovani.
Brown e Thomas un lusso per la categoria”
nella rosa: “Ad inizio stagione è sempre molto difficile fare
pronostici, il primo obiettivo sarà quello di inserire i giovani
nel roster e nella nuova categoria, ciò è un obiettivo molto
importante da raggiungere. I nostri stranieri sono arrivati
solo a fine agosto, per questo abbiamo preferito non
disputare molte amichevoli con squadre di massima serie,
piuttosto la nostra scelta è ricaduta nel affrontare squadre
della vicina Slovenia, formazioni comunque di buon
livello”. Punti di riferimento in campo per il coach mestrino
saranno sicuramente i due Usa
g i o v a n e i l p r i m o o b i e t t i v o esperienza e per il loro talento. Oltre alle doti, confido sul
stagionale
di coach Eugenio fatto che sapranno essede da esempio per i tanti nostri
C.A.
Dalmasson sarà quello di integrarli giovani.
estate del 2005 per giocatore in massima
serie con la Scandone Avellino. La
stagione successiva va in Corea, ma
l'anno seguente torna in Italia a Teramo
dove giocherà tra il Febbraio 2007 ed il
Maggio 2009. Poi nell'estate del 2009 va
alla neopromossa in massima serie
Cremona, e dopo un anno in Croazia allo
Zadar, la passata stagione è nuovamente
a Teramo, dove con la squadra abruzzese
raggiunge un'insperata salvezza, ma
nonostante ciò la società teramana in
estate non è riuscita a sopravvivere a
causa dei gravosi problemi economici
societari. Per Brown, quindi, il prossimo
sarà il campionato di esordio in Legadue,
ma un giocatore dal suo grande
L’ANALISI - ALL’INFERNO, ANDATA E RITORNO
Finalmente il pubblico di Trieste torna ad
Di restare in A la situazione economica ne risentì
abbracciare il grande basket, quel professionismo
fortemente. Eppure ne erano passati di anni da
che manca dal 2003-2004, anno in cui la vecchia
quando il pubblico gigliato era ai vertici assoluti nella
Pallacanestro Trieste non riuscì più a tenere a bada
pallacanestro italiana arrivando a vincere 5 scudetti
la situazione debiti e, in seguito ad una triste
dal 1930 al 1941. Dal giorno del fallimento, tornado
retrocessione dalla A alla A2, decise di terminare la
al “recente” 2004, la piazza friulana non ha perso un
propria attività. I problemi economici di quella
attimo e, capitanata da patron Rovelli, è riuscita a
società erano iniziati già qualche anno prima
gettare le basi per un lavoro che nel giro di qualche
quando nel 2001 la società biancorossa fu costretta
anno hanno permesso la risalita dalla B2 fino alla
ad indebitarsi a causa dei costi sopravvenuti per
LegaDue. Per il momento la LegaDue sta bene al
permettere alla squadra di mantenere la categoria.
pubblico Triestino che, però, sogna sempre di
Se l'acquisto di giocatori importanti, come Dante
tornare nell’Olimpo.
Calabria e Milan Gurovic, permisero ai triestini di
Brown e Thomas:
Quest'anno l'Acegas Trieste ha “Thomas e Brandon Brown, sono un vero e proprio lusso
costruito una squadra molto per la categoria e saranno fondamentali considerata la loro
E.D.P.
curriculum potrà essere da subito un
fattore nella seconda lega. Al
quintetto sopra analizzato va ad
aggiungersi una panchina
estremamente giovane e debuttante
(in toto) in di LegaDue se non fosse
per l'esperto play Marco Carra. Il
giocatore reggiano, classe 1980, è alla
sua quarta esperienza nel secondo
campionato Nazionale avendoci già
giocato con la maglia di ReggioEmilia
(2008 e 2001) e Caserta (2004). Oltre
Carra la panchina è composta da tanti
giovani da far maturare come la Ondo
Mengue e Fall che sono stati prelevati
in estate dalla Stella Azzura Roma,
squadra che milita nel campionato di
DNB. Bruno Ondo Mengue è una
guardia ala classe 1993, mentre
Abdel Kader Pierre Fall, è un'ala di
origine senegalese del 1991: entrambi
i giocatori hanno grandissime qualità
atletiche e grandi margini di
miglioramento. Molti altri i giovani in
panchina come il play-guardia
Stafano Tonut classe 1993 e figlio
dell'ex nazionale negli anni 80-90
Alberto, ed il lungo Manuel Doz classe
1994.
28
SI E’ TEMUTO IL PEGGIO, MA BRESCIA E’ ANCORA QUI
PRONTA A RUGGIRE PIU’ DI PRIMA
La crisi economica stava per mandare al tappeto anche Brescia. La dirigenza ha tenuto e con uno sforzo
da parte di tutti è riuscita a mettere su una squadra molto competitiva. Brescia c’è!
LIVIO CAVEZZA
BRESCIA BASKET LEONESSA
Anno Fondazione: 2009
Colori sociali: Bianco e blu
Impianto: Pala San Filippo (3.500 posti)
Presidente: Graziella Bragaglio
Direttore Sportivo: Marco Abbiati
Allenatore: Alberto Martelossi
ROSTER
QUINTETTO
#6
Fernandez Juan
#9
Jenkins Michael
#19
Giddens Justin
#12
Barlos Nikos
#18
Brkic David
PANCHINA
#5
Stojkov Stevan
#00
Truccolo Riccardo
#16
Scanzi Andrea
#14
Lombardi Eric
#7
Loschi Federico
29
La Leonessa Brescia nel prossimo
campionato 2012/13 militerà per la
seconda volta consecutiva nella sua
storia in Legadue. Storia della Leonessa
Brescia, che inizia nell'estate del 2009
q u a n d o l a Vi r t u s B r e s c i a d e l l a
presidentessa Graziella Bragaglio
riceveva il titolo della Juvi Basket
Cremona per giocare nel campionato di A
Dilettanti. Dopo la stagione d'esordio
2009/10 chiusa al quinto posto in regular
season ed eliminazione nei play-off al
primo turno, nella stagione successiva la
presidentessa Bragaglio si affida alla
coppia composta dal g.m. Ario Costa e
dall'allenatore Sandro Dell'Agnello. Con il
triumvirato al comando formato da
Bragaglio-Costa-Dell'Agnello, la società
bresciana prima conquista la promozione
in Legadue laureandosi campione d'Italia
in A dilettanti nell'annata 2010/11, poi
nella stagione successiva, la passata,
disputa un eccellente campionato di
Legadue da matricola concludendo la
regular season al settimo posto. Dopo un
campionato da favola l'estate più difficile
che ha seriamente messo a repentaglio il
futuro del basket a Brescia. Alle voci che
volevano sempre più lontane dal
campionato le piazze di Ostuni e
Piacenza, purtroppo poi rivelatesi
corrette, si aggiungeva al coro quella
insistente che includeva anche la
Leonessa. La presidentessa Bragaglio
non sembrava intenzionata ad andare
avanti e ad effettuare nuovi investimenti
considerata la stasi totale del movimento
e l'indifferenza dell'imprenditoria locale.
Sull'orlo del baratro, però, grazie all'arrivo
di alcune rassicurazioni piovute dalle
istituzioni locali la squadra Bresciana è
riuscita non solo ad iscriversi al
campionato ma anche a costruire un
roster di tutto rispetto su quali spiccano le
individualità di giocatori come Jr Giddens,
Nikos Barlos e David Brkic. . Una squadra
costruita dal nuovo direttore sportivo,
Marco Abbiati e dal coach Alberto
Martelossi, in netto ritardo considerati
i problemi economici palesati dalla
società in fase di iscrizione. La coppia
è andata, così, a sostituire il vuoto
lasciato dall'addio del duo della
passata stagione, CostaDell'Agnello, entrambi trasferitisi alla
Fulgor Libertas Forlì. Conduzione
tecnica della squadra che sarà quindi
affidata all'udinese Alberto
Martelossi. Il tecnico fruliano ha una
grandissima esperienza nel
campionato di Legadue per averci già
allenato a Pavia, Imola, Ferrara, e
l'anno passato a Verona, dove è
subentrato in corsa dopo le prime
giornate di regular season a Garelli.
L'obiettivo che la società ha chiesto al
“Martello” (il coach viene cosi
soprannominato nell'ambiente per la
sua grinta e determinazione) sarà
quello di raggiungere la salvezza, e
cercare di divertire il pubblico
bresciano. Il quintetto a disposizione
del l'allenatore sarà composto dal play
Fernandez, dalla guardia Jenkins e dai
già citati Jr Giddens, Barlos e Brkic. Il
play argentino con passaporto italiano
Juan Fernandez, classe 1990 al suo
primo campionato professionistico, è
un prodotto del glorioso college di
Te m p l e e d a r r i v a i n p r e s t i t o
dall'Olimpia Milano. Il d.s. Abbiati ha
corteggiato a lungo quest'estate
Fernandez, e non ha mollato la presa,
neanche quando l'argentino era in
prova alla Virtus Bologna e sembrava
vicino alla firma con i bolognesi. Il
ragazzo, dotato di un grandissimo
talento, grazie ad un'importante
visione di gioco e un tiro dalla lunga
distanza niente male potrà
sicuramente mettersi in mostra e
dimostrare di meritare la maglia
dell'Olimpia nelle stagioni che
verranno. La guardia Michael
Jenkins, classe 1986 per 191 cm, è alla
sua prima esperienza nel campionato
italiano, dopo aver girato negli ultimi anni
per l'Europa tra Montenegro (Buducnost),
Germania (Walters Tigers), e Belgio (Liegi
e Gent). La stella del mercato, il pezzo più
pregiato arrivato, in casa bresciana
dovrebbe essere Jr Giddens. L'ala
americana, anche lui al debutto nel nostro
campionato, classe 1985 scuola New
Mexico Lobos, è stato scelto nel 2008 al
primo giro del draft Nba con il numero 30
dai Boston Celtics. Dopo alcune presenze
tra il 2008 ed il 2010 con le maglie di
Boston e New York in Nba, il giocatore è
sbarcato in Europa vestendo maglie di
grande blasone come quelle del Prokom,
Valencia e l'anno passato Paok
Salonicco. Un Jr Giddens a posto dal
punto di vista fisico e mentale può essere
giocatore molto difficile da contenere per
le difese avversarie. Anche l'ala forte
greca Nikos Barlos è alla sua prima volta
in una squadra italiana, ma rispetto a
Jenkins e Giddens è giocatore di
grandissima esperienza. Ex nazionale
greco (argento ai giochi del Mediterraneo
2005), Barlos ha vestito le prestigioso
maglie di Olimpiakos, Aek Atene, Aris
Salonicco, e quest'estate prima di arrivare
in Lombardia si stava allenando con gli
spagnoli del Caja Laboral. Chi dovrà fare
da chioccia all'intero gruppo vista la
grande esperienza nel campionato di
LegaDue dovrà essere l’ala pivot David
Brkic. Il prodotto del vivaio della Virtus,
classe ‘82, ha già militato in numerose
Il Ds Abbiati: “La salvezza il nostro obiettivo.
Stelle? Se non c’è gruppo non si vince”
Brescia riparte dopo il biennio
targato Dell'Agnello-Costa ed il
d.s. Marco Abbiati può essere
soddisfatto per il lavoro fatto in
sede di mercato e non solo. Il
dirigente della Leonessa ai nostri
taccuini parla degli obiettivi:
Siamo contenti per la squadra allestita nonostante
scontassimo una partenza in forte ritardo. Non ci montiamo
la testa e non perdiamo il nostro obiettivo principale che è
la salvezza poi se tutto funzionerà a dovere potremmo
toglierci qualche soddisfazione".
Un mercato quello bresciano basato su nomi di prestigio
come Barlos, Giddens, Jenkins , Brkic e Fernandez ma
Abbiati non vuole parlare di stelle: "Nel basket non vincono
i nomi ma il gruppo e noi dobbiamo cementarlo. E' vero che
abbiamo portato a Brescia atleti di grido e la qualità si vede
ma se non ci sarà il sostegno di tutto il roster le vittorie non
arriveranno".
Passaggio sulla situazione societaria dopo gli appelli della
presidentessa Graziella Bragaglio: "La nostra
presidentessa è sempre brava a sollecitare la piazza e gli
imprenditori, abbiamo lavorato bene e sto notando che c'è
fermento nonostante il periodo non sia proprio dei migliori
dal punto di vista economico. Vogliamo trovare partner che
ci affianchino per rafforzare la base societaria ed avere una
Brescia sempre più solida".
C.A.
formazioni di Legadue (Rimini, Imola,
Pavia, Fabriano, Caserta, Udine, Veroli).
Brkic, che tra l'altro ha anche vinto un
campionato di Legadue a Caserta nel
2007/08, ha voglia di riscatto dopo le
ultime due stagione a luci ed ombre a
Veroli. La panchina composta da ragazzi
molto giovani ed inesperti, appare il punto
debole del sodalizio lombardo. Il play di
scorta sarà Levan Stojkov, classe 1989
per 184 cm, è cresciuto anche lui nel
vivaio della Virtus Bologna agli ordini e
sotto la supervisione di coach Giordano
Consolini. Non una grande stagione,
quella scorsa, per lui avendo raccolto
appena 1.9 punti e 1.4 assist nei soli 13.1
minuti di media. Riccardo Truccolo,
L’ANALISI - TUTTA LA CITTA’ SI MOBILITA PER LA LEONESSA
Brescia ha resistito ancora, non ne ha voluto sapere
Michele Pelizzari, e del sindaco Adriano Paroli in
di andare di nuovo al tappeto e di dare alla sua
città sembra essersi risvegliato il calore e
gente una delusione già ingoiata oltre un decennio
l'attenzione degli anni '80. Adesso tocca ai tifosi
fa. I numerosi appelli piovuti dalla presidentessa
dimostrare il loro amore verso la Leonessa Brescia
Graziella Bragaglio sono riusciti a risvegliare la
rispondendo in maniera significativa ed importante
sensibilità dell'imprenditoria locale verso la
alla campagna popolare lanciata dalla società: “Ci
pallacanestro. In tal senso è nata l'Associazione
siamo prodigati - ha sostenuto Bragaglio - per
“Un canestro per Brescia” che si pone come mission
regalare ai tifosi una campagna abbonamenti con
fondamentale quella di consolidare la città
dei prezzi il più possibile vicino alle loro esigenze.
bresciana nell'elite della pallacanestro italiano
Ora spetta ai nostri tifosi dimostrarci la loro
attraverso questo “contenitore” nel quale andranno
vicinanza in un momento difficile per tutti e in cui
a confluire alcuni tra i maggiori sponsor della
abbiamo fatto enormi sforzi per mantenere Brescia
Leonessa. A detta del presidente dell’associazione
nella categoria che merita”.
E.D.P.
Guardia di 190 cm classe ‘89, da molt
ritenuto un giovane dal sicuro
avvenire, ma per alterne fortune la
carriera del ragazzo non ha mai
spiccato il volo. Ha già fatto
esperienze nel campionato di
Legadue nel 2006/07 a Pavia proprio
con coach Martelossi, e
successivamente alla Sanidero
Udine, l'anno passato il ragazzo di
Pordenone ha giocato in Dna a
Perugia. Altra guardia di scorta sarà
Andrea Scanzi, classe ‘88 per
190cm, al suo secondo anno in
biancoblu dopo essere arrivato dalla
formazione di Riva del Garda. Erik
Lombardi, ala classe 1993, dalle
grande potenzialità fisiche, ma
dall'esperienza praticamente nulla ,
arriva in prestito dall'Angelico Biella,
dove coach Cancellieri l'anno passato
gli ha passato assaggiare per qualche
minuto i parquet di massima serie.
Infine Federico Loschi guardia ala
trevigiana è un buon tiratore, dalle
spiccate doti difensive ed arriva da
Casalpusterlengo.
30
ECCO IL NUOVO BASKET NAPOLI. IL GRANDE BASKET
E’ TORNATO AI PIEDI DEL VESUVIO
Dalla fusione tra la Pall. S.Antimo e il Napoli Basketball nasce il Nuovo Basket Napoli che riporta
ufficialmente il grande basket al PalaBarbuto. L’obiettivo è la salvezza ma questa squadra piace!
ENRICO DE POMPEIS
NUOVO NAPOLI BASKET
Anno Fondazione: 2012
Colori sociali: Bianco e blu
Impianto: PalaBarbuto (5.500 posti)
Presidente:
General Manager: Giuseppe Liguori
Direttore Sportivo: Antonio Ambrosino
Team Manager: Antonio Mirenghi
Allenatore: Maurizio Bartocci
ROSTER
QUINTETTO
#21
Clemente Denis
#6
Casini Juan Marcos
#24
Warren Andrew
#7
Allegretti Marco
#33
Hubalek Jiri
PANCHINA
#4
Ricci Antonello
#5
Ceron Marco
#9
Angelino Raffaele
#12
Loncarevic David
#77
Zacchetti Joel
31
Lo scorso 5 maggio l'Igea Sant'Antimo
espugnava il parquet dell'Aget Service
Imola, conquistando la permanenza in
LegaDue rincorsa tutta una stagione, e il
giorno dopo la BpMed Napoli vedeva
portarsi via da Trento Gara 1 delle
semifinali PlayOff di Divisione Nazionale
A. Quello fu, forse, il primo momento in cui
i destini delle due società napoletane si
sono incrociati. Con la crisi economica
che avanza e con tanti importanti club
costretti ad abbandonare il basket
professionistico anche all'ombra del
Vesuvio era giunta, una volta per tutte,
l'ora di guardare al futuro e di cancellare
un recente passato macchiato da
fallimenti e umiliazioni. Da un lato un Arch.
Aniello Cesaro stanco di essere il solo
imprenditore a portare avanti
economicamente il sogno della
pallacanestro a Sant'Antimo e che ha
risentito del notevole esborso in stagione,
a causa dell'extrabudget richiesto dagli
acquisti di Moraschini, Bozovic, Bell e
Kommatos, e dall'altro la dirigenza del
Napoli Basketball delusa da un finale di
stagione ingiusto, considerata la
straordinaria regular season condotta, e
alle prese con una piazza pretenziosa e
affamata di grande basket. La situazione
iniziava a farsi veramente difficile con le
voci sempre più insistenti che volevano un
Arch. Cesaro pronto a rinunciare alla
partecipazione al campionato di LegaDue
e della palese difficoltà riscontrata dal
seppur voglioso team del Napoli
Basketball nel reperire sponsor. Accade,
però, quello non ti aspetti ma che tutti
speravano che accadesse. L'a.d. del NB,
Antonio Minopoli, piuttosto defilato
durante tutta la stagione, scende
prepotentemente in campo e in prima
persona interviene per cercare di salvare,
ancora una volta, il basket a Napoli. Dopo
giorni intensi, di trattative e riunioni fiume
fino a notte fonda, il 27 luglio arriva
finalmente la notizia del raggiunto
accordo tra la Pall. Sant'Antimo e il Napoli
Basketball e, in tempi rapidi, il 3 agosto, in
un'infuocata sala conferenze del
PalaBarbuto, l'arch. Cesaro e il dott.
Antonio Minopoli rendono noti i dettagli
alla città. Il titolo sarà ancora quello di
S.Antimo ma si torna a giocare al
PalaBarbuto con i colori azzurri e con il
nome della nuova società “Nuovo Napoli
Basket”, e spostamento della sede in città,
pronto a subentrare non appena i
regolamenti federali lo permetteranno.
“Non abbiamo tradito S.Antimo
dichiarò patron Cesaro il giorno della
presentazione del nuovo progetto -, ci
siamo allargati per unire le forze in
questo difficile momento economico.
Sarà un anno di transizione per poi
crescere nel tempo”. "Ho subito
grandissime pressioni da istituzioni e
partner, per compiere questo passo aggiunse Minopoli - e nonostante la
mia grandissima demotivazione
iniziale ho dovuto ricredermi”. Fatta
eccezione per il ruolo di General
Manager, affidato all'ex santantimese
Peppe Liguori, lo staff tecnico e
dirigenziale richiama quello del
vecchio Napoli Basketball con
Antonio Ambrosino, nel ruolo di
direttore sportivo, e Antonio Mirenghi
in quello di Team Manager. Il trio tutto
napoletano si è subito messo a lavoro
con il confermato coach Maurizio
Bartocci per costruire un roster
capace di divertire, guerrigliera e che
sappia far tornare il pubblico delle
grandi occasioni al PalaBarbuto con le
giuste qualità per conquistare una
salvezza tranquilla e, in corso d'opera,
magari qualcosa di più. La scelta del
playmaker, quella difficile e ponderata,
è ricaduta sul giovane (classe 1986) ed
estroso portoricano Denis Clemente.
Cresciuto cestisticamente nei college
di Miami-Florida, prima, e di Kansas
State poi, Clemente è un giocatore
molto rapido nella fase di costruzione,
dotato di un ottimo tiro (sia da dentro
che da fuori il perimetro) direttamente
dal palleggio e che può rappresentare
l'arma in più dei partenopei verso la
lotta salvezza. Nell'ultima stagione ha
vestito la maglia del Nitra (squadra
della prima divisione slovacca)
contribuendo al raggiungimento delle
semifinali playoff e alla vittoria della
coppa nazionale con 17.9 punti e 3.7
assist di media. Al suo fianco opererà
l'argentino Juan Marcos Casini. L'ex
Scafati (classe 1980) è un giocatore di
categoria e dotato di un micidiale tiro
mancino dall'arco da tre punti. Nella
scorsa stagione partiva dalla panchina
ma è comunque riuscito a dare il suo
apporto alla squadra campana con 8
punti di media durante la stagione
regolare e quasi 12 nei playoff con la
percentuale al tiro da tre punti che è
che è aumentata fino al 60%. L'americano
Andrew Warren chiude il reparto degli
esterni. La scelta del giocatore americano
è stata l'ultima, cronologicamente
parlando, ad essere effettuata dalla
dirigenza azzurra che ha attentamente
vagliato tutte le possibili alternative per
meglio permettere a Bartocci di esprimere
il suo gioco. Il tecnico casertano è sempre
alla ricerca di giocatori duttili e che
riescano a mettere in campo grandissima
energia in entrambe la fasi del gioco.
Warren, l'ultimo anno in Australia con la
maglia dei Taipans Cairns (13 punti e 3
rimbalzi di media), ha infatti le
caratteristiche del tipico “3”, buon tiro,
agilità e velocità, ma all'occorrenza è in
grado di portare anche palla. Al varesino
Marco Allegretti (classe 1981) il ruolo di
ala forte. Giocatore di grande esperienza,
il giocatore nativo di Angera (VA) è reduce
da due stagioni con la maglia della Reyer
Venezia contribuendo alle buone
prestazioni della squadra veneta, prima in
LegaDue conquistando la promozione e
poi in Serie A presentandosi come la vera
rivelazione del campionato. A chiudere il
quintetto, eccezion fatta per la
scommessa Clemente, il vero colpo di
mercato del Nuovo Napoli Basket: Jiri
Hubalek.
Il lungo ceco torna in Italia, dopo una
stagione tra Iran e Libano, dopo le
esperienze vissute prima a Rieti e poi a
Sassari. Con i sardi, nella stagione 09/10,
fu protagonista della cavalcata verso la
promozione con 17.1 punti e 6 rimbalzi di
media nei quasi 30 minuti d'impiego.
Giocatore che se in forma è capace di fare
la differenza potendo rendersi pericoloso
sia dal pitturato che fuori l'arco da tre punti
Per la panchina la triade LiguoriAmbrosino-Mirenghi ha puntato sulla
gioventù di Ricci e Ceron e
sull'esperienza di un giocatore come
Zacchetti. Antonello Ricci, playmaker
Il Gm Liguori: “Per noi e’ l’anno zero. Gettiamo
le basi per riaprire un grande ciclo a Napoli”
Il G.M. Peppe Liguori è stato
chiaro fin dal giorno della
presentazione per spazzare
qualsiasi dubbio sull'obiettivo della
Nuovo Basket Napoli: “L'obiettivo
della nostra stagione deve essere
la salvezza, che vogliamo
raggiungere possibilmente senza grandi patemi. Questo
per noi è l'anno zero, deve essere una stagione di
consolidamento per fare in modo che si possa creare una
solida base per aprire un lungo ciclo cestistico ad alti livelli
nella città di Napoli”. Dopo la formazione della nuova
società avete costruito in brevissimo tempo la squadra,
una squadra che dovrà cercare di far rinnamorare alla
pallacanestro il pubblico napoletano: “ Abbiamo costruito
la squadra in brevissimo lasso di tempo, circa venti giorni,afferma il g.m. Liguori, secondo il mio parere abbiamo
operato bene acquistando giocatori di sicuro valore come
Clemente, Hubalek, Allegretti. Il nostro play Clemente ha
fatto molto bene in questo campionato, ma sarà chiamato a
ripetere quello fatto vedere in campo nelle amichevoli alla
prova delle partite che contano, quelle che mettono in paio
il pubblico. Mi auguro che il pubblico capisca gli sforzi che
sono stati fatti, ed appoggi e sopporti con solito calore dei
napoletani i giocatori. Da parte nostra abbiamo messo in
atto una campagna abbonamenti con prezzi popolari,
proprio per cercare di coinvolgere quanto più possibile il
pubblico partenopeo”.
L.C.
classe '92, è alla prima esperienza nel
campionato di LegaDue dopo due stagioni
in Serie A con la maglia di Teramo il cui
minutaggio è sempre stato in crescendo
considerata la sua gran voglia di fare e di
mettersi in mostra. Primo ricambio degli
esterni sarà il giovane Marco Ceron (altro
'92) reduce da una buonissima stagione in
DNA con la maglia di Recanati con la
quale ha messo a referto 11.6 punti e 3.7
rimbalzi di media. Alla seconda
esperienza in LegaDue, la prima con la
maglia di Venezia, Ceron, punto di
riferimento della nazionale under 20, è
sicuramente uno dei più interessanti e
prospettici talenti del nostro basket.
All'esperto (classe 1982) ma mai domo
Joel Zacchetti sarà invece affidato il
compito di dare minuti di rifiato alla coppia
Allegretti-Hubalek. Lo scorso anno in
maglia Castelletto Ticino (DNA), Joel è un
L’ANALISI - UNA SQUADRA DA SALVEZZA, SIAMO SICURI?
L’obiettivo dichiarato del NBN per la stagione
come Allegretti e Hubalek, e che risultano sempre
2012/13 è la salvezza. Non poteva essere
un lusso per la categoria. Ai quali si sono aggiunti
diversamente con una società nata solo in estate in
giocatori solidi ed esperti come Casini e Zacchetti,
inoltrata dalla fusione di due società alle prese con
due ragazzi di belle speranze come Ricci e Ceron,
la difficoltà del momento economico. Con un budget
e due sconosciuti, Clemente e Warren. Mentre il
tra i più bassi del campionato, e con un tempo
secondo sta lentamente entrando nel gioco
limitato, c’era da costruire una squadra e che fosse
Europeo, Denis ha da subito impressionato con le
in grado di rendere onore al grande nome che porta
sue qualità tecniche e con la facilità con la quale
sulle maglie. In appena dieci giorni di lavoro il trio
riesce a mettere la palla nel cesto (che sia da 2 o 3
Liguori-Ambrosino-Mirenghi è riuscita a portare alla
non importa). Con i dovuti scongiuri ma se si
corte di coach Bartocci giocatori ai quali altre
riescono ad incastonare tutti i pezzi questa
società nemmeno avevano pensato. Giocatori già
squadra può ottenere molto dal suo campionato.
protagonisti di cavalcate vincenti in LegaDue,
Cosa? Lo dirà solo il campo!
E.D.P.
un giocatore con esperienza da
vendere considerati gli otto
campionati di Serie A disputati con la
maglia della Snaidero Udine, ai quali
si aggiungono quelli con Cantù e con
Cremona (nel 2010/11). A chiudere il
roster della nuova società napoletana
i giovani Raffaele Angelino (guardia
classe '88), lo scorso anno a
ReggioCalabria (DNB) ha realizzato
16 punti di media, e David
Loncarevic giovane pivot del ‘91.
Non c’è che dire, la dirigenza azzura
ha operato davvero in maniera
impeccabile sul mercato riuscendo a
costruire una squadra frizzante e che
sarà in grado di giocarsela con tutti
nonostante il budget fosse quello di
una squadra che fa della salvezza il
suo obiettivo principale. Nonostante
un pre-campionato caratterizzato dai
tanti (troppi) infortuni, che hanno
minato la preparazione, questa
Napoli ha tuttavia dimostrato di poter
fare realmente bene in campo
potendo guardare con deciso
ottimismo alla stagione che verrà.
Questa squadra ha bisogno del calore
del pubblico di Napoli per sognare.
Il basket a Napoli è tornato.
32
IN ATTESA DELL'AZIONARIATO POPOLARE LA
BIANCOBLU’ BOLOGNA RIPARTE DAI GIOVANI
Tanti giovani in campo agli ordini di coach Salieri. Il presidente Romagnoli apre la campagna
abbonamenti come preludio dell’azionariato popolare che verrà e in attesa del nome Fortitudo
ENRICO DE POMPEIS
BIANCOBLU’ BASKET BOLOGNA
Anno Fondazione: 2011
Colori sociali: Bianco e blu
Impianto: PalaDozza (5.500 posti)
Presidente: Giulio Romagnoli
Team Manager: Domenico Zecca
Allenatore: Stefano Salieri
ROSTER
QUINTETTO
#8
Cournooh David
#10
Pecile Andrea
#19
Cutolo Donato
#33
Drenovac Dorde
#42
Mosley William
PANCHINA
#14
Montano Matteo
#11
Gasparin Giovanni
#20
Pini Giovanni
#17
Diviach Marco
#22
Infante Francesco
33
L'estate 2012 verrà ricordata dagli
appassionati di basket bolognesi come
una delle più calde dell'intera storia
cestistica della città di Bologna. Il 14 luglio
2012 la FIP ufficializza la radiazione per la
Fortitudo Pallacanestro, storica società
fondata nel 1932 e vincitrice di due
scudetti, una coppa Italia ed una
Supercoppa italiana, e tra voci di possibili
fusioni tra le restanti società, a
rappresentare la Bologna dei canestri
(sponda Fortitudina ovviamente) a livello
nazionale e professionistico ci sarà
ancora una volta la BiancoBlu Basket
Bologna del presidente Giulio
Romagnoli. “Sempre forza Fortitudo
dichiarò il patron biancoblù il giorno del
raduno -. Abbiamo un'istanza depositata
verso la federazione che non è stata
discussa nell'ultimo consiglio per limiti
temporali. Ci auguriamo comunque che
nel consiglio federale di settembre possa
essere accolta la nostra richiesta di
campo di denominazione”. Certo che con
la scomparsa ufficiale della Fortitudo
Bologna, la società di Giulio Romagnoli
sembra poter avere qualche speranza in
più di poter ricevere dalla federazione il
benestare per l'utilizzo di un nome che in
tanti aspettano e che impedisce ai
numerosi scettici di sposare il progetto
della BiancoBlù.
Con o senza l'ok da parte della
Federazione e in una totale stasi del
movimenti pallacanestro, la dirigenza
bolognese ha dovuto mettersi al lavoro
per programmare la stagione 2012/13
dopo il finale a dir poco infiammato di
quella precedente che ha tenuto Pecile e
compagni a serio rischio retrocessione,
insieme a S.Antimo e Forlì, fino alla
penultima giornata di campionato. Dopo
la risoluzione contrattuale con l'ex
direttore generale, Roberto Nicolai, la
BiancoBlù Bologna ha deciso di ripartire
dai giovani, talentuosi e (come recita la
campagna abbonamenti) che siano
affamati di affermarsi sui grandi
palcoscenici. In linea con tale pensiero,
infatti, la dirigenza della effe scudata ha
costruito un roster giovanissimo con un
età media di soli 23 anni e che punterà
tutto proprio sull'aggressività e
sull'energia che ragazzi così giovani, e
affamati, sono in grado di poter mettere in
campo. Per gestire in maniera ottimale un
gruppo composto da così tanti giovani la
società emiliana ha deciso di affidarsi a
Stefano Salieri. Considera la scelta
societaria non poteva essere fatta
scelta più azzeccata considerata la
grande esperienza del coach al
riguardo, sempre attento e predisposto
a dare spazio ai giovani. Il punto di
partenza della nuova BiancoBlù
Bologna sono state le riconferme di
Donato Cutolo e Matteo Montano alle
quali si è aggiunta subito quella
prestigiosa del capitano Andrea
Pecile, per il resto (come si diceva) tutti
giovani volti nuovi. All'indomani delle
conferme di Cutolo e Montano, e con le
ufficializzazioni di Diviach, Gasparin e
Pini, il presidente Romagnoli dichiarò:
“Questo è il primo nucleo di una
squadra che avrà come DNA il dare il
massimo, sudare ogni pallone e ogni
partita. Dobbiamo riprendere questo
spirito di lotta e passione perché il
simbolo che portiamo sul petto
significa voglia di combattere”. Società
che ha operato nel massimo rispetto
del budget, non elevatissimo, e che
punta forte sull'apporto, motivazionale
ed economico del suo pubblico, con
una campagna abbonamenti mirata ad
essere un preludio di quello che è uno
degli obiettivi societari: il lancio
dell'azionariato popolare. “Vogliamo
lanciare un segnale di apertura
dichiarò il patron bolognese -. Questa
campagna abbonamenti è un primo
passo verso l'azionariato popolare,
che è in fase di realizzazione”.
Passando all'aspetto puramente
tecnico. Uno dei tanti giovani biglietti
da visita della nuova Bologna è
sicuramente il giovane playmaker
(classe '90) David Cournooh. Dotato
di grandi doti atletiche, grande
difensore e in grado di gestire in
maniera ottimale la transizione
offensiva, David è uno di quei giocatori
che incarna alla perfezione lo spirito
che Salieri ricerca nei suoi ragazzi.
Prodotto del settore giovanile del
MontePaschi Siena, lo scorso anno in
maglia Aget Service Imola ha ben
figurato con 8.1 punti e 2.4 di media. Al
capitano Andrea Pecile il compito di
dare spessore ed esperienza al
reparto esterni. Il Pec è chiamato a
ripetere le ottime prestazioni della
scorsa stagione che gli hanno
permesso di chiudere con ben 13 punti
punti e 2.5 assist di media. L'ultimo
esterno, ma adattabile anche al ruolo di 4,
del possibile starting five è un'altra
conferma della Bologna della scorsa
stagione, Donato Cutolo. Lo scorso anno
per lui, in 14.1 minuti di impiego, le cifre
hanno parlato di 4.1 punti e 2.2 rimbalzi di
media a partita ma sono state soprattutto
le sue doti agonistiche e motivazionali a
garantirgli un posto in squadra anche per
la stagione 2012/13.
Il giovanissimo serbo Djordjie Drenovac
(classe 1992 per 209cm ) sarà la nuova
ala forte della Effe. Alla sua prima
esperienza italiana, Drenovac ha
debuttato nel basket professionistico
all'età di 16 anni con la maglia dell'Arkadia
Traiskirchen (Serie A austriaca). Lo
scorso anno la definitiva esplosione con
ben 23 punti, 4.6 rimbalzi e 2 assist di
media. L'americano William Mosley
chiude il cerchio. Pivot di 202cm, William
(classe '89) è dotato di uno straordinario
atletismo e si presenta al campionato
italiano con delle credenziali di assoluto
rispetto. Nel 2010/11 ha vinto la classifica
delle stoppate NCAA con una media di 4.9
a gara, premio che, prima di lui, è stato
conquistato da mostri sacri come Alnzo
Mourning e Shaquille O'Neal.Dalla
panchina pronto a sgusciare il
giovanissimo Matteo Montano. Vent'anni
per lui, Matteo, di formazione Fortitudo, è
alla seconda stagione con la maglia della
BiancoBlù dopo quella 2011/12 nella
quale è stato chiamato in causa per 7.5
minuti a partita. Altro giovanissimo (classe
1991) ricambio per gli esterni sarà il
vicentino Giovanni Gasparin il quale ha
già avuto modo di confrontarsi con il
campionato di LegaDue con la maglia di
Rimini. Nella scorsa stagione, invece, ha
preferito scendere di categoria
approdando in maglia Crabs (DNB) così
poter disporre di un maggior minutaggio.
Per lui, 6.7 punti di media. Giovanni Pini
Giulio Romagnoli: “Vogliamo onorare questa
maglia e questo simbolo. La volontà c’è...”
di se il pubblico felsineo, che il numero uno bolognese ha
più volte chiamato alla raccolta per non far mancare il
proprio sostegno: “Siamo la squadra più giovane del
campionato e siamo affamati, non solo di vittoria, ma di far
bene e onorare la maglia e questo simbolo. Vogliamo
lanciare un segnale di apertura. Una squadra ha ragione di
essere quando viene seguita da tanti tifosi. Il sacrificio c'è,
speriamo che questa volontà venga raccolta”.
Il progetto alla vigilia del mercato
estivo del presidente della
Biancoblù Bologna Giulio
Romagnoli era quella di allestire
una squadra giovane, che con il
proprio spirito giovanile e
sbarazzino potesse far innamorare
Fiore all'occhiello del mercato dei bolognesi è stato lo slavo
Djordje Drenovac, questa è l'opinione del presidente sul
giovane proveniente dal campionato austriaco: “Per noi è
un onore che un ragazzo proveniente da una scuola
cestistica tra le più prolifiche del mondo abbia scelto di
venire a completare il suo percorso di formazione presso di
noi. Per la società si tratta di un investimento importante,
su base pluriennale, e crediamo che Bologna saprà
accogliere al meglio un talento come quello di Djordje, che
da più parti viene descritto come uno dei migliori giovani
d'Europa”
L.C.
e Marco Diviach, inoltre, saranno i ricambi
dei lunghi. Il primo (classe '92), di
proprietà della Trenkwalder ReggioEmilia (con un contratto fino al 2015), è un
giovane di gran belle speranze che già ha
avuto modo di avere a che fare con il
campionato di LegaDue con la maglia di
Reggio (2 punti nei soli 7.6 minuti di
utilizzo). Il lungo Marco Diviach (203cm
classe 1988) sarà un'alternativa
interessante potendo giocare sia da tre
che quattro. Per lui si tratta di un ritorno al
PalaDozza avendo fatto parte nel settore
giovanile della Fortitudo dove ha ben
figurato al punto di debuttare in Serie A
contro Biella. Chiude il roster Bolognese il
pivot, classe '92, Francesco Infante.
Monitorato con attenzione anche da
grandi club è un giocatore sul quale il club
di patron Rosignoli intende investire nel
tempo avendo sottoscritto un accordo
pluriennale.Si è messo in mostra a
Corato, in DNB, nelle ultime due
stagioni: aggregato alla prima
squadra nel 2009/2010, nel
2010/2011 ha totalizzato 4.3 punti e
3.5 rimbalzi a partita. Lo scorso anno
è partito da pivot titolare, totalizzando
7.5 punti e 5.3 rimbalzi di media,
andando più volte sopra i 20 punti
realizzati
L’ANALISI - ROMAGNOLI SPERA NELLA FIP PER IL CAMPO DI
DENOMINAZIONE
”Forza Fortitudo”! E’ il motto con il quale il
starsene a casa oppure seguire gli Eagles,
presidente della BiancoBlù Basket Bologna, Giulio
squadra che attualmente milita nel campionato di
Romagnoli, conclude gran parte dei suoi interventi.
DNA e che utilizza (anch’essa) come marchio
Il presidente bolognese è un Fortitudino vero e ogni
l’Aquila. Romagnoli si batte affinché la
volta che può ribadisce l’importanza di
Federazione gli conceda la possibiltà di cambiare
rappresentare il marchio con la Effe scudata e di
la denominazione societaria in Fortitudo Bologna.
giocare nel tempio in cui il basket bolognese ha
Sebbene la richiesta gli fu respinta un anno fa con
vissuto i tempi migliori e le gioie più grandi.
la recente radiazione della storica Fortitudo la
Nonostante le tante buone parole spese il numero
dirigenza della BiancoBlù ha visto aprirsi uno
uno biancoblù non riesce a far ancora presa
spiraglio e, per questo, presentato nuovamente
(complice anche la pochezza dei risultati ottenuti sul
domanda al consiglio federale che la valuterà il
campo) sui tanti tifosi fortitudini che, dalla
mese prossimo. In caso di risposta positiva sarà
scomparsa della vecchia Fortitudo, preferiscono
interessante la reazione della tifoseria.
E.D.P.
34
LA FULGORLIBERTAS E’ ANCORA QUI. LA COPPIA
COSTA-DELL’AGNELLO PER RIPARTIRE
Ha incassato la retrocessione sul campo la scorsa stagione ma la calda estate di LegaDue l’ha presto
riportata trai i professionisti. Migliorata la base societaria si punta a consolidarsi
LIVIO CAVEZZA
FULGOR LIBERTAS FORLI'
Anno Fondazione: 1949
Colori sociali: Bianco e rosso
Impianto: PalaFiera (7.500 posti)
Presidente: Giorgio Grazioso
General Manager: Ario Costa
Allenatore: Sandro Dell'Agnello
ROSTER
QUINTETTO
#23
Spencer Bo
#7
Borsato Stefano
#15
Roderick Terrence
#12
Todic Miroslav
#32
Soloperto Mattia
PANCHINA
#5
Musso Bernardo
#8
Natali Nicola
#10
Simeoli Stefano
#18
Tabbi Alessandro
#
Tessitori Amedeo
35
Per la Fulgor Libertas Forlì quello
2012/13 sarà il terzo anno in un
campionato professionistico come la
LegaDue. La piazza ed i tifosi romagnoli si
augurano, però,
che il prossimo
campionato sarà molto meno sofferto
rispetto agli ultimi due, soprattutto
dell'ultimo. Due anni fa Forlì riuscì a
centrare una insperata salvezza all'ultima
giornata di campionato ai danni di Verona,
con una sensazionale cavalcata di
successi nelle ultime giornate di
campionato, dopo che in panchina era
subentrato il coach slavo Nenad Vucinic al
posto dell'allenatore napoletano Di
Lorenzo. Invece nella passata stagione,
sempre con al timone coach Vucinic, Forlì
non è riuscita a salvarsi sul campo,
complice un disastroso girone di ritorno,
dove hanno sicuramente influito la
cessione del lungo americano Tony
Easley a Sassari, ed l'infortunio alla
guardia realizzatrice americana Austin
Freeman, costretto dai problemi fisici a
tornare anzi tempo negli Usa. Nel destino,
nelle stelle della società romagnola,
comunque vi era scritto che, nonostante la
retrocessione sul campo la squadra
anche in questo campionato dovesse far
parte della Legadue, infatti
la non
iscrizione di Piacenza ed Ostuni ha
portato al ripescaggio di Forlì. Quest'anno
i romagnoli con un assetto societario che
appare più stabile rispetto al recente
passato, partiranno con il sicuro intento di
cercare di lenire le sofferenze al proprio
pubblico, uno dei più calorosi e numerosi
degli ultimi due anni in Legadue. La
società cercherà di perseguire questo
intento affidandosi al duo CostaDell'Agnello, che tanto bene ha fatto nelle
ultime due stagioni in quel di Brescia. Il
direttore sportivo Ario Costa, colonna da
giocatore della vicina e rivale Pesaro, può
essere oramai considerato a tutto tondo
uno dei migliori operatori sul mercato,
vista la sua capacità di costruire discreti
roster con risorse economiche limitate.
Il dirigente, che ha ricoperto ruoli
dirigenziali in massima serie a Roma,
Napoli e Cremona, come già detto in
precedenza a Brescia negli ultimi due
anni ha centrato la promozione in
Legadue, ed una tranquilla salvezza
con un ottimo settimo posto in regular
season. Sulla panchina bresciana
sedeva proprio quel Sandro
Dell'Agnello, che è stato il primo
tassello sul quale il direttore sportivo
ha puntato per costruire la Forlì
2012/13. Dell'Agnello, compagno di
Costa anche da giocatore alla
Scavolini Pesaro nel biennio 19941996, ha iniziato la sua carriera da
allenatore nel 2006 in massima serie
nella sua città d'origine Livorno, ma
non riuscì, anche per le avverse
condizioni economiche del club, a
salvare la squadra. Dall'anno
successivo comincia fino al 2008/09
l'esperienza di Dell'Agnello in Legadue
con la stessa Livorno, poi nel 2009/10
si trasferisce in laguna in Venezia, ed il
suo ciclo di campionati nella seconda
serie si chiude con quello dell'anno
scorso a Brescia. Il quintetto
romagnolo agli ordini del tecnico
livornese sarà composto da Bo
Spencer, Bernardo Musso, Terrence
Roderick, Miroslav Todic e Mattia
Soloperto. Bo Spencer, regista
americano classe 1989, è alla sua
prima esperienza in Europa, dopo
essere uscito dall'Università di
Nebraska. Nell'ultima stagione al
college ha viaggiato con 16 punti e 4
assist di media a partita. Al suo fianco
opererà Stefano Borsato, il capitano,
è uno dei leader spirituali del gruppo
forlivese. Ragazzo trevigiano, classe
1986 cresciuto nel settore giovanile
della Benetton Treviso, è al suo
secondo anno a Forlì, dopo
l'esperienza l'anno prima a Ferrara agli
ordini di coach Martellossi. Il giocatore è
un combo perché può giocare sia da play
che da guardia indifferentemente. La
stella della squadra e principale terminale
offensivo sarà, però, Terrence Roderick,
riconfermato in Romagna dopo l'ultimo
mese disputato in biancorosso la passata
stagione nel quale è stato grande
protagonista con 22.5 punti e 3 assist di
media nelle sei partite disputate.
Roderick, guardia ala classe 1988, è
arrivato in Italia nell'estate del 2010 a
Rimini, dopo aver giocato in Austria con gli
Arkadia Traiskirchen club dell'agente
italiano Luciano Capicchioni. Agli ordini di
Caja il giocatore di Philadelphia si
dimostra uno dei migliori giocatori
dell'intero campionato cadetto, ma
quando l'allenatore a fine 2011 chiama il
giocatore con se in massima serie a
Cremona, l'americano stecca e viene
tagliato. In Romagna sono sicuri che il
Roderick visto a Rimini è giocatore
capace di far la differenza e putano forte
su di lui. Miroslav Todic, ala pivot
bosniaca giramondo classe 1985, è il
giocatore che va a chiudere il reperto degli
esterni biancorossi ed alla sua prima
esperienza in Italia. Todic, vero e proprio
coniglio pescato dal cilindro da parte di
Costa, è cresciuto nel vivaio del Krka
Novo Mesto, l'anno passato ha giocato in
Ucraina ad ottime cifre con 13 punti, 7
rimbalzi e 3 assist a partita. Forte
fisicamente e dotato di un ottimo tiro
dall'area può fare molto bene. Il quintetto
sarà completato dall'esperto lungo
Dell’Agnello: “Forlì piazza stimolante per
lavorare. Obiettivi? Salvarci e consolidarci”
Grande è stato l'entusiasmo del
neo tecnico forlivese Sandro
Dell'Agnello sin dal giorno della
presentazione con la sua nuova
squadra: “Sono orgoglioso di
essere arrivato in una piazza molto calorosa e passionale
come Forlì, fare il mio lavoro di allenatore in una piazza
come questa è molto allettante e stimolante. La fiducia
della tifoseria si conquista facendo le cose seriamente e
con il massimo raziocinio, dimostrando giorno dopo giorno
che si sta lavorando con il massimo dell'impegno e
dedizione alla causa”. Il tecnico non si è mai nascosto e sin
dalle prime dichiarazioni pubbliche ha chiarito
perfettamente quale dovesse essere l'obiettivo stagionale
delle sua squadra: “La società è stata molto chiara. Mi ha
chiesto di salvarci, di consolidarci nel campionato di
Legadue e possibilmente di farlo nel modo più
tranquillamente possibile, e questo sarà l'obiettivo che
cercheremo di raggiungere io ed il d.s. Ario Costa” . Allo
stesso tempo il tecnico è stato chiaro su che tipo di
giocatori predilige e punterà: “Per quanto riguarda la
tipologia del gioco, io preferisco giocatori agili e veloci,
piuttosto a giocatori grossi e statici, almeno che non siano
fuoriclasse, come per esempio Sabonis, ma credo che i
giocatori alti e statici nel basket moderno impallano il gioco
della squadra”.
L.C.
Mattia Soloperto. Il classe 1980 è un
giocatore di grande esperienza avendo
alle sue spalle una lunga militanza nelle
serie professionistiche (questo sarà il suo
ottavo campionato di LegaDue). Lo
scorso anno ha vestito la maglia della
Sidigas Avellino (A) con la quale ricopriva
l'ingrato ruolo di far rifiatare un giocatore
del calibro di Linton Johnson. Dalla
panchina, uscirà, invece il play guardia
Bernardo Musso. Il giocatore argentino
di passaporto italiano classe 1986, che ha
avuto un'unica breve esperienza con
Udine, è reduce da una straordinaria
stagione con la maglia di Napoli in DNA. Di
gran lunga il miglior giocatore dell'intero
campionato, con i suoi 19.8 punti, 6.6
L’ANALISI - PERCHE’ FORLI’ E’ SEMPRE VICINA ALLA FULGOR
Non importano i risultati sportivi, la maglia prima di
Programma marketing invidiabile oppure
tutto. Lo sanno bene i tifosi della FulgorLibertas
semplicemente di un cuore che pulsa in maniera
Forlì che nonostante un finale di stagione
abbondante, fatto sta che tra le mille difficoltà che
disastroso, conclusosi poi con la retrocessione
le società italiane trovano, alcune di queste non
buscata sul campo, hanno onorato al massimo la
hanno neanche un mini-sponsor e sono costrette a
propria squadra presentandosi sempre in numero
presentare campagne abbonamenti a prezzi ultra-
imponente alle partite dei loro beniamini.
popolari, la FulgorLibertas si presenta ai nastri di
Nonostante da molti la retrocessione fosse vista
partenza con un nuovo Main Sponsor (Le Gamberi
come una manna dal cielo per appianare una
Foods) e con un più che incoraggiante numero di
situazione debitoria non facile la massima dirigenza
tessere sottoscritte. Adesso la palla è nelle mani di
Forlivesa si è messa al lavoro e ottenuto il
Roderick e compagni per non deludere
ripescaggio in LegaDue è riuscita a rinforzare la sua
nuovamente questa splendida piazza!
situazione societaria. Merito di un programma
E.D.P.
rimbalzi e 4 assist di media, è stato il
mattatore della grande stagione di
Napoli conclusasi, per sua sfortuna,
con l'eliminazione ai PlayOff in favore
di Trento. Aveva la fila di club, in DNA,
disposti ad avvalersi delle sue giocate
ma Bernardo ha fortemente voluto la
LegaDue. Altro giocatore pronto a
scattare dalla panchina è la giovane
(classe '88) ala Nicola Natali. Figlio
del famoso dirigente Gino, Nicola è
cresciuto nelle giovanili di
Montecatini, squadra con la quale ha
disputato già tre stagioni di LegaDue.
Arrivato a Forlì la passata stagione
(per lui poco più di 5 punti e 3.5
rimbalzi di media), è stato il primo
giocatore riconfermato dalla dirigenza
dopo la notizia del ripescaggio.
L'ultimo acquisto, invece in ordine
temporale, è stato quello del
promettente giovane Amedeo
Tessitori. Il centro, classe 1994,
arriva in prestito dalla Dinamo
Sassari, che è riuscita a strapparlo
alla concorrenza di grandi club come
l'Olimpia Milano, Virtus Bologna e la
Pallacanesto Cantù. La panchina
sarà completata dai giovanissimi
Niccolò Basile, classe 199, già
impiegato la scorsa stagione per
qualche partita, e Alessandro Tabbi,
classe '94, arrivato in prestito da
Palestrina.
36
L’AQUILA E’ FINALMENTE IN LEGADUE MA IL VOLO E’
APPENA INIZIATO. GARRI PER INFIAMMARE!
Al primo di LegaDue della sua storia l’Aquila Basket Trento ci arriva con lo scudetto conquistato in DNA la
scorsa stagione. Trainotti e Buscaglia hanno allestito un roster di qualità ma la priorità è fare gruppo!
ENRICO DE POMPEIS
AQUILA BASKET TRENTO
Anno Fondazione: 2009
Colori sociali: Bianco e nero
Impianto: PalaTrento (4.200 posti)
Presidente: Luigi Longhi
General Manager: Salvatore Trainotti
Allenatore: Maurizio Buscaglia
ROSTER
QUINTETTO
#10
Forray Andres Pablo
#5
Umeh Michael
#20
Elder BJ
#11
Dordei Luigi
#15
Garri Luca
PANCHINA
#9
Spanghero Marco
#41
Conte Luca
#8
Muhlbach Leonardo
#7
Pascolo Davide
#19
Zaharie Alin
#12
Basile Alessio
37
L'Aquila Basket Trento ha finalmente
spiccato il volo approdando per la prima
volta nella sua storia, e dell'intero
Trentino-Alto Adige, nel campionato di
LegaDue. La società di patron Longhi si
presenta al secondo campionato
nazionale con lo scudetto conquistato nel
campionato di Divisione Nazionale A della
scorsa edizione. Con coach Maurizio
Buscaglia in panchina e l'esperienza di
un giocatore come Toto Forray, Trento ha
svolto un campionato di assoluto livello
durante la stagione regolare per poi
esplodere definitivamente nei playoff nei
quali ha perso soltanto una delle nove
partite giocate (in casa di Chiedi in
semifinale) andando a battere prima
Casalpusterlengo, l'accreditatissima
Napoli, Chieti, appunto, e la FMC
Ferentino.
Per affrontare il primo anno di
professionismo la società bianconera ha
deciso di mantenere l'ossatura della
Trento della scorsa stagione andando a
confermare prima il giovane e bravo
coach Buscaglia e, successivamente, e
in accordo con il GM Trainotti, quattro
giocatori importanti come Toto Forray,
Marco Spanghero, Luca Conte e Davide
Pascolo. “La riconferma di questi giocatori
dichiarò il tecnico trentino ci permette di
avere una base solida su cui costruire la
squadra per la prossima stagione, questa
era la nostra intenzione”. L'argentino Toto
Forray, come si accennava, occuperà il
suo posto in cabina di regia (e con la
fascia di capitano) anche per la stagione
che verrà. Nonostante qualche problema
fisico, soprattutto nel finire di stagione,
l'esperienza di Forray si è fatta sentire ed
è stata di vitale importante per l'economia
di tutta la squadra (11 punti, 4.6 rimbalzi e
2.7 assist sono le cifre raccolte in media
nella scorsa stagione). Per lui si tratta di
un ritorno in LegaDue dopo l'esperienza
con Forlì nella stagione 2010/11. A dargli
man forte sul perimetro ci saranno i due
americani Michael Umeh e BJ Elder. Il
primo (classe 1984) è una guardia
statunitense cresciuto alla University
Nevada Las Vegas. Dopo il college
arriva il suo approdo in Europa con la
maglia del Menorca e del Murcia (in
Spagna ) e poi nella Bundesliga
tedesca lo scorso dicembre dove si è
messo in mostra con la maglia dei New
York Phantoms mettendo a referto
12.2 punti di media a partita. La sua
arma principale è il tiro dalla lunga
distanza e se l'intesa con Forray
dovesse essere buona, e dal precampionato sono emersi segnali
incoraggianti in proposito, Trento potrà
essere molto pericolosa dal perimetro.
BJ Elder (1982) sarà invece l'ala
piccola a servizio di coach Buscaglia.
Già molto esperto della nostra
pallacanestro, visti i suoi passati a
Biella, Cantù e Veroli, BJ è un
giocatore estremamente talentuoso
che può creare problemi alle difese
avversarie sia da fuori che da dentro il
perimetro. Lo scorso anno Nando
Gentile lo portò a Veroli nel tentativo di
raddrizzare una stagione “storta” e
l'americano ripagò la fiducia del coach
casertano con 13 punti, 3.4 rimbalzi e
1.7 assist di media ma soprattutto
dando al suo team un maggiore
equilibrio. L'ex Barcellona Luigi
Dordei ricoprirà il ruolo di 4. Ala/centro
di 202cm (classe 19810) è all'ottava
partecipazione al campionato di
LegaDue (la prima risale al 2002 con la
maglia di Ragusa) e sarà
fondamentale l'esperienza che potrà
dare ai giovani del gruppo. Giocatore
estremamente versatile è, infatti, in
grado di giocare sia vicino che lontano
da canestro potendo contare su buoni
fondamentali in avvicinamento e
discreto tiro da tre punti. Quella scorsa
una stagione più che positiva. I suoi 8
punti e 4 rimbalzi di media hanno,
infatti, contributo all’ottima stagione
condotta dalla Sigma Barcellona.
Esperienza che, sicuramente, non
potrà mancare in ogni movimento in
campo dell'ultimo elemento del
quintetto base trentino: Luca Garri. Un
grande colpo quello messo a segno dal
duo Trainotti-Buscaglia, riuscendo a
strappare un contratto ad un giocatore
che da ben undici stagioni milita nel
campionato di Serie A. Lo scorso anno,
in maglia Varese, ha messo a referto
4.3 punti e 3.1 rimbalzi nei 13'
concessigli da coach Recalcati.
“Non vedo l'ora di iniziare questa stagione
dichiarò al suo arrivo Luca Garri -. Ho
parlato con coach Buscaglia e ci siamo
trovati subito sulla stessa lunghezza
d'onda: so che avrò un ruolo importante.
Ai tifosi posso dire di venire fiduciosi al
PalaTrento perché saremo una squadra
che darà l'anima in difesa e che cercherà
di essere divertente: la nostra squadra
partirà dalla difesa perché è lì che si
possono costruire delle certezze”.
Esperienza e sfrontatezza in cabina di
regia dell'Aquila Trento. A dar man forte a
Toto Forray, infatti, ci sarà il giovane
(classe '91) Marco Spanghero. Anche
lui, come il suo capitano, è alla seconda
stagione consecutiva in maglia
bianconera e viene da un anno importante
e ricco di responsabilità in DNA. A
completare la panchina trentina tutti
giocatori “fatti in casa” o che comunque
hanno preso parte alla scorsa stagione. Il
primo di questi, e forse il più gradito dalla
piazza, è il trentaduenne Luca Conte, alla
terza stagione in maglia Trento. Guardia
di 193 cm per il nativo di Correggio non è
la prima esperienza in LegaDue avendoci
già giocato per quattro stagioni. L'ultima
volta nel 2006 quando vestiva i colori di
Pavia. Lo scorso anno per lui una
stagione più che positiva con 10.2 punti e
3 rimbalzi conquistati a partita ha scaldato
più volte il pubblico del PalaTrento con
giocate spettacolari. La giovane ala,
Davide Pascolo, è un'altra interessante
freccia per l'arco di coach Buscaglia. Lo
scorso anno le sue giocate si sono rivelate
spesso fondamentali, le sue cifre a
campionato chiuso parlavano di 8.3 punti
e 6 rimbalzi di media. Ricambio dei lunghi,
reparto che forse necessiterebbe qualche
rotazione maggiore, sarà Alessio Basile.
Nato nel 1986 Alessio è un pivot di 207cm
e reduce da due stagioni con la maglia di
Scauri (DNB). Per lui si tratta di un posto
Coach Buscaglia: “Sarà una sfida per tutti noi.
L’obiettivo è costruire un’identità di squadra”
Alla prima esperienza in LegaDue,
l ' A q u i l a Tr e n t o r i p a r t e d a l
condottiero che l'ha guidata fino a
questo punto, coach Maurizio
Buscaglia. Il giovane coach è
consapevole della responsabilità
che si porta sulle spalle ma si dice
entusiasta della nuova stagione: “Per me si tratta di un
ulteriore passo in avanti in questa magnifica professione,
da vivere con umiltà e determinazione. Un bellissimo
risultato che dà grandi responsabilità. Sarà una sfida per
tutti noi, che nasce da una società solida. In questo senso
l'entusiasmo contagia reciprocamente. Dal primo giorno
lavoriamo per creare gruppo. Gruppo vuol dire stare
insieme e accettazione reciproca di pregi e difetti. Così si
diventa squadra, gruppo in campo, in difesa e in attacco,
nei dettagli e nelle piccole cose di energia”. Parlando di
obiettivi societari il tecnico bianconero ribadisce: “Abbiamo
costruito una squadra giusta per noi, per il nostro momento
storico e su che tipo di persone e giocatori volevamo, in
base al nostro budget. L'obiettivo è costruire un'identità di
squadra, una struttura tecnica e mentale. Poi c'è quello che
è insito nell'essere neo-promossi e esordienti, cioè la
salvezza, far conoscere questo campionato ai tifosi e alla
città, e mettere in campo sempre uno spirito combattente. Il
resto è lavoro”.
E.D.P.
in squadra lavorato e sudato allenamento
dopo allenamento, considerato il periodo
di prova per il quale era stato chiamato. I
giovanissimi, infine, Giani Zaharie (ala di
200cm Classe '94) e Leonardo
Muhlbach (guardia classe '93) chiudono il
roster dell'Aquila 2012.
Con una panchina più attrezzata questa
squadra potrebbe realmente essere
protagonista di un gran bel campionato.
Già allo stato attuale, però, l'Aquila è
attrezzata molto meglio di alcune sue
dirette concorrenti per la salvezza. Se poi
il buon Maurizio Buscaglia sarà bravo ad
indurre nei suoi giocatori quella mentalità
e quel bel gioco messo in scena la scorsa
stagione allora questa squadra può
diventare una mina vagante del
campionato di LegaDue.
L’ANALISI - CITTA’ IN FESTA, CHE ATTESA PER IL DERBY!
Nessuno nella piccola cittadina siciliana credeva che nella stagione precedente aveva disputato il
che avrebbe potuto riabbracciare tanto presto il campionato di Promozione chiudendo all'ultimo
basket professionistico. In modo particolare in posto, viene ammessa nell'allora Serie C Dilettanti
questa stagione se si pensa che il ritorno in grazie all'accoglimento della domanda di
LegaDue è arrivato solo con un ripescaggio, resosi ripescaggio. Già a partire da quella stagione la
necessario dopo le esclusioni di Ostuni e Piacenza, società cambia la denominazione in Orlandina
conseguente alle rinunce di Torino e di Napoli. Capo Basket e il pubblico del PalaFantozzi può tornare a
d'Orlando può, dunque, riabbracciare la platea del seguire la sua creatura. Capo d'Orlando è una città
grande basket che manca dalla stagione 2008/09 in festa e l'attenzione torna finalmente alta verso la
quando l'Upea Capo d'Orlando fu esclusa, dal propria squadra di pallacanestro. Ritorno in
consiglio federale, dal campionato di Serie A. Dopo LegaDue che assume un gusto tutto particolare se
un solo anno di completa assenza la pallacanestro si pensa al fatto che il pubblico potrà godere di uno
della provincia messinese riparte grazie al titolo spettacolare derby tutto messinese tra l'Orlandina,
appunto, e i cugini della Sigma Barcellona. E.D.P.
della Pallacanestro Nebrodi, squadra di C.Orlando
38
CAPO D’ORLANDO TORNA AI PIANI ALTI CON LA
VOGLIA DI STUPIRE
Un pezzo di Sicilia torna tra i professionisti. Quattro anni dopo l’esclusione dalla Serie A, l’Orlandina torna
in LegaDue. Squadra giovane e sfrontata, l’obiettivo è divertire
SERGIO LIBRIZZI
ORLANDINA BASKET
Anno Fondazione: 1978
Colori sociali: Bianco e blu
Impianto: PalaFantozzi (3.613 posti)
Presidente: Enzo Sindoni
General Manager: Francesco Venza
Direttore Sportivo: Giuseppe Sindoni
Allenatore: Massimo Bernardi
ROSTER
QUINTETTO
#4
Passera Marco
#14
Battle Talor
#5
Young Alex
#9
Benevelli Andrea
#7
George Otis
PANCHINA
#12
Palermo Matteo
#11
Portannese Marco
#23
Rullo Roberto
#8
Poletti Mitchell
#6
Vignali Andrea
#35
Caronna Giuseppe
#44
Bontempo Fabio
39
Un ritorno inaspettato ma voluto,
conquistato con speranza, ambizione e
tenacia, tre doti che hanno spinto la
società paladina a credere nel
ripescaggio anche quest'estate, dopo due
promozioni di fila ottenute sul campo
dominando i campionati di DNC e DNB e
dopo una stagione poco felice in DNA che
ha lasciato parecchio amaro in bocca date
le buone aspettative di inizio anno che poi
si sono tramutate in delusioni durante il
primo turno dei playoff passati. La voglia
di riscatto è venuta fuori appena un
giorno dopo dalla conclusione della
stagione: i dirigenti si sono subito messi al
lavoro per ricostruire una buona squadra
di DNA affidata ancora una volta a coach
Giovanni Perdichizzi che pochi giorni
dopo, però, comunica la sua intenzione di
ritornare ad allenare nella sua Barcellona.
Il sostituto si chiama Massimo Bernardi,
reduce da una discreta stagione a
Sant'Arcangelo, il quale si ritrova anche
lui catapultato un gradino più su (in
Legadue, appunto) data l'inaspettata
rinuncia di Torino e la fusione tra
Sant'Antimo e Napoli. Capo d'Orlando
diventa così la seconda ad ottenere il
ripescaggio insieme alla retrocessa Forlì.
Ma andiamo al roster, in particolare alle
riconferme della passata stagione:
Andrea Benevelli, nominato capitano,
quarto per valutazione (20.6), sesto per
rimbalzi totali (7.9) e senz'altro il migliore
dei suoi. Viene riconfermato sia per le sue
doti tecniche (tempismo a rimbalzo e punti
facili in tap-in) che per le sue doti umane
(uomo squadra e grande carattere).
Andrea avrebbe fatto certamente il 4
titolare in DNA ma sarà in quintetto anche
quest'anno in Legadue. Insieme a lui
l'Orlandina decide di tenere anche
Francesco Pellegrino, classe '91, pivot
dalle enormi potenzialità, il quale ha
incrementato il suo minutaggio partita
dopo partita grazie alle sue prestazioni
positive. Ciccio, così chiamato dai
compagni, sarà uno dei due cambi dei
lunghi. Nel quintetto base c'è un altro
italiano, anche lui messo sotto contratto
prima ancora della notizia del ripescaggio:
Marco Passera. Playmaker esperto,
conosce bene il campionato avendo
giocato due anni a Piacenza. Sarà il vero
trascinatore emotivo della squadra ed a
lui saranno affidate le chiavi del gioco,
sarà lui a dettare i ritmi della gara. Passera
ha subito conquistato il pubblico grazie
alla sua simpatia e potrà essere anche
un importante uomo-spogliatoio. Nello
spot di guardia, affiancato a Passera,
ci sarà Talor Battle giovane guardia
americana ('88) protagonista negli
anni di college a Penn State e la
passata stagione in Francia(Cholet) e
Germania(Bonn). Battle ha grandi doti
realizzative ed è una guardia molto
veloce: grazie alla sua rapidità, infatti,
ha la capacità di spaccare in due la
difesa e di penetrare anche a difesa
schierata. L'Orlandina ha poi scelto di
puntare su un'ala americana, un altro
giovane promettente ('89) alla sua
prima esperienza in Europa dopo gli
anni di Università (IUPUI). Tiratore
mancino di striscia, Alex Young ha
viaggiato a medie interessanti lo
scorso anno (20.4 punti, 5.9 rimbalzi e
2.2 assist) ma nonostante tutto non è
riuscito a strappare un contratto nella
NBA. Capo d'Orlando sarà per lui un
trampolino di lancio perché siamo certi
che avrà una carriera ricca di
soddisfazioni. Insieme a Battle forma
una coppia di tiratori niente male ma
molto dipenderà da come entrambi si
caleranno in questa loro nuova
esperienza in Italia, essendo ancora
giovani con poca esperienza rispetto
alle altre guardie americane su cui
generalmente si punta in Legadue.
L'ultimo membro dello starting five è
Otis George: lo conoscono molto
bene a Casale Monferrato e Venezia,
ma George viene da due stagioni un
po' in ombra. Nel 2009/2010, infatti, è
stato fermo, mentre la passata
stagione ha giocato in D-League. Nel
precampionato è parso come uno dei
più in forma e la società ha voluto dargli
fiducia puntando sulla sua grande
voglia di riscatto. Passera, Battle,
Young, Benevelli e George formano un
quintetto di tutto rispetto, ottimo per il
modo di allenare di coach Bernardi, il
quale punta molto sulla difesa alta e sul
gioco rapido.
La panchina dell'Orlandina ha due
membri di spicco: il primo è Marco
Portannese, uno dei giovani siciliani
più promettenti e migliore guardia della
DNA (16.4 punti, 7.2 rimbalzi, 2.7
recuperi di media). Non è la sua prima
esperienza in questo campionato ma
la stagione che ha trascorso a Scafati
non è da ricordare tra le sue migliori. Lo
scorso anno a Torino ha espresso tutto il
suo valore e adesso è sicuramente pronto
per fare il primo cambio degli esterni. Il
secondo è Mitchell Poletti, in uscita da
Forlì con il quale ha disputato soltanto
metà anno (aveva cominciato il
campionato con la casacca di Brindisi).
Nonostante la sua giovane età, Poletti ha
già grande esperienza e deve garantire
minuti importanti da numero “4” essendo il
primo cambio di Benevelli. Poi l'ultimo
arrivato in casa Upea, Roberto Rullo,
autentico talento delle giovanili della
Benetton, preso con un contratto annuale
con opzione di uscita dopo due mesi.
Rullo è reduce da una buona stagione con
la maglia di Veroli e approda a Capo
d'Orlando per rimpiazzare Portannese
(fuori per un mese a causa di un problema
al ginocchio) ma siamo certi che se farà
una buona impressione la società
deciderà di tenerlo fino al termine della
stagione. Completano il roster Matteo
Palermo, play classe '90 fortemente
voluto da coach Bernardi che lo ha
allenato a Sant'Arcangelo (buone doti
difensive e tanto impego), Andrea
Vignali ('93) in uscita dalla Don Bosco
Livorno con la quale ha disputato delle
ottime finali nazionali, e infine due ragazzi
del settore giovanile Giuseppe Caronna
(lungo del '94) e Fabio Bontempo (play
orlandino del 1993).
E' una squadra giovane ed interessante e
a tal proposito il direttore sportivo
Giuseppe Sindoni ha così commentato:
“Siamo la squadra con la media età più
bassa (circa 24.5). Sono molto soddisfatto
del gruppo che abbiamo creato e già dalle
nostre prime trasferte ho avvertito la
sensazione che i ragazzi sono uniti sia
dentro che fuori dal campo: è un requisito
molto importante per fare bene durante il
campionato. Il nostro obiettivo è la
Massimo Bernardi: “Orgoglioso di essere qui. I
ragazzi daranno tutto per onorare la maglia”
Al timone dell'Orlandina Capo
d'Orlando, per il ritorno in
LegaDue, ci sarà coach Massimo
Bernardi, allenatore esperto e
capace di far giocare bene tutte le
sue squadre. Insieme alla società,
coach Bernardi, ha costruito una
squadra giovane e che ha lavorato benissimo durante tutto
il pre-campionato dando indicazioni incoraggianti a tutta la
piazza che anni attendeva il ritorno nel grande basket. "La
squadra è giovane, ricca di entusiasmo e di talento, ma è
inesperta e dunque bisogna sempre lavorare la massimo.
Dobbiamo ancora migliorare tante cose e diverse
situazioni, sia nell'organizzazione difensiva che in attacco.
L'obiettivo stagionale principale è la salvezza, ma gli
avversari devono sapere che per batterci dovranno sudare
tantissimo e passare sul nostro cadavere, specialmente in
casa al PalaFantozzi dove il pubblico è caldissimo".
Ingaggiato quando il ripescaggio in LegaDue non era
neanche nell'aria, per sostituire coach Perdichizzi,
Massimo Bernardi ha da subito sposato il progetto Capo
d'Orlando puntando l'accento sull'importanza della maglia
che si veste e nel rispetto dei tifosi: “Sono orgoglioso di
essere l'allenatore di Capo d'Orlando, sono felice di aver
conosciuto la famiglia Sindoni, persone dai sani principi. I
tifosi che verranno ad assisterci al PalaFantozzi dovranno
vedere che gli atleti in campo daranno il massimo per
onorare la maglia che indossano”.
S.L.
la salvezza che cercheremo di
conquistare partita dopo partita puntando
soprattutto sul supporto del nostro
caloroso pubblico al Pala Fantozzi”.
Capo d'Orlando può quindi riabbracciare
una categoria che tanto è mancata alla
gente e non solo. Quest'anno è ritornato il
vero entusiasmo, grazie al fascino che
rappresenta la Legadue ma soprattutto
alla curiosità che c'è nel rivedere il primo
derby ufficiale, da 30 anni a questa parte,
contro la Sigma Barcellona degli ex
Perdichizzi, Coppolino e Mills (nello staff
tecnico 2011/2012). Obiettivo salvezza
quindi, ma a Capo d'Orlando in tanti già
sognano, segretamente, il ritorno sul
gradino più alto della piramide.
L’ANALISI - L’IMPRENDITORIA E’ CON L’ORLANDINA
Come da copione, negli ultimi 15 anni l'Orlandina di Irritec che, nonostante gli obiettivi raggiunti
Basket è stata sempre targata Upea, ad oramai a livello globale, testimonia ancora una
eccezione dell'ultima stagione in Serie A in cui il volta un'identità di vedute con l'Orlandina di cui
main sponsor fu Pierrel. Dopo la ripartenza dalla siamo orgogliosi e fieri”. Oltre ad Upea, Irritec e
DNC, il marchio Upea torna ad essere il sostegno Despar, l'Orlandina Basket ha siglato un
principale per la società paladina, la quale, col accordo importante con la YesWeCom, azienda
ritorno tra i professionisti, può adesso contare su che opera nel campo della telefonia, e ha
due importanti aziende come i supermercati confermato alcune sponsorizzazioni importanti
Despar del Gruppo Fiorino e la Irritec, impresa che da sempre sostengono i colori
importante nel settore dell'irrigazioni. A tal biancoazzurri, come la Nebrodi Gas, la Tuodì e
proposito, il presidente Enzo Sindoni ha la Fip.
espresso la propria soddisfazione: “Questo
accordo rappresenta il forte legame col territorio
S.L.
40
IL CALENDARIO
1.a GIORNATA
(A. 07/10/2012 - R. 20/01/13)
Bologna
Ferentino
Forlì
Brescia
Verona
Barcellona
Imola
Scafati
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Casale Monf.
Pistoia
Veroli
Jesi
Napoli
Trento
Trieste
Capo d’Orlando
4.a GIORNATA
(A. 28/10/2012 - R. 17/02/13)
Brescia
vs
Verona
vs
Bologna
vs
Imola
vs
Ferentino
vs
Trento
vs
Trieste
vs
Capo d'Orlando vs
Casale Monf.
Barcellona
Pistoia
Jesi
Forlì
Napoli
Scafati
Veroli
7.a GIORNATA
(A. 18/11/2012 - R. 17/03/13)
Pistoia
Barcellona
Veroli
Jesi
Verona
Napoli
Trento
Trieste
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Scafati
Imola
Casale Monf.
Capo d'Orlando
Bologna
Brescia
Ferentino
Forlì
10.a GIORNATA
(A. 08/12/2012 - R. 07/04/13)
Pistoia
Scafati
Barcellona
Veroli
Verona
Napoli
Imola
Forlì
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Trento
Casale Monf.
Jesi
Bologna
Ferentino
Trieste
Brescia
Capo d'Orlando
13.a GIORNATA
(A. 30/12/2012 - R. 25/04/13)
Pistoia
Barcellona
Verona
Napoli
Imola
Ferentino
Trento
Forlì
41
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Brescia
Capo d'Orlando
Trieste
Veroli
Casale Monf.
Scafati
Jesi
Bologna
2.a GIORNATA
(A. 14/10/2012 - R. 27/01/13)
Scafati
Barcellona
Brescia
Verona
Bologna
Imola
Ferentino
Forlì
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Trento
Napoli
Trieste
Jesi
Capo d’Orlando
Veroli
Casale Monf.
Pistoia
5.a GIORNATA
(A. 04/11/2012 - R. 24/02/13)
Pistoia
Barcellona
Veroli
Jesi
Verona
Napoli
Trento
Forlì
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Trieste
Ferentino
Brescia
Casale Monf.
Capo d'Orlando
Bologna
Imola
Scafati
8.a GIORNATA
(A. 25/11/2012 - R. 24/03/13)
Casale Monf. vs
Scafati
vs
Brescia
vs
Veroli
vs
Bologna
vs
Imola
vs
Forlì
vs
Capo d'Orlando vs
Pistoia
Jesi
Ferentino
Barcellona
Trieste
Verona
Napoli
Trento
11.a GIORNATA
(A. 16/12/2012 - R. 14/04/13)
Barcellona
Brescia
Verona
Napoli
Imola
Ferentino
Trento
Trieste
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Pistoia
Bologna
Scafati
Jesi
Forlì
Capo d'Orlando
Casale Monf.
Veroli
14.a GIORNATA
(A. 06/01/2013 - R. 28/04/13)
Casale Monf. vs
Scafati
vs
Brescia
vs
Veroli
vs
Jesi
vs
Bologna
vs
Forlì
vs
Capo d'Orlando vs
Trieste
Napoli
Barcellona
Verona
Ferentino
Imola
Trento
Pistoia
3.a GIORNATA
(A. 21/10/2012 - R. 10/02/13)
Casale Monf.
Pistoia
Scafati
Barcellona
Veroli
Jesi
Napoli
Trieste
Vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Capo d’Orlando
Verona
Brescia
Forlì
Trento
Bologna
Imola
Ferentino
6.a GIORNATA
(A. 11/11/2012 - R. 10/03/13)
Casale Monf. vs
Scafati
vs
Brescia
vs
Bologna
vs
Imola
vs
Ferentino
vs
Forlì
vs
Capo d'Orlando vs
Barcellona
Veroli
Verona
Trento
Pistoia
Napoli
Jesi
Trieste
9.a GIORNATA
(A. 02/12/2012 - R. 28/03/13)
Casale Monf. vs
Pistoia
vs
Jesi
vs
Bologna
vs
Ferentino
vs
Trento
vs
Trieste
vs
Capo d'Orlando vs
Forlì
Napoli
Veroli
Scafati
Imola
Verona
Barcellona
Brescia
12.a GIORNATA
(A. 23/12/2012 - R. 21/04/13)
Casale Monf. vs
Scafati
vs
Brescia
vs
Veroli
vs
Jesi
vs
Bologna
vs
Trieste
vs
Capo d'Orlando vs
Verona
Imola
Forlì
Ferentino
Pistoia
Barcellona
Trento
Napoli
15.a GIORNATA
(A. 13/01/2013 - R. 05/05/13)
Pistoia
Barcellona
Verona
Napoli
Imola
Ferentino
Trento
Trieste
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
vs
Veroli
Scafati
Forlì
Casale Monf.
Capo d'Orlando
Bologna
Brescia
Jesi