Sabato 8 marzo 2014 ore 9.30 Cinema Odeon, Piazza Strozzi

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Sabato 8 marzo 2014 ore 9.30 Cinema Odeon, Piazza Strozzi
Sabato 8 marzo 2014 ore 9.30
Cinema Odeon, Piazza Strozzi
Due proposte d’autrice per riflettere, sul lavoro delle donne e le identità
maschili e femminili
Ore 9.30
Donne e lavoro:mimose? No grazie!
Triangle
di Costanza Quatriglio, Italia, 2012, 30’
Da una delle più apprezzate e premiate ricercatrici/documentariste del cinema
italiano (Terramatta, Con il fiato sospeso), un viaggio nel tempo: Triangle. Costanza
Quatriglio propone, in un medio metraggio di 30 minuti, le conseguenze, sempre
identiche, di nuove e vecchie schiavitù. Dall’indagine sulla dinamica di un grave
incidente sul lavoro accaduto a Barletta, in Puglia, nel 2011 alla strage di operaie
americane del 1911. Materiali inediti dagli archivi Usa, interviste e testimonianze di
oggi.
Ore 11
Maschi, femmine e altro ancora? Identità, ruoli e maschere tra infanzia e
adolescenza.
Tomboy di Céline Sciamma, Francia, 2011, 82
Il film più interessante e più premiato degli ultimi anni, sulle dinamiche dell’ identità
sessuale tra infanzia e adolescenza, quasi un classico per ampiezza di discussioni e
saggi ad esso dedicati, è, senza dubbio, Tomboy di Céline Sciamma.
Nella grande tradizione dei film francesi sull’infanzia, da Zero in condotta di Jean Vigo
a I quattrocento colpi e di François Truffaut, Céline Sciamma racconta le avventure di
una bambina di dieci anni che decide di crearsi una nuova identità per gioco,
motivazioni profonde o desidero di sperimentare “la vita degli altri”. Complici il
trasferimento della famiglia in una periferia parigina dove nessuno la conosce e le
vacanze scolastiche che non prevedono documenti di identità, Laure si presenta come
Mickael ai ragazzini del vicinato e, per un’estate, con un certo successo, si spaccia per
maschio. Film molto amato dalla critica e come spesso accade, con poche occasioni di
visione nel nostro paese
Sarà un caso, sarà solo un’impressione, ma il cinema di oggi registra una crescita
esponenziale di talenti femminili. È una sensazione, non un dato statistico. Però film
come il notevole «Tomboy» (cioè Maschiaccio), della 33enne francese Céline
Sciamma, 250.000 spettatori in Francia, fanno pensare che dopo un secolo di
strapotere maschile la settima arte abbia individuato un vasto terreno inesplorato. E
che registe molto diverse come Sylvie Verheyde («Stella»), Lucrecia Martel («La
cienaga»), Alice Rohrwacher («Corpo celeste») o Susanne Bier («In un mondo
migliore»), per fare solo pochi esempi, siano le più indicate a dissodarlo.
Fabio Ferzetti Il Messaggero
Al termine incontro con l’Associazione bolognese Hamelin
–immagini, storie, pedagogia e identità di genere-
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Occorre prenotare entro il 20 febbraio e.mail [email protected]
fax 0554486908
Per informazioni e contatti
Alessandra Vannoni 334 3124594
Maresa D’Arcangelo 340 2918056