Il centro storico: un cuore medioevale tra palazzi
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Il centro storico: un cuore medioevale tra palazzi
Sommario La storia Il castello di Carignano I Savoia 6 8 11 Itinerario 1 Il centro storico: un cuore medioevale tra palazzi, chiese e Sindoni17 • Chiesa della Madonna della Misericordia o dei Battuti Neri 19 • Piazza San Giovanni 28 • Palazzo della Comunità 28 • “Palazzo Depinto” 30 • Parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Remigio (Duomo) 32 • Borgovecchio49 • Chiesa dello Spirito Santo 50 • Casa del Gran Bastardo Renato di Savoia 56 • Ospizio di Carità 60 • Chiesa di Nostra Signora delle Grazie 62 Itinerario 2 La città e il suo fiume tra passato e presente77 • Castello 78 • Municipio82 • Museo Civico “Giacomo Rodolfo” 83 • Palazzo Provana del Sabbione 91 • Chiesa di San Giuseppe 94 • Palazzo Rasino 100 • Chiesa di San Giacomo 100 Il fiume e il territorio Carignano e il teatro Ecomuseo tessile Carignano “set cinematografico” 80 84 88 90 Itinerario 3 I tesori del territorio103 • Frazione Gorra • La zona a sud della città • Frazione Ceretto • Il Valinotto • Cappella di San Rocco • Tetti Peretti e Tetti Pautasso • Cappella di San Grato • Castello di Brillante • Chiesa di San Remigio • Regione Olmi • Borgata Brassi 104 105 106 107 110 111 111 112 112 113 113 Fiere e manifestazioni 115 Enogastronomia116 Schede biografiche 120 Bibliografia124 Indice dei nomi 126 Indice dei luoghi 128 Informazioni sulla città Carignano è un comune in provincia di Torino, si estende su una superficie di 50,18 km2 e conta 9.273 abitanti (al 23 marzo 2011), chiamati “carignanesi”. Il patrono festeggiato è San Remigio. La geografia Situato a sud di Torino in prossimità della sponsa sinistra del Po, Carignano confina a nord con La Loggia, a nord-est con Moncalieri, a est con Villastellone, a sud-est con Carmagnola, a sud con Lombriasco, a sudovest con Osasio, a ovest con Castagnole e a nord-ovest con Piobesi e Vinovo. Il clima Altitudine: 235 m. slm. Temperatura media annuale, 12-13 °C. Media del mese di gennaio, 1-2 °C. Media del mese di luglio, 23-25 °C. 5 Itinerario 1 Titolo Itinerario 1 2 1 3 5 4 11 6 7 8 9 Il centro storico: un cuore medioevale tra palazzi, chiese e Sindoni Questo itinerario, da fare rigorosamente a piedi, si snoda nel cuore del centro storico di Carignano, tra importanti testimonianze di architettura medioevale, numerose e artisticamente significative chiese e antichi affreschi religiosi popolari, tra cui le Sindoni, retaggio della devozione dei Savoia per il Sacro Lino. 10 PUNTI DI INTERESSE 1 Chiesa della Madonna della Misericordia 2 Casa Margaria 3 Palazzo della Comunità 4 “Palazzo Depinto” 5 Duomo 6 Chiesa dello Spirito Santo 7 Casa del Gran Bastardo Renato di Savoia 8 Palazzo Provana di Collegno 9 Torre Civica 10 Ospizio di Carità 11 Chiesa di Nostra Signora delle Grazie 16 17 Itinerario 1 Casa Margaria Percorrendo via Fratelli Bona si entra in quello che un tempo era il quartiere dei Provana, dove si osserva un interessante nucleo di case di epoca medievale. Sotto i portici di via Frichieri, le cui arcate a sesto acuto poggiano su ampi pilastri, si ammira un bel soffitto ligneo a cassettoni. Al numero 16, nella lunetta sopra la porta, una decorazione monocroma, di cui non si conosce la datazione, raffigura un bicchiere e una bottiglia. L’edificio, la cui facciata era originariamente in cotto, presenta una monofora gotica, rimaneggiata tra Otto e Novecento con l’aggiunta di una colonnina in cemento e la trasformazione in bifora. Di particolare interesse è la casa Margaria 2 posta all’angolo con via Monte di Pietà, le cui due facciate sono movimentate da finestre arcuate, ornate da terrecotte con motivi floreali, ghiande e foglie di quercia. Sotto il davanzale della finestra centrale di via Frichieri, vi è una formella di recupero. In alto si evidenziano i resti di un gocciolatoio in terracotta e di un ferro uncinato destinato a reggere un palo sul quale venivano stesi i panni. La presenza del ferro, cui doveva necessariamente corrispondere un suo controlaterale, fa N44°54’ 27” E 7°40’ 34” Via Frichieri, i portici con l’antico ciottolato e, a destra, casa Margaria. 26 presupporre l’esistenza di una finestra al piano superiore: è quindi possibile che in origine la casa fosse più alta dell’attuale. Svoltando in via Monte di Pietà, a fianco della finestra ad angolo, si osserva un affresco raffigurante la Sindone sorretta dalla Madonna, San Giovanni Battista e San Pietro con angeli in volo, databile al 1650 e racchiuso all’interno di una bella cornice di gusto barocco. Tornando indietro in via Frichieri ci dirigiamo verso piazza San Giovanni, dove, di fronte al Duomo, sorge il Palazzo della Comunità. Casa Margaria, finestra gotica e, sotto, l’affresco sindonico. 27 Itinerario 1 Titolo Itinerario 2 La città e il suo fiume tra passato e presente Dal centro urbano, attraverso la pista ciclabile, è possibile raggiungere le sponde del Po, che sapranno offrire affascinanti scorci di ambienti incontaminati ricchi di flora e di fauna fluviale. Musei, palazzi storici e la barocca chiesa di San Giuseppe, completano il panorama storico-naturalistico di questo itinerario. 6 7 8 3 1 2 4 5 PUNTI DI INTERESSE 1 Municipio 5 Chiesa di San Giuseppe 2 Palazzo delle Opere Pie 6 Palazzo dei Conti Mola di Nomaglio 3 Palazzo Provana del Sabbione 7 Palazzo Rasino 4 Palazzo della Pretura 8 Chiesa di San Giacomo 76 77 Itinerario 2 Carignano “set cinematografico” • Palazzo Provana Carignano “set cinematografico” Fin dagli anni Cinquanta, Carignano è stata scelta dal Cinema come set. Risale al 1952-54 il film cult “La pattuglia sperduta” di Piero Nelli, prodotto da Franco Cristaldi, con musiche di Goffredo Petrassi, eseguite dall’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma e segretario di edizione il giovane carignanese Vincenzo Gamna. Tutte le scene ambientate nei centri abitati si girarono nella nostra città: di fronte all’ex caserma dei Carabinieri, allora scuola elementare, al duomo dei Santi Giovanni Battista e Remigio, alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, ex convento agostiniano. Piazza San Giovanni è sempre stata individuata come eccezionale spazio scenico. Dal 2007 con la Film Commission di Torino è iniziata una collaborazione, che ha portato a Carignano film, fiction, registi ed attori famosi, il primo dei quali è stato Giuliano Montaldo con “Demoni di San Pietroburgo”in cui Miki Manojlovic rappresentava Dostoevskij e Carolina Crescentini la giovanissima scenografa Anna, che si incontrano nello studio dello scrittore, ricavato nell’ex Municipio, in via Monte di Pietà, dove sono state girate altre scene. È poi la volta di Marco Tullio Giordana con “Sangue Pazzo”con Monica Bellucci e Alessio Boni, che girano con lo sfondo della scenografica chiesa di San Giuseppe. Il film più premiato è certamente “Vince- re” di Marco Bellocchio, con Giovanna Mezzogiorno e con Filippo Timi girato nel parco e nell’ex Villa Bona, nei locali delle ex Opere Pie, in piazza San Giovanni, scelta anche per “Le ragazze dello swing”e “Lo smemorato di Collegno” di Maurizio Zaccaro, con Lucrezia Lante della Rovere, popolana in una bella scena di mercato sotto i portici di via Savoia. Anche i registi Luigi Parisi e Alessio Interri trasformano la piazza con una bella scena corale con Gabriel Garko, che gira anche nella chiesa dei “Battuti Bianchi”. Anche per “Il bandito e il campione” fiction TV dedicata a Girardengo, del regista Ludovico Gasparini viene scelta come location per le riprese Carignano e i suoi scorci suggestivi. Andrea Molaioli, regista del pluripremiato film “La Ragazza del lago” gira nella nostra città alcune scene di “Il gioiellino” con Remo Girone e Toni Servillo. Per la RAI il regista Leone Pompucci sceglie il salone, l’ingresso dell’ex Villa Bona e i dintorni per alcune scene del film Tv “Il sogno del maratoneta”, storia di Dorando Pietri, con interpreti Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti, Alessandro Haber. Ai registi e agli scenografi piace in particolare il centro storico, che racconta bene l’architettura medievale e barocca e gli ambienti dell’Italia degli anni Trenta e Quaranta. Usciti dal Museo Civico imbocchiamo via Monte di Pietà dove troviamo il vecchio Palazzo delle Opere Pie 2 , già casa Uglio, dal nome del notaio che nel 1777 nominò suo erede universale l’Ospedale Civile, obbligando l’ente a istituire in Carignano un Monte di Pietà. Marco Tommaso Bertoglio, l’architetto cui fu affidato il progetto di trasformazione di casa Uglio, unificò due edifici attigui di epoche diverse, con interventi sulle facciate in uno stile che segna il passaggio tra barocco e neoclassico. Degni di nota lo scalone ad arco rampante (fiancheggiato da lapide e busto marmoreo in memoria dei benefattori dell’istituzione) e il piano nobile. Palazzo Provana del Sabbione Scorcio di via Monte di Pietà. 3 Palazzo Provana del Sabbione Via Monte di Pietà. Informazioni: tel. 011 9698481 (Biblioteca Civica). Sul lato opposto della via, al numero 3, sorge il vetusto palazzo, nella cui cinta si trova il parco N44°54’ 26” E 7°40’ 37” Parco di Palazzo Provana del Sabbione. 90 91 Itinerario 1 Titolo Itinerario 3 ov o Olmi Or ba ss I tesori del territorio La Loggia Torino Brassi Vin Gorra an o Tetti Pautasso Chiesa di San Remigio Piobe • si Tetti Peretti Cappella di San Rocco • Carignano me e llon ste la Vil Po Qua e là un antico residuo bellico, casaforte o torre che sia, tracce d’affreschi antichi sopravvissute a demolizioni, orditura d’agglomerati rurali e ville campestri. E ancora una fertile campagna e, sotto il Monviso, il Valinotto, giovanile progetto di Bernardo Antonio Vittone. fiu Cappella di San Grato • • Cascina san Martino Torre di Valsorda Santuario del Valinotto Ca rm ag n ola Sal uzz o Castello di Brillante Ceretto 102 103 Itinerario 3 Santuario del Valinotto La pianta della chiesa è costituita da un alternarsi di linee concave e convesse che danno vita a un impianto esagonale inscritto all’interno di una circonferenza. Lo stesso modulo si riflette nella struttura a sei archi della volta, nella cupola, che riprende quella del Guarini in San Lorenzo a Torino, nel cupolino e nei tre corpi esterni, scanditi dai cornicioni orizzontali, dalle coperture dei tetti, e dalle aperture verticali di finestre e oculi. La luce filtra dalla volta traforata e dalle numerose finestre di varie forme e dimensioni, distribuite con abilità dal Vittone che sfrutta sapientemente i giochi di controluce e le fonti di illuminazione indiretta. Posizionandosi al centro della cappella non si scorgono le finestre del secondo ordine, ma si percepisce soltanto la luce che proviene dall’alto, un tempo sottolineata da raggi in legno dorato, di cui ne resta uno soltanto sull’altar maggiore. La decorazione dell’interno ad affresco, opera di Pierfrancesco Guala, unitamente all’uso della luce da parte del Vittone, evidenzia un preciso percorso fideistico orientato ad una chiesa militante, purgante e trionfante. Per questo la guida al salvamento delle anime viene affidata a quattro santi della Controriforma: San Carlo Borromeo, San Francesco Saverio, San Francesco di Sales e San Filippo Neri; più in alto, alla base degli archi della controcupola, sono dipinti gli Apostoli, pilastri della Chiesa; sopra tutti, secondo un ordine gerarchico ben definito, campeggiano gli angeli e l’Empireo. 108 Il Guala dipinse anche l’icona dell’altare, oggi conservata presso l’Istituto Faccio Frichieri di Carignano e sostituita da una copia, raffigurante la Visita di Maria a Elisabetta. Di notevole interesse il tronetto, oggi trasferito nella cappella dell’Istituto suddetto proprietario dell’immobile, realizzato in legni rari, madreperla e avorio e attribuito a Pietro Piffetti, il più importante ebanista della corte sabauda. Il santuario ingloba nella sacrestia un antico pilone votivo, ancora oggi meta di pellegrinaggi, affrescato con una Madonna del Latte cinquecentesca di scuola piemontese, probabilmente d’ambito del maestro di Cercenasco. L’affresco ritrae la Vergine in cattedra nell’atto di allattare il Bambino, che tiene il Mondo, simbolo del suo dominio sul creato. Affresco della Madonna del Latte. Piastrelle in terracotta maiolicata della cupola. 109