Allenare gli allenatori - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Allenare gli allenatori - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Periscopio
Mondo
Un milione alla marcia della pace.
Ma le sinistre si insultano
Un milione di persone ha preso parte alla marcia della pace
svoltasi sabato scorso, 20 marzo, a Roma. Ma la grande manifestazione è stata pesantemente offuscata dall’aggressione
verbale cui è stato sottoposto il leader dei Ds Fassino. Questo fatto ha fatto emergere, una volta di più, la distanza esistente tra Ds e resto della sinistra sul tema della pace.
Decreto salva-calcio: tanti i contrari
Sospesa l’approvazione, da parte del Governo, del decreto
che consente alle squadre di calcio di spalmare su 5 anni i
debiti Irpef. A sostenere il provvedimento il presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi che è anche presidente del Milan. Contari Lega, Udc, alcuni esponenti di An, il centro-sinistra. Tra le squadre più indebitate ci sono Lazio e Roma,
entrambe quotate in Borsa. I tifosi di queste due ultime squadre, domenica scorsa 21 marzo, hanno provocato gravi disordini nella capitale ed hanno architettato una messinscena - diffondendo nello stadio l’infondata notizia della morte
di un ragazzo a seguito di una carica della Polizia - che ha indotto l’arbitro a sospendere il derby.
Kosovo, Iraq,Afghanistan:
nuovi focolai di violenza
Precipita la situazione in
Kosovo. Serbi e albanesi
hanno ripreso le violenze
reciproche. Epicentro degli
scontri è la città di Mitrovica. Si contano oltre 30 morti nel giro di una settimana.
Una sessantina i feriti tra i
soldati della forza di pace
multinazionale che conta 18 mila 500 presenze. La Nato ha
deciso l’invio di truppe di rinforzo: una compagnia di militari Usa e una seconda fornita dal nostro Paese.
Anche in Iraq la situazione è incandescente, specie dopo l’assissinio, in Palestina, dello sceicco Yassin. L’ultimo attentato, il 23 marzo, ha causato la morte di undici agenti della polizia irachena e di due civili. Intanto a livello internazionale
ci sono grossi sommovimenti dopo che il nuovo leader spagnolo Zapatero ha annunciato il ritiro delle truppe spagnole
dall’Iraq se entro il 30 giugno il comando della forza multinazionale non passerà all’Onu. E il leader polacco, che ha sempre convintamente appoggiato la guerra, si è detto “ingannato” dagli Usa sulla reale pericolosità di Saddam.
Grossi problemi anche in Afghanistan dove in un attentato
sono morte 100 persone e in un altro è stato ucciso un ministro.
Caro-latte artificiale:
se ne accorge anche Sirchia
Finalmente anche il ministro della Sanità, Girolamo Sirchia,
ha preso atto di un fatto noto da tempo a tantissimi genitori
italiani. Ovvero che il latte artificiale costa, nel nostro Paese,
fino a quattro volte di più che non all’estero. Sirchia si è deciso a intervenire in seguito a un’inchiesta pubblicata sul Corriere della Sera.
Benzina a prezzo d’oro
Altro che controllo dell’inflazione. Il prezzo della benzina, una delle voci che maggiormente spinge i prezzi all’insù, sta
galoppando verso nuovi record. La verde ha superato
quota 1,1 euro. Quasi due-terzi della cifra pagata per ogni rifornimento brucia in tasse (0,743 euro su 1,1).
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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L’AZiON
Primo Piano
Domenica 28 marzo 2004
e
L’AZiON
Primo
E SE LO SPORT NON E D U C A ?
IL 2004 PROCLAMATO ANNO EUROPEO
DELL’EDUCAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT
C’è sport e sport
I
l 2004 sarà l’anno degli Europei di calcio
e anche l’anno delle
Olimpiadi ad Atene.
Chissà se questo 2004
sarà vissuto anche come
l’anno in cui più si è riflettuto – e più si è cambiato –
sul tema dell’educazione attraverso lo sport?
È su questo tema, infatti, che l’Unione europea ha
scelto di puntare l’attenzione nel 2004. Un argomento che si annuncia quasi
“buonista”. In realtà sottende a una questione
“scottante” e che interessa
tante e tante famiglie. Anche se magari non sempre
i genitori dei piccoli praticanti una disciplina sportiva se ne rendono conto.
Oggi c’è sport e sport.
C’è lo sport che nasce
nel cortile, quello dei ragazzini che danno calci al
pallone o che giocano a rincorrersi. E poi continua al
Grest, in oratorio, a scuola,
nelle formazioni giovanili…
E in questo ambito l’aspetto educativo è fondamentale, anche se non sempre
tenuto in adeguata considerazione.
E c’è lo sport che è di-
ventato “altro”. Quello che
è diventato spettacolo, affare economico, luogo di
potere sociale e persino politico. In questo contesto il
gesto atletico, l’atleta-persona rappresentano ormai
solo la materia prima, su cui
costruire i “castelli di carta”
dei record, della spettacolarizzazione, del business… ma
anche del rischio-bancarotta. A
questo tipo
di sport, di
mestieranti
dello sport è
chiaro che
non interessa affatto la
dimensione
educativa.
Semmai è un curioso “optional”, utile anche – specialmente se attira nuovi
praticanti –, ma che non deve essere d’ostacolo.
Dentro questo variegato e contraddittorio mondo
dello sport oggi si può parlare sempre di educazione?
Lo sport non educa di sicuro quando i ragazzini che
praticano si ritrovano in società sportive in cui il singolo e il gruppo non sono
seguiti tenendo conto dei
loro tempi di crescita, delle dinamiche relazionali.
Né educa quando dirigenti
e allenatori puntano innanzitutto al risultato agonistico, alla vittoria, esigendo allenamenti e prestazioni
sproporzionati alle capacità
fisico-psichiche dei ragazzi, ricorrendo persino a
comportamenti illeciti,
come la somministrazione di sostanze dopanti.
L’essere
educatori
comporta una consapevolezza del
ruolo che si esercita; e chiede una disponibilità e una
preparazione specifiche,
che vanno al di là delle competenze tecnico-sportive.
Anche perché per i ragazzi
l’allenatore e l’accompagnatore diventano dei modelli di riferimento, dai quali assorbono comportamenti, modi di pensare.
E lo sport non educa
nemmeno se assume un
ruolo esagerato nell’ambito della vita e degli interes-
Lo sport ha
bisogno di
essere
disintossicato
I TREVIGIANI
E LO SPORT
revigiani sportivissimi. Lo afferma un’indagine commissionata lo scorso anno all’Swg dalla Provincia di Treviso, che ha interpellato 1.200 maggiorenni.
Un trevigiano su due risulta praticare uno sport almeno 2-3 volte la settimana.
La rassegna degli sport praticati
vede in testa il nuoto (praticato
dall’11% dei trevigiani), seguito,
…a ruota, dal ciclismo (10%).
Poi c’è calcio (7%), fitness (6%),
ginnastica (6%), jogging (5%), sci
(5%), tennis (3%), mentre un 2%
pratica la pallacanestro, la pallavolo, o il body building.
Nella fascia tra i 18 e i 24 anni, però, è il calcio il più popolare, con il 21%.
T
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CONSORZIO NAZIONALE
SETTIMANALI
SOC. COOP. a r.l. - ROMA
si dei ragazzi o degli adulti, al punto da far passare in
secondo piano altre dimensioni della persona, altre attività educative o ricreative. Non educa, infatti, se l’unico giornale che
viene letto è la “Gazzetta
dello sport”, se in televisione o al bar gli unici motivi d’interesse e di conversazione sono il campionato
di calcio, la Formula uno.
Né lo sport è educativo
quando diventa motivo di
tifo esasperato e, addirittura, di scontri tra persone –
le cronache di fatti del genere non finiscono mai –,
perdendo completamente
di vista una delle principali
caratteristiche dello sport:
la gratuità, la pratica disinteressata e animata unicamente dalla passione. Tanto che ci sono vari modi di
dire: “lo faccio per sport”,
“… così per sport”.
Lo sport del 2004 chiede
di essere disintossicato e
riportato alla sua purezza
originaria, alla sua grande
efficacia nell’accompagnare la crescita della persona.
E per far questo occorre una cultura nuova tra gli addetti ai lavori; occorrono
manifestazioni e “offerte”
sportive oneste; occorre
che queste vengano considerate da tutti lo sport principale, più importante.
“Sport palestra di vita”,
si sente dire. Ed è vero. Come uno specchio, lo sport
riproduce pregi e difetti della nostra società. Ma l’essere “palestra”, come per la
scuola, anche per lo sport
dovrebbe significare dare
ai giovani praticanti il “meglio”, introdurli a valori e a
uno stile di vita positivi che
possano poi agevolarli, renderli protagonisti di una società che mira ad essere migliore.
Altrimenti, nel migliore
dei casi, lo sport è stato
tempo perso, inutile. Ma
crediamo che nessuno si aspetti questo dallo sport.
Franco Pozzebon
Lo sport educa, ecco come
L’
attività sportiva contribuisce allo
sviluppo generale della personalità, trasmettendo competenze sociali come la tolleranza, la lealtà, la forza caratteriale.
Lo sport praticato regolarmente favorisce sul piano psicologico positive qualità,
come il lavoro di gruppo, il rispetto degli
altri, il rispetto delle regole, la disponibilità ad assumersi responsabilità, la capacità di cooperare, la creatività e la ricerca
della qualità.
In una società “sedentaria” una regolare attività fisica è un presupposto fondamentale per una vita lunga e sana.
Ma lo sport migliora anche le capacità
cognitive. Ed è dimostrato che nel rendimento scolastico le ore sportive contribuiscono a diminuire la comparsa di di-
sturbi durante le singole ore di lezione. E
l’ampliamento delle lezioni di educazione
fisica non è solo utile per acquisire competenze sociali, ma serve anche per favorire altri contenuti didattici.
Inoltre lo sport favorisce le relazioni tra
persone, offrendo la possibilità soprattutto a bambini e adolescenti di conoscere
coetanei di paesi e culture diversi.
L’attività fisico-motoria non solo produce benessere fisico ma è importante
per il benessere mentale ed è efficace strumento per la regolazione dello stress.
E le attività fisiche, in particolare l’allenamento di resistenza, contribuiscono a
combattere il cattivo umore e la depressione, poiché stimolano la produzione in
quantità elevata degli ormoni della felicità.
VICEPRESIDENTE DEL CONI
Sanson:“Forse occorre
ripartire da zero”
«O
UN ALLENATORE E INSEGNANTE:“È PIÙ
FACILE EDUCARE CON LO SPORT A SCUOLA”
Allenare gli allenatori
D
onato Fiume è
un bravo maestro di sport.
Chi lo ha avuto come allenatore di basket o chi
lo ha come insegnante di
educazione fisica (attualmente in classi dello
scientifico e dell’itis vittoriesi) lo sa...
Non un decoubertiniano all’eccesso, che “l’importante è partecipare” e
un sorriso mieloso che si
vinca o che si perda. No:
Donato si agita, incita, urla, parla anche con l’arbitro, prova sempre a vincere. Onestamente.
Il vittoriese d’adozione
Donato Fiume ha una
prospettiva controcorrente sui rischi che lo
sport degenerato di debiti, dibattiti, doping e denaro può avere sullo
sport-passione dei giovani e di tutti i dilettanti.
«Più sarà negativa la situazione nello sport professionistico, e più sarà
facile in futuro praticare
l’educazione attraverso lo
sport a livello giovanile».
Perché?
«Un esempio: tutti
hanno visto Panucci che
si è rifiutato di entrare in
campo (contro la Reggina). E tutti hanno sentito
che è stato pesantemente
multato. Questo è un
messaggio molto chiaro.
Se i ragazzi vengono
adeguatamente sensibilizzati dagli istruttori, diventerà spontaneo il rifiuto di certo tipo di sport.
Quando il 60% delle squadre di serie A rischia di
non potersi iscrivere al
campionato per debiti, è
difficile credere ancora in
quel mondo. La situazione negativa è così manifestamente grave che chi
la legge capisce bene che
tutto il castello di carte
sta per crollare. E allora
penso che nel prossimo
futuro crescerà lo sport
dilettantistico, come Csi
o Uisp, certamente più
misurato ed etico».
In base alla sua esperienza, è più facile educare allo
sport nella scuola o
nelle società sportive?
«È più facile nella
scuola, perché nelle società sportive, anche se
non viene manifestata, a
lungo andare si avverte
la tendenza dei dirigenti
a puntare a vincere o a
crescere un campione da
rivendere piuttosto che educare allo sport. Ma l’idea di guadagnarci ormai
è un illusione, i cartellini
non li paga più nessuno,
neanche le grandi società».
Come trovare l’equilibrio tra il far giocare tutti, in una
squadra giovanile, e
cercare di vincere?
«Se in una squadra giocano sempre gli stessi 4
o 5, i panchinari perenni,
quando saranno necessa-
Donato Fiume, insegnante di educazione
fisica e allenatore di basket
ri, non daranno il loro
contributo, perché avranno già perso l’entusiasmo, sentendosi sminuiti. E invece bisogna
dare la motivazione a ciascuno, a prescindere dalle capacità: creare un
gruppo che abbia qualità,
anche morali».
Ma questo può scontrarsi con la voglia
di vincere. Supponiamo che nella sua
squadra, al momento decisivo, fa giocare un ragazzo non
bravo. Perdete. Viene a protestare un
altro: “Ma se faceva
giocare lui che è più
bravo vincevamo…”.
Cosa risponde?
«Che non si può giocare in pochi. Altrimenti
magari adesso è facile
vincere, ma se non co-
Domenica 28 marzo 2004
struisci qualcosa in una
logica pluriennale poi rischi di non giocare più:
magari perché non ci sono abbastanza persone
per fare una squadra».
Nella pallacanestro
– il mondo che conosce – gli allenatori hanno la preparazione per fare gli educatori?
«Ci sono due percorsi
di formazione diversi per
gli allenatori, delle categorie giovanili maggiori
e degli adulti, e per gli istruttori, di minibasket.
Ma non tutti hanno questi titoli: troppo spesso responsabile di una squadra è chi è disponibile,
non chi è qualificato. E la
Federazione di fatto avalla questa situazione».
A volte si osser va
che i ragazzi che fanno sport agonistico
– specialmente il calcio – ereditano tutti
i vizi del professionismo: si credono
chissà chi, protestano con gli arbitri,
danno sempre la
colpa agli altri…
«A scuola, nel torneo
di calcio fra gli istituti vittoriesi, i ragazzi tesserati
si sono sempre comportati in maniera esemplare, anche quando gli arbitri non erano all’altezza
della situazione. Nella
scuola lo sport ha un valore più educativo, il risultato diventa quasi secondario. Quel che conta
per i ragazzi, al massimo,
è… perdere qualche ora
di scuola!
Nelle società si comportano diversamente,
perché ci sono adulti diversi, con
obbiettivi diversi: tutto dipende
dai messaggi
che tu adulto
lanci, da come
tu prepari i ragazzi ad affrontare le problematiche sportive e di gruppo».
Tommaso
Bisagno
ccorre ricercare
una nuova cultura sportiva. O forse bisogna
recuperarla, perché si è persa». A dirlo è Mario Sanson,
da una vita dentro lo sport,
è stato per dieci anni presidente del Comitato provinciale delle Federazione Gioco Calcio mentre ora è vicepresidente del Coni trevigiano. «Sono convinto che
la dimensione educativa sia
per lo sport una condizione
irrinunciabile.
Diversamente ritengo che il raggiungimento di un risultato
sportivo, l’esaltazione del
gesto atletico da soli non
abbiano nemmeno significato. Per il singolo con il
passar del tempo, infatti, l’esperienza sportiva perde valore se insieme all’attività
non c’è stato anche un arricchimento umano, una
maturazione personale».
Le società sportive se
ne rendono conto?
«Chi dirige una società
sportiva, chi allena una
squadra deve avere ben presente che si è assunto il ruolo anche di educatore. Ho
segnali di una ritrovata coscienza da parte di tanti operatori sportivi.
Ma ci sono anche segnali
preoccupanti. Il caso Pan-
tani, i fatti del derby RomaLazio di domenica scorsa
mostrano come il mondo
dello sport sia davvero arrivato a un punto critico.
Penso che bisognerebbe
fermare tutto lo sport per
sei mesi e poi ricominciare
da zero. Forse solo così si
potrebbero recuperare i capisaldi, le condizioni basilari per una cultura sportiva:
l’accettazione delle regole, il
rispetto per l’avversario, la
disponibilità all’impegno e
al sacrificio».
Primi protagonisti gli
allenatori?
«Sì, ma ancora non basta.
Perché quando ci sono allenatori che non mettono al
primo posto la vittoria, può
accade che siano loro a rimetterci. Perché i dirigenti
si aspettano il risultato. Co-
Mario Sanson, vicepresidente provinciale
del Coni di Treviso
FALZÉ / GENITORI AL BIVIO
“Basta agonismo
per nostro figlio”
S
iamo entrati in casa
Zamai, a Falzè di
Piave, una delle tante famiglie in cui il figlio è impegnato nello sport. Mamma Adriana svolge attività
di assistente domiciliare,
papà Giambattista fa il metalmeccanico e Samuele,
l’adolescente del gruppo,
si appresta, a 14 anni, a sostenere l’esame di terza
media. E in futuro si vede
iscritto all’Ipsia di Conegliano, probabilmente come installatore termico.
Ma fino a poco tempo fa era impegnato in gare ciclistiche a livello agonistico. Cinque anni di ciclismo e due da esordiente.
Sarebbe dovuto diventare
allievo. Sarebbe? Sì, perché
Samuele ha lasciato il ciclismo. Anzi, si è visto costretto a smettere di giocare. Nessuna pressione da
parte dei genitori, ma lui
proprio non ce la faceva più.
Allenamenti 2-3 volte la settimana, gare la domenica e
a volte anche la sera in periodo estivo. 40-50 chilometri a botta. E se avesse continuato sarebbe passato ai
70 chilometri. Roberto Della Libera, allenatore del
team di Samuele, non ha opposto resistenza. Lui concepisce lo sport come un’attività che deve divertire chi
lo pratica. Lui, come i signori Zamai.
Ma non tutti la
pensano così.
«Alcuni genitori e allenatori – confida
Giambattista –
fanno vivere la
cosa ai ragazzi
in termini estremamente
competitivi.
Mi viene in
mente il caso
3
me Coni provinciale stiamo
lavorando proprio in questa
prospettiva: la formazione
dei dirigenti. Se anch’essi
non sono pienamente consapevoli di quel che stanno
facendo, si fa diseducazione».
Cosa accade quando
lo sport non è concepito come momento educativo?
«Tra i problemi c’è l’abbandono di tanti ragazzi,
quando non si trovano a loro agio, non si sentono capiti, accettati; quando viene
chiesto loro troppo. Ricordo che, quando ero presidente del Comitato provinciale Figc, dovemmo intervenire perché in certe società veniva fatta selezione
già a 8-10 anni.
Ma ci sono anche genitori che sbagliano, che vedono i loro figli già campioni, pieni di soldi. Oppure
“scaricano” i loro figli a fare sport, senza interessarsi
all’attività che viene loro
proposta».
Coinvolgimento dei genitori, dunque?
«Come Coni ad ogni convegno che organizziamo, invitiamo sempre anche operatori del mondo giovanile
e genitori. Mentre con le società insistiamo perché vengano indette riunioni periodiche con i genitori per spiegare loro attività, finalità,
metodologie, disponibili anche raccogliere i loro suggerimenti e proposte. È importante che tra tecnici e genitori ci sia scambio». (FP)
di una ragazzina di 11 anni che durante la gara porta auricolari che le consentono di ricevere on-line i consigli tecnici del padre. E se l’esito della gara
è negativo, le reazioni paterne non sono delle più
serene». Assurdo, pensiamo. «Non si può parlare di sport-spettacolo a
questi livelli – continua
Giambattista –. Pare quasi che la competizione
sussista tra i genitori, non
tra i ragazzi, che tendono
a supportarsi a vicenda e
a fare gioco di squadra. Alla loro età correre in bici
è un divertimento, e così
deve essere». Sport-divertimento, quindi. Prima
di accomiatarci dalla famiglia Zamai, una famiglia
come tante altre, ci chiediamo se le rette di partecipazione alla squadra abbiano pesato sul budget
familiare. «Il contributo alla società era appesantito
dalle assicurazioni sulla
persona che vanno sempre pagate. La quota comprendeva la tuta in dotazione. Casco, guanti, scarpe e ovviamente bici erano a carico nostro».
Samuele ora è uscito.
Lo potete incontrare sulla
sua mountain bike mentre pedala spensierato con
i suoi amici per le vie di
Falzè.
Angela Deganis
4
Attualità
Attualità
Domenica 28 marzo 2004
NordEst
NOTIZIE
Treviso, priorità dei parcheggi:
la posizione dell’Ascom
La soluzione del problema-parcheggi deve avere la priorità. Lo ribadisce l’Ascom di Treviso, per bocca del suo
direttore. «Il park del pattinodromo, assieme al realizzando park Dal Negro – asserisce Piero Tedesco – costituiscono punti strategici per dare facile accessibilità
al centro storico e servizio allo shopping, al turismo e
in parte alla residenza», oltre ad altri siti sempre nella
prossimità del centro. Anche a costo di sacrificare “reperti” quali il muro di “controscarpa a ridosso della cinta muraria di Treviso... «È sconcertante che il soprintendente Monti – prosegue Tedesco – si fossilizzi sull’idea di salvare un muro, sebbene reperto storico di un
certo valore, rischiando così di sacrificare la possibilità
di un progetto ben più ampio e qualificante, quale quello di una progressiva pedonalizzazione».
Ambiente acqua: Bedoni,
recuperare rapporto con territorio
«È emerso il senso di straordinaria attualità che ha assunto nella società contemporanea la necessità di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente in cui
viviamo e il rischio di una crescente indisponibilità di
un bene primario come l’acqua che è essenziale alla vita di ciascuno di noi. Una indisponibilità che da null’altro dipende se non dai nostri errati e colpevoli comportamenti, dal nostro modo disinvolto e sbagliato di
intendere il rapporto tra uomo e natura». È quanto ha
affermato il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni all’incontro “Etica, l’attualità delle origini” che si è svolto
in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
Incendi boschivi:
l’obiettivo è prevenirli
«Negli ultimi anni, in Veneto, ma non solo, la superficie boschiva percorsa dal fuoco è diminuita sensibilmente, benché il numero degli incendi sia aumentato.
Siamo diventati bravi a spegnere, ora dobbiamo diventare bravi a prevenire, perché gli incendi non ci siano,
con una capillare presenza nel territorio e sapendo che
la causa principale è attribuibile nella quasi totalità dei
casi ad attività umane». Lo ha ribadito l’assessore Massimo Giorgetti, nel chiudere il convegno sulla lotta agli
incendi boschivi, promosso dell’ambito del V Meeting
regionale di protezione civile svoltosi a Lonigo. Nel corso dei lavori è stato fatto il punto sulla evoluzione del
sistema, che si basa
su un addestramento
specifico e sull’impiego di mezzi e materiali, oltre chi di dotazioni individuali, assolutamente all’avanguardia (e costose).
Gli italiani sempre più
attratti dalla bellezza
dei tanti borghi
del Belpaese.
Ma lo Stato si è
dimenticato di loro.
DOMENICA 28 È LA FESTA DELLA “PICCOLA GRANDE” ITALIA
Piccoli Com uni,
belli e impossibili
IL SINDACO / DAL CIN
Siamo senza soldi! P
P
iaccia o non piaccia
qualsiasi riforma
dello Stato deve passare di
qua. Ossia attraverso i Comuni, divenuti il “terminale” deputato a dare attuazione concreta a gran
parte delle
decisioni prese in alto
(Bruxelles,
Roma, Venezia o Treviso
che
sia).
Qualsiasi
riforma, per
sperare di aver successo,
deve essere
commisurata alla capacità
di tenuta dei Comuni, specie di quelli piccoli che eroicamente continuano a
sopravvivere dopo essersi
dissanguati per consentire il risanamento finanziario dello Stato. Un conte
Dracula che sembra insaziabile: «A fronte di tagli
notevoli dei trasferimenti
da parte dello Stato, le risorse locali sono modeste
e non consentono agli amministratori di soddisfare
le aspettative dei cittadini
sia in termini di opere pubbliche che di servizi sociali
– commenta Pierina Dal
Cin, giunta dopo 14 anni al
capolinea (suo malgrado)
della sua lunga esperienza di sindaco –. Sto maturando un rifiuto di come è
oggi impostato il decentramento di funzioni dallo
Stato ai Comuni: non perché le deleghe siano eccessive ma perché vuol solo dire imporre nuove imposte comunali». Ma cosa
dovrebbe fare con assoluta priorità lo Stato a favore
dei piccoli enti? «La pere-
quazione dei trasferimenti che ci viene promessa almeno da 15 anni – risponde Dal Cin –. Invece va detto che in termini di sburocratizzazione molto di concreto è stato
fatto: ma per
quanto si semplifichi
se
mancano le risorse
poco
cambia per
noi amministratori. Purtroppo non noto una maggiore attenPierina Dal Cin zione dello
Stato nei confronti dei nostri problemi.
Anzi, basti pensare a come
è stata disattesa la forte
pressione per abolire il divieto del terzo mandato».
S
oldi, agevolazioni,
cooperazione, fantasia. Solo mettendo insieme questi quattro ingredienti si otterrà la ricetta capace di trasformare quello che oggi è
un problema, la piccola
dimensione, in un’opportunità. Ma come accade per le politiche familiari anche per le politiche a sostegno dei piccoli Comuni la regola è
la frammentarietà e la
navigazione a vista.
Manca, in altre parole,
un progetto di ampio respiro che guardi oltre
l’oggi.
SOLDI
I piccoli Comuni sono
i più salassati dai tagli
dei trasferimenti ordinari statali. Fermare questa “emorragia” è la prima richiesta allo Stato.
La seconda è di rifinan-
iccolo Comune? Bello e impossibile. Bello per
gli italiani che hanno cominciato, da qualche
tempo, a riscoprire i saperi e i sapori dei borghi del Belpaese. Impossibile per gli amministratori dei
medesimi chiamati a districarsi in una selva di norme
che valgono per Portobuffolè come per Roma e a dover far quadrare conti sempre più in sofferenza a causa dei tagli ai trasferimenti statali.
Questa domenica la piccola grande Italia dei 5 mila 868 Comuni “belli e impossibili” (ovvero con meno
di 5 mila abitanti) farà finalmente sentire la sua voce.
Una voce che vorrebbe contare di più dal momento che
ECCO COSA SERVE AI PICCOLI CO MUNI PER USCIRE DALLE DIFFICOLTÀ
Soldi, agevolazioni, cooperazione, fantasia
ziare il fondo per gli investimenti “svuotato” ormai da qualche anno. In
terzo luogo l’associazione dei Comuni chiede:
un fondo speciale in favore dei Comuni con
meno di 3 mila abitanti e
un fondo perequativo
per la promozione dello
sviluppo economico e la
solidarietà sociale a sostegno di quelle realtà
dove più grave è il processo di spopolamento e
di dissesto del territorio
(per finanziare misure a
sostegno dei nuclei familiari, dei servizi per disabili, delle scuole materne e asili nido...).
AGEVOLAZIONI PER AMMINISTRATORI E RESIDENTI
È necessario un ulteriore passo verso la semplificazione amministrativa con normative differenziate per i lavori pubblici (bandi, procedure
di appalto...) e verso una
maggiore flessibilità nella gestione del personale. Un progetto di legge
già approvato dalla Camera, che porta la firma
del presidente di Legambiente Ermete Realacci, introduce incentivi
economici per chi vive in
un piccolo Comune: Ici
agevolata per i residenti,
SGEUE DALLA PRIMA
C’
è un doppio modo di usare ideologicamente il terrorismo. Il primo consiste nell’amplificare al massimo il
pericolo del terrorismo, presentandolo come una minaccia incombente di distruzione totale della nostra vita e della nostra
civiltà. Il terrorismo, si dice, ha ormai in
mano la vita dei nostri popoli. L’attentato
di Madrid, ad esempio, ha condizionato le
elezioni democratiche della Spagna decretando la vittoria del socialista Zapatero, contro tutte le previsioni. Ormai siamo
in loro balia. Bisogna coagulare tutte le
forze per fermarlo a qualsiasi costo, con
qualsiasi mezzo. La guerra è pienamente
giustificata anche nella sua versione preventiva. La piena adesione alle decisioni
dell’America, l’unica potenza che ha la pos-
sibilità di piegare con la forza il terrorismo, è la salvezza. Chi critica queste decisioni è un traditore.
L’altro uso ideologico del terrorismo è
quello nascosto in alcune pieghe del pacifismo. No assoluto alle guerre che l’America sta scatenando contro i popoli con
la scusa di colpire il terrorismo, ma in
realtà per consolidare il suo impero sul
mondo e mettere le mani sulle risorse globali. Quello che viene chiamato terrorismo è, in fondo, una resistenza a questa
volontà di dominio mondiale. Gli attentati in Iraq non sono atti di terrorismo, ma
lotta di resistenza di quel popolo contro
l’invasione americana. Purtroppo anche
l’Italia partecipa a questa invasione per
cui è inutile poi piangere i nostri morti.
rappresenta il 72% del totale dei Comuni italiani dove
risiede il 19% della popolazione totale che è il custode
del 55% del territorio nazionale. L’occasione è data dalla prima edizione di “Voler bene all’Italia”, festa nazionale promossa da Legambiente, Maurizio Costanzo Show
e Corriere della Sera. Una giornata per valorizzare le
bellezze e le risorse di questi territori, dal patrimonio
storico-culturale alla straordinaria ricchezza di paesaggi
e natura. Nei Comuni che hanno aderito all’iniziativa
si terranno concerti di bande, i sindaci faranno da cicerone ai visitatori, i ristoratori offriranno prodotti tipici. Contemporaneamente a Roma il presidente della
Repubblica Ciampi riceverà una delegazione di primi
cittadini che, per l’ennesima volta, sottoporranno a
Ciampi un elenco di “richieste urgenti” per la sopravvivenza dei piccoli enti locali. Per l’ennesima volta Ciampi dimostrerà la sua (davvero sincera) solidarietà verso questi borghi “parte integrante della nostra identità,
e della nostra patria e presidio di civiltà”. E per l’ennesima volta tutto si fermerà là perché i parlamentari
sono affaccendati, da anni..., in tutt’altre faccende.
A quattro giorni dalla manifestazione (cioè in tempo
utile per un’adeguata pubblicità), “Voler bene all’Italia”
conta solo tre adesioni dal territorio della nostra diocesi (Caneva, Orsago e Trichiana). Un’altra occasione
perduta per farsi vedere e sentire.
Federico Citron
In un cartello della manifestazione di pace a Roma sabato scorso si leggeva questa agghiacciante scritta: “I morti occidentali? Chi la fa l’aspetti!”. Come dire:
ce li siamo meritati! Ovvia la conclusione:
via subito dall’Iraq e lasciamo libero quel
popolo.
Una coscienza che non si lasci ottenebrare dalla passione politica, ma che consideri i fatti umani nella loro valenza morale, non può accettare né l’una né l’altra
strumentalizzazione. Il terrorismo è l’espressione di quel male radicale, presente nel cuore dell’uomo, che è l’odio contro l’altro uomo. Può essere stimolato da
comportamenti altrui sbagliati, ma in nessun modo può essere giustificato. Non si
può essere per la pace e poi avallare atti
di terrorismo e imitarli con violenze contro chi la pensa diversamente. Ma nemmeno si può usare il pericolo del terrorismo per giustificare qualsiasi intervento,
anche quelli che fanno leva sul sentimento di vendetta, anche quelli che comportano, alla fine dei conti, uno spargimento
di sangue molto superiore di quello del
terrorismo stesso.
Il Papa, domenica scorsa, ha ripetuto il
no alla violenza gridando, con la sua voce
malata, una frase che racchiude tutta la verità della vita: “L’amore è più forte dell’odio e della morte”. Dovrebbe essere, per
chi crede, il criterio ultimo che guida ogni decisione, anche quelle riguardanti le
azioni da intraprendere nei confronti del
terrorismo. (GpM)
incentivi per chi recupera il patrimonio edilizio,
diminuzione dell’imposta di registro per l’acquisto di immobili, premi di insediamento a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza o la sede di effettivo svolgimento della propria attività economica (impegnandosi a
non modificarla per un
decennio) da un Comune con popolazione superiore a 5 mila abitanti
a un piccolo Comune.
Nella proposta Realacci
si prevede anche: aperture alternate o uffici
mobili delle Poste e possibilità di pagamento dei
conti correnti negli esercizi commerciali (che
diventerebbero centri
multiservizi); possibilità
di convenzioni tra Regioni e Ministero dell’istruzione per finanziare
il mantenimento delle
scuole nei piccoli paesi.
COOPERAZIONE
Al settembre 2003 esistevano, in Italia, 207
Unioni di Comuni per
circa 900 enti locali interessati. Si tratta di una
forma di collaborazione
stabile, di media o lunga
durata, tra Comuni contermini, finalizzata all’erogazione di ser vizi, a-
vendo come obiettivi il
risparmio economico e
il miglioramento della
qualità dei servizi stessi.
Inoltre non sono da sottovalutare i benefici conseguibili nelle relazioni
esterne: tre/quattro Comuni di 8 mila residenti
hanno più peso contrattuale che non uno con 2
mila residenti. L’associazione dei Comuni sottolinea, però, come anche i fondi incentivanti a
favore di chi intraprende la strada dell’Unione
stiano notevolmente scemando. Nessuna esperienza di questo tipo è
stata avviata nella nostra
diocesi.
FANTASIA
Ma soldi, agevolazioni
e cooperazione non consentiranno il “colpo d’ala” ai Comuni se agli amministratori manca la
fantasia. Ovvero la capacità di caratterizzare e
far emergere il proprio
territorio. Per restare in
diocesi si pensi a quello
che è stato fatto a Sarmede “paese di fiaba” a
Combai “terra dei marroni”, a Col San Martino
“culla del prosecco”. Le
strade della promozione
sono molteplici: dalla
cartellonistica per segnalare i prodotti tipici
Domenica 28 marzo 2004
I Comuni con meno
di 5 mila abitanti sono
stati caricati di tante
competenze. Ma non
dei fondi necessari ad
esercitarle.
MARCO GOLDIN
Investire in cultura
A
nni fa il critico d’arte
Marco Goldin, brillante “inventore” delle supercelebrate mostre trevigiane sugli Impressionisti,
decise di lasciare la caotica
Treviso per Cison: «Fu una
scelta casuale - racconta Goldin -. Come famiglia avevamo deciso di andare ad abitare in un luogo di collina dove si potesse gustare il paesaggio, la natura, una vita
possibilmente più tranquilla
a contatto con la natura. La
scelta era di andare a vivere
nella fascia Pedemontana tra
Vittorio e Follina, e casualmente abbiamo trovato a Cison una casa che ci piaceva».
Ma accanto agli aspetti positivi - aria più sana, verde,
bei paesaggi - presto sono e-
all’utilizzo di internet. La
proposta di legge Realacci chiede anche un
impegno alla televisione
“a divulgare realtà storiche, artistiche, sociali, economiche ed enogastronomiche dei piccoli
Comuni”.
In questo senso molto
è stato fatto, negli ultimi
anni, anche il alcune aree della diocesi, specie
grazie ai fondi europei
(percorsi
naturalistici...), all’intraprendenza
dei privati (bed and
breakfast, agriturismo,
CastelBrando...), all’associazionismo (rilancio
del San Boldo, Mele a
Mel...). Idee e realizzazioni che, però, rischiano di non esprimere tutte le loro potenzialità
causa la mancanza di
coordinamento e di integrazione.
Marco Goldin
mersi i limiti del piccolo Comune che «riguardano in
modo particolare la vita dei figli: c’è veramente poco per
loro. La qualità delle proposte
per i ragazzi e i giovani è scadente. Se una persona vuole
ritirarsi in tranquillità e semisolitudine questi sono luoghi
che vanno assolutamente bene. Ma il tessuto socio-culturale lascia a desiderare. E
non solo qui ma in tutta la
Pedemontana». Da qui una
richiesta agli amministratori: «Invertire la rotta rispetto
a quello che si è fatto finora.
Per risolvere i problemi serve un accrescimento culturale. La cultura, intesa in senso largo e vivo, è il motore
che muove le cose e che consente alle persone di uscire
dall’isolamento. E purtroppo
talora constato nei piccoli
paesi una mentalità che si
compiace dell’isolamento. Invece è dal dialogo e dalla condivisione delle situazioni che
nasce un vero processo di accrescimento personale e culturale. Infine credo che si dovrà stare bene attenti a non
perseguire scelte di carattere urbanistico e paesaggistico che vadano a detrimento
della bellezza dei luoghi, che
resta il punto di forza di questo territorio e il motivo per
cui la gente decide di venirci
a vivere o farci un’escursione
il fine settimana».
TRENI. Sconto “una tantum”
per i pendolari
P
er compensare almeno in parte i disagi subiti, la Regione Veneto è intenzionata a “stornare” a favore dei pendolari, come sconto “una tantum”
sull’abbonamento ferroviario, la penale di 540 mila euro che ha applicato
a Trenitalia Spa per la soppressione unilaterale, nel 2003, di alcuni treni e
per i ritardi superiori a quelli preventivati.
La restituzione ai pendolari avverrà in unica soluzione non appena saranno state completate le procedure per l’attuazione; presumibilmente con il
mese di maggio. Si tratterà di uno “sconto” sul costo del rinnovo dell’abbonamento sulle linee interne del Veneto (del 5% su quello settimanale,
del 13% su quello mensile, del 3% sul trimestrale e dell’1% sull’annuale).
Gli abbonati ai servizi locali ferroviari del Veneto sono circa 55 mila (14
mila abbonamenti settimanali, 37 mila mensili, 100 trimestrali e 4 mila annuali) e il servizio è effettuato da circa 700 treni al giorno.
5
SABATO 27 A VOLPAGO
Avis trevigiane
in assemblea
T
utte le Avis comunali
della
Marca, a rappresentanza di 32 mila soci donatori, si riuniscono sabato 27 marzo nel pomeriggio per fare il punto
della situazione in merito alle attività dell’Associazione.
L’appuntamento con
la 54esima assemblea dell’Avis provinciale è per le
15 presso gli impianti sportivi della scuola media di
Volpago del Montello, in via
F. Maria Preti 1.
L’incontro verterà sull’andamento delle donazioni di sangue, plasma e piastrine in provincia. Nel
2003, nella Marca, i 32 mila avisini trevigiani hanno
fatto segnare un record storico: 42 mila donazioni e un
incremento del 5,47% rispetto al 2002. I servizi mobili hanno raccolto 13 mila
346 sacche in 62 paesi della provincia. Presso i centri
trasfusionali le sacche raccolte sono state 10 mila 100
a Treviso, 5 mila 806 a Castelfranco, 4 mila 74 a Montebelluna, 4 mila 477 a Conegliano, 2 mila 268 a Vittorio Veneto, mille 234 a Oderzo, 709 a Motta di Livenza.
Uno sforzo grande è stato fatto anche per la donazione di piastrine, che sono
aumentate addirittura del
300%, destinate al nuovo reparto di oncoematologia
del Ca’ Foncello di Treviso.
A fronte di questo incremento, però, è cresciu-
ta anche la richiesta da parte degli ospedali trevigiani.
Sulla necessità, quindi, che
le donazioni continuino a
crescere anche nel 2004
per non slittare nella carenza di sacche, all’assemblea di sabato insisterà il
presidente provinciale dell’Avis, il mottense Diego Sala.
E si parlerà anche dell’acquisto della nuova sede,
delle iniziative di sensibilizzazione rivolte alle organizzazioni di categoria, ai
giovani, ai militari, agli studenti e alle donne, sui rapporti con Ulss e istituzioni,
sulle novità introdotte dall’approvazione del nuovo
Statuto nazionale dell’Associazione e del quarto Piano sangue e plasma regionale ormai in dirittura d’arrivo. Sono previsti interventi da parte dell’Associazione Midollo osseo e ricerca di Treviso e della
Confartigianato, che con
l’Avis collaborano. Nel corso dell’assemblea verranno
annunciate delle novità: la
nuova collaborazione con
Ascom Confcommercio e
con alcuni periodici, e un
progetto in Africa.
GIUBBOTTI ARANCIONI IN
VIGORE DAL 1º APRILE
D
a giovedì prossimo 1º aprile scatta l’obbligo per
tutti gli automobilisti di utilizzare, in caso di necessità, il giubbotto o le bretelle retro-riflettenti ad alta
visibilità.
La legge in realtà non rende obbligatorio il giubbotto su tutte le auto (come avviene invece per il triangolo),
ma stabilisce che qualsiasi operazione di emergenza intorno all’auto vada effettuata con il famoso giubbotto arancione. Così l’eventuale contravvenzione scatterebbe
solo se si è colti “in flagranza”. Un obbligo indiretto, quindi, ma sempre un obbligo. E se un automobilista viene
investito nei pressi della sua auto senza indossare il giubbotto catarifrangente, l’assicurazione non pagherà.
Questa è l’unica certezza dell’operazione “giubbotti”.
Mancano invece statistiche certe su quanti automobilisti vengono investiti mentre stanno cambiando una gomma, su quanti incidenti si potrebbero evitare con questa
norma, sui benefici indiretti legati alla maggiore visibilità dei pedoni intorno ad auto ferme.
Inoltre, è almeno curioso che l’obbligo riguardi solo
i conducenti dei veicoli immatricolati in Italia e non anche i conducenti di quelli immatricolati all’estero.
Un consiglio per gli automobilisti che ancora non ce
l’hanno: prima di acquistare
il giubbotto è bene controllare con attenzione l’etichetta
che deve riportare il marchio
CE e l’indicazione Uni En
471.
6
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 28 marzo 2004
I 46 DIOCESANI IN TERRA SANTA
Tra i pellegrini
don Lucio
Marian:“Qui
c’è tanta
rassegnazione.
Non
s’intravvedono
sbocchi”
Vittoriesi pellegrini
nel momento tragico
È
stata una Betlemme presidiata in ogni angolo
da soldati dell’esercito israeliano, armati fino al
collo, una delle ultime tappe del pellegrinaggio di 46
diocesani in Terra Santa.
Pellegrinaggio coinciso
con uno dei momenti più
tragici della storia recente
di questa martoriata terra:
l’uccisione dello sceicco
Ahmed Yassin, leader del
movimento Hamas. All’alba di lunedì scorso, 22 marzo, elicotteri dell’esercito israeliano hanno lanciato
missili contro l’auto su cui
viaggiava Yassin. L’operazione - supervisionata dal
capo del Governo israeliano, Ariel Sharon - ha provocato 9 morti. I movimenti terroristici palestinesi hanno reagito promettendo attentati devastanti contro la popolazione israeliana. «Il giorno
dell’attentato i muezzin
hanno elevato preghiere in
tutta la città - racconta via
telefonino da Betlemme
don Lucio Marian, uno dei
46 pellegrini diocesani -.
Dopo quel tragico evento
le misure di sicurezza sono aumentate, ma il nostro
programma non è cambiato. Proprio oggi (merco-
Don Lucio Marian, parroco di Lutrano, tra
i pellegrini in Terra Santa
D
al 1° gennaio
2003 vige l’obbligo della tenuta del
“Registro dei trattamenti” per le aziende,
operanti in ambito agricolo o extragricolo, che
impiegano prodotti fitosanitari nella produzione o nel mantenimento
del verde pubblico.
Dall’entrata in vigore della norma ad oggi
a livello regionale sono
stati tanti gli operatori
che hanno dimostrato
consapevolezza sulla
necessità di registrare
accuratamente i trattamenti con prodotti fitosanitari eseguiti, conser vando presso l’a-
ledì 24 ndr) abbiamo potuto visitare Betlemme. Siamo stati uno dei pochi
gruppi che vi sono potuti
accedere. Abbiamo atteso
40 minuti al check-point,
siamo stati perquisiti, ci sono stati controllati i passaporti. A Betlemme fanno
entrare solo i pellegrini. I
residenti non possono uscire, sono praticamente
bloccati lì. È tutto chiuso.
Anche per poter visitare il
Muro del Pianto abbiamo
dovuto superare dei rigidi
controlli. Fortunatamente
ieri abbiamo visitato anche
la spianata delle moschee».
Ma che aria si respira
tra i sacerdoti originari della nostra Diocesi che da anni vivono in Terra Santa?
«Ci siamo incontrati con il
vescovo Marcuzzo e con
gli altri preti nostri conterranei. Cosa dicono? Che
questa purtroppo è la situazione - spiega don Lucio -. Sono rassegnati, non
vedono sbocchi, sono tristi. Abbiamo visto il grande muro di separazione
che gli israeliani stanno co-
DOPO L’UCCISIONE DI HAMED YASSIN
Ora è tutto più difficile
S
essantacinque anni, tetraplegico da 53 per un incidente avuto da ragazzo durante una partita di calcio, semicieco, lo
sceicco Ahmed Yassin nel dicembre
1987 aveva fondato
Hamas (ardore), il
movimento integralista islamico autore di
numerosi attentati
contro Israele. Grazie ad una capillare
rete di ospedali, asili, scuole e assistenza
sociale Yassin era
riuscito ad aggregare intorno al suo progetto - liberare la Palestina ed eliminare Israele -, numerosi militanti
delusi dalla politica di compromesso di Arafat. Negli ultimi tre anni
e mezzo sono state 2 mila 500 le vittime palestinesi del conflitto e 900
quelle israeliane.
Un atto non giustificabile.
L’esecuzione extragiudiziale di
Yassin è stata unanimemente condannata. Anche il Vaticano si è unito «alla comunità internazionale
nel deprecare – sono parole del
portavoce Navarro-Valls – questo
atto non giustificabile in alcun stato di diritto. La pace autentica non
può essere frutto di una esibizio-
ne di forza ma di un’azione morale e giuridica». Anche il card. Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo il 22 marzo i lavori del Consiglio
permanente ha ricordato «la situazione mondiale sempre
più minacciosa e
densa di pericoli»
con l’“orribile” catena di attentati terroristici (Mosca, Madrid) «per non parlare del continuo
spargimento di sangue in Terra Santa e
in Iraq, dove però la firma della
Costituzione provvisoria è un passo significativo verso la restituzione del loro Paese agli iracheni».
Si apre un
nuovo
inquietante
capitolo del
conflitto
struendo in Cisgiordania:
è una cosa tremenda, stanno tagliando a metà case e
cortili».
Ricordiamo che il pellegrinaggio diocesano, guidato da don Giuseppe
Querin, è partito lo scorso
18 marzo per concudersi il
Verso un conflitto religioso?
«Un atto di stupidità che aggrava il
conflitto già in atto
tra palestinesi e israeliani», così Uri
Avnery, scrittore
ed ex parlamentare
israeliano, stigmatizza l’uccisione del
leader spirituale di
Hamas, lo sceicco
Ahmed Yassin. «Si
tratta – ha detto
Avnery – dell’inizio
di un nuovo capitolo del conflitto tra israeliani e palestinesi, quello della guerra di religione, che per sua
stessa natura non è facilmente risolvibile». Ad avviso dello scrittore, «questo atto non solo mette in
pericolo la sicurezza personale di
ogni israeliano, dentro e fuori il
suo Paese, ma anche la sicurezza
dello Stato di Israele. Avnery ha
poi ricordato che «furono le stes-
(da sisnistra) Ahmed Yassin; il sua bara durante una manifestazione dei palestinesi
giorno dell’Annunciazione,
il 25 marzo. Il programma
prevedeva la visita a tutti i
luoghi santi: sorgenti del
Giordano, lago di Tiberiade, Tabor, Cana, Nazareth
in Galilea; Gerusalemme,
Betlemme, Ain Karem,
Emmaus in Giudea. (FC)
se autorità di occupazione ad incoraggiare la nascita
di Hamas, nella
speranza di controbilanciare il potere di Arafat e dell’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina». «Mai come adesso è necessario
– ha concluso –
che la comunità internazionale, con
le sue forze più responsabili e sane,
intervenga con urgenza per salvare la regione sull’orlo del baratro ed evitare questo mostruoso spargimento di sangue».
«Siamo delusi. Stiamo andando
verso un conflitto che potrebbe,
da adesso in poi, assumere dei connotati religiosi. Ciò che è successo è veramente grave». Padre Pierre Grech, segretario generale della Conferenza dei vescovi latini delle regioni arabe (Celra) non ha
dubbi: «l’uccisione dello sceicco
Yassin rappresenta un fatto tragicamente nuovo nel conflitto israelo-palestinese. Perché uccidere
quest’uomo appena uscito dalla
moschea dove si era recato per
pregare? Lo sceicco, oltre ad essere fortemente impegnato in politica, era un seguitissimo leader
spirituale e nella sua uccisione non
vediamo nessuna logica politica».
DA OLTRE UN ANNO L’OBBLIGO DEL
“REGISTRO DEI TRATTAMENTI”
Fitosanitari sotto controllo
zienda le schede compilate.
Questo buon risultato
è anche frutto del Progetto Regionale FAS “Fitosanitari - Ambiente - Sa-
lute” curato dall’assessorato alle Politiche Sanitarie della Regione
Veneto in collaborazione con gli assessorati
delle Politiche Agricole e forestali e della Tutela dell’Ambiente.
La sensibilità raggiunta corrisponde alla convinzione che il “Registro”
previsto dalla Regione costituisce - oltre che un obbligo di legge - un’oppor-
tunità rivolta a quanti impiegano prodotti fitosanitari per difendere la propria e l’altrui salute, per
garantire solerti pratiche
ed appropriate metodiche nel trattamento di aree e colture, economizzando gli interventi.
Ma il "Registro" rappresenta un significativo
banco di prova in vista
dell’importante scadenza
fissata per il 2005, quan-
do i prodotti agricoli saranno sottoposti a più rigorose regole in vista di
una generalizzata certificazione della qualità del
prodotto.
Curato dal Servizio Igiene Pubblica della Direzione Regionale Prevenzione, il Progetto Regionale FAS ha tra i prossimi obiettivi anche la
pubblicazione di un opuscolo per venditori di pro-
dotti fitosanitari e la
partecipazione
ad
un’importante iniziativa coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità
per la rilevazione in ambito regionale dei casi
di intossicazione acuta
da fitofarmaci e per il
monitoraggio dello stato di salute degli operatori che normalmente impiegano gli stessi
prodotti.
e
L’AZiON
Domenica 28 marzo 2004
Attualità
CARITAS / La visita del vescovo Zenti
Quanti poveri
a casa nostra!
«S
ono contento di aver vi
ascoltato”.
Così il vescovo Giuseppe Zenti, mercoledì
mattino, dopo che i referenti dei vari settori d’impegno della Caritas diocesana gli avevano presentato, attraverso la descrizione delle loro attività, un quadro delle povertà nella diocesi di cui
ora è pastore, dalla Caritas di cui è per statuto
presidente.
«Una ecografia della
situazione – ha precisato
Zenti – perché voi la fate
dall’interno». Passando
subito al concreto: «I problemi ci sono: cosa cominciamo a fare? Dobbiamo trovarci e chiedercelo, e ognuno può fare la propria parte».
Con una prima, basilare parola d’ordine: «Tutti devono avere la dignità
degli esseri umani: al-
meno trattiamoli meglio
dei cani! Di tutti gli esseri umani, che siano clandestini o regolari, dobbiamo preoccuparci che
abbiano un tetto, il cibo,
il modo per tenersi puliti. Poi viene tutto il resto».
Per provare a risolvere il problema delle povertà, ha sottolineato, è
assolutamente necessaria una convergenza dell’azione della Caritas e
della Chiesa, con gli amministratori pubblici e i
soggetti dell’economia. A
questo proposito ha annunciato l’intenzione di
incontrare rappresentanze degli imprenditori assieme al vescovo di Treviso Mazzocato e forse
anche a quello di Concordia-Pordenone Poletto, per «mettere assieme
le nostre forze, in tre aree
abbastanza omogenee».
Tommaso Bisagno
Sempre più italiani in difficoltà
M
ai si frena l’afflusso dei bisogni alla
Caritas diocesana. Lo testimoniano i dati sull’attività
del 2003 diffusi nel corso
dell’incontro con il Vescovo di mercoledì scorso.
Spicca in particolare la
statistica sul servizio di distribuzione alimenti che
la Caritas ha da qualche
tempo avviato: qui sono gli
italiani le presenze più as-
Mons. Giuseppe
Zenti e il
direttore della
Caritas mons.
Ferruccio Sant;
(in alto) i
volontari della
Caritas diocesana
presenti
all’incontro con il
vescovo
CARITAS / È ANCORA IL VOLONTARIATO
A SUPPLIRE ALLA CARENZA DI SERVIZI
Sportelli immigrati
davvero sovraffollati
N
umeri, leggi e
scadenze. Comunitari, extracomunitari e italiani.
Code, a volte ner vosismo, sempre lavoro. Tanto lavoro, al punto che sarebbe consigliabile aumentare l’orario settimanale di apertura dello
sportello. Lo spunto arriva da Andrea Citron, operatore dello Sportello
immigrati presso la Caritas di Vittorio Veneto,
che fa il punto sugli ultimi sviluppi del ser vizio
che da circa quattro mesi sta vivendo un nuovo
capitolo della sua storia:
«Il nostro lavoro, negli ultimi tempi, è di fatto raddoppiato – spiega Andrea
–; dallo scorso dicembre
il nostro sportello fissa,
infatti, sia gli appuntamenti per le pratiche da
espletare in Questura a
Treviso sia quelli per i
quali ci si può rivolgere
al Commissariato di Polizia a Conegliano, cioè le
istanze relative ai primi
ingressi di cittadini stranieri muniti di visto d’ingresso di lunga durata.
Questo ci porta a tenere
un doppio registro degli
Andrea
Citron,
operatore
dello
Sportello
immigrati
della Caritas
a Vittorio
Veneto, con
il vescovo
appuntamenti. Nei primi
due mesi e mezzo del
2004 abbiamo già dato
400 appuntamenti in Questura per pratiche come i
rinnovi del ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno, e una quarantina di appuntamenti per i cosiddetti
“primi ingressi” in Italia.
E tutto questo solo allo
sportello vittoriese, che
rimane aperto due mezze
giornate alla settimana:
lunedì dalle 15 alle 18 e
giovedì dalle 9 alle 12 nella sede Caritas di piazza
San Francesco. Lo sportello di Pieve di Soligo ha
numeri simili a quello di
Vittorio Veneto, gli sportelli di Conegliano e Oderzo esaudiscono ancora più richieste. Sarebbe
dunque auspicabile un’ul-
sidue, con 26 persone che
hanno usufruito del servizio e 46 donazioni complessivamente. «Gente che
adesso con il carovita si ritrova povera, e fatica ad arrivare alla fine del mese”,
hanno spiegato gli operatori. Sono 10 le famiglie che
una volta al mese ricorrono alle “borse della spesa”
della Caritas. Albania, Marocco, Moldavia e Nigeria
teriore
apertura settimanale per
ovviare ai disagi delle
lunghe attese e, alle volte, anche all’impossibilità
di ascoltare tutti». Nel solo 2003, lo sportello Caritas di Vittorio Veneto ha
rilasciato 1.500 appuntamenti in Questura e ascoltato 4 mila utenti.
Il superlavoro dello
sportello Caritas di Ceneda è testimoniato in
maniera inoppugnabile
da un altro dato: «In questi giorni, io e il volontario che mi aiuta diamo appuntamenti per il rinnovo del Permesso di soggiorno non prima di agosto, e per il congiungimento familiare a fine settembre. Per i primi ingressi la situazione è più
fluida: gli appuntamenti
si danno per fine aprile.
sono le altre provenienze
più frequenti al servizio alimentari.
Sono invece i marocchini a ricorrere maggiormente al ser vizio mobili:
68 sulle 250 persone totali
del 2004. Al secondo posto
i 18 romeni.
In 47, nel corso dell’anno scorso, si sono rivolti allo sportello di consulenza
legale offerta dall’avvocato
Santorio su problematiche
familiari: in più del 40 % dei
casi gli utenti sono italiani.
Cala la richiesta all’ambulatorio di solidarietà
gestito dalla federazione
dei medici in pensione assieme alla Caritas, che offre sia visite mediche generali che specialistiche, in
particolare ginecologiche.
Sono in tutto 129 i pazienti
nel corso del 2003: anzitut-
7
to dall’Ucraina, con 45 persone, quasi tutte donne.
Forse il calo è dovuto alla
sanatoria: molti immigrati,
badanti anzitutto, si sono
regolarizzati e quindi ora
possono accedere con più
tranquillità al servizio sanitario pubblico.
La stessa sanatoria,
però, è una delle cause del
sempre altissimo afflusso
allo sportello immigrati:
da Vittorio sono stati rilasciati mille 500 appuntamenti con la questura, e almeno altri 2 mila 500 che
hanno chiesto informazioni (vedi articolo sotto).
Altro punto centrale nelle attività della Caritas, e nei
bisogni che insorgono dalla società, è l’accoglienza
delle donne: 2400 straniere si sono presentate alla
Caritas in cerca di lavoro,
450 hanno trovato lavoro
come badanti, 209 sono state ospitate temporaneamente presso la Casa Provvidenza.
A tutte queste povertà
che chiedono l’aiuto della
Caritas si aggiungono le
piccole emergenze quotidiane: nell’ultimo quadrimestre del 2003, in media
112 persone ogni mese
hanno suonato al campanello, a 265 al mese, quindi
una decina al giorno, si è risposto al telefono «Pronto,
Caritas, buongiorno…».
(TB)
PATRONATO ACLI: Un call center per gli immigrati
D
al mese scorso è attivo il call center del patronato Acli per promuovere, tra gli immigrati, la conoscenza della normativa e delle modalità di acquisizione della Carta di soggiorno, strumento tanto importante quanto poco conosciuto che a differenza del Permesso
di soggiorno conferisce al titolare una serie di diritti e facilitazioni amministrative
ulteriori, come l’ingresso nel territorio
dello Stato ospite in esenzione di visto o
l’accesso alle prestazioni e ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione,
come l’assegno di maternità o l’assegno
di invalidità. Eppure, secondo le ultime
statistiche, solo un quinto degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il documento.
199.119.964 è pertanto il numero del
call center che sarà attivo dalle 9 alle 17
dal lunedì al venerdì, fino al 15 maggio.
Ma un anno fa si attendeva non oltre due mesi
e mezzo». Ma lo sportello Caritas non eroga solo
appuntamenti… «Ci sono
anche molti utenti che ci
chiedono informazioni, o
di verificare la correttezza dei documenti. Ci sono giornate in cui rilasciamo 35 appuntamenti
a fronte di un’utenza di 60
persone. Ma noi diamo
informazioni anche sull’elenco dei traduttori
“convenzionati” per i documenti degli stranieri
(cosa che non tutti sanno), e più in generale forniamo chiarimenti alle
persone che arrivano da
noi dopo avere avuto
informazioni sbagliate,
vuoi perché erano entrate in contatto con asso-
Realizzata all’interno del progetto
“Promozione di una cittadinanza civile
degli immigrati in un’Europa solidale”,
in collaborazione con la Commissione
europea-Rappresentanza in Italia, l’iniziativa vuole contribuire a far conoscere
l’Europa e le sue istituzioni ma soprattutto le politiche sociali e di cittadinanza,
attraverso le opportunità offerte e i vincoli posti.
In questo contesto il patronato Acli si
propone come “facilitatore” dell’incontro, impegnando la propria rete di servizi territoriali nell’attività d’informazione
e accompagnamento dei soggetti interessati, potenziando ulteriormente e in
specifico la formazione dei propri operatori. Per ulteriori informazioni (in italiano, arabo, francese e inglese) si può consultare il sito www.patronato.acli.it/Callcenterpa.htm. (LA)
ciazioni malavitose vuoi
perché si erano informate nei posti sbagliati». Da
qui due appelli che Andrea si sente di rivolgere: «Il consiglio che diamo non solo agli stranieri ma anche alle famiglie
e ai datori di lavoro che li
ospitano o li assumono è
di recarsi il prima possibile, in caso di pratiche o
di dubbi, al nostro sportello». Il secondo suggerimento è quasi un (importante) corollario al
primo: «In tutti gli sportelli Caritas abbiamo volontari bravi e preparati –
ricorda Andrea – per i
quali è necessario un costante aggiornamento,
perché la legislazione in
questo settore si aggiorna di mese in mese. Ma
serve ancora di più che
l’opinione pubblica e le
amministrazioni si rendano conto che gli stranieri devono essere in
grado di avere a disposizione un ser vizio adeguato alle loro esigenze.
Le informazioni e le pratiche sono un problema
di cui anche amministrazioni pubbliche e datori
di lavoro devono farsi carico. Non è più come dieci anni fa: oggi in Provincia vivono 50 mila stranieri. Il volontariato, per
offrire loro una risposta
adeguata, non basta più.
Andrebbe auspicato inoltre un aumento degli appuntamenti giornalieri rilasciati dalla Questura di
Treviso».
Luca Anzanello
8
LE SCELTE DELLE POLITICHE SOCIALI DEL VENETO
Tutte le promesse della Regione
per l’Anno della famiglia 2004
U
n abbraccio tra
genitori, figli e
nonni è stato
scelto come immagine che
accompagnerà tutte le iniziative e i progetti che si
svolgeranno nel decennale dell’Anno internazionale della famiglia. L’iniziativa, che vuole ricordare il
fondamentale ruolo della
famiglia al centro di tutto il
sistema sociale, è stata infatti proclamata per la prima volta nel 1994 dall’Onu.
Un’occasione importante,
questo anniversario, che la
Regione Veneto non ha voluto lasciar trascorrere in
sordina.
Interventi e politiche intendono essere a favore
della famiglia sostenendola concretamente nell’affrontare le difficoltà di ogni giorno: l’acquisto della
casa, l’assistenza ai parenti anziani, la conciliazione
della crescita dei figli con
la realizzazione anche professionale dei genitori, la
realizzazione di servizi per
l’infanzia innovativi
e di qualità.
C
inque sono le aree
di azione intorno
alle quali si svilupperanno gli inter venti dell’assessorato regionale alle
Politiche sociali nel corso del 2004.
Riflessività: attraverso
l’impegno degli osservatori regionali che si occupano della famiglia,
sono in programma azioni per monitorare la situazione del Veneto e fornire indicazioni utili a progettare interventi ad hoc.
mazione di nuove famiglie, valorizzare la genitorialità adottiva, l’affidamento familiare, sostenere i genitori nella conciliazione delle esigenze
del nucleo familiare con
quelle del lavoro, aiutare
i genitori in difficoltà e-
milione e 699 mila famiglie
del Veneto, che hanno in
media 2,6 componenti.
Per informazioni ci si
può rivolgere alla Segreteria servizi famiglia della
Regione, allo 041-2791451,
oppure visitare il sito
www.venetosociale.it, il
portale della Regione Veneto che si occupa delle
politiche sociali.
Daniele Duso
E
cco una prima panoramica degli interventi e delle iniziative promosse e promesse dall’assessorato alle Politiche sociali per il
2004, Anno internazionale della famiglia per l’Onu.
Bando prima casa
Si rivolge alle giovani coppie e alle famiglie monogenitoriali con figli
a carico il bando della Regione per
l’acquisto della prima casa, con mutui a tasso zero.
È un progetto pilota regionale a
sostegno della creazione di reti di
solidarietà stabili, per valorizzare il
legame tra famiglie diverse, incrementare le esperienze di autorganizzazione, di aiuto nel lavoro domestico e nelle attività ricreative dei
figli. Una commissione valuterà i progetti e la loro realizzazione.
Conferenza regionale delle associazioni familiari
Nascerà nel 2004 in rappresentanza delle associazioni familiari attive in Veneto e sarà un organo consultivo con il compito di promuovere il confronto, il dialogo e la collaborazione.
La famiglia e le scuole d’infanzia in Veneto
Un vademecum sarà realizzato
REGIONE
Un “Parco
Solidale” di
sostegno alle
associazioni
Solidale nel Veneto riguarderanno l’Osservatorio sul
Terzo Settore, un approfondimento scientifico
con appuntamenti di ricerca e confronto, lo sviluppo
e la promozione dell’associazionismo anche attraverso il lancio di campagne
di solidarietà, la formazione e l’informazione nonché
conomica.
Capacità genitoriali:
Un supporto ai genitori
per promuovere la nascita di nuove famiglie, proponendo percorsi di aiuto e preparazione alla nascita dei figli e servizi socioeducativi per la prima
infanzia.
Famiglie in difficoltà:
Tra gli ambiti d’intervento: interruzione di gravidanze, tutela dei minori,
maltrattamento e abuso,
separazioni, adozioni.
Grazie all’impegno dei
consultori familiari, si potrà arrivare a conoscere
le esigenze delle famiglie
in situazioni disagiate e
intervenire.
Associazionismo familiare: Favorire e promuovere la rete di sostegno e solidarietà tra famiglie. (DD)
CONOSCENZA E SENSIBILIZZAZIONE LE PRIORITÀ
Bando “Reti di famiglie, reti di
solidarietà per l’infanzia e l’adolescenza”
Pedana di partenza sarà, già da
questa primavera,
una campagna di
sensibilizzazione
per trasmettere in
modo efficace il valore e il ruolo della
famiglia.
“Certe cose non
cambiano mai. La
famiglia una scoperta continua” è lo
slogan che accompagnerà tutto il
2004. Una campagna di sensibilizzazione rivolta all’opinione pubblica veneta in generale,
ma in particolare al
U
SUPPORTO ATTRAVERSO
CONSULTORI E ASSOCIAZIONI
Responsabilità familiari: promuovere la for-
Campagna di
sensibilizzazione
n “parco” per le
associazioni di
promozione sociale. Si
chiamerà “Parco solidale”
e servirà a fornire informazione, sostegno progettuale, consulenze e formazione a tutte le associazioni di promozione sociale regolarmente iscritte al registro regionale.
Ad occuparsene sarà il
Forum permanente del
terzo Settore del Veneto,
al quale la giunta regionale ha recentemente assegnato un contributo di
200 mila euro.
Nello specifico le funzioni e l’attività del Parco
e
L’AZiON
Veneto Sociale
Domenica 28 marzo 2004
la connessione e la costruzione di reti a livello
regionale e nazionale.
Per qualsiasi tipo di
informazione, le associazioni devono rivolgersi
direttamente al Forum
del Terzo Settore del Veneto, che ha sede a Padova, in via Forcellini
170/a: 049/8033652, fax
049 8033852, e-mail [email protected], mentre
su internet il riferimento
è al sito nazionale:
www.forumterzosettore.org, dove si trovano i
collegamenti ai Forum
delle
singole
regioni.(DD)
A
con il contributo di responsabili scolastici, di operatori e di famiglie allo
scopo di migliorare il rapporto tra la
famiglia e la scuola.
Concorso regionale per le scuole elementari del Veneto: “I diritti dei bambini... nella testa dei
bambini”
Il concorso propone alle scuole elementari la realizzazione di
strumenti utili a far conoscere ai piccoli i loro diritti e la Convenzione dell’Onu che riconosce i loro diritti:
un volume “a misura
di bambino”, un video,
un cd-rom, un gioco educativo... I dieci progetti più interessanti
saranno premiati nella Giornata regionale
dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre 2004). Per gli
adulti è in programma un seminario
con esperti di diritti umani e di strategie didattiche ed educative.
pubblicazione di una guida per le famiglie e di linee guida per gli operatori, che faciliteranno il processo
di adozione; ma anche la riedizione
del Protocollo operativo regionale
sulle adozioni.
Affido familiare
Dai mutui
agevolati
all’adozione:
panoramica
degli
interventi
Adozione internazionale
È prevista la realizzazione di una
serie di strumenti a sostegno della
genitorialità adottiva, per far conoscere le modalità e le politiche a favore dell’adozione internazionale.
Tra le proposte della Regione c’è la
ppuntamento importante questo
week-end nelle nostre
piazze. Il 26, 27 e 28 marzo l’Ail, Associazione italiana contro leucemie,
linfomi e mielomi torna
in 2.200 piazze italiane
con la manifestazione
delle uova di Pasqua.
Giunta alla sua undicesima edizione, la
manifestazione è volta
a raccogliere fondi per
la lotta contro le leucemie. Il contributo minimo
per ricevere un uovo di
cioccolato è di 10 euro.
Ecco, nella nostra diocesi, le piazze dove andare
La Regione intende favorire la diffusione di un
sistema informativo regionale che, integrato con
la Banca dati dei minori
in strutture residenziali,
dia il quadro completo
della situazione in Veneto.
Centri terapeutici per
bambini maltrattati e abusati
Strumenti informativi:
un sito internet, una chat
line, momenti formativi
per insegnanti, operatori
sociali e sociosanitari ed educatori;
elaborazione di linee guida per illustrare le procedure relative alle segnalazioni e alle strategie d’intervento e di terapie; la realizzazione di
una banca dati regionali minori maltrattati e abusati.
Centro regionale di documentazione e analisi della famiglia
Un laboratorio di studio e analisi
della famiglia, che si troverà nell’Uls
16 di Padova. (DD)
TUMORI
Un uovo
di Pasqua
per la ricerca
per contribuire a questa iniziativa: Brugnera: piazza
principale; Caneva: piazza
principale; Conegliano:
piazzetta 18 Luglio; Follina: piazza Abbazia; Lentiai:
piazza principale; Mel:
piazza principale; Motta
di Livenza: piazza del
Mercato; Oderzo: piazza
Vittorio Emanuele; Pieve
di Soligo: davanti al
duomo; Sacile: piazza del
Popolo, piazza Duomo,
supermercato Mercatone Uno, chiesa
San Michele, chiesa San Giovanni del
Tempio,
chiesa
Sant’Odorico; San
Fior: sede Ail in via
Zoppè, piazza Venezia;
Trichiana: piazza principale; Vittorio Veneto:
piazza del Popolo.
Angela Deganis
e
L’AZiON
Economia
GRIDO D’ALLARME DALLA “SOLIGO”
FINO A QUESTO SABATO
La cucina di Marca
è sbarcata in Usa
T
reviso in vetrina con i
suoi prodotti tipici, la
sua cucina, la sua arte. Treviso Glocal, in collaborazione con Camera di Commercio, Unascom-Confcommercio, Federazione provinciale
Coldiretti, Unindustria Treviso, Consorzi di tutela dei
prodotti tipici della provincia,
Consorzio di promozione turistica e Gruppo ristoratori
della Marca trevigiana, ha infatti promosso e organizzato
la visita del Gruppo Ristoratori Italiani in America e di
alcuni giornalisti americani il
25, 26 e 27 marzo. La cucina
italiana, infatti, è da quattro
anni ormai “di moda” negli
Usa grazie a un’intensa azio-
ne di scambi. L’opportunità
offerta a Treviso è dunque di
notevole importanza. «Nel
2002 l’Italia – ha spiegato
Giancarlo Moretti Polegato
di Unindustria – ha venduto
in Usa più vino della Francia,
un dato interessante se si tiene conto che la viticoltura è
per la provincia di Treviso la
voce più importante del comparto agroalimentare. Sono
aumentate le esportazioni, in
primis del vitigno del Pro-
secco, a conferma dell’importanza oggi di legarsi soprattutto ai vini autoctoni».
Nel 2001 si sono venduti in Usa vino e grappa trevigiani
per quasi 14 milioni di euro
e nel 2003 per 19 milioni. I
prodotti lattiero-caseari invece nel 2001 hanno portato
nelle casse trevigiane 289 mila euro e nel 2003 ben 889 mila euro. Bisogna giocare bene allora tutte le carte: «Sta
emergendo sempre più la necessità di fare sinergia tra tutte le produzioni tipiche – ha
sottolineato il direttore della
Coldiretti Andrea Crestani –.
I dati sono confortanti per il
vino ma non per le produzioni minori, più deboli sul mercato estero. Bisogna lavorare perché il consumatore ricordi che a tal
prodotto corrisponde
un tal territorio. In tal
senso assume rilevanza
anche il piano strategico della Provincia di
Treviso». «Non possiamo che ragionare con una logica di distretto – ha aggiunto Renato Salvatori, presidente di Ascom-Confcommercio –. Camera di Commercio ha portato attorno a
un tavolo otto consorzi di tutela cambiando le abitudini
di tutti. Servono strategie
comuni. Ragioniamo di turismo che diventa commercio
estero senza trasporto, con i
fruitori che vengono direttamente sul posto». (PF)
Domenica 28 marzo 2004
Crisi del latte veneto:
il Distretto la salvezza?
L
o scorso mercoledì,
17 marzo, Lorenzo
Brugnera, presidente del colosso lattiero-caseario “Soligo” ha aperto un
tavolo di concertazione nella
storica sede della grande Latteria (a Soligo) per i gravi problemi che investono il comparto, chiamando a raccolta
tecnici, specialisti, cooperatori e trasformatori privati.
Ritornando alla gravità
della situazione, ciò che tiene
particolarmente in angoscia
il mondo del latte veneto è la
sempre più frequente chiusura dell’attività, tanto da essere quasi impressionante.
Infatti tra il 1997 e il 2002 gli
allevatori veneti di bovine da
latte sono calati di un secco
45,75%, restando ora a sole
7.513 unità.
Non meno grave è la situazione delle “quote latte”
del Veneto che, una volta vendute, confluiscono per lo più
in Lombardia, creando concentrazioni in un certo senso
anomale, con buona pace di
millenarie tradizioni venete e
di consolidata bontà.
Ulteriori salassi di latte veneto non sono dunque più
ammissibili, e per uscire da
questo impasse Brugnera ha
come ricetta un istituendo
“Distretto veneto lattiero ca-
seario”, che all’oggi può contare in filiera 313 aziende agricole, 9 caseifici artigiani,
12 caseifici industriali e altrettanti cooperativi.
Il mondo del latte veneto
ha punti di forza in strutture
associative efficienti, in una
gamma di prodotti a marchio
di qualità, nella qualificazione dell’offerta turistica, ma
anche punti critici come l’insufficiente autocontrollo in
stalla (Hacpp) e un’altrettanta insufficiente valorizzazione del marchio di riferimento: Venezia e il Veneto.
Imperativo quindi con l’istituendo Distretto, un “patto
di sviluppo”, che abbia quali
obiettivi la crescita della promozione delle produzioni locali con marchi di qualità, lo
sviluppo del valore del caseario nella dieta umana e ancora più lo sviluppo dei rapporti tra produzione, distribuzione e consumo.
In definitiva per i vertici
della Soligo, Latteria presente già dal 1883, il Distretto si
configura come un’opportunità di sviluppo assolutamente da non lasciar perdere, migliorando inoltre il territorio.
Nel corso dell’incontro è
stata presentata anche “Qualitaria”, progetto che vede
coinvolti il Consiglio nazionale delle ricerche (Pd), Veneto Agricoltura, Latteria Soligo (che avrà un impianto pilota) e Ionex.
Il progetto mira alla sanificazione da muffe nocive negli ambienti di maturazione e
stagionatura dei formaggi
con l’uso di aria ionizzata. Una “grattatura” delle forme
per togliere le muffe indesiderate può portarsi via anche
il 2,5% del peso globale della
forma, ridotto però a zero con
la decontaminazione in parola, che risolve alla radice il
problema. (MS)
TREVISO / MISSIONE TELLUS
Sportello
del
CITTADINO
A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI
l’accettazione secondo
modalità e orari previsti) in partenza sia da un
aeroporto situato nel
territorio di uno Stato membro, sia
da un aeroporto situato in un paese
terzo e con destinazione in uno Stato membro. I passeggeri rimasti a
terra loro malgrado (overbooking) avranno diritto a: compensazione pecuniaria, rimborso del biglietto, imbarco su un volo alternativo. Avranno diritto anche ad essere assistiti
gratuitamente durante le ore di attesa con la somministrazione di pasti
e bevande e se necessario con il pernottamento per il tempo necessario.
Saranno a carico della compagnia aerea anche tutte le spese di trasferimento. Per quanto riguarda la compensazione pecuniaria, questa è aumentata rispetto al Regolamento precedente e sarà di 250 euro per le tratte inferiori o pari a 1500 km; 400 euro per tutte le tratte tra 1500 e 3500
km; 600 euro per le altre tratte. Verrà
pagata in contanti, con versamento o,
previo accordo firmato dal passeggero, con buoni viaggio.
Avv. Nicola Todeschini
Studio Legale www.Consumerlaw.it
L’AEREO TI LASCIA A TERRA?
FATTI RISARCIRE COSÌ...
I
passeggeri costretti a rimanere a terra per cause imputabili
alle compagnie aeree saranno più tutelati nei loro diritti. L’Unione nazionale consumatori ricorda che è
stato infatti approvato dalla Commissione europea il nuovo Regolamento 261/2004 che istituisce regole comuni in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri in
caso di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato.
Nonostante il precedente regolamento (295/1991) avesse già istituito un regime di base per la tutela
dei diritti dei passeggeri, la Commissione europea, constatando il
continuo aumento di viaggiatori costretti a rinunciare alla partenza, ha
deciso di migliorare le norme di protezione a favore dei passeggeri emanando una normativa ancora più
rigorosa. Il Regolamento, che però
entrerà in vigore dal 17 febbraio
2005, sarà applicato ai passeggeri (in
possesso di una prenotazione confermata e che si sono presentati al-
Bambini: la natura,
questa sconosciuta
I
l 30% dei bambini italiani non ha mai visto
una pecora dal vivo, due
bambini su dieci credono
che la mucca sia solo un disegno delle pubblicità e
l’80% di loro non ha mai visto un orto. Sono dati inquietanti che dimostrano
come le giovani generazioni si stiano sempre più pericolosamente allontanando dal contatto con la terra
e la natura, da cui dipende
la loro sopravvivenza. Ed è
per questo che anche quest’anno verrà proposta a
Treviso “Missione Tellus”,
un progetto elaborato da
Cia (Confederazione italiana agricoltori), Confagricoltura Giovani e Provincia
di Treviso per avvicinare i
bambini delle scuole elementari della Marca al
mondo rurale.
Quest’anno l’iniziativa
coinvolgerà 1.500 bambini
delle scuole della Provincia, una quindicina di aziende agricole e molti in-
segnanti che da tempo hanno inserito il progetto nel
loro piano didattico. «Quest’anno – ha affermato il
presidente, Luca Zaia che
ha anticipato l’istituzione di
una “Festa delle piante”
che si terrà presto in tutte
le scuole trevigiane – la
Provincia, convinta della
bontà e dell’utilità del progetto, sponsorizzerà i pullman che condurranno le
classi in visita alle aziende
agricole. Un ringraziamento agli agricoltori disponibili e pazienti con le tantissime domande dei bambini». Il progetto Tellus prevede anche un concorso: ai
bambini delle scuole elementari della Marca è stata infatti richiesta l’elaborazione del tema “Oggi ho
visitato un’azienda agricola”, per raccontare la sua esperienza. La scheda di adesione dovrà pervenire
entro il 30 marzo a Cia Treviso fax 0422-260121.
Paola Fantin
9
PREZZI
Cereali (alla tonnellata + Iva)
Frumento tenero nazionale
Fino da 183,00 a 185,00
Buono mercantile da 179,00 a 181,00
Granoturco in granella nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 176,00 a 178,00
Ibrido giallo Friuli da 174,00 a 175,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.)
da 163,00 a 165,00
Semi oleosi
Seme di soia nazionale (um. 14% - imp.
2%) da 315,00 a 320,00
Prodotti della macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 315,00
a 320,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 310,00
a 315,00
b) farine da pasticceria da 474,00 a
484,00
Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato)
farina bianca granita da 390,00 a 395,00
farina gialla nostrana (nazionale) da
298,00 a 303,00
spezzato di granoturco degerminato tenero da 240,00 a 245,00
Vini (alla produzione, lire
per ettogrado)
Merlot del Veneto gr. 10-12 da 4,00 a
5,50
Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da
5,20 a 6,20
Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 4,50
a 7,50
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 4,80
a 5,50
Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 5,00
a 5,50
Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da
6,20 a 7,20
Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da
13,80 a 15,00
Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da
6,20 a 7,20
Prosecco colli trevigiani gr. 9,5-10,5 da
11,50 a 12,50
Prodotti avicoli - conigli pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 8,40
cat. M grammi 53/63 a 8,00
Pulcini da carne misti (cadauno) da 0,30
a 0,32
Pulcini femmine per uova (cadauno) da
0,60 a 0,64
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla
- leggeri da 0,95 a 0,97
- pesanti da 0,97 a 0,99
Galline allevamento intensivo a terra
- medie da 0,24 a 0,26
- pesanti da 0,32 a 0,36
Galline allevamento intensivo in batteria
- medie da 0,17 a 0,19
Anatre mute femmine da 1,73 a 1,77
Faraone all. tradizionale “di voliera” da
2,15 a 2,19
Tacchini pesanti
- femmine da 0,78 a 0,80
- maschi da 0,93 a 0,95
Galletti
- polli a collo nudo da 1,55 a 1,60
- galletti livornesi da 1,94 a 1,98
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 1,72 a 1,78
Bestiame suino (prezzi al chilogrammo)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1,10
Grassi da kg. 145-160 fino a 1,09
Oltre 180 kg. fino a 0,97
Magroni da kg. 40 fino a 1,82
Magroni da kg. 50 fino a 1,60
Magroni da kg. 65 fino a 1,46
Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,54
Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,18
Prezzi aggiornati a martedì
23 marzo 2004
e
L’AZiON
Il primo contatto del
Vescovo con i parroci,
forania per forania
Una mini-visita pastorale del vescovo Zenti alle foranie IL CALENDARIO DELLE VISITE
Le prime visite
alle parrocchie
I
l giorno stesso della consacrazione a vescovo,
monsignor Zenti annunciò ai preti di Vittorio Veneto
che, entro luglio, li avrebbe incontrati tutti nelle loro canoniche. Questa sorta di “mini” visita pastorale è iniziata quattro
settimane fa e finora ha interessato le foranie di Sacile, Conegliano e Pedemontana. «Una visita – commenta il Vescovo – che ritenevo molto utile e
ora considero necessaria. Se
non l’avessi fatta, sarei stato costretto a conoscere le parrocchie e i singoli preti dal libro
su cui sono registrati i loro nomi. Ma incontrarli uno ad uno
è ben diverso che sfogliare le
pagine dell’Annuario. Ringrazio il Signore di questo incontro che ho con le foranie e i singoli preti».
Che idea si sta facendo
dello “stato di salute” delle parrocchie della diocesi?
«Dipende dalle foranie. Le
tre che ho visitato – Conegliano, Sacile e Pedemontana – sono una diversa dall’altra, con
storia, situazioni religiose, sociali, economiche e culturali peculiari. Quello che ho notato è
che ci sono desiderio e determinazione, da parte dei preti, di
affrontare l’evoluzione della
storia, tra paura e parresia, con
grande senso di responsabilità.
Non li vedo rinunciatari o disfattisti, ma hanno il senso di
responsabilità sull’oggi. Non lo
dico con ottimismo ma con
speranza sì. Constato che tra di
loro si parlano: c’è una bella comunicazione, magari con idee
non sempre omologhe. Stiamo
insieme magari un paio di ore
e non c’è un momento di respiro. Questi incontri sono per
me di sostegno perché mi confermano che il Vescovo non affronta da solo le sfide della storia, ma c’è un clero che collabora con lui.
Un’altra cosa che mi fa molto piacere è il modo in cui i preti vedono i laici. Proprio all’ultima congrega cui ho partecipato si è detto: noi eravamo abituati a fare tutto da soli, anzi
tutto sommato ci piaceva aver
in mano tutto, ma ci stiamo accorgendo che noi dobbiamo fare i preti e formare i laici ad assumere le loro responsabilità.
Vent’anni fa questi discorsi non
si facevano. Oggi si fanno e si
intravede anche una strada.
Un terzo motivo di fiducia è
che i preti hanno già strutturato una nuova impostazione della diocesi a livello di unità pastorali. Impostazione che attende solo di essere attuata».
Per due volte mi ha corretto sottolineando che la
visita è alla forania e alla
parrocchia. La sensazione è che le foranie vivano
un momento di fatica...
«Stanno muovendosi. Vale la
pena di valorizzare molto i vicari foranei. Durante questa visita dedico il lunedì mattina al
vicario foraneo, insieme vediamo le situazioni. Dalle sintesi
che mi presentano per iscritto
vedo che la situazione la conodel primo
pellegrinaggio
presieduto
dal nuovo
vescovo
Giuseppe
Zenti che
ha voluto
mettersi alla guida del popolo a lui
affidato per condividere un’intensa esperienza di fede, di speranza
e di amore.
Oltre a tale iniziativa, la sottosezione di Vittorio Veneto propone il pellegrinaggio interdiocesano a Loreto, dal 21 al 24 aprile con le diocesi di Belluno e
Treviso. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 3 aprile. Per rag-
Pellegrini a Loreto
dal 21 al 24 aprile
er la Chiesa di Vittorio Veneto il pellegrinaggio a
Lourdes che si svolgerà dal 29
giugno al 5 luglio costituirà un
evento particolare in quanto sarà
il trentesimo viaggio di fede che
l’Unitalsi diocesana organizza per
raggiungere la grotta di Massabielle.
Oltre all’importante anniversario, si tratta per la nostra diocesi
Q
uesto è il calendario delle prossime visite alle foranie:
Forania Opitergina: dal 29 marzo
all’1 aprile
Forania Mottense: dal 26 al 30 aprile
Forania di Torre di Mosto: 3 e 4 maggio
Forania Quartier del Piave: dal 5 al 7 maggio
Forania Zumellese: dal 10 al 12 maggio
Forania La Vallata: dal 17 al 21 maggio
Forania La Colonna: dal 24 al 28 maggio
Forania Pontebbana: dal 31 maggio al 4 giugno
Forania di Vittorio Veneto: dal 7 al 10 giugno
IL VICARIO FORANEO DI SACILE
UNITALSI / CALENDARIO 2004
P
ALLE FORANIE
scono bene. Dal prossimo anno pastorale intendo incontrare mensilmente i vicari per fare insieme il punto della situazione».
Quali sono le preoccupazioni pastorali più frequenti manifestate dai
parroci?
«Le famiglie in disfacimento e i giovani imprendibili».
Nella relazione per delineare lo stato della diocesi, presentata lo scorso
anno alla Nunziatura, si
mettono in luce le non facili condizioni di vita dei
preti...
«Certo, esistono situazioni
di solitudine, isolamento. Dobbiamo aiutare i preti a uscire
dall’isolamento magari con forme di convivialità, come il trovarsi a pranzo insieme. La forma migliore sarebbe quella delle comunità presbiterali verso
le quali saremo costretti ad andare. In ogni caso bisogna tirare fuori i preti da quella forma di isolamento che rischia di
racchiuderli nell’individualismo che impedisce loro di sentirsi presbiterio. Su questo intendo insistere. Ne parlerò anche nell’omelia della messa crismale con una riflessione sul
tema: il presbiterio è la nostra
famiglia».
Federico Citron
giungere Lourdes invece le iscrizioni si chiudono alla fine del mese di maggio. Infine il pellegrinaggio a Fatima e Santiago de
Compostela si terrà dal 13 al
22 ottobre in treno e dal 16 al
21 ottobre in aereo.
L’invito a partecipare, in particolare ai pellegrinaggi di Loreto e
Lourdes, è rivolto ai malati e alle
persone in difficoltà proprio perché l’Unitalsi è in grado si seguire e assistere persone con varie
patologie. L’Unitalsi rivolge infine
un invito speciale a partecipare a
quanti, specialmente giovani, desiderano mettersi a servizio dei
malati, e a chi come pellegrino
vuole prendere parte ad un’esperienza di fede e di amicizia.
preti, potenziamento delle foranie, valorizzazione
dei vicari foranei. «Penso
che come luogo di incontro
tra preti vi
ono stati i sacerdoti della fo- debba essere, innanzitutto, l’unità
rania di Sacile i primi a rice- pastorale – afferma don Celestino –.
vere la visita “a domicilio” del ve- Non per nulla abbiamo incontrato il
scovo Giuseppe. Ad accompagnar- Vescovo anche a livello di Unità palo di canonica in canonica è stato il storale della Bassa (Villanova, San
vicario foraneo don Celestino Mat- Cassiano, Francenigo, Brugnera,
tiuz. «È stata un’iniziaGhirano). Attualmentiva fruttuosa – comte stiamo lavorando a
menta don Celestino
livello foraniale per
–. I preti hanno apcreare momenti di
prezzato il fatto che il
convivialità: con chi ci
Vescovo abbia voluto
sta, ogni terzo giovedì
incontrarli nella loro
del mese organizzia“casa”, potendo così
mo delle uscite, tipo
constatare le loro convisite a preti anziani –
dizioni di vita. L’accocome a don Ferruccio
glienza è stata fraterparroco di Fadalto o
na. In particolare mi ha colpito il cli- agli ospiti dell’Immacolata di Lourma di familiarità che si è subito in- des – o camminate.
staurato tra gli anziani parroci di CaCon il Vescovo abbiamo ragiomolli e Villanova di Prata e il Ve- nato anche della valorizzazione dei
scovo.
Monsignor
vicari foranei. A mio
Zenti ascolta tanto, osavviso bisognerebbe
serva e, secondo me,
riflettere sul carico di
intuisce il quadro dellavoro che attualmenla situazione. Mi sono
te dobbiamo sopporfatto l’idea che sappia
tare, anche perché fileggere con chiarezza
no a qualche anno fa
la realtà».
c’era il pro-vicario che
Anche alla luce del
si occupava della pagiro delle parrocchie,
storale, mentre oggi è
il Vescovo sta mettentutto sulle spalle del vido a fuoco alcuni ocario. Che per svolgebiettivi su cui lavorare
re questo ruolo rischia
Don Celestino Mattiuz, parroco di di trascurare quello di
nei prossimi mesi: crescita delle relazioni tra Brugnera e vicario della forania Sacile parroco». (FC)
“Clima di familiarità
e capacità d’ascolto”
S
Don Mattiuz:
“La prospettiva
è quella delle
unità pastorali”
RECAPITI PER LE ISCRIZIONI
VITTORIO VENETO: Ufficio Unitalsi, via
J. Stella 8, telefono 0438-940383 (lunedì, mercoledì: 9-11.30; venerdì: 15.30-18).
BIBANO: Michele De Nardi, via Livelli 95,
telefono 0438-782077.
CEGGIA:Ave Lorena, via Rivazancana di sotto 34, telefono 0421-329348.
CODOGNÈ: Giovanni Brugnera, via XXIV
Maggio 8/a, telefono 0438-795135.
COL SAN MARTINO-VIDOR: Giovanna Villanova, via Brigata Mazzini 64, Col San
Martino, telefono 0438-898336 oppure 3333360166.
CONEGLIANO: Maria Grazia Barbieri Covolan, via Da Vinci 23, telefono 0438-32829.
CREVADA-SUSEGANA-PONTE
DELLA PRIULA: Rosanna Carollo Ferracin, via Crevada 10, Refrontolo, telefono 0438842272.
FOLLINA: Domenica Paoletti Cesca, via J.
Bernardi 27, telefono 0438-970245.
MARENO DI PIAVE: Teresa Dal Cin Modolo, via della Vittoria 14, telefono 0438-30368.
MOTTA DI LIVENZA: Renzo Gobbo, via
Roma 11, telefono 0422-766230.
ODERZO: Onella Fregonas Bazzichetto, telefono 0422-712242 oppure 335-5816017.
ORSAGO: Marco Ardengo, via Bortolotto 11,
telefono 0438-990061.
REFRONTOLO-PIEVE DI SOLIGO:
Maria Teresa Meneghetti Campagnoli, via Capretta 4, Refrontolo, telefono 0438-894110.
SACILE: Suore di Maria Bambina (suor Rosa), piazza Duomo 7, telefono 0434-71019
(martedì, giovedì: 9-11; sabato: 17-18).
SOLIGO: Antonia Quaglio, via Belvedere 19,
telefono 0438-842041 oppure 338-6254268.
TRICHIANA: don Brunone De Toffol, ufficio parrocchiale, telefono 0437-554447.
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 28 marzo 2004
11
NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE SI È SVOLTO IL CONVEGNO DIOCESANO
Un Premio biennale Animatori vocazionali,
a
partire
dalla
parrocchia
“Lollo Zanardo” “R
I
l Centro di aiuto alla vita e il Movimento per la vita di Vittorio Veneto, nella ricorrenza del primo
anniversario della scomparsa della fondatrice e prima presidente, indicono e organizzano il “Premio biennale Gabriella
Lollo Zanardo”.
Il Premio sarà assegnato a persona, o
famiglia, o gruppo, o ente, o associazione che, nello svolgimento della propria attività, abbia acquisito alti meriti in ordine alla promozione della cultura della
vita.
Il Premio, consistente in un riconoscimento di merito, sarà accompagnato
dall’opera di un importante artista italiano contemporaneo.
Esso sarà assegnato a giudizio insindacabile di una Commissione costituita,
con specifica determinazione, ad ogni edizione del Premio, dagli enti organizzatori.
Uno specifico regolamento, stabilirà le
modalità di svolgimento del Premio.
GABRIELLA LOLLO ZANARDO: Una vita
esemplare per generosità e umanità
I
l 29 marzo ricorre il primo anniversario della scomparsa di Gabriella Lollo
Zanardo. La ricordiamo con affettuoso rimpianto e grande ammirazione per l’esemplarità della sua vita, la sua bontà e generosità
verso i più bisognosi e per il modo di fare sereno, pacato, accompagnato sempre da un
dolce sorriso.
Una persona di grande fede e dotata di una squisita sensibilità umana, sociale e civile, valori attestati da un singolare impegno
per la famiglia, per la comunità e per la vita
sociale.
Ha trascorso gli anni della sua giovinezza a Vittorio Veneto e, dopo il matrimonio,
per l’attività professionale del marito, ha vissuto in molte città d’Italia. Nel 1956 inizia a
Catanzaro la sua esperienza nell’attività dell’Azione cattolica, nell’anno successivo, a Siena, viene nominata presidente diocesana. Attività che continua a svolgere, con altrettanto entusiasmo e impegno, lavorando nel settore della famiglia e assumendo l’incarico di
vice presidente dell’Azione cattolica adulti
quando, nel 1964 rientra a Vittorio Veneto.
Caratterizzata da una religiosità profonda
e da una fede aperta; desiderosa di misurarsi
non solo con i problemi della comunità ecclesiale, ma anche con le istanze socio-culturali emergenti da una società in rapida trasformazione, sempre più bisognosa di testimoni e di persone disponibili a spendere la
propria esistenza per l’elevazione umana, sociale e politica della comunità civile, avverte
il dovere di indirizzare le sue energie e il suo
impegno anche nel campo socio-politico.
“Essere dentro la storia della comunità
assumendo responsabilità e operando con
grande spirito di servizio, costituisce”, soleva dire, “un dovere morale e civile cui non ci
si può sottrarre”.
Questa è stata la tensione ideale che l’animava e che ha ispirato la sua nobile e generosa azione.
Con questo spirito ha assunto incarichi
N
ello stesso spirito e
portando avanti le
stesse richieste della manifestazione di sabato 20 a Roma, si svolge domenica 28 la
Via Crucis da Pordenone alla base Nato, di soldati statunitensi, ad Aviano. A promuovere l’iniziativa, che si
ripete per l’ottavo anno, Beati costruttori di pace, l’Azione cattolica della diocesi di
Concordia e Pordenone, Emergency e Centro Balducci.
Non una marcia “contro”
gli Stati Uniti, ma piuttosto
per chiedere la riconversione della base Nato in luogo
di cooperazione e sorgente
di rilievo nella
vita amministrativa della
città, in modo
particolare nel
settore sociale:
assessore all’assistenza,
presidente dell’Asilo nido e del Comitato di partecipazione
del Consultorio familiare. Come presidente
del Cif ottenne, nel 2001, il premio nazionale “Santa Caterina da Siena”, motivato dal
suo fattivo contributo all’associazione e “per
il profondo impegno religioso, politico e sociale”.
Esperienze preziose, che hanno affinato
la sua sensibilità nei confronti dei problemi
della maternità e della vita familiare e della
necessità della creazione di nuovi servizi a
sostegno del loro delicato compito educativo e sociale.
Nel 1980 ebbe la felice intuizione di istituire nella nostra città un’associazione, il Centro di aiuto alla vita, di cui diventa presidente, avente per finalità quella di aiutare le mamme in difficoltà, per maternità indesiderate,
e in particolare le ragazze-madri.
L’associazione crea una casa di accoglienza denominata “Casa Famiglia Mater
Dei” nella quale la donna che ha chiesto aiuto viene alloggiata e trova ospitalità per tutto il periodo della gravidanza e per quello iniziale della maternità. Nel 1982 la Casa Famiglia Mater Dei, rinnovata nella sua struttura e sempre sostenuta dal Centro di aiuto
alla vita, passerà alla diocesi.
Desideriamo, ora, trarre dalla ricchezza
di questo patrimonio di valori vissuti nuove
energie per proseguire nel cammino da lei
intrapreso, offrendo nuovo sostegno e servizio alla Casa Accoglienza Mater Dei e rendere sempre vivo il suo ricordo attraverso la
creazione di un premio biennale in sua memoria.
PACE
Domenica 28
la Via Crucis
da Pordenone
ad Aviano
di iniziative di solidarietà. Si
cammina nel nome della pace e nel nome di Gesù. Scrivono sull’appello per la manifestazione gli organizzatori: “Il Signore della storia
Crocifisso e Risorto, al compimento della nostra esistenza ci chiederà per chi
abbiamo optato, da quale
parte siamo stati, chi abbiamo difeso. Noi vorremmo
sinceramente rispondergli
che, con i nostri limiti e infedeltà, abbiamo compiuto
un cammino di liberazione
e di vita con gli impoveriti,
gli oppressi, le vittime generate da qualunque sistema, governo e società”.
L’appuntamento per la
partenza è a Pordenone in
piazzetta San Marco alle 13,
la Via Crucis inizia alle 14;
dalle 17.30 ad Aviano saranno a disposizione dei pullman per tornare a Pordenone.
Per informazioni: 0434578140, [email protected]
ipartiamo dalla parrocchia”. Riprendendo le parole dei vescovi italiani e le
direttive del Centro nazionale vocazioni,
don Fabio Dal Cin, direttore del Cdv vittoriese, ha convocato domenica 21
marzo in Seminario, per il convegno diocesano, tutti gli animatori vocazionali e i presidenti dei consigli pastorali parrocchiali. Numerose
sono stati i partecipanti a tale momento diocesano annuale di riflessione e proposta in vista della Giornata mondiale delle vocazioni che si terrà il 2 maggio.
«La parrocchia – ha detto don Fabio
– è il primo luogo di animazione vocazionale e per essere fedele alla sua identità non può non essere vocazionale.
Non si tratta di vivere tale dimensione solo inserendo ogni tanto dei momenti di
sensibilizzazione, ma va vissuta ad ogni
livello dell’esistenza personale. Parlare di
cultura vocazionale vuol dire tener conto dei tre pilastri dati dall’annunciare Cristo, dalla liturgia e dalla testimonianza
della carità. Gesù Cristo va annunciato,
celebrato e testimoniato». Per far questo
è quindi necessario instaurare una rete
di relazioni grazie anche alla presenza di
animatori vocazionali che già sono inseriti in parrocchia e vi prestano servizio
in vari ambiti. Ed è dentro all’ordinaria
attività pastorale che deve essere valorizzata la dimensione della vita intesa come risposta a una chiamata.
Nel cammino di ricerca
che ogni ragazzo e giovane
compie c’è però bisogno di
qualcuno che lo aiuti ad incontrare Cristo. Da qui prende corpo la proposta a livello diocesano di una due
giorni che abbia come tema
l’accompagnamento spirituale. L’iniziativa avrà luogo nei giorni 29 e 30 luglio a
Spert e si porrà in continuità con l’esperienza tenutasi lo scorso agosto a Miane.
«È importante - ha sottolineato Silva De
Luca del Cdv - riconoscere il Signore che
passa nella nostra vita ed educare anche
i figli a riconoscerlo. Inizieremo quindi
a riflettere guardando la Bibbia e chiedendoci come possiamo accogliere Dio
e riconoscerlo quando passa. È questa la
domanda emersa dai laboratori vocazionali che sarà un tema di approfondimento
nella due giorni». (GDN)
L’AZIONE CATTOLICA E I PRETI GIOVANI
C
i conosciamo bene, noi preti giovani e l’Azione cattolica.
Ma è stato bello incontrarci e parlare con Francesca e don Silvano (rispettivamente presidente e assistente unitario
dell’Ac diocesana), ed è
stato utile riscoprire che
abbiamo la stessa passione per la Chiesa di
Dio. Non bisogna dare
per scontati i fondamenti di un’amicizia.
È unanime,
tra noi preti giovani, l’apprezzamento per l’associazione, la
sua presenza e
il suo lavoro. Ne
lodiamo lo sforzo nell’ambito
della formazione cristiana e la
generosità per offrirla
anche al di fuori dei propri aderenti (ad esempio
con gli “esercizi del quotidiano”). L’attenzione alla dimensione diocesana
è poi una peculiarità di
cui l’Azione cattolica deve andare fiera e continuare a coltivare.
Come a una sorella cui
si vuole bene abbiamo
chiesto, però, anche alcune attenzioni. Quella
dell’Azione cattolica è
un’identità preziosa, ma
difficile da mantenere.
Sembra esserci da una
parte il mondo e dall’altra la Chiesa, con tempi,
esigenze, regole, fascino
a volte divergenti. È difficile essere laici oggi: c’è
il rischio che la laicità diventi una bandiera per
giustificare o la scelta
dell’una o dell’altra direzione. La laicità, invece,
crediamo sia la capacità
di andare oltre la discutibile distinzione tra
mondo e Chiesa. L’Azione cattolica ha scelto di
essere in prima fila quando si tratta di essere
Chiesa nella storia del
mondo. Per fare questo
occorre liberarsi dalla
sottile pretesa di primogenitura rispetto ad altri
soggetti ecclesiali e met-
membra del Corpo di
Cristo che è la Chiesa.
Per questo, laicità e ministero pastorale sono
due realtà che solo a
prezzo di essere così
concepite possono “rinascere” insieme, profondamente segnate da un
intimo legame di “sponsalità”.
Vivere la propria vocazione non è facile, tutti abbiamo bisogno di stimoli e spinte continui. Ci
sembra che l’associazione sia un
terreno fertile
dove
queste
“spinte” possano
essere offerte e
praticate; occorre non essere
troppo indulgenti nella contemplazione di quanto è bello essere gruppo,
e scendere dal monte per
andare incontro alla città,
là sta la vocazione del laico. Auguriamo all’Azione
cattolica che senta come
prioritario il compito di
aiutare i suoi giovani a
volgere lo sguardo oltre
il tepore immediato
(“fuori dalla sacrestia”,
per usare parole di Francesca), verso il futuro
della loro vita; un futuro
concreto di scelte, scommesse, fatiche e soddisfazioni da adulti: adulti
nella fede.
Francesca ci ha chiesto di esserci, nel futuro
dell’Azione cattolica. Noi
chiediamo all’Azione cattolica che ci sia di stimolo per camminare insieme verso quel futuro.
don Paolo e don Gigi
I preti govani della
diocesi hanno
incontrato la presidente
di Ac Francesca Zabotti
tersi in dialogo maturo
con i pastori (preti e vescovi) della Chiesa, nel
servizio.
Francesca ci ha dato
modo di riflettere insieme sulla necessità che i
laici di Ac vivano una
stretta “relazionalità” con
i sacerdoti e questo ci fa
molto piacere. Significa,
crediamo, attuare la capacità di riconoscere a
ciascuno, pastori e laici,
la specificità e unicità del
proprio carisma e insieme gustarne l’intima reciprocità. Ci sono carismi
diversi e solo rispettandone l’intima verità possiamo insieme costruire
la Chiesa, ma è essenziale ricordare che tutti
scaturiscono dall’unica
vocazione battesimale:
essere Figlio di Dio e
12
LE INDICAZIONI DELL’UFFICIO DIOCESANO
PER LA PASTORALE LITURGICA
Comunione e celiachia
A
Rimini, Congresso
degli uffici liturgici
diocesani, nell’estate del 2001 venne diffusa una
comunicazione del Centro liturgico nazionale che affrontava, con la speranza di risolverlo, un problema di interesse abbastanza vasto e riguardava migliaia di persone
sofferenti di un’intolleranza
totale al glutine: i “celiaci”,
che non possono mangiare
neppure una briciola di pane
di frumento o altri prodotti
derivanti dal frumento o dall’orzo. È un limite molto pesante per la vita sociale, con
conseguenze fisiologiche
gravi per l’organismo se non
è rispettata una dieta rigorosissima fin dai primi anni di
vita.
È evidente che tutto questo interferisce con la Comunione al pane di frumento consacrato. Un problema
insolubile: da una parte, il
frumento non può essere privato del glutine senza perdere la sua natura, e non si potrebbe più consacrare un pane così impoverito di questa
sostanza, per la fedeltà alla
materia adoperata da Gesù
nell’ultima cena, “pane di frumento”; d’altra parte, assumere anche la piccola quantità di pane corrispondente a
una normale particola consacrata, comporterebbe disturbi notevoli alla salute del
celiaco. L’unica alternativa
possibile, per chi non è astemio, era
di far la
Comunione
sotto la
sola specie del vino. Il disagio provocato dalla celiachia diventava così evidente
fin dalla prima Comunione.
Qualche prete aveva tentato
strade un po’ improprie, per
esempio, inzuppando pane
senza glutine nel vino consacrato: ma si offriva l’apparenza della falsità di un’ado-
razione idolatrica a un
pane non consacrato,
mentre il disagio rimaneva lo stesso per il
bambino celiaco.
A Rimini sembrava
alla maggioranza dei
partecipanti che anche
il nuovo documento
non offrisse nuove aperture per superare la
difficoltà perché rimaneva fissa la necessità
di conservare una certa quantità di glutine per non
snaturare il pane di frumento; invece le responsabili dell’associazione Aic, in questi
giorni hanno riferito che i risultati delle analisi mediche
confermano la possibilità di adoperare pane con una quantità ridotta al 20% di glutine.
È stato accertato che tale modica quantità non danneggia
più l’organismo, mentre re-
sta salva anche la qualità di
“pane naturale” adatto alla celebrazione dell’Eucaristia.
In diocesi esistono tanti casi (diverse centinaia) di persone colpite da questa intolleranza e l’Associazione che
le rappresenta (Giusy Cappellotto e Francesca Dottor)
ha chiesto al Vescovo che i
parroci si attrezzino, a spese
della comunità, del materiale
(minimo) necessario per offrire la Comunione a queste
persone.
Si tratta di procurarsi un
certo numero di particole, da
trattare con estremo riguardo, non mescolarle con quelle di pane normale, non toccarle con mani che hanno
trattato le ostie abituali, da tenere sull’altare e offrire su una patena a parte.
Tali particole “speciali”
(prodotte da una ditta tedesca) si troveranno, a partire
dal mese di aprile, dalle monache del monastero cistercense di San Giacomo di Veglia, dove ogni parroco potrà
ritirarne quante occorrono
insieme con le eventuali particole “normali”.
Per segnalare l’esigenza di
acquistarle in quantità sufficiente si potrà telefonare allo stesso monastero (0438912258) oppure a Francesca
Dottor, all’Ufficio di arte sacra della Curia vescovile di
Vittorio
Veneto
(0438948235,
cellulare
3403174635).
don Adriano Dall’Asta
don Michele Ossi
Francesca Dottor
Familiari del clero:
il convegno diocesano
M
artedì 30 marzo avrà luogo a Vittorio Veneto il convegno diocesano
delle “Familiari del clero”. Sono invitate le “domestiche”dei sacerdoti che
collaborano in canonica: quelle a tempo pieno e anche le collaboratrici a
ore. Sono altresì invitate le mamme
e le sorelle dei sacerdoti.
L’associazione nazionale “Familiari del
clero”è l’organizzazione ecclesiale che
si propone di favorire l’incontro e la
formazione spirituale delle persone
che sono vicine ai sacerdoti.
Il convegno si terrà in castello vescovile a Vittorio Veneto con il seguente
programma: alle 9 arrivi in Casa Esercizi;alle 9.30 lodi;alle 10 riflessione
sul tema “La familiare: un dono per
la Chiesa”, relatrice Claudia Scilla di
Treviso; alle 11 confessioni; alle 11.30
Messa; alle 12.30 pranzo; alle 14.30
assemblea comunitaria; alle 15.30
conclusione con la preghiera eucaristica.
Monsignor Vescovo in questo giorno
è impegnato con la Conferenza episcopale triveneta, ma farà il possibile per porgere il suo saluto alle Familiari in convegno.
MISSIONI / PADRE MOSCHETTA
familiare, religiosa…
Il fatto non è nuovo. In molti aspetti ha accompagnato la storia
nicaraguense da quasi 200 anni.
Di nuovo c’è che tutte le promesse di cambiamento hanno deluso.
Prima una rivoluzione, molto
strombazzata anche a livello internazionale, e che ha lasciato souna scelta personale, che sentivo
lo perdite, e poi una democrazia,
dentro da un po’ di tempo. A 65 anancora incipiente, che non ha rini e dopo più di 40 in diversi luosolto i problemi della gente. Perghi e attività, avvertivo la chiamaché una democrazia con fame, dita a spendere l’ultimo periodo di
soccupazione, analfabetismo, vuovita missionaria in un modo più
to sanitario e corruzione politiradicale. Credo che la realtà che
ca… non interessa a nessuno.
sto vivendo corrisponda pienaLa situazione religiosa, almeno
mente alle attese.
nella zona in cui lavoriamo, è soSapevo che il Nicaragua occulo uno degli aspetti della realtà. In
pava il penultimo gradino più in
questo contesto la nostra presenbasso tra le nazioni
za e il nostro lavoro
latinoamericane, ma
cercano di essere uuna cosa è leggerlo
na risposta a un
sui libri e un’altra vimondo caotico. Rieverlo giorno dopo
cheggia l’annuncio
giorno, quando i fatdel profeta: il Signoti della vita reale sore mi ha inviato a dano come schiaffi di
re la buona notizia ai
crudezza.
poveri, ad aprire gli
Parlerei di una
occhi ai ciechi, a far
povertà globale: euscire dal carcere gli
conomica, sociale,
oppressi e ad anIl missionario padre Giuseppe Moschetta nunciare l’anno di
culturale, morale,
Padre Josè, al quarto anno
con i poveri del Nicaragua
S
to iniziando il mio quarto
anno di lavoro in Nicaragua.
Dopo un tempo di rodaggio per
conoscere la realtà locale, sto avviando il mio servizio a questa
Chiesa. Il progetto iniziale ha subito delle modifiche sostanziali, infatti ero approdato qui dopo 19 anni in Costa Rica, per un’attività
missionaria non circoscritta a una
zona, ma aperta a un campo più vasto. Uno degli impegni di questi
tre anni è stato quello di una presenza settimanale di due giorni
nel Seminario nazionale per insegnamento e accompagnamento
spirituale.
Adesso situazioni concrete richiedono un impegno più diretto
nel lavoro di evangelizzazione della nostra parrocchia, pur mantenendo una presenza nel Seminario per la direzione spirituale.
Sono arrivato in Nicaragua per
ADOZIONI NOVA ESPERANZA, COPBEM, PASTORALE
INDIGEN (BRASILE), PROGETTO SAT (SCUOLA A
TUTTI) CONGO, KENYA, CIAD, ETIOPIA E GUATEMALA
Mese di febbraio 2004
Dal c/c postale
Furlan Gianna, Oderzo 310; Segat Mario, Oderzo 300; Piovesan Eugenio, Salgareda 300;
Rivaben Ermenegildo, Oderzo 25; Prevedello Elena, Oderzo 300; Zamberlan M. Grazia,
Tarzo 100; Maccan Giorgio e Ferrara Luca,
Prata di Pordenone 100; Favretti Angelo, Sacile 310; Fracassi M. Pia, Sacile 310; Momesso
Paolo, Gorgo al Monticano 150; Franzin M.
Teresa, Prata di Pordenone 300; Samassa Gabriele, Oderzo 104; Giacomin Irma, Oderzo
150; Brunetta Fabrizio, Bibano 25; Visnadi
Paola, Bibano 25; Momesso Piergiorgio, Oderzo 50; Porretto De Martin Teresa, Piavon
300; Turcatel Franco, Cordenons 100; B. M.
L., Godega S. U. 600; Padovan Lucia, Spert
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 28 marzo 2004
(BL) 310; Tonon Chiara, Colle Umberto 200;
Querin Luciano, Oderzo 50; Zanusso M. Lucia, Oderzo 70; Maronese Franca, Oderzo
310; Casagrande Gabriele, Conegliano 150;
Bertazzon Stefano, Farra di Soligo 52; Rizzetto Siriana, Cessalto 51; Giubilato Dora,
Conegliano 26; Furlan Riccardo, Cordignano
310; Morelli Bruna, Oderzo 100; Tomasella
Rita, Castello Roganzuolo 100; Borsato Silvano, Oderzo 50; Barbieri Giocondo, Chiarano 100; Agostinis Maurizio, Motta di Livenza 50; Romanenghi Antonio, Chiarano 100;
Romanenghi Patrizia, Cadoneghe (PD) 100;
De Bianchi Enrico, Motta di Livenza 300;
Codognotto Amelia, Chiarano 100; Parrocchia
Cavalier-Fossalta 187+700+1275; Cerchier
M. Graziana, S. Giorgio di Livenza 40; Par-
rocchia Duomo Conegliano 505; C. L., Visnà
di Vazzola 300; Bit Beniamino, Cordignano
50; Da Rodda Mons. Giacomo, Villanova di
Prata 700; Della Giustina Luigi, Cordignano
350; Sonego Paolo, Cordignano 75; Gatti Luisella, Conegliano 155; Dalla Betta Renato,
Pieve di Soligo 30; Franzin Lorella, Cessalto
200; Battaglia Tiziana, Miane 310; Pillon
Mauro, S. Pietro di Feletto 200; Stefanel Bruna, Oderzo 150; Coden Paolo, Oderzo 100;
Badocco GianFranco, Motta di Livenza 52;
De Nardi Sara, Brugnera 52; Spilinbergo Luigia, Oderzo 150; Brescancin Roberto, San Fior
150; Meneghin Claudia, Tarzo 100; Meneghello
Aldo, Pieve di Soligo 400; Camerotto Giuseppe, S. Giorgio di Livenza 20; Bozzetto Giuseppe, Oderzo 75; Vedelago Sante, Istrana
2000; Tonello Marino, Preganziol 2000; Michielin Luciano, Preganziol 2000.
Dal c/c bancario
Parrocchia Chiarano 2700; De Nardi Roberto e Emanuela, Vittorio Veneto 150; Ronzon
Giovanni Battista, Oderzo 275; Ivan Urbano
200; De Conto Francesca e Diego, Pieve di
Soligo 26; Leandrin Elva,Vittorio Veneto 300;
Gruppo Adozioni, Campolongo 1268; Tomasella Elio,Visnà 320; Cescon Anna,Visnà 300;
Gruppo Apostolato della Preghiera,Visnà 300;
Brugnera Danilo, Visnà 300; De Peccolo Amedeo, Visnà 300; De Nardo Mons. Marcello, Visnà 300; Griguolo Roberto e Flora, Vittorio Veneto 200; Sossai Silvano, Visnà 150;
Bianchi e Elena e Lucia, Vazzola 100; Zanardo Maria,Visnà 100; Piovesan Rizzo Giovanna, Mareno di Piave 50; Gallo Maria, Tarzo 100; Pillot GianCarlo e Pasqualina, Colle
Umberto 25; Nardi Cesira, Vidor 300; Casonato Dario, Pordenone 100; Scuola media
statale Cima, Conegliano 450; Scuola media,
S. Pietro di Feletto 62; Parrocchia Albina
grazia del Signore.
Tutto questo non si avvera né
dal giorno alla notte né per un incanto. Lo Spirito lavora nella storia; lavora meglio di noi, ma chiede anche la nostra collaborazione.
E poi i tempi di Dio non corrispondono ai nostri. Noi vorremmo seminare oggi e raccogliere…
ieri. Dio ha il suo tempo.
In un ambiente dove i segni di
morte sono più vistosi che quelli
della vita, abbiamo bisogno di molta fede e di moltissima pazienza;
di un sacco di speranza e di un ottimismo inesauribile; di un amore
gratuito e instancabile; di grande
umiltà e di testimoniare la gioia, la
gioia che scaturisce e si alimenta
nell’incontro con il Risorto.
Per questo abbiamo bisogno
dell’accompagnamento della preghiera della Chiesa e in particolare della Chiesa di origine, che ci
ha inviati ad esprimere il suo carattere missionario. Aiutateci in
questo. Un saluto fraterno a tutti
e i migliori auguri per il vostro lavoro di sensibilizzazione missionaria della nostra diocesi.
Padre José Moschetta
Casarres, Guatemala, 16 gennaio 2004
2550; Parrocchia Cordignano 800; Parrocchia Stevenà 710,5; NN. Albina 500; Betto
Silvana, Cordignano 300; Coan Fiorenzo, Cordignano 300; Perin Celestina, Cordignano
250; Da Dalt Monica, Cordignano 200; Bernardi Paola e Gabriele, Revine 200; Posocco Gabriella, Cordignano 200; Sanson Don
PierGiorgio, Cordignano 200; Coromer M. Caterina, Cordignano 100; Pesce Federico, Cessalto 1000; De Benetti Edvige, Cessalto 600;
Modolo Adriano, Sacile 300; Stolfo Patrizia,
150; Rosso Claudia, 150; Masut Maurizio, Sacile 150; Plotti Mariano, Susegana 52; Plotti Giovanni, Susegana 27; NN., Susegana 20;
Brunet Norma, Conegliano 20; Mura Franco,
Pieve di Soligo 26; De Faveri Marcellino, Pieve di Soligo 26; Perin Celestina. Cordignano
50; Gava Angela, Cordignano 50; Paulin Michela, Cordignano 50; Turbian Narciso, Cordignano 50; Braido M. Luisa, Cordignano 50.
Elenco fino al 29.2.2004
Un fervido augurio pasquale di gioia e di
pace a tutti gli offerenti.
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 28 marzo 2004
13
L’AGENDA
del Vescovo
«U
n sacco vuoto
non può stare
in
piedi!».
Questa è stata la risposta di
un seminarista del Foyer séminaire, quando si è proposto, come si fa da qualche
anno per la Quaresima, di rinunciare alla cena del venerdì e di dare il corrispondente in denaro alle suore
di Madre Teresa di Calcutta per i poveri della città.
Certo per studiare c’è bisogno d’energie, ma a quest’affermazione abbiamo
replicato domandandogli
se per caso in classe non
ci sia qualcuno che viene
con il “sacco vuoto”. E ancora: «Tu non sei mai andato a scuola, prima di entrare al Foyer, con il “sacco
vuoto”?».
Chinando la testa ha risposto “sì”!
Fortunatamente qui la gente non muore di fame, ma
non si può neanche dire che
mangi in abbondanza. Il pasto principale è composto
dalla boule, una polenta di
miglio senza sale e della sauce, una salsa di carne o pesce con verdure, sufficientemente liquida per poter intingere la boule… al mattino
si beve un bicchiere di tè e
alla sera qualche arachide.
Nella Bibbia c’è scritto che
Il sacco vuoto e l’abbondanza
chi è nell’abbondanza dimentica. Al Foyer non si vive certo nell’abbondanza,
ma il pasto è assicurato.
Il tempo di Quaresima ci aiuta a non dimenticare! A non
dimenticarci degli altri, ma
anche a non dimenticare la
nostra storia personale, delle esperienze che abbiamo
vissuto e che mai
vorremmo che gli altri provassero.
In fondo è proprio questo
che ha fatto evitare la lapidazione dell’adultera del
vangelo: Gesù dicendo che
chi è senza peccato scagli la
prima pietra, ha aiutato quelle persone con il sasso in mano, a ripercorrere la loro vita, la loro esperienza.
È per questo che, forse, ogni
tanto bisogna fermarsi per
fare una sosta, ricordarci del
Usmi
Ritiro spirituale
diocesano
abato 27 marzo al santuario della
Madonna dei Miracoli di Motta di
Livenza si tiene il ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua per tutte le suore della diocesi. Il ritiro sarà tenuto da don Martino Zagonel (nella foto). Sarà presente anche il vescovo monsignor Giuseppe Zenti. L’orario d’inizio è fissato alle 8.30.
S
nostro passato, di quando eravamo piccoli, adolescenti,
giovani, adulti, di quando eravamo più ignoranti, più incapaci, più maleducati.
E anche il grande rischio per
noi missionari: dimenticarci che veniamo da un cristianesimo che ha più di
duemila anni di tradizione,
quando qui la prima evangelizzazione risale a poco più di 60 anni.
Nel tempo di
Quaresima, le
varie comunità
cristiane della
diocesi di Sarh
ci danno il
buon esempio
e si riuniscono per settore
per passare tre giorni di ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua.
Qui non c’è bisogno di grandi strutture d’accoglienza,
sono sufficienti un albero
per l’ombra, un pozzo o un
fiume per l’acqua… la farina si porta dal villaggio… la
carne e il pesce si procurano sul posto!
Per quest’anno il tema è
l’Eucaristia. A livello diocesano si prepara un libretto
che aiuta gli animatori dei
vari gruppi. La celebrazione
penitenziale tiene un posto
centrale nel ritiro.
Tutto è organizzato dai laici,
il prete cerca d’essere presente per le confessioni e la
Messa domenicale, visto
che i settori sono numerosi
e quindi i ritiri in una stessa
parrocchia possono essere
in contemporanea.
Con i cristiani ci sono anche
i catecumeni, chi al primo
dei quattro anni di preparazione e chi ormai sta facendo un cammino più intenso
perché a Pasqua riceverà il
Battesimo.
Sono momenti belli, dove si
vive la comunione vera, con
il Signore e con i fratelli.
Certo il contesto africano è
diverso. È molto più lento,
c’è molta meno frenesia…
ma in cosa vale veramente la
pena di giocarsi per la nostra vita? Come vogliamo costruire il nostro futuro sia
terrestre che celeste? La
Chiesa con i suoi tempi liturgici ci aiuta a pensarci…
sta a noi scegliere!
Don Adriano Bellotto
Sarh, Ciad
PELLEGRINAGGIO AD ASSISI
I
missionari della Consolata di Vittorio Veneto propongono per il
mese di maggio un pellegrinaggio sui luoghi in cui visse e operò
san Francesco d’Assisi.
Il pellegrinaggio si svolgerà dal 13 al 16 maggio, con visite alla Verna, Assisi, Gubbio, Monte Uliveto Maggiore e il santuario Maria SS. Addolorata, a Monte Senario di Vaglia (Firenze).
Per informazioni: padre Angelo Casadei, telefono 0422-771272; Giorgio Zago, telefono 0438-57411; Missionari della Consolata, telefono 043857060.
OGGI Domenica
Domenica 28 marzo – Quinta di
Quaresima
Is 43, 16-21; Fil 3, 8-14; Gv 8,
1-11
Prima settimana del Salterio
Possiamo affermare che Gesù, perfetta “parabola” del Padre, fa davvero esperimentare alla “donna sorpresa in adulterio” l’amore accogliente di Dio, ma
c’incuriosisce pensare a questo Maestro che si china a terra e scrive nella
polvere. Perché e che cosa ha scritto?
Questo non lo sappiamo. Sicuramente
Gesù vuole trovare una strada (anche
“nel mare”, se occorre, come dice Isaia)
che apra nuovi orizzonti alla donna e
ponga i suoi accusatori nell’opportunità
di riflettere. Gesù vuole mettere l’una
e gli altri su un sentiero nuovo. Conoscendo le norme giudaiche del tempo,
Gesù vuole offrire ai presenti la possibilità di aprire la legge nella direzione
della misericordia e della solidarietà.
Quel suo chinarsi a scrivere per terra
mi piace pensarlo come un “prendere
tempo”, affinché tutti possano crescere in quell’amore che impedisce di dividere il mondo in peccatori e innocenti.
Spesso ci prende la “psicologia degli
sbirri”, la voglia maledetta di cogliere
gli altri in flagrante. In ciascuno di noi
può sonnecchiare un lapidatore.
«Se le cose andranno da
programma, ciascuno scaglierà la sua pietra. Nessuno avrà ucciso, però alla fine la donna sarà morta.
Così fa la massa quando entra in azione… In definitiva nessun singolo individuo potrà più essere dichiarato responsabile. Nessun singolo individuo
è competente; esiste soltanto il branco,
l’insieme» (E. Drewermann).
Chinandosi a terra Gesù crea un clima di pace, di raccoglimento, di concentrazione. “Con questo prolungato
attimo di quiete, Gesù porta al silenzio
la bestia degli istinti, scorpora il branco, disarma pacificamente la massa degli accusatori”. Restano i singoli individui con la loro responsabilità.
La mossa di Gesù è dettata dalla sua
forza d’amore. Egli scioglie il branco
non accusando gli accusatori, ma interpellando ognuno direttamente.
Gesù chiama l’individuo ad uscire
dal comodo nascondiglio della massa,
del “così fanno tutti”. Egli mette ognuno davanti al proprio cuore, davanti ai
propri sentimenti e alle proprie passioni, davanti alla responsabilità di una decisione personale, davanti a quella don-
Domenica 28 marzo: Celebra Messa e Cresime: alle 9.30
a Grassaga; alle 11 a Ceggia; alle 17 a San Martino di Colle Umberto e alle 19 a Sant’Andrea in
Vittorio Veneto.
Lunedì 29: Visita i sacerdoti della forania Opitergina. Alle
17 in Seminario preside il Consiglio di amministrazione. Alle 20.30 a Zoppè presiede la stazione
quaresimale dell’unità pastorale di San Vendemiano.
Martedì 30: A Mestre partecipa alla riunione della Conferenza episcopale triveneta. Alle 20.30 a Cordignano incontra cresimandi con genitori, padrini e madrine.
Mercoledì 31: Visita i sacerdoti della forania Opitergina.
Alle 20.30 a Caneva incontra cresimandi con genitori, padrini e madrine.
Giovedì 1 aprile: Visita i sacerdoti della forania Opitergina. Alle 20.30 a Stevenà incontra cresimandi con
genitori, padrini e madrine.
Venerdì 2: Visita i sacerdoti della forania Opitergina. Udienze in vescovado. Alle 18.30 celebra la Messa in
Seminario. Alle 20.30 presiede la stazione quaresimale foraniale a Francenigo.
Sabato 3: Alle 7.45 celebra Lodi, Messa e Ora Media in cattedrale con il Capitolo. Alle 11 alla Scuola enologica di Conegliano partecipa all’inaugurazione della mostra di Augusto Murer. Alle 15.30 celebra Messa al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. Alle 17 presiede Via Crucis per i medici dell’ospedale di Vittorio Veneto in casa esercizi e alle 20 partecipa alla Festa diocesana dei giovani a Motta di Livenza.
Domenica 4: In cattedrale alle 9.30 presiede la liturgia
con la benedizione dell’olivo e la processione e alle 16 l’apertura delle Ore di adorazione. A Conegliano incontra i catecumeni che riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella notte di Pasqua.
A TREVISO: Sabato 27 un
convegno su Giuseppe Toniolo
S
abato 27 marzo si tiene a Treviso un convegno di studi sul tema “Europa: democrazia e diritto internazionale. Le intuizioni di Giuseppe Toniolo”, promosso dal Comitato nazionale per la beatificazione di Giuseppe Toniolo,
unitamente all’Azione cattolica nazionale e alle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto.
Con inizio alle 15, all’auditorium universitario Santa Croce, ci saranno le relazioni di mons. Domenico Sorrentino, segretario Congregazione per il culto divino e postulatore nella causa di beatificazione, Lorenzo Ornaghi, rettore Università Cattolica del Sacro Cuore, e Paola Bignardi, presidente
Azione cattolica italiana. Alle18.30 ci sarà una messa nella
chiesa di Sant’Andrea in Riva.
“Dom” Bucciol a Telechiara
S
na e, oggi, a tante situazioni che ci interpellano severamente. Ci mette davanti a Dio. Nessuno può più nascondersi dietro l’interpretazione di una norma, magari attribuita a Mosè….
Voglio pensare che quegli uomini,
deposte le pietre, siano tornati a casa
più disponibili a fare i conti con il loro
cuore, forse aperti a nuovi cammini. Voglio pensarli così: pietre che cadono e
cuori che si aprono. Gesù non li ha vinti né umiliati. Li ha toccati, li ha invitati a diventare persone dotate di positiva individualità.
Per rinnovare le nostre relazioni, per
fare della nostra vita una “cosa nuova”,
per “aprire nel deserto” del mondo la
strada della pacificazione fra i popoli è
necessario che oggi Cristo metta nel
nostro cuore e sulle nostre labbra non
le parole che vincono, ma quelle che
toccano.
Don Fabrizio Mariani
abato 27 marzo alle 17.30 l’emittente televisiva Telechiara nel programma “Chiesa nel Triveneto” manderà in
onda un’intervista a “Dom” Armando
Bucciol, prima del suo ritorno in Brasile dove sabato 17 aprile verrà consacrato vescovo ed il 18 farà il suo ingresso nella diocesi di Livramento de
Nossa Senhora.
AZIONE CATTOLICA
Operazione Sip e percorso dell’acqua
Domenica 28 marzo, a Cison di Valmarino incontropasseggiata per gli acierrini della diocesi, i loro genitori e animatori alla scoperta del bene prezioso dell’acqua,
il tema che ha contrassegnato l’Operazione Sip 2004.
Ritrovo nella piazza di Cison alle 10 e partenza verso il Bosco delle Penne Mozze. Alle 11.30 messa all’aperto e dopo il pranzo al sacco tutti saranno impegnati
in giochi. Anche se ci sarà brutto tempo celebreremo
comunque la messa nella chiesa di Cison; in tal caso gli
arrivi possono essere posticipati alle 10.45.
Itinerario diocesano per Fidanzati
Domenica 28 marzo, a Conegliano, nella Casa di accoglienza Toniolo, incontro mensile dell’itinerario Fidanzati. I lavori iniziano alle 15 per poi terminare verso
le 18.
Domenica 28 marzo 2004
ATTUALMENTE È SEPOLTO A MONACO
A VITTORIO E CONEGLIANO
Da Ponte-Mozart
concerti e dibattiti
I
l cenedese Lorenzo Da
Ponte fu, com’è noto,
l’autore dei libretti delle tre
opere italiane di Wolfgang Amadeus Mozart: “Le nozze
di Figaro”, “Don Giovanni”
e “Così fan tutte”. Tre capolavori assoluti della storia
della musica, la cui fama tuttavia ci piace pensare sia dovuta anche ai
versi brillanti
che Da Ponte
seppe trarre
dalle commedie di Beaumarchais e di
Molière.
Per ricordare e celebrare la proficua collaborazione tra il letterato veneto
e il geniale musicista austriaco si terrà dal 26 al 28
marzo a Vittorio Veneto e Conegliano il “Simposio Mozart-Da Ponte”, una tre-giorni di concerti e conferenze.
L’iniziativa è promossa da alcune importanti associazioni
culturali di Vittorio Veneto e
di Salisburgo, le città che diedero i natali ai due artisti.
Primo appuntamento il 26
marzo nella cattedrale di Ceneda (alle 21), con un con-
certo di composizioni sacre
di Mozart, tra le quali il “Davide penitente”, scritto su
versi attribuiti al Da Ponte.
Sabato 27 marzo il simposio si sposterà al Dina Orsi di Conegliano, dove alle
10.30 si terrà la conferenza
del musicologo Dinko Fabris
dal titolo: “Mozart-Da Ponte:
Premiata ditta”. Essa sarà
intervallata
dall’esecuzione di alcuni
brani musicali mozartiani.
Una seconda
conferenzaconcerto avrà
luogo alle 17
nell’aula maLorenzo Da Ponte gna del Seminario vescovile vittoriese. Parlerà un esperto della Fondazione
“Mozarteum” di Salisburgo.
La tre-giorni si concluderà domenica 28 marzo al
teatro Accademia di Conegliano, con un concerto (alle 11) dell’Orchestra da camera “Lorenzo Da Ponte” di
Treviso. Tra gli altri brani
verrà eseguita la celebre ouverture dalle “Nozze di Figaro”.
Athos Tassi
SANTA LUCIA: FIERA
DELL’EDITORIA PER RAGAZZI
F
ine settimana dedicato ai libri per ragazzi a Santa Lucia di Piave.
Dal 26 al 28 marzo, infatti,
nei padiglioni espositivi dell’ex filanda si tiene “Segnali
di fumo” prima fiera trevigiana dell’editoria per ragazzi. A promuoverla è il Comune di Santa Lucia. Tra le
tante iniziative in programma (pubblicate integralmente sullo scorso numero
de L’Azione) segnaliamo: venerdì 26: apertura al pubblico della fiera dalle 14.30
alle 19.30; alle 21, Vittorino
Pianca tiene un incontro su
toponimi, onomastica, tradi-
zioni e giochi delle nostre
terre; sabato 27: apertura
al pubblico dalle 9 alle 19.30;
alle 15 laboratorio con il pubblico, i ragazzi e le famiglie,
a cura dell’Editoriale Scienza di Trieste; alle 17 incontro
con Vittorio De Savorgnani
sull’esperienza del contatto
con la montagna, dal Tibet al
Cansiglio, e proiezione di
diapositive; alle 21 incontro
con Mauro Corona; domenica 28: apertura al pubblico dalle 9 alle 19.30; dalle 15
alle 17 dimostrazioni degli illustratori; alle 17 spettacolo
e festa finale, “Yol”, con i Barbapedana.
PICCOLO TEATRO DI SACILE:
LE SORPRESE DEL DIVORZIO
V
enerdì 26 marzo il palcoscenico del teatro Ruffo di
Sacile ospiterà la nuova produzione del Piccolo
Teatro Città di Sacile: “Le sorprese del divorzio”, un vaudeville di Alexandre Bisson e Antony Mars. La commedia, rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1888, vede in scena l’eterno scontro tra genero e suocera.
Il sipario si alza alle 21. La biglietteria del teatro sarà
aperta dalle 19.30 (ingresso: intero 8 euro, ridotto 6). Per
informazioni: Piccolo Teatro telefono 0434-72125, teatro
Ruffo telefono 0434-781273. Notizie e anticipazioni anche
sul sito web della compagnia: www.piccoloteatro-sacile.org
Sant’Augusta accoglierà
i resti di Minuccio Minucci?
PASSIONE/1
Il 10 febbraio
A Ponte Priula
proclamato
Stabat Mater di
“Giornata della
Franco Santin e
Convito Musicale memoria” delle
vicende del
o Stabat Mater preLparerà il nostro spi- confine orientale
rito alla Pasqua. Stabat
Mater è il titolo di un inno
medievale, ancora usato
nella liturgia, che canta il
dolore di Maria ai piedi di
Gesù Crocifisso (“Stabat
mater dolorosa, iuxta crucem lacrimosa”). Stabat
Mater è anche il titolo del
nuovo spettacolo realizzato da Teatro Orazero e
Convito Musicale. Tecnicamente un “concerto per
soli coro e voci recitanti”;
in sostanza, un alternarsi
di laudi medievali suonate
su strumenti d’epoca (virginale, salterio…) dal
Convito e cantate dalla voce soprano di Lucia Valentini e di poesie lette da
Francesco Santin e Maria
Teresa Dalla Vedova del
Teatro Orazero: versi di
padre David Maria Turoldo e di Pier Paolo Pasolini, ma anche il Pianto della Madonna di Jacopone
da Todi.
Lo spettacolo è offerto
agli spettatori: verrà messo in scena venerdì 2 aprile alle 20.30 al Tempio Votivo di Ponte della Priula,
e poi sabato 3 aprile in
chiesa a Carpesica. (TB)
PASSIONE/2
Il 28 marzo
a Follina
Stabat Mater
di Pergolesi
D
opo il grande consenso riscontrato
nel primo dei concerti quaresimali organizzati a Conegliano, il maestro Paolo
Pessina con l’Orchestra
Sinfonica Adriatica, la soprano Anna Maria Di Filippo e la contralto Michaela
Magoga replicherà domenica 28 marzo all’abbazia di
Follina. Il programma prevede l’esecuzione dello Stabat Mater di Pergolesi, doloroso pianto della Vergine
ai piedi della Croce, e Passio op. 59, composizione
dello stesso maestro Pessina, ricca di forte contrasto di colore e intensità, capace di offrire un affresco
ricco di significati della Passione di Cristo; un’opera
apprezzata ed elogiata anche da monsignor Gianfranco Ravasi quale alta e
intensa esperienza sia artistica che spirituale. Il concerto avrà inizio alle 20.30,
ingresso libero.
“
Ordino poi che
il mio corpo sia
sepolto in questa propria chiesa di Sant’Augusta nel loco ove è
stata già preparata la
sepoltura mettendoci
sopra un semplice epitaffio in lingua italiana così ‘Minutio Arcivescovo di Zara amator
della patria si raccomanda delle orazioni dei fedeli’…”. Una lastra di pietra
rossa esiste effettivamente nella chiesa della santa, dove non c’è alcuna dicitura e potrebbe essere
quella predisposta per la
sepoltura dell’arcivescovo
Minuccio Minucci. Le sue
spoglie sono conservate
nella chiesa di San Michele a Monaco di Baviera, nella cappella dedicata
a sant’Andrea.
Nei giorni scorsi una
delegazione vittoriese ha
fatto una visita ufficiale
sulla tomba dell’illustre arcivescovo – concittadino
serravallese – in occasione dei 400 anni della sua
morte. Della delegazione
facevano parte il vicario
generale
monsignor
Guerrino Pagotto, il sin-
«N
essuno ha
la verità in
tasca. Quella storica, ben s’intende». Ce
lo siamo sentiti dire il giorno
successivo all’approvazione
in Parlamento della legge istitutiva della “Giornata della memoria” da Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, in visita a campi
di concentramento, foibe e
sacrari militari del Friuli Venezia Giulia. Quella di Casini non era una frase di circostanza per noi giornalisti che
l’assalivamo con domande
sulle contrapposizioni storiche che ancora esistono.
Non lo era neppure quest’altra sua sottolineatura. «Oggi
è importante creare una memoria condivisa».
Che cosa, infatti, succede? Che da una parte si canta vittoria rispetto all’altrui
sconfitta, come se la “Giornata della memoria” fosse il
contraltare del 25 aprile. Invece lo stesso Gianfranco Fini, vicepresidente del Consiglio dei ministri, che abbiamo avvicinato sabato scorso
a Trieste, invitava – proprio
in quella sede, ancora segnata dalle ferite – al superamento delle contrapposizioni, «perché – spiegava – il
periodo della guerra fredda
è alle nostre spalle, in tutti i
sensi».
Il 10 febbraio, giorno fissato per la “memoria”, e come tale condiviso da quasi
tutte le parti politiche, ricorda il dramma dei 300 mila
profughi dell’Istria, della regione di Fiume e della Dalmazia, subito dopo la seconda guerra mondiale. Numerosi di questi esuli, che allora persero tutto e che per anni non poterono ritornare nei
loro paesi, risiedono anche
nei nostri paesi. Sono passati circa 60 anni, ma il loro pensiero non si è mai distratto
da quel ricordo.
Ancora più tragica la memoria degli infoibati, ovvero
di coloro che furono eliminati dalle truppe titine sul
confine e dai partigiani, nel-
le nostre terre, addirittura
gettandoli vivi nelle voragini,
dal Bus de la lum in Cansiglio
a Basovizza, sul Carso triestino. La ricerca storica non
ha ancora certificato quanti
sono morti così barbaramente: c’è chi sostiene che i
morti possono arrivare fino
a cinquemila. Manca, inoltre,
una distinzione tra le esecuzioni vere e proprie (che non
hanno bisogno di aggettivazioni, tanto sono esecrabili)
e le sepolture improvvisate
(come, per esempio, sostengono i partigiani per taluni
“infoibati” del Cansiglio).
Sta di fatto che anche la
sinistra, seppur con toni diversamente accentuati, ha riconosciuto i “tragici errori”
di quel passato. Lo hanno fatto, in termini inequivocabili,
Fassino e Violante dei Democratici di sinistra. Lo ha
detto anche Bertinotti, di
Rifondazione.
CASINI: SERVE UNA
COSCIENZA CONDIVISA
Quindi l’Italia volta pagi-
na su un capitolo così tragico della sua storia. Il significato l’ha spiegato puntualmente il presidente Casini
durante il suo recente pellegrinaggio attraverso i luoghi
della memoria sul confine
nordorientale, per rendere omaggio ai caduti. I centomila morti di Redipuglia, i caduti in Russia, gli internati
sloveni e croati nel campo di
concentramento di Gonars,
gli infoibati di Basovizza, i
martiri della Risiera di San
Sabba.
Presidente Casini, dalla memoria condivisa
si può transitare alla riconciliazione?
«Noi lavoriamo per questo: per creare tra le forze politiche italiane una coscienza
condivisa. Lo spirito con cui
lo facciamo è quello europeo,
di superamento di quelle pagine buie del passato che
nessuno vuole siano rivissute».
Però non mancano ancora le polemiche. In
Slovenia si sta organiz-
COSA DICE LA LEGGE
al prossimo anno il 10 febbraio sarà il “Giornata della memoria” in memoria delle vittime
delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. A decretarlo nei giorni scorsi, a larghissima maggioranza, il Parlamento. È stato scelto il 10 febbraio perché in tale
data venne firmato, nel 1947, il Trattato di pace
con il quale, tra l’altro, si sancì il passaggio dei
territori dell’Istria e della Dalmazia alla ex Jugoslavia.
D
La tragedia delle foibe e dell’esilio degli italiani
da Istria e Dalmazia si consumò tra l’8 settembre
’43 e il 10 febbraio ’47. In quel periodo vennero
uccisi o scomparvero, secondo le stime, dalle 7 mila 500 alle 14 mila persone.
Il 10 febbraio, ogni anno, molteplici iniziative diffonderanno la conoscenza di questi eventi presso i
giovani delle scuole.
La legge prevede anche un riconoscimento (insegna e diploma) ai congiunti degli infoibati.
zando una giornata della memoria anti-italiana e a Trieste alcuni
sindaci sloveni non
hanno partecipato alla
sua visita.
«Quando si costruisce un
percorso condiviso e si riflette il più serenamente possibile sulla memoria e anche
su pagine tragiche della storia dell’Europa, si può anche
toccare corde di sensibilità
particolare. Ebbene, tutte
queste corde vanno rispettate. Io non giudico, rispetto».
Ciò significa che non
siamo arrivati ancora a
una verità storica?
«No, qui non è che qualcuno ha la verità in tasca. La
stiamo ricercando insieme,
per cui dare giudizi, da parte mia, sarebbe improprio.
Penso, in coscienza che la visita compiuta sia la ricostruzione il più possibile obiettiva. Ma spero che in futuro vi
sia la possibilità di altri incontri».
La riconciliazione, insomma, non si dà una
volta per tutte?
«La riconciliazione è sempre un processo. Oggi si discute ancora sulla storia dell’impero romano e gli imperatori ricevono dalla storia
dei giudizi diversi. Questo significa che la storia non è una cosa che ad un certo punto si definisce. La storia è
sempre un percorso di ricerca».
Francesco Dal Mas
daco Giancarlo Scottà e
Gianpaolo Zagonel, presidente di Serravalle Viva.
Dopo la messa, celebrata da
monsignor Pagotto, hanno
deposto sulla lastra tombale una corona di fiori. Quindi Zagonel ha rievocato la
figura storica dell’arcivescovo e il Vicario ha auspicato il ritorno dei resti a Vittorio, in particolare a
Sant’Augusta «nel rispetto
delle ultime volontà espresse nel testamento».
Minuccio Minucci nasce
a Serravalle nel 1551, in una casa ora demolita posta
di fronte all’attuale palazzo
Minucci-De Carlo. Viene istruito fin da ragazzo dallo
zio Andrea, fratello del padre, prelato e medico di
grande cultura, che segue
nel 1567 a Zara a seguito
della nomina ad arcivescovo di quella città. Minuccio
intraprende gli studi
legislativi e viene nominato segretario del
nunzio apostolico in
Germania, Bartolomeo dei conti Porcia.
Dopo il 1582 si trova
nuovamente a Roma:
papa Gregorio XIII gli
affida un importante
incarico diplomatico (legato al doloroso scontro
tra cattolici e luterani) a
Colonia. Il Minucci si ferma due anni, nel 1584-86,
alla corte di Guglielmo V
di Baviera in qualità di
consigliere primario. Successivamente sarà rappresentante della Baviera
presso la Santa Sede. A
questo punto della sua vita decide di prendere gli
ordini religiosi. Dieci anni
dopo viene nominato arcivescovo di Zara, ove rimane per sei anni. Nel 1603
rientra a Serravalle per
cause di salute. Il 18 marzo fa testamento e chiede
di essere autorizzato a recarsi presso il duca Massimiliano in Baviera. Il 7
marzo del 1604, colpito da
polmonite, spira e viene interrato a San Michele.
Isabella Mariotto
AUGUSTO MURER A CONEGLIANO
N
ell’austera e severa cornice dell’antica Scuola di enologia di Conegliano (edificio liberty), dal 3 aprile al
2 maggio prossimi “La forza della materia e l’eleganza della forma”.
Mostra antologica di opere
scultoree in legno e bronzo, ceramiche e disegni preparatori
di Augusto Murer (Falcade
1922, Padova 1985), uno dei
grandi del Novecento italiano.
Ideata e curata dal professor Francesco Di Leo, presidente dell’associazione culturale coneglianese “Prospetti-
re
t
s
o
M
ve”, questa retrospettiva, nell’arco di un centinaio di opere, abbraccia oltre 40 anni di ricerca artistica
del grande scultore bellunese.
L’evento è patrocinato dalla
Città di Conegliano, Provincia
di Treviso e Regione Veneto.
La mostra rimarrà aperta
tutti i giorni (15.30-19.30 feriali, 10-12 e 15.30-19.30 festivi).
Per ulteriori informazioni chiamare il curatore professor
Francesco Di Leo al 3406671347.
zioni turistiche di Vittorio.
MUSICA E DANZA
VITTORIO VENETO Domenica 28 alle 16, in cattedrale, concerto di Quaresima del Coro polifonico della Cattedrale. Ingresso
libero.
TREVISO Lunedì 29, alle 20.45,
al Tempio di S. Francesco uno fra
i più celebri ensemble vocali, l’inglese Hilliard Ensemble, con l’integrale dei Mottetti su testo tedesco di Bach.
CONEGLIANO Domenica 28,
alle 15.30, in duomo nuovo appuntamento con i “Concerti quaresimali”. Si esibiscono la soprano Loredana Zanchetta, il
tenore Marco Cavagnis,
la polifonica “Benedetto Marcello” e l’Orchestra del Veneto Orientale. In programma
brani dal Messiah di Handel.
VITTORIO Venerdì 2, alle
20.30, al teatro Da Ponte concerto
con l’Orchestra “I Filarmonici di
Roma”, Uto Ughi violino
solista e direttore, e
Alfonso Ghedin alla
viola. Eseguiranno
musiche di Boccherini, Bach, Mozart.
Per i biglietti rivolgersi all’ufficio informa-
CONEGLIANO Sabato 3 aprile, alle 20.45, “Musiche per fiaba”
all’auditorium Dina Orsi. Concerto
con i cori voci bianche “Novo Concento” di Conegliano e “Nova Cantica” di Belluno, diretti da Luciano
Borin. Eseguono “La principessa alla scoperta dei cinque sensi” e “L’albero di Natale”. Ingresso libero.
INIZIATIVE VARIE
MEL Venerdì 26 marzo, alle 20.30,
al palazzo delle Contesse Giovanni
Francescon presenta sue diapositive sul tema “Immagini in caduta
libera”. Nell’ambito della rassegna
“Suoni, immagini, protagonisti”.
MOSTRE
CONEGLIANO Dal 27 marzo
al 4 aprile, all’oratorio dell’Assunta, “Colore e sensibilità nelle ope-
NELL’ULTIMO FILM DI TIM BURTON
ATMOSFERE DI FIABA REALISTICA
Big Fish
S
econdo
Edward
Bloom, il protagonista di “Big Fish” di Tim
Burton, un pesce cresce
secondo le dimensioni del
suo ambiente: per diventare grosso ha bisogno di
grandi spazi, oltre all’astuzia per sfuggire ai pescatori.
Per
questo
Edward abbandona la sua
città natale di Ashton e colora la sua storia di commesso viaggiatore con la
fantasia, quando ne racconta i vari episodi. Non
racconta bugie, dà dimensioni mitiche alla sua vita,
trasformando episodi banali in indimenticabili avventure. Così la prova di
coraggio di un gruppo di
ragazzi diventa la visita alla casa di una strega con
un occhio torbido in cui si
può vedere il momento
della propria morte; e la
lontananza dalla moglie il
giorno in cui nasce il figlio
è causata dalla lotta contro il grosso pesce che è
sfuggito a tutti i pescatori,
che lui cattura usando la
fede nuziale come esca.
Il film è narrato dalla voce fuori campo di Will
Bloom, trentenne figlio di
Edward, che sta per diventare padre a sua volta,
ritornato a casa per la grave malattia del padre. I due
non si capiscono: Will vuole scoprire se le storie del
padre sono solo bugie, che
nascondono
qualche
squallida storia di tradimenti e di una doppia vita.
Il ritorno diventa un viaggio nel passato, nelle storie narrate alla moglie incinta, alla scoperta di un
uomo buono e mite, altruista e fedele negli affetti. Alcuni incontri inattesi fanno capire a Will che
re di Genny Lorenzon”. Orari: venerdì e sabato 10-12.30 e 16-20;
domenica 10-12.30 e 15-20; mercoledì 15-19.
CONEGLIANO È aperta fino
al 4 aprile, nella sala dei Battuti
del duomo, la mostra didattica “Ex
umbris in veritatem - Il paradosso di Caravaggio”. Apertura: tutti i
giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15
alle 18. Ingresso: interi 2 euro, ridotti 1 euro, scuole 0,50 euro. Organizzano: Compagnia delle Opere
Nord Est e Amministrazione comunale.
PORTOBUFFOLÈ Fino al 4
aprile a Casa Gaia da Camino mostra dedicata al pittore Walter Davanzo. Orari: domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato dalle 15 alle 19 e i giorni feriali solo su appuntamento. Orga-
nella
storia del padre realtà e
fantasia sono inestricabilmente mescolate e non è
possibile dividerle: bisogna prendere o lasciare.
Così sarà lui a trasfigurare la morte del padre, permettendo a tutti gli straordinari personaggi che aveva inventato, di presentarsi il giorno del suo funerale a rendergli omaggio.
Tim Burton ritrova in
“Big Fish” le atmosfere di
fiaba realistica del suo capolavoro “Edward mani di
forbice”, il tocco leggero,
le trovate visive (il mondo
che si ferma quando
Edward incontra la ragazza della sua vita, lo spettacolo per le truppe coreane
girato come una scena del
muto), e mette da parte i
toni cupi, da incubo dei
due primi “Batman”, di “Il
mistero di Sleepy Hollow”
e del remake di “Il pianeta delle scimmie”. Il cast è
formato da una manciata
di bravissimi interpreti:
Ewan McGregor (Edward
da giovane), Albert Finney
(Edward da vecchio), Billy Grudup (Will), Jessica
Lange (nella foto), Helena
Bonham Carter, Danny
De Vito, Steve Buscemi.
Gianfranco Da Re
nizzano la Provincia di Treviso in
collaborazione con l’Amministrazione comunale di Portobuffolè.
SAN VENDEMIANO Dal 27
marzo (alle 18) a lunedì 5 aprile
nella sala esposizioni del municipio mostra di mosaici di Ezio Burigana. Orari: venerdì e sabato 1619, domenica 10-12 e 16-19.
PIEVE DI SOLIGO È aperta
fino al 12 aprile, all’hotel Contà,
la mostra di opere di Angelo Bressan “Paesaggio tra realtà e visione”. Orari di apertura: da mercoledì a venerdì 16-20; sabato e domenica 10- 12 e 15-21.
PIAVON Sempre il 12 aprile
chiude a Cà Lozzio Incontri la personale di Otello Mamprin. Orario:
10-12 e 15-24, chiuso lunedì e
martedì.
Curiosando
I consigli del medico
a cura della dottoressa Caterina Bisol
Riso, banane e tè verde contro la dissenteria
L
a diarrea è conseguente ad una reazione dell’intestino a diversi agenti
irritanti quali farmaci, tossine, infezioni,
sbalzi di temperatura o forti emozioni. Entro certi limiti è un sintomo benefico e liberatorio, cioè un tentativo dell’organismo
di eliminare tossine per proseguire poi nella guarigione. Non è quindi consigliabile
bloccare la diarrea ai primi sintomi perché
si rischia di prolungare la permanenza dei
fattori patogeni all’interno dell’organismo,
tanto meno si devono assumere antibiotici che potrebbero indurre la formazione di
pericolosi ceppi batterici resistenti. Sono
invece molto utili alcune misure igienico-dietetiche da adottare sempre in quanto supporti validi e a
volte anche risolutivi della malattia.
Dal punto di vista degli alimenti si consiglia il riso, non quello integrale che, ricco di fibre, potrebbe peggiorare la sintomatologia, la
banana perché oltre ad essere a-
stringente è ricca di potassio e contribuisce
a fornire energia contrastando nello stesso tempo la perdita di minerali, la carota, il
latte di mandorle e il miele che ha un’azione antibatterica. Anche il tè verde è molto
indicato nella diarrea essendo un ottimo astringente. Sono invece da evitare il latte
vaccino e le verdure.
La diarrea può indurre ipoglicemia, disidratazione e squilibrio elettrolitico situazioni che potrebbero rivelarsi pericolose
specie tra i bambini e gli anziani. Posso consigliare allo scopo una soluzione reidratante
formata da un litro di acqua con l’aggiunta
di un cucchiaino di sale fino, un
cucchiaio di miele e il succo di un
limone o di un’arancia. Non vanno
dimenticati i fermenti lattici che
servono a ripristinare la flora batterica intestinale, con l’avvertenza,
di solito ignorata, che andrebbero
assunti per un periodo variabile da
uno a tre mesi.
Schegge di Storia
Follina: spuntano i primi resti
“F
ollina: spunta una foto del cimitero di guerra”, il piccolo
servizio pubblicato su L’Azione di domenica scorsa,
21 marzo, ha suscitato parecchia curiosità sia in loco che ben più distante,
come nel Bellunese. Fatto sta che da questa provincia sono piombati sull’area cimiteriale, ufficialmente dismessa, come
sappiamo, nel 1970, il conte Francesco Frigimelica
e l’ispettore della Forestale Claudio Pezzuolo, stretti collaboratori di Walther
Schaumann. In altre parole, dell’ex colonnello austriaco che da decenni va
ripristinando sulle Dolomiti, con l’aiuto di volonterosi, l’intreccio di trincee, caverne e quant’altro
lasciato dalla Grande
Guerra, quale monito anche per l’escursionista più
distratto.
A Follina, al vecchio cimitero che custodì ben 900
morti di guerra, moniti ce
ne sono tanti, e per tutti! Si
sa che i lavori di esumazione sono stati mollati precipitosamente e con molto disordine dopo l’8 settembre
1943.
Comunque a far due conti sulle successive sepolture
in altri cimiteri di guerra,
questi non tornano. Tema a
cui sta lavorando con passione il professor Roberto
Tessari (nella foto) in mezzo a mucchi di carte da archivi vari. Ed è stato il me-
desimo Tessari, con mappe
alla mano, a mandare a colpo sicuro i sofisticati strumenti del conte Frigimelica, i quali hanno rilevato
mucchi di chiodi da bara,
ma anche alcune targhette
in rame e di bronzo recanti l’identificazione del caduto, resa però difficile dalla corrosione. Per fare un
esempio, una aveva il solo
nome Albert e impresso un
generico n. 105, il resto
ruggine friabile. Poco,
niente, ma dai corposi elenchi del Tessari ecco
spuntare come per incanto
anche il cognome Dobay,
un Honved Ussaro di nazionalità ungherese. Hanno assistito a questo veloce
sondaggio Maurizio Dalla
Libera, capogruppo degli
Alpini di Tovena e il dottor
Guido Spada, referente per
la Croce Nera d’Austria.
Mario Sanson
L’atlante dei sapori
Pere al Prosecco
A
Col San Martino a cavallo della
Pasqua e dintorni ritorna
gagliardo il Prosecco. La
sua è storia lontana, è storia di una Mostra – la prima a memoria d’uomo almeno in provincia di Treviso –, che a far data dal 1956 è
oggi al suo 48º anno di vita. E nonostante
questa età non più verdissima, è tuttavia capace di entusiasmare, far sognare, trascinare in barba a chi voleva il Prosecco un
semplice vinello, e non quel gran fine vino
che è!
Il Prosecco lo amano in molti anzi sempre di più, giacché è vino che non stufa, che
non impegna in arcane meditazioni, che
non obbliga ad arzigogolate degustazioni
con buona pace dei guru e dei professori
della materia.
Il Prosecco è buono e basta. Spegne anche la sete, e va giù che è un bijou! Comunque il Prosecco, sia spumante che tranquillo, è tanto buono anche in cucina, come ci insegna anche Enrico Canel della
vecchia e famosa “Locanda da Condo” di
Col San Martino, dove prepara una squi-
sita “pera al vino prosecco
con gelato vaniglia”.
Si parte come si conviene da un buon mezzo litro di vino prosecco, poi 2
belle pere, quindi 70 g di
zucchero, 2 chiodi di garofano, 1 pezzetto
di cannella, della buccia di limone e gelato
vaniglia a piacere. «Pelare le pere, tagliarle a metà, levare il torsolo e cuocerle piano
piano nel vino prosecco zuccherato e aromatizzato con i chiodi di garofano, la cannella e la buccia di limone – spiega Canel
–, tenendo presente che mezz’ora sul fuoco è più che sufficiente. Tolte dal fuoco, le
pere si fanno raffreddare nel medesimo vino affinché non diventino brune, ma nel
contempo prendano aroma. Raffreddate
che sono, si levano dal tegame e si mettono da parte, mentre si rimette sul fuoco il
vino finché non diventi una bella salsina,
che raggiunta la consistenza voluta, si passa poi al colino e si lascia raffreddare. Disporre quindi le pere sui piatti, tagliarle a
ventaglio, versarvi sopra la salsa di vin prosecco – aggiunge ancora lo chef Enrico –
e accompagnarle col gelato vaniglia». (MS)
COLLE UMBERTO: Andrea Armellin
ideatore del “Bellissimo Concorso de l’Arme”
I
ncontriamo Arme, al secolo
Andrea Armellin, trent’anni
a maggio, residente a Colle Umberto, ideatore de “Il Bellissimo
Concorso de l’Arme” giunto alla
sua terza edizione e caporedattore del Quindicinale. Formazione
tecnica alle spalle e laurea in conservazione dei beni culturali in tasca. Un lettore vorace, a cui piace
spaziare dai romanzi alla Stephen
King ai classici, ai fumetti, anche
se ammette una certa predilezione per Pennac.
Estremamente riservato, Andrea si concede all’intervista a patto che non si parli di lui (non
vuole nemmeno la foto, e allora noi ricorriamo
a una caricatura). Parliamo allora del suo unico (finora) e più amato figlio: il concorso. «Mi
sono messo nei panni di uno studente che entra in libreria in preda a raptus di possesso di
libri, ma consultando il portafoglio non ha le
possibilità economiche per effettuare acquisti
o rischiarne di cattivi. Gli serve un consiglio fidato».
Così parla da segretario del concorso. Nel
PIEVE / SAN MARTINO, CALVARIO E CAL SANTA
I
PIEVE DI SOLIGO: La chiesa di San Martino
l primo rilievo collinare
verso oriente del nucleo
urbano pievigino è ancora oggi caratterizzato dalla presenza dalla chiesa di San Martino, dalle edicole della “Cal
Santa” e dall’oratorio del Calvario, nonostante alcuni discutibili interventi edificatori
ne abbiano intaccato la “forza”.
Se proviamo a immaginarci l’area priva del cimitero, delle recenti costruzioni e delle
alte alberature, potremo “osservare le due Chiesuole, volte
di faccia a Occidente, così vicine che poco men che si tocchino. L’una è la vecchia e detta
del Cristo, santuario d’alta divozion degno e frequentato assaissimo, dove parecchie anime trovano refrigerio a lor mali con abbracciare quella Croce santissima, che vi s‘inalbera
nel mezzo, e piangevi amarissime e dolcissime lagrime,
siccome a me pure avveniva
ne’ miei giovani anni (...).
L’altra è la nuova o, meglio,
la eretta da poco in sostituzione della prima, dedicata
al confessore vescovo san
Martino. Della quale (Girolamo Maria Balbi Valier) avvisò convenevole di assumere sopra sé ogni carico con
qualunque potesse esser la
spesa, che leggeri non era”
(G. Torresan 1857). Questo
brano, tratto da uno scritto
che celebra la figura del patrizio veneto Gerolamo Maria, ci descrive lo stato di fatto dei due oratori alla metà
dell’Ottocento. Pochi anni
prima, nel 1832 si era proceduto al trasferimento dal
cimitero del sagrato dell’ar-
sito dà una spiegazione più personale: «Il Bellissimo Concorso nasce nel 2001 dalla constatazione
della curva culturale discendente
dell’Arme. Preoccupato dalla situazione, l’Arme decide di cercare
un rimedio che fosse funzionale e
allo stesso tempo divertente. La
trovata è questo concorso, che procura a tutt’oggi gaudio all’Arme e
ai suoi amici suggeritori. Da qui
nasce il concorso, realizzato in collaborazione con la libreria “Il Punto”. Ogni mese i partecipanti ci inviano un commento di un
testo (il primo round di iscrizione scade il 31
marzo). Le e-mail più accattivanti vengono prese in considerazione e la commissione legge i
testi suggeriti. Viene designato il vincitore mensile. Ad agosto si chiude, e intorno a settembre
verrà proclamato il vincitore, con festa finale.
Due libri a scelta in palio al vincitore. Un libro
al secondo e uno al suggeritore più costante».
Per maggiori informazioni visitare il sito del
concorso: www.libreriailpunto.it/bc.
Angela Deganis
cipretale al declivio a ponente della chiesa. Nel 1840
la condizione dell’oratorio
venne considerata “rovinosa” e l’arciprete Graziani ne
promosse la ricostruzione
come cappella del cimitero,
funzione che ancora oggi
mantiene, venendo utilizzata inoltre anche per la recita del rosario. Ai lavori provvide in buona parte Girolamo Maria Balbi Valier.
L’edificio è composto da
un corpo principale più alto,
lungo il cui asse longitudinale si succedono i tre volumi del pronao, della navata
e dell’abside-coro, e da due
elementi simmetrici posti lateralmente all’abside stessa:
la sacrestia e un locale adibito a deposito degli oggetti utilizzati nei riti funebri.
La chiesa, caratterizzata
dal protiro a colonnato di i-
spirazione neoclassica dove
colonne, capitelli, trabeazione e frontone sono completamente in pietra, è ben visibile anche in lontananza
per la posizione sopraelevata: annuncia la chiesa e conserva le tombe del Balbi Valier e di alcuni familiari. Nel
piccolo spazio del coro, racchiuso dalla posizione dell’altare, troviamo una pala.
Da notare due disegni graffiti sull’intonaco esterno che
raffigurano, a scala reale, la
colonna e l’architrave del
pronao, testimonianza originale del cantiere di ristrutturazione dell’edificio.
Per saperne di più potete consultare “La Pieve di
Soligo…” a cura di D. Gasparini e “Il Quartier del Piave e la Valle del Soligo” di E.
Dall’Anese e P. Martorel.
Marco Merello
e
L’AZiON
Spettacoli
C
T eatro
ODERZO Mercoledì 31 marzo
chiude la rassegna teatrale del
Teatro Cristallo. Martina Colombari e Giampaolo Morelli interpretano la commedia “Gino non si
tocca più”. Inizio alle 21.15. Biglietti: platea 18 euro, galleria 13
euro (ridotti 11).
CISON Mercoledì 31 marzo, alle 20.15
al teatro La Loggia, terzo appuntamento
con la rassegna “Cinema... ricerca il tuo
spazio”. Proiezione del film “Fahrenheit
451” (fantascienza drammatico). Organizza il Gruppo Giovani.
TELECHIARA
meglio lo sport o il computer? Sfide all’aria aperta o sfide informatiche? Sono i
sostenitori di queste due posizioni che si scontreranno lunedì 29 marzo, alle 21
(replica mercoledì alle 23.15), a “Gollum”.
Martedì sera alle 23.15 “Cammini” visita Casa Santa Chiara a Padova, dimora di speranza per i malati di Aids. Nella seconda parte un ragazzo racconta come ha smesso di fumare. I “Ragazzi del Novecento” continuano a raccontare i tempi delle tessere annonarie.
Ci sono un paio di rubriche per aiutarci a vivere la Quaresima: gli “Itinerari quaresimali” ogni giorno alle 16, e le “Catechesi” del cardinale Tettamanzi il sabato alle 12.
È
27 marzo
sabato
domenica
lunedì
CONEGLIANO Venerdì 26, alle
20.45, al patronato Costantini-Fiorentini di Ceneda quarto appuntamento con la rassegna “Altri popoli,
altre culture, altri film”: il film di questa sera è “La estrategia del caracol”
(Colombia 1993). Il 2 aprile toccherà
a “Heremakono - Aspettando la felicità” (Mauritania 2002). Ingresso libero.
28 marzo
CONEGLIANO Venerdì 26, alle
20.45, all’auditorium del collegio Immacolata proiezione del film “Casomai” di Alessandro D’Alatri. Nell’ambito della rassegna “Nuovo cinema italiano” promossa dal circolo “Laura
Vicuna”.
martedì
FREGONA Sabato 27, alle
20.30 al centro sociale, ultimo appuntamento con la rassegna teatrale “Un sorriso a Fregona”. La
Compagnia vittoriese del teatro
veneto propone “Quando al paese mezogiorno sona”. Ingresso gratuito.
CINEFORUM
29 marzo
CORDIGNANO Sabato 27, alle 21 al teatro Francesconi, la
compagnia teatrale “Ex allievi del
Toti” di Trieste presenta lo spettacolo “Acqua de mar no ciapa
savon - Storie de ziel, de tera, de
mar”, commedia in due atti di
Cappelletti e Paghi. Biglietti: interi 7 euro; ridotti 4 euro. Per informazioni telefono 334-3027242.
30 marzo
MERCOLEDÌ 31 Mercoledì 31,
alle 10.30 all’auditorium Dina Orsi,
la compagnia Centro teatrale Corniani porta in scena la commedia
“Il gatto che non aveva gli stivali”
nell’ambito della rassegna “Il teatro
che non c’è”, rivolta agli alunni delle scuole materne ed elementari.
Informazioni e prenotazioni allo
0438-62131.
31 marzo
TEATRO PER BAMBINI
CONEGLIANO Venerdì 26, alle 21, all’auditorium Dina Orsi
rappresentazione teatrale “Caccia
al coniglio”. Lo spettacolo, promosso dall’Itis Galilei, affronta il
tema dei condizionamenti sociali
che tendono a massificare gli individui. Ingresso libero.
1 aprile
TEATRO
17
In tivù la “qualità”
fa le ore piccole...
programmatori
(quella del 1976
di
è nota: i telespetda
Gianfranco Da Re presentata
tatori vogliono
Corrado, con
altro. Si può obiettare, limitan- Dora Moroni) ci hanno abituadomi a un solo esempio, che ti a tenere acceso il televisore
non sempre i direttori di rete lo tutta la domenica pomeriggio;
sanno: lunedì 22 marzo, su Rai- poi con “Pronto, Raffaella?”, dal
due “Excalibur - Luned’Italia” 1983, siamo stati indotti ad acha avuto poco più di un milione cendere l’apparecchio ogni giore mezzo di telespettatori (poco no a ora di pranzo; con “Quelli
più del 5% del totale), calati a cir- della notte”, nel 1985, Renzo Arca 850 mila dopo le 22. Ben al di bore e la sua compagnia ci hansotto degli obiettivi della rete.
no fatti diventare nottambuli.
Forse è ora di capovolgere il Oggi sono molte, forse troppe,
luogo comune: non sono i tele- le case in cui il piccolo schermo
spettatori che vogliono certe tra- è sempre acceso perché “tiene
smissioni, ma le reti che vo- compagnia”, ed è un fatto che il
gliono un certo tipo di spettato- tempo che possiamo dedicare a
ri. Ci hanno addomesticati poco noi stessi è diventato sempre di
per volta; con “Domenica in” meno. Intanto noi siamo dispo-
sti ad accettare interruzioni
pubblicitarie in tutti i programmi (sono riusciti a infilarle anche nei tg Rai, dividendo il notiziario dallo sport), maggiore
volgarità dei presentatori, livelli di qualità più bassi, recitazione approssimativa nelle “fiction”, e via dicendo. Insomma
siamo diventati i telespettatori ideali per la tivù che ci viene propinata. Un suggerimento per
cambiare è di utilizzare i videoregistratori che ci sono in molte case: registrare i programmi
trasmessi in orari scomodi, e
guardarli quando non c’è niente di interessante, dà anche il
vantaggio di poter saltare gli
spot pubblicitari, e non è poco.
PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR
2 aprile
C
inema &
mercoledì
Brividi al cinema? Ultimamente è possibile sentirli solo se l’impianto di
riscaldamento del cinema (in inverno) o quello dell’aria condizionata
(in estate) è guasto. Per questo va lodato lo sforzo del regista Mathieu
Kassovitz (I fiumi di Porpora) di proporci un distillato di pura tensione che ha però raggiunto solo in parte lo scopo prefissatosi: quello di
terrorizzare e angosciare il pubblico. La trama è un concentrato di luoghi comuni, si va dal tema dello psichiatra che impazzisce a quello, se
possibile ancor più abusato, del fantasma che si mette in contatto con
un vivente per ottenere una giusta e salvifica vendetta (per entrambi). Non manca il segreto nascosto nel solito scantinato della solita casetta nella stereotipata provincia americana. Nonostante l’originalità sia
scaduta e gli ingredienti siano sempre gli stessi, Kassovitz sforna un bel
primo tempo dove le inquadrature creano tensione e le attrici Halle
Berry e Penelope Cruz risultano convincenti nei loro ruoli di pazze per
necessità. Il resto del film con la soluzione dell’enigma è dignitoso e
riserva qualche altro scherzetto per le coronarie più traballanti. Il contro finale (quella scena che segue alla conclusione della vicenda e che
di solito è un pretesto per un sequel) è inutile e controproducente, dimostra soltanto come la mecca del cinema sia capace di rendere qualunque regista omogeneo al suo modo di pensare il cinema. (IDL)
giovedì
Regia: Mathieu Kassovitz
Cast: Halle Berry, Penelope Cruz,
Robert Downey Jr
venerdì
GOTHIKA
ertamente è capitato anche a voi di
chiedervi perché i
programmi più interessanti vanno in onda a tarda ora, quando
vi si chiudono gli occhi per il
sonno, mentre in prima serata
non trovate niente di decente.
Per esempio, perché le interessantissime inchieste di “Report”
(zeppe di fatti e dati circostanziati, non di opinioni) solo raramente conquistano la prima serata di Raitre, e i racconti di imprese sportive di Simona Ercolani in “Sfide” (che sanno mostrare l’aspetto agonistico, e anche eroico, senza eccitare gli animi) rimangono confinati alle
23.45? Non potrebbero essere
un valido antidoto per tante
chiacchiere a vuoto sul calcio?
Non c’è proprio niente di Retequattro che potrebbe far posto
ai documentari di “Appuntamento con la storia”? Sono solo
alcuni esempi, e la risposta dei
Domenica 28 marzo 2004
TV
R
A Sua immagine.
shall; Retequattro preIn prima serata, alle 21,
senta i telefilm “Falsi vasu Italia 1 c’è il cartone Le
lori” e “I conti non tornadodici fatiche di Asteno” della serie Criminal
rix. Su Raidue va in onda
Intent; e su Raitre, per
il film drammatico per aGaia - Il pianeta che vidulti Un verdetto diffive, Mario Tozzi (foto) parcile con Beau Bridges e E. G. Mar- la di “Inferno”.
L
media Mystic Pizza di Donald Petrie
con Julia Roberts. Alle 15.30 su Italia
1 c’è una versione di Heidi del 1993.
Alle 15.45 Retequattro trasmette il western L’uomo del fiume nevoso di
George Miller con Kirk Douglas.
La serata offre la settima puntata
di Orgoglio su Raiuno alle 20.45; il va-
rietà Mai dire domenica su Italia 1
alle 20.30; il film drammatico Il tocco del male con Denzel Washington
su Retequattro alle 21; e sulla stessa
rete alle 23.30 il film drammatico Amare per sempre di Richard Attenborough, in cui si vede Serravalle di dieci anni fa.
A
film “Un incubo per Semir” della
serie Squadra speciale Cobra 11.
In serata alle 21 Canale 5 trasmette, ben lardellata di spot, la seconda parte di La compagnia dell’anello, primo dei film che il neozelandese Peter Jackson ha tratto
dal capolavoro di J. R. R. Tolkien.
Fra gli interpreti Elijah Wood (Frodo), Ian McKellen (Gandalf) e Viggo Mortensen (Aragorn). Mentre
su Retequattro va in onda il thriller
Fino a prova contraria di e con
Clint Eastwood. Più tardi, alle 23.35
Appuntamento con la storia presenta “Il Barone Rosso”.
P
Korda, del 1942, con Sabu.
Alle 17 Retequattro
manda in onda un western classico, Sfida nella valle dei Comanche
con Audie Murphy.
In serata, alle 21 su Raidue c’è il film d’avventura
Ignition - Dieci secondi alla fine di Yves Simoneau con Bill Pullman (foto) e Lena Olin; su Retequattro il film d’azione Daylight Trappola nel tunnel con Sylvester Stallone, su Raitre Giovanni
Floris conduce Ballarò e su Italia
1 va in onda Le iene Show.
U
La serata è ricca di offerte: dalla
terza parte di Sospetti 2, con Sebastiano Somma e Romina Mondello, su
Raidue alle 21, al film commedia Paulie - Il pappagallo che parlava troppo di John Roberts con Gene Rowlands, su Italia 1, ai telefilm “Lettere dal
carcere” e “Debiti di gioco” della serie
Siska su Retequattro. Alle 21.30 Valerio Massimo Manfredi parla di Dionisio di Siracusa in Stargate, su La 7.
Alle 23, su Italia 1, c’è la nuova serie di telefilm Six Feet Under, e alle
23.40 Raitre trasmette il varietà BRA
- Braccia rubate all’agricoltura con
Serena Dandini.
I
e Ray Bolger, Aprile a Parigi.
In serata, alle 21, su Raitre ritorna Carlo Lucarelli per presentare “La
storia delle Brigate Rosse” per Blu
notte - Misteri Italiani. Su Raiuno
Terence Hill e Nino Frassica indagano in Don Matteo, “Indagine riservata” e “L’estraneo”; Stefano Ac-
corsi è il protagonista della commedia Santa Maradona di Marco Poeti, su Raidue; Eddie Murphy è Un
piedipiatti a Beverly Hills 3 su Italia 1 e Fernandel e Gino Cervi si
contendono la simpatia degli spettatori in Il ritorno di Don Camillo di Julien Duvivier su Retequattro.
R
In serata alle 21, su Raiuno, Il che l’ha occupata in The Rock di
commissario Rex si ocMichael Bay; gli agenti di
cupa dei casi “Sotto narcoC.S.I. - Scena del crimisi” e “Roulette russa”; su
ne sono alle prese con “ViRaitre Sean Connery (foto)
deo snuff” e “Branco” su Iè un ex agente segreto che
talia 1; mentre su Canale 5
cerca di riprendere AlcaClaudio Bisio presenta i cotraz al generale Ed Harris
mici di Zelig Circus.
aiuno ripropone L’ispettore Derrick, Horst Tappert,
in “Il testimone di Karuhn”, alle 15.
Il pomeriggio sportivo offre il
Torneo 6 nazioni di rugby, su La
7 dalle 15; l’Italia affronta il Galles.
Alle 17.15 su Raiuno Andrea Sarubbi presenta la rubrica religiosa
a mattinata si apre alle 9.05,
su La 7, con il film d’avventura Capitan Kidd, del 1945, con Charles Laughton.
La Messa viene trasmessa su
Raiuno dal carcere di Rebibbia, alle
10.55.
Alle 15 La 7 presenta il film comlle 13, su Raiuno, Alessandro Di Pietro si occupa di
vacanze e agenzie di viaggi in Occhio alla spesa. Nel pomeriggio di
Italia 1 troviamo i cartoni Detective Conan alle 14 e I Simpson alle 14.30.
Alle 19 Raidue presenta il teleer la serie di documentari di Il mio
Novecento, di Rai Educational, Raitre presenta “Elia Toaff” alle 13.05.
Alle 14 La 7 trasmette il
film d’avventura Il libro
della giungla di Zoltan
n classico film inglese d’avventura, Le quattro piume,
girato nel 1939 da Zoltan Korda, è riproposto da La 7 alle 14.
Un film commedia è invece su Retequattro alle 16.40, Missili in giardino di Leo McCarey con Paul Newman e Joanne Woodward.
l pomeriggio di Raitre prevede
Screen Saver, in cui Federico
Taddia presenta i video girati dagli
studenti delle medie, alle 15.50; i cartoni delle Storie del Fantabosco alle 16.10, e La melevisione alle 16.30.
Alle 16.40 su Retequattro c’è una
commedia del 1952 con Doris Day
aitre apre la giornata con la
rubrica La storia siamo
noi di Giovanni Minoli, alle 8.05.
Un romanzo di Jules Verne è il
soggetto del film Viaggio al centro della Terra del 1959 con Pat
Boone e James Mason, su Retequattro alle 16.
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
LE SUORE DELL’ANTONIANO:TUTTO PER I BAMBINI
“Sotto lo sguardo di padre Annibale
ogni giorno si rinnova l’amore”
S
i sentirebbe davvero a suo agio
padre Annibale
Maria di Francia se visitasse l’Istituto Antoniano
di Vittorio Veneto. Perché
il padre degli orfani e dei
poveri che fondò nel 1887
la Congregazione delle Figlie del Divino Zelo riuscirebbe a veder concretizzato l’amore per il prossimo più bisognoso.
All’Antoniano di via
Vittorio Emanuele II,
chiamato così perché posto sotto la protezione di
sant’Antonio, ci sono otto
suore fra le quali due filippine che sostengono economicamente e affettuosamente i bambini in
difficoltà. Se il segreto
dell’educazione è l’amore,
come diceva padre Annibale, qui l’amore si con-
cretizza in varie
forme e si effonde verso ogni
forma di povertà. All’Istituto Antoniano sono affidati dodici bambini con
difficoltà familiari. Qui le suore si occupano del loro
mantenimento. Poi c’è la
scuola materna frequentata da 58 bambini dai 3 ai
6 anni (in un miscuglio di
etnie Italia, Cina, Camerun, Pakistan, Marocco,
Costa d’Avorio…) dove
oltre alle normali attività
didattiche vengono impartite lezioni di danza, di
inglese e psicomotricità
svolte da insegnanti laiche. La scuola dispone di
ampie sale gioco, saloni,
cortili attrezzati e una
mensa con cucina interna. Non solo. L’Istituto accoglie altri 40 bambini
delle scuole elementari e
medie con il ser vizio di
semiconvitto. Il doposcuola è attivo ogni giorno dal lunedì al venerdì
dalle 14 alle 17.30. In totale, nove insegnanti seguono bambini e adolescenti nel loro percorso educativo.
L’Istituto è come una
grande famiglia. Chi non
può pagare le rette viene
il loro apostolato specifico in missioni, parrocchie, santuari, centri di spiritualità e di diffusione della preghiera
per le vocazioni, scuole di ogni ordine e grado, collegi,
istituti per portatori di handicap, centri sociali per l’accoglienza per minori e mamme in difficoltà. I membri
delle due famiglie sono un migliaio, sparsi in tutti i
continenti. (FG)
aiutato o al massimo viene chiesta una cifra simbolica. Questo nella maggior parte dei casi avviene per i bambini extracomunitari in difficoltà.
«Chi ha bisogno di venire qui può farlo – afferma suor Marilena – e in
caso di gravi necessità accogliamo bambini delle
materne a metà anno scolastico. Le porte sono aperte tutti i giorni dalle
sette di mattina alle sette
di sera. I genitori che lavorano e hanno problemi
possono rivolgersi a noi.
Già alle 7.30 del mattino ci
sono una quindicina di
bambini in fila che noi
provvediamo ad accompagnare a scuola o che custodiamo perché i genitori devono recarsi presto
al lavoro».
SABATO 27
Inizia la “Settimana scientifica” al
collegio San Giuseppe, e la “Settimana
interculturale” alle scuole elementari del secondo circolo. (vedi articolo
pagina seguente)
Alle 14.30 per il ciclo di passeggiate “Anziani al passo coi tempi” organizzato dal Comune, ritrovo alla
chiesa di Longhere e partenza per
il giro di Vizza, con il professor Guido Tonon per guida.
Alle 15 nell’aula magna dell’Itis, incontro “La città amica dei bambini
- Dieci proposte per il programma”
organizzato dai Democratici di Sinistra. Intervengono due funzionarie
del servizio politiche familiari dell’Emilia Romagna. Info: 335 7294572
DOMENICA 28
Alle 16, in cattedrale, concerto di
Quaresima con il Coro della Cattedrale. Durante il concerto ci sarà l’inaugurazione dei restauri del dipinto: “Il Battesimo di Gesù” di Dario
Varotari. (vedi articolo pagina seguente)
È aperta a palazzo Piazzoni la mostra fotografica “Il Vittoriese di Giulio Marino”. Apertura: ogni giorno escluso il lunedì dalle 15 alle 19. Fino al 18 aprile.
LUNEDÌ 29
Alle 20.15, dalle Suore di Maria Bambina in via San Tiziano, veglia di preghiera e di canti come ogni ultimo
lunedì del mese.
Alle 20.45, alla libreria Fenice, Da-
LA STORIA: “Figlie del Divino Zelo” a Vittorio dal 1949
Vittorio Veneto le “Figlie del Divino Zelo” sono presenti nella sede dell’ex istituto Ricci dal 1949. La
sede centrale è a Roma. Ma l’ordine nasce a Messina
nel 1887.
Le due famiglie religiose fondate da padre Annibale Di
Francia (le Figlie del Divino Zelo e i Rogazionisti) sono
oggi presenti in tutto il mondo in 64 comunità e con
A
VENERDÌ 26 MARZO
Alle 17.30 convegno in biblioteca
“L’assistenza psicologica ai malati
stomizzati”. (Vedi articolo pagina seguente)
Alle 20.30, nell’aula magna del collegio San Giuseppe, concerto per viola, violino e violoncello del quintetto viennese di Olga Sandor. Con musiche di Couperin, Dvorak e Schubert.
Alle 20.30, nella cripta della cattedrale, Via Crucis guidata dal gruppo
missionario; alla stessa ora, a Santa
Giustina, Via Crucis guidata dagli
scout.
Alle 20.45, al patronato di Ceneda,
per la rassegna cinematografica “Altri popoli, altre culture, altri film”
proiezione di “La strategia della lumaca”. Di Sergio Cabreras (Colombia).
Alle 21, in cattedrale, concerto di
composizioni sacre di Mozart, tra le
quali il “Davide penitente”, scritto su
versi attribuiti al Da Ponte. Primo
appuntamento del “Simposio Mozart
Da Ponte”. (vedi articolo a pag. 14)
SARÀ CANONIZZATO
A MAGGIO IL FONDATORE
I
l prossimo 16 maggio a San Pietro in
Roma ci sarà la canonizzazione del beato padre
Annibale di Francia, insieme ad altri cinque santi. «Per l’occasione – spiegano le suore – anche noi
saremo a Roma con tutta
la famiglia dell’Antoniano
e con i bambini interni accompagnati da alcuni genitori. Il pellegrinaggio è
in programma dal 15 al 17
maggio. Ma ci sarà una
festa solenne anche nel
nostro Istituto e organizzeremo dei momenti di
preghiera anche nella
parrocchia di Salsa». «C’è
un miracolo attribuito a
padre Annibale di Francia – spiegano le suore –
e riguarda Charisse Nicole Diaz, una bambina filippina alla quale nel
1993, pochi giorni dopo la
nascita, venne diagnosticata una meningite batterica senza scampo. La
bambina durante il ricovero in ospedale tenne
sempre accanto a sé la reliquia di padre Annibale e
inspiegabilmente guarì».
Il Papa ha dichiarato
formalmente l’esistenza
del miracolo e quindi ci
sono i requisiti per la canonizzazione. (FG)
La sede dell’Antoniano,
in centro.
La direttrice è suor
Concettina Alberti che è
anche responsabile della
casa d’accoglienza “La
Provvidenza”. Una casa
sorta nel 2000 in collaborazione con la Caritas. «Ogni anno – dice suor Lucia – più di cento donne
extracomunitarie in diffi-
rio Marini incontra “Moby Dick” di
Herman Melville. Per il ciclo “In viaggio”.
MARTEDÌ 30
Sono aperte le iscrizioni per il pellegrinaggio a Roma dal 15 al 17
maggio per la canonizzazione di padre Annibale Maria di Francia. Quota di partecipazione 150 mila euro.
Informazioni all’Istituto Antoniano telefono 0438-53183.
MERCOLEDÌ 31
Alle 20.30, in biblioteca, conferenza
dal tema “La sicurezza della filiera
alimentare: le carni macellate”. Organizzano il Comune e l’Ulss 7 nell’ambito della campagna “La vita è
un… bidone”.
GIOVEDÌ 1º APRILE
coltà passano di qui alla
ricerca di un lavoro e di
un po’ di autonomia. Per
loro disponiamo di diciotto posti con una cucina in
comune. La loro permanenza va dai 15 giorni a
un mese in attesa che trovino una sistemazione».
Francesca Gallo
Al Piccolo Rifugio inizia oggi la sperimentazione di “Porte aperte”: più
accoglienza per i disabili gravi. Le
famiglie dei disabili e i volontari che
vogliono partecipare al progetto possono chiamare il Piccolo Rifugio:
0438-57796.
Alle 20.30, nell’aula magna del collegio San Giuseppe, conferenza “Gli
adolescenti: questi sconosciuti”. Interverrà Carlo Baruffi, professore universitario di didattica e pedagogia.
Si svolge questa sera il consiglio comunale.
Farmacia di turno: Comunale 2, San Giacomo,
piazza Fiume, telefono
0438-500351.
20
Coll. S. Giuseppe, a tutta scienza
S’
apre alla scuola
Santa Giovanna
d’Arco la “Settimana delle scienze”. Da sabato 27
marzo a sabato 3 marzo
al posto delle lezioni ordinarie approfondimenti, conferenze e relazioni, aperte anche al pubblico. Unico il filo conduttore: “Il clima: variazioni ed effetti”. Gli interventi degli esperti ne
affronteranno le varie
sfaccettature: l’astronomia che influenza il cli-
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
Domenica 28 marzo 2004
ma, il clima che influenza l’uomo, clima e alimentazione, studi sul clima e meteorologia; ci
sarà anche una relazione su “I palù del Quartier del Piave: microclima e conseguenti vantaggi per flora e fauna”
di Mary Dorigo, giovedì
1 alle 8.50. Spazio poi alle relazioni degli studenti, tra cui un approfondimento sul clima
di Vittorio Veneto (sabato 27 alle 10). (TB)
SETTIMANA INTERCULTURALE / IL MONDO
ALLE SCUOLE ELEMENTARI “A. PARRAVICINI”
L
e scuole elementari del secondo Circolo didattico di Vittorio
organizzeranno, dal 29
marzo al 3 aprile, la settimana interculturale
che è una delle iniziative
previste nel percorso didattico-educativo inserito in un più ampio progetto di Rete, denominato “Tantisguardi”, che è
stato condiviso anche dagli insegnanti del primo
I MESTI FUNERALI DI SILVIA COAN
CIKHHCIHICHHIHICHICH
Circolo di Vittorio e Conegliano, con il coordinamento della professoressa Tiziana Bet.
Durante la “Settimana” vi sarà l’inter vento
nelle classi di mediatori
culturali di diverse nazionalità, che faranno conoscere agli alunni gli aspetti più caratteristici
dei loro paesi. Attraverso la musica, le danze, gli
oggetti, gli usi e costumi
della loro cultura trasporteranno i bambini in
un mondo “diverso”, entusiasmandoli come già
lo scorso anno. Sabato
27, quasi ad anteprima
della Settimana, ci sarà
l’inter vento di un rappresentante vittoriese di
Amnesty International
nelle classi quarta e
quinta della elementare
Crispi per educare le
nuove generazioni al ri-
CATTEDRALE
Un abbraccio, Silvia
Festa per
la pala Varotari
S
A
i è uccisa gettandosi sotto un treno a
Salsa giovedì 18 marzo Silvia Coan, 32 anni, di Serravalle. Si era laureata in
ingegneria aerospaziale;
nel 1999 aveva scelto di entrare nel monastero di
clausura di San Giacomo;
nel 2000 aveva indossato
l’abito di novizia col nome
di suor Maria Tiziana.
Qualche mese fa era uscita dal monastero tornando a vivere con la madre, e manifestando segni
del suo profondo travaglio
interiore, della sua sofferenza psichica.
I funerali si sono svolti
lunedì 22 a Serravalle, nel
duomo stracolmo e silenzioso. Li ha celebrati il Ve-
Un momento del funerale di Silvia, nel Duomo di Serravalle
scovo, che ha ricordato anzitutto la tenacia, l’intelligenza, la volontà, i grandi
ideali di Silvia. «L’amore di
Dio rende perfetti tutti gli
aspetti positivi di lei», ha
aggiunto.
Difficile scrivere di lei
e per lei.
Difficile trovare parole.
Hanno provato – col
cuore in mano – a intervenire Marcello e Loredana
Polizzi dell’Aitsam. Riportiamo qui sotto il loro intervento.
Tommaso Bisagno
L’ADDIO A SILVIA / POLIZZI:“CHE COSA NOI
GENITORI NON ABBIAMO ASCOLTATO?”
C
i è stata chiesta una
riflessione su quanto è accaduto a Silvia. Una
riflessione come responsabili di un’associazione che
da 20 anni lotta perché venga garantita la tutela della
salute mentale, perché ci
siano servizi, strutture adeguate, perché ci siano
psichiatri e operatori in grado di accompagnare i nostri giovani nella difficile risalita per ritrovare qualità
di vita.
Ma non è come associazione che desideriamo riflettere.
È come genitori che vogliamo condividere i nostri
sentimenti.
Angoscia. Dolore sordo,
profondo. Paura.
E ci si domanda perché?
In che cosa abbiamo sbagliato noi genitori di questi
giovani che abbiamo visto
crescere “apparentemente” sereni, con i quali pensiamo di avere un buon rapporto, fatto di confidenza,
di ascolto, di sostegno, senza giudizi, pronti ad aiutarli ad affrontare con loro,
non per loro, i problemi.
Che abbiamo visto entrare
nel mondo forniti, ci pare-
va, di sufficienti strumenti
per farlo. Figli dei quali abbiamo sentito e sentiamo
l’affetto e la stima, la tenerezza e la presenza vigile e
il sostegno nei momenti di
nostre difficoltà, godendo
di questo meraviglioso
scambio di ruoli.
Che cosa non abbiamo
ascoltato? Che cosa non abbiamo capito? Perché una
nostra figlia, giovane, bella, intelligente, simpatica,
solare, dono per chiunque
la incontrasse, prende una
decisione così dolorosa e
radicale? Perché ai nostri
figli manca la speranza?
Perché si sentono così
profondamente soli? Talvolta in altri casi accaduti
in passato, anche recente,
ci è venuto di pensare:
“dobbiamo ritrovare i valori di Cristo”. Ma Silvia li aveva. Ha avuto anche il dono della fede, una fede così profonda da farle prendere una decisione non facile, nonostante la fede.
Monaca di clausura.
E poi il suo disorientamento, dal quale, forse, ha
temuto di non poterne uscire più. E allora ci sentiamo sconcertati. Forse dob-
biamo ritrovare tutti il valore dell’umiltà. E con umiltà camminare l’uno accanto all’altro togliendoci le
maschere, ascoltandoci,
occupandoci l’uno dell’altro. E con l’umiltà ritrovare
il piacere di accettarci così
come siamo per riscoprire
la bellezza dell’uomo così
com’è, con tutte le sue fragilità ma con una grande
potenzialità: l’amore. Amore che si espande e che diventa forza e ridà speranza.
Marcello e Loredana
Polizzi
spetto dei diritti di ciascuno, che coinvolgerà
alunni e genitori.
Come momento conclusivo verrà organizzata il 21e 22 maggio all’area Fenderl, una grande
festa interculturale a cui
parteciperanno anche gli
alunni del primo Circolo
di Vittorio e del primo
Circolo di Conegliano,
questo anche grazie alla
collaborazione di associazioni culturali e di volontariato del Vittoriese
e al contributo di singoli sensibili alla tematica.
ll’interno del tradizionale concerto di
Quaresima e Pasqua del
coro della Cattedrale, che
si terrà domenica 28 alle
16, con l’organo di Severino Tonon e il coro diretto da monsignor Giovanni Della Giustina, sarà
inaugurata la pala Varotari recentemente restaurata per opera della Lareco.
La pala, che proviene
dalla chiesa veneziana di
San Giovanni del Tempio
o dei Furlani, è di proprietà del Demanio, ma
deposta dalla Soprintendenza nel 1834 nel duomo
di Ceneda, rappresenta il
“Battesimo di Gesù” del
pittore veronese, ma trasferitosi a Padova, Dario
Varotari. Nasce nel 1539 e
si dedica all’architettura
ancora molto giovane e alla pittura in seguito sotto
la guida di Paolo Veronese.
Posta sul primo altare di sinistra, l’opera è di dimensioni notevoli (4,60x2,80 circa) ma era ancora più
grande perché nel
corso dei restauri eseguiti nel XIX secolo è stata rimpicciolita di una cinquantina
di centimetri per inserirla entro la cornice marmorea. Si
nota la linea di demarcazione netta tra
la parte terrena con la
scena del battesimo, la
roccia a cui si appoggia
Giovanni Battista nell’atto di impartire il sacramento, gli angeli, il bosco
che fa da cornice e lo
sfondo prospettico e la
parte celeste con l’immagine di Dio padre, i cori
LUTTO:
i è spenta all’età di
97 anni Maria Asscomparsa Maria
sunta Moretto (nella foto),
Assunta Moretto delle “Sorelle della Casa
S
diocesana” che hanno sede in via Lioni a Vittorio. Faceva parte del primo nucleo
che, circa 60 anni fa, aprì la
“Casa”; al servizio della
“Casa”, in particolare in cucina, ha donato tutta la sua
vita.I funerali si sono svolti
martedì 23 marzo in cattedrale.
degli angeli e la luce divina che mette in rilievo la
colomba della pace.
L’attuale restauro (spesa di circa 8 mila euro) ha
permesso di rimuovere le
vernici, le sostanze coerenti e le vecchie ridipinture, l’applicazione di una
carta giapponese (carta
di riso) a protezione, la
foderatura sul retro con
una nuova tela di lino e di
nebulizzare una vernice
trasparente di protezione
con lo scopo di dare omogeneità di riflessione.
Isabella Mariotto
I vittoriesi a Monaco
dal serravallese
Minuccio Minucci vedi servizio a pag. 15
LA FESTA DEI GIUSEPPE CON IL VESCOVO
L’aiuto agli
stomizzati
abato 26 si svolge in biblioteca
il convegno organizzato dall’associazione incontinenti e stomizzati
di Vittorio e Conegliano. Si inizia alle 17.30. Tema “L’assistenza psicologica al paziente stomizzato”. Servirà a presentare il nuovo servizio
di assistenza, che mira a sostenere i pazienti di fronte al disagio e
alla perdita di autonomia che la stomia porta con sé. I relatori sono il
dirigente medico Giuseppe Trentin,
lo stomaterapista della Ulss Silvano
Padovan, la psicologa del reparto di
oncologia Nausicaa Busiol.
S
B
uon onomastico! Nella foto i Giuseppe e le Giuseppine della città
riuniti con il vescovo Giuseppe Zenti per
la messa nella chiesa di San Giuseppe a
Costa lo scorso 18 marzo. Al Vescovo, come anche agli ultimi due piccoli Giuseppe nati a Vittorio, è stata regalata una statua del santo che porta il loro nome.
e
L’AZiON
Vittoriese
CORDIGNANO, ORSAGO E GODEGA
Ambiente, tre
Comuni alleati
L’
autotutela del
territorio si attua attraverso la
realizzazione del Distretto
per l’Eccellenza Ambietale
(Dea). Questo l’impegno dei
Comuni di Cordignano, Godega di Sant’Urbano e Orsago per giungere ad uno
sviluppo sostenibile. E proprio Cordignano ha ospitato
la prima iniziativa organizzata dal Dea per spiegarne
le finalità del progetto e per
parlare della raccolta di rifiuti spinti e delle esigenze di
inceneritori nella provincia
di Treviso.
Tra gli obiettivi da perseguire si colloca il monitoraggio delle condizioni attuali del territorio. Conseguentemente a ciò dovranno essere intraprese azioni
per bloccare il degrado e
giungere al recupero ed al
miglioramento delle condizioni ambientali. «È necessario - ha spiegato l’asses-
Paesaggio collinare a Conche di Villa di Cordignano
sore di reparto Collot - formulare un percorso graduale che crei condizioni di
sviluppo sostenibile e conduca a una mentalità di prevenzione. I settori di intervento sono molteplici: dal
territorio all’agricoltura, dall’industria e artigianato all’ecologia, dai servizi al
commercio». Per esempio
potrebbe essere attuata, attraverso la collaborazione
con gli agricoltori, una riduzione dell’utilizzo dei fitofarmaci, e ancora perseguito lo scopo che nel territorio
dei tre Comuni non vengano
coltivati prodotti Ogm. Nell’edilizia la tutela dell’ambiente dovrebbe trovare
concretizzazione nella bioarchitettura, il commercio e la
distribuzione verrebbero
sollecitati a ridurre gli imballaggi non rinnovabili.
Il tutto porterebbe alla
possibilità di richiesta di certificazione di qualità del territorio del Dea. E per giungere alla qualità ambientale
si può, ad esempio, iniziare
a ridurre la quantità dei rifiuti e a differenziare al mas-
OLTRE AL PARCO DEI CARBONAI
strazione comunale si impegna a versare 2 mila euro per
i lavori effettuati dall’associazione dal 1999 al 2003 e,
d’ora in poi, mille euro annui
di contributo. La Pro Belvedere si occuperà oltre che a
portare a termine gli interventi nelle zone già consolidate, anche a provvedere alla manutenzione di un tratto
del torrente Ruio. La Comunità Montana, la quale ha espresso l’impossibilità a contribuire economicamente, ha
da parte sua sottoscritto una
polizza assicurativa che tutelerà i volontari in caso di
incidenti o inconvenienti.
La seconda convenzione
stabilisce invece che l’associazione si occupi, per i prossimi quattro anni, di effettuare i lavori che si rendessero necessari presso il parco dei Carbonai. L’Amministrazione, oltre al contributo
prefissato integrerà, di volta
in volta, a seconda delle necessità, l’eventuale importo
mancante, dal momento che
trattandosi di strutture montane, prevalentemente in legno, i costi risultano solitamente elevati. Continuerà inoltre la presenza e l’impegno degli Ex Carbonai.
(GDN)
Strada del Patriarca
Pro Belvedere al lavoro
L’
associazione Pro
Belvedere di Cordignano continua l’impegno
che negli anni sta portando
avanti non solo in termini di
promozione e valorizzazione
del territorio, ma anche di
salvaguardia e sistemazione
dei luoghi di particolare pregio ambientale e culturale. A
tale proposito sono state recentemente stipulate due
convenzioni tra il gruppo che
opera nella frazione di Villa
di Cordignano e l’Amministrazione comunale. Oggetto dei documenti è la manutenzione del Parco dei Carbonai in località Lamar e dell’itinerario naturalistico escursionistico denominato il
“Sentiero del Patriarca”.
Quest’ultimo costituisce uno
dei tracciati più antichi della
zona essendo stato realizzato su invito del Patriarca di Aquileia Raimondo Della Torre nel 1200 per offrire una
via di comunicazione tra il
Cansiglio e l’Alpago.
La Comunità Montana
della Prealpi Trevigiane si era interessata al sentiero per
quattro anni fino al 1999. Grazie al suo intervento economico era stato completato il
ripristino e la pulizia dell’itinerario. I membri della Pro
Belvedere, anche dopo tale
scadenza, si erano dati da fare per proseguire l’opera di
manutenzione e pulizia di
volta in volta necessarie. Ora, attraverso la convenzione
con il Comune viene data
maggior ufficialità all’opera
di volontariato. L’Ammini-
SARMEDE: Via libera della
Regione alla Variante al Prg
L
a variante al Piano
regolatore generale
del Comune di Sarmede è
in dirittura di arrivo. Nei
giorni scorsi la documen-
tazione è stata oggetto di valutazione da parte della
Commissione tecnica regionale (Ctr), che ha accolto al 99,9 per cento la pro-
posta inoltrata dall’Amministrazione. Con buona probabilità già dalla prossima
estate i cittadini, che attendono la risposta definitiva
della Regione, potranno avviare le pratiche necessarie
per realizzare quanto consentito dalla variante.
simo. Di questo ha parlato
Laura Puppato, sindaco di
Montebelluna, la quale ha
presentato l’esperienza attuata, nel Comune da lei guidato, circa l’introduzione
della raccolta differenziata
spinta. «Si tratta - ha spiegato - di una sfida che siamo
riusciti a vincere, tanto che
oggi siamo il Comune del
bacino TV3 con la maggiore
quantità di raccolta differenziata». Per giungere a risultati che sfiorano l’80 per
cento di differenziata, l’Amministrazione è partita con
un’opera di informazione e
sensibilizzazione non indifferenti. Tutto questo, unito
alla collaborazione dei cittadini, ha permesso di ottenere ottimi risultati. La quantità dei rifiuti è stata ridotta
del 25 per cento, il secco non
riciclabile è diminuito del 77
per cento, la raccolta differenziata è aumentata del 33
per cento.
Infine nel primo appuntamento sulla programmazione territoriale attuata dai
tre Comuni sono intervenuti Paolo Camerotto, medico
della delegazione gruppo
Wwf Veneto e Gianluigi Salvador referente Wwf Veneto
energia e rifiuti che hanno
parlato delle tematiche legate agli inceneritori, all’inquinamento e al recupero
del territorio.
Gerda De Nardi
Domenica 28 marzo 2004
21
COLLE: Il 26 viene presentato
un nuovo dépliant
L
a Pro loco di Colle Umberto e l’assessorato alla Cultura organizzano, per venerdì 26 marzo, alle 20.45,
la serata di presentazione del depliant illustrativo e informativo di Colle Umberto. “Immagini, parole e musica”
è il tema dell’incontro durante il quale verranno lette delle poesie di autori collumbertesi grazie alla presenza di
Paola Perin, voce recitante. Si terrà inoltre un concerto
degli allievi del maestro Cristine Meyr. L’appuntamento
è al centro sociale di via Capitano, l’ingresso è libero.
SICUREZZA STRADALE:
A SCUOLA ARRIVA “BIBITTO”
D
riiiiiin! Suona la
campanella. I ragazzi di prima e seconda
media si involano verso casa. Sanno da che parte guardare? Sanno riconoscere
tutti i segnali stradali che le
auto e le bici devono rispettare? Sanno come evitare di rischiare la pelle facendo gli scemi in bicicletta o a piedi… e in terza media magari anche in motorino?
Un po’ di conoscenza in
più in materia dovrebbe arrivare dopo Pasqua. Ci penserà “Bibitto”, uno strano alieno inventato da Emanuela Da Ros, giornalista vittoriese, e disegnato da Lorenzo Mason, universitario
veneziano. “Bibitto” è il protagonista di un fumetto che
arriverà nelle prime e seconde medie dei paesi della Comunità Montana delle
Prealpi Trevigiane. Assieme al fumetto, professori
preparati appositamente.
Questo tandem sarà l’asse
di incontri di due ore, a due
classi per volta, incentrati
sulla sicurezza stradale e
sugli altri rischi che si incontrano tra scuola e casa,
come gli atti di bullismo.
L’iniziativa è parte del
complessivo “Progetto sicurezza” della Comunità
Montana, finanziato dalla
Regione; gli interventi nelle scuole sono curate dal
Cifs, consorzio di una ventina di scuole superiori presieduto dal dirigente dell’Ipsia Pittoni di Conegliano
Pietro Panzarino. (TB)
22
e
L’AZiON
Vallata / Bellunese
Domenica 28 marzo 2004
FOLLINA / E LA CASA DIVENTA “FAMIGLIA”
GRAZIE A FONDI EUROPEI
Viene ripristinata
la giazera di Mel
Venti volontari
in casa di riposo
I
Maria Dal Pont
È
con piacere che ritorniamo a parlare della casa di riposo San Giuseppe di Follina. Perché è un esempio concreto di ambiente familiare:
le camere sono per la maggior parte singole, i locali sono curati nei minimi particolari (dai fiori freschi nei vasi
ai centrini sopra le credenze,
dalle uova pasquali decorate
alla riviste puntualmente aggiornate in bacheca), gli ospiti non vengono mai lasciati a se stessi. Non la chiameresti mai istituto o struttura. Casa, è il nome che le
si addice. E a renderla tale
sono gli operatori, diretti da
Maurilio Canzian, e un bel
gruppo di volontari, venti per
la precisione, coordinati dal
Terz’Ordine dei Servi di Maria. I volontari sono presenti
tutte le mattine e tutti i pomeriggi dei giorni feriali.
Due o tre per “turno” stanno
semplicemente accanto ai
cinquanta ospiti (e già questo
è un grande servizio...) oppure li coinvolgono in attività
di diverso tipo: dai lavoretti
(disegni, decorazioni per Pasqua...) alla recita pomeridiana del rosario, dal canto (il
martedì) alla passeggiata,
dalla messa del giovedì all’incontro del “Progetto Memoria”, dalla partita a carte
alla tombola. C’è chi, come la
nostra propagandista Domenica Paoletti, presta servizio ogni santo giorno mettendo a disposizione di tutti
le proprie abilità di parrucchiera. «Ci rifà bella la testa»
commentano alcune ospiti.
«L’attività dei volontari è
partita praticamente con l’apertura della casa, due anni
fa – racconta una di loro, Maria Dal Pont di Valmareno –.
All’inizio eravamo in pochi,
poi il numero è aumentato fino agli attuali 20. Siamo 19
donne e un ragazzo, Lorenzo, della Comunità di Premaor. I volontari vengono
dalle fila del Terz’Ordine dei
Servi di Maria, dall’Azione
cattolica di Valmareno, dalla
San Vincenzo, dall’Auser e
qualcuno al di fuori dell’associazionismo organizzato.
Tra di noi abbiamo anche
quattro giovani che ci fanno
ben sperare per il futuro. I
paesi di provenienza sono
Follina, Valmareno e Miane».
Maria ci confida che vi sono alcune ospiti che hanno
la sua età. Un motivo in più
per rivolgerle la domanda
che già ci eravamo annotati:
perché questo servizio? «La
gente che non dedica del
tempo agli anziani non sa cosa si perde di umanità. Vedere una persona che ti sorride solo perché le porti un
tè oppure perché le sei stata
vicina in un giorno “no”, ti
prende il cuore. Di recente una volontaria di Valmareno,
che è anche catechista, ha
portato qui i ragazzi di terza
media. Hanno spinto le carrozzine, hanno giocato a carte, hanno portato il tè agli ospiti. Quando sono rientrati
a Valmareno hanno detto al
parroco: «Don Fulvio, è troppo poco un’ora!». È troppo
poco un’ora per scoprire
quanta umanità pulsi dietro
le porte di una casa di riposo. Un’umanità che non ci
può essere estranea. Mai.
Federico Citron
PROGETTO MEMORIA:
In casa di riposo sindaco,
farmacista, sacerdote...
Sotto: ospiti della casa di riposo “San Giuseppe” al
lavoro nel grande salone dell’istituto
l Comune di Mel avrà
una ghiacciaia nuova!
Si tratta della giazera di
quartiere Europa, che dallo scorso 8 marzo è oggetto di un consistente intervento di risistemazione e
di ammodernamento, insieme alla circostante area
verde. La giazera è un termine dialettale, che indica
solitamente una cavernapozzo, ricavata all’interno
di una collina, che veniva
utilizzata per porvi del
ghiaccio e conservarvi delle derrate alimentari, in
particolare la carne macellata. La ghiacciaia è presente in varie località del
Veneto, perché era in passato era una sorta di “frigorifero comunale”. Questo naturalmente fino a
quando non si sono diffusi gli elettrodomestici, che
tutti oggi abbiamo in casa.
La giazera di Mel è stata
per lungo tempo di proprietà di una nobile famiglia locale e il suo uso era
riservato perlopiù ai soli
proprietari. Fino agli anni
Settanta quando il vasto ap-
pezzamento di terreno che
la circondava è stato venduto e su di esso sono sorte numerose abitazioni.
Oggi è rimasta solo una
piccola area destinata alla
vegetazione, che comprende anche la giazera.
L’Amministrazione comunale ha progettato di ricavarne da una parte un parco cittadino, con panchine
e giochi per bambini, dall’altra vuole recuperare il
manufatto, con la sistemazione di un’adeguata illuminazione esterna e interna, per renderlo appetibile
alla curiosità dei visitatori.
Da qui la richiesta di finanziamento inoltrata alla
Comunità europea, attraverso la Regione, con lo
strumento conosciuto come “Obiettivo2, misura
3.2”. L’ente locale ha ottenuto il finanziamento e
quindi ha dato il via ai lavori, affidandoli agli operai della Comunità montana Val Belluna, provetti
maestri in questo genere
di attività.
Loris Robassa
C
osa ci fanno il sindaco, il farmacista, l’imprenditore tessile, il ristoratore, il fruttivendolo, la bibliotecaria, il sacerdote, il professore
di musica, il coro dei bambini... in casa di riposo?
Partecipano a un esperimento promosso da Maurilio Canzian a Follina e nelle altre quattro strutture di cui è direttore. Si tratta del “Progetto memoria” e ha un duplice obiettivo: stimolare negli ospiti la voglia di “apprendere” e “portare in superficie” ricordi “depositati” nella memoria. E così si scopre che persone come Giacomo di Valmareno hanno una curiosità e una saggezza insospettate prima
dell’avvio del progetto. Che, in questa prima fase, è
iniziato lo scorso gennaio e terminerà a maggio.
INIZIATIVA A CORBANESE
Dalle elementari
una fiaba musicale
A
lle scuole elementari di Tarzo e Corbanese non si va solo a scuola. Non immaginate solo ore grigie sui banchi a scrivere, né d’altro canto anarchia e disordine. Non immaginate: andate sabato 27
marzo, alle 15, a Ponte Maset allo stand della Pro loco
a vedere “Arriva primavera”. Ossia una fiaba musicale, come Pierino e il lupo
di Prokofiev, scritta da Camilla Vendrasco. Assieme a
Egle Altoè e Marzia Rossetto, è lei a guidare i canti
e i mimi degli attori protagonisti di questa favola: i
cento alunni, tutti coinvolti
a raccontare questa poetica
storia della natura che si risveglia, nelle piante e negli
animali.
La festa, resa possibile
anche dal sostegno del-
l’Amministrazione e della
Pro loco è solo uno dei risultati dei laboratori che
fanno la particolarità delle
due elementari di Tarzo.
Scuola è infatti da lunedì
a venerdì dalle 8.20 alle
15.20, ma poi tocca sempre
alle attività integrative. Dalla musica – a Natale i due
plessi congiunti hanno fatto
un concerto d’auguri ai genitori – a judo e nuoto, che
saranno i temi delle due
prossime feste-saggio, prima del termine dei laboratori a fine maggio.
L’offerta formativa tarzese alletta: la scelgono anche alunni di Conegliano,
Vittorio e degli altri paesi vicini; la sceglierebbero, anzi,
perché la carenza di aule ha
costretto a contingentare le
iscrizioni, privilegiando i residenti in paese. (TB)
FOLLINA
Il 2 aprile
“Maria
presso
la Croce”
È
antica tradizione dei
Servi di Maria celebrare il venerdì precedente il
venerdì santo, la Beata Vergine Maria ai piedi della croce del Figlio, partecipe del dolore dell’umanità di Gesù, e
in Lui, condividendo il dolore
di tutta l’umanità. È una veglia di preghiera e contemplazione del dolore salvifico
del Figlio in comunione con
la Madre. «Soprattutto ai giorni nostri – spiega padre Francesco Polotto parroco di Follina – crediamo sia importante comprendere il senso del
dolore della Madre e delle
madri e dare una risposta di
fede e speranza davanti alle
tragedie che ci coinvolgono».
La celebrazione “Maria
presso la Croce” si tiene venerdì 2 aprile alle 20.30 nella
basilica di Follina.
CORBANESE:
Via Crucis
dei giovani
della Vallata
V
enerdì 26 marzo,
alle 20.30, parte
dalla chiesa di Corbanese
la Via della Croce foraniale promossa dalla Commissione giovani della forania della Vallata. Terminerà alla chiesetta del Calvario. Al rito partecipa il
vescovo Giuseppe Zenti.
Le riflessioni delle nove stazioni sono state preparate dai gruppi giovani
della Vallata.
CAMPEA:
Escursione a
Forcella Xoco con
il prof. Marciano
S
abato 3 aprile l’Università adulti di Pieve organizza una passeggiata, guidata da Gianni
Marciano, da Campea a
Forcella Xoco. La partenza per Campea è prevista
alle 14 di fronte alla scuola media di Pieve di Soligo.
La collina che “custodisce” la giazera di Mel
TRICHIANA: UNA VIA
DEDICATA A PADRE MARCO
L
o scorso 1º marzo
nella seduta del consiglio comunale di Trichiana, il sindaco Giorgio Balzan ha proposto, su richiesta
dei comitati Imprenditori veneti Piave e Padre Marco di
Pordenone, di intitolare una nuova via di Trichiana al cappuccino
che salvò l’Europa dall’invasione
turca il 12 settembre 1683 e
che passò ripetutamente per
Trichiana nei
suoi viaggi missionari verso Vienna e il nord Europa facendo miracoli e chiamando alla penitenza folle innumerevoli. La via è collocata
nella nuova area edificabile
tra via Michele Barp e via
fratelli Como ed è stata approvata all’unanimità. Trichiana è il primo Comune in
provincia di Belluno che dedica una via al nuovo beato,
taumaturgo del suo secolo.
È ben noto agli storici locali che in località San Felice di Trichiana, presso il Piave, esisteva un passo a barca percorso da chi, da Venezia e dalla pianura veneta
dopo aver percorso la mulattiera dell’attuale passo
San Boldo, desiderava
raggiungere l’Austria e la Germania a piedi o col
mulo. Questa
era perciò la
via più breve
percorsa da
zattieri, pellegrini, mulattieri
e mercanti che
viaggiavano verso
l’Agordino e Bressanone.
Ricordiamo anche che
padre Marco fece la sua prima esperienza di guardiano
nel convento dei Cappuccini di Belluno, dove visse per
due anni (1672-1674) presso
l’attuale chiesa e monastero
di San Rocco in piazza dei
Martiri.
Don Brunone De Toffol
e
L’AZiON
Quartier del Piave
INDAGINE A CURA DI ROBERTO FIER
Pieve censisce
le aziende insalubri
S
i chiama “Classificazione delle industrie insalubri”
il documento redatto dal
Comune di Pieve di Soligo per monitorare lo stato
di alcune attività produttive particolarmente “delicate” presenti nel territorio comunale. Per evitare
di incappare in spiacevoli
equivoci, chiariamo subito come la definizione di
“insalubre” venga considerata fuorviante: «Il dato
fondamentale – spiega Patrizio Collatuzzo, assessore all’ambiente del Comune di Pieve di Soligo – non
è tanto l’analisi di industrie
che sono attualmente insalubri, quanto di quelle
che, per legge, sono considerate come potenzialmente insalubri in base alle attività svolte». Il punto
è chiaro: prevenire è meglio che curare. L’indagine svolta, realizzata lo
scorso settembre dal Co-
Q
uando fra qualche
anno quelli che oggi sono i ragazzi di Soligo
entreranno nel centro parrocchiale e guarderanno la
grande croce – 2,40x1,20
m – posta sulla parete alle
spalle dell’altare, non potranno non ricordare che a
portarla lì, dalla chiesa parrocchiale, sono stati loro.
La traslazione è avvenuta
lo scorso 12 marzo con una Via Crucis presieduta
dal parroco don Walter
Gatti. I ragazzi, a turno,
hanno portato in spalla la
croce, in un’atmosfera di
meditazione e preghiera. E
di dolore, perché da qualche ora si era diffusa la notizia della morte dell’undicenne Michele Donadel.
I ragazzi hanno anche
mune in collaborazione
con lo studio professionale di consulenza ambientale del dottor Roberto
Fier, riguarda circa un’ottantina di attività produttive sulle circa duecentocinquanta selezionate. Le
aziende esaminate sono
suddivise in due classi: la
prima contiene le attività
SOLIGO
I ragazzi
portano in spalla
la nuova croce
del centro parrocchiale
partecipato alle spese di acquisto della croce. A tale
scopo, infatti, sono stati destinati i soldi ricavati dalla
vendita dei lavori realizzati
nell’ambito del Grest della
scorsa estate.
FESTA DEI PAPÀ
IN CHIESA
Sempre a Soligo, lo scorso 19 marzo festa di San
Giuseppe, per la prima volta è stata celebrata, alla sera, una messa per tutti i
BARBISANO:
Spettacolo di Paola Perin
per bambini
abato 27 marzo, alle 20.45,
alla Nostra Famiglia di Barbisano gli attori Paola Perin (nella foto) e Simone Carniello, del
Collettivo di ricerca teatrale di
Vittorio Veneto, propongono ai
bambini la lettura animata della storia “La mamma ha fatto
l’uovo”. Al termine dello spettacolo interviene l’insegnante e
psicologo Marcello De
Noni. Nell’ambito della rassegna dedicata
ad “Affettività e sessualità” promossa
dal
Gruppo Giovani.
S
che devono essere isolate
nelle campagne e tenute
distanti dalle abitazioni. La
seconda comprende quelle aziende che esigono
l’imposizione di particolari cautele per l’incolumità
del vicinato. Tanto per fare qualche esempio: nella
prima classe rientrano attività come la produzione
o il trattamento di sostanze chimiche (come acidi
vari, benzolo, cromo, fosforo, silicio e compagnia
bella), ma anche antibiotici, antiparassitari, colle,
concimi, cosmetici, gas,
gomma, inchiostri... Nella
seconda classe rientrano
invece attività come la produzione e il trattamento
del cemento, del cotone,
del sughero, delle pelli
conciate, le vetrerie, le falegnamerie ma anche la
produzione di aceto o formaggio. Cose decisamente meno deleterie delle
precedenti, ma che co-
papà della parrocchia. A
presiedere don Fabio Dal
Cin mentre l’animazione è
stata curata dai bambini
della scuola materna. Al
termine a tutti i papà è stata consegnata la Lettera alle famiglie scritta dal vescovo Giuseppe.
PIEVE: Il
Castello
di Susegana
in cartolina
V
enerdì
26
marzo, alle
20.30, all’auditorium
“Battistella Moccia”
presso la biblioteca
di Pieve di Soligo,
Luisa Cigagna presenta il libro di Antonio Menegon “Il Castello di San Salvatore e Susegana nella
cartolina postale”.
Nel corso della serata viene proposta una videopresentazione del restauro di palazzo Odoardo. Sarà
presente l’autore.
MOSNIGO:
Film animati
per i più
piccoli
D
omenica
28
marzo e domenica 4 aprile, pomeriggio al cinema per i
bambini nella Casa degli Alpini di Mosnigo.
Il 28 viene proiettato il
film animato “Lillo e
Stich” mentre il 4
grande schermo dedicato “Alla ricerca di
Nemo”. Inizio alle
17.30. Ingresso libero
e gratuito. Organizzano gruppo Alpini di
Mosnigo, Comune di
Moriago e Gruppo
Giovani.
munque possono arrecare qualche fastidio. Il risultato che ne è emerso è
sostanzialmente buono,
poiché sembra che la stragrande maggioranza delle aziende rispetti l’abbondante normativa in
materia, riguardante le emissioni in atmosfera, gli
scarichi idrici, la gestione
dei rifiuti e le emissioni sonore: «Il risultato dell’indagine conferma come sia
del tutto sbagliato marchiare queste industrie come insalubri, tanto che alcune di loro stanno facendo degli sforzi enormi per
raggiungere delle importanti certificazioni am-
Domenica 28 marzo 2004
bientali» continua l’assessore Collatuzzo, che poi
spiega quale altra valenza
abbia, oltre a quella preventiva, l’indagine condotta: «La catalogazione serve anche ai fini della revisione del Piano regolatore in quanto le future aree
di espansione dovranno
considerare la presenza di
attività potenzialmente fastidiose, senza contare
che nel caso in cui qualche azienda dovesse creare problemi, con questa indagine avremmo in mano
molti più dati a disposizione per trovare le migliori
soluzioni possibili».
Andrea Zampieri
CITTADINI QDP:
Chiediamo trasparenza!
E
adesso fuori i dati! L’associazione “Cittadini per il Quartier del Piave” chiede a Pieve, e a tutti gli altri Comuni dell’area, massima trasparenza sui dati relativi all’inquinamento ambientale. Dati che faticano a uscire dai palazzi municipali. «Ma se davvero gli amministratori vogliono certificare questo territorio da un punto di vista ambientale, devono
rendere note tutte le informazioni in loro possesso in materia
di inquinamento ambientale. La comunicazione e il coinvolgimento della popolazione sono due requisiti della certificazione Emas» affermano i referenti dell’associazione. In questi
giorni “Cittadini per il QdP” ha inviato una richiesta al Comune di Pieve per avere i dati della ricerca del dottor Fier (vedi
articolo di apertura) e una al Comune di Farra per conoscere
gli esiti dell’indagine svolta dal dottor Albrizio sulle aziende
del Comune. Ma l’associazione non si ferma qui. Vuole, infatti, capire cosa stanno facendo gli amministratori per controllare le emissioni in atmosfera e l’inquinamento elettromagnetico. Presto sapremo se le richieste verranno soddisfatte.
23
CARENI:
Cinema per
grandi e bambini
C
ontinuano le proiezioni di film curate
dall’associazione culturale
Careni. Venerdì 26 (alle 21),
sabato 27 (alle 19.45 e alle
22.40) e domenica 28 marzo (alle 17.30 e alle 20.30)
viene proposto “Ritorno a
cold mountain” con Nicole
Kidman, Jude Law e Renée
Zellweger. Sempre sabato
27 e domenica 28 marzo
viene proiettato “Alla ricerca di Nemo”, che racconta
la vita piena di pericoli sulla grande barriera corallina
di un piccolo pesce pagliaccio. Sabato alle 15 e alle 17 e domenica alle 15.
MOLINETTO:
Mostra di fiori
e piante
D
omenica 28 marzo
chiude la Mostra
di composizioni di fiori e
piante da giardino e interni allestita al Molinetto della Croda di Refrontolo. Orari: sabato 14-18.30; domenica 10-12.30 e 1418.30. Per informazioni telefonare al 349-2342055.
Organizza l’associazione
“Molinetto della Croda” insieme al Comune di Refrontolo.
24
PER BEN 28 VOLTE DA GENNAIO
Polveri sottili
superati i limiti
S
forato 28 volte da
inizio anno il limite giornaliero dei
55 microgrammi di Pm10
(polveri sottili) per metro
cubo. In altre parole a Conegliano tira una brutta aria, un’aria inquinata. I dati provengono dalla centralina Arpav di via Kennedy e si riferiscono al periodo compreso tra il 1º
gennaio e l’11 marzo 2004.
I giorni più inquinati sono
stati il 5 e 6 gennaio e il 5 e
6 febbraio, in cui i parametri di polveri sottili hanno
oltrepassato i 100 µg/mc, il
doppio del valore consentito dal decreto ministeriale 60 del 2002. La stessa
normativa indica in 35 il numero massimo di superamenti consentiti nell’arco
dell’anno: per Conegliano
si fanno più vicine misure
drastiche, come l’introduzione delle targhe alterne,
soluzione spesso osteggiata dai cittadini per gli inevitabili disagi. La Giunta sta
lavorando all’ipotesi dell’obbligo del bollino blu per
le auto, un contrassegno
Prende corpo
l’ipotesi delle
targhe
alterne
che indichi l’avvenuta revisione degli scarichi e il rilascio di un certificato di
qualità. Ma – fa sapere l’assessore Giuseppe Buffoni
– serve tempo, non è una
soluzione realizzabile dall’oggi al domani. L’ipotesi
targhe alterne potrebbe,
invece, concretizzarsi superato il limite degli sforamenti consentiti per legge.
Sono previsti inoltre degli
incentivi per chi passa dal
riscaldamento domestico a
gasolio a quello a metano.
«Il monitoraggio dell’aria è stato finanziato dal Comune di Conegliano con
merito visto che è uno dei
pochi della Provincia ad averlo fatto – commenta
Paolo Giandon, coordinatore cittadino della Mar-
LIONS CLUB:
Un poster per la pace
V
enerdì 2 aprile, all’auditorium
Dina Orsi, è in programma la
cerimonia di premiazione del concorso, promosso dal Lions Club, “Un poster per la pace 2003-2004”. Giunta alla 16ª edizione, l’iniziativa ha lo scopo
di diffondere ideali di pace e sentimenti di fratellanza e unione tra i popoli. La partecipazione, riservata agli
alunni delle scuole medie inferiori e
gruppi giovanili, ha visto la presenza
di 97 istituti e circa 7 mila studenti.
Durante la cerimonia verranno premiati i primi classificati di ogni scuola partecipante.
VENERDÌ 26
Da oggi a domenica 28 marzo, in piazzetta XVIII Luglio, la
sezione provinciale dell’Ail, associazione per la lotta alla leucemia, organizza la campagna
nazionale Uova di Pasqua in
favore delle attività dell’Ail.
Da questa sera e per una settimana è di turno la farmacia
Carli, in via Matteotti di fronte al cinema Méliès.
SABATO 27
Oggi (in mattinata) e domani
(in orario diurno) nei locali
della Scuola enologica si tiene
“Futurlegno 2004 - Nuova linfa per l’artigianato”, manife-
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 28 marzo 2004
gherita e responsabile della Commissione Ambiente
– mancano, tuttavia, iniziative conseguenti al problema dell’inquinamento da
polveri sottili. Quali risposte vengono dalla Giunta
Zambon? Per ora nessuna,
ci sono solo delle ipotesi».
Sicuramente per migliorare la qualità dell’aria
servono degli interventitampone. Ma accanto ad
essi è necessario avviare
misure strutturali per sradicare le cause dell’inquinamento. Cause note da
tempo agli amministratori:
l’eccessivo traffico in centro e l’intasamento nella
circonvallazione. Al primo
problema la giunta Zambon ha dato una risposta
con una nuova arteria in fase di progettazione, la Colombo Est. Soluzione non
condivisa dalle opposizioni che la ritengono una superstrada che attraversa il
centro, con il conseguente
carico di inquinamento acustico e dell’aria. Per rendere più scorrevole la percorrenza sulla circonvalla-
zione la giunta sta spingendo per la realizzazione
della tangenziale sud mentre dalla Margherita arriva
la proposta di realizzare rotatorie ad ogni incrocio,
come già fatto alla Ferrera. Un’altra soluzione possibile è di creare più accessi all’autostrada A27 per
farvi confluire il traffico pesante, che è circa il 30 per
cento del totale.
Anche sul fronte delle
campagne educative si può
fare tanto come percorsi educativi nelle scuole e nei
luoghi di lavori per invitare la cittadinanza, stabilendo magari anche degli incentivi, a utilizzare l’auto in
modo collettivo. Infine il capitolo trasporti pubblici.
Oggi su autobus e corriere viaggiano quasi esclusivamente studenti. Esperienze realizzate in altre regioni d’Italia, come la Campania, dimostrano che invertire la rotta è possibile.
È il momento di pensarci
seriamente.
I giorni
peggiori per
l’aria di
Conegliano
LIBERALABICI: Riprese le escursioni su due ruote
G
li amici di “Liberalabici” hanno ricominciato a pedalare.
Dallo scorso 14 marzo sono infatti riprese le uscite su due ruote dell’associazione ecologista coneglianese. Domenica questa, 28 marzo, la mèta sono i “Quadris” di Fagagna (Ud), zona
umida formatasi con il riempimento di
prati e pozze usate in passato per il prelievo della torba e dell’argilla, ora utilizzati come stazioni sperimentali per
la reintroduzione della Cicogna bianca e dell’Ibis eremita. La partenza è fissata alle 7.42 dalla stazione di Conegliano; percorso in bici di 45 chilome-
stazione a cura di Confartigianato e Gruppo Legno Arredo. Ingresso libero.
Da oggi a domenica 4 aprile
è possibile visitare, all’oratorio
dell’Assunta di piazza Cima, la
mostra “Colore e sensibilità
nelle opere di Genny Lorenzon”. Orari di apertura: mercoledì 15-19, venerdì e sabato 10-12.30 e 16-20, domenica 10-12.30 e 15-20. Ingresso libero.
DOMENICA 28
Il Club alpino italiano sezione
di Conegliano propone per oggi due gite escursionistiche a
Rifugio Nardemol-Pizzo Alto-
tri; referente Gian Ugo 0434-608116.
Le mète successive sono: domenica 4 aprile le risorgive del Sile (treno+bici, partenza alle 8.43, 50 chilometri in bici, referente Eros 0438959586); domenica 18 aprile sù e zò
par i murazzi lungo gli antichi litorali di Lido e Pellestrina (auto+bici, partenza alle 7.30, 55 chilometri, referente Santino 0438-940728).
Le escursioni continuano fino a ottobre. Liberalabici si riunisce ogni primo e terzo mercoledì del mese, alle
21, nelle ex caserme Marras di Conegliano.
Gruppo dei Lagorai e con le
ciaspe, per la Val Venegia, alla
Baita Segantini-Pale di San
Martino. Informazioni al sito
www.caiconegliano.it.
Alle 15.30, nella chiesa del
Duomo, per la stagione dei
Concerti quaresimali 2004 si esibiranno la soprano Loredana Zanchetta, il tenore Marco Cavagnis, la polifonica “Benedetto Marcello” e
l’Orchestra del
Veneto orientale
su brani del Messiah
di Haendel. Ingresso libero.
LUNEDÌ 29
Alle 20.30, nel salone della
parrocchia di Parè, nuovo incontro del percorso di forma-
zione “Genitori in crescita”.
Questa sera Maria Luisa Barbazza affronta il tema “Essere
genitori in una comunità”.
Informazioni e iscrizioni in parrocchia (telefono 0438-60014
oppure 62220).
MERCOLEDÌ 31
Alle 10.30, all’auditorium Dina Orsi, la compagnia Centro
teatrale Corniani porta in
scena la commedia “Il gatto
che non aveva gli stivali” nell’ambito della rassegna
“Il teatro che non c’è”, rivolta agli alunni delle scuole materne ed elementari. Informazioni e prenotazioni allo 043862131.
CON IL “FILO D’ARGENTO”
Per gli anziani
18 volontari-factotum
N
on hanno le ali e
nemmeno l’aureola, nessun celestiale tintinnio precede il loro passo.
Eppure, chiedetelo pure agli anziani da loro assistiti
se non li considerano dei
veri e propri angeli in carne e ossa. Parliamo dei volontari dell’associazione
“Filo d’argento”, i quali dal
maggio dello scorso anno
garantiscono un servizio di
trasporto gratuito e di spesa a domicilio alle persone
anziane in difficoltà segnalate dai Servizi sociali del
Comune. I diciotto volontari dell’associazione, emanazione del circolo “Il Nettuno” dell’Auser, hanno
un’età compresa tra i 50 e
i 65 anni e sono quasi tutti
pensionati. Danno passaggi con le loro automobili
(benzina e assicurazione
auto a carico del Comune)
a una cinquantina di anziani coneglianesi, che hanno
bisogno di essere portati
dal medico o a sottoporsi a
una visita specialistica in ospedale o a seguire cicli riabilitativi o a fare la spesa al
supermercato. Un servizio
svolto fino a poco tempo fa
dagli obiettori di coscienza
del Comune, ridotti ora a
“mosche bianche” e destinati all’estinzione con l’avvio dal 2005 della leva volontaria. I volontari del “Filo d’argento” offrono anche un servizio di spesa a
domicilio che potrebbe, entro l’anno in corso, essere
esteso anche agli anziani
del Comune non seguiti dai
Servizi sociali e privi di una rete di sostegno. Lo prevede, almeno, il Bilancio
sociale approvato di recente dal Consiglio comunale,
ma l’avvio di tale servizio
sarà subordinato al rinnovo
della convenzione tra l’associazione presieduta da
Pellegrino Rossetto e l’Amministrazione comunale.
L’associazione
“Filo
d’argento” e l’appassionato servizio alla comunità
svolto dai suoi volontari nasce da una richiesta insistente espressa dal territorio: gli amministratori e numerosi cittadini, in mancanza di un nucleo operativo cittadino, si erano rivolti all’omonimo vittoriese. «Da qui l’idea, concretizzatasi nel gennaio 2003,
di mettere insieme un
gruppo di volontari anche
a Conegliano» racconta
Rossetto, che ha intenzione
di ampliare i servizi offerti. «L’idea è quella di creare, come a Vittorio, un punto di ascolto telefonico, con
un numero verde e una segreteria attiva 24 ore su 24
– continua Rossetto – in
modo da intercettare le segnalazioni di aiuto e i bisogni che provengono dal
mondo cittadino della terza
età». Ma un nodo ancora
da sciogliere per poter realizzare l’ambizioso progetto, che prevede anche corsi di formazione per operatori specializzati in telesoccorso, è – come per tante altre associazioni cittadine – la sede. Attualmente, infatti, l’associazione di
Rossetto è ospite del circolo “Il Nettuno” dell’Auser presso la Cgil.
Per informazioni sui servizi offerti da “Filo d’argento”: 0438-66411. (FN)
DINA ORSI:
Spettacolo
teatrale dell’Itis
HUMANITAS:
Il 2 aprile c’è
Armando Torno
V
enerdì 26 marzo, alle 21, all’auditorium
“Dina Orsi” di Conegliano
il laboratorio teatrale dell’Itis “Galilei” presenta lo
spettacolo teatrale “Caccia
al coniglio”. Il lavoro è stato realizzato su un testo
autoprodotto da allievi dell’Istituto secondo una tradizione consolidata ormai
da anni e che ha fruttato
nel passato premi e riconoscimenti alla scuola. Come ogni anno l’argomento trattato riguarda le problematiche del mondo giovanile e affronta il tema dei
condizionamenti sociali
che annullano autonomia
e capacità critica.
V
enerdì 2 aprile,
alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi
conferenza di Armando Torno sul tema “La
violenza nella storia”.
Tra i libri più recenti di
Torno “La moralità della violenza. Considerazioni sul male della storia” (2003) e “Le virtù
dell’ozio” (2002). Torno è anche collaboratore del Corriere della
Sera.
Organizza il Centro
Culturale Humanitas.
Per informazioni telefono 340-0695431 dalle 15.30 alle 20.30. Ingresso libero.
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 28 marzo 2004
CARDIOLOGIA / INTERVISTA A DELISE
ELEMENTARI DI CAMPOLONGO
Con Capitan Eco
si impara a riciclare
Aritmie e scompensi
novità in reparto
A
Pietro Delise
è membro lo stesso primario),
abbiamo rincontrato il dottor
Delise, che con la sua solita disarmante semplicità ci ha raccontato quanto c’è di nuovo,
ed è parecchio, a servizio dei
pazienti, essendo la malattia
di cuore ormai ai limiti della
malattia sociale, conseguenza
di stress ripetuti, angosce dello spendere in fretta, sempre
più in fretta, la giornata.
Mario Sanson
Terapie personalizzate
per lo scompenso cardiaco
I
scompensi
n primis da Delise a Conegliano ci si preoccupa dello scompenso cardiaco, che è sempre e
comunque ad alto rischio, con un ambulatorio in
cui è stata cancellata la sfibrante fila, e dove si studiano terapie personalizzate. A partire da quella
più comune che è la farmacologica, passando poi
in caso di insuccesso all’impianto di un “pace maker
biventricolare” (che per Conegliano e dintorni è
novità vera, e vero/autentico salvavita che agisce
pure da pronto e immediato defibrillatore
in loco) e per concludere l’iter sulla lista dei
trapianti nell’eventualità di ostinata, degenerativa cardiopatia.
A Conegliano un
cuore nuovo lo aspettano oggi 4-5 pazienti
con altrettanti già trapiantati con successo.
Se il cuore va fuori giri
controlli via cellulare
P
iù rassicurazioni anche in caso di “cuore matto”,
cioè che va fuori giri, in altri termini in aritmia.
È certo sintomo che fortemente preoccupa chi se lo
sente addosso, ma non è sempre clinicamente preoccupante, tant’è che Delise e la sua affiatata équipe sperimentano oggi la cosiddetta “telemedicina”. Nella fattispecie un “cardiorecorder” da portare in tasca, da poggiare al petto, sul cuore, in caso di accelerazioni sospette o quant’altro, da trasmettere poi anche via cellulare al computer dell’Unità cardiologica coneglianese, cosicché l’elettrocardiogramma “fai da te” viene ricevuto quasi in tempo reale, letto dallo specialista, che
formula poi la diagnosi, avvertendo comunque subito il paziente se la faccenda è seria.
Delise scrive anche importanti libri di medicina del cuore, in altri termini cura ma fa anche ricerca importante. Ed è per questo che
è impaziente di ricevere una sofisticata quanto complessa apparecchiatura per le coronografie, che è ultima novità e dovrebbe essere
in azione a Conegliano per il prossimo giugno.
aritmie
G
iusto un anno fa, o
giù di lì, incuriositi
da quanto si andava
dicendo, incontrammo Pietro
Delise, cardiologo, giunto fresco primario a Conegliano. Ci
lasciò una buona impressione
per umanità di tratto e schiettezza. Sollecitati ora da diversi pazienti, curati e seguiti come si conviene, grazie anche
agli “Amici del cuore” (associazione di volontariato di cui
25
Conegliano è arrivato Capitano Eco. Il pirata riciclone ha fatto incursione la settimana scorsa nella scuola elementare di Campolongo e lì resterà per circa due mesi, fino alla festa finale del 4 giugno. Si tratta di
un’esperienza nuova per gli
alunni che impareranno, attraverso il gioco, perché e come si riciclano i rifiuti. L’iniziativa, promossa dal Comune di Conegliano, assessorato all’ambiente, assieme a
Savno, intende anche promuovere l’uso dell’ecocentro
di via Ca’ di Villa.
Il gioco si sviluppa sulla
trama del racconto di Capitan Eco che parte in nave alla ricerca dell’isola delle Cento Palme, ma quando la raggiunge la trova popolata di
pirati dispettosi che l’hanno
resa una vera discarica. Nonostante ciò, Capitan Eco riesce a educarli alla raccolta
differenziata dei rifiuti. Mettendo in ordine l’isola trova-
no anche un meraviglioso tesoro di ecomonete. Da quel
momento l’isola viene ribattezzata “Ecologica” e viene
aperta a tutti i navigatori che
vogliano portarvi i rifiuti riciclabili ottenendo così in
cambio le ecomonete.
Come i pirati della storia,
anche i ragazzi dovranno cercare di recuperare le ecomonete del capitano portando i rifiuti riciclabili all’isola
ecologica, in modo da poter
riempire il salvadanaio di
coccio che viene consegnato
ad ogni classe all’inizio della
campagna. Oltre all’ecocentro, le ecomonete si potranno guadagnare anche consegnando i materiali riciclabili presso i contenitori che
verranno appositamente dislocati nel cortile scolastico.
Il 4 giugno sarà la giornata conclusiva, di festa, nella quale verranno rotti i salvadanai e verranno premiate le classi che avranno raccolto più ecomonete.
26
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 28 marzo 2004
GODEGA / A FINE MAGGIO L’INAUGURAZIONE
MARTEDÌ 30 MARZO
Nuova biblioteca, spazi adeguati Don Albino Bizzotto
e un vero “pieno” di iniziative a Bocca di Strada
D
M
anca ancora
un po’ di tempo all’inaugurazione della nuova biblioteca di Godega di Sant’Urbano, prevista per sabato
29 maggio alle 17, ma fin
d’ora il Comitato della biblioteca si sta attivando perché l’appuntamento tanto
atteso diventi un evento
culturale di tutto rispetto. I
nuovi spazi, ricavati nell’ambito della struttura
della scuola media
di Pianzano, dopo opportuna
sistemazione, hanno
permesso di
creare una
sala reception
e spazio per postazioni multimediali,
una emeroteca più sezione
locale, una sala consultazione enciclopedie, una sala incontri, una sala ragazzi e la sala bambini. Quanti frequentano la biblioteca
possono inoltre usufruire
di spazi idonei per la lettura e lo studio.
La festa di inaugurazione si inserisce quindi a pieno titolo nel ricco programma di attività proposte dal Comitato. Il calendario delle iniziative è stato preparato tenendo conto
dei dati emersi da un questionario distribuito tra soci e cittadini per conoscere
le preferenze dell’utenza.
Tra le proposte che hanno
ottenuto maggiore apprezzamento, e che oltretutto
fanno parte delle attività tradizionali
della biblioteca,
si collocano le
visite guidate
pomeridiane
nel territorio locale, le visite a
mostre d’arte, le visite di un’intera giornata e gli spettacoli teatrali.
Tra le iniziative già inserite nel taccuino degli appuntamenti va ricordata,
per domenica 28 marzo, la
visita guidata al museo e alla chiesa di Santa Caterina
a Treviso. Il 9 maggio, sempre di pomeriggio, ci sarà
un’uscita a Venezia a Ca’
Rezzonico. Domenica 6
giugno l’intera giornata
sarà dedicata alla scoperta
delle meraviglie artistiche
di Ravenna. Sabato 7 agosto da Godega partirà un
pullman per Verona, destinazione Arena dove sarà
messa in scena l’opera lirica Il trovatore di Giuseppe
Verdi.
Gerda De Nardi
opo la Via Crucis
Pordenone-Aviano
di domenica 28 organizzata
da “Beati costruttori di pace” di cui è presidente nazionale (vedi articolo a pagina 11), don Albino Bizzotto arriva a Bocca di Strada, dove è invitato dal consiglio pastorale parrocchiale a parlare sul tema “Se la
pace è possibile, è anche doverosa”, martedì 30 marzo,
ANCHE A SUSEGANA AL VIA L’UNIVERSITÀ PER IL
TEMPO LIBERO E L’EDUCAZIONE PERMANENTE
A
vviata anche a Susegana l’Università per
il tempo libero e l’educazione
permanente.
«Ci rivolgiamo agli anziani ma non solo a loro – afferma l’assessore ai servizi sociali Roberta Brescacin – per
un servizio di grande utilità
sociale, per l’utilizzo concreto e costruttivo del tempo libero».
L’iniziativa è partita uffi-
cialmente il 10 marzo, dopo
che un’assemblea pubblica aveva permesso di sondare
l’interesse della cittadinanza
verso questo tipo di servizio.
Nuovissima la sede dell’Università che, come in numerosi altri Comuni del Coneglianese, è curata dall’Auser.
Di fatto, con i suoi corsi,
l’Università per il tempo libero e l’educazione permanente ha già inaugurato la nuova
Alfabetizzazione,
corso per stranieri
I
coniugi Giuseppe Nadalet e Savina Franzin,
attorniati dai figli, dai nipoti
e dai loro famigliari, hanno
festeggiato il 50º del loro matrimonio nella chiesa parrocchiale di Campomolino, domenica 22 febbraio.
La Messa di ringraziamento è stata celebrata dal
fratello del festeggiato, P. Clemente M. Nadalet. La comunità parrocchiale vi ha partecipato numerosa unita al parroco don Pietro Silvestrini.
Grave lutto per le suore del
Santo Volto e per la comunità
intera di San Fior. A 94 anni è
mancata suor Pierina Carrer,
che fu segretaria della venerabile suor Maria Pia Mastena,
fondatrice dell’Istituto. E proprio a suor Mastena successe,
nel 1951, suor Pierina, come superiora generale. In precedenza, dal 1948, aveva ricoperto il
ruolo di vicaria generale.
TEZZE
Una ben riuscita
Festa dei giovani
Si è svolta, con una buona partecipazione, le Festa dei giovani della parrocchia di Tezze. Si
è iniziato con la messa, completamente animata dai giovani, che si sono preparati per
tempo nelle letture, creando le
preghiere dei fedeli, cercando i
segni dell’offertorio.
biblioteca comunale che dopo
Pasqua aprirà i battenti in via
Conegliano 33, poco distante
dal centro, nella sede che fu
della Banca Commerciale.
«Per agevolare la partecipazione e per promuovere il
servizio – aggiunge l’assessore Brescacin – fino a maggio la partecipazione alle lezioni sarà gratuita. Sarà inoltre possibile accedere alle attività svolte nei laboratori di
Conegliano in attesa che an-
CON IL CTP A VAZZOLA
NOZZE D’ORO A CAMPOMOLINO
SAN FIOR
Si è spenta
a 94 anni
suor Pierina Carrer
alle 21, nel salone parrocchiale.
Don Albino è sacerdote
in prima linea nel pacifismo:
i suoi Beati hanno promosso la manifestazione di sabato 20, sottoscrivendo
l’appello della Tavola della
pace, all’insegna dell’“Investiamo sull’Onu”, e soprattutto di un fortissimo, e incondizionale “no alle guerre”..
I
I coniugi
Giuseppe
Nadalet
e Savina
Franzin,
di Campomolino
IN BREVE
Il gruppo, composto da più di
20 ragazzi e ragazze, si incontra già da ottobre, periodicamente per creare momenti di
incontro, condivisione, formazione e con la festa dei giovani ha voluto presentarsi come
realtà viva e attiva nella vita
parrocchiale.
VISNÀ
Il Concerto
di primavera
La Pro loco e la parrocchia di
Visnà, il Comune e la Biblioteca comunale hanno organizzato, per sabato 3 aprile alle
20.45 nella chiesa parrocchiale di Visnà, il Concerto di primavera. Il concerto sarà tenuto dal famoso Corocastel di Conegliano diretto dal maestro
Diego Tommasi. Durante il concerto saranno eseguiti canti e
melodie di De Marzi, Padoin,
Catte, Bon, Lanaro, Gervasi, Malatesta, Pedrotti, Vacchi.
COLLALTO
Sulle orme della
Grande Guerra
Il 3 aprile, alle 14, a Collalto
visita guidata ad alcune opere
di ingegneria militare (gallerie,
trincee, osservatori) realizzate
dall’esercito austro-ungarico. L’iniziativa si deve al Comitato
imprenditori veneti Piave 2000,
con il patrocinio del Comune
di Susegana e la collaborazione del Gruppo festeggiamenti
Collalto e del gruppo Alpini di
Collalto.
GAIARINE
“Bullismo: che fare”
Incontro a
villa Altan
A conclusione del corso per educatori, l’Amministrazione comunale di Gaiarine ha organizzato l’incontro sul tema “Bullismo: che fare?” in programma
per martedì 30 marzo, alle
20.30, a villa Altan di Campomolino. Relatrice Cinzia Mion.
l Comune di Vazzola,
in collaborazione con
il Ctp (Centro territoriale
permanente) di Conegliano e l’Istituto scolastico
comprensivo intende organizzare un corso di “Alfabetizzazione per cittadini stranieri con una particolare attenzione ai rapporti con il mondo della
scuola e delle istituzioni”.
Il corso attivato avrà inizio il 14 aprile se si raggiungerà il numero sufficiente di adesioni; il Comune offrirà i locali e il
materiale didattico necessario. Avrà una durata
di 60 ore e un costo di 26
euro.
Il Centro territoriale
permanente è un’importante istituzione pensata
dal Ministero della Pubblica Istruzione in linea
con le riforme della scuo-
Don Albino Bizzotto
L’impegno per la pace di
Beati non nasce certo con
l’Irak, ma si radica nei 19 anni di storia dell’organizzazione: Bosnia, RD Congo,
Palestina… ma anche i comportamenti di pace attuabili nella nostra quotidianità.
Tommaso Bisagno
che la nostra Università cresca e si consolidi a Susegana».
Il programma di fine marzo prevede per mercoledì 31
alle 15 un’ora di storia delle
religioni tenuta da Aldo Cappellotto e una di diritto di famiglia con Sandro Marcuzzo.
Altre lezioni riguardano i
viaggi, la medicina, la storia
dell’arte veneta e un argomento caro a tanti cittadini,
“Dalla terra alla tavola”, proposto per saperne di più sulla coltivazione e la preparazione di pietanze in modo naturale. (AM)
la e approvata in via definitiva nella Conferenza unificata (stato-regione-enti locali) del 2 marzo 2000.
Il Ctp rappresenta, in pratica, un insieme di servizi
e attività che garantiscono l’istruzione e la formazione degli adulti seguendo le direttive
dell’Unione europea. L’Europa vede,
infatti, la società attuale come “una società in formazione”.
Il Ctp offre quindi
un’opportunità ai cittadini extracomunitari, adulti e ragazzi
sopra i 15 anni, di
proseguire la loro
formazione culturale, di sviluppare le
proprie capacità personali e di inserirsi nuovamente in un programma di istruzione che faciliterà l’inserimento nella
nostra società.
Alberta Bellussi
MARENO/CONCERTO QUARESIMALE
L
a Società operaia di mutuo soccorso di Mareno di Piave organizza già da anni due manifestazioni
musicali: la Rassegna corale di ottobre e il Concerto di Natale.
Nell’intento di cercar di far apprezzare ancor di più la passione per il bel
canto il Consiglio direttivo ha deciso
di organizzare quest’anno una terza
manifestazione: ecco quindi prendere
vita un Concerto quaresimale.
L’esecuzione del concerto è stata affidata alla Corale San Salvatore di Su-
segana, complesso che non ha bisogno di molte presentazioni. Tutti ormai conoscono la bravura di questa corale che ha ricevuto importanti riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
La serata, che s’intitolerà “Mille anni di musica”, si terrà nella chiesa arcipretale di Mareno di Piave sabato 27
marzo, alle 20.30. Il programma sarà
quindi molto vario e spazierà dalla melodia gregoriana, attraverso l’arte polifonica del XVI e XVII secolo, a quella sobria e solenne contemporanea.
e
L’AZiON
Friuli
SACILE / CERIMONIA SOLENNE E GIOIOSA
La comunità in festa
attorno al nuovo altare
N
on vi poteva essere modo migliore per salutare la prima visita ufficiale
del vescovo Zenti alla parrocchia di Sacile, della cerimonia con cui domenica è
stato consacrato il nuovo altare del duomo cittadino; la
messa del 21 marzo ha reso onore a un duomo che
merita di essere conosciuto
meglio prima di tutto dai
suoi stessi frequentatori.
Il duomo, all’inizio della
cerimonia, è apparso in
realtà più buio del solito, come avvolto in una penombra di mistero che sottolineava in modo, se possibile,
più forte la rarità dell’evento che si stava per compiere. Al saluto delle autorità
civili e del rappresentante
del consiglio pastorale, è seguita la messa solenne celebrata dal Vescovo.
La cerimonia è stata
scandita da precisi rituali; la
nel quale la consacrazione ha raggiunto il suo punto
culminante, le luci
dell’altare e le illuminazioni delle navate laterali si sono
accese, inondando
il duomo di luce e
rivelando pienamente nella sua solenne bellezza l’alUn momento della solenne cerimonia di dedicazione del nuovo altare del Duomo di Sacile tare di pietra che ora lo rende più prebenedizione dell’acqua e l’a- l’unzione, è stato versato zioso che mai.
spersione dell’altare hanno sull’altare il Sacro Crisma
Ammirato da tanta belpreceduto il momento del- con il quale il Vescovo ha lezza, il Vescovo ha invitato
la liturgia della parola, resa poi unto tutta la mensa, i presenti a guardarsi negli
preziosa da una delle pagi- mentre nel successivo mo- occhi scambiandosi il segno
ne più belle e ricche di spe- mento dell’incensazione è di pace e, prima della soranza del Vangelo, la para- stato collocato un braciere lenne benedizione, ha ribola del figliuol prodigo.
sull’altare per farvi ardere volto un ringraziamento al
Dopo l’omelia è iniziato il l’incenso. A questo punto parroco per tutto quello che
momento dedicato pretta- l’altare, mensa del convito egli ha significato per Sacimente alla preghiera di de- pasquale, è stato coperto le e per il momento unico
dicazione dell’altare che si è con una tovaglia bianca e a- che ha voluto regalare alla
sviluppata seguendo due dornato con fiori e cande- propria comunità.
suggestivi momenti; con lieri; in questo momento,
Letizia Miotto
Domenica 28 marzo 2004
27
LE SPONDE DEL LIVENZA
S
abato 27 marzo, alle 12, sarà inaugurato l’intervento
di risistemazione delle sponde del fiume Livenza
nel tratto presso il centro storico di Brugnera. I lavori,
progettati dagli ingegneri Giulio Gentili e Gianni De Cecco con la consulenza per il Comune di Brugnera dell’architetto Claudio Costalonga, e realizzato con fondi erogati
dalla Direzione regionale della protezione civile, sono serviti a rinforzare le rive e proteggerle dall’erosione e consentirne la fruizione al pubblico con il posizionamento di
gradinate e sedili in pietra. Domenica 28, alle 9.30, alla presenza del vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone,
monsignor Ovidio Poletto, sarà inoltre inaugurata la piazza di Maron. L’intervento di risistemazione e arredo urbano ha riguardato il sagrato della chiesa parrocchiale, via
IV Novembre e la realizzazione di un nuovo parcheggio.
VENERDÌ 26
MARZO
Alle 20, nella cappella del Crocifisso del duomo, si tiene la Via Crucis animata da gruppi e associazioni della parrocchia.
Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini 22 è aperto il Centro di ascolto Caritas.
Dalle 17 alle 19 a palazzo Carli
è aperto il Centro di consulenza
familiare.
SABATO 27
Alle 21, al cinema teatro Ruffo,
verrà proiettato il film “Tutto può
succedere”, con J. Nicholson e D.
Keaton per la regia di N. Meyers.
Il film verrà proiettato anche domani, domenica 28 marzo, alle 15
e alle 20.
DOMENICA 28
Alle 16, in duomo a Sacile, si celebra la prima Confessione per i
bambini di terza elementare.
SABATO 3 APRILE
Alle 8.30, nella ex chiesa di San
Gregorio a Sacile, viene inaugurata la mostra “Parole e musica”
dedicata ai vent’anni di attività
della Compagnia teatrale amatoriale di Sacile L’iniziativa.
e
L’AZiON
Opitergino / Mottense
PREVENZIONE INCIDENTI STRADALI
M
artedì 30 al
teatro Brandolini di Oderzo, alle 11, avrà luogo
il convegno sulla prevenzione degli incidenti stradali, intitolato “Ti prendo
e ti porto via”. L’iniziativa
rientra in un progetto per
gli esami di Stato organizzato da due studentesse: Barbara Bastianon e Alice Piccolo. A questo convegno
parteciperanno come relatori Eros Viel,
professore di chimica all’Istituto Fermi di
Treviso e autore del libro “Quattro giorni di
assoluto silenzio”, e l’attore Rosario Parente,
che in modo incalzante racconteranno e interpreteranno storie di
ragazzi che hanno
perso la vita lungo la strada.
Interverranno anche il sindaco Elio Pujatti e Stefano Rui, il nuovo comandante dei
Vigili urbani di Oderzo.
La partecipazione è libera.
GRAZIE A FONDAZIONE CASSAMARCA
Oderzo, tutto di vetro
il museo che verrà...
U
n museo tutto
di… vetro. Avveniristico, senza
dubbio, in grado di integrarsi così con l’esistente palazzo Foscolo e con l’attuale
barchessa che ospita il Museo archeologico opitergino
“Eno Bellis”. I reperti rinvenuti nel corso degli anni, durante le campagne di scavo
archeologico che si sono
succedute a più riprese in Oderzo, sono tanti. Una parte
di essi, per motivi di spazio,
non riesce a venire esposta.
Ma qualcosa si può fare e le
speranze sono tutte riposte
nella Fondazione Cassamarca. Ora che l’architetto
Paolo Portoghesi ha consegnato al Comune la prima
bozza per il raddoppio del
museo archeologico, a Cà
Diedo confidano che il presidente De Poli prosegua in
tempi brevi con l’iniziativa
intrapresa. «So che il presidente De Poli – afferma il
Un museo di vetro integrerà palazzo Foscolo e la barchessa
sindaco Elio Pujatti – quando si assume un impegno lo
porta avanti fino al suo compimento. Perciò siamo fiduciosi. Devo dire che si tratta
di un progetto notevole per
la nostra città, di ampio respiro, che offre nuove opportunità sul piano culturale e sociale». Ampia fiducia
dunque in ciò che farà il “presidentissimo”, per far compiere alla città un balzo importante sul piano delle stra-
ORA È IN VIA UMBERTO I
Il “Becco giallo”
nella nuova sede
P
iù spazio alle idee. È questo lo
slogan scelto dalla libreria Becco giallo che
domenica ha inaugurato la nuova sede in via
Umberto I. Venticinque
anni fa Gianni Zaghis insieme ad alcuni soci apriva la libreria in via
Mazzini. Da lì essa si è
spostata in via Garibaldi per approdare ora nel
nuovo spazio, che vanta
una dimensione espositiva interessante, tutta
a misura di lettore. A ricordare i venticinque
anni trascorsi c’è l’insegna che si trovava in via
Mazzini e che ora si trova all’interno della libreria. La disposizione
dei volumi è stata razionalizzata, le opere sono
disposte per tematiche e
per autore. Ampio spazio è stato dato ai libri
per il fai-da-te, ai manuali
per il turismo. Un’“isola” è stata allestita per i
bambini, con i libri tutti
per loro. «L’attività della
nostra libreria – commenta Gianni Zaghis – è
uno dei tanti modi per
testimoniare che nel nostro territorio si fa cultura. Non è assolutamente vero ciò che dice
tegie turistiche e culturali. Si
tratterebbe inoltre del primo
intervento “sostanzioso” effettuato dalla Fondazione in
Oderzo, la quale in tempi recenti ha finanziato gli scavi
archeologici nell’area Furlanetto. «Siamo sicuri che le
cose procederanno – sottolinea il sindaco –: sarebbe
quanto meno strano per la
Fondazione aver coinvolto
un esperto della fama di Portoghesi per poi lasciare il tut-
qualcuno, cioè che a Oderzo non c’è attività
culturale. Basta solo
guardare al fermento di
tante associazioni. Ci
sono giovani del nostro
territorio che la domenica si ritrovano assieme per parlare di libri,
di poesia. Noi vogliamo
essere di stimolo, una
“vetrina” per suscitare
e appagare le curiosità
dei lettori». All’interno,
grazie a un accordo raggiunto con la Tipoteca
italiana di Cornuda, ci
sono due rarità: un torchio per la stampa del
1800 e una “pedalina”,
macchine tipografiche
che saranno messe in
funzione. Uno spazio simile mancava. Ora è
pronto a soddisfare tante curiosità. Perché un
libro è sempre un grande amico. (AF)
F
orse non tutti lo sanno:
non è ancora in essere
il passaggio di pagamento dei
rifiuti da tassa a tariffa. L’ha
puntualizzato in un intervento
Evaristo De Marchi, attuale
capogruppo della Lega Nord
in consiglio comunale. Gettando una nuova luce su un
comportamento discutibile:
quello di abbandonare i rifiuti
lungo i fossi. Il sindaco Rancan, a fine anno, aveva inviato
ai cittadini una circolare che
aveva fatto parecchio discutere. Nella lettera, tra l’altro,
s’informava che comunque sei
svuotamenti all’anno dei bi-
to a livello di idea». Portoghesi si è richiamato ad una
tendenza dell’architettura
moderna. Anziché creare un
“falso storico”, cioè una barchessa simile a quella già esistente, ha preferito ideare
un contenitore dalle linee
semplici, che si ispirano al
vecchio fabbricato, dalle pareti di vetro nelle quali si possano specchiare sia palazzo
Foscolo che l’attuale museo.
È un po’ quello che è stato
fatto a Nimes (Francia), con
la creazione della nuova biblioteca che si trova di fronte alla Maison Carrée di epoca romana. Oppure a Berlino, dove per l’ampliamento
del Parlamento l’architetto
sir Norman Foster ha pensato ad una innovativa cupola in vetro. Le due barchesse sarebbero collegate
ad un sotterraneo, per rendere più svelti i collegamenti, soprattutto del personale
addetto. Il tutto nel quadro
della riqualificazione generale di palazzo Foscolo e dei
suoi spazi, giardino compreso. L’idea è quella di giungere con l’area verde fino alla statale Postumia, ridisegnando il giardino secondo
il genere “all’italiana”, fatto
di geometrie e di aiuole ben
disegnate. Il tutto pensando
anche alla vicina zona del patronato Turroni e dell’istituto Moro.
Annalisa Fregonese
Domenica 28 marzo 2004
MANSUÈ
Ma che gusto c’è
ad abbandonare
nei fossi i sacchetti
dell’immondizia?
doncini familiari sarebbero
stati conteggiati a tutti. Poco
importa se uno avesse messo
fuori di casa il bidone una sola volta: avrebbe pagato per
sei. L’intento del primo cittadino era quello di porre freno
al proliferare dei sacchetti
lungo i fossi. In realtà, secondo quanto sostiene De Marchi, i bidoncini si possono esporre quante volte si vuole,
tanto per quest’anno si pagherà la tassa come in passato, cioè in funzione dei componenti della famiglia, della superficie dell’abitazione e della
tipologia dei rifiuti. Oltre che
essere dannoso è dunque
sciocco abbandonare i sacchetti in giro. Perché per adesso, ciò non andrà ad influire sulla propria bolletta. Quest’aspetto era stato illustrato
durante le riunioni sull’argomento svoltesi con i cittadini.
LE STRATEGIE AL VAGLIO
Come rilanciare
il centro di Motta?
D
urante l’ultima assemblea comunale si è parlato anche di
commercio. L’assessore
di reparto Giorgio Bianco ha sottolineato: «Faremo in modo di valorizzare il nostro centro storico con tutte le nostre
forze». Da qui il botta e
risposta tra assessore e
opposizioni; infatti Stenio Odonti di Motta Nuova ha sottolineato: «Il bilancio ha destinato per il
commercio
solo 1380 euro: significa
prendere in
giro i commercianti di
Motta». «Se
lei fosse stato presente
fino al termine dell’assemblea Ascom di qualche sera fa – ha risposto
Bianco –, saprebbe che
ci sono importanti novità
per il commercio; ribadisco che questa Amministrazione farà di tutto
RIGUARDA CESSALTO E MOTTA
I nostri studenti
alla tivù della Cei
I
29
bambini e ragazzi delle scuole di Motta e Cessalto protagonisti di un programma televisivo in onda su Sat 2000,
la televisione della Cei. Dal 15 marzo, infatti, per dieci lunedì
dalle 13 alle 13.30, all’interno del programma “La tivù e i ragazzi”, ci saranno anche giovani e giovanissimi di Motta e
Cessalto. Il programma di Marisa D’Alessio e Gianfranco Scancarello per la regia di Ezio Pascucci, fa parte di un progetto,
realizzato grazie alla collaborazione della provincia di Treviso, del Gal 5 e dell’associazione Aprove, e ha preso avvio alcuni mesi fa con delle interviste realizzate ai bambini dell’asilo “Cortesi” di Lorenzaga, delle medie “Girardini” di Motta
e “Pascoli” di Cessalto. Molteplici i temi trattati e che saranno poi i titoli delle puntate. Alla fine del programma verranno realizzate anche delle videocassette che verranno utilizzate
come corso monografico nelle università in cui sono presenti facoltà di psicologia dell’età evolutiva. Ma è in programma
anche un convegno, da tenersi a Motta di Livenza, a consuntivo dell’iniziativa con la presenza degli ideatori, realizzatori
e delle stesse scolaresche che ne sono state protagoniste.
Monica Borga
affinché la piazza divenga più appetibile sotto il
profilo commerciale».
Ma quali le novità? Si
sta realizzando in questi
giorni un’associazione
costituita dai commercianti di Motta per realizzare manifestazioni
che abbiano lo scopo di
portare la gente a frequentare il centro cittadino. «Ci sarà la costituzione di un gruppo di
commercianti davanti al notaio –
ha spiegato
qualche giorno fa il presidente dell’Ascom Bruno
Andreetta –
e così avremo la possibilità di chiedere contributi a Regione, Provincia e Camera di Commercio per realizzare
manifestazioni e attrattive». Il gruppo avrà anche
il compito di concordare
tra i commercianti le date delle principali manifestazioni che si intendono realizzare. Da questo punto di vista sarà
strategica la riunione dei
nuovi soci iscritti alla Pro
loco di Motta, che a giorni dovrebbero scegliere
il nuovo presidente.
«Concordo con la protesta dei commercianti –
ha detto il vicepresidente Ascom Roberto Zampieri, mottense – che
hanno visto diminuire il
proprio lavoro a causa
dei lavori del centro, ma
penso che ci siano anche
altri e più gravi motivi:
mi riferisco ai fatti di terrorismo, alla congiuntura economica negativa,
alle difficoltà attuali dell’industria del legno e di
altri comparti. Dobbiamo reagire cercando di
valorizzare quanto la nostra città ci offre; dopo il
pericolo alluvione dobbiamo lavorare insieme
per rilanciare insieme il
settore». (GR)
30
orie
em
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er
it
p
O
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tt
Mo
Domenica 28 marzo 2004
A COLLOQUIO CON IL NUOVO PRESIDENTE
UN INCONTRO A CEGGIA
Lepido Rocco, verso i cent’anni La Chiesa guarda alle
con energia e progettualità famiglie “irregolari”
U
A
ll’indomani del
primo Consiglio
di amministrazione del Centro di formazione professionale Lepido
Rocco, il nuovo presidente
Roberto Zampieri ha detto:
«L’importanza di questa
realtà è comunale visto che
la scuola serve un bacino
di utenze che fa capo ad una ventina di comuni. È
pertanto necessaria un’azione di sensibilizzazione
verso gli enti pubblici, come province e comuni, per
dare una mano a una realtà
che per tradizione offre una qualità formativa di primo piano».
E il settore produttivo?
«Stiamo cercando anche la
collaborazione di industriali e artigiani; non per
niente in Consiglio di amministrazione abbiamo responsabili di primo piano
in questo campo. Sarebbe
molto positivo che diversi
industriali si associassero,
per promuovere la cultura
della formazione anche nel
mondo del lavoro».
LION’S
È
stato eletto qualche sera fa al ristorante mottense Bertacco il nuovo direttivo
del Lion’s Club di Motta
di Livenza. Massimo Patella, volto assai noto in
città, succede alla presidenza ad Antonio Pesce
ed entrerà ufficialmente
in carica il 1º settembre.
Patella è assai stimato
direttore generale del
Consorzio bonifica Sinistra Piave: fino a settembre collaborerà con il precedente direttivo per organizzare le attività del
club nel corso del prossimo anno.
MOTTA DI LIVENZA
Appuntamenti in
parrocchia
Venerdì 26 alle 15 e alle 20.30
in duomo Via Crucis; alle 20.45
in patronato Don Bosco incontro
con gli animatori della catechesi
delle scuole superiori. Sabato 27
alle 18 messa animata dai ragazzi
di 5ª elementare; presente alla
celebrazione il Gruppo ciclistico
mottense che inizia ufficialmente
la propria attività.
Incontri con l’autore
Sabato 27, alle 18 alla “Piccola
libreria dietro l’angolo” di via Argine a Destra, lo scrittore Roberto Ferrucci presenta il proprio libro “Andate e ritorni, scorribande a Nord Est”; Amos edizioni.
Teatro
Sabato 27, alle 20.30, appunta-
Il presidente Roberto Zampieri
Il prossimo anno sarà un
traguardo notevole. «Infatti, celebreremo i cento anni della fondazione della
scuola. Un momento davvero importante per noi e
per le comunità limitrofe.
Stiamo pensando di realizzare una targa commemorativa che ricordi i tanti
mottensi, e non solo, che
per la Lepido Rocco hanno
lavorato duramente e hanno lasciato un segno indelebile nella storia di questo
istituto. La nostra scuola
gode di buona salute; in ogni caso dovremo essere
B
bravi ad affrontare le nuove sfide, tra le quali la formazione della manodopera non italiana, fondamentale per la qualità delle nostre realtà produttive».
Da qui la risposta dei
sindaci del comprensorio
firmata dal primo cittadino
mottense Graziano Panighel, che in una lettera a
Zampieri sottolineano che:
«Dovrebbe essere la Provincia di Treviso a fornire
le infrastrutture necessarie
per le scuole superiori e
che l’associazione che gestisce la scuola, con la collaborazione dei Comuni,
dovrebbe sensibilizzare gli
artigiani e le associazioni
di categoria. Presenteremo
alla Provincia una relazione
sull’attività della scuola con
richiesta di sostegno; metteremo a carico dei bilanci
comunali delle somme (anche una tantum) a favore
della scuola Lepido Rocco;
interesseremo inoltre della
questione le associazioni di
categoria e gli operatori economici locali». (GR)
CHIARANO non esiste. A nul-
rutale
rapina
a mano armata,
la sera di lunedì
scorso, a Chiarano. A farne le
spese i coniugi
Giuseppe Borga,
imprenditore vitivinicolo, e la signora Marilena, genitori della
nostra collaboratrice Monica.
Approfittando dell’oscurità,
e del fatto che l’abitazione di
via Commissarie è piuttosto isolata, tre malviventi sono riusciti facilmente ad irrompere
all’interno. È stato l’inizio di
lunghissimi minuti di terrore
per la coppia. I banditi hanno
praticamente messo a soqquadro la casa, alla ricerca di
una cassaforte che in realtà
la sono valsi i tentativi dei coniugi
Borga di convincere del contrario
i tre rapinatori. Alla fine, resisi conto che in effetti
non esiste alcun
forziere, i tre se
ne sono andati, dopo aver arraffato quel po’ di contante che
sono riusciti a trovare. Grande
la paura vissuta dai signori Borga, e sconcerto in tutta la comunità per quest’episodio particolarmente efferato e inquietante. C’è chi teme, infatti, che
segni una sorta di “salto di qualità” della criminalità in zona.
Ai coniugi Borga e alla collega Monica la solidarietà de
L’Azione. (VC)
n tema scottante, forse un po’ scomodo da
affrontare per un parroco, ma
di forte attualità. Per questo il
18 marzo don Lorenzo ha organizzato a Ceggia una serata a tema sul rapporto tra la
Chiesa e coloro che hanno un
matrimonio fallito alle spalle,
siano essi separati o divorziati.
L’incontro, che si è svolto
nell’ambito degli appuntamenti settimanali di cateche-
si per gli adulti, pur essendo
aperto a tutta la comunità, era rivolto in particolare ai ciliensi direttamente interessati da questa problematica. L’iniziativa, infatti, nasce dalla
constatazione di un fenomeno in continua crescita a Ceggia: «Nella mia, seppur breve,
esperienza di parroco per questa comunità – afferma don
Lorenzo – ho notato un aumento progressivo di separazioni e divorzi che spesso por-
MOTTAFLOR 2004
Q
uesta domenica, 28 marzo, si tiene in città una delle più importanti manifestazioni dell’anno. Si tratta del Mottaflor, rassegna fieristica che
negli anni è cresciuto ritagliando uno spazio interprovinciale. Infatti, nel 2003 ha portato in città migliaia
di visitatori dalle prime ore del mattino a sera inoltrata,
con più di 500 bancarelle sparse non solo in centro
storico ma anche nelle strade limitrofe. Nel frattempo si è conclusa la presentazione delle domande, agli
uffici della Polizia municipale, relativa alla richiesta di
concessione dello spazio per gli espositori. La novità
di quest’anno è data dal fatto che ogni titolare di concessione presenta una domanda decennale, per poter
contare sul proprio spazio per questo lasso di tempo.
e
L’AZiON
tano con sé situazioni familiari difficili. Oggi sono circa 200
su un totale di 1700 le famiglie
che si trovano a gestire le conseguenze di un matrimonio finito».
Anche se la partecipazione
di separati o risposati rispetto
al resto dei presenti è stata
piuttosto debole, don Lorenzo è ottimista e considera questo incontro quello con cui è
stato rotto il ghiaccio, il primo
di una serie. Per iniziare sono
state presentate le linee del Direttorio sulla pastorale familiare, un documento della Cei
di dieci anni fa, che pochi conoscono. Sono stati messi in
luce in particolare i principi di
quel capitolo dedicato alla “Pastorale delle famiglie in situazione difficile o irregolare”.
«Non si tratta certo di informare su delle “regole” della
Chiesa – tiene a precisare don
Lorenzo – ma di approfondire
il significato del matrimonio
religioso. Non mi stancherò
mai di ricordare che il matrimonio è testimonianza indiscussa dell’amore di Cristo
per l’umanità, per questo è indissolubile e richiede il coraggio di andare oltre le difficoltà».
Una buona base da cui partire per affrontare questioni
delicate come l’ammissione ai
sacramenti e per pensare a interventi pastorali oggi urgenti, anche nelle piccole comunità. (BD)
FIASCHETTI
CAPPELLA MAGGIORE
CAPPELLA MAGGIORE
FELICITA MARIA ROS
ved. SANTIN
m. 27.3.1986
INNOCENTE SANTIN
m. 25.4.1951
Con immutato affetto vi ricordiamo.
Figli, nuore e nipoti.
ANGELA GALLO
in DAL CIN
n. 12.9.1923 - m. 30.3.1994
Nel decimo anniversario della
tua scomparsa ti ricordano
sempre con immutato affetto e
grande nostalgia, il marito, la
figlia, il genero, le nipoti e i
pronipoti.
LUIGINA MONGIAT
SCAPINELLO
1º anniversario
Sempre con noi nei nostri pensieri più belli.
I tuoi cari
SCOMIGO
MDG - CONEGLIANO
COMBAI
GIROLAMO TOFFOLI
n. 4.8.1922 - m. 28.3.1994
Sono trascorsi dieci anni ma il
tuo ricordo è sempre vivo in
noi.
Moglie Rosa, figli,
nuora, generi e nipoti.
REMO BARNABÒ
n. 17.3.1931 - m. 31.3.1995
Nel nono anniversario lo ricordano con affetto e rimpianto i suoi cari.
Una Messa sarà celebrata
mercoledì 31 marzo, alle
18.30, nella chiesa di San Martino di Conegliano.
GRAZIANO MELLERE
n. 2.9.1953 - m. 28.3.1981
Tanti anni ormai sono trascorsi, ma per me è come fosse oggi. In ogni momento sei nel mio
cuore e nei miei pensieri.
Mamma, con papà e sorella
Donatella.
Nel 23º anniversario sarà celebrata una Messa in ricordo,
domenica 28 marzo nella chiesa parrocchiale di Combai.
Brutale rapina
ai danni dei coniugi
Borga, terrore
in via Commissarie
IN BREVE
mento in patronato con lo spettacolo “Teatro fatto in casa” curato dalla locale compagnia teatrale “Attori per scherzo”.
Cambio orario messe
Da questa domenica, per il cambio d’orario, la Messa serale non
sarà più alle 18 ma alle 19.
Corsa podistica
Aperte le iscrizioni alla 17ª corsa podistica “Città di Motta”
che si svolge su un percorso
prevalentemente sterrato, sviluppato su una lunghezza di
11,400 km oppure di 21,097
km per gli adulti. Previsto anche il percorso di 5,700 km.
La corsa, organizzata dall’Atletica mottense, in passato ha registrato una presenza di circa
duemila atleti. Informazioni:
www.go.to/atleticamottense.
Caritas per l’Iraq
La Caritas parrocchiale, in collegamento con i militari di stanza Motta attivi in questo periodo in Iraq, organizza una
raccolta di indumenti leggeri e
pesanti entro il 31 marzo. La
raccolta verrà effettuata il mercoledì dalle 15 alle 18.30. Martedì dalle 10 alle 11.30.
CAVALIER
Inaugurazione asilo
nido
Il prossimo 4 aprile a Cavalier
di Gorgo al Monticano inaugurazione dell’asilo nido “L’isola
del tesoro”. Alle 11.30 ritrovo
all’asilo; alle 11.45 inaugurazione, quindi, alle 12, brindisi.
Predrag Arcaba, difensore e goleador
Il Mihajlovic
del Tamai
È
uno dei pilastri
su cui si posa la
sorprendente
(malgrado l’inusitato tonfo
casalingo con la Sacilese di
domenica scorsa) classifica del Tamai. Stiamo parlando del croato Predrag
Arcaba, difensore goleador
delle “Furie rosse”, giunto
alla decima marcatura in
28 giornate di campionato.
Se il Tamai, ripescato in
serie D, da cui era retrocesso dopo i due spareggi
spaccacuore con la Pievigina, la scorsa estate per
l’effetto domino causato
dalla doppia promozione
della Fiorentina, ora occupa il quarto posto della
classifica in coabitazione
con il Bassano, il merito è
anche del trentaduenne re-
DIFENSORE, SERBO, GOLEADOR - A sinistra Predrag Arcaba,
e destra il suo... omologo Sinisa Mihajlovic
sidente a Cervignano del
Friuli. Arrivato in Italia, dalla nativa Rijeka (Fiume),
nel 1992 per scampare alla
guerra civile e ricongiungersi con il padre che già
lavorava nel nostro Paese,
Arcaba ha dapprima militato nella Pro Cervignano,
passando qui a Cormonese, Pordenone, Pro Gorizia e Pozzuolo, fino a passare al Tamai dove sta trascorrendo la seconda stagione consecutiva.
Si parla di te come del
Mihajlovic dei dilettanti…
SOSTITUISCE DIEGO MAZZARO
E
Renzo Priora
È
negli ultimi quattro anni la
carica di vicepresidente accanto al presidente uscente, Diego Mazzaro. Oggi ne
raccoglie il testimone, le sfide e i propositi.
Secondo i dati Istat
(2000) ben 16 milioni di persone praticano in Italia 218
sport in forma continuativa
o saltuaria e di questi solo 3
milioni e mezzo si dedicano allo sport agonistico. Eppure «il Coni destina il 99%
dei finanziamenti alle Federazioni sportive nazionali – denuncia Mazzaro – e
l’1% all’associazionismo co-
«Lasciamo stare Sinisa
Mihajlovic, lui gioca in serie A. Certo le analogie non
mancano. Sono il rigorista
della squadra (ha infilato
sette rigori su sette, più una punizione e due gol su
azione) e la mia famiglia è
serba. Il fatto che, quando
arrivai in Italia, non erano
ammessi stranieri in serie
C, mi ha impedito di accedere al professionismo, ma
sono contento comunque.
In Italia ho messo su famiglia con moglie e tre bambini e mi trovo bene, tanto
che sono in attesa di ottenere la cittadinanza italiana».
Come si spiega lo
splendido torneo del
Tamai?
«Noi giocatori non siamo sorpresi dell’attuale
classifica. La squadra era
stata preparata per il campionato di Eccellenza, ma
nel mercato di riparazione
la società ha acquistato giocatori importanti. Il segreto è questo: una società seria, un mister che sa quello che vuole e un gruppo
forte sotto tutti i punti di vista».
Dove vuole arrivare
questo Tamai?
«Per noi giocare è innanzitutto un divertimento. Scendiamo in campo
sempre per vincere, ci crediamo ma viviamo alla giornata, senza pretese di ottenere la promozione.
Guardiamo avanti ma senza ansie».
Giacinto Bevilacqua
IN BREVE
La grande pallavolo giovanile diocesana
Domenica 28, alle 18 al palazzetto di Noventa di Piave, si sfidano nella semifinale del campionato regionale under 17 due squadre diocesane dai forti vivai: la Spes Conegliano e l’Ags San Donà.
I successi dell’Arca Oderzo...
Ancora risultati di rilievo per l’Arca Oderzo. Tra i nuotatori opitergini questa volta a mettersi in rilievo sono gli esordienti, e in particolare Nicolò
Manzan, quattro vittorie, Greta Cagnato, tre, e Lucia Balbinot, due, nei Meeting regionali di nuoto del 7 e 14 marzo scorsi.
...e quelli del Bowling Conegliano
Poker di successi per il Bowling Conegliano su sei categorie delle finali provinciali di singolo. Meglio del meglio Piero Tinazzi, campione della categoria A e miglior media assoluta (216,5); campioni anche Mauro Bolzan nel
B, Mauro Ferro nel C e Michela Zaccaron nel C femminile.
La Sanfiorese si educa allo sport
“Educare con lo sport. Prevenzione ai rischi e opportunità di crescita” è il
titolo dell’incontro che si è svolto a San Fior a conclusione del percorso
di formazione svolto dalla società ciclistica Sanfiorese, in base al principio
che “educare allo sport è educare alla vita”. La serata ha anche dato il
via alla stagione agonistica della Sanfiorese, che ha in organico 31 giovanissimi, 3 esordienti e 7 allievi. Sei sono le gare organizzate nell’arco della stagione dalla società.
CSI / ORIENTAMENTO SULLE COLLINE DI TARZO
Renzo Priora a capo
del Csi trevigiano
Renzo Priora il nuovo presidente del
Centro sportivo italiano della provincia di Treviso. Eletto sabato 13 marzo con i
voti unanimi dei presenti al
XVIII congresso, Priora accompagnerà per il prossimo quadriennio il comitato
trevigiano (126 società
sportive con 6.059 tesserati) nelle sue azioni verso il
territorio. Priora, nato nel
1962, è insegnante al Centro di formazione professionale di Lancenigo. Dal
1984 membro attivo del Csi trevigiano, ha ricoperto
“I nostri
risultati? Noi
non siamo
sorpresi!”
me il nostro dello “sport per
tutti”». Il congresso è stato
un’occasione importante
per affrontare insieme il futuro di uno sport che non
vuole rinunciare al suo essere strumento educativo
per i ragazzi: «Ci rendiamo
conto – ha affermato Renzo
Priora – che non c’è molta
gente disposta a mettersi in
gioco. Ma c’è la buona volontà di mettere insieme le
forze e lavorare uniti. Questa sarà una grande forza».
Paola Fantin
ssere precisi e saper osservare ciò
che ci circonda per muoverci facilmente nell’ambiente naturale, riconoscendo simboli o imparando a leggere una cartina. È
quanto si propone il “Corso base di avviamento all’orienteering”, organizzato dal Csi di Treviso e in
programma dal 2 aprile. La
lezione del 2 sarà teorica e
si terrà nella sala Csi di Casa Toniolo a Treviso alle
20.45; si proseguirà poi sabato 3 aprile sulle colline di
Tarzo (14.30-17.30). «In
piccoli gruppi con un istruttore – spiegano gli organizzatori –, i ragazzi impareranno a riconoscere i
vari particolari del bosco
individuando il loro simbolo sulla carta, e come fare per orientarla corretta-
mente. Il secondo esercizio invece consisterà in una simulazione di gara: ne
impareranno i meccanismi, oltre ai primi rudimenti sulla scelta del miglior percorso secondo la
tecnica delle linee conduttrici». Il corso avrà il suo
coronamento il giorno dopo, il 4 aprile, con una gara nazionale di Coppa Italia
che si terrà sul Montello a
partire dalle 9. «Proporremo a tutti i partecipanti al
corso di partecipare».
L’orienteering è una
realtà molto vivace in provincia di Treviso e raccoglie 10 società sportive
composte di circa 120 iscritti, maschi e femmine
indistintamente, compresi
tra i 12 e i 65 anni: sono due
le società a Montebelluna,
una a Treviso, una a Vittorio Veneto, una a Tarzo, una a Fregona, una a Miane, una a Mareno e una a
Conegliano. (PF)
Finali di corsa campestre a Castion
O
ltre millecinquecento atleti si danno appuntamento tra venerdì 26 e domenica 28 a Castion di
Belluno per la disputa della settima edizione del Gran
Premio che chiude la stagione della corsa campestre. Oltre 500 gli atleti veneti in gara. Non solo corsa, però. Nel
puro spirito del Csi, sabato sera, sempre a Castion, si
terrà la tradizionale “Festa delle regioni”, in cui ogni regione partecipante allestirà stand con cibi e vini tipici.
34
Domenica 28 marzo 2004
OFFERTA
LAVORO
Cerco autisti con patente C,
minimo di esperienza, viaggi al
centro nord e centro sud, stipendio da pattuire. Tel. 3334598256.
Azienda metalmeccanica, zona Moriago della Battaglia, cerca operaio saldatore. Tel. 0438892852.
DOMANDA
LAVORO
Assistenze notturne ospedaliere e/o domiciliari (esperienza professionale): contattare
per fissare giorni e orari il 3470465271 (massima serietà).
Ragazza italiana di 18 anni
cerca lavoro come baby-sitter,
assistenza anziani o disabili in
zona Cordignano e limitrofi durante i mesi di luglio e agosto
e si rende disponibile anche durante i pomeriggi infrasettimanali dei mesi prossimi. Possiedo
qualifica di operatore dei servizi sociali, già con esperienza. Tel.
328-9422974.
Cerco lavoro come cameriera
o operaia generica o apprendista commessa, zona Veneziano.
Tel. 349-0884541.
Impiegato contabile, decennale esperienza contabilità generale, gestione del personale,
contabilità banche e redazione
bilancio cerca lavoro. Tel. 3355301914, e-mail [email protected]
40enne perito meccanico con
esperienza nel settore metalmeccanico valuta proposte di lavoro; possib. zona Vittorio Veneto. Tel. 0438-564273 ore serali.
Signora con esperienza cerca
lavoro come collaboratrice domestica. Tel. 0438-959419.
Ragazzo 17enne cerca lavoro come apprendista in qualsiasi settore. Zona: Follina, Miane,
Pieve di Soligo. Tel. 333-8383226.
Signore 44enne con esperienza come tornitore, cerca lavoro come operaio anche in altri settori. Disponibile anche a
lavoro a turni. Tel. 339-6891493.
Ragazza 21enne con esperienza come commessa/banconiera in supermercato cerca lavoro in questo settore. Disponibile anche come operaia o per
pulizie uffici. Tel. 338-6631958.
Ragazzo 15enne cerca lavoro come operaio o apprendista.
Tel. 328-5866688.
Signora 48enne cerca lavoro
come assistenza anziani e ammalati, collaboratrice domestica
con vitto e alloggio. Disponibile
anche per lavori in alberghi come cameriera ai piani, tuttofare. Preferibilmente in zona Follina, Pieve di Soligo, Vittorio Veneto. Tel. 389-9745304.
Ragazza 19enne cerca lavoro come baby-sitter, cameriera,
badante, pulizie purché serio. Tel.
348-7464879.
Ragazzo 18enne con minima
esperienza nel settore metalmeccanico cerca qualsiasi lavoro
a Vittorio Veneto, Conegliano, Colle Umberto, Cordignano. Tel. 3408779430.
Ragazzo con esperienza cerca lavoro come cameriere o barista, Vittorio Veneto e limitrofi.
Tel. 388-7429460.
Signora referenziata con esperienza cerca lavoro serio come assistenza anziani autosuffi-
cienti, bambini, collaboratrice
domestica. No perditempo. Tel.
349-0717032.
Ragazza 30enne con esperienza cerca lavoro nel fine settimana come lavapiatti, cameriera, stiro, pulizia. Tel. 3331313388.
Signora con esperienza cerca
lavoro come baby-sitter, collaboratrice domestica, pulizie, operaia
comune o assistenza anziani domiciliare od ospedaliera anche in
orario notturno. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3294747448.
Signora con esperienza pluriennale cerca lavoro come operaia in ambienti che non prevedano il contatto con il nichel.
Preferibilmente a Conegliano e
Vittorio Veneto. Tel. 0438-912382.
Giovane signora con esperienza come operaia settore metalmeccanico, gomma e plastica,
madrelingua inglese, cerca lavoro anche in altri settori. Tel. 3478435483.
Ragazza russa cerca lavoro
come baby-sitter o assistenza
malati disabili. Massima serietà.
Stipendio da concordare. Zona
Vittorio Veneto e limitrofi. Tel.
348-2112742.
Signora con pluriennale esperienza infermieristica cerca
urgentemente lavoro part-time
come assistenza anziani autosufficienti e non o disabili e come baby-sitter a domicilio. Zona
Vittorio Veneto e Conegliano. Tel.
338-6536931.
Massaggiatrice professionale shiatzu con maturata esperienza cerca urgentemente lavoro part-time in centro fitness o
palestra. Zona Vittorio Veneto e
Conegliano. Tel. 333-4510524.
Giovane signora cerca lavoro come operaia, commessa, collaboratrice domestica, stiro, addetta alle pulizie, in Vittorio Veneto-San Giacomo di Veglia. Tel.
349-5070751.
33enne, automunito, con esperienza come collaboratore domestico, pulizia uffici, operaio o
altro. Disponibilità part-time al
pomeriggio. Tel. 339-2516231.
Signore automunito, con esperienza come operaio nel settore metalmeccanico, carico/scarico e come manovale, cerca lavoro anche in altri settori. Tel.
334-3008898.
Baby-sitter 30enne esperta e referenziata offresi anche
per piccolissimi, part-time o anche saltuariamente, in zona Vittorio Veneto. Telefonare orario ufficio al 328-4762743 Cinzia.
Grafico pubblicitario cerca lavoro in aziende e studi del settore. Tel. 340-3603316.
Signora rumena 40enne cerca lavoro come assistenza anziani, collaboratrice domestica,
pulizie uffici, lavapiatti, baby-sitter, stiro, operaia. Zona: Vittorio
Veneto, Tarzo, Conegliano e limitrofi. Tel. 320-5316936.
29enne con esperienza come
operaio metalmeccanico e come
lavapiatti, cerca lavoro in qualsiasi settore. Tel. 339-2516231.
Ragazza 21enne cerca lavoro come apprendista parrucchiera o nel settore sartoria, anche per piccole riparazioni. Disponibile anche come assistenza
anziani, baby-sitter, collaboratrice domestica. Zona: Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3392516231.
Signora italiana, con plurien-
nale esperienza come commessa, automunita, cerca lavoro anche in altri settori purché serio
(no cameriera, barista). Tel. 3495175741.
Geometra 28enne, con esperienza come impiegato ufficio
tecnico con mansioni amministrative/commerciali, conoscenza
pacchetto Office, cerca lavoro nel
settore. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 338-4871228.
Ragazzo 20enne, con esperienza e qualifica di panificatore, cerca lavoro in panifici. Disponibile anche come giardiniere, carico/scarico, operaio. Tel.
320-2146009.
30enne, con esperienza come
operaio nel settore legno, cerca
lavoro anche in altri settori. Disponibile anche come muratore,
addetto alle pulizie, carico/scarico, giardiniere o altro. Tel. 3400835647, 339-2778476.
Signore, con esperienza come
operaio settore legno, cerca lavoro in qualsiasi settore. Disponibile anche per lavori a turno,
anche in orario notturno. Tel.
347-5760450, 320-5316936.
Ragazza 23enne con esperienza come parrucchiera cerca
lavoro. Disponibile anche come operaia in qualsiasi settore o altro. Zona: Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 3282314219.
31enne automunito con esperienza come operaio metalmeccanico, cerca lavoro anche in
altri settori. Zona: Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel.
340-4986524.
Ragazzo 25enne in possesso
di patente B-C, con esperienza
come autista, operaio in vari settori, aiuto idraulico-elettricista,
cerca lavoro. Zona: Vittorio Veneto, Tarzo, Follina, Conegliano e limitrofi. Tel. 328-5787445.
25enne neolaureata in economia aziendale, cerca lavoro nel
settore amministrativo e/o commerciale. Tel. 0438-552901, 3478460303.
Ragazzo 33enne con esperienza nel settore legno cerca
lavoro come operaio anche in altri settori. Tel. 348-7516067.
Signora ucraina con buona
conoscenza della lingua italiana
e francese e ottima conoscenza
di russo e rumeno, cerca lavoro
come interprete. Disponibile anche come rappresentante o babysitter. Tel. 348-7516067.
Signora con esperienza cerca
lavoro come addetta alle pulizie
o come collaboratrice domestica
al mattino in Vittorio Veneto. Tel.
328-1556635.
Signora con esperienza cerca
lavoro come collaboratrice domestica, barista o baby-sitter. Disponibilità part-time. Zona: Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3291237544.
Signora 28enne con esperienza cerca lavoro come operaia, baby-sitter o altro. Disponibile full-time o a turni. Tel.
0438-941742, 329-7409796.
Coppia con esperienza di 12
anni, offresi per assistenza anziani, collaborazione domestica,
giardinaggio, con possibilità di
vitto e alloggio. Tel. 3484006165.
Ragazzo 34enne con decennale esperienza come cameriere,
caposala, pizzaiolo, cuoco, con ottima conoscenza della lingua tedesca, cerca lavoro. Valuta anche
offerte di lavoro per la stagio-
ne estiva. Tel. 0438-53698.
Signore con pluriennale esperienza come operaio nei settori metalmeccanico, plastica, chimica-plastica, cerca lavoro in zona Vittorio Veneto e Conegliano.
Disponibile anche per lavoro a
turni (no notturno). Tel. 0438501562, 333-2010391.
Ragazza madrelingua inglese
cerca lavoro come baby-sitter,
collaboratrice domestica, pulizie,
barista, lavapiatti in zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 333-9320382.
Ragazzo 27enne con esperienza cerca lavoro come saldatore a Tig. Tel. 347-7261660 dopo le 18.
Signora straniera, 41enne, seria e responsabile, referenziata,
da tre anni in Italia, cerca lavoro come badante, assistenza
anziani, collaboratrice domestica, baby-sitter. Tel. 328-1512853,
329-2020816.
Signora con esperienza cerca
lavoro come collaboratrice domestica, pulizie uffici, stiratura,
compagnia anziani. Disponibile
anche come operaia. Tel. 3384884160, 333-4342011.
Signora 33enne con esperienza come collaboratrice domestica, cerca lavoro. Disponibile anche come operaia in qualsiasi settore o per altri lavori.
Disponibilità immediata. Tel. 3384923037.
Signore con esperienza nel
settore della microelettronica, come giardiniere e operaio agricolo, cerca lavoro anche in altri
settori. Disponibile anche per lavoro a turni notturni. Zona: Follina, Pieve di Soligo, Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel.
389-9745304.
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come baby-sitter al mattino. Zona:Vittorio Veneto e limitrofi. Tel.
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peraia, pulizie uffici, collaboratrice domestica. Disponibile anche come lavapiatti. Tel. 3336623960.
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e
L’AZiON
MEDICI/1
Alcune
riflessioni
da parte
dello Snami
Medicina di base sempre in primo piano. Sul
numero scorso de L’Azione abbiamo proposto un
“primo piano” sulle molteplici tematiche correlate.
Ora, qui di seguito, continuiamo dando spazio ad
alcune riflessioni da parte
dello Snami (Sindacato
nazionale autonomo medici italiani) di Treviso,
ad alcuni passaggi delle
quali abbiamo appunto
già dato spazio nei succitati servizi sul nostro giornale.
D
esidero esporvi, come rappresentante
della maggioranza dei medici di famiglia dell’Ulss 7,
le lamentele espresse dai
miei colleghi, dopo la lettura nell’articolo “I punti
deboli? Medici di base e
informazione”, alle accuse mosse alla categoria.(...)
Il livello di assistenza
medica in questa Ulss è
molto elevato, ma spesso
passa in secondo piano,
per le difficoltà burocratiche che il cittadino deve
affrontare. È incomprensibile come le direttive
non siano seguite allo
stesso modo da tutte le
strutture sanitarie e dagli
operatori, ognuno per i
propri compiti. Questa
confusione si riflette sui
cittadini che per necessità
devono interfacciarsi tra
ospedale, servizi amministrativi, medici di famiglia.
A questi ultimi arrivano circolari con frequenza quasi giornaliera con istruzioni e informazioni
da dare anche al pubblico. Si presume che arrivi-
Lettere
no identiche anche agli altri settori. Ma vengono
lette? Esiste uno strumento, creato per favorire l’informazione e la trasparenza degli enti pubblici e privati, chiamato
“Carta dei servizi”. Questa Carta dei servizi è a disposizione di chiunque ne
faccia richiesta? Contiene
tutte le informazioni necessarie all’utente?(...)
Una precedente finanziaria dispone che “i controlli nei 30 giorni post dimissione anche se di un
ricovero solo diurno, sono esenti da ticket, in
quanto già compresi nel
pagamento del ricovero”.
Ciò malgrado, i pazienti
continuano a richiederci
le impegnative per tornare a controllo, riferendo
che in ospedale gli è stato detto di rivolgersi a noi.
Sempre a seguito di
questa disposizione finanziaria, i cittadini che
necessitano di ricovero, una volta accolti in accettazione, devono sottoporsi
agli esami preoperatori in
regime di esenzione. Non
è necessario che i reparti
inviino ai medici di famiglia per ricopiare quanto
hanno prescritto, sarebbe
illegale per il medico farlo.
Quanti cittadini sono
informati del fatto che una prestazione effettuata
da medici diversi dal medico di famiglia, se seguita da necessità di riposo,
deve essere accompagnata da un referto che indichi una prognosi, ovvero
un numero di giorni necessari per la risoluzione
della malattia? Ebbene, se
tali documenti la contengono, una delibera Inps
stabilisce che essi equivalgono alle certificazioni
su moduli prestampati. In
tal modo il cittadino malato, riconosciuto tale proprio da questa prognosi,
può evitare di tornare nella stessa giornata dal medico di famiglia. Non è le-
MEDICI/2
Sanità, quali i problemi
sul tappeto nell’Ulss 7? Le
scorse settimane abbiamo
ospitato nelle nostre pagine un vivace “dialogo a distanza” tra voci in rappresentanza del sindacato del
personale non medico (la
signora Dina Zanatta, Cgil) e dei medici di medicina generale (il dottor Francesco Russo, fiduciario dell’Ulss 7 della Fimmg,
Federazione italiana medici di medicina generale). Ora, su alcuni di quei temi, ci ha riscritto quanto segue la signora Zanatta.
el 1998 l’Ulss 7 coinvolse in una
prima fase sperimentale i medici di base con un quid economico di
circa cinque milioni per l’acquisto di attrezzature informatiche o per chi ce le
aveva già di considerarlo un rimborso,
per il primo anno aderirono circa 90
medici. A questo fecero seguito anche
dei corsi di formazione sul tema. La
parte mancante di tutto il progetto è il
collegamento al Cup dei medici, che
l’Ulss non ha ancora eseguito.
galmente previsto che lo
stesso copi certificati incompleti di altri. Per scarsa informazione si espone il medico a rischi penali, si fanno code inutili
e si moltiplicano prestazioni inappropriate sacrificandone altre.
La Regione Veneto ha
mantenuto la gratuità di
alcune terapie fisiatriche
che in altre regioni sono
integralmente a carico del
cittadino. Però la prestazione può rimanere gratuita solo seguendo dei
percorsi di priorità già codificati dalla Regione e autorizzabili solo dallo specialista fisiatra in regime
di dipendenza. La Regione ha anche deciso i tempi di attesa in base alla malattia da trattare. Ne consegue che i traumi esito
di infortuni, ad esempio
sono da trattare in tempi
brevi, mentre le forme
croniche di artrosi, benché soggettivamente insopportabili, sono da trattare in 180 giorni. Le terapie sono subordinate alla visita fisiatrica, le lunghe liste di attesa dovrebbero ridursi, perché
già in partenza il medico
di famiglia deve attenersi
alle linee guida. Però l’attesa percepita con disagio, porta gli utenti a credere che rivolgendosi al
privato possano essere agevolati nelle precedenze.
In realtà si accorgono, tornando negli studi dei medici di famiglia, che questi non possono fare altro
che rinviarli secondo i
percorsi stabiliti dalla Regione, ben conosciuti all’Ulss, alle liste di attesa
della mutua. Qualunque
altro percorso creerebbe
una truffa ai danni dei cittadini in lista di attesa, perché impossibilitati economicamente a sostenere
spese per visite specialistiche e relative terapie.
Osservare questi percorsi facilitanti non toglie
potere di controllo al me-
dico di famiglia, come
ventilato da alcuni colleghi, ma ottimizza le procedure e permette che la
riduzione di inutili prestazioni si traduca in
maggiore accoglienza e
disponibilità per i pazienti che hanno bisogno di
prestazioni sanitarie che
iniziano e si completano
nello studio del proprio
medico.(...)
Come medici di famiglia cerchiamo di fare
sempre il possibile sobbarcandoci di compiti che
non ci competono, ma che
si aggiungono a quelli crescenti di diagnosi e cura,
ma veniamo continuamente sottoposti a recriminazioni gratuite.
Poi ci si lamenta dell’affollamento degli studi
sul territorio, delle ore da
aspettare anche solo per
una prestazione burocratica del genere. Ebbene le
regole ci sono, perché si
distorcono le informazioni?
Ci si chiede perché come in altre Ulss, nella 7
non usino moduli chiari
dove risulti comprensibile al paziente il suo percorso e perché mai si continui a dire loro di tornare dal proprio medico. La
gente non deve essere
trattata con questo disinteresse alla stregua di postini, quasi come un pegno da pagare per ottenere una prestazione. Tutto ciò non è degno di un
paese civile.
Per il futuro stiamo lavorando per progettare
studi medici sul territorio,
dove il cittadino potrà ricevere senza spostarsi dal
proprio luogo, direttamente nello studio medico prestazioni al momento impensabili. Questa
realizzazione potrà permettere un risparmio dell’Ulss anche sul personale ospedaliero e impiegatizio superfluo, ridurrà le
code negli ospedali.
Sarà interesse del cit-
S
35
interventi
MARENO: DOPOSCUOLA,
È UNA “STORIA INFINITA”...
I
l doposcuola a Mareno di Piave assomiglia sempre di più a una storia infinita. L’ultimo episodio
è una lettera inviata da un gruppo di genitori della
scuola elementare al sindaco per chiedere ancora una volta l’istituzione del servizio.
Il fatto è che la questione si trascina ormai da tempo, tanto che l’istituzione del servizio educativo e ricreativo pomeridiano per i bambini è stato uno dei cavalli dei battaglia alle scorse elezioni comunali, dopo
che si era costituito un comitato di genitori.
«Pur riconoscendo all’Amministrazione comunale
di essersi mossa – denuncia un comitato di una decina di famiglie – la proposta presentata in assemblea è
risultata poco chiara, con troppi distinguo e troppe incertezze che hanno frenato i genitori. E pensare che
un sondaggio ha evidenziato come metà delle famiglie
sarebbe interessata al doposcuola».
Le famiglie, come conferma il sondaggio, sono disposte a pagare il servizio. Chiedono momenti di gioco, laboratori, ma soprattutto un aiuto per svolgere i
compiti scolastici. Erano anche stati presi contatti con
cooperative per verificare condizioni e costi del servizio, così come con i dirigenti scolastici per verificare la disponibilità degli spazi. Sono state fatte riunioni, petizioni, richieste, ma il doposcuola, dopo due anni di mobilitazione, ancora non arriva.
L’Amministrazione dice che le richieste sono poche – commentano i rappresentanti del comitato – ma
in un Comune vicino il servizio è partito con soli otto
bambini. Una volta che i genitori hanno verificato come funziona e quanto è importante per dare un sostegno educativo ai bambini, le iscrizioni sono arrivate. Per questo richiamiamo il sindaco alle sue responsabilità: dica chiaro se crede nel doposcuola, come ha scritto nel programma elettorale, e agisca di conseguenza. Occorre avviare subito il ser vizio, spiegando con chiarezza obiettivi, attività e costi. È successo nello stesso modo con l’asilo nido “Peter Pan”,
è partito con pochi bambini e in poco tempo si è riempito. E se c’è qualcun altro che frena, che il sindaco
abbia il coraggio di denunciarlo pubblicamente.
Luigi Perencin
tadino informarsi con i
propri medici, favorevoli
a questo cambiamento, e
collaborare perché si verifichi con l’aiuto di tutti,
amministrazioni comprese.
Una domanda alla fine,
può la signora Zanatta che
è così addentrata nelle elargizioni aziendali, riferire l’iter da percorrere per
avere in dotazione il cellulare? Tutti i miei colle-
PRIVACY
crivo per una odiosa
È stata creata una comviolazione della privacy.
missione per l’informatizzazione dall’azienda che Gazzettino (fascicolo provinriguarderà anche i medi- ciale) di mercoledì 10 marzo
ci di base che si associa- corrente. In terza pagina, il
giornalista riprende dalla prino.
I telefoni cellulari sono ma, apparentemente con aria
di proprietà degli stessi. Il distaccata, la notizia di quel
numero verde su cellula- tale di Vittorio Veneto, di cui
re di cui noi abbiamo par- giustamente non si rivelano le
lato riguarda per ora tutti i chirurghi o- generalità, indagato per aver sostenuto la
peranti all’U.O. di Chirurgia generale liceità di rapporti sessuali tra adulti e midell’ospedale di Conegliano, a cui i me- nori (in soldoni pedofilia). È una notizia di
dici di base, del Distretto di Coneglia- cronaca e nulla più. Dove invece la musica
no, accedono direttamente senza costo cambia per attestarsi su una linea sospetta
alcuno e in qualsiasi momento delle 24 che non sa più di cronaca, è dove sviluppa
l’argomento nell’articolo in neretto su cinore senza pagare un centesimo.
Corsi di formazione sono stati orga- que colonne col titolo cubitale, per ricornizzati nella nostra Ulss in questi anni, dare che già in passato si sono registrati
ai quali era aperta la partePotete inviare le vostre lettere al direttore
cipazione anper posta elettronica all’indirizzo:
che ai medici
[email protected]
di medicina
generale.
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438. 555437
Dina Zanatta
Dina Zanatta
chiarisce il
suo pensiero
in tema di...
N
& interventi
Domenica 28 marzo 2004
ghi sono interessati e mi
hanno chiesto come mai
non fossimo a conoscenza di questa opportunità.
Visto che si avvicina la Pasqua, forse ci ha anticipato una sorpresa.
Dott.ssa Elena Villani
Rappresentante Snami
(sindacato nazionale
autonomo medici italiani)
Ulss 7
Addetto stampa
provinciale
precedenti episodi.
E a questo punto per avvalorare l’assunto si citano due
casi: di un insegnante residente in altra località della
provincia, tacendone giustamente il nome, e di un prete
indicandolo con tanto di nome, cognome e residenza;
chiosando sull’argomento fino ad arrivare al punto ortografico. E la
tanto discussa e invocata privacy dove sta?
Ora due domande: la professionalità di
un giornalista come si caratterizza? È concesso, soprattutto alla luce della ricordata
privacy, rimettere in piazza per fatti remoti, e additare con nome e cognome, un cittadino che ha già pagato, citandolo in un
contesto attuale che tra l’altro non lo riguarda? O forse tutta l’operazione (è una’opinione personale) rientra in un disegno più ampio di ostilità, considerati i tempi, che puzza di laicismo laido, dato che si
è scelto, quasi per fatto personale, di puntare il dito solo verso l’appartenente al clero?
Giuseppe Castorina
Rua di San Pietro di Feletto
Sui giornali
se ne tien conto?
E se il giornalista
è pure ostile...