Allenare gli allenatori - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Allenare gli allenatori - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2 Periscopio Mondo Un milione alla marcia della pace. Ma le sinistre si insultano Un milione di persone ha preso parte alla marcia della pace svoltasi sabato scorso, 20 marzo, a Roma. Ma la grande manifestazione è stata pesantemente offuscata dall’aggressione verbale cui è stato sottoposto il leader dei Ds Fassino. Questo fatto ha fatto emergere, una volta di più, la distanza esistente tra Ds e resto della sinistra sul tema della pace. Decreto salva-calcio: tanti i contrari Sospesa l’approvazione, da parte del Governo, del decreto che consente alle squadre di calcio di spalmare su 5 anni i debiti Irpef. A sostenere il provvedimento il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che è anche presidente del Milan. Contari Lega, Udc, alcuni esponenti di An, il centro-sinistra. Tra le squadre più indebitate ci sono Lazio e Roma, entrambe quotate in Borsa. I tifosi di queste due ultime squadre, domenica scorsa 21 marzo, hanno provocato gravi disordini nella capitale ed hanno architettato una messinscena - diffondendo nello stadio l’infondata notizia della morte di un ragazzo a seguito di una carica della Polizia - che ha indotto l’arbitro a sospendere il derby. Kosovo, Iraq,Afghanistan: nuovi focolai di violenza Precipita la situazione in Kosovo. Serbi e albanesi hanno ripreso le violenze reciproche. Epicentro degli scontri è la città di Mitrovica. Si contano oltre 30 morti nel giro di una settimana. Una sessantina i feriti tra i soldati della forza di pace multinazionale che conta 18 mila 500 presenze. La Nato ha deciso l’invio di truppe di rinforzo: una compagnia di militari Usa e una seconda fornita dal nostro Paese. Anche in Iraq la situazione è incandescente, specie dopo l’assissinio, in Palestina, dello sceicco Yassin. L’ultimo attentato, il 23 marzo, ha causato la morte di undici agenti della polizia irachena e di due civili. Intanto a livello internazionale ci sono grossi sommovimenti dopo che il nuovo leader spagnolo Zapatero ha annunciato il ritiro delle truppe spagnole dall’Iraq se entro il 30 giugno il comando della forza multinazionale non passerà all’Onu. E il leader polacco, che ha sempre convintamente appoggiato la guerra, si è detto “ingannato” dagli Usa sulla reale pericolosità di Saddam. Grossi problemi anche in Afghanistan dove in un attentato sono morte 100 persone e in un altro è stato ucciso un ministro. Caro-latte artificiale: se ne accorge anche Sirchia Finalmente anche il ministro della Sanità, Girolamo Sirchia, ha preso atto di un fatto noto da tempo a tantissimi genitori italiani. Ovvero che il latte artificiale costa, nel nostro Paese, fino a quattro volte di più che non all’estero. Sirchia si è deciso a intervenire in seguito a un’inchiesta pubblicata sul Corriere della Sera. Benzina a prezzo d’oro Altro che controllo dell’inflazione. Il prezzo della benzina, una delle voci che maggiormente spinge i prezzi all’insù, sta galoppando verso nuovi record. La verde ha superato quota 1,1 euro. Quasi due-terzi della cifra pagata per ogni rifornimento brucia in tasse (0,743 euro su 1,1). e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. ABBONAMENTI 2004: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.” e L’AZiON Primo Piano Domenica 28 marzo 2004 e L’AZiON Primo E SE LO SPORT NON E D U C A ? IL 2004 PROCLAMATO ANNO EUROPEO DELL’EDUCAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT C’è sport e sport I l 2004 sarà l’anno degli Europei di calcio e anche l’anno delle Olimpiadi ad Atene. Chissà se questo 2004 sarà vissuto anche come l’anno in cui più si è riflettuto – e più si è cambiato – sul tema dell’educazione attraverso lo sport? È su questo tema, infatti, che l’Unione europea ha scelto di puntare l’attenzione nel 2004. Un argomento che si annuncia quasi “buonista”. In realtà sottende a una questione “scottante” e che interessa tante e tante famiglie. Anche se magari non sempre i genitori dei piccoli praticanti una disciplina sportiva se ne rendono conto. Oggi c’è sport e sport. C’è lo sport che nasce nel cortile, quello dei ragazzini che danno calci al pallone o che giocano a rincorrersi. E poi continua al Grest, in oratorio, a scuola, nelle formazioni giovanili… E in questo ambito l’aspetto educativo è fondamentale, anche se non sempre tenuto in adeguata considerazione. E c’è lo sport che è di- ventato “altro”. Quello che è diventato spettacolo, affare economico, luogo di potere sociale e persino politico. In questo contesto il gesto atletico, l’atleta-persona rappresentano ormai solo la materia prima, su cui costruire i “castelli di carta” dei record, della spettacolarizzazione, del business… ma anche del rischio-bancarotta. A questo tipo di sport, di mestieranti dello sport è chiaro che non interessa affatto la dimensione educativa. Semmai è un curioso “optional”, utile anche – specialmente se attira nuovi praticanti –, ma che non deve essere d’ostacolo. Dentro questo variegato e contraddittorio mondo dello sport oggi si può parlare sempre di educazione? Lo sport non educa di sicuro quando i ragazzini che praticano si ritrovano in società sportive in cui il singolo e il gruppo non sono seguiti tenendo conto dei loro tempi di crescita, delle dinamiche relazionali. Né educa quando dirigenti e allenatori puntano innanzitutto al risultato agonistico, alla vittoria, esigendo allenamenti e prestazioni sproporzionati alle capacità fisico-psichiche dei ragazzi, ricorrendo persino a comportamenti illeciti, come la somministrazione di sostanze dopanti. L’essere educatori comporta una consapevolezza del ruolo che si esercita; e chiede una disponibilità e una preparazione specifiche, che vanno al di là delle competenze tecnico-sportive. Anche perché per i ragazzi l’allenatore e l’accompagnatore diventano dei modelli di riferimento, dai quali assorbono comportamenti, modi di pensare. E lo sport non educa nemmeno se assume un ruolo esagerato nell’ambito della vita e degli interes- Lo sport ha bisogno di essere disintossicato I TREVIGIANI E LO SPORT revigiani sportivissimi. Lo afferma un’indagine commissionata lo scorso anno all’Swg dalla Provincia di Treviso, che ha interpellato 1.200 maggiorenni. Un trevigiano su due risulta praticare uno sport almeno 2-3 volte la settimana. La rassegna degli sport praticati vede in testa il nuoto (praticato dall’11% dei trevigiani), seguito, …a ruota, dal ciclismo (10%). Poi c’è calcio (7%), fitness (6%), ginnastica (6%), jogging (5%), sci (5%), tennis (3%), mentre un 2% pratica la pallacanestro, la pallavolo, o il body building. Nella fascia tra i 18 e i 24 anni, però, è il calcio il più popolare, con il 21%. T Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA si dei ragazzi o degli adulti, al punto da far passare in secondo piano altre dimensioni della persona, altre attività educative o ricreative. Non educa, infatti, se l’unico giornale che viene letto è la “Gazzetta dello sport”, se in televisione o al bar gli unici motivi d’interesse e di conversazione sono il campionato di calcio, la Formula uno. Né lo sport è educativo quando diventa motivo di tifo esasperato e, addirittura, di scontri tra persone – le cronache di fatti del genere non finiscono mai –, perdendo completamente di vista una delle principali caratteristiche dello sport: la gratuità, la pratica disinteressata e animata unicamente dalla passione. Tanto che ci sono vari modi di dire: “lo faccio per sport”, “… così per sport”. Lo sport del 2004 chiede di essere disintossicato e riportato alla sua purezza originaria, alla sua grande efficacia nell’accompagnare la crescita della persona. E per far questo occorre una cultura nuova tra gli addetti ai lavori; occorrono manifestazioni e “offerte” sportive oneste; occorre che queste vengano considerate da tutti lo sport principale, più importante. “Sport palestra di vita”, si sente dire. Ed è vero. Come uno specchio, lo sport riproduce pregi e difetti della nostra società. Ma l’essere “palestra”, come per la scuola, anche per lo sport dovrebbe significare dare ai giovani praticanti il “meglio”, introdurli a valori e a uno stile di vita positivi che possano poi agevolarli, renderli protagonisti di una società che mira ad essere migliore. Altrimenti, nel migliore dei casi, lo sport è stato tempo perso, inutile. Ma crediamo che nessuno si aspetti questo dallo sport. Franco Pozzebon Lo sport educa, ecco come L’ attività sportiva contribuisce allo sviluppo generale della personalità, trasmettendo competenze sociali come la tolleranza, la lealtà, la forza caratteriale. Lo sport praticato regolarmente favorisce sul piano psicologico positive qualità, come il lavoro di gruppo, il rispetto degli altri, il rispetto delle regole, la disponibilità ad assumersi responsabilità, la capacità di cooperare, la creatività e la ricerca della qualità. In una società “sedentaria” una regolare attività fisica è un presupposto fondamentale per una vita lunga e sana. Ma lo sport migliora anche le capacità cognitive. Ed è dimostrato che nel rendimento scolastico le ore sportive contribuiscono a diminuire la comparsa di di- sturbi durante le singole ore di lezione. E l’ampliamento delle lezioni di educazione fisica non è solo utile per acquisire competenze sociali, ma serve anche per favorire altri contenuti didattici. Inoltre lo sport favorisce le relazioni tra persone, offrendo la possibilità soprattutto a bambini e adolescenti di conoscere coetanei di paesi e culture diversi. L’attività fisico-motoria non solo produce benessere fisico ma è importante per il benessere mentale ed è efficace strumento per la regolazione dello stress. E le attività fisiche, in particolare l’allenamento di resistenza, contribuiscono a combattere il cattivo umore e la depressione, poiché stimolano la produzione in quantità elevata degli ormoni della felicità. VICEPRESIDENTE DEL CONI Sanson:“Forse occorre ripartire da zero” «O UN ALLENATORE E INSEGNANTE:“È PIÙ FACILE EDUCARE CON LO SPORT A SCUOLA” Allenare gli allenatori D onato Fiume è un bravo maestro di sport. Chi lo ha avuto come allenatore di basket o chi lo ha come insegnante di educazione fisica (attualmente in classi dello scientifico e dell’itis vittoriesi) lo sa... Non un decoubertiniano all’eccesso, che “l’importante è partecipare” e un sorriso mieloso che si vinca o che si perda. No: Donato si agita, incita, urla, parla anche con l’arbitro, prova sempre a vincere. Onestamente. Il vittoriese d’adozione Donato Fiume ha una prospettiva controcorrente sui rischi che lo sport degenerato di debiti, dibattiti, doping e denaro può avere sullo sport-passione dei giovani e di tutti i dilettanti. «Più sarà negativa la situazione nello sport professionistico, e più sarà facile in futuro praticare l’educazione attraverso lo sport a livello giovanile». Perché? «Un esempio: tutti hanno visto Panucci che si è rifiutato di entrare in campo (contro la Reggina). E tutti hanno sentito che è stato pesantemente multato. Questo è un messaggio molto chiaro. Se i ragazzi vengono adeguatamente sensibilizzati dagli istruttori, diventerà spontaneo il rifiuto di certo tipo di sport. Quando il 60% delle squadre di serie A rischia di non potersi iscrivere al campionato per debiti, è difficile credere ancora in quel mondo. La situazione negativa è così manifestamente grave che chi la legge capisce bene che tutto il castello di carte sta per crollare. E allora penso che nel prossimo futuro crescerà lo sport dilettantistico, come Csi o Uisp, certamente più misurato ed etico». In base alla sua esperienza, è più facile educare allo sport nella scuola o nelle società sportive? «È più facile nella scuola, perché nelle società sportive, anche se non viene manifestata, a lungo andare si avverte la tendenza dei dirigenti a puntare a vincere o a crescere un campione da rivendere piuttosto che educare allo sport. Ma l’idea di guadagnarci ormai è un illusione, i cartellini non li paga più nessuno, neanche le grandi società». Come trovare l’equilibrio tra il far giocare tutti, in una squadra giovanile, e cercare di vincere? «Se in una squadra giocano sempre gli stessi 4 o 5, i panchinari perenni, quando saranno necessa- Donato Fiume, insegnante di educazione fisica e allenatore di basket ri, non daranno il loro contributo, perché avranno già perso l’entusiasmo, sentendosi sminuiti. E invece bisogna dare la motivazione a ciascuno, a prescindere dalle capacità: creare un gruppo che abbia qualità, anche morali». Ma questo può scontrarsi con la voglia di vincere. Supponiamo che nella sua squadra, al momento decisivo, fa giocare un ragazzo non bravo. Perdete. Viene a protestare un altro: “Ma se faceva giocare lui che è più bravo vincevamo…”. Cosa risponde? «Che non si può giocare in pochi. Altrimenti magari adesso è facile vincere, ma se non co- Domenica 28 marzo 2004 struisci qualcosa in una logica pluriennale poi rischi di non giocare più: magari perché non ci sono abbastanza persone per fare una squadra». Nella pallacanestro – il mondo che conosce – gli allenatori hanno la preparazione per fare gli educatori? «Ci sono due percorsi di formazione diversi per gli allenatori, delle categorie giovanili maggiori e degli adulti, e per gli istruttori, di minibasket. Ma non tutti hanno questi titoli: troppo spesso responsabile di una squadra è chi è disponibile, non chi è qualificato. E la Federazione di fatto avalla questa situazione». A volte si osser va che i ragazzi che fanno sport agonistico – specialmente il calcio – ereditano tutti i vizi del professionismo: si credono chissà chi, protestano con gli arbitri, danno sempre la colpa agli altri… «A scuola, nel torneo di calcio fra gli istituti vittoriesi, i ragazzi tesserati si sono sempre comportati in maniera esemplare, anche quando gli arbitri non erano all’altezza della situazione. Nella scuola lo sport ha un valore più educativo, il risultato diventa quasi secondario. Quel che conta per i ragazzi, al massimo, è… perdere qualche ora di scuola! Nelle società si comportano diversamente, perché ci sono adulti diversi, con obbiettivi diversi: tutto dipende dai messaggi che tu adulto lanci, da come tu prepari i ragazzi ad affrontare le problematiche sportive e di gruppo». Tommaso Bisagno ccorre ricercare una nuova cultura sportiva. O forse bisogna recuperarla, perché si è persa». A dirlo è Mario Sanson, da una vita dentro lo sport, è stato per dieci anni presidente del Comitato provinciale delle Federazione Gioco Calcio mentre ora è vicepresidente del Coni trevigiano. «Sono convinto che la dimensione educativa sia per lo sport una condizione irrinunciabile. Diversamente ritengo che il raggiungimento di un risultato sportivo, l’esaltazione del gesto atletico da soli non abbiano nemmeno significato. Per il singolo con il passar del tempo, infatti, l’esperienza sportiva perde valore se insieme all’attività non c’è stato anche un arricchimento umano, una maturazione personale». Le società sportive se ne rendono conto? «Chi dirige una società sportiva, chi allena una squadra deve avere ben presente che si è assunto il ruolo anche di educatore. Ho segnali di una ritrovata coscienza da parte di tanti operatori sportivi. Ma ci sono anche segnali preoccupanti. Il caso Pan- tani, i fatti del derby RomaLazio di domenica scorsa mostrano come il mondo dello sport sia davvero arrivato a un punto critico. Penso che bisognerebbe fermare tutto lo sport per sei mesi e poi ricominciare da zero. Forse solo così si potrebbero recuperare i capisaldi, le condizioni basilari per una cultura sportiva: l’accettazione delle regole, il rispetto per l’avversario, la disponibilità all’impegno e al sacrificio». Primi protagonisti gli allenatori? «Sì, ma ancora non basta. Perché quando ci sono allenatori che non mettono al primo posto la vittoria, può accade che siano loro a rimetterci. Perché i dirigenti si aspettano il risultato. Co- Mario Sanson, vicepresidente provinciale del Coni di Treviso FALZÉ / GENITORI AL BIVIO “Basta agonismo per nostro figlio” S iamo entrati in casa Zamai, a Falzè di Piave, una delle tante famiglie in cui il figlio è impegnato nello sport. Mamma Adriana svolge attività di assistente domiciliare, papà Giambattista fa il metalmeccanico e Samuele, l’adolescente del gruppo, si appresta, a 14 anni, a sostenere l’esame di terza media. E in futuro si vede iscritto all’Ipsia di Conegliano, probabilmente come installatore termico. Ma fino a poco tempo fa era impegnato in gare ciclistiche a livello agonistico. Cinque anni di ciclismo e due da esordiente. Sarebbe dovuto diventare allievo. Sarebbe? Sì, perché Samuele ha lasciato il ciclismo. Anzi, si è visto costretto a smettere di giocare. Nessuna pressione da parte dei genitori, ma lui proprio non ce la faceva più. Allenamenti 2-3 volte la settimana, gare la domenica e a volte anche la sera in periodo estivo. 40-50 chilometri a botta. E se avesse continuato sarebbe passato ai 70 chilometri. Roberto Della Libera, allenatore del team di Samuele, non ha opposto resistenza. Lui concepisce lo sport come un’attività che deve divertire chi lo pratica. Lui, come i signori Zamai. Ma non tutti la pensano così. «Alcuni genitori e allenatori – confida Giambattista – fanno vivere la cosa ai ragazzi in termini estremamente competitivi. Mi viene in mente il caso 3 me Coni provinciale stiamo lavorando proprio in questa prospettiva: la formazione dei dirigenti. Se anch’essi non sono pienamente consapevoli di quel che stanno facendo, si fa diseducazione». Cosa accade quando lo sport non è concepito come momento educativo? «Tra i problemi c’è l’abbandono di tanti ragazzi, quando non si trovano a loro agio, non si sentono capiti, accettati; quando viene chiesto loro troppo. Ricordo che, quando ero presidente del Comitato provinciale Figc, dovemmo intervenire perché in certe società veniva fatta selezione già a 8-10 anni. Ma ci sono anche genitori che sbagliano, che vedono i loro figli già campioni, pieni di soldi. Oppure “scaricano” i loro figli a fare sport, senza interessarsi all’attività che viene loro proposta». Coinvolgimento dei genitori, dunque? «Come Coni ad ogni convegno che organizziamo, invitiamo sempre anche operatori del mondo giovanile e genitori. Mentre con le società insistiamo perché vengano indette riunioni periodiche con i genitori per spiegare loro attività, finalità, metodologie, disponibili anche raccogliere i loro suggerimenti e proposte. È importante che tra tecnici e genitori ci sia scambio». (FP) di una ragazzina di 11 anni che durante la gara porta auricolari che le consentono di ricevere on-line i consigli tecnici del padre. E se l’esito della gara è negativo, le reazioni paterne non sono delle più serene». Assurdo, pensiamo. «Non si può parlare di sport-spettacolo a questi livelli – continua Giambattista –. Pare quasi che la competizione sussista tra i genitori, non tra i ragazzi, che tendono a supportarsi a vicenda e a fare gioco di squadra. Alla loro età correre in bici è un divertimento, e così deve essere». Sport-divertimento, quindi. Prima di accomiatarci dalla famiglia Zamai, una famiglia come tante altre, ci chiediamo se le rette di partecipazione alla squadra abbiano pesato sul budget familiare. «Il contributo alla società era appesantito dalle assicurazioni sulla persona che vanno sempre pagate. La quota comprendeva la tuta in dotazione. Casco, guanti, scarpe e ovviamente bici erano a carico nostro». Samuele ora è uscito. Lo potete incontrare sulla sua mountain bike mentre pedala spensierato con i suoi amici per le vie di Falzè. Angela Deganis 4 Attualità Attualità Domenica 28 marzo 2004 NordEst NOTIZIE Treviso, priorità dei parcheggi: la posizione dell’Ascom La soluzione del problema-parcheggi deve avere la priorità. Lo ribadisce l’Ascom di Treviso, per bocca del suo direttore. «Il park del pattinodromo, assieme al realizzando park Dal Negro – asserisce Piero Tedesco – costituiscono punti strategici per dare facile accessibilità al centro storico e servizio allo shopping, al turismo e in parte alla residenza», oltre ad altri siti sempre nella prossimità del centro. Anche a costo di sacrificare “reperti” quali il muro di “controscarpa a ridosso della cinta muraria di Treviso... «È sconcertante che il soprintendente Monti – prosegue Tedesco – si fossilizzi sull’idea di salvare un muro, sebbene reperto storico di un certo valore, rischiando così di sacrificare la possibilità di un progetto ben più ampio e qualificante, quale quello di una progressiva pedonalizzazione». Ambiente acqua: Bedoni, recuperare rapporto con territorio «È emerso il senso di straordinaria attualità che ha assunto nella società contemporanea la necessità di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente in cui viviamo e il rischio di una crescente indisponibilità di un bene primario come l’acqua che è essenziale alla vita di ciascuno di noi. Una indisponibilità che da null’altro dipende se non dai nostri errati e colpevoli comportamenti, dal nostro modo disinvolto e sbagliato di intendere il rapporto tra uomo e natura». È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Paolo Bedoni all’incontro “Etica, l’attualità delle origini” che si è svolto in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. Incendi boschivi: l’obiettivo è prevenirli «Negli ultimi anni, in Veneto, ma non solo, la superficie boschiva percorsa dal fuoco è diminuita sensibilmente, benché il numero degli incendi sia aumentato. Siamo diventati bravi a spegnere, ora dobbiamo diventare bravi a prevenire, perché gli incendi non ci siano, con una capillare presenza nel territorio e sapendo che la causa principale è attribuibile nella quasi totalità dei casi ad attività umane». Lo ha ribadito l’assessore Massimo Giorgetti, nel chiudere il convegno sulla lotta agli incendi boschivi, promosso dell’ambito del V Meeting regionale di protezione civile svoltosi a Lonigo. Nel corso dei lavori è stato fatto il punto sulla evoluzione del sistema, che si basa su un addestramento specifico e sull’impiego di mezzi e materiali, oltre chi di dotazioni individuali, assolutamente all’avanguardia (e costose). Gli italiani sempre più attratti dalla bellezza dei tanti borghi del Belpaese. Ma lo Stato si è dimenticato di loro. DOMENICA 28 È LA FESTA DELLA “PICCOLA GRANDE” ITALIA Piccoli Com uni, belli e impossibili IL SINDACO / DAL CIN Siamo senza soldi! P P iaccia o non piaccia qualsiasi riforma dello Stato deve passare di qua. Ossia attraverso i Comuni, divenuti il “terminale” deputato a dare attuazione concreta a gran parte delle decisioni prese in alto (Bruxelles, Roma, Venezia o Treviso che sia). Qualsiasi riforma, per sperare di aver successo, deve essere commisurata alla capacità di tenuta dei Comuni, specie di quelli piccoli che eroicamente continuano a sopravvivere dopo essersi dissanguati per consentire il risanamento finanziario dello Stato. Un conte Dracula che sembra insaziabile: «A fronte di tagli notevoli dei trasferimenti da parte dello Stato, le risorse locali sono modeste e non consentono agli amministratori di soddisfare le aspettative dei cittadini sia in termini di opere pubbliche che di servizi sociali – commenta Pierina Dal Cin, giunta dopo 14 anni al capolinea (suo malgrado) della sua lunga esperienza di sindaco –. Sto maturando un rifiuto di come è oggi impostato il decentramento di funzioni dallo Stato ai Comuni: non perché le deleghe siano eccessive ma perché vuol solo dire imporre nuove imposte comunali». Ma cosa dovrebbe fare con assoluta priorità lo Stato a favore dei piccoli enti? «La pere- quazione dei trasferimenti che ci viene promessa almeno da 15 anni – risponde Dal Cin –. Invece va detto che in termini di sburocratizzazione molto di concreto è stato fatto: ma per quanto si semplifichi se mancano le risorse poco cambia per noi amministratori. Purtroppo non noto una maggiore attenPierina Dal Cin zione dello Stato nei confronti dei nostri problemi. Anzi, basti pensare a come è stata disattesa la forte pressione per abolire il divieto del terzo mandato». S oldi, agevolazioni, cooperazione, fantasia. Solo mettendo insieme questi quattro ingredienti si otterrà la ricetta capace di trasformare quello che oggi è un problema, la piccola dimensione, in un’opportunità. Ma come accade per le politiche familiari anche per le politiche a sostegno dei piccoli Comuni la regola è la frammentarietà e la navigazione a vista. Manca, in altre parole, un progetto di ampio respiro che guardi oltre l’oggi. SOLDI I piccoli Comuni sono i più salassati dai tagli dei trasferimenti ordinari statali. Fermare questa “emorragia” è la prima richiesta allo Stato. La seconda è di rifinan- iccolo Comune? Bello e impossibile. Bello per gli italiani che hanno cominciato, da qualche tempo, a riscoprire i saperi e i sapori dei borghi del Belpaese. Impossibile per gli amministratori dei medesimi chiamati a districarsi in una selva di norme che valgono per Portobuffolè come per Roma e a dover far quadrare conti sempre più in sofferenza a causa dei tagli ai trasferimenti statali. Questa domenica la piccola grande Italia dei 5 mila 868 Comuni “belli e impossibili” (ovvero con meno di 5 mila abitanti) farà finalmente sentire la sua voce. Una voce che vorrebbe contare di più dal momento che ECCO COSA SERVE AI PICCOLI CO MUNI PER USCIRE DALLE DIFFICOLTÀ Soldi, agevolazioni, cooperazione, fantasia ziare il fondo per gli investimenti “svuotato” ormai da qualche anno. In terzo luogo l’associazione dei Comuni chiede: un fondo speciale in favore dei Comuni con meno di 3 mila abitanti e un fondo perequativo per la promozione dello sviluppo economico e la solidarietà sociale a sostegno di quelle realtà dove più grave è il processo di spopolamento e di dissesto del territorio (per finanziare misure a sostegno dei nuclei familiari, dei servizi per disabili, delle scuole materne e asili nido...). AGEVOLAZIONI PER AMMINISTRATORI E RESIDENTI È necessario un ulteriore passo verso la semplificazione amministrativa con normative differenziate per i lavori pubblici (bandi, procedure di appalto...) e verso una maggiore flessibilità nella gestione del personale. Un progetto di legge già approvato dalla Camera, che porta la firma del presidente di Legambiente Ermete Realacci, introduce incentivi economici per chi vive in un piccolo Comune: Ici agevolata per i residenti, SGEUE DALLA PRIMA C’ è un doppio modo di usare ideologicamente il terrorismo. Il primo consiste nell’amplificare al massimo il pericolo del terrorismo, presentandolo come una minaccia incombente di distruzione totale della nostra vita e della nostra civiltà. Il terrorismo, si dice, ha ormai in mano la vita dei nostri popoli. L’attentato di Madrid, ad esempio, ha condizionato le elezioni democratiche della Spagna decretando la vittoria del socialista Zapatero, contro tutte le previsioni. Ormai siamo in loro balia. Bisogna coagulare tutte le forze per fermarlo a qualsiasi costo, con qualsiasi mezzo. La guerra è pienamente giustificata anche nella sua versione preventiva. La piena adesione alle decisioni dell’America, l’unica potenza che ha la pos- sibilità di piegare con la forza il terrorismo, è la salvezza. Chi critica queste decisioni è un traditore. L’altro uso ideologico del terrorismo è quello nascosto in alcune pieghe del pacifismo. No assoluto alle guerre che l’America sta scatenando contro i popoli con la scusa di colpire il terrorismo, ma in realtà per consolidare il suo impero sul mondo e mettere le mani sulle risorse globali. Quello che viene chiamato terrorismo è, in fondo, una resistenza a questa volontà di dominio mondiale. Gli attentati in Iraq non sono atti di terrorismo, ma lotta di resistenza di quel popolo contro l’invasione americana. Purtroppo anche l’Italia partecipa a questa invasione per cui è inutile poi piangere i nostri morti. rappresenta il 72% del totale dei Comuni italiani dove risiede il 19% della popolazione totale che è il custode del 55% del territorio nazionale. L’occasione è data dalla prima edizione di “Voler bene all’Italia”, festa nazionale promossa da Legambiente, Maurizio Costanzo Show e Corriere della Sera. Una giornata per valorizzare le bellezze e le risorse di questi territori, dal patrimonio storico-culturale alla straordinaria ricchezza di paesaggi e natura. Nei Comuni che hanno aderito all’iniziativa si terranno concerti di bande, i sindaci faranno da cicerone ai visitatori, i ristoratori offriranno prodotti tipici. Contemporaneamente a Roma il presidente della Repubblica Ciampi riceverà una delegazione di primi cittadini che, per l’ennesima volta, sottoporranno a Ciampi un elenco di “richieste urgenti” per la sopravvivenza dei piccoli enti locali. Per l’ennesima volta Ciampi dimostrerà la sua (davvero sincera) solidarietà verso questi borghi “parte integrante della nostra identità, e della nostra patria e presidio di civiltà”. E per l’ennesima volta tutto si fermerà là perché i parlamentari sono affaccendati, da anni..., in tutt’altre faccende. A quattro giorni dalla manifestazione (cioè in tempo utile per un’adeguata pubblicità), “Voler bene all’Italia” conta solo tre adesioni dal territorio della nostra diocesi (Caneva, Orsago e Trichiana). Un’altra occasione perduta per farsi vedere e sentire. Federico Citron In un cartello della manifestazione di pace a Roma sabato scorso si leggeva questa agghiacciante scritta: “I morti occidentali? Chi la fa l’aspetti!”. Come dire: ce li siamo meritati! Ovvia la conclusione: via subito dall’Iraq e lasciamo libero quel popolo. Una coscienza che non si lasci ottenebrare dalla passione politica, ma che consideri i fatti umani nella loro valenza morale, non può accettare né l’una né l’altra strumentalizzazione. Il terrorismo è l’espressione di quel male radicale, presente nel cuore dell’uomo, che è l’odio contro l’altro uomo. Può essere stimolato da comportamenti altrui sbagliati, ma in nessun modo può essere giustificato. Non si può essere per la pace e poi avallare atti di terrorismo e imitarli con violenze contro chi la pensa diversamente. Ma nemmeno si può usare il pericolo del terrorismo per giustificare qualsiasi intervento, anche quelli che fanno leva sul sentimento di vendetta, anche quelli che comportano, alla fine dei conti, uno spargimento di sangue molto superiore di quello del terrorismo stesso. Il Papa, domenica scorsa, ha ripetuto il no alla violenza gridando, con la sua voce malata, una frase che racchiude tutta la verità della vita: “L’amore è più forte dell’odio e della morte”. Dovrebbe essere, per chi crede, il criterio ultimo che guida ogni decisione, anche quelle riguardanti le azioni da intraprendere nei confronti del terrorismo. (GpM) incentivi per chi recupera il patrimonio edilizio, diminuzione dell’imposta di registro per l’acquisto di immobili, premi di insediamento a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza o la sede di effettivo svolgimento della propria attività economica (impegnandosi a non modificarla per un decennio) da un Comune con popolazione superiore a 5 mila abitanti a un piccolo Comune. Nella proposta Realacci si prevede anche: aperture alternate o uffici mobili delle Poste e possibilità di pagamento dei conti correnti negli esercizi commerciali (che diventerebbero centri multiservizi); possibilità di convenzioni tra Regioni e Ministero dell’istruzione per finanziare il mantenimento delle scuole nei piccoli paesi. COOPERAZIONE Al settembre 2003 esistevano, in Italia, 207 Unioni di Comuni per circa 900 enti locali interessati. Si tratta di una forma di collaborazione stabile, di media o lunga durata, tra Comuni contermini, finalizzata all’erogazione di ser vizi, a- vendo come obiettivi il risparmio economico e il miglioramento della qualità dei servizi stessi. Inoltre non sono da sottovalutare i benefici conseguibili nelle relazioni esterne: tre/quattro Comuni di 8 mila residenti hanno più peso contrattuale che non uno con 2 mila residenti. L’associazione dei Comuni sottolinea, però, come anche i fondi incentivanti a favore di chi intraprende la strada dell’Unione stiano notevolmente scemando. Nessuna esperienza di questo tipo è stata avviata nella nostra diocesi. FANTASIA Ma soldi, agevolazioni e cooperazione non consentiranno il “colpo d’ala” ai Comuni se agli amministratori manca la fantasia. Ovvero la capacità di caratterizzare e far emergere il proprio territorio. Per restare in diocesi si pensi a quello che è stato fatto a Sarmede “paese di fiaba” a Combai “terra dei marroni”, a Col San Martino “culla del prosecco”. Le strade della promozione sono molteplici: dalla cartellonistica per segnalare i prodotti tipici Domenica 28 marzo 2004 I Comuni con meno di 5 mila abitanti sono stati caricati di tante competenze. Ma non dei fondi necessari ad esercitarle. MARCO GOLDIN Investire in cultura A nni fa il critico d’arte Marco Goldin, brillante “inventore” delle supercelebrate mostre trevigiane sugli Impressionisti, decise di lasciare la caotica Treviso per Cison: «Fu una scelta casuale - racconta Goldin -. Come famiglia avevamo deciso di andare ad abitare in un luogo di collina dove si potesse gustare il paesaggio, la natura, una vita possibilmente più tranquilla a contatto con la natura. La scelta era di andare a vivere nella fascia Pedemontana tra Vittorio e Follina, e casualmente abbiamo trovato a Cison una casa che ci piaceva». Ma accanto agli aspetti positivi - aria più sana, verde, bei paesaggi - presto sono e- all’utilizzo di internet. La proposta di legge Realacci chiede anche un impegno alla televisione “a divulgare realtà storiche, artistiche, sociali, economiche ed enogastronomiche dei piccoli Comuni”. In questo senso molto è stato fatto, negli ultimi anni, anche il alcune aree della diocesi, specie grazie ai fondi europei (percorsi naturalistici...), all’intraprendenza dei privati (bed and breakfast, agriturismo, CastelBrando...), all’associazionismo (rilancio del San Boldo, Mele a Mel...). Idee e realizzazioni che, però, rischiano di non esprimere tutte le loro potenzialità causa la mancanza di coordinamento e di integrazione. Marco Goldin mersi i limiti del piccolo Comune che «riguardano in modo particolare la vita dei figli: c’è veramente poco per loro. La qualità delle proposte per i ragazzi e i giovani è scadente. Se una persona vuole ritirarsi in tranquillità e semisolitudine questi sono luoghi che vanno assolutamente bene. Ma il tessuto socio-culturale lascia a desiderare. E non solo qui ma in tutta la Pedemontana». Da qui una richiesta agli amministratori: «Invertire la rotta rispetto a quello che si è fatto finora. Per risolvere i problemi serve un accrescimento culturale. La cultura, intesa in senso largo e vivo, è il motore che muove le cose e che consente alle persone di uscire dall’isolamento. E purtroppo talora constato nei piccoli paesi una mentalità che si compiace dell’isolamento. Invece è dal dialogo e dalla condivisione delle situazioni che nasce un vero processo di accrescimento personale e culturale. Infine credo che si dovrà stare bene attenti a non perseguire scelte di carattere urbanistico e paesaggistico che vadano a detrimento della bellezza dei luoghi, che resta il punto di forza di questo territorio e il motivo per cui la gente decide di venirci a vivere o farci un’escursione il fine settimana». TRENI. Sconto “una tantum” per i pendolari P er compensare almeno in parte i disagi subiti, la Regione Veneto è intenzionata a “stornare” a favore dei pendolari, come sconto “una tantum” sull’abbonamento ferroviario, la penale di 540 mila euro che ha applicato a Trenitalia Spa per la soppressione unilaterale, nel 2003, di alcuni treni e per i ritardi superiori a quelli preventivati. La restituzione ai pendolari avverrà in unica soluzione non appena saranno state completate le procedure per l’attuazione; presumibilmente con il mese di maggio. Si tratterà di uno “sconto” sul costo del rinnovo dell’abbonamento sulle linee interne del Veneto (del 5% su quello settimanale, del 13% su quello mensile, del 3% sul trimestrale e dell’1% sull’annuale). Gli abbonati ai servizi locali ferroviari del Veneto sono circa 55 mila (14 mila abbonamenti settimanali, 37 mila mensili, 100 trimestrali e 4 mila annuali) e il servizio è effettuato da circa 700 treni al giorno. 5 SABATO 27 A VOLPAGO Avis trevigiane in assemblea T utte le Avis comunali della Marca, a rappresentanza di 32 mila soci donatori, si riuniscono sabato 27 marzo nel pomeriggio per fare il punto della situazione in merito alle attività dell’Associazione. L’appuntamento con la 54esima assemblea dell’Avis provinciale è per le 15 presso gli impianti sportivi della scuola media di Volpago del Montello, in via F. Maria Preti 1. L’incontro verterà sull’andamento delle donazioni di sangue, plasma e piastrine in provincia. Nel 2003, nella Marca, i 32 mila avisini trevigiani hanno fatto segnare un record storico: 42 mila donazioni e un incremento del 5,47% rispetto al 2002. I servizi mobili hanno raccolto 13 mila 346 sacche in 62 paesi della provincia. Presso i centri trasfusionali le sacche raccolte sono state 10 mila 100 a Treviso, 5 mila 806 a Castelfranco, 4 mila 74 a Montebelluna, 4 mila 477 a Conegliano, 2 mila 268 a Vittorio Veneto, mille 234 a Oderzo, 709 a Motta di Livenza. Uno sforzo grande è stato fatto anche per la donazione di piastrine, che sono aumentate addirittura del 300%, destinate al nuovo reparto di oncoematologia del Ca’ Foncello di Treviso. A fronte di questo incremento, però, è cresciu- ta anche la richiesta da parte degli ospedali trevigiani. Sulla necessità, quindi, che le donazioni continuino a crescere anche nel 2004 per non slittare nella carenza di sacche, all’assemblea di sabato insisterà il presidente provinciale dell’Avis, il mottense Diego Sala. E si parlerà anche dell’acquisto della nuova sede, delle iniziative di sensibilizzazione rivolte alle organizzazioni di categoria, ai giovani, ai militari, agli studenti e alle donne, sui rapporti con Ulss e istituzioni, sulle novità introdotte dall’approvazione del nuovo Statuto nazionale dell’Associazione e del quarto Piano sangue e plasma regionale ormai in dirittura d’arrivo. Sono previsti interventi da parte dell’Associazione Midollo osseo e ricerca di Treviso e della Confartigianato, che con l’Avis collaborano. Nel corso dell’assemblea verranno annunciate delle novità: la nuova collaborazione con Ascom Confcommercio e con alcuni periodici, e un progetto in Africa. GIUBBOTTI ARANCIONI IN VIGORE DAL 1º APRILE D a giovedì prossimo 1º aprile scatta l’obbligo per tutti gli automobilisti di utilizzare, in caso di necessità, il giubbotto o le bretelle retro-riflettenti ad alta visibilità. La legge in realtà non rende obbligatorio il giubbotto su tutte le auto (come avviene invece per il triangolo), ma stabilisce che qualsiasi operazione di emergenza intorno all’auto vada effettuata con il famoso giubbotto arancione. Così l’eventuale contravvenzione scatterebbe solo se si è colti “in flagranza”. Un obbligo indiretto, quindi, ma sempre un obbligo. E se un automobilista viene investito nei pressi della sua auto senza indossare il giubbotto catarifrangente, l’assicurazione non pagherà. Questa è l’unica certezza dell’operazione “giubbotti”. Mancano invece statistiche certe su quanti automobilisti vengono investiti mentre stanno cambiando una gomma, su quanti incidenti si potrebbero evitare con questa norma, sui benefici indiretti legati alla maggiore visibilità dei pedoni intorno ad auto ferme. Inoltre, è almeno curioso che l’obbligo riguardi solo i conducenti dei veicoli immatricolati in Italia e non anche i conducenti di quelli immatricolati all’estero. Un consiglio per gli automobilisti che ancora non ce l’hanno: prima di acquistare il giubbotto è bene controllare con attenzione l’etichetta che deve riportare il marchio CE e l’indicazione Uni En 471. 6 e L’AZiON Attualità Domenica 28 marzo 2004 I 46 DIOCESANI IN TERRA SANTA Tra i pellegrini don Lucio Marian:“Qui c’è tanta rassegnazione. Non s’intravvedono sbocchi” Vittoriesi pellegrini nel momento tragico È stata una Betlemme presidiata in ogni angolo da soldati dell’esercito israeliano, armati fino al collo, una delle ultime tappe del pellegrinaggio di 46 diocesani in Terra Santa. Pellegrinaggio coinciso con uno dei momenti più tragici della storia recente di questa martoriata terra: l’uccisione dello sceicco Ahmed Yassin, leader del movimento Hamas. All’alba di lunedì scorso, 22 marzo, elicotteri dell’esercito israeliano hanno lanciato missili contro l’auto su cui viaggiava Yassin. L’operazione - supervisionata dal capo del Governo israeliano, Ariel Sharon - ha provocato 9 morti. I movimenti terroristici palestinesi hanno reagito promettendo attentati devastanti contro la popolazione israeliana. «Il giorno dell’attentato i muezzin hanno elevato preghiere in tutta la città - racconta via telefonino da Betlemme don Lucio Marian, uno dei 46 pellegrini diocesani -. Dopo quel tragico evento le misure di sicurezza sono aumentate, ma il nostro programma non è cambiato. Proprio oggi (merco- Don Lucio Marian, parroco di Lutrano, tra i pellegrini in Terra Santa D al 1° gennaio 2003 vige l’obbligo della tenuta del “Registro dei trattamenti” per le aziende, operanti in ambito agricolo o extragricolo, che impiegano prodotti fitosanitari nella produzione o nel mantenimento del verde pubblico. Dall’entrata in vigore della norma ad oggi a livello regionale sono stati tanti gli operatori che hanno dimostrato consapevolezza sulla necessità di registrare accuratamente i trattamenti con prodotti fitosanitari eseguiti, conser vando presso l’a- ledì 24 ndr) abbiamo potuto visitare Betlemme. Siamo stati uno dei pochi gruppi che vi sono potuti accedere. Abbiamo atteso 40 minuti al check-point, siamo stati perquisiti, ci sono stati controllati i passaporti. A Betlemme fanno entrare solo i pellegrini. I residenti non possono uscire, sono praticamente bloccati lì. È tutto chiuso. Anche per poter visitare il Muro del Pianto abbiamo dovuto superare dei rigidi controlli. Fortunatamente ieri abbiamo visitato anche la spianata delle moschee». Ma che aria si respira tra i sacerdoti originari della nostra Diocesi che da anni vivono in Terra Santa? «Ci siamo incontrati con il vescovo Marcuzzo e con gli altri preti nostri conterranei. Cosa dicono? Che questa purtroppo è la situazione - spiega don Lucio -. Sono rassegnati, non vedono sbocchi, sono tristi. Abbiamo visto il grande muro di separazione che gli israeliani stanno co- DOPO L’UCCISIONE DI HAMED YASSIN Ora è tutto più difficile S essantacinque anni, tetraplegico da 53 per un incidente avuto da ragazzo durante una partita di calcio, semicieco, lo sceicco Ahmed Yassin nel dicembre 1987 aveva fondato Hamas (ardore), il movimento integralista islamico autore di numerosi attentati contro Israele. Grazie ad una capillare rete di ospedali, asili, scuole e assistenza sociale Yassin era riuscito ad aggregare intorno al suo progetto - liberare la Palestina ed eliminare Israele -, numerosi militanti delusi dalla politica di compromesso di Arafat. Negli ultimi tre anni e mezzo sono state 2 mila 500 le vittime palestinesi del conflitto e 900 quelle israeliane. Un atto non giustificabile. L’esecuzione extragiudiziale di Yassin è stata unanimemente condannata. Anche il Vaticano si è unito «alla comunità internazionale nel deprecare – sono parole del portavoce Navarro-Valls – questo atto non giustificabile in alcun stato di diritto. La pace autentica non può essere frutto di una esibizio- ne di forza ma di un’azione morale e giuridica». Anche il card. Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo il 22 marzo i lavori del Consiglio permanente ha ricordato «la situazione mondiale sempre più minacciosa e densa di pericoli» con l’“orribile” catena di attentati terroristici (Mosca, Madrid) «per non parlare del continuo spargimento di sangue in Terra Santa e in Iraq, dove però la firma della Costituzione provvisoria è un passo significativo verso la restituzione del loro Paese agli iracheni». Si apre un nuovo inquietante capitolo del conflitto struendo in Cisgiordania: è una cosa tremenda, stanno tagliando a metà case e cortili». Ricordiamo che il pellegrinaggio diocesano, guidato da don Giuseppe Querin, è partito lo scorso 18 marzo per concudersi il Verso un conflitto religioso? «Un atto di stupidità che aggrava il conflitto già in atto tra palestinesi e israeliani», così Uri Avnery, scrittore ed ex parlamentare israeliano, stigmatizza l’uccisione del leader spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin. «Si tratta – ha detto Avnery – dell’inizio di un nuovo capitolo del conflitto tra israeliani e palestinesi, quello della guerra di religione, che per sua stessa natura non è facilmente risolvibile». Ad avviso dello scrittore, «questo atto non solo mette in pericolo la sicurezza personale di ogni israeliano, dentro e fuori il suo Paese, ma anche la sicurezza dello Stato di Israele. Avnery ha poi ricordato che «furono le stes- (da sisnistra) Ahmed Yassin; il sua bara durante una manifestazione dei palestinesi giorno dell’Annunciazione, il 25 marzo. Il programma prevedeva la visita a tutti i luoghi santi: sorgenti del Giordano, lago di Tiberiade, Tabor, Cana, Nazareth in Galilea; Gerusalemme, Betlemme, Ain Karem, Emmaus in Giudea. (FC) se autorità di occupazione ad incoraggiare la nascita di Hamas, nella speranza di controbilanciare il potere di Arafat e dell’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina». «Mai come adesso è necessario – ha concluso – che la comunità internazionale, con le sue forze più responsabili e sane, intervenga con urgenza per salvare la regione sull’orlo del baratro ed evitare questo mostruoso spargimento di sangue». «Siamo delusi. Stiamo andando verso un conflitto che potrebbe, da adesso in poi, assumere dei connotati religiosi. Ciò che è successo è veramente grave». Padre Pierre Grech, segretario generale della Conferenza dei vescovi latini delle regioni arabe (Celra) non ha dubbi: «l’uccisione dello sceicco Yassin rappresenta un fatto tragicamente nuovo nel conflitto israelo-palestinese. Perché uccidere quest’uomo appena uscito dalla moschea dove si era recato per pregare? Lo sceicco, oltre ad essere fortemente impegnato in politica, era un seguitissimo leader spirituale e nella sua uccisione non vediamo nessuna logica politica». DA OLTRE UN ANNO L’OBBLIGO DEL “REGISTRO DEI TRATTAMENTI” Fitosanitari sotto controllo zienda le schede compilate. Questo buon risultato è anche frutto del Progetto Regionale FAS “Fitosanitari - Ambiente - Sa- lute” curato dall’assessorato alle Politiche Sanitarie della Regione Veneto in collaborazione con gli assessorati delle Politiche Agricole e forestali e della Tutela dell’Ambiente. La sensibilità raggiunta corrisponde alla convinzione che il “Registro” previsto dalla Regione costituisce - oltre che un obbligo di legge - un’oppor- tunità rivolta a quanti impiegano prodotti fitosanitari per difendere la propria e l’altrui salute, per garantire solerti pratiche ed appropriate metodiche nel trattamento di aree e colture, economizzando gli interventi. Ma il "Registro" rappresenta un significativo banco di prova in vista dell’importante scadenza fissata per il 2005, quan- do i prodotti agricoli saranno sottoposti a più rigorose regole in vista di una generalizzata certificazione della qualità del prodotto. Curato dal Servizio Igiene Pubblica della Direzione Regionale Prevenzione, il Progetto Regionale FAS ha tra i prossimi obiettivi anche la pubblicazione di un opuscolo per venditori di pro- dotti fitosanitari e la partecipazione ad un’importante iniziativa coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità per la rilevazione in ambito regionale dei casi di intossicazione acuta da fitofarmaci e per il monitoraggio dello stato di salute degli operatori che normalmente impiegano gli stessi prodotti. e L’AZiON Domenica 28 marzo 2004 Attualità CARITAS / La visita del vescovo Zenti Quanti poveri a casa nostra! «S ono contento di aver vi ascoltato”. Così il vescovo Giuseppe Zenti, mercoledì mattino, dopo che i referenti dei vari settori d’impegno della Caritas diocesana gli avevano presentato, attraverso la descrizione delle loro attività, un quadro delle povertà nella diocesi di cui ora è pastore, dalla Caritas di cui è per statuto presidente. «Una ecografia della situazione – ha precisato Zenti – perché voi la fate dall’interno». Passando subito al concreto: «I problemi ci sono: cosa cominciamo a fare? Dobbiamo trovarci e chiedercelo, e ognuno può fare la propria parte». Con una prima, basilare parola d’ordine: «Tutti devono avere la dignità degli esseri umani: al- meno trattiamoli meglio dei cani! Di tutti gli esseri umani, che siano clandestini o regolari, dobbiamo preoccuparci che abbiano un tetto, il cibo, il modo per tenersi puliti. Poi viene tutto il resto». Per provare a risolvere il problema delle povertà, ha sottolineato, è assolutamente necessaria una convergenza dell’azione della Caritas e della Chiesa, con gli amministratori pubblici e i soggetti dell’economia. A questo proposito ha annunciato l’intenzione di incontrare rappresentanze degli imprenditori assieme al vescovo di Treviso Mazzocato e forse anche a quello di Concordia-Pordenone Poletto, per «mettere assieme le nostre forze, in tre aree abbastanza omogenee». Tommaso Bisagno Sempre più italiani in difficoltà M ai si frena l’afflusso dei bisogni alla Caritas diocesana. Lo testimoniano i dati sull’attività del 2003 diffusi nel corso dell’incontro con il Vescovo di mercoledì scorso. Spicca in particolare la statistica sul servizio di distribuzione alimenti che la Caritas ha da qualche tempo avviato: qui sono gli italiani le presenze più as- Mons. Giuseppe Zenti e il direttore della Caritas mons. Ferruccio Sant; (in alto) i volontari della Caritas diocesana presenti all’incontro con il vescovo CARITAS / È ANCORA IL VOLONTARIATO A SUPPLIRE ALLA CARENZA DI SERVIZI Sportelli immigrati davvero sovraffollati N umeri, leggi e scadenze. Comunitari, extracomunitari e italiani. Code, a volte ner vosismo, sempre lavoro. Tanto lavoro, al punto che sarebbe consigliabile aumentare l’orario settimanale di apertura dello sportello. Lo spunto arriva da Andrea Citron, operatore dello Sportello immigrati presso la Caritas di Vittorio Veneto, che fa il punto sugli ultimi sviluppi del ser vizio che da circa quattro mesi sta vivendo un nuovo capitolo della sua storia: «Il nostro lavoro, negli ultimi tempi, è di fatto raddoppiato – spiega Andrea –; dallo scorso dicembre il nostro sportello fissa, infatti, sia gli appuntamenti per le pratiche da espletare in Questura a Treviso sia quelli per i quali ci si può rivolgere al Commissariato di Polizia a Conegliano, cioè le istanze relative ai primi ingressi di cittadini stranieri muniti di visto d’ingresso di lunga durata. Questo ci porta a tenere un doppio registro degli Andrea Citron, operatore dello Sportello immigrati della Caritas a Vittorio Veneto, con il vescovo appuntamenti. Nei primi due mesi e mezzo del 2004 abbiamo già dato 400 appuntamenti in Questura per pratiche come i rinnovi del ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno, e una quarantina di appuntamenti per i cosiddetti “primi ingressi” in Italia. E tutto questo solo allo sportello vittoriese, che rimane aperto due mezze giornate alla settimana: lunedì dalle 15 alle 18 e giovedì dalle 9 alle 12 nella sede Caritas di piazza San Francesco. Lo sportello di Pieve di Soligo ha numeri simili a quello di Vittorio Veneto, gli sportelli di Conegliano e Oderzo esaudiscono ancora più richieste. Sarebbe dunque auspicabile un’ul- sidue, con 26 persone che hanno usufruito del servizio e 46 donazioni complessivamente. «Gente che adesso con il carovita si ritrova povera, e fatica ad arrivare alla fine del mese”, hanno spiegato gli operatori. Sono 10 le famiglie che una volta al mese ricorrono alle “borse della spesa” della Caritas. Albania, Marocco, Moldavia e Nigeria teriore apertura settimanale per ovviare ai disagi delle lunghe attese e, alle volte, anche all’impossibilità di ascoltare tutti». Nel solo 2003, lo sportello Caritas di Vittorio Veneto ha rilasciato 1.500 appuntamenti in Questura e ascoltato 4 mila utenti. Il superlavoro dello sportello Caritas di Ceneda è testimoniato in maniera inoppugnabile da un altro dato: «In questi giorni, io e il volontario che mi aiuta diamo appuntamenti per il rinnovo del Permesso di soggiorno non prima di agosto, e per il congiungimento familiare a fine settembre. Per i primi ingressi la situazione è più fluida: gli appuntamenti si danno per fine aprile. sono le altre provenienze più frequenti al servizio alimentari. Sono invece i marocchini a ricorrere maggiormente al ser vizio mobili: 68 sulle 250 persone totali del 2004. Al secondo posto i 18 romeni. In 47, nel corso dell’anno scorso, si sono rivolti allo sportello di consulenza legale offerta dall’avvocato Santorio su problematiche familiari: in più del 40 % dei casi gli utenti sono italiani. Cala la richiesta all’ambulatorio di solidarietà gestito dalla federazione dei medici in pensione assieme alla Caritas, che offre sia visite mediche generali che specialistiche, in particolare ginecologiche. Sono in tutto 129 i pazienti nel corso del 2003: anzitut- 7 to dall’Ucraina, con 45 persone, quasi tutte donne. Forse il calo è dovuto alla sanatoria: molti immigrati, badanti anzitutto, si sono regolarizzati e quindi ora possono accedere con più tranquillità al servizio sanitario pubblico. La stessa sanatoria, però, è una delle cause del sempre altissimo afflusso allo sportello immigrati: da Vittorio sono stati rilasciati mille 500 appuntamenti con la questura, e almeno altri 2 mila 500 che hanno chiesto informazioni (vedi articolo sotto). Altro punto centrale nelle attività della Caritas, e nei bisogni che insorgono dalla società, è l’accoglienza delle donne: 2400 straniere si sono presentate alla Caritas in cerca di lavoro, 450 hanno trovato lavoro come badanti, 209 sono state ospitate temporaneamente presso la Casa Provvidenza. A tutte queste povertà che chiedono l’aiuto della Caritas si aggiungono le piccole emergenze quotidiane: nell’ultimo quadrimestre del 2003, in media 112 persone ogni mese hanno suonato al campanello, a 265 al mese, quindi una decina al giorno, si è risposto al telefono «Pronto, Caritas, buongiorno…». (TB) PATRONATO ACLI: Un call center per gli immigrati D al mese scorso è attivo il call center del patronato Acli per promuovere, tra gli immigrati, la conoscenza della normativa e delle modalità di acquisizione della Carta di soggiorno, strumento tanto importante quanto poco conosciuto che a differenza del Permesso di soggiorno conferisce al titolare una serie di diritti e facilitazioni amministrative ulteriori, come l’ingresso nel territorio dello Stato ospite in esenzione di visto o l’accesso alle prestazioni e ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione, come l’assegno di maternità o l’assegno di invalidità. Eppure, secondo le ultime statistiche, solo un quinto degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il documento. 199.119.964 è pertanto il numero del call center che sarà attivo dalle 9 alle 17 dal lunedì al venerdì, fino al 15 maggio. Ma un anno fa si attendeva non oltre due mesi e mezzo». Ma lo sportello Caritas non eroga solo appuntamenti… «Ci sono anche molti utenti che ci chiedono informazioni, o di verificare la correttezza dei documenti. Ci sono giornate in cui rilasciamo 35 appuntamenti a fronte di un’utenza di 60 persone. Ma noi diamo informazioni anche sull’elenco dei traduttori “convenzionati” per i documenti degli stranieri (cosa che non tutti sanno), e più in generale forniamo chiarimenti alle persone che arrivano da noi dopo avere avuto informazioni sbagliate, vuoi perché erano entrate in contatto con asso- Realizzata all’interno del progetto “Promozione di una cittadinanza civile degli immigrati in un’Europa solidale”, in collaborazione con la Commissione europea-Rappresentanza in Italia, l’iniziativa vuole contribuire a far conoscere l’Europa e le sue istituzioni ma soprattutto le politiche sociali e di cittadinanza, attraverso le opportunità offerte e i vincoli posti. In questo contesto il patronato Acli si propone come “facilitatore” dell’incontro, impegnando la propria rete di servizi territoriali nell’attività d’informazione e accompagnamento dei soggetti interessati, potenziando ulteriormente e in specifico la formazione dei propri operatori. Per ulteriori informazioni (in italiano, arabo, francese e inglese) si può consultare il sito www.patronato.acli.it/Callcenterpa.htm. (LA) ciazioni malavitose vuoi perché si erano informate nei posti sbagliati». Da qui due appelli che Andrea si sente di rivolgere: «Il consiglio che diamo non solo agli stranieri ma anche alle famiglie e ai datori di lavoro che li ospitano o li assumono è di recarsi il prima possibile, in caso di pratiche o di dubbi, al nostro sportello». Il secondo suggerimento è quasi un (importante) corollario al primo: «In tutti gli sportelli Caritas abbiamo volontari bravi e preparati – ricorda Andrea – per i quali è necessario un costante aggiornamento, perché la legislazione in questo settore si aggiorna di mese in mese. Ma serve ancora di più che l’opinione pubblica e le amministrazioni si rendano conto che gli stranieri devono essere in grado di avere a disposizione un ser vizio adeguato alle loro esigenze. Le informazioni e le pratiche sono un problema di cui anche amministrazioni pubbliche e datori di lavoro devono farsi carico. Non è più come dieci anni fa: oggi in Provincia vivono 50 mila stranieri. Il volontariato, per offrire loro una risposta adeguata, non basta più. Andrebbe auspicato inoltre un aumento degli appuntamenti giornalieri rilasciati dalla Questura di Treviso». Luca Anzanello 8 LE SCELTE DELLE POLITICHE SOCIALI DEL VENETO Tutte le promesse della Regione per l’Anno della famiglia 2004 U n abbraccio tra genitori, figli e nonni è stato scelto come immagine che accompagnerà tutte le iniziative e i progetti che si svolgeranno nel decennale dell’Anno internazionale della famiglia. L’iniziativa, che vuole ricordare il fondamentale ruolo della famiglia al centro di tutto il sistema sociale, è stata infatti proclamata per la prima volta nel 1994 dall’Onu. Un’occasione importante, questo anniversario, che la Regione Veneto non ha voluto lasciar trascorrere in sordina. Interventi e politiche intendono essere a favore della famiglia sostenendola concretamente nell’affrontare le difficoltà di ogni giorno: l’acquisto della casa, l’assistenza ai parenti anziani, la conciliazione della crescita dei figli con la realizzazione anche professionale dei genitori, la realizzazione di servizi per l’infanzia innovativi e di qualità. C inque sono le aree di azione intorno alle quali si svilupperanno gli inter venti dell’assessorato regionale alle Politiche sociali nel corso del 2004. Riflessività: attraverso l’impegno degli osservatori regionali che si occupano della famiglia, sono in programma azioni per monitorare la situazione del Veneto e fornire indicazioni utili a progettare interventi ad hoc. mazione di nuove famiglie, valorizzare la genitorialità adottiva, l’affidamento familiare, sostenere i genitori nella conciliazione delle esigenze del nucleo familiare con quelle del lavoro, aiutare i genitori in difficoltà e- milione e 699 mila famiglie del Veneto, che hanno in media 2,6 componenti. Per informazioni ci si può rivolgere alla Segreteria servizi famiglia della Regione, allo 041-2791451, oppure visitare il sito www.venetosociale.it, il portale della Regione Veneto che si occupa delle politiche sociali. Daniele Duso E cco una prima panoramica degli interventi e delle iniziative promosse e promesse dall’assessorato alle Politiche sociali per il 2004, Anno internazionale della famiglia per l’Onu. Bando prima casa Si rivolge alle giovani coppie e alle famiglie monogenitoriali con figli a carico il bando della Regione per l’acquisto della prima casa, con mutui a tasso zero. È un progetto pilota regionale a sostegno della creazione di reti di solidarietà stabili, per valorizzare il legame tra famiglie diverse, incrementare le esperienze di autorganizzazione, di aiuto nel lavoro domestico e nelle attività ricreative dei figli. Una commissione valuterà i progetti e la loro realizzazione. Conferenza regionale delle associazioni familiari Nascerà nel 2004 in rappresentanza delle associazioni familiari attive in Veneto e sarà un organo consultivo con il compito di promuovere il confronto, il dialogo e la collaborazione. La famiglia e le scuole d’infanzia in Veneto Un vademecum sarà realizzato REGIONE Un “Parco Solidale” di sostegno alle associazioni Solidale nel Veneto riguarderanno l’Osservatorio sul Terzo Settore, un approfondimento scientifico con appuntamenti di ricerca e confronto, lo sviluppo e la promozione dell’associazionismo anche attraverso il lancio di campagne di solidarietà, la formazione e l’informazione nonché conomica. Capacità genitoriali: Un supporto ai genitori per promuovere la nascita di nuove famiglie, proponendo percorsi di aiuto e preparazione alla nascita dei figli e servizi socioeducativi per la prima infanzia. Famiglie in difficoltà: Tra gli ambiti d’intervento: interruzione di gravidanze, tutela dei minori, maltrattamento e abuso, separazioni, adozioni. Grazie all’impegno dei consultori familiari, si potrà arrivare a conoscere le esigenze delle famiglie in situazioni disagiate e intervenire. Associazionismo familiare: Favorire e promuovere la rete di sostegno e solidarietà tra famiglie. (DD) CONOSCENZA E SENSIBILIZZAZIONE LE PRIORITÀ Bando “Reti di famiglie, reti di solidarietà per l’infanzia e l’adolescenza” Pedana di partenza sarà, già da questa primavera, una campagna di sensibilizzazione per trasmettere in modo efficace il valore e il ruolo della famiglia. “Certe cose non cambiano mai. La famiglia una scoperta continua” è lo slogan che accompagnerà tutto il 2004. Una campagna di sensibilizzazione rivolta all’opinione pubblica veneta in generale, ma in particolare al U SUPPORTO ATTRAVERSO CONSULTORI E ASSOCIAZIONI Responsabilità familiari: promuovere la for- Campagna di sensibilizzazione n “parco” per le associazioni di promozione sociale. Si chiamerà “Parco solidale” e servirà a fornire informazione, sostegno progettuale, consulenze e formazione a tutte le associazioni di promozione sociale regolarmente iscritte al registro regionale. Ad occuparsene sarà il Forum permanente del terzo Settore del Veneto, al quale la giunta regionale ha recentemente assegnato un contributo di 200 mila euro. Nello specifico le funzioni e l’attività del Parco e L’AZiON Veneto Sociale Domenica 28 marzo 2004 la connessione e la costruzione di reti a livello regionale e nazionale. Per qualsiasi tipo di informazione, le associazioni devono rivolgersi direttamente al Forum del Terzo Settore del Veneto, che ha sede a Padova, in via Forcellini 170/a: 049/8033652, fax 049 8033852, e-mail [email protected], mentre su internet il riferimento è al sito nazionale: www.forumterzosettore.org, dove si trovano i collegamenti ai Forum delle singole regioni.(DD) A con il contributo di responsabili scolastici, di operatori e di famiglie allo scopo di migliorare il rapporto tra la famiglia e la scuola. Concorso regionale per le scuole elementari del Veneto: “I diritti dei bambini... nella testa dei bambini” Il concorso propone alle scuole elementari la realizzazione di strumenti utili a far conoscere ai piccoli i loro diritti e la Convenzione dell’Onu che riconosce i loro diritti: un volume “a misura di bambino”, un video, un cd-rom, un gioco educativo... I dieci progetti più interessanti saranno premiati nella Giornata regionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre 2004). Per gli adulti è in programma un seminario con esperti di diritti umani e di strategie didattiche ed educative. pubblicazione di una guida per le famiglie e di linee guida per gli operatori, che faciliteranno il processo di adozione; ma anche la riedizione del Protocollo operativo regionale sulle adozioni. Affido familiare Dai mutui agevolati all’adozione: panoramica degli interventi Adozione internazionale È prevista la realizzazione di una serie di strumenti a sostegno della genitorialità adottiva, per far conoscere le modalità e le politiche a favore dell’adozione internazionale. Tra le proposte della Regione c’è la ppuntamento importante questo week-end nelle nostre piazze. Il 26, 27 e 28 marzo l’Ail, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mielomi torna in 2.200 piazze italiane con la manifestazione delle uova di Pasqua. Giunta alla sua undicesima edizione, la manifestazione è volta a raccogliere fondi per la lotta contro le leucemie. Il contributo minimo per ricevere un uovo di cioccolato è di 10 euro. Ecco, nella nostra diocesi, le piazze dove andare La Regione intende favorire la diffusione di un sistema informativo regionale che, integrato con la Banca dati dei minori in strutture residenziali, dia il quadro completo della situazione in Veneto. Centri terapeutici per bambini maltrattati e abusati Strumenti informativi: un sito internet, una chat line, momenti formativi per insegnanti, operatori sociali e sociosanitari ed educatori; elaborazione di linee guida per illustrare le procedure relative alle segnalazioni e alle strategie d’intervento e di terapie; la realizzazione di una banca dati regionali minori maltrattati e abusati. Centro regionale di documentazione e analisi della famiglia Un laboratorio di studio e analisi della famiglia, che si troverà nell’Uls 16 di Padova. (DD) TUMORI Un uovo di Pasqua per la ricerca per contribuire a questa iniziativa: Brugnera: piazza principale; Caneva: piazza principale; Conegliano: piazzetta 18 Luglio; Follina: piazza Abbazia; Lentiai: piazza principale; Mel: piazza principale; Motta di Livenza: piazza del Mercato; Oderzo: piazza Vittorio Emanuele; Pieve di Soligo: davanti al duomo; Sacile: piazza del Popolo, piazza Duomo, supermercato Mercatone Uno, chiesa San Michele, chiesa San Giovanni del Tempio, chiesa Sant’Odorico; San Fior: sede Ail in via Zoppè, piazza Venezia; Trichiana: piazza principale; Vittorio Veneto: piazza del Popolo. Angela Deganis e L’AZiON Economia GRIDO D’ALLARME DALLA “SOLIGO” FINO A QUESTO SABATO La cucina di Marca è sbarcata in Usa T reviso in vetrina con i suoi prodotti tipici, la sua cucina, la sua arte. Treviso Glocal, in collaborazione con Camera di Commercio, Unascom-Confcommercio, Federazione provinciale Coldiretti, Unindustria Treviso, Consorzi di tutela dei prodotti tipici della provincia, Consorzio di promozione turistica e Gruppo ristoratori della Marca trevigiana, ha infatti promosso e organizzato la visita del Gruppo Ristoratori Italiani in America e di alcuni giornalisti americani il 25, 26 e 27 marzo. La cucina italiana, infatti, è da quattro anni ormai “di moda” negli Usa grazie a un’intensa azio- ne di scambi. L’opportunità offerta a Treviso è dunque di notevole importanza. «Nel 2002 l’Italia – ha spiegato Giancarlo Moretti Polegato di Unindustria – ha venduto in Usa più vino della Francia, un dato interessante se si tiene conto che la viticoltura è per la provincia di Treviso la voce più importante del comparto agroalimentare. Sono aumentate le esportazioni, in primis del vitigno del Pro- secco, a conferma dell’importanza oggi di legarsi soprattutto ai vini autoctoni». Nel 2001 si sono venduti in Usa vino e grappa trevigiani per quasi 14 milioni di euro e nel 2003 per 19 milioni. I prodotti lattiero-caseari invece nel 2001 hanno portato nelle casse trevigiane 289 mila euro e nel 2003 ben 889 mila euro. Bisogna giocare bene allora tutte le carte: «Sta emergendo sempre più la necessità di fare sinergia tra tutte le produzioni tipiche – ha sottolineato il direttore della Coldiretti Andrea Crestani –. I dati sono confortanti per il vino ma non per le produzioni minori, più deboli sul mercato estero. Bisogna lavorare perché il consumatore ricordi che a tal prodotto corrisponde un tal territorio. In tal senso assume rilevanza anche il piano strategico della Provincia di Treviso». «Non possiamo che ragionare con una logica di distretto – ha aggiunto Renato Salvatori, presidente di Ascom-Confcommercio –. Camera di Commercio ha portato attorno a un tavolo otto consorzi di tutela cambiando le abitudini di tutti. Servono strategie comuni. Ragioniamo di turismo che diventa commercio estero senza trasporto, con i fruitori che vengono direttamente sul posto». (PF) Domenica 28 marzo 2004 Crisi del latte veneto: il Distretto la salvezza? L o scorso mercoledì, 17 marzo, Lorenzo Brugnera, presidente del colosso lattiero-caseario “Soligo” ha aperto un tavolo di concertazione nella storica sede della grande Latteria (a Soligo) per i gravi problemi che investono il comparto, chiamando a raccolta tecnici, specialisti, cooperatori e trasformatori privati. Ritornando alla gravità della situazione, ciò che tiene particolarmente in angoscia il mondo del latte veneto è la sempre più frequente chiusura dell’attività, tanto da essere quasi impressionante. Infatti tra il 1997 e il 2002 gli allevatori veneti di bovine da latte sono calati di un secco 45,75%, restando ora a sole 7.513 unità. Non meno grave è la situazione delle “quote latte” del Veneto che, una volta vendute, confluiscono per lo più in Lombardia, creando concentrazioni in un certo senso anomale, con buona pace di millenarie tradizioni venete e di consolidata bontà. Ulteriori salassi di latte veneto non sono dunque più ammissibili, e per uscire da questo impasse Brugnera ha come ricetta un istituendo “Distretto veneto lattiero ca- seario”, che all’oggi può contare in filiera 313 aziende agricole, 9 caseifici artigiani, 12 caseifici industriali e altrettanti cooperativi. Il mondo del latte veneto ha punti di forza in strutture associative efficienti, in una gamma di prodotti a marchio di qualità, nella qualificazione dell’offerta turistica, ma anche punti critici come l’insufficiente autocontrollo in stalla (Hacpp) e un’altrettanta insufficiente valorizzazione del marchio di riferimento: Venezia e il Veneto. Imperativo quindi con l’istituendo Distretto, un “patto di sviluppo”, che abbia quali obiettivi la crescita della promozione delle produzioni locali con marchi di qualità, lo sviluppo del valore del caseario nella dieta umana e ancora più lo sviluppo dei rapporti tra produzione, distribuzione e consumo. In definitiva per i vertici della Soligo, Latteria presente già dal 1883, il Distretto si configura come un’opportunità di sviluppo assolutamente da non lasciar perdere, migliorando inoltre il territorio. Nel corso dell’incontro è stata presentata anche “Qualitaria”, progetto che vede coinvolti il Consiglio nazionale delle ricerche (Pd), Veneto Agricoltura, Latteria Soligo (che avrà un impianto pilota) e Ionex. Il progetto mira alla sanificazione da muffe nocive negli ambienti di maturazione e stagionatura dei formaggi con l’uso di aria ionizzata. Una “grattatura” delle forme per togliere le muffe indesiderate può portarsi via anche il 2,5% del peso globale della forma, ridotto però a zero con la decontaminazione in parola, che risolve alla radice il problema. (MS) TREVISO / MISSIONE TELLUS Sportello del CITTADINO A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI l’accettazione secondo modalità e orari previsti) in partenza sia da un aeroporto situato nel territorio di uno Stato membro, sia da un aeroporto situato in un paese terzo e con destinazione in uno Stato membro. I passeggeri rimasti a terra loro malgrado (overbooking) avranno diritto a: compensazione pecuniaria, rimborso del biglietto, imbarco su un volo alternativo. Avranno diritto anche ad essere assistiti gratuitamente durante le ore di attesa con la somministrazione di pasti e bevande e se necessario con il pernottamento per il tempo necessario. Saranno a carico della compagnia aerea anche tutte le spese di trasferimento. Per quanto riguarda la compensazione pecuniaria, questa è aumentata rispetto al Regolamento precedente e sarà di 250 euro per le tratte inferiori o pari a 1500 km; 400 euro per tutte le tratte tra 1500 e 3500 km; 600 euro per le altre tratte. Verrà pagata in contanti, con versamento o, previo accordo firmato dal passeggero, con buoni viaggio. Avv. Nicola Todeschini Studio Legale www.Consumerlaw.it L’AEREO TI LASCIA A TERRA? FATTI RISARCIRE COSÌ... I passeggeri costretti a rimanere a terra per cause imputabili alle compagnie aeree saranno più tutelati nei loro diritti. L’Unione nazionale consumatori ricorda che è stato infatti approvato dalla Commissione europea il nuovo Regolamento 261/2004 che istituisce regole comuni in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato. Nonostante il precedente regolamento (295/1991) avesse già istituito un regime di base per la tutela dei diritti dei passeggeri, la Commissione europea, constatando il continuo aumento di viaggiatori costretti a rinunciare alla partenza, ha deciso di migliorare le norme di protezione a favore dei passeggeri emanando una normativa ancora più rigorosa. Il Regolamento, che però entrerà in vigore dal 17 febbraio 2005, sarà applicato ai passeggeri (in possesso di una prenotazione confermata e che si sono presentati al- Bambini: la natura, questa sconosciuta I l 30% dei bambini italiani non ha mai visto una pecora dal vivo, due bambini su dieci credono che la mucca sia solo un disegno delle pubblicità e l’80% di loro non ha mai visto un orto. Sono dati inquietanti che dimostrano come le giovani generazioni si stiano sempre più pericolosamente allontanando dal contatto con la terra e la natura, da cui dipende la loro sopravvivenza. Ed è per questo che anche quest’anno verrà proposta a Treviso “Missione Tellus”, un progetto elaborato da Cia (Confederazione italiana agricoltori), Confagricoltura Giovani e Provincia di Treviso per avvicinare i bambini delle scuole elementari della Marca al mondo rurale. Quest’anno l’iniziativa coinvolgerà 1.500 bambini delle scuole della Provincia, una quindicina di aziende agricole e molti in- segnanti che da tempo hanno inserito il progetto nel loro piano didattico. «Quest’anno – ha affermato il presidente, Luca Zaia che ha anticipato l’istituzione di una “Festa delle piante” che si terrà presto in tutte le scuole trevigiane – la Provincia, convinta della bontà e dell’utilità del progetto, sponsorizzerà i pullman che condurranno le classi in visita alle aziende agricole. Un ringraziamento agli agricoltori disponibili e pazienti con le tantissime domande dei bambini». Il progetto Tellus prevede anche un concorso: ai bambini delle scuole elementari della Marca è stata infatti richiesta l’elaborazione del tema “Oggi ho visitato un’azienda agricola”, per raccontare la sua esperienza. La scheda di adesione dovrà pervenire entro il 30 marzo a Cia Treviso fax 0422-260121. Paola Fantin 9 PREZZI Cereali (alla tonnellata + Iva) Frumento tenero nazionale Fino da 183,00 a 185,00 Buono mercantile da 179,00 a 181,00 Granoturco in granella nazionale (umidità 14%) Ibrido giallo Veneto da 176,00 a 178,00 Ibrido giallo Friuli da 174,00 a 175,00 Estero giallo tenero Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.) da 163,00 a 165,00 Semi oleosi Seme di soia nazionale (um. 14% - imp. 2%) da 315,00 a 320,00 Prodotti della macinazione Prodotti del grano tenero a) farine con caratteristiche di legge: tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 315,00 a 320,00 tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 310,00 a 315,00 b) farine da pasticceria da 474,00 a 484,00 Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato) farina bianca granita da 390,00 a 395,00 farina gialla nostrana (nazionale) da 298,00 a 303,00 spezzato di granoturco degerminato tenero da 240,00 a 245,00 Vini (alla produzione, lire per ettogrado) Merlot del Veneto gr. 10-12 da 4,00 a 5,50 Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da 5,20 a 6,20 Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 4,50 a 7,50 Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 4,80 a 5,50 Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 5,00 a 5,50 Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da 6,20 a 7,20 Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da 13,80 a 15,00 Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da 6,20 a 7,20 Prosecco colli trevigiani gr. 9,5-10,5 da 11,50 a 12,50 Prodotti avicoli - conigli pollame Uova fresche di gallina (100 pezzi) cat. L grammi 63/73 a 8,40 cat. M grammi 53/63 a 8,00 Pulcini da carne misti (cadauno) da 0,30 a 0,32 Pulcini femmine per uova (cadauno) da 0,60 a 0,64 (prezzi al chilogrammo) Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla - leggeri da 0,95 a 0,97 - pesanti da 0,97 a 0,99 Galline allevamento intensivo a terra - medie da 0,24 a 0,26 - pesanti da 0,32 a 0,36 Galline allevamento intensivo in batteria - medie da 0,17 a 0,19 Anatre mute femmine da 1,73 a 1,77 Faraone all. tradizionale “di voliera” da 2,15 a 2,19 Tacchini pesanti - femmine da 0,78 a 0,80 - maschi da 0,93 a 0,95 Galletti - polli a collo nudo da 1,55 a 1,60 - galletti livornesi da 1,94 a 1,98 Conigli - oltre kg. 2,5 da 1,72 a 1,78 Bestiame suino (prezzi al chilogrammo) Grassi da kg. 90-115 fino a 1,10 Grassi da kg. 145-160 fino a 1,09 Oltre 180 kg. fino a 0,97 Magroni da kg. 40 fino a 1,82 Magroni da kg. 50 fino a 1,60 Magroni da kg. 65 fino a 1,46 Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,54 Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,18 Prezzi aggiornati a martedì 23 marzo 2004 e L’AZiON Il primo contatto del Vescovo con i parroci, forania per forania Una mini-visita pastorale del vescovo Zenti alle foranie IL CALENDARIO DELLE VISITE Le prime visite alle parrocchie I l giorno stesso della consacrazione a vescovo, monsignor Zenti annunciò ai preti di Vittorio Veneto che, entro luglio, li avrebbe incontrati tutti nelle loro canoniche. Questa sorta di “mini” visita pastorale è iniziata quattro settimane fa e finora ha interessato le foranie di Sacile, Conegliano e Pedemontana. «Una visita – commenta il Vescovo – che ritenevo molto utile e ora considero necessaria. Se non l’avessi fatta, sarei stato costretto a conoscere le parrocchie e i singoli preti dal libro su cui sono registrati i loro nomi. Ma incontrarli uno ad uno è ben diverso che sfogliare le pagine dell’Annuario. Ringrazio il Signore di questo incontro che ho con le foranie e i singoli preti». Che idea si sta facendo dello “stato di salute” delle parrocchie della diocesi? «Dipende dalle foranie. Le tre che ho visitato – Conegliano, Sacile e Pedemontana – sono una diversa dall’altra, con storia, situazioni religiose, sociali, economiche e culturali peculiari. Quello che ho notato è che ci sono desiderio e determinazione, da parte dei preti, di affrontare l’evoluzione della storia, tra paura e parresia, con grande senso di responsabilità. Non li vedo rinunciatari o disfattisti, ma hanno il senso di responsabilità sull’oggi. Non lo dico con ottimismo ma con speranza sì. Constato che tra di loro si parlano: c’è una bella comunicazione, magari con idee non sempre omologhe. Stiamo insieme magari un paio di ore e non c’è un momento di respiro. Questi incontri sono per me di sostegno perché mi confermano che il Vescovo non affronta da solo le sfide della storia, ma c’è un clero che collabora con lui. Un’altra cosa che mi fa molto piacere è il modo in cui i preti vedono i laici. Proprio all’ultima congrega cui ho partecipato si è detto: noi eravamo abituati a fare tutto da soli, anzi tutto sommato ci piaceva aver in mano tutto, ma ci stiamo accorgendo che noi dobbiamo fare i preti e formare i laici ad assumere le loro responsabilità. Vent’anni fa questi discorsi non si facevano. Oggi si fanno e si intravede anche una strada. Un terzo motivo di fiducia è che i preti hanno già strutturato una nuova impostazione della diocesi a livello di unità pastorali. Impostazione che attende solo di essere attuata». Per due volte mi ha corretto sottolineando che la visita è alla forania e alla parrocchia. La sensazione è che le foranie vivano un momento di fatica... «Stanno muovendosi. Vale la pena di valorizzare molto i vicari foranei. Durante questa visita dedico il lunedì mattina al vicario foraneo, insieme vediamo le situazioni. Dalle sintesi che mi presentano per iscritto vedo che la situazione la conodel primo pellegrinaggio presieduto dal nuovo vescovo Giuseppe Zenti che ha voluto mettersi alla guida del popolo a lui affidato per condividere un’intensa esperienza di fede, di speranza e di amore. Oltre a tale iniziativa, la sottosezione di Vittorio Veneto propone il pellegrinaggio interdiocesano a Loreto, dal 21 al 24 aprile con le diocesi di Belluno e Treviso. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 3 aprile. Per rag- Pellegrini a Loreto dal 21 al 24 aprile er la Chiesa di Vittorio Veneto il pellegrinaggio a Lourdes che si svolgerà dal 29 giugno al 5 luglio costituirà un evento particolare in quanto sarà il trentesimo viaggio di fede che l’Unitalsi diocesana organizza per raggiungere la grotta di Massabielle. Oltre all’importante anniversario, si tratta per la nostra diocesi Q uesto è il calendario delle prossime visite alle foranie: Forania Opitergina: dal 29 marzo all’1 aprile Forania Mottense: dal 26 al 30 aprile Forania di Torre di Mosto: 3 e 4 maggio Forania Quartier del Piave: dal 5 al 7 maggio Forania Zumellese: dal 10 al 12 maggio Forania La Vallata: dal 17 al 21 maggio Forania La Colonna: dal 24 al 28 maggio Forania Pontebbana: dal 31 maggio al 4 giugno Forania di Vittorio Veneto: dal 7 al 10 giugno IL VICARIO FORANEO DI SACILE UNITALSI / CALENDARIO 2004 P ALLE FORANIE scono bene. Dal prossimo anno pastorale intendo incontrare mensilmente i vicari per fare insieme il punto della situazione». Quali sono le preoccupazioni pastorali più frequenti manifestate dai parroci? «Le famiglie in disfacimento e i giovani imprendibili». Nella relazione per delineare lo stato della diocesi, presentata lo scorso anno alla Nunziatura, si mettono in luce le non facili condizioni di vita dei preti... «Certo, esistono situazioni di solitudine, isolamento. Dobbiamo aiutare i preti a uscire dall’isolamento magari con forme di convivialità, come il trovarsi a pranzo insieme. La forma migliore sarebbe quella delle comunità presbiterali verso le quali saremo costretti ad andare. In ogni caso bisogna tirare fuori i preti da quella forma di isolamento che rischia di racchiuderli nell’individualismo che impedisce loro di sentirsi presbiterio. Su questo intendo insistere. Ne parlerò anche nell’omelia della messa crismale con una riflessione sul tema: il presbiterio è la nostra famiglia». Federico Citron giungere Lourdes invece le iscrizioni si chiudono alla fine del mese di maggio. Infine il pellegrinaggio a Fatima e Santiago de Compostela si terrà dal 13 al 22 ottobre in treno e dal 16 al 21 ottobre in aereo. L’invito a partecipare, in particolare ai pellegrinaggi di Loreto e Lourdes, è rivolto ai malati e alle persone in difficoltà proprio perché l’Unitalsi è in grado si seguire e assistere persone con varie patologie. L’Unitalsi rivolge infine un invito speciale a partecipare a quanti, specialmente giovani, desiderano mettersi a servizio dei malati, e a chi come pellegrino vuole prendere parte ad un’esperienza di fede e di amicizia. preti, potenziamento delle foranie, valorizzazione dei vicari foranei. «Penso che come luogo di incontro tra preti vi ono stati i sacerdoti della fo- debba essere, innanzitutto, l’unità rania di Sacile i primi a rice- pastorale – afferma don Celestino –. vere la visita “a domicilio” del ve- Non per nulla abbiamo incontrato il scovo Giuseppe. Ad accompagnar- Vescovo anche a livello di Unità palo di canonica in canonica è stato il storale della Bassa (Villanova, San vicario foraneo don Celestino Mat- Cassiano, Francenigo, Brugnera, tiuz. «È stata un’iniziaGhirano). Attualmentiva fruttuosa – comte stiamo lavorando a menta don Celestino livello foraniale per –. I preti hanno apcreare momenti di prezzato il fatto che il convivialità: con chi ci Vescovo abbia voluto sta, ogni terzo giovedì incontrarli nella loro del mese organizzia“casa”, potendo così mo delle uscite, tipo constatare le loro convisite a preti anziani – dizioni di vita. L’accocome a don Ferruccio glienza è stata fraterparroco di Fadalto o na. In particolare mi ha colpito il cli- agli ospiti dell’Immacolata di Lourma di familiarità che si è subito in- des – o camminate. staurato tra gli anziani parroci di CaCon il Vescovo abbiamo ragiomolli e Villanova di Prata e il Ve- nato anche della valorizzazione dei scovo. Monsignor vicari foranei. A mio Zenti ascolta tanto, osavviso bisognerebbe serva e, secondo me, riflettere sul carico di intuisce il quadro dellavoro che attualmenla situazione. Mi sono te dobbiamo sopporfatto l’idea che sappia tare, anche perché fileggere con chiarezza no a qualche anno fa la realtà». c’era il pro-vicario che Anche alla luce del si occupava della pagiro delle parrocchie, storale, mentre oggi è il Vescovo sta mettentutto sulle spalle del vido a fuoco alcuni ocario. Che per svolgebiettivi su cui lavorare re questo ruolo rischia Don Celestino Mattiuz, parroco di di trascurare quello di nei prossimi mesi: crescita delle relazioni tra Brugnera e vicario della forania Sacile parroco». (FC) “Clima di familiarità e capacità d’ascolto” S Don Mattiuz: “La prospettiva è quella delle unità pastorali” RECAPITI PER LE ISCRIZIONI VITTORIO VENETO: Ufficio Unitalsi, via J. Stella 8, telefono 0438-940383 (lunedì, mercoledì: 9-11.30; venerdì: 15.30-18). BIBANO: Michele De Nardi, via Livelli 95, telefono 0438-782077. CEGGIA:Ave Lorena, via Rivazancana di sotto 34, telefono 0421-329348. CODOGNÈ: Giovanni Brugnera, via XXIV Maggio 8/a, telefono 0438-795135. COL SAN MARTINO-VIDOR: Giovanna Villanova, via Brigata Mazzini 64, Col San Martino, telefono 0438-898336 oppure 3333360166. CONEGLIANO: Maria Grazia Barbieri Covolan, via Da Vinci 23, telefono 0438-32829. CREVADA-SUSEGANA-PONTE DELLA PRIULA: Rosanna Carollo Ferracin, via Crevada 10, Refrontolo, telefono 0438842272. FOLLINA: Domenica Paoletti Cesca, via J. Bernardi 27, telefono 0438-970245. MARENO DI PIAVE: Teresa Dal Cin Modolo, via della Vittoria 14, telefono 0438-30368. MOTTA DI LIVENZA: Renzo Gobbo, via Roma 11, telefono 0422-766230. ODERZO: Onella Fregonas Bazzichetto, telefono 0422-712242 oppure 335-5816017. ORSAGO: Marco Ardengo, via Bortolotto 11, telefono 0438-990061. REFRONTOLO-PIEVE DI SOLIGO: Maria Teresa Meneghetti Campagnoli, via Capretta 4, Refrontolo, telefono 0438-894110. SACILE: Suore di Maria Bambina (suor Rosa), piazza Duomo 7, telefono 0434-71019 (martedì, giovedì: 9-11; sabato: 17-18). SOLIGO: Antonia Quaglio, via Belvedere 19, telefono 0438-842041 oppure 338-6254268. TRICHIANA: don Brunone De Toffol, ufficio parrocchiale, telefono 0437-554447. e L’AZiON Chiesa Domenica 28 marzo 2004 11 NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE SI È SVOLTO IL CONVEGNO DIOCESANO Un Premio biennale Animatori vocazionali, a partire dalla parrocchia “Lollo Zanardo” “R I l Centro di aiuto alla vita e il Movimento per la vita di Vittorio Veneto, nella ricorrenza del primo anniversario della scomparsa della fondatrice e prima presidente, indicono e organizzano il “Premio biennale Gabriella Lollo Zanardo”. Il Premio sarà assegnato a persona, o famiglia, o gruppo, o ente, o associazione che, nello svolgimento della propria attività, abbia acquisito alti meriti in ordine alla promozione della cultura della vita. Il Premio, consistente in un riconoscimento di merito, sarà accompagnato dall’opera di un importante artista italiano contemporaneo. Esso sarà assegnato a giudizio insindacabile di una Commissione costituita, con specifica determinazione, ad ogni edizione del Premio, dagli enti organizzatori. Uno specifico regolamento, stabilirà le modalità di svolgimento del Premio. GABRIELLA LOLLO ZANARDO: Una vita esemplare per generosità e umanità I l 29 marzo ricorre il primo anniversario della scomparsa di Gabriella Lollo Zanardo. La ricordiamo con affettuoso rimpianto e grande ammirazione per l’esemplarità della sua vita, la sua bontà e generosità verso i più bisognosi e per il modo di fare sereno, pacato, accompagnato sempre da un dolce sorriso. Una persona di grande fede e dotata di una squisita sensibilità umana, sociale e civile, valori attestati da un singolare impegno per la famiglia, per la comunità e per la vita sociale. Ha trascorso gli anni della sua giovinezza a Vittorio Veneto e, dopo il matrimonio, per l’attività professionale del marito, ha vissuto in molte città d’Italia. Nel 1956 inizia a Catanzaro la sua esperienza nell’attività dell’Azione cattolica, nell’anno successivo, a Siena, viene nominata presidente diocesana. Attività che continua a svolgere, con altrettanto entusiasmo e impegno, lavorando nel settore della famiglia e assumendo l’incarico di vice presidente dell’Azione cattolica adulti quando, nel 1964 rientra a Vittorio Veneto. Caratterizzata da una religiosità profonda e da una fede aperta; desiderosa di misurarsi non solo con i problemi della comunità ecclesiale, ma anche con le istanze socio-culturali emergenti da una società in rapida trasformazione, sempre più bisognosa di testimoni e di persone disponibili a spendere la propria esistenza per l’elevazione umana, sociale e politica della comunità civile, avverte il dovere di indirizzare le sue energie e il suo impegno anche nel campo socio-politico. “Essere dentro la storia della comunità assumendo responsabilità e operando con grande spirito di servizio, costituisce”, soleva dire, “un dovere morale e civile cui non ci si può sottrarre”. Questa è stata la tensione ideale che l’animava e che ha ispirato la sua nobile e generosa azione. Con questo spirito ha assunto incarichi N ello stesso spirito e portando avanti le stesse richieste della manifestazione di sabato 20 a Roma, si svolge domenica 28 la Via Crucis da Pordenone alla base Nato, di soldati statunitensi, ad Aviano. A promuovere l’iniziativa, che si ripete per l’ottavo anno, Beati costruttori di pace, l’Azione cattolica della diocesi di Concordia e Pordenone, Emergency e Centro Balducci. Non una marcia “contro” gli Stati Uniti, ma piuttosto per chiedere la riconversione della base Nato in luogo di cooperazione e sorgente di rilievo nella vita amministrativa della città, in modo particolare nel settore sociale: assessore all’assistenza, presidente dell’Asilo nido e del Comitato di partecipazione del Consultorio familiare. Come presidente del Cif ottenne, nel 2001, il premio nazionale “Santa Caterina da Siena”, motivato dal suo fattivo contributo all’associazione e “per il profondo impegno religioso, politico e sociale”. Esperienze preziose, che hanno affinato la sua sensibilità nei confronti dei problemi della maternità e della vita familiare e della necessità della creazione di nuovi servizi a sostegno del loro delicato compito educativo e sociale. Nel 1980 ebbe la felice intuizione di istituire nella nostra città un’associazione, il Centro di aiuto alla vita, di cui diventa presidente, avente per finalità quella di aiutare le mamme in difficoltà, per maternità indesiderate, e in particolare le ragazze-madri. L’associazione crea una casa di accoglienza denominata “Casa Famiglia Mater Dei” nella quale la donna che ha chiesto aiuto viene alloggiata e trova ospitalità per tutto il periodo della gravidanza e per quello iniziale della maternità. Nel 1982 la Casa Famiglia Mater Dei, rinnovata nella sua struttura e sempre sostenuta dal Centro di aiuto alla vita, passerà alla diocesi. Desideriamo, ora, trarre dalla ricchezza di questo patrimonio di valori vissuti nuove energie per proseguire nel cammino da lei intrapreso, offrendo nuovo sostegno e servizio alla Casa Accoglienza Mater Dei e rendere sempre vivo il suo ricordo attraverso la creazione di un premio biennale in sua memoria. PACE Domenica 28 la Via Crucis da Pordenone ad Aviano di iniziative di solidarietà. Si cammina nel nome della pace e nel nome di Gesù. Scrivono sull’appello per la manifestazione gli organizzatori: “Il Signore della storia Crocifisso e Risorto, al compimento della nostra esistenza ci chiederà per chi abbiamo optato, da quale parte siamo stati, chi abbiamo difeso. Noi vorremmo sinceramente rispondergli che, con i nostri limiti e infedeltà, abbiamo compiuto un cammino di liberazione e di vita con gli impoveriti, gli oppressi, le vittime generate da qualunque sistema, governo e società”. L’appuntamento per la partenza è a Pordenone in piazzetta San Marco alle 13, la Via Crucis inizia alle 14; dalle 17.30 ad Aviano saranno a disposizione dei pullman per tornare a Pordenone. Per informazioni: 0434578140, [email protected] ipartiamo dalla parrocchia”. Riprendendo le parole dei vescovi italiani e le direttive del Centro nazionale vocazioni, don Fabio Dal Cin, direttore del Cdv vittoriese, ha convocato domenica 21 marzo in Seminario, per il convegno diocesano, tutti gli animatori vocazionali e i presidenti dei consigli pastorali parrocchiali. Numerose sono stati i partecipanti a tale momento diocesano annuale di riflessione e proposta in vista della Giornata mondiale delle vocazioni che si terrà il 2 maggio. «La parrocchia – ha detto don Fabio – è il primo luogo di animazione vocazionale e per essere fedele alla sua identità non può non essere vocazionale. Non si tratta di vivere tale dimensione solo inserendo ogni tanto dei momenti di sensibilizzazione, ma va vissuta ad ogni livello dell’esistenza personale. Parlare di cultura vocazionale vuol dire tener conto dei tre pilastri dati dall’annunciare Cristo, dalla liturgia e dalla testimonianza della carità. Gesù Cristo va annunciato, celebrato e testimoniato». Per far questo è quindi necessario instaurare una rete di relazioni grazie anche alla presenza di animatori vocazionali che già sono inseriti in parrocchia e vi prestano servizio in vari ambiti. Ed è dentro all’ordinaria attività pastorale che deve essere valorizzata la dimensione della vita intesa come risposta a una chiamata. Nel cammino di ricerca che ogni ragazzo e giovane compie c’è però bisogno di qualcuno che lo aiuti ad incontrare Cristo. Da qui prende corpo la proposta a livello diocesano di una due giorni che abbia come tema l’accompagnamento spirituale. L’iniziativa avrà luogo nei giorni 29 e 30 luglio a Spert e si porrà in continuità con l’esperienza tenutasi lo scorso agosto a Miane. «È importante - ha sottolineato Silva De Luca del Cdv - riconoscere il Signore che passa nella nostra vita ed educare anche i figli a riconoscerlo. Inizieremo quindi a riflettere guardando la Bibbia e chiedendoci come possiamo accogliere Dio e riconoscerlo quando passa. È questa la domanda emersa dai laboratori vocazionali che sarà un tema di approfondimento nella due giorni». (GDN) L’AZIONE CATTOLICA E I PRETI GIOVANI C i conosciamo bene, noi preti giovani e l’Azione cattolica. Ma è stato bello incontrarci e parlare con Francesca e don Silvano (rispettivamente presidente e assistente unitario dell’Ac diocesana), ed è stato utile riscoprire che abbiamo la stessa passione per la Chiesa di Dio. Non bisogna dare per scontati i fondamenti di un’amicizia. È unanime, tra noi preti giovani, l’apprezzamento per l’associazione, la sua presenza e il suo lavoro. Ne lodiamo lo sforzo nell’ambito della formazione cristiana e la generosità per offrirla anche al di fuori dei propri aderenti (ad esempio con gli “esercizi del quotidiano”). L’attenzione alla dimensione diocesana è poi una peculiarità di cui l’Azione cattolica deve andare fiera e continuare a coltivare. Come a una sorella cui si vuole bene abbiamo chiesto, però, anche alcune attenzioni. Quella dell’Azione cattolica è un’identità preziosa, ma difficile da mantenere. Sembra esserci da una parte il mondo e dall’altra la Chiesa, con tempi, esigenze, regole, fascino a volte divergenti. È difficile essere laici oggi: c’è il rischio che la laicità diventi una bandiera per giustificare o la scelta dell’una o dell’altra direzione. La laicità, invece, crediamo sia la capacità di andare oltre la discutibile distinzione tra mondo e Chiesa. L’Azione cattolica ha scelto di essere in prima fila quando si tratta di essere Chiesa nella storia del mondo. Per fare questo occorre liberarsi dalla sottile pretesa di primogenitura rispetto ad altri soggetti ecclesiali e met- membra del Corpo di Cristo che è la Chiesa. Per questo, laicità e ministero pastorale sono due realtà che solo a prezzo di essere così concepite possono “rinascere” insieme, profondamente segnate da un intimo legame di “sponsalità”. Vivere la propria vocazione non è facile, tutti abbiamo bisogno di stimoli e spinte continui. Ci sembra che l’associazione sia un terreno fertile dove queste “spinte” possano essere offerte e praticate; occorre non essere troppo indulgenti nella contemplazione di quanto è bello essere gruppo, e scendere dal monte per andare incontro alla città, là sta la vocazione del laico. Auguriamo all’Azione cattolica che senta come prioritario il compito di aiutare i suoi giovani a volgere lo sguardo oltre il tepore immediato (“fuori dalla sacrestia”, per usare parole di Francesca), verso il futuro della loro vita; un futuro concreto di scelte, scommesse, fatiche e soddisfazioni da adulti: adulti nella fede. Francesca ci ha chiesto di esserci, nel futuro dell’Azione cattolica. Noi chiediamo all’Azione cattolica che ci sia di stimolo per camminare insieme verso quel futuro. don Paolo e don Gigi I preti govani della diocesi hanno incontrato la presidente di Ac Francesca Zabotti tersi in dialogo maturo con i pastori (preti e vescovi) della Chiesa, nel servizio. Francesca ci ha dato modo di riflettere insieme sulla necessità che i laici di Ac vivano una stretta “relazionalità” con i sacerdoti e questo ci fa molto piacere. Significa, crediamo, attuare la capacità di riconoscere a ciascuno, pastori e laici, la specificità e unicità del proprio carisma e insieme gustarne l’intima reciprocità. Ci sono carismi diversi e solo rispettandone l’intima verità possiamo insieme costruire la Chiesa, ma è essenziale ricordare che tutti scaturiscono dall’unica vocazione battesimale: essere Figlio di Dio e 12 LE INDICAZIONI DELL’UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE LITURGICA Comunione e celiachia A Rimini, Congresso degli uffici liturgici diocesani, nell’estate del 2001 venne diffusa una comunicazione del Centro liturgico nazionale che affrontava, con la speranza di risolverlo, un problema di interesse abbastanza vasto e riguardava migliaia di persone sofferenti di un’intolleranza totale al glutine: i “celiaci”, che non possono mangiare neppure una briciola di pane di frumento o altri prodotti derivanti dal frumento o dall’orzo. È un limite molto pesante per la vita sociale, con conseguenze fisiologiche gravi per l’organismo se non è rispettata una dieta rigorosissima fin dai primi anni di vita. È evidente che tutto questo interferisce con la Comunione al pane di frumento consacrato. Un problema insolubile: da una parte, il frumento non può essere privato del glutine senza perdere la sua natura, e non si potrebbe più consacrare un pane così impoverito di questa sostanza, per la fedeltà alla materia adoperata da Gesù nell’ultima cena, “pane di frumento”; d’altra parte, assumere anche la piccola quantità di pane corrispondente a una normale particola consacrata, comporterebbe disturbi notevoli alla salute del celiaco. L’unica alternativa possibile, per chi non è astemio, era di far la Comunione sotto la sola specie del vino. Il disagio provocato dalla celiachia diventava così evidente fin dalla prima Comunione. Qualche prete aveva tentato strade un po’ improprie, per esempio, inzuppando pane senza glutine nel vino consacrato: ma si offriva l’apparenza della falsità di un’ado- razione idolatrica a un pane non consacrato, mentre il disagio rimaneva lo stesso per il bambino celiaco. A Rimini sembrava alla maggioranza dei partecipanti che anche il nuovo documento non offrisse nuove aperture per superare la difficoltà perché rimaneva fissa la necessità di conservare una certa quantità di glutine per non snaturare il pane di frumento; invece le responsabili dell’associazione Aic, in questi giorni hanno riferito che i risultati delle analisi mediche confermano la possibilità di adoperare pane con una quantità ridotta al 20% di glutine. È stato accertato che tale modica quantità non danneggia più l’organismo, mentre re- sta salva anche la qualità di “pane naturale” adatto alla celebrazione dell’Eucaristia. In diocesi esistono tanti casi (diverse centinaia) di persone colpite da questa intolleranza e l’Associazione che le rappresenta (Giusy Cappellotto e Francesca Dottor) ha chiesto al Vescovo che i parroci si attrezzino, a spese della comunità, del materiale (minimo) necessario per offrire la Comunione a queste persone. Si tratta di procurarsi un certo numero di particole, da trattare con estremo riguardo, non mescolarle con quelle di pane normale, non toccarle con mani che hanno trattato le ostie abituali, da tenere sull’altare e offrire su una patena a parte. Tali particole “speciali” (prodotte da una ditta tedesca) si troveranno, a partire dal mese di aprile, dalle monache del monastero cistercense di San Giacomo di Veglia, dove ogni parroco potrà ritirarne quante occorrono insieme con le eventuali particole “normali”. Per segnalare l’esigenza di acquistarle in quantità sufficiente si potrà telefonare allo stesso monastero (0438912258) oppure a Francesca Dottor, all’Ufficio di arte sacra della Curia vescovile di Vittorio Veneto (0438948235, cellulare 3403174635). don Adriano Dall’Asta don Michele Ossi Francesca Dottor Familiari del clero: il convegno diocesano M artedì 30 marzo avrà luogo a Vittorio Veneto il convegno diocesano delle “Familiari del clero”. Sono invitate le “domestiche”dei sacerdoti che collaborano in canonica: quelle a tempo pieno e anche le collaboratrici a ore. Sono altresì invitate le mamme e le sorelle dei sacerdoti. L’associazione nazionale “Familiari del clero”è l’organizzazione ecclesiale che si propone di favorire l’incontro e la formazione spirituale delle persone che sono vicine ai sacerdoti. Il convegno si terrà in castello vescovile a Vittorio Veneto con il seguente programma: alle 9 arrivi in Casa Esercizi;alle 9.30 lodi;alle 10 riflessione sul tema “La familiare: un dono per la Chiesa”, relatrice Claudia Scilla di Treviso; alle 11 confessioni; alle 11.30 Messa; alle 12.30 pranzo; alle 14.30 assemblea comunitaria; alle 15.30 conclusione con la preghiera eucaristica. Monsignor Vescovo in questo giorno è impegnato con la Conferenza episcopale triveneta, ma farà il possibile per porgere il suo saluto alle Familiari in convegno. MISSIONI / PADRE MOSCHETTA familiare, religiosa… Il fatto non è nuovo. In molti aspetti ha accompagnato la storia nicaraguense da quasi 200 anni. Di nuovo c’è che tutte le promesse di cambiamento hanno deluso. Prima una rivoluzione, molto strombazzata anche a livello internazionale, e che ha lasciato souna scelta personale, che sentivo lo perdite, e poi una democrazia, dentro da un po’ di tempo. A 65 anancora incipiente, che non ha rini e dopo più di 40 in diversi luosolto i problemi della gente. Perghi e attività, avvertivo la chiamaché una democrazia con fame, dita a spendere l’ultimo periodo di soccupazione, analfabetismo, vuovita missionaria in un modo più to sanitario e corruzione politiradicale. Credo che la realtà che ca… non interessa a nessuno. sto vivendo corrisponda pienaLa situazione religiosa, almeno mente alle attese. nella zona in cui lavoriamo, è soSapevo che il Nicaragua occulo uno degli aspetti della realtà. In pava il penultimo gradino più in questo contesto la nostra presenbasso tra le nazioni za e il nostro lavoro latinoamericane, ma cercano di essere uuna cosa è leggerlo na risposta a un sui libri e un’altra vimondo caotico. Rieverlo giorno dopo cheggia l’annuncio giorno, quando i fatdel profeta: il Signoti della vita reale sore mi ha inviato a dano come schiaffi di re la buona notizia ai crudezza. poveri, ad aprire gli Parlerei di una occhi ai ciechi, a far povertà globale: euscire dal carcere gli conomica, sociale, oppressi e ad anIl missionario padre Giuseppe Moschetta nunciare l’anno di culturale, morale, Padre Josè, al quarto anno con i poveri del Nicaragua S to iniziando il mio quarto anno di lavoro in Nicaragua. Dopo un tempo di rodaggio per conoscere la realtà locale, sto avviando il mio servizio a questa Chiesa. Il progetto iniziale ha subito delle modifiche sostanziali, infatti ero approdato qui dopo 19 anni in Costa Rica, per un’attività missionaria non circoscritta a una zona, ma aperta a un campo più vasto. Uno degli impegni di questi tre anni è stato quello di una presenza settimanale di due giorni nel Seminario nazionale per insegnamento e accompagnamento spirituale. Adesso situazioni concrete richiedono un impegno più diretto nel lavoro di evangelizzazione della nostra parrocchia, pur mantenendo una presenza nel Seminario per la direzione spirituale. Sono arrivato in Nicaragua per ADOZIONI NOVA ESPERANZA, COPBEM, PASTORALE INDIGEN (BRASILE), PROGETTO SAT (SCUOLA A TUTTI) CONGO, KENYA, CIAD, ETIOPIA E GUATEMALA Mese di febbraio 2004 Dal c/c postale Furlan Gianna, Oderzo 310; Segat Mario, Oderzo 300; Piovesan Eugenio, Salgareda 300; Rivaben Ermenegildo, Oderzo 25; Prevedello Elena, Oderzo 300; Zamberlan M. Grazia, Tarzo 100; Maccan Giorgio e Ferrara Luca, Prata di Pordenone 100; Favretti Angelo, Sacile 310; Fracassi M. Pia, Sacile 310; Momesso Paolo, Gorgo al Monticano 150; Franzin M. Teresa, Prata di Pordenone 300; Samassa Gabriele, Oderzo 104; Giacomin Irma, Oderzo 150; Brunetta Fabrizio, Bibano 25; Visnadi Paola, Bibano 25; Momesso Piergiorgio, Oderzo 50; Porretto De Martin Teresa, Piavon 300; Turcatel Franco, Cordenons 100; B. M. L., Godega S. U. 600; Padovan Lucia, Spert e L’AZiON Chiesa Domenica 28 marzo 2004 (BL) 310; Tonon Chiara, Colle Umberto 200; Querin Luciano, Oderzo 50; Zanusso M. Lucia, Oderzo 70; Maronese Franca, Oderzo 310; Casagrande Gabriele, Conegliano 150; Bertazzon Stefano, Farra di Soligo 52; Rizzetto Siriana, Cessalto 51; Giubilato Dora, Conegliano 26; Furlan Riccardo, Cordignano 310; Morelli Bruna, Oderzo 100; Tomasella Rita, Castello Roganzuolo 100; Borsato Silvano, Oderzo 50; Barbieri Giocondo, Chiarano 100; Agostinis Maurizio, Motta di Livenza 50; Romanenghi Antonio, Chiarano 100; Romanenghi Patrizia, Cadoneghe (PD) 100; De Bianchi Enrico, Motta di Livenza 300; Codognotto Amelia, Chiarano 100; Parrocchia Cavalier-Fossalta 187+700+1275; Cerchier M. Graziana, S. Giorgio di Livenza 40; Par- rocchia Duomo Conegliano 505; C. L., Visnà di Vazzola 300; Bit Beniamino, Cordignano 50; Da Rodda Mons. Giacomo, Villanova di Prata 700; Della Giustina Luigi, Cordignano 350; Sonego Paolo, Cordignano 75; Gatti Luisella, Conegliano 155; Dalla Betta Renato, Pieve di Soligo 30; Franzin Lorella, Cessalto 200; Battaglia Tiziana, Miane 310; Pillon Mauro, S. Pietro di Feletto 200; Stefanel Bruna, Oderzo 150; Coden Paolo, Oderzo 100; Badocco GianFranco, Motta di Livenza 52; De Nardi Sara, Brugnera 52; Spilinbergo Luigia, Oderzo 150; Brescancin Roberto, San Fior 150; Meneghin Claudia, Tarzo 100; Meneghello Aldo, Pieve di Soligo 400; Camerotto Giuseppe, S. Giorgio di Livenza 20; Bozzetto Giuseppe, Oderzo 75; Vedelago Sante, Istrana 2000; Tonello Marino, Preganziol 2000; Michielin Luciano, Preganziol 2000. Dal c/c bancario Parrocchia Chiarano 2700; De Nardi Roberto e Emanuela, Vittorio Veneto 150; Ronzon Giovanni Battista, Oderzo 275; Ivan Urbano 200; De Conto Francesca e Diego, Pieve di Soligo 26; Leandrin Elva,Vittorio Veneto 300; Gruppo Adozioni, Campolongo 1268; Tomasella Elio,Visnà 320; Cescon Anna,Visnà 300; Gruppo Apostolato della Preghiera,Visnà 300; Brugnera Danilo, Visnà 300; De Peccolo Amedeo, Visnà 300; De Nardo Mons. Marcello, Visnà 300; Griguolo Roberto e Flora, Vittorio Veneto 200; Sossai Silvano, Visnà 150; Bianchi e Elena e Lucia, Vazzola 100; Zanardo Maria,Visnà 100; Piovesan Rizzo Giovanna, Mareno di Piave 50; Gallo Maria, Tarzo 100; Pillot GianCarlo e Pasqualina, Colle Umberto 25; Nardi Cesira, Vidor 300; Casonato Dario, Pordenone 100; Scuola media statale Cima, Conegliano 450; Scuola media, S. Pietro di Feletto 62; Parrocchia Albina grazia del Signore. Tutto questo non si avvera né dal giorno alla notte né per un incanto. Lo Spirito lavora nella storia; lavora meglio di noi, ma chiede anche la nostra collaborazione. E poi i tempi di Dio non corrispondono ai nostri. Noi vorremmo seminare oggi e raccogliere… ieri. Dio ha il suo tempo. In un ambiente dove i segni di morte sono più vistosi che quelli della vita, abbiamo bisogno di molta fede e di moltissima pazienza; di un sacco di speranza e di un ottimismo inesauribile; di un amore gratuito e instancabile; di grande umiltà e di testimoniare la gioia, la gioia che scaturisce e si alimenta nell’incontro con il Risorto. Per questo abbiamo bisogno dell’accompagnamento della preghiera della Chiesa e in particolare della Chiesa di origine, che ci ha inviati ad esprimere il suo carattere missionario. Aiutateci in questo. Un saluto fraterno a tutti e i migliori auguri per il vostro lavoro di sensibilizzazione missionaria della nostra diocesi. Padre José Moschetta Casarres, Guatemala, 16 gennaio 2004 2550; Parrocchia Cordignano 800; Parrocchia Stevenà 710,5; NN. Albina 500; Betto Silvana, Cordignano 300; Coan Fiorenzo, Cordignano 300; Perin Celestina, Cordignano 250; Da Dalt Monica, Cordignano 200; Bernardi Paola e Gabriele, Revine 200; Posocco Gabriella, Cordignano 200; Sanson Don PierGiorgio, Cordignano 200; Coromer M. Caterina, Cordignano 100; Pesce Federico, Cessalto 1000; De Benetti Edvige, Cessalto 600; Modolo Adriano, Sacile 300; Stolfo Patrizia, 150; Rosso Claudia, 150; Masut Maurizio, Sacile 150; Plotti Mariano, Susegana 52; Plotti Giovanni, Susegana 27; NN., Susegana 20; Brunet Norma, Conegliano 20; Mura Franco, Pieve di Soligo 26; De Faveri Marcellino, Pieve di Soligo 26; Perin Celestina. Cordignano 50; Gava Angela, Cordignano 50; Paulin Michela, Cordignano 50; Turbian Narciso, Cordignano 50; Braido M. Luisa, Cordignano 50. Elenco fino al 29.2.2004 Un fervido augurio pasquale di gioia e di pace a tutti gli offerenti. e L’AZiON Chiesa Domenica 28 marzo 2004 13 L’AGENDA del Vescovo «U n sacco vuoto non può stare in piedi!». Questa è stata la risposta di un seminarista del Foyer séminaire, quando si è proposto, come si fa da qualche anno per la Quaresima, di rinunciare alla cena del venerdì e di dare il corrispondente in denaro alle suore di Madre Teresa di Calcutta per i poveri della città. Certo per studiare c’è bisogno d’energie, ma a quest’affermazione abbiamo replicato domandandogli se per caso in classe non ci sia qualcuno che viene con il “sacco vuoto”. E ancora: «Tu non sei mai andato a scuola, prima di entrare al Foyer, con il “sacco vuoto”?». Chinando la testa ha risposto “sì”! Fortunatamente qui la gente non muore di fame, ma non si può neanche dire che mangi in abbondanza. Il pasto principale è composto dalla boule, una polenta di miglio senza sale e della sauce, una salsa di carne o pesce con verdure, sufficientemente liquida per poter intingere la boule… al mattino si beve un bicchiere di tè e alla sera qualche arachide. Nella Bibbia c’è scritto che Il sacco vuoto e l’abbondanza chi è nell’abbondanza dimentica. Al Foyer non si vive certo nell’abbondanza, ma il pasto è assicurato. Il tempo di Quaresima ci aiuta a non dimenticare! A non dimenticarci degli altri, ma anche a non dimenticare la nostra storia personale, delle esperienze che abbiamo vissuto e che mai vorremmo che gli altri provassero. In fondo è proprio questo che ha fatto evitare la lapidazione dell’adultera del vangelo: Gesù dicendo che chi è senza peccato scagli la prima pietra, ha aiutato quelle persone con il sasso in mano, a ripercorrere la loro vita, la loro esperienza. È per questo che, forse, ogni tanto bisogna fermarsi per fare una sosta, ricordarci del Usmi Ritiro spirituale diocesano abato 27 marzo al santuario della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza si tiene il ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua per tutte le suore della diocesi. Il ritiro sarà tenuto da don Martino Zagonel (nella foto). Sarà presente anche il vescovo monsignor Giuseppe Zenti. L’orario d’inizio è fissato alle 8.30. S nostro passato, di quando eravamo piccoli, adolescenti, giovani, adulti, di quando eravamo più ignoranti, più incapaci, più maleducati. E anche il grande rischio per noi missionari: dimenticarci che veniamo da un cristianesimo che ha più di duemila anni di tradizione, quando qui la prima evangelizzazione risale a poco più di 60 anni. Nel tempo di Quaresima, le varie comunità cristiane della diocesi di Sarh ci danno il buon esempio e si riuniscono per settore per passare tre giorni di ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua. Qui non c’è bisogno di grandi strutture d’accoglienza, sono sufficienti un albero per l’ombra, un pozzo o un fiume per l’acqua… la farina si porta dal villaggio… la carne e il pesce si procurano sul posto! Per quest’anno il tema è l’Eucaristia. A livello diocesano si prepara un libretto che aiuta gli animatori dei vari gruppi. La celebrazione penitenziale tiene un posto centrale nel ritiro. Tutto è organizzato dai laici, il prete cerca d’essere presente per le confessioni e la Messa domenicale, visto che i settori sono numerosi e quindi i ritiri in una stessa parrocchia possono essere in contemporanea. Con i cristiani ci sono anche i catecumeni, chi al primo dei quattro anni di preparazione e chi ormai sta facendo un cammino più intenso perché a Pasqua riceverà il Battesimo. Sono momenti belli, dove si vive la comunione vera, con il Signore e con i fratelli. Certo il contesto africano è diverso. È molto più lento, c’è molta meno frenesia… ma in cosa vale veramente la pena di giocarsi per la nostra vita? Come vogliamo costruire il nostro futuro sia terrestre che celeste? La Chiesa con i suoi tempi liturgici ci aiuta a pensarci… sta a noi scegliere! Don Adriano Bellotto Sarh, Ciad PELLEGRINAGGIO AD ASSISI I missionari della Consolata di Vittorio Veneto propongono per il mese di maggio un pellegrinaggio sui luoghi in cui visse e operò san Francesco d’Assisi. Il pellegrinaggio si svolgerà dal 13 al 16 maggio, con visite alla Verna, Assisi, Gubbio, Monte Uliveto Maggiore e il santuario Maria SS. Addolorata, a Monte Senario di Vaglia (Firenze). Per informazioni: padre Angelo Casadei, telefono 0422-771272; Giorgio Zago, telefono 0438-57411; Missionari della Consolata, telefono 043857060. OGGI Domenica Domenica 28 marzo – Quinta di Quaresima Is 43, 16-21; Fil 3, 8-14; Gv 8, 1-11 Prima settimana del Salterio Possiamo affermare che Gesù, perfetta “parabola” del Padre, fa davvero esperimentare alla “donna sorpresa in adulterio” l’amore accogliente di Dio, ma c’incuriosisce pensare a questo Maestro che si china a terra e scrive nella polvere. Perché e che cosa ha scritto? Questo non lo sappiamo. Sicuramente Gesù vuole trovare una strada (anche “nel mare”, se occorre, come dice Isaia) che apra nuovi orizzonti alla donna e ponga i suoi accusatori nell’opportunità di riflettere. Gesù vuole mettere l’una e gli altri su un sentiero nuovo. Conoscendo le norme giudaiche del tempo, Gesù vuole offrire ai presenti la possibilità di aprire la legge nella direzione della misericordia e della solidarietà. Quel suo chinarsi a scrivere per terra mi piace pensarlo come un “prendere tempo”, affinché tutti possano crescere in quell’amore che impedisce di dividere il mondo in peccatori e innocenti. Spesso ci prende la “psicologia degli sbirri”, la voglia maledetta di cogliere gli altri in flagrante. In ciascuno di noi può sonnecchiare un lapidatore. «Se le cose andranno da programma, ciascuno scaglierà la sua pietra. Nessuno avrà ucciso, però alla fine la donna sarà morta. Così fa la massa quando entra in azione… In definitiva nessun singolo individuo potrà più essere dichiarato responsabile. Nessun singolo individuo è competente; esiste soltanto il branco, l’insieme» (E. Drewermann). Chinandosi a terra Gesù crea un clima di pace, di raccoglimento, di concentrazione. “Con questo prolungato attimo di quiete, Gesù porta al silenzio la bestia degli istinti, scorpora il branco, disarma pacificamente la massa degli accusatori”. Restano i singoli individui con la loro responsabilità. La mossa di Gesù è dettata dalla sua forza d’amore. Egli scioglie il branco non accusando gli accusatori, ma interpellando ognuno direttamente. Gesù chiama l’individuo ad uscire dal comodo nascondiglio della massa, del “così fanno tutti”. Egli mette ognuno davanti al proprio cuore, davanti ai propri sentimenti e alle proprie passioni, davanti alla responsabilità di una decisione personale, davanti a quella don- Domenica 28 marzo: Celebra Messa e Cresime: alle 9.30 a Grassaga; alle 11 a Ceggia; alle 17 a San Martino di Colle Umberto e alle 19 a Sant’Andrea in Vittorio Veneto. Lunedì 29: Visita i sacerdoti della forania Opitergina. Alle 17 in Seminario preside il Consiglio di amministrazione. Alle 20.30 a Zoppè presiede la stazione quaresimale dell’unità pastorale di San Vendemiano. Martedì 30: A Mestre partecipa alla riunione della Conferenza episcopale triveneta. Alle 20.30 a Cordignano incontra cresimandi con genitori, padrini e madrine. Mercoledì 31: Visita i sacerdoti della forania Opitergina. Alle 20.30 a Caneva incontra cresimandi con genitori, padrini e madrine. Giovedì 1 aprile: Visita i sacerdoti della forania Opitergina. Alle 20.30 a Stevenà incontra cresimandi con genitori, padrini e madrine. Venerdì 2: Visita i sacerdoti della forania Opitergina. Udienze in vescovado. Alle 18.30 celebra la Messa in Seminario. Alle 20.30 presiede la stazione quaresimale foraniale a Francenigo. Sabato 3: Alle 7.45 celebra Lodi, Messa e Ora Media in cattedrale con il Capitolo. Alle 11 alla Scuola enologica di Conegliano partecipa all’inaugurazione della mostra di Augusto Murer. Alle 15.30 celebra Messa al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. Alle 17 presiede Via Crucis per i medici dell’ospedale di Vittorio Veneto in casa esercizi e alle 20 partecipa alla Festa diocesana dei giovani a Motta di Livenza. Domenica 4: In cattedrale alle 9.30 presiede la liturgia con la benedizione dell’olivo e la processione e alle 16 l’apertura delle Ore di adorazione. A Conegliano incontra i catecumeni che riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella notte di Pasqua. A TREVISO: Sabato 27 un convegno su Giuseppe Toniolo S abato 27 marzo si tiene a Treviso un convegno di studi sul tema “Europa: democrazia e diritto internazionale. Le intuizioni di Giuseppe Toniolo”, promosso dal Comitato nazionale per la beatificazione di Giuseppe Toniolo, unitamente all’Azione cattolica nazionale e alle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto. Con inizio alle 15, all’auditorium universitario Santa Croce, ci saranno le relazioni di mons. Domenico Sorrentino, segretario Congregazione per il culto divino e postulatore nella causa di beatificazione, Lorenzo Ornaghi, rettore Università Cattolica del Sacro Cuore, e Paola Bignardi, presidente Azione cattolica italiana. Alle18.30 ci sarà una messa nella chiesa di Sant’Andrea in Riva. “Dom” Bucciol a Telechiara S na e, oggi, a tante situazioni che ci interpellano severamente. Ci mette davanti a Dio. Nessuno può più nascondersi dietro l’interpretazione di una norma, magari attribuita a Mosè…. Voglio pensare che quegli uomini, deposte le pietre, siano tornati a casa più disponibili a fare i conti con il loro cuore, forse aperti a nuovi cammini. Voglio pensarli così: pietre che cadono e cuori che si aprono. Gesù non li ha vinti né umiliati. Li ha toccati, li ha invitati a diventare persone dotate di positiva individualità. Per rinnovare le nostre relazioni, per fare della nostra vita una “cosa nuova”, per “aprire nel deserto” del mondo la strada della pacificazione fra i popoli è necessario che oggi Cristo metta nel nostro cuore e sulle nostre labbra non le parole che vincono, ma quelle che toccano. Don Fabrizio Mariani abato 27 marzo alle 17.30 l’emittente televisiva Telechiara nel programma “Chiesa nel Triveneto” manderà in onda un’intervista a “Dom” Armando Bucciol, prima del suo ritorno in Brasile dove sabato 17 aprile verrà consacrato vescovo ed il 18 farà il suo ingresso nella diocesi di Livramento de Nossa Senhora. AZIONE CATTOLICA Operazione Sip e percorso dell’acqua Domenica 28 marzo, a Cison di Valmarino incontropasseggiata per gli acierrini della diocesi, i loro genitori e animatori alla scoperta del bene prezioso dell’acqua, il tema che ha contrassegnato l’Operazione Sip 2004. Ritrovo nella piazza di Cison alle 10 e partenza verso il Bosco delle Penne Mozze. Alle 11.30 messa all’aperto e dopo il pranzo al sacco tutti saranno impegnati in giochi. Anche se ci sarà brutto tempo celebreremo comunque la messa nella chiesa di Cison; in tal caso gli arrivi possono essere posticipati alle 10.45. Itinerario diocesano per Fidanzati Domenica 28 marzo, a Conegliano, nella Casa di accoglienza Toniolo, incontro mensile dell’itinerario Fidanzati. I lavori iniziano alle 15 per poi terminare verso le 18. Domenica 28 marzo 2004 ATTUALMENTE È SEPOLTO A MONACO A VITTORIO E CONEGLIANO Da Ponte-Mozart concerti e dibattiti I l cenedese Lorenzo Da Ponte fu, com’è noto, l’autore dei libretti delle tre opere italiane di Wolfgang Amadeus Mozart: “Le nozze di Figaro”, “Don Giovanni” e “Così fan tutte”. Tre capolavori assoluti della storia della musica, la cui fama tuttavia ci piace pensare sia dovuta anche ai versi brillanti che Da Ponte seppe trarre dalle commedie di Beaumarchais e di Molière. Per ricordare e celebrare la proficua collaborazione tra il letterato veneto e il geniale musicista austriaco si terrà dal 26 al 28 marzo a Vittorio Veneto e Conegliano il “Simposio Mozart-Da Ponte”, una tre-giorni di concerti e conferenze. L’iniziativa è promossa da alcune importanti associazioni culturali di Vittorio Veneto e di Salisburgo, le città che diedero i natali ai due artisti. Primo appuntamento il 26 marzo nella cattedrale di Ceneda (alle 21), con un con- certo di composizioni sacre di Mozart, tra le quali il “Davide penitente”, scritto su versi attribuiti al Da Ponte. Sabato 27 marzo il simposio si sposterà al Dina Orsi di Conegliano, dove alle 10.30 si terrà la conferenza del musicologo Dinko Fabris dal titolo: “Mozart-Da Ponte: Premiata ditta”. Essa sarà intervallata dall’esecuzione di alcuni brani musicali mozartiani. Una seconda conferenzaconcerto avrà luogo alle 17 nell’aula maLorenzo Da Ponte gna del Seminario vescovile vittoriese. Parlerà un esperto della Fondazione “Mozarteum” di Salisburgo. La tre-giorni si concluderà domenica 28 marzo al teatro Accademia di Conegliano, con un concerto (alle 11) dell’Orchestra da camera “Lorenzo Da Ponte” di Treviso. Tra gli altri brani verrà eseguita la celebre ouverture dalle “Nozze di Figaro”. Athos Tassi SANTA LUCIA: FIERA DELL’EDITORIA PER RAGAZZI F ine settimana dedicato ai libri per ragazzi a Santa Lucia di Piave. Dal 26 al 28 marzo, infatti, nei padiglioni espositivi dell’ex filanda si tiene “Segnali di fumo” prima fiera trevigiana dell’editoria per ragazzi. A promuoverla è il Comune di Santa Lucia. Tra le tante iniziative in programma (pubblicate integralmente sullo scorso numero de L’Azione) segnaliamo: venerdì 26: apertura al pubblico della fiera dalle 14.30 alle 19.30; alle 21, Vittorino Pianca tiene un incontro su toponimi, onomastica, tradi- zioni e giochi delle nostre terre; sabato 27: apertura al pubblico dalle 9 alle 19.30; alle 15 laboratorio con il pubblico, i ragazzi e le famiglie, a cura dell’Editoriale Scienza di Trieste; alle 17 incontro con Vittorio De Savorgnani sull’esperienza del contatto con la montagna, dal Tibet al Cansiglio, e proiezione di diapositive; alle 21 incontro con Mauro Corona; domenica 28: apertura al pubblico dalle 9 alle 19.30; dalle 15 alle 17 dimostrazioni degli illustratori; alle 17 spettacolo e festa finale, “Yol”, con i Barbapedana. PICCOLO TEATRO DI SACILE: LE SORPRESE DEL DIVORZIO V enerdì 26 marzo il palcoscenico del teatro Ruffo di Sacile ospiterà la nuova produzione del Piccolo Teatro Città di Sacile: “Le sorprese del divorzio”, un vaudeville di Alexandre Bisson e Antony Mars. La commedia, rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1888, vede in scena l’eterno scontro tra genero e suocera. Il sipario si alza alle 21. La biglietteria del teatro sarà aperta dalle 19.30 (ingresso: intero 8 euro, ridotto 6). Per informazioni: Piccolo Teatro telefono 0434-72125, teatro Ruffo telefono 0434-781273. Notizie e anticipazioni anche sul sito web della compagnia: www.piccoloteatro-sacile.org Sant’Augusta accoglierà i resti di Minuccio Minucci? PASSIONE/1 Il 10 febbraio A Ponte Priula proclamato Stabat Mater di “Giornata della Franco Santin e Convito Musicale memoria” delle vicende del o Stabat Mater preLparerà il nostro spi- confine orientale rito alla Pasqua. Stabat Mater è il titolo di un inno medievale, ancora usato nella liturgia, che canta il dolore di Maria ai piedi di Gesù Crocifisso (“Stabat mater dolorosa, iuxta crucem lacrimosa”). Stabat Mater è anche il titolo del nuovo spettacolo realizzato da Teatro Orazero e Convito Musicale. Tecnicamente un “concerto per soli coro e voci recitanti”; in sostanza, un alternarsi di laudi medievali suonate su strumenti d’epoca (virginale, salterio…) dal Convito e cantate dalla voce soprano di Lucia Valentini e di poesie lette da Francesco Santin e Maria Teresa Dalla Vedova del Teatro Orazero: versi di padre David Maria Turoldo e di Pier Paolo Pasolini, ma anche il Pianto della Madonna di Jacopone da Todi. Lo spettacolo è offerto agli spettatori: verrà messo in scena venerdì 2 aprile alle 20.30 al Tempio Votivo di Ponte della Priula, e poi sabato 3 aprile in chiesa a Carpesica. (TB) PASSIONE/2 Il 28 marzo a Follina Stabat Mater di Pergolesi D opo il grande consenso riscontrato nel primo dei concerti quaresimali organizzati a Conegliano, il maestro Paolo Pessina con l’Orchestra Sinfonica Adriatica, la soprano Anna Maria Di Filippo e la contralto Michaela Magoga replicherà domenica 28 marzo all’abbazia di Follina. Il programma prevede l’esecuzione dello Stabat Mater di Pergolesi, doloroso pianto della Vergine ai piedi della Croce, e Passio op. 59, composizione dello stesso maestro Pessina, ricca di forte contrasto di colore e intensità, capace di offrire un affresco ricco di significati della Passione di Cristo; un’opera apprezzata ed elogiata anche da monsignor Gianfranco Ravasi quale alta e intensa esperienza sia artistica che spirituale. Il concerto avrà inizio alle 20.30, ingresso libero. “ Ordino poi che il mio corpo sia sepolto in questa propria chiesa di Sant’Augusta nel loco ove è stata già preparata la sepoltura mettendoci sopra un semplice epitaffio in lingua italiana così ‘Minutio Arcivescovo di Zara amator della patria si raccomanda delle orazioni dei fedeli’…”. Una lastra di pietra rossa esiste effettivamente nella chiesa della santa, dove non c’è alcuna dicitura e potrebbe essere quella predisposta per la sepoltura dell’arcivescovo Minuccio Minucci. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa di San Michele a Monaco di Baviera, nella cappella dedicata a sant’Andrea. Nei giorni scorsi una delegazione vittoriese ha fatto una visita ufficiale sulla tomba dell’illustre arcivescovo – concittadino serravallese – in occasione dei 400 anni della sua morte. Della delegazione facevano parte il vicario generale monsignor Guerrino Pagotto, il sin- «N essuno ha la verità in tasca. Quella storica, ben s’intende». Ce lo siamo sentiti dire il giorno successivo all’approvazione in Parlamento della legge istitutiva della “Giornata della memoria” da Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, in visita a campi di concentramento, foibe e sacrari militari del Friuli Venezia Giulia. Quella di Casini non era una frase di circostanza per noi giornalisti che l’assalivamo con domande sulle contrapposizioni storiche che ancora esistono. Non lo era neppure quest’altra sua sottolineatura. «Oggi è importante creare una memoria condivisa». Che cosa, infatti, succede? Che da una parte si canta vittoria rispetto all’altrui sconfitta, come se la “Giornata della memoria” fosse il contraltare del 25 aprile. Invece lo stesso Gianfranco Fini, vicepresidente del Consiglio dei ministri, che abbiamo avvicinato sabato scorso a Trieste, invitava – proprio in quella sede, ancora segnata dalle ferite – al superamento delle contrapposizioni, «perché – spiegava – il periodo della guerra fredda è alle nostre spalle, in tutti i sensi». Il 10 febbraio, giorno fissato per la “memoria”, e come tale condiviso da quasi tutte le parti politiche, ricorda il dramma dei 300 mila profughi dell’Istria, della regione di Fiume e della Dalmazia, subito dopo la seconda guerra mondiale. Numerosi di questi esuli, che allora persero tutto e che per anni non poterono ritornare nei loro paesi, risiedono anche nei nostri paesi. Sono passati circa 60 anni, ma il loro pensiero non si è mai distratto da quel ricordo. Ancora più tragica la memoria degli infoibati, ovvero di coloro che furono eliminati dalle truppe titine sul confine e dai partigiani, nel- le nostre terre, addirittura gettandoli vivi nelle voragini, dal Bus de la lum in Cansiglio a Basovizza, sul Carso triestino. La ricerca storica non ha ancora certificato quanti sono morti così barbaramente: c’è chi sostiene che i morti possono arrivare fino a cinquemila. Manca, inoltre, una distinzione tra le esecuzioni vere e proprie (che non hanno bisogno di aggettivazioni, tanto sono esecrabili) e le sepolture improvvisate (come, per esempio, sostengono i partigiani per taluni “infoibati” del Cansiglio). Sta di fatto che anche la sinistra, seppur con toni diversamente accentuati, ha riconosciuto i “tragici errori” di quel passato. Lo hanno fatto, in termini inequivocabili, Fassino e Violante dei Democratici di sinistra. Lo ha detto anche Bertinotti, di Rifondazione. CASINI: SERVE UNA COSCIENZA CONDIVISA Quindi l’Italia volta pagi- na su un capitolo così tragico della sua storia. Il significato l’ha spiegato puntualmente il presidente Casini durante il suo recente pellegrinaggio attraverso i luoghi della memoria sul confine nordorientale, per rendere omaggio ai caduti. I centomila morti di Redipuglia, i caduti in Russia, gli internati sloveni e croati nel campo di concentramento di Gonars, gli infoibati di Basovizza, i martiri della Risiera di San Sabba. Presidente Casini, dalla memoria condivisa si può transitare alla riconciliazione? «Noi lavoriamo per questo: per creare tra le forze politiche italiane una coscienza condivisa. Lo spirito con cui lo facciamo è quello europeo, di superamento di quelle pagine buie del passato che nessuno vuole siano rivissute». Però non mancano ancora le polemiche. In Slovenia si sta organiz- COSA DICE LA LEGGE al prossimo anno il 10 febbraio sarà il “Giornata della memoria” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. A decretarlo nei giorni scorsi, a larghissima maggioranza, il Parlamento. È stato scelto il 10 febbraio perché in tale data venne firmato, nel 1947, il Trattato di pace con il quale, tra l’altro, si sancì il passaggio dei territori dell’Istria e della Dalmazia alla ex Jugoslavia. D La tragedia delle foibe e dell’esilio degli italiani da Istria e Dalmazia si consumò tra l’8 settembre ’43 e il 10 febbraio ’47. In quel periodo vennero uccisi o scomparvero, secondo le stime, dalle 7 mila 500 alle 14 mila persone. Il 10 febbraio, ogni anno, molteplici iniziative diffonderanno la conoscenza di questi eventi presso i giovani delle scuole. La legge prevede anche un riconoscimento (insegna e diploma) ai congiunti degli infoibati. zando una giornata della memoria anti-italiana e a Trieste alcuni sindaci sloveni non hanno partecipato alla sua visita. «Quando si costruisce un percorso condiviso e si riflette il più serenamente possibile sulla memoria e anche su pagine tragiche della storia dell’Europa, si può anche toccare corde di sensibilità particolare. Ebbene, tutte queste corde vanno rispettate. Io non giudico, rispetto». Ciò significa che non siamo arrivati ancora a una verità storica? «No, qui non è che qualcuno ha la verità in tasca. La stiamo ricercando insieme, per cui dare giudizi, da parte mia, sarebbe improprio. Penso, in coscienza che la visita compiuta sia la ricostruzione il più possibile obiettiva. Ma spero che in futuro vi sia la possibilità di altri incontri». La riconciliazione, insomma, non si dà una volta per tutte? «La riconciliazione è sempre un processo. Oggi si discute ancora sulla storia dell’impero romano e gli imperatori ricevono dalla storia dei giudizi diversi. Questo significa che la storia non è una cosa che ad un certo punto si definisce. La storia è sempre un percorso di ricerca». Francesco Dal Mas daco Giancarlo Scottà e Gianpaolo Zagonel, presidente di Serravalle Viva. Dopo la messa, celebrata da monsignor Pagotto, hanno deposto sulla lastra tombale una corona di fiori. Quindi Zagonel ha rievocato la figura storica dell’arcivescovo e il Vicario ha auspicato il ritorno dei resti a Vittorio, in particolare a Sant’Augusta «nel rispetto delle ultime volontà espresse nel testamento». Minuccio Minucci nasce a Serravalle nel 1551, in una casa ora demolita posta di fronte all’attuale palazzo Minucci-De Carlo. Viene istruito fin da ragazzo dallo zio Andrea, fratello del padre, prelato e medico di grande cultura, che segue nel 1567 a Zara a seguito della nomina ad arcivescovo di quella città. Minuccio intraprende gli studi legislativi e viene nominato segretario del nunzio apostolico in Germania, Bartolomeo dei conti Porcia. Dopo il 1582 si trova nuovamente a Roma: papa Gregorio XIII gli affida un importante incarico diplomatico (legato al doloroso scontro tra cattolici e luterani) a Colonia. Il Minucci si ferma due anni, nel 1584-86, alla corte di Guglielmo V di Baviera in qualità di consigliere primario. Successivamente sarà rappresentante della Baviera presso la Santa Sede. A questo punto della sua vita decide di prendere gli ordini religiosi. Dieci anni dopo viene nominato arcivescovo di Zara, ove rimane per sei anni. Nel 1603 rientra a Serravalle per cause di salute. Il 18 marzo fa testamento e chiede di essere autorizzato a recarsi presso il duca Massimiliano in Baviera. Il 7 marzo del 1604, colpito da polmonite, spira e viene interrato a San Michele. Isabella Mariotto AUGUSTO MURER A CONEGLIANO N ell’austera e severa cornice dell’antica Scuola di enologia di Conegliano (edificio liberty), dal 3 aprile al 2 maggio prossimi “La forza della materia e l’eleganza della forma”. Mostra antologica di opere scultoree in legno e bronzo, ceramiche e disegni preparatori di Augusto Murer (Falcade 1922, Padova 1985), uno dei grandi del Novecento italiano. Ideata e curata dal professor Francesco Di Leo, presidente dell’associazione culturale coneglianese “Prospetti- re t s o M ve”, questa retrospettiva, nell’arco di un centinaio di opere, abbraccia oltre 40 anni di ricerca artistica del grande scultore bellunese. L’evento è patrocinato dalla Città di Conegliano, Provincia di Treviso e Regione Veneto. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni (15.30-19.30 feriali, 10-12 e 15.30-19.30 festivi). Per ulteriori informazioni chiamare il curatore professor Francesco Di Leo al 3406671347. zioni turistiche di Vittorio. MUSICA E DANZA VITTORIO VENETO Domenica 28 alle 16, in cattedrale, concerto di Quaresima del Coro polifonico della Cattedrale. Ingresso libero. TREVISO Lunedì 29, alle 20.45, al Tempio di S. Francesco uno fra i più celebri ensemble vocali, l’inglese Hilliard Ensemble, con l’integrale dei Mottetti su testo tedesco di Bach. CONEGLIANO Domenica 28, alle 15.30, in duomo nuovo appuntamento con i “Concerti quaresimali”. Si esibiscono la soprano Loredana Zanchetta, il tenore Marco Cavagnis, la polifonica “Benedetto Marcello” e l’Orchestra del Veneto Orientale. In programma brani dal Messiah di Handel. VITTORIO Venerdì 2, alle 20.30, al teatro Da Ponte concerto con l’Orchestra “I Filarmonici di Roma”, Uto Ughi violino solista e direttore, e Alfonso Ghedin alla viola. Eseguiranno musiche di Boccherini, Bach, Mozart. Per i biglietti rivolgersi all’ufficio informa- CONEGLIANO Sabato 3 aprile, alle 20.45, “Musiche per fiaba” all’auditorium Dina Orsi. Concerto con i cori voci bianche “Novo Concento” di Conegliano e “Nova Cantica” di Belluno, diretti da Luciano Borin. Eseguono “La principessa alla scoperta dei cinque sensi” e “L’albero di Natale”. Ingresso libero. INIZIATIVE VARIE MEL Venerdì 26 marzo, alle 20.30, al palazzo delle Contesse Giovanni Francescon presenta sue diapositive sul tema “Immagini in caduta libera”. Nell’ambito della rassegna “Suoni, immagini, protagonisti”. MOSTRE CONEGLIANO Dal 27 marzo al 4 aprile, all’oratorio dell’Assunta, “Colore e sensibilità nelle ope- NELL’ULTIMO FILM DI TIM BURTON ATMOSFERE DI FIABA REALISTICA Big Fish S econdo Edward Bloom, il protagonista di “Big Fish” di Tim Burton, un pesce cresce secondo le dimensioni del suo ambiente: per diventare grosso ha bisogno di grandi spazi, oltre all’astuzia per sfuggire ai pescatori. Per questo Edward abbandona la sua città natale di Ashton e colora la sua storia di commesso viaggiatore con la fantasia, quando ne racconta i vari episodi. Non racconta bugie, dà dimensioni mitiche alla sua vita, trasformando episodi banali in indimenticabili avventure. Così la prova di coraggio di un gruppo di ragazzi diventa la visita alla casa di una strega con un occhio torbido in cui si può vedere il momento della propria morte; e la lontananza dalla moglie il giorno in cui nasce il figlio è causata dalla lotta contro il grosso pesce che è sfuggito a tutti i pescatori, che lui cattura usando la fede nuziale come esca. Il film è narrato dalla voce fuori campo di Will Bloom, trentenne figlio di Edward, che sta per diventare padre a sua volta, ritornato a casa per la grave malattia del padre. I due non si capiscono: Will vuole scoprire se le storie del padre sono solo bugie, che nascondono qualche squallida storia di tradimenti e di una doppia vita. Il ritorno diventa un viaggio nel passato, nelle storie narrate alla moglie incinta, alla scoperta di un uomo buono e mite, altruista e fedele negli affetti. Alcuni incontri inattesi fanno capire a Will che re di Genny Lorenzon”. Orari: venerdì e sabato 10-12.30 e 16-20; domenica 10-12.30 e 15-20; mercoledì 15-19. CONEGLIANO È aperta fino al 4 aprile, nella sala dei Battuti del duomo, la mostra didattica “Ex umbris in veritatem - Il paradosso di Caravaggio”. Apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ingresso: interi 2 euro, ridotti 1 euro, scuole 0,50 euro. Organizzano: Compagnia delle Opere Nord Est e Amministrazione comunale. PORTOBUFFOLÈ Fino al 4 aprile a Casa Gaia da Camino mostra dedicata al pittore Walter Davanzo. Orari: domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, il sabato dalle 15 alle 19 e i giorni feriali solo su appuntamento. Orga- nella storia del padre realtà e fantasia sono inestricabilmente mescolate e non è possibile dividerle: bisogna prendere o lasciare. Così sarà lui a trasfigurare la morte del padre, permettendo a tutti gli straordinari personaggi che aveva inventato, di presentarsi il giorno del suo funerale a rendergli omaggio. Tim Burton ritrova in “Big Fish” le atmosfere di fiaba realistica del suo capolavoro “Edward mani di forbice”, il tocco leggero, le trovate visive (il mondo che si ferma quando Edward incontra la ragazza della sua vita, lo spettacolo per le truppe coreane girato come una scena del muto), e mette da parte i toni cupi, da incubo dei due primi “Batman”, di “Il mistero di Sleepy Hollow” e del remake di “Il pianeta delle scimmie”. Il cast è formato da una manciata di bravissimi interpreti: Ewan McGregor (Edward da giovane), Albert Finney (Edward da vecchio), Billy Grudup (Will), Jessica Lange (nella foto), Helena Bonham Carter, Danny De Vito, Steve Buscemi. Gianfranco Da Re nizzano la Provincia di Treviso in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Portobuffolè. SAN VENDEMIANO Dal 27 marzo (alle 18) a lunedì 5 aprile nella sala esposizioni del municipio mostra di mosaici di Ezio Burigana. Orari: venerdì e sabato 1619, domenica 10-12 e 16-19. PIEVE DI SOLIGO È aperta fino al 12 aprile, all’hotel Contà, la mostra di opere di Angelo Bressan “Paesaggio tra realtà e visione”. Orari di apertura: da mercoledì a venerdì 16-20; sabato e domenica 10- 12 e 15-21. PIAVON Sempre il 12 aprile chiude a Cà Lozzio Incontri la personale di Otello Mamprin. Orario: 10-12 e 15-24, chiuso lunedì e martedì. Curiosando I consigli del medico a cura della dottoressa Caterina Bisol Riso, banane e tè verde contro la dissenteria L a diarrea è conseguente ad una reazione dell’intestino a diversi agenti irritanti quali farmaci, tossine, infezioni, sbalzi di temperatura o forti emozioni. Entro certi limiti è un sintomo benefico e liberatorio, cioè un tentativo dell’organismo di eliminare tossine per proseguire poi nella guarigione. Non è quindi consigliabile bloccare la diarrea ai primi sintomi perché si rischia di prolungare la permanenza dei fattori patogeni all’interno dell’organismo, tanto meno si devono assumere antibiotici che potrebbero indurre la formazione di pericolosi ceppi batterici resistenti. Sono invece molto utili alcune misure igienico-dietetiche da adottare sempre in quanto supporti validi e a volte anche risolutivi della malattia. Dal punto di vista degli alimenti si consiglia il riso, non quello integrale che, ricco di fibre, potrebbe peggiorare la sintomatologia, la banana perché oltre ad essere a- stringente è ricca di potassio e contribuisce a fornire energia contrastando nello stesso tempo la perdita di minerali, la carota, il latte di mandorle e il miele che ha un’azione antibatterica. Anche il tè verde è molto indicato nella diarrea essendo un ottimo astringente. Sono invece da evitare il latte vaccino e le verdure. La diarrea può indurre ipoglicemia, disidratazione e squilibrio elettrolitico situazioni che potrebbero rivelarsi pericolose specie tra i bambini e gli anziani. Posso consigliare allo scopo una soluzione reidratante formata da un litro di acqua con l’aggiunta di un cucchiaino di sale fino, un cucchiaio di miele e il succo di un limone o di un’arancia. Non vanno dimenticati i fermenti lattici che servono a ripristinare la flora batterica intestinale, con l’avvertenza, di solito ignorata, che andrebbero assunti per un periodo variabile da uno a tre mesi. Schegge di Storia Follina: spuntano i primi resti “F ollina: spunta una foto del cimitero di guerra”, il piccolo servizio pubblicato su L’Azione di domenica scorsa, 21 marzo, ha suscitato parecchia curiosità sia in loco che ben più distante, come nel Bellunese. Fatto sta che da questa provincia sono piombati sull’area cimiteriale, ufficialmente dismessa, come sappiamo, nel 1970, il conte Francesco Frigimelica e l’ispettore della Forestale Claudio Pezzuolo, stretti collaboratori di Walther Schaumann. In altre parole, dell’ex colonnello austriaco che da decenni va ripristinando sulle Dolomiti, con l’aiuto di volonterosi, l’intreccio di trincee, caverne e quant’altro lasciato dalla Grande Guerra, quale monito anche per l’escursionista più distratto. A Follina, al vecchio cimitero che custodì ben 900 morti di guerra, moniti ce ne sono tanti, e per tutti! Si sa che i lavori di esumazione sono stati mollati precipitosamente e con molto disordine dopo l’8 settembre 1943. Comunque a far due conti sulle successive sepolture in altri cimiteri di guerra, questi non tornano. Tema a cui sta lavorando con passione il professor Roberto Tessari (nella foto) in mezzo a mucchi di carte da archivi vari. Ed è stato il me- desimo Tessari, con mappe alla mano, a mandare a colpo sicuro i sofisticati strumenti del conte Frigimelica, i quali hanno rilevato mucchi di chiodi da bara, ma anche alcune targhette in rame e di bronzo recanti l’identificazione del caduto, resa però difficile dalla corrosione. Per fare un esempio, una aveva il solo nome Albert e impresso un generico n. 105, il resto ruggine friabile. Poco, niente, ma dai corposi elenchi del Tessari ecco spuntare come per incanto anche il cognome Dobay, un Honved Ussaro di nazionalità ungherese. Hanno assistito a questo veloce sondaggio Maurizio Dalla Libera, capogruppo degli Alpini di Tovena e il dottor Guido Spada, referente per la Croce Nera d’Austria. Mario Sanson L’atlante dei sapori Pere al Prosecco A Col San Martino a cavallo della Pasqua e dintorni ritorna gagliardo il Prosecco. La sua è storia lontana, è storia di una Mostra – la prima a memoria d’uomo almeno in provincia di Treviso –, che a far data dal 1956 è oggi al suo 48º anno di vita. E nonostante questa età non più verdissima, è tuttavia capace di entusiasmare, far sognare, trascinare in barba a chi voleva il Prosecco un semplice vinello, e non quel gran fine vino che è! Il Prosecco lo amano in molti anzi sempre di più, giacché è vino che non stufa, che non impegna in arcane meditazioni, che non obbliga ad arzigogolate degustazioni con buona pace dei guru e dei professori della materia. Il Prosecco è buono e basta. Spegne anche la sete, e va giù che è un bijou! Comunque il Prosecco, sia spumante che tranquillo, è tanto buono anche in cucina, come ci insegna anche Enrico Canel della vecchia e famosa “Locanda da Condo” di Col San Martino, dove prepara una squi- sita “pera al vino prosecco con gelato vaniglia”. Si parte come si conviene da un buon mezzo litro di vino prosecco, poi 2 belle pere, quindi 70 g di zucchero, 2 chiodi di garofano, 1 pezzetto di cannella, della buccia di limone e gelato vaniglia a piacere. «Pelare le pere, tagliarle a metà, levare il torsolo e cuocerle piano piano nel vino prosecco zuccherato e aromatizzato con i chiodi di garofano, la cannella e la buccia di limone – spiega Canel –, tenendo presente che mezz’ora sul fuoco è più che sufficiente. Tolte dal fuoco, le pere si fanno raffreddare nel medesimo vino affinché non diventino brune, ma nel contempo prendano aroma. Raffreddate che sono, si levano dal tegame e si mettono da parte, mentre si rimette sul fuoco il vino finché non diventi una bella salsina, che raggiunta la consistenza voluta, si passa poi al colino e si lascia raffreddare. Disporre quindi le pere sui piatti, tagliarle a ventaglio, versarvi sopra la salsa di vin prosecco – aggiunge ancora lo chef Enrico – e accompagnarle col gelato vaniglia». (MS) COLLE UMBERTO: Andrea Armellin ideatore del “Bellissimo Concorso de l’Arme” I ncontriamo Arme, al secolo Andrea Armellin, trent’anni a maggio, residente a Colle Umberto, ideatore de “Il Bellissimo Concorso de l’Arme” giunto alla sua terza edizione e caporedattore del Quindicinale. Formazione tecnica alle spalle e laurea in conservazione dei beni culturali in tasca. Un lettore vorace, a cui piace spaziare dai romanzi alla Stephen King ai classici, ai fumetti, anche se ammette una certa predilezione per Pennac. Estremamente riservato, Andrea si concede all’intervista a patto che non si parli di lui (non vuole nemmeno la foto, e allora noi ricorriamo a una caricatura). Parliamo allora del suo unico (finora) e più amato figlio: il concorso. «Mi sono messo nei panni di uno studente che entra in libreria in preda a raptus di possesso di libri, ma consultando il portafoglio non ha le possibilità economiche per effettuare acquisti o rischiarne di cattivi. Gli serve un consiglio fidato». Così parla da segretario del concorso. Nel PIEVE / SAN MARTINO, CALVARIO E CAL SANTA I PIEVE DI SOLIGO: La chiesa di San Martino l primo rilievo collinare verso oriente del nucleo urbano pievigino è ancora oggi caratterizzato dalla presenza dalla chiesa di San Martino, dalle edicole della “Cal Santa” e dall’oratorio del Calvario, nonostante alcuni discutibili interventi edificatori ne abbiano intaccato la “forza”. Se proviamo a immaginarci l’area priva del cimitero, delle recenti costruzioni e delle alte alberature, potremo “osservare le due Chiesuole, volte di faccia a Occidente, così vicine che poco men che si tocchino. L’una è la vecchia e detta del Cristo, santuario d’alta divozion degno e frequentato assaissimo, dove parecchie anime trovano refrigerio a lor mali con abbracciare quella Croce santissima, che vi s‘inalbera nel mezzo, e piangevi amarissime e dolcissime lagrime, siccome a me pure avveniva ne’ miei giovani anni (...). L’altra è la nuova o, meglio, la eretta da poco in sostituzione della prima, dedicata al confessore vescovo san Martino. Della quale (Girolamo Maria Balbi Valier) avvisò convenevole di assumere sopra sé ogni carico con qualunque potesse esser la spesa, che leggeri non era” (G. Torresan 1857). Questo brano, tratto da uno scritto che celebra la figura del patrizio veneto Gerolamo Maria, ci descrive lo stato di fatto dei due oratori alla metà dell’Ottocento. Pochi anni prima, nel 1832 si era proceduto al trasferimento dal cimitero del sagrato dell’ar- sito dà una spiegazione più personale: «Il Bellissimo Concorso nasce nel 2001 dalla constatazione della curva culturale discendente dell’Arme. Preoccupato dalla situazione, l’Arme decide di cercare un rimedio che fosse funzionale e allo stesso tempo divertente. La trovata è questo concorso, che procura a tutt’oggi gaudio all’Arme e ai suoi amici suggeritori. Da qui nasce il concorso, realizzato in collaborazione con la libreria “Il Punto”. Ogni mese i partecipanti ci inviano un commento di un testo (il primo round di iscrizione scade il 31 marzo). Le e-mail più accattivanti vengono prese in considerazione e la commissione legge i testi suggeriti. Viene designato il vincitore mensile. Ad agosto si chiude, e intorno a settembre verrà proclamato il vincitore, con festa finale. Due libri a scelta in palio al vincitore. Un libro al secondo e uno al suggeritore più costante». Per maggiori informazioni visitare il sito del concorso: www.libreriailpunto.it/bc. Angela Deganis cipretale al declivio a ponente della chiesa. Nel 1840 la condizione dell’oratorio venne considerata “rovinosa” e l’arciprete Graziani ne promosse la ricostruzione come cappella del cimitero, funzione che ancora oggi mantiene, venendo utilizzata inoltre anche per la recita del rosario. Ai lavori provvide in buona parte Girolamo Maria Balbi Valier. L’edificio è composto da un corpo principale più alto, lungo il cui asse longitudinale si succedono i tre volumi del pronao, della navata e dell’abside-coro, e da due elementi simmetrici posti lateralmente all’abside stessa: la sacrestia e un locale adibito a deposito degli oggetti utilizzati nei riti funebri. La chiesa, caratterizzata dal protiro a colonnato di i- spirazione neoclassica dove colonne, capitelli, trabeazione e frontone sono completamente in pietra, è ben visibile anche in lontananza per la posizione sopraelevata: annuncia la chiesa e conserva le tombe del Balbi Valier e di alcuni familiari. Nel piccolo spazio del coro, racchiuso dalla posizione dell’altare, troviamo una pala. Da notare due disegni graffiti sull’intonaco esterno che raffigurano, a scala reale, la colonna e l’architrave del pronao, testimonianza originale del cantiere di ristrutturazione dell’edificio. Per saperne di più potete consultare “La Pieve di Soligo…” a cura di D. Gasparini e “Il Quartier del Piave e la Valle del Soligo” di E. Dall’Anese e P. Martorel. Marco Merello e L’AZiON Spettacoli C T eatro ODERZO Mercoledì 31 marzo chiude la rassegna teatrale del Teatro Cristallo. Martina Colombari e Giampaolo Morelli interpretano la commedia “Gino non si tocca più”. Inizio alle 21.15. Biglietti: platea 18 euro, galleria 13 euro (ridotti 11). CISON Mercoledì 31 marzo, alle 20.15 al teatro La Loggia, terzo appuntamento con la rassegna “Cinema... ricerca il tuo spazio”. Proiezione del film “Fahrenheit 451” (fantascienza drammatico). Organizza il Gruppo Giovani. TELECHIARA meglio lo sport o il computer? Sfide all’aria aperta o sfide informatiche? Sono i sostenitori di queste due posizioni che si scontreranno lunedì 29 marzo, alle 21 (replica mercoledì alle 23.15), a “Gollum”. Martedì sera alle 23.15 “Cammini” visita Casa Santa Chiara a Padova, dimora di speranza per i malati di Aids. Nella seconda parte un ragazzo racconta come ha smesso di fumare. I “Ragazzi del Novecento” continuano a raccontare i tempi delle tessere annonarie. Ci sono un paio di rubriche per aiutarci a vivere la Quaresima: gli “Itinerari quaresimali” ogni giorno alle 16, e le “Catechesi” del cardinale Tettamanzi il sabato alle 12. È 27 marzo sabato domenica lunedì CONEGLIANO Venerdì 26, alle 20.45, al patronato Costantini-Fiorentini di Ceneda quarto appuntamento con la rassegna “Altri popoli, altre culture, altri film”: il film di questa sera è “La estrategia del caracol” (Colombia 1993). Il 2 aprile toccherà a “Heremakono - Aspettando la felicità” (Mauritania 2002). Ingresso libero. 28 marzo CONEGLIANO Venerdì 26, alle 20.45, all’auditorium del collegio Immacolata proiezione del film “Casomai” di Alessandro D’Alatri. Nell’ambito della rassegna “Nuovo cinema italiano” promossa dal circolo “Laura Vicuna”. martedì FREGONA Sabato 27, alle 20.30 al centro sociale, ultimo appuntamento con la rassegna teatrale “Un sorriso a Fregona”. La Compagnia vittoriese del teatro veneto propone “Quando al paese mezogiorno sona”. Ingresso gratuito. CINEFORUM 29 marzo CORDIGNANO Sabato 27, alle 21 al teatro Francesconi, la compagnia teatrale “Ex allievi del Toti” di Trieste presenta lo spettacolo “Acqua de mar no ciapa savon - Storie de ziel, de tera, de mar”, commedia in due atti di Cappelletti e Paghi. Biglietti: interi 7 euro; ridotti 4 euro. Per informazioni telefono 334-3027242. 30 marzo MERCOLEDÌ 31 Mercoledì 31, alle 10.30 all’auditorium Dina Orsi, la compagnia Centro teatrale Corniani porta in scena la commedia “Il gatto che non aveva gli stivali” nell’ambito della rassegna “Il teatro che non c’è”, rivolta agli alunni delle scuole materne ed elementari. Informazioni e prenotazioni allo 0438-62131. 31 marzo TEATRO PER BAMBINI CONEGLIANO Venerdì 26, alle 21, all’auditorium Dina Orsi rappresentazione teatrale “Caccia al coniglio”. Lo spettacolo, promosso dall’Itis Galilei, affronta il tema dei condizionamenti sociali che tendono a massificare gli individui. Ingresso libero. 1 aprile TEATRO 17 In tivù la “qualità” fa le ore piccole... programmatori (quella del 1976 di è nota: i telespetda Gianfranco Da Re presentata tatori vogliono Corrado, con altro. Si può obiettare, limitan- Dora Moroni) ci hanno abituadomi a un solo esempio, che ti a tenere acceso il televisore non sempre i direttori di rete lo tutta la domenica pomeriggio; sanno: lunedì 22 marzo, su Rai- poi con “Pronto, Raffaella?”, dal due “Excalibur - Luned’Italia” 1983, siamo stati indotti ad acha avuto poco più di un milione cendere l’apparecchio ogni giore mezzo di telespettatori (poco no a ora di pranzo; con “Quelli più del 5% del totale), calati a cir- della notte”, nel 1985, Renzo Arca 850 mila dopo le 22. Ben al di bore e la sua compagnia ci hansotto degli obiettivi della rete. no fatti diventare nottambuli. Forse è ora di capovolgere il Oggi sono molte, forse troppe, luogo comune: non sono i tele- le case in cui il piccolo schermo spettatori che vogliono certe tra- è sempre acceso perché “tiene smissioni, ma le reti che vo- compagnia”, ed è un fatto che il gliono un certo tipo di spettato- tempo che possiamo dedicare a ri. Ci hanno addomesticati poco noi stessi è diventato sempre di per volta; con “Domenica in” meno. Intanto noi siamo dispo- sti ad accettare interruzioni pubblicitarie in tutti i programmi (sono riusciti a infilarle anche nei tg Rai, dividendo il notiziario dallo sport), maggiore volgarità dei presentatori, livelli di qualità più bassi, recitazione approssimativa nelle “fiction”, e via dicendo. Insomma siamo diventati i telespettatori ideali per la tivù che ci viene propinata. Un suggerimento per cambiare è di utilizzare i videoregistratori che ci sono in molte case: registrare i programmi trasmessi in orari scomodi, e guardarli quando non c’è niente di interessante, dà anche il vantaggio di poter saltare gli spot pubblicitari, e non è poco. PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR 2 aprile C inema & mercoledì Brividi al cinema? Ultimamente è possibile sentirli solo se l’impianto di riscaldamento del cinema (in inverno) o quello dell’aria condizionata (in estate) è guasto. Per questo va lodato lo sforzo del regista Mathieu Kassovitz (I fiumi di Porpora) di proporci un distillato di pura tensione che ha però raggiunto solo in parte lo scopo prefissatosi: quello di terrorizzare e angosciare il pubblico. La trama è un concentrato di luoghi comuni, si va dal tema dello psichiatra che impazzisce a quello, se possibile ancor più abusato, del fantasma che si mette in contatto con un vivente per ottenere una giusta e salvifica vendetta (per entrambi). Non manca il segreto nascosto nel solito scantinato della solita casetta nella stereotipata provincia americana. Nonostante l’originalità sia scaduta e gli ingredienti siano sempre gli stessi, Kassovitz sforna un bel primo tempo dove le inquadrature creano tensione e le attrici Halle Berry e Penelope Cruz risultano convincenti nei loro ruoli di pazze per necessità. Il resto del film con la soluzione dell’enigma è dignitoso e riserva qualche altro scherzetto per le coronarie più traballanti. Il contro finale (quella scena che segue alla conclusione della vicenda e che di solito è un pretesto per un sequel) è inutile e controproducente, dimostra soltanto come la mecca del cinema sia capace di rendere qualunque regista omogeneo al suo modo di pensare il cinema. (IDL) giovedì Regia: Mathieu Kassovitz Cast: Halle Berry, Penelope Cruz, Robert Downey Jr venerdì GOTHIKA ertamente è capitato anche a voi di chiedervi perché i programmi più interessanti vanno in onda a tarda ora, quando vi si chiudono gli occhi per il sonno, mentre in prima serata non trovate niente di decente. Per esempio, perché le interessantissime inchieste di “Report” (zeppe di fatti e dati circostanziati, non di opinioni) solo raramente conquistano la prima serata di Raitre, e i racconti di imprese sportive di Simona Ercolani in “Sfide” (che sanno mostrare l’aspetto agonistico, e anche eroico, senza eccitare gli animi) rimangono confinati alle 23.45? Non potrebbero essere un valido antidoto per tante chiacchiere a vuoto sul calcio? Non c’è proprio niente di Retequattro che potrebbe far posto ai documentari di “Appuntamento con la storia”? Sono solo alcuni esempi, e la risposta dei Domenica 28 marzo 2004 TV R A Sua immagine. shall; Retequattro preIn prima serata, alle 21, senta i telefilm “Falsi vasu Italia 1 c’è il cartone Le lori” e “I conti non tornadodici fatiche di Asteno” della serie Criminal rix. Su Raidue va in onda Intent; e su Raitre, per il film drammatico per aGaia - Il pianeta che vidulti Un verdetto diffive, Mario Tozzi (foto) parcile con Beau Bridges e E. G. Mar- la di “Inferno”. L media Mystic Pizza di Donald Petrie con Julia Roberts. Alle 15.30 su Italia 1 c’è una versione di Heidi del 1993. Alle 15.45 Retequattro trasmette il western L’uomo del fiume nevoso di George Miller con Kirk Douglas. La serata offre la settima puntata di Orgoglio su Raiuno alle 20.45; il va- rietà Mai dire domenica su Italia 1 alle 20.30; il film drammatico Il tocco del male con Denzel Washington su Retequattro alle 21; e sulla stessa rete alle 23.30 il film drammatico Amare per sempre di Richard Attenborough, in cui si vede Serravalle di dieci anni fa. A film “Un incubo per Semir” della serie Squadra speciale Cobra 11. In serata alle 21 Canale 5 trasmette, ben lardellata di spot, la seconda parte di La compagnia dell’anello, primo dei film che il neozelandese Peter Jackson ha tratto dal capolavoro di J. R. R. Tolkien. Fra gli interpreti Elijah Wood (Frodo), Ian McKellen (Gandalf) e Viggo Mortensen (Aragorn). Mentre su Retequattro va in onda il thriller Fino a prova contraria di e con Clint Eastwood. Più tardi, alle 23.35 Appuntamento con la storia presenta “Il Barone Rosso”. P Korda, del 1942, con Sabu. Alle 17 Retequattro manda in onda un western classico, Sfida nella valle dei Comanche con Audie Murphy. In serata, alle 21 su Raidue c’è il film d’avventura Ignition - Dieci secondi alla fine di Yves Simoneau con Bill Pullman (foto) e Lena Olin; su Retequattro il film d’azione Daylight Trappola nel tunnel con Sylvester Stallone, su Raitre Giovanni Floris conduce Ballarò e su Italia 1 va in onda Le iene Show. U La serata è ricca di offerte: dalla terza parte di Sospetti 2, con Sebastiano Somma e Romina Mondello, su Raidue alle 21, al film commedia Paulie - Il pappagallo che parlava troppo di John Roberts con Gene Rowlands, su Italia 1, ai telefilm “Lettere dal carcere” e “Debiti di gioco” della serie Siska su Retequattro. Alle 21.30 Valerio Massimo Manfredi parla di Dionisio di Siracusa in Stargate, su La 7. Alle 23, su Italia 1, c’è la nuova serie di telefilm Six Feet Under, e alle 23.40 Raitre trasmette il varietà BRA - Braccia rubate all’agricoltura con Serena Dandini. I e Ray Bolger, Aprile a Parigi. In serata, alle 21, su Raitre ritorna Carlo Lucarelli per presentare “La storia delle Brigate Rosse” per Blu notte - Misteri Italiani. Su Raiuno Terence Hill e Nino Frassica indagano in Don Matteo, “Indagine riservata” e “L’estraneo”; Stefano Ac- corsi è il protagonista della commedia Santa Maradona di Marco Poeti, su Raidue; Eddie Murphy è Un piedipiatti a Beverly Hills 3 su Italia 1 e Fernandel e Gino Cervi si contendono la simpatia degli spettatori in Il ritorno di Don Camillo di Julien Duvivier su Retequattro. R In serata alle 21, su Raiuno, Il che l’ha occupata in The Rock di commissario Rex si ocMichael Bay; gli agenti di cupa dei casi “Sotto narcoC.S.I. - Scena del crimisi” e “Roulette russa”; su ne sono alle prese con “ViRaitre Sean Connery (foto) deo snuff” e “Branco” su Iè un ex agente segreto che talia 1; mentre su Canale 5 cerca di riprendere AlcaClaudio Bisio presenta i cotraz al generale Ed Harris mici di Zelig Circus. aiuno ripropone L’ispettore Derrick, Horst Tappert, in “Il testimone di Karuhn”, alle 15. Il pomeriggio sportivo offre il Torneo 6 nazioni di rugby, su La 7 dalle 15; l’Italia affronta il Galles. Alle 17.15 su Raiuno Andrea Sarubbi presenta la rubrica religiosa a mattinata si apre alle 9.05, su La 7, con il film d’avventura Capitan Kidd, del 1945, con Charles Laughton. La Messa viene trasmessa su Raiuno dal carcere di Rebibbia, alle 10.55. Alle 15 La 7 presenta il film comlle 13, su Raiuno, Alessandro Di Pietro si occupa di vacanze e agenzie di viaggi in Occhio alla spesa. Nel pomeriggio di Italia 1 troviamo i cartoni Detective Conan alle 14 e I Simpson alle 14.30. Alle 19 Raidue presenta il teleer la serie di documentari di Il mio Novecento, di Rai Educational, Raitre presenta “Elia Toaff” alle 13.05. Alle 14 La 7 trasmette il film d’avventura Il libro della giungla di Zoltan n classico film inglese d’avventura, Le quattro piume, girato nel 1939 da Zoltan Korda, è riproposto da La 7 alle 14. Un film commedia è invece su Retequattro alle 16.40, Missili in giardino di Leo McCarey con Paul Newman e Joanne Woodward. l pomeriggio di Raitre prevede Screen Saver, in cui Federico Taddia presenta i video girati dagli studenti delle medie, alle 15.50; i cartoni delle Storie del Fantabosco alle 16.10, e La melevisione alle 16.30. Alle 16.40 su Retequattro c’è una commedia del 1952 con Doris Day aitre apre la giornata con la rubrica La storia siamo noi di Giovanni Minoli, alle 8.05. Un romanzo di Jules Verne è il soggetto del film Viaggio al centro della Terra del 1959 con Pat Boone e James Mason, su Retequattro alle 16. dai Nostri Paesi Vittorio Veneto LE SUORE DELL’ANTONIANO:TUTTO PER I BAMBINI “Sotto lo sguardo di padre Annibale ogni giorno si rinnova l’amore” S i sentirebbe davvero a suo agio padre Annibale Maria di Francia se visitasse l’Istituto Antoniano di Vittorio Veneto. Perché il padre degli orfani e dei poveri che fondò nel 1887 la Congregazione delle Figlie del Divino Zelo riuscirebbe a veder concretizzato l’amore per il prossimo più bisognoso. All’Antoniano di via Vittorio Emanuele II, chiamato così perché posto sotto la protezione di sant’Antonio, ci sono otto suore fra le quali due filippine che sostengono economicamente e affettuosamente i bambini in difficoltà. Se il segreto dell’educazione è l’amore, come diceva padre Annibale, qui l’amore si con- cretizza in varie forme e si effonde verso ogni forma di povertà. All’Istituto Antoniano sono affidati dodici bambini con difficoltà familiari. Qui le suore si occupano del loro mantenimento. Poi c’è la scuola materna frequentata da 58 bambini dai 3 ai 6 anni (in un miscuglio di etnie Italia, Cina, Camerun, Pakistan, Marocco, Costa d’Avorio…) dove oltre alle normali attività didattiche vengono impartite lezioni di danza, di inglese e psicomotricità svolte da insegnanti laiche. La scuola dispone di ampie sale gioco, saloni, cortili attrezzati e una mensa con cucina interna. Non solo. L’Istituto accoglie altri 40 bambini delle scuole elementari e medie con il ser vizio di semiconvitto. Il doposcuola è attivo ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17.30. In totale, nove insegnanti seguono bambini e adolescenti nel loro percorso educativo. L’Istituto è come una grande famiglia. Chi non può pagare le rette viene il loro apostolato specifico in missioni, parrocchie, santuari, centri di spiritualità e di diffusione della preghiera per le vocazioni, scuole di ogni ordine e grado, collegi, istituti per portatori di handicap, centri sociali per l’accoglienza per minori e mamme in difficoltà. I membri delle due famiglie sono un migliaio, sparsi in tutti i continenti. (FG) aiutato o al massimo viene chiesta una cifra simbolica. Questo nella maggior parte dei casi avviene per i bambini extracomunitari in difficoltà. «Chi ha bisogno di venire qui può farlo – afferma suor Marilena – e in caso di gravi necessità accogliamo bambini delle materne a metà anno scolastico. Le porte sono aperte tutti i giorni dalle sette di mattina alle sette di sera. I genitori che lavorano e hanno problemi possono rivolgersi a noi. Già alle 7.30 del mattino ci sono una quindicina di bambini in fila che noi provvediamo ad accompagnare a scuola o che custodiamo perché i genitori devono recarsi presto al lavoro». SABATO 27 Inizia la “Settimana scientifica” al collegio San Giuseppe, e la “Settimana interculturale” alle scuole elementari del secondo circolo. (vedi articolo pagina seguente) Alle 14.30 per il ciclo di passeggiate “Anziani al passo coi tempi” organizzato dal Comune, ritrovo alla chiesa di Longhere e partenza per il giro di Vizza, con il professor Guido Tonon per guida. Alle 15 nell’aula magna dell’Itis, incontro “La città amica dei bambini - Dieci proposte per il programma” organizzato dai Democratici di Sinistra. Intervengono due funzionarie del servizio politiche familiari dell’Emilia Romagna. Info: 335 7294572 DOMENICA 28 Alle 16, in cattedrale, concerto di Quaresima con il Coro della Cattedrale. Durante il concerto ci sarà l’inaugurazione dei restauri del dipinto: “Il Battesimo di Gesù” di Dario Varotari. (vedi articolo pagina seguente) È aperta a palazzo Piazzoni la mostra fotografica “Il Vittoriese di Giulio Marino”. Apertura: ogni giorno escluso il lunedì dalle 15 alle 19. Fino al 18 aprile. LUNEDÌ 29 Alle 20.15, dalle Suore di Maria Bambina in via San Tiziano, veglia di preghiera e di canti come ogni ultimo lunedì del mese. Alle 20.45, alla libreria Fenice, Da- LA STORIA: “Figlie del Divino Zelo” a Vittorio dal 1949 Vittorio Veneto le “Figlie del Divino Zelo” sono presenti nella sede dell’ex istituto Ricci dal 1949. La sede centrale è a Roma. Ma l’ordine nasce a Messina nel 1887. Le due famiglie religiose fondate da padre Annibale Di Francia (le Figlie del Divino Zelo e i Rogazionisti) sono oggi presenti in tutto il mondo in 64 comunità e con A VENERDÌ 26 MARZO Alle 17.30 convegno in biblioteca “L’assistenza psicologica ai malati stomizzati”. (Vedi articolo pagina seguente) Alle 20.30, nell’aula magna del collegio San Giuseppe, concerto per viola, violino e violoncello del quintetto viennese di Olga Sandor. Con musiche di Couperin, Dvorak e Schubert. Alle 20.30, nella cripta della cattedrale, Via Crucis guidata dal gruppo missionario; alla stessa ora, a Santa Giustina, Via Crucis guidata dagli scout. Alle 20.45, al patronato di Ceneda, per la rassegna cinematografica “Altri popoli, altre culture, altri film” proiezione di “La strategia della lumaca”. Di Sergio Cabreras (Colombia). Alle 21, in cattedrale, concerto di composizioni sacre di Mozart, tra le quali il “Davide penitente”, scritto su versi attribuiti al Da Ponte. Primo appuntamento del “Simposio Mozart Da Ponte”. (vedi articolo a pag. 14) SARÀ CANONIZZATO A MAGGIO IL FONDATORE I l prossimo 16 maggio a San Pietro in Roma ci sarà la canonizzazione del beato padre Annibale di Francia, insieme ad altri cinque santi. «Per l’occasione – spiegano le suore – anche noi saremo a Roma con tutta la famiglia dell’Antoniano e con i bambini interni accompagnati da alcuni genitori. Il pellegrinaggio è in programma dal 15 al 17 maggio. Ma ci sarà una festa solenne anche nel nostro Istituto e organizzeremo dei momenti di preghiera anche nella parrocchia di Salsa». «C’è un miracolo attribuito a padre Annibale di Francia – spiegano le suore – e riguarda Charisse Nicole Diaz, una bambina filippina alla quale nel 1993, pochi giorni dopo la nascita, venne diagnosticata una meningite batterica senza scampo. La bambina durante il ricovero in ospedale tenne sempre accanto a sé la reliquia di padre Annibale e inspiegabilmente guarì». Il Papa ha dichiarato formalmente l’esistenza del miracolo e quindi ci sono i requisiti per la canonizzazione. (FG) La sede dell’Antoniano, in centro. La direttrice è suor Concettina Alberti che è anche responsabile della casa d’accoglienza “La Provvidenza”. Una casa sorta nel 2000 in collaborazione con la Caritas. «Ogni anno – dice suor Lucia – più di cento donne extracomunitarie in diffi- rio Marini incontra “Moby Dick” di Herman Melville. Per il ciclo “In viaggio”. MARTEDÌ 30 Sono aperte le iscrizioni per il pellegrinaggio a Roma dal 15 al 17 maggio per la canonizzazione di padre Annibale Maria di Francia. Quota di partecipazione 150 mila euro. Informazioni all’Istituto Antoniano telefono 0438-53183. MERCOLEDÌ 31 Alle 20.30, in biblioteca, conferenza dal tema “La sicurezza della filiera alimentare: le carni macellate”. Organizzano il Comune e l’Ulss 7 nell’ambito della campagna “La vita è un… bidone”. GIOVEDÌ 1º APRILE coltà passano di qui alla ricerca di un lavoro e di un po’ di autonomia. Per loro disponiamo di diciotto posti con una cucina in comune. La loro permanenza va dai 15 giorni a un mese in attesa che trovino una sistemazione». Francesca Gallo Al Piccolo Rifugio inizia oggi la sperimentazione di “Porte aperte”: più accoglienza per i disabili gravi. Le famiglie dei disabili e i volontari che vogliono partecipare al progetto possono chiamare il Piccolo Rifugio: 0438-57796. Alle 20.30, nell’aula magna del collegio San Giuseppe, conferenza “Gli adolescenti: questi sconosciuti”. Interverrà Carlo Baruffi, professore universitario di didattica e pedagogia. Si svolge questa sera il consiglio comunale. Farmacia di turno: Comunale 2, San Giacomo, piazza Fiume, telefono 0438-500351. 20 Coll. S. Giuseppe, a tutta scienza S’ apre alla scuola Santa Giovanna d’Arco la “Settimana delle scienze”. Da sabato 27 marzo a sabato 3 marzo al posto delle lezioni ordinarie approfondimenti, conferenze e relazioni, aperte anche al pubblico. Unico il filo conduttore: “Il clima: variazioni ed effetti”. Gli interventi degli esperti ne affronteranno le varie sfaccettature: l’astronomia che influenza il cli- e L’AZiON Vittorio Veneto Domenica 28 marzo 2004 ma, il clima che influenza l’uomo, clima e alimentazione, studi sul clima e meteorologia; ci sarà anche una relazione su “I palù del Quartier del Piave: microclima e conseguenti vantaggi per flora e fauna” di Mary Dorigo, giovedì 1 alle 8.50. Spazio poi alle relazioni degli studenti, tra cui un approfondimento sul clima di Vittorio Veneto (sabato 27 alle 10). (TB) SETTIMANA INTERCULTURALE / IL MONDO ALLE SCUOLE ELEMENTARI “A. PARRAVICINI” L e scuole elementari del secondo Circolo didattico di Vittorio organizzeranno, dal 29 marzo al 3 aprile, la settimana interculturale che è una delle iniziative previste nel percorso didattico-educativo inserito in un più ampio progetto di Rete, denominato “Tantisguardi”, che è stato condiviso anche dagli insegnanti del primo I MESTI FUNERALI DI SILVIA COAN CIKHHCIHICHHIHICHICH Circolo di Vittorio e Conegliano, con il coordinamento della professoressa Tiziana Bet. Durante la “Settimana” vi sarà l’inter vento nelle classi di mediatori culturali di diverse nazionalità, che faranno conoscere agli alunni gli aspetti più caratteristici dei loro paesi. Attraverso la musica, le danze, gli oggetti, gli usi e costumi della loro cultura trasporteranno i bambini in un mondo “diverso”, entusiasmandoli come già lo scorso anno. Sabato 27, quasi ad anteprima della Settimana, ci sarà l’inter vento di un rappresentante vittoriese di Amnesty International nelle classi quarta e quinta della elementare Crispi per educare le nuove generazioni al ri- CATTEDRALE Un abbraccio, Silvia Festa per la pala Varotari S A i è uccisa gettandosi sotto un treno a Salsa giovedì 18 marzo Silvia Coan, 32 anni, di Serravalle. Si era laureata in ingegneria aerospaziale; nel 1999 aveva scelto di entrare nel monastero di clausura di San Giacomo; nel 2000 aveva indossato l’abito di novizia col nome di suor Maria Tiziana. Qualche mese fa era uscita dal monastero tornando a vivere con la madre, e manifestando segni del suo profondo travaglio interiore, della sua sofferenza psichica. I funerali si sono svolti lunedì 22 a Serravalle, nel duomo stracolmo e silenzioso. Li ha celebrati il Ve- Un momento del funerale di Silvia, nel Duomo di Serravalle scovo, che ha ricordato anzitutto la tenacia, l’intelligenza, la volontà, i grandi ideali di Silvia. «L’amore di Dio rende perfetti tutti gli aspetti positivi di lei», ha aggiunto. Difficile scrivere di lei e per lei. Difficile trovare parole. Hanno provato – col cuore in mano – a intervenire Marcello e Loredana Polizzi dell’Aitsam. Riportiamo qui sotto il loro intervento. Tommaso Bisagno L’ADDIO A SILVIA / POLIZZI:“CHE COSA NOI GENITORI NON ABBIAMO ASCOLTATO?” C i è stata chiesta una riflessione su quanto è accaduto a Silvia. Una riflessione come responsabili di un’associazione che da 20 anni lotta perché venga garantita la tutela della salute mentale, perché ci siano servizi, strutture adeguate, perché ci siano psichiatri e operatori in grado di accompagnare i nostri giovani nella difficile risalita per ritrovare qualità di vita. Ma non è come associazione che desideriamo riflettere. È come genitori che vogliamo condividere i nostri sentimenti. Angoscia. Dolore sordo, profondo. Paura. E ci si domanda perché? In che cosa abbiamo sbagliato noi genitori di questi giovani che abbiamo visto crescere “apparentemente” sereni, con i quali pensiamo di avere un buon rapporto, fatto di confidenza, di ascolto, di sostegno, senza giudizi, pronti ad aiutarli ad affrontare con loro, non per loro, i problemi. Che abbiamo visto entrare nel mondo forniti, ci pare- va, di sufficienti strumenti per farlo. Figli dei quali abbiamo sentito e sentiamo l’affetto e la stima, la tenerezza e la presenza vigile e il sostegno nei momenti di nostre difficoltà, godendo di questo meraviglioso scambio di ruoli. Che cosa non abbiamo ascoltato? Che cosa non abbiamo capito? Perché una nostra figlia, giovane, bella, intelligente, simpatica, solare, dono per chiunque la incontrasse, prende una decisione così dolorosa e radicale? Perché ai nostri figli manca la speranza? Perché si sentono così profondamente soli? Talvolta in altri casi accaduti in passato, anche recente, ci è venuto di pensare: “dobbiamo ritrovare i valori di Cristo”. Ma Silvia li aveva. Ha avuto anche il dono della fede, una fede così profonda da farle prendere una decisione non facile, nonostante la fede. Monaca di clausura. E poi il suo disorientamento, dal quale, forse, ha temuto di non poterne uscire più. E allora ci sentiamo sconcertati. Forse dob- biamo ritrovare tutti il valore dell’umiltà. E con umiltà camminare l’uno accanto all’altro togliendoci le maschere, ascoltandoci, occupandoci l’uno dell’altro. E con l’umiltà ritrovare il piacere di accettarci così come siamo per riscoprire la bellezza dell’uomo così com’è, con tutte le sue fragilità ma con una grande potenzialità: l’amore. Amore che si espande e che diventa forza e ridà speranza. Marcello e Loredana Polizzi spetto dei diritti di ciascuno, che coinvolgerà alunni e genitori. Come momento conclusivo verrà organizzata il 21e 22 maggio all’area Fenderl, una grande festa interculturale a cui parteciperanno anche gli alunni del primo Circolo di Vittorio e del primo Circolo di Conegliano, questo anche grazie alla collaborazione di associazioni culturali e di volontariato del Vittoriese e al contributo di singoli sensibili alla tematica. ll’interno del tradizionale concerto di Quaresima e Pasqua del coro della Cattedrale, che si terrà domenica 28 alle 16, con l’organo di Severino Tonon e il coro diretto da monsignor Giovanni Della Giustina, sarà inaugurata la pala Varotari recentemente restaurata per opera della Lareco. La pala, che proviene dalla chiesa veneziana di San Giovanni del Tempio o dei Furlani, è di proprietà del Demanio, ma deposta dalla Soprintendenza nel 1834 nel duomo di Ceneda, rappresenta il “Battesimo di Gesù” del pittore veronese, ma trasferitosi a Padova, Dario Varotari. Nasce nel 1539 e si dedica all’architettura ancora molto giovane e alla pittura in seguito sotto la guida di Paolo Veronese. Posta sul primo altare di sinistra, l’opera è di dimensioni notevoli (4,60x2,80 circa) ma era ancora più grande perché nel corso dei restauri eseguiti nel XIX secolo è stata rimpicciolita di una cinquantina di centimetri per inserirla entro la cornice marmorea. Si nota la linea di demarcazione netta tra la parte terrena con la scena del battesimo, la roccia a cui si appoggia Giovanni Battista nell’atto di impartire il sacramento, gli angeli, il bosco che fa da cornice e lo sfondo prospettico e la parte celeste con l’immagine di Dio padre, i cori LUTTO: i è spenta all’età di 97 anni Maria Asscomparsa Maria sunta Moretto (nella foto), Assunta Moretto delle “Sorelle della Casa S diocesana” che hanno sede in via Lioni a Vittorio. Faceva parte del primo nucleo che, circa 60 anni fa, aprì la “Casa”; al servizio della “Casa”, in particolare in cucina, ha donato tutta la sua vita.I funerali si sono svolti martedì 23 marzo in cattedrale. degli angeli e la luce divina che mette in rilievo la colomba della pace. L’attuale restauro (spesa di circa 8 mila euro) ha permesso di rimuovere le vernici, le sostanze coerenti e le vecchie ridipinture, l’applicazione di una carta giapponese (carta di riso) a protezione, la foderatura sul retro con una nuova tela di lino e di nebulizzare una vernice trasparente di protezione con lo scopo di dare omogeneità di riflessione. Isabella Mariotto I vittoriesi a Monaco dal serravallese Minuccio Minucci vedi servizio a pag. 15 LA FESTA DEI GIUSEPPE CON IL VESCOVO L’aiuto agli stomizzati abato 26 si svolge in biblioteca il convegno organizzato dall’associazione incontinenti e stomizzati di Vittorio e Conegliano. Si inizia alle 17.30. Tema “L’assistenza psicologica al paziente stomizzato”. Servirà a presentare il nuovo servizio di assistenza, che mira a sostenere i pazienti di fronte al disagio e alla perdita di autonomia che la stomia porta con sé. I relatori sono il dirigente medico Giuseppe Trentin, lo stomaterapista della Ulss Silvano Padovan, la psicologa del reparto di oncologia Nausicaa Busiol. S B uon onomastico! Nella foto i Giuseppe e le Giuseppine della città riuniti con il vescovo Giuseppe Zenti per la messa nella chiesa di San Giuseppe a Costa lo scorso 18 marzo. Al Vescovo, come anche agli ultimi due piccoli Giuseppe nati a Vittorio, è stata regalata una statua del santo che porta il loro nome. e L’AZiON Vittoriese CORDIGNANO, ORSAGO E GODEGA Ambiente, tre Comuni alleati L’ autotutela del territorio si attua attraverso la realizzazione del Distretto per l’Eccellenza Ambietale (Dea). Questo l’impegno dei Comuni di Cordignano, Godega di Sant’Urbano e Orsago per giungere ad uno sviluppo sostenibile. E proprio Cordignano ha ospitato la prima iniziativa organizzata dal Dea per spiegarne le finalità del progetto e per parlare della raccolta di rifiuti spinti e delle esigenze di inceneritori nella provincia di Treviso. Tra gli obiettivi da perseguire si colloca il monitoraggio delle condizioni attuali del territorio. Conseguentemente a ciò dovranno essere intraprese azioni per bloccare il degrado e giungere al recupero ed al miglioramento delle condizioni ambientali. «È necessario - ha spiegato l’asses- Paesaggio collinare a Conche di Villa di Cordignano sore di reparto Collot - formulare un percorso graduale che crei condizioni di sviluppo sostenibile e conduca a una mentalità di prevenzione. I settori di intervento sono molteplici: dal territorio all’agricoltura, dall’industria e artigianato all’ecologia, dai servizi al commercio». Per esempio potrebbe essere attuata, attraverso la collaborazione con gli agricoltori, una riduzione dell’utilizzo dei fitofarmaci, e ancora perseguito lo scopo che nel territorio dei tre Comuni non vengano coltivati prodotti Ogm. Nell’edilizia la tutela dell’ambiente dovrebbe trovare concretizzazione nella bioarchitettura, il commercio e la distribuzione verrebbero sollecitati a ridurre gli imballaggi non rinnovabili. Il tutto porterebbe alla possibilità di richiesta di certificazione di qualità del territorio del Dea. E per giungere alla qualità ambientale si può, ad esempio, iniziare a ridurre la quantità dei rifiuti e a differenziare al mas- OLTRE AL PARCO DEI CARBONAI strazione comunale si impegna a versare 2 mila euro per i lavori effettuati dall’associazione dal 1999 al 2003 e, d’ora in poi, mille euro annui di contributo. La Pro Belvedere si occuperà oltre che a portare a termine gli interventi nelle zone già consolidate, anche a provvedere alla manutenzione di un tratto del torrente Ruio. La Comunità Montana, la quale ha espresso l’impossibilità a contribuire economicamente, ha da parte sua sottoscritto una polizza assicurativa che tutelerà i volontari in caso di incidenti o inconvenienti. La seconda convenzione stabilisce invece che l’associazione si occupi, per i prossimi quattro anni, di effettuare i lavori che si rendessero necessari presso il parco dei Carbonai. L’Amministrazione, oltre al contributo prefissato integrerà, di volta in volta, a seconda delle necessità, l’eventuale importo mancante, dal momento che trattandosi di strutture montane, prevalentemente in legno, i costi risultano solitamente elevati. Continuerà inoltre la presenza e l’impegno degli Ex Carbonai. (GDN) Strada del Patriarca Pro Belvedere al lavoro L’ associazione Pro Belvedere di Cordignano continua l’impegno che negli anni sta portando avanti non solo in termini di promozione e valorizzazione del territorio, ma anche di salvaguardia e sistemazione dei luoghi di particolare pregio ambientale e culturale. A tale proposito sono state recentemente stipulate due convenzioni tra il gruppo che opera nella frazione di Villa di Cordignano e l’Amministrazione comunale. Oggetto dei documenti è la manutenzione del Parco dei Carbonai in località Lamar e dell’itinerario naturalistico escursionistico denominato il “Sentiero del Patriarca”. Quest’ultimo costituisce uno dei tracciati più antichi della zona essendo stato realizzato su invito del Patriarca di Aquileia Raimondo Della Torre nel 1200 per offrire una via di comunicazione tra il Cansiglio e l’Alpago. La Comunità Montana della Prealpi Trevigiane si era interessata al sentiero per quattro anni fino al 1999. Grazie al suo intervento economico era stato completato il ripristino e la pulizia dell’itinerario. I membri della Pro Belvedere, anche dopo tale scadenza, si erano dati da fare per proseguire l’opera di manutenzione e pulizia di volta in volta necessarie. Ora, attraverso la convenzione con il Comune viene data maggior ufficialità all’opera di volontariato. L’Ammini- SARMEDE: Via libera della Regione alla Variante al Prg L a variante al Piano regolatore generale del Comune di Sarmede è in dirittura di arrivo. Nei giorni scorsi la documen- tazione è stata oggetto di valutazione da parte della Commissione tecnica regionale (Ctr), che ha accolto al 99,9 per cento la pro- posta inoltrata dall’Amministrazione. Con buona probabilità già dalla prossima estate i cittadini, che attendono la risposta definitiva della Regione, potranno avviare le pratiche necessarie per realizzare quanto consentito dalla variante. simo. Di questo ha parlato Laura Puppato, sindaco di Montebelluna, la quale ha presentato l’esperienza attuata, nel Comune da lei guidato, circa l’introduzione della raccolta differenziata spinta. «Si tratta - ha spiegato - di una sfida che siamo riusciti a vincere, tanto che oggi siamo il Comune del bacino TV3 con la maggiore quantità di raccolta differenziata». Per giungere a risultati che sfiorano l’80 per cento di differenziata, l’Amministrazione è partita con un’opera di informazione e sensibilizzazione non indifferenti. Tutto questo, unito alla collaborazione dei cittadini, ha permesso di ottenere ottimi risultati. La quantità dei rifiuti è stata ridotta del 25 per cento, il secco non riciclabile è diminuito del 77 per cento, la raccolta differenziata è aumentata del 33 per cento. Infine nel primo appuntamento sulla programmazione territoriale attuata dai tre Comuni sono intervenuti Paolo Camerotto, medico della delegazione gruppo Wwf Veneto e Gianluigi Salvador referente Wwf Veneto energia e rifiuti che hanno parlato delle tematiche legate agli inceneritori, all’inquinamento e al recupero del territorio. Gerda De Nardi Domenica 28 marzo 2004 21 COLLE: Il 26 viene presentato un nuovo dépliant L a Pro loco di Colle Umberto e l’assessorato alla Cultura organizzano, per venerdì 26 marzo, alle 20.45, la serata di presentazione del depliant illustrativo e informativo di Colle Umberto. “Immagini, parole e musica” è il tema dell’incontro durante il quale verranno lette delle poesie di autori collumbertesi grazie alla presenza di Paola Perin, voce recitante. Si terrà inoltre un concerto degli allievi del maestro Cristine Meyr. L’appuntamento è al centro sociale di via Capitano, l’ingresso è libero. SICUREZZA STRADALE: A SCUOLA ARRIVA “BIBITTO” D riiiiiin! Suona la campanella. I ragazzi di prima e seconda media si involano verso casa. Sanno da che parte guardare? Sanno riconoscere tutti i segnali stradali che le auto e le bici devono rispettare? Sanno come evitare di rischiare la pelle facendo gli scemi in bicicletta o a piedi… e in terza media magari anche in motorino? Un po’ di conoscenza in più in materia dovrebbe arrivare dopo Pasqua. Ci penserà “Bibitto”, uno strano alieno inventato da Emanuela Da Ros, giornalista vittoriese, e disegnato da Lorenzo Mason, universitario veneziano. “Bibitto” è il protagonista di un fumetto che arriverà nelle prime e seconde medie dei paesi della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane. Assieme al fumetto, professori preparati appositamente. Questo tandem sarà l’asse di incontri di due ore, a due classi per volta, incentrati sulla sicurezza stradale e sugli altri rischi che si incontrano tra scuola e casa, come gli atti di bullismo. L’iniziativa è parte del complessivo “Progetto sicurezza” della Comunità Montana, finanziato dalla Regione; gli interventi nelle scuole sono curate dal Cifs, consorzio di una ventina di scuole superiori presieduto dal dirigente dell’Ipsia Pittoni di Conegliano Pietro Panzarino. (TB) 22 e L’AZiON Vallata / Bellunese Domenica 28 marzo 2004 FOLLINA / E LA CASA DIVENTA “FAMIGLIA” GRAZIE A FONDI EUROPEI Viene ripristinata la giazera di Mel Venti volontari in casa di riposo I Maria Dal Pont È con piacere che ritorniamo a parlare della casa di riposo San Giuseppe di Follina. Perché è un esempio concreto di ambiente familiare: le camere sono per la maggior parte singole, i locali sono curati nei minimi particolari (dai fiori freschi nei vasi ai centrini sopra le credenze, dalle uova pasquali decorate alla riviste puntualmente aggiornate in bacheca), gli ospiti non vengono mai lasciati a se stessi. Non la chiameresti mai istituto o struttura. Casa, è il nome che le si addice. E a renderla tale sono gli operatori, diretti da Maurilio Canzian, e un bel gruppo di volontari, venti per la precisione, coordinati dal Terz’Ordine dei Servi di Maria. I volontari sono presenti tutte le mattine e tutti i pomeriggi dei giorni feriali. Due o tre per “turno” stanno semplicemente accanto ai cinquanta ospiti (e già questo è un grande servizio...) oppure li coinvolgono in attività di diverso tipo: dai lavoretti (disegni, decorazioni per Pasqua...) alla recita pomeridiana del rosario, dal canto (il martedì) alla passeggiata, dalla messa del giovedì all’incontro del “Progetto Memoria”, dalla partita a carte alla tombola. C’è chi, come la nostra propagandista Domenica Paoletti, presta servizio ogni santo giorno mettendo a disposizione di tutti le proprie abilità di parrucchiera. «Ci rifà bella la testa» commentano alcune ospiti. «L’attività dei volontari è partita praticamente con l’apertura della casa, due anni fa – racconta una di loro, Maria Dal Pont di Valmareno –. All’inizio eravamo in pochi, poi il numero è aumentato fino agli attuali 20. Siamo 19 donne e un ragazzo, Lorenzo, della Comunità di Premaor. I volontari vengono dalle fila del Terz’Ordine dei Servi di Maria, dall’Azione cattolica di Valmareno, dalla San Vincenzo, dall’Auser e qualcuno al di fuori dell’associazionismo organizzato. Tra di noi abbiamo anche quattro giovani che ci fanno ben sperare per il futuro. I paesi di provenienza sono Follina, Valmareno e Miane». Maria ci confida che vi sono alcune ospiti che hanno la sua età. Un motivo in più per rivolgerle la domanda che già ci eravamo annotati: perché questo servizio? «La gente che non dedica del tempo agli anziani non sa cosa si perde di umanità. Vedere una persona che ti sorride solo perché le porti un tè oppure perché le sei stata vicina in un giorno “no”, ti prende il cuore. Di recente una volontaria di Valmareno, che è anche catechista, ha portato qui i ragazzi di terza media. Hanno spinto le carrozzine, hanno giocato a carte, hanno portato il tè agli ospiti. Quando sono rientrati a Valmareno hanno detto al parroco: «Don Fulvio, è troppo poco un’ora!». È troppo poco un’ora per scoprire quanta umanità pulsi dietro le porte di una casa di riposo. Un’umanità che non ci può essere estranea. Mai. Federico Citron PROGETTO MEMORIA: In casa di riposo sindaco, farmacista, sacerdote... Sotto: ospiti della casa di riposo “San Giuseppe” al lavoro nel grande salone dell’istituto l Comune di Mel avrà una ghiacciaia nuova! Si tratta della giazera di quartiere Europa, che dallo scorso 8 marzo è oggetto di un consistente intervento di risistemazione e di ammodernamento, insieme alla circostante area verde. La giazera è un termine dialettale, che indica solitamente una cavernapozzo, ricavata all’interno di una collina, che veniva utilizzata per porvi del ghiaccio e conservarvi delle derrate alimentari, in particolare la carne macellata. La ghiacciaia è presente in varie località del Veneto, perché era in passato era una sorta di “frigorifero comunale”. Questo naturalmente fino a quando non si sono diffusi gli elettrodomestici, che tutti oggi abbiamo in casa. La giazera di Mel è stata per lungo tempo di proprietà di una nobile famiglia locale e il suo uso era riservato perlopiù ai soli proprietari. Fino agli anni Settanta quando il vasto ap- pezzamento di terreno che la circondava è stato venduto e su di esso sono sorte numerose abitazioni. Oggi è rimasta solo una piccola area destinata alla vegetazione, che comprende anche la giazera. L’Amministrazione comunale ha progettato di ricavarne da una parte un parco cittadino, con panchine e giochi per bambini, dall’altra vuole recuperare il manufatto, con la sistemazione di un’adeguata illuminazione esterna e interna, per renderlo appetibile alla curiosità dei visitatori. Da qui la richiesta di finanziamento inoltrata alla Comunità europea, attraverso la Regione, con lo strumento conosciuto come “Obiettivo2, misura 3.2”. L’ente locale ha ottenuto il finanziamento e quindi ha dato il via ai lavori, affidandoli agli operai della Comunità montana Val Belluna, provetti maestri in questo genere di attività. Loris Robassa C osa ci fanno il sindaco, il farmacista, l’imprenditore tessile, il ristoratore, il fruttivendolo, la bibliotecaria, il sacerdote, il professore di musica, il coro dei bambini... in casa di riposo? Partecipano a un esperimento promosso da Maurilio Canzian a Follina e nelle altre quattro strutture di cui è direttore. Si tratta del “Progetto memoria” e ha un duplice obiettivo: stimolare negli ospiti la voglia di “apprendere” e “portare in superficie” ricordi “depositati” nella memoria. E così si scopre che persone come Giacomo di Valmareno hanno una curiosità e una saggezza insospettate prima dell’avvio del progetto. Che, in questa prima fase, è iniziato lo scorso gennaio e terminerà a maggio. INIZIATIVA A CORBANESE Dalle elementari una fiaba musicale A lle scuole elementari di Tarzo e Corbanese non si va solo a scuola. Non immaginate solo ore grigie sui banchi a scrivere, né d’altro canto anarchia e disordine. Non immaginate: andate sabato 27 marzo, alle 15, a Ponte Maset allo stand della Pro loco a vedere “Arriva primavera”. Ossia una fiaba musicale, come Pierino e il lupo di Prokofiev, scritta da Camilla Vendrasco. Assieme a Egle Altoè e Marzia Rossetto, è lei a guidare i canti e i mimi degli attori protagonisti di questa favola: i cento alunni, tutti coinvolti a raccontare questa poetica storia della natura che si risveglia, nelle piante e negli animali. La festa, resa possibile anche dal sostegno del- l’Amministrazione e della Pro loco è solo uno dei risultati dei laboratori che fanno la particolarità delle due elementari di Tarzo. Scuola è infatti da lunedì a venerdì dalle 8.20 alle 15.20, ma poi tocca sempre alle attività integrative. Dalla musica – a Natale i due plessi congiunti hanno fatto un concerto d’auguri ai genitori – a judo e nuoto, che saranno i temi delle due prossime feste-saggio, prima del termine dei laboratori a fine maggio. L’offerta formativa tarzese alletta: la scelgono anche alunni di Conegliano, Vittorio e degli altri paesi vicini; la sceglierebbero, anzi, perché la carenza di aule ha costretto a contingentare le iscrizioni, privilegiando i residenti in paese. (TB) FOLLINA Il 2 aprile “Maria presso la Croce” È antica tradizione dei Servi di Maria celebrare il venerdì precedente il venerdì santo, la Beata Vergine Maria ai piedi della croce del Figlio, partecipe del dolore dell’umanità di Gesù, e in Lui, condividendo il dolore di tutta l’umanità. È una veglia di preghiera e contemplazione del dolore salvifico del Figlio in comunione con la Madre. «Soprattutto ai giorni nostri – spiega padre Francesco Polotto parroco di Follina – crediamo sia importante comprendere il senso del dolore della Madre e delle madri e dare una risposta di fede e speranza davanti alle tragedie che ci coinvolgono». La celebrazione “Maria presso la Croce” si tiene venerdì 2 aprile alle 20.30 nella basilica di Follina. CORBANESE: Via Crucis dei giovani della Vallata V enerdì 26 marzo, alle 20.30, parte dalla chiesa di Corbanese la Via della Croce foraniale promossa dalla Commissione giovani della forania della Vallata. Terminerà alla chiesetta del Calvario. Al rito partecipa il vescovo Giuseppe Zenti. Le riflessioni delle nove stazioni sono state preparate dai gruppi giovani della Vallata. CAMPEA: Escursione a Forcella Xoco con il prof. Marciano S abato 3 aprile l’Università adulti di Pieve organizza una passeggiata, guidata da Gianni Marciano, da Campea a Forcella Xoco. La partenza per Campea è prevista alle 14 di fronte alla scuola media di Pieve di Soligo. La collina che “custodisce” la giazera di Mel TRICHIANA: UNA VIA DEDICATA A PADRE MARCO L o scorso 1º marzo nella seduta del consiglio comunale di Trichiana, il sindaco Giorgio Balzan ha proposto, su richiesta dei comitati Imprenditori veneti Piave e Padre Marco di Pordenone, di intitolare una nuova via di Trichiana al cappuccino che salvò l’Europa dall’invasione turca il 12 settembre 1683 e che passò ripetutamente per Trichiana nei suoi viaggi missionari verso Vienna e il nord Europa facendo miracoli e chiamando alla penitenza folle innumerevoli. La via è collocata nella nuova area edificabile tra via Michele Barp e via fratelli Como ed è stata approvata all’unanimità. Trichiana è il primo Comune in provincia di Belluno che dedica una via al nuovo beato, taumaturgo del suo secolo. È ben noto agli storici locali che in località San Felice di Trichiana, presso il Piave, esisteva un passo a barca percorso da chi, da Venezia e dalla pianura veneta dopo aver percorso la mulattiera dell’attuale passo San Boldo, desiderava raggiungere l’Austria e la Germania a piedi o col mulo. Questa era perciò la via più breve percorsa da zattieri, pellegrini, mulattieri e mercanti che viaggiavano verso l’Agordino e Bressanone. Ricordiamo anche che padre Marco fece la sua prima esperienza di guardiano nel convento dei Cappuccini di Belluno, dove visse per due anni (1672-1674) presso l’attuale chiesa e monastero di San Rocco in piazza dei Martiri. Don Brunone De Toffol e L’AZiON Quartier del Piave INDAGINE A CURA DI ROBERTO FIER Pieve censisce le aziende insalubri S i chiama “Classificazione delle industrie insalubri” il documento redatto dal Comune di Pieve di Soligo per monitorare lo stato di alcune attività produttive particolarmente “delicate” presenti nel territorio comunale. Per evitare di incappare in spiacevoli equivoci, chiariamo subito come la definizione di “insalubre” venga considerata fuorviante: «Il dato fondamentale – spiega Patrizio Collatuzzo, assessore all’ambiente del Comune di Pieve di Soligo – non è tanto l’analisi di industrie che sono attualmente insalubri, quanto di quelle che, per legge, sono considerate come potenzialmente insalubri in base alle attività svolte». Il punto è chiaro: prevenire è meglio che curare. L’indagine svolta, realizzata lo scorso settembre dal Co- Q uando fra qualche anno quelli che oggi sono i ragazzi di Soligo entreranno nel centro parrocchiale e guarderanno la grande croce – 2,40x1,20 m – posta sulla parete alle spalle dell’altare, non potranno non ricordare che a portarla lì, dalla chiesa parrocchiale, sono stati loro. La traslazione è avvenuta lo scorso 12 marzo con una Via Crucis presieduta dal parroco don Walter Gatti. I ragazzi, a turno, hanno portato in spalla la croce, in un’atmosfera di meditazione e preghiera. E di dolore, perché da qualche ora si era diffusa la notizia della morte dell’undicenne Michele Donadel. I ragazzi hanno anche mune in collaborazione con lo studio professionale di consulenza ambientale del dottor Roberto Fier, riguarda circa un’ottantina di attività produttive sulle circa duecentocinquanta selezionate. Le aziende esaminate sono suddivise in due classi: la prima contiene le attività SOLIGO I ragazzi portano in spalla la nuova croce del centro parrocchiale partecipato alle spese di acquisto della croce. A tale scopo, infatti, sono stati destinati i soldi ricavati dalla vendita dei lavori realizzati nell’ambito del Grest della scorsa estate. FESTA DEI PAPÀ IN CHIESA Sempre a Soligo, lo scorso 19 marzo festa di San Giuseppe, per la prima volta è stata celebrata, alla sera, una messa per tutti i BARBISANO: Spettacolo di Paola Perin per bambini abato 27 marzo, alle 20.45, alla Nostra Famiglia di Barbisano gli attori Paola Perin (nella foto) e Simone Carniello, del Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto, propongono ai bambini la lettura animata della storia “La mamma ha fatto l’uovo”. Al termine dello spettacolo interviene l’insegnante e psicologo Marcello De Noni. Nell’ambito della rassegna dedicata ad “Affettività e sessualità” promossa dal Gruppo Giovani. S che devono essere isolate nelle campagne e tenute distanti dalle abitazioni. La seconda comprende quelle aziende che esigono l’imposizione di particolari cautele per l’incolumità del vicinato. Tanto per fare qualche esempio: nella prima classe rientrano attività come la produzione o il trattamento di sostanze chimiche (come acidi vari, benzolo, cromo, fosforo, silicio e compagnia bella), ma anche antibiotici, antiparassitari, colle, concimi, cosmetici, gas, gomma, inchiostri... Nella seconda classe rientrano invece attività come la produzione e il trattamento del cemento, del cotone, del sughero, delle pelli conciate, le vetrerie, le falegnamerie ma anche la produzione di aceto o formaggio. Cose decisamente meno deleterie delle precedenti, ma che co- papà della parrocchia. A presiedere don Fabio Dal Cin mentre l’animazione è stata curata dai bambini della scuola materna. Al termine a tutti i papà è stata consegnata la Lettera alle famiglie scritta dal vescovo Giuseppe. PIEVE: Il Castello di Susegana in cartolina V enerdì 26 marzo, alle 20.30, all’auditorium “Battistella Moccia” presso la biblioteca di Pieve di Soligo, Luisa Cigagna presenta il libro di Antonio Menegon “Il Castello di San Salvatore e Susegana nella cartolina postale”. Nel corso della serata viene proposta una videopresentazione del restauro di palazzo Odoardo. Sarà presente l’autore. MOSNIGO: Film animati per i più piccoli D omenica 28 marzo e domenica 4 aprile, pomeriggio al cinema per i bambini nella Casa degli Alpini di Mosnigo. Il 28 viene proiettato il film animato “Lillo e Stich” mentre il 4 grande schermo dedicato “Alla ricerca di Nemo”. Inizio alle 17.30. Ingresso libero e gratuito. Organizzano gruppo Alpini di Mosnigo, Comune di Moriago e Gruppo Giovani. munque possono arrecare qualche fastidio. Il risultato che ne è emerso è sostanzialmente buono, poiché sembra che la stragrande maggioranza delle aziende rispetti l’abbondante normativa in materia, riguardante le emissioni in atmosfera, gli scarichi idrici, la gestione dei rifiuti e le emissioni sonore: «Il risultato dell’indagine conferma come sia del tutto sbagliato marchiare queste industrie come insalubri, tanto che alcune di loro stanno facendo degli sforzi enormi per raggiungere delle importanti certificazioni am- Domenica 28 marzo 2004 bientali» continua l’assessore Collatuzzo, che poi spiega quale altra valenza abbia, oltre a quella preventiva, l’indagine condotta: «La catalogazione serve anche ai fini della revisione del Piano regolatore in quanto le future aree di espansione dovranno considerare la presenza di attività potenzialmente fastidiose, senza contare che nel caso in cui qualche azienda dovesse creare problemi, con questa indagine avremmo in mano molti più dati a disposizione per trovare le migliori soluzioni possibili». Andrea Zampieri CITTADINI QDP: Chiediamo trasparenza! E adesso fuori i dati! L’associazione “Cittadini per il Quartier del Piave” chiede a Pieve, e a tutti gli altri Comuni dell’area, massima trasparenza sui dati relativi all’inquinamento ambientale. Dati che faticano a uscire dai palazzi municipali. «Ma se davvero gli amministratori vogliono certificare questo territorio da un punto di vista ambientale, devono rendere note tutte le informazioni in loro possesso in materia di inquinamento ambientale. La comunicazione e il coinvolgimento della popolazione sono due requisiti della certificazione Emas» affermano i referenti dell’associazione. In questi giorni “Cittadini per il QdP” ha inviato una richiesta al Comune di Pieve per avere i dati della ricerca del dottor Fier (vedi articolo di apertura) e una al Comune di Farra per conoscere gli esiti dell’indagine svolta dal dottor Albrizio sulle aziende del Comune. Ma l’associazione non si ferma qui. Vuole, infatti, capire cosa stanno facendo gli amministratori per controllare le emissioni in atmosfera e l’inquinamento elettromagnetico. Presto sapremo se le richieste verranno soddisfatte. 23 CARENI: Cinema per grandi e bambini C ontinuano le proiezioni di film curate dall’associazione culturale Careni. Venerdì 26 (alle 21), sabato 27 (alle 19.45 e alle 22.40) e domenica 28 marzo (alle 17.30 e alle 20.30) viene proposto “Ritorno a cold mountain” con Nicole Kidman, Jude Law e Renée Zellweger. Sempre sabato 27 e domenica 28 marzo viene proiettato “Alla ricerca di Nemo”, che racconta la vita piena di pericoli sulla grande barriera corallina di un piccolo pesce pagliaccio. Sabato alle 15 e alle 17 e domenica alle 15. MOLINETTO: Mostra di fiori e piante D omenica 28 marzo chiude la Mostra di composizioni di fiori e piante da giardino e interni allestita al Molinetto della Croda di Refrontolo. Orari: sabato 14-18.30; domenica 10-12.30 e 1418.30. Per informazioni telefonare al 349-2342055. Organizza l’associazione “Molinetto della Croda” insieme al Comune di Refrontolo. 24 PER BEN 28 VOLTE DA GENNAIO Polveri sottili superati i limiti S forato 28 volte da inizio anno il limite giornaliero dei 55 microgrammi di Pm10 (polveri sottili) per metro cubo. In altre parole a Conegliano tira una brutta aria, un’aria inquinata. I dati provengono dalla centralina Arpav di via Kennedy e si riferiscono al periodo compreso tra il 1º gennaio e l’11 marzo 2004. I giorni più inquinati sono stati il 5 e 6 gennaio e il 5 e 6 febbraio, in cui i parametri di polveri sottili hanno oltrepassato i 100 µg/mc, il doppio del valore consentito dal decreto ministeriale 60 del 2002. La stessa normativa indica in 35 il numero massimo di superamenti consentiti nell’arco dell’anno: per Conegliano si fanno più vicine misure drastiche, come l’introduzione delle targhe alterne, soluzione spesso osteggiata dai cittadini per gli inevitabili disagi. La Giunta sta lavorando all’ipotesi dell’obbligo del bollino blu per le auto, un contrassegno Prende corpo l’ipotesi delle targhe alterne che indichi l’avvenuta revisione degli scarichi e il rilascio di un certificato di qualità. Ma – fa sapere l’assessore Giuseppe Buffoni – serve tempo, non è una soluzione realizzabile dall’oggi al domani. L’ipotesi targhe alterne potrebbe, invece, concretizzarsi superato il limite degli sforamenti consentiti per legge. Sono previsti inoltre degli incentivi per chi passa dal riscaldamento domestico a gasolio a quello a metano. «Il monitoraggio dell’aria è stato finanziato dal Comune di Conegliano con merito visto che è uno dei pochi della Provincia ad averlo fatto – commenta Paolo Giandon, coordinatore cittadino della Mar- LIONS CLUB: Un poster per la pace V enerdì 2 aprile, all’auditorium Dina Orsi, è in programma la cerimonia di premiazione del concorso, promosso dal Lions Club, “Un poster per la pace 2003-2004”. Giunta alla 16ª edizione, l’iniziativa ha lo scopo di diffondere ideali di pace e sentimenti di fratellanza e unione tra i popoli. La partecipazione, riservata agli alunni delle scuole medie inferiori e gruppi giovanili, ha visto la presenza di 97 istituti e circa 7 mila studenti. Durante la cerimonia verranno premiati i primi classificati di ogni scuola partecipante. VENERDÌ 26 Da oggi a domenica 28 marzo, in piazzetta XVIII Luglio, la sezione provinciale dell’Ail, associazione per la lotta alla leucemia, organizza la campagna nazionale Uova di Pasqua in favore delle attività dell’Ail. Da questa sera e per una settimana è di turno la farmacia Carli, in via Matteotti di fronte al cinema Méliès. SABATO 27 Oggi (in mattinata) e domani (in orario diurno) nei locali della Scuola enologica si tiene “Futurlegno 2004 - Nuova linfa per l’artigianato”, manife- e L’AZiON Conegliano Domenica 28 marzo 2004 gherita e responsabile della Commissione Ambiente – mancano, tuttavia, iniziative conseguenti al problema dell’inquinamento da polveri sottili. Quali risposte vengono dalla Giunta Zambon? Per ora nessuna, ci sono solo delle ipotesi». Sicuramente per migliorare la qualità dell’aria servono degli interventitampone. Ma accanto ad essi è necessario avviare misure strutturali per sradicare le cause dell’inquinamento. Cause note da tempo agli amministratori: l’eccessivo traffico in centro e l’intasamento nella circonvallazione. Al primo problema la giunta Zambon ha dato una risposta con una nuova arteria in fase di progettazione, la Colombo Est. Soluzione non condivisa dalle opposizioni che la ritengono una superstrada che attraversa il centro, con il conseguente carico di inquinamento acustico e dell’aria. Per rendere più scorrevole la percorrenza sulla circonvalla- zione la giunta sta spingendo per la realizzazione della tangenziale sud mentre dalla Margherita arriva la proposta di realizzare rotatorie ad ogni incrocio, come già fatto alla Ferrera. Un’altra soluzione possibile è di creare più accessi all’autostrada A27 per farvi confluire il traffico pesante, che è circa il 30 per cento del totale. Anche sul fronte delle campagne educative si può fare tanto come percorsi educativi nelle scuole e nei luoghi di lavori per invitare la cittadinanza, stabilendo magari anche degli incentivi, a utilizzare l’auto in modo collettivo. Infine il capitolo trasporti pubblici. Oggi su autobus e corriere viaggiano quasi esclusivamente studenti. Esperienze realizzate in altre regioni d’Italia, come la Campania, dimostrano che invertire la rotta è possibile. È il momento di pensarci seriamente. I giorni peggiori per l’aria di Conegliano LIBERALABICI: Riprese le escursioni su due ruote G li amici di “Liberalabici” hanno ricominciato a pedalare. Dallo scorso 14 marzo sono infatti riprese le uscite su due ruote dell’associazione ecologista coneglianese. Domenica questa, 28 marzo, la mèta sono i “Quadris” di Fagagna (Ud), zona umida formatasi con il riempimento di prati e pozze usate in passato per il prelievo della torba e dell’argilla, ora utilizzati come stazioni sperimentali per la reintroduzione della Cicogna bianca e dell’Ibis eremita. La partenza è fissata alle 7.42 dalla stazione di Conegliano; percorso in bici di 45 chilome- stazione a cura di Confartigianato e Gruppo Legno Arredo. Ingresso libero. Da oggi a domenica 4 aprile è possibile visitare, all’oratorio dell’Assunta di piazza Cima, la mostra “Colore e sensibilità nelle opere di Genny Lorenzon”. Orari di apertura: mercoledì 15-19, venerdì e sabato 10-12.30 e 16-20, domenica 10-12.30 e 15-20. Ingresso libero. DOMENICA 28 Il Club alpino italiano sezione di Conegliano propone per oggi due gite escursionistiche a Rifugio Nardemol-Pizzo Alto- tri; referente Gian Ugo 0434-608116. Le mète successive sono: domenica 4 aprile le risorgive del Sile (treno+bici, partenza alle 8.43, 50 chilometri in bici, referente Eros 0438959586); domenica 18 aprile sù e zò par i murazzi lungo gli antichi litorali di Lido e Pellestrina (auto+bici, partenza alle 7.30, 55 chilometri, referente Santino 0438-940728). Le escursioni continuano fino a ottobre. Liberalabici si riunisce ogni primo e terzo mercoledì del mese, alle 21, nelle ex caserme Marras di Conegliano. Gruppo dei Lagorai e con le ciaspe, per la Val Venegia, alla Baita Segantini-Pale di San Martino. Informazioni al sito www.caiconegliano.it. Alle 15.30, nella chiesa del Duomo, per la stagione dei Concerti quaresimali 2004 si esibiranno la soprano Loredana Zanchetta, il tenore Marco Cavagnis, la polifonica “Benedetto Marcello” e l’Orchestra del Veneto orientale su brani del Messiah di Haendel. Ingresso libero. LUNEDÌ 29 Alle 20.30, nel salone della parrocchia di Parè, nuovo incontro del percorso di forma- zione “Genitori in crescita”. Questa sera Maria Luisa Barbazza affronta il tema “Essere genitori in una comunità”. Informazioni e iscrizioni in parrocchia (telefono 0438-60014 oppure 62220). MERCOLEDÌ 31 Alle 10.30, all’auditorium Dina Orsi, la compagnia Centro teatrale Corniani porta in scena la commedia “Il gatto che non aveva gli stivali” nell’ambito della rassegna “Il teatro che non c’è”, rivolta agli alunni delle scuole materne ed elementari. Informazioni e prenotazioni allo 043862131. CON IL “FILO D’ARGENTO” Per gli anziani 18 volontari-factotum N on hanno le ali e nemmeno l’aureola, nessun celestiale tintinnio precede il loro passo. Eppure, chiedetelo pure agli anziani da loro assistiti se non li considerano dei veri e propri angeli in carne e ossa. Parliamo dei volontari dell’associazione “Filo d’argento”, i quali dal maggio dello scorso anno garantiscono un servizio di trasporto gratuito e di spesa a domicilio alle persone anziane in difficoltà segnalate dai Servizi sociali del Comune. I diciotto volontari dell’associazione, emanazione del circolo “Il Nettuno” dell’Auser, hanno un’età compresa tra i 50 e i 65 anni e sono quasi tutti pensionati. Danno passaggi con le loro automobili (benzina e assicurazione auto a carico del Comune) a una cinquantina di anziani coneglianesi, che hanno bisogno di essere portati dal medico o a sottoporsi a una visita specialistica in ospedale o a seguire cicli riabilitativi o a fare la spesa al supermercato. Un servizio svolto fino a poco tempo fa dagli obiettori di coscienza del Comune, ridotti ora a “mosche bianche” e destinati all’estinzione con l’avvio dal 2005 della leva volontaria. I volontari del “Filo d’argento” offrono anche un servizio di spesa a domicilio che potrebbe, entro l’anno in corso, essere esteso anche agli anziani del Comune non seguiti dai Servizi sociali e privi di una rete di sostegno. Lo prevede, almeno, il Bilancio sociale approvato di recente dal Consiglio comunale, ma l’avvio di tale servizio sarà subordinato al rinnovo della convenzione tra l’associazione presieduta da Pellegrino Rossetto e l’Amministrazione comunale. L’associazione “Filo d’argento” e l’appassionato servizio alla comunità svolto dai suoi volontari nasce da una richiesta insistente espressa dal territorio: gli amministratori e numerosi cittadini, in mancanza di un nucleo operativo cittadino, si erano rivolti all’omonimo vittoriese. «Da qui l’idea, concretizzatasi nel gennaio 2003, di mettere insieme un gruppo di volontari anche a Conegliano» racconta Rossetto, che ha intenzione di ampliare i servizi offerti. «L’idea è quella di creare, come a Vittorio, un punto di ascolto telefonico, con un numero verde e una segreteria attiva 24 ore su 24 – continua Rossetto – in modo da intercettare le segnalazioni di aiuto e i bisogni che provengono dal mondo cittadino della terza età». Ma un nodo ancora da sciogliere per poter realizzare l’ambizioso progetto, che prevede anche corsi di formazione per operatori specializzati in telesoccorso, è – come per tante altre associazioni cittadine – la sede. Attualmente, infatti, l’associazione di Rossetto è ospite del circolo “Il Nettuno” dell’Auser presso la Cgil. Per informazioni sui servizi offerti da “Filo d’argento”: 0438-66411. (FN) DINA ORSI: Spettacolo teatrale dell’Itis HUMANITAS: Il 2 aprile c’è Armando Torno V enerdì 26 marzo, alle 21, all’auditorium “Dina Orsi” di Conegliano il laboratorio teatrale dell’Itis “Galilei” presenta lo spettacolo teatrale “Caccia al coniglio”. Il lavoro è stato realizzato su un testo autoprodotto da allievi dell’Istituto secondo una tradizione consolidata ormai da anni e che ha fruttato nel passato premi e riconoscimenti alla scuola. Come ogni anno l’argomento trattato riguarda le problematiche del mondo giovanile e affronta il tema dei condizionamenti sociali che annullano autonomia e capacità critica. V enerdì 2 aprile, alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi conferenza di Armando Torno sul tema “La violenza nella storia”. Tra i libri più recenti di Torno “La moralità della violenza. Considerazioni sul male della storia” (2003) e “Le virtù dell’ozio” (2002). Torno è anche collaboratore del Corriere della Sera. Organizza il Centro Culturale Humanitas. Per informazioni telefono 340-0695431 dalle 15.30 alle 20.30. Ingresso libero. e L’AZiON Conegliano Domenica 28 marzo 2004 CARDIOLOGIA / INTERVISTA A DELISE ELEMENTARI DI CAMPOLONGO Con Capitan Eco si impara a riciclare Aritmie e scompensi novità in reparto A Pietro Delise è membro lo stesso primario), abbiamo rincontrato il dottor Delise, che con la sua solita disarmante semplicità ci ha raccontato quanto c’è di nuovo, ed è parecchio, a servizio dei pazienti, essendo la malattia di cuore ormai ai limiti della malattia sociale, conseguenza di stress ripetuti, angosce dello spendere in fretta, sempre più in fretta, la giornata. Mario Sanson Terapie personalizzate per lo scompenso cardiaco I scompensi n primis da Delise a Conegliano ci si preoccupa dello scompenso cardiaco, che è sempre e comunque ad alto rischio, con un ambulatorio in cui è stata cancellata la sfibrante fila, e dove si studiano terapie personalizzate. A partire da quella più comune che è la farmacologica, passando poi in caso di insuccesso all’impianto di un “pace maker biventricolare” (che per Conegliano e dintorni è novità vera, e vero/autentico salvavita che agisce pure da pronto e immediato defibrillatore in loco) e per concludere l’iter sulla lista dei trapianti nell’eventualità di ostinata, degenerativa cardiopatia. A Conegliano un cuore nuovo lo aspettano oggi 4-5 pazienti con altrettanti già trapiantati con successo. Se il cuore va fuori giri controlli via cellulare P iù rassicurazioni anche in caso di “cuore matto”, cioè che va fuori giri, in altri termini in aritmia. È certo sintomo che fortemente preoccupa chi se lo sente addosso, ma non è sempre clinicamente preoccupante, tant’è che Delise e la sua affiatata équipe sperimentano oggi la cosiddetta “telemedicina”. Nella fattispecie un “cardiorecorder” da portare in tasca, da poggiare al petto, sul cuore, in caso di accelerazioni sospette o quant’altro, da trasmettere poi anche via cellulare al computer dell’Unità cardiologica coneglianese, cosicché l’elettrocardiogramma “fai da te” viene ricevuto quasi in tempo reale, letto dallo specialista, che formula poi la diagnosi, avvertendo comunque subito il paziente se la faccenda è seria. Delise scrive anche importanti libri di medicina del cuore, in altri termini cura ma fa anche ricerca importante. Ed è per questo che è impaziente di ricevere una sofisticata quanto complessa apparecchiatura per le coronografie, che è ultima novità e dovrebbe essere in azione a Conegliano per il prossimo giugno. aritmie G iusto un anno fa, o giù di lì, incuriositi da quanto si andava dicendo, incontrammo Pietro Delise, cardiologo, giunto fresco primario a Conegliano. Ci lasciò una buona impressione per umanità di tratto e schiettezza. Sollecitati ora da diversi pazienti, curati e seguiti come si conviene, grazie anche agli “Amici del cuore” (associazione di volontariato di cui 25 Conegliano è arrivato Capitano Eco. Il pirata riciclone ha fatto incursione la settimana scorsa nella scuola elementare di Campolongo e lì resterà per circa due mesi, fino alla festa finale del 4 giugno. Si tratta di un’esperienza nuova per gli alunni che impareranno, attraverso il gioco, perché e come si riciclano i rifiuti. L’iniziativa, promossa dal Comune di Conegliano, assessorato all’ambiente, assieme a Savno, intende anche promuovere l’uso dell’ecocentro di via Ca’ di Villa. Il gioco si sviluppa sulla trama del racconto di Capitan Eco che parte in nave alla ricerca dell’isola delle Cento Palme, ma quando la raggiunge la trova popolata di pirati dispettosi che l’hanno resa una vera discarica. Nonostante ciò, Capitan Eco riesce a educarli alla raccolta differenziata dei rifiuti. Mettendo in ordine l’isola trova- no anche un meraviglioso tesoro di ecomonete. Da quel momento l’isola viene ribattezzata “Ecologica” e viene aperta a tutti i navigatori che vogliano portarvi i rifiuti riciclabili ottenendo così in cambio le ecomonete. Come i pirati della storia, anche i ragazzi dovranno cercare di recuperare le ecomonete del capitano portando i rifiuti riciclabili all’isola ecologica, in modo da poter riempire il salvadanaio di coccio che viene consegnato ad ogni classe all’inizio della campagna. Oltre all’ecocentro, le ecomonete si potranno guadagnare anche consegnando i materiali riciclabili presso i contenitori che verranno appositamente dislocati nel cortile scolastico. Il 4 giugno sarà la giornata conclusiva, di festa, nella quale verranno rotti i salvadanai e verranno premiate le classi che avranno raccolto più ecomonete. 26 e L’AZiON Coneglianese Domenica 28 marzo 2004 GODEGA / A FINE MAGGIO L’INAUGURAZIONE MARTEDÌ 30 MARZO Nuova biblioteca, spazi adeguati Don Albino Bizzotto e un vero “pieno” di iniziative a Bocca di Strada D M anca ancora un po’ di tempo all’inaugurazione della nuova biblioteca di Godega di Sant’Urbano, prevista per sabato 29 maggio alle 17, ma fin d’ora il Comitato della biblioteca si sta attivando perché l’appuntamento tanto atteso diventi un evento culturale di tutto rispetto. I nuovi spazi, ricavati nell’ambito della struttura della scuola media di Pianzano, dopo opportuna sistemazione, hanno permesso di creare una sala reception e spazio per postazioni multimediali, una emeroteca più sezione locale, una sala consultazione enciclopedie, una sala incontri, una sala ragazzi e la sala bambini. Quanti frequentano la biblioteca possono inoltre usufruire di spazi idonei per la lettura e lo studio. La festa di inaugurazione si inserisce quindi a pieno titolo nel ricco programma di attività proposte dal Comitato. Il calendario delle iniziative è stato preparato tenendo conto dei dati emersi da un questionario distribuito tra soci e cittadini per conoscere le preferenze dell’utenza. Tra le proposte che hanno ottenuto maggiore apprezzamento, e che oltretutto fanno parte delle attività tradizionali della biblioteca, si collocano le visite guidate pomeridiane nel territorio locale, le visite a mostre d’arte, le visite di un’intera giornata e gli spettacoli teatrali. Tra le iniziative già inserite nel taccuino degli appuntamenti va ricordata, per domenica 28 marzo, la visita guidata al museo e alla chiesa di Santa Caterina a Treviso. Il 9 maggio, sempre di pomeriggio, ci sarà un’uscita a Venezia a Ca’ Rezzonico. Domenica 6 giugno l’intera giornata sarà dedicata alla scoperta delle meraviglie artistiche di Ravenna. Sabato 7 agosto da Godega partirà un pullman per Verona, destinazione Arena dove sarà messa in scena l’opera lirica Il trovatore di Giuseppe Verdi. Gerda De Nardi opo la Via Crucis Pordenone-Aviano di domenica 28 organizzata da “Beati costruttori di pace” di cui è presidente nazionale (vedi articolo a pagina 11), don Albino Bizzotto arriva a Bocca di Strada, dove è invitato dal consiglio pastorale parrocchiale a parlare sul tema “Se la pace è possibile, è anche doverosa”, martedì 30 marzo, ANCHE A SUSEGANA AL VIA L’UNIVERSITÀ PER IL TEMPO LIBERO E L’EDUCAZIONE PERMANENTE A vviata anche a Susegana l’Università per il tempo libero e l’educazione permanente. «Ci rivolgiamo agli anziani ma non solo a loro – afferma l’assessore ai servizi sociali Roberta Brescacin – per un servizio di grande utilità sociale, per l’utilizzo concreto e costruttivo del tempo libero». L’iniziativa è partita uffi- cialmente il 10 marzo, dopo che un’assemblea pubblica aveva permesso di sondare l’interesse della cittadinanza verso questo tipo di servizio. Nuovissima la sede dell’Università che, come in numerosi altri Comuni del Coneglianese, è curata dall’Auser. Di fatto, con i suoi corsi, l’Università per il tempo libero e l’educazione permanente ha già inaugurato la nuova Alfabetizzazione, corso per stranieri I coniugi Giuseppe Nadalet e Savina Franzin, attorniati dai figli, dai nipoti e dai loro famigliari, hanno festeggiato il 50º del loro matrimonio nella chiesa parrocchiale di Campomolino, domenica 22 febbraio. La Messa di ringraziamento è stata celebrata dal fratello del festeggiato, P. Clemente M. Nadalet. La comunità parrocchiale vi ha partecipato numerosa unita al parroco don Pietro Silvestrini. Grave lutto per le suore del Santo Volto e per la comunità intera di San Fior. A 94 anni è mancata suor Pierina Carrer, che fu segretaria della venerabile suor Maria Pia Mastena, fondatrice dell’Istituto. E proprio a suor Mastena successe, nel 1951, suor Pierina, come superiora generale. In precedenza, dal 1948, aveva ricoperto il ruolo di vicaria generale. TEZZE Una ben riuscita Festa dei giovani Si è svolta, con una buona partecipazione, le Festa dei giovani della parrocchia di Tezze. Si è iniziato con la messa, completamente animata dai giovani, che si sono preparati per tempo nelle letture, creando le preghiere dei fedeli, cercando i segni dell’offertorio. biblioteca comunale che dopo Pasqua aprirà i battenti in via Conegliano 33, poco distante dal centro, nella sede che fu della Banca Commerciale. «Per agevolare la partecipazione e per promuovere il servizio – aggiunge l’assessore Brescacin – fino a maggio la partecipazione alle lezioni sarà gratuita. Sarà inoltre possibile accedere alle attività svolte nei laboratori di Conegliano in attesa che an- CON IL CTP A VAZZOLA NOZZE D’ORO A CAMPOMOLINO SAN FIOR Si è spenta a 94 anni suor Pierina Carrer alle 21, nel salone parrocchiale. Don Albino è sacerdote in prima linea nel pacifismo: i suoi Beati hanno promosso la manifestazione di sabato 20, sottoscrivendo l’appello della Tavola della pace, all’insegna dell’“Investiamo sull’Onu”, e soprattutto di un fortissimo, e incondizionale “no alle guerre”.. I I coniugi Giuseppe Nadalet e Savina Franzin, di Campomolino IN BREVE Il gruppo, composto da più di 20 ragazzi e ragazze, si incontra già da ottobre, periodicamente per creare momenti di incontro, condivisione, formazione e con la festa dei giovani ha voluto presentarsi come realtà viva e attiva nella vita parrocchiale. VISNÀ Il Concerto di primavera La Pro loco e la parrocchia di Visnà, il Comune e la Biblioteca comunale hanno organizzato, per sabato 3 aprile alle 20.45 nella chiesa parrocchiale di Visnà, il Concerto di primavera. Il concerto sarà tenuto dal famoso Corocastel di Conegliano diretto dal maestro Diego Tommasi. Durante il concerto saranno eseguiti canti e melodie di De Marzi, Padoin, Catte, Bon, Lanaro, Gervasi, Malatesta, Pedrotti, Vacchi. COLLALTO Sulle orme della Grande Guerra Il 3 aprile, alle 14, a Collalto visita guidata ad alcune opere di ingegneria militare (gallerie, trincee, osservatori) realizzate dall’esercito austro-ungarico. L’iniziativa si deve al Comitato imprenditori veneti Piave 2000, con il patrocinio del Comune di Susegana e la collaborazione del Gruppo festeggiamenti Collalto e del gruppo Alpini di Collalto. GAIARINE “Bullismo: che fare” Incontro a villa Altan A conclusione del corso per educatori, l’Amministrazione comunale di Gaiarine ha organizzato l’incontro sul tema “Bullismo: che fare?” in programma per martedì 30 marzo, alle 20.30, a villa Altan di Campomolino. Relatrice Cinzia Mion. l Comune di Vazzola, in collaborazione con il Ctp (Centro territoriale permanente) di Conegliano e l’Istituto scolastico comprensivo intende organizzare un corso di “Alfabetizzazione per cittadini stranieri con una particolare attenzione ai rapporti con il mondo della scuola e delle istituzioni”. Il corso attivato avrà inizio il 14 aprile se si raggiungerà il numero sufficiente di adesioni; il Comune offrirà i locali e il materiale didattico necessario. Avrà una durata di 60 ore e un costo di 26 euro. Il Centro territoriale permanente è un’importante istituzione pensata dal Ministero della Pubblica Istruzione in linea con le riforme della scuo- Don Albino Bizzotto L’impegno per la pace di Beati non nasce certo con l’Irak, ma si radica nei 19 anni di storia dell’organizzazione: Bosnia, RD Congo, Palestina… ma anche i comportamenti di pace attuabili nella nostra quotidianità. Tommaso Bisagno che la nostra Università cresca e si consolidi a Susegana». Il programma di fine marzo prevede per mercoledì 31 alle 15 un’ora di storia delle religioni tenuta da Aldo Cappellotto e una di diritto di famiglia con Sandro Marcuzzo. Altre lezioni riguardano i viaggi, la medicina, la storia dell’arte veneta e un argomento caro a tanti cittadini, “Dalla terra alla tavola”, proposto per saperne di più sulla coltivazione e la preparazione di pietanze in modo naturale. (AM) la e approvata in via definitiva nella Conferenza unificata (stato-regione-enti locali) del 2 marzo 2000. Il Ctp rappresenta, in pratica, un insieme di servizi e attività che garantiscono l’istruzione e la formazione degli adulti seguendo le direttive dell’Unione europea. L’Europa vede, infatti, la società attuale come “una società in formazione”. Il Ctp offre quindi un’opportunità ai cittadini extracomunitari, adulti e ragazzi sopra i 15 anni, di proseguire la loro formazione culturale, di sviluppare le proprie capacità personali e di inserirsi nuovamente in un programma di istruzione che faciliterà l’inserimento nella nostra società. Alberta Bellussi MARENO/CONCERTO QUARESIMALE L a Società operaia di mutuo soccorso di Mareno di Piave organizza già da anni due manifestazioni musicali: la Rassegna corale di ottobre e il Concerto di Natale. Nell’intento di cercar di far apprezzare ancor di più la passione per il bel canto il Consiglio direttivo ha deciso di organizzare quest’anno una terza manifestazione: ecco quindi prendere vita un Concerto quaresimale. L’esecuzione del concerto è stata affidata alla Corale San Salvatore di Su- segana, complesso che non ha bisogno di molte presentazioni. Tutti ormai conoscono la bravura di questa corale che ha ricevuto importanti riconoscimenti sia in Italia che all’estero. La serata, che s’intitolerà “Mille anni di musica”, si terrà nella chiesa arcipretale di Mareno di Piave sabato 27 marzo, alle 20.30. Il programma sarà quindi molto vario e spazierà dalla melodia gregoriana, attraverso l’arte polifonica del XVI e XVII secolo, a quella sobria e solenne contemporanea. e L’AZiON Friuli SACILE / CERIMONIA SOLENNE E GIOIOSA La comunità in festa attorno al nuovo altare N on vi poteva essere modo migliore per salutare la prima visita ufficiale del vescovo Zenti alla parrocchia di Sacile, della cerimonia con cui domenica è stato consacrato il nuovo altare del duomo cittadino; la messa del 21 marzo ha reso onore a un duomo che merita di essere conosciuto meglio prima di tutto dai suoi stessi frequentatori. Il duomo, all’inizio della cerimonia, è apparso in realtà più buio del solito, come avvolto in una penombra di mistero che sottolineava in modo, se possibile, più forte la rarità dell’evento che si stava per compiere. Al saluto delle autorità civili e del rappresentante del consiglio pastorale, è seguita la messa solenne celebrata dal Vescovo. La cerimonia è stata scandita da precisi rituali; la nel quale la consacrazione ha raggiunto il suo punto culminante, le luci dell’altare e le illuminazioni delle navate laterali si sono accese, inondando il duomo di luce e rivelando pienamente nella sua solenne bellezza l’alUn momento della solenne cerimonia di dedicazione del nuovo altare del Duomo di Sacile tare di pietra che ora lo rende più prebenedizione dell’acqua e l’a- l’unzione, è stato versato zioso che mai. spersione dell’altare hanno sull’altare il Sacro Crisma Ammirato da tanta belpreceduto il momento del- con il quale il Vescovo ha lezza, il Vescovo ha invitato la liturgia della parola, resa poi unto tutta la mensa, i presenti a guardarsi negli preziosa da una delle pagi- mentre nel successivo mo- occhi scambiandosi il segno ne più belle e ricche di spe- mento dell’incensazione è di pace e, prima della soranza del Vangelo, la para- stato collocato un braciere lenne benedizione, ha ribola del figliuol prodigo. sull’altare per farvi ardere volto un ringraziamento al Dopo l’omelia è iniziato il l’incenso. A questo punto parroco per tutto quello che momento dedicato pretta- l’altare, mensa del convito egli ha significato per Sacimente alla preghiera di de- pasquale, è stato coperto le e per il momento unico dicazione dell’altare che si è con una tovaglia bianca e a- che ha voluto regalare alla sviluppata seguendo due dornato con fiori e cande- propria comunità. suggestivi momenti; con lieri; in questo momento, Letizia Miotto Domenica 28 marzo 2004 27 LE SPONDE DEL LIVENZA S abato 27 marzo, alle 12, sarà inaugurato l’intervento di risistemazione delle sponde del fiume Livenza nel tratto presso il centro storico di Brugnera. I lavori, progettati dagli ingegneri Giulio Gentili e Gianni De Cecco con la consulenza per il Comune di Brugnera dell’architetto Claudio Costalonga, e realizzato con fondi erogati dalla Direzione regionale della protezione civile, sono serviti a rinforzare le rive e proteggerle dall’erosione e consentirne la fruizione al pubblico con il posizionamento di gradinate e sedili in pietra. Domenica 28, alle 9.30, alla presenza del vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone, monsignor Ovidio Poletto, sarà inoltre inaugurata la piazza di Maron. L’intervento di risistemazione e arredo urbano ha riguardato il sagrato della chiesa parrocchiale, via IV Novembre e la realizzazione di un nuovo parcheggio. VENERDÌ 26 MARZO Alle 20, nella cappella del Crocifisso del duomo, si tiene la Via Crucis animata da gruppi e associazioni della parrocchia. Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini 22 è aperto il Centro di ascolto Caritas. Dalle 17 alle 19 a palazzo Carli è aperto il Centro di consulenza familiare. SABATO 27 Alle 21, al cinema teatro Ruffo, verrà proiettato il film “Tutto può succedere”, con J. Nicholson e D. Keaton per la regia di N. Meyers. Il film verrà proiettato anche domani, domenica 28 marzo, alle 15 e alle 20. DOMENICA 28 Alle 16, in duomo a Sacile, si celebra la prima Confessione per i bambini di terza elementare. SABATO 3 APRILE Alle 8.30, nella ex chiesa di San Gregorio a Sacile, viene inaugurata la mostra “Parole e musica” dedicata ai vent’anni di attività della Compagnia teatrale amatoriale di Sacile L’iniziativa. e L’AZiON Opitergino / Mottense PREVENZIONE INCIDENTI STRADALI M artedì 30 al teatro Brandolini di Oderzo, alle 11, avrà luogo il convegno sulla prevenzione degli incidenti stradali, intitolato “Ti prendo e ti porto via”. L’iniziativa rientra in un progetto per gli esami di Stato organizzato da due studentesse: Barbara Bastianon e Alice Piccolo. A questo convegno parteciperanno come relatori Eros Viel, professore di chimica all’Istituto Fermi di Treviso e autore del libro “Quattro giorni di assoluto silenzio”, e l’attore Rosario Parente, che in modo incalzante racconteranno e interpreteranno storie di ragazzi che hanno perso la vita lungo la strada. Interverranno anche il sindaco Elio Pujatti e Stefano Rui, il nuovo comandante dei Vigili urbani di Oderzo. La partecipazione è libera. GRAZIE A FONDAZIONE CASSAMARCA Oderzo, tutto di vetro il museo che verrà... U n museo tutto di… vetro. Avveniristico, senza dubbio, in grado di integrarsi così con l’esistente palazzo Foscolo e con l’attuale barchessa che ospita il Museo archeologico opitergino “Eno Bellis”. I reperti rinvenuti nel corso degli anni, durante le campagne di scavo archeologico che si sono succedute a più riprese in Oderzo, sono tanti. Una parte di essi, per motivi di spazio, non riesce a venire esposta. Ma qualcosa si può fare e le speranze sono tutte riposte nella Fondazione Cassamarca. Ora che l’architetto Paolo Portoghesi ha consegnato al Comune la prima bozza per il raddoppio del museo archeologico, a Cà Diedo confidano che il presidente De Poli prosegua in tempi brevi con l’iniziativa intrapresa. «So che il presidente De Poli – afferma il Un museo di vetro integrerà palazzo Foscolo e la barchessa sindaco Elio Pujatti – quando si assume un impegno lo porta avanti fino al suo compimento. Perciò siamo fiduciosi. Devo dire che si tratta di un progetto notevole per la nostra città, di ampio respiro, che offre nuove opportunità sul piano culturale e sociale». Ampia fiducia dunque in ciò che farà il “presidentissimo”, per far compiere alla città un balzo importante sul piano delle stra- ORA È IN VIA UMBERTO I Il “Becco giallo” nella nuova sede P iù spazio alle idee. È questo lo slogan scelto dalla libreria Becco giallo che domenica ha inaugurato la nuova sede in via Umberto I. Venticinque anni fa Gianni Zaghis insieme ad alcuni soci apriva la libreria in via Mazzini. Da lì essa si è spostata in via Garibaldi per approdare ora nel nuovo spazio, che vanta una dimensione espositiva interessante, tutta a misura di lettore. A ricordare i venticinque anni trascorsi c’è l’insegna che si trovava in via Mazzini e che ora si trova all’interno della libreria. La disposizione dei volumi è stata razionalizzata, le opere sono disposte per tematiche e per autore. Ampio spazio è stato dato ai libri per il fai-da-te, ai manuali per il turismo. Un’“isola” è stata allestita per i bambini, con i libri tutti per loro. «L’attività della nostra libreria – commenta Gianni Zaghis – è uno dei tanti modi per testimoniare che nel nostro territorio si fa cultura. Non è assolutamente vero ciò che dice tegie turistiche e culturali. Si tratterebbe inoltre del primo intervento “sostanzioso” effettuato dalla Fondazione in Oderzo, la quale in tempi recenti ha finanziato gli scavi archeologici nell’area Furlanetto. «Siamo sicuri che le cose procederanno – sottolinea il sindaco –: sarebbe quanto meno strano per la Fondazione aver coinvolto un esperto della fama di Portoghesi per poi lasciare il tut- qualcuno, cioè che a Oderzo non c’è attività culturale. Basta solo guardare al fermento di tante associazioni. Ci sono giovani del nostro territorio che la domenica si ritrovano assieme per parlare di libri, di poesia. Noi vogliamo essere di stimolo, una “vetrina” per suscitare e appagare le curiosità dei lettori». All’interno, grazie a un accordo raggiunto con la Tipoteca italiana di Cornuda, ci sono due rarità: un torchio per la stampa del 1800 e una “pedalina”, macchine tipografiche che saranno messe in funzione. Uno spazio simile mancava. Ora è pronto a soddisfare tante curiosità. Perché un libro è sempre un grande amico. (AF) F orse non tutti lo sanno: non è ancora in essere il passaggio di pagamento dei rifiuti da tassa a tariffa. L’ha puntualizzato in un intervento Evaristo De Marchi, attuale capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale. Gettando una nuova luce su un comportamento discutibile: quello di abbandonare i rifiuti lungo i fossi. Il sindaco Rancan, a fine anno, aveva inviato ai cittadini una circolare che aveva fatto parecchio discutere. Nella lettera, tra l’altro, s’informava che comunque sei svuotamenti all’anno dei bi- to a livello di idea». Portoghesi si è richiamato ad una tendenza dell’architettura moderna. Anziché creare un “falso storico”, cioè una barchessa simile a quella già esistente, ha preferito ideare un contenitore dalle linee semplici, che si ispirano al vecchio fabbricato, dalle pareti di vetro nelle quali si possano specchiare sia palazzo Foscolo che l’attuale museo. È un po’ quello che è stato fatto a Nimes (Francia), con la creazione della nuova biblioteca che si trova di fronte alla Maison Carrée di epoca romana. Oppure a Berlino, dove per l’ampliamento del Parlamento l’architetto sir Norman Foster ha pensato ad una innovativa cupola in vetro. Le due barchesse sarebbero collegate ad un sotterraneo, per rendere più svelti i collegamenti, soprattutto del personale addetto. Il tutto nel quadro della riqualificazione generale di palazzo Foscolo e dei suoi spazi, giardino compreso. L’idea è quella di giungere con l’area verde fino alla statale Postumia, ridisegnando il giardino secondo il genere “all’italiana”, fatto di geometrie e di aiuole ben disegnate. Il tutto pensando anche alla vicina zona del patronato Turroni e dell’istituto Moro. Annalisa Fregonese Domenica 28 marzo 2004 MANSUÈ Ma che gusto c’è ad abbandonare nei fossi i sacchetti dell’immondizia? doncini familiari sarebbero stati conteggiati a tutti. Poco importa se uno avesse messo fuori di casa il bidone una sola volta: avrebbe pagato per sei. L’intento del primo cittadino era quello di porre freno al proliferare dei sacchetti lungo i fossi. In realtà, secondo quanto sostiene De Marchi, i bidoncini si possono esporre quante volte si vuole, tanto per quest’anno si pagherà la tassa come in passato, cioè in funzione dei componenti della famiglia, della superficie dell’abitazione e della tipologia dei rifiuti. Oltre che essere dannoso è dunque sciocco abbandonare i sacchetti in giro. Perché per adesso, ciò non andrà ad influire sulla propria bolletta. Quest’aspetto era stato illustrato durante le riunioni sull’argomento svoltesi con i cittadini. LE STRATEGIE AL VAGLIO Come rilanciare il centro di Motta? D urante l’ultima assemblea comunale si è parlato anche di commercio. L’assessore di reparto Giorgio Bianco ha sottolineato: «Faremo in modo di valorizzare il nostro centro storico con tutte le nostre forze». Da qui il botta e risposta tra assessore e opposizioni; infatti Stenio Odonti di Motta Nuova ha sottolineato: «Il bilancio ha destinato per il commercio solo 1380 euro: significa prendere in giro i commercianti di Motta». «Se lei fosse stato presente fino al termine dell’assemblea Ascom di qualche sera fa – ha risposto Bianco –, saprebbe che ci sono importanti novità per il commercio; ribadisco che questa Amministrazione farà di tutto RIGUARDA CESSALTO E MOTTA I nostri studenti alla tivù della Cei I 29 bambini e ragazzi delle scuole di Motta e Cessalto protagonisti di un programma televisivo in onda su Sat 2000, la televisione della Cei. Dal 15 marzo, infatti, per dieci lunedì dalle 13 alle 13.30, all’interno del programma “La tivù e i ragazzi”, ci saranno anche giovani e giovanissimi di Motta e Cessalto. Il programma di Marisa D’Alessio e Gianfranco Scancarello per la regia di Ezio Pascucci, fa parte di un progetto, realizzato grazie alla collaborazione della provincia di Treviso, del Gal 5 e dell’associazione Aprove, e ha preso avvio alcuni mesi fa con delle interviste realizzate ai bambini dell’asilo “Cortesi” di Lorenzaga, delle medie “Girardini” di Motta e “Pascoli” di Cessalto. Molteplici i temi trattati e che saranno poi i titoli delle puntate. Alla fine del programma verranno realizzate anche delle videocassette che verranno utilizzate come corso monografico nelle università in cui sono presenti facoltà di psicologia dell’età evolutiva. Ma è in programma anche un convegno, da tenersi a Motta di Livenza, a consuntivo dell’iniziativa con la presenza degli ideatori, realizzatori e delle stesse scolaresche che ne sono state protagoniste. Monica Borga affinché la piazza divenga più appetibile sotto il profilo commerciale». Ma quali le novità? Si sta realizzando in questi giorni un’associazione costituita dai commercianti di Motta per realizzare manifestazioni che abbiano lo scopo di portare la gente a frequentare il centro cittadino. «Ci sarà la costituzione di un gruppo di commercianti davanti al notaio – ha spiegato qualche giorno fa il presidente dell’Ascom Bruno Andreetta – e così avremo la possibilità di chiedere contributi a Regione, Provincia e Camera di Commercio per realizzare manifestazioni e attrattive». Il gruppo avrà anche il compito di concordare tra i commercianti le date delle principali manifestazioni che si intendono realizzare. Da questo punto di vista sarà strategica la riunione dei nuovi soci iscritti alla Pro loco di Motta, che a giorni dovrebbero scegliere il nuovo presidente. «Concordo con la protesta dei commercianti – ha detto il vicepresidente Ascom Roberto Zampieri, mottense – che hanno visto diminuire il proprio lavoro a causa dei lavori del centro, ma penso che ci siano anche altri e più gravi motivi: mi riferisco ai fatti di terrorismo, alla congiuntura economica negativa, alle difficoltà attuali dell’industria del legno e di altri comparti. Dobbiamo reagire cercando di valorizzare quanto la nostra città ci offre; dopo il pericolo alluvione dobbiamo lavorare insieme per rilanciare insieme il settore». (GR) 30 orie em /M o in g er it p O e/ /V se en tt Mo Domenica 28 marzo 2004 A COLLOQUIO CON IL NUOVO PRESIDENTE UN INCONTRO A CEGGIA Lepido Rocco, verso i cent’anni La Chiesa guarda alle con energia e progettualità famiglie “irregolari” U A ll’indomani del primo Consiglio di amministrazione del Centro di formazione professionale Lepido Rocco, il nuovo presidente Roberto Zampieri ha detto: «L’importanza di questa realtà è comunale visto che la scuola serve un bacino di utenze che fa capo ad una ventina di comuni. È pertanto necessaria un’azione di sensibilizzazione verso gli enti pubblici, come province e comuni, per dare una mano a una realtà che per tradizione offre una qualità formativa di primo piano». E il settore produttivo? «Stiamo cercando anche la collaborazione di industriali e artigiani; non per niente in Consiglio di amministrazione abbiamo responsabili di primo piano in questo campo. Sarebbe molto positivo che diversi industriali si associassero, per promuovere la cultura della formazione anche nel mondo del lavoro». LION’S È stato eletto qualche sera fa al ristorante mottense Bertacco il nuovo direttivo del Lion’s Club di Motta di Livenza. Massimo Patella, volto assai noto in città, succede alla presidenza ad Antonio Pesce ed entrerà ufficialmente in carica il 1º settembre. Patella è assai stimato direttore generale del Consorzio bonifica Sinistra Piave: fino a settembre collaborerà con il precedente direttivo per organizzare le attività del club nel corso del prossimo anno. MOTTA DI LIVENZA Appuntamenti in parrocchia Venerdì 26 alle 15 e alle 20.30 in duomo Via Crucis; alle 20.45 in patronato Don Bosco incontro con gli animatori della catechesi delle scuole superiori. Sabato 27 alle 18 messa animata dai ragazzi di 5ª elementare; presente alla celebrazione il Gruppo ciclistico mottense che inizia ufficialmente la propria attività. Incontri con l’autore Sabato 27, alle 18 alla “Piccola libreria dietro l’angolo” di via Argine a Destra, lo scrittore Roberto Ferrucci presenta il proprio libro “Andate e ritorni, scorribande a Nord Est”; Amos edizioni. Teatro Sabato 27, alle 20.30, appunta- Il presidente Roberto Zampieri Il prossimo anno sarà un traguardo notevole. «Infatti, celebreremo i cento anni della fondazione della scuola. Un momento davvero importante per noi e per le comunità limitrofe. Stiamo pensando di realizzare una targa commemorativa che ricordi i tanti mottensi, e non solo, che per la Lepido Rocco hanno lavorato duramente e hanno lasciato un segno indelebile nella storia di questo istituto. La nostra scuola gode di buona salute; in ogni caso dovremo essere B bravi ad affrontare le nuove sfide, tra le quali la formazione della manodopera non italiana, fondamentale per la qualità delle nostre realtà produttive». Da qui la risposta dei sindaci del comprensorio firmata dal primo cittadino mottense Graziano Panighel, che in una lettera a Zampieri sottolineano che: «Dovrebbe essere la Provincia di Treviso a fornire le infrastrutture necessarie per le scuole superiori e che l’associazione che gestisce la scuola, con la collaborazione dei Comuni, dovrebbe sensibilizzare gli artigiani e le associazioni di categoria. Presenteremo alla Provincia una relazione sull’attività della scuola con richiesta di sostegno; metteremo a carico dei bilanci comunali delle somme (anche una tantum) a favore della scuola Lepido Rocco; interesseremo inoltre della questione le associazioni di categoria e gli operatori economici locali». (GR) CHIARANO non esiste. A nul- rutale rapina a mano armata, la sera di lunedì scorso, a Chiarano. A farne le spese i coniugi Giuseppe Borga, imprenditore vitivinicolo, e la signora Marilena, genitori della nostra collaboratrice Monica. Approfittando dell’oscurità, e del fatto che l’abitazione di via Commissarie è piuttosto isolata, tre malviventi sono riusciti facilmente ad irrompere all’interno. È stato l’inizio di lunghissimi minuti di terrore per la coppia. I banditi hanno praticamente messo a soqquadro la casa, alla ricerca di una cassaforte che in realtà la sono valsi i tentativi dei coniugi Borga di convincere del contrario i tre rapinatori. Alla fine, resisi conto che in effetti non esiste alcun forziere, i tre se ne sono andati, dopo aver arraffato quel po’ di contante che sono riusciti a trovare. Grande la paura vissuta dai signori Borga, e sconcerto in tutta la comunità per quest’episodio particolarmente efferato e inquietante. C’è chi teme, infatti, che segni una sorta di “salto di qualità” della criminalità in zona. Ai coniugi Borga e alla collega Monica la solidarietà de L’Azione. (VC) n tema scottante, forse un po’ scomodo da affrontare per un parroco, ma di forte attualità. Per questo il 18 marzo don Lorenzo ha organizzato a Ceggia una serata a tema sul rapporto tra la Chiesa e coloro che hanno un matrimonio fallito alle spalle, siano essi separati o divorziati. L’incontro, che si è svolto nell’ambito degli appuntamenti settimanali di cateche- si per gli adulti, pur essendo aperto a tutta la comunità, era rivolto in particolare ai ciliensi direttamente interessati da questa problematica. L’iniziativa, infatti, nasce dalla constatazione di un fenomeno in continua crescita a Ceggia: «Nella mia, seppur breve, esperienza di parroco per questa comunità – afferma don Lorenzo – ho notato un aumento progressivo di separazioni e divorzi che spesso por- MOTTAFLOR 2004 Q uesta domenica, 28 marzo, si tiene in città una delle più importanti manifestazioni dell’anno. Si tratta del Mottaflor, rassegna fieristica che negli anni è cresciuto ritagliando uno spazio interprovinciale. Infatti, nel 2003 ha portato in città migliaia di visitatori dalle prime ore del mattino a sera inoltrata, con più di 500 bancarelle sparse non solo in centro storico ma anche nelle strade limitrofe. Nel frattempo si è conclusa la presentazione delle domande, agli uffici della Polizia municipale, relativa alla richiesta di concessione dello spazio per gli espositori. La novità di quest’anno è data dal fatto che ogni titolare di concessione presenta una domanda decennale, per poter contare sul proprio spazio per questo lasso di tempo. e L’AZiON tano con sé situazioni familiari difficili. Oggi sono circa 200 su un totale di 1700 le famiglie che si trovano a gestire le conseguenze di un matrimonio finito». Anche se la partecipazione di separati o risposati rispetto al resto dei presenti è stata piuttosto debole, don Lorenzo è ottimista e considera questo incontro quello con cui è stato rotto il ghiaccio, il primo di una serie. Per iniziare sono state presentate le linee del Direttorio sulla pastorale familiare, un documento della Cei di dieci anni fa, che pochi conoscono. Sono stati messi in luce in particolare i principi di quel capitolo dedicato alla “Pastorale delle famiglie in situazione difficile o irregolare”. «Non si tratta certo di informare su delle “regole” della Chiesa – tiene a precisare don Lorenzo – ma di approfondire il significato del matrimonio religioso. Non mi stancherò mai di ricordare che il matrimonio è testimonianza indiscussa dell’amore di Cristo per l’umanità, per questo è indissolubile e richiede il coraggio di andare oltre le difficoltà». Una buona base da cui partire per affrontare questioni delicate come l’ammissione ai sacramenti e per pensare a interventi pastorali oggi urgenti, anche nelle piccole comunità. (BD) FIASCHETTI CAPPELLA MAGGIORE CAPPELLA MAGGIORE FELICITA MARIA ROS ved. SANTIN m. 27.3.1986 INNOCENTE SANTIN m. 25.4.1951 Con immutato affetto vi ricordiamo. Figli, nuore e nipoti. ANGELA GALLO in DAL CIN n. 12.9.1923 - m. 30.3.1994 Nel decimo anniversario della tua scomparsa ti ricordano sempre con immutato affetto e grande nostalgia, il marito, la figlia, il genero, le nipoti e i pronipoti. LUIGINA MONGIAT SCAPINELLO 1º anniversario Sempre con noi nei nostri pensieri più belli. I tuoi cari SCOMIGO MDG - CONEGLIANO COMBAI GIROLAMO TOFFOLI n. 4.8.1922 - m. 28.3.1994 Sono trascorsi dieci anni ma il tuo ricordo è sempre vivo in noi. Moglie Rosa, figli, nuora, generi e nipoti. REMO BARNABÒ n. 17.3.1931 - m. 31.3.1995 Nel nono anniversario lo ricordano con affetto e rimpianto i suoi cari. Una Messa sarà celebrata mercoledì 31 marzo, alle 18.30, nella chiesa di San Martino di Conegliano. GRAZIANO MELLERE n. 2.9.1953 - m. 28.3.1981 Tanti anni ormai sono trascorsi, ma per me è come fosse oggi. In ogni momento sei nel mio cuore e nei miei pensieri. Mamma, con papà e sorella Donatella. Nel 23º anniversario sarà celebrata una Messa in ricordo, domenica 28 marzo nella chiesa parrocchiale di Combai. Brutale rapina ai danni dei coniugi Borga, terrore in via Commissarie IN BREVE mento in patronato con lo spettacolo “Teatro fatto in casa” curato dalla locale compagnia teatrale “Attori per scherzo”. Cambio orario messe Da questa domenica, per il cambio d’orario, la Messa serale non sarà più alle 18 ma alle 19. Corsa podistica Aperte le iscrizioni alla 17ª corsa podistica “Città di Motta” che si svolge su un percorso prevalentemente sterrato, sviluppato su una lunghezza di 11,400 km oppure di 21,097 km per gli adulti. Previsto anche il percorso di 5,700 km. La corsa, organizzata dall’Atletica mottense, in passato ha registrato una presenza di circa duemila atleti. Informazioni: www.go.to/atleticamottense. Caritas per l’Iraq La Caritas parrocchiale, in collegamento con i militari di stanza Motta attivi in questo periodo in Iraq, organizza una raccolta di indumenti leggeri e pesanti entro il 31 marzo. La raccolta verrà effettuata il mercoledì dalle 15 alle 18.30. Martedì dalle 10 alle 11.30. CAVALIER Inaugurazione asilo nido Il prossimo 4 aprile a Cavalier di Gorgo al Monticano inaugurazione dell’asilo nido “L’isola del tesoro”. Alle 11.30 ritrovo all’asilo; alle 11.45 inaugurazione, quindi, alle 12, brindisi. Predrag Arcaba, difensore e goleador Il Mihajlovic del Tamai È uno dei pilastri su cui si posa la sorprendente (malgrado l’inusitato tonfo casalingo con la Sacilese di domenica scorsa) classifica del Tamai. Stiamo parlando del croato Predrag Arcaba, difensore goleador delle “Furie rosse”, giunto alla decima marcatura in 28 giornate di campionato. Se il Tamai, ripescato in serie D, da cui era retrocesso dopo i due spareggi spaccacuore con la Pievigina, la scorsa estate per l’effetto domino causato dalla doppia promozione della Fiorentina, ora occupa il quarto posto della classifica in coabitazione con il Bassano, il merito è anche del trentaduenne re- DIFENSORE, SERBO, GOLEADOR - A sinistra Predrag Arcaba, e destra il suo... omologo Sinisa Mihajlovic sidente a Cervignano del Friuli. Arrivato in Italia, dalla nativa Rijeka (Fiume), nel 1992 per scampare alla guerra civile e ricongiungersi con il padre che già lavorava nel nostro Paese, Arcaba ha dapprima militato nella Pro Cervignano, passando qui a Cormonese, Pordenone, Pro Gorizia e Pozzuolo, fino a passare al Tamai dove sta trascorrendo la seconda stagione consecutiva. Si parla di te come del Mihajlovic dei dilettanti… SOSTITUISCE DIEGO MAZZARO E Renzo Priora È negli ultimi quattro anni la carica di vicepresidente accanto al presidente uscente, Diego Mazzaro. Oggi ne raccoglie il testimone, le sfide e i propositi. Secondo i dati Istat (2000) ben 16 milioni di persone praticano in Italia 218 sport in forma continuativa o saltuaria e di questi solo 3 milioni e mezzo si dedicano allo sport agonistico. Eppure «il Coni destina il 99% dei finanziamenti alle Federazioni sportive nazionali – denuncia Mazzaro – e l’1% all’associazionismo co- «Lasciamo stare Sinisa Mihajlovic, lui gioca in serie A. Certo le analogie non mancano. Sono il rigorista della squadra (ha infilato sette rigori su sette, più una punizione e due gol su azione) e la mia famiglia è serba. Il fatto che, quando arrivai in Italia, non erano ammessi stranieri in serie C, mi ha impedito di accedere al professionismo, ma sono contento comunque. In Italia ho messo su famiglia con moglie e tre bambini e mi trovo bene, tanto che sono in attesa di ottenere la cittadinanza italiana». Come si spiega lo splendido torneo del Tamai? «Noi giocatori non siamo sorpresi dell’attuale classifica. La squadra era stata preparata per il campionato di Eccellenza, ma nel mercato di riparazione la società ha acquistato giocatori importanti. Il segreto è questo: una società seria, un mister che sa quello che vuole e un gruppo forte sotto tutti i punti di vista». Dove vuole arrivare questo Tamai? «Per noi giocare è innanzitutto un divertimento. Scendiamo in campo sempre per vincere, ci crediamo ma viviamo alla giornata, senza pretese di ottenere la promozione. Guardiamo avanti ma senza ansie». Giacinto Bevilacqua IN BREVE La grande pallavolo giovanile diocesana Domenica 28, alle 18 al palazzetto di Noventa di Piave, si sfidano nella semifinale del campionato regionale under 17 due squadre diocesane dai forti vivai: la Spes Conegliano e l’Ags San Donà. I successi dell’Arca Oderzo... Ancora risultati di rilievo per l’Arca Oderzo. Tra i nuotatori opitergini questa volta a mettersi in rilievo sono gli esordienti, e in particolare Nicolò Manzan, quattro vittorie, Greta Cagnato, tre, e Lucia Balbinot, due, nei Meeting regionali di nuoto del 7 e 14 marzo scorsi. ...e quelli del Bowling Conegliano Poker di successi per il Bowling Conegliano su sei categorie delle finali provinciali di singolo. Meglio del meglio Piero Tinazzi, campione della categoria A e miglior media assoluta (216,5); campioni anche Mauro Bolzan nel B, Mauro Ferro nel C e Michela Zaccaron nel C femminile. La Sanfiorese si educa allo sport “Educare con lo sport. Prevenzione ai rischi e opportunità di crescita” è il titolo dell’incontro che si è svolto a San Fior a conclusione del percorso di formazione svolto dalla società ciclistica Sanfiorese, in base al principio che “educare allo sport è educare alla vita”. La serata ha anche dato il via alla stagione agonistica della Sanfiorese, che ha in organico 31 giovanissimi, 3 esordienti e 7 allievi. Sei sono le gare organizzate nell’arco della stagione dalla società. CSI / ORIENTAMENTO SULLE COLLINE DI TARZO Renzo Priora a capo del Csi trevigiano Renzo Priora il nuovo presidente del Centro sportivo italiano della provincia di Treviso. Eletto sabato 13 marzo con i voti unanimi dei presenti al XVIII congresso, Priora accompagnerà per il prossimo quadriennio il comitato trevigiano (126 società sportive con 6.059 tesserati) nelle sue azioni verso il territorio. Priora, nato nel 1962, è insegnante al Centro di formazione professionale di Lancenigo. Dal 1984 membro attivo del Csi trevigiano, ha ricoperto “I nostri risultati? Noi non siamo sorpresi!” me il nostro dello “sport per tutti”». Il congresso è stato un’occasione importante per affrontare insieme il futuro di uno sport che non vuole rinunciare al suo essere strumento educativo per i ragazzi: «Ci rendiamo conto – ha affermato Renzo Priora – che non c’è molta gente disposta a mettersi in gioco. Ma c’è la buona volontà di mettere insieme le forze e lavorare uniti. Questa sarà una grande forza». Paola Fantin ssere precisi e saper osservare ciò che ci circonda per muoverci facilmente nell’ambiente naturale, riconoscendo simboli o imparando a leggere una cartina. È quanto si propone il “Corso base di avviamento all’orienteering”, organizzato dal Csi di Treviso e in programma dal 2 aprile. La lezione del 2 sarà teorica e si terrà nella sala Csi di Casa Toniolo a Treviso alle 20.45; si proseguirà poi sabato 3 aprile sulle colline di Tarzo (14.30-17.30). «In piccoli gruppi con un istruttore – spiegano gli organizzatori –, i ragazzi impareranno a riconoscere i vari particolari del bosco individuando il loro simbolo sulla carta, e come fare per orientarla corretta- mente. Il secondo esercizio invece consisterà in una simulazione di gara: ne impareranno i meccanismi, oltre ai primi rudimenti sulla scelta del miglior percorso secondo la tecnica delle linee conduttrici». Il corso avrà il suo coronamento il giorno dopo, il 4 aprile, con una gara nazionale di Coppa Italia che si terrà sul Montello a partire dalle 9. «Proporremo a tutti i partecipanti al corso di partecipare». L’orienteering è una realtà molto vivace in provincia di Treviso e raccoglie 10 società sportive composte di circa 120 iscritti, maschi e femmine indistintamente, compresi tra i 12 e i 65 anni: sono due le società a Montebelluna, una a Treviso, una a Vittorio Veneto, una a Tarzo, una a Fregona, una a Miane, una a Mareno e una a Conegliano. (PF) Finali di corsa campestre a Castion O ltre millecinquecento atleti si danno appuntamento tra venerdì 26 e domenica 28 a Castion di Belluno per la disputa della settima edizione del Gran Premio che chiude la stagione della corsa campestre. Oltre 500 gli atleti veneti in gara. Non solo corsa, però. Nel puro spirito del Csi, sabato sera, sempre a Castion, si terrà la tradizionale “Festa delle regioni”, in cui ogni regione partecipante allestirà stand con cibi e vini tipici. 34 Domenica 28 marzo 2004 OFFERTA LAVORO Cerco autisti con patente C, minimo di esperienza, viaggi al centro nord e centro sud, stipendio da pattuire. Tel. 3334598256. Azienda metalmeccanica, zona Moriago della Battaglia, cerca operaio saldatore. Tel. 0438892852. DOMANDA LAVORO Assistenze notturne ospedaliere e/o domiciliari (esperienza professionale): contattare per fissare giorni e orari il 3470465271 (massima serietà). Ragazza italiana di 18 anni cerca lavoro come baby-sitter, assistenza anziani o disabili in zona Cordignano e limitrofi durante i mesi di luglio e agosto e si rende disponibile anche durante i pomeriggi infrasettimanali dei mesi prossimi. Possiedo qualifica di operatore dei servizi sociali, già con esperienza. Tel. 328-9422974. Cerco lavoro come cameriera o operaia generica o apprendista commessa, zona Veneziano. Tel. 349-0884541. Impiegato contabile, decennale esperienza contabilità generale, gestione del personale, contabilità banche e redazione bilancio cerca lavoro. Tel. 3355301914, e-mail [email protected] 40enne perito meccanico con esperienza nel settore metalmeccanico valuta proposte di lavoro; possib. zona Vittorio Veneto. Tel. 0438-564273 ore serali. Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica. Tel. 0438-959419. Ragazzo 17enne cerca lavoro come apprendista in qualsiasi settore. Zona: Follina, Miane, Pieve di Soligo. Tel. 333-8383226. Signore 44enne con esperienza come tornitore, cerca lavoro come operaio anche in altri settori. Disponibile anche a lavoro a turni. Tel. 339-6891493. Ragazza 21enne con esperienza come commessa/banconiera in supermercato cerca lavoro in questo settore. Disponibile anche come operaia o per pulizie uffici. Tel. 338-6631958. Ragazzo 15enne cerca lavoro come operaio o apprendista. Tel. 328-5866688. Signora 48enne cerca lavoro come assistenza anziani e ammalati, collaboratrice domestica con vitto e alloggio. Disponibile anche per lavori in alberghi come cameriera ai piani, tuttofare. Preferibilmente in zona Follina, Pieve di Soligo, Vittorio Veneto. Tel. 389-9745304. Ragazza 19enne cerca lavoro come baby-sitter, cameriera, badante, pulizie purché serio. Tel. 348-7464879. Ragazzo 18enne con minima esperienza nel settore metalmeccanico cerca qualsiasi lavoro a Vittorio Veneto, Conegliano, Colle Umberto, Cordignano. Tel. 3408779430. Ragazzo con esperienza cerca lavoro come cameriere o barista, Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 388-7429460. Signora referenziata con esperienza cerca lavoro serio come assistenza anziani autosuffi- cienti, bambini, collaboratrice domestica. No perditempo. Tel. 349-0717032. Ragazza 30enne con esperienza cerca lavoro nel fine settimana come lavapiatti, cameriera, stiro, pulizia. Tel. 3331313388. Signora con esperienza cerca lavoro come baby-sitter, collaboratrice domestica, pulizie, operaia comune o assistenza anziani domiciliare od ospedaliera anche in orario notturno. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3294747448. Signora con esperienza pluriennale cerca lavoro come operaia in ambienti che non prevedano il contatto con il nichel. Preferibilmente a Conegliano e Vittorio Veneto. Tel. 0438-912382. Giovane signora con esperienza come operaia settore metalmeccanico, gomma e plastica, madrelingua inglese, cerca lavoro anche in altri settori. Tel. 3478435483. Ragazza russa cerca lavoro come baby-sitter o assistenza malati disabili. Massima serietà. Stipendio da concordare. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 348-2112742. Signora con pluriennale esperienza infermieristica cerca urgentemente lavoro part-time come assistenza anziani autosufficienti e non o disabili e come baby-sitter a domicilio. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 338-6536931. 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D esidero esporvi, come rappresentante della maggioranza dei medici di famiglia dell’Ulss 7, le lamentele espresse dai miei colleghi, dopo la lettura nell’articolo “I punti deboli? Medici di base e informazione”, alle accuse mosse alla categoria.(...) Il livello di assistenza medica in questa Ulss è molto elevato, ma spesso passa in secondo piano, per le difficoltà burocratiche che il cittadino deve affrontare. È incomprensibile come le direttive non siano seguite allo stesso modo da tutte le strutture sanitarie e dagli operatori, ognuno per i propri compiti. Questa confusione si riflette sui cittadini che per necessità devono interfacciarsi tra ospedale, servizi amministrativi, medici di famiglia. A questi ultimi arrivano circolari con frequenza quasi giornaliera con istruzioni e informazioni da dare anche al pubblico. Si presume che arrivi- Lettere no identiche anche agli altri settori. Ma vengono lette? Esiste uno strumento, creato per favorire l’informazione e la trasparenza degli enti pubblici e privati, chiamato “Carta dei servizi”. Questa Carta dei servizi è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta? Contiene tutte le informazioni necessarie all’utente?(...) Una precedente finanziaria dispone che “i controlli nei 30 giorni post dimissione anche se di un ricovero solo diurno, sono esenti da ticket, in quanto già compresi nel pagamento del ricovero”. Ciò malgrado, i pazienti continuano a richiederci le impegnative per tornare a controllo, riferendo che in ospedale gli è stato detto di rivolgersi a noi. Sempre a seguito di questa disposizione finanziaria, i cittadini che necessitano di ricovero, una volta accolti in accettazione, devono sottoporsi agli esami preoperatori in regime di esenzione. Non è necessario che i reparti inviino ai medici di famiglia per ricopiare quanto hanno prescritto, sarebbe illegale per il medico farlo. Quanti cittadini sono informati del fatto che una prestazione effettuata da medici diversi dal medico di famiglia, se seguita da necessità di riposo, deve essere accompagnata da un referto che indichi una prognosi, ovvero un numero di giorni necessari per la risoluzione della malattia? Ebbene, se tali documenti la contengono, una delibera Inps stabilisce che essi equivalgono alle certificazioni su moduli prestampati. In tal modo il cittadino malato, riconosciuto tale proprio da questa prognosi, può evitare di tornare nella stessa giornata dal medico di famiglia. Non è le- MEDICI/2 Sanità, quali i problemi sul tappeto nell’Ulss 7? Le scorse settimane abbiamo ospitato nelle nostre pagine un vivace “dialogo a distanza” tra voci in rappresentanza del sindacato del personale non medico (la signora Dina Zanatta, Cgil) e dei medici di medicina generale (il dottor Francesco Russo, fiduciario dell’Ulss 7 della Fimmg, Federazione italiana medici di medicina generale). Ora, su alcuni di quei temi, ci ha riscritto quanto segue la signora Zanatta. el 1998 l’Ulss 7 coinvolse in una prima fase sperimentale i medici di base con un quid economico di circa cinque milioni per l’acquisto di attrezzature informatiche o per chi ce le aveva già di considerarlo un rimborso, per il primo anno aderirono circa 90 medici. A questo fecero seguito anche dei corsi di formazione sul tema. La parte mancante di tutto il progetto è il collegamento al Cup dei medici, che l’Ulss non ha ancora eseguito. galmente previsto che lo stesso copi certificati incompleti di altri. Per scarsa informazione si espone il medico a rischi penali, si fanno code inutili e si moltiplicano prestazioni inappropriate sacrificandone altre. La Regione Veneto ha mantenuto la gratuità di alcune terapie fisiatriche che in altre regioni sono integralmente a carico del cittadino. Però la prestazione può rimanere gratuita solo seguendo dei percorsi di priorità già codificati dalla Regione e autorizzabili solo dallo specialista fisiatra in regime di dipendenza. La Regione ha anche deciso i tempi di attesa in base alla malattia da trattare. Ne consegue che i traumi esito di infortuni, ad esempio sono da trattare in tempi brevi, mentre le forme croniche di artrosi, benché soggettivamente insopportabili, sono da trattare in 180 giorni. Le terapie sono subordinate alla visita fisiatrica, le lunghe liste di attesa dovrebbero ridursi, perché già in partenza il medico di famiglia deve attenersi alle linee guida. Però l’attesa percepita con disagio, porta gli utenti a credere che rivolgendosi al privato possano essere agevolati nelle precedenze. In realtà si accorgono, tornando negli studi dei medici di famiglia, che questi non possono fare altro che rinviarli secondo i percorsi stabiliti dalla Regione, ben conosciuti all’Ulss, alle liste di attesa della mutua. Qualunque altro percorso creerebbe una truffa ai danni dei cittadini in lista di attesa, perché impossibilitati economicamente a sostenere spese per visite specialistiche e relative terapie. Osservare questi percorsi facilitanti non toglie potere di controllo al me- dico di famiglia, come ventilato da alcuni colleghi, ma ottimizza le procedure e permette che la riduzione di inutili prestazioni si traduca in maggiore accoglienza e disponibilità per i pazienti che hanno bisogno di prestazioni sanitarie che iniziano e si completano nello studio del proprio medico.(...) Come medici di famiglia cerchiamo di fare sempre il possibile sobbarcandoci di compiti che non ci competono, ma che si aggiungono a quelli crescenti di diagnosi e cura, ma veniamo continuamente sottoposti a recriminazioni gratuite. Poi ci si lamenta dell’affollamento degli studi sul territorio, delle ore da aspettare anche solo per una prestazione burocratica del genere. Ebbene le regole ci sono, perché si distorcono le informazioni? Ci si chiede perché come in altre Ulss, nella 7 non usino moduli chiari dove risulti comprensibile al paziente il suo percorso e perché mai si continui a dire loro di tornare dal proprio medico. La gente non deve essere trattata con questo disinteresse alla stregua di postini, quasi come un pegno da pagare per ottenere una prestazione. Tutto ciò non è degno di un paese civile. Per il futuro stiamo lavorando per progettare studi medici sul territorio, dove il cittadino potrà ricevere senza spostarsi dal proprio luogo, direttamente nello studio medico prestazioni al momento impensabili. Questa realizzazione potrà permettere un risparmio dell’Ulss anche sul personale ospedaliero e impiegatizio superfluo, ridurrà le code negli ospedali. Sarà interesse del cit- S 35 interventi MARENO: DOPOSCUOLA, È UNA “STORIA INFINITA”... I l doposcuola a Mareno di Piave assomiglia sempre di più a una storia infinita. L’ultimo episodio è una lettera inviata da un gruppo di genitori della scuola elementare al sindaco per chiedere ancora una volta l’istituzione del servizio. Il fatto è che la questione si trascina ormai da tempo, tanto che l’istituzione del servizio educativo e ricreativo pomeridiano per i bambini è stato uno dei cavalli dei battaglia alle scorse elezioni comunali, dopo che si era costituito un comitato di genitori. «Pur riconoscendo all’Amministrazione comunale di essersi mossa – denuncia un comitato di una decina di famiglie – la proposta presentata in assemblea è risultata poco chiara, con troppi distinguo e troppe incertezze che hanno frenato i genitori. E pensare che un sondaggio ha evidenziato come metà delle famiglie sarebbe interessata al doposcuola». Le famiglie, come conferma il sondaggio, sono disposte a pagare il servizio. Chiedono momenti di gioco, laboratori, ma soprattutto un aiuto per svolgere i compiti scolastici. Erano anche stati presi contatti con cooperative per verificare condizioni e costi del servizio, così come con i dirigenti scolastici per verificare la disponibilità degli spazi. Sono state fatte riunioni, petizioni, richieste, ma il doposcuola, dopo due anni di mobilitazione, ancora non arriva. L’Amministrazione dice che le richieste sono poche – commentano i rappresentanti del comitato – ma in un Comune vicino il servizio è partito con soli otto bambini. Una volta che i genitori hanno verificato come funziona e quanto è importante per dare un sostegno educativo ai bambini, le iscrizioni sono arrivate. Per questo richiamiamo il sindaco alle sue responsabilità: dica chiaro se crede nel doposcuola, come ha scritto nel programma elettorale, e agisca di conseguenza. Occorre avviare subito il ser vizio, spiegando con chiarezza obiettivi, attività e costi. È successo nello stesso modo con l’asilo nido “Peter Pan”, è partito con pochi bambini e in poco tempo si è riempito. E se c’è qualcun altro che frena, che il sindaco abbia il coraggio di denunciarlo pubblicamente. Luigi Perencin tadino informarsi con i propri medici, favorevoli a questo cambiamento, e collaborare perché si verifichi con l’aiuto di tutti, amministrazioni comprese. Una domanda alla fine, può la signora Zanatta che è così addentrata nelle elargizioni aziendali, riferire l’iter da percorrere per avere in dotazione il cellulare? Tutti i miei colle- PRIVACY crivo per una odiosa È stata creata una comviolazione della privacy. missione per l’informatizzazione dall’azienda che Gazzettino (fascicolo provinriguarderà anche i medi- ciale) di mercoledì 10 marzo ci di base che si associa- corrente. In terza pagina, il giornalista riprende dalla prino. I telefoni cellulari sono ma, apparentemente con aria di proprietà degli stessi. Il distaccata, la notizia di quel numero verde su cellula- tale di Vittorio Veneto, di cui re di cui noi abbiamo par- giustamente non si rivelano le lato riguarda per ora tutti i chirurghi o- generalità, indagato per aver sostenuto la peranti all’U.O. di Chirurgia generale liceità di rapporti sessuali tra adulti e midell’ospedale di Conegliano, a cui i me- nori (in soldoni pedofilia). È una notizia di dici di base, del Distretto di Coneglia- cronaca e nulla più. Dove invece la musica no, accedono direttamente senza costo cambia per attestarsi su una linea sospetta alcuno e in qualsiasi momento delle 24 che non sa più di cronaca, è dove sviluppa l’argomento nell’articolo in neretto su cinore senza pagare un centesimo. Corsi di formazione sono stati orga- que colonne col titolo cubitale, per ricornizzati nella nostra Ulss in questi anni, dare che già in passato si sono registrati ai quali era aperta la partePotete inviare le vostre lettere al direttore cipazione anper posta elettronica all’indirizzo: che ai medici [email protected] di medicina generale. per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438. 555437 Dina Zanatta Dina Zanatta chiarisce il suo pensiero in tema di... N & interventi Domenica 28 marzo 2004 ghi sono interessati e mi hanno chiesto come mai non fossimo a conoscenza di questa opportunità. Visto che si avvicina la Pasqua, forse ci ha anticipato una sorpresa. Dott.ssa Elena Villani Rappresentante Snami (sindacato nazionale autonomo medici italiani) Ulss 7 Addetto stampa provinciale precedenti episodi. E a questo punto per avvalorare l’assunto si citano due casi: di un insegnante residente in altra località della provincia, tacendone giustamente il nome, e di un prete indicandolo con tanto di nome, cognome e residenza; chiosando sull’argomento fino ad arrivare al punto ortografico. E la tanto discussa e invocata privacy dove sta? Ora due domande: la professionalità di un giornalista come si caratterizza? È concesso, soprattutto alla luce della ricordata privacy, rimettere in piazza per fatti remoti, e additare con nome e cognome, un cittadino che ha già pagato, citandolo in un contesto attuale che tra l’altro non lo riguarda? O forse tutta l’operazione (è una’opinione personale) rientra in un disegno più ampio di ostilità, considerati i tempi, che puzza di laicismo laido, dato che si è scelto, quasi per fatto personale, di puntare il dito solo verso l’appartenente al clero? Giuseppe Castorina Rua di San Pietro di Feletto Sui giornali se ne tien conto? E se il giornalista è pure ostile...