Programma di prevenzione dei rischi indoor per malattie respiratorie

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Programma di prevenzione dei rischi indoor per malattie respiratorie
Gruppo Lavoro GARD-I Progetto n°1 ”Programma di prevenzione per le
scuole dei rischi indoor per malattie respiratorie e allergiche”
Dott.ssa Francesca De Maio
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale)
La valutazione della qualità dell’aria negli ambienti confinati di vita e
di lavoro:un potente strumento di prevenzione
Lecco, 23 ottobre 2015


La GARD è un’alleanza volontaria di
organizzazioni, istituzioni e agenzie
internazionali nata per costruire una
strategia globale per la sorveglianza, la
prevenzione e il controllo delle malattie
respiratorie croniche
Gruppo Lavoro GARD-I Progetto n°1 ha
elaborato il documento ”Programma di
prevenzione per le scuole dei rischi indoor
per malattie respiratorie e allergiche”Quadro
conoscitivo sulla situazione italiana e strategie di
prevenzione
Linee di
indirizzo per
la prevenzione
nelle scuole
dei fattori di
rischio indoor
per allergie ed
asma
obiettivi specifici
Accordo Stato Regioni del 18
novembre 2010
Accordo del 27 settembre
2001
Linee di
indirizzo per
la tutela e la
promozione
della salute
negli ambienti
confinati
1) realizzare ambienti
scolastici salubri e sicuri, liberi
da sostanze inquinanti e
allergeni indoor (allergen
free);
2) migliorare la conoscenza e
la consapevolezza sui
principali fattori di rischio
indoor per asma, allergie e
sulle misure di prevenzione
disponibili, di efficacia
documentata;
3) promuovere attraverso
l’istituzione scolastica
comportamenti e stili di vita
salutari
Documenti promossi dal Gruppo di lavoro Gard-I n.1
• “WHO Guideline for indoor air quality: Dampness and mould
(2009)”, finalizzate a prevenire la crescita di microrganismi,
umidità e muffe ; controllo delle variabili microclimatiche
(temperatura, umidità e ventilazione);
•“WHO Guidelines for indoor air quality: selected pollutants
(2010)”, finalizzate a realizzare la sicurezza chimica dell’aria
indoor
• WHO Indoor air quality guidelines: household fuel combustion
(2014)
Asma e Allergie: il problema sanitario
•235 milioni di persone soffrono di asma
nel Mondo
•un bambino su tre soffre di asma bronchiale o allergie
In Europa
•Ogni ora si verifica una morte per asma, soprattutto nei
giovani; il 90% di prevenibile riducendo l’esposizione a
fattori di rischio ambientali, migliorando diagnosi precoce
e terapie mediche
•incidenza asma 9,5 % nei bambini e 10,4 % negli
adolescenti;
In Italia
•Incidenza rinite allergica al 35,2% in soggetti pediatrici.
Summit for change in asthma management, Declaration,
Presented for European Parliament, Brussels, June 2007.
Le malattie respiratorie, le
allergie e l’asma sono
malattie multifattoriali
“In Europa il 4,6% delle morti per
Stili di Vita
Fattori
Ambientali
tutte le cause ed il 31% delle
inabilità (DALY) nei bambini da 0
a 4 anni di età sono attribuibili
all’inquinamento dell’aria
*
indoor”
(rapporto GARD)
Fattori
Genetici
influenzano la
possibilità di
sviluppare asma
di riacutizzazioni
* Valent F.et al .Burden of disease attributable to selected environmental factors and injury
among children and adolescents in Europe. Lancet 2004;363:2032-2039.



Studi del Nord-Europa
hanno dimostrato come
l’asma in bambini ed
adolescenti è positivamente
associata a fattori presenti
nell’ambiente scolastico
Nei Paesi Europei i bambini
trascorrono in classe circa
un terzo della loro giornata
In Italia i ragazzi
trascorrono negli edifici
scolastici da 4 a 8 ore al
giorno, per almeno 10 anni
Progetti Europei
HESE
Health Effects of School Environment
SEARCH
School Environment And Respiratory
Health of Children
hanno evidenziato la
stretta relazione tra
esposizione ad
inquinanti indoor e
comparsa di sintomi
respiratori ed allergici
nell’infanzia
Indoor Air Pollution in Schools, EFA (European Federation of Allergy and
Airways Diseases Patients Associations) 2001.
ISAAC (International Study of Asthma and Allergies in Childhood)
SIDRIA-1, 1994-1995; SIDRIA -2, 2002
HESE (Health Effects of School Environment) , 2006
SEARCH (School Environment And Respiratory Health of Children)
SEARCH I, 2006-2009; SEARCH II, 2010-2013; SEARCH III, 2015
SINPHONIE (Schools Indoor Pollution and Health: Observatory Network
in Europe) 2010-2012
INDOOR SCHOOL "Esposizione ad inquinanti indoor: linee guida per la valutazione
dei fattori di rischio in ambiente scolastico e definizione delle misure per la tutela
della salute respiratoria degli scolari e degli adolescenti (Indoor-school)". CCM
RESPIRA -Indoor and outdoor Air quality and Respiratory Health in
Malta and Sicily
Studi sulle evidenze di
associazioni tra la
qualità dell’aria indoor
in ambiente scolastico e
sintomatologia
respiratoria/allergica
nei bambini
*OR, Odds Ratio –se maggiore di 1
(>1), il fattore di rischio è o può
essere associato nella comparsa
della malattia;
**Italia, Svezia, Danimarca,
Norvegia, Francia.
Inquinanti biologici
Inquinanti Chimici
Acari
PM
Muffe
NO2
Pollini
ETS
Derivati animali domestici
VOC
Scarafaggi
Aldeidi (formaldeide)
Idrocarburi alifatici, alogenati e aromatici
terpeni (α-pinene, limonene)
Alcoli,
Esteri,
Chetoni
Sorgenti
Indoor
Inquinanti
indoor
Prodotti per
la pulizia
Ammoniaca
varecchina
Tricloroetilene,
Tetra cloroetilene;
Ftalati; VOC ;
Fragranze;
Terpeni;
Formaldeide; IPA
Materiali da
costruzione
VOC ;
Formaldeide;
Ritadanti di
Fiamma;
Asbesto; piombo;
fenoli; Glicoletere;
IPA Radon
Arredi
Ftalati, VOC;
Formaldeide;
Acetaldeide;
Fenolo
Glicoletere ;
Ritardanti di
fiamma
Materiali
scolastici
VOCs, Ozono, PM;
VOC aromatici
(Xilene, toluene,
etilbenzene)
alcani e alcheni;
PM;VOC
Biologiche
Batteri ; Virus;
Muffe
Allergeni: gatto;
cane ; acari; pollini
Criticità strutturali
problematiche di tipo ambientale - Area di insediamento dell’edificio
Criticità architettoniche (barriere architettoniche, rischio infortuni)
Carenze gestionali (operazioni di pulizia, manutenzione)
Carenza di una normativa organica e aggiornata per requisiti igienici e funzionali
degli ambienti scolastici, (standard di ventilazione/valori guida e valori soglia di
qualità dell’aria)
Mancanza regolamento per il monitoraggio periodico della IAQ
*fonte GARD- la qualità dell’aria nelle scuole e rischi per malattie
respiratorie e allergiche -..
17% costruite prima del 1945
59% costruite prima del 1975
Settore
Rif. normativo
Descrizione
D.M. 18 dicembre 1975
Norme tecniche aggiornate relative
all'edilizia scolastica, ivi compresi gli
indici minimi di funzionalità didattica,
edilizia ed urbanistica da osservarsi
nella esecuzione di opere di edilizia
scolastica
Legge 11 gennaio 1996,
n. 23
Norme per l'edilizia scolastica
ARREDAMENTI
UNI 7713
D.M. 2 marzo 1978
Arredamenti scolastici. Tavolini e
sedie (G.U. n.100 del 12-4-78)
PALESTRE E IMPIANTI
SPORTIVI
Legge 7 febbraio 1958
n.88, art 5-6/
Palestre negli edifici scolastici
EDILIZIA SCOLASTICA
Settore
IAQ
VENTILAZIONE
MICROCLIMA
Rif. Normativo
Descrizione
Standard ASHRAE, 621989
Standard ISO/FDIS
7730
UNI EN 13779
Ventilation for acceptable Indoor Air
Quality
Indicazioni per la qualificazione e
valutazione del confort
Ventilazione edifici non residenziali
UNI 15251
Criteri per la progettazione
dell'ambiente interno e per la
valutazione della prestazione
energetica degli edifici, in relazione
alla qualità dell'aria interna,
all'ambiente termico
Criteri di valutazione delle
grandezze atte a rappresentare le
proprietà termiche, igrometriche, di
ventilazione e di illuminazione negli
edifici scolastici
Circolare Lavori
Pubblici n. 6795 del
6.3.1970
PRODOTTI DA
COSTRUZIONE
89/106/CEE recepita in
Italia con il D.P.R. n. 246
del 21 aprile 1993
Conformità dei prodotti da costruzione ai
requisiti essenziali
Normativa essenziale in materia di edilizia scolastica
qualità dell’aria interna e microclima
Settore
CAMPIONAMENT
O ARIA INDOOR
IMPIANTI
Rif. Normativo
Descrizione
UNI EN ISO 16000-1:2006
Strategie generali di campionamento
dell’aria in ambienti confinati - Parte
generale
Linee-guida prevenzione e
controllo legionellosi del 4 aprile
2000 (G.U. n. 103 del 05-052000)
Indicazioni tecniche per la gestione degli
impianti per la prevenzione della
legionellosi
- Accordo Stato-Regioni del 5.
10. 2006 (G.U. del 3.11.2006,
S.G. n.256)
AMBIENTE DI
LAVORO
D.M. n. 37 del 28/01/2008Regolamento concernente
l'attuazione dell'art. 11quaterdecies. comma 13, lettera
a) della Legge n. 248 del
02.12.2005
D.L.vo 9 aprile 2008, n. 81 (G.U.
n. 101 del 30 aprile 2008 - SO
n. 108) articolo 18-19
Linee Guida per la definizione di protocolli
tecnici di manutenzione predittiva sugli
impianti di climatizzazione
“recante riordino delle disposizioni in
materia di attività di installazione degli
impianti all'interno degli edifici"
in materia di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro
Normativa essenziale in materia di edilizia scolastica
qualità dell’aria interna e microclima
Settore
PERFORMANCE
AMBIENTALE,
SOSTENIBILITÀ E
RISPARMIO
ENERGETICO
AMBIENTALE
DEGLI EDIFICI
FUMO PASSIVO
Rif. Normativo
Descrizione
ISO 21931-1:2010
Quadro di riferimento unico sui metodi utilizzati
per la valutazione del loro impatto per il
miglioramento delle prestazioni degli edifici
ISO13823:2008
Principi generali e procedure idonee per la
verifica della durabilità delle strutture edilizie a
eventi di tipo naturale
Decreto 2002/91/CE recepito
D.Lgs. 192 del 19 Agosto 2005
Metodologia per il calcolo del rendimento
energetico degli edifici
Norme UNI TS 11300
Specifiche tecniche per il calcolo del fabbisogno
energetico degli edifici
Direttiva 2010/31/CE
Miglioramento della prestazione energetica degli
edifici
L. 16 gennaio 2003, n. 3,
modificato dall'art. 7 della L. 21
ottobre 2003, n. 306
Tutela della salute dei non fumatori
Requisiti tecnici dei locali per fumatori, dei
relativi impianti di ventilazione e di ricambio
d'aria e dei modelli dei cartelli connessi al divieto
di fumo.
D.P.C.M. 23 dicembre 2003 (GU n.
300 del 29 dicembre 2003)
Conciliare l’efficienza energetica degli edifici con la qualità dell’aria
indoor
Politiche Ambientali e IAQ
Sostenibilità e
controllo delle fonti
indoor
Sicurezza Chimica di
materiali e prodotti
Regolamento dei prodotti da costruzione
Politiche Ambientali e
Qualità dell’aria Indoor
Sostenibilità e controllo
dell’esposizione
Energy Building managment
Eco/efficency/Ecoinnovation Policies
Targeting indoor air quality in sustainable patterns
L. Sinisi , A. Burali, F. De Maio
Politiche di Sostenibilità e controllo delle fonti
indoor
Le strategie di controllo delle sorgenti
dovrebbero avere lo scopo di prevenire le
emissioni chimiche
pericolose dei
prodotti e materiali di consumo utilizzati
nelle abitazioni, nelle scuole e negli uffici,
prima che tali prodotti vengano immessi
sul mercato
Scegliere i prodotti non solo «eco-frendly»,
ma valutare che siano a bassa emissione di
sostanze chimiche (VOC, IE).
Attenzione in particolare nella scelta di :
 detergenti usati per le pulizie,
materiali
scolastici (colle, pennarelli)
 materiali
da costruzione, in caso di
ammodernamento dell’edificio (vernici,
pavimenti, etc)
l’inquinamento chimico
dell’aria Indoor e politiche
europee di sostenibilità e
di consumo dei prodotti.
http://www.isprambiente.gov.it/files/progetti/search-1/TargetingIndoorAirQuality_Web_Dec2013.pdf
Politiche nei settori della
costruzione e aerazione degli
edifici possono favorire il
controllo delle esposizioni
indoor a particolato
atmosferico, allergeni, ozono,
radon e rumore
Politiche per gestione degli
edifici, la prevenzione della
formazione di umidità e muffa
e la prevenzione
dell’esposizione a prodotti
della combustione
Politiche per i consumatori che
implementano l’etichettatura
di materiali per interni e i
prodotti da costruzione o
arredamento
apportano benefici sostanziali a breve e medio termine
I benefici più rilevanti per la salute si ottengono
dall’attuazioni di politiche di restrizione del fumo
Adeguare e Rafforzare la normativa
vigente sul divieto di fumo*
Nuove norme in edilizia residenziale/scolastica ed in
ambito ambientale e sanitario
Aggiornare Norme Tecniche;
Definire criteri e regole per il controllo della qualità dell’aria e ventilazione;
Definire regole per la manutenzione degli edifici;
Definire criteri per la scelta materiali e arredi;
Definire regole per la progettazione, gestione e manutenzione dei sistemi di
ventilazione e di climatizzazione;
interventi normativi are di insediamento della scuola.
* Approvata ottobre legge Lorenzin 2015 divieto fumo auto
private, cortili ospedali pediatrici
Esperienze Internazionali
Norme UNI EN ISO 16000 Aria ambienti confinati, specifiche per alcuni
inquinanti come Formaldeide, VOC e prodotti da finitura
Methods for monitoring indoor air quality in schools, Report”
(WHO 2011, Germany, April 4-5 2011)
Health Hazard Evaluation Report, HETA 2009-0172-3124, Elementary
school, North Carolina
Health Hazard Evaluation Report, HETA 2005-0112-2980, Taft Elementary
School Santa Ana, California
Health Hazard Evaluation Report, HETA 2005-0234-2984, Liberty Central
School District Liberty, New York
Health Hazard Evaluation Report, HETA 2000-0168-2871, Nassau
Community College, Garden City, New York
Esperienze Nazionali
Le norme sull’edilizia scolastica non comprendono gli spazi esterni della
scuola
Nella scelta delle
specie arboree
Scelta specie arboree:
l’utilizzo di specie
autoctone con pollini
dal basso potere
allergenico oppure
favorire le piante
femminili o sterili;
favorire le piante ad
impollinazione
entomofila;
evitare specie urticanti
/ spinose o tossiche .
Segnalazione della
presenza di bambini
con certificata allergia
a pollini
Controllo delle erbe
infestanti e sfalcio prima
della loro pollinazione
(primaverili/estive:
graminacee e urticacee;
estivo/autunnali:
composite
Scelta delle piante nella
progettazione,
piantumazione e
sostituzione delle piante
arboree
Manutenzione ordinaria
e straordinaria negli
orari in cui non sono
presenti gli alunni
allergici;
ESEMPI DI GESTIONE
“LINEE GUIDA DI FORESTAZIONE URBANA SOSTENIBILE DI ROMA CAPITALE
”
•Scelta materiali non tossici ed
ecologici per l’edilizia e l’arredo
Requisiti
funzionali
degli ambienti
standard/valor
i guida di IAQ
•prodotti chimici di consumo
(deodoranti, incensi, insetticidi,
prodotti per la pulizia)
Gestione degli
edifici scolastici
Regolamentazione
Manutenzione
Edifici
scolastici
Controllo dei
principali
inquinanti
indoor
•Comportamenti individuali e
progetti educazionali sui fattori
di rischio (affollamento, uso di
fragranze, gel, norme igieniche di
base)
•controllo dei fattori di rischio
biologico:ventilazione e umidità,
gestione, e manutenzione dei
sistemi di ventilazione e
climatizzazione,
Frequenza pulizie e
orario, consentire
ventilazione dei
locali,
Green Cleaning, Sanitizing, and
Disinfecting:
Interventi di
disinfestazione nei
periodi di assenza
Precauzioni
specifiche da in
presenza di
bambini atopici
o allergici
Conoscenza
tossicità dei
prodotti detergenti
e disinfettanti
Tecnologie
appropriate per
rimuovere la
polvere
A curriculum for Early Care and
Education
http://www2.epa.gov/sites/production/files/docu
ments/ece_curriculumfinal.pdf
NO detergenti
chimici
CLEAN
ISN’T SMELL
Gli air freshener
contengono
Ftalati e IE
Risk Assessment: il datore di
lavoro (dirigente scolastico)
deve individuare tutti i fattori
di rischio indoor (potenziali e
reali) e le cause di discomfort
considerando le caratteristiche
della popolazione esposta
Comunicare
Pianificare
Risk Management per una





corretta gestione dei rischi
vanno valutate:
caratteristiche costruttive e di
esercizio degli edifici:
Attività svolte;
Aria outdoor;
Aerazione degli ambienti;
Microclima
Agire
Ventilazione;
Muffe/ umidità;
pulizia
manutenzione;
scelta materiali,
insetti infestanti
organizzare
Valutare
Stimare
Modificato da EPA:
http://www.epa.gov/iaq/schools/starting.html
Checklist per una corretta gestione
della qualità dell’aria indoor
temperatura,
umidità
(20°C±2;
umidità 5055% - UNI EN
ISO 7730 )
ventilazione,
concentrazioni
di CO2
(raccomandati
livelli inferiori a
1000 ppm)
Tipologia di
combustibile
utilizzato
all’interno
dell’edificio
Fonti di
inquinanti
outdoor
(traffico
veicolare,
industrie, etc.)
EPA (Environmental Protection Agency)-USA Action Kit
Fonti biologiche
di
inquinamento,
prodotti
utilizzati per la
pulizia e
procedure di
pulizia
Fonti di
inquinamento
indoor
(materiali da
costruzione,
ristrutturazione
pesticidi,
arredi)
Requisiti necessari per una buona
gestione della qualità dell’aria a scuola
Assenza di
Divieto
assoluto di
fumo a
scuola
muffe
nell’edificio
scolastico
Adeguato
sistema di
pulizia e
manutenzion
e
Adeguato
controllo dei
sistemi di
ventilazione
nelle classi
Monitoraggio
periodico dei
parametri
della qualità
dell’aria nella
scuola
Formazione
degli
studenti,
insegnanti e
personale
scolastico
EFA -The European Federation of Asthma and Allergy
Associations- Indoor Air Pollution in Schools
Valori microclimatici ottimali
Periodo
Temperatura
Umidità
Ventilazione
Inverno
19-22°C
40-50%
0,05-0,1 m/s
Estate
24-26°C
50-60%
0,1-0,2 m/s
Igiene, medicina preventiva e
sanità pubblica, P Marinelli
Rafforzare le
competenze
dei singoli
individui,
facilitare scelte
consapevoli e
comportamenti
responsabili
Sviluppare
conoscenza
Su rischi presenti nella
scuola, per ragazzi
allergici e asmatici, e
sulle iniziative di
prevenzione disponibili
Empowerment
Salute in tutte
le politiche
“Guadagnare Salute rendere facili le
scelte salutari” Dpcm 4 maggio 2007 Piano Nazionale della Prevenzione
2010-2012
Favorire il
dialogo e la
sinergia tra
Istituzioni
diverse, tra
operatori
sanitari e non,
approccio alla
salute,
intersettoriale
“multi-
stakeholder”,
Progetto INTiERIM (INTegrating Indoor voc Emission Risk Management)
 Prevenzione integrata dei rischi associati all’esposizione a COV in
aria indoor:
 Integrazione della componente indoor nelle politiche di sostenibilità:
ECOLABEL ed EMAS, REACH, efficientamento energetico degli edifici,
prevenzione emissioni in atmosfera
CORSO INDOOR SCHOOL
 progetto formativo, ISPRA Ministero della Salute, per Dirigenti
scolastici, Responsabili della prevenzione, personale delle Unità
Tecnico amministrative degli Uffici Gare e Appalti e operatori dei
sistemi di prevenzione sanitaria e ambientale sul territorio sul tema
della prevenzione della qualità dell’aria interna nelle scuole
Questionario sul fabbisogno formativo
 Il questionario si potrà compilare dal 5 Ottobre al 5 Novembre 2015.
http://www.questionari.sinanet.isprambiente.it/index.php?sid=56373&lang=it
Dott.ssa Francesca De Maio
[email protected]