(Microsoft PowerPoint - Centri Commerciali-818

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Regola Tecnica di
Prevenzione Incendi
ATTIVITA’ COMMERCIALI
Ing. Pierpaolo PATRIZIETTI
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anche le ATTIVITA’COMMERCIALI
bruciano
Ing. Pierpaolo PATRIZIETTI
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Decreto del Ministero
dell’interno 27 luglio 2010
Approvazione della regola tecnica di
prevenzione incendi per la
progettazione, costruzione ed
esercizio delle attività commerciali
con superficie superiore a 400mq
(pubblicato nella G.U. n° 187 del 12/08/2010)
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D.M. 27 / 07 / 2010
art. 1
Campo di applicazione
1. Le disposizioni contenute nel presente decreto
si applicano per la progettazione, la costruzione e
l'esercizio delle attivita‘ commerciali all'ingrosso o
al dettaglio, ivi compresi i centri commerciali,
aventi superficie lorda, comprensiva di servizi e
depositi, nonche' degli spazi comuni coperti,
superiore a 400 mq.
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DPR 151/2011 Attività soggette controlli VVF
(80 attività)
….
ATTIVITA’ n. 69
69. Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al
dettaglio, fiere e quartieri fieristici con superficie lorda
superiore a 400 mq comprensiva dei servizi e depositi.
….
Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi
genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al
pubblico
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DPR 151/2011 Attività soggette controlli
VVF
• Cat A: fino a 600 mq
• Cat.B: oltre 600 mq e fino a 1500 mq
• Cat C: oltre 1500 mq
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FOTO PIANTA
CENTRO
COMMERCIALE
CON NEGOZI
MINORI
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Ogni comunicazione comporta somma di
superfici
deposito
deposito
250mq
250mq
EI 60
spazio vendita
spazio vendita
300mq
300mq
si somma
soggetto
non si somma
non soggetto
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art. 2
Obiettivi
a) minimizzare le cause di incendio;
b) garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di
assicurare il soccorso agli occupanti;
c) limitare la produzione e la propagazione di un
incendio all'interno dei locali;
d) limitare la propagazione di un incendio ad edifici o
locali contigui;
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D.M. 27 / 07 / 2010
art. 2
Obiettivi
e) assicurare la possibilita' che gli occupanti lascino il
locale indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro
modo;
f) garantire la possibilita' per le squadre di soccorso di
operare in condizioni di sicurezza.
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art. 4
Applicazione delle disposizioni tecniche
- Attivita' preesistenti alla data di entrata
in vigore del presente decreto se:
- C.P.I. in corso
- Progetto Approvato
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art. 4
Applicazione delle disposizioni tecniche
- Attivita' di nuova realizzazione
- Attività soggette a ristrutturazioni
comportanti modifica di:
- impianti o attrezzature di protezione attiva
- sistema di vie di uscita
- aumenti di volume
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art. 4
Applicazione delle disposizioni tecniche
Aumento di volume
< 50%
> 50%
solo alle parti oggetto di
modifica
solo alle parti oggetto di
modifica e totalmente agli
impianti di protezione attiva
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Non sussiste
termine
di adeguamento
né “buono sconto”
per le attività esistenti
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art. 4
Applicazione delle disposizioni tecniche
Resta ferma la possibilita', di avvalersi, su base
volontaria, della presente regola tecnica.
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art. 6
Centri commerciali
1.
Per i centri commerciali aventi le caratteristiche
di cui all'art. 1 del presente decreto nei quali
coesistono piu' esercizi commerciali, il certificato
di prevenzione incendi ricomprende anche le
parti comuni a servizio degli stessi esercizi
commerciali.
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art. 6
Centri commerciali
• un CPI per ogni attività commerciale
indipendentemente da superficie
• un CPI per ogni attività commerciale
superiore ai 400mq ed un CPI unico per
le più piccole
• un solo CPI unico per tutto il Centro
Commerciale
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FOTO PIANTA
CENTRO
COMMERCIALE
CON NEGOZI
MINORI
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art. 7
Disposizioni finali
•
•
•
Circ. n. 75/1967 «Criteri di prevenzione incendi
per grandi magazzini, empori, ecc.»,
Let. Circ. n. 5210/4118/4 del 17 febbraio
1975,«Parziali modifiche alla circolare n. 75 del
3 luglio 1967»,
Bozza di regola tecnica
Valgono ora solo per attivita' preesistenti alla data di
entrata in vigore del presente decreto, regolarmente
autorizzate ai fini della P.I.e non soggette a lavori i
ristrutturazione
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Circolare 75/67
• le incompatibilita’ con le att.83-84-85 sono state
•
•
•
•
abrogate implicitamente stante l’entrata in
vigore delle rispettive regole tecniche
lung. max percorsi 30 metri
Circ. 16/51 per l’esodo
Depositi di riserva: isolati o all’interno
dell’edificio con esclusione di qualsiasi apertura
Depositi di scorta: anche ai piani interrati, con
comunicazione mediante disimpegno
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Circolare 5210/75
Definizioni di:
•
•
•
•
modulo di uscita
densita’ di affollamento e max affollamento
superficie lorda
capacita’ di deflusso
Definizioni delle densità di affollamento
• Grandi magazzini e supermercati alimentari : 0.4 p .interrato e piano
terra, 0.2 piani superiori, 0.1 uffici
• Ipermercati e centri commerciali: 0.2 vendita e 0.05 uffici
• Aziende specialistiche: 0.1 piano terra e interrati, 0.05 piani
superiori e uffici
• Supermercati di mobili e centri commerciali all’ingrosso: 0.05 piani
terra e interrati, 0.04 piani superiori e uffici
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Bozza di regola tecnica
• la bozza di regola tecnica sconta sulla
protezione passiva, incrementando la
protezione attiva
Art. 2.4 accesso all’area
• Per att. Con S<1000 mq e h<15 m non
sono richiesti i requisiti di accesso, cio’
significa che puo’ farsi a meno
dell’avvicinamento dei mezzi VVF, anche
per attivita’ su due piani
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Bozza di regola tecnica
Art.3.1 R/REI
• L’edificio isolato viene scontato in termini di REI
e si tiene conto della presenza di impianto di
spegnimento automatico
• Se la copertura serve per l’evacuazione, REI e
non solo R
• Per edifici isolati, R copertura in funzione del
carico d’incendio a condizione che q<100 mj/mq
e non utilizzo per evacuazione
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Bozza di regola tecnica
art.4.9 sistema smaltimento fumi
tre possibilita’:
• aerazione naturale 1/40
• sistema evacuazione fumo
• sistema controllo fumi meccanico con
estrattori e ventilatori per immissione aria,
con funzionamento ad alte temperature
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Bozza di regola tecnica
• Sono ammessi naspi per tutte le superfici
Fino a 600 mq e q<100 mj/mq no
impianto antincendio
• Per attivita’ con superficie di vendita >
5000 mq, protezione esterna UNI 70
• Per attivita’ con superficie di vendita >
5000 mq o q > 600 mj/mq, l’intera attivita’
deve essere protetta da impianto a
spegnimento automatico
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Bozza di regola tecnica
Art.4.3 lunghezze percorsi
• 50 metri fino a luogo sicuro, rispetto ai 30 m
della circolare, elevabili a 60 con impianto
evacuazione fumo o impianto estrazione aria
• 30 metri, elevabili a 40 come sopra, per
raggiungere scala protetta
• se presente la mall, i percorsi di cui sopra si
allungano di 40 m
Chiarimento ministeriale del 21.12.01: la lunghezza di 30 metri
prevista dalla Circolare 75/67 non è piu’ cogente
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allegato regola tecnica
1.
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4.
5.
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7.
8.
9.
10.
Generalità
Ubicazione
Caratteristiche costruttive (resistenza, reazione)
Misure dimensionamento vie d’esodo
Aree ed impianti a rischio specifico
Impianti elettrici
Mezzi ed impianti estinzione incendi
Impianti rilevazione, segnalazione e allarme
Segnaletica di sicurezza
Organizzazione e gestione della sicurezza
antincendio
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1. Generalità
1.1. termini, definizioni e tolleranze dimensionali
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
Corridoio cieco
Percorsi alternativi
Scala di sicurezza esterna
Mall
Piano di riferimento
Edificio di tipo isolato
Edificio di tipo misto
Altezza
Attività di vendita monopiano
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1. Generalità
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1. Generalità
L > √7H
H > 7m
c.i.s. < 50MJ/m2 (2.7kg/mq)
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1. Generalità
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definizioni altezze
• Altezza antincendio: dh tra livello inferiore
apertura più alta e livello piano esterno
più basso
• Altezza in gronda: dh tra intradosso solaio
più elevato piano abitabile e livello piano
esterno accessibile ai mezzi VVF
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2. ubicazione
2.1 –Generalità
• a distanza di sicurezza esterna rispetto ad
attività a rischio esplosione o incendio
• in edifici isolati
• in edifici misti; se presenti attività soggette a
P.I. queste devono essere limitate a:
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2. ubicazione
43. Limitatamente archivi
64 Gruppi produzione e.e.
83. locali di spettacolo
84. Alberghi
87. Locali vendita
89. Uffici
90. Edifici pregevoli per arte o storia
91. Impianti per la produzione del calore
92. Autorimesse
94. Edifici civile abitazione con altezza
95. Vani ascensori
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2.2 ubicazione piani interrati
< 7,5 m
non serve impianto spegnimento automatico se:
Intera attività < 1000m2
Area interrata < 400m2
Carico incendio specifico < 300MJ/m2 (16,2 kg/mq)
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2.3. comunicazioni separazioni
comunicazioni con attività non pertinenti
(ammesse con aree viaggiatori scali)
comunicazioni con attività pertinenti
non soggette PI
comunicazioni con attività pertinenti
soggette ammesse secondo
rispettive regole tecniche
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2.4. accesso area
per attività > 1000m2 e h> 15m
REQUISITI ACCESSIBILITÀ
larghezza: 3,50 m - altezza libera: 4,00 m - raggio di
volta: 13,00 m - pendenza: <= 10%
resistenza al carico: > 20 t (8 ant. - 12 post; passo 4,00 m)
ACCOSTAMENTO AUTOSCALE
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3.1 resistenza al fuoco
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3.1 resistenza al fuoco
• Se ed. esistenti < 1000mq h < 15m
< 300MJ/m2 :
R – REI 30
c.i.s.
• se ed. esistenti < 1000mq h < 15m c.i.s.
< 300MJ/m2 ed isolati: R – REI da c.i.s.
• se monopiano isolati c.i.s. < 100MJ/m2
R – REI 15
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3.1 resistenza al fuoco
COPERTURE
• come strutture se utilizzate anche per vie
d’esodo d’emergenza
• come da c.i.s. se non utilizzate come vie
d’esodo ed attività isolate e c.i.s. < 100MJ/m2
CANALIZZAZIONI CONTROLLO FUMI
• con resistenza come strutture se attraversano
compartimenti non serviti, altrimenti devono
essere incombustibili
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3.2 reazione al fuoco
D.M. 10/03/2005 NUOVA CLASSIFICAZIONE
- atri e passaggi
pavimenti, pareti soffitti: max 50% A2, resto A1
- altri ambienti accessibili pubblico
pavimenti e soffitti
A2
pareti fra attività di vendita
A1
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3.2 reazione al fuoco
D.M. 10/03/2005 NUOVA CLASSIFICAZIONE
PRODOTTI ISOLANTI
- atri e passaggi
- altri ambienti
Se NON PROTETTI: classe A2
SE PROTETTI,
la protezione può avvenire
- con prodotti isolanti classificati o
- con prodotti EI 30 o intercapedine EI 30
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3.2 reazione al fuoco
PRODOTTI NON DA COSTRUZIONE
Vale il D.M. 26 giugno 1984
Tendaggi in classe 1
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D.M. 27 / 07 / 2010
3.3 compartimentazione
< 2.500m2
< 5.000m2
imp. spegn. aut.
< 10.000m2
imp. spegn. aut. + edificio isolato
< 15.000m2
imp. spegn. aut. + perimetro libero
< 30.000m2
imp. spegn. aut. + perimetro libero
.
controllo fumi + squadra ant.dedicata
.
due piani f.t. + no vendita interrati
elementi di compartimentazione: REI come strutture
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3.3 compartimentazione
pareti di separazione tra le varie attività
Non sono richieste caratteristiche di
resistenza al fuoco
ma soltanto di
reazione al fuoco (A1)
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D.M. 27 / 07 / 2010
3.4 scale
Caratteristiche di resistenza al fuoco (TABELLA)
chiarimento: la misura della
pedata del gradino deve essere
effettuata secondo la proiezione
verticale, considerando quindi la
pedata utile in fase di discesa.
non meno di 3 gradini e
non più di 15
Alzata 17 cm
Pedata 30 cm
Le rampe non rettilinee a condizione
che vi siano pianerottoli di riposo ogni 15 gradini
e che la pedata del gradino sia almeno 30 cm misurata a 40 cm
dal montante centrale o dal parapetto interno.
Il vano scala protetto deve avere superficie netta di aerazione
permanente in sommità non inferiore ad 1 m2.
30
40
Nel vano di aerazione è consentita l'installazione di infissi
apribili automaticamente da imp. rilevazione e
manualmente in loco
dispositivi per la protezione dagli agenti atmosferici.
No sporgenze per 2m. Corrimani meno di 8cm
oltre 3m di larghezza corrimano centrale
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3.4 scale
Scala protetta
direttamente o tramite
percorso protetto in luogo
sicuro all’esterno da cui ci
si può allontanare
Scala a prova di fumo direttamente o tramite
percorso a prova di fumo
in luogo sicuro all’esterno
da cui ci si può
allontanare
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3.4 scale
H > 24 m
scale a prova di fumo o di
sicurezza esterna
H > 18 m con MALL
scale a prova di fumo o di
sicurezza esterna
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