GRAZIE A UN PRESIDENTE AMATO E CONVINTA

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GRAZIE A UN PRESIDENTE AMATO E CONVINTA
Sommar io
Tema del Mese
Ricerca Asat sul tributo al turismo
pag. 1 7 - 22
Vita Associativa
Si è conclusa la fase elettorale
Il direttivo provinciale
I direttivi di sezione
La 65a Assemblea a Vezzano e Castel Toblino
Lo junior Anesi presidente in Alta Fassa
Numeri dell’inverno in altalena
Fiemme: conferma Rita Dallabona
Maestri di sci “abusivi”
La prima conferenza sul turismo nell’Alto Garda
Parliamoci chiaramente
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pag. 14
pag. 14
Giovani
Verso l’Assemblea dei 25 anni GAT
Le illusioni del web
pag. 24 - 25
pag. 26
Formazione
Tecnologie digitali
Corsi D.O.C. di maggio
Pay per click (seconda parte)
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pag. 30
pag. 31
Marketing
Camminare con le proprie gambe
Il tuo 730 con Asta
pag. 32
pag. 33
Normative
La cedolare secca
La riforma della mediazione
Normativa: le novità più recenti
Dubbi quotidiani
Scadenziario fiscale
pag. 34
pag.35
pag. 36
pag. 38
pag. 39
Cercasi, Affittasi, Vendesi
Cercasi, Affittasi, Vendesi - maggio 2011
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n.05
Anno XXXIX
Maggio 2011
Foto di Copertina: Castel Toblino visto dalla Torresela - Foto Archivio Trentino Marketing S.p.a.
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Grazie a un presidente AMATO
e convinta collaborazione
a chi ne proseguirà l’impegno
Il prossimo 25 maggio si terrà la sessantacinquesima Assemblea Ordinaria degli
associati a Vezzano per la parte ufficiale e
a Castel Toblino per la parte conviviale.
La scelta della sede di svolgimento, oltre ad essere una cornice splendida e
adeguata per ricordare i sessantacinque
anni di vita dell’Associazione, è anche
un affettuoso riconoscimento e un saluto al Presidente uscente Natale Rigotti.
Un Presidente carismatico ed estroverRoberto Pallanch
so, molto ben voluto dai propri associati, e lo testimoniano le attestazioni di
stima e simpatia che ha riscosso in questi ultimi mesi nelle assemblee
territoriali convocate. Una stima ed una simpatia guadagnata sul campo per la grande disponibilità ad ascoltare i problemi che molti colleghi
gli hanno sottoposto e rispetto ai quali si è impegnato con passione e
determinazione. Un Presidente che ha saputo intuire e sostenere alcune
idee importanti: una politica di marketing territoriale che mettesse in
relazione turismo, risorse naturali e agricoltura; la tutela e la valorizzazione dell’ambiente come risorsa non riproducibile (è suo lo slogan
“non abbiamo un Trentino di riserva” ); le battaglie per la semplificazione degli orpelli burocratici ed amministrativi; l’importanza di mantenere sempre un confronto costruttivo con le Istituzioni pubbliche, anche
nel contesto di critiche quando necessarie; l’apertura di Asat a tutte le
imprese del turismo.
Queste scelte naturalmente sono state condivise con la Giunta e nel solco
di una tradizione di storia associativa attenta alla proposta costruttiva e
poco incline alle polemiche fine a se stesse. Questo scritto è anche un
affettuoso saluto personale al Presidente. L’Assemblea saluterà anche il
nuovo Presidente, espresso da un lungo e partecipato percorso elettorale,
che ha rinnovato consigli di sezione e numerosi presidenti territoriali.
Ha consentito un dibattito ampio e approfondito sui temi cruciali del
turismo, ha affrontato problemi di fondamentale importanza per le imprese. Questa fase elettorale ha portato alla formazione di un Consiglio
Direttivo provinciale nel quale è presente un’articolata rappresentanza territoriale, sia alberghiera sia extralberghiera.
Si sono affacciati all’impegno associativo molto giovane, sono aumentate
le donne presidenti di sezione, ma anche sono state confermate persone di
grande esperienza. Questo rinnovamento è una precisa scelta, così come è
una scelta di principio la presenza nello statuto del vincolo dei due mandati,
per consentire il ricambio della classe dirigente associativa, per dare spazio a
energie ed idee nuove. La 65a Assemblea è un punto di ripartenza, un modo
per stare insieme, l’orgoglio di far parte di un’Associazione importante e
vitale, un ripetere il proprio impegno a lavorare per il futuro per le proprie
aziende, per il turismo e per l’economia trentina.
dott. Roberto Pallanch,
direttore ASAT
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
L’assemblea della sezione dell’Alta Fassa
VITA ASSOCIATIVA
Asat più forte, giovane e “rosa”
Dalle assemblee territoriali emergono tante positive novità
Realizzato l’equilibrio tra aperture generazionali e saggia continuità
Dalla fase elettiva, completata nelle ultime settimane nelle 25 sezioni territoriali, Asat
esce rafforzata, rinnovata, ringiovanita e con un significativo aumento della presenza
femminile a livello dirigenziale.
I presidenti di nuova nomina sono dodici, vale a dire Alessando Anesi a Canazei, Davide Moser a Moena, Barbara Toller a Folgaria, Simon Campostrini in Vallagarina, Paolo
Brunelli a Comano, Enzo Monari in Val di Sole, Daria Armanini a Fai, Daniele Polla a
Caldonazzo. Vanno ad affiancarsi a Lara Toscana per Andalo, Elisa Ressegotti nell’Alto
Garda, Christian Armani a Campiglio, Pierantonio Cordella in Primiero, Cecilia Bolzon
a Lavarone eletti presidente delle rispettive sezioni nei mesi scorsi. Un ringraziamento doveroso oltre che meritato va ai personaggi rilevanti nella storia di Asat che
hanno svolto l’incarico negli ultimi nove anni precedenti e oggi continuano a dare il
loro contributo di esperienza e autorevolezza nel direttivo di sezione. Tra essi Anna
Perugini, Annamaria Bottamedi, Mario Polla, Giovanni Battaiola, Fausto Aldrighetti,
Germano Toffol, Francesco Cocciardi e Luca Zeni, testimoni della solidità del legame
associativo e garanzia di equilibrato ricambio. È aumentata, si diceva, la presenza
femminile. A dar man forte alle riconfermate Rita Dallabona, Clara Pedrelli e Cecilia
Maffei, è tornata Cecilia Bolzon e sono arrivate Lara Toscana, Elisa Ressegotti, Daria
Armanini e Barbara Toller. Insieme portano la “quota rosa” Asat al 30%, percentuale
non facilmente riscontrabile a livello dirigenziale nel resto del mondo economico.
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Di buon auspicio per le prospettive dell’Associazione è anche il numero di Giovani Albergatori poco
meno o pochissimo più che trentenni che, per
riconosciute capacità individuali, sono passati direttamente dall’impegno nel Gruppo giovanile alla
piena responsabilità della sezione senior. Si tratta
di Elisa Ressegotti, Barbara Toller, Christian Armani
e Alessandro Anesi.
Lara Toscana
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Va detto anche che in certa misura sono gli stessi imprenditori alberghieri a
“sfruttare” la propria Associazione meno di quanto essa è in grado di affiancarli.
Di fronte a tanti problemi e difficoltà della conduzione aziendale, tendono a
risolversi i problemi da soli, eventualmente rivolgendosi al commercialista,
al tecnico, all’avvocato del posto, quando non a “ispiratori esterni” non di
rado portatori più di guai che di soluzioni.
Barbara Toller
Questa rimodellazione qualitativa di Asat è stata un lavoro
non sempre facile, ma condotto in tutte le situazioni in un
clima di dibattito aperto, propositivo e costruttivo. Decisivo
è stato l’impegno profuso dai dirigenti provinciali Asat, in
primo luogo l’ex presidente Natale Rigotti, il direttore Roberto Pallanch, il vicedirettore Davide Cardella e la segretaria generale Mariarosa Lucchi.
Potrebbe apparire una più rapida scorciatoia. In realtà la rinuncia a quel più
completo orientamento che può arrivare da un’associazione provinciale in
termini di conoscenze tecnico-normative, di relazioni e di autorevolezza sindacale, aumenta il disagio, l’incertezza o peggio anche per il singolo futuro
professionale.
I nostri uffici sono sempre a disposizione degli associati e pronti a farsi carico con
competenza e prontezza di tutti i problemi che essi si trovano a dover risolvere.
Nessuna difficoltà ad ammettere che in numerosi incontri si
è avvertita negli albergatori un certo disorientamento per un
quadro sociale nazionale e provinciale dove le istituzioni non
sembrano capaci di dare efficaci risposte ad una situazione di
crisi che morde anche il turismo.
L’impegno e l’intelligenza degli albergatori e degli operatori
turistici lo hanno fatto diventare la più importante fonte di
reddito, almeno in Trentino. Gli artefici di questa conquista,
gli imprenditori turistici, avvertono però che la struttura istituzionale, lacerata in campo nazionale e meno dinamica di
quanto servirebbe in campo locale, non riesce a rispondere
con la necessaria coesione ed efficacia ai problemi concreti
delle aziende.
Laura Licati e Davide Cardella dello staff Asat
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Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
MUTAZIONI PROFESSIONALI
Ieri responsabili verso l’azienda, oggi verso il territorio
Attenzione all’ingolfamento generazionale
Altri aspetti del turismo alberghiero trentino sono emersi negli incontri con
le realtà territoriali. L’operatore avverte che la sua responsabilità è cresciuta.
A quella sempre massima verso la propria azienda, deve aggiungere, e la prima gli basterebbe, quella verso l’intero territorio. Nato per attendere l’ospite,
oggi deve andarselo a cercare e lo convince solo se, oltre all’albergo, è l’intero
territorio ad essere ospitale.
Questo duro lavoro ha reso il turismo il comparto economico trentino a più
elevata produzione di PIL (tra diretto e indotto). Nello stesso tempo, in prospettiva federalista, lo rende tendenzialmente il più contributivo verso una
fiscalità generale che si avvia a dover parificare le uscite pubbliche alle entrate ricavate nella specifica area di competenza. Forse non è un caso se qualche
giorno fa le testate locali hanno dedicato i titoli di spalla in prima pagina
e numerose “riprese” all’interno, al tema del turismo. Non tanto ai numeri
stagionali di arrivi e presenze, quanto al tema di Trentino Marketing e della
sua governance, una delle leve strategiche per l’economia trentina.
Finalmente disponibile a riconoscere al turismo quel che si merita, la più vasta
informazione locale rimane restia a riconoscere in pari misura l’albergo. Eppure
l’azienda alberghiera, elemento portante in ogni sistema turistico e anche in
quello dei “tanti turismi” trentini, ne assume di riflesso una più forte rilevanza
socio-economica generale. L’albergatore non ha più da mettersi in spalla solo la
propria azienda, e sarebbe già un impegno notevole, ma si trova anche su una
prima linea di responsabilità, senza che sia la sua primaria aspirazione, verso
l’intera comunità locale e provinciale. Non avviene già oggi in ampie zone del
Trentino, dalle valli dolomitiche all’Alto Garda, dai laghi della Valsugana alla Val
di Sole e sugli altipiani di Folgaria e Lavarone?
Rolando Stenghele, un albergatore che ha fatto storia
Un altro problema emerso, tutto interno all’azienda, è la
difficoltà di valorizzare tante energie imprenditoriali che
già oggi svolgono ruoli importanti ma restano a responsabilità limitata perché prive di titoli di proprietà. Il passaggio
generazionale è frenato. Sono evidenti e rispettabilissime
le capacità di gestione da parte dei senior in una situazione generale poco dinamica che offre minori opportunità di
nuova impresa autonoma.
Dietro al pimpante e operativo senior premono junior ultraquarantenni che a loro volte avvertono la spinta di una
terza generazione già alle soglie della maggiore età. Potremmo chiamarla la sindrome dei Windsor, guardando a
quanto succede alla Corte d’Inghilterra.
NUMERI, PAROLE E PIETRE
“Nel 2010 4,8 milioni di arrivi, 30 milioni di presenze, 3,3 miliardi
di fatturato che arriva a 4 se consideriamo l’indotto. Il turismo è il
settore trainante della provincia. Se la crisi non è stata da noi così
devastante, è perché il turismo ha retto, ma non solo dal punto di
vista degli arrivi alberghieri. Gli imprenditori del settore hanno investito qualcosa come 6700 milioni di euro nell’adeguamento delle
loro strutture, facendo lavorare artigiani e edili.
Alessandro Olivi
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L’Assessore Tiziano Mellarini
E se qualcuno rimpiange Malossini, dico che lui ha dato molto al turismo, ma stiamo parlando di 20 anni fa e metà dei turisti di oggi.
Allora si puntava sulle seconde case che oggi non danno nulla al PIL
“trentino” (L’assessore Tiziano Mellarini in un recente intervista
al quotidiano Trentino)
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Il parlamentino Asat
Nomina il Presidente e la Giunta esecutiva provinciale
Vota sulle proposte e sulle scelte associative strategiche
Nel corso dei congressi di sezione sono stati eletti, oltre
ai dirigenti locali, anche i componenti del direttivo provinciale Asat, l’organismo al quale spetta la nomina del
presidente e della Giunta esecutiva provinciale.
Anna Maturi
Anche in questo organismo è stato salutato con favore l’ingresso di numerosi componenti giovani che
non mancheranno di portare vivacità, freschezza di
idee e nello stesso tempo acquisiranno una preziosa
esperienza che li potrà rendere in tempi rapidi nuovi
protagonisti nella vita associativa di Asat. Significativa anche in questo organismo la presenza femminile, seppur in percentuale inferiore a quella registrata,
ad esempio, per la carica di presidente di sezione.
Ricordiamo che a norma di Statuto il direttivo è composto dai presidenti di sezione, da un consigliere
ogni 40 associati nel comprensorio e da un rappresentante delle imprese turistiche extralberghiere.
Ad essi si aggiungono di diritto il past-president, il
presidente dei Giovani Albergatori e i rappresentanti
Asat negli organi direttivi di Federalberghi. Inoltre
viene data facoltà al presidente provinciale di chiamare a far parte del direttivo, in qualità di esperti,
non più di cinque altri associati.
Questa la composizione del “Parlamentino” Asat:
Val di Fiemme: Rita Dallabona, Diego Bozzetta, Maria Emanuela Felicetti,
Stefano Craffonara
Primiero: Pierantonio Cordella, Germano Toffol, Carla Scalet, Mara Jagher.
Bassa Valsugana e Tesino: Luciano Dall’Oglio, Roberto Boso
Altopiano Piné: Clara Pedrelli, Sandra Paoli
Caldonazzo: Davide Polla
Lavarone: Cecilia Bolzon, Massimo Osele
Levico: Roberto Crivellaro, Luca Libardi, Franco Pedrotti, Nicola Daller
Trento/M.te Bondone/Valle dei Laghi: Natale Rigotti Maria Teresa Lanzinger,
Omero Levantini, Manuel Girardi.
Andalo: Lara Toscana, Michele Viola, Massimiliano Bottamedi
Fai: Daria Armanini, Fulvio Tonidandel
Molveno: Fabio Mori, Nicola Spellini, Daniela Meneghini
Valle di Non: Leonardo Fellin, Roberta Anderlan, Fabrizio Fanti.
Valle di Sole: Enzo Monari, Gianni Battaiola, Raffaele Albasini, Danilo Vichi,
Passo Tonale: Stefano Negri, Claudio Panizza, Giordano Stablum
Comano: Paolo Brunelli, Mario Bridi
Madonna di Campiglio: Christian Armani, Anna Maturi
Pinzolo: Cecilia Maffei, Giambattista Beltrami, Marco Costa
Val del Chiese: Ferruccio Luzzani, Emilio Franzoi
Alto Garda e Ledro: Elisa Ressegotti, Alberto Bertolini, Thomas Tretter, Anna Perugini
Vallagarina: Simon Campostrini, Enrica Bettini
Folgaria: Barbara Toller, Mirko Toller
Canazei: Alessandro Anesi, Osvaldo Debertol, Walter Nicolodi, Filippo Debertol,
Enzo Iori
Centro Fassa: Celestino Lasagna, Gianmaria Chiocchetti, Paolo Peiretto,
Vincenzo Rasom.
Moena: Davide Moser, Riccardo Franceschetti, Angelo Iellici
CONSIGLIERI DI DIRITTO
In rappresentanza di Federalberghi: Luca Libardi, Italo Craffonara, Clara Pedrelli, Celestino Lasagna, Alberto Bertolini, Sergio Chiesa, Franco Mizzaro,
In rappresentanza C.C.I.A.A: Natale Rigotti, Luca Libardi.
Presidente GAT: Guglielmo Lasagna.
Cons. Onorario: Remo Casagranda.
Del Consiglio provinciale fanno parte anche i Revisori dei conti e i Probiviri.
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Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
I dir e t t i v i delle 25 s e z ioni
Una rete di presenze impegnate nel turismo
sull’intero territorio provinciale
C1 - Val di Fiemme
Rita Dallabona, (presidente), Hotel Torretta, Predazzo; Renato
Dellagiacoma, Albergo alla Rosa (vicepresidente), Predazzo; Maria
Laura Bignardi, Albergo Ganzale, Daiano; Diego Bozzetta, Albergo Panorama, Panchià; Stefano Craffonara, RTA Kristall, Predazzo;
Fabio Daprà, Garnì Fonte dei Veli, Panchià; Mario Dondio, Albergo
Pozzole, Tesero; Maria Emanuela Felicetti, Touring Hotel, Predazzo;
Paolo Mich, Albergo Alpino, Varena; Marco Vanzetta, Albergo Genzianella, Ziano; Diego Zorzi, Hotel Nele, Ziano.
C2 - Primiero/San Martino
Pierantonio Cordella (presidente), Albergo Al Prato, Siror; Carla Scalet
(vicepresidente), Hotel Regina, Passo Rolle; Germano Toffol, Albergo
Jolanda, San Martino; Marcello Soffiati, Albergo Belvedere, Transacqua;
Alessandra Brunet, Hotel Tressane, Tonadico; Francesca Gaio, Hotel Luis,
Fiera; Mara Jagher, Rifugio Treviso; Anna Toffol, Rifugio Il Velo.
C3 - Bassa Valsugana
Luciano Dall’Oglio (presidente), Hotel Cristo D’Oro, Samone; Roberto Boso, Pizzo degli Uccelli, Castello Tesino; Felicita Tomaselli,
Albergo Nazionale, Strigno.
Donatella Bommassar, Hotel Sorriso, Levico; Andrea Galvan, Grand
Hotel Bellavista, Levico; Luca Libardi, Hotel Eden Libardi, Levico; Fabrizio Oss, Hotel Compet, Levico; Franco Pedrotti, Park Hotel Du Lac,
Levico; Carlo Vettorazzi, Hotel Elite, Levico.
C4 - Caldonazzo
Daniele Polla (presidente), Albergo Alla Torre, Caldonazzo; Daniela
Pola (vicepresidente), Albergo Due Spade, Caldonazzo; Ottilia Ducati, Albergo Dolomiti, Vattaro; Tiziano Zangoni, Hotel Monte Cimone,
Caldonazzo; Gilda Bortolini, Albergo Gilda, Caldonazzo.
C4 - Lavarone
Cecilia Bolzon, (presidente), Albergo Monteverde, Lavarone; Flavio
Bertoldi, Hotel Caminetto, Lavarone; Vera Gabrielli, Hotel Du Lac,
Lavarone; Cristina Gheser, Hotel Miramonti, Lavarone; Fredi Oettl,
Albergo Nido Verde, Lavarone; Ivan Vettorazzi, Hotel Romanda, Lavarone; Massimo Osele, Malga Millegrobbe.
C4 - Altopiano Pinè
Clara Pedrelli, (presidente), Hotel Krone, Baselga; Giancarlo Andreatta, Albergo Pineta, Bedollo; Nadia Casagranda, Albergo Montecroce, Bedollo; Monica Fedel, Garni Villa Lory, Miola; Sandra Paoli (Affit.
Rustico del Grill), Pergine; Sonia Zanei, Albergo Scoiattolo, Baselga.
C5 - Trento
Assemblea di Levico
Natale Rigotti (presidente), Case Vacanze lago di Cavedine; Maria
Teresa Lanzinger, Hotel America, Trento; Alberto Barbieri, Hotel
Montana, Monte Bondone; Stefano Bertoni, Ristorante Castel Toblino, Calavino; Mauro Bonetti, Albergo Lillà, Terlago; Yuri Degasperi,
Pizzorante Groff, Trento; Manuel Girardi, Antica Trattoria Ponte Olivetti, Calavino; Omero Levantini, Hotel Sporting, Trento; Romano
Rosa, Best Western Quid Hotel, Trento; Germano Verones, Ristorante
Cà dei Giosi, Terlago.
C5 - Fai della Paganella
C4 - Levico
Roberto Crivellaro (presidente), Hotel Liberty, Levico: Walter Arnoldo, Hotel Sport, Levico; Marco Bazzanella, Hotel Vittoria, Levico;
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Daria Armanini (presidente), Albergo Miravalle, Fai; Matteo Mottes
(vicepresidente), Albergo El Paso, Fai; Francesca Mottes, Sport Hotel Panorama, Fai; Fulvio Tonidandel, Hotel Arcobaleno, Fai; Fausto
Mottes, Hotel Paganella Gourmet & Relax, Fai.
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
C5 - Andalo
C5 - Molveno:
Lara Toscana (presidente), Hotel Eden, Andalo; Alex Bottamedi, Hotel
Adler, Andalo; Claudia Bottamedi, Park Hotel Sport, Andalo; Ilaria Bottamedi, Alphotel Milano, Andalo; Massimiliano Bottamedi, Residence Albanova,
Andalo; Maurizio Cornella, Suite Hotel Ambiez; Duino Ghezzi, Hotel Astoria,
Andalo; Monica Zeni, Hotel Piz Galin, Andalo; Giovanni Fellin, Hotel Negritella, Andalo, Michele Viola, Piccolo Hotel, Andalo.
Fabio Mori (presidente), Hotel Villanova, Molveno; Annarosa Donini, Albergo Londra, Molveno; Daniela Meneghini,
Albergo Paganella, Molveno; Luca Donini, Hotel Olympia,
Molveno; Gilberto Bonetti, Hotel Stella Alpina, Molveno;
Alessandro Sartori, Hotel Ariston, Molveno; Nicola Spellini,
Rifugio Croz Altissimo.
C 6 - Val di Non
Leonardo Fellin (presidente), Albergo Cles, Cles; Roberta
Anderlan, Albergo Villanuova, Romeno; Elisabetta Biasi, Albergo Alla Torre, Smarano; Fabrizio Fanti, Albergo Cavallino
Bianco, Rumo; Pio Moncher, Albergo Sport, Coredo; Patrizio
Marini, Hotel La Montanina, Malosco; Giuseppe Salzano, Albergo Antica Trattoria, Cles.
C7 - Valle di Sole
Albergatori Asat Molveno
Enzo Monari (presidente), Albergo Cevedale, Cogolo;
Paola Graifenberg, Pippo Hotel (vicepresidente), Terzolas;
Raffaele Albasini, Albergo Il Maniero, Ossana, Giovanni Battaiola, Albergo Alaska, Folgarida; Paolo Gusmeroli, Piccolo
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Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
Hotel Michela, Malè; Lorenzo Peron, Albergo Serena,
Dimaro, Paola Salvadori, Hotel Salvadori, Mezzana;
Danilo Vichi, Agenzia Vacanze Casa, Mezzana; Mauro
Albasini, Rifugio Albasini; Gianni Andreis, Folgarida.
Moretti, Albergo Villa Moretti, Riva; Claudio Nodari, Hotel Benaco, Nago; Anna
Pedrotti Perugini, Appartamenti Perugini, Torbole; Sara Romani, Albergo Casa
Romani, Nago; Thomas Tretter, Garda Sporting Club Hotel, Riva del Garda; Alessandro Calzà, Alida Groff, Petra Mayer (rev. dei conti).
C7 - Passo del Tonale
C10 - Folgaria
Stefano Negri (presidente), Hotel delle Alpi, Tonale;
Claudio Panizza, La Mirandola, Tonale; Luca Longhi Albergo La Torretta, Tonale; Francesco Delpero, Sporting
Hotel, Tonale; Michele Veclani, Albergo Adamello, Tonale;
Clara Mosconi, Albergo Baita Velon,Tonale; Giordano Stablum, Ristorante Palla di Neve Snow Ball, Tonale; Eugenio
Delpero, Rifugio Capanna Presena, Tonale.
Barbara Toller (presidente), Albergo Vittoria, Folgaria; Agnese Cuel, Garni Muu
Village (Folgaria); Marcello Forrer, Albergo Villa Cristina, Folgaria;William Gatti,
Hotel Des Alpes, Folgaria; Patrizia Pacher, Hotel Garden, Folgaria; Mirko Toller, My
Vitale Nature Hotel, Folgaria.
C8 - Terme di Comano
Paolo Brunelli (presidente), Hotel Angelo, Ponte Arche; Alessandro Alimena, Hotel Cattoni Plaza, Ponte Arche; Linda Baldessari, Albergo Opinione, San Lorenzo;
Mario Bridi, Bar Pasticceria 900, Tione; Cristina Cattoni,
Albergo Villa di Campo, Comano; Tania Guetti, Albergo
Alla Posta, Comano; Matteo Mayer, Sayonara, Comano;
Franco Mattei, Grand Hotel Terme, Comano.
C10 - Vallagarina
Simon Campostrini (presidente), Hotel Bucaneve, Brentonico; Enrica Bettini,
B&B La Betulla, Nogaredo; Mauro Nardelli, Ristorante Pini Neri, Trambileno; Paolo Pedri, Hotel Nerocubo, Rovereto; Gioia Zani, Hotel Rovereto, Rovereto.
C11 - Moena
Davide Moser (presidente), Hotel Zirmes, Moena; Francesco Cocciardi, Hotel Dolomiti, Moena, Giuliana Zeni, Hotel Piedibosco, Moena; Francesco Vadagnini, Hotel Patrizia,
Moena; Patrizio Prandi, Hotel Costabella, Moena; Antonella Croce, Posthotel, Moena.
C8 - Pinzolo
Cecilia Maffei (presidente), Hotel Canada, Pinzolo, Giambattista Beltrami, Ristorante Magnabò, Pinzolo, Mario Costa, Chalet Fiocco di Neve, Pinzolo; Stefano Masè, Olimpic
Palace Pinzolo; Augusto Collini, Albergo alla Posta, Pinzolo;
Il nuovo direttivo a Canazei
C8 - Valle del Chiese
Ferruccio Luzzani (presidente), Hotel Castel Lodron,
Storo; Emilio Franzoi, Albergo Da Emilio, Bondo; Silvia
Valenti, Albergo Trento, Breguzzo; Cristina Cimarolli,
Albergo Alpina, Bondone; Graziella Pellizzari, Albergo
La Valle, Daone;
C8 - Madonna di Campiglio *
Christian Armani (presidente), Hotel Gianna, Campiglio; Anna Maturi, Hotel Majestic, Campiglio.
C9 - Alto Garda-Ledro
Elisa Ressegotti (presidente) Hotel Villa Magnolia,
Torbole; Alberto Bertolini, Feeling Hotel Luise, Riva;
Luca Betta, Hotel Rudy, Riva; Adriano Canali, Camping
Azzurro, Molina di Ledro; Carlo Giovanazzi, Hotel Elisabetta, Nago; Carlo Modena, Hotel Brione, Riva; Monica
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C11 - Centro Fassa
Celestino Lasagna (presidente), Hotel Andes, Vigo; Gian Maria Chiocchetti, Albergo Crescenzia Vigo; Francesco Cincelli, Albergo El Pilon, Pozza; Franco Cincelli,
Hotel Laurino, Pozza; Marco Desilvestro, Rifugio Gardeccia, Pozza; Marco Pederiva, Albergo Arnica, Soraga; Paolo Peiretti, Albergo Avisio, Soraga; Vincenzo
Rasom, Bar Minigolf Panorama, Pozza; Stefano Weiss, Hotel Gran Mugon, Vigo;
Marcello Zulian, Hotel Antico Bagno, Pozza.
C11 - Canazei
Alessandro Anesi (presidente), Hotel Italia, Canazei; Ivo Nemela, Albergo Villa
Kofler, Canazei; Andreas Dantone, Albergo Andreas, Canazei; Filippo Debertol,
Albergo La Perla, Canazei; Osvaldo Debertol, Albergo Astoria, Canazei; Simonetta
Detomas, Albergo Villa, Campitello, Enzo Iori, Albergo Rita, Canazei; Federica Iori,
Albergo Val de Costa, Alba; Walter Nicolodi, Union Hotels, Canazei; Ezio Croce,
Rifugio Des Alpes; Michele Soraruf, Ristorante El Brodol, Canazei.
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
Alessandro Anesi presidente a Canazei
Fa ancora parte dei Giovani albergatori
ma è pronto a proseguire l’opera di Enzo Iori
Ha avuto poche esitazioni Alessandro Anesi, 31 anni,
Giovane albergatore e consigliere comunale di Canazei,
quando i “patres” della sezione Asat dell’Alta Val di Fassa, e
ne citiamo alcuni come gli Armin Detone, Osvaldo Debertol o un applauditissimo presidente uscente Enzo Iori,
hanno manifestato di puntare su di lui per l’incarico di guidare il gruppo di associati più numeroso del Trentino. Anesi
faceva già parte del direttivo Asat, intrecciando incarichi
svolti con maturità e generosità a livello junior e un apprendistato associativo di eccellenza tra grandi maestri senior.
Qualche giorno prima era stato nominato anche presidente del Comitato manifestazioni: “Due belle responsabilità
nuove a pochi giorni di distanza - dice - ma ben amalgamate per un albergatore. Nel lavoro in azienda si garantisce
ospitalità al cliente e poi all’esterno, nella località si organizzano momenti di svago che lo fanno sentire ancor più in
vacanza”, spiega Anesi.
Timori per il duplice incarico? “La collaborazione con
Enzo (Iori, diventato presidente dell’Apt, ndr.) è sempre stata ottima e nel direttivo potrò contare su numerosi associati
di grande professionalità ed esperienza anche pubblica”.
Qualche punto programmatico? ”Da noi resta centrale
la viabilità. Finalmente ci hanno dato un termine per risolverla, il 2017. Dovremo farlo rispettare”.
E trovare soluzione condivisa al rebus del transito
sui passi dolomitici: “Serve riunirsi tutti attorno a un
tavolo, albergatori, rifugisti, impiantisti dell’intera area
Unesco. C’è molta economia lungo i passi. Finora si procede
lentamente, ci si perde su cose secondarie, ad esempio il
logo che piace o non piace”, entra nel vivo Anesi.
Oppure Karol Woytila patrono delle Dolomiti “È una
figura che ha fatto tanto, tantissimo per tutti. L’impressione è
che lo si voglia strumentalizzare, forse per rilanciare qualcuno”.
Torniamo alla viabilità: “Che è anche accessibilità. Siamo a un’ora dall’autostrada e tre ore e più dal più vicino
aeroporto. L’Apt sta lavorando per collegamenti decorosi,
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impegna la maggior parte dei suoi introiti per il servizio di skibus, è coraggiosa ad accollarsi una simile spesa. Pare scenda in campo il Comun Generale,
vediamo come andrà nel prossimo inverno”.
Alessandro Anesi
Anche il tributo sul turismo è alle porte: “La nostra Apt è quella dove gli
operatori turistici versano di più, il doppio, rispetto alle altre. Vuol dire che c’è
consapevolezza diffusa in tutta la società locale di quanto sia essenziale il turismo non solo per albergatori e impiantisti, ma anche per le varie attività commerciali, artigianali, di servizi, banche, liberi professionisti ecc. Si sa che per fare
qualcosa, per mantenere forte il circuito dei flussi turistici bisogna avere risorse
a disposizione. Altra strada non c’è, noi viviamo di una cosa sola, purtroppo”.
Purtroppo? “La monoculturalità non è mai positiva. Il turismo come unica
risorsa finisce per ritorcersi contro se stesso. In un’area con attività economiche
diversificate, i paesi sono più vivi, l’impronta turistica forte ma non esclusiva
offre la possibilità per destagionalizzare. Invece, come è successo a Pasqua, i
turisti trovano una zona famosa che funziona a metà. Sono disorientati come
gli stessi albergatori, i quali non sanno bene se tener aperto o chiudere”.
Al top d’inverno, anche l’Alta Fassa soffre l’estate? “Un po’ come tutta la montagna trentina. Forse ci vorrebbe qualche motivo di attrazione in più.
Ad esempio il campo da golf che potrebbe veramente dare un tocco in più ad
una località come la nostra. Anche se, devo dire, non vedo grandi prospettive”.
Il primo obiettivo da neopresidente della sezione Asat? “Portare un
nostro rappresentante nella giunta provinciale dell’associazione. È uno spazio importante di confronto e di decisioni dove non vogliamo mancare. Poi avviare, come
esperimento, la creazione di gruppi di attenzione su aspetti che nel nostro lavoro
sono fondamentali e che è utile monitorare e approfondire sistematicamente.
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Foto Albert Ceolan
VITA ASSOCIATIVA
Canazei d’inverno
VITA ASSOCIATIVA
Numeri in altalena
Brusca alternanza tra vuoto e pieno
per crisi economica, calendario e meteo
Raramente una stagione invernale aveva visto un alternarsi tanto brusco dei periodi
di lavoro in albergo. Quelli solitamente di pieno hanno segnalato vuoti preoccupanti
con oscillazioni anche a tre zeri rispetto all’inverno precedente. Così in Val di Fassa,
ma si può dire nell’intero Trentino sciistico.
Dicembre si è vivacizzato negli ultimi tre giorni. Intanto aveva lasciato per strada un -7.000
presenze alberghiere Canazei, quasi altrettante a Moena, - 4.000 a Campitello e Pozza. Vigo
s’è difeso a fatica e solo nella piccola Soraga si è rilevata qualche presenza in più.
Aria di festa da un capo all’altro della valle invece a gennaio, l’antico periodo di bassa
stagione. Sempre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, Canazei, la “metropoli” dai grandi numeri alberghieri, è salita di 3.000 pernottamenti, Moena l’ha
surclassata (+10.000), Campitello doppiata (+6.000), Vigo e Mazzin sono aumentate
di 4.000 presenze e Soraga e Pozza di 2.000, notte più notte meno.
Inatteso, quasi violento il calo turisti a febbraio, periodo classico di alta stagione e di
settimane bianche. Invece Moena -8.000, Vigo, Pozza e Canazei -5.000, Campitello,
Mazzin e Soraga vuoti dalle 2 alle tre migliaia di pernottamenti.
Nuova, netta inversione a marzo. Tra week-end di due o tre giorni, settimane corte di cinque,
presenze straniere di sette giorni e più, Pozza e Campitello fanno rilevare un saldo attivo di
5.000 pernottamenti, Canazei, Vigo e Moena di 3.000, Mazzin e Soraga dai mille ai duemila.
Il consuntivo stagionale della Val di Fassa, prima della “coda” di un aprile per altro
all’insegna di temperature precocemente elevate e
alberghi e impianti aperti a metà, chiude su livelli
certo non positivi ma, tutto considerato, accettabili, se si tiene conto anche di un’altra anomalia: belle
le giornate infrasettimanali, puntualmente brutto
tempo nel week-end. Agli analisti individuare tutte
le ragioni di simili sbalzi nell’afflusso dei turisti: se il
calendario scolastico che ha reso d’oro la settimana
dal 2 al 9 gennaio, oppure il carnevale che lo scorso
anno aveva ben puntellato febbraio e quest’anno, con la Pasqua altissima, ha favorito la ripresa
di marzo o, infine, il riflesso sui prezzi del classico
schema di alta/bassa stagione. Ad ogni modo il
consuntivo alberghiero (escluso aprile) parla di un
- 1,65% arrivi e - 3,66% presenze di turisti italiani,
di +4,38% arrivi e + 4,81% le presenze sul versante straniero per un totale di + 0,28% arrivi e
- 0,42% presenze. In attesa di proiezioni su numeri
più importanti, quelli dei bilanci aziendali e della
redditività imprenditoriale.
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Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
Fiemme: inverno discreto
Andamento altalenante, cali contenuti (-2%)
Vasta riconferma per Rita Dallabona presidente
Mondiali DI SCI NORDICO all’orizzonte
Assemblea elettiva degli albergatori di Fiemme nella Sala della Cultura a
Ziano. Forte presenza, altrettanto convinta la conferma di Rita Dallabona
alla presidenza. “E, voglio aggiungere, anche del direttivo che rimane sostanzialmente immutato rispetto a quello precedente, per portare il nostro
programma al suo sbocco naturale, i mondiali di sci nordico che tornano in
Fiemme nel 2013, per la terza volta in 20 anni”, dice la presidente davanti
al suo terzo mandato. Nel direttivo il solo nome nuovo è quello di Stefano
Craffonara, in rappresentanza della ristorazione.
Tra le luci e le ombre la stagione invernale che può dirsi, seppur a denti
strettini, “soddisfacente”. Ha vissuto fasi marcatamente alterne: apertura dicembrina stentata, gennaio buono, febbraio abbastanza deludente e marzo
in sensibile ripresa. Il conclusivo -2 o -3% (manca la definitiva ufficialità su
marzo) è stimolo a riflettere ma soprattutto a proseguire con convinzione:
“Molto ha influito la Pasqua altissima e c’è stata poca risposta al richiamo
di impianti e skiaree sempre bellissimi e ben tenuti. Né l’estate si prospetta
trionfale, causa il perdurare della crisi economica”, spiega la presidente.
Ha tenuto banco, come succede da anni, la mobilità per l’inadeguato servizio di trasporto pubblico da e per Ora, dove si smista verso Fiemme tutto il
traffico autostradale. “Non è pensabile che nel terzo millennio, ha sottolineato Rita Dallabona – che turisti germanici impieghino 2 ore e 45 minuti per
arrivare da Monaco a Ora, mentre da Bolzano a Moena ci vogliono 4 ore con
il trasporto pubblico”.
L’assessore provinciale Mauro Gilmozzi ha già annunciato da giugno il rafforzamento della linea Canazei-Trento e
viceversa. L’assessore Tiziano Mellarini, ha fatto vibrare una delle sue corde preferite, il duetto turismo e sport,
guardando ai Mondiali come all’occasione per tutto il
Trentino. E Fiemme ne dovrà essere per un’ennesima volta
testimonial, (“vetrina”, aveva detto poco prima presidente
Asat Natale Rigotti) puntando sulle proprie peculiarità
che sono ambiente, natura e territorio, oltre all’alta qualità
dell’accoglienza per tutti i partecipanti alla rassegna iridata, dai campioni all’ultimo tifoso.
Foto Angeli
Motivo di soddisfazione è anche l’aumentata presenza della componente alberghiera nella dinamica Apt di Fiemme:
“Per maggior confronto e omogeneità d’intenti”, ha sottolineato Rita Dallabona. E anche di contribuzione privata, si
potrebbe aggiungere.
Sciatori sul Lusia
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Rita Dallabona premia il titolare del Pastificio Felicetti
Non potevano mancare riflessioni sul ritorno dell’”imposta
di soggiorno” come molti non riescono a non chiamare il
“tributo al turismo” e sui maggiori oneri all’imprenditore privato che poco o tanto deriveranno. Fiemme tiene la
posizione Asat: “Sì al tributo, purché vi partecipino tutte le
categorie economiche proporzionalmente all’utile che ricavano dal turismo”.
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Maestri di sci «abusivi»
Dibattito a Canazei su episodi di concorrenza sleale
La soluzione si chiama “equipollenza” ai livelli trentini di professionalità
Bartolotti, Stefano Carotta, Fabio D’Agostin, Stefano Dell’Antonio, Michele Cincelli, Andrea Tonini, Fabrizio Vettorel, Umberto Tomasi, Albino Rech,
Giancarlo Mattiolo e Nicola Lalla.
Immancabili, anche nella stagione invernale appena conclusa, i casi di concorrenza sleale portata
ai maestri di sci trentini, altamente professionalizzati, da accompagnatori di gruppi stranieri che si
improvvisano istruttori.
Se ne è parlato all’Hotel Cristallo di Canazei in un incontro tra il collegio provinciale dei maestri e il personale di Polizia impegnato nel servizio di “soccorso
e sicurezza in montagna”, con gli interventi del dott.
Giorgio Iacobone Questore di Trento e il vicequestore Salvatore Ascione, dell’avvocato Massimo
Viola, i magistrati Michele Cuccaro e il pm Blasi,
del presidente dei maestri di sci del Trentino Maurizio Bonelli, e il presidente del Collegio dei maestri
di sci Mario Panizza che ha promosso l’incontro.
Si sono ricordati i 2.200 interventi compiuti dai
74 agenti di polizia, distribuiti in 18 distaccamenti, sulle piste da sci del Trentino. Al 28 febbraio i
soccorsi per incidenti sulla neve sono stati 583, un
numero pari allo scorso anno. Premiati con un attestato di riconoscimento undici agenti, di cui per
una volta è giusto far conoscere il nome: Angelo
Il Questore di Trento dott. Giorgio Iacobone
Per la normativa un “professionista”, certificato come tale da una indiscutibile prova
della sua qualifica rilasciata nel proprio Paese, può esercitare occasionalmente il ruolo di maestro di sci per un massimo di 15 giorni in una stagione invernale. Invece per
chi è semplice accompagnatore ma si spaccia per “maestro”, scatta la denuncia. Pochi
i casi accertati, alcuni al vaglio della magistratura. L’irregolarità non è sempre palese
per la denuncia e il sequestro di casacche, stemmi contraffatti e sci.
I maestri trentini, forti del loro livello di preparazione, vorrebbero iscritti all’albo solo
i colleghi con certificato “equipollente”. Restano forme di abusivismo vero e proprio
accanto a situazioni ambigue, ad esempio aspiranti maestri trentini che frequentano
il corso all’estero (Romania, Inghilterra, Montenegro) nella speranza di esami meno severi.
Foto Montibeller
Il presidente Maurizio Bonelli
Si è parlato molto anche del fenomeno
dell’abusivismo da parte di maestri di
sci che non sempre sono tali. La legislazione in materia è complessa, tra
direttive europee a maglia più larga
rispetto a quelle nazionali che permettono di infiltrarsi in questo lavoro a chi
non ne possiede requisiti certificati o
attestati di dubbia validità.
Maestri di sci trentini: garanzia di professionalità
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Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
La conferenza sul turismo a Riva
Dagli operatori coordinati dai docenti di TSM
analisi su prodotto e governance dell’offerta dell’Alto Garda
Le vele e la Rocca simbolo del turismo rivano
Ha lasciato il segno la recente Conferenza sul turismo dell’Alto Garda.
Per i contenuti, una rivisitazione approfondita dei più e dei meno (i
primi a prevalere) che rendono straordinaria un’offerta turistica cui
ha dato fondamento la natura e che l’uomo ha saputo sapientemente valorizzare. Due i criteri orientativi, prodotto e governance, che il
turismo alto gardesano intende seguire.
Il prof. Umberto Martini ha sviluppato il tema Governance. Mettere ordine nei mercati di riferimento, garantire brillantezza all’immagine della destinazione, evitare il frammentarsi dell’offerta in
tante micro-attività che possono confondere, dare spazio alle competenze turistiche presenti sul territorio, sono le sue indicazioni. La
forte aspettativa per scelte riguardanti anche le persone, possono
risolversi, come avrebbe sottolineato più tardi nel suo intervento
chiaro e appassionato (vedi pagina seguente, ndr.) anche la presidente Asat Elisa Ressegotti, solo con una forte disponibilità a
discuterne assieme.
Da superare in primo luogo è il distacco tra ciò che gli operatori sono
disponibili a mettere in gioco e quello che effettivamente mettono
in gioco perché non si sentono coinvolti nelle scelte. Pare non basti, nella situazione rivana, la maggior chiarezza, ricordata dal dott.
Paolo Nicoletti, dirigente del turismo provinciale, apportata dalla
recente legge sui ruoli diversi ma complementari dei prodotti che
sono espressione della “marca” Trentino e quelli invece espressione
dei singoli territori.
14
Il prof. Bruno Bertero, coordinatore del tavolo preparatorio sul
Prodotto, ha tracciato una vision del Garda trentino 2020: molteplici
anime (natura, sport, relax e vivibilità), ognuna con una sua precisa
collocazione, rivolta non a un turismo di massa ma di qualità. Poi
prolungamento delle “stagioni feriali” grazie al clima particolare,
attenzione all’outdoor accanto all’offerta lago, e un occhio di particolare attenzione per il turismo fieristico-congressuale che vede
Riva e InGarda collaborare strettamente con Trentino Marketing e
l’aeroporto veronese “Catullo” per fornire un’offerta a 360° gradi.
Non solo come polo per l’intero Trentino ma con più di una proposta di alto livello nazionale e internazionale. Un tale prodotto può
definirsi “formidabile”, specie se affidato a operatori più sinergici
e coesi che possono agire in un quadro di infrastrutture finalmente adeguate. Dal prof. Paolo Grigolli è arrivato il richiamo, mai
pleonastico, al networking, il lavoro mediante la rete, sempre più
terreno di confronto planetario tra prodotti e offerte.
Numerosi gli interventi “locali”. Il sindaco di Riva Adalberto Mosaner ha ribadito l’impegno a far crescere i rapporti tra le amministrazioni, la comunità di valle, InGarda e le categorie economiche.
Dal vicesindaco Alberto Bertolini, vicepresidente provinciale di Asat,
l’avvertimento che non è più la destinazione a governare la propria
comunicazione, ma sono gli ospiti a dire quello che vogliono trovare
nella loro vacanza: natura, ambiente, eventi, rapporto con i residenti.
Le aspettative economiche delle imprese devono sintonizzarsi su questo processo decisionale “capovolto”.
OPERATORI ALLO SPECCHIO
Sotto garanzia di anonimato, assicurata dai docenti della
Trentino School of Management coordinatori dei gruppi
di lavoro preliminare, gli operatori turistici dell’Alto Garda
hanno fatto un apprezzabile outing, ammettendo molteplici “vizietti” professionali: basso livello di collaborazione
tra di loro e di cooperazione intersettoriale, opportunismo
diffuso, poco rispetto dei patti e addirittura punte di cannibalismo tra le stelle sui prezzi minimi. Buona parte delle
responsabilità è finita esternalizzata: Apt, Governo provinciale e nazionale: ordinaria “rivanità” e oltre.
VITA ASSOCIATIVA
TURISMO e OSPITALITÀ nel
“Gardasee” prima e sopra di tutto per Carlo Modena: “Quella è e
rimane la nostra attrazione principale”. Ha detto lo storico personaggio del turismo rivano.
Bruno Lunelli per i commercianti e Massimiliano Martinelli
per il consorzio RivaInCentro hanno chiesto un’offerta turistica che
sappia valorizzare tutta la città, mentre Bernardo Penner ha dato
voce alla Val di Ledro: “Siamo vicini ma non parte dello stesso ambito e tuttavia molti argomenti turistici vanno affrontati assieme. Riva
però sia meno accentratrice”.
Dualismo temperato da Vittorio Fravezzi, sindaco di Dro: “I Comuni di Nago-Torbole e di Riva rappresentano il lago, gli altri sono
l’entroterra e importanti sull’outdoor”. Giancarlo Marocchi, albergatore di Tenno, vede un “bacino di Alto Lago, fino a Limone,
Malcesine e Comano Terme, con 5 milioni di presenze e una InGarda
non più società di capitale ma consorzio”.
Era l’assist ideale per la chiusura dei lavori da parte di Enio Meneghelli, presidente dell’Apt territoriale: “La ragione sociale non è
immodificabile se fa funzionare meglio la società”.
Meneghelli condivide il sogno del bacino a presenze milionarie
comprendente Limone e Malcesine, sollecita a non lasciar cadere i
progetti del golf, della ciclabile che abbracci tutto il Garda e la fascia
lago. Infine ha indossato i panni dell’allenatore puntiglioso nell’indicare tattiche di gioco e comportamento in campo anche a una squadra di campioni: “C’è anche un problema di sazietà, di imprenditori
che si sono seduti, di imprese che non formulano le loro aspettative,
di 4 stelle finti”.
Gli esperti di Trentino School of Management avevano detto che
quella dell’allenatore autorevole è proprio la figura di cui hanno bisogno prodotto e governance del turismo nell’Alto Garda. I candidati
alla panchina non mancano. Si deciderà a fine maggio.
Torbole dei tempi antichi
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Foto Paolo Noto
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
Una ampia panoramica dell’Alto Garda
VITA ASSOCIATIVA
Parliamoci chiaramente
L’intervento di Elisa Ressegotti presidente Asat
alla conferenza sul turismo dell’Alto Garda
Elisa Ressegotti
Elisa Ressegotti, presidente della sezione Asat dell’Alto Garda e Ledro, è stata, assieme ai colleghi dell’Ucts locale e
ai Comuni, tra i convinti promotori della
Conferenza sul turismo gardesano. Ha partecipato direttamente e sollecitato larga
partecipazione degli associati ai Gruppi di
lavoro e ha portato alla Conferenza il saluto ufficiale dell’Associazione albergatori e
imprese turistiche della Provincia di Trento.
Eccone un’ampia sintesi: “La prima finalità
16
quando abbiamo lanciato la proposta era
quella di sederci attorno ad un tavolo e dirci
chiaramente i punti di forza e di debolezza
del nostro operare turistico. Le potenzialità
del nostro ambito sono notevoli e si possono ulteriormente ottimizzare favorendo
convergenza di analisi e di operatività tra
tutti gli imprenditori turistici. Oggi questa
condivisione risulta piuttosto difficile. Lo
rilevano in particolare gli albergatori, perché sono i primi ad essere in contatto con
gli ospiti e vedono ricadere sulle proprie
aziende eventuali carenze o errori. Nell’Alto
Garda l’offerta garantita dall’imprenditorialità turistica è forte, ma per fare ulteriore
qualità servono proprio quelle infrastrutture
che il versante pubblico può garantire con
soddisfazione sia degli ospiti sia dei cittadini
residenti. Se manca questo anello di congiunzione tra il pubblico ed il privato, tra albergo e
territorio, non andremo lontano. Altro tema
al centro della Conferenza è la governance.
Come Asat lavoriamo per portare al suo
interno il confronto tra tutti, e non ci piac-
ciono troppo i liberi battitori esterni. Fare
sintesi tra tutte le istanze non è semplice,
più facile è criticare, a volte anche senza
molta cognizione di causa. Riteniamo che
una governance capace di condividere e di
coinvolgere sia indispensabile per il nostro
futuro turistico, ad esempio sul tributo al
turismo e sul rafforzamento continuo della
qualità offerta da tutto l’Alto Garda”.
Il prof. Martini coordinatore della conferenza
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Uno squilibrio da ripianare
Molti settori economici ricavano vantaggi dal turismo
ma pochi contribuiscono a promuoverlo e sostenerlo
Si discute da tempo e molto si discuterà nei prossimi mesi sul finanziamento del sistema
trentino di promozione e organizzazione turistica alle prese con un evidente taglio alle
risorse pubbliche. Il quadro è in grande evoluzione. Di certo c’è che si è entrati in una
fase di diminuzione del sostegno diretto da parte della Provincia e le Apt si vedono costrette a ridurre i loro interventi di marketing a promozione del proprio territorio. I tagli
“alla fonte” sono connessi alle minori disponibilità del bilancio provinciale che, per altro,
sarebbero sostanzialmente stabili, ma purtroppo vengono impegnate nella più generale manovra anticrisi, all’interno della quale, ci sentiamo di poterlo affermare con certezza, il turismo ha usufruito meno degli altri settori economici del sostegno pubblico.
La sostanza è che si deve tenere alta la promozione con minore sostegno provinciale,
quindi attingendo al privato. Da qui la chiamata a contribuire rivolta ad operatori e a
territori, la ricerca di un nuovo equilibrio che vada oltre l’attuale contributo volontario e
individui un tributo di scopo da applicare alle diverse categorie con una forbice di regolazione da un minimo a un massimo, delegata alle Comunità di Valle in accordo con le Apt
locali. A tale situazione più difficile si può fare fronte operando su tre direzioni. L’utilizzo
dei fondi risulterà più efficace se sarà più trasparente e condiviso nei suoi obiettivi e, in
fase operativa, maggiormente improntato a criteri imprenditoriali, tra cui la misurazione del ritorno diretto di economia. Va quindi frenata la spinta eccessiva alla perequazione territoriale, per selezionare interventi ed investimenti in base alla loro capacità di
restituire ricchezza al sistema.
Reperire nuove risorse per il sistema turistico trentino, evitando che esso perda smalto e vigore nei confronti di una concorrenza sempre più vasta e incalzante rende oggi
necessario rivolgersi ai privati. Tra essi anche i Comuni, quale espressione diretta del
territorio, coordinati però con le finalità delle Apt più di quanto oggi in talune realtà
avviene. La ricerca, commissionata dalla direzione di Asat al proprio Ufficio Marketing,
evidenzia come in questo sostegno privato gli alberghi facciano largamente la loro
parte. Resta invece marginale o del tutto assente
la contribuzione di altri settori economici che dal
Turismo non è solo albergo
turismo ricavano parte cospicua del proprio reddito.
Asat chiede che l’introduzione del “tributo al turismo” sia anche l’occasione per riequilibrare una
situazione del “chi paga molto e chi niente”, allargando la platea contributiva in rapporto all’utile che
il sistema turistico attiva in tutti i settori economici.
Sul tema della governance del sistema di promocommercializzazione il classico “no taxation, no rappresentation”, ossia chi più contribuisce più decide,
fornisce un buon criterio per muovere i primi passi.
dott. Roberto Pallanch
Direttore Asat
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Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
1. Chi più contribuisce più decida
Ricerca Asat sul sistema di finanziamento delle Apt trentine
Il sistema di promo-commercializzazione del turismo trentino
ha potuto disporre nel 2010 di tre canali di afflusso finanziario, due di natura pubblica (PAT e Comuni), un terzo di natura
privata. Nell’insieme sono stati garantiti 26.306.907 euro. La
Provincia Autonoma di Trento finanzia le 14 Apt secondo due
linee diverse e di entità quasi pari. La prima, per un importo
di 9.836.184 euro, è destinata all’informazione e all’accoglienza degli ospiti sul territorio e come tale rientra nella fiscalità
generale (LP n.8/2002). La seconda linea di finanziamento,
rivolta in modo specifico ai progetti e alle iniziative di marketing territoriale, ha un importo di 9.663.816 euro.
Naturalmente, anche ai fini dell’istituendo tributo sul turismo, nel quadro della presente ricerca è questa seconda linea
a pesare. Ad essa si aggiunge il sostegno dai Comuni, un 10%,
pari a 1.646.328 euro, che non possono dirsi di provenienza
privata. Va detto anche che i fondi di provenienza comunale
Grafico n. 1
sono spesso usati per iniziative di locali più che a vere azioni di marketing, anche se i confini non si lasciano tracciare sempre nettamente. (vedi grafico n. 1)
2. Il finanziamento dai privati
Oltre la metà (54%) arriva dal ricettivo
Si sale al 75% con gli impiantisti
Da tutto il rimanente universo mondo economico il 25%
La parte propriamente privata di specifico sostegno alle azioni di marketing
territoriale sviluppate dalle Apt, raggiunge i 5.160.580 euro, pari circa a un
terzo del totale. Questa somma è raccolta per il 75% da tre gruppi contributivi, vale a dire albergatori, ricettivo extralberghiero e impiantisti. Tutto
il resto dell’economia trentina, quindi industria, artigianato, agricoltura,
commercio, ristorazione, banche, liberi professionisti, consorzi di vendita e
agenzie viaggi, maestri di sci, terme, rifugi, organizzazioni di tempo libero,
ecc. raccolgono il restante 25%.
Siamo di fronte ad un ampio ventaglio di attività economiche che sicuramente ricava dall’indotto turistico, che dall’area ricettiva e impiantistica si
diffonde sull’intero territorio, più di quel 25% cui giunge la sua partecipa-
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zione, all’interno della quale non mancano per altro anche
fasce a percentuale contributiva pari a zero. Lo sbilancio è
forte. Un atteggiamento equiparativo tra l’avere e il dare
richiede loro maggiore impegno.
Il finanziamento oggi garantito dai privati, proviene dagli
alberghi per un 44,1% (pari a 2.275.895 euro), sale al 54%
se si comprende il 9,9% versato dagli esercizi ricettivi extralberghieri (511.781 euro) e arriva al 75% aggiungendo gli impiantisti con il loro 20,7% pari a 1.068.556 euro. (v. grafico 2)
Si tratta indubbiamente di settori che hanno il turismo
come loro attività esclusiva e che pesano per il 12% sul PIL
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
provinciale e nello stesso tempo alimentano
un indotto sensibilmente superiore, che è costituito da molte altre aziende la cui numerosità varia a seconda del diverso grado di turisticità del territorio. Sono migliaia di imprese locali
piccole e grandi e versano il restante 25%, che
risulta inferiore ai 1.300 mila euro. Tale cifra
appare sicuramente sotto proporzionata rispetto al beneficio ricavato dalla presenza del
turismo.
Per industria, artigianato, agricoltura e banche
l’impegno cumulativo verso l’Apt d’area è del
7,3%. I consorzi di vendita e agenzie viaggi si
fermano al 5%, così come la galassia di ristoranti, negozi, altri esercizi commerciali e rifugi
alpini. La categoria dei maestri di sci, strettamente legata al turismo però a dimensione
Grafico n. 2
numerica ridotta, contribuisce per l’1,7%. Infine le terme partecipano con il 3,2% e le
organizzazioni del tempo libero, espressione di un volontariato prezioso nell’accoglienza
dell’ospite, partecipano al finanziamento Apt per il 3,7%. (vedi grafico n. 2)
3. Autofinanziamento privato
+ Comuni nelle 14 Apt
Lo alimentano le aziende e gli enti locali
In sette ambiti garantisce un sostegno del 77%
Una successiva sezione della ricerca prende in esame
l’entità del finanziamento alla Apt di riferimento, aggregando però Comuni e settore privato, quindi escludendo
la Provincia, e questo allo scopo di evidenziare la risposta
locale riscontrata da iniziative e progetti promo commerciali sviluppati dalle Apt d’ambito (vedi grafico n. 3). Sette
Apt, quindi la metà delle Apt provinciali, raccolgono i tre
quarti della contribuzione privata (+ Comuni!) provinciale. Sono Val di Fassa, Val di Sole, Val di Fiemme, Valsugana, Madonna di Campiglio-Pinzolo-Rendena, Primiero e
Ingarda. Si può rilevare, per inciso, come primeggi largamente la Val di Fassa con 1.664.115 euro, pari a un 24,4%.
Le quattro Apt di Fiemme, Val di Sole, Valsugana- Lagorai e Campiglio Pinzolo Rendena, rientrano nella fascia
contributiva tra i 600.000 e i 700.000 euro, Primiero/San
Grafico n. 3
Martino di Castrozza e Garda Trentino si situano attorno ai 400.000 euro di raccolta,
a 200.000 arrivano Trento/Monte Bondone/Valle dei Laghi, Dolomiti del Brenta/Paganella, Terme di Comano e Folgaria, Luserna e Lavarone. Rimangono al di sotto le
Apt di Piné - Valle di Cembra, Rovereto e Vallagarina, Val di Non.
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Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
4. Dare per avere
La differente risposta dei vari territori provinciali
Ambito
Fassa
Fiemme
Sole
San Martino e Campiglio
Comano, Paganella, Ingarda
e Folgaria
Valsugana e Piné
Trento e Val di Non
Rovereto
Grafico n. 4
I grafici 4 e 5 evidenziano il rapporto tra quanto ogni Apt raccoglie dai privati,
rispetto a quanto all’Apt stessa arriva dalla Provincia. Il grafico evidenzia, ad
esempio, che in Val di Fassa la raccolta proveniente dal territorio è superiore
di circa un 30% a quanto finanziato dalla Provincia. Per ogni euro Pat, in valle
la raccolta dal territorio è pari a euro 1,30. Nella altre Apt è progressivamente
decrescente. Questi dati e i relativi comportamenti che da essi sono rappresentati possono per certi versi essere considerati un indice di virtuosità delle
singole Apt. È più virtuoso chi versa in misura superiore o prossima a quello
che riceve dalla Pat. Gli stessi dati vanno naturalmente presi ed interpretati
con la dovuta cautela, in quanto non tengono in considerazione il grado di
intensità turistica dei territori, la loro organizzazione turistica e non, le stesse
forme societarie od organizzative delle Apt ed altri fattori.
1,3
0,9
0,7
0,6
0,4
0,3
0,2
0,1
Grafico n. 5
Citiamo a tal fine l’esperienza dell’Apt della Paganella, dove
la contribuzione dei privati ai fini della promozione turistica
avviene solo in parte attraverso l’Apt.
Gli operatori privati, infatti, versano ad alcuni consorzi che
esercitano direttamente le attività di promo -commercializzazione e intrattenimento.
Anche in altri ambiti funzionano meccanismi di questo
tipo oppure di tipo analogo che risultano difficilmente
rappresentabili e confrontabili tra loro a motivo della scarsa omogeneità di comportamenti oltre che, va detto, per
la difficoltà di raccogliere e gestire tutti i dati di carattere
economico e statistico.
Andalo: Un’anomalia che funziona
Una menzione particolare merita la situazione della Apt Paganella. Nel computo ufficiale risulta che gli albergatori versano direttamente alla
Apt 49.910 euro. Si deve però tenere conto del fatto che l’Apt non effettua la raccolta diretta dagli operatori, bensì delega ad effettuarla 5
consorzi territoriali che, oltre ai 49.910 euro, raccolgono dagli albergatori un totale di 204.885 euro. Se teniamo in considerazione questi versamenti, in media l’albergatore versa 30.6 euro a posto letto. Inoltre opera sul territorio di Andalo la società Andalo Gestione Vacanze, la quale
offre ai propri albergatori servizi di mobilità (coperti in altre zone dalle Comunità di Valle e non direttamente dagli imprenditori turistici) e di
fidelizzazione degli ospiti tramite una Andalo Card (valida sia in estate sia in inverno. Per questi due servizi gli albergatori versano annualmente
473.824 euro. Sommando il totale degli importi versati dagli albergatori ad Apt, ai cinque Consorzi e ad Andalo Gestione Vacanze, si arriverebbe
a una media di 82,3 euro a posto letto.
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TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
5. Tot euro per posto letto?
È il criterio più diffuso di contribuzione privata
per quelli ubicati nel Vanoi. Anche l’Apt Terme
di Comano Giudicarie differenzia la raccolta in
base al tasso di turisticità delle località: agli
hotel di Ponte Arche viene chiesta una quota
a presenza di 0,62 euro a posto letto rispetto allo 0,41 per strutture operanti nel resto
dell’ambito. Ci sono infine Apt che chiedono
una quota di partecipazione destinata ad attività di marketing di base e una “quota extra”
per la partecipazione ad attività di marketing
Grafico n. 6
Un ulteriore criterio di lettura si ha introducendo un indicatore sintetico che esprime
quanto ogni albergatore versa per posto letto. (vedi grafico n. 6)
A tale scopo si è messo in relazione il totale versato dalla categoria alberghiera con il
numero di posti letto alberghieri del relativo ambito. Si è ottenuto in tal modo la quantità
di euro versati dagli albergatori stessi per ogni posto letto. Si deve tuttavia tener conto
che alcune Apt prevedono per ogni posto letto un versamento che varia a seconda del
numero di stelle. Altre diversificano la raccolta in base al grado di turisticità delle località incluse nell’ambito. Ad esempio l’Apt Primiero-San Martino di Castrozza applica una
quota più alta per gli alberghi di San Martino, Passo Rolle e Primiero e una più bassa
relativo a progetti specifici. Tenuto conto della
pluralità di metodologie introdotte dalle Apt nella
raccolta delle quote di partecipazione, si è scelto
di adottare il criterio di includere tutte le contribuzioni, sia per le attività di marketing di base sia le
quote versate per le attività di marketing relative
a progetti specifici.
Ancora una volta emerge quanto si diceva sopra a proposito dell’Apt Dolomiti - Paganella.
6. Sostegno Pat per singola presenza
Si intrecciano criteri economici, sociali e territoriali
La “classifica” delle Apt si capovolge quasi in
simmetria quando si passa a considerare il sostegno dato dalla Provincia alle singole Apt in
base a ogni presenza turistica italiana e straniera sul loro territorio.
Anche qui valgono, ma in forma speculare,
molti dei ragionamenti sviluppati sopra. Il
maggior sostegno pubblico non è legato soltanto ad un principio di perequazione economica che potrebbe essere, seppur parzialmente, condivisibile. (vedi grafico n. 7)
Grafico n. 7
21
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
7. Quadro sinottico finale
A conclusione può risultare esplicativa una tabella sinottica che
mette a confronto per ognuna delle 14 Apt l’entità dei tre flussi di
finanziamento derivanti rispettivamente dai soci Privati,dai ComuAmbiti turistici
ni e quello dalla Provincia Autonoma di Trento, per informazione e
accoglienza (colonna n.1) e specifico per il marketing turistico territoriale (colonna n.2).
€ P.A.T.
€ P.A.T.
€ Comuni
€ Privati
€ Totale
Finanziamento per informazione ed accoglienza (1)
Finanziamento per marketing turistico territoriale (2)
(3)
(4)
(5)
Valle di Fassa
1.116.577
1.009.661
333.333
1.330.782
3.790.353
Valsugana, Lagorai,
Levico Terme, Laghi
921.067
1.072.552
400.000
271.000
2.664.619
Valli di Sole, Pejo e Rabbi
917.620
947.964
26.150
647.746
2.539.480
Valle di Fiemme
1.090.815
665.616
67.775
621.852
2.446.058
Ingarda Trentino
880.110
804.127
199.834
285.000
2.169.071
Madonna di Campiglio, Pinzolo
774.203
820.043
101.263
519.889
2.215.398
Trento e Monte Bondone,
Valle dei Laghi
540.218
731.124
116.300
178.502
1.566.144
San Martino, Primiero,
625.515
630.567
110.000
385.619
1.751.701
Dolomiti di Brenta, Paganella,
Andalo, Fai
633.380
587.281
27.692
260.746
1.509.099
Folgaria, Luserna, Lavarone
637.725
535.944
45.000
192.900
1.411.569
Val di Non
448.656
509.083
32.900
80.150
1.070.789
Rovereto e Vallagarina
535.498
446.431
112.000
24.200
1.118.129
Terme di Comano
Dolomiti di Brenta
362.800
477.932
48.000
213.746
1.102.478
Altipiano Piné e Val di Cembra
352.000
425.491
26.081
148.447
952.019
9.836.184
9.663.816
1.646.328
5.160.579
26.306.907
14 ApT
TOTALE
(1) Fonte P.A.T, Servizio Turismo Assessorato al Turismo Commercio e Agricoltura: dati di contribuzione PAT 2010 relativi al finanziamento per informazione ed accoglienza.
(2) Fonte P.A.T, Servizio Turismo Assessorato al Turismo Commercio e Agricoltura, finanziamenti PAT 2010 relativi al finanziamento per marketing turistico territoriale, voce
su cui si sono effettuate tutte le analisi del presente Report.
(3-4) dati di contribuzioni provenienti dalle 14 Apt riferiti al preventivo/consuntivo dell’anno 2010; i dati dell’ApT Piné e Val di Cembra si riferiscono al 2009.
(5) Rielaborazione a cura dell’Ufficio Marketing e Studi Asat.
Ringraziamo le Apt territoriali e l’Assessorato al turismo per la collaborazione prestata ai fini della presente ricerca, che è stata curata dall’ufficio
Marketing dell’Associazione degli albergatori della Provincia di Trento.
22
TEMA DEL MESE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
23
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
Emozioni e ricordi
Testimonianza di Andrea Borlotti primo Coordinatore del Gruppo
con un microfono che mi osservava impietoso: “... dai parla, di quel che sai!!”
.. un momento di panico, la gamba destra che tremava... che fare, leggere dei
confusi bigliettini o andare a ruota libera? Ho provato per un attimo a fare
una improbabile sintesi... poi hanno prevalso l’entusiasmo e la motivazione,
e come un fiume in piena mi sono lasciato andare alla presentazione della
nascita del gruppo... come dimenticare quei momenti!!
Andrea Borlotti
Sono passati 25 anni, ma sento dentro ancora forte l’emozione, l’agitazione nel percorrere quei pochi passi che dal
mio posto a sedere mi dividevano dal tavolo dei relatori..
Non eravamo lì per caso, in qualità di coordinatore del nascituro gruppo Giovani mi ero preparato, eccome.. eppure,
sotto l’abile regia di Remo Casagranda, doveva apparire
una casualità, in quella mitica Assemblea dell’ASAT a Castel
Toblino nel maggio 1986.
Di quella assemblea non ricordo molto, se non una simpatica serie di battute, su chi fosse più abbronzato, tra l’allora
Presidente ASAT Franco Mizzaro e l’allora Assessore al
Turismo Mario Malossini... io ero concentrato sui miei
biglietti, scritti a mano (portatili e BlackBerry non erano
ancora a disposizione...), con la traccia del discorso che avrei
dovuto fare. Saliti i pochi gradini della pedana improvvisamente il “vuoto”; ...stavo in piedi, davanti a me un leggio
Assieme ad Alberto Barbieri, che sarà il primo presidente, eravamo mossi
dal desiderio di continuare sulle orme dei nostri genitori, ma con una visione
più aperta del turismo e meno campanilistica, crescere culturalmente e professionalmente; il gruppo giovani come occasione di crescita, innovazione, confronto, scambio, palestra di vita... e così è stato davvero, per me senz’altro... si
sono creati dei legami di amicizia e fiducia, cementatisi negli anni; molti di quel
gruppo storico hanno assunto nel tempo responsabilità pubbliche, coprono
cariche importanti a livello turistico; quando ci si trova, chissà perché, non si
riesce a fare a meno di ricordare quella fase, e un po’ di emozione ti prende...
Oggi lavoro come consulente turistico, mi occupo di formazione e promozione turistica; non è un caso se molti dei colleghi e clienti con cui lavoro
provengono da quell’esperienza.. I giovani albergatori erano un vero gruppo,
e lo sono rimasti anche oggi..!!
In questo quarto di secolo sono cambiati gli scenari internazionali, il mercato
e la competizione sono globali, ma in fondo il lavoro dell’albergatore è rimasto lo stesso di sempre: far stare bene l’ospite sorridendo... la domanda che
ogni generazione di albergatori si pone è: come ? Crescere e confrontarsi
all’interno di un gruppo ti aiuta a trovare la risposta...
Ho 50 anni, ma dentro mi sento molto più giovane... grazie Giovani Albergatori.
Andrea Borlotti
... E cominciò una grande storia
Come siamo arrivati a festeggiare ben 25 Anni dalla fondazione del gruppo? Hanno cominciato ventisei giovani albergatori trentini, su iniziativa
dell’associazione provinciale, coordinati da Andrea Borlotti e con il forte supporto di ASAT nelle figure dell’allora presidente Franco Mizzaro e
del direttore Remo Casagranda. Dopo una fase di coordinamento affidata a Andrea Borlotti, nel 1986 Alberto Barbieri viene nominato primo
presidente dall’Assemblea costituente e lo seguirono in successione nell’incarico Fausto Aldrighetti, Fausto Mottes, Emanuela Felicetti
e Massimo Raffaelli. Il cambio generazionale si è rivelato più complesso e delicato del previsto e quindi, dopo la presidenza Raffaelli, Franco
Pedrotti, Diego Zorzi e Marisa Cornella (ri)costituirono un Comitato di Presidenza. Nel 2006 viene eletto l’attuale presidente, Guglielmo
Lasagna, che con l’obiettivo di dare forza e slancio al gruppo decide a sua volta di mantenere un Comitato che fiancheggiasse il presidente.
Vennero nominati Elisa Ressegotti e Christian Armani. F.M.
24
GIOVANI
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Tra rinnovamento e riconferme
L’Assemblea dei 25 anni preparata
da riunioni elettive in tutte le zone
bara Toller di Folgaria porta a quattro i GAT eletti
presidenti della rispettiva sezione territoriale ASAT).
È seguito il rinnovo cariche della sezione fassana
che ha visto nominati: Guglielmo Lasagna come
presidente, David Bulfon, Matteo Mattinzioli e
Linda Debertol come vicepresidenti, Rosa Carpano nel ruolo di responsabile GAT nel direttivo
ASAT Centro Fassa.
I Giovani riuniti a Campiglio
I Giovani Albergatori del Trentino, il Comitato più “antico” d’Italia nel suo genere, si
stanno rinnovando a partire dal Presidente e a scendere nella Vicepresidenza e nel Direttivo, composto da tutti i Consiglieri di Sezione. In vista dell’Assemblea elettiva del
25° Anniversario nelle ultime settimane si è svolto il cosiddetto “Giro delle Sezioni”,
un ciclo di incontri che ha toccato le aree in cui è stato suddiviso il nostro mondo alberghiero giovanile trentino, vale a dire Madonna di Campiglio e Val Rendena, Val di
Fassa, Val di Fiemme, Val di Non e Sole, Levico, Valsugana, Trento e Giudicarie, Andalo,
Molveno e Fai della Paganella, Alto Garda e Ledro. La logica che guida il Gruppo nel
cambiamento è naturalmente la più democratica possibile, ovvero di tipo bottom-up,
dalla base al vertice: il presidente viene eletto dall’assemblea.
L’ottica in cui si svolgono gli incontri è pertanto quella di stimolare un rinnovamento
che parta dal basso, coinvolgendo nuove leve e responsabilizzando chi invece frequenta il gruppo già da qualche tempo. Tra gli obiettivi principali: l’attivazione, o
la riattivazione, dei direttivi nelle sezioni in stand-by, la conoscenza e la mappatura
dei sentimenti e delle aspettative dei GAT, o dei potenziali tali; la raccolta di nuove
proposte e consigli per il futuro del gruppo.
Le danze si sono aperte lunedì 11 aprile a M. di Campiglio, con gli interventi del presidente dell’Apt locale e dell’Associazione Albergatori Marco Masè, del direttore Funivie Francesco Bosco e della vicepresidente Apt nonché presidente del Consorzio
operatori di Valle Luisa Masè. Si è proseguito con l’appuntamento di Pozza di Fassa,
il 19 aprile, con un ordine del giorno altrettanto ricco. Tra i relatori: il vicepresidente
Apt Stefano Weiss, il presidente ASAT Moena Davide Moser, il neo-presidente
ASAT Canazei Alessandro Anesi (che con Christian Armani, Elisa Ressegotti e Bar-
Entrambi gli incontri, di Campiglio e di Pozza, sono
stati suddivisi in due fasi. La prima, svoltasi alla
presenza degli ospiti invitati, si è conclusa con la
relazione del presidente GAT Guglielmo Lasagna in
merito alle attività svolte durante l’ultimo mandato e alle iniziative in cantiere. Nella seconda fase, a
porte chiuse, la dott.ssa Basile ha coordinato l’iniziativa “Il Trentino che vorrei, liberi di sognare”, che
ha previsto in prima battuta la somministrazione
di questionari conoscitivi e conseguentemente il
L’assemblea Giovani di Fassa
focus group. Un momento in cui inventare, sognare,
esprimere in libertà la nostra visione di località tra 20
anni, uno spazio in cui concedersi un volo al di sopra
delle convenzioni, del pessimismo e della ristrettezza di orizzonti in cui spesso ci troviamo imbrigliati. Ai
giovani è ancora consentito correre... con la fantasia
e con le loro gambe. FM
25
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
Le illusioni del web
Non così si libera il mondo. Le ambiguità di Trip Advisor e co.
Foto Pianetatech.it
Il lato oscuro di Internet, oggi tra i temi
più scottanti e dibattuti, non tocca soltanto la sfera dell’illegalità, l’uso da parte
di regimi dittatoriali o delle grandi multinazionali, ma anche, e da molto vicino, il
mondo dell’ospitalità e del turismo. I siti
di recensione alberghiera, sia quelli certificati sia quelli in cui impera l’anonimato,
sono governati da logiche di potere, in altre parole, di denaro. Gli interessi in gioco
sono infinitamente più grandi di quelli che
mai potrà avere un hotel come i nostri, che
subisce meccanismi “altri” anche quando
invece crede di poter influire sulla propria
online reputation con il perseguimento di
un’offerta di qualità.
Il web non è un gioco
A sostegno di questa tesi, uno spunto controcorrente, ci viene da The net delusion:
how not to liberate the world, prossimamente in arrivo in Italia. L’autore, Evgeny
Morozov, affronta due concetti, o meglio
due rischi fondamentali. Il primo, che ci riguarda da vicino, è quello dell’internet centrism, ovvero la convinzione che qualsiasi
questione trattata online sia di fondamentale importanza e che corrisponda neces26
sariamente a verità. Internet quindi come
fonte più autorevole poiché alimentata dai
contributi, potenzialmente, del mondo intero, democrazia e libertà di espressione al
massimo grado. Il rovescio della medaglia
è che il web sta fomentando una generazione non certo di attivisti ma di entità
virtuali e indolenti, e spesso fasulle, che
semplicemente cliccando una preferenza o
apponendo una firma elettronica pensano
di avere dei risvolti sulla realtà, o cercano il
riconoscimento del proprio contributo, che
nella maggior parte dei casi si espleta nella
critica e nell’attacco – ciò che fa notizia è
di norma il male, non il bene. Ma come si
può credere semplicisticamente che, se
ognuno è libero di dire la sua online, chi è
più potente non possa obbligare o pagare
chi è più debole per fargli scrivere ciò che
vuole? È il web, bellezza.
Il secondo rischio teorizzato dal bielorusso
Morozov, forse ancor più invasivo per l’industria dell’ospitalità, è quello del cyberutopianism, ovvero la fede cieca e l’ingenua convinzione che ciò che si legge in
rete sia effettivamente l’espressione della
democrazia online, dell’intoccabile popolo
del web. In verità i forum sono governati
da esperti marketers che agiscono inserendo giudizi strategicamente fuorvianti
in merito a un albergo (più spesso un
gruppo alberghiero) o a una destinazione,
mentre i social network, in particolare Facebook, sono in grado di mappare perfettamente gusti e preferenze di ogni utente
(il famoso bottoncino “Mi piace”) e poi di
bersagliarlo con messaggi pubblicitari altamente personalizzati. Parimenti, i siti di
recensione alberghiera risultano facilmen-
te manovrabili dalle grandi catene o da
strutture indipendenti ma molto potenti.
Come? Anzitutto aumentando le commissioni riconosciute, aderendo ai, spesso
Foto relevanceweb.com
costosi, programmi proposti (es. Preferiti)
e creando un network di collaboratori e
partner che scrivano recensioni positive,
alimentino i social network e i forum con
un flusso di informazioni e tweet (lett.:
cinguettii) in grado di dirottare gli utenti,
i quali invece credono che questi astuti richiami siano il frutto dell’opinione pubblica dei viaggiatori. Una reputation online
eccellente, con i giusti investimenti, si può
ottenere sia sui review sites (siti di riesame) ad accesso libero, come TripAdvisor,
sia su quelli dove il commento è successivo
ad una prenotazione confermata con carta
di credito e quindi, teoricamente, certificata, come nel caso di Booking.com.
Non c’è scampo: alle piccole imprese alberghiere non resta che mettersi il cuore in
pace e continuare a svolgere il proprio lavoro con amore e passione, nel miglior modo
possibile. Sarà così l’ospite, quello reale e
non virtuale, a trarre le sue conclusioni.
Francesca Maffei
GIOVANI
TURISMO e OSPITALITÀ nel
27
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
Tecnologie digitali
La Camera di Commercio organizza corsi
Per chi intende appropriarsi della procedura
Il 18 maggio dalle ore 9.00 alle 12.00 nella Sala Calepini in Camera
di Commercio partono i nuovi corsi formativi gratuiti per l’uso delle
tecnologie digitali nella gestione delle relazioni amministrative promossi da Provincia Autonoma di Trento e la Camera di Commercio. Il
programma prevede:
2. La firma digitale dei documenti: Parte normativa, parte teorica, la firma secondo le nuove modalità, utilizzo operativo della
firma digitale.
3. La posta elettronica certificata: Parte normativa, parte teorica,
Il ruolo del gestore, utilizzo operativo della Pec.
1. Introduzione : La normativa, il nuovo CAD (Codice Amministrazione Digitale), regole tecniche attese nei prossimi 18 mesi.
Vi chiediamo di manifestare il Vs. interesse tramite il modulo di adesione scaricabile dal nostro sito www.asat.it nella sezione notizie.
Gli interrogativi più frequenti, le possibilità
1) Che cos’è la Firma Digitale?
La firma digitale è l’equivalente informatico di una tradizionale firma
apposta su carta. La sua funzione è quella di attestare la validità, la
veridicità e la paternità di un documento, come una lettera, un atto, un
messaggio o, in generale, qualunque file di dati (testo, immagini, musica, ecc.). Come tale, non va confusa con altri oggetti omofoni definiti
genericamente “elettronici”, come ad esempio la firma autografa scannerizzata e conservata come immagine. La firma digitale è il risultato
di una procedura informatica basata su un sistema di codifica crittografica a chiavi asimmetriche (una pubblica e una privata), che consente:
• sottoscrizione di un documento informatico;
• verifica, da parte dei destinatari, dell’identità del soggetto firmatario;
• sicurezza della provenienza del documento;
• certezza che l’informazione contenuta nel documento non sia
stata alterata.
2) Qual è il valore legale della Firma Digitale?
I presupposti giuridici che rendono possibili transazioni legali fatte grazie a queste tecnologie, si fondano soprattutto sull’articolo 15 comma
2 della legge 15 marzo 1997 n. 59, la cosiddetta “Bassanini 1”. L’attuale
Codice dell’Amministrazione Digitale dispone inoltre, che “il documento informatico, sottoscritto con firma digitale o con un altro tipo di firma elettronica qualificata, ha l’efficacia [della forma scritta] prevista
dall’articolo 2702 del codice civile. L’utilizzo del dispositivo di firma si
presume riconducibile al titolare, salvo che sia data prova contraria”.
28
3) Quale può essere l’utilizzo della Firma
Digitale?
La firma digitale può essere apposta su qualunque documento informatico.
Alcuni esempi di casi d’uso:
• bilanci e atti societari
• fatture elettroniche
• notificazioni al Garante della Privacy
• iscrizione al registro dei revisori contabili
• comunicazioni degli operatori finanziari con l’Agenzia delle Entrate
• richiesta di pareri al CNIPA
4) Cosa è il sistema della Posta Elettronica
Certificata?
La Posta Elettronica Certificata (detta anche posta certificata o PEC) è
un sistema di comunicazione simile alla posta elettronica standard con
in più alcune caratteristiche di sicurezza e di certificazione della trasmissione che rendono i messaggi opponibili a terzi. La PEC assicura:
• Accesso e identificazione dei soggetti coinvolti
(mittente e destinatari dei messaggi)
• Certificazione dell’invio
• Integrità del messaggio
• Certificazione della consegna
(data e ora di consegna e contenuto consegnato)
FORMAZIONE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
29
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
5) Che cos’è un Ente Certificatore?
6) Che cosa è la marcatura temporale?
Nello scenario delineato occorre garantire l’identità dei soggetti
che utilizzano la firma digitale, fornire protezione nei confronti
di possibili danni derivanti da un esercizio non adeguato delle
attività connesse, assicurare la solidità e sicurezza dei sistemi
operativi e della struttura organizzativa. Questo rende necessario ricorrere all’intervento delle cosiddette “Terze Parti Fidate”, cioè soggetti terzi che si trovano in posizione di neutralità
rispetto agli utilizzatori della firma digitale: sono quelli che la
legge italiana definisce “Certificatori”, mentre negli Stati Uniti
sono detti “Autorità di Certificazione” (Certification Authority e
nell’uso corrente CA).
La marcatura temporale consiste nell’associare una data e un’ora certe ad
un documento informatico. Un file marcato temporalmente al suo interno contiene il documento del quale si è chiesta la validazione temporale
e la marca emessa dall’Ente Certificatore.
L’apposizione della marca temporale su un documento attesta la sua opponibile ai sensi di legge e ne prolunga la validità nel tempo (20 anni).
La dott.ssa Laura Licatti è in grado di dare tutte le spiegazioni che l’associato ritiene utili per districarsi in questa nuova problematica.
c/o Associazione albergatori e imprese turistiche della Provincia di Trento
Tel. 0461 923666 tasto numero 2; email: [email protected]
FORMAZIONE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Pay per Click: istruzioni per l’uso
A cura di Roberto Sani, partner DOC marketing – parte 2^
Nel numero precedente di Turismo e Ospitalità (p. 27), il dott. Roberto Sani spiegava
come organizzare una campagna “pay per clic”, nella quale un inserzionista paga un
“tot” per ogni click che riceve sul proprio annuncio pubbli-promozionale. Per esigenze
di spazio ci eravamo visti costretti a suddividere il testo su due numeri consecutivi del
mensile. Questa seconda parte è dedicata ad alcune indicazioni operative conclusive.
Partono dalle landing pages, le “pagine di atterraggio”, che potremmo paragonare
a un terminal dove l’internauta si ferma, si guarda attorno e decide se diventare o
meno effettivo acquirente di quanto gli viene proposto. Ovvia la necessità di riservargli un’accoglienza la più convincente possibile. Quindi, e qui restituiamo la parola
al dott. Sani, “le landing pages abbinate ad una campagna Pay per Click, dovranno
essere fortemente ottimizzate per raggiungere l’obiettivo commerciale che l’inserzionista si prefigge. Risulta fondamentale la ricerca della semplicità, la focalizzazione
sull’elemento chiave nel tentativo di evitare qualsiasi distrazione. Non dobbiamo mai
dimenticare la politica dei “tre click” e in questo caso almeno uno è già stato “usato”.
Restano solo due click utili per compiere l’azione e quindi per convincere l’utente a
compilare il form (la scheda) di richiesta. Quindi:
• Mettere in evidenza il form di contatti
• Inserire nella pagina i link di condivisione sui social network (credibilità)
Roberto Sani
• Evitare di inserire link di approfondimento (l’utente si perde) • Ottimizzare il testo della pagina con le parole chiavi inserite nel titolo, nell’abstract (sunto) e nella descrizione
Alcune risorse online utili da utilizzare per ottimizzare le campagne PPC
• Fare in modo che la landing page sia raggiungibile solo ed esclusivamente dal
link inserito nell’annuncio per evitare conteggi errati e mancata valutazione delle
performance della campagna di “pay per click”
• Utilizzare la funzione di Google “ricerche correlate” presente all’interno della funzione “Mostra opzioni” per conoscere le query (domande)
utilizzate dagli utenti.
• Utilizzare solo foto nitide e veramente belle e, se possibile, contributi video sinceri
e divertenti.
Monitorare maniacalmente i risultati
Non ci sono regole certe per trasformare una campagna in un successo, bisogna testare, provare e monitorare fino al raggiungimento degli obiettivi previsti. Quindi la
parola d’ordine è: governo puntuale della campagna.
• Inserire il codice di Google Adwords nelle pagine di “conclusione” azione • Mettere in comunicazione l’account di Google Analytics con Google Adwords
• Pubblicare nella landing page un codice identificativo della promozione e associarlo al form di contatto. Così sarà semplice effettuare report precisi.
• Se oltre al form di contatto si vuole inserire anche un numero di telefono, è necessario creare un codice “promo” da mettere accanto al numero telefonico cosicché
l’utente che proverà a chiamare telefonicamente sarà invogliato a dirlo e quindi
risulta chiara la provenienza.
• Google Keywords Tool per conoscere il volume
di ricerche, la concorrenza e il costo medio di
ciascun click.
• Utilizzare i dati di Google Analytics per capire
il tempo medio di permanenza dell’utente sulla
landing page.
Come per qualsiasi altra attività promozionale,
gestire efficacemente delle campagne di “pay per
click” può risultare molto complesso.
Cercare il consiglio e magari l’affiancamento iniziale da parte di strutture professionali è indubbiamente auspicabile.
31
Foto Paolo Noto
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
I soci di Dolomiti Walking tracciano gli obiettivi 2011
MARKETING
Camminare con le proprie gambe
È da sempre l’obiettivo del club Dolomiti Walking Hotel
Cresce l’interesse per una precisa tipologia di vacanza
Dopo due anni di presenza sul mercato turistico, superata la fase sperimentale l’assemblea del Dolomiti Walking Hotel ha verificato l’emergere di alcune
tendenze positive. Aumenta il numero dei turisti che scoprono o confermano
la montagna come ambiente e stile di vacanza ideale e trovano realizzate le
loro attese in quel che il marchio Dolomiti Walking aveva loro prospettato.
Anzi l’interesse si allarga e suggerisce agli albergatori promotori dell’esperimento di “alleggerire” il grado medio di difficoltà delle escursioni proposte.
“Montagna sì, ma più dolce”, quindi la prima linea di lavoro.
promozionale sull’estate. Non è mancato il riflesso della contrazione delle risorse pubbliche. L’incentivo provinciale prevede, in
coerenza con la politica di risparmio, un fifty-fifty per le iniziative di marketing un “tanto dai e tanto ricevi”, dopo i primi due
anni di leggero sbilancio a favore dell’operatore privato. Anche
per questo l’investimento pubblico dovrà a sua volta sottoporre
a criteri più severi e condivisi la scelta delle iniziative promozionali da intraprendere.
Un secondo elemento è la “fidelizzazione a tempo” con la singola struttura,
compensata tuttavia dal consolidarsi della fedeltà al Club. Dopo una o due
vacanze trascorse con soddisfazione in una zona, il turista si sente motivato a
scoprire altre aree del Trentino, però sempre di montagna e sempre aderenti
al club. Anche questo “circuito” suona come un riconoscimento di qualità e
di coerenza nel garantire quanto si era promesso. Può dispiacere al singolo
operatore che un cliente si orienti verso un’altra zona o un altro albergo. Egli
sa, tuttavia di poter attingere a un circuito di clientela che continua a privilegiare la vacanza attiva (“walking”, non è parola a caso) in montagna vera.
Il Club Dolomiti Walking articolerà la sua campagna marketing su diversi canali. Viene aumentata la tiratura delle
cartine che illustrano i percorsi di escursione. Ne è prevista
la distribuzione anche negli stadi di calcio tedeschi, sulla scia
dell’operazione Bayern che vede impegnato per la seconda
stagione consecutiva la Trentino Marketing. La metà delle
cartine, inoltre, conterrà un coupon denominato “Invito alla
prova”, che garantisce lo sconto di 100 euro in camera doppia, minimo due persone, sette giorni e mezza pensione. Le
cartine-sconto saranno veicolate nelle fiere italiane ed estere,
senza dimenticare, per altro, la presenza su quotidiani e riviste specializzate italiani e stranieri. È stata anche avviata una
campagna di web marketing per aumentare il grado di visibilità del club con attenzione prioritaria al mercato tedesco.
Forse più facile? Non è certo impossibile, con un attento adeguamento dei percorsi, calibrarla su livelli di impegno fisico che risultino graditi al singolo appassionato
e adatti anche a tutti i componenti della famiglia. All’ordine del giorno, durante
la recente assemblea svoltasi nella sede provinciale di Asat, anche la campagna
32
MARKETING
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Il tuo 730 con Asat
I nostri uffici a disposizione
con competenza e professionalità
Lucia Cattani dell’Ufficio contabilità
A partire dall’anno 2011 Asat è disponibile a effettuare per tutti i
clienti di Asatservizi Srl e/o Associati dell’Associazione Albergatori
della Provincia di Trento e loro familiari il nuovo servizio di
Assistenza Fiscale Modello 730
con il quale soddisfare eventuali lavoratori dipendenti, pensionati e
collaboratori che abbiano la necessità di elaborare la dichiarazione
Mod. 730/ 2011.
Asatservizi Srl, con l’adesione al Caf Confcontribuenti, è in grado di
garantire l’elaborazione, la correttezza della dichiarazione senza
responsabilità per il contribuente con il rimborso immediato dei
crediti d’imposta in busta paga o nella pensione.
Per il servizio è necessaria una prenotazione, gli interessati potranno
contattare l’ufficio di Trento, tel 0461 392085 o l’ufficio territoriale più
vicino tra quelli di Andalo, Fiera di Primiero, Levico, Pera, Riva, Tione.
33
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
La cedolare secca
È sostitutiva, per opzione, di diverse altre tasse
IMPORTANTE IN CASO DI affitti ad uso abitativo
Come detto sopra, l’applicazione della cedolare secca richiede una specifica
opzione da parte del locatore da esercitarsi in sede di registrazione del contratto o in caso di proroga, anche tacita, nel termine di versamento dell’imposta di registro.
L’opzione ha validità per l’intera durata del contratto o della proroga e può
essere revocata in ciascuna annualità contrattuale successiva a quella di
esercizio entro il termine di pagamento dell’imposta di registro. Nelle annualità successive è possibile esercitare nuovamente l’opzione.
dott. Luca Scamarazza, direttore di Asat Servizi
Nelle disposizioni riguardanti il federalismo municipale è
stato introdotto un nuovo regime di tassazione dei redditi
derivanti dalla locazione di immobili abitativi da parte di
persone fisiche, alternativo rispetto a quello ordinario Irpef,
applicabile dal 2011, per opzione: si tratta della così detta
“cedolare secca”.
L’Agenzia delle Entrate disciplina con uno specifico provvedimento le modalità di esercizio dell’opzione da parte del
locatore e del versamento dell’imposta. Il provvedimento,
emanato ad inizio aprile, rende la disciplina della cedolare
secca applicabile nella sua totalità già a partire dal 2011.
La disciplina è indirizzata alle persone fisiche titolari di
redditi da locazione di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze locate congiuntamente. La base imponibile
sulla quale applicare le aliquote previste nella misura del
21% o del 19%, nel caso di contratti di affitto “concordati”
ex art. 2 c.3 e 8, Legge 431/98 è rappresentata dal 100% del
canone di locazione.
Il versamento della cedolare secca sostituisce l’Irpef, l’addizionale Irpef, regionale e comunale, l’imposta di registro
e di bollo anche per la risoluzione e proroga del contratto,
mentre rimane l’obbligo di registrazione del contratto, che
assorbe anche la comunicazione alla P.S.
34
Deve inoltre essere comunicato preventivamente all’inquilino con lettera
raccomandata, a pena di inefficacia dell’opzione, la rinuncia alla facoltà di
chiedere qualsiasi aggiornamento del canone, anche se previsto nel contratto, inclusa quella derivante dalla variazione Istat accertata.
La scelta per l’applicazione della cedolare secca non potrà prescindere da una
valutazione di convenienza da parte dei soggetti interessati, confrontando
la tassazione ordinaria Irpef dei redditi da locazione con quella ottenuta con
l’applicazione delle aliquote previste dalla cedolare secca, ovvero 21% o 19 %
a seconda dei tipi di contratto di affitto stipulati.
L’IVA IN EUROPA
È stato emanato il Regolamento europeo n. 282 del 2011, concernente le nuove regole interpretative in tema di IVA comunitaria.
Il Regolamento precisa che, in tema di intermediazione della fornitura di alloggio, le prestazioni di un intermediario che agisce in
nome e per conto di terzi non sono equiparabili alle prestazioni di
servizi relative a beni immobili.
Tali prestazioni, pertanto, se rese ad un soggetto passivo, si considerano territorialmente rilevanti nel territorio dove ha sede il destinatario
della prestazione stessa (criterio c.d. del luogo del committente).
Il Regolamento chiarisce inoltre che il prestatore può considerare
soggetto passivo il destinatario che: gli ha comunicato il proprio
numero individuale di identificazione IVA, qualora ottenga conferma della validità di tale numero d’identificazione nonché del
nome e dell’indirizzo corrispondenti; inoltre ottenga dal destinatario un certificato rilasciato dalle autorità fiscali competenti per il
destinatario, attestante che questi svolge un’attività economica.
NORMATIVE
TURISMO e OSPITALITÀ nel
Riforma della mediazione
Ampio utilizzo In campo civile e commerciale
Il 21 marzo 2011 è entrato in vigore il d.lgs.
28/2010, che la delega contenuta nella L.69/09,
e stabilisce la necessità di fare ricorso, in talune
materie e prima di proporre le proprie domande
in sede giudiziaria, alla mediazione rivolta conciliazione delle controversie civili e commerciali.
L’obiettivo è ridurre il flusso di nuove cause nel
sistema Giustizia.
Il tentativo di mediazione è obbligatorio in materia di:
• diritti reali (proprietà, usufrutto, servitù di passaggio, distanze nelle costruzioni
ecc.), divisione di beni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento danni da responsabilità medica e da diffamazione a mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità,
• contratti assicurativi, bancari e finanziari, il diritto condominiale e le controversie
su risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti.
In tali materie è necessario avviare il procedimento di mediazione prima di promuovere un’azione civile (salvi i provvedimenti urgenti o comunque indilazionabili, che
possono sempre essere richiesti al Giudice anche nei casi di mediazione obbligatoria).
Il procedimento si introduce con una domanda fatta agli organismi di mediazione accreditati, tra cui anche l’organismo di mediazione istituito presso il Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Trento (sul cui sito internet è possibile reperire l’apposita
modulistica).
Avviato il procedimento, il mediatore organizza uno o più incontri mirati alla composizione amichevole della controversia. L’accordo raggiunto è omologato dal Giudice e
diventa esecutivo. In caso di mancato accordo il mediatore può fare una proposta di
risoluzione le parti possono accettare o meno.
Il tentativo di mediazione civile deve avere una durata massima di 4 mesi. Nel frattempo sarà comunque possibile avviare la causa in Tribunale. Il tentativo di mediazione potrà essere esperito anche nel corso del processo.
Nel procedimento viene garantita la massima riservatezza: nessuna dichiarazione
o informazione data dalle parti può essere utilizzata nel processo, né rivelata alla
controparte e tutte le informazioni riservate sono in ogni caso inutilizzabili in ogni
successivo ed eventuale processo.
La mediazione è un’attività professionale, svolta da
un mediatore terzo, imparziale e privo del potere
di rendere giudizi o decisioni vincolanti, finalizzata
ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di
un accordo amichevole, sia nella formulazione di
una proposta per la risoluzione della controversia.
Può essere facoltativa, cioè scelta dalle parti o suggerita dal Giudice, oppure obbligatoria, quando il
tentativo, anche ove non abbia successo, è previsto
come condizione di procedibilità della causa civile.
Le parti devono anticipare le spese di avvio del procedimento (40 euro) pagare le
spese di mediazione che variano a seconda del valore della lite da un minimo di 65
Euro fino a 9.200,00 sempre per ciascuna parte.
La mediazione obbligatoria dovrebbe incidere su oltre mezzo milione di cause. Uno
degli aspetti più controversi, oltre al costo (non si tratta quindi di un servizio che
lo Stato fornisce ai cittadini), è che nel caso in cui non venga accettata la proposta
fatta dal mediatore durante il procedimento, il Giudice ne terrà conto. Le spese del
processo saranno addebitate alla parte che ha rifiutato la proposta di conciliazione.
Viste le possibili implicazioni con il successivo giudizio avanti il Tribunale ordinario è
opportuno, anche se non necessario, farsi assistere anche in questa preliminare fase
da un legale.
35
Anno XXXIX - n.05 Maggio 2011
Normative : le novità più recenti
Le ultime settimane hanno visto diverse modifiche nella
normativa fiscale e in quella riguardante i rapporti di lavoro in
azienda o la tutela del dipendente temporaneamente inoccupato.
Ne riportiamo alcune tra le più significative.
TASSAZIONE AGEVOLATA
Federalberghi, unitamente a Confcommercio-Imprese per l’Italia ed alle altre
parti firmatarie del CCNL. Turismo, ha siglato un accordo per consentire la detassazione al 10% sulle somme erogate che le aziende del turismo riconoscono ai
propri dipendenti a fronte di incrementi di qualità e produttività. Tale strumento
assolve ad un triplice compito: assicurare un beneficio economico ai lavoratori,
migliorare i livelli di efficienza e competitività delle aziende, accompagnare il
decentramento della contrattazione collettiva. Federalberghi, evidenzia come
queste misure possono contribuire a colmare il gap negativo che le strutture
turistico-ricettive italiane hanno rispetto ai loro competitor internazionali in termini di maggiori costi ed oneri economici. Federalberghi ha inoltre predisposto,
in collaborazione con l’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo, un manuale
operativo su misura per le imprese e le associazioni territoriali per facilitare la
definizione degli accordi di secondo livello e l’applicazione delle agevolazioni.
Ricordiamo che il Coordinamento Imprenditori della provincia di Trento ha già
sottoscritto con tutte le sue componenti l’accordo sindacale in oggetto.
ASSISTENZA SANITARIA
Secondo quanto recentemente chiarito dal Ministero del lavoro, quando i contratti collettivi prevedono forme di welfare contrattuale, quali l’assistenza
sanitaria integrativa, ogni lavoratore matura un diritto contrattuale di natura
retributiva nei confronti del datore di lavoro. Di conseguenza, se il datore di lavoro non procede all’iscrizione del dipendente al fondo di assistenza sanitaria integrativa (FAST) può essere chiamato ad erogare direttamente una prestazione
equivalente a quella erogata dal fondo ed a risarcire l’eventuale danno subito dal
lavoratore. L’interpretazione fornita dal Ministero è in linea con quanto stabilito
in materia dal CCNL Turismo.
CERTIFICATI DI MALATTIA
L’INPS ha avviato la procedura di trasmissione telematica dei certificati di malattia. I lavoratori interessati non dovranno più inviare tramite raccomandata
le attestazioni di malattia al datore di lavoro ed all’INPS entro due giorni successivi all’inizio della malattia. Il lavoratore avrà comunque l’obbligo di segnalare tempestivamente la propria assenza, l’indirizzo di reperibilità per i controlli
medico-fiscali, nonché, se richiesto dal datore di lavoro, il numero di protocollo
identificativo del certificato di malattia. È previsto un periodo transitorio, fino al
18 giugno 2011, entro cui il datore di lavoro privato potrà richiedere copia car36
tacea del certificato di malattia. Al termine di tale periodo il
datore di lavoro dovrà avvalersi esclusivamente dei servizi resi
disponibili dall’INPS.
INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE
In merito alla procedura di presentazione della domanda di disoccupazione a requisiti ridotti ed ai connessi adempimenti a
carico del datore di lavoro. L’istituto ha invitato le sedi territoriali
all’osservanza scrupolosa delle disposizioni in merito, al fine di
evitare il ripetersi degli inconvenienti degli anni scorsi nei quali
alcune strutture hanno respinto domande legittime di aventi
diritto perché non corredate del modello DL 86/88 bis. L’Inps
ricorda che l’integrazione nel flusso UniEmens del calendario
giornaliero, permetterà, per le prestazioni di disoccupazione
ordinaria con requisiti ridotti da liquidarsi nel corso del 2012, la
semplificazione delle operazioni di liquidazione con il prelievo
automatizzato dei dati dai propri archivi, evitando di gravare
azienda e lavoratore dall’obbligo di produrre il modello DL
86/88 bis con i dati relativi al rapporto di lavoro. Nel caso in cui
non si disponga di dati aggiornati necessari per la liquidazione
della prestazione secondo la modalità sopramenzionata, l’INPS
richiederà al lavoratore la documentazione necessaria (autocertificazione dei dati retributivi e contrattuali, ultime buste paga,
ecc.), come già considerato per la liquidazione dell’indennità
di disoccupazione ordinaria con requisiti normali. I nostri uffici
sono a disposizione per gli eventuali chiarimenti.
PERMESSI RETRIBUITI
L’INPS ha fornito un quadro riepilogativo delle novità concernenti i permessi retribuiti a favore di dipendenti che assistono familiari con disabilità grave. La nota chiarisce gli aspetti
riguardanti i soggetti aventi diritto, le modalità di fruizione dei
permessi nonché i requisiti per la loro concessione.
PROROGA SCF
La Federazione ha concluso con SCF un addendum all’Accordo
del 22 giugno 2005, finalizzato a regolarizzare la posizione delle imprese ricettive associate che hanno ricevuto da SCF conte-
NORMATIVE
stazioni e/o fatture a seguito di verifiche relative ad anni passati, e che
non hanno ancora provveduto al pagamento dei compensi dovuti. A tali
imprese è consentito di versare entro il termine massimo del 31 maggio
2011, in aggiunta al compenso relativo all’anno 2011, un compenso onnicomprensivo pari alla tariffa del 2010. Per le imprese associate i compensi applicabili sono quelli ridotti del 15%, riportati nelle tabelle allegate.
Le imprese stagionali, aperte per non più di 8 mesi l’anno, potranno
versare i compensi ulteriormente ridotti del 30%.
La mancata regolarizzazione entro il termine del 31 maggio 2011
esporrà le imprese alla richiesta dei compensi per tutte le annualità
dovute, senza riduzioni, oltre ad interessi e spese. Le imprese che intendono regolarizzare la loro posizione dovranno inviare direttamente
ad SCF, all’indirizzo e-mail [email protected] o al fax n. 0246547576, il
modulo di adesione compilato in ogni sua parte. Sulla base dei criteri
indicati, SCF determinerà l’importo da pagare ed invierà all’impresa un
Modulo Freccia per provvedere al pagamento. A seguito del pagamento
SCF provvederà ad inviare i documenti fiscali rettificativi (note credito).
Le imprese in regola con i pagamenti, potranno invece provvedere al
pagamento relativo all’anno 2011 con le consuete modalità, e nei termini che saranno indicati con successiva comunicazione.
I nostri uffici sono volentieri a disposizioni per gli associati che
chiedessero ulteriori chiarimenti.
TURISMO e OSPITALITÀ nel
NON DOVEVANO DIMINUIRE?
In un anno 694 appuntamenti con le tasse
Confesercenti:
“Così si ammazzano le piccole imprese”
Il fisco italiano non vi scorda mai, soprattutto non vi abbandona:
sono ben 694 gli appuntamenti con le tasse nel corso del 2011,
quasi tre al giorno: una frequenza pari a 2,75 per ciascuno dei
252 giorni lavorativi dell’anno. Li ha contati la Confesercenti,
compilando in uno studio un elenco di tutti gli adempimenti
fiscali che attendono al varco il contribuente italiano. Il fisco
batte cassa tutti i mesi, ma luglio è il più convulso, con 74 scadenze. Ogni mese se ne contano mediamente quasi 60 (57,8)
e sull’agenda va segnato in rosso il 16 luglio: 45 adempimenti.
In Italia la pressione fiscale è al 43,5% nel 2009; al terzo posto,
(dietro Danimarca e Svezia, fra i 33 paesi dell’area Ocse). Pagare
le tasse costa ore di lavoro: 285 le ore che ogni azienda italiana
impegna per espletare tutti gli obblighi, il doppio di Francia e
Olanda, il 50% in più di Spagna e Germania; 60 ore in più della
media europea, secondo la Banca Mondiale. È un pesante onere
aggiuntivo per gli operatori economici, soprattutto per le piccole e medie imprese. Come rendere la vita più facile ad aziende e
contribuenti? La parola d’ordine è semplificare. Un sogno?
37
I dubbi quotidiani
Maggio 2011
1. Sono titolare di un esercizio di
affittacamere e vorrei sapere cosa
prevede la legge in materia di
classificazione delle attività come la mia.
In base alla legge provinciale, nel giugno scorso la Giunta provinciale ha individuato dei parametri e delle modalità per il riconoscimento dei diversi livelli qualitativi degli affittacamere, in coerenza
con le metodologie presenti a livello nazionale e internazionale.
Nello specifico, ha adottato una classificazione legata al simbolo del
“sole” (anziché usare le stelle) prevedendo di attribuire 1, 2, 3 o 4
soli a seconda del livello di qualità, tenendo conto dell’attuale significativa differenza tra i servizi di base garantiti nei diversi esercizi di
affittacamere presenti. Anche in questo caso, come per gli alberghi,
la classificazione viene attribuita in base ad una dichiarazione resa
dal titolare dell’esercizio che autocertifichi il possesso dei requisiti
necessari per il relativo livello qualitativo.
parte (in questo caso l’albergatore), di recedere dal contratto, se
l’altra parte è inadempiente e tenersi la caparra; se inadempiente
è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto
ed esigere il doppio della caparra. Si tratta dunque, per dirla in altro modo, di un compenso contrattuale non rimborsabile in caso di
annullamento del contratto per colpa di chi ha versato la caparra.
Resta facoltà della parte che non è inadempiente di domandare la
esecuzione o la risoluzione del contratto, può poi procedere alla richiesta di risarcimento del danno regolata dalle norme del Codice
civile. Quindi, nel caso considerato, la caparra può esse tranquillamente trattenuta dall’albergatore a titolo di risarcimento del mancato rispetto della prenotazione, salvo chiedere l’ulteriore risarcimento del danno complessivo.
3.Qual è la differenza tra caparra e
acconto?
Sia sotto l’aspetto tributario che del rapporto tra le parti, la differenza è sostanziale, e di conseguenza non è possibile utilizzare contemporaneamente entrambi i termini.
Come classificare la camera in affitto
2. Un’agenzia di viaggi mi ha disdettato
una prenotazione di una settimana
per alcune camere coperta da caparra
confirmatoria. In base alle norme vigenti,
come mi devo comportare in merito alla
restituzione della caparra stessa?
Laddove prevista espressamente nel contratto con il cliente (perché
altrimenti si può intendere come mero anticipo sulla prestazione finale), il versamento di una caparra confirmatoria permette ad una
38
Mentre la caparra (che, nel caso, è quella confirmatoria) è prevista
dall’art. 1385 del Codice Civile e consiste nell’assegnare ad una parte, a conclusione del contratto, una somma di denaro, che in caso
di adempimento deve essere restituita o imputata alla prestazione
dovuta e non è soggetta ad IVA; l’acconto non è altro che una parte
del corrispettivo pattuito per la vendita o la prestazione, e quindi
assume rilevanza ai fini IVA.
Fiscalmente quindi la caparra non può considerarsi come parziale
pagamento anticipato del prezzo perché ha funzione risarcitoria del
danno in caso di ingiustificato inadempimento e le somme versate a tale titolo, a patto che ciò risulti chiaramente evidenziato per
iscritto, non vanno fatturate e devono considerarsi fuori campo IVA.
Solo a prestazione effettuata la caparra verrà fatturata e concorrerà
alla formazione del prezzo complessivo da indicare sulla fattura o
sulla ricevuta fiscale. L’acconto, al contrario, come già premesso, non
è altro che un parziale pagamento e - secondo quanto è previsto nel
c. 4 dell’art. 6 del D.P.R. 633/1972 - deve essere fatturato nel momento stesso in cui viene riscosso assoggettandolo ad IVA.
Le prossime scadenze fiscali
Scadenziario fiscale maggio
Lunedì 16 maggio
Registrazione, anche cumulativa, delle operazioni per le quali è rilasciato lo scontrino fiscale o la ricevuta fiscale, effettuate nel mese solare
precedente.
Emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento
di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti tra i
quali è effettuata l’operazione.
Liquidazione Iva riferita al mese di aprile e versamento dell’imposta
dovuta (codice tributo 6004);
Liquidazione IVA riferita al primo trimestre e versamento dell’imposta
dovuta maggiorata degli interessi 1% (codice tributo 6031).
Versamento ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente.
Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese di aprile.
Presentazione della comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese di aprile.
Versamento dell’imposta sugli intrattenimenti relativi alle attività
svolte con carattere di continuità nel mese di aprile.
Versamento ritenute operate dai condomini sui corrispettivi nel mese
precedente per prestazioni relative a contratti d’appalto, di opere o servizi effettuate nell’esercizio d’impresa.
Contributi IVS artigiani e commercianti versamento Ia quota fissa 2011
su reddito minimale.
Mercoledì 18 maggio
Ultimo giorno utile per la regolarizzazione dei versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente)
entro il 18 aprile 2011.
Mercoledì 25 maggio
Presentazione degli elenchi riepilogativi (INTRASTAT) delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni nonché delle prestazioni di
servizio in ambito comunitario, effettuati nel mese di aprile.
Martedì 31 maggio
Presentazione al CAF/professionista abilitato del mod. 730 emod. 7301 per la destinazione 8 e 5 per mille, che rilascia apposita ricevuta (mod.
730-2).
Versamento imposta di registro sui contratti di locazione nuovi o
rinnovati tacitamente con decorrenza 01/05/2011. Presentazione della
comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black list nel
mese di aprile.
CERCASI, AFFITTASI, VENDESI
Maggio 2011
VENDESI
1. Cedesi avviata e redditizia attività di ristorazione con immobile o solo cessione licenza, 150 posti interni e esterni, zona laghi. Impegno economico
significativo. Rivolgersi agli uffici dell’Associazione.
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panoramica, max. 70 posti letto, più due appartamenti, garage, angolo
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se veramente interessati. Info: 335/7482241.
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anni. L’immobile, in discreto stato, è composto da ristorante, camere
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Facilmente raggiungibile in auto, è immerso nell’incantevole natura
dell’altopiano della Vigolana a quota 1.050 metri. Trattative riservate.
Tel. 345 5417512.
CERCASI, AFFITTASI, VENDESI
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Per informazioni contattare il numero 0462 602221.
7. Vendesi albergo (4 stelle – 94 posti letto) in zona preferenziale in
Alto Adige (area Sciliar). Colloquio per ulteriori informazioni da concordarsi dietro appuntamento al n. 335 7464307
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cerimonie. Ampia terrazza esterna sul lago ideale per gelateria,
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340-3008942 – fax 030-5237834 – [email protected])