Copia di n1 - AgesciCassina.it

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Copia di n1 - AgesciCassina.it
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Associazione
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Sommario
Editoriale
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LC: VdB
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EG: Braci di un fuoco da campo
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RS: Risaliamo la Val Codera...alla
conquista del Passo dell’Oro
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Un salto nell’anno passato:
LC: i lupetti raccontano le attività
delle VdB Invernali
Dal prossimo numero torna il
MONDO DEI VISI PALLIDI!!
1907-2007
100 anni di scoutismo
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EG: La fine di un’impresa e l’inizio di
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una nuova
RS: Le ultime attività di un intenso
anno di clan
Foto
del mese
Autore: l’albero in
foto
Soggetto: tentando
una tecnica ninja
avanzata il
soggetto cerca di
guardare oltre il
fazzolettone
agendo sul chakra
visivo….il soggetto
ha visto troppe
puntate di Naruto!!!
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15
[email protected]
fff
editoriale eee
B.P. diceva:
“Guardate lontano e quando state guardando lontano, guardate ancora più lontano”.
Guardare lontano, ovvero saper leggere il
presente per poterne vedere le potenzialità
future.
Eccoci all’inizio di un nuovo anno, dopo aver
vissuto quello unico ed irripetibile del Centenario.
Un nuovo anno denso di novità, forse ancor
più degli anni scorsi. Ma andiamo per ordine!
Innanzi tutto i campi estivi, belli, indimenticabili, con colori, sensazioni ed esperienze
che rimarranno per sempre dentro di noi.
Poi un settembre fitto fitto di novità: il parco
pubblico dedicato al nostro Fondatore, l’abbraccio a don Michele (Baloo) ed il nostro
grandissimo grazie per gli 11 anni passati
con noi come nostro Assistente Ecclesiastico.
Quanti peli lucidi sono spuntati sotto i suoi
occhi! Quante Promesse sono state pronunciate davanti a lui e benedette attraverso di
lui! Quante Partenze hanno illuminato le
notti accompagnate dalla sua incrollabile fede e certezza che Dio agisce per noi e in noi!
GRAZIE DON.
Ma spesso dove un posto si libera, è perché
la Provvidenza ha pensato ad occuparlo con
qualcun altro..
I Passaggi 2007, momento pieno di cerimonie e di simboli tanto cari agli scout di tutto
il mondo. Ben 12 fratellini e sorelline saliranno in reparto …quale nuovo grande e
gioioso sconvolgimento!
3 esploratori e 1 guida saliranno in Noviziato… per loro l’avventura avrà toni inusuali!
Un clan/fuoco sempre più numeroso, che
sembra aver trovato al proprio interno la voglia di essere e di crescere, per Partire nel
modo giusto.
Infine una Co.Ca. che vede con tristezza diversi capi lasciare per svariati motivi. Una
Co.Ca. ridotta di numeri, ma decisa a puntare in alto e a trascinarsi dietro tutti i ragazzi
che Dio le affida!
Un nuovo anno comincia e il PAF sarà con
voi e per voi a raccontarvelo.
Vi lascio a questo primo numero, ma attenti,
perché questo giornalino birichino tra qualche pagina vi chiederà… di essere ribaltato a
testa in giù!
Buona Caccia, Buon Sentiero e Buona Strada
a tutti!
PARLIAMOCI ATTORNO AL FUOCO
[email protected]
ANNO 21° NUMERO 1 OTTOBRE 2007
Direttore responsabile: Alessandra
Capo redattore: Pietro
In redazione: Alessio, Andrea, Giorgio, Giulia, Ilaria
Revisione e impaginazione: Emanuele e Pietro
Referenti delle staff per la redazione: Federico (branco),
Chiara (reparto), Caterina (clan).
Alessandra
Foto di: Fabio e sito web
Un ringraziamento a chi
ha collaborato a questo
numero; in particolare:
Alessio S., Chiara A.,
Flora, Lucrezia, Stefano
…GRAZIE!
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Gli agenti 007 della redazione hanno fatto un blitz
nella tana del Branco per sequestrare documenti
importanti dal quaderno delle VdB!!! Pubblichiamo le
testimonianze più significative e simpatiche!!!
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Non si può raccontare in poche parole un campo di reparto di 12 giorni…
Quello che però si può fare è darvi
qualche flash della nostra vita da
campo, farvi entrare un po’ nel clima
che ha accompagnato il nostro reparto quest’estate dal 28 luglio all’8 agosto…
E questo racconto non servirà solo a
voi che non c’eravate… ma è anche
per tutti noi che lo abbiamo vissuto…
perché dopo esperienze come questa è
sempre bello rileggere qualche parola
che per noi si porta dietro così tante
situazioni ed emozioni…
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E allora non perdiamoci in altri commenti e iniziamo subito.
Ore 11.30. Una chiesetta e un parcheggio: il nostro porto di sbarco. Zaini in
spalla (pronti siam mettiamo gli scarpon…) e giù per la discesa… una curva, un’altra curva e dopo un ripido
sentierino ci si apre davanti il nostro
regno… Un pratone circondato da alberi… Sembra un po’ vuoto, spoglio,
anonimo… Ma nel giro di due giorni
diventa NOSTRO. Soprelevate, soppalchi, cucine, tavoli, cambusa, alzabandiera, telone per la pioggia
(grande opera di architettura ed ingegneria… ma mai utilizzato visto il so-
le che ci ha accompagnato
incessantemente fino all’ultimo
giorno…ESCLUSO!)
… Ora sì che siamo a
casa!
Sera. Un grande fuoco inizia a brillare e
uno strano gruppo si
raduna, come richiamato da quel bagliore… Gente venuta da
lontano… popoli e
razze diverse… Elfi,
halfling,
mezz’elfi,
stregoni,
uomini…
INSIEME abbiamo costruito qualcosa di grande… divertendoci un sacco!
Spade e lance che rifulgono sotto quella luce sempre in movimento. canti e danze che si innalzano seguiti dal meloMantelli che nel loro ondeggiare sfiorano le lin- dioso suono di antichi strumenti a corda
gue di fuoco. Abiti che accarezzano il terreno (chitarre)…
sollevando sbuffi di polvere. Cinture robuste E si osservano i volti illuminati dal rosso bagliodalle quali pendono affilati pugnali. Tutti riuniti re. Ma poi lo sguardo si alza… e allora appare
in un gran- uno spettacolo che ha accompagnato ogni sera di
de
cer- campo… Un cielo limpido, scuro, immenso, inchio… Ma coronato dalle nere sagome degli alberi e costelquesto
è lato di piccoli fuochi. Ogni sera si salutava il
solo l’inizio grande Cigno che volava sulle nostre teste, il picdi una lunga avventura che vedrà il progressivo colo Delfino che nuotava davanti all’Aquila,
riunirsi in due schieramenti… l’eterna lotta tra il Cassiopea che sorgeva dietro alla collina sempre
bene e il male, tra buoni e cattivi.
alla stessa ora, quando cominciavamo le nostre
serate; l’Orsa Maggiore, alle nostre spalle, giocaPolvere, tanta polvere. Sudore. Schegge. Mani va con l’Orsa Minore che si era attaccata alla coruvide e doloranti. Pelle bruciata dal sole. Ma ne da la Stella Polare e la Corona Boreale chiudeva
vale la pena. Ora ogni guerriero ha la sua tenda, il giro di costellazioni. La sera della veglia alle
il suo angolo, la sua dimora. Ed è finalmente stelle il cielo era segnato da bellissime stelle catempo di riposare, di riprendersi dalle fatiche, di denti che, prima di consumarsi nel buio della
rinfrescare i corpi stanchi, sporchi, accaldati.
notte, solcavano lunghissimi tratti di cielo.
Un torrente… acqua che scorre veloce e fresca.
Alberi, liane che lo circondano. Una pozza pro- Mattina. Non una delle tante. È la mattina del
fonda e limpida che presto si riempie di schizzi, primo Agosto: l’alba del Centenario dello Scoutigrida, tuffi… La ricompensa del guerriero dopo smo.
la fatica.
Ore 7.30. Siamo in tanti a camminare verso il grande alzabandiera. Quattro reparti si schierano in
Sera o forse notte, difficile delimitare il sottile quadrato, intorno a due branchi. Tutti sull’attenconfine tra le due. È il tempo della festa… un ti sentiamo pronunciare la nostra legge, la legge
fuoco che scoppietta allegro per accompagnare che è la stessa, uguale per tutti e che abbiamo pro-
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messo di rispettare.
Poi un istante di silenzio aspettando il
movimento delle lancette dell’orologio.
Ore 8.00 “Con l’aiuto di Dio prometto
sul mio onore di fare del mio meglio per
compiere il mio dovere verso Dio e verso il
mio paese, per aiutare gli altri in ogni
circostanza e per osservare la legge
scout”… Un mondo una promessa.
Sui tre pennoni si innalzano le nostre
bandiere con i colori di ogni gruppo e
presto l’aria fresca del mattino si
riempie del canto che in tutta Italia
avrà accompagnato questo momento… Un grande cerchio, che abbraccia il
mondo intero…
E dopo una colazione tutti insieme è
ora di partire, pronti a fare il nostro meglio.
i cuochi!
Totemizzazioni… Di questo non si
può svelare molto… Ma possiamo rivelare i nomi totem che hanno conquistato i nuovi guerrieri: Elisa: Rondine Istintiva; Ilaria: Zebra Entusiasta;
Giacomo: Lepre Tuttofare; Luca: Opossum Scatenato; Giulia: Gazzella
Canterina; Lorenzo: Bisonte Disponibile; Ale: Bradipo Pensieroso…
S. Messa. Non solo alla domenica, ma
anche a metà campo ci serve fermarci
un attimo per incontrare e ringraziare
il Signore. E attraverso le parole di
Don Manolo (Don Rodrigo per gli amici :-) ), di Cuba, sentiamo la testimonianza di una fede forte che ha dovuto affrontare tante difficoltà.
Ma anche in mezzo allo smontaggio
Gara cucina: antipasti freddi di affet- frenetico del penultimo giorno di
tati e formaggi, antipasti caldi con campo c’è la necessità di concludere
melanzane. Pasta e risotto con i frutti questi 12 giorni con il Signore, che ci
di mare. Coniglio allo spiedo (un co- ha accompagnato ad ogni passo. E
niglietto intero che girava sul fuoco). Don Andrea ci aiuta a ripensare la noSpiedini. Arancini. Frittelle di mele. stra fede, approfondirla, farsi domanFrutta e panna. Latte e amarena e latte de.
e menta. Davvero complimenti a tutti
Era stato tutto troppo
facile. Sarebbe stata una
partenza troppo semplice e triste. Avevamo bisogno di qualcosa che la
rendesse memorabile e
che rendesse noi dei piccoli eroi. Dovevamo conquistarci il ritorno! E così
è stato.
Ore 3 di notte: scoppia
un fragoroso temporale.
Chiusi nelle tende sentiamo tuoni e fulmini e
la pioggia che feroce
martella i sovratteli.
Alla mattina apriamo le
IGIENE E DIVERTIMENTO non sono mai andati così d’accordo!
tende e ci affacciamo
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fuori: la pioggia continua incessante e il
terreno è coperto di pozze d’acqua (ora sì
che servirebbe un sommergibile giallo! :-) ).
Ci vuole un po’ per organizzarci, per capire come affrontare le acque che scendono
da sopra e inondano da sotto.
I pali devono essere riportati all’inizio del
sentiero che ormai sembra un piccolo torrente. E allora uniamo le forze: ci distribuiamo lungo il sentiero e ci passiamo le
assi e i pali che pian piano, di mano in mano, risalgono la ripida salita. E visto che lo
scout e la guida sorridono e cantano anche nelle
difficoltà insieme ai pali anche sorrisi e parole risalgono la salita in un instancabile e
divertente telefono senza fili. Bravi ragazzi!
Ma appena ci si ferma: freddo, acqua che
inzuppa ogni cosa, vento che penetra… e
allora al lavoro! E finalmente alle 14.00 tutto è caricato, pronto per partire. I nostri
eroi indossano vestiti asciutti e vengono
cullati dal pullman fino a casa.
…Che dire ancora ora che siamo giunti alla fine?
Un enorme grazie a tutti!!!
Grazie di cuore a Luca che per tutto il campo è
stato un’insostituibile, fondamentale e simpatico
aiuto! Grazie mille a Silvia per aver cacciato con
noi nella prima settimana… Grazie a Marianna e
ad Andrea per averci accompagnato nello sprint
finale!
ALTRO CHE GAGLIARDETTO…
il titolo più ambito del campo? Mr reparto!
E visto che ormai sapete tutti il morse a memoria… ecco un saluto solo per voi…
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E ora che le vacanze sono finite eccoci ad affrontare un settembre intenso e storico… che il noMa un grazie di cuore va anche ai papà che tanto stro gruppo possa sentirsi davvero parte viva
pazientemente e energicamente ci hanno aiutato della parrocchia di Cassina in un momento di
a caricare e scaricare tutto il materiale per il cam- cambiamento così importante!!!
po… siete stati come sempre fondamentali!!!
E termino con l’augurio di concludere in bellezza questo anno scout e di essere pronti a ricoGrazie poi a tutti voi pantere, lupi e volpi per il minciare con tanto entusiasmo e voglia di puntagiusto spirito con cui avete cominciato il campo re in alto per iniziare alla grande l’anno che si sta
e per l’entusiasmo che poi ci avete messo OGNI per aprire!!!
GIORNO!!! Siete un bel reparto!!!
Buona caccia, buon sentiero e buona strada!!!
Infine un enorme grazie allo staff per tutto quello che abbiamo condiviso e per il bel clima che ci
Chiara,
ha accompagnato!!!
Pettirosso Gioioso
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Pensieri, riflessioni ed emozioni dalla Route di Clan
Penso che la route in Val Codera ci
abbia fatto apprezzare in modo particolare due valori: la Strada e la Storia dello scoutismo”.
Per quanto riguarda il primo abbiamo potuto sperimentare lungo la
Strada “valori quali l’essenzialità, il senso di precarietà, l’avventura e l’imprevedibilità, l’attenzione all’altro, la spiritualità, la crescita personale e comunitaria nel silenzio e nel canto, nell’ascolto della natura, negli incontri e nell’accoglienza ricevuta, nella scelta di fronte ad un bivio…” (vediamo chi indovina
per primo la fonte della citazione…).
Per quanto riguarda il secondo punto è necessaria una premessa: la Val Codera
è la valle in cui, a partire dal 1928, un gruppo di giovani scout, chiamato Aquile
Randagie, aveva continuato a vivere clandestinamente le attività ed i campi nonostante il regime
fascista avesse soppresso il movimento scout.
L’aver camminato in Val Codera sugli stessi sentieri percorsi dalle Aquile Randagie, l’aver ascoltato
la testimonianza della signora Romilda sui giochi
ed i fuochi di bivacco vissuti con loro, l’aver chiacchierato con un vecchio capo scout che ha conosciuto Baden (una delle Aquile Randagie), l’aver
visto le foto delle attività dell’epoca ci ha permesso
di toccare con mano un significativo momento della centenaria storia del movimenLA CENTRALINA, base delle Aquile Randagie
to scout.
Stefano
SERVIZIO: a Codera abbiamo liberato un sentiero da massi e sabbia franati per la pioggia
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La route estiva è
stata molto bella,
costruttiva e molto
faticosa; però mi è LAVARSI NEL FIUME, che spasso!!!
piaciuta tanto anche
perché è stato molto interessante scoprire nuovi posti
e nuovi percorsi. Vale la pena di fare un po’ di fatica
per vedere dei posti così belli. Sono molto contenta
di aver fatto questa route, che e stata una bella esperienza. Mi dispiace che sia finita. Ciao
Vale (o meglio, la Mary Vally!!)
“Siamo realisti, esigiamo l’impossibile”
Questa frase del “Che” è stata la frase che ho pensato durante le mie
vacanze fino al 24 agosto (il giorno della partenza per la route) tutte le
volte che pensavo alla strada che ci aspettava…
E questo era dovuto, non solo al fatto che avremmo camminato su e
giù per i monti per il primo giorno e per gli ultimi 5, ma anche per il
fatto che si parlava di passare da 300-400 m fino a 2500 m e poi ridiscendere anche qui di parecchi metri…
Quindi, come avrete capito, io la route l’ho cominciata controvoglia…
Ma non per questo non mi è piaciuta, anzi!
Devo ammettere che ci ho messo un po’ a capire che la route di strada
non è stata una scelta sciagurata ma anzi una sfida con me stesso di
cui sarei stato orgoglioso…ma...penso anche di non essere stato l’unico…Anzi: probabilmente mi prenderete per un idiota (e forse lo sono)
ma il giorno di route che mi è piaciuto più di tutti è stato quello in cui
abbiamo camminato per circa 12h e 15 min (giusto kia e ale?!?)
Tutto questo perché in route…si iniziano ad apprezzare e ad assaporare anche le piccole cose…. Piccole cose come una pausa di ben 3 minuti, o premiarsi per lo sforzo con ben 3 sorsi d’acqua, o anche solo
trovare qualcuno disposto a cantare con te nonostante la lingua a penzoloni dalla fatica…
Non c’è molto da dire sulla route, perché…bè…i ricordi sono solo ricordi…La route è BELLA mentre la vivi…e quando la rivivi nei ricordi ti può anche strappare qualche lacrima…
Quindi, ringrazio tutti perché se la route mi è piaciuta così tanto è stato solo per merito vostro: dalla mitica pattuglia logistica a quella preghiera, la mia grandiosa pattuglia animazione alla “calamita per insulti” rappresentata dalla pattuglia cucina…
Credo sia dovuto un ringraziamento particolare ai capi, per la loro
infinita pazienza (in particolare per me ed un'altra persona…)…ma
soprattutto ad Ale L e Kia M…i 2 novizi che sono le persone con cui
ho passato la maggior
parte del tempo della LA TAPPA PIÙ LUNGA: la scalata
verso il Passo dell’Oro
route, a suon di canzoncine idiote di elio, di sano rap…e dei blink 182 in qualunque momento (…anche in quelli sbagliati…).
E comunque… grazie davvero a tutto il clan
E per gli altri… buona caccia, buon sentiero e buona
strada
Alessio S, Ghiro Loquace
PAURA prima di partire per i 2500 metri!!!
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Le prossime pagine sono dedicate alle
attività che si sono svolte nell’ultima
parte dello scorso anno scout.
Prima dell’estate infatti è pervenuto del materiale in redazione ma a
causa di alcuni problemi non siamo riusciti a preparare il terzo numero di
Parliamoci. Ci risulta in ogni caso doveroso pubblicare quanto è stato
preparato dai nostri corrispondenti.
La redazione.
I lupetti
raccontano
le attività
delle VdB
Invernali
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Dopo una lunga preparazione eccoci giunti al week end in cui si sarebbe visto
il frutto delle nostre fatiche…
Sabato 19 maggio, ore 15.30 ritrovo in sede. Ma questa volta non per una comune attività: armati di guanti da lavoro e di ormai un’assodata esperienza
pionieristica diamo il via alla costruzione della nostra impresa: in 4 ore circa
nel mezzo del parco tra via Andromeda e via Michelangelo innalziamo la tenda soprelevata, l’angolo cucina, il tavolo e la mostra con i cartelloni sul nostro
reparto… Un lavoro di squadra con legature da strozzare, amache da tendere,
scale da reggere, assi da fissare… E qualcuno si è anche fermato incuriosito ad
osservare il nostro lavoro!
Notte in tenda… e per la mattina dopo una scatenata partita a roverino…
Sì, questa prima impresa è praticamente giunta al termine (anche
se rimane ancora da verificare il
lavoro fatto e da fiesteggiare!!!)
Ma siete pronti per ripartire con
una nuova, più grande impresa?
… Tutti pronti a lanciarsi in un
avventuroso campo estivo tra i
personaggi di “Dangers and Dragons”? E allora vedremo chi riuscirà meglio a caratterizzare il suo
personaggio con un costume degno di vincere la grande sfilata di
inizio campo!!! Ragazzi rimbocchiamoci le maniche e tutti al lavoro per preparare un campo che
possa essere davvero indimenticabile!!!
Auguro a tutti una buona estate…
Ai fratellini e alle sorelline di branco auguro che le VdB estive possano essere
davvero una buona caccia…
Ai fratellini e alle sorelline di clan un forte “buona strada” sulle orme delle Aquile Randagie…
E a noi che partiamo per questa avventura fantastica l’invito a portare uno zai-
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no bello leggero ed essenziale
perché ci deve essere il posto
per tanto entusiasmo!!!
Buona caccia,
buon sentiero e
buona strada!!!
Chiara
Pettirosso Gioioso
Le ultime attività di un
intenso anno di Clan!
USCITA IN CANOA
Ok, io e la Flo siamo arrivate a una conclusione: la canoa non fa per noi! Soprattutto nel caso della Flo perchè ha avuto dei brutti incontri con i canneti
(vero Laura?!?!?!), mentre io ho avuto un po’ di problemi con la canoa a tre
(vero cate!?!?!). Però resta comunque una bella esperienza… quante risate ragazzi!
Non ci sono le parole per descrivere la bellezza della strada percorsa solo con
le tue forze, in questi momenti si capisce il motto “guida la tua canoa” perché
nonostante tutte le difficoltà che si possono trovare alla fine del percorso si incontra sempre qualcosa che ripaga la fatica affrontata e la vera bellezza sta nel
essere riusciti da soli.
SERVIZIO AL MELOGRANO:
E’ difficile credere come il mondo sia cambiato eppure è cosi. Parlare con questi anziani ti porta a riflettere sulla tua vita, sulle tue decisioni, su i tuoi comportamenti. Loro raccontano della guerra, del dolore provato e della speranza
che si cerca in ogni evento passato.
Narrano la loro vita con una semplicità impressionante e con la speranza di
farci capire e ricordare i valori che ormai sono ricordi lontani.
Flora e Lucrezia
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