Torta_al_Cioccolato_files/Rassegna stampa Torta
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Rassegna Stampa CARLINA TORTA... AL CIOCCOLATO – Marco Predieri – Il Nuovo Corriere di Firenze 21 marzo 2012 Autrice e attrice raffinata e poliedrica, milanese di nascita ma fiorentina d'adozione, Carlina Torta torna stasera al Puccini con i suoi cavalli di battaglia, monologhi che ha scritto, o che le sono stati scritti addosso da altri, per spettacoli di successo come “Casalinghitudine”, “Grazie Woody” a “Amaramore”. Pagine assemblate in nuovo puzzle, assieme ad altre scritte per l'occasione, in “Torta al cioccolato”, spettacolo che ha il sapore di una serata d'onore, in cui l'attrice è accompagnata dall'eccentrico pianista Aldo Gentileschi. Le donne di Carlina si incontrano sul palco, ciascuna abbinata, per carattere, a un ingrediente del prelibato bil bol bul (una sorta di torta al cioccolato, appunto). Ci sono i personaggi, ma prima c'è la stessa attrice, Carlina e basta, a duettare con il proprio accompagnatore, il pianista con cui accordarsi e scontrarsi. Lui e lei sono il filo conduttore che lega le perle della collana, o se preferite, restando in ambito gastronomico, il frullatore che amalgama gli ingredienti. Sulla scena vuota, solo qualche leggio, emergono, come brani di un concerto, fra un valzer di Schubert e un preludio di Chopin, memorabili personaggi femminili, intensi, commoventi e nello stesso tempo esilaranti. “È il mio omaggio a tutte le donne – spiega Carlina – a cui fa da contrappunto Aldo Gentileschi, a sottolineare con sottile ironia e affondi nella contemporaneità un recital comino sentimentale di cui ogni personaggio è una fetta dolce-amara e rigenerante. Una festa per il cuore, la mente e anche il palato degli spettatori. TORTA AL CIOCCOLATO AL PUCINI DI FIRENZE – Daniela Domenici – italianotizie 22 marzo 2012 Con una deliziosa ironia che gioca sul suo cognome Carlina Torta ha portato sulle tavole del palcoscenico del teatro Puccini di Firenze “Torta al cioccolato” da lei diretto e scritto insieme a Linda Brunetta. Interagiscono con lei per tutta la durata dello spettacolo, ottanta minuti senza pause, Aldo Gentileschi e…il suo pianoforte che diventa un terzo attore a tutti gli effetti, sulla scena solo alcuni leggii e una sedia. E per finire una vera, grande torta al cioccolato che viene offerta agli spettatori sia in sala che all’uscita nel foyer. Cos’è “Torta al cioccolato”? Una carrellata di ritratti di donne, ognuna con i propri problemi, tutte eroine del quotidiano, che Carlina Torta tratteggia cambiando, ogni volta, soltanto un elemento del suo abbigliamento e, naturalmente, l’accento con cui si esprimono le varie appartenenti all’altra metà del cielo, davvero brava, non la conoscevamo ma ci è stato detto che era stata già ospite a Firenze l’anno scorso con un bel successo, se lo merita. Fra un valzer di Shubert a un preludio di Chopin fa emergere, quasi fossero brani di un concerto, memorabili personaggi femminili, intensi, commoventi e, allo stesso tempo, esilaranti. Perfetto il contrappunto musicale di Aldo Gentileschi che non si limita a suonare ma anche a recitare interagendo con la Torta in modo ironico e, spesso, surreale come quando ci ha regalato un momento di pura mimica arricchita da versi senza senso, solo onomatopeici, bravissimo. Brava la Torta soprattutto nell’ultimo ritratto femminile, quella della donna anziana, nonna Alfonsa, il migliore secondo il nostro personale parere, malinconico, delicato, perfetto. E davvero bella la poesia di Beatrice Niccolai che Carlina Torta ha voluto leggere come omaggio alla giornata mondiale della poesia che si celebrava ieri. RASSEGNA COMICITA' AL FEMMINILE – TORTA AL CIOCCOLATO – Eva Di Tullio – Marte Magazine 17 luglio 2012 ROMA- In una metropoli dove l’arte è sempre stata il punto forte e la cultura non va mai in ferie, neanche d’estate con l’afa che ci tiene svegli di notte, così, l’Associazione Culturale Laboratori Permanenti ha pensato di organizzare una mini stagione teatrale estiva nel cortile della Casa Internazionale delle Donne a Trastevere, un posto meraviglioso, simbolo della lotta all’emancipazione sociale e culturale della Capitale. Torta al cioccolato è il titolo dello spettacolo andato in scena alla Casa Internazionale delle Donne lo scorso 12 luglio nell’ambito della Rassegna Comicità Femminile e anche noi c’eravamo per raccontarvi come è andata. Mettetevi comodi. Con la regia di Carlina Torta, scritto da Carlina Torta e Linda Brunetta e interpretato dalla stessa Carlina Torta e affiancata da Aldo Gentileschi, Torta al cioccolato è uno spettacolo esilarante sulla vita di una donna, anzi di tante donne, interpretate fantasticamente dall’attrice milanese, la quale si rivolge al pubblico in modo molo naturale, forte della sua lunga esperienza teatrale che l’ha vista a fianco di grandi attori italiani come Anna Galiena, Nanni Moretti e Carlo Verdone, tanto per citare qualche nome. La Torta porta così sul palco la storia di una donna con tanti personaggi femminili dentro, una sorta di torta al cioccolato come quella che si è messa in testa di preparare, un bilbolbul che viene accompagnato dalle note di un pianista impertinente, Aldo Gentileschi, il quale le ricorda esattamente tutti gli ingredienti necessari per la buona riuscita della torta. Sempre al fianco dei personaggi che prendono vita dai racconti dell’attrice e le loro emozioni, la impacciata Betta, la scoppiettante Evelina e poi zia Ermelinda, nonna Alfonsa, Luisella, Nora, Adele e persino la maestra d’asilo, lui, il pianista destreggia tra Chopin e Schubert a seconda della situazione e rende lo spettacolo ancora più attraente e anche più divertente al pubblico che ascolta le storie ad incastro dei personaggi femminili narrati sul palco. Proprio come gli ingredienti della torta che si mescolano, così si racconta al pubblico le vicende di donne, madri, mogli e amanti che vivono le loro avventure amorose con un leggero velo di frustrazione, si cercano e si confrontano, la fragilità dell’una si contrappone alla forza dell’altra; il pubblico un po’ riflette e un po’ si diverte ad osservare ed ascoltare queste donne che fanno i conti con la vita quotidiana, la quale riserva sorprese e piccoli lamenti, come piccoli intoppi che possono variare la ricetta originale di un dolce, di questa torta al cioccolato che cuoce ora nel forno e di cui non si conosce l’esito. La bella interpretazione di Carlina Torta unita a quella di Aldo Gentileschi, alle sue note sempre azzeccate in ogni contesto, sono la perfetta fusione, gli ingrediente giusti per la realizzazione di una torta buonissima, proprio come quella che alla fine dello spettacolo offrono al pubblico. Dunque una gioia anche per il palato. TORTA AL CIOCCOLATO FRAGRANTE E PECCAMINOSA – Elisa Mandarà – La Sicilia (Ragusa) 26 luglio 2012 La fragranza peccaminosa di una “Torta al cioccolato” è il gustoso contenitore della pièce brillante portata sul palco del Teatro Xenia, al Marsa Siclà di Sampieri, in seno alla rassegna “La giara e il gelsomino” disegnata da Carlo Cartier. Un’occasione garbata e intelligente per riflettere sui mali che corrodono la società odierna, sulle spesso poco lungimiranti politiche culturali, dove spesseggia la soluzione dei tagli. Lo spettacolo è anche il terreno dove, con levità, trattare macrotemi, la vita, coi suoi toni molteplici, l’ala oscura della morte, che ne chiude tragicamente aspettative e speranze. Sul palco, il gioco di rifrangenze tra un pianista, il virtuoso Aldo Gentileschi, e un’attrice, la brava Carlina Torta, che inscena la drammatizzazione di mille volti di donna. Stati d’animo caleidoscopici, l’infelicità consumata nelle solitudini tentacolari di questa era, la fame inappagabile d’affetto, il ritorno d’amore, ahinoi non sempre puntuale. Sono davvero tante le donne che rifà Carlina Torta, in questa messinscena di cui la stessa firma regia e testi, questi composti a quattro mani con Linda Brunetta. Pezzi di donne, frammenti significativi dei ruoli complessi di madri, di compagne, di professioniste, di casalinghe. Un epos vivo del quotidiano, ove sono Betta, zia Ermelinda, nonna Alfonsa le eroine della normalità, che muovono al riso, alla commozione, alla partecipazione alle microstorie di tutti i giorni. Regge i giochi scenici all’attrice un pianista, che disvela gradualmente il suo ruolo, tra un valzer di Schubert e un preludio di Chopin. Prima puro accompagnamento musicale della ‘multi-donna’ nei suoi assolo, quindi sorta di coscienza collettiva, incontenibile, voce quasi impazzita, che ci catapulta sulla riflessione su centrali nucleari e medicina, sul farmaco vero e figurato che ognuno di noi assume. Queste rotture si fanno sempre più forti, sul palco, cedendo spazio a momenti di virtuosismo recitativo, scherzi ‘fonici’, che per un momento straniano dal nucleo concettuale dello spettacolo. Per un attimo solo, però, perché, nonostante la leggerezza dovuta alla formula di uno spettacolo estivo, forse non si può fare oggi un teatro di pura evasione. Perfetto, infatti, l’omaggio a Woody Allen, che nel riso ha chiuso sempre il disincanto per il mondo, per l’uomo, per com’è di fatto. “Un teatro che diverte e che arricchisce”, insomma, come chiarisce la stessa Torta, e come nello spirito dell’intera stagione “La giara e il gelsomino”. CARLINA IMPASTA UNA DIVERTENTISSIMA TORTA AL CIOCCOLATO pubblico entusiasta ed un Aldo Gentileschi fantastico– Massimiliano Miniati – Il Galletto (Dicomano) 19 ottobre 2013 Il palco è scarno solo alcuni leggii su un fondale nero ma quando Carlina entra in scena il pubblico che aveva riempito lo spazio degli ex macelli di Dicomano capisce che scenografie e oggetti di scena sarebbero stati superflui; alla grande attrice basta un foulard che di volta in volta passa dalle spalle al punto vita a sottolineare il cambio di personaggio. È soprattutto questo il grande punto di forza dello spettacolo, niente parrucche, occhiali, vestiti, Carlina sposta il foulard e diventa un nuovo personaggio; e lo diventa davvero! Apre lo show Betta, che si trasforma in zia Ermelinda, in nonna Alfonsa, nella maestra d'asilo, in Evelina, Luisella, Nora, Adele figure di donne disperatamente divertenti a rappresentare un ingrediente di quella torta al cioccolato che alla fine dello spettacolo viene offerta al pubblico. La pièce dell'interprete dei primi film di Maurizio Nichetti è divertente, alternando le battute ai momenti amari della vita di uno stuolo di personaggi che di volta in volta esplorano l'universo femminile nella sua totalità. Una parla con la colf di andarsene da casa per quattro giorni per vedere se il marito si accorge della sua assenza, poi una recita scolastica, l'amica che... ogni lasciata è persa e così via in una girandola di personaggiingredienti che catturano la totale attenzione di un pubblico che non risparmia gli applausi neppure per Aldo Gentileschi (in tour con Monica Guerritore) che oltre ad accompagnare Carlina al pianoforte da prova di una verve comica straordinaria (anche lui ha le pasticche, ma non le prende!) che oltre a divertire serve al pubblico per staccare tra un personaggio e l'altro. Poi il finale, che da solo valeva la partecipazione alla serata, Carlina si lega i capelli indossando una retina ed è impressionante come riesce a trasformarsi per l'ultima donna di questo spettacolo bello, decisamente bello che dimostra che,per entusiasmare il pubblico non c'è bisogno di scenografie, costumi o grandi giochi di luce... basta solo che sul palco ci siano due grandi interpreti che... hanno le pasticche ma non le prendono!