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Epurazioni e guerre: così Erdogan ha indebolito la Turchia. Che anche ieri paga il suo tributo di sangue: autobomba e spari al tribunale di Smirne, 4 morti De Giovannangeli P. 8-9 Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 Questo giornale ha rinunciato al finanziamento pubblico l €1,40 Anno 94 n. 4 Venerdì, 6 Gennaio 2017 unita.tv La via italiana alla convivenza l Nuovi Cie da 100-150 posti, uno per ogni regione, per un mese massimo di permanenza l Il governo: «Espulsioni più rapide e certe per gli irregolari, inclusione più facile per gli altri» P. 2-4 Un’idea di società Non c’è lavacro negli insulti Livia Turco C’ è un grande assente nel dibattito pubblico sull’immigrazione, una assenza che non consente di andare alla radice dei problemi che connotano l’immigrazione in questo nostro tempo. È il tema della convivenza tra europei, italiani e immigrati. Come stiamo insieme noi e loro? Quale idea di società? Come tradurre il motto costitutivo dell’Unione Europea dell’unità nella diversità? Porre questo tema significa incedere in una divagazione intellettualistica? Segue a pag. 4 L y(7HD9B7*KKMKKT( +_!"!#!z!. Andrea Barbato ei è bravissimo, esilarante, inarrivabile, devo spendere subito gli aggettivi più lusinghieri, primo perché lei li merita davvero, poi spero di evitare la telefonata corale durante la quale la platea in coro, magistralmente diretta dal suo gesto rivolge all’ignaro che ha risposto un invito molto esplicito e brusco, una parola, un imperativo ad andare, che nella televisione di oggi suona persino blanda se si ascolta quello che viene detto da mattina a sera, ma chi le parla per quella ipocrisia borghese che un tempo si chiamava buona educazione non vuole ripetere in tv davanti a più di due milioni di persone. Ecco, rischiando di entrare nell’elenco di coloro che riceveranno questo messaggio corale, vorrei azzardarmi a muovere per un uomo libero e intelligente come lei, caro Grillo, qualche obiezione, forse senz’altro degna di essere discussa. La prima è questa: come fa lei ad assomigliare ogni sera alle sue platee? Pur nel cambio di pubblico di città, di società, ci riesce centrando dei bersagli molto ovvi, una specie di minimo comune denominatore delle antipatie, peraltro finte antipatie degli italiani. Seconda obiezione: non nego il valore del comico liberatorio una tantum di una bella imprecazione lanciata all’indirizzo giusto, ma lei crede davvero che la sacrosanta rabbia, la furia contro il potere, le corruzioni, le meschinità, le inefficienze, le arroganze, tutto questo venga soddisfatto, sanato, da una trasgressione verbale, un grido insultante da curva calcistica? Trasformando per un solo istante il professionista in funzionario e le loro signore in esseri urlanti e vituperanti. A scopi terapeutici dice un giornale, ma io ne dubito. Che terapia è questa? È la strada maestra dell’illusione qualunquistica, dello sberleffo fine a se stesso, della vendetta anonima pronunciata da una poltrona in penombra. L’unico che si espone, che fa il suo mestiere è lei. E poi siamo sicuri che questo lavacro di insulti a persone assenti che per di più non rappresentano coloro che hanno mandato il nostro paese in pezzi non finisca per benedire proprio quelle persone? Si sa che nulla è più ambito che ricevere una vignetta alle spalle, una parodia dietro la schiena, una imitazione, ora magari un insulto. Le telefoneranno per chiederle, servono molto specie in campagna elettorale. Caro Grillo le platee hanno di buono che cambiano ogni giorno, ma l’Italia è sempre lì eterna nei suoi errori e a prova di insulto. Un saluto da Andrea Barbato. Questa è la “cartolina” che Andrea Barbato spedì a Beppe Grillo dalla sua storica trasmissione - su Rai 3 andata in onda fra il 1989 e il 1994. La sconfitta dell’Occidente Barbara Pollastrini S Cedric, il contadino che coltiva l’umanità La storia di un contadino coraggioso. È nizzardo, si chiama Cedrìc Herrou e col suo pulmino aiuta i migranti in fuga al confine tra Italia e Francia. Senza guadagno, solo per soccorso all’umanità. Denunciato, processato, la Procura per lui chiede 8 mesi: «Alimenta l’illegalità». Lui ha una sola risposta: «Per me democrazia è guardarmi intorno, è vedere gli altri». Staino Addio De Mauro, la cultura dalla parte della gente INTERVISTA A ROSATO I giganti vanno visti a pranzo «O accordo o per votare c’è la legge della Consulta» La strategia del Pd contro le perdite di tempo Lombardo P. 6 Povertà e reddito d’inclusione Elisa Simoni andrine Bakayoko è scampata al viaggio duro e di speranza che dalla Costa d’Avorio l’ha portata in Italia ma non al malore che l’ha stroncata nel centro di accoglienza di Cona in Veneto. L’inchiesta dirà perché non ce l’ha fatta ma da subito la parola che mi sale dal cuore è “sconfitta”. “Sconfitta” di un Occidente piegato e senza l’umiltà di capire un mondo segnato dall’esodo di quella umanità dolente che solo uno sguardo misero può ritenere ancora un “fenomeno” destinato a passare. Segue a pag.4 P. 7 Sergio Staino C Si è spento a 84 anni il linguista che seppe coniugare la tradizione umanistica italiana con le ansie di un Paese in movimento. Fu anche ministro dell’Istruzione sempre dalla parte di studenti e insegnati Stussi e Schirru P. 12 amminando fianco a fianco in una strada del quartiere di San Lorenzo a Roma, stavamo ridendo su una vignetta che mi era appena arrivata dall’amico comune Altan quando un gatto nero, sornione e tranquillo, ci attraversò la strada. Tullio si fermò e con aria un po’ imbarazzata ma al tempo stesso decisa mi disse: «No, Sergio, meglio tornare indietro, passiamo da quest’altra parte». Tullio era Tullio De Mauro e, insieme, stavamo andando a casa sua. Segue a pag. 12 Radar Intervista a Mario Morcellini sul cortocircuito spesso strumentale tra Rete e media tradizionali Boldrini P. 13