Città di Aosta Ville d`Aoste AREA-T1 Servizio
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Città di Aosta Regione Autonoma Valle d’Aosta Ville d’Aoste Région Autonome Vallée d’Aoste AREA-T1 Servizio: URBANISTICA Ufficio: URBANISTICA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 112827 del 04/02/2011 OGGETTO: AREA T1 - URBANISTICA - PIANIFICAZIONE - PIANO URBANISTICO DI DETTAGLIO DI INIZIATIVA PRIVATA IN ZONA BA130-BA131 DEL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE SITO IN VIA CHAMBERY - APPROVAZIONE. PROPOSTA PRESENTATA DALLA GIUNTA COMUNALE Con nota prot. n. 8319 del 08.03.2010 i sig.ri Gabriella Chabod, Louis Albet Henry, Sergio Spinaci, Adele Speranza Henry, Patrizia Carlevaro e Emilia Spinella, hanno inoltrato proposta di PUD di iniziativa privata; Le aree interessate risultano ubicate secondo le indicazioni del Piano Regolatore Generale vigente nelle “sottozone di trasformazione” Ba130 e Ba131 all'interno dell’area della trasformazione urbana denominata ”AT3 Chamolé” e regolata dall’art. 21 delle N.T.A. del citato strumento urbanistico; Con Provvedimento Dirigenziale n. 1355 del 31032010 l’Assessorato Territorio e Ambiente ha espresso la non assoggettabilità a procedura di V.A.S. del piano urbanistico di dettaglio; La Commissione Edilizia comunale nella seduta del 30.09.2010 ha espresso in merito parere favorevole; La 2^ Commissione Consiliare ha esaminato la proposta di PUD in sede consultiva nella seduta in data 15.10.2010; In data 07.12.2010 il Sindaco ha emesso l'attestazione prevista ai sensi dell'art. 49 comma 3, legge regionale 11/98, in ordine all'ammissibilità, completezza degli elaborati ed alla conformità al Piano Regolatore Generale Comunale vigente; L'attestazione del Sindaco e gli elaborati progettuali sono stati depositati presso la Segreteria e l'Ufficio Urbanistica comunale a disposizione del pubblico durante il periodo compreso tra il 13.12.2010 ed il 27.12.2010; ID Atto:112827 Pagina 1 di 7 Città di Aosta Ville d’Aoste Dell’avvenuto deposito è stato dato avviso, come previsto dal 3° comma dell'art. 49, tramite affissione all'Albo Pretorio Comunale per il periodo compreso tra il 13.12.2010 ed il 11.01.2011; Durante il periodo di pubblicazione del PUD è pervenuta una sola osservazione, acquisita al civico protocollo al n. 00629 in data 11.1.2011, presentata dai signori Capelli Carla, Colla Daniela, Roffino Gabriella e Roffino Loredana, proprietari di terreni confinanti ubicati nella stessa Area di Trasformazione: Nella stessa viene fatto osservare: 1) che il PUD non rispetta il “comma aggiunto dall'Amministrazione Regionale durante il processo di approvazione dello strumento urbanistico” il quale dispone che “nel caso di aree appartenenti a sottozone diverse, il trasferimento di volumetrie può avvenire nel rispetto di parametri edilizi ed urbanistici fissati nelle sottozone interessate”; 2) il presunto contrasto tra enunciazioni normative, citato nel parere legale richiesto in via preventiva dal Comune, non esisterebbe; sarebbe chiara la portata della norma inserita dalla Regione che “prevede che occorre solamente rimanere all’interno dei limiti di edificabilità stabiliti per ogni sottozona”; 3) con lo spostamento della densità edificatoria da una sottozona all'altra si determinerebbe l'insediamento su una sottozona di un indice quasi doppio rispetto a quello ammesso dal Piano Regolatore Generale comunale; 4) tale interpretazione potrebbe comportare, a detta degli osservanti, anche la modifica degli altri parametri edilizi (altezza massima, numero dei piani) fattispecie che potrebbe portare a situazioni paradossali (12 piani fuori terra, altezza fino a 40 metri); 5) la possibilità di “atterraggio” di volumi da un'area ad un'altra sarebbe impossibile su tutto il territorio comunale, e dunque ammettere che lo sia per le zone B130 e B131 configurerebbe una norma ad hoc tesa a favorire e avvantaggiare alcuni proprietari 6) l’intervento non sarebbe possibile senza una apposita Variante di Piano; 7) viene richiesto di rivedere la normativa di Piano regolatore proponendo in alternativa: a) il ripristino di un unico PUD per tutta l'area; b) lo scorporo della sottozona Ba42 in una ulteriore sottozona ritagliata secondo l’assetto proprietario; c) l’eliminazione totale del PUD che si ritiene non avere più senso. 8) Si contesta infine l’avvenuta parziale accettazione dell’osservazione al PRGC adottato, (avvenuta nel 2009) da parte degli attuali proponenti il PUD di cui si tratta, in quanto la stessa non sarebbe stata prodotta secondo “il pubblico Pagina 2 di 7 Città di Aosta Ville d’Aoste interesse” richiesto dall’art. 15, comma 5 della legge regionale urbanistica, e la cui accettazione avrebbe leso gli interessi degli attuali osservanti. In merito all’osservazione pervenuta si formulano le seguenti deduzioni, che tengono conto anche del parere legale richiesto tramite il CELVA in fase istruttoria del PUD ai fini di una corretta interpretazione della Norma di PRGC di cui trattasi, e rilasciato dall’avvocato Santilli in data 28.6.2010. “La Norma di Piano di cui trattasi, applicabile al caso specifico prevede: art.6 comma 9, prima parte “Il trasferimento di volume o di superficie edificabile” “fra aree appartenenti a zone diverse o fra aree non contigue, è consentito solo ove previsto e disciplinato da strumenti urbanistici o programmi o intese o concertazioni, attuativi del PRG. art. 6, comma 9, seconda parte (inserita dalla Regione in sede di approvazione del PRG) “nel caso di aree appartenenti a sottozone diverse il trasferimento di volumetrie può avvenire nel rispetto dei parametri edilizi e urbanistici fissati nelle sottozone interessate”. Il PUD in esame ha previsto di concentrare la densità edilizia derivante dalle aree edificabili di proprietà dei proponenti ubicate nelle due sottozone 130 e 131, sulle aree della sottozona 130 affacciate su Via Chambery – Via Lys, e cedere conseguentemente al Comune la superficie in quest’ultima sottozona per la realizzazione del parcheggio pubblico, come disposto dall’art. 21, punto 13 delle NTA, senza tuttavia aumentare complessivamente la consistenza insediabile all’interno del PUD. La capacità edificatoria complessiva è quella calcolata sulle aree comprese nel perimetro del PUD e i volumi sono stati concentrati su una parte di detta area, peraltro quella che presenta un tessuto edificato con caratteristiche analoghe, e per consistenza e per connotazione architettonica, a quelle proposte dal PUD stesso. Si tratta di due sottozone facenti parte di un unico PUD, che la norma impone di trattate unitariamente, prevedendo che vengano rilasciati spazi idonei per parcheggio pubblico alla Amministrazione Comunale. La seconda parte della norma non può razionalmente intendersi nel senso che, “nel caso di trasferimento di volume, in ciascuna sottozona occorra il rispetto dei propri parametri edilizi ed urbanistici, in tal caso si ravviserebbe una contraddizione non solo con la prima parte del comma ma anche all’interno della seconda parte, la quale conferma la possibilità di trasferimento di volumetria tra aree appartenenti a sottozone diverse. Del resto se con la seconda parte del comma si fosse voluto escludere il trasferimento di volume tra sottozone diverse, si sarebbe dovuto chiarire anche la prima parte che invece, rimasta inalterata è univoca.” Se si ammette il trasferimento di volume tra aree è dato per scontato che l’area su cui si realizza la concentrazione non possa che rispettare il parametro edilizio relativo all’indice volumetrico sulla base di verifica territoriale (perimetro del PUD) e non fondiaria (sul lotto). Pagina 3 di 7 Città di Aosta Ville d’Aoste Se si dovesse dare della norma la lettura fatta dagli osservanti si dovrebbe ammettere che la norma aggiunta dalla Regione nega l’effetto naturale della previsione (trasferibilità del volume tra zone diverse) e allora in tal caso si potrebbe affermare che esiste un contrasto tra enunciazioni. Ma “ l’integrazione apportata dalla Regione dovrebbe essere interpretata come mera esplicitazione della regola generale e cioè che il trasferimento di volume da una zona ad un’altra deve comunque implicare il rispetto dei parametri complessivi delle due zone (o sottozone)”. In ogni caso, al di là della norma generale, come chiarito dal parere legale citato, all’interno del PUD è improprio parlare di trasferimento di volume. Infatti, “trattandosi di due sottozone distinte ma che la norma impone vengano trattate con un unico PUD, non si pone il problema del trasferimento di volume, la cui entità è data dall’area inserita nel perimetro dello strumento attuativo, da considerare indipendentemente dalla sua specifica collocazione”. La prescrizione del PRGC che impone l’unicità del PUD per attuare le aree Ba130 e Ba131, e si configura quindi come norma specifica e come tale prevalente, consente di collocare il complessivo volume generato dalle due aree in una sottozona senza che si verifichi la previsione dell’art. 6, c.9, anche se a tale norma dovesse darsi un’interpretazione diversa da quella che conduce a ravvisare una contraddizione interna. Non avrebbe infatti alcun senso l’imposizione di un unico PUD sulle due sottozone se ciascuna dovesse rispettare i propri parametri; l’obbligo della redazione del PUD in luogo del rilascio della concessione edilizia si tradurrebbe in un mero appesantimento procedurale. Si consideri inoltre che la normativa specifica (comma 13 art. 21 NTA) prescrive di individuare “idonee aree di parcheggio pubblico tenuto conto della prossimità di tale zona al centro storico e di carenza di parcheggi nella zona medesima” e il PUD ha soddisfatto tale prescrizione proponendo la realizzazione del parcheggio pubblico sulle aree più prossime al centro storico che vengono proposte in cessione alla collettività, lasciate appunto libere per effetto della concentrazione della densità di competenza sulla restanti aree. Concentrare il volume in una parte dell’area non significa violare il parametro della densità, che risulta complessivamente verificato e non superato, così come sono rispettati dal PUD i parametri dell’altezza massima fissata per la zona e del numero dei piani. Le richieste finali proposte dall’osservazione, essendo riferite al processo di approvazione del PRGC completato nell’anno 2009, non sono pertinenti in questa sede che è attuativa dello strumento urbanistico generale; peraltro il contestato parziale accoglimento dell’osservazione a suo tempo presentata al PRGC, formulata e analizzata nel pubblico interesse come disposto dalla normativa, non è stato nemmeno censurato a suo tempo dall’organo regionale che ha approvato lo stesso PRGC. L’iter di approvazione del PUD può pertanto proseguire. La proposta di PUD è costituita dai seguenti elaborati: Pagina 4 di 7 Città di Aosta Ville d’Aoste - A 01 - Relazione illustrativa P.U.D. - A 02 - Elenchi catastali degli immobili compresi nel PUD e atti comprovanti la disponibilità degli immobili stessi - A 03 – Documentazione fotografica - A 04 - Relazione geologica-geotecnica - Cm 01 - Inquadramento territoriale: Estratto carta tecnica (CTR) e estratto catastale - Cm 02 - Inquadramento urbanistico: Estratto P.T.P. e P.R.G.C. - Cm 03 - Vincolo idrogeologico e fasce di rispetto: ambiti inedificabili cartografia inondazioni - frane - aree boscate - Cm 04 - Cartografia motivazionale: paesaggio, valori naturalistici, vincoli di tipo paesaggistico, monumentale e archeologico, vincoli D.lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 - Cm 05 - Uso del suolo - Cp 01 - Progettazione di dettaglio della struttura residenziale: planimetria di rilievo con piano quotato e individuazione delle reti - Cp 02 - Progettazione di dettaglio della struttura residenziale: planimetria generale degli interventi - allacciamenti - Cp 03 - Progettazione in dettaglio di struttura residenziale: planimetria generale di progetto - Cp 03V - Progettazione in dettaglio di struttura residenziale: planimetria generale di progetto - Cp 04 - Progettazione in dettaglio di struttura residenziale: piante di progetto - Cp 05 - Progettazione in dettaglio di struttura residenziale: sezioni di Progetto AA – BB – CC – DD – EE – FF - Cp 06 - Progettazione in dettaglio della struttura residenziale: dati tecnici e cessioni gratuite - Cp 07 - Progettazione di dettaglio della struttura residenziale: render volumetrici - Cp 08 - Fabbricati in zona Ba 131 - Piante - Cp 09 - Fabbricati in zona Ba 131 - Prospetti e sezioni - Quadro proprietà - Bozza di convenzione Il PUD in oggetto prevede una dismissione al Comune, ai sensi dell'art. 21 delle Norme Tecniche di Attuazione del Vigente Piano Regolatore Generale, di aree da destinarsi a servizi pubblici e attrezzature di interesse comune; Tali aree sono localizzate come illustrato nella “Cp 06 - Progettazione in dettaglio della struttura residenziale: dati tecnici e cessioni gratuite ” sopracitata e risultano per una quota parte ove è prevista la realizzazione dell’innesto su via Chambery, come previsto dallo studio di fattibilità per la realizzazione del collegamento stradale tra le vie Elter - S. Martin de C. – Chamolé - Carducci, e per l’altra parte a sud delle aree di proprietà dei proponenti a ridosso di via Chamolé per la realizzazione, secondo quanto previsto dall’art. 21 comma 13 delle NTA, di parcheggi pubblici a ridosso del centro storico, il tutto per complessivi mq. 2287. Come previsto dall'art. 49 della Legge Regionale 11/98 è allegata al presente atto la bozza di convenzione, controfirmata per accettazione, contenente i termini e le modalità di dismissione gratuita delle aree per servizi sopra citate; Pagina 5 di 7 Città di Aosta Ville d’Aoste Il presente provvedimento è stato esaminato dalla 2^ Commissione Consiliare in data........; Considerato che l’adozione del presente provvedimento è di competenza del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 10 dello Statuto Comunale e per il combinato della L.R. 22/2010 e della L.R. 54/1998 e successive modifiche ed integrazioni; Si propone che il Consiglio Comunale DELIBERI 1. di prendere atto che è stata presentata n. 1 osservazione alla proposta di Piano Urbanistico di Dettaglio di iniziativa privata in oggetto, acquisita al civico protocollo al n. 00629 in data 11.1.2011 e che si controdeduce secondo quanto esposto nelle premesse; 2. di approvare il Piano Urbanistico di Dettaglio di iniziativa privata in oggetto, costituito dalle tavole progettuali e dagli elaborati indicati in premessa ed allegati al presente atto; 3. di stabilire che la validità del PUD in oggetto sarà di 10 (dieci) anni; 4. di dare atto che il PUD di iniziativa privata in oggetto non è in contrasto con le norme direttamente cogenti e prevalenti del Piano Territoriale Paesistico; 5. di approvare la bozza di convenzione allegata costituente parte integrante del presente atto e controfirmata per accettazione dal proponente il PUD; 6. di dare atto che il PUD acquisterà efficacia con l’esecutività della presente delibera. L’estensore del testo Stefano Parma Il Funzionario P.P.O. Giorgio Pasquale Pagina 6 di 7 Città di Aosta Ville d’Aoste Si esprime parere di legittimità favorevole, ai sensi dell’art. 49 bis della L.R. 7 dicembre 1998, n. 54 e s.m.i. . Il Dirigente Area T1 Graziella Benzoni L’Assessore Urbanistica-Edilizia-EspropriMobilita’ Stefano Borrello Si esprime parere favorevole di regolarità contabile, ai sensi dell’art. 5 del regolamento comunale di contabilità e dell’art. 49 bis della L.R. 7 dicembre 1998, n. 54 e s.m.i.: senza spesa Il Dirigente dell’Area A2 Valeria Zardo Pagina 7 di 7