mostra “effetto farfalla”

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mostra “effetto farfalla”
anteprima del Peam2004
MOSTRA “EFFETTO FARFALLA”
a cura di Francesca Colasante
L’inaugurazione si terrà l’8 maggio alle 19 c/o Museo laboratorio ex Manifattura Tabacchi, in via
Vico Lupinato 1; alle 19.30 performance audio-video nel chiostro; a seguire demo interattiva nei
locali del museo. La serata chiuderà alle 23 con un dj set all’Ecoteca, in via Caboto 19 a Pescara.
La mostra sarà visitabile con ingresso libero fino al 30 maggio: il mercoledì e il sabato dalle 18 alle
21.30 e il lunedì, il mercoledì e la domenica su appuntamento, telefonando allo 085/960555.
Presentazione
«La situazione politica e socio-culturale che ci troviamo ad affrontare oggi, a livello nazionale e
internazionale, rende urgente una riflessione sui mezzi di comunicazione. Negli anni ’60 del
Novecento il matematico e metereologo Edward Lorenz diceva che il battito d’ali di un a farfalla a
Città del Capo può influenzare, dopo alcuni giorni, il clima di Londra, ponendo così le basi della
Teoria del Caos. Per estensione, si riconosce che il caos è la “sensitività rispetto alle condizioni
iniziali di un sistema”. Il sistema comunicativo è estremamente complesso e la metafora dell’effetto
farfalla può dare l’idea della non perfetta sincronia tra emittente e ricevente nella comprensione del
messaggio. Contro l’idea che il ricevente sia l’anello debole della catena, questa mostra si concentra
sul carattere relazionale di ogni comunicazione». (Francesca Colasante)
Gli artisti
Si tratta di artisti che lavorano sui codici espressivi. Bertini e K-Hello hanno già partecipato con le
loro installazioni alla scorsa edizione del Peam, mentre Elec e Extralight hanno presentato delle
performance.
? Elec (Tibor Fabian, Enrico Sebellin, Virginio Bonan) – Italia
Presentano Antiwebcam (www.elec.it/antiwebcam), un progetto basato sul web: immagini e suoni
di tre diversi studi sono affiancati e si aggiornano alla scansione temporale di un minuto.
Un’applicazione Flash provvede a simulare la contemporaneità delle immagini e dei suoni.
? Luca Bertini – Italia
Presenta Vi-con (www.vi-con.net), un progetto di net art sui virus informatici. Yazna e ++ sono due
virus innamorati che si cercano per la rete rincorrendosi attraverso i computer connessi. Ma il loro è
un passaggio morbido, invisibile, fragile. Non trovandosi, lasciano un piccolo segno e ripartono
verso un altro pc, nella speranza del tanto atteso incontro. Prima o poi...
? Paolo Pennuti e Daniele Pezzi – Italia
La loro installazione audiovisiva si intitola Suspect! e rientra nel progetto Shoggoth, nato nel 2003,
che attraverso un uso creativo della retorica mediatica, gioca con le possibilità della comunicazione.
Shoggoth interviene sulla superficie della realtà: l’immagine si rigenera per riconquistare la propria
libertà critica.
? K-Hello – Italia
Infowarmation (www.k-hello.org/infowarmation) è un flash wide show che mostra come
l’informazione prodotta dai media modifica la visione del mondo. E’ un sito web che consente di
inserire le notizie di un telegiornale o di un quotidiano, effettua un confronto tra le percentuali di
notizie dedicate alle varie nazioni e il numero dei loro abitanti, individua una predominanza
informativa di alcuni Stati rispetto ad altri e visualizza una mappa del mondo in cui i Paesi che
hanno poca copertura mediatica vengono “attaccati”. Infowarmation permette, tramite login, di
osservare nel tempo la propria visione del mondo e può essere utilizzato per valutare le proprie fonti
di informazioni. Chi ottiene uno scenario in cui nel lungo periodo regna la pace, può considerarsi
vincitore.
? Vuk Cosic - Yugoslavia
History of art for the airports (www.ljudmilla.org/~vuk/history ) è un flash slide show prodotto
nel ’97 come contributo alla prima Net.Art Commission europea.
? Randomhaiku (Paolo Pennuti, Lorenzo Pazzi, Giulia Moretti, Monica Petracci) – Italia
Presentano Surplace, un’installazione interattiva costituita da una video-proiezione e da una bici da
corsa collocata su due rulli e dotata di sensori. Lo spettatore potrà salire sulla bici modificando le
immagini e i suoni della proiezione attraverso l’azione sui pedali e grazie a due pulsanti collocati
sul manubrio. Lo spettatore regola anche la velocità di riproduzione dei video e ha la possibilità di
avvicendarli. Le immagini degli spettatori appena scesi continuano mute per venti secondi: solo un
vano tentativo di sovvertire la logica della “morte”...
? ExtraLight (Elisa Sonato e Francesco Mancori) – Italia
Extralight ( www.extralight.it) crea performance e installazioni che vivono di sola luce. Porta al
Peam Lhola, un’installazione in fibre ottiche realizzata quest’anno. Si tratta di un’onda luminosa
che cambia colore in continuazione, la cui natura liquida la rende deformabile a seconda degli
ambienti.
? Ok no – Italia
E’ un progetto collettivo composto da un numero variabile di persone abili nel creare suoni o
immagini. Presenta il suo live n°1, realizzato quest’anno. Lavorando sull’interazione tra musica e
video digitali vengono miscelati lap top, mini disc, walkman, voci e vari strumenti analogici
convenzionali, fusi insieme in una performance audiovisiva che procede all’insegna
dell’improvvisazione.
Dalla mescolanza di suoni e disegni vettoriali animati nasce una serie di micronarrazioni: tante
situazioni minime che si intrecciano tra loro creando atmosfere e significati che variano di continuo
durante i venti minuti dell’evento.
? Marita Cosma – Italia
Installazione audiovisiva Falena (2004) Falena è un rifugio, uno spazio concavo dove sono il
presente e il passato di chi si ferma a suscitare l'emozione. Falena è uno schermo discreto che
splende di luce riflessa, una dia proiettata, una nicchia sospesa dove il colore è il verde del tempo
mobile di un video digitale che si fa immobile immagine analogica da contemplare. La luce
attraversa la pellicola e si posa sulla superficie bianca di un monolitico rettangolo di plastica in
equilibrio sul legno, evidenziando -e nascondendo- la falena monocromatica di quest'oggetto
ricontestualizzato e immolato: un cd di Janek Schaefer. Una seconda diapositiva, bruciata e
appoggiata alla fonte di luce, rievoca così la farfalla notturna il cui volo è per natura guidato dal
sole e dalla luna e per destino ingannato dalla luce artificiale. Quella falena che nell'agosto del 1945
morì nel calcolatore Mark II intrappolata tra cavi e valvole e registrata poi come primo caso di bug
rilevato (http://americanhistory.si.edu/csr/comphist/objects/bugl.jpg). Un microfono seminascosto
nell'igloo rileva i suoni che vi si producono e un software li processa e li ripropone ad intervalli
casuali nelle strutture sonore di mou, lips!. L'eco che ne deriva si fa sinonimo sonoro dell'equilibrio
instauratosi tra luci, colori, materiali, suoni, emozioni ed interpretazioni.
Per ulteriori informazioni contattare la curatrice:
Francesca Colasante tel. 339/4068292 – [email protected]
Addetta stampa: Nadia Miriello – 347/6370723 – [email protected]