IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI
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IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI
R IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI In collaborazione con 1 Materiale didattico non vendibile riservato ai partecipanti al Corso di “IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI” Dispensa chiusa il 31/10/2012 GRUPPO EUROCONFERENCE S.P.A. Via E. Fermi, 11/A - 37135 Verona Tel. 045/8201828 - Fax 045/583111 e-mail: [email protected] sito internet: www.euroconference.it Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale 2 INDICE CONTROLLO DI GESTIONE «SURVIVAL KIT» – Schemi di sintesi pag. 4 pag. 6 a cura di Michele D’Agnolo LO SCENARIO E GLI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL CNDCEC Schemi di sintesi a cura di Michele D’Agnolo CONTRATTO E TARIFFE – Schemi di sintesi pag. 11 a cura di Michele D’Agnolo IL CONTROLLO STRATEGICO DEI COSTI NEGLI STUDI PROFESSIONALI Schemi di sintesi pag. 17 a cura di Michele D’Agnolo LA GESTIONE DEI CREDITI NELLO STUDIO PROFESSIONALE Schemi di sintesi pag. 21 a cura di Michele D’Agnolo 3 CONTROLLO DI GESTIONE «SURVIVAL KIT» – Schemi di sintesi a cura di Michele D’Agnolo Gli argomenti di oggi • • • • • • • • • la situazione del mercato e le prospettive le attività ordinistiche a supporto della professione definire l'incarico con il cliente: preventivo e conferma d'ordine gestire lo stress gestire il tempo controllare selettivamente i costi aumentare gli incassi consorziare alcune attività o associarsi? come far parte di una rete Gli argomenti di oggi • • • • • • • • • • 4 migliorare l’organizzazione della campagna dichiarativi ribaltamento cliente del data entry e altre forme di co-makership sostenibilità e fidelizzazione della clientela altre opportunità: temporary manager, responsabile amministrativo, consulente di direzione programmare la produzione e ottimizzare il tempo dei collaboratori la delega le procedure di studio per contabilità, dichiarativi, bilanci il micromanagement il controllo col timesheet attivazione del network dei collaboratori Controllo di gestione «survival kit» LA CRISI PIÙ LUNGA DEL MONDO • • • • • Conseguenze: chi vuol esser lieto sia… Non possa il pensiero paralizzare l’azione Dobbiamo avere paura solo della paura stessa Tanto vale star su di morale I TREND DELLA CLIENTELA • • • • • • • • Consumi al minimo, investimenti anche meno Drenaggio totale della liquidità da parte dello stato Banche super conservatrici, rientri a sorpresa Iper regolamentazione e repressione Prospettiva di breve e conservativa Paura di fare il passo più lungo della gamba Invece bisognerebbe “rompere” rispetto al passato Hic et nunc 5 LO SCENARIO E GLI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL CNDCEC – Schemi di sintesi a cura di Michele D’Agnolo LA PRACTICE MANAGEMENT GUIDE DI IFAC - CNDCEC • MODULO 1: LA PIANIFICAZIONE PER LO STUDIO • MODULO 2 MODELLI DI STUDI E RETI • MODULO 3: COSTRUIRE E FAR CRESCERE IL VOSTRO STUDIO • MODULO 4: ELABORARE UNA STRATEGIA PER LA GESTIONE DELLE PERSONE • MODULO 5: TECNOLOGIA ED E-BUSINESS • MODULO 6: GESTIONE DELLE RELAZIONI CON CLIENTI • MODULO 7: LA GESTIONE DEL RISCHIO • MODULO 8: LA PIANIFICAZIONE DELLA SUCCESSIONE MODULO 1 • esamina l'attività e i processi di pianificazione strategica e la declinazione degli obiettivi individuali che ne conseguono. 6 Lo scenario e gli strumenti messi a disposizione dal CNDCEC MODULO 2 • vengono discusse le strutture giuridiche ed economiche a disposizione degli studi. • Vengono esaminate le modalità di partecipazione agli utili e di governance degli studi e l'utilizzo di reti per aggiungere valore. MODULO 3 • Un terzo contributo amplia i temi trattati nei moduli precedenti, esplorando in modo più approfondito i temi dello sviluppo di una strategia di crescita, affrontando con maggiore dettaglio il problema della regolamentazione e della concorrenza, il marketing e lo sviluppo di una cultura di studio. 7 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI MODULO 4 • Il quarto Modulo si occupa delle risorse umane quale elemento chiave per il successo dello studio e del ruolo di leadership del professionista, e • di come migliorare la capacità di attrarre, trattenere, motivare e istruire i propri collaboratori e dipendenti. MODULO 5 • Il quinto capitolo esamina il ruolo sempre più importante che la tecnologia svolge nel successo di uno studio professionale, fornendo concrete indicazioni per la efficace selezione, realizzazione e gestione di tecnologie, inclusa la formazione al personale. 8 Lo scenario e gli strumenti messi a disposizione dal CNDCEC MODULO 6 • Il sesto modulo esamina lo sviluppo e la manutenzione continua delle relazioni con i clienti e le strategie di ottimizzazione comprese le reti, il passaparola, la cross-vendita. MODULO 7 • Il Modulo 7 esplora la gestione dei rischi e l'impatto specifico che essa ha sulla vita dello studio e fornisce uno schema concettuale per individuare, valutare e agire sui rischi normativi, deontologici e operativi. 9 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI MODULO 8 • L’ultimo modulo dell’opera fornisce gli strumenti per pianificare la successione. Vengono forniti criteri per la determinazione del valore dello studio e per gestire correttamente le principali operazioni straordinarie, quali fusioni e acquisizioni interne ed esterne. I LAVORI DELLE COMMISSIONI DI STUDIO AZIENDALE ED INFORMATICA • Analisi dei processi e introduzione al marketing • Strumenti informatici per la gestione dello studio • Le linee guida per la ISO 9000 • Se per voi è troppo: La “guida della guida” 10 CONTRATTO E TARIFFE – Schemi di sintesi a cura di Michele D’Agnolo ABROGAZIONE TARIFFE PROFESSIONALI • L’articolo 9 abroga le tariffe delle professioni regolamentate. Nei casi liquidazione giudiziale però, il compenso del professionista è determinato in base a parametri che saranno stabiliti con decreto del Ministero della Giustizia. IL PREZZIARIO • Il listino comprenderà le prestazioni più usuali dello studio • Potrà prevedere un costo fisso per prestazione oppure un costo minimo e massimo • Potrà stabilire una tariffa a tempo • Potrà stabilire una success fee • Potrà stabilire una scontistica legata a volumi o altro 11 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI PARAMETRI • Nel testo pubblicato in Gazzetta è stato aggiunta la previsione che, con decreto del Ministro della Giustizia, di concerto con il Ministro dell’Economia, saranno fissati anche i parametri per oneri e contribuzioni alle casse professionali e agli archivi precedentemente basati sulle tariffe. Si stabilisce però che l’utilizzo di tali parametri nei contratti tra professionisti e clienti rende nulla la clausola relativa alla determinazione del compenso, ai sensi dell’articolo 36 del Codice del consumo (Dlgs 206 del 6 settembre 2005). IL D.L 1/2012 • Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito, nelle forme previste dall'ordinamento, al momento del conferimento dell'incarico professionale. • Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell'incarico, • fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla conclusione dell'incarico e • deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale. • In ogni caso la misura del compenso è previamente resa nota al cliente con in preventivo di massima, deve essere adeguata all'importanza dell'opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. 12 Contratto e tariffe IL PREVENTIVO • • • • • • L’importanza della rapidità Delega ed informatizzazione dell’attività di preventivazione Predisposizione di pacchetti predefiniti Utilizzo del tariffario Partecipare ai clienti che fanno le aste? Il preventivo come mezzo per definire le proprie competenze IL PREVENTIVO COME STRUMENTO DI MARKETING • Far emergere la competenza dello studio con un “assaggio” di consulenza • Descrivere i vantaggi della prestazione professionale erogata soprattutto in termini di prevenzione • descrivere e materializzare le attività sottostanti la prestazione professionale • Ipotizzare ove utile al cliente ulteriori prestazioni complementari successivamente e separatamente acquisibili 13 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI OBBLIGHI DEL PROFESSIONISTA IN TEMA DI PREVENTIVI E CONSENSO • In ogni caso la misura del compenso, previamente resa nota al cliente anche in forma scritta se da questi richiesta, deve essere adeguata all'importanza dell'opera e va pattuita indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. L'inottemperanza di quanto disposto nel presente comma costituisce illecito disciplinare del professionista. • Quando si conclude l’incarico? OBBLIGHI DEL PROFESSIONISTA • Resta confermato che il compenso per le prestazioni professionali deve essere pattuito per iscritto al momento del conferimento dell’incarico professionale e che il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico, e deve indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale. • L’obbligo per il professionista di comunicare al cliente la misura del compenso con un preventivo scritto diventa meno stringente: nel testo pubblicato tale obbligo è stato subordinato alla richiesta esplicita del cliente. 14 Contratto e tariffe SISTEMAZIONE DEI RAPPORTI IN ESSERE • • • • Come sistemare gli abbonamenti già in corso e per i quali non siamo in possesso del contratto scritto con il cliente? Oggi sappiamo che è obbligatorio acquisire in via preventiva il conferimento dell’incarico in forma scritta per la nuova clientela, si pone però il problema di come regolarizzare i rapporti con la clientela di lunga data qualora non vi sia a monte un atto scritto stipulato fra le parti. Una soluzione, adottata anche dalle procedure di certificazione di qualità, consiste nel far sottoscrivere al cliente una “conferma dell’incarico professionale” – predisposta dal professionista - con la quale non si fa altro che ribadire le condizioni di fatto esistenti del rapporto professionale in essere (tipologia delle prestazioni, tariffe pattuite, condizioni di pagamento, causa del contratto in abbonamento, ecc.). Se non abbiamo occasione di far sottoscrivere al cliente l’incarico, un’altra soluzione potrebbe essere l’invio della conferma d’ordine a mezzo pec al cliente. PRICING POSIZIONAMENTO • Ammesso che riusciamo a tenere le tariffe, Attenzione al tariffario che diventa indispensabile se serviamo i consumatori 15 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI DOPO IL TARIFFARIO • Costruire un sistema di analisi continua della concorrenza • Costruire un sistema di analisi dei costi effettivi interni del lavoro da svolgere • Saper progettare e preventivare le operazioni straordinarie 16 IL CONTROLLO STRATEGICO DEI COSTI NEGLI STUDI PROFESSIONALI – Schemi di sintesi a cura di Michele D’Agnolo LA CRISI DELLO STUDIO PROFESSIONALE Due sono le cose importanti: i clienti e i soldi (un collega) La crisi dello studio professionale si manifesta quando viene a mancare in maniera permanente l’equilibrio del sistema in uno o più dei seguenti aspetti: economico, finanziario, patrimoniale TAGLIARE IL SUPERFLUO, NON TAGLIARE L’ESSENZIALE • triage • quali sono i drivers di costo strategici 17 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI PRINCIPALI DRIVERS DI COSTO STRATEGICI • • • • Drivers Drivers Drivers Drivers di di di di costo costo costo costo inerenti dimensioni e crescita situazionali relativi alle relazioni discrezionali GESTIONE PER OBIETTIVI • Una delle principali tecniche utilizzate per gestire le riduzioni di costi è rappresentata dalla presenza di obiettivi misurabili, occorre definire gli indicatori necessari 18 Il controllo strategico dei costi negli studi professionali AREE DI MAGGIOR SUCCESSO NEL CONTROLLO DEI COSTI, IN ORDINE DI SIGNIFICATIVITÀ, SECONDO LA DOTTRINA: • • • • • • • • 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. investimenti in cespiti acquisti magazzino assicurazioni servizi professionali e consulenze costi di produzione compensi dei dipendenti, collaboratori e degli associati viaggi e fringe benefits CHECKLIST PER UN ESAME DELLO STUDIO PROFESSIONALE 1. 2. 3. 4. 5. sei contento della tua attuale performance (benchmarking)? sei contento della tua attuale dimensione (economie di scala)? la normale dieta rettificherà la situazione (budgeting)? quali sono le tue ragioni dell’essere sovrappeso (drivers di costo strategici)? quali parti della tua anatomia hanno bisogno di cure (catena di valore)? 19 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI segue CHECKLIST 6. quali fattori hai bisogno di tenere in mente durante la cura (strategia e valori)? 7. quali pericoli esistono nella cura (considerazioni funzionali)? 8. è richiesta la cura radicale o la chirurgia (outsourcing, “lean” e ristrutturazione della forza lavoro)? 9. i partecipanti chiave sono motivati a cambiare nel modo giusto (ricompense)? 10. che cosa hai intenzione di fare, se hai intenzione di fare qualcosa, prossimamente? Come, quando e dove inizierai (piano di azione)? 20 LA GESTIONE DEI CREDITI NELLO STUDIO PROFESSIONALE Schemi di sintesi a cura di Michele D’Agnolo LA GESTIONE DEL CREDITO • è parte del ciclo attivo • viene a sua volta scomposta nelle seguenti quattro fasi: – fase di acquisizione e gestione dell’incarico, la più importante, in cui si colloca la gestione anticipata del credito; – termina quando il credito diviene scaduto; – fase di esazione corrente, che gestisce gli scaduti più recenti attraverso uno o più esattori; – si caratterizza per la gestione massiva delle posizioni ed è guidata dalla scadenza delle singole partite di ciascun cliente; – fase di pre-contenzioso legale, che rappresenta il momento in cui l’anzianità delle partite o l’esposizione supera una certa soglia d’allarme, di modo che l’attenzione si sposta sul cliente nel suo complesso e non più sulle singole partite; – fase di contenzioso legale, il momento in cui l’esame del cliente nel suo complesso porta alla decisione di adire le vie legali per il recupero del credito – Radiazione L’ADDESTRAMENTO AL PERSONALE ADDETTO AI SOLLECITI E ALLA GESTIONE DEL CREDITO IN GENERE • • • • • Tecniche di comunicazione Tecniche di comunicazione telefonica Diplomazia, gestione delle obiezioni ricorrenti Capacità di persuasione Capacità di dominare lo stress 21 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI LA FASE DI ACQUISIZIONE E GESTIONE DELL’INCARICO PROFESSIONALE • • • • La La La Le • • • • • esistenza e la completezza del preventivo prestazione svolta tempestività e correttezza della fatturazione decisioni di credit management La valutazione del rischio cliente e L’affidamento Gli strumenti di pagamento Le dilazioni di pagamento La contrattualistica Lavori sopravvenuti LA FASE DI ESAZIONE CORRENTE • • • • • • 22 Definizione e principi di esazione corrente Il ciclo dei solleciti Solleciti verbali Solleciti scritti Le visite ai clienti e la richiesta di incontri la documentazione per il monitoraggio del credito La gestione dei crediti nello studio professionale LA FASE DI ESAZIONE IN PRE-CONTENZIOSO LEGALE • • • • • Dalla gestione massiva alla gestione puntuale Il blocco forniture Piano di rientro Transazione Il passaggio alla fase di esazione in contenzioso legale LA FASE DI ESAZIONE IN CONTENZIOSO • • • • • La valutazione preliminare La valutazione della convenienza a trattenere il cliente L’azione legale vera e propria Interruzione dell’azione legale Le procedure concorsuali 23 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI LE FASI DELL’AZIONE LEGALE • • • • • • • Le evidenze probatorie documentali Il titolo esecutivo L’atto di precetto L’espropriazione in generale L’espropriazione mobiliare presso il debitore L’espropriazione immobiliare Altre forme di espropriazione LA RITENZIONE DI DOCUMENTI • Se il documento è già stato elaborato non posso trattenerlo ma se il documento è ancora da elaborare? • Il deposito dei documenti presso l’Ordine, con ruolo di mediazione, esisteva nel precedente ordinamento professionale ma non è stato riprodotto nel nuovo. 24 La gestione dei crediti nello studio professionale ART. 19 - COMPENSO PROFESSIONALE È prescrizione deontologica il divieto di ritenzione dei documenti e degli atti per il mancato pagamento degli onorari professionali o delle spese. ARTICOLO 23 - CESSAZIONE DELL’INCARICO 1. 2. Il professionista non deve proseguire nello svolgimento dell’incarico qualora sopravvengano circostanze o vincoli che possano influenzare la sua libertà di giudizio, condizionare il suo operato, porlo in una situazione di conflitto di interessi o far venir meno la sua indipendenza od obiettività. Il professionista non deve proseguire nell’assolvimento dell’incarico se la condotta o le richieste del cliente, o altri gravi motivi, ne impediscono il corretto svolgimento. 25 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI segue 3. 4. Il professionista che non sia in grado di assolvere al proprio incarico con specifica competenza, a causa di sopravvenute modificazioni alla natura del medesimo ovvero per difficoltà della pratica, deve informare tempestivamente il cliente e chiedere di essere sostituito o affiancato da altro professionista. Nel caso di cessazione dall’incarico il professionista deve avvertire il cliente tempestivamente, soprattutto se l’incarico deve essere proseguito da altro professionista CASO DI STUDIO • Integrare con la contabilità e il bilancio la consulenza strategica per la micro e la piccola impresa 26 La gestione dei crediti nello studio professionale POSSIAMO FARCELA? • • • • Non è un problema tecnologico ma servono: Diverso aggiornamento Diversa collaborazione con il cliente Diversa capacità di lettura dei dati da parte dello studio e da parte del cliente • Anche il farmacista ha problemi di valutazione d’azienda, di liquidità, di concorrenza, di magazzino, di promozione, di merchandising, di staff, ecc.. DAL PUNTO DI VISTA TECNICO E RELAZIONALE • • • • • Il recupero della relazione col cliente Fare i compiti a casa: conoscere il cliente e il suo mercato Il calcolo di alcuni indici La comparazione della situazione con gli anni precedenti La pre-chiusura e la situazione fiscale 27 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI COME MIGLIORARE LA COLLABORAZIONE CON I CLIENTI • I clienti non sanno di essere parte della prestazione ma al contrario, sono convinti di acquistarla da un fornitore “chiavi in mano” • Occorre educare il cliente (negli anni 70’ siamo stati noi a fargli comprare il fax, oggi invece non abbiamo tempo per spiegargli la pec) • Occorre far capire al cliente (non a tutti ma a quelli convertibili) che ci sono alcune attività che gli potrebbe convenire farsi in casa (ikea, ryanair) COME MIGLIORARE LA COLLABORAZIONE CON I CLIENTI • Vattene amore? • Carota o bastone? • Sconti, aumenti ecc… 28 La gestione dei crediti nello studio professionale ES. TENUTA DELLA CONTABILITÀ • Attività “core”: classificazione, elaborazione dei documenti, emissione dell’F24 e stampa dei bollati • Attività a reale valore aggiunto è la classificazione del documento, soprattutto quello di spesa. • Attività propedeutiche: raccolta dei documenti, selezione e numerazione; tenuta della prima nota di cassa • Attività amministrative successive: spunta dei clienti e fornitori COME MIGLIORARE LA COLLABORAZIONE CON I CLIENTI NELLE ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE • Non usare lo studio come archivio • Lo studio ”insegna” a gestire la prima nota, fornisce una traccia delle modalità di conservazione e suggerisce le modalità di archiviazione ovvero fornisce archiviazione sostitutiva • La prima nota può essere tenuta su excel o addirittura sul soft di studio • Il cliente può concedere accesso in visione al conto bancario 29 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI VERSO UNA MAGGIORE ”INDIPENDENZA” DEL CLIENTE • Collegamento o tandem con lo studio per inserire dati • Collegamento o tandem con lo studio per reperire informazioni: • in repository • generate sul momento • La voglia del cliente di essere più indipendente può essere assecondata, in quanto “trasforma” la qualità e la quantità di prestazioni che lo studio eroga MA IL CLIENTE NON VUOLE O NON CI ARRIVA • Dobbiamo insistere di più, vuol dire che abbiamo perso l’influenza che avevamo su di lui • Possiamo “vendergli” un corso di formazione e l’assistenza in loco 30 La gestione dei crediti nello studio professionale INTERAGIRE CON I CLIENTI PER NUOVE PRESTAZIONI • • • • Leggere i bisogni dei clienti Market pull Technology push Coinvolgimento dei fornitori IL “SEGUGIO” DI LAVORI • • • • • Nuovi obblighi Nuove facoltà normative Nuove opportunità e minacce economiche Ibridazione Restyling 31 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI QUALE MEZZO DI COMUNICAZIONE SCEGLIERE? • Dipende dalle informazioni da trasmettere • E dal loro eventuale probabile contenuto emotivo ESSERCI O NON ESSERCI, QUESTO È IL PROBLEMA… modalità 32 Costo sp. interazione riservatezza Di persona alto totale elevata In videoc. nullo elevata bassa Al telefono nullo media bassa Registr. AV nullo bassa bassa Posta nullo bassa elevata Email nullo bassa bassa sms nullo bassa bassa La gestione dei crediti nello studio professionale LA PRESENZA • Dosare in funzione del fabbisogno della pratica • Dosare in funzione del fabbisogno del cliente o dell’entourage DOVE LAVORARE • • • • Oggi si può lavorare praticamente ovunque, quindi Dove serve Attenzione, L’attività di controllo beneficia della stampa in cartaceo Problema degli schermi La tecnologia non sempre mantiene ciò che promette 33 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI CASO DI STUDIO: TIMESHEET • C’era una volta uno studio che non riusciva a fatturare tutte le prestazioni • aveva clienti con forfait non adeguati rispetto all’impegno • Aveva alcuni collaboratori distrutti dalla fatica e altri molto meglio mimetizzati, ma nessuno sembrava accorgersene.. • Prima di chiudere decisero di adottare il timesheet… USO DEL TIMESHEET • Automatismi e altre formule “Dirty but quickly” • Attenzione Statuto Lavoratori • Attenzione alle possibili crisi di Rigetto e alle relative motivazioni 34 La gestione dei crediti nello studio professionale ALTRI UTILIZZI DEL TIMESHEET • • • • Verifica SAL Verifica carichi di lavoro Pianificazione della produzione MPM Knlowledge management I PROBLEMI DELLA RETE • La – • La – • La – rete a maglie troppo larghe I pesci scappano fuori rete a maglie troppo strette Di fatto è una limitazione di sovranità rete con nodi troppo forti rispetto agli altri Comandano loro 35 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI LA GESTIONE DEL TEMPO LE CARATTERISTICHE DEL TEMPO • Limitato: – è la risorsa più scarsa di cui si dispone nell’organizzazione e nella vita • Incontrollabile: – La nostra influenza e il nostro potere sul tempo è nulla • Irrecuperabile: – Il tempo è una risorsa che non può essere accumulata o risparmiata • Invariabile: – Ha una cadenza fissa e predeterminata per tutti LE TRE FACCE DEL TEMPO • Tempo fisico o evolutivo – Il verificarsi degli eventi mentali e fisici così come i movimenti ed i cambiamenti della vita – Il tempo fisico non fluisce realmente, secondo la maggior parte degli scienziati, ma è una convenzione • Tempo dell’ orologio – Misura il tempo fisico; utile per la misura e il coordinamento delle attività (arrivare ad una riunione ‘in tempo’) Potremmo anche dire che misura la ‘quantità di tempo’ – Il nostro "senso del tempo" misura il tempo dell’ orologio • Tempo psicologico o interno – È le nostra "sensazione del tempo che passa," e comprende anche emozioni quali l'ansia, la pressione, la noia – Misura la nostra capacità di tollerare ciò che stiamo facendo 36 La gestione dei crediti nello studio professionale IL CONFLITTO TRA MENTE E REALTÀ • La realtà ha 3 dimensioni, la mente ne può gestire molte di più • Per questo possiamo pensare di riuscire a conciliare l’inconciliabile, ma non possiamo realizzarlo LA DILATAZIONE DEL TEMPO • La fretta • Il flusso • La legge di Parkinson 37 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI LA FRETTA • Nella fretta la gatta ha fatto i micini ciechi • La fretta è cattiva consigliera • In punta di piedi non ci si regge a lungo, camminando a grandi passi non si va lontano (Tao Te ching) IL FLUSSO • Il flusso o esperienza ottimale o trance è uno stato di coscienza in cui la persona è completamente immersa in un’attività. Si caratterizza per il totale coinvolgimento, focalizzazione sull’obiettivo, motivazione intrinseca, positività e gratificazione nello svolgimento del compito. fu introdotto dallo psicologo Mihály Csíkszentmihályi nel 1975 per poi diffondersi in vari campi di applicazione della psicologia 38 La gestione dei crediti nello studio professionale LA LEGGE DI PARKINSON: • Tendiamo a utilizzare per una attività non il tempo necessario, bensì tutto quello a disposizione Ogni volta che basta una sola persona per eseguire un compito con la dovuta applicazione, il compito viene eseguito in modo peggiore da due persone e non viene affatto eseguito se l'incarico è affidato a tre o più persone. (George Washington) • Il ritardo nel paese di milleproroghe • Dei quarti d’ora accademici e non IL TEMPO DEL PROFESSIONISTA LA GIORNATA DEL PROFESSIONISTA • • • • • • • • Aggiornarsi e istruirsi Fare i lavori di propria responsabilità diretta Supervisionare tecnicamente i lavori dei collaboratori Gestire lo studio a livello manageriale Promuovere l’immagine dello studio all’esterno Sopravvivenza: Mangiare, dormire, lavarsi Rapporti umani: familari, amici Hobbies:…? 39 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI L’APNEA COSTANTE • Un gioco a somma zero • Il professionista, come il criceto dentro la ruota, vive un continuo senso di inadeguatezza e appena presidia un versante è automaticamente carente sull’altro. FORME DI INTEGRAZIONE • Casa e bottega • Amici e clienti insieme? • Amanti e soci? 40 La gestione dei crediti nello studio professionale LA BULIMIA DEGLI IMPEGNI • • • • • • Non mi dire mai di no La sindrome dell’ultimo treno Avere gli occhi più grandi della bocca… La convinzione di avere il teletrasporto Il Barbiere di Siviglia… Il tempo libero non viene vissuto come costo opportunità PRESI TRA QUATTRO FUOCHI • Oltre all’autonoma capacità di “incasinarci” – L’imprevedibilità e i picchi della domanda – La normazione e l’interpretazione “in zona cesarini” – Prorogo ergo sum – La scarsa collaborazione dei clienti – Reinventare la ruota – El podestà de Muja, ovvero la spugna del lavoro degli altri 41 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI TRAVOLTI DAGLI ADEMPIMENTI • “solo il non agire è in grado di conquistare il mondo. • Finché sei coinvolto nell’agire non sei in grado di conquistare il mondo” Tao Te Ching • L’emergenza è sempre • Vittime o carnefici? LE PERDITE DI TEMPO: se le conosci non ti uccidono! DOVE VA IL TEMPO? • Analizzando l’agenda (oppure l’apposito schema per registrare le attività della giornata) ci accorgiamo che molto del nostro tempo viene consumato in attività che non abbiamo scelto, oppure che non abbiamo previsto. 42 La gestione dei crediti nello studio professionale I 10 PERDITEMPO PIÙ COMUNI • Perdere le cose • • Le riunioni Il telefono • Le interruzioni • • • • Rinviare Le scartoffie inutili Le crisi Rovesciare le deleghe • • Il perfezionismo Le distrazioni – es.: num. di tel. su pezzi di carta vaganti – Dobbiamo rispondere noi? – Quanto durano le telefonate? – Dobbiamo richiamare perché abbiamo dimenticato qualcosa? – incoraggiamo le interruzioni smettendo sistematicamente quello che stavamo facendo? – lasciamelo me ne occupo io più tardi LA GESTIONE DEL TEMPO • In conclusione gestire il tempo vuol dire: Scegliere quali cose collocare in un certo tempo e come farlo • Questa scelta può essere espressa attraverso diverse azioni del tipo: – – – – Faccio Faccio Faccio Faccio o non faccio o lascio fare ad altri subito o farò dopo con più o meno tempo 43 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI I CRITERI NELL’USO DEL TEMPO I criteri più ricorrenti utilizzati nell’uso del tempo sono: • IMPORTANZA Principio di priorità le cose che hanno più impatto sui risultati del mio ruolo • URGENZA Principio di scadenza Cose che hanno un limite temporale prefissato • IMPORTANZA Principio di compiacenza DEL RICHIEDENTE Cose che soddisfano le attese delle persone ‘importanti’ • COMPETENZA Principio di rassicurazione Le cose che so fare meglio • SEMPLICITA’ Principio di successo Cose meno complesse e più veloci I CRITERI DI SCELTA DELLE PRIORITÀ I M P O R T A N Z A 44 Alta Bassa Da scadenzare Da eliminare Bassa Da eseguire subito Da delegare URGENZA Alta La matrice rappresenta la priorità di esecuzione dei compiti La gestione dei crediti nello studio professionale LA DELEGA LA DELEGA COME STRUMENTO PER UN USO PIÙ EFFICACE DEL TEMPO E DELLE RISORSE DISPONIBILI Una delega efficace deve: • alleggerire le attività di routine • lasciare più tempo per programmare • aumentare la capacità di gestire il proprio tempo • motivare e migliorare la soddisfazione professionale di coloro ai quali è diretta • sviluppare lo spirito di squadra • allontanare la noia • aumentare la produttività LA DELEGA • cosa delegare – considerando l’appropriatezza dei compiti, se delegarli interamente o in parte. Ricordate di delegare sia le attività “piacevoli”, che quelle non percepite come tali! • chi delegare – la persona alla quale si decide di affidare un lavoro deve possedere le competenze, le conoscenze, la motivazione e/o il potenziale per portare a termine l’attività. 45 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI LA DELEGA Una volta stabilito a chi e cosa delegare, occorre: • Istruire la persona – dedicate il tempo necessario a spiegare l’attività. Siate chiari e precisi e assicuratevi che la persona abbia capito cosa fare. Specificate i risultati che vi aspettate di ottenere. • Seguire l’attività – assicuratevi che vi sia una comunicazione a doppio senso, incoraggiando e fornendo un eventuale addestramento alla persona delegata. • Monitorare i progressi – controllate che i passi iniziali siano correttamente compiuti e che vengano adottate sia delle scadenze intermedie che un sistema di feedback. Imparate a concedere eventuali errori! • Rivedere il processo – date feedback positivi – fate apprezzamenti e critiche costruttive. LA DELEGA Cose da fare e non fare nel processo di delega: • Delegate le cose che non vorreste delegare • Delegate gli obiettivi, non le procedure • Fidatevi dei colleghi che delegate • Delegate sempre la persona più indicata e capace • Non delegate ciò che potreste eliminare • Non delegate cose che semplicemente non volete fare voi • Non “abdicate” 46 La gestione dei crediti nello studio professionale COSE DA FARE E NON FARE NEL PROCESSO DI DELEGA: • Delegate le cose che non vorreste delegare • Delegate gli obiettivi, non le procedure • Fidatevi dei colleghi che delegate • Delegate sempre la persona più indicata e capace • Non delegate ciò che potreste eliminare • Non delegate cose che semplicemente non volete fare voi • Non “abdicate” OTTIMIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ E PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE IL CICLO DELLE ATTIVITÀ • • • • • • • • • • • Formazione agli addetti Acquisizione dell’incarico Pianificazione del lavoro REPERIMENTO DEI DATI INPUT TRASFORMAZIONE STAMPA E CORREZIONE VALIDAZIONE E SOTTOSCRIZIONE DEL CLIENTE SPEDIZIONE TELEMATICA ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE RESTITUZIONE 47 IL CONTROLLO DI GESTIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI LA PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE • È una funzione generalmente mancante o considerata poco importante all’interno dei nostri studi • Nei nostri studi manca il ritmo, manca il flusso, vale la legge di Parkinson alternata alla fretta PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE • Fase di pianificazione – Livelli di qualità/servizio da garantire al cliente – Selezione obiettivi, strategie, politiche e programmi • Programmazione di lungo periodo – Definizione capacità produttive – Definizione futuro fabbisogno di risorse – Piano strategico della produzione • Gestione operativa di breve periodo – obiettivi – funzioni – scheduling 48 La gestione dei crediti nello studio professionale GLI STRUMENTI • L’elenco degli incarichi • La rilevazione dei carichi di lavoro: utilizzo dei censimenti e delle tecniche statistiche • La riunione periodica di assegnazione e monitoraggio dei carichi di lavoro • Rivedere continuamente la pianificazione La Guida IFAC-CNDCEC è scaricabile in lingua italiana sul sito www.commercialisti.it al link: http://www.cndcec.it/Portal/Documenti/Dettaglio.aspx?id=2bc81647-d010428d-939d-de21b2f0d8d6 49