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 KIT DIDATTICO PER SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO Global Action Week 4-­‐10 Maggio 2014 Oggetto: partecipazione alla Settimana di Azione Globale 2014 Gentile dirigente, gentile insegnante, le scrivo per invitarla a prendere parte, insieme alla sua classe, alla Global Action Week (GAW), la Settimana di Azione Globale che quest’anno avrà luogo dal 4 al 10 maggio 2014. Questa iniziativa, In Italia, è promossa e coordinata dalla Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione (CGE-­‐IT). Costituita nel dicembre 2008 e composta da 17 tra le più importanti organizzazioni italiane che lavorano sul tema dell’educazione e dei diritti, la Coalizione ha l’obiettivo di far crescere l’attenzione sul tema educazione in Italia e di aumentare la pressione sul Governo italiano per ottenere un maggior impegno per la Global Partnership for Education, una partnership multilaterale che coinvolge Governi di tutto il mondo, Organizzazioni Internazionali e società civile.. Ogni anno la Global Action Week coinvolge migliaia di organizzazioni, associazioni, rappresentanti istituzionali e della società civile, studenti ed insegnanti in più di 100 paesi in eventi di sensibilizzazione e mobilitazione con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei sei obiettivi dell’Education For All: 1. Aumentare la cura e l’istruzione infantile; 2. Assicurare che tutti i bambini e la bambine in particolare abbiano accesso all’istruzione primaria obbligatoria; 3. Assicurare un accesso equo alla formazione e all’istruzione lungo tutto l’arco della vita; 4. Migliorare del 50% il tasso di alfabetizzazione degli adulti; 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere nell’educazione primaria e secondaria; 6. Migliorare la qualità dell’istruzione. Nel 2014 il tema centrale della GAW sarà Educazione e Disabilità, nella più ampia prospettiva dell’educazione inclusiva. Crediamo che questo tema sia particolarmente attuale nella situazione delle scuole italiane chiamate, tra l’altro, a sviluppare un piano di gestione della diversità. Come per le precedenti edizioni della Global Action Week, auspichiamo di poter coinvolgere il maggior numero possibile di scuole; per questo invitiamo Lei, i suoi studenti e le sue studentesse a partecipare all’iniziativa unendosi così a milioni di altri ragazzi in tutto il mondo e diventando parte attiva di un emozionante evento globale. In occasione della Global Action Week, come negli anni passati, la Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione svilupperà: -­‐ un kit didattico per impostare un’attività in aula con i suoi studenti e studentesse e partecipare alla GAW -­‐ materiali di approfondimento per riflettere sul tema dell’educazione inclusiva. Esiste inoltre la possibilità di essere affiancati da alcuni volontari delle nostre associazioni che potranno sostenerla nello svolgimento delle attività con i ragazzi. Per maggiori informazioni sulla Global Action Week e sui materiali e temi sviluppati nelle passate edizioni la invito a visitare il sito italiano della Campagna Globale per l’Educazione http://www.cge-­‐italia.org/. Certi del suo interesse per questa iniziativa le inviamo cordiali saluti. Anna Rita DE BELLIS Coordinatrice Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione Per info: info@cge-­‐italia.org Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione: ACRA-­‐CCS, Action Aid, ARCS, FLC Cgil, Children in Crisis, CIAI, CIFA onlus, CISL Scuola, Intervita, Magis, Mani Tese, Oxfam Italia, PRO.DO.C.S., Proteo Fare Sapere, Save the Children Italia, Sightsavers International Italia, VIS. Contatti: Anna Rita De Bellis - Coordinatrice Coalizione Italiana della Campagna Globale per
l’Educazione
Indirizzo: c/o Oxfam Italia - via Concino Concini 19 - 52100 Arezzo
Tel: +39 0575 182481 | Fax: +39 0575 1824 872 | E-mail: [email protected] EQUAL RIGHT EQUAL OPPORTUNITY Focus tematico su Educazione Inclusiva Anche quest’anno si avvicina l’importante appuntamento della Global Action Week che si terrà dal 4 al 10 Maggio. Nel 2014 la Campagna Globale per l’Educazione1 ha deciso di focalizzare l’attenzione sulla relazione tra disabilità ed educazione mettendo in luce le profonde sfide che fronteggiano ad oggi i bambini con disabilità nel realizzare il loro diritto all’istruzione2. In Italia, a differenza di altri Paesi aderenti alla Campagna, si è deciso di ampliare il focus proposto sviluppando il più ampio tema dell’inclusione, provando ad innescare un dibattito più esteso e consono alla situazione scolastica specifica del nostro Paese e affrontando più in generale le diverse dimensioni dell’inclusione – e di converso – dell’esclusione a livello mondiale. La povertà, il genere, la zona di residenza, l'etnia, le disabilità e altri fattori si traducono spesso in una difficoltà di accesso all’istruzione e in minori opportunità per i bambini di ricevere un supporto adeguato e raggiungere migliori risultati di apprendimento. Bambini e ragazzi portatori di disabilità spesso non hanno la possibilità di beneficiare pienamente dell’offerta scolastica ordinaria, sia a causa di concezioni culturali e pregiudizi, sia per la mancanza di insegnanti adeguatamente formati per gestire il loro apprendimento e non ultimo per limiti legati alle carenze infrastrutturali e quindi all’esistenza di barriere architettoniche. I bambini e i ragazzi appartenenti a minoranze linguistiche hanno difficoltà nell'apprendimento dato in una lingua diversa da quella che è la loro lingua madre e i bambini migranti scontano il fatto di essere sprovvisti di documenti di identità necessari per avere accesso alla scuola. Inoltre costi più o meno nascosti dell'istruzione sono un ostacolo non da poco per i bambini delle famiglie appartenenti alle fasce socio-­‐economiche più svantaggiate. Gli esempi riportati dimostrano quanto sia fondamentale parlare di Educazione Inclusiva, un concetto che si allarga a tutte le differenze presenti in un’aula scolastica, cioè a tutti gli alunni che operano in essa: in questo caso l’attenzione e l’azione si spostano dai bisogni speciali al complesso degli alunni di una scuola in quanto espressione dell’insieme delle diverse abilità e alle barriere che ne impediscono la partecipazione e l’apprendimento. Promuovere un’educazione inclusiva diventa dunque fondamentale per diverse ragioni: • L’educazione è un diritto umano fondamentale, che va garantito ad ogni bambino, senza discriminazioni. E’ necessario, dunque, superare le barriere strutturali e culturali che impediscono un equo accesso all’educazione. • Promuovendo l’inclusione a scuola contribuiamo non soltanto a ridurre le disuguaglianze sociali, ma anche a sviluppare una cultura di accoglienza nei bambini e nel personale scolastico, potenzialmente capace di estendersi all’intera comunità. • Un approccio inclusivo permette di migliorare la qualità dell’educazione e quindi supportare l’apprendimento di tutti i bambini. • La possibilità di fruire di una buona educazione è una condizione indispensabile per una piena inclusione sociale ed economica. Investire nell’inclusione significa quindi contribuire a garantire un futuro da cittadini attivi e responsabili a tutti i bambini, soprattutto quelli più vulnerabili. 1
http://www.campaignforeducation.org/en/ e http://www.cge-­‐italia.org/ http://www.campaignforeducation.org/en/global-­‐action-­‐week/global-­‐action-­‐week-­‐2014/campaign-­‐
materials 2
Adottare un approccio inclusivo può indurre trasformazioni positive nelle attitudini delle scuole verso la diversità incentivando una maggiore coesione sociale Infine, l'approccio inclusivo è un mezzo per assicurare che tutte le persone possano godere e difendere i propri diritti, e dunque contribuire all'interno della propria società nel processo verso la democratizzazione. Al fine di rendere l’esperienza della Global Action Week unica ed educativa, vengono proposte qui di seguito alcune schede attività, differenziate per i 3 gradi scolastici, che possono essere implementate nelle classi partecipanti. Si invitano gli insegnanti a dedicare all’argomento un momento di dibattito e discussione condivisa, il più partecipata possibile, all’inizio e al termine dell’attività, affinché gli studenti comprendano a fondo l’importanza dell’argomento trattato e possano innescare un dialogo e un confronto costruttivo all’interno delle classi di appartenenza. Le attività proposte vogliono fornire uno spunto per gli insegnanti per lavorare sul tema dell’inclusione e non discriminazione nelle scuole. Si possono perciò utilizzare anche altri strumenti adattando il percorso alle proprie esigenze ma è importante che le attività riportate di seguito vengano svolte con una metodologia non frontale e ma partecipativa in grado di coinvolgere l’intera classe. ATTIVITA’ SCUOLA PRIMARIA Le parole che feriscono L’attività mira a trasmettere ai partecipanti la consapevolezza dell’importanza delle parole in un qualsiasi contesto, soprattutto in un ambito sensibile come quello di una classe, di un gruppo. L’attività può essere connessa all’ambito della disabilità con l’obiettivo di sensibilizzare verso un linguaggio che tenga conto del rispetto della sensibilità dell’Altro, ma allo stesso tempo il laboratorio può altresì essere svolto da bambini disabili che così possono esprimere liberamente le parole, le frasi che comunamente sono causa di sofferenza e disagio. Materiali: Cartellone o foglio di carta grande, cartoncini colorati formato A4 Svolgimento attività • Attraverso un brain storming iniziale i ragazzi vengono invitati ad elencare parole o frasi che maggiormente creano disagio. • Le parole vengono quindi scritte sul cartellone, precedentemente appeso ad una parete o posto sul pavimento al centro dell’aula. • Durante questa fase si può intanto attivare una sorta di discussione sulle parole e le frasi che emergono da ciascun ragazzo. • Successivamente, i ragazzi disegnano la sagoma della loro mano sul cartoncino e la ritagliano e, al contempo scrivono sul disegno una frase/parola di incoraggiamento rispetto a quella che invece pone in qualche modo in una condizione spiacevole. • Le sagome ritagliate verranno incollate e posizionate sopra le “brutte” parole in maniera da ottenere alla fine un grande cartellone colorato pieno di mani che si toccano, si sovrappongono e, soprattutto, in grado di entrare in sintonia con i sentimenti dei personaggi rappresentativi di quei bambini soggetti all' esclusione e ai pregiudizi. I ragazzi, al termine del laboratorio, verranno invitati a commentare l’attività e a discutere su come le parole che feriscono e le parole che incoraggiano possono influire sui rapporti personali ATTIVITA’ SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E se succedesse a me L’attività vuole evidenziare come, a volte, nelle relazioni con gli altri non siamo consapevoli di atteggiamenti e parole che feriscono o creano disagio a chi ci sta vicino, provocando spesso ferite anche molto profonde che possono avere conseguenze pericolose. E’ importante, dunque, investire sul dialogo tra studenti e insegnanti e tra compagni al fine di tenere sempre accesa l’attenzione sull’importanza di tali tematiche. Materiali: Brevi racconti sul tema dell’inclusione e disabilità Svolgimento attività • I ragazzi vengono divisi in gruppi da tre/quattro persone. Ogni gruppo riceve un racconto che insieme leggeranno, commenteranno e completeranno. • Ogni gruppo riferisce alla classe le proprie conclusioni in modo da confrontare le esperienze dei diversi gruppi. • Nella discussione finale si chiederà ai ragazzi di rispondere alle domande del testo e di individuare delle parole chiave che esprimono come si sono sentiti nei panni del personaggio interpretato. • I ragazzi potranno scrivere le parole o le risposte su un cartellone grande oppure su dei post-­‐it che successivamente verranno appesi ad una parete o alla lavagna della classe, oppure provare insieme a realizzare un grande disegno che raggruppi tutte queste risposte, oppure, ancora, provare a creare delle piccole rappresentazioni sceniche che raccontino i pensieri dei ragazzi. RACCONTO1 Igor, il gatto di Marta è scomparso da due settimane. Igor era solito passare diverse ore nel giardino, ma la sera rientrava sempre. A volte capitava però che la sua curiosità lo portasse nei cortili dei condomini vicini ed un paio di volte era rimasto chiuso in qualche garage per tutta la notte. Marta e suo fratello Alessandro hanno cercato il gatto per tutto il quartiere. Hanno appeso bigliettini e hanno battuto le porte dei garage, chiamando il gatto, per essere sicuri che non fosse rimasto intrappolato al loro interno. Marta era molto affezionata al gatto, ma ormai si è convinta che sia morto. La mamma, infatti, le ha spiegato che molto probabilmente Igor è stato investito da una macchina durante la notte e il mattino il suo corpo potrebbe essere stato portato via dagli spazzini. Marta racconta quanto successo ai suoi compagni di classe Andrea e Giorgia. Andrea si mostra subito in disaccordo. Secondo lui il gatto è rinchiuso dentro un garage o in qualche altro posto buio e sta morendo. Anzi forse no, è già morto di fame e di sete. Marta cerca di interromperlo, ma lui continua ed ogni volta aggiunge particolari sulle sofferenze patite da Igor. Allora Giorgia interviene e.... a. Secondo voi, cosa può provare Marta ascoltando le parole di Andrea? b. Perché Andrea insiste a raccontare nei particolari la morte di Igor? c. Che cosa direste se foste al posto di Giorgia? RACCONTO2 Michela, Marco, Silvia e Francesco sono al parco. Il cellulare di Michela squilla: è sua madre che le chiede di tornare subito a casa perché la nonna sta male. La nonna, cui Michela è molto affezionata, è stata operata ad una gamba; sembra che la ferita abbia ricominciato a sanguinare e bisogna portarla dal medico. Michela riferisce ai suoi amici quanto sta succedendo. Silvia la interrompe per raccontare che la stessa cosa è successa anche a sua nonna. Non c’è nulla da fare: la ferita non guarirà più. Michela risponde che ancora non si sa nulla, ma Silvia è categorica: sua nonna soffrirà tanto quanto la sua; i suoi genitori dovranno chiamare un’infermiera che vada a casa a medicarle la ferita aperta due volte la settimana. E continua a raccontare in modo particolareggiato della ferita, di quanto stia male sua nonna e di quello che succederà alla nonna di Michela. Allora Francesco interviene e.... a. Secondo voi, cosa può provare Michela ascoltando le parole di Silvia? b. Perché Silvia continua a raccontare particolari della malattia di sua nonna? c. Che cosa direste se foste al posto di Francesco? Nota: l’insegnante a questo punto può invitare i ragazzi a creare degli altri racconti nel caso in cui quelli proposti non fossero adatti alla classe Gioco della corda3 L’attività vuole stimolare la conoscenza della disabilità sensoriale, soprattutto rispetto alla condizione dei ragazzi non vedenti. Il gioco può essere svolto in vari luoghi, come ad esempio un bosco, un prato oppure una spiaggia. L'obiettivo per i partecipanti è quello di imparare ad usare i sensi diversi dalla vista, per vivere l'ambiente e capire la vita delle persone non vedenti. Confrontarsi e descrivere l'esperienza con ragazzi non vedenti crea un valore aggiunto. Materiale: Una lunga corda (minimo 250 m) da non mostrare ai giocatori prima del gioco Svolgimento • Gruppi da 10 – 30 persone. • Il leader segna un area con un lungo pezzo di corda. • I giocatori dovranno tenere gli occhi chiusi. • Uno dopo l'altro e con pochi minuti di intervallo tra ogni persona, i giocatori inizieranno a fare la loro strada lungo il percorso fatto con la corda. In questo modo inizieranno a sentire l'ambiente che li circonda con gli altri sensi. • Alla fine del gioco i partecipanti scambieranno le loro impressioni sull'esperienza avuta. Note: Necessario uno spazio aperto esterno alla classe. Stare attenti all'accessibilità per ragazzi in carrozzella. 3
Proposta didattica tratta da “Manuale Eurogames -­‐ YEU International”, http://www.yeu-­‐
international.org/en/publications/eurogames Mi capisci?4 Questo gioco vuole affrontare le sfide della comunicazione, differenze culturali e disabilità. In modo ludico e partecipato i ragazzi possono comprendere le sfide che affrontano i ragazzi con disabilità sensoriali e i ragazzi di paesi stranieri. Materiale: fogli, pennarelli Svolgimento: • Dividere il gruppo in coppie. Ogni persona deve essere in grado di comunicare con il proprio partner nel proprio linguaggio ma in un modo in cui il partner non è abituato a comunicare (Lingue diverse, segni, gesti, disegni ... ). • Le coppie provano ad avere una conversazione. Ogni partner prova a capire cosa l'altro stia dicendo o mostrando e risponde nel proprio linguaggio. • Un debriefing è necessario dopo questa attività per analizzare le difficoltà e le sfide relative a diversi modi di comunicazione e quali facili soluzioni possono essere trovate Note: Se ci sono disabili mentali nel gruppo, bisogna focalizzarsi nell'uso della comunicazione non-­‐verbale. 4
Ibidem ATTIVITA’ SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Un passo avanti Materiali: carte con i ruoli e lista di situazioni ed eventi (in allegato) Svolgimento attività: Distribuire le carte del ruolo a caso, una per partecipante. Domandate loro di conservarle e di non mostrarle agli altri partecipanti. Invitateli a leggere la loro carta di ruolo. Lasciate loro da 5 a 10 minuti per mettersi nei panni del loro personaggio. Voi potete aiutarli ponendo loro le domande seguenti : come e' trascorsa la vostra infanzia? Come era la vostra casa? Che mestiere esercitavano i vostri genitori? A quali giochi giocavate? A cosa assomiglia la vostra vita oggi? Che fate nelle vostre giornate? Dove vivete? Quanto guadagnate? Cosa vi piace fare? Cosa vi motiva e cosa vi impaurisce? Domandate ai partecipanti di mettersi allineati in fondo alla sala. Spiegate loro che voi leggerete una lista di situazioni e di eventi. Ogni volta che intendono rispondere «sì» all'affermazione, essi devono fare un passo in avanti. In caso contrario, restano sul posto. Leggete le situazioni una per una. Fate una pausa fra una e l'altra affinché i partecipanti possano eventualmente avanzare. Osservate il loro posto in relazione a quello degli altri. Dite ai partecipanti di non muoversi dalla loro posizione finale. 1
SCHEDA RUOLI Sei la figlia del direttore dell'agenzia bancaria locale. Studi economia
all'università
2
Sei un immigrato del Mali in situazione irregolare
3
Sei il presidente della sezione giovani di un partito politico
4
Sei un non vedente
5
Sei una giovane araba musulmana che vive con i genitori molto praticanti
6
Sei un soldato nell'esercito che sta effettuando il suo servizio militare
obbligatorio
7
Sei un giocatore di calcio di colore che gioca per una delle principali squadre
europee
8
Sei insicuro e per questo fai il bullo
9
Sei un insegnante senza impiego in un paese di cui non dominate ancora la
lingua ufficiale
10 Sei un giovane rifugiato di 24 anni
11 Sei un operaio in pensione di una fabbrica di scarpe
12 Sei il figlio di 19 anni di un pastore in un villaggio di montagna isolato
13 Sei un ragazzo giovane che vive in un quartiere sfavorito
14 Sei il proprietario di una società d'import-export in buona salute economica
15 Sei il figlio di un immigrato cinese che gestisce un buon affare di ristorazione
rapida
16 Sei il figlio di un ambasciatore americano nel paese in cui vivi oggi
17 Sei un giovane portatore di handicap che si muove con la sedia a rotelle
18 Sei una studentessa incinta di 16 anni
19 Sei un giovane uomo di 27 anni senza casa
20 Sei un modello di origine africana
21 Sei un richiedente asilo politico in Italia
22 Sei un proprietario di un’azienda solida e con buon reddito
23 Sei un residente in un paese con regime totalitario
24 Sei un giovane medico immigrato in un paese in cui non viene riconosciuto il tuo
titolo di studio
25 Sei un impiegato di mezz’età con una moglie disoccupata e 3 figli
26 Sei un giovane ragazzo universitario figlio di immigrati ma in Italia da molti anni
27 Sei un attivista politico in un paese in cui non vengono rispettati i diritti umani
28 Sei un giovane di 15 anni e balbetti
29 Sei un immigrato irregolare detenuto in un CPA (centro di prima accoglienza)
30 Sei un immigrato regolare di vecchia data con un buon lavoro e una buona
posizione economica
Carta delle situazioni 1 Hai una casa decente con elettricità e acqua potabile 2 Non hai mai avuto il problema di non poter mangiare avendo appetito 3 Sei andato a scuola e sei in grado di leggere il giornale 4 Godi di una previdenza sociale e sanitaria adatta ai tuoi bisogni 5 Possiedi telefono, televisione, auto 6 Credi che la tua lingua, la tua religione e la tua cultura siano rispettate nella società in cui vivi 7 La tua origine non e' mai stata causa di discriminazione 8 Puoi andare in vacanza una volta all'anno 9 Hai una vita interessante e sei ottimista riguardo al futuro 10 Pensi di avere la possibilità di studiare ed esercitare la professione che scegli 11 Non hai paura di essere minacciato o aggredito per strada 12 Puoi votare alle elezioni locali e nazionali 13 Puoi celebrare le feste religiose più importanti con i tuoi genitori, la tua famiglia 14 Puoi partecipare ad un seminario internazionale all'estero 15 Non ti preoccupa il futuro dei tuoi figli 16 Puoi comprare vestiti nuovi almeno ogni 3 anni 17 Puoi innamorarti della persona che desideri 18 Hai l'impressione che le tue competenze siano apprezzate e rispettate 19 Puoi utilizzare Internet e sfruttare i suoi vantaggi 20 Senti di avere la libertà di affermare sempre le tue idee 21 Puoi permetterti di partire e lasciare il paese in cui risiedi per un periodo superiore ai 3 mesi senza incorrere in problemi burocratici 22 Puoi uscire a cena una volta la settimana 23 Puoi andare al cinema e vedere liberamente un film 24 Puoi uscire per fare una passeggiata senza incorrere in impedimenti 25 Puoi festeggiare anche ricorrenze che non fanno parte della tua tradizione religiosa Guida al debriefing: Date 2 minuti ai partecipanti per uscire dai panni del loro personaggio (ma senza rivelare il loro personaggio agli altri). Cominciate con il domandare loro ciò che provano dopo l'attività, poi continuate ponendo le domande seguenti: che hanno sentito facendo un passo in avanti/ rimanendo sul posto? Riguardo a chi ha avanzato sovente, in quale momento hanno constatato che gli altri non avanzavano così rapidamente? Alcuni hanno avuto la sensazione che i loro diritti fondamentali non erano rispettati? Possono indovinare il ruolo giocato dagli uni e dagli altri? Quali sono i diritti in gioco per ogni personaggio? Che cosa posso fare per migliorare la mia posizione? E per migliorare quella degli altri rimasti più indietro di me? Dal loro punto di vista, cosa riflette questa attività? Dove si sarebbe posizionato ognuno, se avesse giocato il proprio ruolo? Qual é la nostra posizione in rapporto alla maggioranza della popolazione mondiale? RACCONTATECI L’ATTIVITA’ CHE AVETE REALIZZATO! Una volta conclusa l’attività, gli insegnanti sono invitati a inviare i materiali prodotti (es. video, foto, disegni, il poster della campagna con il feedback sull’attività etc.) via mail all’indirizzo info@cge-­‐italia.org. Alcuni di essi verranno pubblicati sul sito internet della Coalizione Italiana per la Campagna Globale per l’Educazione http://www.cge-­‐
italia.org/equalrightequalopportunity o sulla pagina Facebook ufficiale. E VENITECI A TROVARE SUL NOSTRO SITO! SCHEDA DI REGISTRAZIONE -­‐ GLOBAL ACTION WEEK 2014 o Nome della scuola: o Indirizzo della scuola: o Nome, cognome e ruolo della persona di riferimento: o E-­‐mail: o Telefono: o Numero di alunni partecipanti: o Durante l’attività saranno fatte delle foto o dei video sui lavori realizzati? □Sì □ No o Se sì, potreste inviarci il materiale prodotto autorizzandoci così a inserirlo sul sito istituzionale della campagna per far conoscere e documentare l’iniziativa? □Sì □ No o Desiderate ricevere ulteriori informazioni in merito alle attività future organizzate dalla Campagna Globale per l’Educazione? □Sì □ No o Se sì, indicare l’indirizzo di posta elettronica a cui desiderate ricevere gli aggiornamenti: Si prega di compilare e spedire la scheda di registrazione: o via mail a: info@cge-­‐italia.org Coalizione Italiana della Campagna Globale per l’Educazione: ACRA, Action Aid, ARCS, FLC Cgil, Children in Crisis, CIAI, CIFA onlus, CISL Scuola, CISV, Intervita, Magis, Mani Tese, PRO.DO.C.S., Proteo Fare Sapere, Save the Children Italia, Sightsavers International Italia, Terre des Hommes, Oxfam Italia, VIS. Contatti: Anna Rita De Bellis - Coordinatrice Coalizione Italiana della Campagna Globale per
l’Educazione
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Tel: +39 0575 182481 | Fax: +39 0575 1824 872 | E-mail: [email protected]