Giornale Parrocchiale della comunità S. Stefano Bedizzole

Transcript

Giornale Parrocchiale della comunità S. Stefano Bedizzole
v ita n ostra
Giornale
Parrocchiale
della comunità
S. Stefano
Bedizzole
Marzo - Aprile
Maggio 2016
v ita n ostra
Sommario
La Parola del Parroco
3
Vita della Chiesa
Triduo Pasquale
Settimana Santa
Pellegrinaggi Parrocchiali
Incontro tra Papa e Patriarca
Sbattezzo, parola imprecisa
Santa Faustina Kowalska
Vita della Parrocchia
4-5
5-6
6
7-8
8-9
9 - 10
Esercizi spirituali
Oratorio
10 - 11
Incontro CEO in oratorio
15
12
I compleanni in oratorio
15
Cracovia, casa dei giovani
16
Carnevale in oratorio
17
Avvisi
17
Il messaggio del Vescovo
Consiglio Pastorale Parrocchiale
13 - 14
“Educare”
Piccolo calendario dell’oratorio
Orario S. Messe
FESTIVI
in Parrocchia:
Messa festiva della Vigilia Sabato ore 18,30
DOMENICA ore 8 - 10 - 11,15 - 18,30
nelle contrade:
ore 7,30 Suore Canossiane
ore 8,30 Frazioni: Macesina - Cogozzo
ore 9,00 Casa di Riposo
ore 9,30 Pontenove
ore 16,30 Santuario di Masciaga
FERIALI
in Parrocchia:
ore 8.30 - 18
nelle contrade:
ore 6,40 Suore Canossiane
ore 9,00 Santuario di Masciaga
(ore 20 Mecoledì)
ore16,00 Casa di Riposo
CONFESSIONI Prima e dopo ogni celebrazione
Sabato ore 17 - 19
Le celebrazioni dei Battesimi sono fissate solo
la prima domenica di ogni mese.
Catechesi per adulti
Ogni Martedi ore 8.30:
S. Messa e riflessione in parrocchia
IN AVVENTO E QUARESIMA:
Centri di Ascolto nelle Contrade
Incontro per genitori dei bambini I.C.F.R.
Indirizzi utili
PARROCCHIA Don Franco Dagani
030 674112 - cell. 339 6924826
ORATORIO Don Giovanni Consolati
030 674842 - cell. 338 8422117
SANTUARIO di MASCIAGA Don Battista Poli
030 6870706 - cell. 320 1139663
ISTITUTO MISSIONARI DELLA CONSOLATA
030674041
ISTITUTO SUORE CANOSSIANE
030 674000
COMUNITÀ BACHITA INFERMERIA
030 6871419
SCUOLA DELL’ INFANZIA S. FAMIGLIA
030 674025
SCUOLA STATALE
030 674568
SCUOLA DELL’ INFANZIA A. VOLPI
030 674375
PARROCCHIA S. VITO
030 674524
CASA DI SOGGIORNO PER ANZIANI
030 674213
PALAZZO MUNICIPALE
030 6872711
CARABINIERI
030 674222
POLIZIA LOCALE
030 6872925
Conosci e segui la Vita
della tua Parrocchia
18 - 19
19
Vita della Comunità
La Corale Santo Stefano
20
Dal Santuario di Masciaga
21
Festa di Primavera al Mandorlo
21
Scuola Materna Sacra Famiglia
22 - 23
Scuola Elementare Canossiane
23
Una nuova commissione ...
24
Sicurezza in paese
25 - 26
Consulta dei giovani
26
Volley Bedizzole
27
Dalla Casa di Soggiorno Anziani
28
Lettera di Suor Marica dal Perù
29
Grazie per la Generosità
30
Anagrafe Parrocchiale
30
Radio: 94,00 Mhz collegata con E.C.Z.
Sito: www.parrocchiadibedizzole.it
e-mail: [email protected]
Redazione
Editore e Redattore: Don Franco Dagani
Direttore Responsabile: Don Adriano Bianchi
In redazione: Don Franco Dagani
Don Battista Poli - Don Giovanni Consolati
Raffaella Berardi - Vittorio Boniotti
Realizzazione:TIPOLITOGRAFIA BERARDI Bedizzole
Costo € 3,00 a copia • Abbonamento € 25,00
v ita n ostra
La Parola del Parroco
CELEBRIAMO LA
3
PASQUA
GRAZIE ALLA
MISERICORDIA DI DIO
Pasqua e Misericordia sono
due
realtà
inscindibili.
Il
popolo ebraico è fuggito
dalla schiavitù d’Egitto, ha
attraversato il deserto, è entrato
nella terra promessa perché
Dio non è rimasto insensibile
di fronte al grido degli israeliti,
si è commosso di fronte alle
sofferenze degli ebrei, ha
avuto compassione di loro e
li ha riportati nella terra dei
loro padri. Jahweh ha avuto
pietà del suo popolo e lo ha
ricondotto nella sua patria.
Grazie alla Misericordia di Dio, il
passaggio (la Pasqua) di Israele
è stato possibile. Altrettanto ha
fatto Gesù per noi!
Perché mai Gesù Cristo ha
patito, ha scelto la croce, è stato
sul Calvario, è morto, è risorto….
se non per riconciliare l’uomo
con Dio, se non per tirarlo fuori
dal suo peccato?
Ha
un’unica
ragione
la
Pasqua di Gesù Cristo, ha un
unico motivo la sua Morte
e Resurrezione: la salvezza
dell’uomo, la liberazione dal
suo peccato. Dio non poteva
stare senza l’uomo, rassegnarsi
a vederlo lontano, accettare
che stesse fuori casa… ecco
perché ha dato a Suo Figlio
l’incarico di recuperarlo. La
salvezza dell’uomo ha il prezzo
della croce, del calvario, della
morte di Gesù Cristo. Non
possiamo non essere grati a
Gesù Cristo perché ci ha ridato
speranza e ci ha tirato fuori da
una situazione che da troppo
tempo era insostenibile. Anche
oggi: l’unica possibilità per
uscire dal nostro peccato, per
rialzarci dopo ogni caduta, per
passare ad una vita da risorti la
troviamo in Gesù Cristo: volto
misericordioso del Padre.
Come Jahweh si è mostrato
compassionevole verso Israele,
così Gesù Cristo non si stanca
di avere, oggi, pietà della nostra
fragilità.
La nostra è la fede della
Pasqua,
della
resurrezione,
della speranza, della fiducia,
della Misericordia…. non della
condanna, del giudizio, del
castigo, della colpa… Dio indica
una strada da percorrere, offre
dei sentieri… se uno sbaglia, gli
fa strada Lui, lo riprende e lo
rimette sul sentiero giusto.
Pasqua e Misericordia vanno di
pari passo.
La Pasqua rivela quanto buono
e misericordioso sia il nostro Dio,
quanto sia compassionevole!
La Pasqua è la storia di un Dio
che ha preso di sua spontanea
volontà una decisione: morire
e risorgere. E’ la sua prova
d’amore per l’uomo!
Buona Pasqua.
don Franco
4
v ita n ostra
Vita della Chiesa
TRIDUO PASQUALE
LA MESSA IN
“COENA DOMINI”.
Con questa Messa, che si celebra
nelle ore vespertine del giovedi
Santo, la Chiesa dà inizio al sacro
Triduo Pasquale e vuole celebrare
quest’ultima cena in cui il Signore
Gesù, nella notte in cui veniva
tradito, amando sino alla fine i
suoi che erano nel mondo, offrì
a Dio Padre il suo Corpo e il
suo Sangue sotto le specie del
pane e del vino e li diede agli
Apostoli come cibo e bevanda,
ordinando loro e ai loro successori
di ripetere quell’offerta. Pertanto
in questa Messa si fa memoria sia
dell’istituzione dell’Eucarestia, o
Memoria della Pasqua del Signore,
mediante la quale si perpetua in
mezzo a noi il sacrificio della nuova
legge sotto i segni sacramentali,
sia dell’istituzione al sacerdozio
ministeriale, mediante il quale si
perpetuano nel mondo la missione
e il sacrificio di Cristo, sia dell’amore
col quale il Signore ci amò fino
alla morte. Questi tre aspetti siano
presentati ai fedeli nel ministero
della parola, affinchè con la loro
devozione possano penetrare
più profondamente così grandi
misteri e riescano a tradurli più
intensamente nelle azioni della vita
quotidiana.
Sarà l’omelia ad illustrare i principali
misteri ricordati in questa Messa:
l’istituzione della SS. Eucarestia
e dell’ordine sacerdotale e il
precetto dell’amore fraterno. Dopo
l’omelia, se lo si ritiene opportuno, si
svolge il rito della lavanda dei piedi.
Al termine dei riti i fedeli siano
invitati a proseguire l‘adorazione
del SS. Sacramento. Se l’adorazione
si protrae oltre la mezzanotte si
faccia senza alcuna solennità.
LA CELEBRAZIONE DELLA
PASSIONE DEL SIGNORE
In questo giorno in cui Cristo Nostra
Pasqua è stato immolato si sono
compiute le promesse lungamente
espresse sotto misteriose immagini
così la vera vittima ha sostituito
quella vittima che la prefigurava
e l’unico sacrificio di Cristo ha
realizzato ciò che i diversi sacrifici
precedenti non attuavano pienamente.
L’opera della Redenzione umana e
della perfetta glorificazione di Dio,
preparata dalle grandi gesta divine
operata nel popolo dell’Antico
Testamento, è stata compiuta da
Cristo Signore, specialmente per
mezzo del Mistero Pasquale della
sua beata Passione, Risurrezione
da morte e gloriosa Ascensione;
mistero col quale “morendo
ha distrutto la nostra morte e
risorgendo ci ha ridato la vita”.
Infatti dal costato di Cristo morto
sulla croce è scaturito il mirabile
sacramento di tutta la Chiesa.
Guardando la croce del suo
Signore e sposo, la Chiesa ricorda
la propria nascita e la missione a lei
affidata, di portare a tutti i popoli la
salvezza prodotta dalla passione di
Cristo, che oggi celebra rendendo
grazie per un così ineffabile dono.
LA VEGLIA PASQUALE
Per antichissima tradizione questa
è una notte di veglia in onore del
Signore. La Veglia che si celebra in
questa notte, ricordando la notte
santa in cui il Signore è risorto, è
stata chiamata madre di tutte le
sacre veglie. In essa infatti la Chiesa
attende vegliando la Risurrezione
del Signore e la celebra coi
sacramenti dell’Iniziazione cristiana.
La celebrazione della Veglia
pasquale si svolge interamente di
notte, cioè non ha inizio prima che
sia cominciata la notte e deve finire
prima dell’alba della domenica.
v ita n ostra
Vita della Chiesa
5
LA PASQUA
La fede significa anche credere
in Lui, credere che veramente ci
ama, che è vivo, che è capace di
intervenire misteriosamente, che
non ci abbandona, che trae il
bene dal male con la sua potenza
e con la sua infinita creatività.
Significa credere che Egli avanza
vittorioso nella storia insieme
con quelli che stanno con Lui … i
chiamati, gli eletti, i fedeli. crediamo
al Vangelo che dice che il Regno
di Dio è già presente nel mondo, e
si sta sviluppando qui e là, in diversi
modi: come il piccolo seme che
può arrivare a trasformarsi in una
grande pianta, come una manciata
di lievito, che fermenta una grande
massa e come il buon seme che
cresce in mezzo alla zizzania, e ci
può sempre sorprendere in modo
gradito. È presente, viene di nuovo,
combatte per fiorire nuovamente.
La Risurrezione di Cristo produce in
ogni luogo germi di questo mondo
nuovo; e anche se vengono tagliati,
ritornano a spuntare, perché la
Risurrezione del Signore ha già
penetrato la trama nascosta di
questa storia, perché Gesù non è
risuscitato invano. Non rimaniamo
al margine di questo cammino
della speranza viva!
SETTIMANA SANTA
DOMENICA DELLE PALME
Domenica 20 marzo
ore 17.00 Adorazione
(Pontenove, Sedesina,
Salago, Bagatte)
ore 10.00 ritrovo presso il piazzale
degli Alpini.
Benedizione degli ulivi e processione
verso la Chiesa Parrocchiale seguita dalla Messa (è sospesa la
Messa delle ore 11.15), animata dai
ragazzi del 3° anno.
ore 16.15 Benedizione degli ulivi
presso il Mandorlo, pro-cessione e
Santa Messa a Masciaga
ore 18.00 Canto solenne
del Vespro e reposizione
(è sospesa la messa delle 18.00)
reposizione dalle 18.30 alle 20.30
ore 20.30 Esposizione e
Liturgia penitenziale per
adulti con riconsegna
della lampada dei
Centri di ascolto
(durante la giornata sarà presente un sacerdote per le confessioni; in questa
giornata a Masciaga dalle
9.00 alle 12.00 e dalle 15.00
alle 19.00 saranno presenti
dei sacerdoti per le confessioni per tutte le parrocchie limitrofe).
•
Martedì 22 marzo
(durante la giornata sarà
presente un sacerdote per
le confessioni)
ore 8.30 Santa Messa ed
Esposizione dell’Eucarestia
LE QUARANTORE
•
Domenica 20 marzo (Domenica delle Palme)
ore 18.30 Santa Messa
solenne e apertura delle
Quarantore, animata
dai ragazzi di 3^ media.
• Lunedì 21 marzo
ore 8.30 Santa Messa ed
Esposizione dell’Eucarestia
ore 10.00 Adorazione
Scuola Elementare
Canossiane
ore 11.00 Adorazione
personale
reposizione dalle 11.30 alle 15.00
ore 15.00 Esposizione e
Adorazione (Masciaga,
Cantrina, San Tommaso)
ore 16.30 Adorazione
gruppi di catechismo
elementari
ore 10.00 Adorazione
Scuola Materna A. Volpi
ore 10.30 Adorazione
Scuola Materna Sacra
Famiglia
ore 11.00 Adorazione
personale
reposizione dalle 11.30 alle 15.00
ore 15.00 Esposizione e
Adorazione (Piazza e San Rocco)
ore 16.30 Adorazione
gruppi di catechismo medie
ore 17.00 Adorazione
(Macesina e Cogozzo)
ore 18.00 Canto solenne
del Vespro e reposizione
(è sospesa la messa delle 18.00)
reposizione dalle 18.30 alle 20.30
ore 20.30 Chiusura delle
Quarantore.
Esposizione,
Compieta solenne,
processione eucaristica
(via XX settembre,
via Valpiana, viale Libertà)
e benedizione, presiede
don Vincenzo Arici,
parroco di Urago d’Oglio
TRIDUO PASQUALE
24 MARZO
GIOVEDÌ SANTO
“Nella Cena del Signore”
Non si celebrano Sante Messe al mattino
•ore 7.30 Liturgia delle Ore
in Chiesa Parrocchiale
•ore 9.30 in Cattedrale a Brescia il
vescovo Luciano concelebra con
tutti i sacerdoti nella Messa Crismale
•ore 16.30 S. Messa per i ragazzi,
gli anziani e gli ammalati animata
dai ragazzi del 2° anno di ICFR con
lavanda dei piedi
6
v ita n ostra
•ore 17,00 S. Messa presso le Madri
•ore 20.30 S. Messa nella “Cena del
Signore” animata dai ragazzi del
5° anno di ICFR (Partecipa il Coro
parrocchiale), con lavanda dei
piedi, processione al luogo della
reposizione e adorazione fino alle
ore 22.30.
25 MARZO
VENERDÌ SANTO
“Nella Passione e Morte
del Signore”
Oggi non si celebrano Sante Messe
Giornata per le opere della Terra
Santa
•ore 8.30 Liturgia delle Ore al luogo
della reposizione
•ore 10.30 Preghiera al luogo delle
reposizione per tutti i ragazzi e
genitori
•ore 15.00 in Chiesa solenne Via
Crucis per tutti, animata dai ragazzi
del 4° anno di ICFR
•ore 20.30 Liturgia della Passione
e bacio del Crocifisso (Partecipa
il Coro parrocchiale), animata dai
ragazzi del 6° anno di ICFR
Vita della Chiesa
•ore 10.30 Adorazione della croce
per tutti i ragazzi e genitori
•ore 15.00 Confessioni fino alle
ore 19.00
•ore 21.00 Solenne Veglia Pasquale.
S. Messa con la partecipazione del
Coro parrocchiale.
È l’ora più solenne di tutto l’anno
liturgico.
S. Agostino la chiama “Madre di
tutte le veglie”; si veglia nell’attesa
della Risurrezione: mistero centrale
della nostra fede.
27 MARZO
DOMENICA DI PASQUA
“Nella Risurrezione
del Signore”
Sante Messe in Parrocchia con
orario festivo
•ore 16.00 Vespro e S. Messa
solenne in Santuario
•ore 17.00 S. Messa a Pontenove
•ore 18.00 Vespro solenne e Santa
Messa in Chiesa Parrocchiale
Non si celebra la Messa a Cogozzo,
Macesina, Monteroseo e Cantrina
26 MARZO
SABATO SANTO
“Nella Sepoltura
del Signore”
28 MARZO
LUNEDI’ DELL’ANGELO
Oggi non si celebrano Sante Messe
• in Santuario:
ore 16.00 Vespro e
Santa Messa
•ore 9.00 Confessioni fino alle 12.00
• S. Messe in Parrocchia:
ore 8.00, 10.00, 18.30
(Bergamo - Filippi - Kavala
Salonicco - Verginia - Veria Kalambaca - Monasteri delle Meteore
- Delfi - Atene - Corinti Micene Atene
Iscrizioni
presso le Madri Canossiane
Euro 980,00
Battesimo di Febbraio
Giovedì 15
Visita al Colosseo, Fori Imperiali,
il Colle Capitolino,
San Paolo fuori le Mura
pertenza per Chianciano.
PELLEGRINAGGI
PARROCCHIALI
13 - 19 MAGGIO
LA GRECIA SULLE ORME
DI SAN PAOLO
La visita del Superiore Generale
ai Padri della Consolata
13 - 17 SETTEMBRE
A ROMA
Martedì 13 Bedizzole / Roma
Nel pomeriggio visita alla Roma
Istituzionale: Quirinale, Palazzo
Chigi, Fontana di Trevi, Montecitorio, Palazzo Madama, Pantheon e
Piazza Navona.
Mercoledì 14
Udienza Papale in Piazza San
Pietro. Visita guidata alla Basilica di
San Pietro e Santa Maria Maggiore.
Venerdì 16
Chianciano - Siena - San Giminiano
Sabato 17
Pisa - rientro a Bedizzole
Viaggio in autobus G.T.
Hotel 3* sup. / 4*
Euro 650,00
Supplemento singola
Euro 130,00
Iscrizioni entro il 20 maggio
presso le Madri Canossiane
versando Euro 200,00
v ita n ostra
Vita della Chiesa
7
L’incontro tra
Papa Francesco
e il Patriarca di Mosca Kirill
Il 12 febbraio sarà ricordato dalle
Chiese cristiane come una data
veramente “storica”. Dopo quasi
1000 anni si sono incontrati il Papa
di Roma e il Patriarca di Mosca.
Riprendiamo alcune frasi del priore
di Bose, Enzo Bianchi:
“Ed ecco che ieri l’impossibile
è avvenuto grazie alla santa
risolutezza di papa Francesco,
disposto a rinunciare a ogni
precondizione e a lasciare che
fosse il patriarca Kirill a stabilire i
termini dell’incontro: “Io vengo.
Tu mi chiami e io vengo, dove
vuoi, quando vuoi!”. Parole che
resteranno indelebili, come segno
di una profonda convinzione e di
una capacità di umiltà che rinuncia
ai riconoscimenti, al protocollo,
a quella che si sarebbe detta la
“verità cattolica” dell’autorità del
papa.
E così l’incontro è avvenuto
in modo inedito: nessuno dei
protagonisti ha avuto accanto a
sé il suo popolo ad applaudirlo,
non c’è stato nessun mega evento
ecclesiale, nessuna liturgia né
sfarzose cerimonie. È avvenuto
l’essenziale: il faccia a faccia tra
Francesco e Kirill, l’abbraccio tanto
aspettato, il dialogo di quasi due
ore tra fratelli che mai si erano
incontrati ed erano divisi da quasi
un millennio. I temi del dialogo non
coincidono pienamente con quelli
della
dichiarazione
congiunta
finale, che è un’attestazione della
preoccupazione dei due capi
della Chiesa. Certo hanno parlato
innanzitutto dell’ecumenismo del
sangue che è testimonianza, martirio da parte delle loro rispettive
Chiese; hanno guardato al medio
oriente attraversato da violenze,
terrorismo e guerre che fanno
fuggire i cristiani; hanno discusso
della testimonianza comune in
un mondo non cristiano. Ma hanno parlato anche di altri temi:
dell’urgente
rappacificazione
tra Chiese in Ucraina, del rifiuto
dell’uniatismo e del proselitismo,
dell’accettazione
del
diritto
dei greco-cattolici a esistere e
vivere accanto agli ortodossi, dei
rapporti tra la chiesa di Roma
e l’ortodossia tutta, del dialogo
teologico bilaterale che procede
con difficoltà… La dichiarazione
comune potrebbe anche sembrare
deludente, ma è un approdo al
quale mai era giunta la Chiesa
ortodossa russa. Ed è significativo
che, accanto alla difesa delle
esigenze di giustizia, si trovino temi
ritenuti decisivi da entrambe le
parti, come l’etica familiare e la
difesa della vita.
In ogni caso, ciò che è decisivo
è che l’incontro è avvenuto, e
ormai nulla sarà più come prima
tra le due Chiese. Molti riducono
questo evento a un fatto di
politica ecclesiale e, quando ne
scrivono, non riescono a leggerlo
in profondità, perché sono solo
esperti di diplomazia ecclesiastica;
ma in verità – e credo di dirlo
conoscendo bene la situazione
e le parti in causa – ciò che ha
determinato l’incontro e gli dà il
significato decisivo è la volontà del
ristabilimento della comunione”.
La Chiesa Cattolica è una per
dottrina e governo, pur essendo
distinta in «riti» e «conferenze
episcopali» regionali, nazionali
e continentali. La sua unità è
rappresentata dalla figura del
Papa. Le Chiese Ortodosse sono
17, tutte professano la stessa
dottrina ma sono indipendenti
tra loro quanto al governo, cioè
«autocefale»: ognuna facente
capo a se stessa; riconoscono un
primato d’onore al Patriarca di
Costantinopoli. Chiesa Ortodossa
vuol dire «Chiesa che segue la retta
dottrina». Chiesa Cattolica vuol
dire «Chiesa universale». Nei primi
secoli erano appellativi di tutte le
Chiese, ma nel secondo millennio
sono
divenute
denominazioni
contrapposte.
Ambedue sono Chiese mondiali.
La Chiesa Cattolica conta un
miliardo e 254 milioni di battezzati
ed è presente in tutto il pianeta,
con massima densità in Europa
e nelle Americhe e minima in
Asia. Le Chiese Ortodosse sono
originariamente Chiese nazionali,
hanno in totale 250 milioni di
battezzati e sono presenti principalmente nell’Europa Orientale e in
Ci lasciamo aiutare da un articolo Medio Oriente, ma tramite l’emidi Accattoli per conoscere meglio grazione hanno oggi filiazioni in tutti
le nostre Chiese.
i continenti
Cattolici e ortodossi: le differenze Quello che hanno in comune.
tutto quello che hanno in comune.
Hanno in comune: la Bibbia, i
La Chiesa Cattolica e le Chiese sacramenti, la dottrina dell’epiOrtodosse sono le più antiche e scopato e del sacerdozio, le leggi
le più simili tra loro per dottrina (i «canoni») dei primi sette Concili
e per organizzazione tra tutte ecumenici (detti «Concili della
le comunità cristiane, rispetto Chiesa indivisa»: la Chiesa Cattolica
poniamo a quelle anglicane, ne ha poi «celebrati» altri 14 che non
luterane,
riformate,
metodiste, sono riconosciuti dall’Ortodossia), il
battiste, pentecostali. Ma hanno «Credo apostolico», la venerazione
anche differenze che impediscono di Maria e dei santi, il culto delle
loro la «piena comunione», cioè reliquie.
di celebrare insieme l’Eucarestia. Le principali divisioni.
Da cinquant’anni hanno avviato Tre sono le divisioni principali: sulla
un processo di avvicinamento del figura del Papa, sulla disciplina
quale fa parte l’incontro di venerdì del matrimonio, sui dogmi mariani
12 febbraio a Cuba tra il Papa e il (Immacolata
Concezione
e
Patriarca di Mosca.
Assunzione in Cielo) e su ogni altra
Una è singolare e l’altra è plurale.
dottrina o legge definite – cioè
8
v ita n ostra
proclamate – da Roma e dai suoi
Concili dopo la separazione del
1054 (Scisma d’Oriente). Al Papa
le Chiese dell’Ortodossia sono
disposte a riconoscere un primato
d’onore ma non un primato di
giurisdizione, cioè di governo. La
giurisdizione nelle Chiese Ortodosse
spetta al Sinodo, cioè al “collegio” di
tutti i vescovi di ogni singola Chiesa;
per il rapporto tra Chiese spetta al
Concilio (o Sinodo) Panortodosso
che riunisce tutti i vescovi di tutte le
Chiese. Una riunione di tale Concilio
– mai più convocato dopo l’ottavo
secolo – è prevista per giugno a
Creta. Per le Chiese Ortodosse il
matrimonio è unico come per la
Chiesa Cattolica, ma con varia
regolamentazione tutte praticano
una “benedizione” delle seconde
nozze per il coniuge incolpevole
della rottura del primo matrimonio.
Rottura e riavvicinamento.
Dopo le reciproche scomuniche del
1054 (Scisma d’Oriente), la Chiesa
Ortodossa e Cattolica restano
separate e in contrasto totale fino
alla metà del secolo scorso. Le
scomuniche sono state abrogate
(formalmente: «Cancellate dalla
memoria e dal seno della Chiesa»)
con una «dichiarazione comune»
di Paolo VI e del Patriarca di
Costantinopoli Atenagora il 7
dicembre 1965 (l’8 dicembre si
chiudeva il Concilio Vaticano
II; il 5 gennaio 1964 Atenagora
e Paolo VI si erano incontrati a
Gerusalemme). Da allora molti
passi di avvicinamento sono stati
compiuti e dal 1980 è attiva una
«Commissione mista internazionale
Vita della Chiesa
per il dialogo teologico tra la Chiesa
Cattolica Romana e Le Chiese
Ortodosse». In caso di necessità
c’è il riconoscimento reciproco
dei sacramenti e del culto: un
cattolico può fare la comunione
in una celebrazione ortodossa e
viceversa. Non è più considerato un
ostacolo l’inserimento nel “Credo”
da parte di Roma dell’affermazione
che lo Spirito Santo procede anche
dal Figlio, oltre che dal Padre
(questione detta del «Filioque»),
inserimento mai accettato dagli
ortodossi: si è adottata la soluzione
pragmatica di utilizzare, nelle
celebrazioni ecumeniche, cioè
comuni, testi del Credo precedenti
a tale inserimento (che è del quinto
secolo).
La Chiesa Ortodossa Russa.
La Chiesa Ortodossa Russa che
è governata dal «Patriarcato di
Mosca e di tutte le Russie» è la
più numerosa di tutte le Chiese
Ortodosse: conta circa 150 milioni
di battezzati, che rappresentano
i due terzi dell’intera Ortodossia.
Oltre che in Russia è presente in
tutte le Repubbliche ex sovietiche
e ha comunità dell’emigrazione
nell’Europa Occidentale, nelle
Americhe, in Giappone, in Australia,
in Nuova Zelanda. A Cuba c’è una
comunità di immigrazione che risale
a prima della Rivoluzione d’Ottobre.
In questi giorni Kirill sta compiendo
una visita a quella comunità. Le più
numerose dopo quella russa sono
le Chiese Ortodosse di Romania,
Bulgaria, Grecia, Serbia.
don Battista
SBATTEZZO
PAROLA
IMPRECISA
Da alcuni decenni opera nel nostro
Paese un movimento per favorire lo
sbattezzo. La parola, ormai entrata
nel lessico comune, è certamente
evocativa, ma quanto mai inesatta.
Infatti per la Chiesa il sacramento
del battesimo conferisce una condizione personale ed indelebile.
L’annotazione del battesimo fatta
negli appositi registri documenta, poi, un fatto storico e come
tale non può essere cancellato.
Lo stesso Garante per la protezione dei dati personali ha riaffermato il diritto della Chiesa
Cattolica, ordinamento giuridico
indipendente e autonomo nel
proprio ordine, alla tenuta dei registri dei battezzati. Quindi non
si può annullare un sacramento
e neanche cancellare quanto
avvenuto nel passato. In questo
senso
la
parola
“sbattezzo”
è davvero imprecisa. Si deve
invece parlare della legittima,
ma sempre dolorosa, decisione
di abbandonare formalmente la
Chiesa Cattolica. Si può scegliere
di non appartenere più al corpo
visibile e alla sua vita sacramentale
ed ecclesiale. Questo viene
trascritto sul registro dei battesimi.
Quali sono i motivi che possono
spingere a una tale scelta?
Tanti e, forse, riconducibili a uno:
la coerenza di chi ritiene che,
non sentendosi cattolico, non vi
sarebbe più alcuna ragione per far
parte della Chiesa Cattolica. Ora,
se taluni mass-media danno rilievo
alla possibilità di abbandonare la
Chiesa Cattolica, tralasciando un
dato che va in controtendenza ed
v ita n ostra
Vita della Chiesa
è numericamente ben maggiore:
la decisione di quegli adulti di
entrare nella Chiesa, chiedendo
il battesimo, o di confermare la
propria adesione, domandando
il sacramento della cresima.
Questi
percorsi
andrebbero
evidenziati e studiati. Chi oggi
chiede il battesimo, molte volte,
proviene da una famiglia non
praticante. A suo tempo i genitori
decisero di non battezzare i figli
per rispettarne la libertà o perché
non si ritenevano cattolici. Ma i figli
hanno fatto una scelta diversa,
controcorrente. Che cosa li ha
spinti? Certo le vie di Dio sono
sempre imprevedibili e nessuno
può documentare esattamente
che cosa avvenga nel cuore di
ogni uomo. Andrè Frossard ha
narrato la sua conversione in
un libro divenuto famoso: “Dio
esiste, io “l’ho incontrato”. Egli
racconta come un giorno del
luglio 1935 si trovasse a Parigi ed
entrato per caso in una chiesa
avvenne l’imprevedibile davanti
al Santissimo Sacramento. Vi
entrò ateo e vi uscì cattolico,
apostolico e romano!
Questi fatti sono sempre avvenuti,
sono straordinari, ma reali e
documentabili. Chi entra oggi
nella Chiesa lo fa perché ha
trovato una casa e un ambiente
fraterno. La fraternità e il servizio
attraggono giovani e adulti con
particolare forza perché nella
nostra società si sperimenta
l’indifferenza e l’esclusione.
Nella Chiesa ci sono tanti buoni
esempi, spesso nascosti ai più
distratti, che però, attirano
perché vanno contro i miti dominanti. Esempi di essenzialità e
di povertà che conducono le
persone a liberarsi di tante cose,
ritenute indispensabili dalla società consumistica. Insomma
qualcuno ha fatto una proposta e
all’amico si è aperto un’orizzonte
inaspettato. L’invito apostolico
“vieni e vedi” è ancora efficace e,
talvolta, più convincente di tante
argomentazioni, pur necessarie.
Si potrebbe continuare: “vieni
e serviamo”. Il servizio fraterno
fa cadere i muri del sospetto e
realmente apre a Dio, che ha
percorso questa via.
dalla Voce del Popolo
LA GIOIA DI
ANNUNCIARE LA
MISERICORDIA
SANTA FAUSTINA
KOWALSKA
Nell’Anno Santo della Misericordia
come non parlare di colei che
ha fatto di questa grande virtù
la sua vita, di colei che pregava,
implorando da Gesù la grazia di
poter diventare lei stessa “tutta
Misericordia”: Suor Faustina Kowalska.
Maria Faustina, nota in tutto il
mondo come apostola della
Divina Misericordia e annoverata
dai teologi fra i grandi mistici della
Chiesa, era nata da Marianna
Kowalska e Stanislao Kowalski
a Glogowiec, in Polonia, il 25
agosto 1905; terza di dieci figli, fu
battezzata il giorno dopo la sua
nascita nella chiesa parrocchiale
di San Casimiro e le fu imposto il
nome di Helena.
La famiglia è molto povera, ma
la bambina, che cresce vivace
e gioiosa, riesce ad aiutare quelli
più poveri di lei. Fin da piccola
è attratta dalla vita religiosa e
già a sette anni si manifesta la
sua vocazione; a scuola è molto
intelligente e sveglia ed apprende
con grande facilità, ma purtroppo
deve lasciare gli studi perché a
casa c’è bisogno del suo aiuto e
deve portare le bestie al pascolo.
Quattordicenne lascia la famiglia
9
per lavorare come domestica ad
Aleksandrov e a Lodz, provvedendo
così al proprio sostentamento ed
aiutando i suoi cari, dopo appena
un anno però, torna a casa ed
esprime ai genitori il desiderio di
entrare in convento: la chiamata
si fa sempre più imperiosa, ma i
genitori rispondono con un deciso
”no”. A quei tempi per entrare
in una congregazione religiosa
bisognava avere una notevole
dote, ma il padre aveva molti debiti
e molte bocche da sfamare.
A 18 anni richiede ai genitori il
permesso di entrare in convento,
ma la famiglia necessita del suo
aiuto e quindi, anche questa
volta, deve sottomettersi al rifiuto
definitivo del padre. Helena cerca
di ubbidire e partecipa alla vita
mondana insieme alla sorella, ma
il suo cuore è pieno di tormenti;
durante un ballo ha una visione di
Gesù flagellato che le dice: “quanto
tempo ancora ti dovrò sopportare?
fino a quando mi ingannerai?”.
Subito si decide per la vita religiosa.
dopo essere stata respinta da
molti conventi, finalmente, il 1
agosto 1925, viene ammessa
nella congregazione delle Suore
della Beata Vergine Maria della
Misericordia a Varsavia.
Il 30 aprile 1926 comincia il noviziato,
ricevendo l’abito e il nome di Suor
Maria Faustina.
Nella congregazione vive per tredici
anni, soggiornando in diverse case,
in particolare a Cracovia, Plock e
Vilnius dove osserva fedelmente la
vita religiosa.
Nell’unica foto di cui oggi si dispone
Suor Faustina Kowalska, apostola
della Divina Misericoprdia, appare
seria, ma tutti i testimoni che la
conobbero, sono unanimi nel
ricordare la dolcezza del suo sorriso
e il suo fascino particolare.
Di carattere riservato, i devoti le
attribuiscono un’intensa vita mistica:
nel suo “Diario. La Misericordia
divina della mia anima”, scrive che
Gesù le attribuisce l’appellativo
di “Segretaria della Divina Misericordia”. La fama della sua santità
cresce insieme alla diffusione del
culto delle Divina Misericordia e per
le Grazie ottenute attraverso la sua
intercessione.
10 v ita n ostra
Il 22 febbraio 1931 suor Faustina
scrive nel suo diario: “La sera,
stando nella mia cella, vidi il Signore
Gesù vestito di una veste bianca:
una mano alzata per benedire,
mentre l’altra toccava sul petto
la veste, che, ivi leggermente
scostata, lasciava uscire due raggi
rosso l’uno, l’altro pallido. Gesù
mi disse: dipingi un’immagine
secondo il modello che vedi, con
sotto la scritta Gesù confido in te!
Desidero che questa immagine
venga venerata nel mondo
intero. Prometto che l’anima che
venererà quest’immagine non
perirà. Voglio che l’immagine venga solennemente benedetta nella
prima domenica dopo Pasqua:
questa domenica deve esser la
festa della Misericordia”.
Lei non è capace di dipingere e
allora si rivolge al suo confessore,
don Sopoko, per chiedere con-
Vita della Chiesa
siglio; lui la indirizzerà dal pittore
Eugenivsz Kazimirowski che in sei
mesi, nell’anno 1934, dipingerà ciò
che suor Faustina ha visto nella
visione.
Ora questo quadro si può ammirare
nello
splendido
santuario
di
Cracovia – Lagiewniki.
Adotta uno stile di vita severo e i
digiuni indeboliscono la sua salute,
già cagionevole; si ammala di
tubercolosi e deve essere ricoverata
due volte in un sanatorio vicino
a Cracovia. La morte la coglie
nel giorno della sua crociata, il 5
ottobre 1938, alle ore 22.45, all’età di
33 anni. Le sue reliquie si trovano nel
santuario della Divina Misericordia
a Cracìovia – Lagiewniki.
La Chiesa ritiene che, in vita, suor
Faustina abbia ricevuto molte
grazie straordinarie: le rivelazioni,
le visioni, le stigmate nascoste, la
partecipazione alla passione di
Gesù, il dono dell’ubiquità, il dono
di leggere nelle anime, il dono
della profezia e il raro dono del
fidanzamento e dello sposalizio
mistico; il contatto vivo con Dio, con
la Madonna, con gli Angeli, con i
Santi e con le anime del purgatorio.
Tra il 1965 e il 1967 si svolse a
Cracovia il processo informativo
relativo alla vita e alle virtù: la causa
fu promossa dall’allora vescovo
ausiliare di Cracovia Carol Wojtyla.
Nel 1968 iniziò a Roma il processo di
beatificazione, che si concluse nel
dicembre del 1992.
Fu beatificata in piazza San Pietro
da papa Giovanni Paolo II il 18
aprile 1993 e proclamata santa il
30 aprile 2000. In quell’importante
occasione papa Wojtyla ha stabilito
per la prima volta la “Festa della
Divina Misericordia”, da celebrarsi
ogni anno nella prima domenica
dopo Pasqua.
spacca i nostri pregiudizi su Dio e
sugli altri. Il confronto con Lui ci ha
aperto nuovi orizzonti di fraternità, di
relazioni vere e autentiche, non più
improntate al sospetto ma aperte
alla fiducia e ricche di Misericordia.
Anche gli adolescenti e i giovani
hanno accolto la proposta di
fermarsi e ascoltare il Signore che
li chiama a non accontentarsi di
mezze misure ma a pensare in
grande e a volare in alto con ali
d’aquila: per questo siamo stati
pensati e posti nell’esistenza, per
costruire un mondo più giusto e più
fraterno.
Il secondo esercizio che la Parola
di Dio ci ha stimolati a fare è stato
quello di apertura verso gli altri.
La vita ci lega, siamo in cordata,
tutti siamo nella stessa barca, uno
non può salvarsi senza gli altri. Lo
abbiamo ricordato nel “Buongiorno
Gesù” con i fanciulli delle elementari
nel quale abbiamo immaginato di
essere una matita nella mani di Dio
per disegnare un mondo più bello
e con i ragazzi delle medie che
hanno coniugato il verbo amare,
cuore di ogni scelta e azione per
chi ha conosciuto Gesù. Con le
tante classi delle elementari e
delle medie abbiamo guardato
all’umanità che soffre per una
ingiusta distribuzione dei beni
della terra. Ci siamo invitati a non
chiudere gli occhi e ad assumere
atteggiamenti di vera solidarietà
verso l’altro dovunque si trovi nel
mondo. L’operazione zainetto è
stato un segno di risposta concreta
a questo appello.
In questi esercizi di amore a Dio e al
prossimo un’attenzione particolare
è stata data agli anziani e agli
ammalati che abbiamo visitato
nelle famiglie e nelle due case di
riposo. A loro abbiamo chiesto di
offrire le sofferenze e le preghiere
per ogni famiglia della parrocchia di
Bedizzole, per la Chiesa e l’umanità
intera, coscienti che sono cuore e
23 - 28 febbraio
Esercizi
Spirituali
Carissimi tutti,
veniamo a voi con sentimenti
di vera gratitudine per i giorni di
esercizi spirituali vissuti nella vostra
parrocchia alla fine di febbraio.
Davvero ci siamo messi alla scuola,
o meglio per così dire alla palestra
della Misericordia.
Il primo esercizio è stato quello
di aprire mente e cuore a Dio
Padre che ha manifestato la sua
grande Misericordia attraverso il
volto di Gesù. Lo abbiamo fatto
con gli adulti nelle celebrazioni
eucaristiche, negli incontri serali,
con la bellissima meditazione del
Vescovo il mercoledì, nelle via
crucis al santuario, nella veglia di
venerdì sera e con l’incontro dei
genitori sabato pomeriggio.
Ci siamo confrontati con la Parola
di Dio del giorno e con le bellissime
parabole del buon samaritano e
del padre misericordioso. Il Signore
ci ha spiazzati, mostrandoci il suo
modo di pensare e di agire che
Vita della Parrocchia
v ita n ostra
11
linfa di vita per tutta la comunità.
Siamo stati edificati nel vedere con
quanta cura seguite i familiari nella
debolezza della malattia e della
vecchiaia.
Nell’incontrarvi e nel condividere
la nostra esperienza del Dio della
Misericordia abbiamo ringraziato
Dio per l’apertura di cuore al
Vangelo, per la sensibilità di
ciascuno, e per ogni scelta di bene,
di perdono e di misericordia.
Ricordandoci
nella
preghiera,
mandiamo un cordiale saluto al
parroco don Franco per la sua
attenta, continua e premurosa
accoglienza, a don Giovanni per
la disponibilità ad ogni richiesta,
a don Battista per la sua fraterna
amicizia e a tutti voi per la vostra
testimonianza di fede e di amore
solidale.
Egi, Mattia e P. Giovanni
ne
o
i
z
a
r
“Ope tto”
Zaine
“Incontri serali”
12 v ita n ostra
Vita della Parrocchia
Il Messaggio del Vescovo alle parrocchie dell’Unità Pastorale
IL VERO CAMBIAMENTO:
IMPARATE AD AMARE!
CONSIDERATE GLI ALTRI A PARTIRE
DALL’AMORE DI GESÙ
E NON DAL VOSTRO INTERESSE
Il tempo della Quaresima è il
tempo della grazia di Dio, in cui
Dio, per amore, dona la ricchezza
del suo perdono della Sua grazia
agli uomini. Non lasciate passare
invano questo momento. Non
lasciate che la grazia di Dio sia
donata per niente. Deve produrre
nella vostra vita una trasformazione
nei pensieri e nei comportamenti.
Ma in che cosa consiste in concreto
questa grazia di Dio? Paolo ha
usato una parola caratteristica che
è riconciliazione. La riconciliazione
suppone che fra due persone o
fra più gruppi di persone ci sia
inimicizia, che non si vogliano bene,
ci sia una distanza. Uno ha offeso
l’altro e l’altro è in reazione nei
confronti del primo e così via. Bene,
la condizione dell’uomo davanti a
Dio è una condizione di distanza a
motivo dei peccati, di quei peccati
che segnano la storia dell’uomo
e la vita dell’uomo sulla terra. E
basterebbe che noi ci guardassimo
intorno per vedere come va il
mondo, per dover riconoscere
che il peccato nel mondo c’è e
perché nell’uomo le inimicizie sono
tante. Dio ha preso l’iniziativa di
sanare la condizione dell’uomo,
di trasformare il cuore dell’uomo
da egoista per renderlo capace
di amare, da cuore mendace
e infedele renderlo capace di
fedeltà e di comunione. E Dio ha
compiuto questo attraverso la vita
e la morte di Gesù. Noi sappiamo
di essere amati da Gesù. E non c’è
nella vita dell’uomo un’esperienza
più profonda e grande di quella
di essere amati. Questo amore lo
portiamo dentro e lo dobbiamo
accogliere con tutta la disponibilità
della nostra libertà perché l’amore
di Cristo ricevuto ci rende capaci
di amare, ci da la forza di amare
come ha amato Lui. La nostra
vita è un tentativo, un processo
di imparare, di apprendimento
dell’amore verso Dio e verso gli altri.
Tutti i santi giorni, tutte le volte che
siamo in mezzo agli altri dobbiamo
prendere una posizione, parlare o
tacere, sorridere o fare la faccia
cattiva e dura. Dobbiamo scegliere
il comportamento nel confronto
degli altri e il Signore, l’amore
del Signore ci spinge a trovare
l’atteggiamento più giusto che è
l’atteggiamento dell’accoglienza,
della bontà, del perdono della
misericordia, della fraternità.
Dobbiamo imparare a considerare
gli altri a partire dall’amore di Gesù.
Considerare gli altri come figli di
Dio: figli di Dio è una nobiltà grossa,
riconosce che tutti gli altri sono figli
di Dio o chiamati a diventare figli di
Dio, vuol dire un atteggiamento di
rispetto, di stima, di riconoscimento
grandi nei confronti di ciascuno
anche se quel qualcuno mi
sembra appartenga agli avversari,
a quelli che stanno dall’altra parte
della palizzata. Uscire dal nostro
egocentrismo e renderci conto
che ci sono degli altri che hanno
delle necessità e dei bisogni, è fare
qualcosa che oggettivamente
ci è possibile in una qualche
situazione per aiutare qualcuno,
per amare qualcuno, per servire
qualcuno e anche per ricevere
da qualcuno il servizio perché vale
uno e l’altro, vale il fatto che noi
dobbiamo amare e vale il fatto
anche che dobbiamo accettare
di essere amati dagli altri. Apriamo
il nostro cuore e ci lasciamo
amare e lasciamo che il cuore
del Signore ricevuto in noi, diventi
in noi sorgente di amore fraterno,
di comunione, di riconciliazione.
L’invito è uscire da questo cerchio
di contrasti che segnano la nostra
vita e quello che ci può far uscire è
esattamente l’amore di Dio, la sua
Misericordia e il suo perdono.
(Alcune parti tratte dal discorso
del vescovo Luciano ai Bedizzolesi,
Chiesa parrocchiale di Bedizzole mercoledì 24/02/2016)
Per lo sbobinamento della registrazione
si ringrazia Francesco Baresi.
v ita n ostra
Vita della Parrocchia
13
CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
Il Consiglio Pastorale si riunisce
mercoledì 10 febbraio dopo la
celebrazione dell’Imposizione delle
Ceneri, nel Santuario di Masciaga.
Don Franco esordisce con un
riferimento al maestoso crocifisso
che nella Chiesa parrocchiale ci
ricorda la misericordia di Dio, il
Suo diverso modo di pensare e di
agire, che noi siamo chiamati ad
accogliere e a fare nostro. Il parroco riflette dunque brevemente
sull’intreccio di misericordia e giustizia tramite un racconto ebraico.
Vengono esposte le questioni economiche da parte di Franco Pasini,
appositamente presente.
- Gli
interventi
alla
torre
campanaria, particolarmente
urgenti come risulta dalla
perizia dell’ingegnere. Per poter
avviare i lavori si attende il via
libera delle Belle Arti intorno
al 20 febbraio. Dopodiché, la
CEI si impegnerà a versare
un contributo di 294.000€,
pari alla metà della richiesta
perpetrata dalla Parrocchia.
Urge recuperare ulteriormente
55.000€: viene condivisa la
proposta di far incidere i nomi
degli eventuali benefattori sulle
campane per sollecitare le
donazioni.
- L’installazione di una Linea
Vita, per la quale la Curia ha
autorizzato l’utilizzo di 47.000€
provenienti dal preliminare
della vendita della casa del
Sig. Baldini (Il totale della
vendita sarà disponibile solo
previa
approvazione
della
sovrintendenza).
- Il restauro della faccia della
Chiesa, rovinata per infiltrazioni
di acqua. La richiesta è stata
per ora inoltrata alle Belle Arti.
Si prende atto del programma
della Quaresima già pubblicato sul
bollettino precedente.
Viene approvata la proposta della Commissione Liturgica che
Domenica 14 febbraio alla Santa
Messa delle 10 quanti animano
i Centri di Ascolto ricevano il
mandato come missionari della
misericordia.
- Si ricorda che gli Esercizi
Spirituali (dal 23 al 28 febbraio)
-
-
saranno animati dai Missionari
di Villaregia. Nell’ambito della
stessa settimana si ricorda:
Martedì 23 febbraio alle 20.30
l’incontro
degli
operatori
della pastorale nel teatro
dell’Oratorio.
Mercoledì 24 alle 20.30 la
presenza del vescovo Luciano
in Chiesa.
Venerdì 26 alle 20.30 la veglia
missionaria sulle opere di
misericordia in Chiesa.
S’invita a prendere visione
delle iniziative quaresimali per
i ragazzi, gli adolescenti e i
giovani.
Don Battista presenta per conto
dei presbiteri il progetto delle
“24h per il Signore”, pensate
per venerdì 4 e sabato 5 marzo.
L’iniziativa è stata avviata
dapprima in alcune chiese
di Roma su suggerimento di
Papa Francesco ed è stata
poi diffusa, dall’anno scorso,
anche nelle Diocesi: una sorta
di festa del perdono che, dal
venerdì sera al sabato sera
continuativamente, sia un tempo di Ascolto della Parola e
offra la possibilità di accostarsi
al sacramento della penitenza.
Per calarla nella nostra realtà
parrocchiale, l’esperienza prenderà avvio con il venerdì
mattina anziché il venerdì sera,
e sarà sospesa alle 23 circa
per poi riprendere il sabato
mattina. In queste ore, presso
il Santuario di Masciaga, sarà
possibile la contemplazione del
Cristo crocifisso, la preghiera
personale (anche attraverso
meditazioni, orazioni e altro
materiale che sarà lasciato
a disposizione sui banchi),
la confessione (sarà sempre
presente un confessore). Vi
saranno poi quattro momenti
forti, distribuiti nell’arco delle
24h:
Venerdì 4 marzo alle
9.00 l’apertura, con la
Celebrazione
Eucaristica
e una riflessione alle 14.30
Via Crucis e riflessione - alle
20.30 Vespri e riflessione; il
santuario rimarrà aperto
fino alle ore 23.
Sabato 5 marzo alle 9.00 la
Celebrazione Eucaristica e
una riflessione; il santuario
rimarrà aperto fino alle
ore 23.
• Don Giovanni condivide poi il
lavoro della Commissione Catechesi ed Educazione, la quale il
4 febbraio ha discusso su diversi
argomenti.
Il don chiede innanzitutto al CPP
di poter esplicitare la competenza
specifica della Commissione anche
sulle questioni riguardanti l’Oratorio,
la quale viene approvata.
8 MAGGIO
Festa dei Patroni
Ermolao e Acacio
GIOVEDI 5 maggio ore 20,45
in Chiesa Parrocchiale
CONCERTO della
Filarmonica del Festival Pianistico
Internazionale di Brescia e Bergamo
Direttore Pier Carlo Orizio
Coro “I Piccoli Musici”
Maestro Mario Mora
BACH Suite n. 2 in si minore per orchestra BWV 1067
MOZART Ave Verum Corpus per coro e archi
M. HAYDN Laudate Pueri Dominum per coro e archi
FAURÉ Cantique de Jean Racine per coro e archi
RUTTER A Gaelic blessing per coro e archi
The Lord bless you and keep you per coro e archi
DOMENICA 8 maggio ore 10,00
Solenne Concelebrazione
presieduta da don Vittorio Bonetti
in occasione dei suoi 25 anni
di Sacerdozio.
Alla celebrazione sono invitati
l’Amministrazione Comunale
e tutta la comunità.
Segue aperitivo in Oratorio.
ore 15.00 Prime confessioni
dei ragazzi del 3° anno,
gruppo Cafarnao.
14 v ita n ostra
Viene presentato il percorso di
catechesi sulle opere di Misericordia, già messo in atto in
novembre (“dare da mangiare agli
affamati”,“dar da bere agli assetati”
e “vestire chi è nudo”) e in gennaio
(“pregare Dio per i vivi e per i
morti”), che deve essere proseguito.
La proposta viene accolta e si
svolgerà in questo modo:
- in aprile (“consigliare i dubbiosi”
e “insegnare agli ignoranti”): le
due opere di misericordia saranno
sintetizzate nel tema: L’educazione.
La serata di approfondimento si
svolgerà il 14 aprile a Villanuova sul
Clisi alle 20.30 presso il teatro della
Parrocchia dove il Vescovo Luciano
parlerà a tutto il mondo della
scuola (genitori, insenanti, dirigenti,
“bidelli”…) .
Nel mese poi verranno presentate
due figure di testimoni: don Milani
e Santa Maddalena di Canossa
(quest’ultima nelle ultime due
settimane, in preparazione alla
Festa dell’8 maggio).
-
in Maggio: (“perdonare le
offese” e “ammonire i peccatori”).
Il 18 maggio alle ore 20,30 la serata
di approfondimento sarà con
Luciano Eusebi, docente di diritto
penale all’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano.
Le due figure di testimoni che
saranno presentate sono san Leopoldo Mandi e san Padre Pio.
La commissione si è interrogata poi
sul tema delle Unioni Civili, pensando
di promuovere una riflessione
all’intera comunità, a partire dalla
distribuzione di un questionario, ben
spiegato e presentato (con alcune
domande specifiche e altre di
autovalutazione sulle conoscenze
di ciascuno in merito) che verrà
distribuito, nei mesi di marzo/aprile,
ad alcune categorie che verranno
definite a breve (es. genitori
dell’ICFR, Gruppo Famiglie e genitori
del percorso di ACR…). Verranno
poi raccolte le risposte ed infine per
approfondire e confrontarsi sui temi
su cui la gente si sente più insicura
nel mese di aprile/maggio (oppure
settembre), ci sarà una serata con
la presenza di esperti.
E’ stato condiviso il criterio secondo
Vita della Parrocchia
cui il problema non ci tocca
partendo dalla “visione cattolica”,
ma ci riguarda come membri di
una comunità civile. Si rimanda
ad una commissione ad hoc (don
Giovanni, Renato, Bruno, Luca,
Fabrizio, Elisa, Chiara) la delicata
decisione del modo e del luogo in
cui proporre la discussione nonché
delle persone a cui rivolgersi
primariamente.
Al CPP viene richiesto di esprimersi
specialmente sulle seguenti proposte:
-
La proiezione del film
“Chiamatemi Francesco”,
sabato 20. Approvata.
- La gestione di un calendario
mensile/bimestrale di tutte
le attività parrocchiali, per
cominciare il lavoro di coordinamento di cui si parlava nelle
precedenti sessioni del CPP.
La proposta viene approvata
e affidata a Don Giovanni, il
quale si rende disponibile per
la sua gestione fino a giugno.
In questo contesto, viene
sollecitata
una
maggiore
attenzione all’erigenda Unità
Pastorale, attraverso la pubblicizzazione delle iniziative delle
singole parrocchie o una
maggiore gestione delle proposte comuni. Don Franco
notifica perciò che è stato
fissato un piccolo calendario
dell’Erigenda Unità Pastorale,
che potrebbe essere un
piccolo passo in questo senso.
Ammette comunque una certa
fatica nel coordinamento e
nella collaborazione.
Per la Commissione liturgica,
Alvaro evidenzia alcuni punti
del verbale della Commissione,
riunitasi il 1 febbraio: verrà affisso
sulla porta delle chiese e in chiesa
parrocchiale una tabella su cui
i lettori sono invitati a segnarsi,
perché il carisma del lettorato
sia valorizzato all’interno della
celebrazione eucaristica e i fedeli responsabilizzati a questo
ruolo; vi sarà la possibilità per
chi ha un’attività industriale o
commerciale di far benedire il
proprio luogo di lavoro.
Alvaro avvisa e invita a prendere
visione del documento di sintesi sul
percorso ICFR diocesano, appena
inviato alle parrocchie, che sarà
inoltrato ai membri via mail.
Viene avanzata la proposta di
far distribuire ai ragazzi i volantini
per la benedizione delle attività
commerciali, ma il CPP la respinge,
valutando già molte le attività
affidate ai gruppi giovanili.
Vincenzina si fa infine portavoce
della Commissione carità che non
ha avuto possibilità di riunirsi prima
del Consiglio Pastorale. Tuttavia, si
è riunita la Commissione Caritas e
Missione, specifica per la Caritas, di
cui Vincenzina riporta i temi.
Il gruppo Missionario ogni anno
propone Via Crucis Itineranti nelle
varie frazioni: perché la disponibilità
dei membri del suddetto gruppo
venga opportunamente valorizzata, si suggerisce che i catechisti
partecipino ad alcune di queste
serate. Prima di aderire alla
proposta, don Giovanni si riserva
di farne parola con il gruppo
catechisti.
Alice Bianchi
MARTEDI 19 APRILE
VISITA A PRALORMO
(TORINO)
alla
XVII Edizione di
MESSER TULIPANO
Partenza dalla Piazzetta
degli Alpini alle ore 7,00
Nel ritorno sosta
all’agrigelateria - Agrisapori
Pranzo al sacco o nei ristoranti
del parco
Rientro previsto per le ore 20/21
Iscrizioni per pullman
ed entrata al parco
Euro 35,00
presso le Madri Canossiane
v ita n ostra
ORATORIO
15
INCONTRO
COMUNITÀ EDUCATIVA
DELL’ORATORIO (CEO)
Martedì 2 febbraio 2016 ci siamo
ritrovati in oratorio come comunità
educativa dell’Oratorio.
Ma, cos’è? Per spiegare cosa
significhi
comunità
educativa
dell’Oratorio (in forma abbreviata
CEO) mi aiuteranno due testi
semplici e chiari.
Il primo testo è il progetto educativo
che la diocesi di Brescia scrisse per
gli oratori nel 1988 che sulla CEO
si espresse in questo modo: “La
comunità educativa dell’Oratorio
è la comunità di tutti coloro che
si impegnano, a diversi livelli e con
compiti diversi, a costruire e servire
il Progetto educativo dell’Oratorio.
Fanno parte di essa gli animatorieducatori, i catechisti, i genitori, i
sacerdoti, le religiose, i ragazzi, gli
adolescenti e i giovani. La comunità
educativa è espressione e parte
integrante dell’intera comunità
parrocchiale con la quale vive una
profonda comunione nell’aiuto
e nel confronto vicendevoli. La
comunità educativa trova la sua
ragione di esistere nel servizio
educativo verso i ragazzi, gli
adolescenti, i giovani”.
Nel novembre 2014 è stato
redatto un nuovo documento.
Ritenendo ancora valide molte
idee del precedente questa volta
si è preferito elaborare un testo più
snello, una sorta di orientamento, di
linee guida che porta il titolo “Dal
cortile. Linee e scelte per l’Oratorio
bresciano”. In esso troviamo queste
parole: “La Comunità Educativa
non è qualcosa di astratto, ma una
comunità reale che trova modi
e tempi per vivere occasioni di
comunione fraterna, condivisione
e formazione; si confronta con le
finalità educative dell’oratorio,
con la vita e le situazioni concrete
dei propri giovani, verificando
periodicamente la coerenza del
proprio agire educativo con il
progetto dell’oratorio. La Comunità
Educativa aiuta i propri membri a
formarsi, anche personalmente,
sia in relazione al servizio offerto
che, più in generale, per la propria
crescita. La Comunità Educativa
dell’oratorio deve essere aiutata a
vivere e praticare il significato del
dono, (…).
Caratteristiche tipiche dei membri
della Comunità Educativa sono:
• il riferimento alla buona notizia
del Vangelo, come carta di orientamento per la propria vita;
• la passione educativa, la gratuità del servizio e il desiderio di stare
con i ragazzi (“perdendo tempo”
con loro e per loro);
• l’accoglienza consapevole del
Progetto Educativo dell’oratorio;
• la capacità di andare verso ogni
ragazzo (trovando modi, tempi e
luoghi adeguati);
• la capacità di prendere l’iniziativa perché il clima dell’oratorio si
mantenga positivo, anche intervenendo nelle situazioni diseducative
per proporre occasioni di coinvolgimento, svago e riflessione”.
La serata ha visto la partecipazione
di una quarantina di educatori.
Partendo dall’azione di Gesù, il
quale passò beneficando e risanando tutti (At 10,38) abbiamo
voluto ridirci il nostro stile educativo
in oratorio che deve assomigliare al
Suo. Richiamando poi i cinque verbi,
che
stanno
accompagnando
la Chiesa Italiana nella sfida
educativa
(uscire, annunciare,
abitare, educare, trasfigurare), tenendo sullo sfondo alcuni pensieri
di san Giovanni Bosco, abbiamo
cercato di elevare un po’ lo sguardo
per avere il coraggio, la voglia, la
passione per essere educatori oggi.
Abbiamo cercato di fare una
fotografia della realtà dell’Oratorio
riconoscendo punti forti, punti deboli e spazi per l’azione.
La serata si è conclusa con il
desiderio di ritrovarci dopo Pasqua,
visti i tanti impegni quaresimali, per
riprendere il lavoro e camminare
per diventare ogni giorno una
comunità che educa.
don Giovanni
I COMPLEANNI IN ORATORIO
A partire dal 1 marzo 2016
Regolamento:
• Giorni e orari dovranno coincidere con gli orari di apertura e
chiusura del bar .
• Per fissare il giorno ci si può rivolgere a don Giovanni o al bar
dell’Oratorio, i quali vi faranno compilare un modulo di presa visione.
• Sono due gli spazi stabiliti: la stanzetta al bar (per gruppi piccoli)
o la stanza chiamata salone della cucina (per gruppi più numerosi).
Dato che il bar è un luogo comunitario, non è possibile usare i suoi
spazi .
• L’offerta va consegnata il giorno del compleanno al don o al barista
(possibilmente in busta chiusa). L’offerta indicativa è di 20 euro nella
stanzetta del bar e 40 nel salone della cucina.
• il ricavato servirà per la manutenzione ordinaria e straordinaria
dell’Oratorio.
• Per coloro che avessero problemi economici possono rivolgersi al
don.
• Al termine dell’utilizzo si chiede di lasciare gli ambienti puliti e
in ordine. Per difficoltà nello smaltimento dei rifiuti ognuno si dovrà
portare via lo sporco.
16 v ita n ostra
ORATORIO
CRACOVIA,
CASA DEI GIOVANI
Questo luglio migliaia di giovani
andranno in Polonia insieme
a papa Francesco per la XXXI
Giornata Mondiale della Gioventù.
Anche alcuni giovani e adolescenti
bedizzolesi (circa una trentina)
parteciperanno,
accompagnati
da don Giovanni. E’ tanta la
voglia di partire, ma anche la
consapevolezza che gravare la
spesa interamente sui genitori può
essere difficoltoso. Così guidati dai
nostri educatori ci stiamo attivando
in vari modi per raccogliere fondi
per autofinanziarc il viaggio. Ogni
domenica di Quaresima saremo in
fondo alla chiesa per raccogliere
qualche offerta vendendo il
settimanale diocesano -La voce
del Popolo-. Stiamo cercando degli
sponsor, qualcuno che ci aiuti a
vivere quest’esperienza per non
essere troppo di peso alle nostre
famiglie. In questo momento di crisi,
c’è il rischio che non tutti possano
permettersi
questa
bellissima
esperienza. Ma le iniziative non si
fermano qui: tra le proposte messe in
campo per le prossime settimane ci
sono serate promozionali, la vendita
delle torte, quella dei ramoscelli di
ulivo in occasione delle Palme e
c’è il progetto anche delle uova di
Pasqua. Tutte proposte studiate in
maniera da dimostrare quanto non
siamo dei “mammoni”, ma giovani
che sanno attivarsi per contribuire
al costo di quella che non è una
semplice gita, ma un viaggio
per crescere. Grande è la nostra
aspettativa: Eleonora ad esempio
spera di “conoscere persone di
altri paesi e avere un contatto più
diretto con il mondo”. “Mi aspetto
il fatto di riuscire a entrare nel vero
spirito della Gmg, la Misericordia,
aprendo la mia mente e il cuore,
ascoltando gli altri” spiega invece
Catherine, fiduciosa che sarà
un’esperienza che lei e i suoi amici
affronteranno “con un sorriso e
l’entusiasmo che ci caratterizza”.
Don Giovanni lancia un appello alla
comunità: “Se qualcuno ci vuole
aiutare noi siamo ben contenti di
ricevere una mano per realizzare
questo viaggio importante e ci
impegniamo a portare le preghiere
di tutti a Cracovia, nei luoghi di
San Giovanni Paolo II e di Santa
Faustina Kowalska. Sin da ora, un
grazie a tutti per quello che farete
e che alcuni hanno già fatto”.
i giovani che parteciperanno
alla GMG
Ecco un riepilogo delle iniziative
Tutte le domeniche di Quaresima:
vendita del giornale “La voce del
Popolo”
Venerdì 11 marzo:
serata a coppie (richiesta di 25
coppie) con presentazione dei
benefici della magnetoterapia
Domenica 20 marzo:
vendita dei ramoscelli di ulivo
Giovedì 7 aprile:
serata a coppie (richiesta di 25
coppie) con presentazione delle
stufe a pellet
Domenica 17 aprile:
vendita delle torte
Domenica 8 maggio:
vendita delle primule
Festa della donna:
in tutte le chiese i giovani hanno pregato,
fatto gli auguri e consegnato una primula
a centinaia di donne.
v ita n ostra
ORATORIO
CARNEVALE IN ORATORIO
“Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia a un pallone.
Beve e beve e all’improvviso
gli diventa rosso il viso,
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia...
Così muore Carnevale
e gli fanno il funerale,
dalla polvere era nato
ed in polvere è tornato”.
Non so se conoscete questa poesia
di Gabriele D’Annunzio a me cara
perché una di quelle poesie che
imparai quando frequentavo le
scuole elementari e che non ho
più scordato. Quanti ricordi, quanti
carnevali abbiamo nella nostra
mente.
Questa è una filastrocca
che
riprende i temi classici legati al
Carnevale: innanzitutto non si
bada a spese per festeggiare
e si compiono anche azioni
“scellerate” (come vendere il
proprio materasso, per esempio);
poi c’è abbondanza di cibo e,
soprattutto, di dolciumi – nella
poesia sono nominati i tarallucci
(che possono anche essere salati)
e le frittelle –, ma anche di pane,
cotechino e l’immancabile vino. La
chiusura della poesia fa riferimento
alla tipica usanza di bruciare un
fantoccio alla fine del martedì
grasso, ultimo giorno di Carnevale.
C’è anche un altro aspetto da
tener presente nella chiusura della
filastrocca carnevalesca: le parole
usate (dalla polvere era nato/ed in
polvere è tornato) sono un chiaro
riferimento al rito del mercoledì
delle ceneri quando il sacerdote,
imponendo le ceneri sul capo
dei fedeli, dice: “Ricordati che sei
polvere e polvere tornerai”. Una
presentazione un po’ strana del
carnevale che abbiamo vissuto
in oratorio. Ma ci accomuna la
pazzia che ha caratterizzato
bambini, ragazzi, ma anche alcuni
adulti (che a dire il vero sono
tornati per qualche ora un po’
bambini) che si sono divertiti “a
crepapelle” nelle due giornate di
festa. Nonostante il brutto tempo,
il teatro dell’Oratorio si è riempito
di maschere, di coriandoli e stelle
filanti e non sono mancati balletti
e sfilate. Il teatro è stato invaso da
supereroi, principesse, poliziotti…Il
divertimento ha regnato sovrano.
Vorrei ringraziare tutti i partecipanti e
tutti coloro che hanno animato, ma
non posso dimenticare un gruppo
di signore che hanno allietato la
festa con delle insuperabili frittelle
che sono state “sbaffate” da tutti.
17
ORARIO DI APERTURA DELL’ORATORIO
lunedi chiuso
martedi 15 - 18
mercoledi 15 - 18
giovedi 15 - 18 / 20 - 23
venerdi 15 - 18 / 20 - 23
sabato 14,30 - 18,30 / 20 - 23,30
domenica 10 - 12 / 14,30 - 18,30/ 20 - 23
A.A. CERCASI
L’oratorio (come tutti gli ambienti
parrocchiali) ha bisogno per
esistere di persone che mettano
un po’del loro tempo a servizio
degli altri. I servizi sono tanti
(pulizie, baristi, collaboratori…) e
tutti importanti. Rivolgersi a don
Giovanni per informazioni.
don Giovanni
TESSERA CONAD E PREMI PER
LA LOTTERIA O PER LA PESCA
L’Oratorio ha ricevuto una
tessera Conad. Chi volesse
può, facendo la spesa, dire
che i punti siano collocati sulla
tessera dell’Oratorio. In questo
modo l’oratorio beneficerà di
sconti (nell’acquisto di prodotti
per campi estivi, grest, feste) e
riceverà dei premi che potrà
utilizzare per la lotteria.
Se qualcuno poi ha del
materiale che può essere
utilizzato come premio per
una lotteria o materiale per
la pesca di beneficenza può
consegnare il tutto a don
Giovanni.
Grazie sin da ora a chi vorrà
aiutare l’Oratorio.
Catechesi bambini
di 1a elementare
18 v ita n ostra
ORATORIO
“EDUCARE”
Come molte persone mi tengo
aggiornato su quello che succede
nel mondo attraverso quello che ci
viene offerto: telegiornali, internet,
giornali, tv ecc... Capita spesso
che poi scappa un commento
del tipo:- roba da matti! … non
c’è più religione! … in che mondo
viviamo?! … -. In seguito parte
il commento su quello che la
giustizia italiana fa e non fa … ha
fatto o non ha fatto …. Questo
credo non succeda solo a me, ma
che capiti a molte persone. Una
volta che ci siamo dati le nostre
risposte del tipo: “tutta colpa di
questa società …. I giovani di oggi
non hanno più valori … è colpa
dei genitori o piuttosto della scuola
…” ci fermiamo e la nostra vita
procede come prima. Fotografo
oggi una situazione che non è poi
così lontana come ci piacerebbe,
ma viene a bussare alle nostre
porte. Ragazzine di quindici anni
che a Brescia vendono il proprio
corpo per pochi euro, a Montichiari
diciasettenni con gli occhi bassi
che ammettono “ho paura di aver
contratto l’hiv dopo un rapporto
non protetto”.
Da educatore mi sento alle prese
con un mondo giovanile che sta
cambiando troppo velocemente e
tutto questo mi interroga, mi sembra
di rincorrere, di non avere la forza di
prevenire certe situazioni, la fatica
a trovare i percorsi, le strade giuste.
“Ma come? Proprio qua? Ma che
succede? e i genitori dov’erano….”
e tutti i discorsi finiscono a questo
punto. Mi capita spesso però di
riflettere:- in tutto questo, io cosa
centro? Potevo fare qualcosa?
Sapevo, ma ho preferito farmi gli
affari miei? Oppure non spetta
a me?!.- Mi rendo conto allora
che forse anche in me o in noi,
qualcosa non va. Qualche piccola
responsabilità è pure la nostra. -Ma
come?- Ci si domanda -anche di
fatti così gravi??? No, no io non
centro-.Invece penso che il dramma
non viene vissuto dal momento
che la notizia viene diffusa, ma
è già successo, forse il fatto che
venga resa pubblica è dolore per
il fatto che molte persone senza
sensibilità domandino, si informino
per la loro pura curiosità, senza
tenere conto che queste persone
il dramma lo portano dentro di
sé sin da quando è accaduto. Mi
domando:- e se avessero voluto
condividerlo con me lo avrebbero
potuto fare?-. -Si, se ce ne fossero
state le condizioni!. Ma io ho fatto si,
che queste condizioni si creassero?
Queste persone per me erano
trasparenti o le ho sempre viste?
Oppure le hanno rese visibili i chili di
inchiostro che vengono utilizzati per
stampare la notizia, perché girasse
la circolare della scuola che ha
reso pubblica la realtà. Situazioni
di disagio nei nostri paesi ce ne
sono molte, ma io ho speso cinque
minuti del mio tempo per queste
persone? Delego? mi domando..
non
potrei mettere a servizio
anche io i doni che il Signore mi ha
dato gratuitamente e utilizzarli per
aiutare e soprattutto per evitare che
altri casi del genere si verifichino?
Molte sono le richieste di aiuto che
ci vengono fatte, ma molte volte
noi non le accogliamo. Spendere
un po’ del mio tempo e stare con
chi ha bisogno è così difficile?
Credo proprio di si, perché è più
facile stare comodamente seduto
a casa e giudicare se quella è una
brava famiglia, quella è una brava
ragazza…
Penso che educare,
essere genitore o educatore oggi
sia molto complesso. Dire qualcosa
è difficile ma doveroso. Per
prima cosa penso non sia giusto
etichettare con facili conclusioni
e giudizi, noi sappiamo una parte
di quello che una persona vive.
Questo non toglie la gravità del
fatto ma distingue come si dice “il
peccato dal peccatore”. E niente
e nessuno ci assicura che un giorno
qualcosa possa coinvolgere noi
o qualcuno dei nostri cari allora
sicuramente il nostro giudizio
sarebbe sicuramente diverso. Non
mettiamo quindi una croce sulle
persone, non sono il loro errore. Non
permettiamo che lo sbaglio segni
tutta la vita. Non creiamo un clima
che possa portare ad atti autolesivi
o scatenare piccole vendette.
Noi siamo anche ciò che respiriamo.
Il contesto in cui abitiamo, in cui
vivono i nostri ragazzi che cosa
propone? Qualche colpa forse il
mondo degli adulti ce l’ha, quali
valori sta proponendo??? Forse
non sempre funziona la fiducia nel
mondo degli adulti (tra scuola e
famiglia, tra famiglia e parrocchia).
La famiglia spesso si sente spiazzata
non sa quali strumenti usare…, a
volte i genitori con la tecnologia si
sentono troppo vecchi e inadatti
rispetto ai loro figli e questo è un
problema in più.
E poi i ragazzi troppe volte hanno
sulla bocca la parola voglio e
questo forse mi sembra non li
aiuti a gustare le cose. Non so se
i nostri ragazzi sanno più cosa sia
la parola: attesa, sogno… a volte
se siamo sinceri, basta una parola
e forse per tanti motivi, tra i quali
un po’ di rivalsa per le cose che
non abbiamo avuto, diciamo con
leggerezza alcuni sì. E’ faticoso
aiutare i ragazzi ad avere una giusta
stima di se stessi. E’ difficile aiutare i
nostri figli ad avere amore e rispetto
per il proprio corpo. Ma penso
v ita n ostra
ORATORIO
necessario che gli diciamo: non
giocate con il vostro corpo, amate
voi stessi. Imparate che ogni cosa
ha i suoi tempi, che alcune cose
sono personali, che un po’ di sano
pudore fa bene, alcune cose sono
riservate e dobbiamo custodirle.
Aiutiamo i nostri ragazzi ad avere
coscienza della responsabilità.
Ogni mia azione, piccola o grande,
pubblica o nascosta ai più, ha
delle conseguenze. Quello che
vedo, che passo sul telefonino o
che ho visto in qualche sito internet
rimane segnato. Non basta un clic
per cancellare, tutto rimane nella
memoria….E’ veloce un clic perché
scarico e diffondo con semplicità,
ma altrettanto è semplice finire
nei guai o fare del male agli altri
e questo dovrebbe fermarci. Non
sempre c’è consapevolezza di
ciò che è lecito, o no fare, del
reato che può colpire i nostri
genitori se teniamo del materiale
pedopornografico, perché quando sono coinvolte delle minorenni
di questo si parla, non sempre
sappiamo della condotta e del
danno che si può fare. Aiuta
pensare un po’, chiedersi qualche
secondo: questa cosa che sto per
fare se dovessero farla a me come
reagirei? Se avessero fatto girare
qualcosa di mio? ...
Detto ciò, in questo giorno di San
Giovanni Bosco, protettore dei
giovani devo ricordare che ci
sono sì tante preoccupazioni, ma
ci sono tanti giovani sani. I giovani
di qualità ci sono, sono in mezzo a
voi, ognuno di voi può esserlo se lo
vuole, e se ha sbagliato può rifarsi.
Dio ci da un’altra possibilità, anche
noi diamoci un’altra opportunità.
Una sfida la voglio però lanciare:
non facciamo si che anche noi
ci rendiamo un po’ colpevoli di
quello che in questa “benedetta
società” accade, ma muoviamoci!
Che questi fatti non restino solo
fatti di cronaca da commentare,
ma che smuovano la coscienza
di tutti, per poter lavorare insieme,
per pensare dei percorsi per i nostri
pre-adolescenti e adolescenti a
19
vivere bene la propria affettività o
usare con saggezza e intelligenza il
mondo virtuale, i video, tutto quello
che viene passato da un telefono
ad un altro… per aiutare anche
dando solo pochi minuti del mio
tempo, prestare la mia intelligenza
perché i ragazzi trovino in me un
adulto con cui confrontarsi con
tranquillità, con i miei occhi perché
certe cose si possano vedere
prima che accadano, prestare
le mie orecchie, per sentire tutto
prima che possa succedere, le
mie mani, per dare una carezza
o una stretta di mano a tutte le
persone che incontro, prestare la
mia bocca, non per riportare le
notizie, ma per dare una parola di
conforto ed incoraggiamento a
chi ne ha bisogno ed infine mettere
a disposizione il mio cuore per far
sentire anche agli altri il battito di
vita che il Signore mi ha donato,
vita importante e che con il mio
contributo, può proteggere anche
quella degli altri.
don Giovanni
PICCOLO CALENDARIO DELL’ORATORIO
Domenica 10 aprile Gita dei ragazzi del 6° anno
Domenica 17 aprile ore 10.00 S. Messa con consegna del Padre Nostro per i bambini del 3° anno
Pranzo in oratorio per i ragazzi del 5° anno con i loro genitori
Dal 23 al 25 aprile Uscita dei ragazzi di 3 media
a
Dal 29 aprile Torneo di Calcio… in oratorio
Domenica 8 maggio Co–patroni Santi Ermolao e Acacio, ore 15.00 1a confessioni
Giovedì 12 maggio ore 20.30 serata materassi per raccolta fondi pro-oratorio (servirebbero 30 copie)
Domenica 15 maggio ore 10.00 Santa Messa con il Rinnovo delle Promesse Battesimali per i bambini del 2° anno
Domenica 29 maggio “Corpus Domini” ore 10.00 Santa Messa con consegna della Bibbia ai bambini del 4°
anno, segue Processione Eucaristica
Domenica 5 giugno ore 10.00 Messa di chiusura del catechismo
CORSO ANIMATORI GREST: A breve comunicheremo le dare degli incontri.
E…STATE CON L’ORATORIO
• GREST Per tutti i ragazzi dal 20 giugno all’8 luglio 2016
Il volantino per le iscrizioni verrà distribuito verso la fine dell’anno catechistico. Si raccomanda la puntualità
nell’iscrizione per poter organizzare nel migliore dei modi.
• GMG PER I GIOVANI dal 24 al 31 luglio a Cracovia
• MINI-CAMPI ICFR.
Continua l’esperienza dei “tre giorni” per i ragazzi che hanno frequentato il cammino catechistico. Il programma
delle proposte verrà comunicato alle famiglie tramite i ragazzi stessi.
• CAMPO ADOLESCENTI: a breve comunicheremo…..
20 v ita n ostra
Vita della Comunità
LA CORALE
SANTO STEFANO DI BEDIZZOLE
La Corale Santo Stefano prende
il nome dal Santo Patrono della
Parrocchia e onora da molti
anni con i suoi canti le cerimonie
liturgiche che si svolgono nella
bellissima chiesa di Bedizzole,
donando solennità e splendore ai
sacri riti. Attualmente il coro, che
attende nuove voci, é composto
da circa quaranta cantori non
professionisti, uniti dalla forte
passione per la musica ed il canto.
Il coro é diretto dall’autorevole
maestro Mauro Stretti il quale, con
tenacia e costanza, tiene unito il
gruppo che si compone di quattro
voci: soprano e contralto; tenore e
basso.
Il coro ebbe validi organisti e
recentemente la signora Cecilia
Fontana, con passione e dedizione,
ci accompagna suonando l’organo durante tutte le prove e
le esecuzioni pubbliche. Il nostro repertorio é molto vasto e
comprende sia canti liturgici risalenti al 1600 e 1700, talvolta
eseguiti sulle note di famosi musicisti
come Bach e Mozart, sia canti
moderni di autori affermati come
Frisina. Ci riuniamo ogni lunedì
alle ore 20 in una sala dell’Istituto
Canossiano, al quale rivolgiamo un
ringraziamento, per apprendere
nuovi canti, per affinare le voci e
renderle corali. Siamo motivati dal
desiderio di partecipare al mondo
suggestivo della musica sacra che
eleva l’animo oltre gli affanni della
vita quotidiana.
Ci
sentiamo
particolarmente
coinvolti quando la comunità
dei fedeli ascolta con intenso
raccoglimento i nostri canti e
soprattutto l’inno “Signore delle
Cime” di Giuseppe De Marzi,
suggerito dal dolore per la
scomparsa di un caro amico: “
Dio del cielo ...... ti preghiamo su
nel paradiso lascialo andare per
le tue montagne”. Allora la mente
si volge verso l’alto, in un mondo
libero e infinito.
Giovanni XXIII “La pace in terra,
anelito profondo degli esseri umani
di tutti i tempi” (11 Aprile 1963).
Ogni anno ci rechiamo nella
chiesa millenaria, ora solitaria,
di Pontenove, chiesa madre di
Bedizzole fino al 1570, quando
don Maurizio Cavalli trasferì la
sede
parrocchiale
in
Piazza
presso la chiesa di Santo Stefano.
Siamo presenti in questa antica
Pieve in occasione della festa
per la ricorrenza di San Giovanni
Nepomuceno e qui presentiamo i
migliori canti tra i quali l’ Ave Maria
di Jacques Arcadelt, Fratello sole
e sorella luna, Custodiscimi e un
canto tradizionale ebraico.
Diventa gioioso il nostro canto a
Pasqua di Resurrezione, quando
sulle note di Antonio Lotti, famoso
compositore del barocco italiano,
eleviamo a gran voce l’inno Regina
Coeli laetare alleluja: “Gioisci
Regina del cielo : risorse, come disse,
Colui che meritasti di “portare” con
te. Prega il Signore per noi. Alleluja “.
Le nostre voci risuonano a Masciaga
nel Santuario della Madonna
del Lazzaretto, molto venerata
dai bedizzolesi. Qui di frequente
teniamo i concerti natalizi durante
i quali intoniamo l’inno “Pacem
in terris” composto da Marco
Frisina, maestro della Pontificia
Cappella Musicale Lateranense.
Le prime parole di questo canto
recitano: “Pace, sublime dono del
Signore, carezza dello spirito, vieni
sul mondo a consolare l’uomo” e
si ispirano all’enciclica del Papa
Aggiungo che la Corale Santo
Stefano é apprezzata e ogni anno
é richiesta per le sue voci canore,
dal Santuario della Madonna del
Carmelo a San Felice del Benaco
ove si alterna con altre corali,
ma di frequente é “chiamata
per ultima” come sigillo delle
cerimonie religiose ed attestazione
del prestigio di cui gode. Il nostro
coro si avvale del supporto della
parrocchia ed in particolare
dell’Arciprete don Franco che ci
sostiene con la sua stima e ci invita
a tutti i numerosi eventi religiosi
che animano Bedizzole. Anche la
popolazione apprezza i nostri canti
e ci onora partecipando ai concerti
che desideriamo rendere sempre
più avvincenti.
Una corista
v ita n ostra
Vita della Comunità
21
Dal Santuario
di Masciaga
Domenica 21 febbraio si è tenuta
a Masciaga l’elezione del nuovo
Consiglio del Santuario. Don Battista
ha introdotto ringraziando tutti, in
particolare il Consiglio uscente e
ricordando che tutto quanto si fa
è per il Santuario, perché in questo
luogo, così caro ai Bedizzolesi, si trovi
un ambiente fraterno, un Santuario
che aiuti a pregare e a sentirsi sotto
la protezione della Madonna del
Lazzaretto che vuole condurci a
Gesù. Il Santuario è stato “scelto”
anche per momenti di preghiera
e per le Confessioni anche dalle
parrocchie vicine. Il Parco del
Mandorlo poi è diventato un luogo
in cui le famiglie vengono per stare
insieme e per festeggiare alcuni
momenti particolari.
Il Coordinatore Massimo Maggi ha
tenuto la sua breve relazione che
riportiamo:
“Alla fine di questo mandato come
da regolamento, illustro il resoconto
di quanto è stato fatto in questi tre
anni:
- durante il primo anno è
stato realizzato il Gazebo
- nel secondo anno sono
stati ampliati la struttura e il
pavimento del portico
- nel terzo anno è stata
fatta una manutenzione
straordinaria
dell’Organo
del santuario ed è stato
tinteggiato il campanile.
-
Accanto a queste opere di
tipo”straordinario” non
dimentichiamo la manutenzione ordinaria del Santuario e degli spazi
adiacenti, soprattutto del parco.
Tutto questo è stato possibile
grazie all’impegno di tanti che
volontariamente
hanno
dato
energie e tempo, collaborando
attivamente nelle attività proposte,
soprattutto durante la festa del
Mandorlo. In modo particolare
ricordo l’impegno del Consiglio e
delle donne del Laboratorio.
Questo Consiglio lascia con un
sogno: quello di tinteggiare tutto
il Santuario e risistemare tetto e
grondaie, come è scritto sull’ultimo
bollettino della parrocchia, per
Il gruppo di Masciaga Vi invita
all’apertura ufficiale del parco:
FESTA DI PRIMAVERA
“AL MANDORLO”
il 2017, anno in cui si festeggerà
il “Voto” della popolazione di
Bedizzole
alla
Madonna
di
Masciaga”.
Si è poi proceduto alla elezione del
Nuovo Consiglio e del Coordinatore.
Il Consiglio che rimarrà in carica,
secondo Statuto, per tre anni, risulta
così composto:
Presidente: DON BATTISTA
Coordinatore: MAGGI MASSIMO
Responsabile strutture:
SBARAINI COLOMBO
Responsabile acquisti:
REBECCHI FRANCO
Responsabile mandorlo:
DANIELA (REBECCHI)
Cassiere: MORENI RAFFAELLA
Responsabile parco:
REBAICINI IVAN
Responsabile cucina: SANDRA
Responsabile santuario:
MORETTI ANNA
Responsabile laboratorio:
PAPA MADDALENA
Acquisti: DARIO SAVOLDI
Pubblicità: VALENTINO
Pubblicità: GIMMY
Auguri di buon lavoro: le feste di
luglio si avvicinano. Saranno nel
terzo e quarto fine settimana di
luglio. Il programma dettagliato
delle feste nel prossimo Bollettino.
Intanto il 25 aprile ci sarà l’apertura
ufficiale del Mandorlo per questo
anno: siete tutti invitati!
LUNEDI 25 APRILE
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 9.00 S. Messa in Santuario
Ore 10.00 accoglienza
Ore 11.00 PIANTUMAZIONE DI UN
NUOVO MANDORLO NEL PARCO
Ore 11.45 aperitivo “ della casa“
Ore 12.00 pranzo
(saranno messi a disposizione
tavoli e panche )
NEL POMERIGGIO ….. GIOCHI,
GONFIABILI PER I BAMBINI
• Per partecipare non serve
alcuna iscrizione
• Pranzo al sacco
• Per chi desidera sarà attivo un
servizio griglie , “ pane e salamina”
– polenta formaggio - bar
VI ASPETTIAMO
!!!
22 v ita n ostra
Vita della Comunità
Scuola Materna Sacra Famiglia
Ogni giorno, alla scuola materna
Sacra Famiglia il desiderio di”
scoprire cose nuove” non manca.
Quando aprono i cancelli si
vedono bambini che corrono felici
per arrivare “primi” e scoprire quali
attività verranno proposte.
E… quest’anno le novità non
mancano. Oltre a conoscere e
scoprire l’elemento “aria”, sono
iniziati i vari laboratori: dal judo,alla
musica, passando a psicomotricità,
senza tralasciare arte e minivolley,
che stanno riscuotendo notevole
successo.
Per la giornata di San Biagio,
alla nostra scuola è venuto don
Giovanni a benedirci la gola
come da tradizione cristiana e ha
spiegato ai nostri bambini il perché
di questa consuetudine.
Durante il periodo di Carnevale, nel
laboratorio di cucina abbiamo
Centro Estivo
2016
Carissimi genitori,
dopo le felici esperienze
degli anni precedenti anche
questo anno verrà organizzato
il CENTRO ESTIVO, che si terrà per
il periodo dal 4 al 29 luglio (per
quattro settimane) dalle 9,00 e
fino alle 15,45 con apertura del
cancello alle 8,30 e chiusura alle
16,00.
Il costo è fissato a:
Euro 195,00 pasti compresi,
da pagarsi prima dell’inizio dello
stesso. Le iscrizioni al Centro Estivo
2016 sono aperte fin d’ora e si
chiuderanno con l’esaurimento
dei posti disponibili e comunque
entro venerdì 10 giugno c.a. ciò
per consentire di individuare e
incaricare il personale necessario
allo svolgimento dello stesso.
“creato” dei dolci e con la carta
abbiamo costruito le maschere.
Queste son servite per rendere la
“nostra festa di carnevale” allegra
e divertente.
Il primo giorno di Quaresima,
abbiamo ricevuto la visita del
nostro curato don Giovanni che per
l’occasione ha impartito le ceneri
ad ogni bambino, spiegando il
significato della Quaresima.
Ringraziamo anche per la presenza
dei Missionari che sono venuti alla
nostra scuola durante la settimana
degli esercizi spirituali, aiutandoci
nel cammino
verso la Santa
Pasqua.
Tante le attività ed iniziative svolte
in questi mesi e tante altre ne
verranno fatte.
Vi terremo informati!!!
Sarà necessario sottoscrivere l’apposita domanda ritirabile dalla
Coordinatrice con il pagamento
dell’iscrizione di Euro 10,00, quale
quota di contributo spese per
l’acquisto di specifiche attrezzature
e per le assicurazioni, entro il 31
maggio circa.
Se vi saranno sufficienti richieste
sarà attivato il servizio pre-scuola
(dalle ore 7,30 alle ore 8,30) il
cui costo sarà di Euro 30,00 e da
pagare contestualmente al costo
del Centro Estivo.
Nella certezza che molti genitori
vogliano approfittare della proposta, che avrà caratteristiche
più di gioco che di scuola, senza
dimenticare un po’ di impegno,
con momenti di svago e di riposo e
con l’invito ad estendere a quanti
interessati la proposta, mi è gradito
porgere un cordiale saluto a tutti.
Il servizio è aperto anche a
bambini non iscritti alla scuola e
di altri paesi.
v ita n ostra
Vita della Comunità
Riparte anche quest’anno
progetto extra scolastico:
il
Pigiama party!
Cos’è, il Pigiama party?
L’asilo nido La Tana dei Cuccioli
una volta al mese si mette a
disposizione vostra e dei vostri
bambini. Care mamma e papà le
educatrici hanno pensato a voi!!!!!
“PIGIAMA PARTY AL NIDO” prevede
una serata al mese, partendo da
Sabato 12 Marzo, dove i bambini
potranno riscoprire il nido durante
il clima serale. L’asilo aprirà alle
ore 19.00 e le educatrici saranno
a diposizione fino alle ore 23.00;
durante la serata i bambini
mangeranno, verrà messo loro il
pigiamino, raccontata una storia,
guardato un cartone animato
23
e… per chi non dovesse riuscire
a tenere gli occhietti aperti fino
all’ora “tarda”, la tanto attesa
nanna serale!!! Abbiamo pensato
ad un contesto serale nido perché
non tutti i genitori hanno aiuti da
parte di nonni, amici o parenti,
molti magari si sentono invece
di chiedere loro già troppo,
quindi perché non affidare i loro
cuccioli a chi si prende cura d’essi
quotidianamente?
Vi ricordiamo che le iscrizioni per
l’anno scolastico 2016/2017 sono
aperte.
Per informazioni, visitate il nostro sito
internet:
www.latanadeicuccioli.webnode.it
oppure la nostra pagina facebook:
“la tana dei cuccioli”.
Luisa, Elisa,
Patrizia e Francesca
Scuola Elementare Maddalena di Canossa
Tre regole preziose
Egi è una missionaria brasiliana
portatrice di sorrisi e amore, che
dedica la sua vita alle persone
bisognose.
L’abbiamo incontrata lo scorso 26
febbraio quando è venuta nella
nostra scuola a parlarci della sua
esperienza. Egi ci ha fatto riflettere
sulla diversa distribuzione delle
ricchezze sul nostro pianeta: la Terra
possiede risorse che sarebbero
sufficienti a sfamare tre pianeti ma,
purtroppo, queste risorse non sono
ben distribuite e perciò, mentre
alcune persone sprecano il cibo,
altre muoiono di fame.
Cosa possiamo fare noi per risolvere
questo problema? La risposta è
semplice: condividere. Abbattere
il muro dell’egoismo e mettere in
comune tutte le nostre fortune.
Condividere non è sempre facile
ma con impegno e volontà ci si
può riuscire. Egi ha inoltre svelato
tre regole preziose per essere
felici: ringraziare, non sciupare e
condividere.
La gioia e l’entusiasmo con cui Egi
parlava ci hanno colpito molto,
Aiutare le persone meno fortunate
di noi è un grande dono e rende
felici non sono gli altri ma anche
noi stessi.
I bambini della scuola
Maddalena di Canossa
24 v ita n ostra
Vita della Comunità
UNA NUOVA COMMISSIONE CON COMPITI IMPORTANTI
E UN CICLO DI EVENTI A FAVORE DELLE DONNE
Il 28 gennaio 2016 il Consiglio
Comunale
ha
approvato
la
Commissione Pari Opportunità, che
verrà presentata alla cittadinanza
in Sala Disciplina, in occasione della
festa della donna, nella serata
dell’8 marzo.
E’ una tappa fondamentale di
un percorso avviato dall’attuale
Amministrazione Comunale sin dal
suo insediamento, con la delega
all’Assessore scrivente anche della
materia delle Pari Opportunità.
L’Amministrazione Comunale ha
sentito la necessità di mettere in
evidenza l’argomento perché le
disparità sono ancora forti, nel
contesto sociale in cui viviamo.
Se prendiamo ad esempio solo
la disparità tra uomini e donne,
alcuni dati statistici, aggiornati a
giugno 2015, la rendono evidente:
l’impressionante numero di donne
uccise in ambito familiare (i
cosiddetti femminicidi), l’altrettanto
impressionante numero (6.788.000)
di donne presenti in Italia che hanno
subito violenza; la forte disparità
di trattamento economico del
lavoro femminile rispetto a quello
maschile; la somma del carico
di lavoro tra dentro e fuori casa,
che porta le donne a lavorare
ogni settimana 22 ore in più degli
uomini. Vi è, di conseguenza una
discordanza nella soddisfazione
della vita, come rilevato dall’OCSE,
che dice: “il doppio fardello delle
donne può dare origine a riduzione
del tempo a propria disposizione
e stress, con effetti negativi sulla
qualità della vita e sulla salute”.
Data la situazione, la Regione
Lombardia
ha
lanciato
la
campagna “Costruire la parità”,
con la quale finanzia progetti. Ha
riconosciuto e finanziato anche il
progetto presentato dal Comune
di Bedizzole, in partenariato con
le Associazioni Tutti Insieme Onlus
e Acquachiara, “Se lo sai puoi”,
per realizzare il ciclo di eventi di
sensibilizzazione, di cui si riporta il
programma.
Le disparità sono a discapito di tutti.
Gli economisti calcolano che, se il
tasso di partecipazione femminile
al mercato del lavoro in Italia, convergesse con quello maschile, la
forza lavoro italiana crescerebbe
del 7%.
Si parte dal femminile, ma l’ambito
in cui le pari opportunità verranno
perseguite riguarderà tutte le aree
della fragilità.
Ci sarà attenzione per le persone
di diverso orientamento sessuale,
spesso vittime di attacchi omofobi e di discriminazioni in ambito
lavorativo e sociale.
Ci sarà attenzione perché, chi è in
condizione di disabilità (crasi delle
parole “diverse” e “abilità”), possa
davvero esprimere pienamente le
diverse competenze di cui è portatore.
Ci sarà attenzione verso chi
proviene da altri
Paesi e sta attraversando disagi
che
impediscono la piena
integrazione nel
contesto di vita.
Il Comune
di Bedizzole
può pertanto
contare,
nella lotta
alla disparità,
sull’impegno di
dieci cittadine:
l’Assessore
alla Cultura
Rosangela
Comini, oltre
alla scrivente,
e altre otto
cittadine con
curriculum di
tutto rispetto.
Con
assoluta
gratuità offrono
tempo, passione
e competenze
per la nostra
Comunità.
Saranno presentate, come si diceva
all’inizio, l’8 marzo alle 20.30, in Sala
Disciplina, dove si terrà il secondo
degli eventi in programma dal 13
febbraio al 30 giugno 2016.
Il compito della Commissione
Pari Opportunità è dunque di
studio, sensibilizzazione, proposta
all’Amministrazione
Comunale
di interventi per il contrasto alla
violenza e alle discriminazioni e per
il superamento delle disparità.
Dato lo stato dei fatti sopra
descritto e vista la complessità del
tema, mi auguro che trovi riscontro
e partecipazione attiva tra la
popolazione tutta, femminile e
maschile. L’Assessore ai Servizi Sociali e alle
Pari Opportunità
Dr.ssa Graziella Vedovello
v ita n ostra
Vita della Comunità
25
SICUREZZA IN PAESE
Un bilancio sulla sicurezza: parla il
Comandante della Polizia Locale
Patrizio Tosoni.
In
tempi
dove
il
presente
non dà certezze e il futuro
sembra promettere ben poche
soddisfazioni, il tema della sicurezza
è fra i più sentiti dai cittadini, che
si aspettano protezione e maggior
controllo da parte delle istituzioni.
A Bedizzole, l’Amministrazione ha
recentemente deciso di rinnovare
la convenzione con il Comune
di Lonato per la gestione della
polizia locale e di avviare una
collaborazione anche con il
comando di Calcinato, così che
l’esercizio intercomunale possa
ampliare i servizi alla popolazione
grazie alle maggiori risorse a
disposizione.
Il commissario capo Patrizio
Tosoni, confermato alla guida del
Comando Intercomunale Bedizzole
– Lonato del Garda, non ha dubbi
sulla
positività
dell’esperienza
dei primi cinque anni di gestione
associata e sottolinea la ricaduta
positiva di questa scelta proprio
a proposito di sicurezza. «Le
amministrazioni – spiega infatti
il Comm. Tosoni – si sono mosse
secondo l’ottica regionale che
premia chi si accorpa, ampliando
il territorio di competenza e
scegliendo soluzioni stabili nel
medio-lungo periodo. In questo
modo è più probabile accedere
ai finanziamenti per sistemi di
controllo e videosorveglianza e
tutti sappiamo quanto sia forte
la pressione per investire nella
sicurezza». In attesa dei fondi, si
pianificano le prossime mosse
definendo gli obiettivi: uno dei primi
è il progetto di installare portali ai
principali ingressi dei paese per
controllare le automobili in entrata
e in uscita, non tanto per controllare
assicurazione e revisione, quanto
soprattutto per individuare veicoli
sospetti o rubati e intervenire in
tempi brevi.
«A proposito di sicurezza – precisa
Tosoni con una punta di orgoglio
– sono già stati fatti investimenti
sostanziosi e all’avanguardia in
infrastrutture
e
strumentazioni:
siamo infatti gli unici in provincia
di Brescia, e per ora anche in
Lombardia, ad avere telecamere
fisse a bordo veicolo (i cosiddetti
“Scout”), che riconoscono subito
se i mezzi incrociati sono rubati o
segnalati (cioè non assicurati, non
revisionati o sottoposti a fermo o
sequestro), connettendosi in tempo
reale alle banche dati». Del resto
uno dei principali punti di forza
dell’accorpamento è proprio la
possibilità di applicare il principio
della compensazione e disporre
così di un numero maggiore oltre
che di uomini, anche di mezzi e
materiali, forniti con più generosità
ai comuni consorziati, secondo la
legge regionale 6/2015.
Con le forme associate si riesce
perfino a far fronte alla sistematica
carenza di organici di cui altrimenti
farebbero le spese i cittadini.
«Dovrebbe esserci un agente
ogni 1000 abitanti – prosegue il
comandante – ma per il blocco
delle assunzioni abbiamo solo 17
agenti operativi nei due comuni
a fronte dei circa 28 che ci
spetterebbero in teoria. Con la
gestione comune, una volta rodata,
si potranno coprire molte più fasce
orarie (oltre ai periodi di ferie),
assicurando almeno una pattuglia
sul territorio anche nelle fasce orarie
notturne e nei giorni festivi». I numeri
sono ancora più espliciti: già il primo
anno di servizio intercomunale i
servizi perlustrativi sono cresciuti del
40%, mentre le radiocomunicazioni
unificate in un’unica frequenza
hanno migliorato la gestione degli
interventi, anche molteplici quando
serve, e permesso di affrontare
con più sicurezza e organicità le
emergenze e gli interventi più critici.
Gli ambiti di intervento quotidiano
sono molteplici e Tosoni li ha
elencati
anche
nell’ultimo
consiglio comunale: dal controllo
del territorio e sicurezza stradale
(compresi i rilievi sugli incidenti) a
interventi di polizia amministrativa
e, in sinergia con la locale Stazione
Carabinieri, interventi di polizia
giudiziaria, passando per abusi
edilizi, polizia ambientale, controllo
dello smaltimento rifiuti. Non
mancano i controlli su immigrazione
clandestina e microcriminalità,
fino a incombenze che un tempo
sarebbero toccate ai più saggi
tra i padri di famiglia, mentre
ora la gente non sa più mettersi
d’accordo e ricorre agli agenti
per la composizione di liti o per
incomprensioni tra privati. In ogni
ambito, gli agenti operano sia
in ottica di prevenzione che di
repressione.
Se qualcuno pensa ancora al
bonario (o burbero, a seconda
dell’immaginario
di
ciascuno)
vigile urbano fermo all’incrocio a
dirigere il traffico, deve aggiornare
il profilo di questi professionisti,
oggi competenti in molti settori
e sempre più specializzati, per far
fronte alla complessità che ormai
non appartiene solo alle realtà più
26 v ita n ostra
grandi, ma affiora anche nei nostri
paesi.
Tosoni mostra i dati relativi
all’attività operativa della polizia
locale nel 2010 (prima della
convenzione) e li confronta a quelli
del 2014 (ultimo anno analizzabile
per intero). Sorprende l’incremento
generale di interventi, come a dire
che unendo le forze i vantaggi non
solo si sommano, ma addirittura
si moltiplicano. Per esempio, nel
2010 a Lonato erano state trattate
913 pratiche amministrative e a
Bedizzole 270, per un totale di 1183;
con la gestione comune, nel 2014 le
pratiche hanno raggiunto il numero
di 2636, con un sorprendente
incremento di 1453 unità. Ancora,
nel 2010 le informative di polizia
giudiziaria sono state 97 a Lonato e
Vita della Comunità
106 a Bedizzole, mentre nel 2014 nei
due comuni si è raggiunto il numero
di 436: anche in questo caso si
registra un incremento notevole di
ben 233 unità.
L’operatività
diventerà
inoltre
sempre più trasversale, toccando
tutti gli ambiti del vivere comune.
Tanto per fare un esempio, le
maggiori forze a disposizione
permetteranno di monitorare in
maniera costante lo smaltimento
dei rifiuti, muovendosi sul territorio
con
un
veicolo-civetta
per
fronteggiare i reati ambientali,
purtroppo sempre numerosi.
Al di là dei singoli interventi, ciò
che il commissario capo intende
precisare è che l’inquietudine
connessa alle nuove emergenze
sociali vada affrontata affinando
le modalità operative sul territorio,
così da incidere sui rapporti
interpersonali,
su
prospettive
e qualità della vita. «Il senso di
incertezza e disagio – conclude
Tosoni – va ridotto e diluito
operando in maniera trasversale
in tutti gli ambienti sociali con un
nuovo
approccio
sistematico,
orientato in modo razionale al
tema della sicurezza. Questa deve
nascere da un comune senso di
appartenenza, da un processo
di scambio, partecipazione e
vicinanza. In questo contesto, il
ruolo della polizia locale diventa
determinante». Le idee sono chiare
e da cittadini ci sentiamo in buone
mani. Speriamo dunque in un futuro
più… sicuro.
Giovanna Gamba
CONSULTA DEI GIOVANI
Durante il Consiglio Comunale del
28 gennaio 2016 è stato approvato
il regolamento della Consulta dei
Giovani.
La Consulta è un organo consultivo
circa le tematiche giovanili; ovvero,
uno strumento che permetterà
ai giovani bedizzolesi di coltivare
i propri interessi in un’ottica di
coinvolgimento e partecipazione
attiva. Si tratta di un’opportunità
rivolta ai giovani, con la quale si
potranno realizzare dei progetti
in stretta collaborazione con
l’Amministrazione Comunale.
Il regolamento che abbiamo
approvato è stato costruito seguendo due criteri: rappresentanza e semplicità.
Rappresentanza nel senso che
ci saranno 14 membri più un
Presidente. Nove saranno indicati
dalle
associazioni
bedizzolesi,
realtà molto ampia e varia sul
nostro territorio. Invece saranno
5 i membri indicati dai gruppi
Consiliari, in modo che possano
essere rappresentati, così come
avviene
nelle
Commissioni
assessorili. Questa è la suddivisone
che abbiamo scelto perché
abbiamo voluto identificare la
Consulta come un organo non
strettamente politico. Inoltre, per
aumentare la rappresentanza ed
il coinvolgimento i membri saranno
scelti in una fascia d’età tra i 16 e i
30 anni.
Il secondo criterio seguito è la
semplicità, perché vogliamo consegnare ai giovani uno strumento
efficace e ben definito.
La scelta di puntare su uno
strumento come questo, deriva da
un confronto con alcuni delegati
alle politiche giovanili di paesi
vicini. Da questo scambio di idee
abbiamo riscontrato l’importanza
della presenza di un organo
giovanile di riferimento, attorno al
quale si possano poi sviluppare i
vari ambiti delle politiche giovanili.
Con la prospettiva di una futura
possibile collaborazione tra Consulte di paesi vicini.
Crediamo che il contributo che i
giovani possano dare a Bedizzole
sia prezioso, ma devono poter
essere messi nelle condizioni di
dar forma alle loro idee. Hanno
bisogno di sentire proprio un
progetto, costruendone le radici
e condividendone i frutti con i
coetanei ed i concittadini.
Allora la Consulta, vista come
strumento consegnato ai giovani,
può essere quello spazio di au-
tonomia progettuale che li farebbe
sentire parte attiva della comunità
bedizzolese.
Il passo successivo all’approvazione
di questo regolamento sarà
l’incontro con le associazioni alle
quali chiederemo di presentare un
candidato per ciascuna. Avremo
così a disposizione una rosa di nomi
dalla quale saranno scelti i futuri
membri della Consulta.
Matteo Loda,
Consigliere Comunale delegato
alle politiche giovanili.
v ita n ostra
Vita della Comunità
27
VOLLEY BEDIZZOLE
Nel 2015 la nostra associazione
ha festeggiato i 20 anni di
pallavolo e grazie all’impegno e
alla caparbietà di una attenta
dirigenza ha portato l’associazione
sportiva ad essere la realtà più
affermata a livello giovanile di tutta
la provincia.
La svolta sicuramente è stata data 8
anni fa quando il direttivo ingaggia
come direttore tecnico Ferruccio
Perini e si è deciso di puntare tutto
sul proprio vivaio giovanile.
Tanti i riconoscimenti ricevuti
dalla Federazione fra i quali il
riconoscimento
come
scuola
federale di pallavolo e il primo posto
assoluto nella classifica provinciale
dei risultati sportivi giovanili.
Quest’anno la nostra associazione
oltre ad essersi già qualificata alle
fasi finali con tutte le categorie,
partecipa anche al massimo
campionato
provinciale
nelle
1° divisione femminile e nel
campionato regionale di Serie D
con formazioni giovanissime under
20 dove stanno ben figurando le
nostre bedizzolesi.
Importante
è
anche
la
collaborazione in essere con
la ProPatria Milano una delle
società
più
blasonate
del
panorama lombardo e italiano
che permetterà ai nostri talenti di
poter calcare palcoscenici anche
a livello nazionale.
Le soddisfazioni continuano quindi
ad arrivare per questo gruppo che
quest’anno conta più di 140 atlete
iscritte seguite da un affiatato team
di qualificati allenatori.
Da tre anni oltre ai campionati Fipav
si è anche deciso di partecipare ai
campionati CSI con le nostre atlete
più piccole per poter ancora di
più sottolineare i valori che uno
sport di squadra come la pallavolo
può dare, grande importanza
infatti oltre alla crescita tecnica
e agonistica di ogni atleta che
entra in palestra è anche imparare
lo spirito di squadra, il rispetto
delle regole e il giusto modo di
approcciarsi con gli altri, aspetti a
cui l’associazione cerca sempre di
dare molta importanza.
Gli allenamenti si svolgono nella
palestra delle scuole medie e
presso il palasport di s.vito ed i corsi
per ogni età sono sempre aperti
fino alla fine del mese di giugno.
Nel mese di luglio partiremo poi per
il torneo internazionale di beach
volley a Bibione con 50 delle nostre
ragazze, impegnate a difendere il
titolo conquistato lo scorso anno.
SERIE D BIOS ASFALTI BEDIZZOLE
VOLLEY
1° DIVISIONE INDUSTRIAL FRIGO
BEDIZZOLE VOLLEY
UNDER 18 SERVICE ITALIA
BEDIZZOLE VOLLEY
UNDER 18 NOVAPLEX BEDIZZOLE
VOLLEY
UNDER 16 BIOS ASFALTI BEDIZZOLE
VOLLEY
UNDER 16 INDUSTRIAL FRIGO
BEDIZZOLE VOLLEY
UNDER 14 MORICONI E MAGGI
BEDIZZOLE VOLLEY
UNDER 14 CSI GILBERTI BEDIZZOLE
VOLLEY
UNDER 13 INDUSTRIAL FRIGO
BEDIZZOLE VOLLEY
UNDER 12 CSI AGDM BEDIZZOLE
VOLLEY
UNDER 12 CSI SCARONI
BEDIZZOLE VOLLEY
UNDER 10 CSI MOTOR RIP
BEDIZZOLE VOLLEY
UNDER 10 CSI BIOS BEDIZZOLE
VOLLEY
MINIVOLLEY FOODBROKER
BEDIZZOLE VOLLEY
Squadre iscritte
campionati:
Trovate tutte le informazioni sul
nostro sito www.bedizzolevolley.it
quest’anno
ai
28 v ita n ostra
Vita della Comunità
DALLA CASA DI SOGGIORNO
Nel freddo mese di febbraio,
abbiamo “scaldato” lo spirito
dei nostri ospiti con feste
e concerti. Ecco alcune
immagini degli eventi.
Il 9 febbraio abbiamo
festeggiato l’ultimo
giorno di carnevale
accompagnando frittelle e
lattughe con la musica della
fisarmonica.
Nuccio in versione arlecchino dorato
La nostra Clara tra il pubblico
con il cappello da clown
CONCERTO DI VIOLINO A
CURA DELL’ASSOCIAZIONE
ANGOLO BIBLICO
Sabato 13 Febbraio, Deborah
e Letissia, giovani sorelle
violiniste, hanno allietato con
il loro talento, il pomeriggio
degli ospiti.
Laura con Dalmin
travestita da vampiretta
I
PLEANN
M
O
C
I
E
FESTA D
sono stae
io
ra
b
b
h
9 fe
iti c
Lunedi 2ggiati gli osp anni in
e
ti fest compiuto gli
Edda, Giulia,
hanno .
Francesco,
io
Febbra
Clara ed Elda
Le violiniste Deborah e Letissia con
Antoine, il chitarrista
v ita n ostra
Vita della Comunità
29
Carissima Comunitá di Bedizzole,
“ …SE CREDI VEDRAI LA GLORIA DI DIO”
Vi raggiungo con gioia dalla nostra
caldissima estate peruviana. Anche
se giá é iniziato l’anno nuovo colgo
l’occasione per augurare a tutti
un Santo Anno della Misericordia;
anche noi qui abbiamo passato la
Porta Santa e quest’anno abbiamo
ricevuto come nostra protettrice
proprio Santa Faustina Kowalska.
Il Signore ci chiede proprio di
immergerci con fiducia nella sua
Misericordia infinita e devo dire
che con noi ne ha molta e anche
tra noi proviamo a essere piú buoni,
piú amici, piú uniti, nonostante le
nostre povertá umane. I bambini
sono il sole delle nostre giornate,
ci insegnano sempre a saper
perdere e a ricominciare da
capo, dimenticando le offese e
perdonando di cuore, sono proprio
piú di cielo che di terra.
Il nostro Vescovo nel giorno del
passaggio della porta Santa, ha
dichiarato che tutte le Case Hogar
(come la nostra), sono quest’anno
Porta Santa dove si puó passare
per ricevere l’indulgenza, perché
sono opere di caritá e misericordia
concreta, giorno e notte. Che
GRAZIA per noi!
Comunque vi scrivo, anche,
per ringraziarvi di cuore per la
Provvidenza che generosamente
avete mandato per noi, specialmente ringraziamo l’impegno
del gruppo missionario, che ci ha
aiutato per la costruzione della
casa. Adesso contempliamo la
gloria di Dio e l’armonia di vedere
realizzati alcuni progetti importanti
e necessari per la nostra Missione,
come la nuova sala di terapia
fisica dei bimbi, un’infermeria piú
spaziosa e attrezzata, le stanze di
accoglienza ospiti o “bisognosi”,
la casa delle suore e la nuova
Cappellina. È bello essere testimone
oculare di tutto questo, é una gioia
grande!
L’ultimo bimbo arrivato é Victor
adesso ha due mesi, ma é arrivato
la Vigilia di Natale con cinque giorni
di vita, é stato il nostro bambin Gesú
vivente, entrando in Cappella
durante l’adorazione rideva felice
tutto il tempo. Incredibile per i
suoi pochi giorni di vita, é stato
una grande benedizione per tutti,
soprattutto per gli altri perché a
partire da gennaio giá quattro
bimbi andranno presto in adozione.
Vi ringrazio e vi ricordo sempre
nella preghiera. Grazie anche
per la vostra, ne ho sempre tanto
bisogno!!!!
Buon cammino di quaresima, verso
la speranza e la gioia del Signore
Risorto!
Un abbraccio e un caro saluto a
tutti.
Sr. Marica dal Perú
Villa el Salvador, febbraio 2016
30 v ita n ostra
ì
Anagrafe Parrocchiale
Grazie per ogni gesto di generosità
(Offerte
dal 7 febbraio
al 7 marzo 2016)
Offerte settimanali
€ 1.663,17
Candele
€
936,31
Funerali
€
970,00
Battesimi
€
100,00
Matrimoni
€
200,00
Stampa cattolica
€
31,00
60,00
Cassetta per famiglie povere €
€ 3.175,00
Abbonamenti Bollettini
1.900,00
Sponsor Bollettini
Offerte Pro-opere Parrocchiali
Prima domenica febbraio
€
748,66
Prima domenica marzo
€
638,54
Gruppo Alpini
€
100,00
Meccanica Pi.Erre
€
1.000,00
Meccanica Pi. Erre per Caritas
€
1.000,00
Offerta per la Comunità
€
1.569,71
Sono nuovi figli di Dio
Damiani Margherita di Enio e Pigoli Stefania
Si sono sposati nel Signore
Allemandi Mario con Maria Rosa Nguyen
Solarino Orazio con Caldana Francesca
Sono tornati alla Casa del Padre
Garufi Onofrio di anni 76
Ottolini Maria di anni 85
Anataloni Dosolina di anni 83
Marini Elsa di anni 87
Bertoldi Maria di anni 90
Bono Tina di anni 88
Comini Lucia di anni 97
Saiani Bruna di anni 83
di Villaregia
Offerte Pro Oratorio
Dalla Pro-Loco Bedizzole
€
150,00
Onofrio Garufi
INIZIO TORNEO
VENERDI 29 APRILE 2016
ore 19,00
Maria Bertoldi
ved. Orlandini
Dosolina Anataloni
ved. Scalmati
Chi desidera pubblicare la foto
dei propri defunti la consegni al Parroco
dopo il funerale.
Domenica 6 marzo:
Maratona calcistica in Oratorio.
Tante le squadre partecipanti.
Per i collaboratori di VITA NOSTRA: invitiamo tutti a far pervenire i loro articoli entro e non oltre domenica 22 maggio.
Per motivi organizzativi quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati. Per chi desiderasse inviare un articolo da
pubblicare sul giornale parrocchiale può farlo consegnando file e immagini a don Franco e a don Giovanni, oppure
inviando una mail a [email protected].
Via Cogozzo, 12 - 25081 BEDIZZOLE
(Brescia) ITALY
Tel. (+39) 030 674965
Fax. (+39) 030 675604
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