Vento largo (103) - zig zag libri cd
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Vento largo (103) - zig zag libri cd
Vento largo (febbraio 2017) dal 2007 la newsletter di Zig Zag, libera e indipendente. 103 “Un libro, una sinfonia, una poesia, non rappresentano soltanto un’altra esperienza, ma un mistero, una folata di vento che soffia dal futuro”. (Colin Wilson, Atlantide) (libri) Bob Dylan, Lyrics 1961/1968 e Lyrics 1969/1982, Feltrinelli Nelle accuratissime traduzioni di Alessandro Carrera, le canzoni di Bob Dylan costituiscono un intero vocabolario, un serbatoio linguistico, immaginifico e infinito, un modello caotico e straordinario per interpretare la vita nella sua realtà. La dimensione e l’ingombro dei volumi, più che spaventare dovrebbe affascinare: lì dentro (e non altrove) ci sono i motivi per cui Dylan ha vinto il premio Nobel. (libri) Elliott Chaze, Il mio angelo ha le ali nere, Mattioli 1885 L’idea del colpo perfetto, una femme fatale risoluta e incontrollabile, un outsider votato al riscatto, l’ombra incombente della disfatta: è tutto noir nei cliché del romanzo di Elliott Chaze che, pur risalendo al 1953, mostra una consapevolezza molto attuale. L’influenza dell’ambiente, l’alienazione nelle periferie suburbane e la fuga in sé offrono una prospettiva acuta, e lo rendono un piccolo classico. (libri) Orhan Pamuk, La donna dai capelli rossi, Einaudi Quando Cem incontra La donna dai capelli rossi si è già lasciato alle spalle la scuola, il padre (arrestato e torturato dalla polizia), la libreria della famiglia e il sogno di diventare uno scrittore. Cem, che ormai lavorando come apprendista scavatore di pozzi, la vede apparire come un miraggio: ossessionato dalla sua bellezza, si lascerà trascinare in un susseguirsi di colpi di scena. Avvincente. (libri) VS Naipaul, L’enigma dell’arrivo, Adelphi Una riflessione dalle profonde connotazioni autobiografiche portava VS Naipaul a ricordare le sue radici caraibiche e la sua scoperta di Londra, amata attraverso Charles Dickens, mentre scruta un paesaggio bucolico che comprende i campi del Wiltshire e le pietre di Stonehenge. Anche da lì le sue meditazioni, per quanto molto personali, restano pur sempre cosmopolite, e coraggiose, visti i tempi. (libri) Tim Winton, Il nido, Fazi Forse il maggior scrittore australiano contemporaneo, Tim Winton torna con una storia che si ritaglia i suoi spazi attraverso un stile insieme brillante e profondo. Nell’occasione si rivela capace di leggere attraverso le singolari vicende di Tom Keely i temi classici della sconfitta, della redenzione e più di tutto delle moderne solitudini, vissute in cima a un grattacielo, dove c’è Il nido, che è molto più che simbolico. (libri) Parisa Reza, Giardini di consolazione, E/O Nell’Iran delle grandi trasformazioni, la giovanissima coppia composta da Talla e Sardar (lei è ancora una bambina, lui ha soltanto vent’anni, entrambi sono analfabeti) vive di riflesso anche la distanza tra le tradizioni arcaiche dei villaggi e la realtà di Teheran, ma poi si vede coinvolta, attraverso le gesta del figlio Bahram, nella drammatica evoluzione storica, raccontata da Parisa Reza con una voce elegante. Vento largo (febbraio 2017) (dischi) Courtney Marie Andrews, Honest Life, Loose Records Per quanto giovane, Courtney Marie Andrews ha un curriculum di tutto riguardo alle spalle, come cantante e chitarrista, compresa una mezza dozzina di album. Honest Life ha qualcosa in più, già dal titolo: un suono naturale e spontaneo, le canzoni che sono sincere e dolorose, una voce incantevole tra le trame delle chitarre (elettriche e acustiche), della pedal steel, del piano e dell’organo. Bellissimo. (dischi) Thelonious Monk, Complete 1954-1962 Studio Solo Recordings Master Takes, EJC Una raccolta esaustiva che, attraverso gli anni, illumina Thelonious Monk in una condizione particolare: da solo, al pianoforte. Già l’elenco dei 36 brani (disposti su due dischi) basta e avanza a renderlo indispensabile, visto che delinea un segmento significativo della storia del jazz, ma sono proprio l’atmosfera, le variazioni e le Reflections in solitudine, impensabili e inarrivabili, a renderlo unico. (dischi) Mark Eitzel, Hey Mr. Ferryman, Merge Records Assecondato dal produttore e chitarrista Bernard Butler, che aveva già mostrato con Fever Dream di Ben Watt un’attitudine raffinata nei confronti dei songwriter e delle loro canzoni, Mark Eitzel sfodera il suo disco migliore dai tempi di 60 Watt Silver Lining. Una voce affascinante, quasi da crooner, arrangiamenti semplici ma non banali, belle canzoni, il ricordo degli American Music Club. Non serve nient’altro. (dischi) Richard Galliano, New Jazz Musette, Ponderosa C’è un filo conduttore che lega Astor Piazzola alla celebrazione dei trent’anni di carriera di Richard Galliano sottintesi da New Jazz Musette. Proprio come il grande fisarmonicista argentino aveva reinventato il tango, Richard Galliano rilegge il musette, un’antica tradizione musicale popolare italofrancese, qui rivista seguendo l’ispirazione di Bill Evans e John Coltrane, ai massimi livelli. (dischi) The Band, The Last Waltz 40th Anniversary, Rhino La rinnovata versione dello storico spettacolo con cui The Band diede l’addio, simbolo in sé della fine di una gloriosa era del rock’n’roll, aggiunge all’intera registrazione dei concerti prove (tra cui Caravan di Van Morrison) e performance (compresa Furry Sings The Blues di Joni Mitchell) ancora inedite in una confezione sontuosa, comprensiva dei saggi di David Fricke, Ben Fong-Torres ed Emmett Grogan. (dischi) Michael Chapman, 50, Paradise of Bachelors In cima a un albero genealogico insieme a grandi chitarristi inglesi, John Martyn su tutti, e che oggi è riscoperto da giovani musicisti su entrambe le sponde dell’Atlantico, a partire da Riley Walker, Michael Chapman festeggia cinquant’anni di carriera (come vuole anche il titolo), e non solo: prodotto da Steve Gunn, 50 è anche il trait d’union tra la stessa sensibilità in diverse generazioni. Consigliatissimo. (promemoria) Ricordiamo gli appuntamenti febbraio: sabato 11, sempre alle ore 17.00, la presentazione di Fireworks For Lonely Hearts, l’ultimo disco di Luca Milani. L’altro appuntamento è previsto per sabato 25 con la presentazione del romanzo di Nicola Mannuppelli, Merenda da Hadelman, con Claudio Sanfilippo, chitarra e voce. Non mancate, intanto, buona lettura e buon ascolto.