News Fiavet S_39_17ott2012 - FIAVET
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Fiavet Sardegna News Indice News Attualità News Norme e Tributi pag. 1 pag. 4 News Sardegna News Sardegna Attualità News Sardegna Trasporti News Sardegna Eventi pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 7 Fiavet Sardegna Via Dante, 30 08100 Nuoro Tel/Fax: 0784.39249 NEWS ATTUALITA’ Fisco in adv: arrivano i nuovi studi di settore "Quella del 22 ottobre sarà una partita molto delicata. Anche per la questione del Bancomat". Per Massimo Caravita, vicepresidente vicario Fiavet, la presentazione dei nuovi studi di settore sarà un passaggio particolarmente delicato per la distribuzione italiana. Tra 11 giorni, infatti, verranno presentati i nuovi studi di settore, che resteranno validi per i prossimi 3 anni. Ovvero, i parametri che potranno far finire i dettaglianti nel mirino del fisco. In particolare, Fiavet porta all'attenzione l'obbligo di accettazione del bancomat per importi oltre una certa soglia (ancora da fissare): "Questo provvedimento – afferma Caravita – ridurrà la marginalità delle agenzie. E gli studi di settore devono tenerne conto". Dopo il 22 ottobre, le associazioni di categoria potranno proporre le loro modifiche prima dell'entrata in vigore, "prevista il 5 novembre", precisa ancora Caravita. "Bisogna tenere contro – aggiunge ancora il vicepresidente Fiavet – che gli studi di settore riguarderanno circa 8mila agenzie di viaggi in tutta Italia, ovvero la stragrande maggioranza". www.fiavetsardegna.it Fiavet sull'aumento dell'Iva: "Consumi ancora penalizzati" [email protected] "L'ennesima cattiva notizia che colpisce le imprese dell'intermediazione turistica". Questo il secco commento di Fortunato Giovannoni (nella foto), presidente Fiavet, sull'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento. Come facilmente intuibile, non sono mancate le reazioni del comparto turistico alla decisione del Consiglio dei Ministri di ricorrere alla leva dell'Imposta sul valore aggiunto. L'associazione di categoria delle agenzie di viaggi, con una nota, mette in particolare rilievo l'effetto sulla propensione all'acquisto: il provvedimento, si afferma nel comunicato, "penalizzerà ulteriormente i consumi degli italiani, già in forte calo a causa della fase recessiva in cui versa l’economia del nostro Paese". Ma gli effetti, secondo Fiavet, non riguarderanno solo i viaggi dalla Penisola: anche l'incoming potrebbe essere sotto tiro, dal momento che l'innalzamento dell'Iva, si legge ancora nella nota, "contribuirà ad aggravare ancora di più il gap competitivo che l’Italia sconta rispetto agli altri Paesi europei". Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012 Il Bel Paese? Non si sa vendere Il piano per il rilancio del settore turistico è pronto per il visto di Monti. Ma per colmare i punti deboli, dalla promozione inefficace agli scarsi collegamenti aerei, servono soldi. Che il ministro Gnudi non sa dove prendere Promozione inefficace, alberghi troppo piccoli, collegamenti inadeguati, balzelli controproducenti: hai voglia a dire che l'Italia è meta turistica per definizione. L'impietoso elenco delle manchevolezze è stato stilato da Boston Consulting Group, incaricato dal ministro Piero Gnudi di realizzare il piano nazionale di rilancio di un settore che produce il 10 per cento del Pil e conta 2,2 milioni di occupati. Uno studio quasi gratuito: 30 mila euro per "Destination Italy 2020", sul modello del lavoro svolto per la Francia di Sarkozy quattro anni fa. "Per noi è questione di prestigio" dicono alla BCG dopo aver vinto una gara a invito con altri colossi della consulenza come McKinsey e Booz Allen. Ora il piano è pronto, le Regioni hanno fatto le loro osservazioni e il ministro lo porterà a Monti per il visto finale. Se tutto filerà liscio, lo presenterà ufficialmente a gennaio: praticamente, in piena campagna elettorale. Chi verrà dopo, è evidente, potrebbe anche disconoscerlo. Ma soprattutto: quanti soldi ci vogliono, e dove li si recupera? Gnudi gioca a carte coperte, confidando nel recupero di fondi strutturali europei per l'innovazione e sperando che dal cilindro governativo salti fuori almeno qualche milione per le campagne promozionali verso i Paesi dalle economie emergenti, i "soliti" Bric. Il piano, frutto di una vasta concertazione – stavolta sono stati sentiti proprio tutti, dalle associazioni di categoria alle banche, alle compagnie aeree – parte dall'analisi dei flussi e dalle debolezze strutturali per poi formulare un ventaglio di proposte. I temi sono molti, ma è dall'assenza di una governance, di un Sistema paese per il turismo, che si è partiti. I guasti dell'era Brambilla, certo, ma non solo: ben pochi governi hanno in passato considerato strategico il turismo, tanto che quello che si discute in queste settimane è il primo vero piano di settore. Governance significa ripartire da un'idea chiara. Per Gnudi, è questa: il brand Italia va promosso congiuntamente. E all'Enit spetta la cabina di regia. Facile a dirsi: in questi anni, l'ente è stato un carrozzone, megastipendi e vita da pascià nelle sedi estere. E le Regioni? Ognuna per conto suo, in ordine sparso, spesso in aperta concorrenza mentre Spagna e Francia mettevano la freccia. La riforma federale del 2001 aveva assegnato competenza esclusiva alle Regioni sulla promozione turistica e questo, a detta di molti, (Gnudi in primis) ha prodotto sprechi di risorse e parcellizzazione d'iniziative. "Per mercati come la Cina ?€“ ha detto il ministro ?€“ bisognerebbe promuovere non l'Italia, ma l'Europa nel suo insieme". Risultato, il Governo ha appena stabilito che il turismo è "materia concorrente" tra Stato e Regioni: si apre un nuovo fronte, tutt'altro che collaborativo. Quanto all'Enit, riparte dal suo nuovo vertice: Iva, mossa a sorpresa Aumento da luglio 2013 Colpo di scena: il Governo Monti, a sorpresa, ha deciso l'aumento dell'Iva da luglio 2013. Una doccia fredda, visto che negli ultimi giorni l'esecutivo sembrava aver escluso un ulteriore rialzo dell'imposta sul valore aggiunto. La mossa, secondo quanto riportato dagli organi di informazione, andrebbe a compensare il ribasso di un punto dell'Irpef per le due aliquote più basse. I provvedimenti sono stati inseriti all'interno della legge di stabilità, approvata ieri notte all'una dal Governo. La decisione di rincarare la dose sull'Iva probabilmente non mancherà di suscitare reazioni da parte del settore turistico. Già il precedente ritocco delle aliquote, con il passaggio dal 20 al 21 per cento, aveva scaldato il dibattito tra le agenzie di viaggi. Ora la vicenda si andrebbe a ripetere, con il salto al 22 per cento. Ad accedere gli animi, prima ancora dell'impatto strettamente economico, erano state le questioni tecniche legate all'adeguamento delle aliquote. Pagina 2 Pier Luigi Celli alla presidenza e Andrea Babbi alla direzione generale. Nomine piaciute a tutti o quasi, ma servono i fondi. Il bilancio è precipitato dai 49 milioni del 2009 ai 19 scarsi di quest'anno, di cui solo sei per la promozione. I soldi non dovrebbero più servire a macchinoni e viaggi all'estero, ma a rilanciare il Sistema Italia. Ad esempio: campagne di marketing mirate sui nuovi mercati, di concerto con le Regioni. Tutte insieme, ma ognuna a promuovere il suo. In un certo senso, anche per Internet dovrebbe andare così: dopo il flop del costosissimo e inefficientissimo portale Italia.it, al ministero si sono rassegnati a un rilancio da austerity (cancellare l'appalto avrebbe comportato il pagamento di alte penali) aumentando le informazioni in più lingue, sviluppando Apps per smartphone e progettando una sinergia con i siti regionali. Sul fronte della promozione c'è chi, come il presidente della Fiavet Fortunato Giovannoni, evidenzia il marasma delle classificazioni alberghiere che complica la vendita dei pacchetti da parte delle agenzie di viaggio; chi, come la Regione Friuli, se la prende con la riforma Fornero che ha cancellato i contratti stagionali per giovani nel comparto turistico (ma lasciandoli in agricoltura) e chi - come Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - chiede che il ministero venga finalmente dotato di un suo portafoglio. Governo Monti Il giudizio delle agenzie Hanno pagato l'Imu, compilato la documentazione per lo Spesometro e lasciato sul campo un po' di clientela intimorita dai controlli fiscali. Ma ora vogliono la crescita. Gli agenti di viaggi italiani, interpellati dal sondaggio lanciato da TTG Italia pubblicato sul numero di oggi, in distribuzione e online, tracciano in questo modo il bilancio di un anno di Governo tecnico. L'esame ai professori si chiude con un giudizio nel complesso molto severo: burocrazia aumentata, meno gente in agenzia e, soprattutto, poca fiducia che la ripresa possa concretizzarsi già nel 2013. Un dato che, ovviamente, diventa segna tangibile della difficoltà per gran parte degli addetti ai lavori. Sul banco degli imputati anche la burocrazia, messa all'indice dal 97,5 per cento di quelli che hanno risposto al sondaggio. Inoltre, oltre due terzi dei dettaglianti ritiene che il peso degli adempimenti di legge è decisamente incrementato. Il servizio completo con i risultati del sondaggio, le statistiche e le tabelle su TTG Italia numero 74, in distribuzione e online Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012 Contrastante il giudizio del presidente Federalberghi sulle misure varate questa notte dal cdm Bocca: ok riduzione Irpef e modifica titolo V, male aumento iva E' contrastante il parere di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi sulle misure varate questa notte dal consiglio dei ministri. "Da un lato - enfatizza Bocca - riteniamo infatti negativo l'aumento dell'iva, che oltre a ridurre ulteriormente il giro d'affari del settore, porrà l'Italia turistica ai margini di un mercato che vede nell'esposizione delle tariffe l'unica arma di competitività riconosciuta a livello globale dalla clientela, in una fase di recessione quale l'attuale. Dall'altro - aggiunge - plaudiamo alla limatura delle aliquote Irpef per le fasce meno abbienti ed alla modifica del Titolo V della Costituzione che ristabilisce le condizioni per sviluppare politiche di sistema, pur garantendo l'opportuno coinvolgimento delle Regioni. A questo punto conclude - auspichiamo che venga accolta anche la nostra ulteriore richiesta per la nascita di un ministero del Turismo con portafoglio, che dia concreto avvio ad una reale fase di riorganizzazione e promozione del settore". Accordo Enit-Ice, lavoro di squadra sull'estero Razionalizzare e fare sistema. È questo il duplice obiettivo dell'accordo firmato oggi dall'Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e dall'Enit, l'Agenzia nazionale del turismo. L'intesa prevede una riorganizzazione degli enti, voluta dal decreto sviluppo 2012, e risponde, secondo i due presidenti presenti alla firma, sia a logiche strategiche che alla necessità di ottimizzazione delle risorse. "Abbiamo bisogno di crescere e conquistare nuovi mercati, evitando però un'eccessiva dispersione – spiega Pier Luigi Celli (nella foto), presidente Enit – e il lavoro di squadra che stiamo attuando ci permetterà di raggiungere molti traguardi”. E alla domanda su quanto si riuscirà a risparmiare grazie all'operazione, il presidente dell'Enit rivela: “Parliamo di centinaia di migliaia di euro, una quota che potremo mettere a disposizione del turismo in Italia e della sua promozione”. Le prime sedi ad ospitare gli Uffici congiunti Ice-Enit saranno quelle di Sidney, San Paolo, Shangai, Dubai, Mumbai e Varsavia. “Questo è solo l'inizio – precisa Riccardo Monti, presidente dell'Ice – perché presto ne seguiranno altre, in un'ottica di sistema che metta a fattor comune tutte le strutture e le competenze a supporto del Made in Italy”. Il turismo torna allo Stato: la modifica del Titolo V Con un colpo a sorpresa il Governo ha approvato un decreto legge costituzionale che prevede la modifica del titolo V della Costituzione. E il mondo del turismo subito applaude. In sostanza, secondo il Ddl, il turismo diventerebbe materia di legislazione concorrente, ossia non sarebbe più competenza unica delle Regioni, ma vedrebbe legiferare anche lo Stato. In pratica, lo Stato stabilirebbe i principi fondamentali, mentre alla Regioni sarebbe concessa la possibilità di legiferare all'interno dei paletti fissati dal Governo centrale. All'interno dell'ambito turismo, nella modifica del Titolo V, rientrano anche piatti sufficientemente ricchi da scatenare le prime reazioni, ossia i porti lacuali e fluviali, ma soprattutto i porti marittimi e gli aeroporti civili. Alla notizia dell'approvazione del decreto, i rappresentati del turismo hanno subito espresso pareri positivi. “Con la riforma del Titolo V della Costituzione, finalmente il turismo torna materia concorrente, consentendo nuovamente allo Stato di emanare linee guida vincolanti per riprendere in mano la governance di un settore strategico che, in questi ultimi undici anni, è stato penalizzato da politiche frammentate, con conseguente dispersione di risorse, da un'assenza di coordinamento a livello centrale, nonché da una forte conflittualità tra Stato e Regioni" ha dichiarato Nardo Filippetti, presidente di Astoi Confindustria Viaggi. Che aggiunge: "Ci auguriamo che questo provvedimento possa costituire il giusto ponte anche per attuare finalmente una promozione univoca del brand Italia, cosa oggi più che mai necessaria ed improcrastinabile". Sulla stessa linea di Filippetti anche Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: “La modifica del Titolo V ristabilisce le condizioni per sviluppare politiche di sistema" dice, e Renzo Iorio, presidente di Federturismo: “Dopo undici anni, l’approvazione di questo disegno di legge costituzionale è un passo di grande importanza per il recupero di competitività ed attrattività della destinazione Italia. È una decisione che auspicavamo da anni e che ci auguriamo possa consentire una più razionale ed efficace azione pubblica e utilizzo delle risorse". Iorio sottolinea inoltre anche la questione legata ai porti ed aeroporti: “L’attribuzione allo Stato della legislazione concorrente anche in materia di porti e aeroporti, reti di trasporto e navigazione pone le basi per una coerente politica nazionale di sostegno alla competitività dell’Italia e delle sue destinazioni turistiche". Di parere diametralmente opposto sono invece le Regioni. Un comunicato congiunto della Conferenza delle Regioni parla di un errore del Governo nel prevedere un intervento unilaterale in materia. “Riaffermiamo – si legge nel comunicato -, come ha sempre sostenuto, che il problema fondamentale risiede nel non aver dato compiutezza ed equilibrio al disegno di autonomia e federalismo proclamato in più occasioni, nel cui quadro andava affrontata anche la revisione del Titolo V della Costituzione. Un approccio che ha prodotto squilibri anche in relazione all’attuazione delle politiche di cui è opportuno si faccia carico l’intera filiera delle istituzioni. Per questi motivi riteniamo un errore l’intervento unilaterale del Governo". Vacanze truffa: le vittime in tribunale Buoni vacanze mai richiesti e mai utilizzati, ma comunque da pagare. La storia arriva dal Trentino Alto-Adige e riporta nelle aule di tribunale il mondo dei viaggi e delle vacanze. Al centro della vicenda una truffa che, secondo quanto riportato da trentinocorrierealpi.gelocal.it, avrebbe coinvolto diverse persone. Una delle quali, un farmacista di Cembra, avrebbe accettato di raccontare la sua storia in tribunale. Pagina 3 Oggetto del contendere, alcuni buoni viaggio che sarebbero stati offerti tramite una telefonata. La proposta sarebbe stata rifiutata ma, nonostante questo, in base a quanto dichiarato dall'uomo i coupon sarebbero stati ugualmente spediti tramite raccomandata. Con la richiesta di pagare un importo pari a 365 euro. Ora l'udienza è stata rinviata: ma, afferma il sito web, tramite internet si sarebbero scoperto un lungo elenco di vittime, in varie parti d'Italia. Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012 Le incognite degli operatori «Un inverno da decifrare» Quando l'autunno diventa ben più caldo dell'estate. I tour operator hanno archiviato un'alta stagione che, sebbene previsioni a dir poco nefaste, si è conclusa riservando anche qualche sorpresa positiva. Ma la navigazione a vista (dovuta al last minute diventato sempre più last second), insieme a un inevitabile abbassamento dei prezzi per far gola ai clienti timorosi di batoste fiscali, non hanno di certo dato modo alle aziende di programmare a lungo termine. E così, le incognite che attanagliavano i manager del tour operating della Penisola prima dell'estate, si sono riproposte, intatte, con l'arrivo della stagione autunnale. Stagione senza fine "Lo sappiamo tutti: sarà un autunno difficilissimo". Rompe gli indugi Isabella Candelori, direttore vendite di InViaggi, che rispolvera la calma come valore per affrontare la stagione: "Noi tour operator dobbiamo avere sangue freddo e razionalizzare le scelte". In linea il pensiero di Guido Ostana, direttore commerciale di Settemari, che ammette: "L'estate qualche ferita l'ha lasciata e andiamo verso un inverno che non sarà assolutamente facile". Oltre ai timori per un mercato che non dà certezze, vi è un altro punto su cui gli operatori sposano una singolare unanimità: riposizionare i prodotti al giusto prezzo. ‘Meno vendite per tutti, ma più sane', potrebbe essere uno slogan per un'ipotetica campagna stagionale degli operatori, al fine di evitare un inverno pieno di dolori. "Più si droga il mercato più diventa difficile tornare indietro", sintetizza Candelori. Che aggiunge: "È un peccato aumentare le vendite senza guadagnare marginalità, dobbiamo pensare tutti a questo; noi operatori in prima battuta ma anche le agenzie". Un giusto prezzo "Negli scorsi mesi abbiamo visto offerte fuori da ogni logica", ribadisce Ostana, che invita a dosare l'immissione di prezzi stracciati. "Per l'inverno - ammette - abbiamo fatto un repricing delle quote estive, ma nell'alta stagione dobbiamo osare di più". Una visione che Stefano Pompili, direttore generale di Veratour, prova a fare diventare realtà. "Dobbiamo proporre il prezzo corretto in base a quanto il cliente è disposto a pagare: Veratour in alcuni mesi vende sottocosto ma, spalmato sull'anno, NEWS AGENZIE DI VIAGGIO Aumento dell'Iva: le conseguenze per le agenzie Acconto e saldo con aliquote Iva differenti. È questo il possibile scenario che potrebbe delinearsi dopo l'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto che, secondo il Decreto sviluppo approvato dal Governo Monti, scatterà dal primo luglio. In base a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, nel caso in cui venga pagato un acconto prima del primo luglio e il saldo dopo l'applicazione dell'aumento, al primo pagamento verrà applicata l'aliquota del 21 per cento, mentre per il secondo verrà calcolata un'Iva pari al 22 per cento. Una situazione che, nel mercato del turismo, non è infrequente, considerato che l'incremento scatterà proprio quando una consistente parte dei clienti avrà già prenotato il viaggio (e quindi versato un acconto) ma dovrà ancora saldare il conto complessivo. Per le prestazioni di servizi in generale, precisa ancora il quotidiano finanziario, l'aliquota Iva da applicare va stabilita in base alla data dell'atto di pagamento del corrispettivo: per i bonifici bancari o postali questa corrisponde al momento in cui si riceve la comunicazione dell'avvenuto accreditamento delle somme; per gli assegni, invece, la data cui far riferimento è quella in cui il titolo di credito entra nella disponibilità del creditore. Pagina 4 Contanti in adv: ok agli acconti sotto i mille euro il giusto prezzo di un prodotto deve consentire di avere dei margini". Massimo D'Eredità, neo d.g. de Il Diamante, sostiene: "Il tempo dei t.o. assemblatori è finito: il plus deve essere professionalità e un approccio artigianale, il prodotto immesso sul mercato deve potersi realmente differenziare". In casa Valtur, la ricetta che ha portato a chiudere un'estate in terreno positivo, la spiega il direttore commerciale Gabriele Rispoli. "Un pricing flessibile da rivedere a seconda dei riempimenti". Formula che però non è adattabile a tutte le destinazioni: "È estremamente difficile mantenere questa tattica sul long haul". Destinazioni garanzia "L'inverno si gioca su destinazioni consolidate - spiega Candelori -: per noi vuol dire Canarie, Egitto e Kenya". Filosofia dei piccoli passi quella de I Viaggi di Atlantide, come spiega l'a.d. Pierre Radici. "Impegni bilanciati e adeguati al periodo poco florido sintetizza Radici -. Questo non vuol dire essere statici: abbiamo implementato le mete storiche e aperto nuove destinazioni, certo, ma serve un lavoro costante". NEWS NORME E TRIBUTI Le scadenze fiscali di fine ottobre Gli acconti fino ai 1.000 euro Scadenza del 22.10.2012 potranno essere incassati in contanti, Commercio elettronico - dichiarazione IVA anche se l’importo complessivo del Adempimento: viaggio supera la ‘soglia magica’ oltre Presentazione in forma telematica, al Centro la quale scatta l’obbligo della operativo di Pescara, di apposita dichiarazione tracciabilità del pagamento. trimestrale per le operazioni effettuate nel terzo Il chiarimento, secondo quanto trimestre dell'anno solare. riportato da Il Sole 24 Ore, è arrivato L'obbligo sussiste anche in caso di mancanza di direttamente dal Ministero operazioni nel trimestre. dell’Economia e delle Finanze, La dichiarazione deve contenere: proprio in relazione alla distribuzione - il numero di identificazione; turistica. La regola, seppure fornita in - l'ammontare delle prestazioni dei servizi riposta a un quesito inerente il elettronici effettuati nel periodo di riferimento, comparto del turismo, fornisce tuttavia distintamente per ciascuno Stato membro di un principio di condotta anche per gli domicilio o residenza dei committenti, al netto altri settori. dell'imposta sul valore aggiunto; In particolare, il Ministero ha chiarito - le aliquote ordinarie applicate in relazione allo che, dal momento che l’acconto e i Stato membro di domicilio o di residenza dei successivi frazionamenti dei committenti; pagamenti sono previsti dalla - l'ammontare dell'imposta sul valore aggiunto Didascalia che descrive l'immagine o la foto. normativa che regola il pacchetto spettante a ciascuno Stato membro. turistico, l’acconto e i successivi Soggetti: versamenti possono essere Soggetti domiciliati o residenti fuori dalla comunità corrisposti in contanti, purché non europea identificati ai fini Iva in Italia che superino la soglia dei 1000 euro. effettuano operazioni di commercio elettronico. Modalità: Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012 NEWS SARDEGNA NEWS SARDEGNA ATTUALITA’ Agricoltura e turismo, visioni di futuro Sassari - Il mondo della cooperazione può fungere da volano per il rilancio economico della Sardegna. In che modo però? Due i settori cruciali per il futuro dell'Isola: l'agricoltura ed il turismo, anzi, l'accoglienza. Venuta meno l'industria, le alternative sono solo queste. In particolare il turismo può svolgere il ruolo di traino dell'intera società sarda. Ma con nessuno spazio ai vecchi modelli legati al mattone. Al contrario, occorre puntare su una nuova idea di accoglienza, che non può prescindere da un rilancio strutturale dell'agricoltura e dei prodotti di qualità. Di questo e dello stato di salute del mondo della cooperazione nell'Isola si è parlato venerdì pomeriggio nella "sala dei cento" della sede della Camera di Commercio del nord Sardegna in via Roma in occasione del convegno "La Sardegna, visioni di futuro". Sono intervenuti Gianfranco Panai, presidente provinciale dell'Agci (Associazione Generale Cooperative Italiane), Sergio Cardia, presidente regionale Agci, Eugenio De Crescenzo, presidente nazionale Agci Solidarietà, Pasquale Brau, presidente Consorzio Tirso, Gavino Sini, presidente della Camera di Commercio, Nicola Sanna, assessore comunale alla Programmazione ed al Bilancio, Rosario Musmeci, assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Luigi Lotto, consigliere regionale (Pd), Matteo Tedde, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Alghero, il rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino, Maddalena Sanna, dell'Uepe (Ufficio Esecuzione Penale Esterna), Nina Guisu del Serd ed altri operatori del settore delle cooperative sociali. Un realtà positiva in Sardegna è costituita dalle Fattorie Sociali, 28 in tutto, ma neanche una in provincia di Sassari: 7 invece a Nuoro, 10 a Cagliari, 6 a Oristano. Sono un importante strumento di riabilitazione sociale, di produzione di manufatti tipici agricoli e della loro commercializzazione, ma fanno anche promozione turistica delle terre così "riconquistate". Le cooperative sociali infatti tra le loro finalità comprendono l'impiego di disoccupati, inoccupati e persone svantaggiate e le fattorie sociali possono svilupparsi meglio in luoghi come le terre pubbliche, demaniali e provinciali. Una sorta di proposta-provocazione questa. Un'altra realtà positiva è costituita dalle "aziende agricole biologiche e sociali" e dalle "fattorie didattiche", che sono quattro in provincia di Sassari (due nel territorio comunale, una ad Alghero ed una a Burgos) e 21 in tutto in Sardegna. «L'associazionismo è il punto di forza delle cooperative. Attorno a questo tema si possono costruire alleanze con gli enti locali e i sindacati, ma anche allargare la base produttiva a favore delle persone più deboli», ha spiegato Pasquale Brau, del Consorzio Tirso. Un ragionamento più ampio ha tentato di proporlo il presidente della Camera di Commercio, Gavino Sini. «Il sociale fa utilità, anche se magari non riusciamo a misurarlo all'interno del Pil. Adesso fare turismo è davvero più complicato, perché la concorrenza è spietata. Sono di ritorno da un tour in Cina e ad Hong Kong. Lì davvero tutto ha un ritmo diverso. Noi dobbiamo ritornare alla terra, con cui coniugare il nostro modello di turismo. E allora occorre cercare di fare tessuto, recuperando momenti di coesione e puntando sul valore della fiducia. Su questo elemento possiamo giocare la nostra carta». Mettere insieme invece prodotti naturali ed industria chimica può essere una soluzione all'attuale desertificazione produttiva in Sardegna. «Il concetto di fondo è che dobbiamo utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione per vivere oggi ma lasciando risorse alle generazioni future. Finora abbiamo ragionato considerando l'oro nero, petrolio e derivati, ed oro bianco, il latte per il formaggio e tutto il mondo agropastorale», ha ricordato l'assessore Nicola Sanna. «Adesso siamo di fronte ad un cambio di prospettiva. E visto che il petrolio sta finendo e non può essere sprecato per fare energia, dobbiamo ragionare anche su una chimica che può avere origine da prodotti naturali», ha aggiunto. Quello di venerdì era il terzo incontro in calendario. Entro l'anno ci sarà un'assemblea conclusiva che definirà gli scenari operativi. È quanto ha ricordato l'assessore Rosario Musmeci (la Provincia era tra i promotori del convegno, insieme ad Agci e Consorzio Tirso). «Creare un'alleanza tra cooperative significa superare una fase in cui ci si muoveva singolarmente. Un organismo unitario vuol dire che la cooperazione significa davvero fare impresa, non è economia di serie B. Oggi debole è il lavoro. Stiamo mettendo in campo un paradigma che prospetta scenari nuovi, con ricerca, sviluppo ed innovazione». L'agricoltura insomma rimane una garanzia e se si riuscità a legarla a un modello moderno di accoglienza turistica sarà davvero il futuro. Ma a condizione che la Regione supporti gli strumenti giusti. Pagina 5 NB la scadenza originaria è al 20/10 e slitta in quanto cade di sabato. La trasmissione della dichiarazione avviene in via telematica tramite il sito: www. Eservices.agenziaentrate.it Normativa di riferimento: - D.P.R. 26/10/1972 n. 633, art. 74 quinquies; - D.Lgs. 01/08/2003, n. 273; - Provv. Agenzia delle Entrate 08/10/2003; - Circolare 05/08/2004, n. 39/E. Sanzioni: Sanzione amministrativa: - tardiva o omessa presentazione di dichiarazione telematica: sanzione da euro 516 a euro 5.164 Scadenza del 23.10.2012 Comunicazione contratti di telefonia Adempimento: Comunicazione, all'Anagrafe tributaria, dei dati e delle notizie relativi ai contratti di servizi di telefonia, fissa, mobile e satellitare, relativamente alle utenze domestiche e ad uso pubblico, di cui all'art. 6, comma 1, lettera g-ter), del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 605. Soggetti: Operatori di telefonia fissa e mobile indicati all'art. 7, comma 6 D.P.R. 29 settembre 1973, n. 605 e imprese di assicurazione Modalità: Trasmissione esclusivamente in via telematica. La trasmissione avviene entro il 30 aprile di ciascun anno. Per la trasmissione delle comunicazioni relative all'anno 2011 il termine è stabilito al 23 ottobre 2012 (prorogato dal precedente termine del 30 settembre 2012). Normativa di riferimento: - D.P.R. 29/09/1973, n. 605, art. 6, comma 1; - Provvedimento 18/04/2012; - Provvedimento 6/9/2012. Scadenza del 29.10.2012 Prelievo erariale unico apparecchi da intrattenimento Adempimento: Versamento del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento. Il versamento riguarda la terza rata del V periodo contabile (settembre-ottobre), pari al 25% del PREU dovuto per il III periodo contabile (maggiogiugno). Soggetti: Esercenti attività di intrattenimento (concessionario di rete) ai quali Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato (AAMS) ha rilasciato il nulla osta per gli apparecchi e i congegni da divertimento per il gioco lecito di cui all'art. 110, co. 6, R.D. n. 773/1931 (TULPS) Modalità: NB la scadenza originaria è al 28/10 e slitta in quanto cade di domenica. Il versamento va fatto, utilizzando il Modello F24, esclusivamente in via telematica. Normativa di riferimento: - R.D. 18/06/1931, n. 773, art. 110 comma 6 Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012 «Stiamo insistendo sulla creazione dei "biodistretti"», ha spiegato Luigi Lotto, che fa parte della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale. Senza tralasciare l'aspetto importante della tutela e della promozione dei marchi di qualità. Ed il settore primario è l'unico che non può essere delocalizzato. NEWS SARDEGNA TRASPORTI Nuova continuità aerea, non prima di un anno È possibile una super proroga fino all’autunno 2013 sui voli per Roma e Milano. Intanto la Regione sollecita l’intervento dell’Enac per le inadempienze di Alitalia CAGLIARI. La nuova continuità territoriale aerea è ancora molto lontana. L’attesa durerà fino all’autunno del 2013, quando dovrebbe entrare a pieno regime dopo l’assegnazione dei bandi. Il ritardo rispetto agli annunci di qualche giorno fa, «Sarà operativa dalla prossime primavera», è evidente, ma il lungo e ormai sempre più probabile «vuoto» non sembra preoccupare l’Enac, che gestisce il traffico aereo. La transizione 2012-2013 – secondo alcune indiscrezioni – sarà garantita da una maxi proroga tecnica, che nelle ipotesi dovrebbe essere molto più vincolante per le compagnie rispetto a quella in scadenza il primo novembre di quest’anno. Stavolta l’ennesimo rinvio alla fine del 2013 sarebbe dovuto a un iter che sarà molto più lungo del previsto. Non per colpa della Regione, che continua a dire: «Entro la fine del mese, consegneremo al ministero lo schema della nuova gara, col dettaglio del numero di voli (da Alghero, Cagliari e Olbia verso Milano e Roma) e delle tariffe». Poi, come prevede la legge, spetterà proprio al ministero pubblicare il bando. Da quel momento, scatteranno i 30 giorni (dunque, intorno a gennaio o febbraio) di tempo per la presentazione delle offerte senza compensazioni – sono i contributi pubblici a favore delle compagnie – ma se nessuno parteciperà alla prima gara, sarà pubblicato un secondo bando, con altri sessanta giorni (cioè fino a maggio) per il deposito delle proposte al ribasso sulle stesse compensazioni proposte dalla Regione. Non è finita. Se non finirà come l’ultima volta, con le due gare andate deserte, sarà necessario almeno un altro mese per l’assegnazione definitiva e siccome, com’è prassi, il vincitore chiederà dai trenta fino a un massimo di sessanta giorni per adeguare la flotta, ecco perché – stando alle previsioni – la nuova continuità dovrebbe entrare a regime nell’autunno del 2013. Questo è il futuro,ma nel frattempo Regione ed Enac sono alle prese con un presente tutt’altro che tranquillo dopo i tagli annunciati per fine mese da Alitalia nei voli da Alghero e Cagliari per Milano-Malpensa e che hanno scatenato un’infinità di polemiche. Per questo ieri, l’ex compagnia di bandiera e Meridiana sono state convocate dal comitato paritetico (al tavolo Regione ed Enac) di monitoraggio dell’attuale continuità prorogata all’inizio dell’estate in attesa dei nuovi bandi. Ebbene, dal dossier che ha messo a confronto la stagione 2011 con quella in corso, è risultato: le due compagnie hanno ridotto i voli del 2 per cento su Cagliari, di poco più su Alghero fino a un meno nove per cento sull’Olbia-Fiumicino. Alitalia e Meridiana hanno risposto alle contestazioni con i soliti argomenti, aumento spropositato del costo del carburante, crisi economica e l’invadenza delle low cost sul mercato. Ma la Regione, che con l’attuale regime non ha nessun potere sanzionatorio, ha chiesto lo stesso l’intervento dell’Enac. Nei prossimi giorni, all’ente di controllo l’assessorato ai trasporti invierà una dettagliata relazione sul mancato rispetto di quanto previsto dal contratto scaduto ma comunque prorogato e firmato da Meridiana e anche da Alitalia, almeno così dovrebbe essere e questo fatto smentirebbe quanto denunciato lunedì dal deputato del Pdl Mauro Pili e cioè «l’ex compagnia pubblica è fuorilegge, perché vola senza autorizzazioni». Comunque, dopo il rapporto della Regione spetterà all’Enac indagare sulle ultime inadempienze ed eventualmente punire le compagnie. Proprio sul recente arbitrio di Alitalia nei voli da e per Alghero, i deputati sardi del Pd, primo firmatario Guido Melis, hanno presentato un’interrogazione al ministro Corrado Passera: «La compagnia – si legge – deve essere richiamata al rispetto degli accordi». Pagina 6 - D.P.R. 26/10/1972, n. 640, art. 14-bis - D.P.R. 30/12/1999, n. 544, art. 6 - D.L. 30/09/2003, n. 269 art. 39, conv. con modif. dalla L. 326/2003; - D.L. 04/07/2006, n. 223, art. 37, co. 49; - D.M. 12/04/2007. Codice tributo: - 5159: prelievo erariale unico ed interessi - V periodo contabile - sugli apparecchi e congegni da gioco di cui all'art. 110, c.6, del TULPS (ris. n. 239/E del 06/09/2007). Sanzioni: Sanzioni amministrative: - omesso o insufficiente versamento di imposte: sanzione pari al 30% dell'ammontare non versato; Scadenza del 31.10.2012 Tassa sulla occupazione di aree pubbliche TOSAP Adempimento: Pagamento della quarta rata della tassa sull'occupazione di spazi e aree pubbliche, in caso di importo superiore a 258,23 euro Soggetti: Titolari dell'atto di concessione o di autorizzazione o gli occupanti di fatto, anche abusivi, di aree pubbliche Modalità: Il versamento va fatto, utilizzando un c/c postale intestato al Comune o direttamente presso il concessionario della riscossione, nonché tramite il modello F24 nei comuni che hanno sottoscritto l'apposita convenzione con l'Agenzia delle Entrate. Normativa di riferimento: - D.Lgs. 15/11/1993, n. 507, art. 50 Codice tributo: In caso di versamento con modello F24: - 3931: tassa-canone per l'occupazione permanente di spazi ed aree pubbliche Tosap/Cosap (risoluzione n. 74 del 18/05/2004); - 3932: tassa/canone per l'occupazione temporanea di spazi ed aree pubbliche Tosap/Cosap (risoluzione n. 74/E del 18/05/2004); - 3933: tassa/canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche - Tosap/Cosap - interessi (risoluzione n. 74/E del 18/05/2004); -3934: tassa/canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche - Tosap/Cosap - sanzioni (risoluzione n. 74/E del 18/05/2004). Sanzioni: Sanzioni amministrative: - omesso o insufficiente versamento della tassa: sanzione dal 100 al 200% dell'ammontare non versato con un minimo di euro 51,65. Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012 Continuità, approvati i nuovi indirizzi In alta stagione sconti solo per i sardi La nuova continuità aerea dovrebbe permettere a tutti di raggiungere l'Isola spendendo le stesse cifre fatta eccezione per il periodo clou dell'estate Le agevolazioni ci saranno, ma in alta stagione solo per i sardi. E' questa la cifra della nuova continuità aerea che, dopo un iter burocratico la cui conclusione è attesa per la fine del 2013, dovrebbe permettere a tutti di raggiungere l'Isola spendendo le stesse cifre. Cappellacci si augura che la nuova continuità dia una spinta al turismo, fermo restando un altro obiettivo: "Riuscire a confermare le tariffe per Roma e Milano, su cui la Regione investirà circa 50 milioni, e permettere ai sardi di viaggiare con tariffe agevolate anche in attesa del bando". La Giunta regionale ieri ha approvato gli indirizzi per individuare dei nuovi oneri di servizio pubblico sulle sei rotte della continuità territoriale CT1, cioè da Cagliari, Alghero e Olbia per Roma e Milano e viceversa. Sostanzialmente si confermano le tariffe in essere, anche se l'assessore ai Trasporti Christian Solinas spera che "l'agevolazione possa prevedere uno sconto ulteriore". C'è un'altra novità: "L'introduzione di meccanismi sanzionatori che garantiscano la qualità del servizio", dice il governatore Ugo Cappellacci. Ancora Solinas: "Serviva l'indirizzo della Giunta, che si è espressa sul mantenimento della destagionalizzazione, con tariffa unica per il più lungo periodo possibile, individuando comunque i tetti massimi per i non residenti negli altri periodi". Continuità territoriale, si torna all'anno zero La denuncia di Antonio Attili, il padre della legge del 2001. "I sardi hanno risparmiato tre miliardi di euro in dieci anni, depotenziare questo strumento è un delitto. E bisogna imporre allo Stato di finanziarlo". Una sola tariffa per i residenti, almeno due, differenziate tra alta e bassa stagione, per i non residenti. Con le decisioni della Regione la continuità territoriale torna all'anno zero. "Un delitto", secondo l'ex parlamentare del Pds Antonio Attili, il padre della legge che nel 2001 la istituì. "Con la legge sulla continuità territoriale - spiega Attili - dal 2001 si sono risparmiati 3 miliardi di euro, 300 milioni, con quasi 36 milioni di persone che in 12 anni sono state trasportate da e per la Sardegna". Cifre che da sole chiariscono perché il depotenziamento di questo strumento può essere considerato appunto un delitto. Forse favorito da una politica regionale fatta di annunci e rinvii, dove si comincia con la voce grossa e poi si finisce con l'adeguarsi alle richieste delle compagnie. Dimenticando però,alcune semplici regole di mercato: "La gestione del bando sulla continuità territoriale - dice Attili - è stata disastrosa - anche se arrivati a questo punto la retromarcia della Regione può avere effetti positivi. Il braccio di ferro con le compagnie ha infatti solo determinato un grave ritardo che allunga i tempi tecnici per la pubblicazione del bando e lascia i sardi in una situazione di incertezza". Il fatto che finalmente si sia sbloccata la situazione di stallo è salutato con favore dai tecnici del settore. "Pragmaticamente dico che visto che la tariffa unica non ha portato alcun risultato, ben venga questa rimodulazione – osserva Raffaele Ciaravola, manager commerciale dell'aeroporto di Alghero – anche se il vero problema resta la cosiddetta “Continuità territoriale 2”, cioè sui collegamenti per le destinazioni che non siano Roma e Milano". Si tratta delle 16 rotte che collegano Cagliari, Olbia e Alghero con gli aeroporti di Torino, Verona, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo. Questa continuità territoriale 2 (Ct2) è slegata dalla prima che è sottoposta a gara per l'assegnazione degli oneri di servizio per i collegamenti su Roma e Milano. La Regione aveva raggiunto un accordo con Alitalia e Meridiana per la proroga fino al prossimo 27 ottobre: ma ad oggi non si conoscono le strategie per il futuro. Con quali soldi si potranno garantire rotte che da sempre sono antieconomiche per le due compagnie, ma rimangono fondamentali per garantire il diritto alla mobilità dei sardi? "Sono sicuro che le compagnie sceglieranno le compensazioni – spiega Attili – per cui la Regione dovrà tirare fuori 57 milioni e mezzo di euro all'anno. Senza quei soldi non si avranno altre risorse per la Ct2. Ecco perché la Regione deve imporre allo Stato di pagare per la continuità territoriale dei sardi". NEWS SARDEGNA EVENTI Workshop a Parigi e Varsavia per promuovere l’offerta turistica isolana L’ assessorato regionale del Turismo sta organizzando due Workshop per presentare e proporre ai buyer francesi e polacchi l’offerta degli operatori turistici isolani. Il due Workshop fanno parte delle attività programmate all’interno del Por Fesr 2007-2013. Il workshop di Parigi si terrà il 13 novembre presso l’Hotel Banke, rue Lafayette 20, e si svolgerà secondo il seguente programma: - ore 16,30 - conferenza stampa per i giornalisti accreditati dall’Enit e presentazione della Sardegna con un focus tematico sul turismo nautico; - ore 18/21 - Incontro con le agenzie di viaggio e con i tour operator accreditati dall’Enit (agenzia nazionale del turismo). Il workshop di Varsavia si terrà il 15 novembre presso l’Hotel Intercontinental Warsaw, Emilii Plater 49 e si svolgerà secondo il seguente programma: -ore 14 - incontro con le agenzie di viaggio e con i tour operator accreditati dall’ENIT. -ore 17 - conferenza stampa per i giornalisti accreditati dall’ENIT e presentazione della Sardegna con un focus tematico sul turismo religioso. Ai lavori del workshop potranno partecipare: le strutture ricettive classificate, i consorzi turistici, le agenzie di viaggio, le società di servizi turistici, le associazioni di agriturismi, le associazioni di B&B. Ogni operatore accreditato avrà a disposizione uno spazio per gli incontri con i buyers; saranno a carico dei partecipanti le spese di viaggio, soggiorno e spedizione del materiale. Per partecipare occorre compilare e inviare la scheda di adesione al numero di fax 070 606 7292 e all’indirizzo email [email protected] entro il prossimo 26 ottobre. Il costo di partecipazione per ciascun workshop è di 100 euro per singole aziende e 150 euro per consorzi turistici e aggregazioni, catene di hotel con oltre 250 camere. Pagina 7 Pagina 9 Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012