News Fiavet S_39_17ott2012 - FIAVET

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News Fiavet S_39_17ott2012 - FIAVET
Fiavet Sardegna News
Indice
News Attualità
News Norme e Tributi
pag. 1
pag. 4
News Sardegna
News Sardegna Attualità
News Sardegna Trasporti
News Sardegna Eventi
pag. 5
pag. 5
pag. 6
pag. 7
Fiavet Sardegna
Via Dante, 30
08100 Nuoro
Tel/Fax: 0784.39249
NEWS ATTUALITA’
Fisco in adv: arrivano
i nuovi studi di settore
"Quella del 22 ottobre sarà una partita molto
delicata. Anche per la questione del
Bancomat".
Per
Massimo
Caravita,
vicepresidente vicario Fiavet, la presentazione
dei nuovi studi di settore sarà un passaggio
particolarmente delicato per la distribuzione
italiana.
Tra 11 giorni, infatti, verranno presentati i
nuovi studi di settore, che resteranno validi per
i prossimi 3 anni. Ovvero, i parametri che
potranno far finire i dettaglianti nel mirino del
fisco.
In particolare, Fiavet porta all'attenzione
l'obbligo di accettazione del bancomat per
importi oltre una certa soglia (ancora da
fissare): "Questo provvedimento – afferma
Caravita – ridurrà la marginalità delle agenzie.
E gli studi di settore devono tenerne conto".
Dopo il 22 ottobre, le associazioni di categoria
potranno proporre le loro modifiche prima
dell'entrata in vigore, "prevista il 5 novembre",
precisa
ancora
Caravita.
"Bisogna tenere contro – aggiunge ancora il
vicepresidente Fiavet – che gli studi di settore
riguarderanno circa 8mila agenzie di viaggi in
tutta Italia, ovvero la stragrande maggioranza".
www.fiavetsardegna.it
Fiavet sull'aumento dell'Iva:
"Consumi ancora penalizzati"
[email protected]
"L'ennesima cattiva notizia che colpisce le
imprese dell'intermediazione turistica". Questo
il secco commento di Fortunato Giovannoni
(nella foto), presidente Fiavet, sull'aumento
dell'Iva dal 21 al 22 per cento.
Come facilmente intuibile, non sono mancate
le reazioni del comparto turistico alla decisione
del Consiglio dei Ministri di ricorrere alla leva
dell'Imposta
sul
valore
aggiunto.
L'associazione di categoria delle agenzie di
viaggi, con una nota, mette in particolare
rilievo l'effetto sulla propensione all'acquisto: il
provvedimento, si afferma nel comunicato,
"penalizzerà ulteriormente i consumi degli
italiani, già in forte calo a causa della fase
recessiva in cui versa l’economia del nostro
Paese".
Ma gli effetti, secondo Fiavet, non
riguarderanno solo i viaggi dalla Penisola:
anche l'incoming potrebbe essere sotto tiro,
dal momento che l'innalzamento dell'Iva, si
legge ancora nella nota, "contribuirà ad
aggravare ancora di più il gap competitivo che
l’Italia sconta rispetto agli altri Paesi europei".
Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012
Il Bel Paese? Non si sa vendere
Il piano per il rilancio del settore turistico è
pronto per il visto di Monti. Ma per colmare i
punti deboli, dalla promozione inefficace
agli scarsi collegamenti aerei, servono soldi.
Che il ministro Gnudi non sa dove prendere
Promozione inefficace, alberghi troppo piccoli,
collegamenti
inadeguati,
balzelli
controproducenti: hai voglia a dire che l'Italia è
meta turistica per definizione. L'impietoso
elenco delle manchevolezze è stato stilato da
Boston Consulting Group, incaricato dal
ministro Piero Gnudi di realizzare il piano
nazionale di rilancio di un settore che produce il
10 per cento del Pil e conta 2,2 milioni di
occupati. Uno studio quasi gratuito: 30 mila
euro per "Destination Italy 2020", sul modello
del lavoro svolto per la Francia di Sarkozy
quattro anni fa. "Per noi è questione di
prestigio" dicono alla BCG dopo aver vinto una
gara a invito con altri colossi della consulenza
come
McKinsey
e
Booz
Allen.
Ora il piano è pronto, le Regioni hanno fatto le
loro osservazioni e il ministro lo porterà a Monti
per il visto finale. Se tutto filerà liscio, lo
presenterà
ufficialmente
a
gennaio:
praticamente, in piena campagna elettorale. Chi
verrà dopo, è evidente, potrebbe anche
disconoscerlo. Ma soprattutto: quanti soldi ci
vogliono, e dove li si recupera? Gnudi gioca a
carte coperte, confidando nel recupero di fondi
strutturali europei per l'innovazione e sperando
che dal cilindro governativo salti fuori almeno
qualche milione per le campagne promozionali
verso i Paesi dalle economie emergenti, i "soliti"
Bric.
Il piano, frutto di una vasta concertazione –
stavolta sono stati sentiti proprio tutti, dalle
associazioni di categoria alle banche, alle
compagnie aeree – parte dall'analisi dei flussi e
dalle debolezze strutturali per poi formulare un
ventaglio di proposte. I temi sono molti, ma è
dall'assenza di una governance, di un Sistema
paese per il turismo, che si è partiti. I guasti
dell'era Brambilla, certo, ma non solo: ben
pochi governi hanno in passato considerato
strategico il turismo, tanto che quello che si
discute in queste settimane è il primo vero
piano di settore. Governance significa ripartire
da un'idea chiara. Per Gnudi, è questa: il brand
Italia va promosso congiuntamente. E all'Enit
spetta la cabina di regia. Facile a dirsi: in questi
anni, l'ente è stato un carrozzone, megastipendi e vita da pascià nelle sedi estere. E le
Regioni? Ognuna per conto suo, in ordine
sparso, spesso in aperta concorrenza mentre
Spagna e Francia mettevano la freccia.
La riforma federale del 2001 aveva assegnato
competenza esclusiva alle Regioni sulla
promozione turistica e questo, a detta di molti,
(Gnudi in primis) ha prodotto sprechi di risorse
e parcellizzazione d'iniziative. "Per mercati
come la Cina ?€“ ha detto il ministro ?€“
bisognerebbe promuovere non l'Italia, ma
l'Europa nel suo insieme". Risultato, il Governo
ha appena stabilito che il turismo è "materia
concorrente" tra Stato e Regioni: si apre un
nuovo fronte, tutt'altro che collaborativo.
Quanto all'Enit, riparte dal suo nuovo vertice:
Iva, mossa a sorpresa
Aumento da luglio 2013
Colpo di scena: il Governo Monti, a sorpresa, ha deciso
l'aumento dell'Iva da luglio 2013. Una doccia fredda, visto che
negli ultimi giorni l'esecutivo sembrava aver escluso un ulteriore
rialzo
dell'imposta
sul
valore
aggiunto.
La mossa, secondo quanto riportato dagli organi di informazione,
andrebbe a compensare il ribasso di un punto dell'Irpef per le
due aliquote più basse. I provvedimenti sono stati inseriti
all'interno della legge di stabilità, approvata ieri notte all'una dal
Governo.
La decisione di rincarare la dose sull'Iva probabilmente non
mancherà di suscitare reazioni da parte del settore turistico. Già
il precedente ritocco delle aliquote, con il passaggio dal 20 al 21
per cento, aveva scaldato il dibattito tra le agenzie di viaggi. Ora
la vicenda si andrebbe a ripetere, con il salto al 22 per cento. Ad
accedere gli animi, prima ancora dell'impatto strettamente
economico, erano state le questioni tecniche legate
all'adeguamento delle aliquote.
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Pier Luigi Celli alla presidenza e Andrea
Babbi alla direzione generale. Nomine
piaciute a tutti o quasi, ma servono i fondi. Il
bilancio è precipitato dai 49 milioni del 2009
ai 19 scarsi di quest'anno, di cui solo sei per
la promozione. I soldi non dovrebbero più
servire a macchinoni e viaggi all'estero, ma a
rilanciare il Sistema Italia. Ad esempio:
campagne di marketing mirate sui nuovi
mercati, di concerto con le Regioni. Tutte
insieme, ma ognuna a promuovere il suo. In
un certo senso, anche per Internet dovrebbe
andare così: dopo il flop del costosissimo e
inefficientissimo portale Italia.it, al ministero
si sono rassegnati a un rilancio da austerity
(cancellare l'appalto avrebbe comportato il
pagamento di alte penali) aumentando le
informazioni in più lingue, sviluppando Apps
per smartphone e progettando una sinergia
con
i
siti
regionali.
Sul fronte della promozione c'è chi, come il
presidente
della
Fiavet
Fortunato
Giovannoni, evidenzia il marasma delle
classificazioni alberghiere che complica la
vendita dei pacchetti da parte delle agenzie
di viaggio; chi, come la Regione Friuli, se la
prende con la riforma Fornero che ha
cancellato i contratti stagionali per giovani nel
comparto turistico (ma lasciandoli in
agricoltura) e chi - come Bernabò Bocca,
presidente di Federalberghi - chiede che il
ministero venga finalmente dotato di un suo
portafoglio.
Governo Monti Il giudizio delle agenzie
Hanno pagato l'Imu, compilato la documentazione per lo Spesometro e
lasciato sul campo un po' di clientela intimorita dai controlli fiscali. Ma ora
vogliono
la
crescita.
Gli agenti di viaggi italiani, interpellati dal sondaggio lanciato da TTG Italia
pubblicato sul numero di oggi, in distribuzione e online, tracciano in questo
modo
il
bilancio
di
un
anno
di
Governo
tecnico.
L'esame ai professori si chiude con un giudizio nel complesso molto severo:
burocrazia aumentata, meno gente in agenzia e, soprattutto, poca fiducia
che la ripresa possa concretizzarsi già nel 2013. Un dato che, ovviamente,
diventa segna tangibile della difficoltà per gran parte degli addetti ai lavori.
Sul banco degli imputati anche la burocrazia, messa all'indice dal 97,5 per
cento di quelli che hanno risposto al sondaggio. Inoltre, oltre due terzi dei
dettaglianti ritiene che il peso degli adempimenti di legge è decisamente
incrementato.
Il servizio completo con i risultati del sondaggio, le statistiche e le tabelle
su TTG Italia numero 74, in distribuzione e online
Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012
Contrastante il giudizio del presidente Federalberghi
sulle misure varate questa notte dal cdm
Bocca: ok riduzione Irpef e modifica titolo V,
male aumento iva
E' contrastante il parere di Bernabò Bocca, presidente di
Federalberghi sulle misure varate questa notte dal consiglio dei
ministri. "Da un lato - enfatizza Bocca - riteniamo infatti negativo
l'aumento dell'iva, che oltre a ridurre ulteriormente il giro d'affari
del settore, porrà l'Italia turistica ai margini di un mercato che
vede nell'esposizione delle tariffe l'unica arma di competitività
riconosciuta a livello globale dalla clientela, in una fase di
recessione quale l'attuale. Dall'altro - aggiunge - plaudiamo alla
limatura delle aliquote Irpef per le fasce meno abbienti ed alla
modifica del Titolo V della Costituzione che ristabilisce le
condizioni per sviluppare politiche di sistema, pur garantendo
l'opportuno coinvolgimento delle Regioni. A questo punto conclude - auspichiamo che venga accolta anche la nostra
ulteriore richiesta per la nascita di un ministero del Turismo con
portafoglio, che dia concreto avvio ad una reale fase di
riorganizzazione e promozione del settore".
Accordo Enit-Ice, lavoro di squadra sull'estero
Razionalizzare e fare sistema. È questo il duplice obiettivo dell'accordo
firmato oggi dall'Ice-Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane e dall'Enit, l'Agenzia nazionale
del
turismo.
L'intesa prevede una riorganizzazione degli enti, voluta dal decreto sviluppo
2012, e risponde, secondo i due presidenti presenti alla firma, sia a logiche
strategiche che alla necessità di ottimizzazione delle risorse. "Abbiamo
bisogno di crescere e conquistare nuovi mercati, evitando però un'eccessiva
dispersione – spiega Pier Luigi Celli (nella foto), presidente Enit – e il lavoro
di squadra che stiamo attuando ci permetterà di raggiungere molti traguardi”.
E alla domanda su quanto si riuscirà a risparmiare grazie all'operazione, il
presidente dell'Enit rivela: “Parliamo di centinaia di migliaia di euro, una quota
che potremo mettere a disposizione del turismo in Italia e della sua
promozione”. Le prime sedi ad ospitare gli Uffici congiunti Ice-Enit saranno
quelle di Sidney, San Paolo, Shangai, Dubai, Mumbai e Varsavia.
“Questo è solo l'inizio – precisa Riccardo Monti, presidente dell'Ice – perché
presto ne seguiranno altre, in un'ottica di sistema che metta a fattor comune
tutte le strutture e le competenze a supporto del Made in Italy”.
Il turismo torna allo Stato: la modifica del Titolo V
Con un colpo a sorpresa il Governo ha approvato un decreto legge
costituzionale che prevede la modifica del titolo V della Costituzione. E
il
mondo
del
turismo
subito
applaude.
In sostanza, secondo il Ddl, il turismo diventerebbe materia di
legislazione concorrente, ossia non sarebbe più competenza unica
delle Regioni, ma vedrebbe legiferare anche lo Stato. In pratica, lo
Stato stabilirebbe i principi fondamentali, mentre alla Regioni sarebbe
concessa la possibilità di legiferare all'interno dei paletti fissati dal
Governo
centrale.
All'interno dell'ambito turismo, nella modifica del Titolo V, rientrano
anche piatti sufficientemente ricchi da scatenare le prime reazioni,
ossia i porti lacuali e fluviali, ma soprattutto i porti marittimi e gli
aeroporti
civili.
Alla notizia dell'approvazione del decreto, i rappresentati del turismo
hanno subito espresso pareri positivi. “Con la riforma del Titolo V della
Costituzione, finalmente il turismo torna materia concorrente,
consentendo nuovamente allo Stato di emanare linee guida vincolanti
per riprendere in mano la governance di un settore strategico che, in
questi ultimi undici anni, è stato penalizzato da politiche frammentate,
con conseguente dispersione di risorse, da un'assenza di
coordinamento a livello centrale, nonché da una forte conflittualità tra
Stato e Regioni" ha dichiarato Nardo Filippetti, presidente di Astoi
Confindustria
Viaggi.
Che aggiunge: "Ci auguriamo che questo provvedimento possa
costituire il giusto ponte anche per attuare finalmente una promozione
univoca del brand Italia, cosa oggi più che mai necessaria ed
improcrastinabile".
Sulla stessa linea di Filippetti anche Bernabò Bocca, presidente di
Federalberghi: “La modifica del Titolo V ristabilisce le condizioni per
sviluppare politiche di sistema" dice, e Renzo Iorio, presidente di
Federturismo: “Dopo undici anni, l’approvazione di questo disegno di
legge costituzionale è un passo di grande importanza per il recupero di
competitività ed attrattività della destinazione Italia. È una decisione che
auspicavamo da anni e che ci auguriamo possa consentire una più
razionale ed efficace azione pubblica e utilizzo delle risorse".
Iorio sottolinea inoltre anche la questione legata ai porti ed aeroporti:
“L’attribuzione allo Stato della legislazione concorrente anche in
materia di porti e aeroporti, reti di trasporto e navigazione pone le basi
per una coerente politica nazionale di sostegno alla competitività
dell’Italia
e
delle
sue
destinazioni
turistiche".
Di parere diametralmente opposto sono invece le Regioni.
Un comunicato congiunto della Conferenza delle Regioni parla di un
errore del Governo nel prevedere un intervento unilaterale in materia.
“Riaffermiamo – si legge nel comunicato -, come ha sempre sostenuto,
che il problema fondamentale risiede nel non aver dato compiutezza ed
equilibrio al disegno di autonomia e federalismo proclamato in più
occasioni, nel cui quadro andava affrontata anche la revisione del Titolo
V della Costituzione. Un approccio che ha prodotto squilibri anche in
relazione all’attuazione delle politiche di cui è opportuno si faccia carico
l’intera filiera delle istituzioni. Per questi motivi riteniamo un errore
l’intervento unilaterale del Governo".
Vacanze truffa: le vittime in tribunale
Buoni vacanze mai richiesti e mai utilizzati, ma comunque da pagare. La
storia arriva dal Trentino Alto-Adige e riporta nelle aule di tribunale il
mondo
dei
viaggi
e
delle
vacanze.
Al centro della vicenda una truffa che, secondo quanto riportato da
trentinocorrierealpi.gelocal.it, avrebbe coinvolto diverse persone. Una
delle quali, un farmacista di Cembra, avrebbe accettato di raccontare la
sua
storia
in
tribunale.
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Oggetto del contendere, alcuni buoni viaggio che sarebbero stati offerti
tramite una telefonata. La proposta sarebbe stata rifiutata ma,
nonostante questo, in base a quanto dichiarato dall'uomo i coupon
sarebbero stati ugualmente spediti tramite raccomandata. Con la
richiesta di pagare un importo pari a 365 euro.
Ora l'udienza è stata rinviata: ma, afferma il sito web, tramite internet si
sarebbero scoperto un lungo elenco di vittime, in varie parti d'Italia.
Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012
Le incognite degli operatori
«Un inverno da decifrare»
Quando l'autunno diventa ben più caldo
dell'estate. I tour operator hanno archiviato
un'alta stagione che, sebbene previsioni a dir
poco nefaste, si è conclusa riservando anche
qualche sorpresa positiva. Ma la navigazione a
vista (dovuta al last minute diventato sempre
più last second), insieme a un inevitabile
abbassamento dei prezzi per far gola ai clienti
timorosi di batoste fiscali, non hanno di certo
dato modo alle aziende di programmare a lungo
termine.
E così, le incognite che attanagliavano i
manager del tour operating della Penisola prima
dell'estate, si sono riproposte, intatte, con
l'arrivo
della
stagione
autunnale.
Stagione
senza
fine
"Lo sappiamo tutti: sarà un autunno
difficilissimo". Rompe gli indugi Isabella
Candelori, direttore vendite di InViaggi, che
rispolvera la calma come valore per affrontare
la stagione: "Noi tour operator dobbiamo avere
sangue freddo e razionalizzare le scelte". In
linea il pensiero di Guido Ostana, direttore
commerciale di Settemari, che ammette:
"L'estate qualche ferita l'ha lasciata e andiamo
verso un inverno che non sarà assolutamente
facile".
Oltre ai timori per un mercato che non dà
certezze, vi è un altro punto su cui gli operatori
sposano una singolare unanimità: riposizionare
i prodotti al giusto prezzo. ‘Meno vendite per
tutti, ma più sane', potrebbe essere uno slogan
per un'ipotetica campagna stagionale degli
operatori, al fine di evitare un inverno pieno di
dolori. "Più si droga il mercato più diventa
difficile tornare indietro", sintetizza Candelori.
Che aggiunge: "È un peccato aumentare le
vendite senza guadagnare marginalità,
dobbiamo pensare tutti a questo; noi operatori
in prima battuta ma anche le agenzie".
Un
giusto
prezzo
"Negli scorsi mesi abbiamo visto offerte fuori da
ogni logica", ribadisce Ostana, che invita a
dosare l'immissione di prezzi stracciati. "Per
l'inverno - ammette - abbiamo fatto un repricing
delle quote estive, ma nell'alta stagione
dobbiamo osare di più". Una visione che
Stefano Pompili, direttore generale di Veratour,
prova a fare diventare realtà. "Dobbiamo
proporre il prezzo corretto in base a quanto il
cliente è disposto a pagare: Veratour in alcuni
mesi vende sottocosto ma, spalmato sull'anno,
NEWS AGENZIE DI VIAGGIO
Aumento dell'Iva:
le conseguenze per le agenzie
Acconto e saldo con aliquote Iva differenti. È questo
il possibile scenario che potrebbe delinearsi dopo
l'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto che,
secondo il Decreto sviluppo approvato dal Governo
Monti,
scatterà
dal
primo
luglio.
In base a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti,
nel caso in cui venga pagato un acconto prima del
primo luglio e il saldo dopo l'applicazione
dell'aumento, al primo pagamento verrà applicata
l'aliquota del 21 per cento, mentre per il secondo
verrà calcolata un'Iva pari al 22 per cento.
Una situazione che, nel mercato del turismo, non è
infrequente, considerato che l'incremento scatterà
proprio quando una consistente parte dei clienti avrà
già prenotato il viaggio (e quindi versato un acconto)
ma dovrà ancora saldare il conto complessivo.
Per le prestazioni di servizi in generale, precisa
ancora il quotidiano finanziario, l'aliquota Iva da
applicare va stabilita in base alla data dell'atto di
pagamento del corrispettivo: per i bonifici bancari o
postali questa corrisponde al momento in cui si
riceve
la
comunicazione
dell'avvenuto
accreditamento delle somme; per gli assegni,
invece, la data cui far riferimento è quella in cui il
titolo di credito entra nella disponibilità del creditore.
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Contanti in adv: ok agli acconti
sotto i mille euro
il giusto prezzo di un prodotto deve
consentire di avere dei margini". Massimo
D'Eredità, neo d.g. de Il Diamante, sostiene:
"Il tempo dei t.o. assemblatori è finito: il plus
deve essere professionalità e un approccio
artigianale, il prodotto immesso sul mercato
deve potersi realmente differenziare".
In casa Valtur, la ricetta che ha portato a
chiudere un'estate in terreno positivo, la
spiega il direttore commerciale Gabriele
Rispoli. "Un pricing flessibile da rivedere a
seconda dei riempimenti". Formula che però
non è adattabile a tutte le destinazioni: "È
estremamente difficile mantenere questa
tattica
sul
long
haul".
Destinazioni
garanzia
"L'inverno si gioca su destinazioni
consolidate - spiega Candelori -: per noi vuol
dire Canarie, Egitto e Kenya". Filosofia dei
piccoli passi quella de I Viaggi di Atlantide,
come spiega l'a.d. Pierre Radici. "Impegni
bilanciati e adeguati al periodo poco florido sintetizza Radici -. Questo non vuol dire
essere statici: abbiamo implementato le mete
storiche e aperto nuove destinazioni, certo,
ma serve un lavoro costante".
NEWS NORME E TRIBUTI
Le scadenze fiscali di fine ottobre
Gli acconti fino ai 1.000 euro Scadenza del 22.10.2012
potranno essere incassati in contanti, Commercio elettronico - dichiarazione IVA
anche se l’importo complessivo del Adempimento:
viaggio supera la ‘soglia magica’ oltre Presentazione in forma telematica, al Centro
la quale scatta l’obbligo della operativo di Pescara, di apposita dichiarazione
tracciabilità
del
pagamento. trimestrale per le operazioni effettuate nel terzo
Il chiarimento, secondo quanto trimestre dell'anno solare.
riportato da Il Sole 24 Ore, è arrivato L'obbligo sussiste anche in caso di mancanza di
direttamente
dal
Ministero operazioni nel trimestre.
dell’Economia e delle Finanze, La dichiarazione deve contenere:
proprio in relazione alla distribuzione - il numero di identificazione;
turistica. La regola, seppure fornita in - l'ammontare delle prestazioni dei servizi
riposta a un quesito inerente il elettronici effettuati nel periodo di riferimento,
comparto del turismo, fornisce tuttavia distintamente per ciascuno Stato membro di
un principio di condotta anche per gli domicilio o residenza dei committenti, al netto
altri
settori. dell'imposta sul valore aggiunto;
In particolare, il Ministero ha chiarito - le aliquote ordinarie applicate in relazione allo
che, dal momento che l’acconto e i Stato membro di domicilio o di residenza dei
successivi
frazionamenti
dei committenti;
pagamenti sono previsti dalla - l'ammontare dell'imposta sul valore aggiunto
Didascalia che descrive l'immagine o la foto.
normativa che regola il pacchetto spettante a ciascuno Stato membro.
turistico, l’acconto e i successivi Soggetti:
versamenti
possono
essere Soggetti domiciliati o residenti fuori dalla comunità
corrisposti in contanti, purché non europea identificati ai fini Iva in Italia che
superino la soglia dei 1000 euro.
effettuano operazioni di commercio elettronico.
Modalità:
Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
Agricoltura e turismo, visioni di futuro
Sassari - Il mondo della cooperazione può fungere da volano per il rilancio economico della
Sardegna. In che modo però? Due i settori cruciali per il futuro dell'Isola: l'agricoltura ed il
turismo, anzi, l'accoglienza. Venuta meno l'industria, le alternative sono solo queste. In
particolare il turismo può svolgere il ruolo di traino dell'intera società sarda. Ma con nessuno
spazio ai vecchi modelli legati al mattone. Al contrario, occorre puntare su una nuova idea di
accoglienza, che non può prescindere da un rilancio strutturale dell'agricoltura e dei prodotti di
qualità. Di questo e dello stato di salute del mondo della cooperazione nell'Isola si è parlato
venerdì pomeriggio nella "sala dei cento" della sede della Camera di Commercio del nord
Sardegna in via Roma in occasione del convegno "La Sardegna, visioni di futuro". Sono
intervenuti Gianfranco Panai, presidente provinciale dell'Agci (Associazione Generale
Cooperative Italiane), Sergio Cardia, presidente regionale Agci, Eugenio De Crescenzo,
presidente nazionale Agci Solidarietà, Pasquale Brau, presidente Consorzio Tirso, Gavino Sini,
presidente della Camera di Commercio, Nicola Sanna, assessore comunale alla
Programmazione ed al Bilancio, Rosario Musmeci, assessore provinciale alle Politiche del
Lavoro, Luigi Lotto, consigliere regionale (Pd), Matteo Tedde, capogruppo del Pd al Consiglio
comunale di Alghero, il rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino, Maddalena Sanna,
dell'Uepe (Ufficio Esecuzione Penale Esterna), Nina Guisu del Serd ed altri operatori del
settore
delle
cooperative
sociali.
Un realtà positiva in Sardegna è costituita dalle Fattorie Sociali, 28 in tutto, ma neanche una in
provincia di Sassari: 7 invece a Nuoro, 10 a Cagliari, 6 a Oristano. Sono un importante
strumento di riabilitazione sociale, di produzione di manufatti tipici agricoli e della loro
commercializzazione, ma fanno anche promozione turistica delle terre così "riconquistate". Le
cooperative sociali infatti tra le loro finalità comprendono l'impiego di disoccupati, inoccupati e
persone svantaggiate e le fattorie sociali possono svilupparsi meglio in luoghi come le terre
pubbliche, demaniali e provinciali. Una sorta di proposta-provocazione questa. Un'altra realtà
positiva è costituita dalle "aziende agricole biologiche e sociali" e dalle "fattorie didattiche", che
sono quattro in provincia di Sassari (due nel territorio comunale, una ad Alghero ed una a
Burgos) e 21 in tutto in Sardegna. «L'associazionismo è il punto di forza delle cooperative.
Attorno a questo tema si possono costruire alleanze con gli enti locali e i sindacati, ma anche
allargare la base produttiva a favore delle persone più deboli», ha spiegato Pasquale Brau, del
Consorzio Tirso. Un ragionamento più ampio ha tentato di proporlo il presidente della Camera
di Commercio, Gavino Sini. «Il sociale fa utilità, anche se magari non riusciamo a misurarlo
all'interno del Pil. Adesso fare turismo è davvero più complicato, perché la concorrenza è
spietata. Sono di ritorno da un tour in Cina e ad Hong Kong. Lì davvero tutto ha un ritmo
diverso. Noi dobbiamo ritornare alla terra, con cui coniugare il nostro modello di turismo. E
allora occorre cercare di fare tessuto, recuperando momenti di coesione e puntando sul valore
della fiducia. Su questo elemento possiamo giocare la nostra carta».
Mettere insieme invece prodotti naturali ed industria chimica può essere una soluzione
all'attuale desertificazione produttiva in Sardegna. «Il concetto di fondo è che dobbiamo
utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione per vivere oggi ma lasciando risorse alle
generazioni future. Finora abbiamo ragionato considerando l'oro nero, petrolio e derivati, ed
oro bianco, il latte per il formaggio e tutto il mondo agropastorale», ha ricordato l'assessore
Nicola Sanna. «Adesso siamo di fronte ad un cambio di prospettiva. E visto che il petrolio sta
finendo e non può essere sprecato per fare energia, dobbiamo ragionare anche su una chimica
che
può
avere
origine
da
prodotti
naturali»,
ha
aggiunto.
Quello di venerdì era il terzo incontro in calendario. Entro l'anno ci sarà un'assemblea
conclusiva che definirà gli scenari operativi. È quanto ha ricordato l'assessore Rosario
Musmeci (la Provincia era tra i promotori del convegno, insieme ad Agci e Consorzio Tirso).
«Creare un'alleanza tra cooperative significa superare una fase in cui ci si muoveva
singolarmente. Un organismo unitario vuol dire che la cooperazione significa davvero fare
impresa, non è economia di serie B. Oggi debole è il lavoro. Stiamo mettendo in campo un
paradigma che prospetta scenari nuovi, con ricerca, sviluppo ed innovazione». L'agricoltura
insomma rimane una garanzia e se si riuscità a legarla a un modello moderno di accoglienza
turistica sarà davvero il futuro. Ma a condizione che la Regione supporti gli strumenti giusti.
Pagina 5
NB la scadenza originaria è al 20/10 e slitta in
quanto cade di sabato.
La trasmissione della dichiarazione avviene in via
telematica tramite il sito: www. Eservices.agenziaentrate.it
Normativa di riferimento:
- D.P.R. 26/10/1972 n. 633, art. 74 quinquies;
- D.Lgs. 01/08/2003, n. 273;
- Provv. Agenzia delle Entrate 08/10/2003;
- Circolare 05/08/2004, n. 39/E.
Sanzioni:
Sanzione amministrativa:
- tardiva o omessa presentazione di dichiarazione
telematica: sanzione da euro 516 a euro 5.164
Scadenza del 23.10.2012
Comunicazione contratti di telefonia
Adempimento:
Comunicazione, all'Anagrafe tributaria, dei dati e
delle notizie relativi ai contratti di servizi di
telefonia, fissa, mobile e satellitare, relativamente
alle utenze domestiche e ad uso pubblico, di cui
all'art. 6, comma 1, lettera g-ter), del D.P.R. 29
settembre 1973, n. 605.
Soggetti:
Operatori di telefonia fissa e mobile indicati all'art.
7, comma 6 D.P.R. 29 settembre 1973, n. 605 e
imprese di assicurazione
Modalità:
Trasmissione esclusivamente in via telematica.
La trasmissione avviene entro il 30 aprile di
ciascun anno. Per la trasmissione delle
comunicazioni relative all'anno 2011 il termine è
stabilito al 23 ottobre 2012 (prorogato dal
precedente termine del 30 settembre 2012).
Normativa di riferimento:
- D.P.R. 29/09/1973, n. 605, art. 6, comma 1;
- Provvedimento 18/04/2012;
- Provvedimento 6/9/2012.
Scadenza del 29.10.2012
Prelievo erariale unico apparecchi da
intrattenimento
Adempimento:
Versamento del prelievo erariale unico (PREU)
sugli apparecchi da intrattenimento.
Il versamento riguarda la terza rata del V periodo
contabile (settembre-ottobre), pari al 25% del
PREU dovuto per il III periodo contabile (maggiogiugno).
Soggetti:
Esercenti attività di intrattenimento
(concessionario di rete) ai quali Amministrazione
Autonoma Monopoli di Stato (AAMS) ha rilasciato
il nulla osta per gli apparecchi e i congegni da
divertimento per il gioco lecito di cui all'art. 110,
co. 6, R.D. n. 773/1931 (TULPS)
Modalità:
NB la scadenza originaria è al 28/10 e slitta in
quanto cade di domenica.
Il versamento va fatto, utilizzando il Modello F24,
esclusivamente in via telematica.
Normativa di riferimento:
- R.D. 18/06/1931, n. 773, art. 110 comma 6
Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012
«Stiamo insistendo sulla creazione dei "biodistretti"», ha spiegato Luigi Lotto, che fa parte
della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale. Senza tralasciare l'aspetto
importante della tutela e della promozione dei marchi di qualità. Ed il settore primario è
l'unico che non può essere delocalizzato.
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
Nuova continuità aerea, non prima di un anno
È possibile una super proroga fino all’autunno 2013 sui
voli per Roma e Milano. Intanto la Regione sollecita
l’intervento dell’Enac per le inadempienze di Alitalia
CAGLIARI. La nuova continuità territoriale aerea è ancora molto lontana. L’attesa durerà
fino all’autunno del 2013, quando dovrebbe entrare a pieno regime dopo l’assegnazione
dei bandi. Il ritardo rispetto agli annunci di qualche giorno fa, «Sarà operativa dalla
prossime primavera», è evidente, ma il lungo e ormai sempre più probabile «vuoto» non
sembra preoccupare l’Enac, che gestisce il traffico aereo. La transizione 2012-2013 –
secondo alcune indiscrezioni – sarà garantita da una maxi proroga tecnica, che nelle
ipotesi dovrebbe essere molto più vincolante per le compagnie rispetto a quella in
scadenza il primo novembre di quest’anno. Stavolta l’ennesimo rinvio alla fine del 2013
sarebbe dovuto a un iter che sarà molto più lungo del previsto. Non per colpa della
Regione, che continua a dire: «Entro la fine del mese, consegneremo al ministero lo
schema della nuova gara, col dettaglio del numero di voli (da Alghero, Cagliari e Olbia
verso Milano e Roma) e delle tariffe». Poi, come prevede la legge, spetterà proprio al
ministero pubblicare il bando. Da quel momento, scatteranno i 30 giorni (dunque, intorno
a gennaio o febbraio) di tempo per la presentazione delle offerte senza compensazioni –
sono i contributi pubblici a favore delle compagnie – ma se nessuno parteciperà alla prima
gara, sarà pubblicato un secondo bando, con altri sessanta giorni (cioè fino a maggio) per
il deposito delle proposte al ribasso sulle stesse compensazioni proposte dalla Regione.
Non è finita. Se non finirà come l’ultima volta, con le due gare andate deserte, sarà
necessario almeno un altro mese per l’assegnazione definitiva e siccome, com’è prassi, il
vincitore chiederà dai trenta fino a un massimo di sessanta giorni per adeguare la flotta,
ecco perché – stando alle previsioni – la nuova continuità dovrebbe entrare a regime
nell’autunno del 2013. Questo è il futuro,ma nel frattempo Regione ed Enac sono alle
prese con un presente tutt’altro che tranquillo dopo i tagli annunciati per fine mese da
Alitalia nei voli da Alghero e Cagliari per Milano-Malpensa e che hanno scatenato
un’infinità di polemiche. Per questo ieri, l’ex compagnia di bandiera e Meridiana sono
state convocate dal comitato paritetico (al tavolo Regione ed Enac) di monitoraggio
dell’attuale continuità prorogata all’inizio dell’estate in attesa dei nuovi bandi. Ebbene, dal
dossier che ha messo a confronto la stagione 2011 con quella in corso, è risultato: le due
compagnie hanno ridotto i voli del 2 per cento su Cagliari, di poco più su Alghero fino a un
meno nove per cento sull’Olbia-Fiumicino. Alitalia e Meridiana hanno risposto alle
contestazioni con i soliti argomenti, aumento spropositato del costo del carburante, crisi
economica e l’invadenza delle low cost sul mercato. Ma la Regione, che con l’attuale
regime non ha nessun potere sanzionatorio, ha chiesto lo stesso l’intervento dell’Enac.
Nei prossimi giorni, all’ente di controllo l’assessorato ai trasporti invierà una dettagliata
relazione sul mancato rispetto di quanto previsto dal contratto scaduto ma comunque
prorogato e firmato da Meridiana e anche da Alitalia, almeno così dovrebbe essere e
questo fatto smentirebbe quanto denunciato lunedì dal deputato del Pdl Mauro Pili e cioè
«l’ex compagnia pubblica è fuorilegge, perché vola senza autorizzazioni». Comunque,
dopo il rapporto della Regione spetterà all’Enac indagare sulle ultime inadempienze ed
eventualmente punire le compagnie. Proprio sul recente arbitrio di Alitalia nei voli da e per
Alghero, i deputati sardi del Pd, primo firmatario Guido Melis, hanno presentato
un’interrogazione al ministro Corrado Passera: «La compagnia – si legge – deve essere
richiamata al rispetto degli accordi».
Pagina 6
- D.P.R. 26/10/1972, n. 640, art. 14-bis
- D.P.R. 30/12/1999, n. 544, art. 6
- D.L. 30/09/2003, n. 269 art. 39, conv. con modif.
dalla L. 326/2003;
- D.L. 04/07/2006, n. 223, art. 37, co. 49;
- D.M. 12/04/2007.
Codice tributo:
- 5159: prelievo erariale unico ed interessi - V
periodo contabile - sugli apparecchi e congegni da
gioco di cui all'art. 110, c.6, del TULPS (ris. n.
239/E del 06/09/2007).
Sanzioni:
Sanzioni amministrative:
- omesso o insufficiente versamento di imposte:
sanzione pari al 30% dell'ammontare non versato;
Scadenza del 31.10.2012
Tassa sulla occupazione di aree pubbliche TOSAP
Adempimento:
Pagamento della quarta rata della tassa
sull'occupazione di spazi e aree pubbliche, in caso
di importo superiore a 258,23 euro
Soggetti:
Titolari dell'atto di concessione o di autorizzazione
o gli occupanti di fatto, anche abusivi, di aree
pubbliche
Modalità:
Il versamento va fatto, utilizzando un c/c postale
intestato al Comune o direttamente presso il
concessionario della riscossione, nonché tramite il
modello F24 nei comuni che hanno sottoscritto
l'apposita convenzione con l'Agenzia delle
Entrate.
Normativa di riferimento:
- D.Lgs. 15/11/1993, n. 507, art. 50
Codice tributo:
In caso di versamento con modello F24:
- 3931: tassa-canone per l'occupazione
permanente di spazi ed aree pubbliche Tosap/Cosap (risoluzione n. 74 del 18/05/2004);
- 3932: tassa/canone per l'occupazione
temporanea di spazi ed aree pubbliche Tosap/Cosap (risoluzione n. 74/E del 18/05/2004);
- 3933: tassa/canone per l'occupazione di spazi
ed aree pubbliche - Tosap/Cosap - interessi
(risoluzione n. 74/E del 18/05/2004);
-3934: tassa/canone per l'occupazione di spazi ed
aree pubbliche - Tosap/Cosap - sanzioni
(risoluzione n. 74/E del 18/05/2004).
Sanzioni:
Sanzioni amministrative:
- omesso o insufficiente versamento della tassa:
sanzione dal 100 al 200% dell'ammontare non
versato con un minimo di euro 51,65.
Fiavet Sardegna News 39/12 - 17 ottobre 2012
Continuità, approvati i nuovi indirizzi
In alta stagione sconti
solo per i sardi
La nuova continuità aerea dovrebbe permettere a
tutti di raggiungere l'Isola spendendo le stesse
cifre fatta eccezione per il periodo clou dell'estate
Le agevolazioni ci saranno, ma in alta stagione
solo per i sardi. E' questa la cifra della nuova
continuità aerea che, dopo un iter burocratico la
cui conclusione è attesa per la fine del 2013,
dovrebbe permettere a tutti di raggiungere l'Isola
spendendo le stesse cifre. Cappellacci si augura
che la nuova continuità dia una spinta al turismo,
fermo restando un altro obiettivo: "Riuscire a
confermare le tariffe per Roma e Milano, su cui la
Regione investirà circa 50 milioni, e permettere ai
sardi di viaggiare con tariffe agevolate anche in
attesa
del
bando".
La Giunta regionale ieri ha approvato gli indirizzi
per individuare dei nuovi oneri di servizio pubblico
sulle sei rotte della continuità territoriale CT1, cioè
da Cagliari, Alghero e Olbia per Roma e Milano e
viceversa. Sostanzialmente si confermano le
tariffe in essere, anche se l'assessore ai Trasporti
Christian Solinas spera che "l'agevolazione possa
prevedere uno sconto ulteriore". C'è un'altra
novità: "L'introduzione di meccanismi sanzionatori
che garantiscano la qualità del servizio", dice il
governatore Ugo Cappellacci. Ancora Solinas:
"Serviva l'indirizzo della Giunta, che si è espressa
sul mantenimento della destagionalizzazione, con
tariffa unica per il più lungo periodo possibile,
individuando comunque i tetti massimi per i non
residenti negli altri periodi".
Continuità territoriale, si torna all'anno zero
La denuncia di Antonio Attili, il padre della legge del 2001. "I sardi hanno risparmiato tre
miliardi di euro in dieci anni, depotenziare questo strumento è un delitto. E bisogna imporre allo
Stato di finanziarlo". Una sola tariffa per i residenti, almeno due, differenziate tra alta e bassa
stagione, per i non residenti. Con le decisioni della Regione la continuità territoriale torna
all'anno zero. "Un delitto", secondo l'ex parlamentare del Pds Antonio Attili, il padre della legge
che
nel
2001
la
istituì.
"Con la legge sulla continuità territoriale - spiega Attili - dal 2001 si sono risparmiati 3 miliardi di
euro, 300 milioni, con quasi 36 milioni di persone che in 12 anni sono state trasportate da e per
la Sardegna". Cifre che da sole chiariscono perché il depotenziamento di questo strumento
può essere considerato appunto un delitto. Forse favorito da una politica regionale fatta di
annunci e rinvii, dove si comincia con la voce grossa e poi si finisce con l'adeguarsi alle
richieste delle compagnie. Dimenticando però,alcune semplici regole di mercato: "La gestione
del bando sulla continuità territoriale - dice Attili - è stata disastrosa - anche se arrivati a questo
punto la retromarcia della Regione può avere effetti positivi. Il braccio di ferro con le compagnie
ha infatti solo determinato un grave ritardo che allunga i tempi tecnici per la pubblicazione del
bando
e
lascia
i
sardi
in
una
situazione
di
incertezza".
Il fatto che finalmente si sia sbloccata la situazione di stallo è salutato con favore dai tecnici del
settore. "Pragmaticamente dico che visto che la tariffa unica non ha portato alcun risultato, ben
venga questa rimodulazione – osserva Raffaele Ciaravola, manager commerciale
dell'aeroporto di Alghero – anche se il vero problema resta la cosiddetta “Continuità territoriale
2”, cioè sui collegamenti per le destinazioni che non siano Roma e Milano".
Si tratta delle 16 rotte che collegano Cagliari, Olbia e Alghero con gli aeroporti di Torino,
Verona, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo. Questa continuità territoriale 2 (Ct2) è slegata
dalla prima che è sottoposta a gara per l'assegnazione degli oneri di servizio per i collegamenti
su Roma e Milano. La Regione aveva raggiunto un accordo con Alitalia e Meridiana per la
proroga fino al prossimo 27 ottobre: ma ad oggi non si conoscono le strategie per il futuro. Con
quali soldi si potranno garantire rotte che da sempre sono antieconomiche per le due
compagnie, ma rimangono fondamentali per garantire il diritto alla mobilità dei sardi? "Sono
sicuro che le compagnie sceglieranno le compensazioni – spiega Attili – per cui la Regione
dovrà tirare fuori 57 milioni e mezzo di euro all'anno. Senza quei soldi non si avranno altre
risorse per la Ct2. Ecco perché la Regione deve imporre allo Stato di pagare per la continuità
territoriale dei sardi".
NEWS SARDEGNA EVENTI
Workshop a Parigi e Varsavia per
promuovere l’offerta turistica isolana
L’ assessorato regionale del Turismo sta organizzando due Workshop
per presentare e proporre ai buyer francesi e polacchi l’offerta degli
operatori
turistici
isolani.
Il due Workshop fanno parte delle attività programmate all’interno del
Por
Fesr
2007-2013.
Il workshop di Parigi si terrà il 13 novembre presso l’Hotel Banke, rue
Lafayette 20, e si svolgerà secondo il seguente programma:
- ore 16,30 - conferenza stampa per i giornalisti accreditati dall’Enit e
presentazione della Sardegna con un focus tematico sul turismo nautico;
- ore 18/21 - Incontro con le agenzie di viaggio e con i tour operator
accreditati
dall’Enit
(agenzia
nazionale
del
turismo).
Il workshop di Varsavia si terrà il 15 novembre presso l’Hotel
Intercontinental Warsaw, Emilii Plater 49 e si svolgerà secondo il
seguente
programma:
-ore 14 - incontro con le agenzie di viaggio e con i tour operator
accreditati
dall’ENIT.
-ore 17 - conferenza stampa per i giornalisti accreditati dall’ENIT e
presentazione della Sardegna con un focus tematico sul turismo
religioso.
Ai lavori del workshop potranno partecipare: le strutture ricettive
classificate, i consorzi turistici, le agenzie di viaggio, le società di servizi
turistici, le associazioni di agriturismi, le associazioni di B&B.
Ogni operatore accreditato avrà a disposizione uno spazio per gli
incontri con i buyers; saranno a carico dei partecipanti le spese di
viaggio,
soggiorno
e
spedizione
del
materiale.
Per partecipare occorre compilare e inviare la scheda di adesione al
numero di fax 070 606 7292 e all’indirizzo email
[email protected] entro il prossimo 26 ottobre.
Il costo di partecipazione per ciascun workshop è di 100 euro per singole
aziende e 150 euro per consorzi turistici e aggregazioni, catene di hotel
con oltre 250 camere.
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