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Veneto
la sagra degli aquiloni
a Badia Polesine
In forma
Difendiamoci dall’insonnia
Tendenze
Come mi faccio l’orto
Truffe
Cosa fare quando
suonano alla porta
aprile 2012
cucina
carciofi
e carote
editoriale
Verde e arancione, questi i colori che abbiamo immaginato per il numero
di Aprile. Ci siamo fatti ispirare dai colori naturali del nostro menù, che si
compone di carciofi e carote. Colori di stagione che ci fanno pensare all’aria
aperta e all’energia del sole. Voglia di stare in mezzo alla natura, magari con il
naso rivolto all’insù andando a vedere gli aquiloni a Badia Polesine, dove ogni
anno si tiene una divertente sagra. Vedere, ma anche partecipare: una colorata
e fantasiosa gara che non pone limiti di età. Ma Aprile, si sa, “dolce dormire”,
così abbiamo voluto parlare di ciò che può disturbare il nostro sonno e di come
si può superare la temibile insonnia. E a proposito di Primavera, per chi non
ci avesse ancora pensato, vi raccontiamo di come sia diventata una cultura la
moda degli orti, siano essi privati, sociali o didattici. Per stare insieme con la
voglia di natura, chissà, magari proprio con una zappetta alla mano!
La tiratura e la diffusione del numero
di aprile 2012 di Bene Insieme
è stata di 1.150.000 copie circa.
sommario
Periodico: Anno 23, numero 3
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CUCINA
5 due ortaggi
raccomandabili
17 la spesa dI aprile
22 lo preparo con...
42
MONDO CONAD
14 una spesa all'insegna dell'italianità
47 puffiamo la natura!
51 pronti, partenza...
in bici!
29
19
Direttore Responsabile: Fabio Fogacci
Editore: Conad - via Michelino, 59
40127 - Bologna
tel. 051 508111
Supervisione editoriale: Elena Nicolini
Coordinatore editoriale: Alessandra Nicorelli
Redazione: Edith Divisione Editoriale Pbcom S.p.A.
Centro San Benigno “I Gemelli” Torre B
via Scarsellini, 119
16149 Genova - tel. 010 643901
fax 010 64390200
Progetto grafico ed impaginazione: Pbcom S.p.A.
Hanno collaborato a questo numero:
Testi: Patrizia Baldrighi, Ezio Bergamini, Andrea Bernardini,
Andrea Carlini, Conad, Monica Corbellini, Marco Corzetto,
Eleonora Errico, Fabio Fogacci, Francesco Ghiani,
Fabiana Magrì, Elena Nicolini, Alessandra Nicorelli,
Luca Olivetti, Alessandra Paleologo Oriundi, Valeria Re,
Mattia Scarsi, Stockfood
Referenze iconografiche:
Conad, Fotolia, L’Immaginario, Shutterstock, Stockfood.
Per il servizio del Divagando si ringrazia l'Ufficio Cultura
del Comune di Badia Polesine.
Pubblicità: Jonathan srl via e.sirani, 3/2 - 40129 Bologna
tel/fax 051 372323 - [email protected]
TREND
42 mi faccio un orto,
in città
in forma
19 quel che resta
del sonno
turismo
26 Divagando food
29 divagando:
un cielo a colori
RUBRICHE
13 un cuoco per amico
35 bene saperlo
37 amici animali
39 crescere insieme
41 ci vuole un fiore
49 In agenda
52 Tempo libero
53 In pratica
la lattuga
55 In rete
57 Soldi&società
58 Oroscopo
58 La ricetta del lettore
Stampa: Union Printing S.p.A. - Strada Statale Cassia Nord
km 87 - 01100 Viterbo
Iscrizione al tribunale di Bologna n° 5645 del 24/10/1988
Prezzo copia comprensivo di IVA: e 0,125
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In conformità al D.Lgs. n. 196/2003 sulla tutela dei dati
personali, informiamo che i dati raccolti, saranno trattati
con la massima riservatezza e verranno utilizzati per scopi
inerenti la nostra attività. In ogni momento, a norma
dell’art.7 del D.Lgs. n. 196/2003, si potrà chiedere
l’accesso, la modifica, la cancellazione o opporsi
al trattamento dei dati scrivendo Conad soc. coop.
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bene insieme
3
La perfetta combinazione di morbidezza e resistenza.
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La carta igienica con morbistenza
cucina
due ortaggi
raccomandabili
i Carciofi ricchi di ferro
e le carote di vitamina c
colorano la nostra tavola di primavera
bene insieme
5
cucina
MANZO E CAROTE
ALLA PARMENTIER
ingredienti per 4 persone
un kg di polpa di manzo a tocchetti
2 tocchetti di coda di manzo
2 cipolle
vino bianco secco cl 50
un kg di carote
un mazzetto di prezzemolo
un mazzetto guarnito
olio extra vergine d'oliva
3 patate grosse
burro g 25
un bicchiere di latte
sale e pepe
662 calorie
a persona
tempo: 50’ + cottura
media
preparazione
213 calorie
a persona
MINI TATIN AI CARCIOFI E ACCIUGHE
pasta sfoglia g 250
2 carciofi
tonno sott'olio g 200
14 filetti d'acciuga
capperi g 50
tempo: 35’
facile
tu
se vuoi preparare
lia
og
sf
la pasta
l
segui il tutoria.conad.it
su beneinsieme
preparazione
Pulite i carciofi, privateli delle punte e del gambo ed eliminate le foglie esterne. Sbollentateli in acqua salata per qualche
minuto; nel frattempo preriscaldate il forno a 200°C. Scolate
il tonno e tritatelo con 6 filetti d'acciuga e i capperi scolati.
Ungete quattro stampini per crostatine, ponete nel fondo di
ognuno 2 filetti di acciuga, i carciofi e infine la preparazione
al tonno. Coprite con un disco di pasta sfoglia, che avrete ritagliato della misura dello stampino, premete bene con le dita
per fare aderire la pasta e infornate per circa 25'. A fine cottura
la pasta deve essere dorata. Sfornate gli stampini, capovolgeteli
nei piatti individuali e servite.
il vino
Greco di Tufo DOCG Nziria dei Principi.
Da uve greco in purezza, ha colore giallo paglierino vivido,
profumo fragrante di fiori amari e frutta bianca,
con ricordo di muschio; sapore secco, pieno e sapido,
armonico e gradevolmente fruttato,
con lieve fondo amarognolo. Si beve a 10 -12°C.
6
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In una grande casseruola con coperchio scaldate l'olio d'oliva. Aggiungete la polpa di manzo, ad eccezione
della coda e fate rosolare con cura,
mescolando con un cucchiaio di legno. Pelate le cipolle e tagliatele a lamelle sottili, aggiungetele alla carne
con il mazzetto guarnito ed il vino.
Mescolate, salate e pepate. Coprite
la carne con acqua fredda, mettete il
coperchio e cuocete a fuoco dolce per
circa un'ora e 30'. Lavate le carote,
raschiatele per bene e tagliatele a rondelle sottili. Aggiungete le carote nella casseruola con la carne e mescolate.
Aggiungete i pezzetti di coda, coprite
nuovamente e lasciate cuocere ancora
45'. Lavate e asciugate il prezzemolo
e tritatelo finemente; aggiungetelo
allo stufato e mescolate con cura. Togliete il mazzetto guarnito. Lasciate
intiepidire. Lessate le patate, quindi
scolatele e pelatele. Riducetele in purea con lo schiacciapatate; lavorate la
purea con il burro e il latte, amalgamando con un cucchiaio di legno.
Salate. Tritate grossolanamente la carne stufata e sistematela sul fondo di
in una pirofila leggermente imburrata; sistematevi sopra le carote, coprite
con il purè, quindi infornate per 15'
a 200°C. A cottura ultimata, togliete
dal forno e servite subito.
il vino
Pinot Nero Grave Friuli Borgo
dai Morars.
Ha colore rubino chiaro;
profumo distinto di ribes nero
e di sottobosco, con lievi note
speziate; gusto secco, sapido,
armonico, con elegante fondo
di piccoli frutti neri (ribes, mirtillo).
Si beve a 16-18°C.
cucina
261 calorie
a persona
il vino
Pinot Cherdonnay Spumante Brut
Dame Tervise.
Ha spuma esuberante; perlage sottile;
colore paglierino chiaro e lucido;
profumo intenso di crosta di pane,
mela e fiori di mandorlo; sapore secco,
fresco e pulito, finemente fruttato.
Si beve a 8°C.
CARCIOFI IN PASTELLA
CON SALSA ALL'ARANCIA
8 carciofi piccoli e teneri
il succo di un limone naturale
farina bianca g 120
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
2 albumi
4 bicchieri di olio di arachidi per friggere
6 rametti di prezzemolo
2 arance biologiche
3 cucchiai di burro
un bicchiere abbondante di brodo vegetale
2 cucchiai di aceto balsamico
2 macinate di pepe
3 cucchiai di sale grosso
2 pizzichi di sale fino
tempo: 40’ + riposo della pastella
medio
preparazione
Portate a bollore una casseruola di acqua e sale grosso.
Prendete i carciofi, lasciate attaccato al fondo 2 cm
del gambo e sbucciatelo. Staccate le foglie esterne più
dure e spuntate i carciofi, eliminando le spine. Tagliateli a metà, in verticale, gambo compreso e togliete
“la barba” interna con la punta di un coltello, quindi
metteteli in una bacinella con acqua fredda e succo di
limone, via via che sono pronti.
Tuffate i carciofi nell’acqua bollente e lessateli 10' dalla ripresa del bollore. Scolateli in un colapasta, lasciateli sgocciolare e allargateli su un telo, a raffreddare.
Nel frattempo setacciate 100 g di farina in una ciotola
e incorporatevi l’olio di oliva e una macinata di pepe
con una forchetta. Allungate la pastella con 100 ml
di acqua molto fredda, sciogliendo i grumi. Lasciate
riposare 30' e incorporatevi gli albumi montati a neve
fermissima con una frusta elettrica, unendoli poco alla
volta e con lenti movimenti verticali di una forchetta.
Dividete il prezzemolo in ciuffi, lavatelo e asciugatelo.
Riscaldate l’olio di arachidi in una larga padella antiaderente, senza farlo fumare. Tuffate i carciofi e i ciuffi
di prezzemolo nella pastella e friggeteli nell’olio caldo,
finché sono dorati, voltandoli a metà cottura con due
forchette (12' in tutto). Scolateli con un mestolo forato su carta assorbente e spruzzateli con il sale fino.
Contemporaneamente preparate la salsa all'arancia.
Lavate bene le arance, asciugatele e tagliatele a metà,
in orizzontale. Spremetene il succo e tenetelo da parte. Pulite l’interno dei mezzi frutti, con un coltello,
senza forarli. Sciogliete 30 g di burro in un tegame e
incorporatevi 20 g di farina, mescolandola 30 secondi
con un cucchiaio di legno. Bagnate con il succo di
arancia, l’aceto e il brodo freddo. Portate lentamente
a bollore, sempre mescolando, finché la salsa “vela”
il cucchiaio (10'): non fatela cuocere troppo, perché
deve essere ancora fluida. Salatela, pepatela e trasferitela nei quattro mezzi gusci vuoti. Guarnite con ciuffi
di prezzemolo fresco. Servite i carciofi ben caldi con
la salsa all’arancia.
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bene insieme
7
cucina
227 calorie
a persona
584 calorie
a persona
LASAGNE AI CARCIOFI
una confezione di lasagne secche
8 carciofi
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
un bicchiere di vino bianco secco
Parmigiano grattugiato g 70
un mazzetto di prezzemolo tritato finemente
besciamella già pronta 500 ml
sale e pepe
tempo: 45’
facile
preparazione
il vino
Vermentino di Gallura
Aghera Sarda.
Ha colore giallo oro con
sfumature verdine,
e profumo ben pronunciato
di muschio, fior di salvia
e frutta esotica;
in bocca è secco,
pieno e sapido,
con un elegante fondo
fruttato che si sofferma
piacevolmente in bocca.
Si beve a 10 -12°C.
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Pulite i carciofi: togliete le prime foglie più dure, eliminate i gambi e le
punte, divideteli a metà e togliete loro la “barba”, quindi divideteli in
spicchi sottili. In una padella antiaderente scaldate l'olio e fatevi saltare
a fuoco vivace i carciofi, salate, pepate e mescolate.
Sfumate con il vino bianco e fate cuocere. Solo 5' prima di fine cottura,
spolverizzate con il prezzemolo e mescolate con cura con un cucchiaio
di legno. Preriscaldate il forno a 180°C, imburrate leggermente una
pirofila rettangolare e versate sul fondo uno strato di besciamella. Adagiatevi sopra uno strato di lasagne pronte, copritele con uno strato di
carciofi, ancora besciamella ed infine ancora uno strato di lasagne, continuate così sino ad esaurimento degli ingredienti. Concludete con il
Parmigiano grattugiato. Infornate per 25'. A cottura ultimata, sfornate
e lasciate riposare 5', quindi servite.
Un consiglio: scottate prima la pasta in acqua calda, poi passatela sotto l'acqua fredda e asciugatela subito in un canovaccio pulito.
dalla copertina
SCALOPPINE DI VITELLO CON CARCIOFI
fettine di vitello g 600
2 limoni naturali
6 carciofi puliti
uno spicchio d'aglio
5 rametti di prezzemolo
vino bianco secco cl 8
un cucchiaino di estratto di carne
farina
burro g 30
sale e pepe
tempo: 30’
facile
preparazione
Sistemate le fettine di carne tra due fogli di carta da
forno e schiacciatele delicatamente con il batticarne,
tagliatele poi in 2/3 pezzi. Eliminate le prime foglie
dei carciofi, divideteli in spicchi e immergeteli in
acqua acidulata con il succo di un limone. In una
casseruola portate a bollore abbondante acqua con il
succo dell'altro limone e cuocetevi i carciofi 5', scolateli e sgocciolateli per bene. Incidete leggermente
le fettine di carne sui lati, per fare in modo che durante la cottura rimangano ben stese. Infarinatele su
ambo le parti. Pelate e tritate l'aglio. Fate sciogliere
il burro in una padella antiaderente e cuocetevi le
scaloppine 3' a fuoco moderato, abbassate la fiamma, irrorate con il vino bianco e lasciate evaporare.
Aggiungete gli spicchi di carciofo e l'aglio.
Diluite l'estratto di carne in 10 cl di acqua: versatelo
sulle fettine di carne e proseguite la cottura 8-10'.
Salate, pepate e spolverizzate con il prezzemolo tritato. Servite.
il vino
Chianti Classico Bufferia. Ha colore rubino vivido;
profumo ben pronunciato di lampone e viola
mammola, con ricordo di mandorla tostata;
sapore secco, schietto e sapido, armonico
con distinto fondo di piccoli frutti rossi.
Si beve a 16°C.
438 calorie
a persona
Insalatina con mozzarelline
e pinoli
foglie di insalata verde, lattuga, batavia, acetosa g 250
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva Ligure
3 cucchiai di aceto balsamico bianco
2 cucchiai di pinoli
mozzarelline g 300
taccole g 200
pepe macinato fresco
tu
2 carote
se vuoi preparare
sale
la vinaigrette l
tempo: 20’
segui il tutoria.conad.it
facile
su beneinsieme
preparazione
Lavate le foglie d'insalata, asciugatele in una centrifuga e spezzettatela se ce n'è bisogno. Lavate e pulite le
taccole. Sbucciate le carote e tagliatele a fettine sottili,
poi sbollentatele in acqua e sale insieme con le taccole
per circa 1-2'. Sciacquate il tutto per un attimo sotto
l'acqua corrente fredda e fate sgocciolare bene.
Dopodiché mescolate le foglie d'insalata con le fettine di carota e le taccole, e distribuitele sui piatti.
Arrostite i pinoli in una padella senza l'aggiunta d'olio
ed a fiamma moderata. Mescolate l'aceto con l'olio ed
insaporite con sale e pepe. Distribuite le mozzarelline sui piatti, cospargete di pinoli e pillottate con la
vinaigrette.
il vino
Fiano di Avellino DOCG Nziria dei Principi.
Da uve fiano in purezza delle colline avellinesi
con epicentro a Lapio, ha colore oro lucido;
profumo ben pronunciato di frutta bianca
e di fiori, con un ricordo di miele.
Da bere a 10-12°C.
bene insieme
9
cucina
il vino
Montepulciano d'Abruzzo Vicale.
Da uve delle colline chietine,
ha colore rubino intenso
con riflessi porpora;
profumo fragrante di amarena
e di ribes; con ricordi
di fiori di liquirizia; sapore secco,
pieno, schietto, con distinto
fondo di confetture e di spezie.
Si beve a 18°C.
POLLO AL LIMONE CON CARCIOFI
½ pollo
patate g 500
4 carciofi
una cipolla
2 limoni naturali
4 cipollotti novelli
un dado vegetale
2 spicchi di aglio
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
tempo: 35’
237 calorie
a persona
Il consiglio
Lo strumento ideale per questo tipo di preparazione
è il tegame con rivestimento antiaderente: l'ampia superficie
accoglie comodamente gli ingredienti e consente di cucinare
con poco condimento. Consigliamo di acquistare utensili
antiaderenti di buona qualità: offrono prestazioni migliori
e durano di certo più a lungo salvaguardando così il nostro
Pianeta. Due importanti tappe hanno fatto chiarezza
su notizie imprecise riguardanti l’utilizzo in cucina
delle pentole antiaderenti: la notizia del TG2 del 3 giugno
2011 all’interno della rubrica “Non solo soldi”
che ha affermato la salubrità delle padelle antiaderenti
e la pubblicazione di settembre 2011 della rivista
ALTROCONSUMO che ha proclamato, dopo severi
test di controllo, che una padella graffiata non rilascia
sostanze pericolose.
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facile
preparazione
Pelate gli spicchi d'aglio; lavate il pollo e tagliatelo a
pezzi.
Pelate le patate, lavatele, asciugatele e tagliatele a
rondelle. Pulite i carciofi eliminando le foglie esterne dure e tagliateli in quarti. Conservateli in acqua e
limone per evitare che anneriscano.
Pulite la cipolla e tritatela. In una casseruola scaldate
poco olio e a fuoco dolce fate dorare l'aglio intero.
Unite il pollo, le patate, i carciofi sgocciolati, la cipolla e fate cuocere per 10' .
Spremete un limone, e fate sciogliere il dado in ½ l
d'acqua bollente.
Bagnate il pollo con il succo di limone, mescolate,
fate insaporire per qualche minuto ed unite il brodo. Aggiungete i cipollotti tagliati in due nel senso
della lunghezza e fate cuocere fino ad evaporazione
del liquido. Lavate il limone rimasto, tagliatelo a fette
sottili e unitelo al pollo, fate cuocere per 4'. A fine
cottura togliete gli spicchi d'aglio e servite.
cucina
terrina DI CAROTE
ALLE UOVA E FORMAGGIO
428 calorie
a persona
il vino
Cabernet Sauvignon Grave del Friuli
Borgo dai Morars.
Ha colore rubino lucido
con sfumature granata;
profumo ben pronunciato
di confettura di frutti di bosco
e di spezie; sapore secco, pieno e caldo,
con fondo di frutta matura.
Si beve a 18°C.
carote g 400
formaggio tipo Gruviera grattugiato g 130
4 uova
sale e pepe
tempo: 40’
facile
preparazione
Mondate le carote, tagliatele a tocchetti e sbollentatele. Preriscaldate il forno e riducete le carote in
purea con l'aiuto di un robot da cucina.
Versate la purea ottenuta in una piccola casseruola
sino a quando la loro acqua si sarà asciugata.
Aggiungete il formaggio (tenendone da parte 8
cucchiai) e pepate leggermente. Mescolate fino a
quando il formaggio sarà sciolto. Versate la purea
in 4 cocotte da forno. Formate un incavo al centro
e rompetevi all'interno un uovo. In una teglia versate dell'acqua, sistematevi le cocotte e infornate per
circa 8-10'.
Togliete dal forno, cospargete la superficie con il resto del formaggio tenuto da parte e sistemate sotto
il grill per qualche minuto, sino a quando saranno
dorate in superficie.
A cottura ultimata, togliete dal forno, lasciate riposare qualche istante e servite.
bene insieme 11
cucina
il vino
Rosè spumante brut Borgo
dai Morars. Da uve delle pianure
friulane, ha spuma persistente
perlage sottile; colore rosa
pallido, profumo delicato,
con ricordi di frutti di bosco
e pane tostato. Sapore garbato
e schietto, fresco.
Si beve a 8°C.
252 calorie
a persona
PLUM CAKE CON CAROTE E UVETTA
farina g 125
½ bustina di lievito
3 uova
zucchero di canna g 125
½ cucchiaino di cannella in polvere
burro fuso g 50
un cucchiaio di burro per gli stampini
yogurt magro g 60
carote novelle grattugiate
una mela grattugiata
uvetta g 100
tempo: 25' + cottura
confettura di carote
183 calorie
a persona
un kg di carote
zucchero g 520
un cucchiaio di olio extra vergine
d'oliva
la scorza di un'arancia non trattata
aceto di riso ml 150
acqua ml 200
tempo: 15’ + cottura
media
media
preparazione
preparazione
Preriscaldate il forno a 180°C. Imburrate e infarinate
leggermente gli stampini da plum cake. Setacciate la
farina con il lievito. In una ciotola sbattete le uova
con lo zucchero, la cannella, il burro fuso. Aggiungete poi lo yogurt e mescolate con cura. Incorporate
la farina delicatamente a pioggia in modo che non si
formino grumi, continuando a mescolare. Aggiungete poi alla preparazione le carote e la mela grattugiate.
Terminate poi con l'aggiunta dell'uvetta sultanina e
amalgamate. Distribuite la preparazione nei 4 stampi individuali e infornate per 30'. A cottura ultimata, togliete dal forno e lasciate riposare 10' prima di
sformarli su una griglia. Lasciate raffreddare, quindi
gustateli ben freddi.
il vino
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Saccamore. Ha spuma cremosa; colore porpora lucido;
profumo fragrante di frutti di bosco (lampone,
mora e ribes); sapore garbatamente fruttato,
frizzante e schietto, con piacevole fondo
di frutta matura. Si beve a 12°C.
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Spuntate le carote, pelatele, lavatele e tagliatele a rondelle sottili,
ritagliate la scorza d'arancia in
striscioline fini. Scaldate l'olio in
una casseruola e fate rosolare le
carote. Quando saranno tenere
aggiungete la scorza d'arancia, bagnate con l'aceto e lasciate ridurre
fino ad evaporazione; aggiungete
l'acqua e continuate la riduzione.
Unite ora lo zucchero, abbassate
il fuoco, quindi coprite e lasciate cuocere per un'ora e 30' circa.
Verificate la consistenza versando
una goccia di confettura su un
piatto: è pronta quando la goccia
si solidifica. Lasciate raffreddare a
temperatura ambiente e versate in
vasi. Questa confettura si conserva
in frigorifero.
un cuoco per amico
Alessandra Nicorelli
Trovi questa ricetta
sul nostro sito
beneinsieme.conad.it
massimo gattini,
chef dell' osteria teatro strabacco di ancona,
ci spiega come fare il
Brasato di Bue al Rosso Conero
Ingredienti per 4 persone
magatello di bue g 800
una costa di sedano
½ cipolla
una carota piccola
½ l di Rosso Conero doc
un bicchiere di olio
farina q.b.
Procedimento
Possiamo servire la carne con un tortino
di polenta marchigiana alla carbonara,
condita con Pancetta affumicata
precedentemente rosolata e Pecorino romano.
è ancora
Questa ricetta
P
se utilizzi:
più gustosa rgine di Oliva Toscano IG
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Olio
rni Conad
Sapori&Dinto
Accarezziamo la carne, saliamola e
pepiamola prima di passarla in un recipiente con la farina. Mettiamola in una
casseruola a rosolare insieme alle verdure tritate e battiamola in maniera da far
cadere la farina in eccesso. Rosoliamola
con attenzione e con buona fiamma
da ogni lato aiutandoci con cucchiai
di legno per non bucarla. Solo quando
avrà un bell’aspetto dorato abbassiamo
il fuoco e uniamo il vino. Copriamo
e facciamo cuocere per circa un’oretta.
A cottura ultimata togliamo la carne e
facciamo ridurre la salsa nella casseruola
alzando la fiamma e aiutandoci, nel
caso, con una noce di burro massaggiata con un cucchiaino di farina bianca.
Disponiamo la carne tagliata a fette nel
piatto e nappiamola con la salsa calda.
L’abbinamento d’obbligo è con Conero
Riserva docg.
q.b. (quanto basta sullo chef)
CHI è Marchigiano Doc, Massimo Gattini è da 12 anni “dietro le quinte” di quella
che può essere definita la prima osteria moderna del capoluogo. Schivo e appassionato,
unisce ai sapori della sua terra il piacere della cucina. Caratteristiche che lo integrano
alla perfezione con il patron del locale: Danilo Tornifoglia, altra conoscenza del panorama culinario nazionale.
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Le conserve di pomodoro, come la Passata, i Pelati
e la Polpa di Pomodoro Conad, sono tutti preparati
con pomodoro italiano appena raccolto, che proviene da coltivazioni del territorio nazionale.
Nei periodi di tradizionale stagionalità, la gamma di
frutta e verdura Conad Percorso Qualità è coltivata
in Italia secondo il rigoroso disciplinare imposto dal
marchio: pere, mele, uva Italia, pesche e nettarine,
ciliegie, patate, pomodori e pomodorini, zucchine,
melanzane, peperoni ecc. Così sai che questi prodotti vengono realizzati nel rispetto di determinati
standard di sicurezza e di qualità. Conad infatti sceglie come fornitori solo aziende che si impegnano
a controllare sempre la frutta e la verdura, direttamente e rigorosamente, dalle fasi di produzione a
quelle di confezionamento e trasporto. E ritrovi tutte queste informazioni sulle etichette della frutta e
verdura, dove è riportato un codice che serve a identificare il luogo di coltivazione, il produttore, i suoi
metodi produttivi, chi ha selezionato e confezionato
il prodotto. Così puoi avere la certezza sull'origine e
la qualità di quello che mangi.
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Sardina
Pesce azzurro, tipico dei nostri mari, dalle carni gustose e poco
grasse, viene usato per preparare vari piatti tipici della tradizione italiana, come la pasta con le sarde, ma anche utilizzato per
conserve, che ne preservano il sapore nel tempo. Come ogni
pesce va consumato il prima possibile; al momento dell’acquisto
è consigliabile selezionare gli esemplari con branchie rosee, occhi
non infossati, dal riconoscibile profumo di mare.
fave
Legume dal sapore delicato, è ottimo sia crudo che cotto. I semi,
avvolti da una sottile pellicola, sono contenuti in un baccello di
colore verde intenso dall’interno spugnoso. Al momento dell’acquisto si consiglia di scegliere baccelli integri, privi di macchie e
dalla consistenza soda. Il prodotto si conserva sino a 2 giorni in
frigorifero, avvolto in un panno leggermente umido.
cime di rapa
Derivante dalla rapa, ma di una varietà a sé stante, questo ortaggio ha foglie allungate, con un picciolo centrale e bottoni fiorali
dai quali si dischiudono spesso piccoli fiori gialli. Tipico della
cucina meridionale, viene usato per preparare vari piatti tradizionali; si consiglia di consumarlo prima possibile, per apprezzare al
massimo il suo sapore caratteristico. Conservato in frigorifero, si
mantiene fino a 3 giorni.
spinaci
Questa pianta dalle foglie carnose, arricciate, di un verde scuro
e di consistenza croccante, è ricca di ferro e si presta a cotture
leggere che permettano di mantenere inalterate le sue proprietà
nutritive. È consigliabile scegliere piante con foglie di colore
uniforme, non appassite, con gambi integri e croccanti; se conservate in un sacchetto di carta, in frigorifero, si mantengono per
2 o 3 giorni.
fragola
Uno dei frutti più amati in assoluto; ha un profumo molto intenso e un sapore lievemente aspro, molto aromatico e zuccherino. È consigliabile scegliere frutti di colore uniforme, senza parti
bianche, dalla consistenza soda e non eccessivamente cedevole
al tatto. Facilmente deperibile, questo prodotto va conservato in
frigorifero e consumato prima possibile, per evitare la formazione
di muffe e assaporarne appieno il gusto.
Scopri come scegliere e conservare i prodotti di stagione su
bene insieme 17
in forma
QUEL CHE RESTA DEL SONNO
Mattia Scarsi
è
notte alta e siamo svegli; abbiamo contato e ricontato greggi, mandrie e interi allevamenti ma
di prendere sonno, o, come si dovrebbe dire, di farci prendere dal Secondo le statistiche,
sonno, neanche a parlarne. Così il
giorno che comincia ci vede stan- un sesto della popolazione
chi, nervosi, sfibrati e con la pre- italiana soffre di insonnia.
cisa quanto spiacevole sensazione la percentuale, durante
che la prossima sarà un’altra notte
il cambio di stagione,
d’insonnia.
L’insonnia è un disturbo general- tende ad aumentare.
mente caratterizzato dall’estrema
difficoltà o dall’impossibilità di Vediamo insieme alcuni disturbi
addormentarsi e/o da un son- del sonno e le tecniche
no continuamente frammentato
(fino a tre risvegli rientrano nella per superarli
normalità) nel corso della notte.
Tutto ciò reca effetti collaterali comuni: spossatezza,
irritabilità, difficoltà di concentrazione, logorio psicofisico. Inoltre, se trascurata, l’insonnia può indebolire
il sistema immunitario, rendendoci più soggetti a malattie di vario tipo.
Il sonno è dunque un momento di vitale importanza
per il fisico come per il cervello.
Il primo, soprattutto nelle persone sovrappeso, beneficia dello smaltimento degli acidi grassi che avviene
proprio durante il sonno e della produzione di lepbene insieme 19
in forma
CONSIGLIATO
- Fare un bagno caldo alla sera, poco prima di
coricarsi.
- Bere una tazza di latte caldo poco prima di coricarsi (a meno che l’insonnia non derivi da allergie
o intolleranze alimentari, tipo ai latticini: in tal caso
il problema si amplificherebbe).
- Fare esercizio fisico per almeno un’ora nel pomeriggio (non oltre le 19).
- Evitare attività fisiche pesanti nelle ore che precedono il sonno.
- Mangiare in modo ordinato e non frenetico,
prediligendo un pranzo più corposo in favore di
una cena più light: cibi “buoni” per il sonno sono
pasta, riso, pane, orzo, lattuga, aglio, zucca, rape,
formaggi freschi, yogurt, uova bollite, miele, infusi
e latte caldo.
- Andare a letto in un orario consono.
- Fare della nostra camera da letto un ambiente
idoneo al riposo, circondandoci dei basilari fattori
ipnogeni come il buio e il silenzio, complici importanti del nostro riposo.
sCONSIGLIATo
- Bere molti alcolici alla sera.
- Fare sport nelle tre/quattro ore che precedono
l’andare a dormire.
- Guardare spettacoli troppo “stimolanti” o impressionanti in televisione.
- Assumere la caffeina (eccitante del sistema
nervoso e cardiocircolatorio) presente non solo in
caffè e tè ma anche in cacao, nelle bevande a
base di cola e nei cosiddetti energy–drink.
- Stremarsi in conte assurde. Per addormentarsi è
inutile contare (sul)le pecore. Pensare piuttosto ad
avvenimenti sereni capitati di recente che aiutino
a rilassarsi.
- Il pisolino pomeridiano, che lungi dall’avere funzionalità di recupero, accresce le difficoltà nelle
notti seguenti.
tina, sostanza che comunica al cervello il senso di
sazietà. Il nostro cervello, invece, ha bisogno del
sonno per catalogare e rielaborare gli stimoli e gli
input in cui si è imbattuto nelle ore di veglia.
Uno stile di vita salubre e un buon temperamento
limitano gli effetti che le piccole seccature quotidiane hanno sul nostro ritmo veglia-sonno, ma è ovvio
che quando questi fattori stressanti aumentano, non
siamo sempre in grado di difenderci da soli. Perciò, quando anche piccoli cambiamenti mirati ad
eliminare le eccessive tensioni, non ci portano alcun giovamento, è possibile affidarci ad una serie di
rimedi naturali legati alla tradizione e alla saggezza
popolare.
Il più delle volte, per fortuna, l'insonnia ha una durata relativamente breve, legata ad eventi significativi e portatori di stress quali nuovi lavori, matrimoni
o gravidanze in vista, separazioni, esami. Perciò, una
volta superata la fase critica è destinata a sparire da
sola. L’insonnia in questi casi non è una malattia ma
un sintomo, fastidioso d’accordo, ma che ha una sua
utilità. Come una spia che resta accesa tutta la notte per dirci che qualcosa, probabilmente durante le
nostre giornate, non va come dovrebbe.
C’è un’intima relazione con i fatti che ci accadono
o che non ci accadono durante il giorno: successi,
delusioni, litigi, ansie, adrenalina, sono tutti elementi che elettrificano la nostra corteccia cerebrale, lasciando inevitabilmente delle scorie, che non
siamo sempre in grado di smaltire rapidamente.
Ecco perché spesso, invece di partire alla spasmodica ricerca di farmaci o erbe per dormire meglio,
basterebbe rammentare e “cucinare” la ricetta per
vivere meglio le nostre giornate. Un sonno generoso
e ristoratore sarà la lieta, inevitabile conseguenza.
relax
Il suono del
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Curare l’insonnia con erbe e omeopatia
Valeriana: si usa la radice, ricca di olii essenziali, di acido valerianico ed altri composti la cui azione sinergica ha proprietà sedative
e rilassanti.
Biancospino: si usa la sommità fiorita. I suoi principi attivi agiscono
sul cuore regolandone il ritmo nelle persone soggette ad attacchi
di ansia e sul sistema nervoso centrale, producendo un
effetto sedativo senza effetti collaterali o assuefazione.
Papavero comune: contiene degli alcaloidi che hanno
un effetto sedativo molto graduale e proprietà espettoranti ed emollienti. Ecco perché viene usato anche
come calmante della tosse e delle irritazioni alla gola, la
causa principale di insonnia nei bambini.
Passiflora: grazie ai suoi alcaloidi, esercita una notevole
azione sui disturbi legati al sonno giacché riesce ad alleviare l’ansia accumulata durante le giornate stressanti. È
attiva anche contro gli spasmi nervosi. Per aumentarne
l’effetto benefico possiamo usarla con il Biancospino.
Camomilla: anche la vecchia “immortale” camomilla funziona
nella maggior parte dei casi, pur essendo a tutti gli effetti un eccitante. Lungi dall’avere alcun effetto sul sonno, fa ancora molto presa
sulla suggestione di chi la prende. Soltanto nei bambini piccoli, la
camomilla può effettivamente favorire il sonno, dato che attenua i
dolori intestinali e quindi aiuta a rilassarli. L’efficacia in campo adulto è data dal comprovato ed intramontabile effetto placebo.
Recenti studi scientifici, hanno avvalorato l’utilizzo
della melatonina. La melatonina è un ormone
che regola il ritmo sonno-veglia ed è prodotto
dal nostro stesso organismo, in quella preziosissima ghiandola del sistema endocrino che si
chiama ipofisi. Ecco perché, intervenendo con
integratori di questo ormone, si evitano tutti i
possibili effetti collaterali presenti nei veri e propri
farmaci, come gli ansiolitici e categorie affini.
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ingredienti
dosi per 6 persone
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Gorgonzola
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+ cottura
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nella dispensa
3-4 cucchiai di olio d'oliva, 15 g
di pinoli, 150 g di Parmigiano
grattugiato
come si fa
Preriscaldate il forno a 180°C.
Tritate grossolanamente i pinoli
e la rucola. Tagliate il Gorgonzola a tocchetti. Dividete la pasta
in due, poi stendetela in modo
da ottenere due dischi di circa
un cm di spessore. Disponete
un disco di pasta su una placca
foderata di carta da forno e distribuitevi sopra gli ingredienti,
lasciando 1,5 cm di bordo. Irrorate con due cucchiai di olio, posatevi sopra l'altro disco di pasta
e saldate bene i bordi premendo
con le dita. Distribuite sulla superficie l'olio rimasto con l'aiuto
di un pennello. Lasciate lievitare
la pasta 20' a temperatura ambiente, poi infornate per 15/20'.
Servite la focaccia calda.
nad
ti co
nsiglia
gorgonzola D.O.P.
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confezione da 200 g
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cucina semplice
risotto con fave
nella dispensa
un litro di brodo vegetale caldo, 2 scalogni,
20 g di Parmigiano grattugiato, ½ bicchiere
di vino bianco secco, 30 g di burro, sale, pepe
come si fa
Cuocete le fave in abbondante acqua salata,
scolatele e togliete la pellicina esterna. Pulite gli scalogni e tritateli finemente. In una
casseruola antiaderente fate sciogliere metà
del burro e rosolatevi gli scalogni tritati;
aggiungete le fave e un mestolo della loro
acqua di cottura, quindi coprite e lasciate cuocere a fuoco dolce circa 10'. Scolate
1/3 delle fave e frullatele con un mixer ad
immersione. Aggiungete il riso nella casseruola e tostatelo qualche minuto, mescolando. Sfumate con il vino e cuocete sino ad
evaporazione. Versate un mestolo alla volta
di brodo caldo, sino a portare a cottura il
riso. Incorporate il Parmigiano, il burro rimanente e la purea di fave. Amalgamate con
cura. Nel frattempo fate dorare le fettine di
pancetta in una padella antiaderente, senza
aggiunta di grassi. Servite il risotto in piatti
individuali, cospargete con una macinata di
pepe e guarnite con scaglie di Pecorino e la
pancetta croccante.
4
30’
ingredienti
dosi per 4 persone
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fave fresc
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riso carnaroli conad
confezione da 1 kg
bene insieme 23
cucina semplice
SCALOPPINe DI TACCHINO CON SPINACI E POMODORI
nella dispensa
farina, 60 g di burro, un cucchiai
no di paprika in polvere, noce
moscata, sale, pepe
come si fa
Sistemate ogni fettina di tacchino tra due fogli di carta da forno e batteteli leggermente con
un batticarne. Aggiustateli di
sale e infarinateli leggermente.
Lavate i pomodori, asciugateli e tagliateli a rondelle sottili.
Sgocciolate con cura la mozzarella e tagliatela a rondelle. Fate
sciogliere 30 g di burro in una
padella con rivestimento antiaderente e cuocetevi gli spinaci.
Aggiustate di sale e pepe; tenete
da parte. Cuocete le fettine di
carne nel burro rimanente. Sistematele poi su una pirofila. Su
ciascuna scaloppina mettete un
po' di spinaci, 2 fette di pomodoro e una fettina di mozzarella. Spolverizzate con un po' di
paprika in polvere e sistemate in
forno a gratinare sino a quando
il formaggio inizierà a fondere.
Togliete dal forno, sistemate nei
piatti individuali e servite.
25’
4
+ cottura
ingredienti
dosi per 4 persone
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mozzarella
pomodori 2
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mozzarella conad
confezione da 125 g
cucina semplice
banane meringate
20’
+ cottura
3
nella dispensa
burro per ungere il piatto, 3 albumi, 2 cucchiai di zucchero, sale
come si fa
Accendete il grill del forno e
imburrate un piatto adatto
alla cottura in forno. Spremete le arance, versate il succo in
una casseruola e aggiungete lo
zucchero vanigliato. Mescolate e portate il succo al limite
dell'ebollizione. Sbucciate le
banane, immergetele nella casseruola, lasciatevele fino alla ripresa dell'ebollizione, scolatele e
disponetele nel piatto. Montate
a neve ferma gli albumi con un
pizzico di sale; senza smettere
di mescolare, incorporatevi lo
zucchero e ricoprite uniformemente le banane con questa preparazione. Fatele colorire leggermente sotto il grill del forno
e servitele calde.
ingredienti
dosi per 4 persone
arance 2
nane 4
piccole ba igliato 2 bustine
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zucchero semolato conad
confezione da 1 kg
bene insieme 25
divagando
L’ASIAGO DOP
26 www.conad.it
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LA STORIA L’Asiago ha origine dall’altopiano
dei Sette Comuni, noto anche
come Altopiano di Asiago, da cui
il nome. In tempi antichi, intorno all’anno Mille, il formaggio
era prodotto sul posto non con il
latte vaccino, come ai giorni nostri, ma con quello delle pecore,
portate al pascolo libero, che fornivano non solo il latte, ma anche
la lana. Fu solo intorno al Cinquecento che le pecore lasciarono posto ai bovini e si iniziò una
produzione simile a quella odierna. Oggi, sull’Altopiano di Asiago, si trova la più alta concentrazione di malghe produttive in
Europa. L’Asiago più antico e che
maggiormente rispecchia l’austera tradizione dei casari altopianesi è certamente quello d’allevo: le
sue forme vengono tagliate solo
dopo molti mesi di stagionatura e sono variamente fragranti a
seconda della lavorazione e della
maturazione.
abbinamento VINO
Merlot del friuli DOC
Borgo dai Morars.
Ha colore rubino vivido;
profumo di confettura
di lampone, con ricordo
di erba tagliata;
sapore secco, morbido
ma ben sostenuto,
con un fondo fruttato
ed erbaceo.
Si beve a 16-18°C.
I PROFILi
L’Asiago è un formaggio di latte vaccino
a pasta semicotta che gode della
Denominazione di Origine Protetta.
Il marchio viene concesso sia all’Asiago
detto d’allevo (più stagionato) sia all’Asiago
pressato (più fresco). Non si tratta di due
livelli di maturazione, ma del prodotto
di due lavorazioni diverse. Il tipo d’allevo
ha un gusto intenso che varia a seconda
della maturazione: si distingue in mezzano,
vecchio e stravecchio. Si ottiene dal latte
scremato. Il sapore è dolce nell’Asiago
mezzano e si fa più piccante con l’età,
che va dai 3 ai 12 mesi. Il tipo pressato
è più grasso, dal gusto tendente al dolce
e si ottiene con latte intero.
Asiago dop
dal sapore fresco leggero,
l'asiago è un formaggio da tavola
straordinario. è prodotto ancora oggi
artigianalmente nelle malghe
o in piccoli caseifici.
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bene insieme 27
d-food
Feltre
Conegliano
Bassano
del Grappa
Vicenza
Treviso
Verona
Nogara
Padova
Eraclea
Venezia
Lido di Venezia
Monselice
Chioggia
Rovigo
I luoghi d’origine
e lA produzionE
L’altopiano di Asiago è noto fin
dal Medioevo per la qualità dei
suoi pascoli, che donano al latte di greggi e mandrie un sapore
veramente speciale. I prati dell’altopiano, che forniscono nutrimento alle mandrie, sono ricchi
di graminacee e leguminose così,
il latte prodotto, proprio in virtù
della sua particolare composizione, dona all’Asiago, soprattutto a
quello d’allevo, un’altissima qualità e un gusto molto speciale. In
questi luoghi, dunque, nasce un
formaggio da tavola straordinario,
prodotto ancora oggi artigianalmente nelle malghe o in piccoli caseifici, utilizzando tecniche
tradizionali. La sua stagionatura
è di 30 giorni, periodo in cui il
formaggio acquista una qualità
eccellente.
La fabbricazione dell’Asiago, che
fino alla fine del secolo scorso, era
prevalente sull’altopiano omonimo, anche a causa degli eventi bellici della prima guerra mondiale, a
poco a poco si estese, nella parte
pedemontana, nelle zone di pianura limitrofe e anche nelle vicine
malghe trentine.
Le aree di produzione sono le province di Vicenza, Trento e parte di
Padova e Treviso.
Certo è, però, che chi vuole ancora ritrovare il sapore di quel “pegorin” (ossia l’Asiago strainvecchiato)
non fa troppa fatica: tutte le virtù
che cerca le trova certamente nel
glorioso Asiago d'allevo, marchiato a fuoco, che sa competere con
i più famosi formaggi stagionati
della gastronomia internazionale.
i servizio
Informazioni adcome ingrediente indispensainbi,i-
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L’Asiago d’allevti tipici (polenta pasticciata, raratterica
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provincia e larale della forma).
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appunti
Consorzio per la tutela
del formaggio Asiago
Corso Fogazzaro 18 - 36100 Vicenza
Tel. 0444 321758 - [email protected]
Belluno
Latterie Vicentine s.c.
Nasce dalla fusione di due importanti
cooperative locali: l’Alesi di Bassano
e la Cooperativa Produttori Latte di Schio.
520.000 sono le forme di formaggio Asiago
Fresco prodotte ogni anno, alle quali si
aggiungono 130.000 forme di Asiago
Stagionato.
Via San Benedetto 4
36050 Bressanvido (VI) - Tel. 0444 660603
www.latterievicentine.it
Zogi srl
Fondata negli anni Sessanta, questa azienda
produce seguendo ambiziosi obiettivi in
materia di sicurezza alimentare, tracciabilità
del prodotto e tutela dell’ambiente. Accanto
alla produzione di Asiago D.O.P, va ricordata anche quella del Provolone Valpadana
D.O.P.
Via Giovanni XXIII, 2
36030 Monte di Malo (VI) - www.zogi.it
Agricola Cortese Maurizio
Malga Verde
I prodotti nascono da una grande passione e
da una scrupolosa attenzione che la famiglia
Cortese dedica agli animali, in modo da
garantire al consumatore un prodotto di
ottima qualità.
Via Rovera 3 - 36062 Conco (VI)
Tel. 0424 407220 - www.malgaverde.com
Toniolo Casearia S.p.A.
Qui non viene usato sale marino, ma puro
sale di salgemma e anche l’olio con il quale
le forme vengono trattate durante la stagionatura è di primissima scelta, arricchito con
altri ingredienti, secondo una ricetta segreta
tramandata da generazioni.
Via Molinetto 47
31030 Borso del Grappa (TV)
Tel. 0423 910266 - www.toniolo.it
Caseificio Sociale Comprensoriale
di Primiero S.c.a.r.l.
Oggi la cooperativa conta circa cento Soci
e nel 2000 ha lavorato 33.400 quintali di
latte. Gestisce inoltre alcuni alpeggi e l’Agriturismo Malga Rolle, situato sull’omonimo
passo a quota 1980 metri, dove si possono
degustare i prodotti tipici locali e i formaggi
del Caseificio.
Via Roma 179 - 38050 Mezzano (TN)
Tel. 0439 62941
www.caseificioprimiero.com
Stefani Vittorino & C.S.N.C.
Questa azienda si è perfezionata nel trattamento dell’Asiago D.O.P. nel corso di 4
generazioni. I magazzini coibentati, adatti a
mantenere costante la temperatura e l’umidità, portano i formaggi ad una stagionatura
perfetta.
Via IV Novembre 35
36031 Dueville (VI) - Tel. 0444 590429
www.stefani-formaggi.it
divagando
Viaggiare attraverso il territorio scoprendo le sue tradizioni e le sue meraviglie
UN CIELO A COLORI
Il 25 Aprile si festeggia a Badia Polesine
la 52a Edizione della Sagra degli Aquiloni.
Valeria Re
Q
Nelle foto di questa pagina:
momenti della scorsa manifestazione.
uando le giornate piano, piano iniziano a diventare più lunghe e più calde, è sempre un piacere
trovare qualche festa o sagra particolare a cui recarsi.
Una delle più interessanti e spettacolari è sicuramente
la Sagra degli Aquiloni a Badia Polesine, in provincia
di Rovigo.
Si svolge durante il pomeriggio del 25 aprile e possono partecipare tutti: adulti, bambini e anziani. Il
requisito necessario per poter gareggiare è quello di
presentare il proprio aquilone per la punzonatura e
per il giudizio tecnico e artistico da parte della giuria.
Ma attenzione: l’iscrizione dovrà avvenire il giorno
stesso della gara, dalle ore 10,30 alle ore 14,30.
Per ogni aquilone punzonato possono iscriversi due
persone, senza limiti d’età. C’è un piccolo contributo da versare, di 3 euro a persona, per acquistare
il biglietto e dare così anche un aiuto concreto alla
manifestazione.
bene insieme 29
divagando
Nelle foto di queste due pagine:
momenti della scorsa manifestazione.
La cifra è veramente irrisoria se confrontata con il
valore dei premi in palio, che verranno estratti tra
tutti gli iscritti (cellulari, biciclette, giocattoli di
ultima generazione…), oltre ai trofei e alle medaglie
assegnati ai primi classificati delle varie categorie:
per altitudine, per forma, per soluzione tecnica o
artistica.
I premi che verranno sorteggiati saranno circa 200
e alcuni hanno davvero notevole importanza, sia a
livello culturale che economico, come la Medaglia
del Presidente della Repubblica e la Medaglia del
Presidente del Senato, la targa del Presidente della
Regione Veneto e il dono dell’Assessore alla Cultura
della Provincia di Rovigo.
Si racconta che nel 1960, due badiesi furono ispirati
dalla poesia del Pascoli “L’Aquilone”, che racconta
30 www.conad.it
divagando
IL COMUNE
DI BADIA POLESINE
Badia Polesine è un piccolo comune della provincia di Rovigo, bagnato dal fiume Adige.
Il fiume divide le due province, di Rovigo e di
Padova, che sono collegate tra loro dal ponte
Badia - Masi.
In passato, il nome di questa caratteristica cittadina era semplicemente “La Badia”, con chiaro
riferimento all’abbazia benedettina di S. Maria
della Vangadizza, attorno alla quale il paese si
era sviluppato. Nel 1200, La Badia era circondata da una fossa e le porte per accedere alla
città erano tre. Purtroppo duecento anni dopo,
si dovette assistere al declino della Vangadizza,
che prima passò sotto il dominio francese e poi
venne soppressa, nell’ Ottocento, con decreto
napoleonico. La città poi fu annessa con la
sua regione, il Veneto, al regno d’Italia. La città
conosce un momento di grande sviluppo: viene
costruito l’ospedale, il Teatro Sociale e il ponte
sull’Adige, che collega la cittadina alla Provincia
di Padova.
Il 30 Giugno di ogni anno viene celebrato il
patrono della città, San Teobaldo, con festeggiamenti per le vie della città. Sfilano figuranti
in abiti del Medioevo, per rievocare il momento
della traslazione delle reliquie del Santo da
Badia Polesine a S. Thibault
des Vignes in Francia (paese
con cui il comune veneto è
gemellato).
Nella piazza principale della
cittadina, Piazza Vangadizza,
alla sera si tiene la famosa
e molto apprezzata “Cena
Medievale”, a cui possono
partecipare tutti i cittadini.
Chiesa medioevale a Badia Polesine.
bene insieme 31
divagando
Nelle foto di queste due pagine in senso orario:
campanile della chiesa di San Zenone a Boara Polesine, Villa Badoer a Fratta Polesine (Rovigo),
varie immagini del tragitto del fiume Po.
un episodio dolcemente nostalgico dell’infanzia del
poeta romagnolo. Da quella poesia struggente, nacque “La Sagra degli Aquiloni” che, già allora, veniva
celebrata nella località di Sperone Bova, sulle rive
dell’Adige.
Ma quale è la vera storia di questi affascinanti oggetti
colorati, capaci di lasciare a bocca aperta adulti e
bambini?
I primi aquiloni si ritiene siano stati costruiti in Cina,
circa 1000 anni prima della nascita di Cristo, con
quei materiali che fecero poi la storia di ogni aquilone: seta e bambù.
Diversi però furono gli utilizzi: un imperatore cinese
sconfisse i suoi nemici, spaventandoli con i suoni
e le luci degli aquiloni che fece volteggiare sopra le
loro testa, in piena notte. In Giappone, addirittura,
32 www.conad.it
durante le battaglie più sanguinose, si facevano alzare
in volo gli “Edo”, grandi aquiloni rettangolari, con
sopra arcieri che scagliavano, da quella posizione
privilegiata, frecce sugli avversari. Il primo aquilone
composto da un treno di sei, di cui si abbia notizia,
fu quello creato dall’ornitologo scozzese Alexander
Wilson, che lo fece volare fino a 915 metri d’altezza,
per misurare il variare della temperatura sulla base
dell’altezza.
Da qui partirono le prime interessanti ricerche scientifiche legate agli aquiloni, come quella di Sir George
Cayley che, nel 1800, annunciò i principi della teoria
aeronautica. Lo stesso Guglielmo Marconi utilizzò
proprio degli aquiloni per sollevare a 120 metri d’altezza la prima antenna che permise la trasmissione
del segnale radio transoceanico.
divagando
LENDINARA
E LA FIERA
DI SAN MARCO
d-music
Piccoli suggerimenti musicali
per godersi ancora di più il viaggio
a cura di Andrea Bernardini
Visto che stavolta andiamo in Veneto,
la nostra scelta è caduta su Antonio
Vivaldi e su un disco uscito nel 1996.
Un lavoro realizzato da uno straordinario gruppo della Marca Trevigiana, i
Sonatori della Gioiosa Marca, e quasi
completamente dedicato ai concerti
per violino del “prete rosso”. A dispetto
di quanto diceva Stravinskij a proposito di Vivaldi (che cioè avrebbe scritto
centinaia di volte il medesimo concerto... ), è proprio
la varietà di trovate timbriche e ritmiche a caratterizzare questi concerti de “Le humane passioni”, pur
nell’identico schema costruttivo. Brani eseguiti dai
Sonatori trevigiani con grande attenzione “filologica”,
in cui a risaltare sono la plasticità incisiva dei temi e il
valore espressivo dell’elaborazione.
A meno di 10 km da Badia, si
trova la caratteristica città di
Lendinara. Si avverte da subito
lo spirito religioso che rende
nota la città e che trova la
sua massima espressione nel
Santuario del Pilastrello, ma
anche nella Chiesa di San
Biagio, che si affaccia sulla riva
destra dell’Adigetto. Se si attraversa il ponte sul fiume, si arriva alla piazza principale della
città: Piazza Risorgimento. Qui
si erge in tutta la sua bellezza
Palazzo Pretorio, caratterizzato
da un grande portale, che è
una delle costruzioni più antiche esistenti nel Polesine. In
origine, si trattava di un castello,
che fu poi adibito a sede civile
e militare del potere ferrarese e
veneziano. Dal 1600, ogni anno
a Lendinara, viene festeggiato il
Santo Patrono, San Marco, con
una fiera che dura più di tre settimane. Si tratta di una serie di
eventi e incontri che animano
le vie della città e che hanno
lo scopo di far entrare i turisti,
ma anche gli stessi cittadini, a
contatto con la realtà agricola
e commerciale del paese. Di
solito si inizia con un grande
Concerto di Primavera, tenuto
al Teatro Comunale Ballarin.
Per giorni, si susseguono mostre
delle macchine agricole e di
trattori d’epoca, mercatini di
fiori e piante, ma
anche diverse cerimonie a titolo istituzionale, accompagnate da eventi
culturali adatti a
ogni tipo di gusto.
bene insieme 33
ROVIGO: LA CITTÁ RINASCIMENTALE
A mezz’ora di viaggio dalla patria degli aquiloni, troviamo il
capoluogo di Provincia: Rovigo.
è anche conosciuta con il nome di “Città delle Rose”, per la
descrizione che ne fece Ludovico Ariosto nell’Orlando Furioso,
dove faceva derivare il nome “rhodigium” dal greco “rhòdon”
ovvero “rosa”. Questa etimologia, in realtà, non sarebbe mai
stata confermata, anche se la rosa rimane uno dei simboli
della cittadina veneta.
È facile rimanere affascinati dalla bellezza rinascimentale
della sua piazza, delle sue chiese e dagli angoli nascosti che
la caratterizzano.
La piazza principale è Piazza Vittorio Emanuele II, circondata
da Palazzo Roncale e Palazzo Roverella. Proprio qui sono custodite opere, che meritano sicuramente una visita, di Nicolò Di
Pietro, del Bellini e Luca Giordano.
Affacciato su Piazza Garibaldi, attigua alla piazza principale,
troviamo il Teatro Sociale, che fu inaugurato nel 1819 dall’Imperatore d’Austria Francesco I.
Ma la costruzione più antica è sicuramente il Castello
Medievale, voluto dal vescovo Paolo di Adria nel 954, attorno
al quale si sviluppò l’intera città. Al centro dell’edificio si trova
un mastio chiamato Torre Donà, che è tra le torri medievali italiane più alte, con i suoi 50 metri. Accanto si erge Torre Grimani,
che è in parte crollata. Curatissimi sono i giardini pubblici che
si trovano all’interno, la cui realizzazione risale agli anni ’60. Si
dividono in due zone: la prima, con funzione ornamentale, si
affaccia su Piazza Matteotti; la seconda, è dotata di un parco
giochi attrezzato e di un’area picnic.
DORMIRE
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Nella foto:
Piazza Giuseppe Garibaldi
a Rovigo.
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bene saperlo
Dott. Ezio Bergamini - Ginecologo
LE INFEZIONI
PERICOLOSE
Le infezioni che il feto acquisisce
dalla madre sono una delle cause principali
di mortalità infantile o in alcuni
casi di handicap permanente.
Ecco perché è bene parlarne
Molte sono le infezioni, sia batteriche che virali, trasmissibili dalla madre al feto e in grado di determinare
conseguenze di varia gravità. Tra le infezioni batteriche
sono note in particolare la Toxoplasmosi, che può essere
una possibile causa di danno cerebrale e deficit visivo;
l’infezione da Streptococco B, che è la principale causa di
sepsi neonatale precoce e la Sifilide, che può avere come
conseguenze: la malattia congenita con relative sequele,
la morte in utero e il parto pretermine. Va detto che
per tutte queste infezioni esistono trattamenti specifici
in grado di evitare o ridurre le possibili conseguenze
neonatali. Tra le forme virali meritano di essere ricordate
per frequenza e gravità l’infezione da Citomegalovirus,
che è causa di danno cerebrale, anomalie congenite e
sordità; l’infezione da Parvovirus, che è la principale
causa di idrope fetale non immunologica; la Varicella,
che a seconda dell’epoca gestazionale di acquisizione può
indurre o anomalie fetali o sepsi neonatali; la Rosolia
storicamente nota per causare nella maggior parte dei casi
gravi anomalie del feto e importanti sequele a distanza;
infine l’infezione da HIV causa di malattia postnatale,
fortunatamente oggi prevenibile grazie ad una serie di
misure tra cui in particolare il trattamento materno con
farmaci antiretrovirali.
Come si riconoscono queste infezioni?
Purtroppo quasi mai i sintomi soggettivi e l’obiettività
clinica sono di aiuto, in quanto sono abitualmente
assenti o se presenti per lo più aspecifici. Per questo si
deve ricorrere ad indagini di screening che ne consentano l’identificazione. Va ricordato che a fronte della
scarsa visibilità clinica la donna incinta è più esposta alle
infezioni sia per il deficit immunologico che caratterizza
lo stato gravidico sia per una maggiore esposizione, in
particolare in presenza di altri figli in età prescolare o per
attività lavorativa in scuole, asili o comunità.
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Infatti sono i bambini più piccoli una delle principali
fonti di infezione. A ciò va aggiunto che gli stessi operatori sanitari o ignorano le misure preventive da trasmettere o dimenticano di informare tempestivamente la
donna sui comportamenti da adottare per difendere se
stessa e il proprio figlio.
Quando si parla di screening che cosa si intende?
Si tratta di indagini di laboratorio o strumentali ritenute
indispensabili dalle agenzie/commissioni governative dei
principali paesi per la tutela della gravidanza. Tra queste
sono inclusi anche esami specifici per il riconoscimento
delle infezioni. Il possibile inserimento degli screening
infettivologici nei programmi di gestione della gravidanza è materia molto complessa che prevede in primo
luogo la valutazione dei costi in relazione ai possibili
benefici e quindi l’analisi di tutta una serie di variabili epidemiologiche, cliniche e sociali - che ne condizionano
l’efficacia e l’applicabilità.
Un ringraziamento alla Prof.ssa Brunella Guerra
Clinica Ostetrica dell’Università di Bologna
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bene insieme 35
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dott. Francesco Ghiani - Veterinario
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VITA DA MICIO
Il gatto nell’ultimo decennio è entrato sempre più nelle nostre case
come animale da compagnia, spesso sostituendo il cane.
Conosciamone meglio le esigenze
Il gatto, a differenza del cane che al di fuori di un
gruppo non sopravvive, è un soggetto socialmente
facoltativo, ossia può sopravvivere sia in piccole
comunità che adattarsi anche a una vita più solitaria.
Quindi il gatto non è un piccolo cane, ma ha necessità e metodi di relazione suoi particolari.
Gestione degli spazi
Il felino è un animale curioso e circospetto, per cui
gli piace esplorare gli ambienti in maniera meno
irruenta rispetto al cane. Frequentemente gli piace
controllare territori più ampi della proprietà in cui
vive, per cui uno spazio esterno come un piccolo
giardino o un terrazzo sono ideali per soddisfare la
sua curiosità.
Se mancano degli spazi esterni, può essere utile creare
degli svaghi ed impegni inserendo nell’ambiente dei
giochi quali tappi di sughero, topini di pelo, palline
di carta stagnola ecc.
È importante permettere l’accesso a tutte le stanze
della casa e inoltre può essere divertente creare dei
passaggi a differenti livelli di altezza.
Offrirgli dei divertimenti e degli svaghi, servirà per
distrarlo dal richiedere frequentemente cibo e stimolarlo al movimento.
La socializzazione
Il gatto è un animale indipendente, per cui è utile
che sia lui a prendere l’iniziativa nel venire a cercarci.
Alcuni soggetti amano le coccole e le carezze, altri
invece si innervosiscono se maneggiati di continuo,
per cui è fondamentale rispettare il loro carattere.
Nonostante sia più solitario rispetto al cane, il gatto
ha comunque bisogno della nostra compagnia.
Giornate intere lasciato solo può renderlo triste e
annoiarlo.
In quel caso la presenza di un altro soggetto può
essere utile purché venga introdotto rispettando
alcuni criteri.
Il gioco
Rappresenta un momento divertente e stimolante
anche per il proprietario. Ci sono, però, alcune
accortezze da rispettare.
È poco indicato farlo giocare sia con le mani che
con i piedi, rincorrerlo o farsi inseguire. Ciò stimola
l’istinto predatorio e, per l’eccitazione, il gatto può
avere degli stimoli che portano ad eccessi di aggressività nei confronti dell’uomo. Meglio, quindi, utilizzare topini, palline o altri oggetti.
Ritmo giornaliero
Il gatto dorme molto durante le ore diurne e ha la
sua massima attività al mattino e all’imbrunire. Per
questo a volte sveglia il proprietario per chiedere
attenzione. È in queste fasi della giornata che si può
sviluppare il gioco.
Alimentazione
È inutile somministrare il cibo solo ai due pasti
canonici, dal momento che per il gatto è consono
alimentarsi dalle 8 alle 12 volte al giorno. Si possono, quindi, dare piccoli pasti frequenti oppure
lasciare a disposizione la dose giornaliera corretta. In
questo caso è più indicata un’alimentazione a base
di crocchette.
Gestione cassetta
Una non corretta gestione della cassetta per le funzioni fisiologiche, soprattutto urinarie, può portare
il gatto a trattenersi dall’urinare con insorgenza di
cistiti su base comportamentale. È opportuno che
la cassetta per i bisogni venga sistemata lontano dal
cibo, in un posto tranquillo, lontana da fonti di
rumore, es. la lavatrice. Deve essere di dimensioni
adeguate e spesso non coperta. Pulirla ogni giorno
e lavarla con saponi neutri senza utilizzare prodotti
profumati o candeggina.
Con la cortese collaborazione della Dr.ssa Vaccaro Laura
Medico Veterinario Comportamentalista
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Dott.ssa Patrizia Baldrighi - Pedagogista
PICCOLA
GRANDE ANSIA
Come gli adulti anche i bambini possono soffrire di stati di ansia.
Impariamo a gestirla aiutandoli a superarla
Le origini di questo stato emotivo sono davvero tante e
diverse, ma qualunque sia la fonte, la presenza di ansia
nei bambini non va mai sottovalutata perché può nascondere un problema serio e bisognoso di interventi mirati.
Soprattutto non va mai svalutata la condizione emotiva del bambino: ciò che sta provando è vero, reale e
forte, a prescindere dalle origini più o meno importanti
dell’ansia.
Il rischio della svalutazione è quello di creare senso di inadeguatezza e solitudine. Evitate quindi di proporre frasi
come: “ma stai tranquillo”, “e dai, non è nulla”, “per così
poco”, “ormai sei grande”, perché con queste parole gli
trasmettete messaggi di negazione e il bambino raccoglie
solo il divieto di provare emozioni e di esprimerle.
La realtà è che il bambino ha davvero paura, non è tranquillo e non sta bene, vive un disagio e si sente profondamente insicuro e solo.
Il suo bisogno è quello di essere compreso e accettato e il
vostro dovere come genitori è quello di dimostrarvi empatici.
L’empatia si costruisce con il dialogo e l’accoglienza di
ciò che accade. Instaurate un contatto per raccogliere informazioni su ciò che il bambino sta provando. Ma fate
attenzione a come vi ponete: non inquisite. Eccedere
nelle domande non è consigliabile perchè si rischia di incoraggiare la persistenza dei sintomi e di esagerarli oppure
di provocare un netto e categorico rifiuto e soprattutto di
trasmettere la vostra ansia.
È opportuno, invece, cercare un confronto, ma sempre
con estrema cautela e delicatezza, chiedendo il permesso
di fare domande, lasciando libero il bambino di rispon-
lo sp
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dere. Dovete essere sempre disponibili ad accettare eventuali rifiuti e, nel caso, posticipare il prossimo intervento,
cercando momenti in cui il bambimo è piu tranquillo.
Limitatevi a ricordare la vostra disponibilità e aspettate
pazienti. Potete, ad esempio, proporvi così: “ti va di
chiacchierare un po’ con me a proposito di quello che
stai provando”, “ho notato che sei un po’ nervoso, se
vuoi sono qui...” o “quello che provi è normale e se vuoi
ne possiamo parlare insieme”. Questo significa essere
presenti senza interferire, accettare la situazione senza
esprimere giudizi. Ricordate che l’intolleranza, come la
svalutazione, determinano un senso di inadeguatezza,
mantengono il disagio e non avvicinano alla soluzione
del problema.
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FONTI D’ANSI
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bene insieme 39
È chiaro,
i vetri
si puliscono
meglio senza
pelucchi e
senza fatica.
Regina Blitz, la carta usa e getta che non lascia pelucchi, per una
pulizia impeccabile di vetri e superci lucide. Pratica: pulisce ed
asciuga in un lampo. Assorbente: grazie ai suoi tre veli ed alla trama in
rilievo. Grande: ben il 55% di carta in più rispetto agli strappi standard.
... e i tuoi vetri brillano in un Blitz.
ci vuole un fiore
Marco Corzetto - Agrotecnico
IL VASO GIUSTO
È ormai prossimo il periodo
nel quale dovremo allestire i nostri
terrazzi o balconi. Vediamo insieme
cosa offre il mercato in materia di vasi
Un tempo la scelta dei vasi era piuttosto limitata: gli
unici prodotti erano in terracotta o in plastica. Oggi la
scelta è assai variegata, spaziando, dai prodotti già indicati, al cemento, al legno e perfino alla vetroresina.
Il materiale per eccellenza, usato da tempo immemore è
senza dubbio la terracotta, che permette la traspirazione
della pianta, ha lunga durata ed è molto bello a vedersi. Possiede tuttavia alcuni difetti: è piuttosto costoso,
almeno per i contenitori di grandi dimensioni, si rompe
quando cade e ha un peso piuttosto considerevole.
Per queste ragioni spesso si preferisce acquistare un vaso
in plastica, molto abbordabile (è in assoluto il materiale
meno costoso) e leggerissimo. Per contro, tende con il
tempo a variare il proprio colore, divenendo sgradevole
alla vista; in pratica invecchia piuttosto rapidamente e
quando raggiunge questa condizione la plastica è soggetta a facile rottura. In ragione di ciò ne consiglio l’utilizzo
per le sole piante da balcone o da appartamento: il suo
basso costo ne permette la sostituzione periodica.
I vasi in legno sono sicuramente molto belli. Ciò che ne
frena spesso l’acquisto è il fatto che devono essere sottoposti periodicamente ad opere di manutenzione che
comunque non impediscono loro di marcire, la durata
di questi vasi è spesso di una decina di anni, non di più.
Sono ideali per la creazione di ampi terrazzi poiché non
esistono prodotti di piccole dimensioni, tali da poter
essere utilizzati nei balconi di casa.
i lavori del mese
CONCIMA CON REGOLARITÀ.
In questo mese è possibile iniziare
ad effettuare le concimazioni.
EFFETTUA TRATTAMENTI.
I trattamenti antiparassitari, seppure
con una frequenza ridotta rispetto
a quella dei mesi a venire, possono
avere inizio.
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Anche i vasi di cemento sono stati utilizzati per anni,
ma attualmente stanno progressivamente scomparendo
dal commercio poiché a fronte di un loro costo piuttosto
contenuto, avevano lo svantaggio di pesare moltissimo
e di rompersi con estrema facilità. Un vaso in cemento,
quando si presenta “invecchiato” alla vista può essere
trattato con una mano di vernice lavabile e torna “come
nuovo”.
Il materiale forse più utilizzato negli ultimi decenni è
la vetroresina. È molto costoso, ma offre diversi vantaggi: è leggerissimo e simile alla plastica, la sua durata è
lunghissima, dopo parecchi decenni ha sempre lo stesso
aspetto. I prodotti che si trovano in commercio sono,
nell’estetica, identici al cotto: stesse forme, disegni e
decori. Poichè non si rompe, può essere spostato con
tranquillità. In commercio esistono colori che vanno dal
cotto tradizionale a quello antichizzato.
I vasi in polietilene sono ottimi per accogliere piante di
medio-grandi dimensioni, pertanto si prestano all’arredo
di un terrazzo.
Per quanto concerne le dimensioni, consiglio di acquistare
recipienti che non si stringono alla base, evitando pertanto di perdere capienza e volume.
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MI FACCIO UN ORTO,
IN CITTÀ
Monica Corbellini
S
palancare gli occhi di meraviglia su un germoglio
appena nato: è un ricordo che ci riporta all’infanzia, una lezione di scienze
su come nasce una vita Un hobby, quello del giardinaggio,
tenuta a scuola dalla ma- che è diventato una filosofia
estra o fatta in casa con la
nonna. Passati i decenni, di vita. Quasi un fenomeno
ci si accorge che quell’an- culturale tra orti sociali
tico gioco è tornato a essere desiderio o necessità, e guerriglia verde
hobby o passione, e si fa
cultura: in fondo personaggi come Voltaire, Petrar- le e unisex, coinvolge maschi e femmine allo stesso
ca, Manzoni e Calvino erano appassionati giardi- modo e tra gli over 65 l’interesse aumenta e raggiunnieri e orticoltori. Oggi quasi quattro persone su ge quasi la metà di questa fascia di età.
dieci in Italia dedicano parte del tempo libero al Siamo in piena rivincita della terra, con zolle da disgiardinaggio e alla cura dell’orto. Su un balcone sodare, impianti di irrigazione da attivare: coltivo
o nel giardino, in piccoli spazi o discreti fazzolet- dunque sono. Molti lo fanno come misura antistress
ti di terreno, l’importante è seminare e raccogliere o per passione, gratificazione personale o anche solo
a tempo debito frutta, ortaggi o piante aromatiche per risparmiare e garantire al nostro piccolo mondo
da portare in tavola. Da buona e antica abitudine la qualità e la sicurezza del cibo che si porta in tarivalutata a fenomeno sociale il passo non è così lon- vola, o semplicemente per ricercare un legame più
diretto con la natura. In fondo non si sta inventando
tano.
Recentemente la percentuale di attivi orticoltori è nulla, si sta solo riprendendo una antica realtà sociaaumentata tra i giovani tra i 25 e i 34 anni (secondo le, che in alcuni casi viene vista come una vera forma
i dati Istat 2008, più di uno su quattro); è trasversa- di resistenza, anzi, di “guerriglia” urbana.
42 www.conad.it
trend
Gli “orti sociali” sono una realtà in pieno sviluppo nelle grandi città del mondo, un modo per rivitalizzare socialmente le metropoli e riappropriarsi
da cittadini di quei non-luoghi senza personalità e
senza anima che le città rappresentano. Basti pensare
che oggi la maggioranza assoluta della popolazione
mondiale, sia del Nord sia del Sud del mondo, vive
in grandi aggregati urbani, ormai poco identificabili
con l’antico termine di “città”.
Fenomeno di rapido sviluppo, se si pensa che sino a
qualche anno fa coltivare un orto in città era considerata alla stregua dell’ultima moda dei divi di Hollywood, che amavano offrire durante le loro feste agli
ospiti i prodotti dei loro terrazzi. Risale al 2005 un’inchiesta del settimanale francese “L’Express” che aveva
incluso l’orticoltura tra le settanta pratiche dell’odierno snobismo.
L’interesse di oggi per la coltivazione di un orto
urbano affonda invece, le sue radici all’epoca preindustriale e al rapporto spesso devastante che le città
industriali svilupparono con la terra. Un tempo campagna e città convivevano bene insieme, anzi, nella
storia occidentale a ogni fase di crescita urbana si accompagnava una proporzionata crescita del patrimonio verde e dei campi a coltura. Gli orti erano comuni
in tutte le grandi città: ad esempio Roma manteneva
un aspetto paesano ancora alla fine del XIX secolo,
elemento che la caratterizzava specie agli occhi dei visitatori stranieri. Londra, cuore della Rivoluzione Industriale, aveva avuto invece un destino opposto: vi si
poteva camminare per ore senza neanche supporre la
vicinanza con la campagna. L’industrializzazione delle
città portò a una vera “guerra all’orto”: era convinzione di molti architetti che le sorti e i destini della città
e delle persone che lavorano dentro di essa, fossero
autonomi e distinti da quelli della campagna.
In Italia il minimo storico della coltivazione amatoriale dell’orto è stato raggiunto negli anni Sessanta
e Settanta. La coltivazione di orti all’interno delle
città era una anomalia, una stranezza guardata con
sospetto e ostilità, tanto da divenire simbolo di una
condizione sociale ed economica inferiore, quasi un
elemento di degrado paesaggistico.
La rinascita dell’interesse per la coltivazione dell’orto
coincide con la crisi economica che ha colpito l’Europa a partire dagli anni Ottanta. Anche se oggi alla
base del fenomeno non c’è tanto la necessità di fare
economia quanto il desiderio di “sapere cosa si mangia” e la preoccupazione alimentare per se stessi e i
propri figli.
bene insieme 43
trend
Dall’orto di casa alla fattoria didattica, dal recupero
di terre abbandonate alla costituzione di cooperative, fattorie didattiche e biologiche, ripartendo dalla
“A” di agricoltura, passando dalla “B” di biologico e
arrivare sino alla “S” di sociale. Molti comuni italiani,
da una ventina d’anni a questa parte, stanno riconoscendo il valore di queste esperienze creando strutture
apposite e indicendo bandi e concorsi per l’assegnazione e la gestione degli orti cittadini. A Torino, Treviso, Bergamo, Milano, Bologna ma anche in comuni
più piccoli come Castenaso, Vedano al Lambro, Orbassano, Savona si moltiplicano le iniziative e i pro-
grammi volti a favorire la diffusione di questa pratica.
Ognuno dà poi rilievo a un aspetto piuttosto che a
un altro: valorizzare la socializzazione e risoluzione
ai problemi di emarginazione di particolari categorie
(anziani, invalidi, vedovi e vedove); creare progetti di
un grande polmone verde, dotato di un percorso ciclabile e un’area boschiva (a Milano); a Reggio Emilia
sono coinvolti anche i giovani, che vengono educati
alle pratiche sostenibili di autoproduzione e compostaggio.
E laddove l’amministrazione pubblica si rivela più
sorda? Ecco entrare in azione i guerriglieri…
Guerriglieri del verde
È un po’ come “mettere dei fiori nei nostri cannoni” (parafrasando
la canzone “Proposta” dei Giganti, 1964), preso atto che “là dove
c’era l’erba ora c’è una città” (altra canzone celebre,“Il ragazzo
della via Gluck” di Celentano, 1966): proprio in quella Milano dove
“là in centro si respira il cemento” (sempre Celentano) qualche
anno fa è attecchito il seme italiano di “Guerrilla gardening”,
una forma di “giardinaggio politico”, azione non violenta diretta
praticata soprattutto da gruppi ambientalisti.
Il termine “Guerrilla gardening” è usato per la prima volta nel 1973:
siamo in America e Liz Christy col suo gruppo “Green guerrilla”
(Guerriglia verde), trasforma un lotto abbandonato e privato di
New York in un giardino, uno spazio che ancor oggi è ben tenuto
grazie alle cure di volontari, anche se ora gode della protezione
del dipartimento parchi di New York.
In Italia il primo nucleo di guerriglieri si è formato grazie a un
gruppo di giovani milanesi che ancora oggi segue e consiglia
i gruppi indipendenti in tutta Italia. Con il motto “Trasformiamo
il cemento in fiori” e con una spiccata passione per il verde, il
“guerriglieri del verde” interagiscono positivamente con lo spazio
urbano attraverso piccoli atti dimostrativi, gli “attacchi verdi”. I
“nemici” principali sono due: il degrado urbano e l’incuria delle
aree verdi. L’attività principale è quella di rimodellare e abbellire,
con piante e fiori, le aiuole e le zone dimesse o dimenticate della
città. Certi gruppi di guerrilla gardening compiono le loro azioni
durante la notte, in relativa segretezza, per seminare e prendersi
cura di un nuovo tappeto vegetale o tappeto fiorito. Altri lavorano
più apertamente, cercando di coinvolgere le comunità locali.
La popolazione cittadina risponde bene, alcune aziende di
giardinaggio entrano e sostengono sul campo con consigli e
donazioni, altri si limitano ad applaudire e ad apprezzare le azioni
dei “guerriglieri”.
44 www.conad.it
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trend
Dall’orto all’agricoltura, sociale:
un’indagine delle Regioni italiane
ORTI DIDATTICI
Ore 8 lezione di… orto. Si lascian da parte matite
e quaderni, e rimboccate le maniche, fuori
zappe e annaffiatoi: la terra aspetta nuova cura.
Dal nord al sud dell’Italia sono sempre di più gli
istituti scolastici, sin dalle scuole materne, che
optano per un ritorno all’antico e inseriscono
ortaggi e piante nelle proprie esperienze
didattiche. La scuola si trasforma in qualcosa
di vivo e i piccoli scolari-ortolani mettono a
frutto abilità manuali, conoscenze scientifiche,
sviluppo del pensiero logico, unendo a tutto ciò
il primordiale dei piaceri umani: usare le mani.
Crescono dunque gli scampoli di terra al chiuso
di un’aula a cielo aperto, e le classi si dedicano
a un’attività antica ma sempre nuova. L’orto
è trasversale ed egualitario: di fronte alla terra
da accudire tutti i bambini sono uguali. E non
solo, l’orto diventa materia multidisciplinare
grazie alla quale poter fare scienze, botanica,
storia, geografia, matematica, poesia, arte. Per
chi vuole muovere i primi passi, esistono libri
e siti internet ad hoc: come “Orti di pace” di
Gianfranco Zavalloni (esiste anche il sito www.
ortidipace.org), i volumi “L’insalata era nell’orto”
e “Lo sai che i papaveri” di Nadia Nicoletti,
mentre “Orto in condotta” è il progetto di orto
didattico di Slow Food (www.slowfood.it) che
accompagna prof e studenti per almeno un
triennio scolastico.
Il 19 gennaio scorso la “Conferenza delle
regioni e delle provincie autonome” ha
pubblicato un’indagine conoscitiva
sull’agricoltura sociale (l’integrale si può
consultare sul sito www.regioni.it “conferenze”).
Vi si delinea il ruolo dell’agricoltura in Italia
nel corso degli ultimi anni: da semplice
produttrice di beni per il raggiungimento
dell’autosufficienza alimentare, a quello di
tutela del territorio, di mantenimento delle
aree rurali, di custode della qualità del
prodotto alimentare, di tutela dei prodotti
tipici, oltre a consentire la conservazione degli
usi e delle tradizioni del mondo contadino.
Oggi l’agricoltura, grazie alle prime forme
di impresa etica, è diventata il luogo dove
poter creare servizi di prossimità, attraverso
cui promuovere azioni terapeutiche,
educative, ricreative, culturali, di inclusione
sociale. L’agricoltura sociale ha consentito
la nascita di strutture come gli agri-asili, gli
agri-nidi, le fattorie didattiche al cui interno
è possibile svolgere attività ludico-ricreative
attraverso cui poter conoscere il processo
di trasformazione e vendita dei prodotti
agroalimentari. Dell’agricoltura sociale, inoltre,
si deve sottolineare la sua straordinaria forza
terapeutica. Si pensi, ad esempio, agli ottimi
risultati ottenuti con l’ippoterapia, la pettherapy e l’orticoltura-terapia, per chi è affetto
da deficit comportamentali, come i bambini
affetti dalla “sindrome di Down”.
primavera. è tempo di seminare!
Aprile: coincide con le prime semine all’esterno. In questo mese
si possono seminare tageti, bocche di leone, petunie, agerati, basilico,
insalata, pomodori, prezzemolo, cavoli, angurie.
Maggio: lattughe, zucchini, basilico, bietole, carote, cavoli, prezzemolo,
porri, scarola, rucola, pomodori, peperoni, bocche di leone, petunie,
portulache, salvia splendida, agerato, celosia, amaranto, nicotiana,
himpatiens.
Giugno: bietole, broccoli, fagioli, lattuga, indivia, prezzemolo, ravanelli,
rucola, sedano, zucca, bocche di leone, portulaca, petunie.
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bene insieme 45
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puffiamo la natura!
Questo mese da Conad ha inizio la grande raccolta di Card dei Puffi dedicata ai bambini. Si chiama
“Puffiamo la Natura” e collezionarle è semplicissimo: Dal 16 aprile al 9 giugno
ogni 10 euro di spesa rice- arriva la raccolta
vi in omaggio una bustina
di Card. Sono tantissime che fa imparare col sorriso
e tutte da raccogliere nel e fa crescere la scuola.
grande album “Puffiamo la Un beneficio concreto,
Natura”, dove giochi, consigli, curiosità e divertenti semplicemente facendo la spesa
indovinelli accompagneranno con un sorriso i nostri bambini alla scoperta
dell’ambiente e del rispetto che merita.
Ma le sorprese non sono finite, perchè, in occasione
della celebrazione dei 50 di Conad, con “Puffiamo
la Natura” c’è “Insieme per la Scuola”, la straordinaria iniziativa che consente alle scuole primarie e
secondarie di primo grado di ricevere attrezzature
informatiche e didattiche completamente gratuite:
computer, stampanti, monitor, lavagne multimediali e molto altro ancora. Il progetto nasce dall’attiva
collaborazione con il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, che promuove iniziative come questa in grado di reperire risorse per la
Scuola e gli alunni.
In ogni bustina di “Puffiamo la Natura” trovi, infatti, anche un prezioso Buono “Insieme per la Scuola”,
conservalo e portalo alla scuola del tuo bambino. Potrai raccogliere questi Buoni dal 16 aprile al 9 giugno
e la scuola potrà richiedere i premi fino al 30 settembre 2012. Fare arrivare i buoni alla scuola è molto importante: più la scuola ne raccoglierà, più premi potrà
richiedere. Verifica che la scuola del tuo bambino sia
già iscritta al progetto e non perdere questa grande
occasione, perché una scuola più moderna prepara
meglio al futuro.
Per maggiori informazioni:
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Le Card “Puffiamo la Natura” le trovi nei
punti vendita Conad, Conad Superstore,
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La tua scuola non è iscritta?
Segnala l’iniziativa Insieme per la Scuola agli insegnanti, al Dirigente Scolastico o al Direttore S.G.A
(Servizi Generali e Amministrativi) della tua scuola!
L’iscrizione è gratuita e non comporta alcun vincolo.
Cerca il punto vendita* più vicino alla tua scuola!
* Insieme per la Scuola è attiva in tutti i punti vendita Conad,
Conad City, Margherita, Conad Superstore, E.Leclerc-Conad
che espongono il materiale di comunicazione dell’iniziativa.
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in agenda
Messer Tulipano…
tra orti e orchidee
Fabiana Magrì
Castello di Pralormo (TO)
dal 31 marzo
al 1 maggio 2012
prendi nota!
Appuntamenti
da non perdere
in giro
per l’italia
La manifestazione coinvolge, ogni
primavera, tutto il parco progettato
nel XIX secolo dall’architetto di
corte Xavier Kurten, artefice dei
più importanti giardini delle residenze sabaude, e lo trasforma da
parco all’inglese in un vero giardino
incantato che, accanto all’incredibile fioritura, accoglie nelle pertinenze mostre e
esposizioni. Il tema dell’edizione 2012 è la
straordinaria ricchezza della Natura, dalla
stupefacente fioritura delle orchidee alle
verdure che ogni giorno colorano la nostra
tavola.
INFO www.castellodipralormo.com
Le 100 mani
di questa terra
Corte Pallavicina di
Polesine Parmense (PR)
2 aprile 2012
Per la prima volta si riuniscono chef,
sommelier, maître, storici e filosofi del
gusto dell’associazione Chef To Chef Emilia
Romagna in una cena a cento mani. Dalle
10 alle 17 si discute di ristorazione in tutti
i suoi aspetti (raccontare, imparare, scoprire, cucinare, bere, innovare, accogliere,
cooperare) mentre in un’area dedicata gli
artigiani, i contadini, i produttori di vino
e i consorzi proporranno in degustazione
i loro prodotti. Alla fine della giornata, le
100 mani di questa terra si incroceranno per realizzare l’esclusiva cena.
INFO www.acpallavicina.com/relais
Sagra dei Piselli
e delle Fave
Montegiordano (CS)
14-15 aprile 2012
Due giorni dedicati ai piselli e alle
fave, con i produttori locali, per
degustare seppie e piselli, sugo di
piselli con pasta fresca, cicorie, fave
ecc. Occasione ghiotta anche per
acquistare ottimi prodotti (primizie
di stagione), direttamente dai produttori o dai commercianti. Non
mancheranno i buoni vini, gli oli,
i sott’olio, le confetture, il miele e
i formaggi dell’Alto Jonio. Ci sarà
anche la grande sagra paesana, legata
al folklore, alla tradizione, all’intrattenimento, con spettacoli, musica
itinerante, mostre di artigianato.
INFO [email protected],
338.4492748
Su e zo per i ponti
venezia
15 aprile 2012
Alla marcia partecipano tutti:
giovani e meno giovani, famiglie,
scolaresche. Due i percorsi che
partendo dal ponte della Paglia si snodano lungo
calli, fondamente e campi della città, attraversando quasi tutti i sestieri fino al traguardo di Piazza
San Marco. Il percorso completo è lungo 13 km,
attraversa con 56 ponti, parte e arriva in Piazza
S. Marco. Il percorso ridotto di 7 km supera 30
ponti ed è riservato alle scuole materne ed elementari, con partenza da Piazzale della Stazione
Ferroviaria S. Lucia e arrivo in Piazza S. Marco.
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dal 28 aprile
bene insieme 49
mondo conad
PRONTI, PARTENZA…
IN BICI!
Insieme per una città più sicura e vivibile. Questo
l’intento di Bimbimbici, manifestazione nazionale che da undici anni riscuote un sempre maggior Anche quest’anno torna BIMBIMBICI,
successo. Bimbimbici, in la manifestazione che coinvolge
collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della le città che partecipano all’evento.
Tutela del Territorio e del E Conad offre la merenda
Mare, promuove l’utilizzo a tutti i partecipanti
della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Organizzato dalla Fede- co, facendoci sentire protetti e in sicurezza! (qualche
razione Italiana Amici della Bicicletta, coinvolgerà, automobilista arrabbiato c’era...). Trasmettere ai più
nelle domeniche decise dai singoli comuni aderenti, piccoli la bella sensazione di libertà usando il bici
bambini, ragazzi, genitori, nonni e tutti i cittadini che come mezzo di trasporto è fantastico.”
vorranno trascorrere un’allegra giornata all’aria aperta
e in buona compagnia, nel rispetto della sostenibilità
ambientale, riconquistando con le loro biciclette gli
spazi urbani solitamente riservati al traffico automobilistico.
Conad, sponsor dell’evento rinnova il suo sostegno
a Bimbimbici offrendo anche quest’anno la merenda
ai partecipanti! Il giorno dell’evento in tutte le città,
Le iscrizioni, aperte da febbraio,
capoluoghi o piccoli comuni, Conad offrirà delle decontano quasi 70 città!
liziose puree di frutta Conad Kids, ideali per essere
Solo per quest’anno la segreteria orgadistribuite presso il punto di ristoro.
nizzativa di Bimbimbici ha deciso, per
Testimonial ufficiale di Bimbimbici Filippa Lagerstimolare le nuove adesioni,
bäck, che dopo il successo dello scorso anno, conferche le prime 50 domande di
ma la sua presenza il 13 maggio per le strade di Milaadesione di città che NON
no. La modella e presentatrice svedese è una mamma
HANNO MAI aderito a
antismog e una grande supporter della mobilità lenta
Bimbimbici o che non vi
e sostenibile. L’anno scorso ha dedicato un’intera paaderiscono da 2 anni, sarangina del suo blog alla manifestazione milanese rilano completamente gratuite.
Verifica su bimbimbici se il
sciando le seguenti dichiarazioni:
tuo comune ha aderito!
“Un applauso a tutti i bravissimi bimbi (e genitori!)
che hanno pedalato con noi per la dodicesima ediPer avere maggiori informazione di Bimbimbici ieri! Una giornata di festa e di
zioni e scoprire se la tua città
sole qui a Milano e ci siamo divertiti molto durante
partecipa, visita il sito
bene insieme 51
www.bimbimbici.it
il percorso, scortati dai vigili che fermavano il traffi-
tempo libero
Andrea Bernardini
Blacklands
Se amate i libri gialli, non
lasciatevi sfuggire questo
romanzo d’esordio di Belinda
Bauer, che oltre a vincere
numerosi premi e ottenere
recensioni entusiastiche, è già
stato tradotto in ventidue Paesi.
Da “acuta psicologa drammatica” la Bauer, con
“Blacklands”, ha scritto un libro sulla sofferenza e
sulla triste frammentazione di una famiglia, raccontando una vicenda che vede come protagonisti un
dodicenne solo e disperato, Steven Lamb, e un pericoloso serial killer, Arnold Avery. Un thriller ingegnoso, attraversato da un’angoscia palpabile, dove
a risaltare è più lo scavo psicologico dei personaggi
che la suspense. Come dimostra il modo nel quale
la scrittrice britannica, senza mai cadere nella trappola di un possibile giudizio morale, riesce a rendere i pensieri di Avery, pedofilo e assassino; la fredda
imparzialità, la distanza quasi chirurgica con cui
descrive le emozioni che lo assalgono quando entra
in contatto con Steven (una potenziale preda...).
«“Blacklands” - ha scritto Valerio Formigli - ci offre
il ritratto di un serial killer che gela il sangue. Ma è
soprattutto la figura di Steven, con la sua vita famigliare priva di calore e i suoi tentativi commoventi
di dare un senso al mondo intorno a lui, che fa
della Bauer una voce unica nella nuova narrativa di
genere».
Belinda Bauer
Marsilio - e 17,50
52 www.conad.it
film, musica e...
Il Conformista
regia di Bernardo
Bertolucci
con Jean-Louis
Trintignant, Stefania
Sandrelli, Dominique
Sanda, Gastone Moschin
Rarovideo
€ 16,90
Tratto dall’omonimo romanzo di
Alberto Moravia, “Il
Conformista” (1970)
costituisce, almeno in Italia, uno dei
migliori esempi di autonoma reinvenzione
cinematografica di un testo di narrativa
letteraria. Un’opera di straordinaria tensione e intensità, pervasa da una sensualità
che ha lasciato il segno nel cinema del
nostro tempo. A colpire, nella messa in
scena imbastita da Bernardo Bertolucci,
è l’inquietante connubio di analisi dei
personaggi e del contesto storico degli
anni Trenta, la raffinata eleganza figurativa, le invenzioni stilistiche, le punte di
efficace drammaticità, il ricorso sempre
funzionale a certe reminiscenze di cineteca. “Bertolucci - ha scritto Serafino Murri
- dirige un film che sintetizza il gusto e
l’acume critico del suo sguardo su traumi,
ferite e tabù dell’italietta fascista, dalle
cui ceneri è nato un Paese la cui forma e
sostanza è una camaleontica ambiguità,
quell’impasto tra perbenismo borghese
e peccaminosità cattolica in cui tuttora
galleggia il potere politico nostrano”.
Contenuti speciali: commenti critici;
interviste; trailers.
Smile
Beach Boys
Capitol
€ 118,00
Non fatevi spaventare
dal prezzo. Questo
cofanetto dei Beach
Boys vale certamente
la spesa. “Smile” contiene tutto il materiale
esistente a proposito della leggenda di un
disco dei Beach Boys che non fu mai pubblicato e che nelle intenzioni doveva essere
la risposta americana ai Beatles di “Sgt.
Pepper’s Lonely Hearts Club Band”. Le
registrazioni originali di un lavoro rimasto incompiuto, in grado di esprimere al
meglio quello che allora era lo scopo della
band guidata da Brian Wilson (geniale
ma instabile mente dei Beach Boys):
rendere la musica popolare una forma
d’arte. Un obiettivo raggiunto grazie alla
perizia dimostrata nel gioco delle armonie
vocali e nell’orchestrazione, alle soluzioni
melodiche, alle sperimentazioni di studio,
all’uso di strumenti insoliti per il poprock. “Wilson - ha detto Paddy McAloon
dei Prefab Sprout - aveva a disposizione gli
stessi mezzi degli altri, eppure le sue canzoni apparivano uniche. E ciò dipendeva
anche dai cambi di tono, dalle modulazioni, dalle progressioni armoniche, che
sembravano azzardatissime e invece non
lo erano”.
in pratica
LA lattuga
Ottima sia cruda che cotta, la lattuga è un ortaggio
della famiglia delle Composite. Ne esistono ben quattro varietà
(liscia, romana, gentile e iceberg) ma il sapore fresco e delicato
è comune a tutti i tipi. Oltre ad avere un’azione rinfrescante,
è digestiva e ricca di vitamine A e C.
Benessere
provala per
Eliminare dal viso ogni impurità. Per avere una pelle perfetta, senza brufoli o punti neri, prova questo decotto vegetale.
Lava alcune foglie di lattuga e poi, in un pentolino, porta a
bollore 10 cl di acqua. Aggiungi la lattuga e fai bollire il tutto
per 20 minuti. Lascia raffreddare e poi filtra il decotto. Intingi
un batuffolo di cotone nella soluzione e applica sul viso sia la
mattina che la sera.
Trascorrere una notte
serena. Per dormire bene,
senza irrequietezze o ansie
notturne, la lattuga è l’alleata ideale. Prendi un cespo
di lattuga, lavalo con cura
e mettilo a bollire per 15
minuti in ½ litro d’acqua.
Filtra poi il liquido ottenuto e bevine una tazza intera
prima di coricarti.
Curiosità
Usala per
Donare sollievo alla pelle
arrossata. Per alleviare il dolore
e il senso di calore, prova l’impacco alla lattuga. Scalda in
acqua bollente, 2/3 foglie di
lattuga e poi tritale finemente.
A questo punto, disponi il preparato su garze pulite. Applica
l’impacco sulle zone interessate
per 20 minuti, poi risciacqua
con acqua fresca.
Preparare una maschera
struccante. Prima di andare
a dormire, ricordati sempre di
rimuovere tutto il trucco. Per
farlo, puoi utilizzare questa rapida maschera vegetale. Monta
a neve 1 albume e sminuzza
4 foglie di lattuga. In una ciotolina, unisci i due ingredienti
e aggiungi 1 cucchiaio di olio
di mandorle. Mescola bene e
applica la maschera sul viso.
Lascia agire per 15 minuti e
poi rimuovi con acqua tiepida.
Oltre a eliminare ogni traccia di
trucco, questa maschera fai da
te attenuerà le rughe, rendendo la tua pelle più tesa.
Originaria dell’Oriente, i Romani promossero
la coltivazione della lattuga in tutto l’Occidente,
attribuendole svariate virtù terapeutiche.
Fu il nostro Cristoforo Colombo a portare la lattuga
nelle Americhe.
bene insieme 53
in rete
Andrea Carlini
DA EGOCENTRICI A ECOCENTRICI
Il pianeta ha bisogno di noi. È un dato di fatto. Il terzo millennio è decisamente l’era dell’ecosostenibilità e dell’attenzione per l’ambiente. Se anche
voi volete smettere di essere egocentrici e diventare almeno un po’ più
“ecocentrici” vi consiglio una visita a www.ecocentrico.it.
Questo portale nasce proprio con l’obiettivo di passare da “una visione
egocentrica ed individuale ad una più ampia visione collettiva e globale,
che migliori la qualità della vita ed il benessere di tutti, per creare un luogo
migliore in cui vivere meglio.” Come? Be’ prendendo spunto dalle centinaia di news su come essere
tutti un po’ più ecosostenibili, sulle iniziative in
corso, sugli eventi di sensibilizzazione in programma nel nostro paese (e non solo), segnalando o
cercando tutte quelle aziende che prestano attenzione all’ambiente che meritano di essere premiate
dalle nostre scelte ecc. Essere ecosostenibili non è
poi così difficile!
A CHE GIOCO GIOCHIAMO?
Chi l’ha detto che i bambini del terzo millennio siano capaci di divertirsi solo
usando i videogiochi? Certo, sta a noi genitori stimolare la loro fantasia e proporre
attività che sappiano coinvolgerli, senza che diventino un tutt’uno con il divano
di casa. Se siete a corto di idee ma vorreste far giocare i vostri figli in un modo
diverso,
è l’indirizzo che fa per voi.
In questo colorato e ricco sito web potrete trovare tantissime idee e spunti per
organizzare giochi di gruppo, giochi in casa,
giochi all’aperto, ecc. che richiedono la vostra
presenza o che lasciano la libertà ai bambini di
giocare tra di loro. Il tutto spiegato e descritto
nei minimi dettagli, inclusi degli interessanti
approfondimenti sull’importanza del gioco nella
crescita e formazione del bambino. Sono certo
che i vostri figli apprezzeranno molto le vostre
idee. Buon gioco!
www.giochiperbambini.org
parole dal web
FOURSQUARE
Si tratta di un social network in forte
ascesa per numero di utenti basato sulla geolocalizzazione, ovvero
sulla possibilità di condividere tramite web la propria posizione attraverso dispositivi mobili. Gli utenti
di foursquare eseguono il check-in
in un determinato luogo e lo condividono con i propri contatti ricevendo in cambio dei “punti fama”
e dei badge. Insomma un modo
divertente per sapere dove si trovano i nostri amici e far sapere a tutti
quali sono i nostri luoghi preferiti.
TRACKBACK
I frequentatori assidui dei blog
avranno sicuramente già sentito
questo termine che indica un sistema attraverso il quale viene inviato
un segnale per notificare che è stato creato un link a quel sito o che
è stato pubblicato un commento
relativo ad un argomento trattato
su quel sito. In pratica quando state leggendo un articolo o un post
sul vostro blog preferito cliccando
sul pulsante trackback sarete in
grado di pubblicare qualcosa sul
vostro sito “citando la fonte” o comunque segnalando che l’argomento in oggetto è stato trattato
anche dal blog di un’altra persona che stavate consultando. Un
modo intelligente per condividere i
contenuti che pubblicate e creare
connessioni tra il vostro sito e il resto
del web.
segnalato da voi
CHE ORECCHIE LUNGHE HAI
Questo è il mese della Pasqua e tra le tante uova di cioccolato, colombe
pasquali e dolci di vario genere, si trovano spesso conigli di cioccolato o
di pasta di mandorla. Se, però, avete intenzione di adottarne uno e farlo
diventare il vostro animale da compagnia vi segnalo il simpaticissimo
www.lavocedeiconigli.it. Questo sito è curato da un’appassionata
animalista e fornisce informazioni a tutti coloro che possiedono o stanno
per avere uno di questi simpatici animaletti dalle orecchie lunghe. Oltre a
esaurienti news, schede e consigli per la corretta
cura di questo animale troverete una ricca sezione adozioni e molte altre notizie “animaliste”. Per
i più poetici c’è anche una sezione dedicata a
racconti e poesie dedicate ai conigli! Insomma
se state ancora cercando un animale che vi
faccia compagnia in casa, vale la pena di fare
una visita. Mi raccomando però, gli animali da
compagnia non sono giocattoli!
Questo blog
è stato segnalato
da Serena S.
Se vuoi segnalare
un sito curioso
o un blog stravagante
scrivi a:
[email protected]
bene insieme 55
soldi&società
Luca Olivetti - Avvocato
DIETRO LA PORTA
I casi di truffa a danno dei soggetti non più giovani
sono purtroppo ampi e in continuo aumento. Alcuni brevi
e semplici consigli al fine di prevenire eventuali raggiri e truffe
Gli imbrogli che malintenzionati sono soliti porre
in essere entrando, con scuse sempre più fantasiose,
all’interno delle abitazioni, sono purtroppo sempre
più frequenti. Vengono posti in essere approfittando proprio della vulnerabilità delle persone anziane
in quanto spesso più deboli e sole.
Come tutelarsi?
Innanzitutto è importante verificare sempre con
attenzione l’identità degli sconosciuti che intendono accedere alla vostra abitazione; in particolare,
controllate attentamente dallo spioncino della porta
chi intende entrare in casa e, in caso di dubbio,
non aprire la porta! Nel caso in cui si presentino
alla vostra abitazione individui in divisa chiedete
sempre le loro generalità e invitate tali persone a
mostrare il tesserino ufficiale dell’ente di cui si fa
eventualmente portavoce o emissario (es. forze di
polizia o enti erogatori di servizi pubblici); in ogni
caso, contattate, prima di aprire la porta, telefonicamente il predetto ente in modo da verificare l’attendibilità di quanto asserito dal presunto operatore.
Ricordatevi inoltre che prima di fare i controlli a
casa gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo o
nella via; pertanto dubitate delle visite a sorpresa di
!
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soggetti (anche se in uniforme) che vogliono controllare il contatore del gas, della luce ecc..
Diffidate sempre e comunque di gente sconosciuta che si presenta per nome e per conto di
persone di vostra conoscenza. Se vi trovate in tale
situazione cercate, eventualmente, di contattare
telefonicamente la persona a cui si riferisce lo sconosciuto, al fine di avere una conferma di quanto
asserito.
Ultimamente sono altresì venute alla ribalta della
cronaca molteplici truffe, nonché episodi di estorsione, celate dietro l’attività di presunti maghi,
santoni, chiromanti, veggenti e astrologi che si
presentano a casa del malcapitato millantando la
necessità di eliminare il “malocchio” e/o “fatture”.
Quando ci si imbatte in queste persone è opportuno: non comunicare mai i propri dati personali
e rifiutarsi di consegnare denaro per prestazioni di
qualsivoglia natura avvisando immediatamente le
Forze dell’Ordine.
Diffidate anche di persone che, spesso presentandosi ben vestite e abbastanza curate, promettano facili
guadagni mediante investimenti o altre procedure
che comportano la corresponsione di denaro. In
tali circostanze, qualora interessati, è indispensabile consultare il proprio legale di fiducia prima di
firmare qualsiasi atto oppure sentire il consiglio di
parenti e amici. Anche in questo caso è opportuno
non fornire dati personali e in particolar modo
non concedere eventuali appuntamenti con tali
persone.
In ultimo, consiglio di contattare sempre le Forze
dell’Ordine, nel caso in cui per strada si noti un
anziano avvicinato da persone con atteggiamenti
sospetti o quando si noti nell’atteggiamento dell’anziano timore, sorpresa o smarrimento; non è una
perdita di tempo e non è un disturbo per le stesse
Forze di Polizia anche perchè domani la stessa attenzione potrebbe essere data da uno sconosciuto a un
nostro familiare.
bene insieme 57
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toro 21 apr - 20 magg
Con l’aiuto di Marte in Vergine,
potete fare molto di più sul lavoro:
organizzatevi bene e farete passi avanti
anche nella carriera. In amore Venere,
dal 4 in Gemelli, è un po’ frivola
e vuole più flirt e meno impegni;
non fa per voi, concentratevi
sul lavoro.
capricorno 22 dic - 20 genn
Marte sempre favorevole dalla Vergine è un
grande sprint sia sul lavoro che per la vostra
realizzazione personale. Solo Saturno dalla
Bilancia, rallenta la concretizzazione dei
vostri desideri in amore. Venere, in Gemelli
dal 4, vuole divertimento ed è poco compatibile con il vostro modo di vivere.
ariete 21 marzo - 20 aprile
scorpione 23 ott - 22 nov
acquario 21 genn - 19 febb
gemelli 21 mag - 21 giu
Sagittario 23 nov - 21 dic
pesci 20 febb - 20 marzo
Dal 4 in poi Venere in Gemelli vi vuole
sbarazzini, ironici e allegri in amore;
siete curiosi e volete fare nuove esperienze.
Chi è in coppia deve resistere alle tentazioni, chi è single può volare.
Nel lavoro tirate fuori gli artigli.
Dal 4 Venere entra nel vostro segno e
si pone in sintonia con la vostra natura
allegra e ironica. Nel lavoro siete un po’
pressati da Marte dissonante dalla Vergine;
dovete essere più organizzati e prendervi
tutto il tempo necessario per capire la strada da percorrere.
cancro 21 giu - 22 lug
Dal 4 Venere in Gemelli vuole stare dietro
le quinte in amore e sul lavoro; non esponetevi. Se avete un lavoro in sospeso andrà
bene e sarete assunti: Marte in Vergine vi
regala impeto e intraprendenza nonché
consenso da parte degli altri.
leone 23 lug - 23 ag
Dal 4 finisce la dissonanza di Venere che,
entrando in Gemelli, vi regala uno spirito
più accomodante, vispo e allegro in amore.
Finiti i tempi delle gelosie, potrete dedicarvi alla persona amata senza stress. Sul
lavoro Giove ancora ritarda una completa
realizzazione.
VERGINE 24 ag - 22 sett
Marte nel segno continua a farla da padrone, ora bacchettando, ora guidando il prossimo. Venere, dal 4 in Gemelli, si pone in
dissonanza e la gelosia si impadronisce dei
vostri sentimenti. Date fiducia.
bilancia 23 sett - 22 ott
Dal 4 per voi, invece, si aprono le porte
dell’amore: infatti, una bella Venere, in sintonia con il vostro segno, si allinea ai vostri
desideri e concede un periodo di largo respiro in amore, nonostante la presenza severa di
Saturno nel segno.
58 www.conad.it
Fino al 16 con Mercurio in Pesci la comunicazione è protetta: potete esprimere le
vostre idee e aprire un dialogo sia nel
privato che in ufficio. Dopo il 16, con
Mercurio in Ariete, dovete rispettare di più
i subalterni.
Dal 4 Venere in Gemelli si pone all’opposizione e porta alla ribalta l’argomento
amore: chi è in coppia ritroverà un po’ di
passione e di allegria nella routine, chi è
single incontrerà qualcuno di interessante.
Per tutto il mese.
Dal 4 Venere in Gemelli è orgogliosa
dell’amore che vi sorride come non mai:
gli incontri sono fortunati e vi relazionerete
proprio con le persone adatte alla vostra
personalità, grazie anche al fatto che siete
liberi dalla presenza di Nettuno.
Con l’entrata di Venere in Gemelli, le
coppie sentiranno un po’ di tensione; con
l’opposizione di Marte meglio chiudere un
occhio sui difetti o le mancanze del partner,
altrimenti sarà rottura. I nuovi incontri,
decolleranno lentamente.
el lettore
la ricetta d rciofi
ai ca di Villa Verrucchio (RN) ne
AgnelloGiu
liana L.
stra redazio
La signora
ta dalla no
la ricetta scel
è l’autrice del
ingredienti
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cottura pasta
preparazione
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Tagliare a pezz . Affettare finemente
tenere da parte soffriggere insieme
cala cipolla e farla
tegame piuttosto
all’olio in un si sarà imbiondita
piente; quando ello e rosolare a fuoaggiungere l’agn Sfumare con il vino
co vivo per 10’. ere i carciofi, privaicchi.
bianco e aggiung
ine, tagliati a sp
ti di barba e sp coperchio il tegame
Coprire con une per 40’ a fuoco dole lasciar cuocer perchio e completare
ce; togliere il co ri 10’ fino a quando
la cottura per altrata.
la carne sarà do
bblicata
lezionata e pu redazione.
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la ricetta del
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Insieme alla
città di residen per altre finalità
gnome e la
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