Copertina Camporosso - SPECOGNA COSTRUZIONI

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Copertina Camporosso - SPECOGNA COSTRUZIONI
DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
RESIDENZA
“CASA ALPINA”
Comune di TARVISIO
loc. CAMPOROSSO
DESCRIZIONE DELLE OPERE
DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
INDICE
INTRODUZIONE
10 STRUTTURE PORTANTI
11 Scavi e movimenti di terra
12 Fondazioni
13 Strutture verticali
14 Strutture orizzontali
15 Terrazze, pianerottoli e vani scale comuni
20 CHIUSURE ESTERNE
21 Coperture
21.a Copertura inclinata del tetto
21.b Coperture piane
21.c Lattonerie
23 Tamponamenti e parapetti esterni
23.a Tamponamenti esterni
23.b Parapetti terrazze
24 Rivestimaneti esterni
24.a Finiture esterne a vista
24.b Impermeabilizzazioni di muri controterra
24.c Soglie e davanzali
25 Serramenti esterni
25.a Serramenti dei vani scala
25.b Serramenti delle autorimesse
25.c Portoni delle autorimesse
25.d Serramenti esterni degli alloggi
30 CHIUSURE INTERNE
31 Isolamenti e sottofondi interni
31.a Isolamenti termici
31.b Isolamenti acustici
32 Canne fumarie e ventilazioni degli alloggi
33 Murature interne
33.a Divisorie interne agli alloggi
33.b Divisorie tra alloggi
33.c Divisorie tra alloggi e vano scale
33.d Divisorie del piano interrato e piano terra
34 Parapetti interni
36 Serramenti interni
36.a Portoncino di ingresso agli alloggi
36.b Porte interne agli alloggi
36.c Porte interne in ferro
40 FINITURE ESTERNE
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
41 Pitture esterne
41.a Pitture delle facciate esterne
41.b Pitture opere in c.a
42 Rivestimenti esterni
42.a Rivestimenti in legno
42.b Rivestimenti effetto pietra
50 FINITURE INTERNE
51 Pavimenti
51.a Pavimenti del piano interrato
51.b Pavimenti degli alloggi
51.c Pavimenti delle terrazze, delle cantine e dei marciapiedi
51.d Pavimenti di scale, pianerottoli e disimpegni comuni
51.e Pavimenti delle soffitte
52 Rivestimenti
52.a Rivestimenti in piastrelle
52.b Battiscopa degli alloggi
52.c Battiscopa delle terrazze e dei marciapiedi
52.d Battiscopa di scale, pianerottoli e disimpegni comuni
53 Intonaci interni
54 Pitture interne
54.a Pitture del piano interrato
54.b Pitture degli alloggi
54.c Pitture del vano scale e dei disimpegni comuni
60 IMPIANTO IDRICO-TERMICO-SANITARIO E DEL GAS
61 Impianto idrico e igienico/sanitario
62 Impianto termico e del gas
70 IMPIANTO ELETTRICO
71 Impianto di illuminazione e forza motrice
80 IMPIANTO ASCENSORE
90 AREA ESTERNA
91 Impianti esterni
91.a Impianto di raccolta e smaltimento acque meteoriche
91.b Impianto di scarico delle acque nere e bionde
91.c Allacciamenti alle pubbliche reti
91.d Impianti elettrici
92 Recinzioni esterne
93 Pavimentazione
93.a Pavimentazione pedonale
93.b Pavimentazione accesso alle autorimesse
94 Sistemazione terreno
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
INTRODUZIONE
La presente relazione tecnica descrive come saranno realizzate le opere che
costituiranno il fabbricato nel suo complesso, le singole unità immobiliari e le
aree esterne.
Essa, oltre a essere finalizzata alla costruzione del fabbricato, è concepita in modo
da palesare agli acquirenti la struttura, gli impianti e le finiture dell’unità che
stanno per acquistare.
Anche in assenza di esplicito richiamo nel testo che segue, tutte le opere verranno
realizzate nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Tutte le opere da eseguirsi avranno dimensioni, caratteristiche e strutture,
risultanti dai disegni di progetto e dai calcoli dei cementi armati e saranno
realizzate secondo le prescrizioni contenute nei paragrafi seguenti e nel rispetto
delle norme di legge in vigore.
L’Impresa , previo assenso della D.L., potrà a suo insindacabile giudizio
apportare alla costruzione tutte le modifiche che riterrà più opportune al fine
di semplificarne l’esecuzione o di migliorarne le prestazioni, in particolare
potrà variare i percorsi interni ed esterni alla realizzazione delle linee
elettriche, acqua, telefono, metano, fognatura, i sistemi di isolamento, ecc.......
Il progetto prevede uno sviluppo altimetrico su tre piani fuori terra, uno scantinato
ed un piano sottotetto con destinazione d’uso a soffitte praticabili non
abitabili.
Questo fabbricato è concepito per consumare minor energia possibile per
riscaldare gli ambienti interni e per produrre acqua calda sanitaria.
Tutti i progetti (architettonico, strutturale, termico ed elettrico) e tutti i materiali
ed impianti utilizzati, sono stati studiati per ottenere un ottimo comfort termico,
sia in estate che in inverno, un ottimo comfort acustico ed abitativo.
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
10 STRUTTURE PORTANTI
11 Scavi e movimenti di terra
Considerata la quota del piano terra del fabbricato, si procederà, su tutta l’area interessata dalla
pianta del fabbricato stesso, sull’ area di manovra sull’area delle autovetture e delle autorimesse,
ad uno scavo di decortico atto all’asporto del terreno vegetale ed al successivo scavo di
sbancamento, a sezione obbligata ampia, del materiale ghiaioso e roccioso fino alla profondità
necessaria.
12 Fondazioni
Sul piano dello scavo, verranno impostati i magroni e gettate le fondazioni che saranno in
calcestruzzo armato del tipo continuo e avranno le dimensioni risultanti dai disegni del calcolo
strutturale. Successivamente, verrà eseguito il ritombamento delle fondazioni con ghiaia
ricoprendo il tutto con uno strato di pietrisco.
13 Strutture verticali
Le strutture portanti dell’edificio e dei vani scale, verranno realizzate in conglomerato cementizio
gettato in opera. Tutti i conglomerati dei calcestruzzi saranno opportunamente armati e vibrati;
resta convenuto che non si procederà a disarmi senza il preventivo assenso della D.L. I disegni di
progetto, completati dai calcoli statici di tutte le strutture, saranno da considerarsi esecutivi a tutti
gli effetti. Per quanto concerne il rispetto delle normative antisismiche e per la disciplina delle
opere in conglomerato cementizio armato, si farà riferimento alla relazione di calcolo e al progetto
strutturale, che è stato inoltrato alla Direzione Provinciale dei Lavori Pubblici di Udine, in
ottemperanza a quanto previsto dalla L.R. n. 27 del 09/05/1988 e successive modifiche ed
integrazioni.
14 Strutture orizzontali
Gli orizzontamenti saranno costituiti dal primo solaio di piano con “lastre prefabbricate” di
cemento lasciate a vista, alleggerite con polistirolo o con pignatte e dai restanti solai in
laterocemento del tipo “Bisap” o similari.
Tutti i solai saranno calcolati con un sovraccarico accidentale di Kg. 200 al mq. e in
corrispondenza dei tramezzi, delle canne fumarie e delle nicchie degli scarichi, saranno
opportunamente rinforzati.
15 Terrazze, pianerottoli e vani scale comuni
Le scale, i pianerottoli e le terrazze saranno eseguite secondo i disegni di dettaglio ed avranno una
struttura in c.a., calcolata per un sovraccarico idoneo. Le terrazze inoltre, verranno gettate con
pannelli faccia a vista e non verranno intonacate.
Il pavimento delle terrazze si troverà a quota inferiore di cm. 2 rispetto a quella del pavimento
dell’ambiente interno adiacente.
20 CHIUSURE ESTERNE
21 Coperture
21.1 Copertura inclinata del tetto
La copertura del fabbricato avrà una pendenza dell’80% e la sua struttura portante verrà realizzata
in legno, come previsto dal progetto dei cementi armati depositato presso la Direzione Provinciale
dei Lavori Pubblici di Udine. Tale struttura sarà costituita da travi di colmo, diagonali e travi
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
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portanti in legno lamellare di diverse sezioni e da puntoni in legno tipo bilama o lamellare delle
dimensioni minime di cm. 14x20.
Tutte le travi ed i puntoni verranno fissati con viti e con barre filettate ai cordoli, ai pilastri ed alle
murature portanti e lo spazio tra puntone e puntone verrà gettato con calcestruzzo per garantire un
migliore ancoraggio della struttura della copertura alle murature portanti.
Sopra le travi ed i puntoni verranno posate, sia in linda che internamente al fabbricato, perline in
legno abete trattate e impregnate dello spessore di cm. 2 e piallate nella superficie a vista con
colorazione a scelta della D.L.
Sopra le perline verranno posati: una guaina cosiddetta freno vapore per impedire il passaggio del
vapore tra esterno ed interno, dello spessore di mm. 1, un pannello costituito da tratti di fibre di
legno e di gesso dello spessore di cm. 4 per ottenere un ottimo comfort acustico al piano sottotetto,
un pannello rigido in lana di roccia pressata, dello spessore di cm. 12, per garantire un ottimo
isolamento termico, listelli in legno dello spessore di cm. 6 per creare la ventilazione naturale della
copertura per migliorare sia in estate che in inverno, il comfort abitativo, un tavolato grezzo su cui
verranno verrà fissata la guaina impermeabile ed il manto di copertura che sarà in alluminio.
Questo pacchetto della copertura consente di ottenere ottime prestazioni di isolamento termico con
un conseguente elevato risparmio energetico.
21.b Coperture piane
La copertura piana delle autorimesse interrate, poste fuori la proiezione del fabbricato, sarà
impermeabilizzata mediante l’impiego di guaine bitume polimero saldate a fiamma, previa
realizzazione delle opportune pendenze necessarie per convogliare l’acqua ai punti di raccolta.
La finitura superficiale sarà quella individuata sugli elaborati di progetto esecutivo in funzione
dell’utilizzo previsto per le superfici impermeabilizzate.
21.c Lattonerie
La copertura sarà dotata di grondaie a sezione semicircolare, dello sviluppo di cm. 50, di
mantovane, di scossaline di adeguato sviluppo e di scarichi circolari del diametro di cm. 10,
realizzati tutti in alluminio e fissati con adeguata ferramenta.
23 Tamponamenti e parapetti esterni
23.a Tamponamenti esterni
Le murature perimetrali esterne saranno costituite da una muratura in calcestruzzo gettato in opera
dello spessore di cm. 20, armata con doppia rete elettrosaldata, setto 1, come previsto dai calcoli
statici, o da una muratura in blocchi tipo Leca dello spessore di cm. 20, legati con malta bastarda;
da un rivestimento interno continuo costituito da una parete in laterizio forato dello spessore di
cm. 8 legato con malta bastarda per il passaggio delle tubazioni degli impianti idrico ed elettrico e
da un rivestimento esterno in pannelli di polistirene dello spessore di cm. 10 per la formazione
dell’isolamento “a cappotto” ideale per l’isolamento termico dei fabbricati in inverno, per il
raffrescamento in estate e consentono un ottimo risparmio energetico.
23.b Parapetti terrazze
Le terrazze saranno delimitate da parapetti in legno con tipologia e colore a scelta della Direzione
Lavori.
24 Rivestimenti esterni
24.a Finiture esterne a vista
Le murature del fabbricato saranno rivestite esternamente da pannelli in polistirene dello spessore
di cm. 10 incollati alla muratura esterna per la formazione dell’isolamento termico denominato “a
cappotto” che isola termicamente il fabbricato e consente di ottenere dei bassissimi consumi
energetici. All’esterno dei pannelli verrà eseguita una rasata per uniformare le superfici per
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applicare la finitura esterna. La superficie sottostante le terrazze ed i muri del piano interrato
verranno lasciati in calcestruzzo faccia a vista.
24.b Impermeabilizzazioni di muri controterra
Verranno impermeabilizzati mediante guaina impermeabile che non consente all’acqua di filtrare
attraverso le murature.
24.c Soglie e davanzali
Tutte le finestre e porte-finestre degli alloggi saranno dotati di soglia e/o davanzale in granito o in
pietra o similare lucidato nelle parti a vista fuori opera dello spessore di cm. 3 e posto in opera su
letto di sabbia-cemento.
25 Serramenti esterni
25.a Serramenti dei vani scale
I portoncini d’ingresso ai vani scale saranno in legno, con colore a scelta della D.L., completi di
vetro antisfondamento e termoisolante e con apertura ad anta semplice.
Le finestre del vano scale saranno sempre in legno con colore a scelta della D.L., complete di
vetro antisfondamento e termoisolante.
Nel piano interrato le porte d’ingresso ai vani scale dall’area di manovra delle autovetture saranno
del tipo tagliafuoco REI 120 a due ante in lamiera zincata verniciata, dotate di maniglione
antipanico, con colore a scelta della D.L. e con apertura ad anta semplice.
25.b Serramenti delle autorimesse
Gli eventuali serramenti delle finestre delle autorimesse saranno costituiti da delle grate in acciaio
zincato prive di vetro, atte alla aerazione del piano interrato.
25.c Portoni delle autorimesse
I portoni basculanti delle autorimesse saranno in lamiera zincata preverniciata (aerate a norma di
legge), completa di ferramenta di chiusura.
25.d Serramenti esterni degli alloggi
Le finestre e porte-finestre esterne saranno in legno ABETE o similare con apertura semplice
ad anta con una struttura in legno lamellare stagionato ed essicato dello spessore di mm. 68x76.
Profilo a tripla battuta con doppia guarnizione termica e acustica. Vetrocamera standard 4+18 gas
basso emissivo + 4 posati direttamente in azienda, fissato con listello fermavetro e sigillato con
silicone su ambo i lati. Ferramenta di sostegno con anube zincate e ferramenta di chiusura zincata
e cerata. Gocciolatoio in alluminio sulle finestre, battuta pavimento in alluminio per le
portefinestre e mostrine di finitura a inchiodare. I serramenti esterni saranno trattati con
impregnante colorante ad immersione e finitura a doppia mano di vernice trasparente all’acqua.
Dove previsto nei disegni architettonici i serramenti saranno completi di scuri apribili ad ante
snodate a libro ricavati da pannello multistrato in legno ABETE o similare spess. mm. 40 con
fresature verticali tipo doghe. Ferramenta di chiusura tipo spagnoletta, bandelle in acciaio zincato e
fermascuri ad aggancio automatico. Gli scuri esterni saranno trattati con impregnante colorante ad
immersione e finitura a doppia mano di vernice trasparente all’acqua.
un elemento fondamentale dell’isolamento termico in un fabbricato sono le porte e le finestre e
soprattutto i loro vetri e, pertanto, l’installazione di doppi vetri con un vuoto d’aria riempito di gas
argon si ottiene una altissima diminuzione di dispersione di calore interno e quindi un minor
utilizzo di energia per riscaldare gli ambienti interni.
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
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30 CHIUSURE INTERNE
31 Isolamenti e sottofondi interni
31.a Isolamenti termici
L’isolamento termico della muratura verticale sarà costituito da pannelli di polistirene espanso,
dello spessore di cm. 10, incollati alla muratura in calcestruzzo per la formazione dell’isolamento
denominato “a cappotto” che permette un ottimo isolamento termico invernale ed un ottimo
raffrescamento estivo. Questo isolamento è la soluzione ideale per non permettere le fuori uscite di
calore all’esterno durante il periodo invernale e di allungare, nel periodo estivo, il tempo di entrata
del calore all’interno.
I serramenti esterni saranno realizzati in legno lamellare dello spessore di mm. 68 e dotati di
vetrocamera costituita da due vetri divisi da gas basso emissivo per aumentare la loro proprietà
isolante e da scuretti in legno, dove previsti, dello spessore di mm. 40 per proteggere dai raggi del
sole e dal calore esterno.
Le pavimentazioni dei locali verranno isolate termicamente mediante la posa in opera di uno
strato di Isocal dello spessore di 7 cm. e da un pannello isolante dello spessore di cm. 3.
La copertura sarà isolata termicamente mediante un pacchetto costituito da: perline in legno dello
spessore di cm. 2, isolante acustico dello spessore di cm. 4, isolante termico in pannelli di lana di
roccia dello spessore di cm. 12 aventi una massa ed una inerzia termica ottimale per regolarizzare
e conservare le condizioni necessarie al comfort abitativo durante il periodo invernale ed estivo e
ad attenuare i rumori esterni. Inoltre, la copertura sarà dotata di ventilazione naturale su tutta la
superficie del tetto, avente la funzione di raffreddare il calore che i raggi solari trasmettono al
manto di copertura e di conseguenza l’interno dell’abitazione.
31.b Isolamenti acustici
Le pavimentazioni verranno isolate acusticamente mediante la posa di un pannello anticalpestio
fonoisolante che sarà posto in opera tra lo strato di Isocal ed il massetto, su cui verranno installati
i rivestimenti di finitura.
Le strutture divisorie tra alloggi verranno realizzate con due pareti in muratura di spessore e massa
diversi, interponendo un pannello isolante acustico dello spessore di cm. 4, per ottenere un buon
smorzamento delle basse e medie frequenze, corrispondenti a quelle del parlato e della musica.
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
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32 Canne fumarie e ventilazioni degli alloggi
Sono previste le seguenti canalizzazioni verticali e/o orizzontali:
canna di espulsione degli odori per la cappa della cucina completa di comignolo in copertura;
canna di aspirazione per bagni ciechi (dove previsti) completa di comignolo in copertura.
33 Murature interne
33.a Divisorie interne agli alloggi
Saranno realizzate in laterizio forato dello spessore di cm. 8 legato con malta bastarda. La
suddivisione dei vari locali è stata effettuata sulla base di uno studio per l’arredabilità degli stessi,
come dimostrato nelle tavole progettuali.
33.b Divisorie tra alloggi
Le murature saranno formate da una doppia parete, di cui una in blocchi di laterizio dello spessore
di cm. 12 o in calcestruzzo, legati con malta bastarda e un’altra in elementi di laterizio forato
dello spessore di cm. 8 sempre legati con malta bastarda con interposto materiale coibente e
fonoassorbente dello spessore di cm. 4.
33.c Divisorie tra alloggi e vano scale
Saranno costituite da una muratura in calcestruzzo gettato in opera, dello spessore di cm. 20,
armate con doppia rete elettrosaldata setto 1 e da una parete in laterizio forato dello spessore di
cm. 8, legato con malta bastarda, con interposto materiale coibente.
33.d Divisorie del piano interrato e piano terra
Ove non siano realizzate, come previsto negli elaborati progettuali in cemento armato, le pareti
divisorie del piano interrato saranno realizzate con blocco Leca grigio lasciato a vista con fuga
rasata, dello spessore di cm. 12, legate con malta bastarda, a delimitazione delle autorimesse e al
piano terra con blocco Leca grigio lasciato a vista con fuga rasata, dello spessore di cm. 8, legate
con malta bastarda, a delimitazione delle cantine.
34 Parapetti interni
I vani scale saranno provvisti, ove necessario, di parapetti di protezione in ferro lavorato
verniciato, con sagomature tali da impedire, tra maglia e maglia, l’attraversamento con sfere del
diametro di cm. 10 e con sovrastante corrimano in legno.
36 Serramenti interni
36.a Portoncino di ingresso agli alloggi
Il portoncino d’ingresso agli alloggi sarà del tipo blindato “Classe 3” ad anta apribile, battente
cieco, rivestito in pannelli in truciolare con spessore di mm. 10 impiallacciati in abete o similare (a
scelta della D.L.) con prestazione fonoisolante di 41 Db.
Portoncino blindato con anta in lamiera elettrozincata 15/10, 3 omega orizzontali ed 1 omega
verticale di rinforzo, piastra protezione serratura da 30/10, profili di battuta in alluminio,
guarnizione perimetrale tubolare in gomma, coibentazione, lama parafreddo automatica, maniglia
interna e pomolo esterno fisso in cromo satinato, spioncino grandangolare, telaio da 20/10
verniciato a polveri poliestere tinta ral 8022, profilato a cava continua, 2 cerniere registrabili, 3
rostri fissi, 2 deviatori laterali.
Serratura a doppia mappa, a cilindro o con chiave Omega con totale 9 punti di chiusura.
Controtelaio in lamiera zincata da 20/10.
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Trasmittanza termica U= 2.2 W/mqK.
36.b Porte interne degli alloggi
Le porte interne saranno in legno abete o similare a battente cieco, complete di cornici
coprifilo, n. 3 cerniere di tipo “Anuba”, serratura tipo “Patent” e maniglie in cromo satinato.
36.c Porte interne in ferro
Le porte delle cantine saranno in lamiera zincata complete di gruppo di chiusura, con pannello a
doppio manto in lamiera d’acciaio tamburata.
I portoni basculanti delle autorimesse saranno in lamiera d’acciaio zincata stampata e profilata
spessore 6/10 con fori di ventilazione e corredate dagli accessori d’uso.
Le porte di separazione tra l’area di manovra ed i vani scale saranno del tipo tagliafuoco REI 120
conforme UNI 9723 ad anta semplice tamburata in lamiera zincata, coibentata e senza battuta
inferiore, spessore totale mm. 60.
40 FINITURE ESTERNE
41 Pitture esterne
41.a Pitture delle facciate esterne
Su tutte le pareti esterne verrà applicato un rivestimento murale plastico a grana fine.
41.b Pitture opere in c.a.
Le murature in calcestruzzo dello piano interrato e quelle a delimitazione dell’area di manovra
delle autovetture rimarranno a faccia a vista.
42 Rivestimenti esterni
42.a Rivestimenti in legno
Parte delle murature esterne (come meglio indicate nelle tavole prospettiche) verranno rivestite in
tavolette o perline in legno.
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
42.b Rivestimenti effetto pietra
Parte delle murature esterne (come meglio indicate nelle tavole prospettiche) verranno rivestite
con lastre spaccatello effetto pietra.
50 FINITURE INTERNE
51 Pavimenti
51.a Pavimenti del piano interrato
Nel piano interrato, la pavimentazione delle autorimesse e dell’area di manovra delle
autovetture sarà costituita da una caldana lisciata in calcestruzzo gettata in opera e armata
con rete elettrosaldata Ø 5 maglia 20x20, mentre la pavimentazione del disimpegno e del vano
scale sarà in piastrelle antigelive, poste in opera a contatto su sottofondo in sabbia e cemento e
stuccate con composti specifici.
51.b Pavimenti degli alloggi
I pavimenti dei locali cucina, soggiorno, disimpegno e bagno saranno in piastrelle di ceramica
con tinte a scelta, poste in opera a contatto e a correre in senso parallelo alle pareti, su sottofondo
in sabbia e cemento e stuccate con composti specifici.
Costo delle piastrelle Euro/mq. 12.00.
Per pose particolari (es. diagonale, fuga, greche, listelli, 10x10, 15x15, ecc.), verrà applicata
una maggiorazione dei prezzi.
Il pavimento delle camere sarà in LISTONI IN LEGNO LARICE PREFINITO o similare,
spessore mm. 14.
Nelle congiunzioni tra pavimenti di natura diversa, verrà posto in opera un coprigiunto in ottone.
51.c Pavimenti delle terrazze, delle cantine e dei marciapiedi
Le terrazze, le cantine ed i marciapiedi saranno pavimentati con piastrelle antigelive uguali per
tutti gli alloggi, poste in opera a contatto su sottofondo di sabbia e cemento e stuccate con
composti specifici.
51.d Pavimenti scale, pianerottoli e disimpegni comuni
I gradini delle scale saranno rivestiti con lastre di granito o pietra o similare, con spessore di cm. 3
per le pedate, con spessore di cm. 2 per le alzate e spessore di cm. 1 per i pianerottoli e per i
disimpegni comuni. I manufatti saranno lucidati fuori opera, posati a contatto su letto di sabbiacemento e stuccati con composti specifici.
51.e Pavimenti delle soffitte
I pavimenti delle soffitte rimarranno al grezzo con un sottofondo in calcestruzzo tirato a stagia.
52 Rivestimenti
52.a Rivestimenti in piastrelle
La parete attrezzata dell’angolo cottura sarà rivestita con piastrelle di ceramica di
dimensioni 20x20 cm., o similare per uno sviluppo pari alla lunghezza della parete stessa ed
un’altezza di ml. 1.60, incollate a contatto su intonaco predisposto e stuccate con specifici
composti.
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
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Il bagno sarà rivestito con piastrelle del medesimo materiale, per un’altezza di circa ml. 2.20,
incollate a contatto su intonaco predisposto.
Per pose particolari (es. diagonale, fuga, listelli, greche, 15x15, 10x10, ecc.), verrà applicata
una maggiorazione di prezzo.
52.b Battiscopa degli alloggi
Tutti i locali degli alloggi non interessati dal rivestimento ceramico, saranno dotati di battiscopa in
legno ramino di altezza 7 cm. circa e spessore cm. 1.
52.c Battiscopa delle terrazze e dei marciapiedi
Il battiscopa delle terrazze e dei marciapiedi sarà in piastrelle antigelive dello stesso tipo dei
relativi pavimenti, incollato e stuccato alla base delle murature.
52.d Battiscopa di scale, pianerottoli e disimpegni comuni
Il battiscopa rampante delle scale, dei pianerottoli e dei disimpegni comuni sarà in granito o pietra
o similare, della sezione di cm. 1x8, incollato e stuccato alla muratura con composti specifici.
53 Intonaci interni
Le pareti attrezzate degli angoli cottura e le pareti dei bagni e saranno intonacate con malta
premiscelata, base cemento, con finitura della superficie tirata a frattazzo, mentre quelle dei
rimanenti locali degli alloggi, nonchè, le murature del vano scale e dei disimpegni comuni,
saranno intonacate con malta premiscelata a base cemento, con finitura delle superfici in malta fine
tirata a frattazzo. Le pareti ed il soffitto del piano interrato e delle cantine rimarranno a vista.
Le pareti delle soffitte rimarranno al grezzo e non verranno pitturate.
54 Pitture interne
54.a Pitture del piano interrato
Le pareti ed il soffitto del piano interrato, ad eccezione delle murature del vano scale, non
verranno ne intonacate ne pitturate così come le pareti ed il soffitto delle cantine al piano terra.
54.b Pitture degli alloggi
I soffitti e le pareti dei locali, non interessati da rivestimento ceramico, saranno tinteggiati con due
mani di pittura a tempera di colore bianco.
54.c Pitture del vano scale e dei disimpegni comuni
Le pareti ed i soffitti del vano scale e dei disimpegni comuni saranno tinteggiate con idropittura
vinilica per interni.
60 - IMPIANTO IDRICO-TERMICO-SANITARIO E GAS
61 Impianto idrico e igienico/sanitario
L’impianto idrico/sanitario sarà realizzato come di seguito specificato:
a) prescrizioni generali:
misuratori di portata (contatore) fornito dall’Ente erogatore e posto all’interno della proprietà
condominiale utilizzato per il conteggio dei consumi dell’intero condominio:
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
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tubazione principale di adduzione idrica esterna ed interrata collegante il contatore con
l’interno del vano scala del piano interrato in cui sarà posizionata una saracinesca in bronzo
atta ad interrompere l’erogazione dell’acqua in caso di necessità ed i contatori delle singole
unità abitative;
tubazioni interne che partendo dalla saracinesca del piano interrato porteranno l’acqua
potabile fredda di acquedotto all’interno di ogni singolo alloggio e a tutti gli apparecchi
sanitari ivi installati, percorrendo il vano scale ed i pavimenti degli alloggi;
tubazioni interne di distribuzione dell’acqua calda per usi igienici e sanitari partenti dalla
caldaia e colleganti tutti gli apparecchi sanitari utilizzatori. Tutte le tubazioni saranno
realizzate in acciaio zincato o in tubazioni multistrato, poste in nicchie sottotraccia previa
avvolgitura con adeguato materiale isolante ed i percorsi delle stesse saranno unicamente
orizzontali e verticali.
b) qualità dei materiali:
Gli apparecchi igienico/sanitari dei bagni saranno di tipo Nazionale, marca Dolomite serie Garda
o similare. Le rubinetterie, con gruppo miscelatore, saranno marca Hans e Grohe modello Focus
o similare.
c) Prescrizioni tecniche:
Le colonne di scarico del bagno, del w.c. e della cucina saranno realizzate con tubazione in
polietilene ad alta densità (Pe.Hd) complete di braghe, curve e pezzi speciali. Le colonne di
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VERSIONE D DEL 09/10/2008
scarico verranno prolungate oltre la copertura, per la formazione delle ventilazioni primarie. Ogni
apparecchio sanitario, sarà completo di sifone.
Gli alloggi saranno dotati dei seguenti sanitari:
un piatto doccia delle dimensioni di cm. 70x70 con relativo box doccia in cristallo e
completo di gruppo miscelatore ed ogni altro accessorio;
un lavabo in porcellana completo di rubinetteria e di ogni altro accessorio;
un vaso in vetrochina sospeso, completo di cassetta di scarico esterna, sedile in plastica
pesante e di ogni altro accessorio;
un bidet in vetrochina sospeso, completo di rubinetteria e di ogni altro accessorio;
un rubinetto ed uno scarico per attacco lavatrice;
tutti gli apparecchi sanitari previsti saranno di colore bianco;
la cucina sarà dotata di un punto per acqua calda e fredda e scarico della stessa (escluso
lavello, ecc.).
d) Verifiche e prova degli impianti:
Effettuata l’installazione degli impianti, verrà eseguita una prova di funzionamento generale,
prima di procedere alla chiusura delle tracce. Successivamente a tale prova, verranno rimossi gli
apparecchi al fine di permettere il completamento di tutte le rifiniture. Infine, ricollocati tutti gli
apparecchi in opera, si procederà ad una riverifica del funzionamento.
62 Impianto termico
L’impianto termico di progetto sarà del tipo centralizzato e si compone principalmente delle
seguenti parti:
produzione: generatore termico modulante a condensazione del tipo Modulex.145, Pn=140,0kW,
di produzione Unical o similare;
distribuzione: distribuzione di centrale essenzialmente costituita da un circuito primario tra la
caldaia e il collettore principale, completo di separatore idraulico e pompa di circolazione
primaria. In questo primo tratto, immediatamente a valle dell’uscita dal generatore di calore,
saranno alloggiati gli organi di regolazione e controllo previsti dal D.M. 01.12.1975, con
particolare riferimento alla circolare i.s.p.e.s.l del 24.02.2004.
Dal collettore principale di distribuzione, verrà realizzata la distribuzione secondaria
essenzialmente costituita da: due circuiti di alimentazione dell'impianto di riscaldamento suddivisi
per vano scale e due circuiti di alimentazione dei bollitori, anch'essi suddivisi per piani. Ogni
singolo circuito sarà completo di pompa di circolazione in esecuzione gemellare, per quanto
riguarda i due circuiti alimentanti l'impianto di riscaldamento le pompe saranno del tipo a portata
variabile, mentre per l'alimentazione dei bollitori i circolatori saranno del tipo semplice a rotore
bagnato.
Sistemi di produzione e di distribuzione dell'acqua calda sanitaria: la produzione di acqua
calda sanitaria verrà assicurata tramite l’installazione in centrale termica di due bollitori di
accumulo del tipo Biser.1000 di produzione Unical o similare, che alimenteranno rispettivamente
le utenze idriche vano scale A e vano scale B. Tali accumuli sono stati opportunamente
dimensionati per l’eventuale allacciamento al sistema solare, essendo dotati di due scambiatori
elicoidali a fascio tubiero interni. La rete di distribuzione sarà dotata di due circuiti di ricircolo,
viste le modeste dimensioni del fabbricato in oggetto, a evitare il raffreddamento dell’acqua calda
sanitaria nel punto più sfavorito dell’impianto irdico. Se realizzati in futuro, l’impiego di pannelli
solari termici per la produzione mediante energia rinnovabile dell’acqua calda a uso sanitario
dovrà garantire almeno il 50% dei fabbisogni sanitari stimati.
Dispositivi per la contabilizzazione del calore: per ogni singola unità abitativa sarà previsto un
sistema di contabilizzazione del calore e del consumo di acqua calda sanitaria posizionato
all’ingresso di ogni unità abitativa, del tipo Caleffi serie 799 o similare. Le dispersioni di calore
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
che interessano i tratti che dalla centrale termica si derivano alle singole utenze saranno
contabilizzati tramite un contatore di calore diretto posizionato subito a valle di ogni pompa di
circolazione, sia lato sanitario che lato riscaldamento.
Regolatori climatici delle singole zone: per ogni singola unità immobiliare sarà previsto un
cronotermostato ambiente elettronico settimanale e giornaliero con comunicatore GSM
integrato ( modello clima-phone della Vimar o similare), con almeno due livelli di temperatura,
orologio programmatore in grado di attivare/disattivare la valvola di zona posizionata nel modulo
d'utenza all'ingresso dell'unità e la pompa di circolazione del relativo circuito, che a sua volta
attiverà il generatore di calore in base alla temperatura esterna. Per ogni singolo corpo scaldante
sarà prevista l’intallazione di una valvola termostatica. Unica eccezione: i servizi igienici.
Regolazione di centrale: sarà prevista una regolazione climatica con sonda esterna. La caldaia è
dotata di centralina di regolazione in grado di gestire la regolazione dei circuiti di riscaldamento,
delle valvole miscelatrici e dei dispositivi di controllo e sicurezza inseriti a immediatamente a
valle dell'uscita del circuito di mandata principale. Il sistema adottato permette l’ottimizzazione
della combustione, in funzione dei reali fabbisogni.
Per quanto riguarda il circuito di distribuzione sanitario ed eventuale integrazione con pannelli
solari, in centrale termica sarà inserita una centralina di regolazione in grado di gestire le sonde
bollitori e solare, le pompe di circolazione e di ricircolo, eventuali circolatori lato solare, e
miscelatori termostatici con dispositivo antilegionella. La tipologia e il modello della centralina
andranno verificati in fase esecutiva e concordati con la ditta installatrice e con il progettista.
Tubazioni: le tubazioni dei circuiti di centrale saranno realizzate parte in acciaio e parte in rame,
protette da opportuni isolamenti, al fine di garantire le prescrizioni derivanti dalla Legge 10.1991 e
il successivo decreto attuativo D.P.R. 412.1993. In particolare, per le tubazioni a vista, le stesse
saranno dotate di rivestimento isolante, costituito da coppelle di forma cilindrica in fibre di vetro,
tipo Isover.Tel.371 od equivalente, spessore mm. 20-30-40-50-60, legato con filo di ferro zincato e
completo di rivestimento esterno con foglio d'alluminio, stuccatura delle testate e loro finitura con
collarini di alluminio.
Per quanto riguarda la distribuzione secondaria, saranno poste in opera tubazioni in rame secondo
UNI 5649, precoibentae, tipo Cupex od equivalente, in rotoli, rivestite con una guaina isolante in
schiuma di polietilene espanso a cellule chiuse con pellicola superficiale protettiva in polietilene. I
diametri maggiori saranno invece isolati con guaina isolante flessibile estrusa a cellule chiuse, a
base di gomma sintetica, di colore grigio, tipo Sh.Armaflex o equivalente, aventi classe 1 di
reazione al fuoco. Tutti i circuiti saranno dotati di idonee pompe di circolazione, dimensionate
secondo il metodo dei coefficienti equivalenti. In allegato è riportato l’algoritmo di calcolo.
Regolazione e sicurezza: sistemi di sicurezza essenzialmente costituiti da quanto prescritto dalla
norma uni.10.412 e dalla raccolta R del 01.06.1982, punto R.9, applicativa del D.M. 01.12.1975,
come modificato dalla circolare i.s.p.e.s.l. n.ro 1 del 24.02.2004. Si prevede pertanto la posa di:
vaso d’espansione aperto, valvola di sicurezza, termometro con pozzetto per termometro di
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
controllo, manometro con flangia per manometro di controllo, pressostato di blocco a riarm
omanuale, termostato di blocco a riarmo manuale, termostato di blocco a riarmo automatico.
Per quanto concerne la sicurezza antincendio, la centrale termica verrà realizzata in conformità alla
Regola Tecnica approvata con D.M.12.04.1996 e verrà richiesto un Parere di Conformità e
successivo Certificato di Prevenzione Incendi al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di
Udine.
Si prevede inoltre l’installazione di due vasi d’espansione chiusi a membrana, inseriti
rispettivamente uno lato circuito primario e il secondo lato circuito di distribuzione secondaria.
Si installerà pertanto, per quanto riguarda il circuito primario, n.ro 1 vaso di espansione avente una
capacità pari a 5 litri ed inserito direttamente sulla tubazione di ritorno dell’impianto in caldaia,
senza alcun organo di intercettazione. Per quanto riguarda il circuito secondario si installerà n.ro 1
vaso di espansione avente una capacità pari a 250,0 litri ed inserito direttamente sulla tubazione di
ritorno dell’impianto a monte del collettore principale.
Utilizzazione del calore. come già accennato, si prevede la posa di terminali tubolari in acciaio
tipo Tesi/Novo di produzione Irsap o equivalenti, a elementi con profili arrotondati in funzione
antinfortunistica, dimensionati per una temperatura di mandata di 65°C, e un ∆T=10°C. I terminali
saranno posti in opera completi di valvole termostatiche, a evitare locali surriscaldamenti, e di
detentori di regolazione, per il bilanciamento degli stessi. Unica eccezione i terminali installati nei
servizi igienici dove verranno installati dei termoarredo
Calcolo delle perdite di carico
Tutti i dimensionamenti sono stati eseguiti considerando le tabelle di portata riferite ad acqua alla
temperatura massima di 50°C, nelle condizioni di funzionamento invernale. Per i circuiti di
progetto, si è calcolata la prevalenza necessaria a servire il terminale più svantaggiato,
considerando questa perdita di carico quella di riferimento per la scelta della pompa. Le differenze
di perdite di carico tra le apparecchiature servite dal medesimo circuito saranno equilibrate con
opportuna messa a punto dei detentori in uscita ai terminali stessi.
Norme di prevenzione incendio per la centrale termica
Per quanto concerne la sicurezza antincendio, la centrale termica verrà realizzata in conformità alla
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VERSIONE D DEL 09/10/2008
Regola Tecnica approvata con D.M.12.04.1996 e verrà richiesto un Parere di Conformità e
successivo Certificato di Prevenzione Incendi.
Canna fumaria
La realizzazione del sistema di evacuazione fumi sarà realizzato ai sensi della normativa attuale e,
in particolare, secondo quanto previsto dalle Norme Uni.7129 e successivi fogli di aggiornamento,
Uni.9615 e successivi fogli di aggiornamento, direttiva 89.106.CEE.
In particolare sarà previsto lo smaltimento dei prodotti di combustione tramite camino in acciaio a
doppia parete coibentato in acciaio posto in opera entro elementi prefabbricati in calcestruzzo
vibro-compresso alleggerito. La camicia esterna, opportunamente isolata, sarà dotata di griglia di
aerazione esterna al basamento e portello di ispezione. Le canne in acciaio saranno completate con
il punto prelievo fumi, l'allacciamento a T [135°] al canale da fumo, lo sportello ispezione e la
camera raccolta condensa.
Resta ferma la possibilità di ricorrere ad altre soluzioni, nell'ipotesi che rispettino le indicazioni
sull'impermeabilità delle pareti ai gas di scarico, la resistenza al calore, il coefficiente di
trasmissione prescritte dalla Normativa. In ogni caso, a esclusione della posa del kit, la canna
fumaria andrà progettata e verificata.
Aerazione e ventilazione
L’aria comburente verrà prelevata dal locale tecnico, vista la presenza di una griglia di aerazione
per una sezione di 3.000cmq, inserita sulla porta d'ingresso attestante su spazio scoperto.
Per quanto riguarda i fuochi di cottura, considerata la presenza di un condotto d’aerazione per la
cappa d’aspirazione, dotato di elettroventilatore idoneo all’evacuazione dei fumi di cottura, sarà
sufficiente predisporre a filo pavimento una griglia d’aerazione con sezione netta non inferiore a
100cm2.
Dimensionamento rete di adduzione gas metano
Il gruppo termico sarà allacciato alla rete metanifera locale, nelle modalità indicate nelle tavole in
allegato, e nel rispetto di quanto prescritto dal titolo V del D.M.12.04.1996. Per quanto riguarda
l'alimentazione dei fuochi di cottura delle singole unità, si ricorrerà all'inserimento di una
bombola di gas all'esterno dell'alloggio. Nella posa in opera, dovranno essere utilizzati materiali
con le seguenti prescrizioni.
Verranno impiegate tubazioni in acciaio zincato UNI 8863, con giunzioni filettate e raccorderia in
ghisa malleabile a cuore bianco bordata e zincata per i tratti in vista e tubazioni in polietilene per i
tratti interrati.
Nelle immediate vicinanze dell’attraversamento delle pareti, che avverrà tramite controtubazione
con guaina metallica sigillata all’interno, verranno installate in posizione opportunamente
segnalata e facilmente accessibile valvole a sfera di intercettazione.
Tutte le valvole dovranno essere del tipo on manovra a chiusura rapida per rotazione di 90°,
dotate di arresti di fine corsa nella posizione di tutto aperto o tutto chiuso.
Il collegamento alle apparecchiature potrà avvenire anche tramite condotti metallici flessibili
continui.
Prima della messa a regime dell’impianto, la rete di adduzione andrà collaudata, con una prova di
tenuta eseguita in condizione di sicurezza per gli operatori, con le seguenti modalità: chiusura di
tutti i raccordi di collegamento, immissione di aria o gas inerte, lettura dei valori di pressione. La
Direzione dei Lavori dovrà richiedere un verbale di collaudo all’Impresa installatrice.
70 IMPIANTO ELETTRICO
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
71 Impianto di illuminazione e forza motrice
L’impianto elettrico sarà eseguito in conformità alle norme e prescrizioni CEI con le caratteristiche
e le modalità esposte nel progetto dell’impianto stesso che è stato depositato in Comune secondo
quanto previsto dalle disposizioni di legge.
L’impianto elettrico comprenderà:
- impianto di forza motrice e di illuminazione;
- impianto di suoneria ed apriporta elettrico;
- impianto citofonico;
- impianto suonerie interne;
- impianto telefonico (solo tubazione);
- impianto centralizzato di antenna TV e satellitare
- impianto luce a tempo nel vano scale;
- impianto di forza motrice e di illuminazione delle autorimesse e delle cantine;
- impianto di illuminazione area esterna e area di manovra delle autovetture;
- quadri generali.
L’impianto elettrico del vano scale e degli alloggi sarà realizzato entro guaine flessibili in pvc
disposte sottotraccia a parete e nei sottofondi dei pavimenti, mentre nello scantinato l’impianto
verrà eseguito fuori traccia entro guaine di PVC rigido a parete e a soffitto.
L’impianto dell’alloggio si svilupperà a partire dal contatore individuale, fornito dall’Ente
erogatore e posizionato nel vano scale al piano scantinato. Proseguirà con una linea di
alimentazione adeguata alla potenza installata di 3 Kw, fino al quadretto generale, posizionato
all’interno dell’alloggio, contenente un interruttore differenziale salvavita e due interruttori
magnetotermici per la protezione delle linee di forza motrice e di illuminazione.
L’impianto interno sarà costituito da:
- centralino ad incasso;
- cassette di derivazione con coperchio fissato a vite;
- tubi protettivi in materiale termoplastico del tipo flessibile ad anelli rigidi;
- conduttori isolati in materiale termoplastico di sezione adeguata ai carichi previsti;
- i frutti installati saranno della “VIMAR” serie PLANA;
Inoltre, sarà realizzato anche l’impianto di equalizzazione e messa a terra.
La dotazione delle utenze per le singole unità abitative, descritte vano per vano, risulta come da
prospetto di seguito riportato:
a) PIANO INTERRATO
Cantina
- n.1 punto luce a soffitto
- n.1 punto comando
- n.1 presa 10/16A
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
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Autorimessa
- n.1 punto luce a soffitto
- n.1 punto comando
- n. 1 presa 10/16A
b) ALLOGGI
Ingresso-Soggiorno
- centralino alloggio
- ronzatore
- suoneria ingresso
- n.1 punto luce a soffitto
- punti comando secondo le porte
- n.1 presa TV
- n.1 presa telefono
- n.1 presa 10A
- n.3 prese 10/16A
- n.1 punto termostato
- n.1 citofono interno
Cucina (dove prevista)
- n.1 punto luce a parete
- n.1 punto luce a soffitto
- n.2 punti comando secondo le pareti
- n.2 prese 10A
- n.2 presa 10/16A
- n.1 presa protetta 10/16A
Disimpegno (dove previsto)
- n.1 punto luce a soffitto
- punti comando secondo le porte
- n.1 presa 10/16A
Bagno:
- n.1 punto luce a parete
- n.1 punto luce a soffitto
- n.2 punti comando
- n.1 presa 10A
- n.1 presa protetta 10/16A per lavatrice (dove prevista)
- n.1 pulsante a tirante
Camera matrimoniale:
- n.1 punto luce a soffitto
- n.2 punti comando
- n.2 presa 10A
Camera singola (dove prevista):
- n.1 punto luce a soffitto
- n.2 punti comando
- n.2 prese 10A
Terrazzo
- n.1 punto luce a parete
- n.1 punto comando interno
- n.1 presa protetta 10/16A in contenitore stagno per alimentazione caldaia
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
80 IMPIANTO ASCENSORE
L’impianto ascensore sarà costituito da n. 1 ascensore oleodinamico elettrico per ciascun vano
scale avente le seguenti caratteristiche tecniche:
- Portata Kg. 450 – Persone n. 6 – Ingressi sullo stesso lato.
- Corsa ml. 12,00 circa – Fermate n. 5 – Servizi n. – accesso singolo –
- Velocità di regime 1,00 m/sec., velocità di rallentamento ed accelerazione mediante inverter.
- Manovra elettrica universale – Corrente trifase 380 V 50Hz,
- Magneti permanenti 120 avviamenti orari.
- Motore GEARLESS con assorbimento di 2,8 Kw di corrente, completo di puleggia di trazione
ed idoneo supporto e materiale isolante fissato nel vano corsa.
- La cabina correrà in vano proprio in cemento armato, con macchinario collocato nel vano
corsa.
- Quadro di manovra universale automatica, completo di armadio e costituito da: interruttore
principale e relativo relais di sgancio con messa a terra, trasformatori, teleinvertitori,
teleruttori, relais sequenza fase norma N81, relais dei piani, relais ausiliari, raddrizzatori,
ritardatori, valvole con fusibili, valvola magnetica sensibile, morsetti di derivazione,
collegamento di detti apparati a norma IMQ, Selettore di manovra elettronico completo di
dispositivo a microprocessore di diagnosi guasti. Il tutto conforme alla direttive vigenti.
- Funi per la sospensione della cabina in acciaio, di formazione Seale.
- Arcata di sospensione 1:1 della cabina in profilati ferro completa di pattini e dispositivo
paracadute presa progressiva per bloccare la cabina sulle guide in caso di rottura di una o più
funi.
- Contrappeso completo di idonea zavorra.
- Dispositivo di emergenza che in caso di mancanza di energia elettrica si mette in funzione
automaticamente a mezzo di batterie a carica automatica riportando la cabina al piano, non
permettendo di rimanere richiusi nella stessa (Riapertura porta automatica).
- Dimensioni del vano mm. 1700x1800 circa,
- L’impianto corrisponderà a quanto prescritto dal DM 236 Legge 13 per l’abbattimento delle
barriere architettoniche e alla normativa Europea EN 81.1.
- Cabina tipo normale delle seguenti dimensioni minime: larghezza ml. 0.95, profondità ml.
1.30, superficie mq. 1.40, altezza ml. 2.15, con una struttura portante costituita in lamiera
d’acciaio zincata rivestita in “plalam”, pavimento tipo linoleum, finimenti e battiscopa in
alluminio anodizzato naturale. Specchio verticale incassato, corrimano e controsoffitto tipo a
nido d’ape, plafoniere incassate con disegno dedicato luce diffisa neon. Porte di cabina
comandate a mezzo operatori elettromeccanici tipo telescopiche, costruite in lamiera d’acciaio
rivestita in “plalam”. Dispositivo a fotocellula per impedire la chiusura in caso di ostacoli.
Pulsantiera di cabina con pulsanti completi di “Braille” con dicitura dei piani, citofono
incorporato, spia luminosa sul pulsante dell’allarme per comunicare l’avvenuto soccorso, luci
di emergenza con autonomia 3 ore.
- Porte ai piani tipo AUTOMATICO. Dimensioni: larghezza ml. 0.80 e altezza ml. 2.00.
Costruite in lamiera d’acciaio INOX SCOTCH BRITE. Apertura e chiusura completamente
automatica, in abbinamento alle porte di cabina scorrevoli orizzontalmente (telescopiche).
- Imbotti in acciaio.
- Verniciatura in antiruggine grigia a spruzzo dei pezzi di ferro.
- Interruttore di fine corsa per l’interruzione automatica della corrente e l’arresto della cabina
quando, per qualsiasi ragione la stessa superi i livelli estremi dei piani.
- Dispositivo di controllo che in caso di allentamento o di rottura di una o più funi interrompe la
marcia della cabina.
- Dispositivo di sicurezza dell’apparecchio paracadute che interrompe la corrente del circuito di
manovra quanto i congegni di blocco della cabina entrano in funzione.
- Dispositivo di sicurezza limitatore di velocità conforme al tipo e velocità di impianto.
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
-
Dispositivo di allarme comandato in cabina, con suoneria da collocare in posizione da
destinare.
Pulsantiera ai piani con luminosa rossa per la segnalazione occupato.
Pulsantiera ai piano con display.
Pulsantiera di cabina con display multifunzione segnalazione piani.
Pulsantiera di comando per la manutenzione sopra la cabina completa di commutatore, presa
di corrente e due pulsanti per la salita e discesa.
Serrature di sicurezza a controllo elettro-meccanico sulle porte ai piani.
Linee elettriche e cavi flessibili di prima classe marchiati IMQ per collegamento dal quadro di
manovra con tutte le apparecchiature facenti parte dell’ascensore poste nel vano e sulla cabina.
Combinatore telefonico funzionante con il comando di allarme in grado di mettere in
comunicazione la cabina con il call center 24 ore su 24.
90 AREA ESTERNA
91 Impianti esterni
91.a Impianto di raccolta e smaltimento acque meteoriche
Le acque meteoriche, cadute sulla copertura del fabbricato verranno convogliate in pozzetti
sifonati e portate nella fognatura comunale o smaltite in pozzi perdenti. Il tutto sarà eseguito in
conformità a quanto previsto dalla Legge n. 319 del 10.05.1976 e secondo quanto illustrato
nell’elaborato grafico di progetto.
91.b Impianto di scarico delle acque nere e bionde
L’impianto fognario per la raccolta delle acque nere dei bagni e delle acque bionde delle cucine,
sarà costituito, per l’impianto interno, da colonne montanti di scarico in plastica pesante, tipo
“Geberit” o similare e per l’impianto esterno, da tubi in Pvc del tipo pesante, con relativi pozzetti
d’ispezione fino alla fognatura comunale.
91.c Allacciamenti alle pubbliche reti
Gli allacciamenti alle pubbliche reti (telefono, energia elettrica) saranno realizzati, su indicazioni
impartite dagli enti erogatori del servizio a partire dal limite della proprietà fino al punto di
ingresso ai vani scale predisponendo pozzetti e tubazioni in PVC vuote.
91.d Impianti elettrici
All’esterno verrà posizionata la pulsantiera per la chiamata agli alloggi, completa di citofono.
L’illuminazione dei percorsi pedonali e carrai esterni sarà garantita da corpi illuminanti posizionati
su pali o fissati direttamente a parete (a scelta della D.L.) azionati da interruttore manuale.
92 Recinzioni esterne
L’area esterna di pertinenza degli alloggi del piano terra, verrà delimitata da una rete
plastificata e sarà opportunamente sistemata mediante l’apporto di terreno vegetale (è
esclusa ogni semina e piantumazione). Lungo il lato di via Valcanale la recinzione sarà costituita
da un muretto in pietra e una recinzione con struttura in acciaio su cui verranno installate doghe
verticali in legno.
93 Pavimentazione
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DESCRIZIONE DELLE OPERE COMPLESSO “CASA ALPINA”– CAMPOROSSO
VERSIONE D DEL 09/10/2008
93.a Pavimentazione pedonale
I vialetti pedonali di accesso ai vani scale saranno pavimentati con lastre di porfido o similare,
tipo palladiana, posate a “opera incerta”.
93.b Pavimentazione carraia per l’accesso alle autorimesse
La viabilità di accesso alle autorimesse sarà pavimentata con calcestruzzo gettato in opera.
94 Sistemazione terreno
Le aree a verde privato saranno sistemate con l’apporto di terreno vegetale, è esclusa ogni semina
e piantumazione.
Anche l’eventuale area verde condominiale sarà finita con terreno vegetale priva di piantumazione
e semina.
PROMISSARIO ACQUIRENTE
PROMITTENTE VENDITRICE
Cividale del Fr., lì
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