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La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
Sommario
La Goccia n. 3 - 13 febbraio 2010
Questo periodico
è associato alla
Unione Stampa
Periodica Italiana
La Goccia
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE N.
430/92 DEL 15 MAGGIO 1992
Registro Nazionale della Stampa n. 10084
PROPRIETÀ PRO.GE.CO.
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DIRETTORE RESPONSABILE:
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DIREZIONE:
GIULIO PINTO
ADELE CARRERA
COMITATO DI REDAZIONE
MARIA C. BONELLI
ROSAMARIA BUSTO
ERASMO MAZZONE
PALMA MARTINO
DOMENICO RANALDO
HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO:
GIUSEPPE CARRERA
MARIO D’ALCONZO
ROBERTO MUSCOLINO
GIUSEPPE PIZZULLI
DON FRANCO CONTE
GIANLUCA CATUCCI
DAVIDE GIOVE
FRANCO ROMANO
ANTONELLO LOVECCHIO
PIETRO PERRONE
GIORGIO MOREA
LUCA CALABRESE
VIOLA LAVERMICOCCA
PAOLO COSTANTINO
GIOVANNI MATERA
MIKI MARCHIONNA
CAZZETTA/PERRONE
FEDERICO LUISI
VINCENZO CANTORE
CARMELO CANDIA
MARILENA SURDO
CATERINA LATTARULO
DINO DI TINCO
CATIA MARINO’
ANLO
VITO FURIO
FOTO:
ERASMO MAZZONE
AMMINISTRAZIONE
VITO CONTE
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
STEFANO GIOVE
MAURIZIO FALIVENE
STAMPA
FALIGRAPH
Considerazioni ginosine…
di Pierino Perrone
pag. 31
Perché il voto…
di Stefano Giove
pagg. 4/5
È scontro…
di Pardo-Galeota
pag. 5
La Poli Bortone…
di Stefano Giove
pag. 6
Le favole di grim
di Grim
pag. 7
Versus di From
di From
pag. 7
È la Madonnina…
di Ufficio Stampa Ginosa
pag. 17
Abbandonati…
di Antonello Lovecchio
pag. 18
Oltre la pillola…
di Rosamaria Busto
pag. 19
Daniela Dian…
di Stefano Giove
pagg. 20/21
Sull’acqua…
di Paolo Costantino
pag. 21
Notizie flash…
Caffè Italiano…
pagg. 8/9
pag. 22
Le caricature di…
Premio Bontà…
di Giulio Pinto
di Giorgio Morea
pag. 9
di Luca Calabrese
di Luca Calabrese
pag. 24
Intervista Palmitesta…
Il Libre…
pagg. 10/11
Cortometragginosa…
di Anlo
pag. 25
di Stefano Giove
Passio Christi…
di Vincenzo Cantore
pag. 26
pag. 11
Dalla Sicilia…
di Vincenzo Cantore
Storia Facendo ...
di Caterina Lattarulo
pag. 12
Andiamo al cinema
di Miki Marchionna
pag. 12
di Viola Lavermicocca
Home Page…
di Mario D’Alconzo
pag. 14
di Giuseppe Pizzulli
pag. 35
Il circolo ARCI...
di A D
pag. 36
I Canti...
di Pierino Perrone
pag. 37
Cosa passa la TV
di Miki Marchionna
pag. 37
FIDC…
di Antonello Lovecchio
pag. 38
Racconto…
di Cazzetta-Perrone
pag. 41
UAAR
di Dino Di Tinco
pag. 41
Giuseppe Gentile…
di Gianluca Catucci
pag. 42
Bollenti Spiriti…
Agilform…
di Viola Lavermicocca
pag. 27
Da 25 anni …
Noi e il Fisco…
Giacobbe...
Il piacere di leggere…
Domande e...
di Paolo Costantino
pag. 14
di Giovanni Matera
pag. 32
di Catia Marinò
pag. 42
Anziani …
di C I S
pag. 13
Ricerca e...
pag. 27
di Don Franco Conte
pag. 28
di Roberto Muscolino
pag. 29
Viaggio nel…
di Luca Calabrese
pag. 30
3
46
di Antonello Lovecchio
pag. 43
Ginosa solo un punto...
di Domenico Ranaldo.
pag. 44
Ginosa convincente…
di Domenico Ranaldo
pag. 45
Ciclistica…
di Antonello Lovecchio
pag. 46
Questo numero de
La Goccia è stato chiuso
alle ore 18.00 del 10 febbraio 2010
4
l’editoriale
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
Perché il voto...
…Il nucleare, per esempio!
di Stefano Giove
“Interpretando i sentimenti più veri degli uomini e delle donne della Puglia,
il consiglio regionale esprime il proprio
no, fermo e determinato, a qualunque
ipotesi di installare nella nostra regione
una centrale nucleare o un sito per lo
smaltimento delle scorie radioattive”.
Con questo ordine del giorno, proposto
dal gruppo Consiliare del PD Pugliese
e approvato dall’intero Consiglio (con
il centro destra che aveva abbandonato
l’aula per protesta), nel maggio 2009, la Puglia ha chiuso le porte ad ogni possibilità di far realizzare nella nostra regione, e precisamente nel Salento, una
centrale nucleare.
In questi giorni si è ritornati a parlare di Energia Nucleare e lo si è fatto in
quanto il ministro pugliese Raffaele Fitto ha proposto e fatto approvare dal Consiglio dei Ministri il ricorso al Consiglio di Stato contro le leggi regionali di
Puglia, Basilicata e Campania che vietano la dislocazione, sui rispettivi territori,
di centrali elettriche a energia nucleare. “Lo Stato non può rinunciare ad alcune
prerogative che gli appartengono”; questa la tesi a sostegno del ricorso. Secondo gli esponenti del centro destra pugliese, il ricorso, serve soltanto a stabilire
questo principio e basta. Di opinione diversa, gli altri.
Eppure, la storia del nucleare in Puglia è una storia antica, che ci porta indietro
nel tempo e precisamente, negli anni ottanta del secolo scorso, ad Avetrana.
Fu all’inizio di quegli anni che nella nostra provincia si animò un dibattito molto forte sull’uso dell’energia nucleare in quanto proprio nel nostro territorio
bisognava individuare il sito per una centrale. Pochi ricordano che tra le aree
sottoposte a valutazione vi era anche Ginosa e precisamente la zona nei pressi
del bivio di Rossetti. All’epoca ero segretario del Pci e nel nostro partito si
aprì, immediatamente, una discussione. Se la memoria non mi inganna, tutto il
partito si schierò immediatamente contro l’ubicazione in questo territorio di una
centrale dando questa motivazione: la vocazione turistica di Marina di Ginosa
non consente insediamenti industriali di quel tipo. Ricordo anche che io e Felice
Bitetti fummo tra i più impegnati e battaglieri esponenti del Pci a respingere
ogni “pressione” (che ci veniva dall’alto) fatta affinché si evitasse di prendere
posizione su questa questione. Alla fine la scelta del sito avvenne e ricadde su
Avetrana.
Basterebbe rileggersi le cronache di quegli anni per capire in quale modo i cittadini di Avetrana (e non solo) reagirono. Una battaglia di popolo che venne
capeggiata dal sindaco democristiano dell’epoca. Già allora la Puglia diceva no
al nucleare!
Andando indietro con la memoria ricordo che l’8 e il 9 novembre 1987 in Italia
si votò su tre quesiti referendari che così recitavano:
1) Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro
tempi stabiliti?
2) Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali
nucleari o a carbone?
3) Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la
costruzione e la gestione di centrali nucleari all’estero?
Al referendum parteciparono al voto il 65,1% degli aventi diritto e i risultati
furono i seguenti:
1) Si: voti 20.984.110 80,6% – No: voti 3.818.447 19,4%
2) Si: voti 20.618.624 79,7% – No: voto 5.247.887 20,03%
3) Si: voti 18.795.852 71,9% – No: voti 7.361.666 28,1%
Credo che quel risultato elettorale non debba lasciare dubbi ad alcuno. Gli italiani si sono espressi sul nucleare ventitre anni fa e per modificare quel voto,
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sarebbe quantomeno opportuno che i cittadini potessero esprimere la loro volontà attraverso l’esercizio
del voto.
A cosa si oppone quindi Fitto e il governo Berlusconi? Alle leggi regionali di tre regioni o alla scelta del
popolo italiano fatta nel 1987?
Mi sembra sciocco fare ricorso contro leggi che, in
definitiva, stanno sottolineando una volontà popolare
sancita con il voto.
Se questo ragionamento ha un suo fondamento, si capisce meglio il significato del ricorso. Esso nasce da
una teoria sostenuta da qualcuno, secondo cui il voto
referendario del 1987 fu condizionato dalla vicenda
di Cernobyl avvenuta l’anno prima. La tesi è questa:
«Il voto fu condizionato da una scelta emotiva e per
questo non rispecchia più la volontà degli italiani».
È questo ciò che si vuole affermare attraverso il ricorso? Allora avete il dovere morale di dimostrarlo!
Perché quel dato può essere cancellato solo con un
pronunciamento popolare, ovvero da un nuovo referendum.
Vorrei ricordare al ministro Fitto e al Governo Berlusconi che, sempre a proposito di nucleare, non devono dimenticare quello che avvenne nel 2006 a pochi
chilometri da Ginosa, precisamente a Scanzano Jo-
cronaca
Perché…
dove si intendeva realizzare un deposito
nazionale di scorie radioattive. Non deve
dimenticare Fitto e il governo Berlusconi
le lotte che migliaia di pugliesi e lucani
hanno sostenuto per scongiurare quel pericolo. Chissà perchè ritroviamo sempre il
nome del presidente del consiglio Berlusconi e quello del ministro Scaiola ogni
qual volta si parla di nucleare.
Nei giorni scorsi La Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato una foto con i probabili siti di Puglia e Basilicata. Foto che io
ripropongo ai nostri lettori. Non mi pare
che si possa fare finta di niente. Il tentativo di realizzare delle centrali nucleari qui
in queste zone è un fatto concreto che non
può essere sottovalutato.
Credo che il tema del nucleare debba essere al centro del dibattito della campagna
elettorale che in Puglia e in Basilicata si
sta avviando in questi giorni. Il voto dei
pugliesi e dei lucani deve anche comprendere un giudizio su questo argomento, ne
va del futuro delle due regioni.
Il tema del nucleare richiama alla mente anche altre questioni legate alla tutela
della salute dei cittadini e mi riferisco al
tema ambientale e in ragione di questo mi
vengono in mente le questioni legate a Riva e alla legge antidiossina approvata dalla Regione Puglia. I candidati presidenti e
i candidati al consiglio regionale devono
dirci come la pensano in merito a queste
questioni.
La democrazia è poter scegliere chi deve
governare, e per poterlo fare bisogna sapere quello che intendono realizzare coloro i quali si propongono in questo ruolo.
Molto spesso si evita di farlo e si dà in pasto all’opinione pubblica solo il gossip.
Dobbiamo discernere il grano dall’oglio,
dice un vecchio proverbio.
Nel nostro caso, per poter capire perché e
per chi dobbiamo votare, dobbiamo pretendere che si discuta dei fatti e non delle
chiacchiere.
Stefano Giove
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
5
Augusto Pardo - Teresa Galeota:
è scontro per la ex ss 580
Prosegue la farsa della manutenzione
sulla ex s.s.580
Con rammarico sono costretto a ritornare
sulla questione ex s.s. 580 perché su quella
strada si sta facendo di tutto, tranne che una
seria manutenzione.
Da mesi ormai vediamo su di essa la presenza in pianta stabile di personale della società
“Isola Verde”, ma il rapporto tempo-risultati è
davvero deludente.
Le cunette in cemento, che interessano quasi l’intera lunghezza della strada, sono intasate da terriccio, erbacce e rovi che, in alcuni
tratti, raggiungono addirittura i due metri di
altezza; la pulizia finora realizzata, dopo mesi e mesi di lavori, riguarda soltanto alcune
centinaia di metri di cunette di terra; vi sono
vistose buche nell’asfalto che non si provvede a ricolmare; la segnaletica orizzontale
è stata tracciata con macchina e personale
appartenenti a ditte private, con somma mortificazione del personale più che qualificato
di “Isola Verde” la quale, tra l’altro, possiede
una propria macchina per tali operazioni;
ed altrettanto dicasi per i radi rappezzi del
manto stradale, anch’essi affidati ad esterni:
perché la Provincia, mentre sbandiera come
proprio orgoglio “Isola Verde”, poi la accantona per affidare a ditte esterne tali attività?
Come mai negli ultimi mesi sono comparse
su tutte le strade provinciali ditte esterne per
effettuare lavori di segnaletica orizzontale
e verticale? Perché si mandano le squadre
di “Isola Verde” ad intralciare il traffico, visto
che poi i lavori non sono svolti dalle stesse?
Ma quanto sta costando all’Ente tutto questo movimento? E di chi è la responsabilità
di tutto ciò? C‘entrerà, forse, l’incalzare della
campagna elettorale?
Augusto Pardo
Vice capogruppo PDL
++++
GINOSA - LAVORI SULLA S.P. 580
Leggendo alcune note stampa prodotte da
consiglieri provinciali di minoranza ci si domanda: quali competenze tecniche possiede chi accusa Isola Verde di non effettuare
una buona manutenzione ordinaria? Qualora
fosse vero ciò che lamenta la minoranza la
domanda da porsi sarebbe: se è vera que-
sta imperizia perché non si ricorre nei luoghi
deputati ma lo si fa, demagogicamente, sulla
stampa? I cittadini, più profondi di quel che si
potrebbe credere, capiscono i veri intenti che
muovono certe uscite pubbliche in merito a lavori fatti per la comunità: siamo in campagna
elettorale e l’aria frizzante accende gli animi,
ma, alla fine cosa resta? Restano le opere.
Allora quale è il problema che gira intorno a
queste operazioni di manutenzione? Forse
che vengono realizzate a pochi mesi dal mio
insediamento come vicepresidente al Consiglio Provinciale? Inoltre non è da buoni amministratori criticare i lavori realizzati da Isola
Verde poiché è stata realizzata tutta la manutenzione ordinaria con modalità e tecniche già
stabilite dall’Ente dimostrando un interesse
per il cittadino e per la sua sicurezza costanti
nella politica di questa amministrazione.
La ex SS 580 è un’arteria di importante comunicazione da e per la SP 106, che ha vissuto
momenti di oggettiva difficoltà: prima di competenza dell’ANAS, con importanti contenziosi
ancora in atto, passata poi tra le competenze
della Provincia che ha preso in gestione la
strada con le sue problematiche strutturali che
ad oggi non permettono di apprezzare l’esecuzione della manutenzione ordinaria.
Il consigliere di minoranza continua a domandare come mai “.. la Provincia affida a ditte
esterne tali attività” ignorando, o facendone
finta, che superato il limite di risorse mensili assegnate a Isola Verde bisogna passare
necessariamente all’affidamento esterno e
quindi, dal momento che alcuni lavori sono
effettivamente realizzati da operatori di Isola
Verde, ed altri sono affidati a ditte esterne per
una questione di costi, è giustificata questa
presenza mista, presenza che non è mai “di
intralcio”, come lamentato dal consigliere, ma
sempre “in sicurezza” con gli appositi segnali
che annunciano ai conducenti la presenza di
operatori sulla carreggiata.
Si spera di superare la mentalità della “lotta
elettorale” che come una nebbia acceca e non
lascia la lucidità che serve per giudicare con
onestà intellettuale le opere pubbliche.
Vice Presidente del Consiglio
Marta Teresita Galeota
6
cronaca
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
La Poli Bortone a Ginosa
Al via la campagna elettorale con il toto candidati
Sono solo una manciata di ore quelle che ci dividono dall’ultimo atto di questa legislatura regionale, e già tutto il mondo politico è proiettato in
quella che è la fase più delicata di tutta la campagna elettorale: la composizione delle liste. Proprio in questa fase si consumano gli intrighi più
terribili e quelli che fino al giorno prima sono stati fraterni combattenti per la stessa causa, all’improvviso diventano concorrenti spietati. La fase di
composizione delle liste è quella che determina, in
buona sostanza, gran parte delle possibilità di elezione. Proprio questa prospettiva scatena il cannibalismo politico all’interno dello stesso partito.
Cerchiamo, allora di fare il punto della situazione
attuale, circa le possibili candidature nel collegio
provinciale di Taranto per i rispettivi partiti.
I Consiglieri regionali tarantini uscenti sono: Mineo, Costantino, Pelillo, Pentassuglia, Borraccino
per la maggioranza di centro sinistra; Lospinuso,
Tgliente, Salinari, Chiarelli, Scalera per la minoranza di centro destra.
Hanno già dichiarato la loro rinuncia a ricandidarsi il vicepresidente del consiglio regionale Luciano
Mineo e il Consigliere del PdL Tagliente. Alla luce
di queste rinunce, proviamo a vedere qual è la situazione al momento in cui scrivo questo articolo.
Il Partito Democratico, riproporrà tre consiglieri
uscenti: Costantino, Pelillo, Pentassuglia. A loro
sicuramente si affiancherà l’ex segretario regionale dei Ds e attuale vicesegretario regionale Mazzarano, il consigliere provinciale Luigi Conte, Anna Rita Lemma, probabile è anche la candidatura
di Rocco Loreto. Questi i nomi più noti che circolano. Se saranno confermate queste candidature, la
lotta per essere eletti si fa molto dura in quanto i
posti disponibili per il Pd non dovrebbero superare
il numero di 3 (al massimo 4). Insomma una lotta
che rischia di lasciare a piedi nomi dal passato illustre e che qualche rischio lo fanno correre anche
a Mazzarano che, in caso di mancata elezione,
rischia di perdere anche la possibilità di divenire
segretario regionale, vista la contemporanea candidatura di Blasi nel collegio di Lecce.
L’Italia dei Valori ha pronti un paio di candidature abbastanza radicate nel territorio a cominciare
dall’ex segretario provinciale del Pdci Colaninno.
Fra i candidati dell’IdV anche il ginosino Piero Palmitesta, che conta di raccogliere i consensi necessari per approdare in via Capruzzi puntando sulla
sua preparazione e sulla vera novità politica che
rappresenta.
Interessanti sono anche le voci di candidature per
la lista di SeL.: Gentile, Borraccino, il vicesinda-
co di Taranto, Cervellera. A questa lista bisogna aggiungere quella unitaria dei Comunisti
e quella del Presidente Vendola.
Per quanto riguarda il centro destra la situazione è altrettanto tesa. Riconfermati gli
uscenti Lospinuso, Chiarelli e Salinari, scaldano i motori altri protagonisti a cominciare dal
primo cittadino di Laterza, Giuseppe Cristella
che sabato scorso si è dimesso dalla sindaco
per poter partecipare alla contesa. Al sindaco di Laterza bisogna affiancare Sala, Maria
Francavilla, il mottolese Lattarulo, il castellanetano Gugliotti, senza dimenticare i nomi di
spicco della zona orientale della nostra provincia. Anche nel caso del PdL le possibilità di
elezione si riducono a 3 unità e se consideriamo i pretendenti, si capisce bene cosa significa questa lotta intestina.
Al PdL bisogna aggiungere la lista de “La
Puglia prima di tutto” che potrebbe riservare delle sorprese a cominciare dal nome Cito che a Taranto rappresenta un sostanzioso
pacchetto elettorale. Un posto in consiglio regionale questa lista potrebbe conquistarlo e,
chissà, che non sia proprio quello dell’ex sindaco
di Taranto.
Il terzo Polo, quello capeggiato da Adriana Poli Bortone, vede in UDC e Io Sud le due liste di maggiore rappresentanza. Proprio l’UDC ha nelle sue file il consigliere regionale uscente, Scalera. A meno di clamorose sorprese (voci parlano di cambi
di casacca all’ultimo momento), Scalera dovrebbe
capeggiare la lista dell’UDC in terra ionica che dovrebbe avere la presenza del nostro concittadino
Pietro Zanelli, dell’ex sindaco di Massafra Cofano.
Tanto per segnalare i nomi più importanti.
Io Sud dovrebbe avere come candidato di punta
Tarantino già presidente del Consiglio provinciale.
Proprio Io Sud sarà il primo partito ad aprire la campagna elettorale a Ginosa e lo farà sabato 13 febbraio al teatro Alcanices con la candidata alla presidenza della Regione Puglia, senatrice Adriana Poli
Bortone.
Siamo oramai nel vivo della contesa e si preannuncia una campagna elettorale ricca di colpi di scena.
Intanto, dopo le primarie e la straordinaria vittoria di
Vendola, la Puglia è divenuta un laboratorio nazionale al quale guardano tutti con attenzione.
Secondo la mia modesta opinione, già questo è un
grande successo.
Una volta tanto, una regione del Sud Italia sale alla
ribalta per fatti positivi e non per aspetti negativi. È
il segno dei tempi.SG
Benvenuto Nicola
Lo scorso 1 febbraio,
presso l’ospedale di Acqua delle Fonti, è nato
Nicola Cassano.
La Redazione de
La Goccia formula, al piccolo Nicola, il più affettuoso benvenuto e rivolge gli
auguri più calorosi a
mamma Angela e
papà Giacomo,
alle sorelline Giuliana,
Elisabetta e Giorgia e
ai nonni
Nicola e Irene Cassano,
Peppino e Tina Zicari.
scherzi a parte
VERSUS
Pam-pam di from
Doppietta
tutto l’anno,
sia cacciata
l’ala
itinerante:
brutale
destino
di migrante.
Apparenze
Ostentata
omosessualità
per il prelato
esclude
eucaristia:
se elude
sagrestia,
non è peccato.
Api
Ricreazione
infinita,
pidì-uscita
rutelliana:
questione
di capi,
e d’Api
regina.
Domino
Le primarie
necessarie,
la mossa
Palese
e la riscossa
meridiana
dell’Adriana
leccese.
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
7
Le favole di Grim
Destra, manca e centrini
C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo che, oltre a mostrare una trepidante
attesa per l’imminente primavera, trepidava per lo scontro, anche quello imminente, che lì si preparava per la conquista dello scranno alla corte del Gran Tavoliere.
Erano ancora assai gelidi i giorni e i tepori della bella stagione sembravano ancora di là da venire
tuttavia il tempo incalzava e, al villaggio, v’era già un certo affanno nei preparativi delle truppe
che avrebbero sostenuto lo scontro.
Di qua quelli di manca, di là quelli di destra, nel mezzo i centrini (detti così non perché fatti di pizzi
e merletti ma perché assai piccolini!).
I capi condottieri che avrebbero guidato le truppe nella bionda piana del Tavoliere, erano designati: a manca messer Vendolato, a destra era per tutti ormai palese il nome del messere, nel mezzo,
fra i due Poli, c’era un bordone, al primo apparire un po’ insidioso ma col tempo abbordabile! Non
mancava (a manca di manca) un messere guastatore, giunto lì non si sa come, con a seguito un
drappello che del tempo prometteva di far il brutto e pure il bello!
Ma si sa, fra i condottieri ci son quelli veritieri ma puranche i poco seri!
Sicché, l’ora era giunta di designare i cavalieri, degni di portar alto gli stendardi dei casati.
Molti erano quelli che ambivano a tale investitura, tanto più che alla fine della tenzone coloro che
più in alto fossero riusciti a tenere il proprio palio avrebbero sicuramente avuto come ricompensa
il tanto agognato scranno del consiglio della Terra del Tavoliere.
Fra le truppe di manca v’era il cavalier Costauntantino che, con aria vendolata andava annunciando ai quattro venti d’essere lui il più degno giacché già in passato aveva dato prova di coraggio,
forza e fedeltà. Nella stessa schiera pur facendo il grugno, nessuno osò contraddirlo ma si disposero al suo fianco (certi anch’essi di valere e di meritar la ricompensa), altri cavalieri: messer Manzo- Rano, un Conte, un Gentilomo, un messer Borraccioso, una dama giunta lemme lemme e, infine,
più periglioso che mai, un vecchio cavaliere, dal candido capello, capace in gioventù di sgominar
nemici… e anche amici (così dicevan tutti!).
Seppure la schiera dei valenti, nelle truppe di manca, era assai nutrita, per rincarar la dose un novello combattente con - Tre palmi (in) testa- di pennacchio, decise di pugnare: «In nome del valore
del regno di Stivalandia – diceva – che ha bisogno di giustizia e serietà!» Ciò proclamando agitava
alto non stendardi ma bracciali.
Con tanti cavalieri, l’esercito di manca sembrava di una gran forza ma al cavalier Costauntantino,
tanti contendenti toglievano un po’ il sonno ma, tant’è e bisognava far buon viso e anche buon gioco
se non si voleva rimaner con lo scranno di traverso!
Nelle truppe di destra la cosa non andava assai meglio dacchè il cavalier di Pietraspinosa, fino a
quel dì, padrone e dominatore assoluto di tutte le truppe nere, azzurre e turchine dové vedersela
un po’ grigia a causa di un galletto Cristellato che, venuto da La Terza città, cercava nella tenzone
d’essere il più degno, sì da spodestare il vecchio messere a suo vantaggio!
Su quei due si puntava molto, insieme erano una bella scommessa! La speranza però stava nel fatto
che tutti e due facessero chiudere una gran Sala che da lontano ambiva ad essere la loro casa di
riposo.
Infine al centro, coi centrini, s’era lasciato vestir da cavaliere il buon messer della marina, don
Pier delle Zannelle, impavido combattente ma stavolta, alla testa d’un centrino, correva il serio
pericolo d’essere schiacciato… proprio in mezzo alle due truppe, nella estesa piana della Terra del
Tavoliere!
Morale della favola: per non aver lo scranno di traverso, attenzione ad ogni verso!
8
cronaca
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
Notizie
Flash
Rubrica a cura di Giulio Pinto
Ordigno abbandonato da ignoti presso
il S. Giovanni Bosco
Ormai non passa giorno che l’impossibile
di ieri viene superato dall’impossibile di oggi. Un ordigno bellico della seconda guerra mondiale, perfettamente funzionante, è
stato depositato nei giorni scorsi, da ignoti,
sulla finestra dell’istituto comprensivo San
G. Bosco. Poteva accadere il peggio se,
per caso alcuni agenti della Polizia Municipale, al comando della dott.ssa Rosa
Pizzulli, non l’avessero scoperto. Gli artificieri dell’11° Genio Guastatori di Foggia
hanno provveduto a far brillare il residuato
bellico sulla Murgia. Lo sgomento è serpeggiato nell’opinione pubblica ginosina per lo
scampato pericolo e soprattutto per l’insano
gesto compiuto da ignoti. L’Istituto scolastico ospitava, al momento del ritrovamento,
centinaia di bambini. Il Sindaco avv. Luigi
Montanaro, ha rivolto un appello agli ignoti
ritrovatori di non toccare oggetti di cui non
conoscono origine e caratteristiche, avvertendo invece tempestivamente gli organi di
polizia municipale preposti alla sicurezza
della pubblica e privata incolumità.
*****
Arresti di extracomunitari
Sette emigranti, tre marocchini, due tunisini
e due algerini, sono stati arrestati a Marina
di Ginosa, per aver occupato abusivamente
un casolare. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti dopo la denuncia del
proprietario dello stabile.I maghrebini hanno cercato di dileguarsi appena hanno visto
arrivare i militari dell’Arma.Per loro l’accusa
è di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, furto e inottemperanza all’ordine
di lasciare il territorio nazionale.
*****
Abitare sostenibile. Elenco Certificatori
disponibile in rete.
Nel corso di uno scambio di battute con alcuni giornalisti, l’assessore all’assetto del
territorio, Angela Barbanente, ha detto: “Gli
ulteriori passi in avanti compiuti nell’attuazione della legge regionale n. 13 del 2008
“Norme per l’abitare sostenibile” collocano
ormai la Puglia fra le Regioni di punta in
questo campo. E’ stato approvato con determinazione dirigenziale del Servizio Assetto
del Territorio n. 8 del 4 febbraio 2010 l’elenco dei primi certificatori, in fase transitoria,
della sostenibilità ambientale degli edifici
residenziali ai sensi della legge regionale.
L’elenco dei certificatori è disponibile in rete, sul sito istituzionale della Regione, alla
pagina “certificazione abitare sostenibile”.
“Importante, ora, è che i Comuni graduino
gli incentivi volumetrici previsti dall’articolo
12 della legge 13 in modo tale da favorire
la sostituzione di edifici e la riqualificazione di quartieri caratterizzati da elevati livelli
di inefficienza energetica e incompatibilità
ambientale opportunamente diagnosticati,
escludendo edifici e contesti urbani storici
di valenza ambientale, culturale e architettonica.
*****
Contributi per locazione e recupero prima casa: Bando pubblico
Approvato, con la delibera di Giunta regionale n.2428/2009, il Bando pubblico per la
concessione di contributi in favore di privati
per il recupero di alloggi destinati alla locazione e alle famiglie per il recupero della
prima casa. Provvedimento e bando sono
pubblicati nel Bollettino ufficiale regionale
n.210 del 31 dicembre 2009. Il bando è
finalizzato alla selezione di progetti di recupero del patrimonio edilizio degradato,
presentati da persone fisiche o persone
giuridiche di diritto privato.Le domande di
partecipazione alla selezione, corredate
dalla documentazione richiesta, devono
pervenire entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso nel Bollettino ufficiale della
Regione all’indirizzo:Regione Puglia-Servizio Politiche Abitative-Viale delle Magnolie 6/8 Modugno. Le domande vanno
redatte sulla base dell’apposito modello
allegato al bando.
*****
Marina di Ginosa:
sequestrata discarica abusiva
I militari della stazione marinese dei carabinieri, comandati dal maresciallo Vito Capozzi, hanno proceduto, nei giorni scorsi,
al sequestro di un’area di circa 2000 mq
nella fascia rurale a ridosso dell’abitato, illecitamente utilizzata a discarica abusiva.
Sul terreno, recintato e con all’interno un
capannone in lamiera, erano stati ammassati rifiuti tossici e pericolosi: materiali ferrosi, batterie d’auto usate, parti di motori e
bombole del gas dismesse. Un uomo di 53
anni, originario di Gravina di Puglia, che si
occupava di gestire il sito, è stato denunciato per gestione di rifiuti non autorizzata.
*****
Costantino: L’assessore Fiore ancora
all’ospedale di Castellaneta e Mottola
Il Consigliere regionale del PD, dottor Paolo
Costantino ci ha inviato il seguente
comunicato stampa: «L’Assessore alla
Sanità Tommaso Fiore sarà oggi alle 15:00
in visita all’Ospedale di Castellaneta per un
incontro sulle problematiche dell’Ospedale.
Ma anche per parlare del PAL, il documento
che traccia le linee di sviluppo della Asl di
Taranto e di cui oggi si discute il
Regolamento in Commissione Regionale
Sanità. L’Assessore è stato già in visita lo
scorso 26 Luglio e ci ritorna per fare il punto
del lavoro fatto e del tanto che resta
ancora
cronaca
da fare. Sempre oggi alle 19:00 prosegue la giornata tutta tarantina
dell’Assessore che in una Assemblea Pubblica organizzata dal PD
di Mottola presso la Sala Convegni in Via Vanvitelli parlerà del
tema: “Ospedale e Distretto, la sanità a Mottola servizi sociosanitari, servizi socio-assistenziali, internalizzazioni”. All’incontro
introdotto dal dott. Domenico D’Elia responsabile sanità del Pd
mottola parteciperà il Direttore Generale della Asl di Taranto Dott.
Domenico Colasanto, il Consigliere Provinciale Dott. Luigi Pinto ed
il sottoscritto. Lo scopo dell’iniziativa è anche sgombrare il campo
dalle polemiche pretestuose e indicare i prossimi temi del nostro
impegno.
1 Febbraio 2009 - Il Consigliere Regionale del PD Paolo
Costantino».
*****
Centrali nucleari al via
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sulla
Bruce Willis
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
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disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio
di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di
fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio
del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché misure
compensative e campagne informative al pubblico. Ad annunciarlo
è il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli.
Ovviamente, i siti saranno resi noti dopo le elezioni amministrative
del 28 e 29 marzo prossimo.
*****
Adriana Poli Bortone a Ginosa
Un comunicato della sezione cittadina di Io Sud ha reso noto che
sabato 13 febbraio, alle ore 19,00, presso il teatro Alcanices di Ginosa
si svolgerà una manifestazione elettorale con la parteciazione del
Candidato presidente alla Regione Puglia, senatrice Adriana Poli
Bortone.
10
attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
Verso le regionali: la parola ai candidati
Intervista all’avvocato Piero Palmitesta
Candidato per l’Italia dei Valori
Il nostro giornale comincia, da questo numero a raccontare la campagna elettorale che precede le lezioni regionali del 28 e
29 marzo prossimo con le quali si eleggerà
il nuovo Presidente della Giunta regionale
pugliese e il nuovo Consiglio; ve la racconteremo parlando delle manifestazioni che
i partiti andranno a realizzare e faremo
“parlare” i protagonisti, ovvero i candidati al
Consglio regionale. Le candidature sono in
corso di definizione e tante cose possono
cambiare fino al giorno della presentazione
delle liste. Ad ogni modo il primo a “scendere in campo” è stato un noto penalista ginosino, l’avvocato Piero Palmitesta che ha
accettato la proposta dell’Italia dei Valori. E
proprio con l’avvocato Piero Palmitesta iniziamo la nostra serie di interviste ai candidati ginosini al Consiglio regionale.
Chi è l’Avv. Piero Palmitesta?
«Sono nato a Ginosa il 20 aprile del 1968.
Provengo da una famiglia di onesti lavoratori. Dopo la maturità classica, ho conseguito la laurea in Giurisprudenza presso
l’Università di Bari. Nel 1995/96 sono stato
Ufficiale di Complemento a Pesaro. Dopo
due anni di intenso e faticoso praticantato,
svolto presso uno studio legale di Taranto,
al primo tentativo, ho superato l’esame da
Avvocato. Nel 2001 mi sono iscritto all’albo
e da allora svolgo la professione in campo
civile e penale. In buona sostanza, la mia
storia è simile a quella di tanti altri meridionali che, con sacrificio ed onestà, hanno
conseguito buoni risultati.»
Perché ha deciso di cimentarsi in una
competizione elettorale tanto impegnativa come le elezioni regionali?
«Le giro la domanda: perché non avrei
dovuto accettare una candidatura che
mi è stata offerta solo per stima personale e competenza professionale? L’IDV vuole migliorare la situazione politica italiana
partendo dalla qualità dei candidati. A tal fine ricerca e seleziona solo persone oneste
e competenti. Il fatto che mi abbiano offerto
subito la candidatura, quindi, è un attestato
di stima. Personalmente voglio mettermi a
disposizione dei cittadini, poiché non è più
possibile restare inerti dinanzi alle scelleratezze di una classe politica troppo egoista
per pensare ai problemi reali delle persone.
La mia candidatura, quindi, non è il frutto di
un cinico calcolo politico, né nasce da ambizioni od egoismi personali. Sono portato-
re di idee nuove, per la
cui riuscita sono disposto a rischiare, poiché
“se un uomo non è disposto a rischiare per le
sue idee, o le sue idee
non valgono niente, o
non vale niente lui”».
Lei, in passato, è stato candidato al Consiglio comunale per
i Democratici di sinistra. Perché ha scelto
l’Italia dei Valori?
«Sono sempre stato un
moderato. Fondamentalmente, mi considero un socialdemocratico. Come tale ho salutato con favore la nascita del PD, così come
le precedenti evoluzioni socialdemocratiche
dei DS. Inoltre, nel PD militano molte persone a me care, nei cui confronti nutro stima, specie a livello locale. Quello che mi
ha indotto ad uscire dal PD è l’insensibilità
alla questione morale dimostrata da alcuni dirigenti nazionali, troppo compromessi
e contigui all’attuale maggioranza. La loro
è un’opposizione finta. Nei fatti sono soci
occulti (a volte persino palesi) di coloro che
i loro elettori vorrebbero sconfiggere. Essi,
quindi, tradiscono il loro elettorato. L’Italia
dei Valori, che del PD è fedele alleata, come sancito nel recente congresso di Roma
cui ho partecipato, pone onestà e legalità al
primo posto, sicchè il passo è stato corto e
nella direzione giusta.»
Quante sono le possibilità di una sua
elezione?
«L’IDV è in continua ascesa in termini di
adesioni e voti, anche a Ginosa. Al nucleo
storico di coloro che hanno sin dall’inizio
creduto nel progetto politico dell’On. Di Pietro si sono man mano aggiunte altre persone. L’anno scorso l’IDV ha avuto un suo
candidato ginosino alle provinciali, Nunzio
Fucci, che ha ottenuto un buon risultato
personale, facendo aumentare sensibil
attualità
mente il partito. Subito dopo vi è stato anche l’ingresso di Nicola
Pizzulli, con tutto il suo bagaglio di esperienza politica. Anche i
tesserati sono aumentati di decine di unità, poiché molti professionisti, appartenenti alle forze dell’ordine, agricoltori, giovani
studenti, intellettuali e persone oneste in genere, essendo sensibili alla legalità, apprezzano la linea del partito. La mia candidatura, quindi, si innesta in un processo espansivo che vede
il partito in continua crescita. In questo clima politico, le probabilità di una mia elezione sussistono e non sono poche. Se
la coalizione che sostiene il Presidente Vendola vincerà (come
credo), all’Italia dei Valori spetterà un seggio in Provincia di Taranto. In tal caso, il più suffragato della lista provinciale dell’IDV
verrà eletto consigliere regionale. Circa il numero di preferenze
necessario, questo dipende dalla forza dei singoli candidati. In
teoria potrebbero bastare anche 1.500 preferenze. Come vede,
noi possiamo farcela eccome. Diverso è per i candidati dei partiti maggiori, ai quali occorrono migliaia e migliaia di preferenze,
da acquisire necessariamente anche al di fuori del proprio Comune di appartenenza, dove è difficilissimo strappare il singolo
voto (figuriamoci migliaia) ai candidati locali.»
Vuol dirci quali sono i punti essenziali del suo programma
politico?
«Il programma politico di un candidato è scritto nella sua storia personale. Se la persona non è credibile, il suo programma
politico è solo fumo, ovvero chiacchiere utilizzate per carpire la
buona fede di chi crede ancora alle favole. Con questo voglio dire che prima dei programmi vengono le persone. Per quanto mi
riguarda, la priorità va data al ripristino della libertà dell’informazione (ormai giornali e televisione rendono un’informazione del
tutto asservita al potere) ed alla riaffermazione della sovranità
popolare (esautorata dalla vigente legge elettorale, che impedisce agli elettori di scegliere i parlamentari). Seguono le problematiche connesse al mondo del lavoro (basta con quei pseudoimprenditori il cui unico fine è intascare i finanziamenti pubblici);
le politiche economiche (si pensi allo scudo fiscale recentemente varato dal governo, che ha favorito solo evasori e banche);
le scelte strategiche in campo energetico (trovo sconcertante
la volontà del Governo di introdurre il nucleare oggi); la mortificazione sistematica della cultura e della ricerca scientifica (che
sono la vera ricchezza di una nazione); la manipolazione dell’ordinamento giuridico a fini personali (si pensi alle numerose
leggi ad personam varate a beneficio esclusivo di un singolo).
Infine, per quanto riguarda questa campagna elettorale, occorre che tutti i pugliesi si uniscano e gridino all’unisono: giù le mani dall’acqua, che deve restare pubblica! Questi ed altri ancora
saranno i temi della mia campagna elettorale.»
Avvocato, perché gli elettori ginosini dovrebbero votarla?
«Perché non ho mai tradito un impegno preso, e non intendo
cominciare oggi. Chi vorrà onorarmi del suo voto troverà in me
sempre un punto di riferimento sicuro, un amico su cui contare,
una porta aperta. Chi mi conosce, questo lo sa già. In ogni caso,
è il bene del territorio di appartenenza che deve ispirare l’azione politica di ogni candidato, per questo concludo ringraziando
anticipatamente gli elettori e facendo gli auguri a tutti i candidati
della provincia ed, in particolare, a quelli di Ginosa».
Stefano Giove
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La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
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PASSIO CHRISTI Città di Ginosa
Depositati gli ATTI Conclusivi 2009 presso Enti, Istituzioni,
Organi di Informazione. Allestimento Passio 2010.
Sono stati consegnati gli Atti della Passio 2009 ai Rappresentanti
Istituzionali di Comune, Provincia e Regione, a S. E. Monsignor P. M.
Fragnelli, all’Università di Bari, alla Sovrintendenza Archeologica di
Puglia, alla Società Biblica Italiana presso la Santa Sede, alla Sezione
Italiana UNESCO, agli Organi di Informazione.
E’ doveroso, da parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Turistica
Pro Loco di Ginosa, produrre gli Atti conclusivi del Progetto Culturale
Passio e della Sacra Rappresentazione Passio Christi 2009. Riteniamo
sia doveroso nei confronti degli Enti Istituzionali, Comune in primis, che
hanno supportato economicamente le varie manifestazioni, doveroso
verso gli Enti Religiosi e Culturali che hanno affiancato il Progetto.
E’ doveroso nei confronti della Città di Ginosa, giudice delle scelte
culturali degli Amministratori, oltre che doveroso nei confronti di tutti i
Signori Soci della stessa Associazione Turistica Pro Loco. Per la precisione diciamo che detta documentazione è stata consegnata rispettivamente al Sindaco Ginosa avv. Luigi Montanaro, al Presidente del
Consiglio Comunale dott. Vito De Palma, al Consigliere delegato alle
Tematiche Culturali Antonio Bradascio, all’Assessore al Turismo dott.
Giulio Galante, al Consigliere Regionale di Maggioranza dott. Paolo
Costantino, al Consigliere Regionale di Minoranza avv. Pietro Lospinuso,
al Presidente della Provincia dott. Gianni Florido, al Consigliere
Provinciale di Maggioranza dott. Teresita Galeota, al Consigliere
Provinciale di Minoranza rag. Augusto Pardo. La Passio Christi è senza
alcun dubbio la manifestazione di punta della Città di Ginosa. La stesura degli Atti conclusivi, a corredo di tutto ciò che precede e segue tale
evento, è improntata e dettata da comportamenti che riteniamo fondamentali per il corretto uso dei contributi finanziari Istituzionali, di cui si
avvale la Pro Loco per la Passio Christi e non solo.
Riteniamo, senza polemica, ma con decisa convinzione, che questi stessi comportamenti debbano essere tenuti anche da tutte le Associazioni
di Ginosa, specialmente quando usufruiscono di cospicuo denaro pubblico, concessi dagli Enti che ci amministrano. Produrre Atti. Perchè nulla vada disperso. Produrre Atti per sottolineare l’impegno di tutti, dal più
piccolo dei Figuranti alle Personalità più importanti. Produrre Atti per...
rendere conto. Presso la sede della Pro Loco, in Corso Vittorio Emanuele
105, è possibile consultare tutta la documentazione relativa agli Atti
2009, ad uso e conoscenza dei nostri Soci, delle
Associazioni e di semplici cittadini. Naturalmente,
come già annunciato nello scorso numero de LA
GOCCIA, fervono i preparativi per la XXXVI Passio
Christi 2010. Sono state
già fissate le date per le
prove in gravina, a cominciare dal 28 Febbraio. Fino
a quella data si accettano
adesioni di partecipazione,
vecchie e nuove.
Per quanto riguarda invece il Progetto Culturale,
per quest’anno viene confermato l’impianto di fondo della Passio 2009, ritenendo il Consiglio Direttivo
della Pro Loco di dare un
taglio biennale all’allestimento di mostre, conferenze, concerti e quant’altro. Naturalmente il tutto
è sempre inquadrato nell’ambito del Paesaggio
Culturale della Pietra.
prof. Vincenzo Cantore
Presidente dell’Associazione Turistica
Pro Loco di Ginosa
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attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
“…Storia facendo …”:
un progetto abilitativo di tipo educativo passato troppo inosservato
Il 4 gennaio us il centro riabilitativo Osmairm
ha condiviso con il Centro anziani di
Ginosa, con alcune famiglie ed autorità istituzionali, un momento di incontro volto alla
visione di un videoclip ed alla degustazione
di prodotti tipici locali dal sapore antico preparati dalle famiglie.
Il più esteso progetto educativo d’origine ha
coinvolto un piccolo gruppo di adolescenti
affetti da eterogenee forme di disabilità e
si è svolto in un percorso di conoscenza di
antichi mestieri , proverbi, abitudini, costumi
e cibi in un interessante sguardo al passato
realizzato attraverso interviste, visione di
immagini, lettura di testi e fotografie.
Naturalmente il lavoro ha previsto non soltanto obiettivi di carattere culturale e conoscitivo, ma anche finalità trasversali che
attengono alla integrazione sociale ed al
funzionamento adattivo, con particolare attenzione alla comunicazione ed alle autonomie personali.
La ricerca di una autentica integrazione
sociale e di un livello di performance più
vicino alle richieste ambientali rappresenta l’obiettivo irrinunciabile di qualunque forma di disabilità.
E’ importante dare l’idea di quanto la Convenzione ONU abbia indicato sapientemente introducendo, a proposito della disabilità, i principi di non discriminazione, parità
di opportunità, autonomia, indipendenza
ed orientamento degli obiettivi verso il raggiungimento di una piena inclusione sociale
attraverso il coinvolgimento delle stesse persone con disabilità.
Il contesto (ambienti, procedure, strumenti
educativi ed ausili) deve adattarsi ai bisogni
specifici dei soggetti con disabilità consentendo loro di raggiungere livelli di realizzazione e autonomia.
In questo scenario culturale e normativo, il
progetto educativo …storia facendo, quindi,
rappresenta un momento di cambiamento,
un chiaro segnale di crescita nel quale si
coglie da parte degli operatori, la comprensione scientifica, la preparazione , la competenza e l’individuazione di obiettivi appropriati in una scelta terapeutica che è capace
di guardare in prospettiva.
Non bastano iniziative sporadiche che si
esauriscono nel breve spazio di una giorna-
ta!
La scuola poi, teatro di quotidiane battaglie,
spesso poco preparata, frammentaria e discontinua nell’organizzazione, specchio di
una disattenzione più globale, svolge un
ruolo quasi passivo in un sistema che ridimensiona l’assistenza didattica specializzata, ma rimane poco esperta sulle alternative
educative ed ancora poco sta facendo per
garantirsi la dignità che merita.
Allora, ragazzo disabile, se sei fortunato e
frequenti la scuola primaria e media inferiore puoi pensare di vedere a scuola briciole
di aiuto anche attraverso educatori mal pagati e per questo demotivati; se malauguratamente frequenti la scuola media superiore,
non c’e’ scampo. Nessuno si occuperà di te
(non di certo l’istituzione provinciale). Solo il
malcapitato insegnante di sostegno costretto
a barcamenarsi in un numero ridicolo di ore
affannandosi nel tentativo di non farti proprio
sentire un pesce fuor d’acqua.
Il carico è innegabilmente addosso alle famiglie che cercano di utilizzare al meglio le
ridotte risorse territoriali verificando ogni
giorno incolmabili vuoti organizzativi e progettuali. Siamo in attesa di menti illuminate
che sappiano comprendere il senso di questa complessità e si adoperino per appropriate scelte operative durante e dopo la
scuola, dopo ma anche durante noi.
Si rende necessaria una sensibilizzazione scientifica, un dibattito culturale ed
una precisa assunzione di responsabilità
che consenta di individuare scopi, strategie, luoghi e mezzi.
Mi rammaricano i pochi presenti istituzionali e la scarsa attenzione generale all’evento , tuttavia colgo l’occasione per ringraziare chi ha costruito il progetto (in particolare la dott.ssa Girardi) , chi ha mostrato
sensibilità e coinvolgimento e chi, nella mia
esperienza personale, interviene quotidianamente nella complicata ma amorevole
presa in carico (insegnanti, gruppo scout,
gruppo azione cattolica, amici).
Dott.ssa Caterina Lattarulo
Andiamo al cinema
Il cinema teatro Metropolitan proietterà dal 12 febbraio i seguenti spettacoli:
-Tra le nuvole di Jason Reitman con Gorge Clooney, Jason Bateman e Anna
Kendrick.
Clooney impersona un uomo d’affari che vive la sua vita perennemente in viaggio tra
aeroporti e alberghi. Il frenetico viaggiatore si troverà di fronte a una scelta in grado
di condizionare notevolmente il suo percorso. Solo a lui spetterà decidere quale strada
intraprendere. - Orari: 19:30 – 21:30
Da sabato 13:
-Alvin Superstar 2 di Betty Thomas.
Alvin, Theodore e Simon, i tre scoiattolini pop star ritornano sulle scene in questo
secondo film d’animazione a loro dedicato che li vedrà nei panni di semplici studenti,
pronti a salvare il programma di musica della scuola.
Unico spettacolo: 17:30
E da venerdì 19:
-Paranormal activity di Oren Peli con Katie Featherston, Micah Sloat,
eMichael Bayouth.
Arriva in Italia l’horror movie che ha terrorizzato l’America. Una giovane coppia trasferitasi in un nuovo appartamento si accorge di non essere sola. Qualcosa di paranormale
sembra disturbare il loro sonno. I due decidono quindi di piazzare una videocamera nella
stanza da letto accorgendosi di non essere gli unici in casa.
Orari: 19:30 – 21:30 Domenica: 17:30 – 19:30 – 21:30
Miki Marchionna
attualità
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
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Intense attività per gli anziani dei Centri Polivalenti
Anche per l’anno 2009 la Cooperativa “La
Serena” in occasione del Natale ha voluto
coinvolgere gli anziani dei Centri Anziani Polivalenti di Ginosa e Marina di Ginosa in
diverse iniziative e attività sociali e culturali
al fine di rafforzare il loro senso di identità
e ridurre il grado di isolamento. Il giorno 11
Dicembre presso i CAP di Ginosa e Marina
di Ginosa ha avuto inizio il “torneo di tresette natalizio” conclusosi il 22 Dicembre con
la premiazione dei vincitori; la serata ha
visto la partecipazione dell’Assessore alle
Politiche Sociali Stefano Notarangelo, della Coordinatrice della Coop. “La Serena” e
dell’Assistente Sociale della stessa Cooperativa, i quali hanno colto l’occasione
per porgere gli Auguri per un sereno 2010
a tutti i frequentanti i Centri Anziani.
Questa è solo una delle varie iniziative che
hanno visto coinvolti gli anziani signori e
signore. Con la collaborazione degli anziani
il 16 Dicembre è stata organizzata una pettolata presso il CAP di Ginosa che ha visto la
partecipazione di oltre 50 anziani.
Il 19 Dicembre, poi, la Coop. “La Serena”
ha collaborato con l’Istituto Comprensivo
G.Deledda nell’organizzazione del PRESEPE
VIVENTE; in questa occasione gli anziani del
CAP signori e signore hanno proposto l’arte
degli antichi mestieri, serata accompagnata
dalla degustazione delle pettole preparate
dalle signore del Centro Anziani Polivalente.
Anche per il Natale 2009, inoltre, la Cooperativa “La Serena”, che gestisce oltre che i
Centri Anziani anche il Servizio di Assistenza
Domiciliare nei Comuni di Ginosa, Laterza,
Castellaneta e Palagianello, ha pensato ad
una integrazione, un punto di congiunzione
tra i due Servizi; un momento di incontro
tra i nostri anziani: un gruppo di signore
frequentanti il CAP ha preparato “cartellate
e orecchiette” e accompagnate dagli Assistenti Sociali della Cooperativa hanno fatto
visita ad alcuni anziani, utenti SAD, per augurare loro un buon Natale.
Nel periodo natalizio, poi, la Coop. “La
Serena” ha collaborato con l’Ambulatorio
OSMAIRM di Ginosa in una iniziativa che
ha visto l’organizzazione di un “Laboratorio
di Cucina” tenutosi il 21 Dicembre presso
il Centro Anziani di Ginosa in cui le signore anziane hanno preparato insieme agli
utenti dell’Osmairm pasta fresca che han-
no poi cucinato e degustato; il progetto
si è concluso il 4 Gennaio 2010 con una
festa tenutasi presso il Centro Anziani Polivalente.
Ma l’iniziativa che ogni anno riscuote
un grande successo è la “FESTA DELL’ANZIANO” organizzata dalla Cooperativa “La Serena” e dall’Amministrazione Comunale tenutasi il 27 Dicembre presso l’Hotel Emiliano a Marina di
Ginosa. Coinvolti nella festa 190 anziani, i quali hanno manifestato grande
entusiasmo sia per il delizioso pranzo
che per la piacevole animazione che
ha coinvolto tutti gli anziani in lisci, valzer, lenti e balli di gruppo. Una giornata
all’ insegna del divertimento ma anche
un grande momento di socializzazione
per tutti coloro che vivono momenti di
solitudine. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno collaborato
nell’organizzazione della festa: la Cooperativa “La Serena” e in particolare il Presidente Gagliardi Pancrazio, la Coordinatrice Katya Cifrese, gli Assistenti Sociali Di
Tinco Marinella e Bianco Franceso; l’Amministrazione Comunale e in particolare
l’Assessore alle Politiche Sociali Stefano
Notarangelo; i Rappresentanti dei Centri
Anziani di Ginosa e Marina di Ginosa e
soprattutto i 190 anziani che hanno avuto
fiducia nella Coop. “La Serena” e hanno
partecipato attivamente nell’animazione
della festa.
C.L.S.
Ginosa: ritrovato un residuato bellico vicino alla scuola
Con un comunicato stampa del Comando della Polizia Municipale di Ginosa, viene data comunicazione del ritrovamento di un residuato
bellico e che lo stesso sia stato fatto brillare
sulla murgia.
Il testo del comunicato è il seguente: «Nella
mattinata di giovedì 28 gennaio 2009 in località Calace (zona murge) militari del 11° Genio
Guastatori di Foggia hanno provveduto a far
brillare un residuato bellico; l’ordigno, un colpo di artiglieria di contra aerea da 40 mm, era
stato ritrovato dal personale della Polizia Municipale sul davanzale di una finestra dell’edificio scolastico S.G. Bosco in Via Veneto, lì
collocato da ignoti; il tempestivo intervento
e la messa in sicurezza da parte dello stesso personale sia del sito che dell’ordigno
hanno evitato che potessero insorgere situazioni di pericolo sia ai passanti che alla
numerosa utenza scolastica che frequenta il sito;
Il Sindaco, per il tramite del Comando di
Polizia Municipale, fa appello alla sensibilità dell’ignoto ritrovatore ed a quella di altri
cittadini che eventualmente dovessero imbattersi in analoghe situazioni a non rimuovere gli ordigni ed a segnalare tempestivamente il sito al fine di provvedere alla boni-
fica in assoluta sicurezza senza che si
vengano a creare situazioni di pericolo
per la pubblica e privata incolumità. Il Comandante della P. M. - D.ssa Rosa Pizzulli»
Ovviamente, non ci possono essere commenti adeguati di fronte a tanta follia. Come sia possibile lasciare un ordigno simile in un posto frequentato da bambini è
davvero inconcepibile. Meno male che è
stato evitato il rischio che l’ordigno finisse
in mani sbagliate.
SG
14
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
DA 25 ANNI ASPETTAVANO
QUESTO PROVVEDIMENTO!
Il centrosinistra stabilizza operai irrigui e
forestali, la precarietà arretra anche in Regione
“Un’altra pagina storica è stata scritta in Consiglio regionale, la precarietà non può annidarsi anche nelle Istituzioni”. È il commento di
Paolo Costantino all’approvazione del disegno di legge in materia di
attività irrigue e forestali. “La costituzione dell’Agenzia regionale prevista nell’articolato consente, infatti, di centrare tre bersagli. Il primo
– sottolinea il Consigliere Regionale- è dotare la Puglia di uno strumento agile e snello, per lo svolgimento di alcune funzioni fondamentali, come l’erogazione dell’acqua per uso agricolo e la protezione del patrimonio forestale.”.
Il secondo bersaglio, “il decentramento di una cospicua attività di
gestione che impropriamente restava affidata alla burocrazia regionale”.
“Inoltre – aggiunge - si pone fine ad una cronica condizione di precarietà dei circa mille operai coinvolti, che si trascina da venti anni,
in alcuni casi anche da venticinque. Si interrompe questa incredibile
situazione di incertezza e si configura una prospettiva di stabilizzazione progressiva e graduale”.
“Insomma – conclude Paolo Costantino - una soluzione positiva che
riesce a coniugare miglioramento dei servizi al territorio, snellimento
dell’amministrazione pubblica e stabilizzazione delle fragilità occupazionali. A dimostrazione che noi siamo andati alla radice dei problemi, anche quelli più incrostati dall’incuria e dall’abbandono, senza
perdere la sua sensibilità per le persone.” Certo è una piccola goccia
nel mare del disagio sociale che c’è nella nostra regione ma dimostra che non ci siamo lasciati sfuggire nulla di quello che si poteva
fare”. I riflessi positivi come sempre ci saranno anche per Ginosa e
Marina di Ginosa: molti di quegli operai hanno lavorato nella Pineta
di Marina di Ginosa!
Paolo Costantino
attualità
Noi e il Fisco
Finanziaria 2010: novità in materia di lavoro
La finanziaria 2010 nell’ambito delle modifiche in materia di lavoro interviene su specifici istituti di seguito riportati.
Contratto di somministrazione: la norma prevede alcune modifiche delle disposizioni definite dall’art.20, D.Lgs. 276/2003 relativo al contratto di somministrazione; in particolare:
• La norma conferma il divieto di ricorrere ai contratti di somministrazione in quelle unità produttive nelle quali si è proceduto ai
licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti, salvo che tali contratti siano stipulati per provvedere alla sostituzione di lavoratori
assenti o abbiano una durata iniziale non superiore a tre mesi;
• Continua il divieto del ricorso alla somministrazione anche nel
caso di unità produttive in cui sia operante una sospensione dei
rapporti, salvo diversa disposizione degli accordi sindacali; è ammessa quindi la deroga al divieto ad opera degli accordi sindacali;
• Nel caso in cui il lavoratore somministrato viene assunto dall’agenzia di somministrazione dalle liste di mobilità ed è portatore di benefici contributivi, l’instaurazione della somministrazione a
termine non è soggetta alle rigide causali previste dalla legge;
• Si reintroduce dal 1° gennaio 2010 lo staff leasing cioè la somministrazione a tempo indeterminato regolata dall’art. 20, co. 3,
D.Lgs. 276/; la manovra aggiunge < per qualsiasi settore, pubblico o privato>, e per l’esecuzione di servizi di cura e assistenza alla persona o di sostegno alla famiglia.
Lavoro accessorio: la manovra prevede un’ulteriore modifica
della norma riguardante la disciplina del lavoro accessorio occasionale (art. 70, D.L.gs. 276/2003); in particolare:
• In via sperimentale, per il 2010 si intendono per, “prestazioni di
lavoro accessorio” anche le attività lavorative di natura occasionale rese nell’ambito di qualsiasi settore produttivo da parte di
prestatori di lavoro titolari di contratti di lavoro a tempo parziale,
con esclusione della possibilità di utilizzare i buoni lavoro presso
il datore di lavoro titolare del contratto a tempo parziale;
• L’instaurazione di tale rapporto nell’ambito delle imprese familiari non risulta limitato ai soli settori del commercio, turismo e servizi; dal 2010 viene infatti generalizzato a tutti i settori l’instaurazione del lavoro accessorio all’interno di una impresa familiare;
• Il lavoro accessorio potrà essere attuato anche nell’ambito delle
attività di lavoro svolte nei maneggi e nelle scuderie;
• L’estensione generalizzata di una serie di ipotesi di lavoro accessorio agli enti locali, nel rispetto della vigente disciplina vincolistica in materia di contenimento delle spese di personale e ove
previsto dal patto si stabilità interno.
Apprendistato: la manovra lascia ai contratti collettivi di lavoro
stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale la possibilità
di stabilire la retribuzione dell’apprendista in misura “percentuale” della retribuzione spettante ai lavoratori addetti a mansioni o
funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti. La retribuzione cosi determinata dovrà essere graduale anche in rapporto
all’anzianità di servizio. L’obbligo di istruzione fino a 16 anni di età
per almeno 10 anni si assolve, oltre che nei percorsi di istruzione
e formazione professionale, anche in quelli di apprendistato per
l’espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione
Dott. Mario D’Alconzo
attualità
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
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UNA COPERTURA PER LA RESTAURATA MADONNINA SULLA 106:
È LA MADONNA DEL BUON CAMMINO
Non solo è stata restaurata e protetta da una copertura in legno, ma
sarà anche più visibile, per chi passa per quei luoghi, dalla scritta
“Ovunque proteggimi”, riportata sui quattro lati della tettoia: la Madonnina, che si trova sulla S.S. 106, nei pressi del bivio per Marina di
Ginosa, in direzione Taranto – Reggio Calabria, è stata riportata al
suo originario splendore, grazie all’artista Daniela Dian, che, con fede
e pazienza, ne ha curato l’opera di restauro, riportandola ai suoi colori naturali. La Madonna del Buon Cammino, così amano chiamarla
i marinesi ed i ginosini, sembra essere su quell’arteria di strada, per
proteggere quanti la percorrono.
L’opera è stata cominciata nel 1998 dallo scomparso consigliere comunale Giulio Ranaldo; poi, per fede e devozione, diversi sono stati i cittadini, che, nel tempo, si sono presi cura, a titolo personale e
gratuito, della manutenzione della stessa, come il sig. Lerario che,
puntualmente, ogni giorno, è lì, davanti a quel santo simulacro, ad
addobbarlo di fiori freschi. Poi, la richiesta, da parte della collettività, di
una copertura, che potesse, in qualche modo, preservare dalle intemperie atmosferiche la santa protettrice degli automobilisti della 106.
Una richiesta, questa, subito accolta dall’Amministrazione Montanaro,
grazie all’impegno del delegato sindaco di Marina di Ginosa, Leonardo Galante. Ed ecco, una statua quasi nuova, con le sue cromature
originarie e ben riparata da una tettoia in legno.
Sabato mattina, si è tenuta la cerimonia di benedizione, alla presenza delle autorità civili e militari, dei
fedeli e degli alunni della scuola
media dell’I.C. “R. Leone” di Marina di Ginosa, che, accompagnati
sul posto dalle insegnanti Mariateresa Sassi e Maria Manolio e dal
docente di Musica Domenico Di
Fonzo, hanno suonato l’Ave Maria. Un’ode è stata, poi, intonata
dalle donne del coro dell’Azione
Cattolica. “La Madre del Buon
Cammino – ha detto il parroco don
Renzo Di Fonzo - ci protegge tutti. Il suo sguardo è rivolto verso la
strada e verso la comunità marinese. Chiunque passerà in questo
luogo, potrà invocare la sua protezione”.
Poi, la parola al delegato sindaco, Leonardo Galante, che ha
ringraziato tutti i presenti: il consigliere regionale Paolo Costantino, il delegato sindaco di Castellaneta Marina, Giovanni Prenna,
ma soprattutto le forze dell’ordine, “che, tutti i giorni, sono impegnate per garantire la civile convivenza, mettendo a rischio la
propria esistenza”. Un saluto, poi, anche ai rappresentanti delle
associazioni di volontariato locale, alla Pro Loco marinese, all’associazione Marinai d’Italia, a quella dell’Aereonautica Militare, al SER, alla Croce Rossa e al Gruppo ciclistico “San Pio”.
Una giornata, che ha emozionato tutti i presenti, i fedeli, soprattutto. Per la buona riuscita dell’iniziativa, essenziale è stata la
collaborazione accordata dal preside dell’I.C. “Leone”, Vincenzo
Calabrese, ma anche da Vito Conte, Michele Quinto, che, per
l’occasione, ha addobbato a festa il luogo, da Giovanni Solito,
Angelo Lerario, Tonio Elia, Cosimo D’angelo, Vito Mastrovito,
Gino Nuzzi, Marco Ielli, Angelo Petrera, Raffaele Giosuè, Angelo
Maggipinto, Vito Pizzulli, Pietro Sarubbi e Vinicio Spirito. La cerimonia si è conclusa con la Marcia di Radetzky e …lo sguardo
dei fedeli rivolto alla Madonna del Buon Cammino, per invocarne protezione e salute.
Ufficio Stampa Comune di Ginosa
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attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
Marina di Ginosa: cantieri aperti al centro,
abbandono e degrado in periferia
Gli abitanti della Zona “V” lamentano lo stato di abbandono in cui versano le strade, oramai
impraticabili e le aree della loro contrada ridotte a diventare discariche di materiale voluminoso
Non diversa la situazione in molte zone della periferia
Ancora una volta, come accade dal giorno
di pubblicazione del primo numero, il nostro
quindicinale dà voce ai cittadini che esprimono il loro malcontento sulle tante questioni irrisolte e che destano lo sdegno dei
contribuenti in quanto necessitano di urgente intervento.
Questa volta siamo stati contattati dai residenti di una zona periferica di Marina di
Ginosa, la Zona V, adiacente al nuovo cimitero comunale i quali hanno esposto le
loro rimostranze nei confronti egli amministratori per una serie di inadempienze che
li porta oggi a una situazione di spiacevole disagio.
Con una richiesta sottoscritta nel 2007 da
quindici firmatari i residenti hanno portato
all’attenzione del sindaco e della amministrazione comunale la necessità di potersi
allacciare alla rete idrica dell’acquedotto la
cui traccia arriva a poche centinaia di metri
dalle loro case, nelle vicinanze del cimitero
comunale, ma ad oggi non hanno ottenuto
riscontro alcuno.
Altro elemento di contestazione, in cui si
persiste nella totale non curanza, la disastrosa condizione delle strade che si ramificano nella zona, che oggi si presentano dissestate e, in alcuni tratti, non è riconoscibile
il limite laterale della carreggiata in quanto
le cunette per il deflusso delle acque sono talmente piene di terra e erba da risultare inesistenti.
Per non parlare poi della cattiva abitudine
di molti cittadini di realizzare qua e là piccole discariche abusive dove depositare il
mobilio e gli elettrodomestici ormai non più
funzionanti, materiale di risulta e altri rifiuti anche voluminosi che si accumulano su
tutta la zona, partendo dai terreni adiacenti il cimitero per la cui desolante situazione, da anni, si sollecita l’amministrazione
comunale a intervenire una volta per tutte,
ma, nonostante ciò, non si sono visti sviluppi in merito.
A dare voce all’indignazione dei cittadini sono anche le foto di seguito riportate e
scattate nel pomeriggio di sabato 30 gennaio, in cui è ben visibile lo stato di abbandono in cui versano le strade e le zone ad
esse adiacenti con buche e rifiuti annessi.
Nei mesi scorsi, adottando un provvedimento di emergenza, secondo quanto ci
confermano i cittadini, si è provveduto a
colmare le buche con del cemento, ma tale sistema si è rivelato piuttosto dannoso
sia per la scarsa aderenza del cemento al
manto stradale che per la mancata risoluzione del problema degli allagamenti che
puntualmente si verificano per via delle
ostruzioni delle cunette laterali.
E questo disagio riguarda anche strade che
giornalmente sono percorse da decine di
mezzi come il tratto che parte dal sottovia
che porta al villaggio turistico e termina ai
confini col comune di Bernalda in prossimità del fiume Bradano, tratto che costituisce
un ingresso al centro urbano marinese e
che è rimasto totalmente fuori dalla attenzione degli amministratori in questi anni.
Come si può ben notare nelle immagini e
ancor di più recandosi sul posto, il manto
stradale è completamente inesistente e, al
posto dell’asfalto, sorgono spaventose voragini che rendono il tratto stradale, di appena quattrocento metri, impercorribile e,
nonostante ciò, chi è costretto a praticare
quel tratto rischia di danneggiare e non poco il proprio mezzo e non mancano episodi
di questo tipo.
Urge un intervento decisivo, che ponga un
termine definitivo ai disagi provocati dalla
abbandono di aree intere che fanno parte
del territorio comunale, malgrado siano situate in periferia e apparentemente lontane
dai riflettori e dalla vista e dal giudizio dei
cittadini.
Antonello Lovecchio
attualità
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
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Oltre le pillole:”educhiamo”
Convegno per la Settimana della Vita presso la Parrocchia Cuore Immacolato di Maria
Come ormai consuetudine da alcuni anni la
comunità parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria organizza, in occasione della
Giornata della vita, convegni e manifestazioni che possano portare i cristiani e non
solo, a riflettere sul valore ed il rispetto dell’esistenza umana in tutte le sue fasi.
Quest’anno l’argomento toccato è molto attuale e allo stesso tempo delicato e difficile
da affrontare: il frequente uso della pillola
del ”giorno dopo” da parte delle ragazzine.
Una richiesta che il lunedì mattina, presso le nostre farmacie diventa sempre più
insistente.
Un allarme lanciato dagli stessi medici,
che il parroco p. Luigi Colleoni e la sua
comunità hanno sentito il dovere di portare
allo scoperto, per poter insieme riflettere e
prevenire.
Lunedì scorso infatti presso il salone Montfort, si è tenuto un convegno alla presenza
di un pubblico attento di genitori, educatori,
insegnanti, catechisti ed altri esponenti del
mondo educativo (purtroppo pochi ragazzi).
All’incontro, moderato dal Prof. Franco
D’Attoma, sono intervenuti il Dott. Pasquale D’Erchia, ginecologo dell’ospedale di Castellaneta e Don Leo Santorsola fondatore
e responsabile del Movimento “Famiglia e
Vita” di Matera.
Gli aspetti strettamente medici sono stati
esposti dal ginecologo, il quale ha tenuto a
precisare che in qualità di medico obiettore,
respinge ogni forma di contraccezione e di
pillole abortive. “Educazione” è un termine
che contrasta con i metodi contraccettivi.
Purtroppo usare la pillola tra le ragazzine è
diventato un modo facile di risolvere gli “inconvenienti” che si potrebbero presentare
dopo un rapporto sessuale. “La Puglia -ha
ricordato D’Erchia - ha il triste primato dell’uso dei contraccettivi, della pratica abortiva e delle malattie sessualmente trasmesse”. La famiglia è rimasta purtroppo da sola
ad affrontare questi problemi. Tutte le agenzie educative devono ritornare ad educare
i ragazzi su queste tematiche. Anche se
molte volte sono le stesse madri che portano le proprie figlie ad abortire o a fare uso
di contraccettivi tra cui la “pillola del giorno
dopo”. Sarebbe più consono educare al rispetto del proprio corpo, mediante i metodi
naturali, perché l’atto procreativo rimanga
un atto d’amore in cui Dio prolunga il suo
essere Creatore della vita.
Don Leo Santorsola ha invece tenuto alta
l’attenzione della platea rimarcando con
parole forti e “scomode” soprattutto per i cristiani, che la figura dell’educatore è scomparsa. Nessuno ormai, preposto all’educa-
zione, si vuole più sottoporre al sacrificio di
educare i giovani secondo verità.
“La contraccezione “abortisce” l’amore ed
impedisce ai nostri figli di poter crescere. Ha
eliminato i valori fondamentali. Oggi parlare
di sessualità responsabile, di dono di sé, di
verginità, di castità è diventato difficile, ma
non impossibile. I cristiani devono scendere
in campo, formarsi, accettare le sfide educative anche quando si presentano insormontabili.
La famiglia-ha poi concluso Santorsola - deve ritornare ad essere se stessa, perché si
recuperi la sua dimensione fondamentale”.
Agli interventi dei due relatori sono seguiti
quelli del pubblico, di papà, mamme, insegnanti e medici che hanno testimoniato la
difficoltà di fare educazione su queste tematiche, sulla difficoltà di aiutare le famiglie e
soprattutto di poter prevenire i disagi dei giovani di fronte all’uso inconsapevole di pillole
e contraccettivi, e della pratica abortiva.
Si è era comunque tutti d’accordo nel ritenere che l’educazione ed il dialogo all’interno
delle comunità, delle famiglie e di tutte le
altre agenzie educative debba essere il primo passo concreto verso la riscoperta del
valore dell’amore e del rispetto della vita nei
nostri adolescenti.
Rosamaria Busto
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attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
Daniela Dian espone in occasione dell’ostensione della Sindone 2010
La pittrice Daniela Dian espone le sue opere sindoniche al Museo della Porziuncola della Basilica Papale di Santa
Maria degli Angeli, Assisi, dal 21 febbraio al 23 maggio 2010. Una seconda mostra sarà inaugurata il 29 marzo presso la Chiesa del SS. Sudario nel Museo della Sindone di Torino e rimarrà aperta durante il periodo di Ostensione.
Daniela, i prossimi mesi, coincidenti con L’Ostensione della Sindone di
Torino, ti vedranno impegnata nell’allestimento di due mostre importanti, sia per i contenuti e il numero consistente delle opere esposte,
sia per i luoghi delle esposizioni.
Dalla prima esposizione denominata
“Arte, Poesia e Tecnologia” in Viale
Ionio a Marina di Ginosa, al Museo
della Porziuncola e della Sindone,
ne hai fatta di strada! Come sei arrivata a questi traguardi?
«Io Stefano, non li chiamerei traguardi,
per il semplice fatto che la mia è una
continua ricerca. Un artista non raggiunge mai traguardi perché la tensione verso l’alto o verso ciò che di concreto si vuole tendere, non si potrà mai
esaurire, altrimenti si esaurirebbe anche l’arte. Per ciò che riguarda i luoghi
espositivi, sia il Museo della Porziuncola che il Museo della Sindone, sono
tappe essenziali che suggellano la mia
identità cristiana ed ecclesiale. Per ciò
che concerne la mostra al Museo della
Porziuncola, sono stata contattata grazie al mio sito internet da Frate Saul
Tambini, responsabile del Museo. Frate Saul si sta impegnando in un’opera di ampliamento dello stesso museo,
che fino a qualche anno fa, raccontava
esclusivamente nelle sue cinque stanze allestite secondo un percorso cronologico, tutta la storia della Porziuncola attraverso pitture, sculture, opere d’arte, paramenti sacri e suppellettili antichi. Da alcuni
anni è stato restaurato anche l’antico con-
vento, detto “Conventino”, il quale ospita
mostre temporanee.
Sarà proprio il “Conventino”il luogo che accoglierà le mie opere: venti volti di Cristo di
ispirazione sindonica. Di recente altri locali
adiacenti vengono utilizzati per mostre ed esposizioni. In questa occasione serviranno a dar vita ad un
percorso di fede attraverso delle
immagini dell’Uomo della Sindone.
I visitatori, seguiranno un itinerario entro il quale è compresa quella
che definisco la mia opera più importante: “Omaggio alla Sindone,
Omaggio alla Croce”, una croce
sindonica composta da quattro tele disposte a croce che rappresentano contemporaneamente il corpo
del Cristo della Sindone, ma anche
le braccia del Crocifisso e del Risorto.»
Interessante, parlami di questa
croce.
«L’idea di fare una croce sindonica
nasce come reazione a tutte le polemiche che negli ultimi tempi si sono sentite, sia sull’autenticità della
Sindone di Torino, sia sul crocifisso nei luoghi pubblici. Ho voluto affermare l’autenticità della Sindone
di Torino leggendo il corpo di Gesù
nelle sue piaghe, nelle sue lividure,
trascrivendo accanto alle suddette piaghe i versetti biblici ed evangelici corrispondenti alla passione
e morte di Gesù. In questo modo
ho inteso storicizzare il Sacro Lino
creando accanto alle ferite una sorta di didascalia evocativa. Ho scelto versetti evangelici in più lingue,
proprio per affermare il valore universale del Crocifisso.
Nella sezione delle braccia del Crocifisso, ho riportato invece versetti evangelici sulla Resurrezione di
Gesù.»
Vedo un mix di arte e fede
espressa anche attraverso il modulo concettuale.
«Sì Stefano, il puro decorativismo
o la bellezza fine a se stessa non
mi interessa. Attraverso la mia opera io ripeto in una forma non “liturgica”, il
Mistero della Fede che viene proclamato
ogni giorno sugli altari di tutto il mondo:
Annunciamo la tua morte Signore, procla
attualità
miamo la tua Resurrezione, nell’attesa della tua venuta”.
Trovo che la peculiarità della Sacra Sindone sia proprio quella di contenere contemporaneamente i segni della passione, morte
e Resurrezione di Gesù. Dico Resurrezione, perché solo la luce soprannaturale divina avrebbe potuto imprimere sul lino i segni
così evidenti delle vicende raccontate dai
Vangeli sulla passione di Cristo. La Sindone, per quanto impegno gli umani ci possano mettere, è impossibile da duplicare.»
E della Mostra al Museo della Sindone di
Torino che mi dici?
«Dico che nonostante sia una mostra più ridotta come numero di opere rispetto a quella di Assisi, non è meno importante. L’iniziativa è della Confraternita del SS. Sudario che si occupa dell’omonima Chiesa, nella cui cripta sorge il Museo della Sindone.
Le opere saranno esposte nella Chiesa, tre
volti sindonici e anche qui una croce sindonica dal titolo Dalla croce alla Chiesa.»
Allora parlami anche di questa croce.
«È un opera su cui si potrebbe costruire una
catechesi infinita sul Mistero Grande che
San Paolo descrive nella lettera agli Efesini
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
al capitolo 5.
L’essenza di questa croce è che Cristo ha
dato la vita per rendere pure e vere le relazioni tra gli esseri umani, a cominciare dall’uomo e dalla donna. Contemporaneamente Cristo dà la vita per rendere pure e vere le relazioni nella comunità ecclesiale dei
credenti e ciò si realizza solo in comunione
con il suo sangue che significa comunione
con la sua volontà e con la Verità.»
Qual è il trait-d’union tra la tua arte come
professione e la tua arte come forma di
evangelizzazione?
«Penso che non ci siano aspetti della vita
che debbano essere scissi; il cristiano tende all’unione, anche in se stesso, altrimenti
si rischia di vivere vite parallele o addirittura
schizofreniche. In questo senso ogni professione può diventare evangelizzante come ogni aspetto della propria vita.»
Sei stata chiarissima. Terminate le due
mostre Assisi – Torino, hai in programma altri eventi?
«Sicuramente riprenderò artisticamente in
mano il tema del “Cantico dei Cantici” che
è uno dei miei cavalli di battaglia, e il termine cavallo di battaglia è veramente op-
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portuno».
Perché?
«Perché è un tema che richiama alla genesi umana e alla più alta vocazione che
è quella all’Amore. Oggi l’Amore fa paura,
spaventa, imbarazza, quando non viene
deriso, combattuto o frainteso. Si cercano relazioni sempre più superficiali e opportunistiche e si finisce sempre per ferire
o lasciarsi ferire. La nostra società è piena di persone entrate nel circolo vizioso del
ferito che ferisce ma solamente un grande Amore è capace di riportare ordine nel
caos emozionale, psicologico, affettivo delle nostre vite. E questo grande Amore si
chiama Gesù Cristo, la pietra scartata dai
costruttori e dalla maggior parte di noi».
Bene, sono stato veramente contento di ascoltarti, hai detto con chiarezza ciò che era essenziale dire, ti faccio
tanti auguri per le due esposizioni insieme alle mie congratulazioni personali e
della redazione.
Stefano Giove
SULL’ACQUA NON C’E’ PROFITTO CHE TENGA
Costantino : la nostra maggioranza blinda l’AQP, l’Acquedotto Pugliese
La Giunta Regionale pugliese ha approvato
il 4 Febbraio il disegno di legge regionale
che sancisce il principio dell’acqua, bene
comune dell’umanità, per cui il servizio idrico integrato deve essere necessariamente
gestito da un soggetto pubblico.
Si stabiliscono i principi dai quali trae ispirazione l’intero disegno di legge, ovvero che
l’acqua è un bene comune, di proprietà collettiva, essenziale e insostituibile per la vita,
non assoggettabile a leggi di mercato, il cui
approvvigionamento deve essere difeso e
garantito dalla Regione Puglia.
Il disegno di legge istituisce l’azienda pubblica regionale “Acquedotto Pugliese –
Aqp”, che subentra all’Acquedotto pugliese
s.p.a. e sarà amministrata in forma di azienda pubblica regionale priva di scopo di lucro
che potrà eventualmente gestire attività diverse dal servizio idrico integrato, attraverso la costituzione di società anche miste,
purché gli utili siano utilizzati per migliorare
il servizio. Per garantire inoltre la disponibilità e l’accesso all’acqua come diritti inviolabili dell’umanità, il disegno di legge istituisce
un fondo regionale per il diritto all’acqua ed
uno di solidarietà internazionale.
Il primo, gestito dalla Regione Puglia con i
Sindaci associati nell’ambito territoriale ottimale, mira a garantire il livello essenziale di
accesso all’acqua per soddisfare i bisogni
essenziali di vita di ogni Cittadino, che saranno garantiti gratuitamente e a carico della fiscalità generale; il secondo invece ten-
de a garantire il diritto all’acqua potabile a
quelle popolazioni che non hanno accesso
ai servizi idrici.
Il Consiglio d’amministrazione dell’azienda
regionale sarà composto dal presidente,
dal vice presidente e da tre consiglieri
d’amministrazione nominati dall’assemblea
dei sindaci pugliesi.
Il servizio idrico integrato gestito da un soggetto pubblico è la migliore garanzia per affermare nei fatti piuttosto che a parole che
l’acqua è un bene comune dell’umanità. Se
questo è vero in generale, è altrettanto necessario in Puglia: una Regione che notoriamente non ha acqua e per questo la acquista e la trasporta dalle regioni limitrofe,
attraverso una opera ingegneristica straordinaria.
L’Acquedotto pugliese fu realizzato per
emancipare i pugliesi dalla sete e dall’ingiustizia. La scelta dei Pugliesi è stata
chiara e, così come hanno fatto a Parigi,
hanno detto una cosa sola: non si può far
profitto sull’acqua!
Paolo Costantino
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La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
riceviamo e pubblichiamo
Caffè Italiano: secondo anno
ricco di sorprese e sfiziosità
Il Caffè Italiano, situato in Via Lucania a
Ginosa, è gestito magistralmente da Giuseppe Panico e Caterina Fugazzotto che
raccolgono l’eredità del mitico Bar Pippo,
storico pasticcere e banconista di Ginosa
nonché padre di Caterina.
Il Caffè Italiano è stato riconfermato nella
guida dei bar 2010 del «Gambero Rosso»
ricevendo nuovamente la doppia valutazione di 2 chicchi per la qualità del caffè che
è ottimo, corposo e dall’aroma raffinato
preparato magistralmente in tutte le sue
varianti e di 2 tazzine che sintetizzano il
giudizio complessivo in base all’offerta, il
servizio e l’ambiente. Il servizio, di impeccabile cortesia ed efficienza, e l’ambiente,
accogliente e arredato con classe e ottimo
gusto, fanno si che si “respiri” un clima informale e sobriamente amichevole.
A proposito di specialità: cosa contraddistingue il Caffè Italiano che gli ha fatto
meritare ancora la citazione sulla guida
dei bar 2010 del Gambero Rosso?
Caterina – «Innanzi tutto la pasticceria di
nostra produzione il cui fiore all’occhiello è il richiestissimo tortino fatto di Pan di
Spagna al cioccolato farcito di marmellata
di albicocche con copertura di cioccolato
fondente. Abbiamo una molteplice varietà
di stuzzicherie e piatti per un pranzo veloce
preparati con prodotti locali che vanno dalle
insalate di mare all’ampia scelta di formaggi, pizze rustiche e focacce. Inoltre d’estate
si possono gustare variegate coppe di gelato arricchite con macedonia, frutta centrifugata e yogurt fresco servite anche ai
tavolini posti all’aperto.
Giuseppe – «I cocktails alla frutta, di vari
gusti e colori, serviti da noi in modo sfizioso e originale che oltre ad essere ottimi da
bere sono anche deliziosi da assaggiare…
Inoltre abbiamo un’ampia offerta e selezione di Rum e Grappe di prima qualità. Nel
Caffè Italiano serviamo solo Prodotti Italiani come la Cioccolata Venchi o la Grappa
Berta, i vini del Salento, il Nero di Avola siciliano e alimenti locali con cui confezioniamo le nostre specialità.»
Quali eventi hanno costellato questo ultimo anno al Caffè Italiano?
«Abbiamo organizzato grandi serate di
Happy Hour e Open Bar in cui serviamo
le nostre specialità salate associate ai vini
o aperitivi della casa ma anche ai pasticcini
di nostra produzione. Protagonisti delle nostre serate sono i distillati con cioccolata, gli
scotch whisky ricercati, i sufflè di cioccolata
e la vasta scelta di bollicine che spaziano
dallo Champagne, alla Francia Corta fino al
Metodo Classico che associamo all’ottima
frutta fresca. Richiestissime sono le nostre
Grappe e i Rum di cui disponiamo di molte-
plici varietà, sempre di prima scelta.
La grande novità di quest’anno sono i cornetti artigianali che si possono trovare a
tutte le ore sempre caldi e fragranti e ripieni
delle nostre ricche e gustose varietà di marmellate. Inoltre sono davvero richiesti i nostri gelati artigianali, come le nostre mousse
e macedonie nonché i nostri aperitivi come
lo Spritz e lo Spritz alla mela verde.»
Luca Calabrese
La Redazione si scusa con
i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi
pervenuti e non pubblicati
e per le rubriche fisse, temporaneamente
sospese.
Tali scelte sono state operate a causa dei numerosi
articoli giunti per i quali non
si poteva, oggettivamente,
trovare spazio in questo
numero ma che sicuramente saranno pubblicati prossimamente.
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attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
DECIMA EDIZIONE DEI PREMI DELLA BONTA’ 2009
PRIMO DECENNALE 1999-2009
La Fondazione “Ing. Luigi Sarno” presieduta da Pino Mele e sita a Ginosa e Laterza e la Onlus Orizzonti Nuovi “E. Lupidi” presieduta da Pierpaolo Lamola per il
ventennale del gemellaggio tra le Diocesi
di Castellaneta (Ta) e di Proprià (Brasile),
hanno organizzato congiuntamente la serata di assegnazione dei Premi della Bontà 2009 e di accoglienza del Vescovo di
Proprià Mons. Mario Rino Sivieri tenutasi
lo scorso sabato 6 febbraio 2010 presso un
gremito teatro “Metropolitan” a Ginosa alla
presenza del nostro Vescovo mons. Pie-
tro Maria Fragnelli.
I premiati della serata sono
stati:
- Rosa Clemente in Pietricola di Laterza, poiché
la sua famiglia
composta da 3 figli e dal marito è deceduta sopraffatta da un male terribile qual è la
Leucemia. La sua ultima figlia, Assunta è
mancata a soli 17 anni poco tempo fa. La
sig.ra Rosa Clemente aveva già ricevuto il
Premio della Bontà nel 2005.
- la classe 4°E del liceo scientifico “G.B.Vico”
di Laterza perché compagni di classe della compianta Assunta che hanno sempre
sostenuto e appoggiato la ragazza e sono
stati sempre vicini alla madre Rosa.
- Cesaria Moretti, una ragazzina di 5° ele-
mentare di Laterza che
ha con grande affetto e
dedizione ha aiutato un
suo compagno afflitto da
handicap.
- La sig.ra Lorenza Pascale, moglie di Gino
Acito di Ginosa per aver
dedicato il suo tempo,
le sue attenzioni e il suo
amore agli anziani della
Casa Famiglia.
- La sig.ra Barbara Luisi
che ha profuso atti di bontà, aiuto psichico e materiale a molti bisognosi di
affetto e cure. La sig.ra
Barbara collabora anche
con la Croce Rossa.
- Mons. Mario Rino Sivieri a suggellare il gemellaggio tra le due Diocesi
di Castellaneta e quella
Brasiliana.
La giovane Eufemia Pavone ha letto la poesia
“La Bontà” che ha coinvolto tutti i presenti con le sue parole pregne di significato.
Al termine della consegna dei premi, ha
deliziato il numeroso pubblico presente con
il suo atteso concerto don Giosy Cento, il
cantautore noto in tutta Italia e all’estero, per aver avuto l’intuizione, negli anni
dell’immediato post concilio, di mettere al
servizio della comunicazione con i giovani
il “carisma” della canzone, vissuto e valorizzato come strumento di dialogo. Canta
la vita e i valori umani con una sensibilità
tale che lo fa sentire vicino al cuore della
gente e, soprattutto, dei giovani. Hanno
presentato la serata Gino Dell’Orco, direttore di Piazzanews.it, con la “complicità” di
Lorenza Valente ed Antonio Di Tinco, due
ragazzi di 10 anni che, assieme al conduttore, hanno affrontato alcuni temi della nostra
esistenza, attraverso la loro spontaneità e
semplicità.
Luca Calabrese
attualità
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
Il Libre Ensemble al
Carnevale di Venezia 2010
La compagnia pugliese ospite sul palco di Piazza San Marco nel giorno inaugurale
Grande affermazione per la compagnia di
musica e recitazione medievale pugliese
“Libre Ensemble”, all’inaugurazione del Carnevale di Venezia 2010. In una piazza San
Marco gremita di turisti provenienti da tutto il
mondo (è stato di centocinquantamila peresenze il bilancio dell’intera giornata) la compagnia diretta dal Ginosino M° Davide Giove
ha offerto, dal sontuoso palco definito per
l’occasione “Giardino delle Meravege”, la
propria interpretazione di alcune delle più
belle pagine della tradizione profana medievale da “Tempus est iucundum” a “Per tropo
fede talor se perigola”, passando per grandi
classici quali il “Lamento di Tristano e la
Rotta”. Applausi a scena aperta per gli artisti
pugliesi, che solo qualche settimana fa avevano presenziato a Ginosa alla presentazione del libro di Cinzia Tani “Lo stupore del
mondo”. Si tratta di Annunziata Loporcaro
(voce solista), Davide Giove (Flautista e direttore), Pino Colonna (ciaramellista), Nicola Moramarco (Liutista), Francesco Marcel-
lo Sette (Percussionista) e
Grazia Moramarco (danzatrice).
La magica esperienza veneziana giunge, per la
compagnia attiva dal 2003,
dopo un lungo periodo di
affermazioni in diversi cartelloni di caratura internazionale e si è realizzata
grazie all’ingresso, dal
2009, nella grande famiglia del C.E.R.S. (Consorzio Europeo delle Rievocazioni Storiche). L’opportunità di esibirsi sul palco
di uno dei più importanti
carnevali del mondo, nel
giorno del caratteristico
Volo dell’Angelo (quest’anno impersonato
dalla splendida Bianca Brandolini d’Adda)
ha rappresentato il giusto riconoscimento
per il grande lavoro che la compagnia
svolge in rappresentanza della Puglia, attraverso i propri spettacoli medievali di carattere sia sacro che profano. Ora la compagnia torna al lavoro per la presentazione, in primavera di “Donna de Paradiso”
(su testi di Jacopone da Todi) e “Alla Corte
di Federico II” (su testi di Scuola Siciliana). Ma ancora una volta Ginosa potrebbe
offrirsi come partner culturale di primo piano! Il M° Davide Giove, infatti, ci svela che
il prossimo lavoro video in programma potrebbe a sorpresa essere girato nella
splendida cornice di Santa Maria Dattoli.
Si tratterebbe di un’ulteriore occasione
per veicolare i tesori culturali, paesaggistici e architettonici di questa fetta di Puglia.
Anlo
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26
attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
CORTOMETRAGGINOSA
Primo Festival del Corto Cinematografico Città di Ginosa.
Iniziativa della Pro Loco, in collaborazione con l’Associazione Tree.Net.
Presentata la richiesta di Patrocinio all’Amministrazione Comunale di Ginosa.
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione
Turistica Pro Loco ha scelto il mese di
Febbraio, per lo svolgimento della fase finale del Primo Festival del Corto
Cinematografico Città di Ginosa. Come
già riportato dal Numero precedente
de LA GOCCIA, il Bando del Concorso,
lanciato nella primavera 2009, ha catturato l’attenzione di tanti ragazzi appassionati di riprese filmate, di montaggio audio e video, di produzione e postproduzione di un’idea, di una storia, di
un paesaggio. L’invito è stato raccolto
in special modo dall’Associazione Tree.
Net (di cui colpevolmente ignoravamo
l’esistenza!), Associazione che nei suoi
scopi “...promuove l’Arte a 360°” e che
ha un suo vivacissimo sito,
www.qoob.tv/treenet, dove si enuncia:
TreeNet è uno spazio-network online sperimentale dedicato agli artisti di
ogni luogo ed ogni tempo. Qui la creatività è di casa, anzi vi ha messo le radici, ed è per tutti: musicisti, pittori, registi, fumettisti, fotografi .. Che siate famosi o no, TreeNet è il vostro contenitore virtuale, non vi resta che entrarci,
ma attenti, la fiamma della creatività a
volte scotta!!! TreeNet è dunque l’Associazione che ha raccolto per prima la
nostra sfida e che ora affianca la Pro
Loco nell’organizzazione e nell’allestimento
del Primo Festival Cortometragginosa 2010.
Esponente di Tree.Net è Nicola Galante,
coordinatore dell’allestimento del Festival.
Tutti i Corti presentati e selezionati sono al
vaglio di una qualificata Giuria che stilerà
la graduatoria di merito finale. Si precisa,
chiedendo scusa all’Autore, che nell’elenco dei lavori, pubblicato su questo giornale,
abbiamo omesso un ulteriore titolo: “La storia si ripete”, di Vito Calabrese. Riportiamo
dunque l’elenco completo dei Corti presentati ed ammessi alla fase finale.
- “Indiana John e il Vaso di...pandoro” di
Giovanni Mancino;
- “La luce oltre il buio” di Vito Calabrese;
- “Genusia mystic” di Nicola Galante;
- “Spot Marina di Ginosa” di Salvatore
Stefanizzi;
- “U pèsce spandàte” di Francesco
Pignalosa;
- “Cina” di Vincenzo Lomonaco;
- “La camminata” di Vito Calabrese;
- “Anoressia” di Mariagrazia Lomonaco;
- “Born into this” di Angelo Calabrese.
- “La storia si ripete” di Vito Calabrese.
Tutti i lavori, riversati su DVD, saranno
presentati al pubblico nelle prossime settimane.
L’Associazione Turistica Pro Loco ha
avanzato formale richiesta di Patrocinio
all’Amministrazione Comunale di Ginosa,
così che il prossimo Bando di Concorso
2010 possa fregiarsi del Logo del Comune
di Ginosa. Per inciso, informiamo tutti coloro che sono interessati alla prossima
edizione e che già ce ne chiedono notizia,
che il prossimo Bando sarà pubblicato
nel mese di Marzo 2010, e sarà presente
e scaricabile dai siti in Rete sia della stessa Pro Loco che dell’Associazione Tree.
Net. E’ allo studio anche la possibilità di
aprire una sezione junior dedicata agli
under 14. Il Logo di Cortometragginosa è
del grafico Arcangelo Carrera.
Prof. Vincenzo Cantore Presidente
dell’Associazione Turistica Pro Loco
È arrivato Geremy Fucci
Il 5 febbraio scorso è nato, ad Acquaviva delle Fonti, Geremy Fucci.
La nostra redazione formula gli auguri alla mamma, Dania Guzzi, al
papà Nunzio Fucci e alla sorellina
Noemi.
I nostro auguri vanno anche ai nonni paterni Geremia Fucci e Tina Ribecco, al nonno materno Pietro
Guzzi e alla sua compagna Rosella
Lettieri.
La Redazione
attualità
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
Dalla Sicilia contro il tumore, le
arance rosse della salute dell’AIRC
Ogni spicchio era più saporito. Prescindendo dall’ottima qualità delle arance,
certamente il valore aggiunto che conferiva ulteriore sapore ai frutti è stato quello
della sensibilità al problema del cancro.
Quattrocentotrentasettemila reticelle da
tre chili di arance ciascuna hanno rappresentato il pretesto invernale fornito
dall’Associazione italiana per la ricerca
sul cancro per raccogliere soldi da inve-
referenti, Annamaria Fiore e Rosa Perrone),
“G. Lombardo Radice” (insegnante referente,
Ciriaca Coretti), “Raffaele Leone” di Marina
di Ginosa (insegnante referente, Mina Calabria), dall’istituto professionale “M. Bellisario”
(insegnante referente, Angela Leccese) dal
liceo scientifico “G. B. Vico” di Laterza (insegnante referente, Nuccia Punzi) e dal Comune di Ginosa rappresentato dalla signora
referente Mina Pascale. Centocinquanta reti-
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Il piacere di
leggere un libro
Rubrica di
Viola Lavermicocca
LE PERFEZIONI
PROVVISORIE
di Gianrico Carofiglio.
stire nella ricerca per la cura di quello
che pian piano sta perdendo il connotato di male incurabile grazie anche alle generose donazioni di chi ci crede.
Ogni reticella è stata data in cambio di
un contributo minimo di 9 euro; il ricavato totale nazionale è stato pari a 3,9
milioni di euro. A Ginosa, la vendita si è
svolta esclusivamente nelle scuole; istituto di riferimento è stato San Giovanni
Bosco, il cui preside professor Vincenzo
Calabrese, fautore della manifestazione,
in giugno ha chiesto all’AIRC l’autorizzazione a poter ospitare nella sua scuola
l’evento. Il contributo prezioso, l’impegno e la disponibilità dell’insegnante
Giovanna Ruggeri, referente dell’istituto
per tutte le attività benefiche, è stato fondamentale per l’ottima riuscita della giornata. Importante sostegno è stato offerto anche dagli istituti “Calò” (insegnanti
celle, una per ogni classe dei summenzionati
istituti, sono state vendute; ognuna arricchita
da un libretto di ricette per mangiare sano,
con i pro e i contro della dieta vegetariana.
Soddisfatta del risultato, la professoressa Ninetta Mirabella, consigliera regionale comitato AIRC Puglia, ringrazia quanti hanno dato il
proprio contributo all’iniziativa.
Spremute, marmellate, torte, liquori o semplici spicchi d’arancia; per la vita!
Viola Lavermicocca
I libri di Carofiglio sono quelli che “si
leggono in una notte” e quest’ultimo non
fa assolutamente eccezione. Primo elemento da segnalare è il titolo che, oltre
ad avere un suono fantastico, ha una
spiegazione che probabilmente potrà
accompagnare molte riflessioni anche
dopo aver chiuso il volume.
Manuela Ferraro, figlia della cosiddetta
Bari bene, studia presso la Luiss di Roma. Alla fine di una vacanza in Puglia la
ragazza scompare. Amici , genitori, conoscenti, nessuno sembra possedere
alcun elemento che riesca ad essere importante per ritrovare la giovane. Anche
l’avvocato della famiglia rinuncia all’incarico; l’ultimo gesto che sente di poter
fare è lasciare il caso, in realtà più adatto
ad un investigatore che ad un avvocato,
nelle mani del collega Guido Guerrieri.
Tra libri, dischi, cd, il senso dell’umorismo che lo accompagna da sempre,
una scazzottata col sacco da boxe, inutile dirlo, l’avvocato troverà la soluzione
al giallo. L’ultimo piccolo capolavoro dello scrittore-magistrato-deputato accoglie
personaggi già noti, con storie nuove,
e nuove figure; tutti sempre più affascinanti e trascinanti che mai.
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attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
Domande
dal passato
Risposte
del presente
Rubrica a cura
di don Franco Conte
IRA
Questa volta, Dio, sono proprio curioso di
sapere come te la caverai con questo vizio.
A che debbo questa tua sorniona curiosità,
Lucifero?
Ah beh. Per caso non è stata la tua primordiale… incazzatura ad aprire le porte all’ingresso dell’ira nella storia del mondo?
E che casino che hai combinato con quei
poveracci di Adamo ed Eva. Per una mela poi…!
Ma quella era un’ira, diciamo, legittima…
Eh già, dimenticavo: quando le cose le fai
tu, sono tutte…legittime; se quelle stesse
cose che fai tu, le fanno gli uomini… poveri loro!
Scusa, Signore, ma non ho capito ‘sto fatto dell’ira “legittima”.
Altro non è se non un forte desiderio di ristabilire un ordine turbato o di infliggere ai
colpevoli un giusto castigo e correzione.
La Bibbia ha parecchi esempi di queste “ire
sante”: l’ira, per esempio, di Mosè dinanzi
all’apostasia degli Ebrei, che, in sua assenza, si erano costruiti un vitello d’oro, e che
lo portò ad infrangere le tavole della Legge ricevute da me sul monte Oreb e a ridurre in frantumi la statua idolatrica del vitello, facendo poi uccidere tremila di quei prevaricatori (Es 32); l’ira di Elia contro i falsi
profeti, che massacrò sul Monte Carmelo
(1Re, 18); persino l’ira di mio Figlio quando s’indignò e scacciò i venditori che profanavano il tempio (Gv 2).
Hai capito, prete, quante te ne inventa ‘sto
Dio?
Ma perché l’ira sia legittima e non un vizio, è necessario che sia giusta nell’oggetto, mirando a punire soltanto chi lo merita e nella misura in cui lo merita, possibilmente in vista di un suo ravvedimen-
to o di un bene comune, e quindi moderata nell’esercizio, cioè non oltrepassando
ciò che l’offesa merita. Altrimenti siamo
in quell’ira che è vizio capitale.
Che ti dicevo, prete? Se queste cose l’avessi dette tu, te le avrebbero bollate come discorsi “alla Testimoni di Geova”, distinzioni prettamente… bizantine, una morale di
sapore gesuitico. Ma se le dice Dio: tanto
di cappello!
E qui ti sbagli, Lucifero. Persino Aristotele osserva nel suo ETICA A NICOMACO che l’ira è addirittura necessaria, perché senza il suo apporto non è possibile
affrontare alcuna battaglia. Ovviamente,
aggiunge il grande filosofo, occorre fare
buon uso dell’ira.
Senti, senti. Questa è davvero bella: fare
buon uso dell’ira!?
Sì. Ponendola a servizio dell’uomo e non
viceversa, come raccomanda lo stesso Aristotele. E aggiunge che tale prassi non è
facile, perché non è da tutti arrabbiarsi
con la persona giusta, nella misura giusta,
al momento giusto e per una causa giusta.
Wau! Una gran bella preparazione filosofica, prete. Ma forse ti sfugge che proprio il
suo maestro, Seneca, in uno dei suoi trattati morali dedicati a questo specifico tema, fosse di parere diametralmente opposto. Per lui l’ira è sempre un male e il fatto
di controllarla non libera dalla sua intrinseca negatività.
Probabilmente non tieni in conto che è
proprio del pensiero filosofico evolversi in
continuazione, in virtù dei continui approfondimenti che ne scaturiscono. A volte
alcune tematiche vengono esacerbate, altre volte perfezionate. Questa volta hanno
preso una strada buona.
Ovvio, no? Non potevi mica pensarla diversamente dal tuo Dio…
Ovvio sì! Come non adirarsi, ossia come
non insorgere di fronte a tutto ciò che deturpa nell’uomo l’immagine di Dio? Come non adirarsi dinanzi al tradimento colpevole che della giustizia, della verità, dell’onestà si compie nei singoli e nella collettività? Come non adirarsi quando vedi
la cristianità connivente con certi poteri
economici o politici, con ciò che la nega e
l’offende. E che tace, fa finta di niente, lascia correre?
Calma, prete, calma! Vedo che cominci a
riscaldarti un po’ troppo.
Perdiamo troppo tempo in questioni marginali, ci crogioliamo su dettagli insignificanti, facciamo i filosofi anziché i testimoni. Ecco, tutto ciò chiede sdegno, sde-
gno violento. Per dirla con san Giovanni Crisostomo: «Pecchi, se non ti prende
l’ira quando è necessario». Non ci possono essere dubbi: il verbo usato è proprio
“peccare”, anche se d’omissione.
Hai ragione, don Fra’. A volte mi chiedo,
con una profonda amarezza nel cuore, perché la cristianità cerca sponsor presso coloro che programmaticamente sacrificano
se stessi sul totem del profitto? Perché va
sempre a bussare ai poteri forti in nome
di aleatori vantaggi? Perché si lamenta pigramente della presa di congedo della fede, quando a promuoverla è stata la programmatica rimozione dei valori cristiani
proprio ad opera di quanti per puro calcolo si sono detti cristiani? Il mio disegno
non è negoziabile. Il Vangelo di mio Figlio non è negoziabile. La buona novella
ai poveri non è negoziabile. Occorre gridarlo, non tacerlo. Non si possono stabilire gerarchie di comodo per un fallace tornaconto. Questa vostra odierna cristianità
è sempre pronta a dialogare con gli snodi
del presente, mai fa altrettanto con chi corrompe le coscienze non con strumenti nobili, ma semplicemente offrendo con naturalezza modelli degradanti. Il relativismo
sarà pure una questione da filosofi, nei fatti è il veleno, mai condannato come tale,
ogni giorno inculcatovi dal pulpito delle
Tv commerciali e, a ragione dell’audience,
anche dalla Tv di Stato. No, il cuore non vi
porta da nessuna parte, se la sua logica è
quella liquida del disimpegno, dell’assenteismo, della dismissione della responsabilità, della sensatezza del giudizio.
Complimenti, Dio. Vero è che siamo prossimi alla Quaresima, ma tu hai superato
il più focoso predicatore francescano con
tanto di barba!
È passione, Lucifero, passione viva, inestinguibile. È domanda di profezia testimoniale. È, ancora e sempre, urlare: «Guai
a me, se non evangelizzo!». No, non ci
possono essere compromessi. La radicalità cristiana non lo consente!
Ma vi siete accorti che, a forza di farvi tutti ‘sti discorsi addosso, non avete sprecato
una parola su ciò che è veramente l’ira?
Questa volta, Signore, Lucifero ha ragione. Ma il guaio è che mi si è pure esaurito
lo spazio a disposizione sul giornale. Se
“foro”, chi te lo sente a Stefano Giove!?
Non preoccuparti. Vorrà dire che ci aggiorniamo per la prossima volta. Buona
Domenica, don Fra’.
Buona… Buon tutto a te, Signore.
Eh sì. E l’àld so’ fjìss…!
attualità
Safer Internet Day
Il 9 febbraio 2010 verrà celebrato in tutti i paesi dell’Unione Europea il Safer Internet
Day, giornata dedicata alla sicurezza in rete dei ragazzi
Il risultato che emerge da una ricerca
condotta da Microsoft in 11 paesi europei, Italia compresa, su 14mila utenti,
sia genitori sia minori, presentata in occasione del Safer Internet Day 2010, http://www.saferinternet.org la giornata
europea per la sicurezza in Rete in programma martedì 9 febbraio, e organizzata da InSafe, la rete europea di cooperazione per la promozione dell’uso sicuro di Internet costituita e cofinanziata
dalla Commissione europea con il patrocinio del Ministro della Gioventù in collaborazione con Polizia Postale e delle
Comunicazioni e Save The Children , è
che giovani e genitori non hanno sufficiente consapevolezza dei pericoli che
si incontrano su Internet, anzi entrambi sono troppo sicuri delle proprie conoscenze per evitare davvero le insidie
della Rete.
Con 2-3 miliardi di nuove pagine pubblicate sul web ogni giorno, il monitoraggio dei contenuti di Internet è praticamente
impossibile.
Protegge-
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
re i bambini dai potenziali pericoli
del mondo online è però una priorità.
Secondo l’indagine, il 79% dei teenager
europei oggi ha almeno una propria pagina su un social network e il 43% ritiene sia pienamente sicuro postare e condividere informazioni personali attraverso i social media. Al punto da inserire
online anche dati e riferimenti particolarmente sensibili: in Italia, ad esempio,
il 26% dei ragazzi condivide il proprio
indirizzo di casa, il 56% indica il nome
della propria scuola, il 76% si scambia
foto e video anche di amici e il 59% l’indirizzo di posta elettronica o di instant
messaging. Evidentemente anche solo una di queste informazioni, condivisa
senza attenzione nel Web, può permettere ad eventuali malintenzionati di aprire un fronte pericoloso di contatto. Ecco
perchè quasi due terzi dei teenager europei (63%) sono stati contattati online da
sconosciuti, una percentuale che sale al
73% in Italia, la più alta tra i diversi paesi.
Non solo: più del 46% dei ragazzi spesso, spinto dalla curiosità, risponde a persone non fidate. Nonostante queste evidenze, il 59% dei genitori si dichiara sereno sulla navigazione in rete dei propri
ragazzi, convinto che sappiano adottare tutte le precauzioni per proteggere e
condividere responsabilmente le informazioni online. Tanto che ben il 40% dei
genitori italiani non ne controlla i movimenti online o i post pubblicati. Percentuale che cresce se vista attraverso le
risposte dei più giovani: per il 66% dei
teenager europei, infatti, i propri genitori
non fanno nulla per limitare o controllare
il loro utilizzo di Internet. Così è anche
per il 55% dei ragazzi italiani, mentre solo 1 su 10 ha un sistema di parental control installato sul proprio computer (12%)
o utilizza Internet in soggiorno anzichè
nella propria camera da letto (15%).
La presunta «tranquillità» dei genitori nasce anche dalla convinzione di saperne
abbastanza o molto di computer e Web
(lo dichiara il 77% del campione in Ita-
29
lia), ma anche in questo caso i giovani la
pensano diversamente e, solo il 56% dei
figli, ritiene di avere mamma o papà sufficientemente competenti sulle nuove tecnologie. Si conferma quindi l’urgenza di
continuare ad investire nella sensibilizzazione sull’uso sicuro di Internet non solo
tra le nuove generazioni ma anche verso genitori, insegnanti e tutti coloro che
dovrebbero saper guidare e proteggere i
ragazzi anche nel nuovo mondo virtuale.
Proprio per questo Microsoft è scesa in
campo in supporto del Safer Internet Day
e del network InSafe, condividendone la
finalità di rendere l’educazione alla navigazione responsabile in Rete uno dei più
importanti ed efficaci strumenti di protezione e prevenzione dei crimini online.
La settima edizione della Giornata europea, in particolare, prevede una giornata di incontri e dibattiti uniti dallo slogan
“Think B4 U post!” (Posta con la Testa)
lanciato da un videoclip, in tutte le lingue dell’Unione Europea, per invitare gli
utenti a valutare con attenzione le possibili conseguenze di un gesto quotidiano
come quello di inserire dati in rete. Verranno inoltre presentati Parlamento Europeo di Strasburgo anche i risultati frutto dell’accordo «Social Networking Principles», firmato con i venti maggiori social network europei, per gettare le basi
per un Codice di Condotta paneuropeo
per la protezione dei minori.
E’ fondamentale educare i giovani su come vivere un’esperienza online divertente, responsabile e sicura. Presto la Microsoft, alle scuole che lo richiedono fornirà un’assistenza, ed aiutare i ragazzi a
conoscere Internet ed a promuovere un
mondo online più sicuro. Questa iniziativa coinvolgerà 23 nazioni in Europa e
800 dipendenti che faranno formazione
su 50.000 ragazzi, genitori e insegnanti.
I giovani tra i 12 ed i 19 anni, usano Internet principalmente per scopi di comunicazione, pertanto
Bambini e adolescenti: Pensate prima
di agire!
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attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
Viaggio nel mondo
dell’imprenditoria
locale
OFFICINA MECCANICA E NUOVO
CENTRO FIAT SANNELLI:50 ANNI DI
ATTIVITA’AL SERVIZIO DELLA TUA AUTO
L’officina Sannelli nasce nel lontano 1960
in elettronica e telecomunicazioni, ma gia’
“apprendista tirocinante” dall’eta’ di 10 anni. La presenza di questo giovane, ambizioso e propositivo, qualificato grazie ai
numerosi corsi di formazione conseguiti
presso aziende quali Bosch e Magneti Marelli, ha permesso di far aumentare e diversificare il lavoro. L’officina Sannelli infatti ha curato per l’Arma dei Carabinieri
e della Polizia della provincia di Taranto e
parte di quella di Matera, l’installazione di
telecamere, videoregistratori,
riconoscitori di targhe, computer a bordo
Revisione auto e moto. Nasce quindi l’idea
di ottimizzare, sempre di piu’, l’organizzazione dell’officina, pertanto, con grande
soddisfazione di Nicola e Gerardo, l’attivita’
a Gennaio 2010 si trasferisce in una nuova struttura sulla S.S. 580 (vicino al supermercato Maxi -Futura). Il capannone di 500
mq. consta di sala d’attesa, uffici, magazzino per i ricambi, area operativa per l’elettronica, Centro Revisioni ed in piu’ un piazzale
all’aperto di 2000mq.
Gli ampi spazi hanno offerto la possibilita’ di
diventare ufficilamente
con i fratelli Nicola e Michele.
L’attivita’ inizia in un piccolo locale sito in via
Roma. In 15 anni la societa’
dei fratelli Sannelli cresce e si trasferisce in
un nuovo locale di 400 mq.
in via Matteotti. Il lavoro migliora e in un meraviglioso momento di crescita, viene disastrosamente a mancare il fratello Michele,
tecnico brillante e importante punto di riferimento nell’ambito lavorativo.
Nicola continua l’attitiva’ e dal 1997 viene
affiancato da Gerardo, suo figlio,diplomato
delle vetture di servizio.
Si specializza anche come Officina meccanica, occupandosi di cambi olio e filtri,
distribuzioni e sistemi frenanti. Cura l’installazione di impianti di climatizzazione,
kit vivavoce, fari xenon, antifurti, per non
parlare dell’iniezione diesel e benzina, riparazione di pompe ed iniettori tradizionali
e common-rail.
A tutto cio’ si aggiunge la cura del veicolo negli antifurti satellitari ed altri apparati
elettronici, nonche’ la nascita di un Centro
“Officina Autorizzata Fiat”, responsabile
di vendita ed assistenza di vetture e veicoli commerciali. L’officina ha saputo crescere, migliorarsi ed innovarsi di certo, dietro
tutto cio’, e’ d’obbligo sottolineare il grande
impegno,il sacrificio e la serieta’ di Nicola
che da sempre, in prima persona, ha lavorato instancabilmente, guardando pero’, con
occhio attento al futuro. In bocca al lupo a
Gerardo che d’ora innanzi, e’ il diretto responsabile della gestione e del lavoro della
nuova azienda.
Rubrica
di Luca Calabrese
vita ginosina
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
Le considerazioni ginosine di Pierino Perrone49
L’AGRICOLTURA
L’economia derivante dall’agricoltura nell’anno appena trascorso è stata catastrofica, non che negli ultimi anni fosse florida ma quest’anno si sono accumulati tutti i
contributi da versare all’erario.
Ciò può indurre a pensare che il Ministro
dell’Agricoltura sia insensibile ai problemi
dei coltivatori.
Io che seguo le trasmissioni locali del Triveneto devo invece sottolineare il grande impegno che il Ministro Zaia dimostra intervenendo spesso ai dibattiti sull’agricoltura per
favorire la vendita dei prodotti agricoli.
Invita i cittadini a consumare i prodotti a chilometro zero, parla molto bene del Prosecco della Valdobbiadene spiegando che è
migliore dello champagne francese, sponsorizza il radicchio trevigiano e l’amarone di
Verona.
In questi giorni il Ministro sta lavorando assiduamente affinché l’autority alimentare da
Foggia venga trasferita a Verona.
E il Sud?
*****
QUÀNNE FASCE FRIDDE SCKAFFETE
‘N GÜLE A J’ÌDDE
In Italia tra astensionismo e schede bianche
quasi il 50 per cento degli italiani rinuncia
a scegliere la classe politica che li rappresenterà.
Va da sé che se un partito o un movimento
riuscisse a recuperare quei voti persi risulterebbe il primo partito italiano.
Gli italiani, oltre ad essere tutti allenatori
della nazionale di calcio, ritengono di essere anche tutti politologi.
Alcuni sostengono che l’astensionismo è
dato dall’effetto del bipolarismo (anche se
l’astensione al voto era già elevata ancora
prima). Altri affermano che non essendoci
più il voto di preferenza (i parlamentari vengono scelti dai segretari dei partiti) si sono
disaffezionati alla politica.
La realtà, indipendentemente dalle stagioni, sta nel fatto che i politici hanno cambiato
il pronome del detto ginosino e sckaffete è
stato sostituito da sckaffele creando comitati d’affari e scalate bancarie.
*****
U CUAPECANÀLE
Un tempo, nelle campagne, in seguito ad
un proficuo raccolto, nel caso in cui si fosse
costruito un pozzo o in occasione di eventi
di particolare rilievo, il proprietario provvedeva a fornire un lauto pasto in onore del
buon esito del lavoro fatto. Successivamente anche nel settore dell’artigianato e in particolar modo nel campo dell’edilizia venne
introdotto questo rito.
In una vasta e prestigiosa masseria di proprietà di un noto medico, in seguito alla realizzazione, se ben ricordo, di un pozzo artesiano, il proprietario portò da mangiare
quanto di meglio si possa pensare.
Un dipendente, che era anche paziente del
medico, sapendo di non poter bere alcolici,
date le sue condizioni di salute, evitava di
bere il vino e la birra dissetandosi esclusivamente con l’acqua.
Il medico invitava i suoi dipendenti a gustare il buon vino oppure la birra. Vedendo il
suo paziente che beveva acqua si rivolse a
lui dicendogli: “Vecié bève u miére”.
Vincenzo faceva finta di non sentire e all’insistenza del medico gli rispose ricordandogli che proprio lui gli aveva proibito quelle
bevande.
Fu allora che il medico rispose: “Vecié, cì vè
réte a le miédece non t’accuôgghie cchiù”.
U cuapecanàle non andò altrettanto bene a
dei muratori che, arrivati al tetto della casa
in costruzione, si videro portare come pasto
poco pesce azzurro fatto a ciallédde. Il capomastro non si perse d’animo; versò il tutto nella callarìne e invitò i muratori a sedersi
intorno all’insolito piatto da portata reggendo in una mano una grande fetta di pane e
nell’altra la forchetta.
Come un buon maestro d’orchestra dirigeva la mangiata e diceva: “Sponzé” e tutti intingevano il pane nel brodetto, “Pescé”
e tutti prendevano con la forchetta un pesciolino a testa.
Inutile dire che tanti furono gli sponzé e pochi i pescé.
*****
IL MINISTRO BRUNETTA PISSCIA
DEPÒNDE
A questa singolare quanto interessante
conclusione sono giunto in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Calderoli
alla domanda della giornalista che gli chiedeva cosa ne pensasse della proposta di
31
legge relativa all’obbligo di mandare i diciottenni bamboccioni fuori casa.
Calderoli rispose affermando che Brunetta
ancora una volta l’aveva fatta fuori dal vaso e quindi...
In questi giorni, nel bar sotto casa, si è parlato del nostro presidente del Consiglio riferendosi alle sue conoscenze riguardanti
il corpo umano e in particolare alla stomatologia asserendo di aver perso un dente,
in seguito all’attentato, ma di averne ancora 35.
Ma chi veramente ha tenuto banco è stato il ministro Brunetta non solo riguardo la
legge sopra descritta, ma anche sull’esternazione fatta in una trasmissione televisiva
nella quale prospettava di dare ai ragazzi
500 € mensili prelevandoli dalle pensioni di
anzianità.
Agli avventori del bar non era chiaro se i
fondi per finanziare i ragazzi fossero prelevati dalle pensioni dei metalmeccanici o da
quelle dei parlamentari percepite dopo trenta mesi dall’inizio della legislatura.
Riguardo invece la prima legge alcuni erano contrari perché a loro dire i genitori non
possono cacciare i figli per legge, altri asserivano che era solo una provocazione
per mettere in risalto il problema. C’erano
poi quelli che dicevano che se è vero che
esistono i fannulloni è perché i giovani non
hanno i mezzi per poter vivere da soli, altri affermavano che i ragazzi erano malabbengiùte.
Il Bepi, persona carismatica dal momento
che a suo dire è stato il primo a tappezzare
la cabina del suo camion con le fotografie
del calendario del ministro Carfagna, sosteneva che il fenomeno dipendeva dal fatto
che un tempo le donne non la davano facilmente e quindi gli uomini erano costretti
a sposarsi.
Il Bepi inoltre ironizzava sul fatto che il ministro voleva fare quella proposta di legge perché quando lui andò via da casa, a
trent’anni, si rese conto di non saper fare
il letto. A questo punto c’era chi insinuava
che fosse in grado di farsi il letto, chi asseriva che il letto se l’è sempre fatto fare ma
il Bepi concludeva dicendo che il ministro
non ha mai avuto un letto ma al massimo
na nacarédde.
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argomenti
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
RICERCA & FORMAZIONE
rubrica a cura di Giovanni Matera
Pensare da effetto o da causa?
Da principio, ascoltavo le parole degli uomini e mi fidavo della loro condotta.
Oggi, ascolto le parole degli uomini
e osservo la loro condotta.
Giovanni
Matera
(Confucio)
Ogni giorno, noi tutti, siamo messi di
fronte a problemi e decisioni da prendere. Il risultato di tali scelte dipende esclusivamente dalla nostra impostazione mentale: se essa si concentra
sull’“effetto”, molto probabilmente
avremo un risultato mediocre o addirittura insoddisfacente; se invece mira
alla causa, di sicuro gli esiti saranno
migliori e più vantaggiosi.
Il linguaggio da “effetto” proviene da
un fondamentale paradigma deterministico e tutta la sua forza sta nel tra-
sferimento di responsabilità. Si tratta di
un atteggiamento reattivo a difesa dello
status quo; ossia a protezione della famosa “zona di confort”, che abbiamo
trattato in precedenti articoli.
In altre parole, le persone che reagiscono agli effetti sono influenzate dall’ambiente, dalle circostanze esterne e dalle
debolezze degli altri, tanto da impostare
la propria vita emotiva in funzione del
comportamento di quest’ultimi.
Spesso, gli individui reattivi sono portati a dire: “Non è colpa mia… c’è la crisi… così va il mondo… non posso cambiare”… e così via.
Il concetto di causatività, invece, si
estrinseca nei comportamenti di quegli
individui con spiccata capacità di affrontare gli eventi in modo consapevole e responsabile, non lasciandosi condizionare dalle proprie impulsive remore psicologiche e dalle circostanze
ambientali esterne. Essi sono persone
proattive in grado di prevenire e anticipare i problemi e i bisogni futuri; sono uomini-guida abili nel gestire i cambiamenti.
Una vecchia pubblicità televisiva, diceva: “Potevamo stupirvi con effetti speciali; ma noi siamo scienza, non fantascienza”. Ho preso a prestito questa frase per trasformarla in un’utile equazione metaforica: Effetti speciali = emotività, reazione, scarico di responsabilità;
Scienza = consapevolezza, ragionamento, responsabilità.
A questo proposito ecco che tornano al-
la mente alcuni miei articoli passati in
questa rubrica: Ma io cosa posso fare? Pilota o passeggero? Distinguersi o
Estinguersi? Ecc.
Tutti noi vorremmo avere il controllo
delle cose, delle persone, delle aziende e della nostra stessa vita, ma siamo
proprio sicuri di averne la giusta conoscenza? L’abilità di trarre conclusioni
per sviluppare opportuni metodi di gestione e diventare punto di riferimento
e guida?
Allora proviamo a vedere come tutto
ciò possa, o no, diventare realtà, ponendoci qualche semplice domanda:
Notiamo qualcosa di non ottimale nell’ambiente, come ci comportiamo?
- Ci consideriamo la causa di tale situazione?
- Iniziamo a sviluppare dei sistemi per
affrontarla? - Se i sistemi adottati non
funzionano, continuiamo a considerarci
la causa della situazione non ottimale?
Operando così, svilupperemo o reperiremo la conoscenza giusta per risolvere
quella situazione.
Insomma, sta solo a noi decidere come porci davanti ai problemi: se saremo causativi, ce ne prenderemo cura e
li gestiremo; se invece saremo reattivi,
e quindi ci lasceremo influenzare dagli
effetti, saranno gli stessi problemi a gestire noi.
Quale sarà la vostra scelta?
Buon lavoro
Giovanni Matera
www.materarredamenti.it
attualità
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
RUBRICA A CURA DI GIUSEPPE PIZZULLI
Giacobbe, il soppiantatore
Com’è noto, Giacobbe, dietro consiglio e
insistenza di sua madre Rebecca, fingendo di essere Esaù si travestì, andò dal padre Isacco e si fece dare la benedizione patriarcale che spettava a suo fratello. Forse
tanti non hanno fatto alcuna riflessione su
questo fatto, ma altri si sono chiesti: perché
Rebecca giunse a una tale decisione contro
Esaù e contro la volontà d’Isacco, mettendo
in atto uno stratagemma e carpire con inganno il diritto di Esaù? Perché Esaù aveva
già fatto due gravi errori, primo: che negligentemente aveva sciupato, barattato, venduto e disprezzato un bene di grande valore: il diritto di primogenitura. (Gn.25,29-34).
Secondo: che spensierato com’era, avventuriero, mondano, senza alcun riguardo alle
cose di Dio, le “promesse” e le aspettative
del futuro, contro la volontà dei genitori, che
erano adoratori del Dio Vivente e vero, sposò due mogli Ittee di chiari costumi idolatri,
che furono causa di enorme dispiacere per
gli anziani genitori. Ora Rebecca stimava di
più Giacobbe che era avveduto, assennato
e uomo responsabile, mentre Isacco aveva
un debole per Esaù, perché gli piaceva la
selvaggina che spesso gli portava. Considerando il comportamento di Esaù, Rebecca pensava: potrà mai questo mio figliuolo snaturato e profano ereditare la preziosa
benedizione, per la quale la nostra progenie
dovrebbe essere innumerevole, secondo la
promessa di Dio fatta ad Abramo, (Gn.15,16) e poi confermata ad Isacco? (Gn.26,2325). Se Isacco aveva perduto un po’ del discernimento, Rebecca no, era molto attenta
acciocché la promessa di Dio non andasse
perduta. Forse a Rebecca gli tornavano alla mente, come un ritornello le parole det-
tele da Dio: “il maggiore servirà il minore”.
(Gn.25,23). Così, come Rebecca udì le parole di Isacco che si apprestava ad impartire la benedizione ad Esaù, (Gn.27,1-5) dopo avergli portato una pietanza di caccia
saporita come piaceva a lui, essa mise in
atto il suo elaborato progetto. Con diligente premura chiamò Giacobbe dicendo: Figlio mio ascoltami, ubbidisci alla mia voce,
fa quello che ti comando, va a prendermi
due capretti e io ne farò una pietanza come piacciono a tuo padre, poi tu andrai fingendo di essere Esaù e lui ti benedirà, così
la benedizione cadrà su di te e non andrà
sprecata. Ma mio fratello è peloso e io…rischio di essere scoperto. Non ti preoccupare, fa come ti dico, al resto ci penso io,
insistètte Rebecca. Così, l’attenta madre,
preparò accuratamente una bella pietanza saporita come suo marito la voleva, fece indossare a Giacobbe i più bei vestiti di
Esaù, lo mimetizzò con pelli morbide di capretto e gli fece portare il cibo a suo padre,
che attendeva da Esaù. Padre mio eccomi,
ti ho portato il tuo cibo preferito. Ora poiché ad Isacco la vista era venuta meno, disse: chi sei tu figlio mio? Sono il tuo figliuolo Esaù, rispose Giacobbe. Avvicinati figlio
mio, voglio vedere se sei proprio tu. Isacco
era un po’ perplesso perché la voce non gli
sembrava di Esaù, ma dopo averlo tastato
e constatato che era peloso, soggiunse:”la
voce è di Giacobbe, ma le mani sono quelle
di Esaù”. Si convinse forse pensando che la
voce aveva subito un mutamento, e gli impartì la speciale benedizione.
Se vi leggerete la narrativa dalla vostra Bibbia, vi accorgerete chè tipo di benedizione
e oracolo profetico pronunziò Isacco. Tutte
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cose che dovevano avere un adempimento
nel futuro di Giacobbe e del popolo d’Israele. Subito dopo, però, giunse Esaù dai campi, ignaro dell’accaduto, e avendo preparato frettolosamente la cacciagione promessa al padre, gliela portò, dicendo: eccomi
padre mio, alzati e mangia il cibo che ti ho
portato acciocché tu mi benedica. All’udire ciò, Isacco trasalì, pensando: come mai,
che succede qua? Chi sei tu? Come chi sei,
sono Esaù, il tuo primogenito. Chi è dunque
colui che mi ha portato la selvaggina? Io ho
mangiato tutto prima che tu venissi e l’ho
benedetto; e benedetto resterà.
Immaginate la rabbia e l’odio di Esaù per
suo fratello. Troppo tardi Esaù si accorse di
aver perduto il diritto di essere il primogenito. Esaù è simbolo di coloro che ambiscono
le benedizioni di Dio, ma senza conformarsi
alle parole del Vangelo. Benedici pure me,
padre mio! Ecco, disse il padre, io l’ho fatto tuo padrone…che potrei fare per te figlio
mio? Ad Esaù non gli restò che un pianto
amaro e un perenne rimpianto, perché le
sue lacrime non servirono a riacquistare i
suoi diritti perduti.
Giacobbe fu costretto a fuggire dallo zio Labano, lontano, perché Esaù era deciso ad
ucciderlo.
Cosa c’insegna questo episodio? Quali lezioni spirituali possiamo trarne? Il consiglio
della divina Parola ci dice: “Che nessuno
sia fornicatore o profano come Esaù, che
per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. Poiché voi sapete che anche
quando più tardi volle eredare la benedizione, fu respinto, perché non trovò luogo a
pentimento, sebbene la richiedesse con lacrime”. (Eb.12,16,17). Ecco perché l’Eterno disse: “Io ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù”.Mal.1,2). Dio illumini ogni lettore e
lettrice a non scadere dalla Grazia di Dio,
ma restare fermo nella fede in Cristo Gesù,
il nostro Salvatore e Redentore, benedetto
in eterno.
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La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
argomenti e commenti
Il circolo Arci ginosino al secondo
appuntamento Congressuale
Il locale circolo Arci, “Il Ponte”, celebra il suo
secondo congresso. Lo ha fatto nella sede
di via Tulipani, convocando i circa cento
soci iscritti, lo scorso 28 gennaio.
Al tavolo della presidenza, il presidente
uscente, Stefano Giove, il vicepresidente, Maurizio Calabrese, l’organizzatore,
Davide Giove, il segretario provinciale
Lorenzo Cazzato, assente il tesoriere
Rosario Calabrese, per ragioni di lavoro che lo impegnano nel nord Italia.
Il socio Franco Pizzulli ha aperto i lavori congressuali dando la parola all’organizzatore Davide Giove (nonchè tesoriere facente funzione in sostituzione di
Rosario Calabrese). Il giovane socio ha
esposto all’assemblea cifre e rendicontazione riguardanti il bilancio consuntivo delle attività del circolo ed illustrato
il piano di bilancio del 2010 che i soci hanno
approvato all’unanimità. Dopo aver assolto a
quest’atto fondamentale, che come ha sottolineato lui stesso «non è un atto formale», è
passato ad illustrare il Documento congressuale, alla base della discussione del Congresso dell’Arci nazionale e dei congressi
dei circoli che in questo anno si celebrano.
Gli spunti forniti dai vari capitoli del Documento hanno spaziato dalle questioni di carattere culturale, sociale e politico che investono il nostro Paese, l’Europa e il mondo
intero, a quelle che investono direttamente
il territorio e, proprio facendo riferimento a
queste ultime, Giove ha sottolineato che all’interno dell’associazione, a livello nazionale, si discute sul modello organizzativo dei
circoli Arci che si sviluppa perseguendo due
tipologie: quella prettamente ricreativa e
quella di carattere culturale. Egli stesso ha
auspicato che essendo quello ginosino un
circolo che guarda ai due aspetti in maniera
paritaria, possa continuare su tale modello
anche in futuro.
Immigrazione, nuove povertà, inclusione sociale, promozione e ricerca culturale sono
stati gli argomenti che hanno arricchito l’intervento.
La parola è passata a Stefano Giove, presidente uscente che non si è limitato ad elencare le varie attività nelle quali i soci del circolo ginosino sono stati impegnati in questi
ultimi quattro anni (attività culturali, di animazione, di promozione sociale, di solidarietà,
ricreative e anche politiche) ma ha rivendicato con una punta di orgoglio che: «l’obiettivo fissato sin dal primo giorno di attività di
questo circolo è stato raggiunto. Vale a dire
che l’idea condivisa di non essere semplici
“intermediari” di eventi culturali ma creatori
ed esportatori, noi stessi, di attività e manifestazioni densi di contenuto lo abbiamo raggiunto! E penso al gruppo di animazione dei
burattini, “Il Flauto magico”; al coro polifonico, “I cantori della tèrre du munachicchie”;
alla compagnia di attori che hanno allestito
la commedia in vernacolo “Non ze schèrze
cu munachicchie” che quest’anno è stata replicata per ben cinque volte, al progetto musicale che ha raggiunto carattere regionale,
“Musikiamoli Tutti”, oltre alle numerose presentazioni di libri, ai progetti realizzati per la
solidarietà (Lo stralisco, per tutti) e al locale appuntamento agostano che vede protagonista il folletto del Meridione: il Munachicchie.»
Insomma una gestione che anche dagli interventi che si sono susseguiti ha ricevuto il
massimo consenso.
Ma i soci che hanno discusso, nel corso della serata, sulle attività che il circolo ha svolto, non hanno mancato di porre l’accento su
questioni di carattere culturale che ancora
necessitano di approfondimento così come
è necessario (stando agli interventi) che dal
circolo venga più chiaro e più visibile l’impegno a favore della immigrazione e dello sfrut-
tamento degli immigrati. Diverse sono state
le proposte fatte e nel corso del 2010 vedremo quali le azioni che ad esse corrisponderanno. Intanto, pare che l’anno sia già iniziato denso di attività: la già avvenuta rappresentazione del gruppo teatrale, a Marina
di Ginosa per gli alunni dell’I. Comprensivo
“Leone” (in mattinata) e per i marinesi (in serata); l’avvio del corso di dècoupage, tenuto dalla socia Sandra Pascale; il Cineforum per sordi che vedrà la prima proiezione al teatro Alcanices nella prima decade di marzo, oltre alle attività di ricerca e messa in opera del coro polifonico e
della compagnia dei burattini.
Le conclusioni dei lavori affidati all’intervento del segretario provinciale Lorenzo Cazzato non hanno potuto che tener
conto degli spunti venuti dalla discussione svoltasi e dai fatti concreti assai apprezzabili (a cominciare dal nuovo tesseramento che vede un sempre crescente
numero di soci rispetto agli anni passati).
Cazzato ha, in conclusione, sottolineato
il rilievo che assume in ambito di intervento
sociale, l’impegno che il circolo ginosino ha
dichiarato di voler portare avanti a favore della integrazione e della inclusione sociale dei
cittadini immigrati.
La serata si è conclusa con la elezione del
comitato direttivo, del comitato dei garanti,
dei revisori dei conti e dei delegati al Congresso provinciale che si terrà il 3 e 4 marzo
prossimo.
Questa la composizione dei nuovi organismi
dirigenti:
Comitato Direttivo: Andreula Bruna, Bozza
Damiana, Calabrese Maurizio, Cardellicchio
Rita, Carrera Adele, Cellamaro Vincenza,
D’Amelio Tina, Furio Vito, Galante Davide,
Giove Davide, Giove Stefano, Latorre Gianna, Lovecchio Dolores, Perrone Rosa, Pizzulli Franco.
Garanti. Caldarulo Vincenzo, Malvani Giuliana, Mele Michele, Pavone Rosa, Pavone Eufemia, Suglia Giuseppe, Zicari Leonardo.
Revisori: D’Angelo Alessandro, Mancini Nicola, Pascale Sandra.
Delegati al congresso: Carrera Adele, Galante Davide, Giove Davide.
La sera del 2 febbraio il Comitato Direttivo
ha eletto il presidente riconfermando nella
carica Stefano Giove e il comitato esecutivo
composto da Maurizio Calabrese (vicepresidente), Davide Giove (organizzatore), Davide Galante (tesoriere), Enza Cellamare e Vito Furio.
AD
attualità
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
I Canti Popolari
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COSA PASSA IN TV?
rubrica a cura di Pierino Perrone Sanremo, tra scoop e polemiche
LA MONTANARA
Il testo e la musica di questa canta vennero scritti nel 1927 dall’alpinista Toni Ortelli
mentre si trovava nella Valle di Lanzo, nel
torinese. Venne cantata per la prima volta
in pubblico a Roma dal coro S.o.s.a.t., primo nome dell’attuale S.a.t. (Società Alpinistica Tridentina), il 7 aprile del 1929 “ad
orecchio”: è infatti del 1930 la stesura definitiva ad opera del maestro del coro, Luigi Pigarelli.
Il testo tratta della leggenda, originaria della valle di Fasse, che narra la storia della principessa Soreghina, la quale, secondo una profezia, doveva dormire in assenza di sole a costo della vita. Un giorno la
fanciulla trovò svenuto e ferito in un campo un valoroso guerriero di nome Occhio
della Notte e ben presto, dopo avergli prestato le cure necessarie, se ne innamorò
d’amore ricambiato. Trascorso diverso
tempo, vissuto in “una capanna cosparsa di fior”, un vecchio amico del guerriero giunse a trovarlo e mentre rievocavano il passato Occhio della Notte
gli confidò di portare ancora nel cuore
la principessa Dolasilla, sua precedente innamorata. Ma Soreghina, incuriosita dal passato per lo più a lei sconosciuto di Occhio della Notte, origliava la
conversazione protrattasi fino a tardi.
Quando l’amico del guerriero se ne andò, questi aprì la porta della stanza da
letto e Soreghina, sul punto di morte, gli
cadde tra le braccia.
Alcuni anni fa, in un concerto della S.a.t.
organizzato dal C.a.i. tenutosi nella Sala Grande del Conservatorio Giuseppe
Verdi di Milano, erano presenti il primo
solista della Montanara e l’autore Ortelli. In una sala gremita ad altissima presenza di giovani qualcuno
chiese all’autore quando
avesse capito che la canta sarebbe diventata famosa; questi rispose che
in una calda notte d’estate a Torino, per respirare
un po’ d’aria fresca si appoggiò al davanzale con
la moglie e sentì passare
alcuni alpini ubriachi che
cantavano la montanara.
Fu allora che disse alla
moglie che quella canta
avrebbe avuto successo.
Testo
Lassù per le montagne
tra boschi e valli d’or
fra l’aspre rupi echeggia
un cantico d’amor.
“La montanara, ohè!”
si sente cantare,
“cantiam la montanara,
e chi non la sà?”.
Là su sui monti dai rivi
d’argento
una capanna cosparsa
di fior
era la piccola, dolce dimora
di Soreghina, la figlia del
sol.
Manca poco al 16 febbraio, data in cui il teatro Ariston ospiterà il festival di Sanremo giunto alla sua
60^ edizione. Come nella migliore delle tradizioni
sanremesi, scoop, polemiche e voci di corridoio animano il conto alla rovescia della prima serata del
concorso canoro per eccellenza. Questa volta a finire sotto i riflettori è stato il cantautore milanese Morgan. A quanto pare Marco Castoldi è stato squalificato dal festival per via di un’intervista rilasciata al
mensile “Max’’ nella quale ha ammesso di utilizzare
sostanze stupefacenti, ma solo come antidepressivi. La dichiarazione ha letteralmente shockato l’opinione pubblica. Gli occhi di tutti i media si sono immediatamente spostati sul cantante, che si è scusato e ha chiarito la situazione direttamente in una
puntata di “Porta a porta’’ a lui dedicata. Stando alle
sue parole Sanremo non gli interesserebbe più per
il momento, nonostante tenesse molto a parteciparvi e a far ascoltare la sua canzone. Tra i big in gara ci sarà anche la coppia Pupo-Emanuele Filiberto
con “Italia amore mio’’. Il pezzo sarebbe stato scritto
dal rampollo di casa Savoia e ultimamente sarebbe
stato addirittura sottoposto a modifiche per non destare ulteriori critiche. Secondo indiscrezioni, il conduttore de “I raccomandati’’ vorrebbe rinunciare all’evento. Pronta la smentita del direttore artistico del
festival, Gianmarco Mazzi, che ha invece garantito
l’esibizione di Pupo. Sul palco dell’Ariston ci doveva essere anche Mariano Apicella, l’interprete napoletano famoso per i suoi duetti col premier Silvio
Berlusconi. Il “no’’ alla manifestazione sarebbe una
conseguenza dei rapporti con il presidente del consiglio. Apicella si è infatti definito vittima di una discriminazione. Paradossalmente ha poi negato tutto in modo ironico, affermando di non aver mai presentato alcuna candidatura a Sanremo. Scandalo
persino per il “non inedito’’ di Nicolas Bonazzi, una
delle 10 nuove proposte. Si dice che la sua “Dirsi
che è normale’’ fosse stata pubblicata già un anno
fa sul suo blog personale. Per quanto riguarda gli
ospiti, Carla Bruni ha declinato l’invito. Ancora non
sono chiari i motivi, ma si è insinuato che la modella francese non abbia gradito la canzone di Simone Cristicchi in cui viene menzionato il suo nome e
quello del consorte Sarkozì. L’ex presidente degli
Stati Uniti, Bill Clinton, potrebbe essere uno tra gli
“special guest’’. Un fiducioso Mazzi ha detto che la
trattativa è in corso ed è molto avanzata. Non resta
che aspettare il 16 febbraio per il galà d’apertura del
60esimo festival della canzone italiana.
A tutti buona visione.
Miki Marchionna
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attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
FIDC Marina di Ginosa:
si parte con l’anno associativo 2010
Il presidente Nicola Moles: «L’assemblea è in costante crescita e abbiamo in programma numerose e nuove
iniziative. Buon 2010 a tutti i cacciatori!»
Il 31 Gennaio, da diversi anni ormai, segna
la fine della stagione venatoria e anche quest’anno abbiamo dato spazio alle considerazioni e ai commenti sull’annata venatoria
appena conclusa e lo abbiamo fatto insieme
al presidente della sezione FIDC di Marina
di Ginosa Nicola Moles.
Il presidente della FIDC marinese, credendo di interpretare il pensiero dei soci o,
per lo meno della maggioranza di loro, ha
espresso un giudizio non del tutto positivo,
ma che lascia trapelare qualche spunto di
positività.
Da sottolineare è la scarsezza di prede,
elemento che alimenta in molti amatori la
decisione di abbandonare lo sport venatorio malgrado la forte passione. Si auspica
quindi in futuro, da parte degli enti preposti,
un incremento dei lanci di selvaggina stanziale, per dare stimolo anche ai tanti che si
avvicinano alla caccia e alla sede FIDC.
Nel nostro colloquio il presidente Moles ha
commentato gli ultimi sviluppi che si sono
verificati in ambito politico sul tema della
caccia.
Ultimamente un emendamento che ha riscosso il voto favorevole del senato, ha la-
sciato un margine maggiore al tempo e alle modalità
con cui svolgere lo sport
venatorio. Secondo questo emendamento, infatti,
si concede la possibilità
di posticipare la chiusura
della stagione venatoria di
20 giorni, ma la novità più
rilevante riguarda i periodi
utili allo svolgimento dell’attività venatoria che, fermo
restando la massima durata complessiva dei cinque mesi, possono
essere programmati in modi differenti da
quelli attuali, durante l’intero arco dell’anno, il tutto, però, delegando la redazione
del calendario venatorio alle regioni che
valuteranno in base alle proprie condizioni
ambientali. Tale provvedimento può giovare agli amatori della caccia che potrebbero
sfruttare parte dei periodi favorevoli che riguardano la migrazione di ritorno di alcune
specie di volatili.
Un altro importante provvedimento è stato
preso in ambito provinciale dall’ATC, che
rispondendo all’esigenza di molti sportivi
della caccia, ha redatto il nuovo piano faunistico pluriennale 2009-2014 in cui, dopo
un attento studio per l’individuazione e la
perimetrazione delle aree destinate a riserva, sono state dichiarate aperte all’accesso
e alla pratica della caccia diverse aree che
sono accuratamente delimitate sulla carta
del territorio provinciale allegata al nuovo
piano.
A chiusura di questa stagione venatoria il
presidente Moles ha fatto un resoconto generale di questo primo anno di attività della
FIDC di Marina di Ginosa, non nascondendo una certa soddisfazione per la capacità
del sodalizio di riuscire ad avvicinare e inglobare nella sua assemblea sempre nuovi
iscritti, forti del clima familiare che la FIDC
marinese riesce a creare nella sua sede sociale.
Il presidente ha aggiunto
anche un breve programma
delle attività che la sezione
marinese della FIDC intende
intraprendere durante il corso dell’anno sociale da poco
aperto, a cominciare da un
appuntamento tanto atteso
dai soci, la cena sociale del
cacciatore, che permette di
riunire tutti gli iscritti e, nel
contesto ricreativo del convivio, rendicontare la stagione passata e sviluppare nuove
idee per il prossimo futuro.
Durante il periodo di chiusura della stagione venatoria il presidente Moles ha tra
i suoi progetti quello di indire dei concorsi
fotografici a tema sulla natura, con particolare predilezione al paesaggio circostante,
e in questa iniziativa, tutta da valutare e
programmare, il presidente intende aprire
un rapporto collaborativo e coinvolgere anche l’Istituto Comprensivo “R.Leone”.
Non mancheranno certamente nel programma annuale le iniziative ricreative
che hanno riscosso tanta approvazione lo
scorso anno e che consente ai cacciatori di
svagarsi in momenti diversi dalla stagione
venatoria e che li vede cimentarsi in gare e
tornei di tiro al piattello e l’idea è quella di
incrementare questo tipo di iniziative.
A conclusione il presidente Moles ha rivolto l’appello ai molti appassionati dello sport
venatorio invitandoli ad aggregarsi al gruppo dei soci della FIDC perché tanti sono i
vantaggi che si riscontrano nell’affiancare
alla mera attività venatoria i vari momenti
e le varie attività promosse dalla sezione
marinese della Federazione Italiana della
Caccia e i servizi da questa offerti ai cacciatori del territorio.
Antonello Lovecchio
attualità
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
A te mio grande
amore…2
Racconto di
Debora Cazzetta e Claudia Perrone
capitolo 2
Il ristorante La Luna
Il ristorante “La Luna” era molto grande con
i tavoli in legno antico lavorato, tovaglie cucite in pizzo e sedie in ferro battuto. Nicole
e Simona si sentivano in paradiso in mezzo
a tanta classe. Fatte le ordinazioni, i quattro
amici iniziarono a parlare. Servirono come
antipasti gamberetti sgusciati in aceto balsamico, crocchette alle patate, arancini di
riso e tortini di melanzane e pesce spada. Il
primo fu una delizia: cavatelli ai frutti di mare; per secondo la spigola con insalata e
per dessert il gelato alla panna e cioccolato
con un goccio di liquore.
E… l’UAAR protesta
Continua l’azione polemica del signor Dino Di Tinco esponente ginosino dell’UAAR
che ci ha inviato una lettera a proposito della cerimonia (che riportiamo in altra parte
del giornale) seguita al restauro e alla copertura della Madonnina posta sulla statale
106. La lettera che di seguito pubblichiamo
è un doveroso atto in rispetto della libertà
di informazione e non ci coinvolge in nessun modo con la polemica che questa lettera alimenta.
Lettera Dino Di Tinco
«A Ginosa continua la marcatura territoriale
della Chiesa. Ora è il turno della madonna
luminosa di Marina di Ginosa .
Un precedente articolo su questo sito riporta che “l’intera collettività” della frazione Marina di Ginosa ha richiesto un restauro della
statua. Richiesta subito accolta dal sinda-
Nicole: -Che delizia!Angelo: -E’uno dei migliori ristoranti di tutta
Monopoli.Francesco vedendo Simona insospettita: Io e Simona ci andiamo a fare un giro!Appena usciti fuori, Simona disse: -E’bello
riaverti vicino, ma perché mi hai lasciata e
ora mi offri la cena insieme a Nicky e Angelo?Francesco: -Ti ho invitata giusto per, devi
sapere che tu non mi piaci e finalmente voglio parlarti della mia decisione!Simona: -Quale decisione?Francesco: -Devi sapere che mi sono messo con Melissa!Simona: -Chi? Quella che sta sempre con
Katia?Francesco:-Si, proprio lei...Simona: -Che cosa? Sai che odio Melissa
e...sei un bastardo!co di Ginosa Montanaro (“grazie”anche al
delegato sindaco Galante), poichè quando
si tratta di iniziative clericali l’intera amministrazione va sull’attenti, a differenza di
altre questioni più importanti (la pessima
raccolta differenziata locale, tra le peggiori
della Puglia...ecc..).
Recentemente si è tenuta la cerimonia di
benedizione, alla presenza delle immancabili autorità civili, dei fedeli e degli alunni di una scuola media, che accompagnati sul posto dalle insegnanti hanno suonato l´Ave Maria (questo per ricordare che la
scuola pubblica è luogo di “catechesi” e
non d´ istruzione).
Naturalmente il luogo in cui vi è la statua
dovrebbe essere pubblico, come sicuramente pubblici saranno stati i soldi usati per il nuovo look della madonnina. A
Ginosa così continua la marcatura territoriale dei clericali nei luoghi pubblici (ricordate la croce luminosa di 8 metri posta
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Simona gli tirò uno schiaffo sulla guancia e
presa Nicole, se ne scappò piangendo. Nicole non capì più niente e finalmente arrivate a
casa, chiese spiegazioni a Simona.
Nicole disse: -Hai perso la testa? Ti rendi
conto di quello che hai fatto? Mi hai rovinato
la serata! Finalmente mi ero fidanzata e tu
mandi tutto all’aria! E...Simona: -Lascia stare...Nicole: -Che cosa? Lascia stare?Simona: -Si, hai idea di cosa stessero complottando? Era solo un piano, Nicky...Nicole: -Eri solo invidiosa che io mi ero innamorata di Angelo!Nicole prese la sua borsa e uscì dall’appartamento di Simona sbattendo con rabbia la
porta. Intanto, dall’altra parte di Monopoli...
Angelo: -Glielo dovevi proprio dire Fra?Francesco: -Non avevo altra scelta, ho dovuto farlo, come al suo solito mi stava facendo
l’interrogatorio!Angelo: -E allora? Io mi sono innamorato!Francesco: -Tu... che cosa? Non stavi facendo per finta?Angelo: -No, quella ragazza era perfetta per
me e tu hai mandato a monte tutto quanto...
Ti odio!E così anch’egli abbandonò la casa del rispettivo amico.
continua
su una collina di Ginosa contestata da noi
dell´UAAR), che in quanto tali appartengono
a tutti e quindi devono rappresentare tutti i
cittadini e non solo i cattolici; ma pare che
questo concetto sia difficile da capire (luogo
pubblico significa che è di tutti e nessuno
può usarlo in via esclusiva). A pensare che
lo scorso giugno, per par condicio l’amministrazione ginosina,tramite l’assessore Di
Canio, propose di realizzare un monumento
per gli atei, cosa parzialmente accettata dall’UAAR (unione atei agnostici razionalisti), la
quale propose un semplice manufatto che
esprimesse la libertà di pensiero (in modo
che tutti i cittadini potessero essere rappresentati). L’assessore a quest’ultima proposta
non ha mai dato risposta, nonostante fu egli
stesso a proporsi…mentre appena chiama
la Chiesa tutti si rendono disponibili…è proprio vero i cittadini cattolici a Ginosa sono di
serie A, gli altri sono di serie B.
Dino Di Tinco (UAAR)
42
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
argomenti
Bollenti Spiriti Camp
Giuseppe Gentile a Canale Giovani Idee Cambiano
la Puglia
5 a Lo Show dei Record
Il piccolo Campione del Mondo ginosino andrà
in diretta su Canale 5
Nella foto: la famiglia Gentile al completo insieme al
sindaco Montanaro in occasione
di una manifestazione sportiva
Finalmente ci siamo. La tanto attesa notizia è arrivata. Il piccolo
campione ginosino, Giuseppe Gentile, 12 anni nei prossimi giorni,
sarà sulle reti Fininvest per partecipare alla nota trasmissione di Canale 5, Lo Show dei Record. Giuseppe Gentile, è stato visionato dai
produttori della trasmissione, e dopo aver visto le prestazioni incredibili del Campione ginosino, hanno dato l’ufficialità ai genitori Papà
Franco e Mamma Anna, per partecipare al Record Mondiale di calci
circolari con una gamba sola sospeso in aria. Papà Franco e Mamma Anna, nei prossimi giorni saranno a Roma insieme a Giuseppe,
per partecipare alle prove della trasmissione.
La data dell’evento straordinario per poter ammirare il Record Mondiale che Giuseppe batterà in diretta su Canale 5, lo sapremo nel
mese di Marzo. Nel congratularci con i genitori e con il piccolo grande “Fenomeno” Giuseppe Gentile, la redazione de “La Goccia” augura di poter raggiungere questo importante traguardo che sicuramente sarà un evento straordinario per tutta Ginosa che vedrà in diretta il
fenomeno ginosino che cercherà di riuscire a battere questo Record
Mondiale su Canale 5, nella nota trasmissione Lo show dei Record.
Gianluca Catucci ([email protected])
“Il petrolio della Puglia sono le idee dei suoi giovani”. Nichi
Vendola il Presidente della Regione Puglia ha scandito queste
parole nel suo intervento alla platea di questa vera e propria
festa delle giovani idee che si è tenuta per due giorni presso
la Fiera del Levante a
Bari: “Bollenti Spiriti”,
“Principi Attivi” http://
bollentispiriti.regione.puglia.it/index.
php?option=com_c
ontent&task=view&i
d=187&Itemid=1300
079
“Laboratori Urbani”
http://bollentispiriti.
regione.puglia.it/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=1300
166
sono diventate parole d’ordine nel linguaggio dei giovani pugliesi. Due giorni straordinari che lanciano il segnale netto di
un cambio di passo reale avvenuto in questi anni per le politiche giovanili, direi che si è accesa la luce in luoghi fino a pochi anni fa totalmente bui. Quello che i ragazzi/e hanno realizzato con i finanziamenti regionali e mostrato in questa fiera
delle giovani idee, permette a chiunque di comprendere di
quali risorse stiamo parlando. Abbiamo visto idee fantastiche
diventate realtà come il guanto per sordo-ciechi, il recupero di
centinaia di immobili pubblici fatiscenti trasformati in laboratori d’arte, musicali e cinematografici, centri multimediali, ostelli
della gioventù, centri per l’integrazione culturale, eccetera.
Tantissimi ragazzi non udenti hanno preso parte all’evento
perché i principali momenti del BS Camp sono stati tradotti in
tempo reale da due bravissime interpreti LIS.
Diversi comuni della provincia di Taranto (Palagiano, Palagianello, Martina Franca, Ginosa, Mottola, S.Marzano, Sava,
Manduria, Laterza) hanno visto i “laboratori urbani” recuperare alla collettività ed alla vita sociale e culturale immobili
pubblici in abbandono. Nel Borgo Antico della città di Taranto
verrà inaugurato “Cantiere Maggese” (Laboratorio musicale
– Internet Point – Caffè Letterario) che offrirà alla Città uno
spazio culturale importantissimo per restituire centralità e interesse al centro storico.
La strada è quella giusta, le Politiche Giovanili continueranno
ad essere al centro della attività Amministrativa della Regione
Puglia e della Provincia di Taranto.
Dott.ssa Catia MARINO’
Assessore Politiche Giovanili della Provincia di Taranto
eventi sportivi
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
43
A.S.D. Agilform prima alle competizioni della
Manifestazione regionale Dance & Dance
Lorenzo Galante, giovane promessa marinese della danza contemporanea trionfa
nelle gare regionali del 24 Gennaio e si candida a partecipare al Festival Nazionale della Danza
Non cessa di sorprenderci con i suoi sempre
nuovi successi la A.S.D. Agilform di Marina di
Ginosa, la realtà storica sportiva della borgata
che, nei suoi 25 anni di attività costante e proficua, ha portato sempre alto il nome di Marina di Ginosa e della sua vocazione sportiva.
Nei mesi scorsi molto ha fatto parlare di sé
lo sport del Karate, disciplina in cui l’A.S.D.
Agilform conferma sempre il suo primato nelle
competizioni di tutti i livelli.
Questa volta maggior risonanza ha avuto
un’altra specialità che da sempre ha avuto
un’attenzione particolare da parte dai titolari e
degli istruttori che operano nelle palestre dell’A.S.D. marinese, la danza contemporanea.
Protagonista dell’ultimo successo che, nell’ambito di una competizione che vedeva
gareggiare le migliori scuole della regione, il
marinese Lorenzo Galante che, il 24 gennaio
scorso ha partecipato alla manifestazione
“Dance &Dance dell’E.N.D.A.S., Festival Regionale della Danza che ha avuto luogo nella
città di Francavilla Fontana.
Lorenzo ha gareggiato nella categoria seniores di Danza Contemporanea come solista
conquistando il 1° Posto e aggiudicandosi
una borsa di studio che gli consentirà di partecipare all’ottava edizione del Festiva Nazionale della Danza “LOBAT LOANO DANZA”
che si terrà nella città di Loano (SV) dal 23 al
28 agosto prossimo.
Abbiamo contattato il giovane ballerino che
da poco ha raggiunto la maggiore età e che
da cinque anni frequenta la palestra dell’A.
S.D. Agilform e poter così, dopo una fase preparatoria che l’ha visto impegnarsi nella disciplina della Ginnastica Artistica, specialità utile
a raggiungere una buona preparazione fisico
atletica e tuttora praticata dal ballerino marinese, negli ultimi tre anni, migliorare le sue capacità tecniche che l’hanno condotto a questa
prima esperienza nella categoria seniores.
«Dopo oltre un mese di intensa e costante preparazione mi sono trovato a gareggiare con i
campioni della regione e, devo essere sincero,
dopo aver assistito all’esibizione delle prime
prestigiose scuole, temevo di non farcela, ma
i risultati hanno sfatato queste mie negative
impressioni» così Lorenzo commenta la sua
gara in cui a prevalere è stato la caparbietà e
l’impegno profuso nella fase preparatoria.
Più che meritata è quindi questa vittoria per
Lorenzo Galante e grande è la soddisfazione
dell’A.S.D. Agilform e di colei che ha creduto
nelle doti della giovane promessa della danza
e l’ha seguito nel suo percorso preparatorio,
parliamo della bravissima insegnante Marika
Tramacere, diplomata presso l’International
Dance Association nella città di Ravenna, sotto la guida del celebre maestro ballerino Steve
La Chanche.
Alla domanda sulle prospettive e sul suo futuro
di atleta della danza Lorenzo risponde: «Intendo continuare a praticare la danza e gareggiare ancora per riprovare le stesse emozioni che
ho provato in quest’ultima gara che ho vinto a
Francavilla. Ma la mia meta più importante è
quella di entrare in una accademia e migliorare sempre più nella mia disciplina.»
Senza dubbio Lorenzo ha le idee chiare sul
suo futuro e questa è un’ottima base per poter parlare di lui come una giovane promessa
della danza destinata a raggiungere livelli davvero importanti.
Antonello Lovecchio
44
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
eventi sportivi
PRIMA CATEGORIA / Pari agrodolce al “Miani” contro la vice-capolista
Ginosa, solo un punto contro il Sammichele
L’undici del tecnico Pizzulli, nonostante una discreta prestazione, non va oltre il pari a reti
bianche, con il rammarico di non aver centrato una vittoria che sarebbe stata meritata.
Il Ginosa ferma sul pari il quotato
Sammichele in un match povero
di emozioni, con i biancazzurri
più intraprendenti ma poco incisivi in fase avanzata. Opaca
prestazione della vice capolista
venuta al “Miani” con l’intento di
portare a casa un punto. Prima
frazione avara di occasioni: l’unico sussulto giunge al 40’ quando Duca si incunea nella difesa
ospite e dal limite lascia partire
una rasoiata velenosa che termina di poco a lato. La ripresa
vede sempre un Ginosa determinato alla ricerca del risultato pieno ed un Sammichele attendista.
L’occasione più nitida per gli uomini di Pizzulli capita all’11’: su
tiro dalla bandierina di Bozza, la
sfera attraversa tutta l’area sfilando a due passi dalla linea di
porta senza che nessuno degli avanti ginosini intervenga per finalizzare in rete. Al
25’ gli ospiti restano in dieci ed i padroni di
casa comprimono i baresi per conquistare
il successo. Al 28’ lo sgusciante Pagone
ci prova dal limite con un sinistro potente
sul quale si interpone Salamida che, sfortunatamente, ribatte la conclusione del
compagno. L’ultimo sussulto giunge al 32’
quando Salamida tenta la conclusione dal
limite con la sfera che sorvola di poco la
traversa.
Tabellino della gara (Ginosa-Sammichele 0-0)
GINOSA: Bellosguardo, Orfino (30’ st Zicari), Ricciardi, Bozza, Pizzolla, Zorico,
Duca, Iacovino (26’ st Lapiscopia), Nuzzi
(18’ st Putignano), Salamida, Pagone. A
disp.: Cimino, D’Attoma, Castellano, Esposito. All. Pizzulli
SAMMICHELE: Matarrese, Valentini, Spinelli
Gianv., Vittore S., Rondinone, Spinelli Gianl.,
Colapietro, Vittore D. (15’
st Pascalicchio G.), Pascalicchio A., De Simini,
Salvati. A disp.: Spinelli
B., Susca, Schettino, Loschiavo, Paparella. All.
Narraccio
ARBITRO: Natilla di Molfetta.
NOTE: Ammoniti Pizzolla, Duca e Pagone (G), Valentini, Spinelli Gianv., Pascalicchio A. e De Simini (S). Espulso al 25’
st De Simini per somma di ammonizioni.
Domenico Ranaldo
(www.asginosa.it)
Ordine dei Giornalisti
ODG PUGLIA ORGANIZZA CORSO
CRONACA GIUDIZIARIA
APRE L’11 FEBBRAIO IL PROCURATORE DI BARI LAUDATI
I delicati rapporti fra cronaca giudiziaria, diritto all’informazione e tutela
della persona generano violenti conflitti che ormai orientano la stessa
agenda politica. Modifiche legislative, interventi disciplinari e cautele
professionali non sembrano in grado di arginare le dilaganti polemiche.
Per approfondire le cause di tale situazione e migliorare la qualità dell’informazione, l’Ordine dei giornalisti della Puglia organizza un corso articolato in quattro incontri.
Si comincia giovedì 11 febbraio alle 17 con un seminario dedicato ai
rapporti tra procure e giornalisti: ‘’La tutela della segretezza dell’inchiesta e il diritto di cronaca’’. Ne parleranno il Procuratore della
Repubblica di Bari, Antonio Laudati, e i sostituti Renato Nitti e Francesca Romana Pirrelli.
Il secondo incontro, venerdì 19 febbraio, e’ dedicato al confronto tra
la normativa europea e quella italiana in riferimento in particolare alla
tutela del giornalista e delle sue fonti. (Marina Castellaneta, ordinario
di Istituzioni e politiche dell’Unione Europea dell’Università di Bari).
Il terzo appuntamento, venerdì 26 febbraio, verterà sugli aspetti tecnici dell’inchiesta, dall’iscrizione nel registro degli indagati alla richiesta di archiviazione o di rinvio a giudizio. (Roberto Rossi, sostituto procuratore Bari).
Infine, il quarto incontro, venerdì 5 marzo, è dedicato alla deontologia e alla tutela della privacy, con particolare riferimento alla pubblicazione di intercettazioni, e ai rischi professionali del giornalista. Ne
parleranno Michele Partipilo, (Gazzetta del Mezzogiorno) componente
dell’Esecutivo nazionale dell’Ordine e l’avvocato Michele Laforgia.
Tutti gli incontri si terranno alle 17 nella sede dell’Ordine dei giornalisti della Puglia a Bari, in strada Palazzo di Città, 5.
Il corso è gratuito. Per iscriversi bisogna mandare una mail a:
[email protected].
LA PRESIDENTE dott.ssa Paola Laforgia
La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010
eventi sportivi
45
PRIMA CATEGORIA / Biancazzurri sconfitti a Brindisi ma convincenti nella prestazione
Ginosa convincente ma sconfitto
dal quotato Appia Brindisi
La compagine ginosina, nella gara mattutina a Brindisi contro il quotato Appia, sfodera una buona prestazione ma torna a casa a mani vuote. Punteggio troppo severo per
il gioco espresso sul campo. Domenica, intanto, arriva al “Miani” il San Vito per uno
scontro-salvezza in cui la vittoria è di vitale importanza.
Netta sconfitta nel punteggio, ma non un paio di occasioni (26’ e 35’) con tiri zulli
sul campo, per il Ginosa che ha saputo dalla distanza di Duca che vedono la ARBITRO: Mancini di Foggia.
tenere testa al più quotato avversario, sfera sorvolare di poco la traversa. Nei RETI: pt 10’ Lonoce; st 16’ e 48’ Pizdisputando una buona prova. Gara minuti di recupero, infine, giunge il 3-0 zolla.
giocata su un terreno in precarie condi- firmato ancora da Pizzolla che riprende NOTE: Ammoniti Bartolomucci e Pizzioni che ha creato non pochi problemi una corta respinta dell’estremo difenso- zolla (A), Orfino, Bozza, Salamida e
ad entrambe le squadre. Prima frazio- re su tiro di Marinosci ed infila nel sac- Pagone (G). Espulso al 35’ pt Zicari (G)
ne poco dinamica a cui ha fatto seguito co. Domenica, intanto, sarà di scena dalla panchina per proteste.
una ripresa più avvincente. Partenza al “Miani” il San Vito per uno scontroDomenico
Ranaldo
Lunedì 8 febbraio 2010 CORRIERE
DEL GIORNO
determinata dei padroni di casa che al salvezza in cui i tre punti non possono
(www.asginosa.it)
10’ passano in vantaggio con Lonoce sfuggire. Il San Vito sopravanza
EGORIA
Laa sfruttare
capolista
4-1bandierina
con l'Andrisani
in classifica i ginosini di tre punti
abile
un vince
tiro dalla
PRIMA CATEGORIA GIRONE B
per schiacciare di testa in rete da po- e pertanto un successo significa
Risultati 20ª giornata
Prossimo Turno 14/02/2010
chi passi. Alla mezzora i biancazzurri aggancio proprio ai brindisini.
Acquaviva
- Carovigno
1-0
Carovigno
- Cellamare
recriminano per un’evidente spallata, Appuntamento al “Miani”, per
Casamassima - Andrisani
Andrisani
- Leporano
1-4
in area, ai danni di Donno lanciato a tutti gli sportivi, alle ore 15 per
Ginosa
- San Vito
Appia Br
- Ginosa
3-0
Gioia
- Castellaneta
Castellaneta - Fragagnano 1-2
rete ma il direttore di gara sorvola sul- sostenere e portare al successo
Cellamare
- Gioia
3-0
Leporano
- Lizzano
l’episodio. Al 40’ sugli sviluppi di un l’undici biancazzurro.
Lizzano
- Paolo VI
1-1
Paolo VI
- Acquaviva
corner, Pizzolla incorna sottomisura Tabellino della gara (Appia
Sammichele - Surbo
6-1
Sammichele - Appia Br
- Casamassima 1-1
San Vito
Surbo
- Fragagnano
trovando la ribattuta sulla linea di un Brindisi-Ginosa 3-0)
ta. I biancorossi pagano il Gli ospiti hanno l'occasione ma non sul campo, per il Gi�difensore
APPIA
BRINDISI:
Vantaggiato,
ginosino.
Nella
ripresa
gli
fatto di aver giocato in nove per chiudere la gara ma da nosa che ha saputo tenere
CLASSIFICCASAA
�uomini
Schena,
Toscano,
TauTOTALE
FUORI
uomini
parteentrano
della ri- più
pochi
passi Carrieri
tira ad- Lonoce,
dibuona
Pizzulli
convinti
testa al più
quotato avverP G V N P GF GS V N P GF GS V N P GF GS
ese (rig.), 40'
presa.
Il primo
tempominuti
fini- dosso
al portiere.
Dopo aver(17’sario,
una buona
st disputando
Truppi), Zongolo
e nei
primi
quindici
mettono
in risano
Leporano
46 20 14 4 2 41 13 8 2 0 23 6 6 2 2 18 7
A., 24' st Rito, sce 0-0 ma con la squadra di sfiorato il gol con Picci ar- prova. Gara giocata su un
(40’fine
stil Quarta),
apprensione
la diverse
retroguardia
brindisina.
Sammichele 41 20 13 2 5 32 16 9 0 1 25 8 4 2 4
7 8
casa che sfiora
volte riva
a tre minuti dalla
terreno inBartolomucci,
precarie condiAppia Br
37 20 9 10 1 27 11 5 5 0 16 4 4 5 1 11 7
Fiume
stnon
Fone, Distani Al
II, 10’
il vantaggio:
di te-piazzato
meritatodalla
pareggioStefanelli,
con No- zioni
che ha(29’
creato
poDonno,unsucolpo
calcio
Fragagnano 37 20 11 4 5 37 24 8 1 1 27 10 3 3 4 10 14
par), De Ro- sta di Riformato non va a vellino su calcio franco
dove chi problemi
ad entrambe
le
Pizzolla.
A disp.:
sinistra, mette un traversone tagliato in tò), Marinosci,
ola), Distani I, bersaglio. Cecere solo dul il portiere ospite ci mette squadre. Partenza determiCasamassima
36 20 9 9 2 35 17 4 5 1 18 8 5 4 1 17 9
All.
Capuareadischetto
che vede
difesa
di casa
rifugiar- Grande, Sozio,
Latagliata E.,
del la
rigore,
serve
del suo.
nata deiCalo.
padroni
di casa
che
Castellaneta 31 20 9 4 7 23 19 7 0 3 12 7 2 4 4 11 12
st Pucci). si
A con
Buttiglione
prende laNel momento
al 10' passano in vantaggio
to
affannoche
in angolo.
Carovigno
27 20 6 9 5 21 20 3 6 1 13 8 3 3 4
8 12
a. All.: Sara- traversa clamorosamente. Il
con
Lonoce abile a sfruttare
Paolo VI
22 20 5 7 8 21 21 5 3 2 15 7 0 4 6
6 14
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GINOSA:
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Cellamare
22 20 6 4 10 24 25 5 1 4 17 8 1 3 6
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GINOSA
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22 20 5 7 8 23 24 4 5 1 14 4 1 2 7
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MARC
ATORI:dal
pt 10' Lonoce;
st 16' e da Pizzolla,
pochi passi. Alla
mezzora
Castellano,
Salamida,
di casa
opera
Pizzolla
che,
San Vito
22 20 4 10 6 17 22 4 4 2 13 11 0 6 4
4 11
t Ronsisvalle),
Il secondo tempo il Ca- 48' Pizzolla.
i biancazzurri recriminano
Pagone,
Donno (45’ st D’Attolimite,
indovina
più APPIA
lontano
al- Va
Lizzano
19 20 5 4 11 31 38 3 3 4 16 14 2 1 7 15 24
25' st Prigiostellenta
rimanel’angolo
in dieci doBRINDISI
n t a g g i a to, per un'evidente spallata, in
Ginosa
19 20 5 4 11 13 34 5 2 3 7 12 0 2 8
6 22
ma),
Esposito
Lapiscola sinistra
dell’incolpevole
A disp.: Franpo due minuti
ma va addi- BellosguarSchena, Lonoce, Toscano,
Taurisano
area, ai(23’
dannist
di Donno
lanAndrisani
18 20 3 9 8 19 36 0 6 4 7 14 3 3 4 12 22
ardi, Nodello.
in vantaggio
in infe- svantaggio,
(17' st Truppi), Zongolo pia),
(40' st Quarciato A
a rete
ma il direttore
di
Petrelli.
disp.:
Larocca,
do. rittura
Nonostante
il doppio
Acquaviva
17 20 4 5 11 8 29 4 2 4 7 14 0 3 7
1 15
riorità numerica. Bonger- ta), Bartolomucci, Stefanelli, Fiume gara sorvola sull'episodio. Al
Zicari. di
All.unPizrendono
in Russo,
Molfetta i biancazzurri
mino raccogliesiun
colpo di pericolosi
(29' st Fontò), Marinosci,
Pizzolla. AMancino,
Surbo
15 20 3 6 11 17 40 3 4 3 11 13 0 2 8
6 27
40' sugli sviluppi
cor-
SPORT
eporano non perdona
gagnano, colpo playoff
De Robertis
Distani I per
ce il derby
i e prosesolitaria al
a per 4-1
n il rigore
rma e oridi Distani
oro. Al 20'
di Fanuli
ronto alla
Andrisani
asione per
Giuseppe
e Latagliaeta il rigoaccante si
tacco di Cecere e solo davanti al portiere a Signorile
realizza. Nell'esultare il goleador rivolge dei gesti poco
apprezzabili verso la tifoseria del Fragnagnano e l'arbitro lo caccia fuori dal rettangolo di gioco. Il Castellaneta rimane in nove pagando dazio con il passare
dei minuti. Infatti il Fragagnano segna con un'autorete di Piccirilli. I biancoverdi
aumentano la pressione e
Pellegrino prende un palo:
la difesa castellanetana non
riesce a rinviare concedendo la ribattuta allo stesso
Pellegrino che sigla la vittoria finale.
disp.: Grande, Sozio, Calo. All. Caputo
GINOSA Bellosguardo, Orfino (5’ st
Duca), Ricciardi, Bozza, Castellano,
Pizzolla, Salamida, Pagone, Donno
(45’ st D'Attoma), Esposito (23' st Lapiscopia), Petrelli. A disp.: Larocca,
Russo, Mancino, Zicari. All. Pizzulli
ARBITRO: Mancini di Foggia.
NOTE: Espulso al 35' pt Zicari (G)
dalla panchina per proteste.
� BRINDISI (D. Ran) - Netta sconfitta nel punteggio,
ner, Pizzolla incorna sottomisura trovando la ribattuta
sulla linea di un difensore
ginosino. Nella ripresa gli
uomini di Pizzulli entrano
più convinti e nei primi
quindici minuti mettono in
apprensione la retroguardia
brindisina. Al 10' Donno, su
calcio piazzato dalla sinistra, mette un traversone tagliato in area che vede la difesa di casa rifugiarsi con af-
fanno in angolo. Nel momento migliore degli ospiti,
giunge come una doccia
fredda il raddoppio dei padroni di casa ad opera di Pizzolla che, dal limite, indovina l'angolo più lontano alla
sinistra dell'incolpevole
Bellosguardo. Nonostante il
doppio svantaggio, i biancazzurri si rendono perico-
losi in un paio di occasioni
(26' e 35') con tiri dalla distanza di Duca che vedono
la sfera sorvolare di poco la
traversa. Nei minuti di recupero, infine, giunge il 3-0
firmato ancora da Pizzolla
che riprende una corta respinta dell'estremo difensore su tiro di Marinosci ed infila nel sacco.
SECONDA CATEGORIA Sconfitte di misura a Latiano e Noci. Buon punto del Laterza a Grotte
Palagiano e Mottola, quanta sfortuna
46
attualità
La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010
L’Associazione Ciclistica Marinese inaugura il nuovo anno sociale
I ciclisti di Marina di Ginosa sono già al lavoro per l’organizzazione della Festa delle Due Ruote
e il tradizionale pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo giunto ormai alla quinta edizione
Un nuovo anno sociale si apre per i ciclisti
marinesi che, nei giorni scorsi, si sono riuniti presso la loro sede ubicata al secondo
piano del Palazzone di Piazza Indipendenza per redigere un bilancio completo
dell’anno sociale appena trascorso e
stilare un nuovo programma organico
per l’anno appena cominciato.
Il bilancio 2009 presenta numerosi
punti di positività, uno tra i tanti l’incremento dell’assemblea con l’arrivo
di ben 6 new entry.
Si tratta di un sestetto abbastanza
eterogeneo sia per quanto concerne l’età dei nuovi associati sia per
l’”anzianità” maturata nella pratica
dello sport delle due ruote. La maggior parte di loro hanno un’età che si
aggira intorno alla trentina, ma non
tutti vantano la stessa lunga esperienza in questo particolare sport del
neoiscritto Prof. Vincenzo Calabrese,
il dirigente dell’Istituto Complessivo
“R. Leone” che da diversi anni percorre in
bicicletta le strade del territorio circostante
la nostra Marina di Ginosa. Da quest’anno
avrà qualche occasione in più per sperimentare i vantaggi di appartenere ad un
sodalizio così ben organizzato e pieno di
propositi e iniziative come l’Associazione
Ciclistica Marinese.
Lo stesso vale anche per gli altri nuovi soci,
alcuni dei quali ancora nelle prime fasi di
attività sportiva, che hanno deciso di aderire all’A.C.M. dopo un preliminare periodo di
test del nuovo sport, periodo in cui sono stati
affiancati dai veterani dell’associazione che
sicuramente hanno saputo ben trasmettere
le prime nozioni tecniche che sono risultate
essere un input positivo per intraprendere il
nuovo sport e entrare in un contesto associativo di patiti delle due ruote.
Come spiega il segretario Rino Punzi quello
della bicicletta è uno sport individuale e ciascun iscritto svolge spesso individualmente
gli allenamenti e le escursioni, ma la associazione si ritrova e si riconosce nel gruppo
compatto che ha scelto la domenica come
giorno ideale per svolgere insieme l’attività
sportiva, indossando la divisa ufficiale.
Tra gli associati, al momento, non vi sono
aspiranti a competizioni di tipo agonistico,
non vi è ancora la mentalità, anche perché
l’associazione trova un suo senso nel promuovere lo sport delle due ruote nel con-
testo sociale in cui è inserita, interagendo con i cittadini così come con altri enti,
associazioni e istituzioni, per diffondere la
cultura di uno sport a stretto contatto con
l’ambiente e la natura.
L’A.C.M. ha in programma per il 2010 la
realizzazione di una nuova divisa che sarà
indossata durante i vari momenti che vedranno i ciclisti marinesi impegnati nel sociale o nelle consuete attività che costituiscono la parte fissa del programma di ogni
anno, la Festa delle Due Ruote e il Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo.
L’associazione ha predisposto anche un
consulto medico per una vista cardiologia
al fine di monitorare lo stato di salute dei
soci e, da quest’anno, un nuovo tesserino
che conterrà, oltre ai dati personali dell’associato, il suo gruppo sanguigno, provvedimento cautelativo di evidente utilità.
Anche per il 2010 è stata confermata l’adesione dell’A.C.M. all’oratorio parrocchiale
con il rinnovo della copertura assicurativa
e della tessera A.N.S.P.I.
Il presidente Nino Panetta ha annunciato
l’avvio della macchina organizzativa per la
festa delle Due Ruote- Benvenuta Primavera che avrà luogo nelle giornate del 10
e 17 aprile.
La prima tappa consisterà nuovamente
con la presentazione di uno stage rivolto
ai ragazzi dell’I.C. “R.Leone” curato ancora
quest’anno dall’ing. Vito Goffredo, ma che avrà come tema
il prezioso bene dell’Acqua, la
sua tutela e tutte le tematiche
ad essa connesse. Lo stage si
svilupperà in tre presentazioni
data la numerosità degli alunni
e per l’occasione, così come lo
scorso anno, sarà organizzato
un concorso sul tema.
La seconda tappa comincerà
la mattina del 17 Aprile con la
ciclo - passeggiata per le vie
principali della borgata e terminerà in serata con la cerimonia
in Piazza san Pio che vedrà la
premiazione dei ragazzi e la
degustazione di prodotti della
locale gastronomia.
E’ confermato anche il pellegrinaggio “In bici
da San Pio” che coinvolge ogni anno anche
molti marinesi più o meno devoti al Santo e
che si svolgerà nell’ultima parte della stagione primaverile.
Si tratta del quinto anno consecutivo che il
gruppo intraprende questa impresa che è sì
un iniziativa sportiva, ma che è anche una
profonda testimonianza di fede e per l’occasione è negli intenti degli associati solennizzare l’evento curandone maggiormente
l’organizzazione.
Per la stagione estiva la A.C.M. rinnoverà
l’attività già sperimentata negli anni passati,
di aggregazione per i villeggianti, amatori
delle due ruote, che intendono esplorare il
territorio in bicicletta, attività questa che sarà opportunamente pianificata e resa pubblica.
Per la realizzazione della nuova divisa la
A.C.M. rivolge un invito a tutti coloro che intendono sponsorizzare l’iniziativa, l’associazione è disponibile presso la propria sede il
lunedì e il giovedì e offrendo la possibilità di
divulgare il logo della propria azienda che
campeggerà sulla nuova tenuta sportiva per
i prossimi due anni e usufruire di una proficua opportunità pubblicitaria.
Antonello Lovecchio