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COSTRUZIONI LOCANTORE GIANDOMENICO APPARTAMENTI INDIPENDENTI A VENDERE Tel. 099.829.22.24 1,30 foto: Erasmo Mazzone PUBBLICATO DALLA COOP. PRO.GE.CO. - GINOSA (TA) - SABATO 13 FEBBRAIO 2010 - ANNO IXX - n° 3 - Via del Vascello, 28 - GINOSA (TA) www.costruzionilg.it ROBERTO GALLI ASSICURAZIONI GINOSA - V.le M. D'Ungheria, 71 - Tel. 099.8292544 - Fax 099.8291669 - Cell. 393.9936700 - e.mail: [email protected] La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 Sommario La Goccia n. 3 - 13 febbraio 2010 Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana La Goccia REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE N. 430/92 DEL 15 MAGGIO 1992 Registro Nazionale della Stampa n. 10084 PROPRIETÀ PRO.GE.CO. SOC. COOP. A R.L. VIA SAVOIA, 1 – GINOSA DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO GIOVE DIREZIONE: GIULIO PINTO ADELE CARRERA COMITATO DI REDAZIONE MARIA C. BONELLI ROSAMARIA BUSTO ERASMO MAZZONE PALMA MARTINO DOMENICO RANALDO HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: GIUSEPPE CARRERA MARIO D’ALCONZO ROBERTO MUSCOLINO GIUSEPPE PIZZULLI DON FRANCO CONTE GIANLUCA CATUCCI DAVIDE GIOVE FRANCO ROMANO ANTONELLO LOVECCHIO PIETRO PERRONE GIORGIO MOREA LUCA CALABRESE VIOLA LAVERMICOCCA PAOLO COSTANTINO GIOVANNI MATERA MIKI MARCHIONNA CAZZETTA/PERRONE FEDERICO LUISI VINCENZO CANTORE CARMELO CANDIA MARILENA SURDO CATERINA LATTARULO DINO DI TINCO CATIA MARINO’ ANLO VITO FURIO FOTO: ERASMO MAZZONE AMMINISTRAZIONE VITO CONTE IMPAGINAZIONE E GRAFICA: STEFANO GIOVE MAURIZIO FALIVENE STAMPA FALIGRAPH Considerazioni ginosine… di Pierino Perrone pag. 31 Perché il voto… di Stefano Giove pagg. 4/5 È scontro… di Pardo-Galeota pag. 5 La Poli Bortone… di Stefano Giove pag. 6 Le favole di grim di Grim pag. 7 Versus di From di From pag. 7 È la Madonnina… di Ufficio Stampa Ginosa pag. 17 Abbandonati… di Antonello Lovecchio pag. 18 Oltre la pillola… di Rosamaria Busto pag. 19 Daniela Dian… di Stefano Giove pagg. 20/21 Sull’acqua… di Paolo Costantino pag. 21 Notizie flash… Caffè Italiano… pagg. 8/9 pag. 22 Le caricature di… Premio Bontà… di Giulio Pinto di Giorgio Morea pag. 9 di Luca Calabrese di Luca Calabrese pag. 24 Intervista Palmitesta… Il Libre… pagg. 10/11 Cortometragginosa… di Anlo pag. 25 di Stefano Giove Passio Christi… di Vincenzo Cantore pag. 26 pag. 11 Dalla Sicilia… di Vincenzo Cantore Storia Facendo ... di Caterina Lattarulo pag. 12 Andiamo al cinema di Miki Marchionna pag. 12 di Viola Lavermicocca Home Page… di Mario D’Alconzo pag. 14 di Giuseppe Pizzulli pag. 35 Il circolo ARCI... di A D pag. 36 I Canti... di Pierino Perrone pag. 37 Cosa passa la TV di Miki Marchionna pag. 37 FIDC… di Antonello Lovecchio pag. 38 Racconto… di Cazzetta-Perrone pag. 41 UAAR di Dino Di Tinco pag. 41 Giuseppe Gentile… di Gianluca Catucci pag. 42 Bollenti Spiriti… Agilform… di Viola Lavermicocca pag. 27 Da 25 anni … Noi e il Fisco… Giacobbe... Il piacere di leggere… Domande e... di Paolo Costantino pag. 14 di Giovanni Matera pag. 32 di Catia Marinò pag. 42 Anziani … di C I S pag. 13 Ricerca e... pag. 27 di Don Franco Conte pag. 28 di Roberto Muscolino pag. 29 Viaggio nel… di Luca Calabrese pag. 30 3 46 di Antonello Lovecchio pag. 43 Ginosa solo un punto... di Domenico Ranaldo. pag. 44 Ginosa convincente… di Domenico Ranaldo pag. 45 Ciclistica… di Antonello Lovecchio pag. 46 Questo numero de La Goccia è stato chiuso alle ore 18.00 del 10 febbraio 2010 4 l’editoriale La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 Perché il voto... …Il nucleare, per esempio! di Stefano Giove “Interpretando i sentimenti più veri degli uomini e delle donne della Puglia, il consiglio regionale esprime il proprio no, fermo e determinato, a qualunque ipotesi di installare nella nostra regione una centrale nucleare o un sito per lo smaltimento delle scorie radioattive”. Con questo ordine del giorno, proposto dal gruppo Consiliare del PD Pugliese e approvato dall’intero Consiglio (con il centro destra che aveva abbandonato l’aula per protesta), nel maggio 2009, la Puglia ha chiuso le porte ad ogni possibilità di far realizzare nella nostra regione, e precisamente nel Salento, una centrale nucleare. In questi giorni si è ritornati a parlare di Energia Nucleare e lo si è fatto in quanto il ministro pugliese Raffaele Fitto ha proposto e fatto approvare dal Consiglio dei Ministri il ricorso al Consiglio di Stato contro le leggi regionali di Puglia, Basilicata e Campania che vietano la dislocazione, sui rispettivi territori, di centrali elettriche a energia nucleare. “Lo Stato non può rinunciare ad alcune prerogative che gli appartengono”; questa la tesi a sostegno del ricorso. Secondo gli esponenti del centro destra pugliese, il ricorso, serve soltanto a stabilire questo principio e basta. Di opinione diversa, gli altri. Eppure, la storia del nucleare in Puglia è una storia antica, che ci porta indietro nel tempo e precisamente, negli anni ottanta del secolo scorso, ad Avetrana. Fu all’inizio di quegli anni che nella nostra provincia si animò un dibattito molto forte sull’uso dell’energia nucleare in quanto proprio nel nostro territorio bisognava individuare il sito per una centrale. Pochi ricordano che tra le aree sottoposte a valutazione vi era anche Ginosa e precisamente la zona nei pressi del bivio di Rossetti. All’epoca ero segretario del Pci e nel nostro partito si aprì, immediatamente, una discussione. Se la memoria non mi inganna, tutto il partito si schierò immediatamente contro l’ubicazione in questo territorio di una centrale dando questa motivazione: la vocazione turistica di Marina di Ginosa non consente insediamenti industriali di quel tipo. Ricordo anche che io e Felice Bitetti fummo tra i più impegnati e battaglieri esponenti del Pci a respingere ogni “pressione” (che ci veniva dall’alto) fatta affinché si evitasse di prendere posizione su questa questione. Alla fine la scelta del sito avvenne e ricadde su Avetrana. Basterebbe rileggersi le cronache di quegli anni per capire in quale modo i cittadini di Avetrana (e non solo) reagirono. Una battaglia di popolo che venne capeggiata dal sindaco democristiano dell’epoca. Già allora la Puglia diceva no al nucleare! Andando indietro con la memoria ricordo che l’8 e il 9 novembre 1987 in Italia si votò su tre quesiti referendari che così recitavano: 1) Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti? 2) Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone? 3) Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all’estero? Al referendum parteciparono al voto il 65,1% degli aventi diritto e i risultati furono i seguenti: 1) Si: voti 20.984.110 80,6% – No: voti 3.818.447 19,4% 2) Si: voti 20.618.624 79,7% – No: voto 5.247.887 20,03% 3) Si: voti 18.795.852 71,9% – No: voti 7.361.666 28,1% Credo che quel risultato elettorale non debba lasciare dubbi ad alcuno. Gli italiani si sono espressi sul nucleare ventitre anni fa e per modificare quel voto, Pubblicità Concessionario esclusivo per la pubblicità FALIGRAPH Viale Jonio, 385 74025 Marina di Ginosa (Ta) Tel e Fax 099.8277553 e-mail: [email protected] Arretrati (costo � 2,50) I numeri arretrati si richiedono in edicola Per inviare e-mail a “La Goccia” [email protected] Per inviare lettere a “La Goccia” Le lettere al giornale vanno inviate presso: La Goccia Via Tulipani, 9 74013 Ginosa (TA) indirizzo di posta elettronica: [email protected] La Goccia on line arcipikkia.it Tel. 099.8294879 - 099.8294550 Cell. 368.3561703 - 330.624347 sarebbe quantomeno opportuno che i cittadini potessero esprimere la loro volontà attraverso l’esercizio del voto. A cosa si oppone quindi Fitto e il governo Berlusconi? Alle leggi regionali di tre regioni o alla scelta del popolo italiano fatta nel 1987? Mi sembra sciocco fare ricorso contro leggi che, in definitiva, stanno sottolineando una volontà popolare sancita con il voto. Se questo ragionamento ha un suo fondamento, si capisce meglio il significato del ricorso. Esso nasce da una teoria sostenuta da qualcuno, secondo cui il voto referendario del 1987 fu condizionato dalla vicenda di Cernobyl avvenuta l’anno prima. La tesi è questa: «Il voto fu condizionato da una scelta emotiva e per questo non rispecchia più la volontà degli italiani». È questo ciò che si vuole affermare attraverso il ricorso? Allora avete il dovere morale di dimostrarlo! Perché quel dato può essere cancellato solo con un pronunciamento popolare, ovvero da un nuovo referendum. Vorrei ricordare al ministro Fitto e al Governo Berlusconi che, sempre a proposito di nucleare, non devono dimenticare quello che avvenne nel 2006 a pochi chilometri da Ginosa, precisamente a Scanzano Jo- cronaca Perché… dove si intendeva realizzare un deposito nazionale di scorie radioattive. Non deve dimenticare Fitto e il governo Berlusconi le lotte che migliaia di pugliesi e lucani hanno sostenuto per scongiurare quel pericolo. Chissà perchè ritroviamo sempre il nome del presidente del consiglio Berlusconi e quello del ministro Scaiola ogni qual volta si parla di nucleare. Nei giorni scorsi La Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato una foto con i probabili siti di Puglia e Basilicata. Foto che io ripropongo ai nostri lettori. Non mi pare che si possa fare finta di niente. Il tentativo di realizzare delle centrali nucleari qui in queste zone è un fatto concreto che non può essere sottovalutato. Credo che il tema del nucleare debba essere al centro del dibattito della campagna elettorale che in Puglia e in Basilicata si sta avviando in questi giorni. Il voto dei pugliesi e dei lucani deve anche comprendere un giudizio su questo argomento, ne va del futuro delle due regioni. Il tema del nucleare richiama alla mente anche altre questioni legate alla tutela della salute dei cittadini e mi riferisco al tema ambientale e in ragione di questo mi vengono in mente le questioni legate a Riva e alla legge antidiossina approvata dalla Regione Puglia. I candidati presidenti e i candidati al consiglio regionale devono dirci come la pensano in merito a queste questioni. La democrazia è poter scegliere chi deve governare, e per poterlo fare bisogna sapere quello che intendono realizzare coloro i quali si propongono in questo ruolo. Molto spesso si evita di farlo e si dà in pasto all’opinione pubblica solo il gossip. Dobbiamo discernere il grano dall’oglio, dice un vecchio proverbio. Nel nostro caso, per poter capire perché e per chi dobbiamo votare, dobbiamo pretendere che si discuta dei fatti e non delle chiacchiere. Stefano Giove La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 5 Augusto Pardo - Teresa Galeota: è scontro per la ex ss 580 Prosegue la farsa della manutenzione sulla ex s.s.580 Con rammarico sono costretto a ritornare sulla questione ex s.s. 580 perché su quella strada si sta facendo di tutto, tranne che una seria manutenzione. Da mesi ormai vediamo su di essa la presenza in pianta stabile di personale della società “Isola Verde”, ma il rapporto tempo-risultati è davvero deludente. Le cunette in cemento, che interessano quasi l’intera lunghezza della strada, sono intasate da terriccio, erbacce e rovi che, in alcuni tratti, raggiungono addirittura i due metri di altezza; la pulizia finora realizzata, dopo mesi e mesi di lavori, riguarda soltanto alcune centinaia di metri di cunette di terra; vi sono vistose buche nell’asfalto che non si provvede a ricolmare; la segnaletica orizzontale è stata tracciata con macchina e personale appartenenti a ditte private, con somma mortificazione del personale più che qualificato di “Isola Verde” la quale, tra l’altro, possiede una propria macchina per tali operazioni; ed altrettanto dicasi per i radi rappezzi del manto stradale, anch’essi affidati ad esterni: perché la Provincia, mentre sbandiera come proprio orgoglio “Isola Verde”, poi la accantona per affidare a ditte esterne tali attività? Come mai negli ultimi mesi sono comparse su tutte le strade provinciali ditte esterne per effettuare lavori di segnaletica orizzontale e verticale? Perché si mandano le squadre di “Isola Verde” ad intralciare il traffico, visto che poi i lavori non sono svolti dalle stesse? Ma quanto sta costando all’Ente tutto questo movimento? E di chi è la responsabilità di tutto ciò? C‘entrerà, forse, l’incalzare della campagna elettorale? Augusto Pardo Vice capogruppo PDL ++++ GINOSA - LAVORI SULLA S.P. 580 Leggendo alcune note stampa prodotte da consiglieri provinciali di minoranza ci si domanda: quali competenze tecniche possiede chi accusa Isola Verde di non effettuare una buona manutenzione ordinaria? Qualora fosse vero ciò che lamenta la minoranza la domanda da porsi sarebbe: se è vera que- sta imperizia perché non si ricorre nei luoghi deputati ma lo si fa, demagogicamente, sulla stampa? I cittadini, più profondi di quel che si potrebbe credere, capiscono i veri intenti che muovono certe uscite pubbliche in merito a lavori fatti per la comunità: siamo in campagna elettorale e l’aria frizzante accende gli animi, ma, alla fine cosa resta? Restano le opere. Allora quale è il problema che gira intorno a queste operazioni di manutenzione? Forse che vengono realizzate a pochi mesi dal mio insediamento come vicepresidente al Consiglio Provinciale? Inoltre non è da buoni amministratori criticare i lavori realizzati da Isola Verde poiché è stata realizzata tutta la manutenzione ordinaria con modalità e tecniche già stabilite dall’Ente dimostrando un interesse per il cittadino e per la sua sicurezza costanti nella politica di questa amministrazione. La ex SS 580 è un’arteria di importante comunicazione da e per la SP 106, che ha vissuto momenti di oggettiva difficoltà: prima di competenza dell’ANAS, con importanti contenziosi ancora in atto, passata poi tra le competenze della Provincia che ha preso in gestione la strada con le sue problematiche strutturali che ad oggi non permettono di apprezzare l’esecuzione della manutenzione ordinaria. Il consigliere di minoranza continua a domandare come mai “.. la Provincia affida a ditte esterne tali attività” ignorando, o facendone finta, che superato il limite di risorse mensili assegnate a Isola Verde bisogna passare necessariamente all’affidamento esterno e quindi, dal momento che alcuni lavori sono effettivamente realizzati da operatori di Isola Verde, ed altri sono affidati a ditte esterne per una questione di costi, è giustificata questa presenza mista, presenza che non è mai “di intralcio”, come lamentato dal consigliere, ma sempre “in sicurezza” con gli appositi segnali che annunciano ai conducenti la presenza di operatori sulla carreggiata. Si spera di superare la mentalità della “lotta elettorale” che come una nebbia acceca e non lascia la lucidità che serve per giudicare con onestà intellettuale le opere pubbliche. Vice Presidente del Consiglio Marta Teresita Galeota 6 cronaca La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 La Poli Bortone a Ginosa Al via la campagna elettorale con il toto candidati Sono solo una manciata di ore quelle che ci dividono dall’ultimo atto di questa legislatura regionale, e già tutto il mondo politico è proiettato in quella che è la fase più delicata di tutta la campagna elettorale: la composizione delle liste. Proprio in questa fase si consumano gli intrighi più terribili e quelli che fino al giorno prima sono stati fraterni combattenti per la stessa causa, all’improvviso diventano concorrenti spietati. La fase di composizione delle liste è quella che determina, in buona sostanza, gran parte delle possibilità di elezione. Proprio questa prospettiva scatena il cannibalismo politico all’interno dello stesso partito. Cerchiamo, allora di fare il punto della situazione attuale, circa le possibili candidature nel collegio provinciale di Taranto per i rispettivi partiti. I Consiglieri regionali tarantini uscenti sono: Mineo, Costantino, Pelillo, Pentassuglia, Borraccino per la maggioranza di centro sinistra; Lospinuso, Tgliente, Salinari, Chiarelli, Scalera per la minoranza di centro destra. Hanno già dichiarato la loro rinuncia a ricandidarsi il vicepresidente del consiglio regionale Luciano Mineo e il Consigliere del PdL Tagliente. Alla luce di queste rinunce, proviamo a vedere qual è la situazione al momento in cui scrivo questo articolo. Il Partito Democratico, riproporrà tre consiglieri uscenti: Costantino, Pelillo, Pentassuglia. A loro sicuramente si affiancherà l’ex segretario regionale dei Ds e attuale vicesegretario regionale Mazzarano, il consigliere provinciale Luigi Conte, Anna Rita Lemma, probabile è anche la candidatura di Rocco Loreto. Questi i nomi più noti che circolano. Se saranno confermate queste candidature, la lotta per essere eletti si fa molto dura in quanto i posti disponibili per il Pd non dovrebbero superare il numero di 3 (al massimo 4). Insomma una lotta che rischia di lasciare a piedi nomi dal passato illustre e che qualche rischio lo fanno correre anche a Mazzarano che, in caso di mancata elezione, rischia di perdere anche la possibilità di divenire segretario regionale, vista la contemporanea candidatura di Blasi nel collegio di Lecce. L’Italia dei Valori ha pronti un paio di candidature abbastanza radicate nel territorio a cominciare dall’ex segretario provinciale del Pdci Colaninno. Fra i candidati dell’IdV anche il ginosino Piero Palmitesta, che conta di raccogliere i consensi necessari per approdare in via Capruzzi puntando sulla sua preparazione e sulla vera novità politica che rappresenta. Interessanti sono anche le voci di candidature per la lista di SeL.: Gentile, Borraccino, il vicesinda- co di Taranto, Cervellera. A questa lista bisogna aggiungere quella unitaria dei Comunisti e quella del Presidente Vendola. Per quanto riguarda il centro destra la situazione è altrettanto tesa. Riconfermati gli uscenti Lospinuso, Chiarelli e Salinari, scaldano i motori altri protagonisti a cominciare dal primo cittadino di Laterza, Giuseppe Cristella che sabato scorso si è dimesso dalla sindaco per poter partecipare alla contesa. Al sindaco di Laterza bisogna affiancare Sala, Maria Francavilla, il mottolese Lattarulo, il castellanetano Gugliotti, senza dimenticare i nomi di spicco della zona orientale della nostra provincia. Anche nel caso del PdL le possibilità di elezione si riducono a 3 unità e se consideriamo i pretendenti, si capisce bene cosa significa questa lotta intestina. Al PdL bisogna aggiungere la lista de “La Puglia prima di tutto” che potrebbe riservare delle sorprese a cominciare dal nome Cito che a Taranto rappresenta un sostanzioso pacchetto elettorale. Un posto in consiglio regionale questa lista potrebbe conquistarlo e, chissà, che non sia proprio quello dell’ex sindaco di Taranto. Il terzo Polo, quello capeggiato da Adriana Poli Bortone, vede in UDC e Io Sud le due liste di maggiore rappresentanza. Proprio l’UDC ha nelle sue file il consigliere regionale uscente, Scalera. A meno di clamorose sorprese (voci parlano di cambi di casacca all’ultimo momento), Scalera dovrebbe capeggiare la lista dell’UDC in terra ionica che dovrebbe avere la presenza del nostro concittadino Pietro Zanelli, dell’ex sindaco di Massafra Cofano. Tanto per segnalare i nomi più importanti. Io Sud dovrebbe avere come candidato di punta Tarantino già presidente del Consiglio provinciale. Proprio Io Sud sarà il primo partito ad aprire la campagna elettorale a Ginosa e lo farà sabato 13 febbraio al teatro Alcanices con la candidata alla presidenza della Regione Puglia, senatrice Adriana Poli Bortone. Siamo oramai nel vivo della contesa e si preannuncia una campagna elettorale ricca di colpi di scena. Intanto, dopo le primarie e la straordinaria vittoria di Vendola, la Puglia è divenuta un laboratorio nazionale al quale guardano tutti con attenzione. Secondo la mia modesta opinione, già questo è un grande successo. Una volta tanto, una regione del Sud Italia sale alla ribalta per fatti positivi e non per aspetti negativi. È il segno dei tempi.SG Benvenuto Nicola Lo scorso 1 febbraio, presso l’ospedale di Acqua delle Fonti, è nato Nicola Cassano. La Redazione de La Goccia formula, al piccolo Nicola, il più affettuoso benvenuto e rivolge gli auguri più calorosi a mamma Angela e papà Giacomo, alle sorelline Giuliana, Elisabetta e Giorgia e ai nonni Nicola e Irene Cassano, Peppino e Tina Zicari. scherzi a parte VERSUS Pam-pam di from Doppietta tutto l’anno, sia cacciata l’ala itinerante: brutale destino di migrante. Apparenze Ostentata omosessualità per il prelato esclude eucaristia: se elude sagrestia, non è peccato. Api Ricreazione infinita, pidì-uscita rutelliana: questione di capi, e d’Api regina. Domino Le primarie necessarie, la mossa Palese e la riscossa meridiana dell’Adriana leccese. La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 7 Le favole di Grim Destra, manca e centrini C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo che, oltre a mostrare una trepidante attesa per l’imminente primavera, trepidava per lo scontro, anche quello imminente, che lì si preparava per la conquista dello scranno alla corte del Gran Tavoliere. Erano ancora assai gelidi i giorni e i tepori della bella stagione sembravano ancora di là da venire tuttavia il tempo incalzava e, al villaggio, v’era già un certo affanno nei preparativi delle truppe che avrebbero sostenuto lo scontro. Di qua quelli di manca, di là quelli di destra, nel mezzo i centrini (detti così non perché fatti di pizzi e merletti ma perché assai piccolini!). I capi condottieri che avrebbero guidato le truppe nella bionda piana del Tavoliere, erano designati: a manca messer Vendolato, a destra era per tutti ormai palese il nome del messere, nel mezzo, fra i due Poli, c’era un bordone, al primo apparire un po’ insidioso ma col tempo abbordabile! Non mancava (a manca di manca) un messere guastatore, giunto lì non si sa come, con a seguito un drappello che del tempo prometteva di far il brutto e pure il bello! Ma si sa, fra i condottieri ci son quelli veritieri ma puranche i poco seri! Sicché, l’ora era giunta di designare i cavalieri, degni di portar alto gli stendardi dei casati. Molti erano quelli che ambivano a tale investitura, tanto più che alla fine della tenzone coloro che più in alto fossero riusciti a tenere il proprio palio avrebbero sicuramente avuto come ricompensa il tanto agognato scranno del consiglio della Terra del Tavoliere. Fra le truppe di manca v’era il cavalier Costauntantino che, con aria vendolata andava annunciando ai quattro venti d’essere lui il più degno giacché già in passato aveva dato prova di coraggio, forza e fedeltà. Nella stessa schiera pur facendo il grugno, nessuno osò contraddirlo ma si disposero al suo fianco (certi anch’essi di valere e di meritar la ricompensa), altri cavalieri: messer Manzo- Rano, un Conte, un Gentilomo, un messer Borraccioso, una dama giunta lemme lemme e, infine, più periglioso che mai, un vecchio cavaliere, dal candido capello, capace in gioventù di sgominar nemici… e anche amici (così dicevan tutti!). Seppure la schiera dei valenti, nelle truppe di manca, era assai nutrita, per rincarar la dose un novello combattente con - Tre palmi (in) testa- di pennacchio, decise di pugnare: «In nome del valore del regno di Stivalandia – diceva – che ha bisogno di giustizia e serietà!» Ciò proclamando agitava alto non stendardi ma bracciali. Con tanti cavalieri, l’esercito di manca sembrava di una gran forza ma al cavalier Costauntantino, tanti contendenti toglievano un po’ il sonno ma, tant’è e bisognava far buon viso e anche buon gioco se non si voleva rimaner con lo scranno di traverso! Nelle truppe di destra la cosa non andava assai meglio dacchè il cavalier di Pietraspinosa, fino a quel dì, padrone e dominatore assoluto di tutte le truppe nere, azzurre e turchine dové vedersela un po’ grigia a causa di un galletto Cristellato che, venuto da La Terza città, cercava nella tenzone d’essere il più degno, sì da spodestare il vecchio messere a suo vantaggio! Su quei due si puntava molto, insieme erano una bella scommessa! La speranza però stava nel fatto che tutti e due facessero chiudere una gran Sala che da lontano ambiva ad essere la loro casa di riposo. Infine al centro, coi centrini, s’era lasciato vestir da cavaliere il buon messer della marina, don Pier delle Zannelle, impavido combattente ma stavolta, alla testa d’un centrino, correva il serio pericolo d’essere schiacciato… proprio in mezzo alle due truppe, nella estesa piana della Terra del Tavoliere! Morale della favola: per non aver lo scranno di traverso, attenzione ad ogni verso! 8 cronaca La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 Notizie Flash Rubrica a cura di Giulio Pinto Ordigno abbandonato da ignoti presso il S. Giovanni Bosco Ormai non passa giorno che l’impossibile di ieri viene superato dall’impossibile di oggi. Un ordigno bellico della seconda guerra mondiale, perfettamente funzionante, è stato depositato nei giorni scorsi, da ignoti, sulla finestra dell’istituto comprensivo San G. Bosco. Poteva accadere il peggio se, per caso alcuni agenti della Polizia Municipale, al comando della dott.ssa Rosa Pizzulli, non l’avessero scoperto. Gli artificieri dell’11° Genio Guastatori di Foggia hanno provveduto a far brillare il residuato bellico sulla Murgia. Lo sgomento è serpeggiato nell’opinione pubblica ginosina per lo scampato pericolo e soprattutto per l’insano gesto compiuto da ignoti. L’Istituto scolastico ospitava, al momento del ritrovamento, centinaia di bambini. Il Sindaco avv. Luigi Montanaro, ha rivolto un appello agli ignoti ritrovatori di non toccare oggetti di cui non conoscono origine e caratteristiche, avvertendo invece tempestivamente gli organi di polizia municipale preposti alla sicurezza della pubblica e privata incolumità. ***** Arresti di extracomunitari Sette emigranti, tre marocchini, due tunisini e due algerini, sono stati arrestati a Marina di Ginosa, per aver occupato abusivamente un casolare. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti dopo la denuncia del proprietario dello stabile.I maghrebini hanno cercato di dileguarsi appena hanno visto arrivare i militari dell’Arma.Per loro l’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, furto e inottemperanza all’ordine di lasciare il territorio nazionale. ***** Abitare sostenibile. Elenco Certificatori disponibile in rete. Nel corso di uno scambio di battute con alcuni giornalisti, l’assessore all’assetto del territorio, Angela Barbanente, ha detto: “Gli ulteriori passi in avanti compiuti nell’attuazione della legge regionale n. 13 del 2008 “Norme per l’abitare sostenibile” collocano ormai la Puglia fra le Regioni di punta in questo campo. E’ stato approvato con determinazione dirigenziale del Servizio Assetto del Territorio n. 8 del 4 febbraio 2010 l’elenco dei primi certificatori, in fase transitoria, della sostenibilità ambientale degli edifici residenziali ai sensi della legge regionale. L’elenco dei certificatori è disponibile in rete, sul sito istituzionale della Regione, alla pagina “certificazione abitare sostenibile”. “Importante, ora, è che i Comuni graduino gli incentivi volumetrici previsti dall’articolo 12 della legge 13 in modo tale da favorire la sostituzione di edifici e la riqualificazione di quartieri caratterizzati da elevati livelli di inefficienza energetica e incompatibilità ambientale opportunamente diagnosticati, escludendo edifici e contesti urbani storici di valenza ambientale, culturale e architettonica. ***** Contributi per locazione e recupero prima casa: Bando pubblico Approvato, con la delibera di Giunta regionale n.2428/2009, il Bando pubblico per la concessione di contributi in favore di privati per il recupero di alloggi destinati alla locazione e alle famiglie per il recupero della prima casa. Provvedimento e bando sono pubblicati nel Bollettino ufficiale regionale n.210 del 31 dicembre 2009. Il bando è finalizzato alla selezione di progetti di recupero del patrimonio edilizio degradato, presentati da persone fisiche o persone giuridiche di diritto privato.Le domande di partecipazione alla selezione, corredate dalla documentazione richiesta, devono pervenire entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso nel Bollettino ufficiale della Regione all’indirizzo:Regione Puglia-Servizio Politiche Abitative-Viale delle Magnolie 6/8 Modugno. Le domande vanno redatte sulla base dell’apposito modello allegato al bando. ***** Marina di Ginosa: sequestrata discarica abusiva I militari della stazione marinese dei carabinieri, comandati dal maresciallo Vito Capozzi, hanno proceduto, nei giorni scorsi, al sequestro di un’area di circa 2000 mq nella fascia rurale a ridosso dell’abitato, illecitamente utilizzata a discarica abusiva. Sul terreno, recintato e con all’interno un capannone in lamiera, erano stati ammassati rifiuti tossici e pericolosi: materiali ferrosi, batterie d’auto usate, parti di motori e bombole del gas dismesse. Un uomo di 53 anni, originario di Gravina di Puglia, che si occupava di gestire il sito, è stato denunciato per gestione di rifiuti non autorizzata. ***** Costantino: L’assessore Fiore ancora all’ospedale di Castellaneta e Mottola Il Consigliere regionale del PD, dottor Paolo Costantino ci ha inviato il seguente comunicato stampa: «L’Assessore alla Sanità Tommaso Fiore sarà oggi alle 15:00 in visita all’Ospedale di Castellaneta per un incontro sulle problematiche dell’Ospedale. Ma anche per parlare del PAL, il documento che traccia le linee di sviluppo della Asl di Taranto e di cui oggi si discute il Regolamento in Commissione Regionale Sanità. L’Assessore è stato già in visita lo scorso 26 Luglio e ci ritorna per fare il punto del lavoro fatto e del tanto che resta ancora cronaca da fare. Sempre oggi alle 19:00 prosegue la giornata tutta tarantina dell’Assessore che in una Assemblea Pubblica organizzata dal PD di Mottola presso la Sala Convegni in Via Vanvitelli parlerà del tema: “Ospedale e Distretto, la sanità a Mottola servizi sociosanitari, servizi socio-assistenziali, internalizzazioni”. All’incontro introdotto dal dott. Domenico D’Elia responsabile sanità del Pd mottola parteciperà il Direttore Generale della Asl di Taranto Dott. Domenico Colasanto, il Consigliere Provinciale Dott. Luigi Pinto ed il sottoscritto. Lo scopo dell’iniziativa è anche sgombrare il campo dalle polemiche pretestuose e indicare i prossimi temi del nostro impegno. 1 Febbraio 2009 - Il Consigliere Regionale del PD Paolo Costantino». ***** Centrali nucleari al via Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sulla Bruce Willis La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 9 disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché misure compensative e campagne informative al pubblico. Ad annunciarlo è il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Ovviamente, i siti saranno resi noti dopo le elezioni amministrative del 28 e 29 marzo prossimo. ***** Adriana Poli Bortone a Ginosa Un comunicato della sezione cittadina di Io Sud ha reso noto che sabato 13 febbraio, alle ore 19,00, presso il teatro Alcanices di Ginosa si svolgerà una manifestazione elettorale con la parteciazione del Candidato presidente alla Regione Puglia, senatrice Adriana Poli Bortone. 10 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 Verso le regionali: la parola ai candidati Intervista all’avvocato Piero Palmitesta Candidato per l’Italia dei Valori Il nostro giornale comincia, da questo numero a raccontare la campagna elettorale che precede le lezioni regionali del 28 e 29 marzo prossimo con le quali si eleggerà il nuovo Presidente della Giunta regionale pugliese e il nuovo Consiglio; ve la racconteremo parlando delle manifestazioni che i partiti andranno a realizzare e faremo “parlare” i protagonisti, ovvero i candidati al Consglio regionale. Le candidature sono in corso di definizione e tante cose possono cambiare fino al giorno della presentazione delle liste. Ad ogni modo il primo a “scendere in campo” è stato un noto penalista ginosino, l’avvocato Piero Palmitesta che ha accettato la proposta dell’Italia dei Valori. E proprio con l’avvocato Piero Palmitesta iniziamo la nostra serie di interviste ai candidati ginosini al Consiglio regionale. Chi è l’Avv. Piero Palmitesta? «Sono nato a Ginosa il 20 aprile del 1968. Provengo da una famiglia di onesti lavoratori. Dopo la maturità classica, ho conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari. Nel 1995/96 sono stato Ufficiale di Complemento a Pesaro. Dopo due anni di intenso e faticoso praticantato, svolto presso uno studio legale di Taranto, al primo tentativo, ho superato l’esame da Avvocato. Nel 2001 mi sono iscritto all’albo e da allora svolgo la professione in campo civile e penale. In buona sostanza, la mia storia è simile a quella di tanti altri meridionali che, con sacrificio ed onestà, hanno conseguito buoni risultati.» Perché ha deciso di cimentarsi in una competizione elettorale tanto impegnativa come le elezioni regionali? «Le giro la domanda: perché non avrei dovuto accettare una candidatura che mi è stata offerta solo per stima personale e competenza professionale? L’IDV vuole migliorare la situazione politica italiana partendo dalla qualità dei candidati. A tal fine ricerca e seleziona solo persone oneste e competenti. Il fatto che mi abbiano offerto subito la candidatura, quindi, è un attestato di stima. Personalmente voglio mettermi a disposizione dei cittadini, poiché non è più possibile restare inerti dinanzi alle scelleratezze di una classe politica troppo egoista per pensare ai problemi reali delle persone. La mia candidatura, quindi, non è il frutto di un cinico calcolo politico, né nasce da ambizioni od egoismi personali. Sono portato- re di idee nuove, per la cui riuscita sono disposto a rischiare, poiché “se un uomo non è disposto a rischiare per le sue idee, o le sue idee non valgono niente, o non vale niente lui”». Lei, in passato, è stato candidato al Consiglio comunale per i Democratici di sinistra. Perché ha scelto l’Italia dei Valori? «Sono sempre stato un moderato. Fondamentalmente, mi considero un socialdemocratico. Come tale ho salutato con favore la nascita del PD, così come le precedenti evoluzioni socialdemocratiche dei DS. Inoltre, nel PD militano molte persone a me care, nei cui confronti nutro stima, specie a livello locale. Quello che mi ha indotto ad uscire dal PD è l’insensibilità alla questione morale dimostrata da alcuni dirigenti nazionali, troppo compromessi e contigui all’attuale maggioranza. La loro è un’opposizione finta. Nei fatti sono soci occulti (a volte persino palesi) di coloro che i loro elettori vorrebbero sconfiggere. Essi, quindi, tradiscono il loro elettorato. L’Italia dei Valori, che del PD è fedele alleata, come sancito nel recente congresso di Roma cui ho partecipato, pone onestà e legalità al primo posto, sicchè il passo è stato corto e nella direzione giusta.» Quante sono le possibilità di una sua elezione? «L’IDV è in continua ascesa in termini di adesioni e voti, anche a Ginosa. Al nucleo storico di coloro che hanno sin dall’inizio creduto nel progetto politico dell’On. Di Pietro si sono man mano aggiunte altre persone. L’anno scorso l’IDV ha avuto un suo candidato ginosino alle provinciali, Nunzio Fucci, che ha ottenuto un buon risultato personale, facendo aumentare sensibil attualità mente il partito. Subito dopo vi è stato anche l’ingresso di Nicola Pizzulli, con tutto il suo bagaglio di esperienza politica. Anche i tesserati sono aumentati di decine di unità, poiché molti professionisti, appartenenti alle forze dell’ordine, agricoltori, giovani studenti, intellettuali e persone oneste in genere, essendo sensibili alla legalità, apprezzano la linea del partito. La mia candidatura, quindi, si innesta in un processo espansivo che vede il partito in continua crescita. In questo clima politico, le probabilità di una mia elezione sussistono e non sono poche. Se la coalizione che sostiene il Presidente Vendola vincerà (come credo), all’Italia dei Valori spetterà un seggio in Provincia di Taranto. In tal caso, il più suffragato della lista provinciale dell’IDV verrà eletto consigliere regionale. Circa il numero di preferenze necessario, questo dipende dalla forza dei singoli candidati. In teoria potrebbero bastare anche 1.500 preferenze. Come vede, noi possiamo farcela eccome. Diverso è per i candidati dei partiti maggiori, ai quali occorrono migliaia e migliaia di preferenze, da acquisire necessariamente anche al di fuori del proprio Comune di appartenenza, dove è difficilissimo strappare il singolo voto (figuriamoci migliaia) ai candidati locali.» Vuol dirci quali sono i punti essenziali del suo programma politico? «Il programma politico di un candidato è scritto nella sua storia personale. Se la persona non è credibile, il suo programma politico è solo fumo, ovvero chiacchiere utilizzate per carpire la buona fede di chi crede ancora alle favole. Con questo voglio dire che prima dei programmi vengono le persone. Per quanto mi riguarda, la priorità va data al ripristino della libertà dell’informazione (ormai giornali e televisione rendono un’informazione del tutto asservita al potere) ed alla riaffermazione della sovranità popolare (esautorata dalla vigente legge elettorale, che impedisce agli elettori di scegliere i parlamentari). Seguono le problematiche connesse al mondo del lavoro (basta con quei pseudoimprenditori il cui unico fine è intascare i finanziamenti pubblici); le politiche economiche (si pensi allo scudo fiscale recentemente varato dal governo, che ha favorito solo evasori e banche); le scelte strategiche in campo energetico (trovo sconcertante la volontà del Governo di introdurre il nucleare oggi); la mortificazione sistematica della cultura e della ricerca scientifica (che sono la vera ricchezza di una nazione); la manipolazione dell’ordinamento giuridico a fini personali (si pensi alle numerose leggi ad personam varate a beneficio esclusivo di un singolo). Infine, per quanto riguarda questa campagna elettorale, occorre che tutti i pugliesi si uniscano e gridino all’unisono: giù le mani dall’acqua, che deve restare pubblica! Questi ed altri ancora saranno i temi della mia campagna elettorale.» Avvocato, perché gli elettori ginosini dovrebbero votarla? «Perché non ho mai tradito un impegno preso, e non intendo cominciare oggi. Chi vorrà onorarmi del suo voto troverà in me sempre un punto di riferimento sicuro, un amico su cui contare, una porta aperta. Chi mi conosce, questo lo sa già. In ogni caso, è il bene del territorio di appartenenza che deve ispirare l’azione politica di ogni candidato, per questo concludo ringraziando anticipatamente gli elettori e facendo gli auguri a tutti i candidati della provincia ed, in particolare, a quelli di Ginosa». Stefano Giove Pubblicità Avis La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 11 PASSIO CHRISTI Città di Ginosa Depositati gli ATTI Conclusivi 2009 presso Enti, Istituzioni, Organi di Informazione. Allestimento Passio 2010. Sono stati consegnati gli Atti della Passio 2009 ai Rappresentanti Istituzionali di Comune, Provincia e Regione, a S. E. Monsignor P. M. Fragnelli, all’Università di Bari, alla Sovrintendenza Archeologica di Puglia, alla Società Biblica Italiana presso la Santa Sede, alla Sezione Italiana UNESCO, agli Organi di Informazione. E’ doveroso, da parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Turistica Pro Loco di Ginosa, produrre gli Atti conclusivi del Progetto Culturale Passio e della Sacra Rappresentazione Passio Christi 2009. Riteniamo sia doveroso nei confronti degli Enti Istituzionali, Comune in primis, che hanno supportato economicamente le varie manifestazioni, doveroso verso gli Enti Religiosi e Culturali che hanno affiancato il Progetto. E’ doveroso nei confronti della Città di Ginosa, giudice delle scelte culturali degli Amministratori, oltre che doveroso nei confronti di tutti i Signori Soci della stessa Associazione Turistica Pro Loco. Per la precisione diciamo che detta documentazione è stata consegnata rispettivamente al Sindaco Ginosa avv. Luigi Montanaro, al Presidente del Consiglio Comunale dott. Vito De Palma, al Consigliere delegato alle Tematiche Culturali Antonio Bradascio, all’Assessore al Turismo dott. Giulio Galante, al Consigliere Regionale di Maggioranza dott. Paolo Costantino, al Consigliere Regionale di Minoranza avv. Pietro Lospinuso, al Presidente della Provincia dott. Gianni Florido, al Consigliere Provinciale di Maggioranza dott. Teresita Galeota, al Consigliere Provinciale di Minoranza rag. Augusto Pardo. La Passio Christi è senza alcun dubbio la manifestazione di punta della Città di Ginosa. La stesura degli Atti conclusivi, a corredo di tutto ciò che precede e segue tale evento, è improntata e dettata da comportamenti che riteniamo fondamentali per il corretto uso dei contributi finanziari Istituzionali, di cui si avvale la Pro Loco per la Passio Christi e non solo. Riteniamo, senza polemica, ma con decisa convinzione, che questi stessi comportamenti debbano essere tenuti anche da tutte le Associazioni di Ginosa, specialmente quando usufruiscono di cospicuo denaro pubblico, concessi dagli Enti che ci amministrano. Produrre Atti. Perchè nulla vada disperso. Produrre Atti per sottolineare l’impegno di tutti, dal più piccolo dei Figuranti alle Personalità più importanti. Produrre Atti per... rendere conto. Presso la sede della Pro Loco, in Corso Vittorio Emanuele 105, è possibile consultare tutta la documentazione relativa agli Atti 2009, ad uso e conoscenza dei nostri Soci, delle Associazioni e di semplici cittadini. Naturalmente, come già annunciato nello scorso numero de LA GOCCIA, fervono i preparativi per la XXXVI Passio Christi 2010. Sono state già fissate le date per le prove in gravina, a cominciare dal 28 Febbraio. Fino a quella data si accettano adesioni di partecipazione, vecchie e nuove. Per quanto riguarda invece il Progetto Culturale, per quest’anno viene confermato l’impianto di fondo della Passio 2009, ritenendo il Consiglio Direttivo della Pro Loco di dare un taglio biennale all’allestimento di mostre, conferenze, concerti e quant’altro. Naturalmente il tutto è sempre inquadrato nell’ambito del Paesaggio Culturale della Pietra. prof. Vincenzo Cantore Presidente dell’Associazione Turistica Pro Loco di Ginosa 12 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 “…Storia facendo …”: un progetto abilitativo di tipo educativo passato troppo inosservato Il 4 gennaio us il centro riabilitativo Osmairm ha condiviso con il Centro anziani di Ginosa, con alcune famiglie ed autorità istituzionali, un momento di incontro volto alla visione di un videoclip ed alla degustazione di prodotti tipici locali dal sapore antico preparati dalle famiglie. Il più esteso progetto educativo d’origine ha coinvolto un piccolo gruppo di adolescenti affetti da eterogenee forme di disabilità e si è svolto in un percorso di conoscenza di antichi mestieri , proverbi, abitudini, costumi e cibi in un interessante sguardo al passato realizzato attraverso interviste, visione di immagini, lettura di testi e fotografie. Naturalmente il lavoro ha previsto non soltanto obiettivi di carattere culturale e conoscitivo, ma anche finalità trasversali che attengono alla integrazione sociale ed al funzionamento adattivo, con particolare attenzione alla comunicazione ed alle autonomie personali. La ricerca di una autentica integrazione sociale e di un livello di performance più vicino alle richieste ambientali rappresenta l’obiettivo irrinunciabile di qualunque forma di disabilità. E’ importante dare l’idea di quanto la Convenzione ONU abbia indicato sapientemente introducendo, a proposito della disabilità, i principi di non discriminazione, parità di opportunità, autonomia, indipendenza ed orientamento degli obiettivi verso il raggiungimento di una piena inclusione sociale attraverso il coinvolgimento delle stesse persone con disabilità. Il contesto (ambienti, procedure, strumenti educativi ed ausili) deve adattarsi ai bisogni specifici dei soggetti con disabilità consentendo loro di raggiungere livelli di realizzazione e autonomia. In questo scenario culturale e normativo, il progetto educativo …storia facendo, quindi, rappresenta un momento di cambiamento, un chiaro segnale di crescita nel quale si coglie da parte degli operatori, la comprensione scientifica, la preparazione , la competenza e l’individuazione di obiettivi appropriati in una scelta terapeutica che è capace di guardare in prospettiva. Non bastano iniziative sporadiche che si esauriscono nel breve spazio di una giorna- ta! La scuola poi, teatro di quotidiane battaglie, spesso poco preparata, frammentaria e discontinua nell’organizzazione, specchio di una disattenzione più globale, svolge un ruolo quasi passivo in un sistema che ridimensiona l’assistenza didattica specializzata, ma rimane poco esperta sulle alternative educative ed ancora poco sta facendo per garantirsi la dignità che merita. Allora, ragazzo disabile, se sei fortunato e frequenti la scuola primaria e media inferiore puoi pensare di vedere a scuola briciole di aiuto anche attraverso educatori mal pagati e per questo demotivati; se malauguratamente frequenti la scuola media superiore, non c’e’ scampo. Nessuno si occuperà di te (non di certo l’istituzione provinciale). Solo il malcapitato insegnante di sostegno costretto a barcamenarsi in un numero ridicolo di ore affannandosi nel tentativo di non farti proprio sentire un pesce fuor d’acqua. Il carico è innegabilmente addosso alle famiglie che cercano di utilizzare al meglio le ridotte risorse territoriali verificando ogni giorno incolmabili vuoti organizzativi e progettuali. Siamo in attesa di menti illuminate che sappiano comprendere il senso di questa complessità e si adoperino per appropriate scelte operative durante e dopo la scuola, dopo ma anche durante noi. Si rende necessaria una sensibilizzazione scientifica, un dibattito culturale ed una precisa assunzione di responsabilità che consenta di individuare scopi, strategie, luoghi e mezzi. Mi rammaricano i pochi presenti istituzionali e la scarsa attenzione generale all’evento , tuttavia colgo l’occasione per ringraziare chi ha costruito il progetto (in particolare la dott.ssa Girardi) , chi ha mostrato sensibilità e coinvolgimento e chi, nella mia esperienza personale, interviene quotidianamente nella complicata ma amorevole presa in carico (insegnanti, gruppo scout, gruppo azione cattolica, amici). Dott.ssa Caterina Lattarulo Andiamo al cinema Il cinema teatro Metropolitan proietterà dal 12 febbraio i seguenti spettacoli: -Tra le nuvole di Jason Reitman con Gorge Clooney, Jason Bateman e Anna Kendrick. Clooney impersona un uomo d’affari che vive la sua vita perennemente in viaggio tra aeroporti e alberghi. Il frenetico viaggiatore si troverà di fronte a una scelta in grado di condizionare notevolmente il suo percorso. Solo a lui spetterà decidere quale strada intraprendere. - Orari: 19:30 – 21:30 Da sabato 13: -Alvin Superstar 2 di Betty Thomas. Alvin, Theodore e Simon, i tre scoiattolini pop star ritornano sulle scene in questo secondo film d’animazione a loro dedicato che li vedrà nei panni di semplici studenti, pronti a salvare il programma di musica della scuola. Unico spettacolo: 17:30 E da venerdì 19: -Paranormal activity di Oren Peli con Katie Featherston, Micah Sloat, eMichael Bayouth. Arriva in Italia l’horror movie che ha terrorizzato l’America. Una giovane coppia trasferitasi in un nuovo appartamento si accorge di non essere sola. Qualcosa di paranormale sembra disturbare il loro sonno. I due decidono quindi di piazzare una videocamera nella stanza da letto accorgendosi di non essere gli unici in casa. Orari: 19:30 – 21:30 Domenica: 17:30 – 19:30 – 21:30 Miki Marchionna attualità La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 13 Intense attività per gli anziani dei Centri Polivalenti Anche per l’anno 2009 la Cooperativa “La Serena” in occasione del Natale ha voluto coinvolgere gli anziani dei Centri Anziani Polivalenti di Ginosa e Marina di Ginosa in diverse iniziative e attività sociali e culturali al fine di rafforzare il loro senso di identità e ridurre il grado di isolamento. Il giorno 11 Dicembre presso i CAP di Ginosa e Marina di Ginosa ha avuto inizio il “torneo di tresette natalizio” conclusosi il 22 Dicembre con la premiazione dei vincitori; la serata ha visto la partecipazione dell’Assessore alle Politiche Sociali Stefano Notarangelo, della Coordinatrice della Coop. “La Serena” e dell’Assistente Sociale della stessa Cooperativa, i quali hanno colto l’occasione per porgere gli Auguri per un sereno 2010 a tutti i frequentanti i Centri Anziani. Questa è solo una delle varie iniziative che hanno visto coinvolti gli anziani signori e signore. Con la collaborazione degli anziani il 16 Dicembre è stata organizzata una pettolata presso il CAP di Ginosa che ha visto la partecipazione di oltre 50 anziani. Il 19 Dicembre, poi, la Coop. “La Serena” ha collaborato con l’Istituto Comprensivo G.Deledda nell’organizzazione del PRESEPE VIVENTE; in questa occasione gli anziani del CAP signori e signore hanno proposto l’arte degli antichi mestieri, serata accompagnata dalla degustazione delle pettole preparate dalle signore del Centro Anziani Polivalente. Anche per il Natale 2009, inoltre, la Cooperativa “La Serena”, che gestisce oltre che i Centri Anziani anche il Servizio di Assistenza Domiciliare nei Comuni di Ginosa, Laterza, Castellaneta e Palagianello, ha pensato ad una integrazione, un punto di congiunzione tra i due Servizi; un momento di incontro tra i nostri anziani: un gruppo di signore frequentanti il CAP ha preparato “cartellate e orecchiette” e accompagnate dagli Assistenti Sociali della Cooperativa hanno fatto visita ad alcuni anziani, utenti SAD, per augurare loro un buon Natale. Nel periodo natalizio, poi, la Coop. “La Serena” ha collaborato con l’Ambulatorio OSMAIRM di Ginosa in una iniziativa che ha visto l’organizzazione di un “Laboratorio di Cucina” tenutosi il 21 Dicembre presso il Centro Anziani di Ginosa in cui le signore anziane hanno preparato insieme agli utenti dell’Osmairm pasta fresca che han- no poi cucinato e degustato; il progetto si è concluso il 4 Gennaio 2010 con una festa tenutasi presso il Centro Anziani Polivalente. Ma l’iniziativa che ogni anno riscuote un grande successo è la “FESTA DELL’ANZIANO” organizzata dalla Cooperativa “La Serena” e dall’Amministrazione Comunale tenutasi il 27 Dicembre presso l’Hotel Emiliano a Marina di Ginosa. Coinvolti nella festa 190 anziani, i quali hanno manifestato grande entusiasmo sia per il delizioso pranzo che per la piacevole animazione che ha coinvolto tutti gli anziani in lisci, valzer, lenti e balli di gruppo. Una giornata all’ insegna del divertimento ma anche un grande momento di socializzazione per tutti coloro che vivono momenti di solitudine. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno collaborato nell’organizzazione della festa: la Cooperativa “La Serena” e in particolare il Presidente Gagliardi Pancrazio, la Coordinatrice Katya Cifrese, gli Assistenti Sociali Di Tinco Marinella e Bianco Franceso; l’Amministrazione Comunale e in particolare l’Assessore alle Politiche Sociali Stefano Notarangelo; i Rappresentanti dei Centri Anziani di Ginosa e Marina di Ginosa e soprattutto i 190 anziani che hanno avuto fiducia nella Coop. “La Serena” e hanno partecipato attivamente nell’animazione della festa. C.L.S. Ginosa: ritrovato un residuato bellico vicino alla scuola Con un comunicato stampa del Comando della Polizia Municipale di Ginosa, viene data comunicazione del ritrovamento di un residuato bellico e che lo stesso sia stato fatto brillare sulla murgia. Il testo del comunicato è il seguente: «Nella mattinata di giovedì 28 gennaio 2009 in località Calace (zona murge) militari del 11° Genio Guastatori di Foggia hanno provveduto a far brillare un residuato bellico; l’ordigno, un colpo di artiglieria di contra aerea da 40 mm, era stato ritrovato dal personale della Polizia Municipale sul davanzale di una finestra dell’edificio scolastico S.G. Bosco in Via Veneto, lì collocato da ignoti; il tempestivo intervento e la messa in sicurezza da parte dello stesso personale sia del sito che dell’ordigno hanno evitato che potessero insorgere situazioni di pericolo sia ai passanti che alla numerosa utenza scolastica che frequenta il sito; Il Sindaco, per il tramite del Comando di Polizia Municipale, fa appello alla sensibilità dell’ignoto ritrovatore ed a quella di altri cittadini che eventualmente dovessero imbattersi in analoghe situazioni a non rimuovere gli ordigni ed a segnalare tempestivamente il sito al fine di provvedere alla boni- fica in assoluta sicurezza senza che si vengano a creare situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità. Il Comandante della P. M. - D.ssa Rosa Pizzulli» Ovviamente, non ci possono essere commenti adeguati di fronte a tanta follia. Come sia possibile lasciare un ordigno simile in un posto frequentato da bambini è davvero inconcepibile. Meno male che è stato evitato il rischio che l’ordigno finisse in mani sbagliate. SG 14 La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 DA 25 ANNI ASPETTAVANO QUESTO PROVVEDIMENTO! Il centrosinistra stabilizza operai irrigui e forestali, la precarietà arretra anche in Regione “Un’altra pagina storica è stata scritta in Consiglio regionale, la precarietà non può annidarsi anche nelle Istituzioni”. È il commento di Paolo Costantino all’approvazione del disegno di legge in materia di attività irrigue e forestali. “La costituzione dell’Agenzia regionale prevista nell’articolato consente, infatti, di centrare tre bersagli. Il primo – sottolinea il Consigliere Regionale- è dotare la Puglia di uno strumento agile e snello, per lo svolgimento di alcune funzioni fondamentali, come l’erogazione dell’acqua per uso agricolo e la protezione del patrimonio forestale.”. Il secondo bersaglio, “il decentramento di una cospicua attività di gestione che impropriamente restava affidata alla burocrazia regionale”. “Inoltre – aggiunge - si pone fine ad una cronica condizione di precarietà dei circa mille operai coinvolti, che si trascina da venti anni, in alcuni casi anche da venticinque. Si interrompe questa incredibile situazione di incertezza e si configura una prospettiva di stabilizzazione progressiva e graduale”. “Insomma – conclude Paolo Costantino - una soluzione positiva che riesce a coniugare miglioramento dei servizi al territorio, snellimento dell’amministrazione pubblica e stabilizzazione delle fragilità occupazionali. A dimostrazione che noi siamo andati alla radice dei problemi, anche quelli più incrostati dall’incuria e dall’abbandono, senza perdere la sua sensibilità per le persone.” Certo è una piccola goccia nel mare del disagio sociale che c’è nella nostra regione ma dimostra che non ci siamo lasciati sfuggire nulla di quello che si poteva fare”. I riflessi positivi come sempre ci saranno anche per Ginosa e Marina di Ginosa: molti di quegli operai hanno lavorato nella Pineta di Marina di Ginosa! Paolo Costantino attualità Noi e il Fisco Finanziaria 2010: novità in materia di lavoro La finanziaria 2010 nell’ambito delle modifiche in materia di lavoro interviene su specifici istituti di seguito riportati. Contratto di somministrazione: la norma prevede alcune modifiche delle disposizioni definite dall’art.20, D.Lgs. 276/2003 relativo al contratto di somministrazione; in particolare: • La norma conferma il divieto di ricorrere ai contratti di somministrazione in quelle unità produttive nelle quali si è proceduto ai licenziamenti collettivi nei sei mesi precedenti, salvo che tali contratti siano stipulati per provvedere alla sostituzione di lavoratori assenti o abbiano una durata iniziale non superiore a tre mesi; • Continua il divieto del ricorso alla somministrazione anche nel caso di unità produttive in cui sia operante una sospensione dei rapporti, salvo diversa disposizione degli accordi sindacali; è ammessa quindi la deroga al divieto ad opera degli accordi sindacali; • Nel caso in cui il lavoratore somministrato viene assunto dall’agenzia di somministrazione dalle liste di mobilità ed è portatore di benefici contributivi, l’instaurazione della somministrazione a termine non è soggetta alle rigide causali previste dalla legge; • Si reintroduce dal 1° gennaio 2010 lo staff leasing cioè la somministrazione a tempo indeterminato regolata dall’art. 20, co. 3, D.Lgs. 276/; la manovra aggiunge < per qualsiasi settore, pubblico o privato>, e per l’esecuzione di servizi di cura e assistenza alla persona o di sostegno alla famiglia. Lavoro accessorio: la manovra prevede un’ulteriore modifica della norma riguardante la disciplina del lavoro accessorio occasionale (art. 70, D.L.gs. 276/2003); in particolare: • In via sperimentale, per il 2010 si intendono per, “prestazioni di lavoro accessorio” anche le attività lavorative di natura occasionale rese nell’ambito di qualsiasi settore produttivo da parte di prestatori di lavoro titolari di contratti di lavoro a tempo parziale, con esclusione della possibilità di utilizzare i buoni lavoro presso il datore di lavoro titolare del contratto a tempo parziale; • L’instaurazione di tale rapporto nell’ambito delle imprese familiari non risulta limitato ai soli settori del commercio, turismo e servizi; dal 2010 viene infatti generalizzato a tutti i settori l’instaurazione del lavoro accessorio all’interno di una impresa familiare; • Il lavoro accessorio potrà essere attuato anche nell’ambito delle attività di lavoro svolte nei maneggi e nelle scuderie; • L’estensione generalizzata di una serie di ipotesi di lavoro accessorio agli enti locali, nel rispetto della vigente disciplina vincolistica in materia di contenimento delle spese di personale e ove previsto dal patto si stabilità interno. Apprendistato: la manovra lascia ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale la possibilità di stabilire la retribuzione dell’apprendista in misura “percentuale” della retribuzione spettante ai lavoratori addetti a mansioni o funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti. La retribuzione cosi determinata dovrà essere graduale anche in rapporto all’anzianità di servizio. L’obbligo di istruzione fino a 16 anni di età per almeno 10 anni si assolve, oltre che nei percorsi di istruzione e formazione professionale, anche in quelli di apprendistato per l’espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione Dott. Mario D’Alconzo attualità La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 17 UNA COPERTURA PER LA RESTAURATA MADONNINA SULLA 106: È LA MADONNA DEL BUON CAMMINO Non solo è stata restaurata e protetta da una copertura in legno, ma sarà anche più visibile, per chi passa per quei luoghi, dalla scritta “Ovunque proteggimi”, riportata sui quattro lati della tettoia: la Madonnina, che si trova sulla S.S. 106, nei pressi del bivio per Marina di Ginosa, in direzione Taranto – Reggio Calabria, è stata riportata al suo originario splendore, grazie all’artista Daniela Dian, che, con fede e pazienza, ne ha curato l’opera di restauro, riportandola ai suoi colori naturali. La Madonna del Buon Cammino, così amano chiamarla i marinesi ed i ginosini, sembra essere su quell’arteria di strada, per proteggere quanti la percorrono. L’opera è stata cominciata nel 1998 dallo scomparso consigliere comunale Giulio Ranaldo; poi, per fede e devozione, diversi sono stati i cittadini, che, nel tempo, si sono presi cura, a titolo personale e gratuito, della manutenzione della stessa, come il sig. Lerario che, puntualmente, ogni giorno, è lì, davanti a quel santo simulacro, ad addobbarlo di fiori freschi. Poi, la richiesta, da parte della collettività, di una copertura, che potesse, in qualche modo, preservare dalle intemperie atmosferiche la santa protettrice degli automobilisti della 106. Una richiesta, questa, subito accolta dall’Amministrazione Montanaro, grazie all’impegno del delegato sindaco di Marina di Ginosa, Leonardo Galante. Ed ecco, una statua quasi nuova, con le sue cromature originarie e ben riparata da una tettoia in legno. Sabato mattina, si è tenuta la cerimonia di benedizione, alla presenza delle autorità civili e militari, dei fedeli e degli alunni della scuola media dell’I.C. “R. Leone” di Marina di Ginosa, che, accompagnati sul posto dalle insegnanti Mariateresa Sassi e Maria Manolio e dal docente di Musica Domenico Di Fonzo, hanno suonato l’Ave Maria. Un’ode è stata, poi, intonata dalle donne del coro dell’Azione Cattolica. “La Madre del Buon Cammino – ha detto il parroco don Renzo Di Fonzo - ci protegge tutti. Il suo sguardo è rivolto verso la strada e verso la comunità marinese. Chiunque passerà in questo luogo, potrà invocare la sua protezione”. Poi, la parola al delegato sindaco, Leonardo Galante, che ha ringraziato tutti i presenti: il consigliere regionale Paolo Costantino, il delegato sindaco di Castellaneta Marina, Giovanni Prenna, ma soprattutto le forze dell’ordine, “che, tutti i giorni, sono impegnate per garantire la civile convivenza, mettendo a rischio la propria esistenza”. Un saluto, poi, anche ai rappresentanti delle associazioni di volontariato locale, alla Pro Loco marinese, all’associazione Marinai d’Italia, a quella dell’Aereonautica Militare, al SER, alla Croce Rossa e al Gruppo ciclistico “San Pio”. Una giornata, che ha emozionato tutti i presenti, i fedeli, soprattutto. Per la buona riuscita dell’iniziativa, essenziale è stata la collaborazione accordata dal preside dell’I.C. “Leone”, Vincenzo Calabrese, ma anche da Vito Conte, Michele Quinto, che, per l’occasione, ha addobbato a festa il luogo, da Giovanni Solito, Angelo Lerario, Tonio Elia, Cosimo D’angelo, Vito Mastrovito, Gino Nuzzi, Marco Ielli, Angelo Petrera, Raffaele Giosuè, Angelo Maggipinto, Vito Pizzulli, Pietro Sarubbi e Vinicio Spirito. La cerimonia si è conclusa con la Marcia di Radetzky e …lo sguardo dei fedeli rivolto alla Madonna del Buon Cammino, per invocarne protezione e salute. Ufficio Stampa Comune di Ginosa 18 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 Marina di Ginosa: cantieri aperti al centro, abbandono e degrado in periferia Gli abitanti della Zona “V” lamentano lo stato di abbandono in cui versano le strade, oramai impraticabili e le aree della loro contrada ridotte a diventare discariche di materiale voluminoso Non diversa la situazione in molte zone della periferia Ancora una volta, come accade dal giorno di pubblicazione del primo numero, il nostro quindicinale dà voce ai cittadini che esprimono il loro malcontento sulle tante questioni irrisolte e che destano lo sdegno dei contribuenti in quanto necessitano di urgente intervento. Questa volta siamo stati contattati dai residenti di una zona periferica di Marina di Ginosa, la Zona V, adiacente al nuovo cimitero comunale i quali hanno esposto le loro rimostranze nei confronti egli amministratori per una serie di inadempienze che li porta oggi a una situazione di spiacevole disagio. Con una richiesta sottoscritta nel 2007 da quindici firmatari i residenti hanno portato all’attenzione del sindaco e della amministrazione comunale la necessità di potersi allacciare alla rete idrica dell’acquedotto la cui traccia arriva a poche centinaia di metri dalle loro case, nelle vicinanze del cimitero comunale, ma ad oggi non hanno ottenuto riscontro alcuno. Altro elemento di contestazione, in cui si persiste nella totale non curanza, la disastrosa condizione delle strade che si ramificano nella zona, che oggi si presentano dissestate e, in alcuni tratti, non è riconoscibile il limite laterale della carreggiata in quanto le cunette per il deflusso delle acque sono talmente piene di terra e erba da risultare inesistenti. Per non parlare poi della cattiva abitudine di molti cittadini di realizzare qua e là piccole discariche abusive dove depositare il mobilio e gli elettrodomestici ormai non più funzionanti, materiale di risulta e altri rifiuti anche voluminosi che si accumulano su tutta la zona, partendo dai terreni adiacenti il cimitero per la cui desolante situazione, da anni, si sollecita l’amministrazione comunale a intervenire una volta per tutte, ma, nonostante ciò, non si sono visti sviluppi in merito. A dare voce all’indignazione dei cittadini sono anche le foto di seguito riportate e scattate nel pomeriggio di sabato 30 gennaio, in cui è ben visibile lo stato di abbandono in cui versano le strade e le zone ad esse adiacenti con buche e rifiuti annessi. Nei mesi scorsi, adottando un provvedimento di emergenza, secondo quanto ci confermano i cittadini, si è provveduto a colmare le buche con del cemento, ma tale sistema si è rivelato piuttosto dannoso sia per la scarsa aderenza del cemento al manto stradale che per la mancata risoluzione del problema degli allagamenti che puntualmente si verificano per via delle ostruzioni delle cunette laterali. E questo disagio riguarda anche strade che giornalmente sono percorse da decine di mezzi come il tratto che parte dal sottovia che porta al villaggio turistico e termina ai confini col comune di Bernalda in prossimità del fiume Bradano, tratto che costituisce un ingresso al centro urbano marinese e che è rimasto totalmente fuori dalla attenzione degli amministratori in questi anni. Come si può ben notare nelle immagini e ancor di più recandosi sul posto, il manto stradale è completamente inesistente e, al posto dell’asfalto, sorgono spaventose voragini che rendono il tratto stradale, di appena quattrocento metri, impercorribile e, nonostante ciò, chi è costretto a praticare quel tratto rischia di danneggiare e non poco il proprio mezzo e non mancano episodi di questo tipo. Urge un intervento decisivo, che ponga un termine definitivo ai disagi provocati dalla abbandono di aree intere che fanno parte del territorio comunale, malgrado siano situate in periferia e apparentemente lontane dai riflettori e dalla vista e dal giudizio dei cittadini. Antonello Lovecchio attualità La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 19 Oltre le pillole:”educhiamo” Convegno per la Settimana della Vita presso la Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Come ormai consuetudine da alcuni anni la comunità parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria organizza, in occasione della Giornata della vita, convegni e manifestazioni che possano portare i cristiani e non solo, a riflettere sul valore ed il rispetto dell’esistenza umana in tutte le sue fasi. Quest’anno l’argomento toccato è molto attuale e allo stesso tempo delicato e difficile da affrontare: il frequente uso della pillola del ”giorno dopo” da parte delle ragazzine. Una richiesta che il lunedì mattina, presso le nostre farmacie diventa sempre più insistente. Un allarme lanciato dagli stessi medici, che il parroco p. Luigi Colleoni e la sua comunità hanno sentito il dovere di portare allo scoperto, per poter insieme riflettere e prevenire. Lunedì scorso infatti presso il salone Montfort, si è tenuto un convegno alla presenza di un pubblico attento di genitori, educatori, insegnanti, catechisti ed altri esponenti del mondo educativo (purtroppo pochi ragazzi). All’incontro, moderato dal Prof. Franco D’Attoma, sono intervenuti il Dott. Pasquale D’Erchia, ginecologo dell’ospedale di Castellaneta e Don Leo Santorsola fondatore e responsabile del Movimento “Famiglia e Vita” di Matera. Gli aspetti strettamente medici sono stati esposti dal ginecologo, il quale ha tenuto a precisare che in qualità di medico obiettore, respinge ogni forma di contraccezione e di pillole abortive. “Educazione” è un termine che contrasta con i metodi contraccettivi. Purtroppo usare la pillola tra le ragazzine è diventato un modo facile di risolvere gli “inconvenienti” che si potrebbero presentare dopo un rapporto sessuale. “La Puglia -ha ricordato D’Erchia - ha il triste primato dell’uso dei contraccettivi, della pratica abortiva e delle malattie sessualmente trasmesse”. La famiglia è rimasta purtroppo da sola ad affrontare questi problemi. Tutte le agenzie educative devono ritornare ad educare i ragazzi su queste tematiche. Anche se molte volte sono le stesse madri che portano le proprie figlie ad abortire o a fare uso di contraccettivi tra cui la “pillola del giorno dopo”. Sarebbe più consono educare al rispetto del proprio corpo, mediante i metodi naturali, perché l’atto procreativo rimanga un atto d’amore in cui Dio prolunga il suo essere Creatore della vita. Don Leo Santorsola ha invece tenuto alta l’attenzione della platea rimarcando con parole forti e “scomode” soprattutto per i cristiani, che la figura dell’educatore è scomparsa. Nessuno ormai, preposto all’educa- zione, si vuole più sottoporre al sacrificio di educare i giovani secondo verità. “La contraccezione “abortisce” l’amore ed impedisce ai nostri figli di poter crescere. Ha eliminato i valori fondamentali. Oggi parlare di sessualità responsabile, di dono di sé, di verginità, di castità è diventato difficile, ma non impossibile. I cristiani devono scendere in campo, formarsi, accettare le sfide educative anche quando si presentano insormontabili. La famiglia-ha poi concluso Santorsola - deve ritornare ad essere se stessa, perché si recuperi la sua dimensione fondamentale”. Agli interventi dei due relatori sono seguiti quelli del pubblico, di papà, mamme, insegnanti e medici che hanno testimoniato la difficoltà di fare educazione su queste tematiche, sulla difficoltà di aiutare le famiglie e soprattutto di poter prevenire i disagi dei giovani di fronte all’uso inconsapevole di pillole e contraccettivi, e della pratica abortiva. Si è era comunque tutti d’accordo nel ritenere che l’educazione ed il dialogo all’interno delle comunità, delle famiglie e di tutte le altre agenzie educative debba essere il primo passo concreto verso la riscoperta del valore dell’amore e del rispetto della vita nei nostri adolescenti. Rosamaria Busto 20 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 Daniela Dian espone in occasione dell’ostensione della Sindone 2010 La pittrice Daniela Dian espone le sue opere sindoniche al Museo della Porziuncola della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, Assisi, dal 21 febbraio al 23 maggio 2010. Una seconda mostra sarà inaugurata il 29 marzo presso la Chiesa del SS. Sudario nel Museo della Sindone di Torino e rimarrà aperta durante il periodo di Ostensione. Daniela, i prossimi mesi, coincidenti con L’Ostensione della Sindone di Torino, ti vedranno impegnata nell’allestimento di due mostre importanti, sia per i contenuti e il numero consistente delle opere esposte, sia per i luoghi delle esposizioni. Dalla prima esposizione denominata “Arte, Poesia e Tecnologia” in Viale Ionio a Marina di Ginosa, al Museo della Porziuncola e della Sindone, ne hai fatta di strada! Come sei arrivata a questi traguardi? «Io Stefano, non li chiamerei traguardi, per il semplice fatto che la mia è una continua ricerca. Un artista non raggiunge mai traguardi perché la tensione verso l’alto o verso ciò che di concreto si vuole tendere, non si potrà mai esaurire, altrimenti si esaurirebbe anche l’arte. Per ciò che riguarda i luoghi espositivi, sia il Museo della Porziuncola che il Museo della Sindone, sono tappe essenziali che suggellano la mia identità cristiana ed ecclesiale. Per ciò che concerne la mostra al Museo della Porziuncola, sono stata contattata grazie al mio sito internet da Frate Saul Tambini, responsabile del Museo. Frate Saul si sta impegnando in un’opera di ampliamento dello stesso museo, che fino a qualche anno fa, raccontava esclusivamente nelle sue cinque stanze allestite secondo un percorso cronologico, tutta la storia della Porziuncola attraverso pitture, sculture, opere d’arte, paramenti sacri e suppellettili antichi. Da alcuni anni è stato restaurato anche l’antico con- vento, detto “Conventino”, il quale ospita mostre temporanee. Sarà proprio il “Conventino”il luogo che accoglierà le mie opere: venti volti di Cristo di ispirazione sindonica. Di recente altri locali adiacenti vengono utilizzati per mostre ed esposizioni. In questa occasione serviranno a dar vita ad un percorso di fede attraverso delle immagini dell’Uomo della Sindone. I visitatori, seguiranno un itinerario entro il quale è compresa quella che definisco la mia opera più importante: “Omaggio alla Sindone, Omaggio alla Croce”, una croce sindonica composta da quattro tele disposte a croce che rappresentano contemporaneamente il corpo del Cristo della Sindone, ma anche le braccia del Crocifisso e del Risorto.» Interessante, parlami di questa croce. «L’idea di fare una croce sindonica nasce come reazione a tutte le polemiche che negli ultimi tempi si sono sentite, sia sull’autenticità della Sindone di Torino, sia sul crocifisso nei luoghi pubblici. Ho voluto affermare l’autenticità della Sindone di Torino leggendo il corpo di Gesù nelle sue piaghe, nelle sue lividure, trascrivendo accanto alle suddette piaghe i versetti biblici ed evangelici corrispondenti alla passione e morte di Gesù. In questo modo ho inteso storicizzare il Sacro Lino creando accanto alle ferite una sorta di didascalia evocativa. Ho scelto versetti evangelici in più lingue, proprio per affermare il valore universale del Crocifisso. Nella sezione delle braccia del Crocifisso, ho riportato invece versetti evangelici sulla Resurrezione di Gesù.» Vedo un mix di arte e fede espressa anche attraverso il modulo concettuale. «Sì Stefano, il puro decorativismo o la bellezza fine a se stessa non mi interessa. Attraverso la mia opera io ripeto in una forma non “liturgica”, il Mistero della Fede che viene proclamato ogni giorno sugli altari di tutto il mondo: Annunciamo la tua morte Signore, procla attualità miamo la tua Resurrezione, nell’attesa della tua venuta”. Trovo che la peculiarità della Sacra Sindone sia proprio quella di contenere contemporaneamente i segni della passione, morte e Resurrezione di Gesù. Dico Resurrezione, perché solo la luce soprannaturale divina avrebbe potuto imprimere sul lino i segni così evidenti delle vicende raccontate dai Vangeli sulla passione di Cristo. La Sindone, per quanto impegno gli umani ci possano mettere, è impossibile da duplicare.» E della Mostra al Museo della Sindone di Torino che mi dici? «Dico che nonostante sia una mostra più ridotta come numero di opere rispetto a quella di Assisi, non è meno importante. L’iniziativa è della Confraternita del SS. Sudario che si occupa dell’omonima Chiesa, nella cui cripta sorge il Museo della Sindone. Le opere saranno esposte nella Chiesa, tre volti sindonici e anche qui una croce sindonica dal titolo Dalla croce alla Chiesa.» Allora parlami anche di questa croce. «È un opera su cui si potrebbe costruire una catechesi infinita sul Mistero Grande che San Paolo descrive nella lettera agli Efesini La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 al capitolo 5. L’essenza di questa croce è che Cristo ha dato la vita per rendere pure e vere le relazioni tra gli esseri umani, a cominciare dall’uomo e dalla donna. Contemporaneamente Cristo dà la vita per rendere pure e vere le relazioni nella comunità ecclesiale dei credenti e ciò si realizza solo in comunione con il suo sangue che significa comunione con la sua volontà e con la Verità.» Qual è il trait-d’union tra la tua arte come professione e la tua arte come forma di evangelizzazione? «Penso che non ci siano aspetti della vita che debbano essere scissi; il cristiano tende all’unione, anche in se stesso, altrimenti si rischia di vivere vite parallele o addirittura schizofreniche. In questo senso ogni professione può diventare evangelizzante come ogni aspetto della propria vita.» Sei stata chiarissima. Terminate le due mostre Assisi – Torino, hai in programma altri eventi? «Sicuramente riprenderò artisticamente in mano il tema del “Cantico dei Cantici” che è uno dei miei cavalli di battaglia, e il termine cavallo di battaglia è veramente op- 21 portuno». Perché? «Perché è un tema che richiama alla genesi umana e alla più alta vocazione che è quella all’Amore. Oggi l’Amore fa paura, spaventa, imbarazza, quando non viene deriso, combattuto o frainteso. Si cercano relazioni sempre più superficiali e opportunistiche e si finisce sempre per ferire o lasciarsi ferire. La nostra società è piena di persone entrate nel circolo vizioso del ferito che ferisce ma solamente un grande Amore è capace di riportare ordine nel caos emozionale, psicologico, affettivo delle nostre vite. E questo grande Amore si chiama Gesù Cristo, la pietra scartata dai costruttori e dalla maggior parte di noi». Bene, sono stato veramente contento di ascoltarti, hai detto con chiarezza ciò che era essenziale dire, ti faccio tanti auguri per le due esposizioni insieme alle mie congratulazioni personali e della redazione. Stefano Giove SULL’ACQUA NON C’E’ PROFITTO CHE TENGA Costantino : la nostra maggioranza blinda l’AQP, l’Acquedotto Pugliese La Giunta Regionale pugliese ha approvato il 4 Febbraio il disegno di legge regionale che sancisce il principio dell’acqua, bene comune dell’umanità, per cui il servizio idrico integrato deve essere necessariamente gestito da un soggetto pubblico. Si stabiliscono i principi dai quali trae ispirazione l’intero disegno di legge, ovvero che l’acqua è un bene comune, di proprietà collettiva, essenziale e insostituibile per la vita, non assoggettabile a leggi di mercato, il cui approvvigionamento deve essere difeso e garantito dalla Regione Puglia. Il disegno di legge istituisce l’azienda pubblica regionale “Acquedotto Pugliese – Aqp”, che subentra all’Acquedotto pugliese s.p.a. e sarà amministrata in forma di azienda pubblica regionale priva di scopo di lucro che potrà eventualmente gestire attività diverse dal servizio idrico integrato, attraverso la costituzione di società anche miste, purché gli utili siano utilizzati per migliorare il servizio. Per garantire inoltre la disponibilità e l’accesso all’acqua come diritti inviolabili dell’umanità, il disegno di legge istituisce un fondo regionale per il diritto all’acqua ed uno di solidarietà internazionale. Il primo, gestito dalla Regione Puglia con i Sindaci associati nell’ambito territoriale ottimale, mira a garantire il livello essenziale di accesso all’acqua per soddisfare i bisogni essenziali di vita di ogni Cittadino, che saranno garantiti gratuitamente e a carico della fiscalità generale; il secondo invece ten- de a garantire il diritto all’acqua potabile a quelle popolazioni che non hanno accesso ai servizi idrici. Il Consiglio d’amministrazione dell’azienda regionale sarà composto dal presidente, dal vice presidente e da tre consiglieri d’amministrazione nominati dall’assemblea dei sindaci pugliesi. Il servizio idrico integrato gestito da un soggetto pubblico è la migliore garanzia per affermare nei fatti piuttosto che a parole che l’acqua è un bene comune dell’umanità. Se questo è vero in generale, è altrettanto necessario in Puglia: una Regione che notoriamente non ha acqua e per questo la acquista e la trasporta dalle regioni limitrofe, attraverso una opera ingegneristica straordinaria. L’Acquedotto pugliese fu realizzato per emancipare i pugliesi dalla sete e dall’ingiustizia. La scelta dei Pugliesi è stata chiara e, così come hanno fatto a Parigi, hanno detto una cosa sola: non si può far profitto sull’acqua! Paolo Costantino 22 La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 riceviamo e pubblichiamo Caffè Italiano: secondo anno ricco di sorprese e sfiziosità Il Caffè Italiano, situato in Via Lucania a Ginosa, è gestito magistralmente da Giuseppe Panico e Caterina Fugazzotto che raccolgono l’eredità del mitico Bar Pippo, storico pasticcere e banconista di Ginosa nonché padre di Caterina. Il Caffè Italiano è stato riconfermato nella guida dei bar 2010 del «Gambero Rosso» ricevendo nuovamente la doppia valutazione di 2 chicchi per la qualità del caffè che è ottimo, corposo e dall’aroma raffinato preparato magistralmente in tutte le sue varianti e di 2 tazzine che sintetizzano il giudizio complessivo in base all’offerta, il servizio e l’ambiente. Il servizio, di impeccabile cortesia ed efficienza, e l’ambiente, accogliente e arredato con classe e ottimo gusto, fanno si che si “respiri” un clima informale e sobriamente amichevole. A proposito di specialità: cosa contraddistingue il Caffè Italiano che gli ha fatto meritare ancora la citazione sulla guida dei bar 2010 del Gambero Rosso? Caterina – «Innanzi tutto la pasticceria di nostra produzione il cui fiore all’occhiello è il richiestissimo tortino fatto di Pan di Spagna al cioccolato farcito di marmellata di albicocche con copertura di cioccolato fondente. Abbiamo una molteplice varietà di stuzzicherie e piatti per un pranzo veloce preparati con prodotti locali che vanno dalle insalate di mare all’ampia scelta di formaggi, pizze rustiche e focacce. Inoltre d’estate si possono gustare variegate coppe di gelato arricchite con macedonia, frutta centrifugata e yogurt fresco servite anche ai tavolini posti all’aperto. Giuseppe – «I cocktails alla frutta, di vari gusti e colori, serviti da noi in modo sfizioso e originale che oltre ad essere ottimi da bere sono anche deliziosi da assaggiare… Inoltre abbiamo un’ampia offerta e selezione di Rum e Grappe di prima qualità. Nel Caffè Italiano serviamo solo Prodotti Italiani come la Cioccolata Venchi o la Grappa Berta, i vini del Salento, il Nero di Avola siciliano e alimenti locali con cui confezioniamo le nostre specialità.» Quali eventi hanno costellato questo ultimo anno al Caffè Italiano? «Abbiamo organizzato grandi serate di Happy Hour e Open Bar in cui serviamo le nostre specialità salate associate ai vini o aperitivi della casa ma anche ai pasticcini di nostra produzione. Protagonisti delle nostre serate sono i distillati con cioccolata, gli scotch whisky ricercati, i sufflè di cioccolata e la vasta scelta di bollicine che spaziano dallo Champagne, alla Francia Corta fino al Metodo Classico che associamo all’ottima frutta fresca. Richiestissime sono le nostre Grappe e i Rum di cui disponiamo di molte- plici varietà, sempre di prima scelta. La grande novità di quest’anno sono i cornetti artigianali che si possono trovare a tutte le ore sempre caldi e fragranti e ripieni delle nostre ricche e gustose varietà di marmellate. Inoltre sono davvero richiesti i nostri gelati artigianali, come le nostre mousse e macedonie nonché i nostri aperitivi come lo Spritz e lo Spritz alla mela verde.» Luca Calabrese La Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi contributi pervenuti e non pubblicati e per le rubriche fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state operate a causa dei numerosi articoli giunti per i quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo numero ma che sicuramente saranno pubblicati prossimamente. 24 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 DECIMA EDIZIONE DEI PREMI DELLA BONTA’ 2009 PRIMO DECENNALE 1999-2009 La Fondazione “Ing. Luigi Sarno” presieduta da Pino Mele e sita a Ginosa e Laterza e la Onlus Orizzonti Nuovi “E. Lupidi” presieduta da Pierpaolo Lamola per il ventennale del gemellaggio tra le Diocesi di Castellaneta (Ta) e di Proprià (Brasile), hanno organizzato congiuntamente la serata di assegnazione dei Premi della Bontà 2009 e di accoglienza del Vescovo di Proprià Mons. Mario Rino Sivieri tenutasi lo scorso sabato 6 febbraio 2010 presso un gremito teatro “Metropolitan” a Ginosa alla presenza del nostro Vescovo mons. Pie- tro Maria Fragnelli. I premiati della serata sono stati: - Rosa Clemente in Pietricola di Laterza, poiché la sua famiglia composta da 3 figli e dal marito è deceduta sopraffatta da un male terribile qual è la Leucemia. La sua ultima figlia, Assunta è mancata a soli 17 anni poco tempo fa. La sig.ra Rosa Clemente aveva già ricevuto il Premio della Bontà nel 2005. - la classe 4°E del liceo scientifico “G.B.Vico” di Laterza perché compagni di classe della compianta Assunta che hanno sempre sostenuto e appoggiato la ragazza e sono stati sempre vicini alla madre Rosa. - Cesaria Moretti, una ragazzina di 5° ele- mentare di Laterza che ha con grande affetto e dedizione ha aiutato un suo compagno afflitto da handicap. - La sig.ra Lorenza Pascale, moglie di Gino Acito di Ginosa per aver dedicato il suo tempo, le sue attenzioni e il suo amore agli anziani della Casa Famiglia. - La sig.ra Barbara Luisi che ha profuso atti di bontà, aiuto psichico e materiale a molti bisognosi di affetto e cure. La sig.ra Barbara collabora anche con la Croce Rossa. - Mons. Mario Rino Sivieri a suggellare il gemellaggio tra le due Diocesi di Castellaneta e quella Brasiliana. La giovane Eufemia Pavone ha letto la poesia “La Bontà” che ha coinvolto tutti i presenti con le sue parole pregne di significato. Al termine della consegna dei premi, ha deliziato il numeroso pubblico presente con il suo atteso concerto don Giosy Cento, il cantautore noto in tutta Italia e all’estero, per aver avuto l’intuizione, negli anni dell’immediato post concilio, di mettere al servizio della comunicazione con i giovani il “carisma” della canzone, vissuto e valorizzato come strumento di dialogo. Canta la vita e i valori umani con una sensibilità tale che lo fa sentire vicino al cuore della gente e, soprattutto, dei giovani. Hanno presentato la serata Gino Dell’Orco, direttore di Piazzanews.it, con la “complicità” di Lorenza Valente ed Antonio Di Tinco, due ragazzi di 10 anni che, assieme al conduttore, hanno affrontato alcuni temi della nostra esistenza, attraverso la loro spontaneità e semplicità. Luca Calabrese attualità La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 Il Libre Ensemble al Carnevale di Venezia 2010 La compagnia pugliese ospite sul palco di Piazza San Marco nel giorno inaugurale Grande affermazione per la compagnia di musica e recitazione medievale pugliese “Libre Ensemble”, all’inaugurazione del Carnevale di Venezia 2010. In una piazza San Marco gremita di turisti provenienti da tutto il mondo (è stato di centocinquantamila peresenze il bilancio dell’intera giornata) la compagnia diretta dal Ginosino M° Davide Giove ha offerto, dal sontuoso palco definito per l’occasione “Giardino delle Meravege”, la propria interpretazione di alcune delle più belle pagine della tradizione profana medievale da “Tempus est iucundum” a “Per tropo fede talor se perigola”, passando per grandi classici quali il “Lamento di Tristano e la Rotta”. Applausi a scena aperta per gli artisti pugliesi, che solo qualche settimana fa avevano presenziato a Ginosa alla presentazione del libro di Cinzia Tani “Lo stupore del mondo”. Si tratta di Annunziata Loporcaro (voce solista), Davide Giove (Flautista e direttore), Pino Colonna (ciaramellista), Nicola Moramarco (Liutista), Francesco Marcel- lo Sette (Percussionista) e Grazia Moramarco (danzatrice). La magica esperienza veneziana giunge, per la compagnia attiva dal 2003, dopo un lungo periodo di affermazioni in diversi cartelloni di caratura internazionale e si è realizzata grazie all’ingresso, dal 2009, nella grande famiglia del C.E.R.S. (Consorzio Europeo delle Rievocazioni Storiche). L’opportunità di esibirsi sul palco di uno dei più importanti carnevali del mondo, nel giorno del caratteristico Volo dell’Angelo (quest’anno impersonato dalla splendida Bianca Brandolini d’Adda) ha rappresentato il giusto riconoscimento per il grande lavoro che la compagnia svolge in rappresentanza della Puglia, attraverso i propri spettacoli medievali di carattere sia sacro che profano. Ora la compagnia torna al lavoro per la presentazione, in primavera di “Donna de Paradiso” (su testi di Jacopone da Todi) e “Alla Corte di Federico II” (su testi di Scuola Siciliana). Ma ancora una volta Ginosa potrebbe offrirsi come partner culturale di primo piano! Il M° Davide Giove, infatti, ci svela che il prossimo lavoro video in programma potrebbe a sorpresa essere girato nella splendida cornice di Santa Maria Dattoli. Si tratterebbe di un’ulteriore occasione per veicolare i tesori culturali, paesaggistici e architettonici di questa fetta di Puglia. Anlo 25 26 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 CORTOMETRAGGINOSA Primo Festival del Corto Cinematografico Città di Ginosa. Iniziativa della Pro Loco, in collaborazione con l’Associazione Tree.Net. Presentata la richiesta di Patrocinio all’Amministrazione Comunale di Ginosa. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Turistica Pro Loco ha scelto il mese di Febbraio, per lo svolgimento della fase finale del Primo Festival del Corto Cinematografico Città di Ginosa. Come già riportato dal Numero precedente de LA GOCCIA, il Bando del Concorso, lanciato nella primavera 2009, ha catturato l’attenzione di tanti ragazzi appassionati di riprese filmate, di montaggio audio e video, di produzione e postproduzione di un’idea, di una storia, di un paesaggio. L’invito è stato raccolto in special modo dall’Associazione Tree. Net (di cui colpevolmente ignoravamo l’esistenza!), Associazione che nei suoi scopi “...promuove l’Arte a 360°” e che ha un suo vivacissimo sito, www.qoob.tv/treenet, dove si enuncia: TreeNet è uno spazio-network online sperimentale dedicato agli artisti di ogni luogo ed ogni tempo. Qui la creatività è di casa, anzi vi ha messo le radici, ed è per tutti: musicisti, pittori, registi, fumettisti, fotografi .. Che siate famosi o no, TreeNet è il vostro contenitore virtuale, non vi resta che entrarci, ma attenti, la fiamma della creatività a volte scotta!!! TreeNet è dunque l’Associazione che ha raccolto per prima la nostra sfida e che ora affianca la Pro Loco nell’organizzazione e nell’allestimento del Primo Festival Cortometragginosa 2010. Esponente di Tree.Net è Nicola Galante, coordinatore dell’allestimento del Festival. Tutti i Corti presentati e selezionati sono al vaglio di una qualificata Giuria che stilerà la graduatoria di merito finale. Si precisa, chiedendo scusa all’Autore, che nell’elenco dei lavori, pubblicato su questo giornale, abbiamo omesso un ulteriore titolo: “La storia si ripete”, di Vito Calabrese. Riportiamo dunque l’elenco completo dei Corti presentati ed ammessi alla fase finale. - “Indiana John e il Vaso di...pandoro” di Giovanni Mancino; - “La luce oltre il buio” di Vito Calabrese; - “Genusia mystic” di Nicola Galante; - “Spot Marina di Ginosa” di Salvatore Stefanizzi; - “U pèsce spandàte” di Francesco Pignalosa; - “Cina” di Vincenzo Lomonaco; - “La camminata” di Vito Calabrese; - “Anoressia” di Mariagrazia Lomonaco; - “Born into this” di Angelo Calabrese. - “La storia si ripete” di Vito Calabrese. Tutti i lavori, riversati su DVD, saranno presentati al pubblico nelle prossime settimane. L’Associazione Turistica Pro Loco ha avanzato formale richiesta di Patrocinio all’Amministrazione Comunale di Ginosa, così che il prossimo Bando di Concorso 2010 possa fregiarsi del Logo del Comune di Ginosa. Per inciso, informiamo tutti coloro che sono interessati alla prossima edizione e che già ce ne chiedono notizia, che il prossimo Bando sarà pubblicato nel mese di Marzo 2010, e sarà presente e scaricabile dai siti in Rete sia della stessa Pro Loco che dell’Associazione Tree. Net. E’ allo studio anche la possibilità di aprire una sezione junior dedicata agli under 14. Il Logo di Cortometragginosa è del grafico Arcangelo Carrera. Prof. Vincenzo Cantore Presidente dell’Associazione Turistica Pro Loco È arrivato Geremy Fucci Il 5 febbraio scorso è nato, ad Acquaviva delle Fonti, Geremy Fucci. La nostra redazione formula gli auguri alla mamma, Dania Guzzi, al papà Nunzio Fucci e alla sorellina Noemi. I nostro auguri vanno anche ai nonni paterni Geremia Fucci e Tina Ribecco, al nonno materno Pietro Guzzi e alla sua compagna Rosella Lettieri. La Redazione attualità La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 Dalla Sicilia contro il tumore, le arance rosse della salute dell’AIRC Ogni spicchio era più saporito. Prescindendo dall’ottima qualità delle arance, certamente il valore aggiunto che conferiva ulteriore sapore ai frutti è stato quello della sensibilità al problema del cancro. Quattrocentotrentasettemila reticelle da tre chili di arance ciascuna hanno rappresentato il pretesto invernale fornito dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro per raccogliere soldi da inve- referenti, Annamaria Fiore e Rosa Perrone), “G. Lombardo Radice” (insegnante referente, Ciriaca Coretti), “Raffaele Leone” di Marina di Ginosa (insegnante referente, Mina Calabria), dall’istituto professionale “M. Bellisario” (insegnante referente, Angela Leccese) dal liceo scientifico “G. B. Vico” di Laterza (insegnante referente, Nuccia Punzi) e dal Comune di Ginosa rappresentato dalla signora referente Mina Pascale. Centocinquanta reti- 27 Il piacere di leggere un libro Rubrica di Viola Lavermicocca LE PERFEZIONI PROVVISORIE di Gianrico Carofiglio. stire nella ricerca per la cura di quello che pian piano sta perdendo il connotato di male incurabile grazie anche alle generose donazioni di chi ci crede. Ogni reticella è stata data in cambio di un contributo minimo di 9 euro; il ricavato totale nazionale è stato pari a 3,9 milioni di euro. A Ginosa, la vendita si è svolta esclusivamente nelle scuole; istituto di riferimento è stato San Giovanni Bosco, il cui preside professor Vincenzo Calabrese, fautore della manifestazione, in giugno ha chiesto all’AIRC l’autorizzazione a poter ospitare nella sua scuola l’evento. Il contributo prezioso, l’impegno e la disponibilità dell’insegnante Giovanna Ruggeri, referente dell’istituto per tutte le attività benefiche, è stato fondamentale per l’ottima riuscita della giornata. Importante sostegno è stato offerto anche dagli istituti “Calò” (insegnanti celle, una per ogni classe dei summenzionati istituti, sono state vendute; ognuna arricchita da un libretto di ricette per mangiare sano, con i pro e i contro della dieta vegetariana. Soddisfatta del risultato, la professoressa Ninetta Mirabella, consigliera regionale comitato AIRC Puglia, ringrazia quanti hanno dato il proprio contributo all’iniziativa. Spremute, marmellate, torte, liquori o semplici spicchi d’arancia; per la vita! Viola Lavermicocca I libri di Carofiglio sono quelli che “si leggono in una notte” e quest’ultimo non fa assolutamente eccezione. Primo elemento da segnalare è il titolo che, oltre ad avere un suono fantastico, ha una spiegazione che probabilmente potrà accompagnare molte riflessioni anche dopo aver chiuso il volume. Manuela Ferraro, figlia della cosiddetta Bari bene, studia presso la Luiss di Roma. Alla fine di una vacanza in Puglia la ragazza scompare. Amici , genitori, conoscenti, nessuno sembra possedere alcun elemento che riesca ad essere importante per ritrovare la giovane. Anche l’avvocato della famiglia rinuncia all’incarico; l’ultimo gesto che sente di poter fare è lasciare il caso, in realtà più adatto ad un investigatore che ad un avvocato, nelle mani del collega Guido Guerrieri. Tra libri, dischi, cd, il senso dell’umorismo che lo accompagna da sempre, una scazzottata col sacco da boxe, inutile dirlo, l’avvocato troverà la soluzione al giallo. L’ultimo piccolo capolavoro dello scrittore-magistrato-deputato accoglie personaggi già noti, con storie nuove, e nuove figure; tutti sempre più affascinanti e trascinanti che mai. 28 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 Domande dal passato Risposte del presente Rubrica a cura di don Franco Conte IRA Questa volta, Dio, sono proprio curioso di sapere come te la caverai con questo vizio. A che debbo questa tua sorniona curiosità, Lucifero? Ah beh. Per caso non è stata la tua primordiale… incazzatura ad aprire le porte all’ingresso dell’ira nella storia del mondo? E che casino che hai combinato con quei poveracci di Adamo ed Eva. Per una mela poi…! Ma quella era un’ira, diciamo, legittima… Eh già, dimenticavo: quando le cose le fai tu, sono tutte…legittime; se quelle stesse cose che fai tu, le fanno gli uomini… poveri loro! Scusa, Signore, ma non ho capito ‘sto fatto dell’ira “legittima”. Altro non è se non un forte desiderio di ristabilire un ordine turbato o di infliggere ai colpevoli un giusto castigo e correzione. La Bibbia ha parecchi esempi di queste “ire sante”: l’ira, per esempio, di Mosè dinanzi all’apostasia degli Ebrei, che, in sua assenza, si erano costruiti un vitello d’oro, e che lo portò ad infrangere le tavole della Legge ricevute da me sul monte Oreb e a ridurre in frantumi la statua idolatrica del vitello, facendo poi uccidere tremila di quei prevaricatori (Es 32); l’ira di Elia contro i falsi profeti, che massacrò sul Monte Carmelo (1Re, 18); persino l’ira di mio Figlio quando s’indignò e scacciò i venditori che profanavano il tempio (Gv 2). Hai capito, prete, quante te ne inventa ‘sto Dio? Ma perché l’ira sia legittima e non un vizio, è necessario che sia giusta nell’oggetto, mirando a punire soltanto chi lo merita e nella misura in cui lo merita, possibilmente in vista di un suo ravvedimen- to o di un bene comune, e quindi moderata nell’esercizio, cioè non oltrepassando ciò che l’offesa merita. Altrimenti siamo in quell’ira che è vizio capitale. Che ti dicevo, prete? Se queste cose l’avessi dette tu, te le avrebbero bollate come discorsi “alla Testimoni di Geova”, distinzioni prettamente… bizantine, una morale di sapore gesuitico. Ma se le dice Dio: tanto di cappello! E qui ti sbagli, Lucifero. Persino Aristotele osserva nel suo ETICA A NICOMACO che l’ira è addirittura necessaria, perché senza il suo apporto non è possibile affrontare alcuna battaglia. Ovviamente, aggiunge il grande filosofo, occorre fare buon uso dell’ira. Senti, senti. Questa è davvero bella: fare buon uso dell’ira!? Sì. Ponendola a servizio dell’uomo e non viceversa, come raccomanda lo stesso Aristotele. E aggiunge che tale prassi non è facile, perché non è da tutti arrabbiarsi con la persona giusta, nella misura giusta, al momento giusto e per una causa giusta. Wau! Una gran bella preparazione filosofica, prete. Ma forse ti sfugge che proprio il suo maestro, Seneca, in uno dei suoi trattati morali dedicati a questo specifico tema, fosse di parere diametralmente opposto. Per lui l’ira è sempre un male e il fatto di controllarla non libera dalla sua intrinseca negatività. Probabilmente non tieni in conto che è proprio del pensiero filosofico evolversi in continuazione, in virtù dei continui approfondimenti che ne scaturiscono. A volte alcune tematiche vengono esacerbate, altre volte perfezionate. Questa volta hanno preso una strada buona. Ovvio, no? Non potevi mica pensarla diversamente dal tuo Dio… Ovvio sì! Come non adirarsi, ossia come non insorgere di fronte a tutto ciò che deturpa nell’uomo l’immagine di Dio? Come non adirarsi dinanzi al tradimento colpevole che della giustizia, della verità, dell’onestà si compie nei singoli e nella collettività? Come non adirarsi quando vedi la cristianità connivente con certi poteri economici o politici, con ciò che la nega e l’offende. E che tace, fa finta di niente, lascia correre? Calma, prete, calma! Vedo che cominci a riscaldarti un po’ troppo. Perdiamo troppo tempo in questioni marginali, ci crogioliamo su dettagli insignificanti, facciamo i filosofi anziché i testimoni. Ecco, tutto ciò chiede sdegno, sde- gno violento. Per dirla con san Giovanni Crisostomo: «Pecchi, se non ti prende l’ira quando è necessario». Non ci possono essere dubbi: il verbo usato è proprio “peccare”, anche se d’omissione. Hai ragione, don Fra’. A volte mi chiedo, con una profonda amarezza nel cuore, perché la cristianità cerca sponsor presso coloro che programmaticamente sacrificano se stessi sul totem del profitto? Perché va sempre a bussare ai poteri forti in nome di aleatori vantaggi? Perché si lamenta pigramente della presa di congedo della fede, quando a promuoverla è stata la programmatica rimozione dei valori cristiani proprio ad opera di quanti per puro calcolo si sono detti cristiani? Il mio disegno non è negoziabile. Il Vangelo di mio Figlio non è negoziabile. La buona novella ai poveri non è negoziabile. Occorre gridarlo, non tacerlo. Non si possono stabilire gerarchie di comodo per un fallace tornaconto. Questa vostra odierna cristianità è sempre pronta a dialogare con gli snodi del presente, mai fa altrettanto con chi corrompe le coscienze non con strumenti nobili, ma semplicemente offrendo con naturalezza modelli degradanti. Il relativismo sarà pure una questione da filosofi, nei fatti è il veleno, mai condannato come tale, ogni giorno inculcatovi dal pulpito delle Tv commerciali e, a ragione dell’audience, anche dalla Tv di Stato. No, il cuore non vi porta da nessuna parte, se la sua logica è quella liquida del disimpegno, dell’assenteismo, della dismissione della responsabilità, della sensatezza del giudizio. Complimenti, Dio. Vero è che siamo prossimi alla Quaresima, ma tu hai superato il più focoso predicatore francescano con tanto di barba! È passione, Lucifero, passione viva, inestinguibile. È domanda di profezia testimoniale. È, ancora e sempre, urlare: «Guai a me, se non evangelizzo!». No, non ci possono essere compromessi. La radicalità cristiana non lo consente! Ma vi siete accorti che, a forza di farvi tutti ‘sti discorsi addosso, non avete sprecato una parola su ciò che è veramente l’ira? Questa volta, Signore, Lucifero ha ragione. Ma il guaio è che mi si è pure esaurito lo spazio a disposizione sul giornale. Se “foro”, chi te lo sente a Stefano Giove!? Non preoccuparti. Vorrà dire che ci aggiorniamo per la prossima volta. Buona Domenica, don Fra’. Buona… Buon tutto a te, Signore. Eh sì. E l’àld so’ fjìss…! attualità Safer Internet Day Il 9 febbraio 2010 verrà celebrato in tutti i paesi dell’Unione Europea il Safer Internet Day, giornata dedicata alla sicurezza in rete dei ragazzi Il risultato che emerge da una ricerca condotta da Microsoft in 11 paesi europei, Italia compresa, su 14mila utenti, sia genitori sia minori, presentata in occasione del Safer Internet Day 2010, http://www.saferinternet.org la giornata europea per la sicurezza in Rete in programma martedì 9 febbraio, e organizzata da InSafe, la rete europea di cooperazione per la promozione dell’uso sicuro di Internet costituita e cofinanziata dalla Commissione europea con il patrocinio del Ministro della Gioventù in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni e Save The Children , è che giovani e genitori non hanno sufficiente consapevolezza dei pericoli che si incontrano su Internet, anzi entrambi sono troppo sicuri delle proprie conoscenze per evitare davvero le insidie della Rete. Con 2-3 miliardi di nuove pagine pubblicate sul web ogni giorno, il monitoraggio dei contenuti di Internet è praticamente impossibile. Protegge- La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 re i bambini dai potenziali pericoli del mondo online è però una priorità. Secondo l’indagine, il 79% dei teenager europei oggi ha almeno una propria pagina su un social network e il 43% ritiene sia pienamente sicuro postare e condividere informazioni personali attraverso i social media. Al punto da inserire online anche dati e riferimenti particolarmente sensibili: in Italia, ad esempio, il 26% dei ragazzi condivide il proprio indirizzo di casa, il 56% indica il nome della propria scuola, il 76% si scambia foto e video anche di amici e il 59% l’indirizzo di posta elettronica o di instant messaging. Evidentemente anche solo una di queste informazioni, condivisa senza attenzione nel Web, può permettere ad eventuali malintenzionati di aprire un fronte pericoloso di contatto. Ecco perchè quasi due terzi dei teenager europei (63%) sono stati contattati online da sconosciuti, una percentuale che sale al 73% in Italia, la più alta tra i diversi paesi. Non solo: più del 46% dei ragazzi spesso, spinto dalla curiosità, risponde a persone non fidate. Nonostante queste evidenze, il 59% dei genitori si dichiara sereno sulla navigazione in rete dei propri ragazzi, convinto che sappiano adottare tutte le precauzioni per proteggere e condividere responsabilmente le informazioni online. Tanto che ben il 40% dei genitori italiani non ne controlla i movimenti online o i post pubblicati. Percentuale che cresce se vista attraverso le risposte dei più giovani: per il 66% dei teenager europei, infatti, i propri genitori non fanno nulla per limitare o controllare il loro utilizzo di Internet. Così è anche per il 55% dei ragazzi italiani, mentre solo 1 su 10 ha un sistema di parental control installato sul proprio computer (12%) o utilizza Internet in soggiorno anzichè nella propria camera da letto (15%). La presunta «tranquillità» dei genitori nasce anche dalla convinzione di saperne abbastanza o molto di computer e Web (lo dichiara il 77% del campione in Ita- 29 lia), ma anche in questo caso i giovani la pensano diversamente e, solo il 56% dei figli, ritiene di avere mamma o papà sufficientemente competenti sulle nuove tecnologie. Si conferma quindi l’urgenza di continuare ad investire nella sensibilizzazione sull’uso sicuro di Internet non solo tra le nuove generazioni ma anche verso genitori, insegnanti e tutti coloro che dovrebbero saper guidare e proteggere i ragazzi anche nel nuovo mondo virtuale. Proprio per questo Microsoft è scesa in campo in supporto del Safer Internet Day e del network InSafe, condividendone la finalità di rendere l’educazione alla navigazione responsabile in Rete uno dei più importanti ed efficaci strumenti di protezione e prevenzione dei crimini online. La settima edizione della Giornata europea, in particolare, prevede una giornata di incontri e dibattiti uniti dallo slogan “Think B4 U post!” (Posta con la Testa) lanciato da un videoclip, in tutte le lingue dell’Unione Europea, per invitare gli utenti a valutare con attenzione le possibili conseguenze di un gesto quotidiano come quello di inserire dati in rete. Verranno inoltre presentati Parlamento Europeo di Strasburgo anche i risultati frutto dell’accordo «Social Networking Principles», firmato con i venti maggiori social network europei, per gettare le basi per un Codice di Condotta paneuropeo per la protezione dei minori. E’ fondamentale educare i giovani su come vivere un’esperienza online divertente, responsabile e sicura. Presto la Microsoft, alle scuole che lo richiedono fornirà un’assistenza, ed aiutare i ragazzi a conoscere Internet ed a promuovere un mondo online più sicuro. Questa iniziativa coinvolgerà 23 nazioni in Europa e 800 dipendenti che faranno formazione su 50.000 ragazzi, genitori e insegnanti. I giovani tra i 12 ed i 19 anni, usano Internet principalmente per scopi di comunicazione, pertanto Bambini e adolescenti: Pensate prima di agire! 30 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 Viaggio nel mondo dell’imprenditoria locale OFFICINA MECCANICA E NUOVO CENTRO FIAT SANNELLI:50 ANNI DI ATTIVITA’AL SERVIZIO DELLA TUA AUTO L’officina Sannelli nasce nel lontano 1960 in elettronica e telecomunicazioni, ma gia’ “apprendista tirocinante” dall’eta’ di 10 anni. La presenza di questo giovane, ambizioso e propositivo, qualificato grazie ai numerosi corsi di formazione conseguiti presso aziende quali Bosch e Magneti Marelli, ha permesso di far aumentare e diversificare il lavoro. L’officina Sannelli infatti ha curato per l’Arma dei Carabinieri e della Polizia della provincia di Taranto e parte di quella di Matera, l’installazione di telecamere, videoregistratori, riconoscitori di targhe, computer a bordo Revisione auto e moto. Nasce quindi l’idea di ottimizzare, sempre di piu’, l’organizzazione dell’officina, pertanto, con grande soddisfazione di Nicola e Gerardo, l’attivita’ a Gennaio 2010 si trasferisce in una nuova struttura sulla S.S. 580 (vicino al supermercato Maxi -Futura). Il capannone di 500 mq. consta di sala d’attesa, uffici, magazzino per i ricambi, area operativa per l’elettronica, Centro Revisioni ed in piu’ un piazzale all’aperto di 2000mq. Gli ampi spazi hanno offerto la possibilita’ di diventare ufficilamente con i fratelli Nicola e Michele. L’attivita’ inizia in un piccolo locale sito in via Roma. In 15 anni la societa’ dei fratelli Sannelli cresce e si trasferisce in un nuovo locale di 400 mq. in via Matteotti. Il lavoro migliora e in un meraviglioso momento di crescita, viene disastrosamente a mancare il fratello Michele, tecnico brillante e importante punto di riferimento nell’ambito lavorativo. Nicola continua l’attitiva’ e dal 1997 viene affiancato da Gerardo, suo figlio,diplomato delle vetture di servizio. Si specializza anche come Officina meccanica, occupandosi di cambi olio e filtri, distribuzioni e sistemi frenanti. Cura l’installazione di impianti di climatizzazione, kit vivavoce, fari xenon, antifurti, per non parlare dell’iniezione diesel e benzina, riparazione di pompe ed iniettori tradizionali e common-rail. A tutto cio’ si aggiunge la cura del veicolo negli antifurti satellitari ed altri apparati elettronici, nonche’ la nascita di un Centro “Officina Autorizzata Fiat”, responsabile di vendita ed assistenza di vetture e veicoli commerciali. L’officina ha saputo crescere, migliorarsi ed innovarsi di certo, dietro tutto cio’, e’ d’obbligo sottolineare il grande impegno,il sacrificio e la serieta’ di Nicola che da sempre, in prima persona, ha lavorato instancabilmente, guardando pero’, con occhio attento al futuro. In bocca al lupo a Gerardo che d’ora innanzi, e’ il diretto responsabile della gestione e del lavoro della nuova azienda. Rubrica di Luca Calabrese vita ginosina La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 Le considerazioni ginosine di Pierino Perrone49 L’AGRICOLTURA L’economia derivante dall’agricoltura nell’anno appena trascorso è stata catastrofica, non che negli ultimi anni fosse florida ma quest’anno si sono accumulati tutti i contributi da versare all’erario. Ciò può indurre a pensare che il Ministro dell’Agricoltura sia insensibile ai problemi dei coltivatori. Io che seguo le trasmissioni locali del Triveneto devo invece sottolineare il grande impegno che il Ministro Zaia dimostra intervenendo spesso ai dibattiti sull’agricoltura per favorire la vendita dei prodotti agricoli. Invita i cittadini a consumare i prodotti a chilometro zero, parla molto bene del Prosecco della Valdobbiadene spiegando che è migliore dello champagne francese, sponsorizza il radicchio trevigiano e l’amarone di Verona. In questi giorni il Ministro sta lavorando assiduamente affinché l’autority alimentare da Foggia venga trasferita a Verona. E il Sud? ***** QUÀNNE FASCE FRIDDE SCKAFFETE ‘N GÜLE A J’ÌDDE In Italia tra astensionismo e schede bianche quasi il 50 per cento degli italiani rinuncia a scegliere la classe politica che li rappresenterà. Va da sé che se un partito o un movimento riuscisse a recuperare quei voti persi risulterebbe il primo partito italiano. Gli italiani, oltre ad essere tutti allenatori della nazionale di calcio, ritengono di essere anche tutti politologi. Alcuni sostengono che l’astensionismo è dato dall’effetto del bipolarismo (anche se l’astensione al voto era già elevata ancora prima). Altri affermano che non essendoci più il voto di preferenza (i parlamentari vengono scelti dai segretari dei partiti) si sono disaffezionati alla politica. La realtà, indipendentemente dalle stagioni, sta nel fatto che i politici hanno cambiato il pronome del detto ginosino e sckaffete è stato sostituito da sckaffele creando comitati d’affari e scalate bancarie. ***** U CUAPECANÀLE Un tempo, nelle campagne, in seguito ad un proficuo raccolto, nel caso in cui si fosse costruito un pozzo o in occasione di eventi di particolare rilievo, il proprietario provvedeva a fornire un lauto pasto in onore del buon esito del lavoro fatto. Successivamente anche nel settore dell’artigianato e in particolar modo nel campo dell’edilizia venne introdotto questo rito. In una vasta e prestigiosa masseria di proprietà di un noto medico, in seguito alla realizzazione, se ben ricordo, di un pozzo artesiano, il proprietario portò da mangiare quanto di meglio si possa pensare. Un dipendente, che era anche paziente del medico, sapendo di non poter bere alcolici, date le sue condizioni di salute, evitava di bere il vino e la birra dissetandosi esclusivamente con l’acqua. Il medico invitava i suoi dipendenti a gustare il buon vino oppure la birra. Vedendo il suo paziente che beveva acqua si rivolse a lui dicendogli: “Vecié bève u miére”. Vincenzo faceva finta di non sentire e all’insistenza del medico gli rispose ricordandogli che proprio lui gli aveva proibito quelle bevande. Fu allora che il medico rispose: “Vecié, cì vè réte a le miédece non t’accuôgghie cchiù”. U cuapecanàle non andò altrettanto bene a dei muratori che, arrivati al tetto della casa in costruzione, si videro portare come pasto poco pesce azzurro fatto a ciallédde. Il capomastro non si perse d’animo; versò il tutto nella callarìne e invitò i muratori a sedersi intorno all’insolito piatto da portata reggendo in una mano una grande fetta di pane e nell’altra la forchetta. Come un buon maestro d’orchestra dirigeva la mangiata e diceva: “Sponzé” e tutti intingevano il pane nel brodetto, “Pescé” e tutti prendevano con la forchetta un pesciolino a testa. Inutile dire che tanti furono gli sponzé e pochi i pescé. ***** IL MINISTRO BRUNETTA PISSCIA DEPÒNDE A questa singolare quanto interessante conclusione sono giunto in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Calderoli alla domanda della giornalista che gli chiedeva cosa ne pensasse della proposta di 31 legge relativa all’obbligo di mandare i diciottenni bamboccioni fuori casa. Calderoli rispose affermando che Brunetta ancora una volta l’aveva fatta fuori dal vaso e quindi... In questi giorni, nel bar sotto casa, si è parlato del nostro presidente del Consiglio riferendosi alle sue conoscenze riguardanti il corpo umano e in particolare alla stomatologia asserendo di aver perso un dente, in seguito all’attentato, ma di averne ancora 35. Ma chi veramente ha tenuto banco è stato il ministro Brunetta non solo riguardo la legge sopra descritta, ma anche sull’esternazione fatta in una trasmissione televisiva nella quale prospettava di dare ai ragazzi 500 € mensili prelevandoli dalle pensioni di anzianità. Agli avventori del bar non era chiaro se i fondi per finanziare i ragazzi fossero prelevati dalle pensioni dei metalmeccanici o da quelle dei parlamentari percepite dopo trenta mesi dall’inizio della legislatura. Riguardo invece la prima legge alcuni erano contrari perché a loro dire i genitori non possono cacciare i figli per legge, altri asserivano che era solo una provocazione per mettere in risalto il problema. C’erano poi quelli che dicevano che se è vero che esistono i fannulloni è perché i giovani non hanno i mezzi per poter vivere da soli, altri affermavano che i ragazzi erano malabbengiùte. Il Bepi, persona carismatica dal momento che a suo dire è stato il primo a tappezzare la cabina del suo camion con le fotografie del calendario del ministro Carfagna, sosteneva che il fenomeno dipendeva dal fatto che un tempo le donne non la davano facilmente e quindi gli uomini erano costretti a sposarsi. Il Bepi inoltre ironizzava sul fatto che il ministro voleva fare quella proposta di legge perché quando lui andò via da casa, a trent’anni, si rese conto di non saper fare il letto. A questo punto c’era chi insinuava che fosse in grado di farsi il letto, chi asseriva che il letto se l’è sempre fatto fare ma il Bepi concludeva dicendo che il ministro non ha mai avuto un letto ma al massimo na nacarédde. 32 argomenti La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 RICERCA & FORMAZIONE rubrica a cura di Giovanni Matera Pensare da effetto o da causa? Da principio, ascoltavo le parole degli uomini e mi fidavo della loro condotta. Oggi, ascolto le parole degli uomini e osservo la loro condotta. Giovanni Matera (Confucio) Ogni giorno, noi tutti, siamo messi di fronte a problemi e decisioni da prendere. Il risultato di tali scelte dipende esclusivamente dalla nostra impostazione mentale: se essa si concentra sull’“effetto”, molto probabilmente avremo un risultato mediocre o addirittura insoddisfacente; se invece mira alla causa, di sicuro gli esiti saranno migliori e più vantaggiosi. Il linguaggio da “effetto” proviene da un fondamentale paradigma deterministico e tutta la sua forza sta nel tra- sferimento di responsabilità. Si tratta di un atteggiamento reattivo a difesa dello status quo; ossia a protezione della famosa “zona di confort”, che abbiamo trattato in precedenti articoli. In altre parole, le persone che reagiscono agli effetti sono influenzate dall’ambiente, dalle circostanze esterne e dalle debolezze degli altri, tanto da impostare la propria vita emotiva in funzione del comportamento di quest’ultimi. Spesso, gli individui reattivi sono portati a dire: “Non è colpa mia… c’è la crisi… così va il mondo… non posso cambiare”… e così via. Il concetto di causatività, invece, si estrinseca nei comportamenti di quegli individui con spiccata capacità di affrontare gli eventi in modo consapevole e responsabile, non lasciandosi condizionare dalle proprie impulsive remore psicologiche e dalle circostanze ambientali esterne. Essi sono persone proattive in grado di prevenire e anticipare i problemi e i bisogni futuri; sono uomini-guida abili nel gestire i cambiamenti. Una vecchia pubblicità televisiva, diceva: “Potevamo stupirvi con effetti speciali; ma noi siamo scienza, non fantascienza”. Ho preso a prestito questa frase per trasformarla in un’utile equazione metaforica: Effetti speciali = emotività, reazione, scarico di responsabilità; Scienza = consapevolezza, ragionamento, responsabilità. A questo proposito ecco che tornano al- la mente alcuni miei articoli passati in questa rubrica: Ma io cosa posso fare? Pilota o passeggero? Distinguersi o Estinguersi? Ecc. Tutti noi vorremmo avere il controllo delle cose, delle persone, delle aziende e della nostra stessa vita, ma siamo proprio sicuri di averne la giusta conoscenza? L’abilità di trarre conclusioni per sviluppare opportuni metodi di gestione e diventare punto di riferimento e guida? Allora proviamo a vedere come tutto ciò possa, o no, diventare realtà, ponendoci qualche semplice domanda: Notiamo qualcosa di non ottimale nell’ambiente, come ci comportiamo? - Ci consideriamo la causa di tale situazione? - Iniziamo a sviluppare dei sistemi per affrontarla? - Se i sistemi adottati non funzionano, continuiamo a considerarci la causa della situazione non ottimale? Operando così, svilupperemo o reperiremo la conoscenza giusta per risolvere quella situazione. Insomma, sta solo a noi decidere come porci davanti ai problemi: se saremo causativi, ce ne prenderemo cura e li gestiremo; se invece saremo reattivi, e quindi ci lasceremo influenzare dagli effetti, saranno gli stessi problemi a gestire noi. Quale sarà la vostra scelta? Buon lavoro Giovanni Matera www.materarredamenti.it attualità La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 RUBRICA A CURA DI GIUSEPPE PIZZULLI Giacobbe, il soppiantatore Com’è noto, Giacobbe, dietro consiglio e insistenza di sua madre Rebecca, fingendo di essere Esaù si travestì, andò dal padre Isacco e si fece dare la benedizione patriarcale che spettava a suo fratello. Forse tanti non hanno fatto alcuna riflessione su questo fatto, ma altri si sono chiesti: perché Rebecca giunse a una tale decisione contro Esaù e contro la volontà d’Isacco, mettendo in atto uno stratagemma e carpire con inganno il diritto di Esaù? Perché Esaù aveva già fatto due gravi errori, primo: che negligentemente aveva sciupato, barattato, venduto e disprezzato un bene di grande valore: il diritto di primogenitura. (Gn.25,29-34). Secondo: che spensierato com’era, avventuriero, mondano, senza alcun riguardo alle cose di Dio, le “promesse” e le aspettative del futuro, contro la volontà dei genitori, che erano adoratori del Dio Vivente e vero, sposò due mogli Ittee di chiari costumi idolatri, che furono causa di enorme dispiacere per gli anziani genitori. Ora Rebecca stimava di più Giacobbe che era avveduto, assennato e uomo responsabile, mentre Isacco aveva un debole per Esaù, perché gli piaceva la selvaggina che spesso gli portava. Considerando il comportamento di Esaù, Rebecca pensava: potrà mai questo mio figliuolo snaturato e profano ereditare la preziosa benedizione, per la quale la nostra progenie dovrebbe essere innumerevole, secondo la promessa di Dio fatta ad Abramo, (Gn.15,16) e poi confermata ad Isacco? (Gn.26,2325). Se Isacco aveva perduto un po’ del discernimento, Rebecca no, era molto attenta acciocché la promessa di Dio non andasse perduta. Forse a Rebecca gli tornavano alla mente, come un ritornello le parole det- tele da Dio: “il maggiore servirà il minore”. (Gn.25,23). Così, come Rebecca udì le parole di Isacco che si apprestava ad impartire la benedizione ad Esaù, (Gn.27,1-5) dopo avergli portato una pietanza di caccia saporita come piaceva a lui, essa mise in atto il suo elaborato progetto. Con diligente premura chiamò Giacobbe dicendo: Figlio mio ascoltami, ubbidisci alla mia voce, fa quello che ti comando, va a prendermi due capretti e io ne farò una pietanza come piacciono a tuo padre, poi tu andrai fingendo di essere Esaù e lui ti benedirà, così la benedizione cadrà su di te e non andrà sprecata. Ma mio fratello è peloso e io…rischio di essere scoperto. Non ti preoccupare, fa come ti dico, al resto ci penso io, insistètte Rebecca. Così, l’attenta madre, preparò accuratamente una bella pietanza saporita come suo marito la voleva, fece indossare a Giacobbe i più bei vestiti di Esaù, lo mimetizzò con pelli morbide di capretto e gli fece portare il cibo a suo padre, che attendeva da Esaù. Padre mio eccomi, ti ho portato il tuo cibo preferito. Ora poiché ad Isacco la vista era venuta meno, disse: chi sei tu figlio mio? Sono il tuo figliuolo Esaù, rispose Giacobbe. Avvicinati figlio mio, voglio vedere se sei proprio tu. Isacco era un po’ perplesso perché la voce non gli sembrava di Esaù, ma dopo averlo tastato e constatato che era peloso, soggiunse:”la voce è di Giacobbe, ma le mani sono quelle di Esaù”. Si convinse forse pensando che la voce aveva subito un mutamento, e gli impartì la speciale benedizione. Se vi leggerete la narrativa dalla vostra Bibbia, vi accorgerete chè tipo di benedizione e oracolo profetico pronunziò Isacco. Tutte 35 cose che dovevano avere un adempimento nel futuro di Giacobbe e del popolo d’Israele. Subito dopo, però, giunse Esaù dai campi, ignaro dell’accaduto, e avendo preparato frettolosamente la cacciagione promessa al padre, gliela portò, dicendo: eccomi padre mio, alzati e mangia il cibo che ti ho portato acciocché tu mi benedica. All’udire ciò, Isacco trasalì, pensando: come mai, che succede qua? Chi sei tu? Come chi sei, sono Esaù, il tuo primogenito. Chi è dunque colui che mi ha portato la selvaggina? Io ho mangiato tutto prima che tu venissi e l’ho benedetto; e benedetto resterà. Immaginate la rabbia e l’odio di Esaù per suo fratello. Troppo tardi Esaù si accorse di aver perduto il diritto di essere il primogenito. Esaù è simbolo di coloro che ambiscono le benedizioni di Dio, ma senza conformarsi alle parole del Vangelo. Benedici pure me, padre mio! Ecco, disse il padre, io l’ho fatto tuo padrone…che potrei fare per te figlio mio? Ad Esaù non gli restò che un pianto amaro e un perenne rimpianto, perché le sue lacrime non servirono a riacquistare i suoi diritti perduti. Giacobbe fu costretto a fuggire dallo zio Labano, lontano, perché Esaù era deciso ad ucciderlo. Cosa c’insegna questo episodio? Quali lezioni spirituali possiamo trarne? Il consiglio della divina Parola ci dice: “Che nessuno sia fornicatore o profano come Esaù, che per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. Poiché voi sapete che anche quando più tardi volle eredare la benedizione, fu respinto, perché non trovò luogo a pentimento, sebbene la richiedesse con lacrime”. (Eb.12,16,17). Ecco perché l’Eterno disse: “Io ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù”.Mal.1,2). Dio illumini ogni lettore e lettrice a non scadere dalla Grazia di Dio, ma restare fermo nella fede in Cristo Gesù, il nostro Salvatore e Redentore, benedetto in eterno. 36 La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 argomenti e commenti Il circolo Arci ginosino al secondo appuntamento Congressuale Il locale circolo Arci, “Il Ponte”, celebra il suo secondo congresso. Lo ha fatto nella sede di via Tulipani, convocando i circa cento soci iscritti, lo scorso 28 gennaio. Al tavolo della presidenza, il presidente uscente, Stefano Giove, il vicepresidente, Maurizio Calabrese, l’organizzatore, Davide Giove, il segretario provinciale Lorenzo Cazzato, assente il tesoriere Rosario Calabrese, per ragioni di lavoro che lo impegnano nel nord Italia. Il socio Franco Pizzulli ha aperto i lavori congressuali dando la parola all’organizzatore Davide Giove (nonchè tesoriere facente funzione in sostituzione di Rosario Calabrese). Il giovane socio ha esposto all’assemblea cifre e rendicontazione riguardanti il bilancio consuntivo delle attività del circolo ed illustrato il piano di bilancio del 2010 che i soci hanno approvato all’unanimità. Dopo aver assolto a quest’atto fondamentale, che come ha sottolineato lui stesso «non è un atto formale», è passato ad illustrare il Documento congressuale, alla base della discussione del Congresso dell’Arci nazionale e dei congressi dei circoli che in questo anno si celebrano. Gli spunti forniti dai vari capitoli del Documento hanno spaziato dalle questioni di carattere culturale, sociale e politico che investono il nostro Paese, l’Europa e il mondo intero, a quelle che investono direttamente il territorio e, proprio facendo riferimento a queste ultime, Giove ha sottolineato che all’interno dell’associazione, a livello nazionale, si discute sul modello organizzativo dei circoli Arci che si sviluppa perseguendo due tipologie: quella prettamente ricreativa e quella di carattere culturale. Egli stesso ha auspicato che essendo quello ginosino un circolo che guarda ai due aspetti in maniera paritaria, possa continuare su tale modello anche in futuro. Immigrazione, nuove povertà, inclusione sociale, promozione e ricerca culturale sono stati gli argomenti che hanno arricchito l’intervento. La parola è passata a Stefano Giove, presidente uscente che non si è limitato ad elencare le varie attività nelle quali i soci del circolo ginosino sono stati impegnati in questi ultimi quattro anni (attività culturali, di animazione, di promozione sociale, di solidarietà, ricreative e anche politiche) ma ha rivendicato con una punta di orgoglio che: «l’obiettivo fissato sin dal primo giorno di attività di questo circolo è stato raggiunto. Vale a dire che l’idea condivisa di non essere semplici “intermediari” di eventi culturali ma creatori ed esportatori, noi stessi, di attività e manifestazioni densi di contenuto lo abbiamo raggiunto! E penso al gruppo di animazione dei burattini, “Il Flauto magico”; al coro polifonico, “I cantori della tèrre du munachicchie”; alla compagnia di attori che hanno allestito la commedia in vernacolo “Non ze schèrze cu munachicchie” che quest’anno è stata replicata per ben cinque volte, al progetto musicale che ha raggiunto carattere regionale, “Musikiamoli Tutti”, oltre alle numerose presentazioni di libri, ai progetti realizzati per la solidarietà (Lo stralisco, per tutti) e al locale appuntamento agostano che vede protagonista il folletto del Meridione: il Munachicchie.» Insomma una gestione che anche dagli interventi che si sono susseguiti ha ricevuto il massimo consenso. Ma i soci che hanno discusso, nel corso della serata, sulle attività che il circolo ha svolto, non hanno mancato di porre l’accento su questioni di carattere culturale che ancora necessitano di approfondimento così come è necessario (stando agli interventi) che dal circolo venga più chiaro e più visibile l’impegno a favore della immigrazione e dello sfrut- tamento degli immigrati. Diverse sono state le proposte fatte e nel corso del 2010 vedremo quali le azioni che ad esse corrisponderanno. Intanto, pare che l’anno sia già iniziato denso di attività: la già avvenuta rappresentazione del gruppo teatrale, a Marina di Ginosa per gli alunni dell’I. Comprensivo “Leone” (in mattinata) e per i marinesi (in serata); l’avvio del corso di dècoupage, tenuto dalla socia Sandra Pascale; il Cineforum per sordi che vedrà la prima proiezione al teatro Alcanices nella prima decade di marzo, oltre alle attività di ricerca e messa in opera del coro polifonico e della compagnia dei burattini. Le conclusioni dei lavori affidati all’intervento del segretario provinciale Lorenzo Cazzato non hanno potuto che tener conto degli spunti venuti dalla discussione svoltasi e dai fatti concreti assai apprezzabili (a cominciare dal nuovo tesseramento che vede un sempre crescente numero di soci rispetto agli anni passati). Cazzato ha, in conclusione, sottolineato il rilievo che assume in ambito di intervento sociale, l’impegno che il circolo ginosino ha dichiarato di voler portare avanti a favore della integrazione e della inclusione sociale dei cittadini immigrati. La serata si è conclusa con la elezione del comitato direttivo, del comitato dei garanti, dei revisori dei conti e dei delegati al Congresso provinciale che si terrà il 3 e 4 marzo prossimo. Questa la composizione dei nuovi organismi dirigenti: Comitato Direttivo: Andreula Bruna, Bozza Damiana, Calabrese Maurizio, Cardellicchio Rita, Carrera Adele, Cellamaro Vincenza, D’Amelio Tina, Furio Vito, Galante Davide, Giove Davide, Giove Stefano, Latorre Gianna, Lovecchio Dolores, Perrone Rosa, Pizzulli Franco. Garanti. Caldarulo Vincenzo, Malvani Giuliana, Mele Michele, Pavone Rosa, Pavone Eufemia, Suglia Giuseppe, Zicari Leonardo. Revisori: D’Angelo Alessandro, Mancini Nicola, Pascale Sandra. Delegati al congresso: Carrera Adele, Galante Davide, Giove Davide. La sera del 2 febbraio il Comitato Direttivo ha eletto il presidente riconfermando nella carica Stefano Giove e il comitato esecutivo composto da Maurizio Calabrese (vicepresidente), Davide Giove (organizzatore), Davide Galante (tesoriere), Enza Cellamare e Vito Furio. AD attualità La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 I Canti Popolari 37 COSA PASSA IN TV? rubrica a cura di Pierino Perrone Sanremo, tra scoop e polemiche LA MONTANARA Il testo e la musica di questa canta vennero scritti nel 1927 dall’alpinista Toni Ortelli mentre si trovava nella Valle di Lanzo, nel torinese. Venne cantata per la prima volta in pubblico a Roma dal coro S.o.s.a.t., primo nome dell’attuale S.a.t. (Società Alpinistica Tridentina), il 7 aprile del 1929 “ad orecchio”: è infatti del 1930 la stesura definitiva ad opera del maestro del coro, Luigi Pigarelli. Il testo tratta della leggenda, originaria della valle di Fasse, che narra la storia della principessa Soreghina, la quale, secondo una profezia, doveva dormire in assenza di sole a costo della vita. Un giorno la fanciulla trovò svenuto e ferito in un campo un valoroso guerriero di nome Occhio della Notte e ben presto, dopo avergli prestato le cure necessarie, se ne innamorò d’amore ricambiato. Trascorso diverso tempo, vissuto in “una capanna cosparsa di fior”, un vecchio amico del guerriero giunse a trovarlo e mentre rievocavano il passato Occhio della Notte gli confidò di portare ancora nel cuore la principessa Dolasilla, sua precedente innamorata. Ma Soreghina, incuriosita dal passato per lo più a lei sconosciuto di Occhio della Notte, origliava la conversazione protrattasi fino a tardi. Quando l’amico del guerriero se ne andò, questi aprì la porta della stanza da letto e Soreghina, sul punto di morte, gli cadde tra le braccia. Alcuni anni fa, in un concerto della S.a.t. organizzato dal C.a.i. tenutosi nella Sala Grande del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, erano presenti il primo solista della Montanara e l’autore Ortelli. In una sala gremita ad altissima presenza di giovani qualcuno chiese all’autore quando avesse capito che la canta sarebbe diventata famosa; questi rispose che in una calda notte d’estate a Torino, per respirare un po’ d’aria fresca si appoggiò al davanzale con la moglie e sentì passare alcuni alpini ubriachi che cantavano la montanara. Fu allora che disse alla moglie che quella canta avrebbe avuto successo. Testo Lassù per le montagne tra boschi e valli d’or fra l’aspre rupi echeggia un cantico d’amor. “La montanara, ohè!” si sente cantare, “cantiam la montanara, e chi non la sà?”. Là su sui monti dai rivi d’argento una capanna cosparsa di fior era la piccola, dolce dimora di Soreghina, la figlia del sol. Manca poco al 16 febbraio, data in cui il teatro Ariston ospiterà il festival di Sanremo giunto alla sua 60^ edizione. Come nella migliore delle tradizioni sanremesi, scoop, polemiche e voci di corridoio animano il conto alla rovescia della prima serata del concorso canoro per eccellenza. Questa volta a finire sotto i riflettori è stato il cantautore milanese Morgan. A quanto pare Marco Castoldi è stato squalificato dal festival per via di un’intervista rilasciata al mensile “Max’’ nella quale ha ammesso di utilizzare sostanze stupefacenti, ma solo come antidepressivi. La dichiarazione ha letteralmente shockato l’opinione pubblica. Gli occhi di tutti i media si sono immediatamente spostati sul cantante, che si è scusato e ha chiarito la situazione direttamente in una puntata di “Porta a porta’’ a lui dedicata. Stando alle sue parole Sanremo non gli interesserebbe più per il momento, nonostante tenesse molto a parteciparvi e a far ascoltare la sua canzone. Tra i big in gara ci sarà anche la coppia Pupo-Emanuele Filiberto con “Italia amore mio’’. Il pezzo sarebbe stato scritto dal rampollo di casa Savoia e ultimamente sarebbe stato addirittura sottoposto a modifiche per non destare ulteriori critiche. Secondo indiscrezioni, il conduttore de “I raccomandati’’ vorrebbe rinunciare all’evento. Pronta la smentita del direttore artistico del festival, Gianmarco Mazzi, che ha invece garantito l’esibizione di Pupo. Sul palco dell’Ariston ci doveva essere anche Mariano Apicella, l’interprete napoletano famoso per i suoi duetti col premier Silvio Berlusconi. Il “no’’ alla manifestazione sarebbe una conseguenza dei rapporti con il presidente del consiglio. Apicella si è infatti definito vittima di una discriminazione. Paradossalmente ha poi negato tutto in modo ironico, affermando di non aver mai presentato alcuna candidatura a Sanremo. Scandalo persino per il “non inedito’’ di Nicolas Bonazzi, una delle 10 nuove proposte. Si dice che la sua “Dirsi che è normale’’ fosse stata pubblicata già un anno fa sul suo blog personale. Per quanto riguarda gli ospiti, Carla Bruni ha declinato l’invito. Ancora non sono chiari i motivi, ma si è insinuato che la modella francese non abbia gradito la canzone di Simone Cristicchi in cui viene menzionato il suo nome e quello del consorte Sarkozì. L’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, potrebbe essere uno tra gli “special guest’’. Un fiducioso Mazzi ha detto che la trattativa è in corso ed è molto avanzata. Non resta che aspettare il 16 febbraio per il galà d’apertura del 60esimo festival della canzone italiana. A tutti buona visione. Miki Marchionna 38 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 FIDC Marina di Ginosa: si parte con l’anno associativo 2010 Il presidente Nicola Moles: «L’assemblea è in costante crescita e abbiamo in programma numerose e nuove iniziative. Buon 2010 a tutti i cacciatori!» Il 31 Gennaio, da diversi anni ormai, segna la fine della stagione venatoria e anche quest’anno abbiamo dato spazio alle considerazioni e ai commenti sull’annata venatoria appena conclusa e lo abbiamo fatto insieme al presidente della sezione FIDC di Marina di Ginosa Nicola Moles. Il presidente della FIDC marinese, credendo di interpretare il pensiero dei soci o, per lo meno della maggioranza di loro, ha espresso un giudizio non del tutto positivo, ma che lascia trapelare qualche spunto di positività. Da sottolineare è la scarsezza di prede, elemento che alimenta in molti amatori la decisione di abbandonare lo sport venatorio malgrado la forte passione. Si auspica quindi in futuro, da parte degli enti preposti, un incremento dei lanci di selvaggina stanziale, per dare stimolo anche ai tanti che si avvicinano alla caccia e alla sede FIDC. Nel nostro colloquio il presidente Moles ha commentato gli ultimi sviluppi che si sono verificati in ambito politico sul tema della caccia. Ultimamente un emendamento che ha riscosso il voto favorevole del senato, ha la- sciato un margine maggiore al tempo e alle modalità con cui svolgere lo sport venatorio. Secondo questo emendamento, infatti, si concede la possibilità di posticipare la chiusura della stagione venatoria di 20 giorni, ma la novità più rilevante riguarda i periodi utili allo svolgimento dell’attività venatoria che, fermo restando la massima durata complessiva dei cinque mesi, possono essere programmati in modi differenti da quelli attuali, durante l’intero arco dell’anno, il tutto, però, delegando la redazione del calendario venatorio alle regioni che valuteranno in base alle proprie condizioni ambientali. Tale provvedimento può giovare agli amatori della caccia che potrebbero sfruttare parte dei periodi favorevoli che riguardano la migrazione di ritorno di alcune specie di volatili. Un altro importante provvedimento è stato preso in ambito provinciale dall’ATC, che rispondendo all’esigenza di molti sportivi della caccia, ha redatto il nuovo piano faunistico pluriennale 2009-2014 in cui, dopo un attento studio per l’individuazione e la perimetrazione delle aree destinate a riserva, sono state dichiarate aperte all’accesso e alla pratica della caccia diverse aree che sono accuratamente delimitate sulla carta del territorio provinciale allegata al nuovo piano. A chiusura di questa stagione venatoria il presidente Moles ha fatto un resoconto generale di questo primo anno di attività della FIDC di Marina di Ginosa, non nascondendo una certa soddisfazione per la capacità del sodalizio di riuscire ad avvicinare e inglobare nella sua assemblea sempre nuovi iscritti, forti del clima familiare che la FIDC marinese riesce a creare nella sua sede sociale. Il presidente ha aggiunto anche un breve programma delle attività che la sezione marinese della FIDC intende intraprendere durante il corso dell’anno sociale da poco aperto, a cominciare da un appuntamento tanto atteso dai soci, la cena sociale del cacciatore, che permette di riunire tutti gli iscritti e, nel contesto ricreativo del convivio, rendicontare la stagione passata e sviluppare nuove idee per il prossimo futuro. Durante il periodo di chiusura della stagione venatoria il presidente Moles ha tra i suoi progetti quello di indire dei concorsi fotografici a tema sulla natura, con particolare predilezione al paesaggio circostante, e in questa iniziativa, tutta da valutare e programmare, il presidente intende aprire un rapporto collaborativo e coinvolgere anche l’Istituto Comprensivo “R.Leone”. Non mancheranno certamente nel programma annuale le iniziative ricreative che hanno riscosso tanta approvazione lo scorso anno e che consente ai cacciatori di svagarsi in momenti diversi dalla stagione venatoria e che li vede cimentarsi in gare e tornei di tiro al piattello e l’idea è quella di incrementare questo tipo di iniziative. A conclusione il presidente Moles ha rivolto l’appello ai molti appassionati dello sport venatorio invitandoli ad aggregarsi al gruppo dei soci della FIDC perché tanti sono i vantaggi che si riscontrano nell’affiancare alla mera attività venatoria i vari momenti e le varie attività promosse dalla sezione marinese della Federazione Italiana della Caccia e i servizi da questa offerti ai cacciatori del territorio. Antonello Lovecchio attualità La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 A te mio grande amore…2 Racconto di Debora Cazzetta e Claudia Perrone capitolo 2 Il ristorante La Luna Il ristorante “La Luna” era molto grande con i tavoli in legno antico lavorato, tovaglie cucite in pizzo e sedie in ferro battuto. Nicole e Simona si sentivano in paradiso in mezzo a tanta classe. Fatte le ordinazioni, i quattro amici iniziarono a parlare. Servirono come antipasti gamberetti sgusciati in aceto balsamico, crocchette alle patate, arancini di riso e tortini di melanzane e pesce spada. Il primo fu una delizia: cavatelli ai frutti di mare; per secondo la spigola con insalata e per dessert il gelato alla panna e cioccolato con un goccio di liquore. E… l’UAAR protesta Continua l’azione polemica del signor Dino Di Tinco esponente ginosino dell’UAAR che ci ha inviato una lettera a proposito della cerimonia (che riportiamo in altra parte del giornale) seguita al restauro e alla copertura della Madonnina posta sulla statale 106. La lettera che di seguito pubblichiamo è un doveroso atto in rispetto della libertà di informazione e non ci coinvolge in nessun modo con la polemica che questa lettera alimenta. Lettera Dino Di Tinco «A Ginosa continua la marcatura territoriale della Chiesa. Ora è il turno della madonna luminosa di Marina di Ginosa . Un precedente articolo su questo sito riporta che “l’intera collettività” della frazione Marina di Ginosa ha richiesto un restauro della statua. Richiesta subito accolta dal sinda- Nicole: -Che delizia!Angelo: -E’uno dei migliori ristoranti di tutta Monopoli.Francesco vedendo Simona insospettita: Io e Simona ci andiamo a fare un giro!Appena usciti fuori, Simona disse: -E’bello riaverti vicino, ma perché mi hai lasciata e ora mi offri la cena insieme a Nicky e Angelo?Francesco: -Ti ho invitata giusto per, devi sapere che tu non mi piaci e finalmente voglio parlarti della mia decisione!Simona: -Quale decisione?Francesco: -Devi sapere che mi sono messo con Melissa!Simona: -Chi? Quella che sta sempre con Katia?Francesco:-Si, proprio lei...Simona: -Che cosa? Sai che odio Melissa e...sei un bastardo!co di Ginosa Montanaro (“grazie”anche al delegato sindaco Galante), poichè quando si tratta di iniziative clericali l’intera amministrazione va sull’attenti, a differenza di altre questioni più importanti (la pessima raccolta differenziata locale, tra le peggiori della Puglia...ecc..). Recentemente si è tenuta la cerimonia di benedizione, alla presenza delle immancabili autorità civili, dei fedeli e degli alunni di una scuola media, che accompagnati sul posto dalle insegnanti hanno suonato l´Ave Maria (questo per ricordare che la scuola pubblica è luogo di “catechesi” e non d´ istruzione). Naturalmente il luogo in cui vi è la statua dovrebbe essere pubblico, come sicuramente pubblici saranno stati i soldi usati per il nuovo look della madonnina. A Ginosa così continua la marcatura territoriale dei clericali nei luoghi pubblici (ricordate la croce luminosa di 8 metri posta 41 Simona gli tirò uno schiaffo sulla guancia e presa Nicole, se ne scappò piangendo. Nicole non capì più niente e finalmente arrivate a casa, chiese spiegazioni a Simona. Nicole disse: -Hai perso la testa? Ti rendi conto di quello che hai fatto? Mi hai rovinato la serata! Finalmente mi ero fidanzata e tu mandi tutto all’aria! E...Simona: -Lascia stare...Nicole: -Che cosa? Lascia stare?Simona: -Si, hai idea di cosa stessero complottando? Era solo un piano, Nicky...Nicole: -Eri solo invidiosa che io mi ero innamorata di Angelo!Nicole prese la sua borsa e uscì dall’appartamento di Simona sbattendo con rabbia la porta. Intanto, dall’altra parte di Monopoli... Angelo: -Glielo dovevi proprio dire Fra?Francesco: -Non avevo altra scelta, ho dovuto farlo, come al suo solito mi stava facendo l’interrogatorio!Angelo: -E allora? Io mi sono innamorato!Francesco: -Tu... che cosa? Non stavi facendo per finta?Angelo: -No, quella ragazza era perfetta per me e tu hai mandato a monte tutto quanto... Ti odio!E così anch’egli abbandonò la casa del rispettivo amico. continua su una collina di Ginosa contestata da noi dell´UAAR), che in quanto tali appartengono a tutti e quindi devono rappresentare tutti i cittadini e non solo i cattolici; ma pare che questo concetto sia difficile da capire (luogo pubblico significa che è di tutti e nessuno può usarlo in via esclusiva). A pensare che lo scorso giugno, per par condicio l’amministrazione ginosina,tramite l’assessore Di Canio, propose di realizzare un monumento per gli atei, cosa parzialmente accettata dall’UAAR (unione atei agnostici razionalisti), la quale propose un semplice manufatto che esprimesse la libertà di pensiero (in modo che tutti i cittadini potessero essere rappresentati). L’assessore a quest’ultima proposta non ha mai dato risposta, nonostante fu egli stesso a proporsi…mentre appena chiama la Chiesa tutti si rendono disponibili…è proprio vero i cittadini cattolici a Ginosa sono di serie A, gli altri sono di serie B. Dino Di Tinco (UAAR) 42 La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 argomenti Bollenti Spiriti Camp Giuseppe Gentile a Canale Giovani Idee Cambiano la Puglia 5 a Lo Show dei Record Il piccolo Campione del Mondo ginosino andrà in diretta su Canale 5 Nella foto: la famiglia Gentile al completo insieme al sindaco Montanaro in occasione di una manifestazione sportiva Finalmente ci siamo. La tanto attesa notizia è arrivata. Il piccolo campione ginosino, Giuseppe Gentile, 12 anni nei prossimi giorni, sarà sulle reti Fininvest per partecipare alla nota trasmissione di Canale 5, Lo Show dei Record. Giuseppe Gentile, è stato visionato dai produttori della trasmissione, e dopo aver visto le prestazioni incredibili del Campione ginosino, hanno dato l’ufficialità ai genitori Papà Franco e Mamma Anna, per partecipare al Record Mondiale di calci circolari con una gamba sola sospeso in aria. Papà Franco e Mamma Anna, nei prossimi giorni saranno a Roma insieme a Giuseppe, per partecipare alle prove della trasmissione. La data dell’evento straordinario per poter ammirare il Record Mondiale che Giuseppe batterà in diretta su Canale 5, lo sapremo nel mese di Marzo. Nel congratularci con i genitori e con il piccolo grande “Fenomeno” Giuseppe Gentile, la redazione de “La Goccia” augura di poter raggiungere questo importante traguardo che sicuramente sarà un evento straordinario per tutta Ginosa che vedrà in diretta il fenomeno ginosino che cercherà di riuscire a battere questo Record Mondiale su Canale 5, nella nota trasmissione Lo show dei Record. Gianluca Catucci ([email protected]) “Il petrolio della Puglia sono le idee dei suoi giovani”. Nichi Vendola il Presidente della Regione Puglia ha scandito queste parole nel suo intervento alla platea di questa vera e propria festa delle giovani idee che si è tenuta per due giorni presso la Fiera del Levante a Bari: “Bollenti Spiriti”, “Principi Attivi” http:// bollentispiriti.regione.puglia.it/index. php?option=com_c ontent&task=view&i d=187&Itemid=1300 079 “Laboratori Urbani” http://bollentispiriti. regione.puglia.it/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=1300 166 sono diventate parole d’ordine nel linguaggio dei giovani pugliesi. Due giorni straordinari che lanciano il segnale netto di un cambio di passo reale avvenuto in questi anni per le politiche giovanili, direi che si è accesa la luce in luoghi fino a pochi anni fa totalmente bui. Quello che i ragazzi/e hanno realizzato con i finanziamenti regionali e mostrato in questa fiera delle giovani idee, permette a chiunque di comprendere di quali risorse stiamo parlando. Abbiamo visto idee fantastiche diventate realtà come il guanto per sordo-ciechi, il recupero di centinaia di immobili pubblici fatiscenti trasformati in laboratori d’arte, musicali e cinematografici, centri multimediali, ostelli della gioventù, centri per l’integrazione culturale, eccetera. Tantissimi ragazzi non udenti hanno preso parte all’evento perché i principali momenti del BS Camp sono stati tradotti in tempo reale da due bravissime interpreti LIS. Diversi comuni della provincia di Taranto (Palagiano, Palagianello, Martina Franca, Ginosa, Mottola, S.Marzano, Sava, Manduria, Laterza) hanno visto i “laboratori urbani” recuperare alla collettività ed alla vita sociale e culturale immobili pubblici in abbandono. Nel Borgo Antico della città di Taranto verrà inaugurato “Cantiere Maggese” (Laboratorio musicale – Internet Point – Caffè Letterario) che offrirà alla Città uno spazio culturale importantissimo per restituire centralità e interesse al centro storico. La strada è quella giusta, le Politiche Giovanili continueranno ad essere al centro della attività Amministrativa della Regione Puglia e della Provincia di Taranto. Dott.ssa Catia MARINO’ Assessore Politiche Giovanili della Provincia di Taranto eventi sportivi La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 43 A.S.D. Agilform prima alle competizioni della Manifestazione regionale Dance & Dance Lorenzo Galante, giovane promessa marinese della danza contemporanea trionfa nelle gare regionali del 24 Gennaio e si candida a partecipare al Festival Nazionale della Danza Non cessa di sorprenderci con i suoi sempre nuovi successi la A.S.D. Agilform di Marina di Ginosa, la realtà storica sportiva della borgata che, nei suoi 25 anni di attività costante e proficua, ha portato sempre alto il nome di Marina di Ginosa e della sua vocazione sportiva. Nei mesi scorsi molto ha fatto parlare di sé lo sport del Karate, disciplina in cui l’A.S.D. Agilform conferma sempre il suo primato nelle competizioni di tutti i livelli. Questa volta maggior risonanza ha avuto un’altra specialità che da sempre ha avuto un’attenzione particolare da parte dai titolari e degli istruttori che operano nelle palestre dell’A.S.D. marinese, la danza contemporanea. Protagonista dell’ultimo successo che, nell’ambito di una competizione che vedeva gareggiare le migliori scuole della regione, il marinese Lorenzo Galante che, il 24 gennaio scorso ha partecipato alla manifestazione “Dance &Dance dell’E.N.D.A.S., Festival Regionale della Danza che ha avuto luogo nella città di Francavilla Fontana. Lorenzo ha gareggiato nella categoria seniores di Danza Contemporanea come solista conquistando il 1° Posto e aggiudicandosi una borsa di studio che gli consentirà di partecipare all’ottava edizione del Festiva Nazionale della Danza “LOBAT LOANO DANZA” che si terrà nella città di Loano (SV) dal 23 al 28 agosto prossimo. Abbiamo contattato il giovane ballerino che da poco ha raggiunto la maggiore età e che da cinque anni frequenta la palestra dell’A. S.D. Agilform e poter così, dopo una fase preparatoria che l’ha visto impegnarsi nella disciplina della Ginnastica Artistica, specialità utile a raggiungere una buona preparazione fisico atletica e tuttora praticata dal ballerino marinese, negli ultimi tre anni, migliorare le sue capacità tecniche che l’hanno condotto a questa prima esperienza nella categoria seniores. «Dopo oltre un mese di intensa e costante preparazione mi sono trovato a gareggiare con i campioni della regione e, devo essere sincero, dopo aver assistito all’esibizione delle prime prestigiose scuole, temevo di non farcela, ma i risultati hanno sfatato queste mie negative impressioni» così Lorenzo commenta la sua gara in cui a prevalere è stato la caparbietà e l’impegno profuso nella fase preparatoria. Più che meritata è quindi questa vittoria per Lorenzo Galante e grande è la soddisfazione dell’A.S.D. Agilform e di colei che ha creduto nelle doti della giovane promessa della danza e l’ha seguito nel suo percorso preparatorio, parliamo della bravissima insegnante Marika Tramacere, diplomata presso l’International Dance Association nella città di Ravenna, sotto la guida del celebre maestro ballerino Steve La Chanche. Alla domanda sulle prospettive e sul suo futuro di atleta della danza Lorenzo risponde: «Intendo continuare a praticare la danza e gareggiare ancora per riprovare le stesse emozioni che ho provato in quest’ultima gara che ho vinto a Francavilla. Ma la mia meta più importante è quella di entrare in una accademia e migliorare sempre più nella mia disciplina.» Senza dubbio Lorenzo ha le idee chiare sul suo futuro e questa è un’ottima base per poter parlare di lui come una giovane promessa della danza destinata a raggiungere livelli davvero importanti. Antonello Lovecchio 44 La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 eventi sportivi PRIMA CATEGORIA / Pari agrodolce al “Miani” contro la vice-capolista Ginosa, solo un punto contro il Sammichele L’undici del tecnico Pizzulli, nonostante una discreta prestazione, non va oltre il pari a reti bianche, con il rammarico di non aver centrato una vittoria che sarebbe stata meritata. Il Ginosa ferma sul pari il quotato Sammichele in un match povero di emozioni, con i biancazzurri più intraprendenti ma poco incisivi in fase avanzata. Opaca prestazione della vice capolista venuta al “Miani” con l’intento di portare a casa un punto. Prima frazione avara di occasioni: l’unico sussulto giunge al 40’ quando Duca si incunea nella difesa ospite e dal limite lascia partire una rasoiata velenosa che termina di poco a lato. La ripresa vede sempre un Ginosa determinato alla ricerca del risultato pieno ed un Sammichele attendista. L’occasione più nitida per gli uomini di Pizzulli capita all’11’: su tiro dalla bandierina di Bozza, la sfera attraversa tutta l’area sfilando a due passi dalla linea di porta senza che nessuno degli avanti ginosini intervenga per finalizzare in rete. Al 25’ gli ospiti restano in dieci ed i padroni di casa comprimono i baresi per conquistare il successo. Al 28’ lo sgusciante Pagone ci prova dal limite con un sinistro potente sul quale si interpone Salamida che, sfortunatamente, ribatte la conclusione del compagno. L’ultimo sussulto giunge al 32’ quando Salamida tenta la conclusione dal limite con la sfera che sorvola di poco la traversa. Tabellino della gara (Ginosa-Sammichele 0-0) GINOSA: Bellosguardo, Orfino (30’ st Zicari), Ricciardi, Bozza, Pizzolla, Zorico, Duca, Iacovino (26’ st Lapiscopia), Nuzzi (18’ st Putignano), Salamida, Pagone. A disp.: Cimino, D’Attoma, Castellano, Esposito. All. Pizzulli SAMMICHELE: Matarrese, Valentini, Spinelli Gianv., Vittore S., Rondinone, Spinelli Gianl., Colapietro, Vittore D. (15’ st Pascalicchio G.), Pascalicchio A., De Simini, Salvati. A disp.: Spinelli B., Susca, Schettino, Loschiavo, Paparella. All. Narraccio ARBITRO: Natilla di Molfetta. NOTE: Ammoniti Pizzolla, Duca e Pagone (G), Valentini, Spinelli Gianv., Pascalicchio A. e De Simini (S). Espulso al 25’ st De Simini per somma di ammonizioni. Domenico Ranaldo (www.asginosa.it) Ordine dei Giornalisti ODG PUGLIA ORGANIZZA CORSO CRONACA GIUDIZIARIA APRE L’11 FEBBRAIO IL PROCURATORE DI BARI LAUDATI I delicati rapporti fra cronaca giudiziaria, diritto all’informazione e tutela della persona generano violenti conflitti che ormai orientano la stessa agenda politica. Modifiche legislative, interventi disciplinari e cautele professionali non sembrano in grado di arginare le dilaganti polemiche. Per approfondire le cause di tale situazione e migliorare la qualità dell’informazione, l’Ordine dei giornalisti della Puglia organizza un corso articolato in quattro incontri. Si comincia giovedì 11 febbraio alle 17 con un seminario dedicato ai rapporti tra procure e giornalisti: ‘’La tutela della segretezza dell’inchiesta e il diritto di cronaca’’. Ne parleranno il Procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, e i sostituti Renato Nitti e Francesca Romana Pirrelli. Il secondo incontro, venerdì 19 febbraio, e’ dedicato al confronto tra la normativa europea e quella italiana in riferimento in particolare alla tutela del giornalista e delle sue fonti. (Marina Castellaneta, ordinario di Istituzioni e politiche dell’Unione Europea dell’Università di Bari). Il terzo appuntamento, venerdì 26 febbraio, verterà sugli aspetti tecnici dell’inchiesta, dall’iscrizione nel registro degli indagati alla richiesta di archiviazione o di rinvio a giudizio. (Roberto Rossi, sostituto procuratore Bari). Infine, il quarto incontro, venerdì 5 marzo, è dedicato alla deontologia e alla tutela della privacy, con particolare riferimento alla pubblicazione di intercettazioni, e ai rischi professionali del giornalista. Ne parleranno Michele Partipilo, (Gazzetta del Mezzogiorno) componente dell’Esecutivo nazionale dell’Ordine e l’avvocato Michele Laforgia. Tutti gli incontri si terranno alle 17 nella sede dell’Ordine dei giornalisti della Puglia a Bari, in strada Palazzo di Città, 5. Il corso è gratuito. Per iscriversi bisogna mandare una mail a: [email protected]. LA PRESIDENTE dott.ssa Paola Laforgia La Goccia n. 2 - 30 gennaio 2010 eventi sportivi 45 PRIMA CATEGORIA / Biancazzurri sconfitti a Brindisi ma convincenti nella prestazione Ginosa convincente ma sconfitto dal quotato Appia Brindisi La compagine ginosina, nella gara mattutina a Brindisi contro il quotato Appia, sfodera una buona prestazione ma torna a casa a mani vuote. Punteggio troppo severo per il gioco espresso sul campo. Domenica, intanto, arriva al “Miani” il San Vito per uno scontro-salvezza in cui la vittoria è di vitale importanza. Netta sconfitta nel punteggio, ma non un paio di occasioni (26’ e 35’) con tiri zulli sul campo, per il Ginosa che ha saputo dalla distanza di Duca che vedono la ARBITRO: Mancini di Foggia. tenere testa al più quotato avversario, sfera sorvolare di poco la traversa. Nei RETI: pt 10’ Lonoce; st 16’ e 48’ Pizdisputando una buona prova. Gara minuti di recupero, infine, giunge il 3-0 zolla. giocata su un terreno in precarie condi- firmato ancora da Pizzolla che riprende NOTE: Ammoniti Bartolomucci e Pizzioni che ha creato non pochi problemi una corta respinta dell’estremo difenso- zolla (A), Orfino, Bozza, Salamida e ad entrambe le squadre. Prima frazio- re su tiro di Marinosci ed infila nel sac- Pagone (G). Espulso al 35’ pt Zicari (G) ne poco dinamica a cui ha fatto seguito co. Domenica, intanto, sarà di scena dalla panchina per proteste. una ripresa più avvincente. Partenza al “Miani” il San Vito per uno scontroDomenico Ranaldo Lunedì 8 febbraio 2010 CORRIERE DEL GIORNO determinata dei padroni di casa che al salvezza in cui i tre punti non possono (www.asginosa.it) 10’ passano in vantaggio con Lonoce sfuggire. Il San Vito sopravanza EGORIA Laa sfruttare capolista 4-1bandierina con l'Andrisani in classifica i ginosini di tre punti abile un vince tiro dalla PRIMA CATEGORIA GIRONE B per schiacciare di testa in rete da po- e pertanto un successo significa Risultati 20ª giornata Prossimo Turno 14/02/2010 chi passi. Alla mezzora i biancazzurri aggancio proprio ai brindisini. Acquaviva - Carovigno 1-0 Carovigno - Cellamare recriminano per un’evidente spallata, Appuntamento al “Miani”, per Casamassima - Andrisani Andrisani - Leporano 1-4 in area, ai danni di Donno lanciato a tutti gli sportivi, alle ore 15 per Ginosa - San Vito Appia Br - Ginosa 3-0 Gioia - Castellaneta Castellaneta - Fragagnano 1-2 rete ma il direttore di gara sorvola sul- sostenere e portare al successo Cellamare - Gioia 3-0 Leporano - Lizzano l’episodio. Al 40’ sugli sviluppi di un l’undici biancazzurro. Lizzano - Paolo VI 1-1 Paolo VI - Acquaviva corner, Pizzolla incorna sottomisura Tabellino della gara (Appia Sammichele - Surbo 6-1 Sammichele - Appia Br - Casamassima 1-1 San Vito Surbo - Fragagnano trovando la ribattuta sulla linea di un Brindisi-Ginosa 3-0) ta. I biancorossi pagano il Gli ospiti hanno l'occasione ma non sul campo, per il Gi�difensore APPIA BRINDISI: Vantaggiato, ginosino. Nella ripresa gli fatto di aver giocato in nove per chiudere la gara ma da nosa che ha saputo tenere CLASSIFICCASAA �uomini Schena, Toscano, TauTOTALE FUORI uomini parteentrano della ri- più pochi passi Carrieri tira ad- Lonoce, dibuona Pizzulli convinti testa al più quotato avverP G V N P GF GS V N P GF GS V N P GF GS ese (rig.), 40' presa. Il primo tempominuti fini- dosso al portiere. Dopo aver(17’sario, una buona st disputando Truppi), Zongolo e nei primi quindici mettono in risano Leporano 46 20 14 4 2 41 13 8 2 0 23 6 6 2 2 18 7 A., 24' st Rito, sce 0-0 ma con la squadra di sfiorato il gol con Picci ar- prova. Gara giocata su un (40’fine stil Quarta), apprensione la diverse retroguardia brindisina. Sammichele 41 20 13 2 5 32 16 9 0 1 25 8 4 2 4 7 8 casa che sfiora volte riva a tre minuti dalla terreno inBartolomucci, precarie condiAppia Br 37 20 9 10 1 27 11 5 5 0 16 4 4 5 1 11 7 Fiume stnon Fone, Distani Al II, 10’ il vantaggio: di te-piazzato meritatodalla pareggioStefanelli, con No- zioni che ha(29’ creato poDonno,unsucolpo calcio Fragagnano 37 20 11 4 5 37 24 8 1 1 27 10 3 3 4 10 14 par), De Ro- sta di Riformato non va a vellino su calcio franco dove chi problemi ad entrambe le Pizzolla. A disp.: sinistra, mette un traversone tagliato in tò), Marinosci, ola), Distani I, bersaglio. Cecere solo dul il portiere ospite ci mette squadre. Partenza determiCasamassima 36 20 9 9 2 35 17 4 5 1 18 8 5 4 1 17 9 All. Capuareadischetto che vede difesa di casa rifugiar- Grande, Sozio, Latagliata E., del la rigore, serve del suo. nata deiCalo. padroni di casa che Castellaneta 31 20 9 4 7 23 19 7 0 3 12 7 2 4 4 11 12 st Pucci). si A con Buttiglione prende laNel momento al 10' passano in vantaggio to affannoche in angolo. Carovigno 27 20 6 9 5 21 20 3 6 1 13 8 3 3 4 8 12 a. All.: Sara- traversa clamorosamente. Il con Lonoce abile a sfruttare Paolo VI 22 20 5 7 8 21 21 5 3 2 15 7 0 4 6 6 14 APPIA BR � GINOSA: Bellosguardo, Orfino migliore degli ospiti, giunge come una Fragagnano si rende pericoun tiro dalla bandierina per Cellamare 22 20 6 4 10 24 25 5 1 4 17 8 1 3 6 7 17 GINOSA � (5’ st Duca), Ricciardi, Bozza, doccia fredda il raddoppio dei padroni o, Macaluso loso con Triuzzi e Piccirilli è schiacciare di testa in rete Gioia 22 20 5 7 8 23 24 4 5 1 14 4 1 2 7 9 20 sula, Palese, bravo aad salvare sulladi linea. MARC ATORI:dal pt 10' Lonoce; st 16' e da Pizzolla, pochi passi. Alla mezzora Castellano, Salamida, di casa opera Pizzolla che, San Vito 22 20 4 10 6 17 22 4 4 2 13 11 0 6 4 4 11 t Ronsisvalle), Il secondo tempo il Ca- 48' Pizzolla. i biancazzurri recriminano Pagone, Donno (45’ st D’Attolimite, indovina più APPIA lontano al- Va Lizzano 19 20 5 4 11 31 38 3 3 4 16 14 2 1 7 15 24 25' st Prigiostellenta rimanel’angolo in dieci doBRINDISI n t a g g i a to, per un'evidente spallata, in Ginosa 19 20 5 4 11 13 34 5 2 3 7 12 0 2 8 6 22 ma), Esposito Lapiscola sinistra dell’incolpevole A disp.: Franpo due minuti ma va addi- BellosguarSchena, Lonoce, Toscano, Taurisano area, ai(23’ dannist di Donno lanAndrisani 18 20 3 9 8 19 36 0 6 4 7 14 3 3 4 12 22 ardi, Nodello. in vantaggio in infe- svantaggio, (17' st Truppi), Zongolo pia), (40' st Quarciato A a rete ma il direttore di Petrelli. disp.: Larocca, do. rittura Nonostante il doppio Acquaviva 17 20 4 5 11 8 29 4 2 4 7 14 0 3 7 1 15 riorità numerica. Bonger- ta), Bartolomucci, Stefanelli, Fiume gara sorvola sull'episodio. Al Zicari. di All.unPizrendono in Russo, Molfetta i biancazzurri mino raccogliesiun colpo di pericolosi (29' st Fontò), Marinosci, Pizzolla. AMancino, Surbo 15 20 3 6 11 17 40 3 4 3 11 13 0 2 8 6 27 40' sugli sviluppi cor- SPORT eporano non perdona gagnano, colpo playoff De Robertis Distani I per ce il derby i e prosesolitaria al a per 4-1 n il rigore rma e oridi Distani oro. Al 20' di Fanuli ronto alla Andrisani asione per Giuseppe e Latagliaeta il rigoaccante si tacco di Cecere e solo davanti al portiere a Signorile realizza. Nell'esultare il goleador rivolge dei gesti poco apprezzabili verso la tifoseria del Fragnagnano e l'arbitro lo caccia fuori dal rettangolo di gioco. Il Castellaneta rimane in nove pagando dazio con il passare dei minuti. Infatti il Fragagnano segna con un'autorete di Piccirilli. I biancoverdi aumentano la pressione e Pellegrino prende un palo: la difesa castellanetana non riesce a rinviare concedendo la ribattuta allo stesso Pellegrino che sigla la vittoria finale. disp.: Grande, Sozio, Calo. All. Caputo GINOSA Bellosguardo, Orfino (5’ st Duca), Ricciardi, Bozza, Castellano, Pizzolla, Salamida, Pagone, Donno (45’ st D'Attoma), Esposito (23' st Lapiscopia), Petrelli. A disp.: Larocca, Russo, Mancino, Zicari. All. Pizzulli ARBITRO: Mancini di Foggia. NOTE: Espulso al 35' pt Zicari (G) dalla panchina per proteste. � BRINDISI (D. Ran) - Netta sconfitta nel punteggio, ner, Pizzolla incorna sottomisura trovando la ribattuta sulla linea di un difensore ginosino. Nella ripresa gli uomini di Pizzulli entrano più convinti e nei primi quindici minuti mettono in apprensione la retroguardia brindisina. Al 10' Donno, su calcio piazzato dalla sinistra, mette un traversone tagliato in area che vede la difesa di casa rifugiarsi con af- fanno in angolo. Nel momento migliore degli ospiti, giunge come una doccia fredda il raddoppio dei padroni di casa ad opera di Pizzolla che, dal limite, indovina l'angolo più lontano alla sinistra dell'incolpevole Bellosguardo. Nonostante il doppio svantaggio, i biancazzurri si rendono perico- losi in un paio di occasioni (26' e 35') con tiri dalla distanza di Duca che vedono la sfera sorvolare di poco la traversa. Nei minuti di recupero, infine, giunge il 3-0 firmato ancora da Pizzolla che riprende una corta respinta dell'estremo difensore su tiro di Marinosci ed infila nel sacco. SECONDA CATEGORIA Sconfitte di misura a Latiano e Noci. Buon punto del Laterza a Grotte Palagiano e Mottola, quanta sfortuna 46 attualità La Goccia n. 2 - 30 genaio 2010 L’Associazione Ciclistica Marinese inaugura il nuovo anno sociale I ciclisti di Marina di Ginosa sono già al lavoro per l’organizzazione della Festa delle Due Ruote e il tradizionale pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo giunto ormai alla quinta edizione Un nuovo anno sociale si apre per i ciclisti marinesi che, nei giorni scorsi, si sono riuniti presso la loro sede ubicata al secondo piano del Palazzone di Piazza Indipendenza per redigere un bilancio completo dell’anno sociale appena trascorso e stilare un nuovo programma organico per l’anno appena cominciato. Il bilancio 2009 presenta numerosi punti di positività, uno tra i tanti l’incremento dell’assemblea con l’arrivo di ben 6 new entry. Si tratta di un sestetto abbastanza eterogeneo sia per quanto concerne l’età dei nuovi associati sia per l’”anzianità” maturata nella pratica dello sport delle due ruote. La maggior parte di loro hanno un’età che si aggira intorno alla trentina, ma non tutti vantano la stessa lunga esperienza in questo particolare sport del neoiscritto Prof. Vincenzo Calabrese, il dirigente dell’Istituto Complessivo “R. Leone” che da diversi anni percorre in bicicletta le strade del territorio circostante la nostra Marina di Ginosa. Da quest’anno avrà qualche occasione in più per sperimentare i vantaggi di appartenere ad un sodalizio così ben organizzato e pieno di propositi e iniziative come l’Associazione Ciclistica Marinese. Lo stesso vale anche per gli altri nuovi soci, alcuni dei quali ancora nelle prime fasi di attività sportiva, che hanno deciso di aderire all’A.C.M. dopo un preliminare periodo di test del nuovo sport, periodo in cui sono stati affiancati dai veterani dell’associazione che sicuramente hanno saputo ben trasmettere le prime nozioni tecniche che sono risultate essere un input positivo per intraprendere il nuovo sport e entrare in un contesto associativo di patiti delle due ruote. Come spiega il segretario Rino Punzi quello della bicicletta è uno sport individuale e ciascun iscritto svolge spesso individualmente gli allenamenti e le escursioni, ma la associazione si ritrova e si riconosce nel gruppo compatto che ha scelto la domenica come giorno ideale per svolgere insieme l’attività sportiva, indossando la divisa ufficiale. Tra gli associati, al momento, non vi sono aspiranti a competizioni di tipo agonistico, non vi è ancora la mentalità, anche perché l’associazione trova un suo senso nel promuovere lo sport delle due ruote nel con- testo sociale in cui è inserita, interagendo con i cittadini così come con altri enti, associazioni e istituzioni, per diffondere la cultura di uno sport a stretto contatto con l’ambiente e la natura. L’A.C.M. ha in programma per il 2010 la realizzazione di una nuova divisa che sarà indossata durante i vari momenti che vedranno i ciclisti marinesi impegnati nel sociale o nelle consuete attività che costituiscono la parte fissa del programma di ogni anno, la Festa delle Due Ruote e il Pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. L’associazione ha predisposto anche un consulto medico per una vista cardiologia al fine di monitorare lo stato di salute dei soci e, da quest’anno, un nuovo tesserino che conterrà, oltre ai dati personali dell’associato, il suo gruppo sanguigno, provvedimento cautelativo di evidente utilità. Anche per il 2010 è stata confermata l’adesione dell’A.C.M. all’oratorio parrocchiale con il rinnovo della copertura assicurativa e della tessera A.N.S.P.I. Il presidente Nino Panetta ha annunciato l’avvio della macchina organizzativa per la festa delle Due Ruote- Benvenuta Primavera che avrà luogo nelle giornate del 10 e 17 aprile. La prima tappa consisterà nuovamente con la presentazione di uno stage rivolto ai ragazzi dell’I.C. “R.Leone” curato ancora quest’anno dall’ing. Vito Goffredo, ma che avrà come tema il prezioso bene dell’Acqua, la sua tutela e tutte le tematiche ad essa connesse. Lo stage si svilupperà in tre presentazioni data la numerosità degli alunni e per l’occasione, così come lo scorso anno, sarà organizzato un concorso sul tema. La seconda tappa comincerà la mattina del 17 Aprile con la ciclo - passeggiata per le vie principali della borgata e terminerà in serata con la cerimonia in Piazza san Pio che vedrà la premiazione dei ragazzi e la degustazione di prodotti della locale gastronomia. E’ confermato anche il pellegrinaggio “In bici da San Pio” che coinvolge ogni anno anche molti marinesi più o meno devoti al Santo e che si svolgerà nell’ultima parte della stagione primaverile. Si tratta del quinto anno consecutivo che il gruppo intraprende questa impresa che è sì un iniziativa sportiva, ma che è anche una profonda testimonianza di fede e per l’occasione è negli intenti degli associati solennizzare l’evento curandone maggiormente l’organizzazione. Per la stagione estiva la A.C.M. rinnoverà l’attività già sperimentata negli anni passati, di aggregazione per i villeggianti, amatori delle due ruote, che intendono esplorare il territorio in bicicletta, attività questa che sarà opportunamente pianificata e resa pubblica. Per la realizzazione della nuova divisa la A.C.M. rivolge un invito a tutti coloro che intendono sponsorizzare l’iniziativa, l’associazione è disponibile presso la propria sede il lunedì e il giovedì e offrendo la possibilità di divulgare il logo della propria azienda che campeggerà sulla nuova tenuta sportiva per i prossimi due anni e usufruire di una proficua opportunità pubblicitaria. Antonello Lovecchio