N°3 - 2006
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N°3 - 2006
pagina 3 pagina 2 Cari amici tiratori... Anche se queste poche righe arriveranno a voi dopo lungo tempo dal ritorno da Bordeaux, voglio complimentarvi con tutta la rappresentativa italiana, accompagnatori compresi, per il comportamento sportivo tenuto in Francia, per i risultati ottenuti, e per il senso patrio che avete saputo dimostrare alle altre nazioni nelle coloratissime e festose manifestazione di premiazione. Vi faccio partecipi inoltre dei complimenti “ai dirigenti ed agli atleti della nazionale di avancarica della C.N.D.A.” ricevuti mezzo e-mail niente meno che dal ministro Giovanna Melandri (qui c’è lo zampino del mio amico Franz). ben sperare per il futuro dell’avancarica italiana, e di questo rendo merito ai presidenti delle compagnie che svolgono il difficile lavoro di indirizzare i giovani verso le nostre discipline. Ma ora bisogna già pensare al futuro. Il campionato è già iniziato e le presenze alle gare sono numerose, ed ho notato con piacere che sono rientrati nel nostro mondo tiratori che lo avevano abbandonato. Ciò mi fa ben sperare in una nazionale più competitiva da presentare a Parma per il prossimo europeo. Un complimento particolare all’unica medaglia d’oro individuale e nuovo primatista mondiale Moreno Boni nella specialità Lorenzoni Replica. Forza “Cicalone”, sei stato grande! Non mi rimane che augurarvi un “in bocca al lupo” per il prossimo campionato italiano ed una stagione ricca di momenti felici in ambito sportivo. Con ulteriore immenso piacere ho potuto riscontrare l’inserimento di volti giovani che fanno Il Presidente Giovanni Gentile RISULTATI FINALI Campionato TIRO a VOLO 2006 MANTON Tiratore 1° BONI Moreno 2° BONI Fabio 3° SICLARI Enrico 4° CIUFFI Eugenio 5° GENTILE Giovanni 6° ZARRIELLO Giuseppe 7° MORETTI Valter 8° PAVANI Carlo 9° BARI Roberto Compagnia STETA STETA STETA STETA LARC SLV STETA SLV AV PIATTELLI 133 120 107 94 92 84 FALSO FALSO FALSO LORENZONI O Tiratore 1° SCOTTI Andrea 2° BOTTARO Renato 3° CIUFFI Eugenio 4° ZARRIELLO Giuseppe 5° BONI Moreno 6° FILIPPI Alberto 7° SANTI Nedo 8° BIANCHINI Fiorenzo 9° PAVANI Carlo Compagnia SLV SLV STETA SLV STETA STETA STETA STETA SLV PIATTELLI 131 114 111 92 FALSO FALSO FALSO FALSO FALSO LORENZONI R Tiratore 1° GAMBINI Gino 2° BONI Moreno 3° BONI Fabio 4° GENTILE Giovanni 5° RIZZOLI Osvaldo 6° DAINESE Andrea 7° SERRATI Luca 8° MORETTI Valter 9° UBIALI Valter ERRATA CORRIGE sul numero precedente di Avancarica Magazine è stata pubblicata una classifica errata della categoria Colt, questa è quella esatta. COLT -----------------------Tiratore Comp. Punti 1° LUCCHINI Gaetano 3L 92 2° LEPORE Marcello CUS 91 3° FERRERIO Antonio 3L 89 Per chi volesse inviare materiale da pubblicare (articoli, foto, disegni, ecc...) può scrivere, telefonare o inviare e-mail alla redazione: Avancarica Magazine c/o X.mas srl Viale della Lirica 61 - 48100 Ravenna Telefono Compagnia SLV STETA STETA LARC SLV SLV SLV STETA SLV PIATTELLI 134 134 127 115 114 109 105 104 104 0544.272252 fax 0544.271417 e-mail: [email protected] pagina 4 Cronistoria della spedizione italiana ai mondiali. Ospiti dei francesi a meno di un mese dalla notte mondiale di Berlino? Quante volte i tiratori italiani hanno dovuto ricordare quei momenti esaltanti per il calcio italiano… e come nascondere la soddisfazione che colpisce dritta in fondo al cuore. Anche se la disciplina è diversa, il campionato è ancora un mondiale ed il colore della maglia è sempre azzurro. Bordeaux 2006, ovvero i 22° Campionati mondiali di tiro con armi ad avancarica, organizzati dal M.L.A.I.C. (Muzzle Loading Association International Comitee), ha significato anche questo: difendere ed onorare l’azzurro delle nostre maglie. Ventotto i paesi partecipanti in rappresentanza dei cinque continenti, con oltre 420 tiratori iscritti per le trentotto specialità sulle quali confrontarsi per contendersi il titolo di campione mondiale. La compagine nazionale italiana portava un buon numero di tiratori, ben 57, seconda solo alla nazione ospitante, la Francia, che ne schierava 67. Nota al merito della nostra nazionale la presenza del più giovane tiratore presente a questi mondiali: Ruben Scotti di soli 13 anni, ma figlio d’arte del più noto piattellista Andrea Scotti, già tre volte campione mondiale della specialità con fucile originale a luminello. Fidiamo sia un buon segnale di ringiovanimento!!! Ecco alcuni doverosi numeri di questo mondiale nel quale anche la nostra squadra nazionale, guidata dal presidente Giovanni Gentile e capitanata da Antonio Ferrerio, ha detto sicuramente la sua. Ed allora ecco il nostro medagliere finale: 2 medaglie d’oro 1 medaglia d’argento 5 medaglie di bronzo Ottavo posto nella classifica per nazioni, davanti agli statunitensi che hanno la fortuna di pescare in un bacino d’utenza di circa 250.000 praticanti. Sesti in quella a squadre con classifica che tiene conto di tutti i piazzamenti conseguiti dalla rappresentativa. in tribuna Italiani...campioni anche osa est ...f più con la coreografia Occorre ora evidenziare, e con orgoglio, i due nuovi record mondiali fra i risultati della rappresentativa italiana. Nella specialità Forsyth (squadra di pistola replica a luminello) con 286 punti per merito del trio Lega - Mazzei – Lepore e nella specialità Lorenzoni replica (tiro a piattello con fucile a luminello) con i 47/50 piattelli di Moreno Boni che batte fra l’altro il precedente record, sempre italiano, di 46/50 detenuto dal fratello Fabio! Quindi Bordeaux 2006 ha certamente significato molto per l’avancarica italiana, gestita da anni e con crescente profitto dalla C.N.D.A. (Consociazione Nazionale degli Archibugieri). E questo di Bordeaux è stato l’ultimo appuntamento internazione dell’anno prima di Parma 2007, per il 12° Campionato Europeo di tiro con armi ad avancarica che la C.N.D.A. organizzerà il prossimo agosto nella città ducale. La voglia di ben figurare e conquistare allori è sempre stata ben presente nella squadra italiana che, dopo un primo giorno d’attesa, ha raccolto nei successivi giorni i propri risultati. Se ne sono accorti tutti, citiamo ad esempio quanto riportato sul sito web della federazione francese di tiro: “nos amis Italiens reprenant tous en chour leur hymne national.” (ovvero: i nostri amici italiani cantano tutti in coro il loro inno nazionale”) Antonio Ferrerio, il capitano, Giovanni Gentile, il Presidente, Rubens Scotti il più giovane tiratore del mondiale e portabandiera azzurro pagina 5 La prima buona notizia è infatti arrivata giovedì 10 Agosto, quando da subito correva voce tra le nostre file della prima medaglia aggiudicata a Carlo Arrigoni nella specialità Minié Replica dietro ai tiratori statunitensi e svizzeri. Il morale cominciava a risollevarsi. Poco dopo un’ulteriore bella notizia appariva sul tabellone delle classifiche: terzo posto alla squadra di Pauly (fucile militare originale a 100 metri) composta da Giuliana Casucci, Alberto Ferrerio, Graziano Cattaneo. Finiscono tutte le gare in programma per la giornata, ed alla fine viene premiata con un ulteriore terzo posto la squadra di Grand prix de Versailles formata da 6 concorrenti, 3 della sopra citata Pauly e 3 della squadra di Gustav Adolph (tiratori di miquelet originale): Sandro Circi, Antonio Valeri ed Alberto Ferrerio, qualificatisi quarti ad un solo punto dagli spagnoli. La nuova giornata dell’11 ha poi in serbo gare prestigiose con assegnazione dei titoli in Vetterli Originale e Replica per quanto riguarda l’arma lunga, e Kukenreuter Originale e Replica per l’arma corta. Nell’arma lunga viene schierata dal capitano italiano una formazione che, usufruendo del terzo posto in Vetterli Originale conseguito da Sergio Galli, vecchia colonna dell’avancarica italiana, affiancato a Gualtiero Nava ed al giovanissimo Alessandro Musolino, si aggiudica un’ulteriore medaglia di bronzo a squadre nella categoria Pforzheim. Conclusa la gara di Kukenreuter Originale e Replica l’attesa dei risultati ufficiali si fa spasmodica: ancora nelle mani del giudice, viene letta la classifica a squadre e l’Italia è prima, campione del mondo in Forsyth, grazie ai tiratori Alberto Lega, Jacques Mazzei e Marcello Lepore. Ma non è ancora finita: la nostra nazionale ha in serbo un altro colpo di coda. Dal piattello giunge la notizia più importante di tutta la trasferta francese: Moreno Boni è medaglia d’oro individuale in Lorenzoni Replica, stabilendo un nuovo record del mondo con 47/50 piattelli rotti, e la squadra denominata Batesville è seconda sul podio dietro ai francesi. A chiusura, sabato 12, le gare di contorno in divisa d’epoca hanno portato un ulteriore terzo posto in Gettysburg all’Italia grazie all’infaticabile e sempre presente Carlo Arrigoni. Durante lo svolgersi delle gare, il C.N.D.A., nella persona del presidente Gentile, dei propri consiglieri e del capitano della formazione Ferrerio, ha letteralmente dato battaglia per tutto il torneo per far applicare e rispettare le norme del regolamento internazionale, soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento da tiro. Il tricolore di Casa Italia firmato da tiratori azzurri e da... sud africani, statunitensi, australiani, olandesi, austriaci... a riprova dell’affetto che la nostra nazionale si è conquistato anche a Bordeaux Ricorsi e proteste hanno caratterizzato la manifestazione, ma tutti i ricorsi presentati dalla compagine italiana sono stati accolti dalla commissione arbitrale internazionale. Abbiamo chiesto al presidente Gentile come riassumere questa trasferta mondiale: “Per quanto riguarda le prove sportive ci si attendeva qualcosa di più dall’arma corta, sempre stata la sicurezza del medagliere azzurro; questa volta invece ha ben figurato l’arma lunga portando in Italia il maggior numero di medaglie del bottino italiano. Ma la maggior soddisfazione è venuta dal settore del piattello che ha regalato all’Italia una medaglia d’oro individuale vedendo sul gradino più alto del podio Boni Moreno, nuovo primatista mondiale nella specialità Lorenzoni Replica. Fa ben sperare per il ringiovanimento delle file italiane la presenza del più giovane tiratore ai mondiali, Rubens Scotti al quale va il mio personale incoraggiamento al proseguimento dell’attività. Certo, con la filosofia del dopo, le medaglie azzurre per specialità a squadre potevano essere incrementate, ma il movimento italiano della avancarica non sfigura certo nei confronti delle formazioni mondiali e sopra tutto europee che saranno i prossimi avversari a Parma nel 2007. Altra grossa soddisfazione riguarda il nuovo peso tecnico e politico all’interno del M.L.A.I.C. La nostra confederazione ha ribadito con varie azioni della propria dirigenza la sua posizione, facendo capire che queste competizioni vanno affrontate con estrema onestà e grande spirito sportivo tra gli atleti dei vari paesi che prendono parte ad essa e nel pieno rispetto dei regolamenti. Ciò è stato recepito ed apprezzato dai rappresentanti del M.L.A.I.C. tant’è vero che per la prima volta, alla cerimonia finale di chiusura, il rappresentante dell’Italia sedeva al tavolo della presidenza con i paesi che “contano”, quali Germania, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.” G. Z. G. pagina 7 Per tutte le altre news, classifiche e varie collegati al sito www.cnda.it Royal Via Cerro, 231 Fraz. Sant’Andrea in Casale 47832 San Clemente RN Armouries ARMI ANTICHE, MILITARI E CIVILI ARMI DA COLLEZIONE EX ORDINANZA DECORAZIONI OGGETTISTICA MILITARE E DOCUMENTAZIONE STORICA Si effettuano valutazioni gratuite, da parte di esperti a domicilio ed eventuali acquisti e/o permute GARANTIAMO LA MASSIMA RISERVATEZZA Tel. 0541.988190 Fax 0541.853943 Mobile 335.6170277 [email protected] pagina 8 OLD WEST SHOOTING SOCIETY ASSOCIAZIONE DI TIRO WESTERN ITALIANA www.owss.it FASCINO INTRAMONTABILE Testo di Marte ZANETTE - Foto di Gianni D’AFFARA Chi non ha mai sognato di tenere fra le mani un Winchester a leva?. Molti dei miei felici ricordi di ragazzo sono delle interminabili cavalcate con la sfrenata fantasia di chi guardava, trasognato, i paesaggi che scorrevano dietro le scene dei film western, gli scontri con i “fuorilegge”, imitando le movenze del grande “Duke” in “Ombre Rosse” o in un “Dollaro d’onore”, con una inseparabile carabinetta ad aria “Diana”, che avevo elevato a rango di “Winchester”, costruendo, con la caparbietà di ragazzo, un accrocco sul ponticello del grilletto per simulare l’azione della leva. “Winchester”, una parola che è l’essenza stessa della leggenda americana. In questo articolo ci occuperemo della bellissima riproduzione del fucile Winchester mod. 1892, versione “Take Down” (cioè smontabile) con canna ottagonale da 24”, certamente il modello più bello ed affascinante di tutta la produzione Winchester. Un po’ di storia legata al Winchester Tutto ebbe inizio quando Walter Hunt brevetto un particolare proiettile, il “Rocket Ball”, ed assieme a Jennings Lewis, nel 1849, realizzò un suo bizzarro fucile denominato “volitional repeater” (ripetitore a volontà). Da questo iniziale progetto l’ingegno di armaioli ha permesso l’ideazione meccanica di armi che hanno fatto, nel bene e nel male, la storia del West (e degli Stati Uniti): Smith&Wesson, Volcanic, l’Henry, per finire con il Winchester. Chi avrebbe mai immaginato quanta strada avrebbe fatto nel campo delle armi l’allora piccolo industriale che fabbricava camice: Oliver F. Winchester e che risiedeva a New Haven. Il suo fiuto per gli affari e l’incontro, quando era a capo della New Haven Arms Company, con l’armaiolo inventore B. Tyler Henry, e successivamente con John Moses Browning, quando la ditta aveva già assunto la sua denominazione ufficiale di “Wincheseter Repeating Arms Co.” hanno permesso la nascita e la vita all’intramontabile mito della Winchester. Tutto prende il via nel decennio 1850-1860, per soddisfare la generale richiesta di armi che fossero in grado di sparare con una elevata capacità di tiro e procedette su due strade parallele: una culmina con la realizzazione nel 1860 del fucile Spencer nella sua forma più perfezionata, che ebbe La bella riproduzione del Winchester mod. 92 “Take comunque vita breve. Era fornito di un magazzino Down” della “Armi Sport”, assieme ad un fodero da tubolare posto sul calcio. L’otturatore era schematizzabile trasporto artigianale, opera dello scrivente, sullo su un settore circolare, in grado di ruotare avanti e stile dei trapper e degli indiani delle pianure. indietro, manovrato da una leva che costituiva il prolungamento del ponticello del grilletto. Ebbe L’arma è prodotta dalla fabbrica d’armi come già detto vita breve in quanto non poteva “Armi Sport” di Chiappa Silvia & C. di Azzano Mella utilizzare che munizioni di limitata lunghezza e di (BS), che da molti anni realizza eccellenti scarsa potenza. riproduzioni di armi lunghe ad avancarica e L’altra strada intrapresa è segnata dalla retrocarica legate all’epopea del West. Armi che realizzazione del fucile Henry. Basato sulla meccanica l’azienda esporta quasi esclusivamente negli Stati del sistema Volcanic, brevetto che apparteneva dal U n i t i , d o v e s o n o c o m m e r c i a l i z z a t e c o n l a 1854 a H. Smith e D.B. Wesson che avevano realizzato collaborazione e il marchio “Taylor & Co. Inc.”, uno una ingombrante pistola a ripetizione, prodotta dei maggiori sponsor del CowBoy Action Shooting, inizialmente sotto il marchio “Smith & Wesson” circuito di centinaia di gare ideate dalla Single (precedente alla fondazione della omonima grande Action Shooting Society, che conta più di 40.000 casa di Springfield) e poi sotto il marchio Volcanic, iscritti. dal 1854 al 1860. La produzione della Volcanic era La bellezza, la fedeltà ma soprattutto la stata affidata ad una impresa fondata per lo scopo precisione e la robustezza delle riproduzioni e denominata appunto Volcanic Arms Company, con nel catalogo della Armi Sport (i fucili Spencer, gli sede e stabilimento e New Haven, Connecticut. Sharps e i Kentuky, ecc.), è tale che in pochi anni Difficoltà finanziarie portarono la cessione l’azienda di Azzano Mella (BS) ha esportato negli totale dell’azienda nel 1857 ad uno dei soci, per soli States oltre 80.000 pezzi. l’appunto a Oliver Fisher Winchester, che nel 1866 pagina 9 ne cambiò la denominazione in “Winchester Repeating Arms Company”. La chiara esigenza di sviluppare un’arma che in pieno rispondesse alle richieste di mercato, ciò di un pratico fucile a ripetizione e l’evidente validità del sistema Volcanic indussero a studiarne una forma evoluta e perfezionata. Gli studi culminarono appunto con la realizzazione del fucile Henry, merito indiscusso che va riconosciuto a B. Tyler Henry, che era stato fin dall’inizio addetto alla supervisione della produzione delle armi basate sul sistema Volcanic, cioè a leva. Sotto la generica denominazione di meccanismo a ripetizione a leva si raggruppano tutti quei sistemi nei quali la sequenza delle operazioni di apertura e chiusura dell’otturatore nonché di espulsione del bossolo spento, prelevamento della nuova cartuccia dal serbatoio o magazzino e della successiva introduzione della stessa in camera di cartuccia, viene effettuata agendo su una leva che, nella totalità delle realizzazioni pratiche, costituisce anche il prolungamento del ponticello del grilletto. La chiusura del sistema Henry, è basata sull’impiego di un arco a tre cerniere e, precisamente, sulla nota caratteristica fisica di esso, di costituire, allorchè le tre cerniere sono allineate, un solido che può essere caricato di punta. Il sistema fu un seguito sfruttato, con il procedere dello sviluppo delle armi automatiche, da molte famiglie di armi, tra le quali ricordiamo per importanza storica Borchardt - Luger e la famiglia delle mitragliatrici Maxim. I fucili basati sul sistema Henry furono prodotti ininterrottamente dal 1860 al 1919. Il modello originale, raggiunta la sua forma e meccanica migliore nel 1862, fu prodotto senza modifiche di rilievo fino al 1866, anno in cui apparve sul mercato, migliorato da uno sportellino laterale, con chiusura a molla (ideato da N. King), per il caricamento delle cartucce nel serbatoio tubolare, ricevendo la denominazione ufficiale di “Winchester modello 1866”, ma conosciuto da tutti con il suo nomignolo “Yellow Boy – ragazzo giallo”, come lo soprannominarono subito per la sua brillante cartella di culatta in ottone. Disegno in sezione della meccanica del sistema Henry, applicata al Winchester mod. 1873. L’allineamento dei tre punti A – B e C determinava la chiusura, secondo il noto principio dell’arco a tre cerniere, che, quando allineate, formano un solido che può essere caricato di punta. La versione originale del fucile Henry è il successivo mod. 1866 erano però costruiti per l’impiego di cartucce a percussione anulare. La rivoluzione del sistema arriva con il mod. 1873, destinato con la sua versione cal. 44 W.C.F. (Winchester Center Fire) e denominata anche 44/40, a restare in produzione fino al 1919. Rappresenta la naturale evoluzione tecnica del mod. 1866, relativamente al sistema di percussione e una indubbia struttura d’insieme più robusta, proporzionata alle cartucce più potenti impiegate. Il successivo mod. 1876 non è che un derivato del mod. 1873 in grado però di impiegare cartucce più lunghe e potenti, caratterizzato quindi da una maggiore robustezza e da un meccanismo di ripetizione più lungo. La richiesta di munizioni sempre più potenti all’inizio del decennio 1880-1890 mostrò comunque i limiti del sistema Henry e la conseguente necessità di sviluppare sistemi di chiusura che fossero in grado di impiegate le nuove e più potenti munizioni, mantenendo comunque la semplicità e la praticità d’uso che caratterizzava i modelli basati sul sistema Henry. La svolta si ebbe con la collaborazione tra Winchester e i fratelli Browning (John M. Browning e Matthew S. Browning) che nel 1884 risolsero il problema della chiusura in maniera diversa dal sistema Henry. Il sistema Browning prevede che un robusto otturatore prismatico scorra all’interno della culatta, compiendo le usuali operazioni di estrazione ed introduzione nella camera di scoppio della cartuccia, presentata in posizione da un opportuno meccanismo di sollevamento. Il movimento di scorrimento viene controllato dall’estremità anteriore della leva di comando, sempre formata dal prolungamento del ponticello del grilletto. La chiusura è determinata da un robusto chiavistello a scorrimento verticale, che scorre in due solchi ricavati nel vivo delle pareti laterali della scatola di culatta; spinto verso l’alto ed ivi bloccato dalla leva di comando, blocca a sua volta solidamente l’otturatore, contrastandone il moto retrogrado che gli viene impresso dalla pressione dei gas prodotti dalla carica al momento dello sparo, trasmessa attraverso il fondello del bossolo. Disegno dell’azione, aperta e chiusa, del sistema Browning nel Winchester mod. 1892. A differenza del sistema Henry, la chiusura è determinata da un robusto chiavistello, solidale alla leva di comando, che blocca l’otturatore. Dalla collaborazione soprattutto tra il grande J. M. Browning e la “Winchester” nacquero gli intramontabili Winchester mod. 1886, 1892 (copia meccanica del mod. 1886 ma in scala ridotta per l’uso di munizioni più corte), 1894 e 1895, oltre ad altri progetti per carabine e fucili a pallini a pompa, con otturatore e un fucile a leva a pallini, molti dei quali ancora in produzione. Ma, bando alle chiacchere, è ora di esaminare e provare questa bellissima realizzazione, frutto continua a pag. 10 pagina 10 dell’ingegno, della passione e della capacità delle nostre aziende. L’arma degli sceriffi, dei fuorilegge, dei cacciatori e trapper, ma sopratutto dei pionieri. Componenti e meccanica Tutte le parti meccaniche sono ricavate dal pieno, con lavorazioni in macchine a controllo numerico, da pezzi forgiati a in atmosfera controllata e barre d’acciaio C40 (canna, castello di culatta, otturatore e parti meccaniche interne) e acciaio 38 NiCrMo4 per il percussore e la minuteria. L’uso di macchine a controllo numerico e il sapiente utilizzo dell’elettroerosione su parti che i normali utensili renderebbero difficili da riprodurre con le medesime quote, permettono alti standard qualitativi. Il pezzo forgiato, a temperatura controllata, e il castello di culatta ricavato. Il robusto otturatore prismatico scorre all’interno della culatta ed in asse con la canna, compiendo le usuali operazioni di estrazione ed introduzione nella camera di scoppio della cartuccia, che viene presentata in posizione da un opportuno meccanismo di sollevamento. l’otturatore in fase di lavorazione e finito, montato sull’arma. Il movimento di scorrimento viene controllato dall’estremità anteriore della leva di comando, formata dal prolungamento del ponticello del grilletto. La chiusura è determinata da un robusto chiavistello, composto da due sezioni, che scorrono in verticale, in appositi solchi ricavati nel vivo delle pareti laterali della scatola di culatta e sullo stesso otturatore; spinti verso l’alto ed ivi bloccati dalla leva di comando, bloccano a loro volta solidamente l’otturatore, contrastandone il moto retrogrado che gli viene impresso dalla pressione dei gas prodotti dalla carica al momento dello sparo, trasmessa attraverso il fondello del bossolo. Il chiavistello di chiusura dell’otturatore è solidale alla leva di comando. Sull’otturatore arretrato si notano le sedi di alloggiamento del chiavistello che bloccherà saldamento l’otturatore La bella canna ottagonale da 24” (609 mm), prodotta nello stesso stabilimento di Azzano, è ricavata da barre d’acciaio C40 con il sistema per imbottitura a freddo. La camera di cartuccia e il vivo di culatta si presentano ben lavorati. La rigatura dell’anima di canna è a sei righe destrosse con un passo di 406 millimetri (1/16”) per il cal. 45 L.C. (914 mm. invece il passo di rigatura per il cal. 44/40, mentre per il cal. 32 H&R Mag. il passo ritorna a 406 mm.). La rigatura è ricavata per “ogivatura”, con l’ausilio di una moderna e potente macchina. Il diametro di foratura (c.d. calibro balistico) delle canna è di 11,23 millimetri (.442 centesimi di pollice). Il calibro effettivo ai vuoti risulta, dopo il passaggio all’ogivatura, di 11,43 millimetri (.450 centesimi di pollice) in entrambi i casi con tolleranze di +0,02/0,03 centesimi di millimetro, come previsto dalle severe norme C.I.P. Curato il vivo di volata, segno dell’attenzione posta nella lavorazione. La volata della canna, nella foto senza il serbatoio, con il massiccio mirino. pagina 11 Il mirino è del tipo “sharps blade” (come insistentemente richiesto dai tiratori americani) e inserito a coda di rondine con possibilità di regolazione in deriva allentando un’apposita vite. Il gruppo, a mio avviso, risulta un po’ sovradimensionato. La tacca di mira, inserita a coda di rondine, anche questa bloccata con una vite, è del tipo classico ”carbine rear sigth” (per i più esigenti, in futuro, ci sarà la possibilità di avere anche le altre classiche tacche di mira “Winchester” con relativi mirini), e prevede la possibilità di alzo da 50 a 300 yards. L’arma di questo servizio è uno dei 20 esemplari prodotti per la casa americana in cal. 45 Colt. Svitando il lungo serbatoio, agendo su di una apposita leva a baionetta, posizionata all’estremità del serbatoio stesso, è possibile dividere e separare velocemente i due insiemi: a) canna-serbatoio – astina; b) calciatura – castello di culatta-otturatore. brunite. Questo, oltre a garantire una lucentezza e una durezza superficiale notevole, permette di evitare, nel caso delle viti, la fastidiosa e poco estetica slabbratura del taglio della vite stessa, cosa non da sottovalutare per gli smanettoni come me che non si ritengono soddisfatti se non smontano un’arma fino all’ultima vite. La leva di armamento, che presiede a tutti i movimenti dell’otturatore, presenta un’azione dolce e senza alcun intoppo per tutte le azioni di caricamento, espulsione del bossolo spento, elevazione e inserimento di una nuova cartuccia in camera. La cartuccia sollevata dall’elevatore, pronta per essere introdotta in camera di cartuccia. Agevole l’inserimento delle cartucce attraverso lo sportellino, ricavato sul lato destro della cartella di culatta, che presenta spigoli ben curati, con una molla di adeguata elasticità. I due insiemi separati e il particolare della leva di smontaggio posizionata all’estremità del serbatoio Il “musone” di supporto della canna alla culatta, che si innesta in questa con una vite a baionetta, consente, togliendo il puntalino e l’astina, di agire su tre viti; queste opportunamente avvitate, permettono di recuperare il gioco fra culatta e canna stessa, in caso non ci sia più il corretto bloccaggio fra i due insiemi a causa dell’intenso uso dell’arma. Particolare dell’attacco a vite a baionetta della canna con il “musone” di supporto alla culatta. Tutte le viti e le minuterie (prodotte sempre dalla stessa azienda) sono temperate, quindi levigate e lucidate alla porcellana e successivamente la cartuccia mentre viene introdotta attraverso lo sportellino “King”. L’arma può contenere nella versione con canna da 24” dodici cartucce. Non si è trovata alcuna difficoltà ad inserire l’ultima cartuccia nel serbatoio. Di noce i legni del calcio e dell’astina, con belle venature che, sapientemente lucidati ad olio ed uniti alla brillantezza della tartarugatura, rendono l’arma, se possibile, ancora più affascinante. La bellissima realizzazione di Chiappa. Si accompagna proprio bene alla S.A. 1873 “Frontier six-shooter” inox di Pietta. Anche questa in cal. .45 Colt. continua a pag. 12 pagina 12 La cartuccia La cartuccia cal. 45 Colt o Long Colt è stata realizzata dalla casa di Hartford nel 1873 per essere destinata al nuovo revolver Colt mod. 1873 S.A. Army, ribattezzato subito “Pacemaker” o “Frontier Six-shooter” o ancora “Equalizer”. L’arma e la munizione furono adottate nel 1875 dall’Esercito U.S.A. dove rimase in servizio fino al 1892, quando avvenne la sostituzione con i nuovi revolver dal tamburo ribaltabile lateralmente e dalla munizione .38 Long Colt (con la guerra ispano-americana e l’insurrezione nelle Filippine comunque gli Stati Uniti si accorsero dell’errore di aver pensionato troppo presto la .45 e le truppe impegnate nei combattimenti richiesero in fretta delle armi in calibro 45 LC dato che il .38 Colt si era dimostrato troppo poco efficace). Originariamente caricata con 2,6 grammi (40 grani; da qui anche l’altra denominazione, in verità poco usata, 45/40 ) di polvere nera FFG ed un proiettile da 16,5 grammi (255 grani) di piombo, che sviluppava all’incirca 250 metri al secondo alla bocca del revolver d’ordinanza con canna da 7,5“. Il successivo caricamento con polveri infumi ha permesso di innalzare la velocità a oltre 280 metri al secondo. Prodotta e ricaricata con proiettili di ogni forma e peso, il migliore, per resa balistica, rimane però il classico proiettile “round nose” di piombo o ramato, con la punta leggermente appiattita, da 255 grani. Dotata di una precisione intrinseca notevole e di un eccellente potere d’arresto (determinato dalla caratteristica deformazione a forma di fungo “mushrooming”), è stata una delle cartucce più popolari fra gli uomini della frontiera ed è tuttora, dopo oltre 130 anni, una diffusissima cartuccia fra gli appassionati di revolver di grosso calibro. Molti ricaricatori, con rivoltelle di moderna costruzione, sono capaci di ottenere prestazioni balistiche quasi paragonabili al .44 Mag. Le difficoltà maggiori nella ricarica di una cartuccia come il .45 Colt risiede nel fatto che il bossolo è molto capiente, specie per le polveri infumi moderne. Bisogna quindi trovare delle polveri che abbiano una densità volumetrica ottimale, capaci cioè di sfruttare al massimo il grande volume della camera a polvere del bossolo. Il bossolo cilindrico, di tipo rimmed, ha una lunghezza massima di 32,64 mm., con collo e testa di 12,18 mm. diametro, mentre il collarino è di 13,00 mm. di diametro. La sede per l’innesco è di tipo boxer (Large Pistol). La lunghezza massima della cartuccia, con il proiettile da 255 grani, è di 40,64 mm. (misure CIP). La munizione sta vivendo una nuova giovinezza con le gare del circuito western, sia negli States che in altri paesi del mondo. Il replica “Winchester” 92 T.D. di Armi SportChiappa e la “Six-shooters” di Pietta con un’eccellente realizzazione di una lama in stile “bowie” delle coltellerie Fox. Strumenti “inseparabili” per qualsiasi pioniere, cacciatore, fuorilegge o sceriffo. Le prove a fuoco Ho provato l’arma sulla distanza di 50 – 100 e 150 metri, con cartucce ricaricate con le stesse polveri e le cariche che normalmente uso nelle mie “Six-shooter”, con canna da 4 3/4”. Le cartucce preparate per la prova, le palle usate e alcuni bossoli di risulta Ecco il responso del cronografo (piazzato a 1,50 mt. dalla volata) e i risultati di tiro. Tipo Palla Peso Tipo Polvere Dose Vel. Ft/sec Vel. Mt/sec E. Kg./m. Target Bullet L RNFP Dia .452” Grs. 250 Rex Gialla 6,4 931 283,7 66,45 “ “ Winch. 231 7,6 1059 322,7 86,11 “ “ Accurate N. 2 7,2 1084 330,4 90,13 Accurate N. 2 7,0 1065 324,6 88,60 NordWest Bullet Grs. LSWC R 255 Dia .454” Le cartucce ricaricate con la polvere Accurate N.2 (la polvere da noi si trova con la denominazione Lovex D032) e inneschi LP Fiocchi si sono rivelate estremamente costanti. Lo scarto fra il valore più alto e quello più basso è stato di soli 9 piedi. Per le polveri Winchester 231 e Rex Gialla ho usato invece inneschi LP Winchester. Per tutte le ricariche bossoli RP. I bossoli di risulta, che presentano un percussione centrata e potente, non hanno evidenziato segni anelastici apprezzabili. pagina 13 Ecco i valori per le stesse cartucce con il mio revolver S.A.A. 1873 inox di “Pietta”, con canna da 43/4” Tipo Palla Peso Tipo Polvere Dose Vel. Ft/sec Vel. Mt/sec E. Kg./m. Target Bullet L RNFP Dia .452” Grs. 250 Rex Gialla 6,4 752 229,2 43,37 “ “ Winch. 231 7,6 812 247,4 50,57 “ “ Accurate N. 2 7,2 866 263,9 57,52 Accurate N. 2 7,0 843 256,9 55,50 NordWest Bullet Grs. LSWC R 255 Dia .454” Rosata di 10 colpi ottenuta a 150 metri. Ho inserito le rosate ottenute con la cartuccia ricaricata con la polvere Accurate N.2, e la palla da 250 grani della Target Bullet trafilata a .452”, in quanto si è dimostrata la munizione più costante, per risultati di tiro e per dati al cronografo. Con uno studio e una ricerca diversa per quanto attiene le polveri, il tipo di palla e il suo diametro di trafilatura, si potranno certamente ottenere risultati migliori; quelli ottenuti li ritengo comunque di tutto rispetto per un’arma non specificatamente dedicata al tiro di precisione. Rosata di 10 colpi ottenuta a 50 metri su bersaglio internazionale di pistola libera. La tacca di mira ed il mirino montati sul fucile non sono certo ideali per tale scopo. A 100 e a 150 metri il mirino copre completamente il barilotto nero ed è veramente difficile collimare sempre allo stesso punto. Gli organi di mira si sono dimostrati però più che soddisfacenti per il tiro di puro rilassamento (il classico “pliking” o caccia al barattolo); sono ritornato ragazzino e mi sono divertito come non mai a far saltare barattoli di tutti i tipi, come fossero famosi fuorilegge ed io uno sceriffo indomito, come quelli interpretati dal grande “Duke” (John Wayne) con il suo inseparabile Winchester mod. 92. Le foto dell’arma sono state realizzate con l’impareggiabile aiuto di Gianni D’AFFARA, vero maestro-artista della fotografia, che da molti anni collabora con tutte le più famose aziende del settore coltelleria di Maniago (PN) per la creazione dei loro cataloghi. Gianni ha al suo attivo anche molte pubblicazioni di foto artistiche, con incantevoli sfondi di particolari “location” della bella terra friulana. Per concludere Rosata di 10 colpi ottenuta a 100 metri. La crescita entusiasmante che sta avendo anche in Italia il tiro western si avvantaggerà senz’altro di questa bella realizzazione, che per lavorazione e qualità non ha nulla da invidiare all’originale. Ho continua a pag. 14 pagina 14 avuto modo di esaminare un originale mod. 92 nella versione non “Take Down”, e devo dire onestamente che la copia è, se possibile, più bella e curata. Se non altro ha materiali più moderni e lavorazioni con le tolleranze date dagli innovativi macchinari a controllo numerico; credo che questo sia certamente un punto a favore. In Italia troverà senza dubbio seguito tra i tiratori del Cow-boy Action Shooting, sempre più numerosi ma esigenti in fatto di realizzazioni. A questo proposito anticipo ai lettori la nascita di una nuova associazione, aperta a tutti gli appassionati di tale disciplina; si chiamerà “Old West Shooting Society” e sullo stile della grande associazione americana “Single Action Shoting Society”, organizzerà gare di Cow-boy action shooting. L’Old West Shooting Society nasce per preservare e promuovere lo sport del Cow-boy Action Shooting, sport multifacciale, amatoriale in cui i contendenti gareggiano con armi tipiche del periodo del Vecchio West: revolvers a singola azione, fucili o carabine a leva, fucili giustapposti, fucili a pompa anteriori al 1899. Le gare di C.A.S. sono tutte ambientate e caratterizzate dall’ “Old Style“. E’ stato messo a punto anche un vero è proprio regolamento per uniformare gare, armi e modalità. Sono certo quindi che questa arma, come altre che vedranno la luce sia in casa Chiappa-Armi Sport che in altre aziende troveranno sempre ampi consensi fra i numerosi tiratori che frequenteranno poligoni e campi di tiro. Scheda tecnica dell’arma Costruttore: “Armi Sport - Armi Chiappa” di Chiappa Silvia & C. snc Via Milano, 2 – 25020 Azzano Mella (BS) tipo arma: modello: calibro: canna: fucile a ripetizione manuale a leva 1892 Take Down .45 Colt (disponibile anche in cal. 44/40 WCF, .38 Sp/.357 Mag.) ottagonale da 24” pollici (609 mm.) (disponibile anche con canna da 20”, ottagonale, e da 20” tonda, vers. carabina) 6 rigature con passo costante di 406 mm. (1/16 pollici) per il .45 Colt indiretto a mezzo cane esterno su percussore flottante ad azione singola serbatoio contenente 12 cartucce ad unghia solidale all’otturatore tacca di mira tipo ”carbine rear sigth” e mirino di tipo “sharps blade” (saranno disponibili anche altre tacche di mira e mirini, stile Winchester) 1060 millimetri (ingombro di 609 millimetri quando smontato) rigature: sistema percussione: scatto: alimentazione: estrattore: mire: lunghezza totale: materiali: finiture: acciaio C40 e C38 NiCrMo4 tartarugatura (castello, leva comando, cane, grilletto, calciolo e puntalino dell’astina) brunitura nera lucida per canna, serbatoio, otturatore, viti e minuterie in noce lucidati ad olio calcio e astina: prezzo indicativo al pubblico: numero di catalogo: 1.100,00 euro nella versione Take Down e 930,00 euro per la versione normale (più che onesto il prezzo in rapporto alla qualità) 14754 OLD WEST SHOOTING SOCIETY ASSOCIAZIONE DI TIRO WESTERN ITALIANA www.owss.it pagina 15 HUSQVARNA: UNA ANTICA FABBRICA D’ARMI, ORA MUSEO A cura di Paola Andrean Serafini Nel viaggio di ritorno dalle mie vacanze in Svezia, passando per Jönköping, mi sono fermata a Husqvarna. Avevo già visitato il museo di armi di questa città, qualche anno fa, ed ora l’ho trovato molto cambiato, più grande, disposto in altri locali, e che comprende tutta la produzione Husqvarna, oltre alle armi anche macchine da cucire, cicli, moto, stufe, elettrodomestici, etc. Molte più armi sono ora esposte nel vecchio magazzino delle polveri, prevalentemente armi lunghe da caccia…. ma vediamo la storia di questa fabbrica! Da secoli in questo luogo l’acqua scende da un’altezza di 116 metri, con grande fragore prima di gettarsi nella calma del Lago Vättern. Fin dal Medio-Evo si pensò di sfruttarne la forza costruendo mulini per far girare le ruote di pietra delle macine. Dove ora sorge Husqvarna vi era un castello: Rumlaborg e il fiume si chiamava Humblaruma. Il castello aveva i suoi mulini ed esterno fabbrica era popolarmente chiamato la casa del mulino ovvero Hus (casa) qvarn (mulino) e anche il fiume divenne il fiume della casa mulino ovvero Husqvarna river. Documenti parlano di mulini fin dal XV e XVI secolo, nel 1630 re Gustavo II Adolfo ne fece costruire uno grande tanto che in uno, due anni produsse gli ingredienti per circa 6.735 Kg di polvere da sparo e sopravvisse per 150 anni, nonostante qualche grossa esplosione, dovuta all’energia statica, (che allora non era conosciuta e quindi non si poteva prevedere). Il 27 aprile del 1689 il re Carlo XI firmò il documento con cui si permetteva la costruzione di un mulino per fabbricare le canne dei moschetti ed altri componenti di armi da fuoco. Problemi non mancarono: ogni tanto gli impianti venivano allagati dalla piena del fiume, nei periodi di secca i lavori dovevano essere sospesi, in tempo di pace mancava lavoro….ma nel XVII secolo si decise l’installazione di un campo mobile d’artiglieria con una guarnigione militare permanente e nella metà di questo secolo interno museo la Svezia divenne una delle maggiori potenze in Nord Europa e riprese a lavorare a piena forza. Dopo la morte di Carlo XII nel 1718 seguì un lungo periodo di pace e la fabbrica subì gravi danneggiamenti, tanto che la Corona non poteva sostenere le spese per riparare i danni che l’acqua aveva prodotto sulle 30 case costruite nel 1702, così la cedette alla famiglia Ehrenpreus che però si impegnava a dare alla Corona un certo numero di armi all’anno a prezzo stabilito. Il vecchio villaggio fu demolito e sorse un nuovo quartiere a Smedbyn dove sorsero 6 nuove costruzioni nel 1757 e altre due furono completate nel 1772. Ma lo stesso anno un violento incendio creò gravi danni, ben 495 vetri piombati furono sostituiti…tutti i tetti tranne uno furono fortemente danneggiati. 300 anni della Husqvarna continua a pag. 16 pagina 16 archibugio a ruota archibugi a miccia e a pietra del '600 fucile modello 1831 fucile del 1876 cal 12x 65 sistema a chiave di serpente fucile modello 1836 pagina 17 particolare del ponticello del Jubileum con placchetta 300 anni particolare canne del Jibileum Il Jiubileum 1989 fucile a pietra del 1735 modello speciale del 1888 calibro 12x65 modello speciale Remington 1870 calibro 12x65 continua a pag. 18 pagina 18 Un altro incendio, ben più violento ci fu il 2 aprile del 1792, questa volta saltarono in aria 34.000 kg. di polvere e non fu l’ultimo! Così si decise di spostare la produzione di polvere da sparo nella Svezia centrale, a Dalarna, nel Monastero di Husby. Dopo 150 anni, il 23 maggio del 1796, il tum-tum del martello delle polveri smise di battere a Husqvarna. Durante le prime due decadi dell’800 l’ultimo erede della famiglia Ehrenpreus si trovò in gravi ristrettezze e propose alla Corona di riprendere in mano la proprietà, ma dato il rifiuto, decise di metterla all’asta. Nel dicembre del 1819 fu pistola calibro 6 lunga 32 cm peso 500 gr. acquistata dal Colonnello Gustaf Sture e da sua cognata, Beata Sture i quali trovarono la fabbrica in uno stato pietoso e non fu il colonnello ad occuparsi direttamente della fabbrica ma uno staff di nobili militari. Il colonello Sture fondò la prima scuola di Husqvarna, nel 1822 e fu usata una costruzione di pietra del 1701 che fu un magazzino delle polveri poi usata anche come chiesa. Ma il lavoro cominciò a scarseggiare e gli artigiani che costruivano i pezzi a mano continuarono a farlo e scambiando tra loro i componenti assemblavano così armi che poi vendevano direttamente. Morto il colonello Sture nel 1841, la fabbrica divenne una società ad opera di Hugo Tamm dal 1867 col nome di Husqvarna Small Arms Co. Fu però seguita dal suo lontano parente Wilhelm Tamm, il quale molto fece per gli abitanti del posto: costruì scuole, garantendo ai lavoratori cure mediche e farmaci gratuiti, ed istituendo uno schema pensionistico in parte ancora funzionante. Riorganizzò il lavoro trasformando la piccola fabbrica in un’industria largamente efficiente in cui lavoravano 1517 persone (contro le 180 che aveva trovato) introdusse macchinari nuovi e metodi più razionali di lavoro; aumentò il giro d’affari dalle 200.000 Kr. a più di 6 milioni! Ma nel 1875 la produzione di armi terminò. Al loro posto si costruirono macchine da cucire, biciclette, utensili ed elettrodomestici. Ma quali armi si costruivano a Husqvarna? C’è un registro del 1670 che ci mostra la grande varietà di armi che venivano fatte a Jönköping, moschetti, carabine, canne, etc…ma quelle che ho visto io erano soprattutto belle armi sportive! Le foto mostrano alcuni esempi, la bella disposizione, la scenografia che comprende alberi ed animali impagliati e l’ultimo esemplare prodotto “Jubileum”, lavorazione canne di damasco in vetrina ben illuminata e girevole per poterne apprezzare ogni particolare! Fu costruito in soli 15 esemplari per celebrare i 300 anni della fabbrica, il mod. 1900 calibro 6,5x55 intarsiato in oro bianco e con un calcio speciale, ciascuno del valore di 125.000?, così ha detto la gentilissima guida del Museo che mi ha fatto notare con orgoglio quella costruita per il re Carlo XVI Gustaf, nel 1952 in 75 esemplari, ed altri di cui ho potuto fotografare (con fatica per il problema dei riflessi delle vetrine!) anche qualche particolare. Bibliografia: autori vari, 300 YEARS AND AIMING AT THE FUTURE, A book on Husqvarna, 1989, ed. Nils Lindskoug acciarino del fucile del 1815 del I20° reggimento di Kalmar con punzone di Husqvarna pagina 19 BORDEAUX 2006 22° Campionati del mondo In queste pagine i “numeri” del 22° campionato del mondo. Le classifiche con i primi 3 piazzamenti ed i risultati di tutti i tiratori italiani. Le foto, le statistiche, i record ed il medagliere. Per tutte le altre notizie vi rimandiamo all’articolo pubblicato alle pagine 4 e 5. BORDEAUX 2006 - classifiche, statiche e foto PISTOLE COLT ---------------------------------Tiratore Nazione 1° Kloke Martin GER 2° Journet Philippe FRA 3° Wagner Herbert AUT 13° Rabbachin Enrico ITA Lepore Marcello ITA Gargiulo Fabrizio ITA 32° Farinotti Mauro ITA 34° Ferrerio Antonio ITA 41° Cacciatori Manolo ITA 52° Catani Luigi ITA 74° Ferrerio Alberto ITA 76° Lucchini Gaetano ITA 91° Moro Giancarlo ITA 97 tiratori Punti 95 95 94 91 91 91 90 90 88 87 84 83 74 ADAMS (Colt Squadra) -------------- 10 Squadre Nazione Punti 1° Austria 278 2° Francia 277 3° Germania 276 7° ITALIA 264 (Gargiulo - Lucchini - Ferrerio Antonio) COMINAZZO O ----------------------Tiratore Nazione 1° Labat Paul FRA 2° Tesnohlidek Josef CZR 3° Warabak Thomas USA 4° Ferrerio Antonio ITA 7° Ferrerio Alberto ITA 8° Catani Luigi ITA 17° Lucchini Gaetano ITA 37 Tiratori Punti 91 87 85 84 82 82 78 COMINAZZO R ----------------------Tiratore Nazione 1° Kaltenbach Alex. AUT 2° Maichin Pascal FRA 3° Wagner Herbert AUT 13° Orso Antonio ITA 28° Rabbachin Enrico ITA 32° Signorini Renzo ITA 56° Chiappori Mario ITA 58° Vaccheri Marco ITA 63° Moro Giancarlo ITA 65° Lepore Marcello ITA 69 Tiratori Punti 94 93 93 89 86 85 81 80 75 72 d’apertura. Immagini della cerimonia e (in alto a adr squ le del o ent Schieram iatura e sinistra), cannoni in min presentanza rap in si nce fra s tor nac ree rmata dei di vari battaglioni dell’A ca... oni ole Pirenei d’epoca nap WOGDON (Cominazzo Squadra) ------ 12 Squadre Nazione Punti 1° Francia 267 2° Austria 261 3° Rep. Ceca 261 6° ITALIA 254 (Orso - Ferrerio Antonio - Chiappori) ti con tinu a nel la pag ine seg uen pagina 20 BORDEAUX 2006 - classifiche, statiche e foto con tinu a da pag ina 19 PISTOLE MARIETTE --------------------------Tiratore Nazione 1° Jorge Paulo POR 2° Wagner Herbert AUT 3° Gonin Thierry FRA 8° Orso Antonio ITA 17° Signorini Enzo ITA 27° Vecchi Roberto ITA 36° Mazzei Jacques ITA 53° Gargiulo Fabrizio ITA Farinotti Mauro ITA 63° Cacciatori Manolo ITA 84° Ferrerio Antonio ITA 85° Rabbachin Enrico ITA 91° Catani Luigi ITA 98° Lucchini Gaetano ITA 104° Vaccheri Marco ITA 107° Moro Giancarlo ITA 126° Gasbarri Mario ITA 130 Tiratori Punti 98 98 97 95 94 93 92 91 91 90 88 88 88 87 86 86 80 PETERLONGO (Mariette Squadra) ---- 15 Squadre Nazione Punti 1° Austria 286 2° Francia 281 3° Germania 281 4° ITALIA 280 (Signorini-Orso-Gargiulo) Alberto Lega in allenamento Campione del Osvaldo Martinelli il 1° liana... ita ca mondo dell’avancari la del to por sup a lui anche nazionale Andrea Luchini, giovane promessa in gara... KUCHENREUTER O ------------------- 66 Tiratori Tiratore Nazione Punti 1° Journet Philippe FRA 98 2° Munoz Soler ESP 97 3° Kaltenbach Alex. AUT 97 8° Vecchi Roberto ITA 94 Orso Antonio ITA 94 Chiappori Mario ITA 94 25° Lucchini Gaetano ITA 92 Catani Luigi ITA 92 29° Cacciatori Manolo ITA 91 37° Farinotti Mauro ITA 90 43° Signorini Renzo ITA 89 48° Gasbarri Mario ITA 89 50° Moro Giancarlo ITA 88 BOUTET (Kuchenreuter O Squadra) --- 10 Squadre Nazione Punti 1° Francia 286 2° Spagna 282 3° Austria 282 4 ITALIA 279 (Orso-Cacciatori-Vecchi) KUCHENREUTER R ------------------- 84 Tiratori Tiratore Nazione Punti 1° Pla Marti Francisco ESP 99 2° Kalina Ivan CZR 99 3° Gould Brian Charles NZL 98 5° Mazzei Jacques ITA 96 6° Lega Alberto ITA 96 19° Lepore Marcello ITA 94 29° Rabbachin Enrico ITA 93 65° Vaccheri Marco ITA 88 Rino Chiappa, sponsor del CNDA con Cocumazzi, Musolino senior ed Alessandro Confederati d’Italia... ovvero da sinistra, Ceredi, De Paoli, Arrigoni, Tivelli e Cavina FORSYTH (Kuchenreuter R Squadra) -- 14 Squadre Nazione Punti 1° ITALIA 286 (Lega - Mazzei - Lepore) 2° Spagna 285 3° Austria 283 TANZUTSU R ------------------------Tiratore Nazione 1° Bonnet Jean Pierre FRA 2° Ernst Stefan SVE 3° Fansching Werner AUT 22° Cacciatori Manolo ITA 24° Mazzei Jacques ITA 26° Gargiulo Fabrizio ITA 51 Tiratori Punti 92 91 91 85 84 83 i. Da sinistra, Alcuni “tiravolisti” italian Ciuffi. ini, mb Moretti, Gentile, Ga Boni, Serrati. Davanti: Fabio e Moreno pagina 21 TANZUTSU O ------------------------- 12 Tiratori nessun Italiano Gianfranco Zanoni si prepara alla gara. FUCILI BORDEAUX 2006 - classifiche, statiche e foto MIQUELET O ------------------------Tiratore Nazione 1° Karlsson Johan SVE 2° Blondeau Camille FRA 3° Juranek Roland GER 22° Valeri Antonio ITA 23° Ferrerio Alberto ITA 25° Circi Sandro ITA 40° Arrigoni Carlo ITA 42 Tiratori Punti 94 92 92 84 83 83 39 GUSTAV ADOLPH O (Miquelet Squadra) - 8 Squadre Nazione Punti 1° Germania 266 2° Francia 259 3° Spagna 251 5° ITALIA 250 Valter Moretti fa centro per la 30°volta. Antonio Valeri impegnato nel tiro storico. (Circi - Valeri - Ferrerio Alberto) MIQUELET R -------------------------- 32 Tiratori Tiratore Nazione Punti 1° Risch Noel FRA 94 2° Salin Ari FIN 93 3° Gilbert Maurice FRA 92 23° Vaccheri Marco ITA 76 25° Frezzolini Ernesto ITA 75 29° Andriotto Valerio ITA 73 HALIKKO (Miquelet R Squadra) ------ 4 Squadre Nazione Punti 1° Germania 260 2° Francia 255 3° Svizzera 252 HIZADAI O --------------------------- 23 Tiratori HIZADAI R --------------------------- 38 Tiratori nessun Italiano NOBUNAGA (Hizaday O Squadra) -- 4 Squadre Nazione Punti 1° Gran Bretagna 261 2° Giappone 248 3° Francia 236 MAXIMILIAN O ---------------------Tiratore Nazione 1° Karlsson Johan SVE 2° Stark Eckard GER 3° Frey Michael GER 5° Sammarco Calogero ITA 6° GUENZI Giancarlo ITA 26° Cattaneo Graziano ITA 28° Ferrerio Alberto ITA 30 Tiratori Punti 90 87 87 85 82 68 57 MAXIMILIAN R ---------------------Tiratore Nazione 1° Wehle Wolfgang GER 2° Ostby Per Ivar NOR 3° Delacoudre Claude FRA 31° Valeri Antonio ITA 36° Andriotto Valerio ITA 47 Tiratori Punti 94 94 93 80 79 LUCCA (Maximilian R Squadra) ------- 8 Squadre Nazione Punti 1° Francia 268 2° Norvegia 264 3° Germania 259 WEDGNOCK (Maximilian mix Squadra) -- 6 Squadre Nazione Punti 1° Germania 255 2° Gran Bretagna 239 3° Francia 236 4° ITALIA 235 (Sammarco - Cattaneo - Guenzi) Controllo prima della gara per Adriana Tivelli. Alberto Ferrerio, Valeri e Circi in divisa storica aprono la sfilata della squadra italiana. Il pubblico delle gare di tiro a volo... sempre numeroso Moreno Boni, in azione e con il suo record mondiale. ti con tinu a nel la pag ine seg uen pagina 22 con tinu a da pag ina 21 FUCILI BORDEAUX 2006 - classifiche, statiche e foto MINIE' O ----------------------------Tiratore Nazione 1° Kunz Gunter GER 2° Kapernick Peter GER 3° Menage Alain FRA 5° Casucci Giuliana ITA 18° Cattaneo Graziano ITA 24° Sammarco Calogero ITA 25° Guenzi Giancarlo ITA 39° Ferrerio Alberto ITA 51 Tiratori Punti 94 92 91 91 87 85 84 74 Mazzei, Lega, Lepore, totale 286 punti, ovvero medaglia d’oro in Forsyth PAULY (Miniè O Squadra) -------------- 8 Squadre Nazione Punti 1° Germania 275 2° Francia 264 3° ITALIA 252 (Casucci - Cattaneo - Ferrerio Alberto) Galli, Musolino, Nava i 3... dell’avancarica per il bronzo in specialità Pforzheim MINIE' R ------------------------------ 39 Tiratori Tiratore Nazione Punti 1° Reiser Elisabeth SVI 96 2° Schneeman Edward USA 93 3° Arrigoni Carlo ITA 92 7° Andriotto Valerio ITA 91 20° Beria Alberto ITA 84 MAGENTA (Miniè R Squadra) ----------- 7 Squadre Nazione Punti 1° Francia 274 2° Svizzera 271 3° Germania 269 TANEGASHIMA O -------------------Tiratore Nazione 1° Karlsson Johan SVE 2° Flury Urs SVI 3° Harper Smith Jon GBR 25° Galli Sergio ITA 25 Tiratori Punti 94 93 89 56 TANEGASHIMA R -------------------Tiratore Nazione 1° Frey Micael GER 2° Rufenacht Hans Peter SUI 3° Neumann Friederike GER 20° Cocumazzi Rosario ITA 28° Nava Gualtiero ITA 43 Tiratori Punti 100 98 97 91 89 NAGASHINO (Tanegashima mix Squadra) - 8 Squadre Nazione Punti 1° Germania 287 2° Spagna 276 3° Svizzera 272 8° ITALIA 236 (Galli - Nava - Cocumazzi) VERSAILLES (Miniè+Miquelet Squadra) - 7 Squadre Nazione Punti 1° Germania 541 2° Francia 523 3° ITALIA 502 Casucci, Cattaneo ed Alberto Ferrerio un terzo posto in Pauly Moreno Boni, oro in Lorenzioni R, record mondiale e tanta commozione (Circi - Ferrerio Alberto Valeri - Casucci - Cattaneo) VETTERLI O -------------------------Tiratore Nazione 1° Harper Smith Jon GBR 2° Kapernick Peter GER 3° Galli Sergio ITA 6° Musolino Alessandro ITA 9° Luchini Andrea ITA 18° Giacopelli Cesare ITA 27° Zanoni Gianfranco ITA Tivelli Adriana ITA 40 Tiratori Punti 99 98 96 95 94 92 89 89 Bronzo per la squadra Grand Prix de Versailles pagina 23 VETTERLI R -------------------------Tiratore Nazione 1° Massing Walter GER 2° Nitsch Tordis-Arlett GER 3° Lagrue Jean-Sebastian FRA 10° Cocumazzi Rosario ITA Cavina Nevio ITA 28° Cattaneo Graziano ITA 34° Vaccheri Marco ITA Nava Gualtiero ITA 41° Ceredi Luca ITA 44° Arrigoni Carlo ITA 59° De Paoli Giorgio ITA 79 Tiratori Punti 100 98 98 96 96 94 93 93 92 91 88 BORDEAUX 2006 - classifiche, statiche e foto PFORZHEIM (Vetterli mix Squadra) ---13 Squadre Nazione Punti 1° Germania 296 2° Gran Bretagna 292 3° ITALIA 284 (Musolino - Galli - Nava) VETTERLI FLINTLOCK (Pennsylvania) Tiratore Nazione 1° Massing Walter GER 2° Garcia Bongera Lisardo ESP 3° Gassner Andreas AUT 12° Ceredi Luca ITA 24° Cavina Nevio ITA 32° De Paoli Giorgio ITA 37° Valeri Antonio ITA - 38 Tiratori Punti 98 95 95 89 84 77 44 MEDAGLIERE GENERALE medaglie ORO ARGENTO BRONZO ------------------------------------------------------------1° Germania 17 8 10 2° Francia 11 12 9 3° Svezia 4 . 2 4° Spagna 3 6 3 5° Austria 3 2 6 6° Gran Bretagna 2 3 4 7° Svizzera 2 3 3 8° ITALIA 2 1 5 9° U.S.A. 1 2 1 10° Olanda 1 . . 11° Portogallo 1 . . 12° Rep. Ceca . 3 1 13° Giappone . 2 1 14° Norvegia . 2 . 15° Finlandia . 1 . 16° Rep. Slovacca . 1 . 17° Australia . 1 . 18° Canada . . 1 19° Nuova Zelanda . . 1 (Nessuna medaglia per: Sud Africa, Ungheria, Danimarca, Polonia, Belgio, Venezuela, Malta, Argentina) Gambini, Boni, Scotti, bronzo in Batesville. WALKYRIE O -------------------------- 6 Tiratrici Tiratore Nazione Punti 1° Rodriguez S.Josè ESP 97 2° Gherardi Maryline FRA 96 3° Harper-Smith Helen GBR 95 WALKYRIE R ------------------------Tiratore Nazione 1° Heber Tania GER 2° Gilbert Veronique FRA 3° Neumann Friederike GER 7° Casucci Giuliana ITA 10° Tivelli Adriana ITA 24° Angeli Marina ITA 26 Tiratrici Punti 100 96 95 94 92 86 AMAZONS (Walkyrie Squadra) ------- 5 Squadre Nazione Punti 1° Germania 289 2° Spagna 274 3° Francia 274 5° ITALIA 272 (Angeli-Casucci-Tivelli) WITWORTH O ------------------------Tiratore Nazione 1° Gherardi Maryline FRA 2° Kimmerle Manfred GER 3° Triquell Val Josè ESP 10° Sammarco Calogero ITA 27 Tiratori Punti 97 97 96 93 WITWORTH R ------------------------Tiratore Nazione 1° Massing Walter GER 2° Neumann Norbert GER 3° Karlsson Johan SVE 21° Zanoni Gianfranco ITA 29° Casucci Giuliana ITA 50° Cattaneo Graziano ITA 56° Arrigoni Carlo ITA 60° Guenzi Giancarlo ITA 65° Vaccheri Marco ITA 72° Angeli Marina ITA 75 Tiratori Punti 99 99 98 94 93 90 89 88 85 74 RIGBY (Witworth mix Squadra) -------- 7 Squadre Nazione Punti 1° Germania 292 2° Spagna 285 3° Svezia 284 Arrigoni bronzo in Miniè R. Galli bronzo specialità Vetterli O, sesto posto per Musolino. Bronzo per Arrigoni in Gettysburg e 5° posto per la Tivelli ti con tinu a nel la pag ine seg uen pagina 24 BORDEAUX 2006 - classifiche, statiche e foto continua da pagina 23 TIRO A VOLO TIRO STORIC O LORENZONI O ---------------------------Tiratore Nazione 1° Roussel Andrè FRA 2° Fontanay Eric FRA 3° Zobouyan Jacques FRA 7° Scotti Andrea ITA 16° Ciuffi Eugenio ITA 23° Moretti Valter ITA 27° Zariello Giuseppe ITA 30 Tiratori Punti 47 47 44 41 36 30 28 GETTYSBURG ------------------------ 15 Tiratori Tiratore Nazione Punti 1° Schneeman Edward USA 83 2° Kapper Frank USA 75 3° Arrigoni Carlo ITA 66 5° Tivelli Adriana ITA 52 6° Beria Alberto ITA 35 Ceredi Luca ITA 31 8° De Paoli Giorgio ITA 31 LORENZONI R ---------------------------Tiratore Nazione 1° Boni Moreno ITA 2° Miles Brian AUS 3° Lotspeich Franz GER 7° Gentile Giovanni ITA 11° Ubiali Valter ITA 19° Boni Fabio ITA 22° Gambini Gino ITA 33° Rizzoli Osvaldo ITA 35° Serrati Luca ITA 40° Siclari Enrico ITA 47 Tiratori Punti 47 45 45 42 41 38 38 34 34 31 LEIPZIG ------------------------------- 13 Tiratori Tiratore Nazione Punti 1° Warabak Thomas USA 87 2° Salin Ari FIN 86 3° Henley Thomas USA 83 8° Circi Sandro ITA 80 9° Ferrerio Alberto ITA 70 10° Valeri Antonio ITA 63 BATESVILLE (Lorenzoni Squadra) -------- 11 Squadre Nazione Punti 1° Francia 135 2° ITALIA 126 (Boni M.-Gambini-Scotti) 3° Gran Bretagna 125 LORENZONI YOUNG ------------------------7 Tiratori Tiratore Nazione Punti 1° Bedos Jeremy FRA 22 2° Tuffery Loic FRA 20 3° Hobbs Rys GBR 18 6° Scotti Rubens ITA 10 MANTON O -------------------------------- 18 Tiratori Tiratore Nazione Punti 1° Monsees Willem OLA 45 2° Kilpatrick Bernard GBR 42 3° Triquell Val Josè SPA 42 10° Gentile Giovanni ITA 34 MANTON R -------------------------------Tiratore Nazione 1° Pence Robert USA 2° Lotspeich Franz GER 3° Carmen Redmond CAN 8° Boni Moreno ITA 15° Boni Fabio ITA 27° Siclari Enrico ITA 30° Zariello Giuseppe ITA 31° Ciuffi Eugenio ITA 37° Moretti Valter ITA 38 Tiratori Punti 44 44 43 42 39 35 27 27 17 HAWKER (Manton Squadra) -------------- 8 Squadre Nazione Punti 1° Spagna 125 2° Germania 123 3° Gran Bretagna 121 5° Italia 115 CLASSIFICA GENERALE piazzamento SINGOLI TIRATORI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Germania 8 7 6 6 8 7 3 2 5 2 Francia 6 6 6 4 2 5 6 5 2 8 Svezia 4 . 1 . . . . 2 . 1 Svizzera 2 2 1 2 2 2 1 3 1 3 Spagna 2 1 2 5 . 1 4 4 4 3 U.S.A. 1 2 1 . 1 2 . 2 2 . Austria 1 1 4 1 . 4 3 1 2 . G.B. 1 1 2 5 4 3 5 2 7 3 ITALIA 1 . 2 1 3 3 5 2 2 4 Olanda 1 . . 1 1 . . 2 . 1 CLASSIFICA GENERALE piazzamento a SQUADRE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Germania 9 1 4 1 1 . 1 . 1 . Francia 5 6 3 2 . 1 1 . . 1 Austria 2 1 2 1 1 2 3 2 . 1 Spagna 1 5 1 4 3 . 1 . 1 . G.B. 1 2 2 . 1 2 . 2 3 . ITALIA 1 1 3 3 3 1 1 1 . . Svizzera . 1 2 3 3 1 . 2 . . Norvegia . 1 . . 1 1 . . . . Giappone . 1 . . . . . . . . Rep. Ceca . . 1 1 . . . 2 . . RECORD MONDIALI 10 RECORD EGUAGLIATI Whitworth R: GER p.99 Massing/Neumann Tanegashima R: GER p. 100 Frey Hizarday R: SVE p. 97 Karlsson Minie R: SVI p. 96 Reiser Vetterli R: GER p. 100 Massing Manton O: OLA p. 45 Monses Lorenzoni O: FRA p. 47 Fontanay Walkyrie O: SPA p. 97 Rodriguez-San Jose-Nunci Kuchenreuter R:SPA - p. 99 Pla Rep. CECA p.99 Kalina Adams: AUT p. 278 Wagner-Szuppin-Haslinger 15 NUOVI RECORD Rigby: Wogdon: Tanzutsu O: Nagashino O: Pauly: Magenta: Walkyrie R: Amazons: Boudet: Forsyth: Pforzheim: Lucca: Lorenzoni R: Hawker: Batesville: GER p. 292 (prec.287) Wehle-Neumann-Heber FRA p. 267 (prec.257) Mainchin-Bonnet-Orlando GER p. 86 (prec.81) Hamann GER p. 287 (prec. 285) Frey-Baumhackl-Kunz GER p. 275 (prec. 273) Baumhackl-Kunz-Wehle FRA p. 274 (nuovo) Thomes-Risch-Alverhne GER p.100 (prec.99) Heber GER p. 289 (prec. 285) Heber-Neumann-Nitsch FRA p.286 (prec. 280) Journet-Jose-Mainchi ITALIA p. 286 (nuovo) Lega - Mazzei - Lepore GER p.296 (prec. 294) Nitsch-Käpernick-Massing FRA p. 268 (prec. 263) Risch-Valentini-Thomes ITALIA p.47 (prec. 46) Boni Moreno SPA p. 125 (nuovo) T. Val - P. Molero -T. Roca FRA p. 135 (nuovo) Fontany-Roussel-Bedos pagina 26 Pedersoli Rocky Mountain Hawken Una delle ultime novità di Casa Pedersoli ripropone il classico fucile dei Mountains men. Presentato nella manifestazione fieristica bresciana dello scorso anno, il Rocky Mountain Hawken aveva ricevuto numerosi e positivi consensi da parte degli appassionati; da quando, dopo gli ultimi ritocchi al prototipo, è iniziata la distribuzione, l’arma ha già fatto registrare un indice di gradimento molto elevato. (a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli) Intorno alla metà del 1800 i fratelli Jacob e Samuel Hawken iniziarono a produrre nella loro armeria di Saint Louis, nel Missouri, un’arma che ottenne immediatamente un grande successo. Essa divenne presto il simbolo del periodo che vide sia il passaggio dai lunghi e ingombranti Pennsylvania rifles ai più pratici e potenti Plains rifles, sia il definitivo abbandono della pietra focaia per il più moderno sistema a percussione. La robusta canna, con un calibro quasi mai inferiore al .50, consentiva di colpire qualsiasi bersaglio con sorprendente precisione, e quel fucile assunse presto il ruolo di compagno inseparabile dei solitari Mountains men e dei più famosi esploratori dei nuovi territori del continente americano. La fama del fucile dei fratelli Hawken si deve anche al suo tipico aspetto, tanto da diventare, nonostante il peso, sinonimo di praticità e robustezza e ispirare numerosi altri armaioli del tempo che ne riproposero le forme variandone soltanto in parte l’estetica o il calibro. Come lo stesso J.P. Gemmer, che agli inizi del 1860 rilevò l’officina di Hawken continuando a fabbricare armi fino ai primi anni del 1900. Il mercato moderno, in cui anche le repliche di armi ad avancarica hanno contraddistinto lo scorrere degli ultimi decenni, non è rimasto indenne di fronte a tale antico stimolo, tanto da offrire numerosi modelli con il nome Hawken. Ma in verità, a parte la configurazione della mezza calciatura, quasi nessuno di essi è stato mai riconducibile a una vera riproduzione dell’arma creata dai famosi fratelli nell’opificio di Saint Louis. La Davide Pedersoli, quindi, ha voluto attendere l’avvicinarsi della ricorrenza del cinquantesimo La parziale vista destra ci permette di osservare l’acciarino e la zona dell’impugnatura, ove la zona mediana dell’appendice del paragrilletto, con il suo profilo curvo, facilita la presa. anniversario della fondazione della propria azienda per proporre un nuovo modello che avesse le caratteristiche di una fedele replica storica. In Casa Pedersoli il rispetto riservato all’analisi dei modelli da produrre è sempre stata una consuetudine, specialmente se l’obiettivo è costituito da un’arma che sin dalla sua nascita ha lasciato un segno talmente indelebile che neanche il trascorrere di oltre un secolo e mezzo è riuscito a cancellare. Rinasce così un’arma da sempre caratterizzata da una solida impostazione costruttiva, dalle linee semplici ed essenziali e da quella praticità di impiego che una naturale imbracciatura e una comoda impugnatura le conferiscono. Per le sue qualità balistiche e per il corposo calibro questo nuovo fucile allestito dalla Pedersoli si rivelerà, come già accadeva nella metà dell’Ottocento al suo vecchio avo, particolarmente idoneo sia al Dettaglio del paragrilletto, dei due grilletti e, fra tiro agonistico sia all’impiego venatorio. di essi, della vite di regolazione dello stecher. pagina 27 Il Rocky Mountain Hawken Pedersoli viene proposto con il calcio in acero oppure in noce; inutile nascondere che la tipica essenza americana, colorata da Pedersoli seguendo gli antichi procedimenti utilizzati dagli armaioli del Nuovo Mondo sin dalla metà del Settecento, conferisce all’arma un aspetto estremamente elegante e piacevole. Il calcio è dotato di poggiaguancia e completato dai fornimenti in acciaio con finitura color tartaruga; anche negli Hawken originali, nella configurazione definitiva assunta dal 1840 circa, erano stati abbandonati i fornimenti di ottone per passare a quelli di ferro. La conformazione lunata del calciolo e quella del paragrilletto nella zona dell’impugnatura permettono una imbracciatura salda, agevole e per niente stancante, qualunque sia la posizione di sostegno della mano debole rispetto all’astina. La lunga codetta dello scudo di culatta può permettere, inoltre, la facile installazione di una diottra. L’arma è disponibile con canna in calibro .54 lunga 864 mm Il vivo di volata presenta la tipica smussatura a protezione delle righe (34”), solcata da sette righe che sviluppano un passo di 1.660 mm (1:65”), ottenute per brocciatura, e finita esternamente con un della canna. colore marrone. La faccia anteriore è rettificata e sul vivo di volata è stata eseguita la consueta svasatura conica per proteggere l’imbocco della rigatura. Gli organi di mira, inseriti nelle rispettive sedi con incastro a coda di rondine, sono costituiti da mirino con lama in german silver e tacca di mira regolabile su rampa, con un grazioso alzo con estremità a ferro di lancia. Nella parte inferiore della canna sono installati la bindella, anch’essa colore marrone, con i due tubetti portabacchetta, e, inserite a coda di rondine, le due asole rettangolari destinate a ospitare le chiavette di fissaggio della canna al calcio. L’acciarino è del tipo tradizionale a molla avanti; il collegamento tra la molla del cane e la noce è assicurato dal tirantino, e nella noce, inoltre, è inserita la farfallina per scongiurare eventuali posizionamenti della leva di scatto nella monta di sicura al momento dell’abbattimento del cane. Lo scatto è servito da stecher a doppio grilletto, con Particolare del poggiaguancia e del profilo “lunato” vite di regolazione che fuoriesce dal sottoguardia, del calciolo. nello spazio compreso fra i due grilletti. La lunghezza totale dell’arma è 1.300 mm (511/4”), il peso 4,500 kg (9,91 lbs). Le prime prove di tiro hanno evidenziato una precisione sorprendente, con raggruppamenti di colpi molto contenuti; la rosata a corredo di queste note testimonia la potenzialità dell’arma, ancor di più se si considera che le prove sono state eseguite utilizzando le mire aperte di cui l’arma è corredata. E visto il risultato non è stato ritenuto necessario effettuare le regolazioni degli organi di mira per gli spostamenti laterali o in verticale. Ogni utente potrà regolare l’arma in funzione delle proprie esigenze. In conclusione, un’arma affascinante, storicamente famosa e balisticamente affidabile. Anche se il tiro a segno rimane la sua principale destinazione, non è improbabile, come detto, che possa trovare impiego sul terreno di caccia. Il calibro e la precisione intrinseca consentono di farla ben figurare in ogni occasione. E magari si potranno rivivere le gesta di Kit Carson, Jim Bridger, Mariano Modena, John C. Fremont e quel William F. Cody noto a tutti come Buffalo Bill. Quei famosi esploratori, infatti, erano tutti fieri possessori di un fucile Hawken. Rosata di otto colpi alla distanza di 50 metri con arma in appoggio; 57 grani di svizzera 2; pari volume di semolino; palla tonda cal. .535 (13,59 mm) avvolta in pezzuola da 0,25 di spessore. Per informazioni: Davide Pedersoli & C. via Artigiani 57, 25063 Gardone Val Trompia (BS) www.davide-pedersoli.com ([email protected]); tel. 030.8915000; fax 030.8911019 pagina 28 Attenzione al trasporto armi Prendo spunto dalla recente circolare del Ministero dell’Interno sulla esportazione temporanea di armi con modesta capacità offensiva, datata 8 agosto 2006, per ricordare che dette armi rientrano nella categoria delle armi da fuoco o da sparo e, sia pur assoggettate ad un regime diverso dalle armi comuni, non possono essere considerate prodotti qualsiasi ma vanno trattate come da regolamento specifico. “….. alle armi con modesta capacità offensiva (tra le quali le repliche di armi ad avancarica a colpo singolo ndr.), disciplinate dal D.M. 9 Agosto 2001, n. 362, da parte di agonisti o tiratori sportivi che intendono recarsi all’estero per partecipare ad attività sportive o manifestazioni varie, debbano continuare ad applicarsi per quanto ivi non espressamente disposto, le norme previste da altre disposizioni di Legge o da regolamenti, per cui dette armi devono essere trasferite all’interno della UE, con l’uso della carta europea e, laddove l’utente ne fosse sprovvisto, il trasferimento dovrà essere effettuato con le modalità di cui all’art. 6 del DM 9 agosto 2001, che prevede il preventivo avviso alla Questura, da presentare per iscritto in carta semplice, recante tutte le indicazioni necessarie ad identificare compiutamente l’arma (marca, modello, matricola, calibro), nonché il Paese in cui si intende trasferirle, il valico di frontiera eventuale nonché, per le esportazioni temporanee, per le quali è valida la procedura di cui sopra, la durata presumibile dell’operazione ed il valico di rientro nel territorio dello Stato. In assenza di specifiche disposizioni trova applicazione il termine di validità di 90 giorni.” Come si può notare le armi con modesta capacità offensiva sono considerate, a tutti gli effetti, ancora armi da fuoco e da sparo sia pure di categoria diversa da quelle originariamente previste dalla Legge 18 aprile 1975, n. 110. Le Legge che disciplina le armi con modesta capacità offensiva n. 526/1999 e la n. 422/2000 e il conseguente regolamento DM n. 362/2001, stabiliscono delle facilitazioni all’ acquisto e alla detenzione delle stesse, ma stabiliscono altresì delle regole che devono continuamente essere ricordate e rispettate: “Le repliche di armi antiche ad avancarica a colpo singolo devono essere munite di numero di matricola e contenere tutti i segni identificativi previsti dall’art. 11, comma 10 della Legge 18 aprile 1975, n. 110. La fabbricazione e l’importazione delle armi di cui all’art. 1 sono soggette all’ autorizzazione prevista dall’art. 31 R.D. 1931. Le domande dirette ad ottenere l’autorizzazione per fabbricare e/o importare, devono contenere le indicazioni stabilite dall’art. 46 del R.D. 635/1940. La cessione per ragioni di commercio, delle armi con modesta capacità offensiva, è consentita a coloro che sono titolari della autorizzazione di polizia per il commercio di armi. I commercianti di armi provvedono all’annotazione nel registro delle operazioni giornaliere. Le armi sopra indicate sono definite come: “le repliche di armi antiche ad avancarica a colpo singolo di modello e/o tipologia anteriore al 1890 ……. ecc...” Il Banco Nazionale di Prova, oltre agli adempimenti di cui all’art. 11, comma 10 della Legge 18 aprile 1975, n. 110 (verifica dei contrassegni e prova dell’arma) verifica che il funzionamento delle armi con modesta capacità offensiva sia conforme alle prescrizioni contenute nell’art. 12 del regolamento. L’importazione di armi ad avancarica, repliche a colpo singolo, come espressamente stabilito dall’art. 5 del D.M. 362/2001 non è proibita, ma è riservata ai soli titolari di licenza di cui all’art. 31 del T.U.L.P.S. (rilasciata dal Questore) e prevede, comunque, una successiva domanda ed una verifica di conformità da parte del Banco Nazionale di Prova, chiamato a certificare la corrispondenza dell’arma ad un modello storicamente esistito. L’acquisto in Italia prevede il rilascio, da parte del commerciante, di un attestato alla vendita, che presuppone l’annotazione dei dati personali dell’acquirente e degli elementi identificativi dell’arma sul registro di carico e scarico. Nel caso dellaintroduzione dell’arma da altro Paese, tale documento verrà, di fatto, sostituito dalla copia della licenza di importazione rilasciato dalla Questura di competenza. Sia l’attestato all’acquisto rilasciato dal produttore/commerciante sia la licenza della Questura (in questo caso accompagnata dalla 0 Scheiben-Match Internationalen 10telli sti in giro per l’Europa” ovvero… ”cronaca di 3 piat Appena tornati dalla trasferta di Bordeaux, dopo una breve sosta di rilassamento per godersi l’estate italiana, ecco che si riparte per l’ultima gara internazionale di piattello verso il centro Europa. Giunto ormai alla 4a edizione, l’appuntamento di Langau, cittadina austriaca a nord di Vienna, a pochi chilometri dal confine con la Repubblica Ceca, è diventato meta fissa di una piccola rappresentanza italiana di piattellisti, che, dopo l’annuale impegno internazionale, incontra gli amici d’oltralpe, per una gara della durata di 3 giorni sulla distanza di 100 piattelli di cui 50 ingaggiati con fucile a pietra e 50 con fucile a luminello. Erano presenti 37 tiratori in rappresentanza di Germania, Olanda, Svizzera, Austria ed Italia; tra loro il campione europeo Armin ed il tenace olandese Kok Bertus e tutta la nazionale austriaca al completo. Questo anno l’esigua ma agguerrita rappresentativa italiana era formata dal sottoscritto, Eugenio Ciuffi (il più conosciuto ed amato piattellista italiano all’estero), e Valter Ubiali. Arrivati a Langau il giovedì mattina dopo 950 chilometri di viaggio, sono cominciate le prove del campo. Campo difficile, ventoso e particolare, tutto il contrario del “campo da golf di Ghedi” a cui sono abituati i migliori tiratori italiani. Altro problema una dolorosa infiammazione tendinea al polso destro del sottoscritto, rimediata qualche giorno prima in una gara di calcino (ebbene sì, sono un vero sportivo!!). Incoraggiato da Eugenio, m’iscrivo anch’io alla gara individuale e iscrivo la squadra che doveva essere composta di almeno 3 tiratori nella sola specialità Batesville (in Italia mancano i tiratori di pietra) ed il venerdì comincia…… il valzer. La mattinata di tiro a pietra focaia termina con un’onesta mezza classifica ottenuta dagli certificazione del B.N.P.), dovranno essere trattenuti dall’utente che, in caso di vendita dell’ arma a privati, dovrà rilasciare un documento analogo che riporti i dati che identificano l’arma, nonché le generalità di chi vende e dell’acquirente. Quest’ultimo dovrà essere maggiorenne e dovrà trattenere una copia del nuovo documento in modo da garantire la tracciabilità dell’arma con modesta capacità offensiva. Per quanto concerne i rapporti con il Banco Nazionale di Prova, che deve garantire la conformità dell’arma con quanto stabilito dall’art. 12, qualora l’acquisto venga effettuato sul territorio italiano tale rapporto dovrà essere tenuto dal fabbricante o dalla ditta che importa. Qualora fosse importato dal privato, sarà lui stesso che dovrà produrre le fotografie dell’ arma al Banco Nazionale di Prova, prima di chiedere l’autorizzazione alla Questura, in modo che il Banco Nazionale di Prova, autonomamente o con l’ausilio dell’esperto di cui all’art. 32, comma 9, della Legge n.110/1975, possa emettere il certificato di conformità, da presentare alla Questura contestualmente alla richiesta di “accordo preventivo” o licenza di importazione in caso di Paese extra UE. Ricordiamo che le armi devono essere sottoposte alla prova forzata presso un Banco di Prova CIP, (il Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia è uno tra questi). Qualora l’arma non fosse stata provata, la stessa verrà inviata a cura della dogana (nel caso di importazione), al Banco Nazionale di Prova di Gardone V.T., che provvederà ai test previsti e all’apposizione dei relativi marchi. Si ricorda a tal proposito che, le armi in parola, seppur definite a modesta capacità offensiva, sono pur sempre armi, e come tali debbono rispettare il disposto normativo di cui all’art. 11 in materia di marcature. Pertanto, un’arma ad avancarica priva dei punzoni di un Banco riconosciuto o degli altri requisiti identificativi previsti dalla citata norma (marchio del fabbricante e numero di matricola) deve essere considerata clandestina ai sensi dell’art. 23 della legge 110/75. A cura dell’Ufficio Stampa C.N.D.A. italiani, ma ci rifacciamo a tavola a suon d’arrosto di maiale e birra. Il bello doveva ancora venire. Il giorno seguente si continua con la specialità Lorenzoni e dopo la prima batteria di 25 piattelli, il team italiano riporta punteggi d’assoluto rispetto in linea con i risultati del campo. Cerco di tranquillizzare i miei compagni di squadra e de tenerli concentrati per l’imminente seconda pedana. Alla fine di questa ultima, sperando sì ad una eventuale podio, lasciamo il campo per il meritato pranzo. Tra una cotoletta ed una insalata di patate innaffiata da ottima birra arrivano i risultati: Italia e Olanda pari merito per il 1° posto. Panico e compiacimento allo stesso tempo nel team; un 2° posto sicuro, forse il 1°. Sembrava un sogno. Nessuno di noi voleva addossarsi però l’eventuale colpa di un oro mancato. La disperazione nel volto di Valter era visibile (aveva sbagliato l’ultimo piattello), io stesso avrei potuto fare meglio se non avessi avuto quel polso dolorante. L’unico tranquillo era Eugenio che con il suo “…vien via Giovanni, i ché sé fatto sé fatto, mi importa una sega…”, azzannava una cotoletta senza ritegno. Ma ecco che l’addetto classifiche spiega che per regolamento il 1° posto era il nostro in quanto Eugenio aveva colpito il terz’ultimo piattello, mentre Kok Martin lo aveva sbagliato. Non potete immaginare l’emozione del momento; complimentati da tutti, sfoggio della medaglia d’oro ed, alla maniera tedesca... birra e grappa a fiumi, questa ultima rigorosamente italiana. Dopo le premiazioni il saluto amichevole tra tutti i presenti, un arrivederci sia all’ europeo in terra italica sia alla prossima edizione della “Internationalen 100 Scheiben-Match” in questa splendida parte dell’Austria. Morale: un’altra medaglia internazionale a casa, un’altra soddisfazione per l’avancarica ludica ed un’altra pagina di storia per la nostra amata avancarica italiana. Giovanni Gentile Riproduzioni artigianali d’armi ad avancarica La società Artax è il risultato di 30 anni di esperienza armigera e della tradizione artigiana di Renzo Lussignoli, coaudiuvato dal figlio Alessandro. Lo studio, così come l’arte di riprodurre a mano armi antiche ad avancarica pezzo a pezzo, è caratteristica essenziale di questa azienda, la quale ha adottato le tecniche più moderne abbinate all’utilizzo di modelli e materiali di 1a scelta, ottenendo prodotti di grande valore e fedelta di riproduzione. La scelta attenta dei materiali, dall’acciao brunito delle canne al legno massiccio delle calciature levigato e lucidato a mano, così come la riproduzione perfetta del meccanismo di sparo, collocano la produzione della Artax ad un livello di qualità unico nel panorama attuale delle aziende che si occupano della riproduzione di armi ad avancarica. ARTAX s.r.l. Via VII, 3 (Quartiere Cesare Abba) 25100 BRESCIA - Italia Tel. 030.3733314 pagina 30 COMPRO... VENDO... FUCILI e CARABINE Fucile A CAPSULA da fanteria svizzero, modello T.BIS con piastra alla francese, cal. mm. 18 rigato. LoTauro 338.6401050 ore lavoro Fucile A PIETRA FOCAIA manifattura Reale di Tulle da marina – anno IX. LoTauro 338.6401050 ore lavoro MORTIMER HUNTER cal. 54 a pietra, vendo per inutilizzo, buone finiture, legno eccezionale, 2a batteria ed accessori, 600 palle pronte per l’utilizzo. Possib. di provarlo. Valerio 329.4514155 RIGBY cal. 45 canna corta impostato per le categorie a 100 mt. WALKYRIE– WHITWORTH, completo di guanciale in cuoio, diottra, cinghia, II batteria, luminelli di ricambio, e 200 palle trafilate vendo per inutilizzo. Possibilità di provarlo. Valerio 329.4514155 Carabina ordinanza Svizzera CAL. 10,4 - modello 1863, trasformata AMSLER/MILBANK, a percussione CENTRALE, completa di baionetta e 20 cartucce a percussione centrale. Andrea 335.8339881 FEINWERKBAU carabina mod. 600 cal. 4.5, accessoriata, sparato pochissimo. Duranti 339.8190592 - 011.6274326 Fucile WESTLEY RICHARD (ZAR) cal. 577/450 (coda di scimmia), completo di 40 bossoli e dies, condizioni ottime. Vincenzo 335.230211 o.p. MICCIA ARTAX .45 Pronto per la gara, 1 blocco fondipalle, 1 bacchetta di caricamento, 1 bacchetta di pulizia, 7 mt di miccia preparata, circa 400 palle, circa 100 pezze ingrassate con Lube 103, 200 pezze asciutte. Euro 1.000 Per contatti [email protected] Fucile A LUMINELLO datato circa 1843 Arsenale Napoletano semi restaurato con meccanica e canna al 95% e legno al 90%, manca di asta di caricamento. Euro 900 trattabili. Luciano 347.5967086 Fucile MORTIMER PEDERSOLI cal.54 a pietra, con diottra, mirino + inserti intercambiabili e tutti gli accessori per sparare, praticamente nuovo, vendo per inutilizzo. E-mail: crotti.max@ libero.it Massimiliano 0382.812305 Vendo ZUAVE cal. 54 fab. EUROARMS, con fondi-palle. E-mail [email protected] Euro 350 trattabili Plinio 347.2434123 TEPPO cal. .45, miccia originale, del 1800. Pronto per la gara. Euro 3.800 Per contatti [email protected] Fucile MAUSER mod. 1871/84, cal. 11 x 60R, completo di 1000 palle, dies, 40 bossoli, fondipalle, condizioni ottime. Vincenzo 335.230211o.p. Fucile A PIETRA FOCAIA manifattura Reale S. Etienne da Dragoni – anno IX. LoTauro 338.6401050 ore lavoro Fucile SHARP mod. Sporting cal.45/70 –32”, in scatola originale, accessoriato. Duranti 339.8190592 Fucile ad avancarica Mod. 1842 belga per il mercato civile, assegnato ai corpo volontari della gaurdia nazionele di Venezia, marcato a Ch. De Loneux-Liege. Euro 2.500 Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136 Fucile VETTERLI Italiano fanteria modello 1870/87/16 cal. 6,5, Brescia 1881. Andrea 335.8339881 CARCANO modello 1891 lungo cal. 6,5 - Terni 1918, con baionetta con fodero e dragona. Andrea tel. 335.8339881 Fucile ad avancarica Mod. 1842 francese, marcato Rochat a St Etienne. Euro 2.500 Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136 Carabina WAADTLANDER Pedersoli cal. 45 con seconda canna in cal. 35 + accessori (Campione Italiano 2004 Vetterli Replica) Ventura 0761.751719 o.s. Fucile A CAPSULA da Gendarme francese, mod. 1842T, rigato, calibro mm. 17,5. LoTauro 338.6401050 ore lavoro MIQUELET 1777 originale .69, con baionetta, acciarino marcato “ST. Etienne”, calcio marcato “C50”. Pronto per la gara con 1 bacchetta di caricamento, 1 di pulizia, 1 blocco fondipalle .675, 1 blocco fondipalle .682 circa 100 pezze ingrassate con Lube 103, più 400 pezze asciutte, circa 3-400 palle .675 e .682 circa 10 pietre inglesi, 2 tubi per pulizia, 1 con morsa, 500 pezze per pulizia, 1 barattolo Marvelux, per il piombo nel forno, 600 borre in feltro, borsa per il trasporto. Accessori per acciarino. Euro 1.800 Per contatti [email protected] pagina 31 Mostre e fiere in Italia ed Europa PISTOLE Pistola HAMMERLI mod. 280 cal. 22 e conversione in cal. 32 usata pochissimo in valigetta originale completa di tutti gli accessori e 2 impugnature. Euro 3.500 Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136 Pistola ad avancarica replica modello LE PAGE NAPOLEON (Armi Sport) cal. 45. Completa di custodia e fondipalle LEE, causa inutilizzo Euro 240. Arma di libera vendita. Sergio Pitti 335.1815436 Replica pistola avancarica REMINGTON PATTERN Davide Pedersoli cal. 44. modello 1863-1875 catalogazione sportiva poco usata e causa inutilizzo. Gianni 338.353447 Pistola BERARDELLI modello P ONE cal. 9x21 accuratizzata con vari ricambi. Euro 500 Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136 Pistola PEDERSOLI cal. 38 in cassetta + fondipalle. Euro 500 Oppure cambio carabina o pistola MORTIMER con manico a sega. Monti 338.3797464 Pistola semiautomatica 9x21 modello TECNEMA con 2 caricatori canna conica e scatola originale. Sparati 600 colpi. Luciano 347.5967086 PISTOLE DA TIRO con steker, diversi calibri. LoTauro 338.6401050 ore lavoro MISCELLANEA VALIGIA tipo PAKMAYR nuova per trasportare sino a 5 pistole con tutti gli accessori. Euro 180 Gasbarri 0761.461611 o.p. - 339.2266136 Vendo “A caccia con lo schioppo a percussione. Spari e nuvole di fumo” Manuale pratico per uso corretto delle armi ad avancarica. Volume di 200 pagg. e ca. 200 illustrazioni in bianco/nero ecolori; edizione di soli 600 esemplari in via di esaurimento. dott. P. Raggi tel. 0544.590206 o.p. Abbiamo selezionato per voi un elenco dei principali avvenimenti che attirano sempre più collezionisti ed appassionati di armi e militaria. MOSTRE: - 29 luglio al museo “Il forno” di Tavernole sul Mella si inaugura la mostra “Le armi da fuoco a ruota nella prima metà del XVII secolo tra la Valle Trompia e Brescia”. La mostra APERTA FINO AL 20 OTTOBRE, visitabile al sabato ore 15 - 19 e la domenica e festivi ore 10 - 12 e ore 15 - 19. Il catalogo, oltre al saggio introduttivo presenta foto a colori di tutte le armi in mostra e relative didascalie e nell’ultima parte anche quelle di tutte le armi a ruota presenti nei musei dell’area bresciana. INFO tel. 030.9280022 - fax 030.9280023 e-mail [email protected] - www.cm.valletrompia.it/musei - 7 settembre “Torino 1706: l’alba di un regno” per celebrare i 300 anni dall’assedio di Torino e il sacrificio di Pietro Micca. Sarà ospitata dal Museo Pietro Micca e dal Museo d’artiglieria in cui si potranno visitare anche i sotterranei. APERTA FINO AD APRILE 2007. - 14 e 15 ottobre a Ferrara Fiere Miliferrara - Info allo 051.55730 - cell. 348.4188572 Orari dalle 9 alle 18. MERCATI: mese di ottobre in Italia - 9 e 10 a Sassuolo (MO) MOSTRA MERCATO DI MILITARIA alle Terme della Salvarola. Info al tel 335 6231711. - 21 e 22 a Roma MILITARIA E DINTORNI IN EUROPA Hotel Ergife via Aurelia, 619, con collezionisti italiani e stranieri, musei, istituzioni militari, troveremo uniformi, medaglie, soldatini libri, strumenti militari armi antiche e armature, veicoli militari, radio militari, documenti e stampe; orario 10.30-19. INFO tel. 338.7460356 o www.milidintornieuropa.com MERCATI: mese di ottobre all’estero - Benfeld (Bas Rhin 67) Sabato 14 Salone di antichità militari e collezionismo. INFO tel.03.88744073 e-mail [email protected] - Tarascon Domenica 22, 9° Borsa di Militaria e Armi Antiche nella sala Panoramique ore 9 - 17. Grande parcheggio e bevande all’interno. INFO tel. 06.14197826 e-mail [email protected] - Parigi a Roungis il 22 ottobre Espace Jean Monnet è la più importante fiera di Francia con 900 m. di tavoli su più di 4.500 mq. con 200 espositori tra collezionisti e commercianti. INFO Mr. Archen tel. e fax 06.01.60046100 e-mail [email protected] CALENDARIO 2006 Manifestazioni Storiche DATA LUOGO EVENTO 14-15 ottobre 4-5 novembre 4-5 novembre Jena (Ger) Peschiera Novegro Napoleonico Grande Guerra Multiepoca Vendi cerchi scambi? GIACCA DA TIRO in stoffa usata solo tre volte, colore verde blu, taglia 46. Euro 200 Valerio tel. 329.4514155 Vendo Quaderni Franchi dal 1956 al 1973 (tutto il pubblicato) e Diana Armi dal 1972 al 2003, fascicoli perfetti. Collezione di cartoline a soggetto venatorio. Cataloghi di armi. dott. P. Raggi tel. 0544.590206 o.p. Inserisci il tuo annuncio gratuito su Avancarica Magazine Tel. 0544.272252 - fax 0544.271417 e-mail: [email protected] F.A.P. F.LLI PIETTA & C snc - via Mandolossa, 102 - 25064 Gussago (Brescia) tel. 030 37 37 098 - fax 030 37 37 100 - www.pietta.it e-mail:[email protected]