Il lungo viaggio di Mario Luzi nel Novecento storia, politica e poesia

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Il lungo viaggio di Mario Luzi nel Novecento storia, politica e poesia
Il lungo viaggio di Mario Luzi nel Novecento
storia, politica e poesia (teologia)
… Questo era il mio viaggio
O il viaggio della mia preghiera.
Mio? di lei?
Era, comunque, era.
(Mario Luzi da Frasi e incisi di un canto
salutare, 1990)
Acciambellato in
quella sconcia stiva,
crivellato da quei colpi,
è lui, il capo di cinque governi
punto fisso o stratega di almeno dieci altri,
la mente fina, il maestro
sottile
di metodica pazienza, esempio
vero di essa
anche spiritualmente […]
(Mario Luzi: in morte di Aldo Moro, 1978)
La letteratura civile e la letteratura religiosa
Esiste nel Novecento una letteratura di forte impegno civile, che ha come oggetto di
elaborazione il rapporto fra i poeti, gli scrittori e la società. Il tema dell’impegno
civile e politico degli artisti e degli scrittori ha attraversato non soltanto il Novecento
ma l’intera storia della letteratura: da Dante a Luzi.
Esiste una letteratura religiosa – da san Francesco a Dante, fino ai poeti e scrittori
cosiddetti “ermetici” – che connota fortemente la letteratura italiana e ne arricchisce
come linfa vitale contenuti e forme espressive.
Mario Luzi è il poeta del Novecento (come Dante nella sua epoca) il quale coniuga e
in modo emblematico questi due grandi territori di ricerca della letteratura
nell’intento di viverli e di declinarli.
Nel saggio L’inferno e il limbo (1949) Luzi traccia il bilancio del rapporto con le due
grandi linee della lirica italiana: Petrarca e Dante. Per troppo tempo – sostiene Luzi –
la letteratura inseguendo Petrarca si è separata dalla realtà fisica, dal dramma e dalle
sofferenze del mondo. È con Dante che è possibile il «viaggio all’inferno» nelle aspre
e dolorose contraddizioni dell’uomo; nel caso di Luzi, dell’uomo del Novecento.
Sulla spinta di questa consapevolezza, sul terreno acuminato del dramma
novecentesco, pienamente vissuto e partecipato, nasce la poesia di un grande poeta,
Mario Luzi, che ha assunto in proprio il tema e l’allegoria del «viaggio», in modo
«fisico» e «spirituale».
Riconoscimenti
Nel 1986 Mario Luzi accolse con il Saluto al Pontefice Giovanni Paolo II nella sua
Firenze. Nel 1999 Giovanni Paolo II affidò a Mario Luzi il testo della Via Crucis
al Colosseo quale forma di riconoscimento della sua letteratura di alta ispirazione
religiosa.
Nel 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nominò Mario
Luzi Senatore a vita per alti meriti artistici e letterari, ad attestazione e conferma del
valore civile e politico della sua opera.
La ricostruzione del viaggio “terrestre e celeste” di Mario Luzi
Dal 1980 al 2004 sono state registrate con Mario Luzi numerose conversazioni
critiche che affrontano i diversi temi: la poesia che nasce dal serrato confronto con la
storia e con la politica italiana e internazionale, l’educazione al cristianesimo, le
vicissitudini di dolore e di sofferenza condivise con l’uomo del Novecento, il mistero
dell’Incarnazione, la speranza cristiana vissuta nelle tristi e liete vicende del proprio
tempo, la Resurrezione.
Tra i diversi temi è centrale il rapporto “letteratura e politica” contrassegnato dalle
accese polemiche e il susseguirsi dei dibattiti culturali del Novecento, i viaggi nei
Paesi stranieri e l’osservazione acuta e profonda sui mutamenti dell’uomo del
Novecento. Il tema dell’umano è sempre al fuoco del suo sguardo poetico.
Il libro prende in esame la storia e la politica dagli anni del fascismo (stagione
ermetica) al crollo della prima Repubblica (la stagione di “Mani Pulite”), fino alla
nomina a Senatore a vita (2004).
Mario Luzi è il poeta «religioso» e «civile» del Novecento.
La pubblicazione costituisce un’iniziativa di forte interesse per la conoscenza della
sua figura ed opera. Essa è la più recente completa testimonianza del poeta sulla
propria vicenda e sulla complessità di un secolo “controverso” e “innominabile”.
Il testo, pubblicato nell’occasione del Centenario della nascita del poeta e del
decennale della morte (2015), costituisce uno strumento di lettura e di studio
particolarmente idoneo per gli studenti e i docenti delle scuole e delle università.
Giorgio Tabanelli