IL FORNO DI TAVERNOLE
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IL FORNO DI TAVERNOLE
MUSEO IL FORNO DI TAVERNOLE Comune di Tavernole sul Mella Via Forno Fusorio, 1 - 25060 Tavernole sul Mella (BS) Aperto tutto l’anno (verificare gli orari sul sito) Biglietto: intero € 3,00 - ridotto € 2,00 La struttura è agibile ai diversamente abili MUSEO Info e prenotazioni CUP Museale e Informazione Turistica Valle Trompia Tel. +39.030.8337495 | +39.030.2809556 Cell. +39.345.3422015 (reperibilità telefonica di sabato e domenica) IL FORNO DI TAVERNOLE http://cultura.valletrompia.it/musei [email protected] UNA “CATTEDRALE DEL LAVORO” SULLA VIA EUROPEA DEL FERRO cup-vt.vc. TUTTI I GIORNI SU PRENOTAZIONE DISPONIBILITÀ, PER SCUOLE E GRUPPI, DI PERCORSI GUIDATI, ATTIVITÀ EDUCATIVE, VACANZE STUDIO E PACCHETTI TURISTICI (da verificare sul sito). SISTEMA MUSEALE DI VALLE TROMPIA Non è facile individuare nel grande edificio che sorge sul greto del fiume all’uscita dell’abitato di Tavernole un forno fusorio attivo ancora nei primi anni del Novecento. La torre nella quale il minerale si trasformava in ghisa si trova infatti all’interno, gli alti comignoli che sovrastavano il tetto sono scomparsi molti anni fa e i depositi di carbone disposti in una lunga fila a monte dell’edificio, ospitano oggi la biblioteca e l’archivio storico comunali. A differenza degli altri forni triumplini, quello di Tavernole è giunto fino a noi sostanzialmente integro, anche se ha conosciuto negli ultimi decenni una lunga fase di degrado. Attivo nel XV secolo, il forno è documentato già nel 1487, quando Leonardo Da Vinci compì proprio in Valle Trompia due viaggi, alla fine del Quattrocento e all’inizio del Cinquecento, per prendere visione diretta dei metodi di estrazione e lavorazione del ferro. Più tardi, nel Catastico bresciano, redatto dal podestà veneto tra il 1609 e il 1610, è riportata la notizia della presenza di “un forno da ferro, et una comodiss.ma fusina”. Due secoli dopo, il resoconto più completo e suggestivo riguardante il funzionamento di un forno fusorio è perve- Collio Miniera S. Aloisio ITINERARIO DEI SITI VISITABILI Pezzaze Museo Le Miniere Tavernole Museo Il Forno Lodrino Museo Etnografico Gardone V.T. Museo delle Armi e della Tradizione armiera Lumezzane Sarezzo Museo I Magli Ome Borgo del Maglio A4 Milano Concesio SP19 SP345 Ospitaletto Brescia Ovest Brescia Ascoltami A4 Venezia 2015 nuto attraverso le annotazioni di Giambattista Brocchi, al cui trattato ottocentesco si deve gran parte della conoscenza relativa ai forni “alla bresciana”, che producevano ferro utilizzando come combustibile il carbone di legna. Riporta Brocchi nella sua relazione: “Otto uomini sono addetti al servigio del forno. Un Maestro, un Sotto-maestro, o Discente, il Discentino, un Pesta-loppe, due Braschini, e due Ministratori del carbone”. Nell’ultimo quarto del XIX secolo l’impianto entrò nel circuito produttivo della grande industria, diventando terreno di sperimentazione per un industriale innovatore come Francesco Glisenti. Tuttavia la nuova vita del complesso produttivo durò solo 25 anni, finché nel Novecento ospitò per alcuni decenni una segheria. L’avvio del recupero del forno giunse con l’acquisizione dell’edificio da parte del Comune di Tavernole, la successiva musealizzazione, valorizzazione del sito per interessamento di un gruppo di cittadini riuniti nel sodalizio “Amici del Forno”. Aperta al pubblico nel 2002 il fascino di questa maestosa “cattedrale del lavoro” rivive oggi in uno dei più insigni monumenti di archeologia industriale di interesse europeo. Con il contributo di: Fotografie: Arch. Comunità Montana di Valle Trompia; Arch. priv. Pier Luigi Piotti; Fotostudio Rapuzzi IT IL PERCORSO MUSEALE L’allestimento del Forno non propone un “museo collezione”, quanto piuttosto un “museo-racconto”. Dal piano intermedio, dove è collocato l’ingresso, si ha accesso a una grande sala in cui si svolgono incontri e spettacoli, e dove un video ripercorre in sintesi la sua storia. Qui è esposta al pubblico la “Collezione Giuseppe Ganzola”, che raccoglie attrezzi contadini, strumenti da lavoro, armi bianche e da fuoco, databili dal XV al XIX secolo, rappresentativi della nobile arte delle “ferrarezze”. Il percorso, corredato da pannelli illustrativi, prosegue entrando in uno dei locali un tempo adibiti ai lavoranti, seguito da due sale in cui accolgono il visitatore due personaggi che compirono i loro viaggi in valle tra il XV e il XVI secolo: Leonardo Da Vinci e il maestro di forno gardonese Giovanni de’ Zambonari. Si scende quindi al piano posto al livello del fiume, nel grande spazio che risultò dagli ampliamenti operati da Francesco Glisenti verso il 1870, dove si incontra il maglio che evoca il lavoro del “pestaloppe”, addetto a rompere le scorie prodotte dalla fusione per recuperare i pezzi di metallo ancora utilizzabili. In uno spazio attiguo tre video riproducono immagini d’epoca, realizzate da Pietro Vistali, dei boschi della valle, per secoli fornitori di legna per la fabbricazione del carbone necessario ai forni e alle fucine. Si offre quindi al visitatore l’imponente veduta del “canecchio”, com’era detta la torre del forno. Abbandonato lo spazio che si apre alla base di quest’ultimo, l’itinerario raggiunge il piano superiore, dove si trova la bocca di alimentazione. Notizie sulle capacità produttive dell’opificio conducono all’ampio soppalco che precede l’uscita, spesso utilizzato per mostre temporanee, con le due stanze disponibili nell’ammezzato. SERVIZI EDUCATIVI DA SCOPRIRE A TAVERNOLE Il Forno è il regno dei 4 elementi: acqua, aria, terra e fuoco. Apposite aule destinate alla didattica consentono lo svolgimento di specifiche attività destinate ai visitatori più giovani. L’esperienza tattile sulla materia intende coinvolgere bambini e ragazzi al fine di far comprendere la natura profonda delle attività svolte presso l’antico forno. All’avvio di ogni anno scolastico il Sistema Museale raccoglie le proposte educative predisposte per la scuola e i gruppi organizzati, alle quali si affiancano attività suddivise in tre itinerari che abbracciano tutto il territorio: La Via del Ferro e delle Miniere, La Via del Sacro e dell’Arte, Il Bosco Racconta. Chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo (sec. XIX; polittico di G. Savoldo e F. Ferramola, dipinti murali di V. Trainini). Chiesa di S. Filastrio (sec. XIV, affreschi secc. XV-XVI) possibilità di visite guidate su prenotazione contattando il CUP. Antico Mulino Pelizzari, via Mella (sec. XVI) visita su richiesta: tel. 030.920505 - Martino Pelizzari. PER SAPERNE DI PIÚ Simoni C. (a cura di), Un monumento della Storia del lavoro. Il Forno fusorio di Tavernole: un luogo della memoria nel Bresciano, una testimonianza sulla via europea del ferro, Grafo, 2004 Piumini R., De Conno G., L’aria della Gioconda ovvero il segreto della fusione, Chartusia, 2009 Simoni C., Ghigini F. (a cura di), La Via del ferro e delle miniere in Valtrompia, Grafo, 2010 Simoni C., I tempi del mondo, Ciemme Edizioni, 2012 Archivio Storico Comunale: documenti dal 1848 al 1978 (info: http://cultura.valletrompia.it/archivi) www.lafucinadivulcano.it IL FORNO DI TAVERNOLE, LEONARDO DA VINCI E UN RACCONTO ALTRI SERVIZI Visite guidate per gruppi su prenotazione Sala ristoro al coperto per comitive Audioguida in italiano e inglese Spazi espositivi Il museo in un click Biblioteca comunale Sala conferenze Archivio storico comunale Per avvicinare i più piccoli al patrimonio triumplino di archeologia industriale, il SIBCA - Sistema dei Beni Culturali e Ambientali della Valle Trompia ha dato corso alla pubblicazione del volumetto L’aria della Gioconda ovvero il segreto della fusione, del noto scrittore Roberto Piumini. In un susseguirsi di avventure fantastiche e colpi di scena, l’autore immagina la creazione del celebre dipinto dedicato alla Gioconda durante il viaggio di Leonardo documentato in valle nel 1487. Il volume è splendidamente illustrato con le tavole colorate di Gianni De Conno e completato da brevi schede curate da Luigi Paladin, che informano della storia della Valle Trompia, della musealizzazione del Forno, di Leonardo e del suo capolavoro.