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Giuseppe De Matteis chiede le carte alla Casta
UN INQUISITORE A SCOPPIO RITARDATO SI AGGIRA PER PALAZZO ORSINI
“Si narra che il principe di Condè dormì profondamente la notte che precesse alla giornata
di Rocroi: ma, in prima egli era molto affaticato; secondariamente aveva già dati tutti i
provvedimenti necessari e statuito ciò che dovesse fare al mattino. Don Abbondio invece
non sapeva altro ancora se non che il domani sarebbe giorno di battaglia; quindi una gran
parte della notte fu spesa in consulte angosciose”.(Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo II)
Non sapremo mai se Giuseppe De Matteis, consigliere comunale di Forza Italia, la notte del 13 ottobre
2008, dormì sonni tranquilli come il principe di Condè o si rigirò a lungo nel letto come Don Abbondio.
Dobbiamo provare ad indovinare, anche se, francamente, propendiamo per il secondo. Di certo il 14
ottobre 2008, il leader del partito di Berlusconi si presentò nell’Ufficio protocollo del comune di Galatina e
depositò la lettera qui allegata.
Nella missiva rivolta “Al Dirigente del settore Urbanistica” (ing. Guglielmo Stasi) De Matteis chiede
“prioritariamente di conoscere e visionare, nonché l’eventuale successivo rilascio di copia della seguente
documentazione: Situazione contabile – pagamento ONERI URBANIZZAZIONI- in testa ad ogni attuale
componente del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale, ivi compresi incaricati ufficio di staff e di
gabinetto; relativa a pratiche edilizie e/o di sanatoria”.
Di questa sua meritoria iniziativa l’assessore all’Urbanistica dell’amministrazione Garrisi non ha dato
notizia a nessuno. Sappiamo che l’uomo è schivo e riservato ma quando si fanno buone azioni come
quella che abbiamo appena rivelato, bisogna sbandierarle ai quattro venti ed avvertire i cittadini.
Accade così che, quando aveva il potere, Giuseppe De Matteis si scordò di esercitarlo e non si curò
molto degli oneri di urbanizzazione non pagati e tanto meno di condoni. Non rispose alle sollecitazioni del
Dirigente che, con otto lettere ed in vari anni, chiedeva rinforzi per l’Ufficio. Oggi che è all’opposizione il
nostro cerca giustamente di cogliere in fallo chi tenta di inchiodarlo alle sue indubbie responsabilità
politiche.
Sappia, il distratto ex-assessore, che tutti i giorni in Comune stanno arrivando lettere di cittadini
che ritengono di non dover pagare gli oneri a loro richiesti dagli uffici adducendo come motivo la
“prescrizione dei termini”. E per la maggior parte si riferiscono agli anni in cui ad avere la
responsabilità politica dell’Urbanistica era proprio l’inquisitore di oggi.
E bravo il nostro Robin Hood a scoppio ritardato! I galatinesi possono dormire sonni tranquilli. Si è
svegliato De Matteis! Non ci sarà pietà per chi non è in regola con tutti i balzelli comunali.
Diamo il ben venuto al moralizzatore dell’ultima ora. Non si tratta, sia chiaro, di una facile ironia. Noi
siamo veramente contenti che almeno un esponente dell’opposizione abbia finalmente tirato fuori gli
attributi e stia esercitando il suo diritto di ispezione. Gli chiediamo solo di non farlo segretamente, di fornire
i dati di cui verrà in possesso a tutti i cittadini. La trasparenza degli uomini pubblici è alla base della
democrazia.
Un solo piccolo dubbio non ci lascia tranquilli ed è che De Matteis si sia deciso al passo ispettivo solo
dopo che Galatinaaltra ha dato notizia del “tesoretto” scoperto dall’assessore Sansò a Palazzo
Bardoscia.
Allora, caro Consigliere, le proponiamo di fare un salto di qualità nella sua azione politica: invece di
informarsi indirettamente lo faccia direttamente.
Chieda ai suoi bersagli di mettere in piazza tutto di propria iniziativa. Assessori, consiglieri, staff, capo di
gabinetto non aspettino che l’ingegner Guglielmo Stasi faccia le copie dei documenti per il geometra
Giuseppe De Matteis ma li portino direttamente al novello inquisitore. Il Comune risparmierà almeno il
costo delle fotocopie.
Galatina, 05 novembre 2008
Enzo Del Coco
Dino Valente