Rassegna Selpress

Transcript

Rassegna Selpress
Rassegna Stampa
Martedì 13 Maggio 2014
Sommario
Testata
Data
Pag. Titolo
p.
1. EDITORIA
Sole 24 Ore (Il)
13/05/2014
27 Gruppo24Ore, Mol positivo per 2,2 milioni
(+137,1%). In rialzo del 6,4% i ricavi diffusionali
del trimestre (R.Fi.)
1
Italia Oggi
13/05/2014
21 Sole 24 Ore, perdita netta dimezzata
2
MF mercati
finanziari
13/05/2014
16 In pillole - Rcs
3
MF mercati
finanziari
13/05/2014
11 Class approva l'aumento di capitale
4
Italia Oggi
13/05/2014
21 Class, ok dell'assemblea all'aumento di capitale
per un massimo di 40 mln
5
Sole 24 Ore (Il)
13/05/2014
29 Parterre - La caduta dei ricavi di Seat Pagine
Gialle (R.Fi.)
6
MF mercati
finanziari
13/05/2014
16 In pillole - Seat Pagine Gialle
7
Italia Oggi
13/05/2014
20 Corsera, speciale L'Italia che ce la fa
8
Libero
13/05/2014
22 Mercatino - Un numero speciale per il «Corriere»
9
Pubblicità Italia
Today
13/05/2014
18 Dopo l'estate il cambio di formato del quotidiano
10
Pubblicità Italia
Today
13/05/2014
24 La Gazzetta dello sport lancia #facciamoliazzurri
11
Pubblicità Italia
Today
13/05/2014
30 Nasce L'Espresso+, nuovo servizio digitale a
pagamento
12
Italia Oggi
13/05/2014
20 Arriva De Melgazzi (Livi Marco)
13
Sole 24 Ore (Il)
13/05/2014
27 Mediaset e la mossa obbligata su Digital+ (Filippetti
14
Simone)
Corriere della Sera
13/05/2014
27 L'operazione - Piano di Murdoch per una pay tv
europea (De Rosa)
15
MF mercati
finanziari
13/05/2014
1 Murdoch, un polo pay da 26 mld (Montanari Andrea)
16
Italia Oggi
13/05/2014
17 Cubovision cambia nome in Timvision e rafforza i
contenuti
17
QN
13/05/2014
4 Digitale DAB+, cosa cambia.
18
QN
13/05/2014
4 Una questione di frequenza
19
Italia Oggi
13/05/2014
22 Chessidice in viale dell'editoria
20
Daily Media
13/05/2014
24 Mensili Golf Today: Massimo De Luca è il nuovo
direttore
21
MF mercati
finanziari
13/05/2014
18 Contrarian - Se Marina va in campo c'è la
soluzione Luigi
22
Sole 24 Ore (Il)
13/05/2014
44 Diffamazione. La responsabilità vale anche peri
passaggi «suggestivi». Il direttore di un giornale
deve controllare due volte (Maciocchi Patrizia)
23
Testata
Data
Pag. Titolo
p.
1. EDITORIA
Giornale (il)
13/05/2014
32 Ferrino. «Il futuro del giornalismo? Meno politica,
più online» (Fazzo Luca)
24
Sole 24 Ore (Il)
13/05/2014
12 Nicola Mendelsohn (Vicepresidente Emea
Facebook): «Facebook pronta ad accordi sulla
pubblicità» (Biondi Andrea)
25
Daily Media
13/05/2014
2 Aziende Visibilia: bene la raccolta dei periodici, la
concessionaria punta ai 20 milioni di euro nel
2014
26
Daily Media
13/05/2014
7 Mercato FCP-Assoradio: primi 3 mesi, la spesa
pubblicitaria sulle radio a +4,2%
27
Pubblicità Italia
Today
13/05/2014
22 JCDecaux: fatturato rettificato del primo trimestre
2014 in aumento dell'1,5%
28
21 SkyTg24, autotassazione pro precari (Capisani
29
2. PUBBLICITA'
3. ORGANISMI DI SETTORE
Italia Oggi
13/05/2014
Marco)
Italia Oggi
13/05/2014
1 Sopaf, Casse a rapporto (Marino Ignazio)
30
Notizia Giornale
(La)
13/05/2014
3 L'altra inchiesta milanese. Bufera sulle Casse
private (Grosso Maurizio)
31
1 Usa - Web, Google e Facebook: «No alla doppia
velocità» (Gaggi Massimo)
32
4. NUOVE TECNOLOGIE
Corriere della Sera
13/05/2014
Stampa (La)
13/05/2014
28 Ebook, non decolla in Italia il presunto nemico
della carta
33
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
27
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Roberto Napoletano
233.997
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Alitalia-Etihad, banche
pronte Sp* a rinunciare a
parte dei crediti |£™£v
EDITORIA AlitaliaEtihad, banche pronte
Sp* a rinunciare a parte
dei crediti |£™£v
Servizio •• pagina 28
Alitalia-Etihad, ban
Media. Vendite (carta + digitale) oltre quota 362mila copie (+25%); II Sole 24 Ore si
conferma primo quotidiano digitale e terzo in assoluto in Italia Via alla trattativa
BSkyB-Fox Gruppo 240re, Mol positivo per 2,2 milioni (+137,1%) In rialzo del 6,4% i
ricavi diffusionali del trimestre In crescita del 4,4% i ricavi del gruppo - La pubblicità
sale dello 0,9%, contro il -10,3% del mercato
II Gruppo 24Ore ha chiuso il
primo trimestre del 2014 con
ricavi consolidati in crescita del
4,4% (+4,1 milioni di euro
rispetto al 1° trimestre 2013). In
particolare, i ricavi diffusionali
aumentano del 64%, i ricavi
pubblicitari di System aumentano
dello 0,9%, i ricavi editoria
elettronica dell'Area Tax&Legal
dell'ii,8%, i ricavi dell'Area
formazione del 32,5% pari a 1,9
milioni di euro e i ricavi dell'Area
Cultura di 3,3 milioni di euro. Il
Margine Operativo Lordo (ebitda)
è positivo per il secondo trimestre
consecutivo, pari a 2,2 milioni di
euro, in deciso miglioramento di
8,2 milioni di euro rispetto al
primo trimestre 2013 pari a
+137,1% (nel primo trimestre
2013 era negativo di 6,0 milioni di
euro), grazie alla crescita dei
ricavi, al contenimento dei costi e
alle azioni di ottimizzazione
dell'assetto produttivo e
organizzativo. I costi si riducono
per 3,7 milioni di euro rispetto al
1° trimestre 2013, pari al 3,6%,
nonostante l'incremento di ricavi.
Confermate le dinamiche emerse
nell'ultimo trimestre 2013, grazie alla
scelta strategica da parte del
management di puntare sul digitale,
associato ad azioni di
razionalizzazione dei costi e dei
processi. Il Sole 24 Ore si conferma
primo quotidiano digitale nazionale
con 170 mila copie digitali a marzo
2014 (+182% verso marzo 2013). In
netta controtendenza rispetto al
mercato, la diffusione complessiva
carta + digitale è pari a oltre 362mila
copie (+25% verso marzo 2013) e
conferma II Sole 24 Ore al terzo posto
tra i quotidiani nazionali. Confermate
le positive dinamiche già rilevate
nell'ultimo trimestre 2013, il margine
operativo lordo dell'Area Editrice
diventa positivo per 2,1 milioni di
euro nel primo trimestre 2014, in
miglioramento di 4,9 milioni di euro
(+173,0% rispetto al primo trimestre
2013 pari a -2,8 milioni di euro).
EDITORIA
La raccolta pubblicitaria System,
in un contesto di mercato
pubblicitario ancora in contrazione
è in crescita dello 0,9% nel
trimestre (mercato di riferimento
IAGOECONOMICA I vertici del Gruppo 240re. L'ad Donatella Treu e il presidente Benito Benedini I CONTI L'EBITDAsi conferma positivo per
il secondo trimestre consecutivo I costi si riducono per 3,7 milioni di euro I RISULTATI Dimezzata la perdita a 5,8 milioni di euro www.i Iso
Ie24ore.co m è il primo sito italiano a pagamento
-10,3%), grazie al positivo andamento
della raccolta online in crescita del
7,2% (verso un mercato -6,3%) e di
Radio 24 in aumento dell'8,7%,
migliore del mercato radio nel
complesso (+7,5%). Si conferma
quindi la capacità di promuovere sul
mercato la qualità e l'unicità
dell'offerta editoriale del Gruppo
(fonte: Nielsen - gennaio - febbraio
2014). www.ilsole24ore.com, primo
sito italiano a pagamento, registra una
media di 705 mila browser unici in
crescita del +4,1% e una crescita delle
pagine viste pari all'i,2% rispetto alla
media del primo trimestre 2013. La
versione mobile del sito ha rilevato nel
primo trimestre 2014 un aumento del
16,2% dei browser unici nelgiorno
medio e del5,7% di pagine viste
(Fonte dati: Nielsen Site Census/
OmnitureSitecatalyst). Risultano in
crescita anche i ricavi dell'AreaCultura
(+3,3milioni di euro) rispetto al primo
trimestre 2013, grazie al successo di
mostre, che confermano la leadership
di 24 ORE Cultura nel panorama
nazionale. Mi-
gliorano i ricavi e la redditività
dell'Area Formazione ed Eventi,
grazie all'ampliamento dell'offerta di
master della Business School e
all'incremento degli eventi organizzati
da Newton. Il Risultato Operativo
(ebit), in miglioramento di 8,5 milioni
rispetto al primo trimestre 2013
(+74,1%) è negativo per 3,0 milioni di
euro (-114 milioni di euro nel 2013). Il
risultato netto attribuibile ad azionisti
della controllante rileva una
euro al 31 dicembre 2013), avendo
scontato il pagamento di oneri non
ricorrenti per 8,0 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta, al
netto degli oneri non ricorrenti, è
sostanzialmente stabile. Nel
secondo trimestre 2014 è previsto
l'incasso di circa 97 milioni di euro
relativo alla cessione dell'Area
Software. R.Fi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
perdita di 5,8 milioni di euro rispetto
alla perdita di 10,4 milioni di euro
dello stesso periodo del 2013. La
Posizione Finanziaria Netta è negativa
per 57,8 milioni di euro (-48,6 milioni
di
Pag.
1
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
21
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
78.551
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
TRIMESTRALE Sole 24
Ore, perdita netta dimezzata
II gruppo Sole 24 Ore ha
chiuso il primo trimestre
2014 con una perdita netta di
5,8 milioni di euro, quasi
dimezzata rispetto alla
perdita di 10,4 milioni dello
stesso periodo 2013. Il
margine operativo lordo è
stato positivo per 2,2 milioni,
rispetto al dato negativo di -6
milioni del primo trimestre
2013 (+137,1%). I ricavi
consolidati sono cresciuti del
4,4% a 98,1 milioni. In
particolare, i ricavi
diffusionali sono aumentati
del 6,4%, quelli di System
dello 0,9%, quelli di editoria
elettronica dell'area
tax&legal dell'11,8%, quelli
dell'area formazione del
32,5% e quelli dell'area
cultura di 3,3 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta
a fine marzo 2014 è negativa
per 57,8 milioni (da -48,6
mln a fine 2013), a causa del
pagamento di oneri non
ricorrenti per 8 milioni. Per
l'esercizio in corso, il gruppo
Sole 24 Ore presieduto da
Benito Benedini prevede
«un'ulteriore diminuzione dei
ricavi da editoria
tradizionale, compensata da
una crescita dei ricavi
digitali». I ricavi pubblici tari
«sono previsti stabili».
EDITORIA
Pag.
2
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
16
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
79.055
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
RCS • Ill9maggio i/Corriere
della Seradistribuirà gratis un
numero speciale del quotidiano
intitolato «L'Italia che ce la fa».
EDITORIA
Pag.
3
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
11
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
79.055
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
L'ASSEMBLEA DA L'OK ALL'OPERAZIONE DA MASSIMI 40 MILIONI Class
approva l'aumento di capitale
L P assemblea degli azionisti di Class
Editori, che si è riunita ieri a Milano in
sede straordinaria, ha deliberato di
aumentare il capitale sociale a
pagamento, in via scindibile, per un
importo massimo di 40 milioni di euro,
inclusivi del sovrapprezzo.
L'operazione verrà portata a
compimento mediante l'emissione di un
numero di azioni di categoria A, aventi
le stesse caratteristiche di quelle in
circolazione, da offrire in opzione agli
azionisti di categoria A e di categoria
B. Al consiglio di amministrazione
sono stati attribuiti tutti i più ampi
poteri per dare esecuzione alle
deliberazioni dell'assemblea, con
inclusione, a titolo meramente
indicativo, del potere: i) di determinare
il prezzo di emissione in conformità ai
criteri indicati e con facoltà di stabilire
il periodo - da uno a sei mesi antece
antecedente a tale termine finale; iv) di
predisporre e presentare alle competenti
autorità ogni documento richiesto ai fini
dell'esecuzione della deliberazione di
aumento di capitale. L'assemblea, inoltre,
ha deliberato di modificare allo scopo
l'articolo 5 dello statuto sociale, e ha
attribuito al consiglio di amministrazione
e per esso al vicepresidente e
amministratore delegato e ai consiglieri
delegati, in via disgiunta tra loro, tutti i
più ampi poteri per dare esecuzione alla
deliberazione, e per apportare quelle
variazioni, rettifiche o aggiunte che
fossero richieste dalle autorità. Nel corso
dell'assemblea sono stati forniti dettagli
relativi, tra l'altro, all'operazione sul
capitale e al piano industriale 2014-2018
approvato dal consiglio di
amministrazione lo scorso 9 gennaio, in
ossequio a quanto richiesto dalla Consob.
denti la data di determinazione del
prezzo di emissione - da considerare
per calcolare il prezzo teorico ex diritto
(il cosiddetto theoretical ex right price Terp), la misura dello sconto (non
inferiore al 12%) rispetto al Terp così
calcolato, tenuto conto, tra l'altro, delle
condizioni dei mercati finanziari
prevalenti al momento del lancio
effettivo dell'operazione, dei corsi di
borsa del titolo di categoria A Class,
nonché della prassi di mercato per
operazioni simili; ii) per l'effetto, di
determinare il numero massimo di
azioni di nuova emissione; iii) di
determinare la tempistica per
l'esecuzione della deliberazione di
aumento di capitale, e così, in
particolare, stabilendo, nel rispetto del
termine finale del 30 agosto 2014, la
data ultima di sottoscrivibilità
dell'aumento che potrà pertanto essere
anche
EDITORIA
Pag.
4
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
21
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
78.551
L'OPERAZIONE A PAGAMENTO IN OPZIONE Al SOCI
Class, ok dell'assemblea all'aumento
di capitale per un massimo di 40 mln
(II) per l'effetto, di determinare il numero
massimo di azioni di nuova emissione; (III) di
determinare la tempistica per l'esecuzione della
deliberazione di aumento di capitale, e così, in
particolare, stabilendo, nel rispetto del termine
finale del 30 agosto 2014, la data ultima di
sottoscrivibilità dell'aumento che potrà pertanto
essere anche antecedente a tale termine finale;
(IV) di predisporre e presentare alle competenti
autorità ogni documento richiesto ai fini
dell'esecuzione della deliberazione di aumento
di capitale. L'assemblea, inoltre, ha deliberato
di modificare all'uopo l'articolo 5 dello Statuto
Sociale, e ha attribuito al consiglio di
amministrazione e per esso al vicepresidente e
amministratore delegato e ai Consiglieri
delegati, in via disgiunta tra loro, tutti i più
ampi poteri per dare esecuzione alla
deliberazione, e per apportare quelle variazioni,
rettifiche o aggiunte che fossero richieste dalle
Autorità. Nel corso dell'assemblea sono stati
forniti dettagli relativi, tra l'altro, all'operazione
sul capitale e al Piano Industriale 2014-2018
approvato dal cda lo scorso 9 gennaio, in
ossequio a quanto richiesto dalla Consob.
———©Riproduzione riservata——1|
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
L'assemblea degli azionisti di Class Editori,
riunita ieri in sede straordinaria, ha deliberato di
aumentare il capitale sociale a pagamento, in
via scindibile, per un importo massimo di euro
40.000.000 (quaranta milioni), inclusivi del
sovrapprezzo. Lo farà mediante emissione di un
numero di azioni di categoria A, aventi le stesse
caratteristiche di quelle in circolazione, da
offrire in opzione agli azionisti di categoria A e
di categoria B. Al consiglio di amministrazione
sono stati attribuiti tutti i più ampi poteri per
dare esecuzione alle deliberazioni
dell'assemblea, con inclusione, a titolo
meramente indicativo, del potere: (I) di
determinare il prezzo di emissione in
conformità ai criteri sopraindicati e con facoltà
di stabilire il periodo - da 1 a 6 mesi antecedenti
la data di determinazione del prezzo di
emissione - da considerare per calcolare prezzo
teorico ex diritto (e.d. theoretical ex right price
- TERP), la misura dello sconto (non inferiore
al 12%) rispetto al TERP così calcolato, tenuto
conto, tra l'altro, delle condizioni dei mercati
finanziari prevalenti al momento del lancio
effettivo dell'operazione, dei corsi di borsa del
titolo di categoria A CLASS, nonché della
prassi di mercato per operazioni simili;
EDITORIA
Pag.
5
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
29
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Roberto Napoletano
233.997
La caduta dei ricavi di
Seat Pagine Gialle
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
L y offerta su Seat Pagine Gialle, presentata da D Holding
attraverso Dmail, trova l'editore degli elenchi telefonici sempre
più in affanno. Ieri, Seat Pagine Gialle ha annunciato i conti del
primo trimestre dell'anno, confermando il contìnuo calo nelle
vendite: il gruppo, che nel 2009 aveva ricavi per 1,2 miliardi e
nel 2010 per 503 milioni, ha registrato anche nei primi mesi del
2014 un calo del giro d'affari del 25,6%, a 93,2 milioni. Un
risultato che si è tradotto un margine operativo lordo di 14,3
milioni dai 38,7 del primo trimestre dello scorso anno, in un
ebitda di 7,0 mi/ioni (-74,7%) e in una perdita di 43,8 mi/ioni di
euro. L'indebitamento finanziario netto è stato pari a 1.502,2
milioni, in peggioramento di 42,2 mi/ioni rispetto al 31
dicembre 2013. Qualche segnale iniziale di rallentamento della
crisi sembra tuttavia emergere dai contagli ordini da clientela a
fine aprile - ha sottolineato una nota del gruppo - sono
«leggermente inferiori a quelli dello stesso periodo 2013 ma
superiori alle previsioni del piano». (R.FL)
EDITORIA
Pag.
6
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
16
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
79.055
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
SEATPAGINEGIALLE • Perdita di 43,8
milioni di euro per la società, a fronte del
rosso di 29,5 mln dell'analogo periodo
del 2013.1 ricavi sono in calo del 25,6%
a 93,2 milioni e l'ebitda è diminuito del
74,7% a 7 milioni.
EDITORIA
Pag.
7
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
20
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
78.551
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Da lunedì gratis in 20 mln di case Corsera, speciale
L'Italia che ce la fa 11 Corriere della Sera vuole arrivare
nelle case di 20 milioni di famiglie italiane, più di quattro
volte la sua diffusione media (tra carta e digitale a quota
455 mila copie), puntando ad arrivare nelle mani di circa
46 milioni di persone. Da lunedì prossimo saranno
distribuite quindi 20 milioni di copie del numero speciale
L'Italia che ce la fa, iniziativa gratuita e in aggiunta
rispetto all'edizione classica del quotidiano, pensata
all'interno del progetto #Italiavoltapagina che racconta
esempi e storie positivi di italiani che emergono
nonostante la crisi. «Non è un progetto "artificialmente
patriottico o puramente consolatorio"», ha spiegato nel
suo editoriale il direttore Ferruccio de Bortoli. «È "il
racconto di uno straordinario paese che nonostante tutto
(e l'elenco dei fardelli è stermi nato) studia, lavora,
produce e innova. Forse la materia prima che più ci
manca è la fiducia». Cinque i grandi terni su cui vengono
suddivisi inchieste e racconti: scuola, lavoro, famiglia,
salute e ambiente. Con una foliazione di 28 pagine, dieci
sono assicurate dalla raccolta pubblicitaria perché questa
è «un'operazione che si ripaga da sé», sottolinea
Raimondo Zanaboni alla guida della divisione Pubblicità
di Rcs. Come? Grazie ai sei partner (Enel, Eni, Intesa
Sanpaolo, Nutella, Tim e Vodafone) e agli inserzionisti
come Trony, Unicredit, Italo, Samsung, Ferrovie dello
Stato e Mtv. L'iniziativa (la campagna, nella foto) non
sarà solo cartacea ma pubblicata anche in edizione
digitale mentre è già online dallo scorso 20 aprile il sito
Italiavoltapagina. corriere.it.
EDITORIA
Pag.
8
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
22
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Maurizio Belpietro
91.432
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Un numero speciale per il
«Corriere» EDITORIA n
Corriere porterà il 19
maggio un numero
speciale del quotidiano,
"L'Italia che ce la fa", a 20
milioni di famiglie
italiane, per dare massima
diffusione al progetto
#Italiavoltapagina, già
vivo dal 20 aprile sul sito.
EDITORIA
Pag.
9
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
18
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Giovanni Danielli
15.000
DOPO L'ESTATE IL CAMBIO DI
FORMATO DEL QUOTIDIANO
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
A margine dell'incontro Nicola
Speroni ha fatto il punto sulle
prossime novità che nguarde ranno il
Corriere "Dopo l'estate ha dichiarato
il manager ci sarà il cambio di
formato del quotidiano che (sul
modello di Gazzetta, ndr) arriverà m
edicola più compatto Non sarà solo
un rinnovamento grafico, ma an che
di pensiero L'idea e quella di
realizzare un giornale più snello e al
passo con i tempi, guardando ai
lettori di oggi, ma soprattutto a quelli
dei prossimi anni" Altra questione m
sospe so e quella dei contenuti a pa
gamento sul sito "Un tema de licato
da affrontare con i guanti ha detto E'
ancora prema turo parlarne, stiamo
studian do i dettagli Se ne parlerà fra
la fine del 2014 e l'mzio del 2015"
Abbottonassimo, m vi
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
sta dell'imminente trimestrale,
Raimondo Zanaboni che non ha
rilasciato numeri sull'arida mento
della raccolta "Su aprile ha affermato
- il mercato ha sicuramente sofferto
le tante festività Per i prossimi mesi
per noi e importante vedere come
andranno i Mondiali di calcio, un
evento che rappresenta uno
scollmamento importante" E proprio
alla manifestazione brasiliana Rcs
dedicherà un'al tra iniziativa speciale
il prassi mo giugno "Sara un'operazio
ne realizzata m concomitanta con
l'apertura dell'evento e che vedrà
impegnata m prima linea Gazzetta
Un'operazione origi nale che però
non avrà la por tata, almeno a livello
di numeri, di quella realizzata dal
Corriere", ha concluso il reponsabile
della concessionaria (A Cr)
EDITORIA
Pag.
10
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
24
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Giovanni Danielli
15.000
La Gazzetta dello Sport inizia a
riscaldare i muscoli, in vista del
primo appuntamento dell'Italia ai
Mondali, impegnata il 14 giugno
contro l'Inghilterra a Manaus, nel
primo turno di girone. Gioco,
passione, italianità, questi i valori
cardini della nazionale di calcio,
capaci sempre di accendere le
emozioni di milioni di italiani. E la
'rosea' coinvolge i lettori in un
giocoso progetto collettivo per
avvicinarsi al fatidico
La Gazze t ta del lo Sport Tutto
il rosa t-ffì della vita ^S«'
fischio d'inizio più azzurri che mai:
'Conquistiamo il Brasile
#facciamoliazzurri'. È on air da oggi
il sito, curato da Gazzetta, www.
iotifoazzurro.it, al quale tutti
possono collegarsi per costruire un
grande stadio virtuale azzurro e
trasmettere alla propria nazionale
tutto il sostegno e la passione. Per
partecipare, basta 'azzurrizzare' il
proprio aspetto ricorrendo a
qualunque fantasiosa soluzione, im
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
MAIN PARTNER: BIRRA MORETTI E NIVEAMEN LA GAZZETTA DELLO SPORT LANCIA
tfFACCIAMOLIAZZUPRI
mortalarsi in un selfie e inviarlo al
sito, per occupare il proprio posto
dentro lo stadio virtuale. Con
l'hashtag #facciamoliazzurri si
possono coinvolgere tutti gli amici:
'obiettivo è quello di azzurrizzare
tutto lo stadio. Inoltre su www.
iotifoazzurro.it, azzurrizzando si ha
la possibilità di partecipare al
concorso con in palio ogni giorno
tanti premi e una fantastica
estrazione finale. Al
progettoConquistiamo il
Brasile #facciamoliazzurri'
partecipano come main partner Birra
Moretti e NiveaMen Tifano azzurro
con La Gazzetta dello Sport anche
Asus, Radio Italia, Sky e Trony.
EDITORIA
Pag.
11
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
30
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Giovanni Danielli
15.000
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
ONLINE DAL 15 MAGGIO NASCE LJESPRESSO+, NUOVO SERVIZIO DIGITALE A PAGAMENTO
E+ e il simbolo che l'Espresso ha
scelto per segnalare agli abbonati,
vecchi e nuovi, i nuovi contenuti a
pagamento a loro riservati dossier,
analisi e inchieste, ma anche
intrattenimento Infatti, oltre agli
articoli esclusivi, i lettori abbonati
potranno accedere a una selezione di
film, scelti e presentati dai
giornalisti dell'espresso, oltre agli ebook scritti dalle firme del magazine
su tutte le piattaforme Tutti gli
abbonati alla versione sfoglio di
espresso per iPad, possono accedere
ai contenuti del nuovo L'Espresso+
da pc e tablet
IjCspresscP D E BOOKO
MAGAZINE if OPINAMI
EAM1COL Quii FHliri*tuA4 L
uomo din XlrtMrtLtltaUI44IIIIJ 4
dil fll E' morto Jacques Le Goff
storico del Medioevo UIIWM
eptgpnndeh^ande Earala anf
Annries rte pene « Fetvre
pa&santo per 6nj«ftì (1 rtìodtfrnsa
fu Slìtht un firinde 4 DEDICATO
ALLA RETE DI CONSULENTI
FINANZIARI
II prodotto sarà lanciato il 15
maggio con una promo gratuita per
due settimane, per dare a tutti gli
utenti la possibilità di scoprire
l'intera offerta Successivamente
saranno disponibili due pacchetti di
abbonamenti a scelta per gli utenti
abbonamento mensile a 5,99 euro, e
abbonamento annuale a 49,99 euro
Sara possibile sottoscriversi tramite
credito telefonico, carta di credito o
bonifico bancario E possibile inoltre
abbonarsi a E+ dalle singole edicole
digitali su cui e disponibile il
prodotto
EDITORIA
Pag.
12
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
20
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
78.551
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Cambio al vertice della jv che pubblica tra gli altri Focus Arriva De
Melgazzi E il nuovo a.d. di G+JIMondadori DI MARCO LIVI
Roberto De Melgazzi è il nuovo amministratore delegato e direttore
generale Grüner+Jahr/Mondadori. È stato nominato ieri dal consiglio
di amministrazione della joint venture, in seguito alla decisione di
Fabienne Schwalbe di dimettersi dalla carica, ricoperta dal maggio
2011. Sotto la guida di Schwalbe G+J/M ha intrapreso un percorso di
trasformazione aziendale per affrontare le sfide del nuovo scenario
competitivo. Nel periodo, ricorda una nota della società, è stato
compiuto un lavoro di rilancio e rafforzamento di tutti i prodotti
editoriali, a partire dal mensile Focus e dal suo sistema di line
extensions non solo cartaceo, ma anche digitali e televisive; in
particolare, nel digitale, si è accelerata la crescita con Nostrofiglio.it,
il sito dedicato ai genitori. I soci della joint venture, Gruner+Jahr e
Arnoldo Mondadori Editore hanno ringraziato Schwalbe «per il
contributo altamente professionale apportato in questi tre anni e per la
passione e lo spirito innovativo dimostrati, consentendo a Gruner
+Jahr/ Mondadori S.p.A. di operare in uno scenario profondamente
mutato da un punto di vista strutturale e di mercato, come quello dei
magazine!. De Melgazzi, nato a Milano nel 1964, dopo gli studi in
Scienze dell'informazione all'Università di Milano, inizia la propria
attività professionale in aziende industriali, tra cui Saint Gobain, Del
Monte Foods e LG Electronics. Entrato in Gruner+Jahr/ Mondadori
nel 1997 come direttore dei sistemi informativi, diventa nel 2007
chief operating officer, assumendo la dirczione dei reparti finance, ict
e servizi generali, ai quali si aggiungono nel 2013 i reparti produzione
e affari legali/ societari. De Melgazzi ha gestito inoltre l'unità
commerciale interna per la vendita di spazi pubblicitari per circa 2
anni nel 2009/2010.
EDITORIA
Pag.
13
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
27
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Roberto Napoletano
233.997
Media RIASSETTI Murdoch
conferma le indiscrezioni: pronto a
creare il maxi-polo della pay tv
Leonardo Maisano *• pagina 28
Scenari. Dopo l'affondo di Telefonica sulla pay-tv spagnola e la nascita di Super-Sky, la famiglia Berlusconi o affianca il socio iberico o va al rilancio
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Mediaset e la mossa obbligata su Digital+
Simone Filippetti Mediaset stretta
tra due fuochi. Di fronte al doppio
colpo, prima la spagnola Telefonica
con l'affondo su Digital* e ora la
nascita di una Super-Sky, si apre
ufficialmente il risiko delle pay tv in
Europa. E il colosso tv della
famiglia Berlusconi si vede costretta
al contrattacco: finora rimasto alla
finestra, con tre dossier aperti sul
tavolo, ora a Cologno Monzese
dovranno decidere cosa fare in
Spagna, snodo cruciale del ri
siko. Affiancare la socia
Telefonica nell'acquisto di
Digital*, o addirittura far saltare
il banco con una controfferta. La
tv a pagamento è la nuova
piattaforma tecnologicocommerciale su cui si gioca la
partita per il mercato televisivo,
anche perché in un'industria dei
media dove la pubblicità è
crollata - e non ci sono segni di
ripresa - la tv gratuita e
generalista è sempre meno
un'attività core, mentre gli
abbonati (modello Sky, per inten
derci) sono una fonte di ricavi
stabile e sempre meno marginale
per i ricavi di un broadcaster. La
pay-tv è la vetrina, ma la mercé
preziosa da vendere è una sola: il
calcio. Che però è sempre più
caro: la pressione sui prezzi dei
diritti è altissima (Mediaset ha
strappato la Champions League
a Sky con un rialzo del 40% sul
prezzo): di qui la necessità di
trovare un partner per avere le
risorse adeguate. Il re dei media
Rupert Murdoch il partner se lo
tro
va in casa e mette insieme le sue
divisioni per creare un colosso.
Una mossa che mette i bastoni
tra le ruote di Mediaset. A
Cologno Monzese, Fedele
Confalonieri ha minimizzato: la
mossa non cambia le cose,
sempre Murdoch è. Cambia solo
l'involucro esterno. Come dargli
torto. Ma è anche vero che una
pay unitaria potrebbe avere un
maggiore appeal su un partner
estero. Magari su quella stessa
Al Jazeera che oggi, a dar retta
ai rumors,
potrebbe essere un problema per il
gruppo Berlusconi. Sarà per quello
che la Borsa ieri ha reagito stizzita
(-1,27% Mediaset). Ma il riassetto
in casa Murdoch in ogni caso non
sarà una cosa immediata. Mentre è
immediata una svolta in Spagna, il
vero campo di gioco per Mediaset:
su D+, messa in vendita dalla
dissestata Prisa, Telefonica ha
sorpassato a destra Mediaset, con
un'offerta da 750 milioni. Ora
scatta la prelazione per gli italiani,
al momento detentori di un 22%.
Che hanno
tre opzioni: uscire dalla partita, ma
sembra la meno sensata perché
così Premium sarebbe monopaese
e poco appetibile. Andare al
raddoppio, salendo al 50% di D+
in coabitazione con Telefonica.
Questa ipotesi costerebbe circa
350 milioni. Poca roba per
Mediaset, fresca di incasso di 280
milioni con la vendita di un pezzo
di Ei Towers. Oppure lasciarsi
tentare dal blitz e fare una
controfferta più alta. Almeno 800
milioni. O più. Tanto ma non
impossibile, vista la liquidità in
cassa e il basso indebitamento
(sotto il miliardo, 900 milioni). Il
tempo stringe.
sta parlando con Mediaset per
un possibile ingresso nella paytv Premium. Una Super-Sky
EDITORIA
Pag.
14
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
27
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Ferruccio de Bortoli
411.400
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
L'operazione Dall'aggregazione del valore di 10 miliardi di euro
nascerebbe un colosso da 20 milioni di abbonati Piano di Murdoch
per una pay tv europea BSkyB, via alla trattativa per l'acquisto di
Sky Germania e Sky Italia
La galassia News Corp Ricavi Ebitda Numero di
impiegati Abbonati (o/31 marzo 2014) 7.235 (sterline)
1.330 (sterline) 24.000 10,6 milioni 1,55 mld (euro)2,8
mld (euro) circa 35 mld (euro) oltre2.000 (non
divulgato) irca 4.000 arco 4,75 milioni BSkyB Sky
Deutschland Sky Italia PARCO
Rupert Murdoch avvia le grandi
manovre per creare la prima
piattaforma europea della pay tv
targata Sky. I due perni sono
Sky Italia e Sky Deutschland,
controllate la prima al 100% la
seconda al 55% dalla Fox di
Murdoch, che verrebbero
incorporate in BSkyB dando
così vita al primo polo europeo
della tv a pagamento con oltre
20 milioni di abbonati. Le
attività tedesche valgono circa
5,5 miliardi di euro mentre per
quelle italiane la cifra si aggira
attorno ai 5 miliardi. In una nota
BSkyB, di cui Murdoch è il
primo azionista con il 39%, ha
annunciato l'avvio ufficiale dei
colloqui con Fox precisando che
si tratta di una fase preliminare
e che non sono stati raggiunti
accordi né presi impegni e al
momento non c'è alcuna
garanzia che l'operazione vada
in porto. «Al giusto valore —ha
però ammesso BSkyB—la
combinazione ha le potenzialità
per diventare un player
internazionale nella pay tv».
Mettere ordine in Europa nelle
attività televisive è un vecchio
pallino del tycoon australiano.
Lo stesso James Murdoch,
braccio destro del padre in
News Corp e a lungo
plenipotenziario per le attività
europee nei media, ha sempre
detto di non ritenere ottimale
questa frammentazione. Per
questo nel 2010 News Corp
provò a prendere il controllo
totalitario di BSkyB, ma
l'operazione naufragò in seguito
allo scandalo delle
intercettazioni che travolse il
quotidiano britannico «News of
the World», di proprietà di
Murdoch, accendendo un faro
sugli affari del magnate
EDITORIA
dei media L'operazione,
così come stata immaginata
adesso, permetterebbe di
bypassare il filtro
cui spetta valutare qualsiasi
operazione che comporti
un'incremento della quota di News
Corp in BSkyB. La
razionalizzazione, tuttavia, non
risponde solo a una logica interna
alla società di Murdoch. La
concorrenza in Europa sta
diventando sempre più dura e
trovare sinergie è quasi un obbligo.
Murdoch si è mosso quindi in
anticipo rispetto ai grandi
Le mosse di Mediaset
Confalonieri scettico sul
progetto di Murdoch. Ma
anche Mediaset sta
studiando una pay tv
paneuropea
player televisivi, ai quali
certamente la nascita di una
piattaforma pay europea crea
qualche preoccupazione. Sia per la
forza negoziale che potrebbe avere
nell'acquisto dei diritti, per lo sport
o il cinema, sia per le potenzialità
che avrebbe un big che nascerebbe
dall'unione dei leader della pay tv in
GranBretagna, Italia e Germania.
Prendiamo per esempio i diritti per
la Cham
quindi, una volta riunite le attività
sotto il cappello di BSkyB,
Murdoch, che ha i diritti per
trasmettere la Champion in Inghilterra, potrebbe ritrasmettere i match
in Italia sottotitolando il commento.
Potrebbe farlo con lo sport come
con le serie tv o i film. Fedele
Confalonieri è scetticc sulla riuscita
del progetto. «È molto ambizioso
— secondo il presidente di
Mediaset — parlare d'Europa
quando in una parte del continente
si va a cena alle 21.30 e in una alle
18.00, bisogna vedere...». Lo stesso
Biscione tuttavia sta analizzando lo
scenario e ha accelerato le
riflessioni dopo che Telefonica in
Spagna ha presentato un'offerta al
gruppo Prisa per salire al 78% in
Digitai, di cui Mediaset ha il 22%.
Pier Silvio Berlusconi ha auspicato
una collaborazione con i soci
spagnoli, anche se lo stesso gruppo
milanese sta cercando di creare una
propria piattaforma paneuropea
nella pay tv, aperta ad altri soci. Ma
Mediaset Espana ha prima di tutto
un diritto di prelazione sulla quota
di Prisa in Digital+ e da qualche
giorno sul mercato si parla di una
controfferta allo studio. «È price
sensitive — ha detto Confalonieri
—non dico nulla». Federico De
Rosa © RIPRODUZIONE
RISERVATA
pions League, che Mediaset ha
strappato proprio a Sky a partire
dal 2015. Secondo la Corte di
Giustizia europea i cittadini
comunitari possono comprare
l'abbonamento alla pay tv in
qualunque Paese e poi guardare
la tv dove vogliono. In teoria,
Pag.
15
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
1
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
79.055
I NUMERI DELLA POSSIBILE FUSIONE TRA LE SKY DI ITALIA, REGNO UNITO E GERMANIA. UN GRUPPO DA 11,5 MLD DI RICAVI Vale
26 mld il polo tv europeo di Murdoch'(Montanari a pag '(Montanari a pag
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
E QUESTO IL VALORE DELLA POSSIBILE INTEGRAZIONE TRA LE SKY DI
UK, ITALIA E GERMANIA Murdoch, un polo pay da 26 mld Complicato ma non
impossibile riunire le tre tv che avrebbero un fatturato aggregato di 11,5 miliardi, 19
milioni di clienti e 30 mila dipendenti per contrastare i big nazionali delle tlc
DI ANDREA MONTANARI
Rispondere a un'esigenza
industriale di consolidamento
del business in scala europea. E
dare un segnale concreto ai
gruppi telefonici che si sono già
attrezzati o lo stanno per fare sul
fronte dell'integrazione
dell'offerta multimediale. Senza
trascurare lo spirito di rivalsa
nei confronti della politica e
dell'opinione pubblica
anglosassone che un paio d'anni
fa bocciò la sua scalata a
BSkyB. Sono queste le leve che
hanno spinto Rupert Murdoch a
impostare il progetto
d'integrazione delle tre
televisioni a pagamento europee
(Inghilterra, Italia e Germania).
Il progetto, anticipato nel fine
settimana dal Financial Times e
dall'agenzia Bloomberg, ieri è
stato confermato dalla quotata
BSkyB che dovrebbe rilevare gli
altri asset da 21st Century Fox.
Un'operazione complessa,
articolata, da 9-10 miliardi di
sterline e con implicazioni
antitrust. Ma che se si
concretizzasse darebbe vita a un
colosso da 11,4 miliardi di euro
di ricavi consolidati, con un
bacino di 19 milioni di abbonati
e qualcosa come 30 mila
dipendenti. Un agglomerato
mediatico al quale ieri gli
analisti di Credit Suisse hanno
assegnato un valore complessivo
di 26 miliardi di sterline a fronte
di un ebitda aggregato di 2
miliardi di sterline e un debito
netto di 6,1 miliardi. Un big al
quale nessun altro operatore
televisivo nazionale
12 mag'14 12 teb'14 BSKYB quotazioni in pence MEDIASET 4,5
quotazioni m euro 4,3 4,1 12 teb'14 12 mag'14
quasi del 10%. In Inghilterra,
infatti, il tycoon australiano deve
fare fronte alla guerra
mossa da British Telecom che ha
comprato i diritti della Premier
League e pure in Germania il
colosso DT si è mosso
taria tra gli altri asset di Mtv)
vuole comprare l'emittente
Channels per 450 milioni di
sterline. Mentre in Italia non va
trascurato il fatto che Mediaset
Premium, assicurandosi per 700
milioni la Champions League
alla stessa maniera. Per di più,
2015-2018, ha dato un forte
quella di Murdoch è una vera e
segnale a Sky che per questo si è
propria rivalsa contro quel
alleata con Telecom Italia per
governo che un paio d'anni fa
vendere pacchetti abbinati: a ore
bloccò la scalata alla pay tv
l'annuncio che anche i Mondiali
anglosassone scatenando la
di calcio in Brasile, esclusiva
rivolta dell'opinione pubblica
della pay guidata dall'ad Andrea
amplificata poi dallo scandalo
Zappia, finiranno su Tim Vision.
intercettazioni che portò alla
E secondo alcuni osservatori
decapitazione della branch locale questa liaison avrà un impatto
della ex News Corp. Nello
indiretto anche sulla prossima
specifico, l'operazione allo studio asta per il diritti della Serie A. A
prevede che
differenza degli altri paesi
continentali, l'operatore tlc
BSkyB rilevi il 57% di Sky
italiano non parteciperà forte
Deutschland in mano alla 21st
dell'asse con Sky. (riproduzione
Century Fox (la nuova società
che controlla gli asset televisioni riservata)
e multimediali dell'impero
Murdoch) e lanci poi un'opa.
Questo step costerebbe 3
miliardi. Poi la stessa pay tv
inglese acquisirà il controllo
totalitario di Sky Italia: valore
del deal, 5 miliardi. Questo piano
d'integrazione risponderebbe poi
anche alla sfida che altri big
americani stanno lanciando in
Europa proprio al gruppo del
potrebbe far fronte, soprattutto in tycoon australiano. Liberty
caso di gara per l'acquisizione
Media ha comprato un operatore
dei diritti televisivi, in particolare via cavo olandese (Ziggo) per 7
quelli sportivi (il calcio su tutti). miliardi di euro e assieme a
Ed è proprio questa la
Discovery Channel (sempre più
motivazione princiforte in Italia) sta puntando una
pale che spingerebbe Murdoch
fiche da 550 milioni di sterline
ad avviare la macchina della
sull'inglese AllSMedia, mentre
triplice integrazione che ha già i Viacom (propriesuoi effetti in borsa visto che
BSkyB ieri ha perso il 2,4% e
Sky Deutschland è balzata
EDITORIA
Pag.
16
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
17
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
78.551
Cubovision, la tv on demand di Telecom
Italia, cambia nome e diventa Timvision
proponendo contenuti nuovi ed esclusivi
attraverso una veste grafica e una
riorganizzazione delle sezioni che ne
migliorano la fruizione. Con il
rebranding partito ieri su smartphone e
tablet e, successivamente su smart tv, pc
e decoder dedicato, si rafforza anche la
proposta di nuovi eventi sportivi, film e
serie tv, che andranno progressivamente
a integrare il bouquet di oltre 5.000
titoli. Timvision diventa anche parte
iute-
<^~jtr ___________
smartphone, attraverso le reti superveloci 3G e 4G di Iim, anche grazie
all'accordo siglato con Sky che ha già
reso disponibili le Olimpiadi invernali di
Sochi e il Campionato mondiale di
Formula 1. Il servizio è per tutti
disponibile via Adsl e fibra attraverso il
grante del nuovo portafoglio 4G di Tim: da decoder e smart tv dove è presente
ieri su tutte le offerte Internet 4G Lte è
l'applicazione dedicata, da pc e in
possibile scegliere tra l'intrattenimento e lo mobilità su smartphone e tablet Apple,
sport senza costì aggiuntivi. Tra le prime
Android e Windows Phone 8/RT
novità di Timvision, a partire da oggi, la
attraverso una nuova applicazione
sesta stagione della serie tv Mad Men,
scaricabile gratuitamente dai principali
inedita in Italia, che sarà disponibile
store. L'iniziativa di rebranding
proseguirà anche con tutte le altre
insieme a tutte le puntate dei cinque anni
piattaforme digitali di Telecom Italia
precedenti. Nelle prossime settimane crescerà dedicate alla musica, all'editoria e ai
l'offerta sportiva di Timvision fruibile su
giochi.
tablet e
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Cubovision cambia nome in Timvision e rafforza i contenuti
EDITORIA
Pag.
17
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
I4
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Giovanni Morandi
286.932
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Digitale DAB+, cosa cambia
La Digital Radio, che utilizza lo standard
Eureka 147 e viene riconosciuta grazie alla
sigla DAB+, promette alcuni cambiamenti
rispetto alle trasmissioni FM sotto diversi
punti di vista. Prima di tutto il segnale è
digitale, e necessita non solo di apparecchi
radio compatibili con questo standard, ma
anche trasmissioni DAB+. La qualità
promessa è quella dei CD, mentre si perde
uno dei più grossi svantaggi elle
trasmissioni FM, ovvero quello delle
interferenze: in presenza di segnale DAB+,
la ricezione sarà sempre perfetta. Esiste
una controindicazione, poiché esattamente
come accade con il digitale terrestre
nell'ambito della televisione, se il segnale è
troppo basso non si riceve nulla: in buona
sostanza o si sente ottimamente o non si
sente. Oltre ai modelli destinati all'ambito
domestico, anche nelle automobili
Maria. L'offerta si arricchisce inoltre con numerose
emittenti locali impossibili da elencare nella loro
totalità, che cresceranno ulteriormente col passare del
tempo.
godono di sempre maggiore diffusione apparecchi che
possono ricevere sia la radio FM, sia quella digitale. Con
la tecnologia digitale non serve memorizzare le frequenze
come siamo abituati a fare da sempre, poiché la ricerca
avviene per nome. Si introduce inoltre la possibilità di
trasmettere anche immagini e testi, sempre che
l'apparecchio di ricezione integri o meno un display. In
Italia le trasmissioni DAB+ non coprono ancora tutto il
territorio nazionale ed è presente principalmente
nell'Italia del nord, lungo le principali autostrade e nelle
grandi città fino al centro Italia. Al sud il nuovo standard
deve ancora prendere piede, anche se esistono progetti per
a diffusione del DAB+ in tempi brevi. Chi trasmette sul
territorio nazionale in DAB+? La Rai mette a
disposizione dell'ascoltatore Radio Rai 1, 2 e 3, Isoradio,
due canali din filodiffusione e Gr Parlamento, mentre non
mancano anche proposte di privati molto ascoltate come
quelle di 101, Radio 24, Deejay, Capital, Rds, Radicale,
M Due O, Radio
EDITORIA
Pag.
18
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
I4
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Giovanni Morandi
286.932
Una questione di
frequenza
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Sono davvero poche le
tecnologie entrate nella nostra
quotidianità che possono
vantare quasi cento anni di
vita, percorrendo quasi un
intero secolo in un settore,
quello dei media, che è stato
soggetto a innumerevoli
rivoluzioni e balzi tecnologici
immensi. Eppure la radio è
presente nelle nostre case (e
nelle nostre auto)
apparentemente immune alla
nascita della televisione, di
internet e di altri fenomeni che
avrebbero dovuto decretarne
la fine. Non solo: la radio è
uno degli ultimi baluardi che
resiste ai colpi del digitale,
poiché la maggior parte delle
trasmissioni e degli
apparecchi sono ancora
analogici, che sfruttano la
modulazione di frequenza
(FM) per diffondersi
nell'etere. Da qualche anno si
sente parlare di Digital Radio,
pensata per far convergere il
settore verso il digitale,
esattamente come è successo
con la televisione. La radio
digitale, insomma, si propone
come versione 'evoluta'della
normale radio, chiedendo
aiuto alle tecnologie digitali.
Le trasmissioni utilizzano lo
standard Eureka 147, più noto
come DAB+ (Digital Audio
Broadcasting), una tecnologia
con già vent'anni sulle spalle
ma finora poco utilizzata.
Esattamente come per la
televisione, la Digital Radio
necessita di apparecchi
appositi che siano compatibili
con lo standard, in grado di
ricevere segnali a loro volta
trasmessi in DAB+. Questo
non significa che la cara e
vecchia radio sparirà, anche
perché la copertura della radio
digitale non coinvolge tutto il
territorio nazionale e non tutti
sono pronti ad acquistare un
nuovo modello. La cara e
vecchia radio FM, insomma,
gode di ottima salute e sarà
con noi ancora per molto
tempo. Ci sarà una convivenza
di standard ancora per molto
tempo, insomma, poiché sono
molti i punti a favore delle
radio FM, molto radicate nelle
nostre
EDITORIA
abitudini e nel nostro
patrimonio culturale. I nostri
nonni non avevano un PC o
uno smartphone, i più
fortunati avevano un vecchio e
ingombrante televisore, ma
praticamente tutti avevano una
radio. Non è un caso che la
radio sia uno di quegli oggetti
che vengono proposti al
pubblico anche in stile retro.
Pag.
19
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
22
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
78.551
CHESSIDICE
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
L'Espresso, digitale a
pagamento dal 15 maggio. E
+ è il simbolo che l'Espresso
ha scelto per segnalare agli
abbonati, vecchi e nuovi, i
nuovi contenuti a pagamento
a loro riservati. Dossier,
analisi, inchieste. Ma anche
intrattenimento, con una
selezione di film scelti e
presentati dai giornalisti
dell'Espresso, oltre agli ebook
scritti dalle firme del
magazine e all'accesso allo
sfogliature del magazine
diretto da Bruno Manfellotto
su tutte le piattaforme. Tutti TMNeivs, i giornalisti
gli abbonati alla
approvano la fusione con
Asca. L'assemblea di
Bruno Manfellotto versione
TMNews ha approvato con
sfoglio di Espresso per iPad
possono accedere ai contenuti 50 voti favorevoli e 4 astenuti
il contratto di solidarietà e il
del nuovo Espresso+dapc e
tablet che sarà lanciato il 15 verbale di trasferimento di
ramo d'azienda in Asca Spa,
maggio con una promo
sottoscritti nella notte tra
gratuita per 2 settimane per
venerdì 9 e sabato 10 maggio
dare a tuttigli utenti
dai rappresentati sindacali
lapossibilità di scoprire
delle due redazioni, della
l'intera offerta.
Federazione nazionale della
Successivamente saranno
Stampa, dalla Federazione
disponibili 2 pacchetti di
abbonamento a scelta per gli editori e dallo stesso editore
utenti: abbonamento mensile Luigi Abete. La redazione ha
chiesto al direttore di
a 5,99 euro, e abbonamento
annuale a 49,99 euro. Radio, presentare entro il 31 maggio
un piano editoriale che detti
pubblicità su del 4,2% a
le linee di funzionamento e di
marzo. Secondo
l'Osservatorio Fcp-Assoradio prodotto della nuova agenzia
e l'indicazione dei tempi e
a marzo il fatturato
pubblicitario della pubblicità modalità dell'integrazione
nazionale radiofonica è stata organizzativa e di prodotto
pari a 27,5 milioni di euro, in tra le due agenzie.
crescita del 4,2% rispetto allo
stesso mese del 2013.
EDITORIA
Pag.
20
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
24
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Vittorio Parazzoli
9.000
Mensili Golf Today: Massimo
De Luca è il nuovo direttore
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
di Grazia Maria Giorgi Sara
Massimo De Luca a firmare il
prossimo numero di Golf To
day II noto giornalista su
bentra nella direzione a Ma
ria Pia Gennaro, scomparsa I
mese scorso e fondatrice
nsieme a Federico Silva e
Claudia Murri del prestigio so
mensile di golf pubblicato
da Editoriale Amen Corner
Forte di un'esperienza plun
decennale come conduttore
delle più importanti trasmis
sioni radiotelevisive italiane
da Tutto il calcio minuto per
minuto all'Appello del Mar
tedi, da Pressing Champions
League alla Domenica Spor
tiva e dopo aver diretto sia la
redazione sportiva di Me
diaset sia Rai Sport, De Luca
e un profondo conoscitore del
golf, che pratica e di cu ha
scritto per anni «Porta re
avanti il progetto di Mana Pia
una grande amica, pri ma che
collega, con la qua le ho
condiviso innumerevo li
emozioni sui campi da golf,
sia giocando insieme, sia ti
fando per i nostri giocatori nei
più importanti tornei del
mondo e un impegno che mi
riempie di orgoglio af ferma
De Luca Inoltre, con questo
incarico torno alla carta
stampata, dove ho in ziato la
professione, e questo
rappresenta una bella sfida
nnanzitutto, i tempi di una
rivista permettono di appro
fondire stone e aspetti che
altrimenti resterebbero sco
nosciuti Inoltre, si tratta di un
giornale "verticale" cioè per
appassionati di settore I
lettore e, quindi, molto pre
parato e, di solito, altrettanto
severo» Al nuovo direttore
non mancano pero l'espe
nenza e le idee per soddisfa re
l'esigente pubblico cui s
rivolge il mensile «II prassi
mo sarà un numero "di transi
zione"verso una nuova linea
editoriale che svilupperemo
EDITORIA
in modo graduale nei pros
simi mesi, arrivando verso
fine estate o inizio autunno a
una nuova configurazione sia
grafica sia contenutistica
anticipa De Luca Circa il pri
mo aspetto penso a una n
votazione per conferire alla
testata una linea più "smart" e
contemporanea, in grado di
valorizzare gli argomen ti
proposti, mentre sul fronte dei
contenuti ci concentrere mo
sui temi di maggior inte resse
per chi pratica questo sport e
vuole migliorare le proprie
performance, sia at traverso
l'esperienza dei pro fessionisti,
sia attraverso i no stn consigli
e suggerimenti noltre
inaugurerò una nuo va rubrica,
"La compagnia dei
carrellanti", nella quale
racconterò le piccole manie
dei nuovi golfisti, strappando
un sorriso ai molti che vi si n
conosceranno» L'arrivo di De
Luca si inquadra in un'ottica
di rafforzamento che l'edito re
sta sostenendo per il gior nale
«Ho affidato con fidu cia la
direzione di Golf Today a
Massimo De Luca, perche
rappresenta la figura ideale
per questo ruolo un profes
giunge 60000 lettori ed e d
stnbuito nelle edicole, negl
aeroporti, nelle stazioni fer
roviane, nei Lounge Alitalia a
Roma e Milano, nonché nei
circoli di golf e durante i pnn
opali appuntamenti dedica ti a
questo sport A curare la
raccolta e la concessionaria
Golf Today Sports
sionista affermato e un gio
calore di ottimo livello spie ga
Federico Silva, editore e ceo
di Amen Corner La sua
esperienza professionale e la
sua competenza nel gioco ci
permetteranno di ampliare e
potenziare tutte le diverse
piattaforme in cui si articola il
nostro progetto GolfToday,
infatti, e una realta che parte
dalla rivista, ma si declina an
che in un sito internet e, so
prattutto, in una seguitesi ma
web tv, la prima in Italia
dedicata al golf» Una rea ta
editoriale diversificata che
attrae a sponsor e inserzioni
sti non solo di settore, ai qua
li offre opportunità di comu
nozione anche below the line
attraverso un comparto
dedicato all'organizzazione di
eventi Per quanto nguar da il
mensile, GolfToday rag
Pag.
21
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
18
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
79.055
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
CO1WRARIAN SE MARINA VA IN CAMPO C'È LA
SOLUZIONE LUIGI ^- Se (e in questo caso il condizionale è più
che d'obbh'go nonostante le indiscrezioni che da mesi si
susseguono) Marina Berlusconi davvero decidesse di fare il
grande passo e accettare l'invito del padre Silvio di scendere in
campo, allora in casa Fininvest si aprirebbe il problema della
successione. Perché la presidenza di Mondadori, la casa editrice
di Segrate, storico asset dell'ex Cavaliere (conquistato dopo la
battaglia con l'arci-nemico Carlo De Benedetti, costata condanne
e quasi 500 milioni per il cosiddetto Lodo Mondadori), non
sarebbe di per sé un problema. Il business, seppure in difficoltà, è
gestito da sempre dai manager (prima Maurizio Costa, oggi
Ernesto Mauri che la sta rivoltando come un calzino) e trovare
una figura istituzionale o di rappresentanza vicina alla famiglia
Berlusconi non sarebbe così difficile. Più articolata, nel caso in
cui davvero Marina, donna d'azienda e madre legatissima ai due
figli, si candidasse per Forza Italia, la successione nella holding di
Paleocapa. Perché se il consiglio d'amministrazione è composto,
oltre che dagli eredi di secondo letto di Silvio Berlusconi, Barbara
e Luigi, dagli storici collaboratori (Ubaldo Livolsi e Salvatore
Sciascia) e da professionisti di fiducia come Roberto Poli (siede
pure nel board della Mondadori), oltre che dal fidato Costa
(premiato con la vicepresidenza di Fininvest dopo quasi vent'anni
trascorsi a Segrate) e dali'ad, Pasquale Cannateli!, in carica dal
maggio 2003, l'eventuale nuovo presidente dovrebbe essere senza
dubbio espressione diretta della famiglia di Arcore. Con Pier
Silvio straimpegnato in Mediaset e Barbara alle prese con la
rivoluzione (non facile) del Milan, ecco che, come sostengono
alcuni osservatori del mondo finanziario, la scelta potrebbe cadere
sul quintogenito, Luigi. Forse un po' troppo giovane (26 anni il 27
settembre), ma non a digiuno della materia finanziaria, essendo da
sette anni nel cda di Mediolanum e avendo già maturato più d'una
esperienza in banche d'affari straniere. Certo sarebbe un bel balzo
in avanti ma una soluzione del genere forse servirebbe anche a
stemperare quella tensione latente che si cela dietro l'ufficialità
del «va tutto bene» che c'è tra Marina e Barbara Berlusconi. SE
MARINA VA IN CAMPO C'È LA SOLUZIONE LUIGI ^- Se (e
in questo caso il condizionale è più che d'obbh'go nonostante le
indiscrezioni che da mesi si susseguono) Marina Berlusconi
davvero decidesse di fare il grande passo e accettare l'invito del
padre Silvio di scendere in campo, allora in casa Fininvest si
aprirebbe il problema della successione. Perché la presidenza di
Mondadori, la casa editrice di Segrate, storico asset dell'ex
Cavaliere (conquistato dopo la battaglia con l'arci-nemico Carlo
De Benedetti, costata condanne e quasi 500 milioni per il
cosiddetto Lodo Mondadori), non sarebbe di per sé un problema.
Il business, seppure in difficoltà, è gestito da sempre dai manager
(prima Maurizio Costa, oggi Ernesto Mauri che la sta rivoltando
come un calzino) e trovare una figura istituzionale o di
rappresentanza vicina alla famiglia Berlusconi non sarebbe così
difficile. Più articolata, nel caso in cui davvero Marina, donna
d'azienda e madre legatissima ai due figli, si candidasse per Forza
Italia, la successione nella holding di Paleocapa. Perché se il
consiglio d'amministrazione è composto, oltre che dagli eredi di
secondo letto di Silvio Berlusconi, Barbara e Luigi, dagli storici
collaboratori (Ubaldo Livolsi e Salvatore Sciascia) e da
professionisti di fiducia come Roberto Poli (siede pure nel board
della Mondadori), oltre che dal fidato Costa (premiato con la
vicepresidenza di Fininvest dopo quasi vent'anni trascorsi a
Segrate) e dali'ad, Pasquale Cannateli!, in carica dal maggio 2003,
l'eventuale nuovo presidente dovrebbe essere senza dubbio
espressione diretta della famiglia di Arcore. Con Pier Silvio
straimpegnato in Mediaset e Barbara alle prese con la rivoluzione
(non facile) del Milan, ecco che, come sostengono alcuni
osservatori del mondo finanziario, la scelta potrebbe cadere sul
quintogenito, Luigi. Forse un po' troppo giovane (26 anni il 27
settembre), ma non a digiuno della materia finanziaria, essendo da
sette anni nel cda di Mediolanum e avendo già maturato più d'una
esperienza in banche d'affari straniere. Certo sarebbe un bel balzo
in avanti ma una soluzione del genere forse servirebbe anche a
stemperare quella tensione latente che si cela dietro l'ufficialità
del «va tutto bene» che c'è tra Marina e Barbara Berlusconi.
EDITORIA
Pag.
22
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
44
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Roberto Napoletano
233.997
Diffamazione. La responsabilità vale anche peri passaggi
«suggestivi» II direttore di un giornale deve controllare due volte
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Patrizia Maciocchi II direttore di una testata giornalistica ha l'obbligo di esercitare un doppio controllo sulle notizie
pubblicate: prima che vengano scritte e dopo. Il primo passo è quello di verificare che il giornalista a cui è stato affidato
il pezzo abbia le capacità professionali e le competenze per farlo, mentre rientra nella fase ex post il controllo della verità
dei fatti o l'attendibilità delle fonti. Ma non solo: il direttore è gravato anche dal delicato compito di fare un esame del
testo per capire se le parole usate hanno una forza evocativa e sono tali da influenzare il lettore per indurlo a trarre
conclusioni che lo portino ad aderire alla tesi, non comprovata da fatti, del giornalista. Con la sentenza 10252, depositata
ieri, la Corte di cassazione, conferma la condanna per diffamazione del redattore e del direttore, imputando a quest'ultimo
di non aver svolto adeguatamente il suo ruolo nella fase post stesura dell'articolo. Secondo i giudici, infatti, il direttore
correttamente aveva scelto per un pezzo di cronaca estera un redattore esperto sull'argomento trattato. Non aveva però
bloccato prima della pubblicazione l'articolo diffamatorio. Nel pezzo «incriminato» si davano, infatti notizie
indubbiamente vere, partendo dalle quali però l'autore arrivava a conclusioni personali, non supportate da prove.
Dall'omesso controllo, che può dipendere sia dalla volon del giornalista. Con la sentenza 10252, depositata ieri, la Corte
di cassazione, conferma la condanna per diffamazione del redattore e del direttore, imputando a quest'ultimo di non aver
svolto adeguatamente il suo ruolo nella fase post stesura dell'articolo. Secondo i giudici, infatti, il direttore correttamente
aveva scelto per un pezzo di cronaca estera un redattore esperto sull'argomento trattato. Non aveva però bloccato prima
della pubblicazione l'articolo diffamatorio. Nel pezzo «incriminato» si davano, infatti notizie indubbiamente vere,
partendo dalle quali però l'autore arrivava a conclusioni personali, non supportate da prove. Dall'omesso controllo, che
può dipendere sia dalla volon tà sia dalla negligenza, la Cassazione fa derivare la condanna per diffamazione. I giudici
ricordano che «la responsabilità del direttore del giornale per i danni conseguenti alla diffamazione a mezzo stampa trova
fondamento nella sua posizione di preminenza che si estrinseca nell'obbligo di controllo e nella facoltà di sostituzione». Il
direttore, concludono i giudici, concorre sempre nella diffamazione con il giornalista: a titolo di colpa quando non fa un
controllo adeguato, per dolo quando c'è stato un concorso nel reato. Nel caso si trattava di colpa per aver dato il via libera
a un pezzo in cui venivano mosse tra le righe accuse denigratorie ingiustificate. del giornalista. Con la sentenza 10252,
depositata ieri, la Corte di cassazione, conferma la condanna per diffamazione del redattore e del direttore, imputando a
quest'ultimo di non aver svolto adeguatamente il suo ruolo nella fase post stesura dell'articolo. Secondo i giudici, infatti,
il direttore correttamente aveva scelto per un pezzo di cronaca estera un redattore esperto sull'argomento trattato. Non
aveva però bloccato prima della pubblicazione l'articolo diffamatorio. Nel pezzo «incriminato» si davano, infatti notizie
indubbiamente vere, partendo dalle quali però l'autore arrivava a conclusioni personali, non supportate da prove.
Dall'omesso controllo, che ©RIPRODUZIONE RISERVATA può dipendere sia dalla
EDITORIA
Pag.
23
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
32
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Alessandro Sallusti
118.874
Mezzi diversi Alla carta resteranno le
opinioni, al web il resto
uandoandammointribunalearegistrare la
testata- racconta Angelo Maria Ferrino in cancelleria non capivano neanche di
cosa
stessimoparlando.
Doveteportarciunacopia del giornale,
dicevano. E noi a cercare di spiegargli
che quel giornale non aveva copie, che
stavain un posto impalpabile chiamato
Internet. Andò afinire che ogni sei mesi
dovevamo stampare una pagina e
portarlo all'Sono passati diciott'anni,
eAffaritaliani.it celebra in questi giorni
il suo compleanno con mezzo milione di
contatti al giorno e quattro milioni
almese. Unacorvetta, confrontoalle
corazzate legate ai grandi giornali di
informazione.
Maconragilitàdiriflessielasensibilitàper
capire come stiano cambiando ilmondo
dei media e il mestiere di giornalista.
Quantoèdurofarsinotareperunsitodiinfor
mazioneslegato dai colossi della carta
stampata «Il brand che viene dalla
tradizione cartacea, ha ancora una sua
forza: ma i grandi siti hanno anche
vincoli chenoinon abbiamo, organici
folti che la pubblicità non mantiene più.
Il loro modello di business vacilla, e in
questo varco ciinfiliamonoi:
Chedifferenzac'ètrail giornalismo su
carta e quello su Internet?
«Nellasostanza, nessuna. Gli ingredienti
base sono le cinque Wdelgiornalismo
anglosassone, il controllo delle fonti, la
gerarchla delle notizie, il codice penale.
Chi vincerà «Non c'è partita, il
giornalismo online surclassa il cartaceo
perché ha un ciclo produttivo
infinitamente più corto: dalla notizia allo
sbarco inretepassanopochiminuti,nonci I
giornali di carta stanno cambiando pelle.
Basterà «Il percorso è quello segnato da
Le Monde, dove il cartaceo è diventato
solo un giornale di opinioni. Resta da
capire se ci sono abbastanza lettori con
abbastanza tempo per leggere tutti i
giorni una specie di settimanale. Io ne
dubito».
EDITORIA
Tra quindici anni i quotidiani su carta
esisteranno ancora? «No». Quale sarà il
segnale della fine? «Quando i quotidiani
sposteranno il loro quartier generale su
Internet. Oggi le direzioni hanno il loro
cuorepulsante ancora sul cartaceo, ei colleghi
del sito web vengono visti come un'appendice
e in fondo dei rompiscatole. Non può durare».
Pregi del giornale online: finalmente si sa
concertezzaqualiarticoli interessano i lettori.
Basta contare i numeri di clic.
«Èunarivoluzione.Nonsiparlapiùdel "naso del
direttore", fiuto ipotetico in base al quale si
decidevanel chiuso dellaredazione quali
fossero i terni imp urtanti .Adessoilfeedbackè
immediato. Tirano la cronaca, le evoluzioni
Differenza sostanziale: il cartaceo è effimero,
la notizia web è eterna. «È vero il contrario.
Una volta stampato, il cartaceo è
immodificabile. La notizia web vive invece di
evoluzione continua, in una dimensione
popperiana, dove la verità non deve essere
verificata ma perennemente falsificata».
Pag.
24
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
12
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Roberto Napoletano
233.997
INTERVISTA Nicola Mendelsohn Vicepresidente Emea Facebook
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
«Facebook pronta ad accordi sulla pubblicità»
Andrea Biondi MILANO «Siete la
quattordicesima potenza economica
nel mondo e leader di mercato in
tante aree: moda e cibo ad esempio.
Vi vediamo un mercato per noi in
crescita». Nicola Mendelsohn,
vicepresidente Facebook per l'area
Emea (Europa, Medio Oriente,
Africa), 42 anni, quattro figli, al
Sole24 Ore parla dell'Italia come di
un'autentica opportunità di business.
Una prova ne è la nuova sede
milanese già presentata alle
Istituzioni. E così, se si mettono
insieme l'attivismo di Google con
portali ad hoc e accordi sul made in
Italy, piuttosto che il nuovo country
manager di Twitter, piuttosto che la
nuova casa di Facebook, forse va
rivista
l'idea di un'Italia senza
appeal. Che, anzi, appare
come un target per i giganti
del web interessati a fare
affari con la pubblicità. Cosa
significa la nuova sede in
Italia Questa operazione
dimostra quanto Facebook sia
cresciuta in Italia in così poco
tempo e dimostra l'importanza
che ha per noi il mercato
italiano, soprattutto sul
versante mobile, cresciuto
l'anno scorso in maniera
straordinaria. Per dare
qualche numero: ogni
«L'Italia è per noi un mercato
in crescita in cui in 13 milioni
su Fb si connettono da
mobile»
mese 24 milioni di italiani si
collegano a Facebook. E in 13
milioni ogni giorno si
connettono attraverso il mobile.
Chi può garantire una simile
audience In Italia il mercato
della raccolta pubblicitaria è in
declino. Non siete preoccupati
No. Analizzando i dati generali,
quest'anno ci aspettiamo una
stabilità. Quel che è successo in
Italia negli ultimi cinque anni è
stato qualcosa di "brutale", ma
dobbiamo cercare di guardare
bene alle opportunità, l'Expo per
esempio, e stimolare il sistema
delle Pmi. La torta però non è
infinita. E se il vostro sistema di
advertising cresce quello degli
editori tradizionali, in particolare
nella
Nicola Mendelsohn
In realtà èungiocoa somma
positiva. Grazie ai nostri sistemi
di misurazione e di targeting è
possibile capire chi sono i lettori
e agire di conseguenza. Voi
giornali, come i broadcaster,
avete i contenuti e noi possiamo
indirizzare meglio verso
l'audience cui volete rivolgervi.
Avete pensato a possibili accordi
con gli editori Al momento non
abbiamo siglato partnership in
Italia, ma ne saremmo molto
contenti e speriamo che ciò
accada presto come successo,
per esempio, con Le Monde o
Daily Mail. Quali sono i vostri
obiettivi per l'Italia in termini di
ricavi e
di crescita pubblicitaria Non ci è
possibile condividere dati dei
singoli Paesi. Facebook è
interessata a fare acquisizioni in
Italia Le start up italiane sono
sempre più interessanti. E noi
siamo sempre interessati alle
migliori idee. Si è letto di un
nuovo prodotto di video
advertising, selettivo, che cos
tera un milione di dollari al
giorno. È vero Stiamo testando
un prodotto innovativo. Che
però è ancora talmente tanto in
fase di test da escludere che si
sia parlato di un ipotetico
prezzo. Il dibattito in Italia è
molto acceso sui profitti di
Facebook e sulle tasse in più che
do
vrebbe pagare... Noi paghiamo
correttamente le tasse in ogni
Paese in cui ci troviamo, a seconda
delle regole vigenti. Non andrebbe
invece trascurata la crescita
dell'economia generata da
Facebook: 2,5 miliardi di Pil
aggiuntivo e oltre 33mila posti di
lavoro creati in maniera diretta o
indiretta in Italia secondo
un'indagine Deloitte. E intanto
però molte persone giudicano
Facebook negativamente. Perché
secondo lei Non la vedo in questo
modo. Ci sono sempre più persone
che usano Facebook, che creano
engagement. E dal punto di vista
del business abbiamo sempre più
aziende che comunicano e
mostrano i propri prodotti su
Facebook. Che sul mobile, da cui
per noi già arriva il 59% dei ricavi
pubblicitari, non ha rivali.
^f@An_Bion ©RIPRODUZIONE
RISERVATA
carta stampata, ne risente negativamente...
PUBBLICITA'
Pag.
25
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
2
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Vittorio Parazzoli
9.000
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Daniela Santanché riorganizza le proprie attività; a Visibilia Editore vanno le
testate ex Mondadori che valgono complessivamente circa 7 milioni tra raccolta,
edicola e iniziative speciali
_____________________________________________ •«/ Visibilia: bene la
raccolta dei periodici, l'obiettivo è di 20 milioni di euro nel 2014
Aziende Visibilia: bene la raccolta dei periodici, la
concessionaria punta ai 20 milioni di euro nel 2014
Daniela Santanché riorganizza le attività; a Visibilia Editore vanno le testate ex Mondadori
che valgono complessivamente circa 7 milioni tra raccolta, edicola e iniziative speciali
di Silvia Antonini
In attesa di dar vita a una holding a
capo delle vane attività di grup po,
Visibilia di Daniela Santanche si e
fatta m tre, distinguendo e norga
nizzando i business tra editoriale, con
cessionana e servizi commerciali di
gitali In Visibilia Editore, controllata
da Visibilia srl al 100%, sono
confluite le testate (gia Mondadon)
Vllegiard ni, PC Professionale e Ciak,
che com plessivamente valgono tra i
6,5 e i 7 milioni di euro tra raccolta,
edico la e iniziative di cobrandmg ed
even ti II potenziale pubblicitario si
colloca
tra gli 1,2 egli 1,5 milioni di euro a te
stata, e l'editore conferma andamenti
soddisfacenti, m linea con gli obietti
vi prefissati La stampa verticale,fa sa
pere, sembra tenere bene nonostante I
protrarsi della crisi per il comparto Va
meno bene invece l'area quotidia ni,
con il Giornale che patisce un calo a
due cifre, pur inferiore alla media di
mercato L'editore e al lavoro sullo svi
uppo digitale dei prodotti Perquan to
riguarda Ciak, sono m preparazione
lanci di una app e di un sito dedicato,
di cui lo storico mensile di cinema era
privo L'forte invece la sua presenza su
Facebook con una pagina che conta
capo al la Visi bi lia srl, che per
quest'an no si e posta un obiettivo di
20 milio ni di euro tra mezzi cartacei,
il circuito radio (del valore di oltre due
milioni di
euro), il canale televisivo Planet Kids
e Google AdWords Di fatto, la voce di
business più importante per l'azien da
presieduta da Daniela Santanche e
ancora il quotidiano di via Negri e gli
sviluppi m campo editoriale pun tano
anche a far crescere una par te di
fatturato indipendente da edi ton altri
La terza "gamba' del sistema nato con
la riorganizzazione e Visibi lia Digital,
sempre controllata dalla srl al 100%,
che si occupa di servizi di co
municazione digitale Al suo interno vi
sono due divisioni, una per la consu
lenza commerciale e l'altra per la par
te tecnologica e creativa Le tipologie
di servizio trattate sono seo, sem, di
splay network, YouTube, reputation,
più le attività legate alla Premium
Partnership con Google
oltre 26mila fan Anche perVllegiard
ni e Pc Professionale ci sono proget ti
relativi al n—ovo della presenza su
web e al lancio di app per il mobile
Tra i futuri progetti, una sene di inizia
tive editoriali nel campo dell'alimen
fazione, forte anche della presenza m
Visibilia con una quota del 40% di
Bio era, consorzio di aziende
specializza te m prodotti biologici e
naturali tra cui Ki Group Le attività
tradizionali re lativealla raccolta
pubblicitaria fa—o
PUBBLICITA'
Pag.
26
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
7
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Vittorio Parazzoli
9.000
L'Osservatorio FCP Assora dio ha raccolto i dati relati vi al fatturato pubblicitario del periodo gennaio marzo 2014 dati
evidenziano un aumento de fatturato pubblicitario della pub blicita nazionale radiofonica pan al 4,2% nel mese di marzo
2014 nspet to allo stesso periodo del 2013 Tale dato corrisponde ad un fatturato to tale di 27563000 euro Commenta
Paolo Salvaden, presidente FCP As soradio "II dato positivo del mese di marzo conferma le nostre previsioni e conclude
un primo trimestre mol to incoraggiante per l'intero compar to II crescente interesse nei confronti delle potenzialità della
Radio, anche da parte di clienti e settori tradizio nalmente meno presenti sul mezzo, e un ottimo segnale in vista dei pros
simi mesi che rappresentano un pe nodo di alta stagionalità per il mer cato in generale e per la Radio in particolare"Tre
realtà entrano in FCP-Assoquotidiani II consiglio federale del 7 maggio di FCP, di cui e presidente Massimo Martelli™,
ha inoltre ra tificato l'ingresso di tre nuovi associati in FCP Assoquotidiani Sono le concessionarie GDS Me dia &
Communication srl con sede a Palermo, PK Sud srl con sede a Ca tania, e Mediterranea spa con sede a Bari Sale cosi a
ses santa il numero delle concessionarie che sono associate a FCP As soquotidiani, Assopenodici, Assotv, Assoradio,
Assoin fernet e Associnema Per la stampa, internet e radio, la federazione e attiva con propn Osservatori che mensilmen
te forniscono agli associa ti e al merca to un artico lato report sull'arida mento de gli investimenti pubblicitan nel cor so
dell'anno
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Mercato FCP-Assoradio: primi 3 mesi, la
spesa pubblicitaria sulle radio a +4,2%
PUBBLICITA'
Pag.
27
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
22
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Giovanni Danielli
15.000
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
PREVISTA UNA CRESCITA ORGANICA DEL 2° TRIMESTRE JCDecaux: fatturato rettificato del primo trimestre 2014 in aumento dell'i,5%
JCDecaux ha pubblicato il
proprio fatturato del primo
trimestre 2014 II fatturato
rettificato del gruppo nel primo
trimestre dell'anno è aumentato
dell'i,5% raggiungendo i 574,1
milioni di euro, a fronte dei
565,7 milioni di euro del primo
trimestre 2013 Escludendo
l'impatto negativo correlato alla
variazione dei tassi di cambio (in
particolare
inattesa situazione di Mosca, citta
in cui la maggior parte dei 5 ooo
pannelli illegali, nonché i car
JEAN-CHARLES DECAUX
telli indicatori che includono
messaggi pubblicitari, devono
ancora essere smontati a cura
del Municipio, 8 mesi dopo
l'assegnazione di nuovi contratti
da io anni per un numero ridotto
di pannelli legali In occasione
della pubblicazione del fatturato
del primo trimestre, JeanCharles Decaux, co-direttore
generale di JCDecaux, ha
nei Paesi emergenti) e l'effetto
dichiarato' "Considerando la
positivo delle variazioni di
debole visibilità e l'elevata
perimetro, il fatturato rettificato volatilità nella maggior parte dei
presenta un aumento del 2,3% II mercati, prevediamo oggi una
fatturato pubblicitario rettificato, crescita del fatturato organico
esclusa ìavoce relativa a vendite del secondo trimestre superiore
e locazione di materiali, e quella a quella del primo trimestre
relativa ai contratti di
Continuiamo a essere convinti
manutenzione, presenta nel i°
che la comunicazione esterna
trimestre 2014 una crescita
conservi la propria forza e la
organica dell'i,6% Per quanto
propria attrattiva in una
riguarda l'arredo urbano, il
situazione dei mezzi di
fatturato rettificato del primo
informazione che appare sempre
trimestre è aumentato dell'i,8%
più frammentata"
raggiungendo i 260,3 milioni di
euro (+2,5% in crescita
organica) L'Europa (inclusi la
Francia e il Regno Unito) resta
stabile LAsia-Pacifico è in
leggera crescita LAmerica del
Nord e il Resto del Mondo
riportano una forte crescita Per i
trasporti, il fatturato rettificato
del primo trimestre è aumentato
del 4,7% raggiungendo i
216,7 milioni di euro (+7,3% in
crescita organica) L'Europa
(inclusi la Francia e il Regno
Unito) registra una buona
crescita LAmerica del Nord
riporta una diminuzione LAsiaPacifico registra un buon
aumento, e in particolare la Cina
ha una impostazione particol
armen te positiva II Resto del
Mondo continua a essere in forte
crescita nella maggior parte dei
mercati Sull'affissione, il
fatturato rettificato del primo
trimestre è diminuito del 5,8%
avendo raggiunto 97,1 milioni di
euro (-8,2% in crescita organica)
L'Europa (inclusi la Francia e il
Regno Unito) resta in una
situazione difficile II Resto del
Mondo è in diminuzione, cosa
che riflette l'
PUBBLICITA'
Pag.
28
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
21
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
78.551
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Uazienda propone unprelievo deWl,7% dagli stipendi in cambio di
13 giornalisti da stabilizzare SkyTg24, autotassazione pro precari La
redazione si spacca e salta il voto sul Fondo interno
DI MARCO A. CAPISANI
Un'autotassazione dell'1,69%
dagli stipendi dei giornalisti di
SkyTg24 (circa 150 in tutto), per
assumere 13 precari della
redazione guidata da Sarah
Varetto. Lo ha proposto l'editore
della tv satellitare che fa capo a
Rupert Murdoch, d'accordo col
comitato di redazione (cdr), in
modo da creare un Fondo di
solidarietà interno che, al termine
di due anni, frutterà circa 412
mila euro attingendo appunto
dagli stipendi lordi dei giornalisti
(tredicesima e redazionale
comprese). In quest» modo i costi
per assumere i nuovi cronisti non
sarebbero tutti a carico
dell'azienda ma suddivisi con gli
stessi lavoratori. La proposta di
Sky Italia guidata da Andrea
Zappia ha finito però per spaccare
la redazione tra favorevoli e
contrari, il clima si è surriscaldato
anche tra giornalisti e azienda e la
situazione di stallo ha raggiunto
l'apice ieri quando l'assemblea dei
giornalisti avrebbe
dovuto votare a favore o meno del
Fondo. Alla fine la votazione non
c'è stata e si è preferito mantenere
l'assemblea aperta in via
permanente, per riflettere ancora e
prendere tempo.
Soprattutto alla luce
dell'ultima lettera del
segretario nazionale
della Fnsi (Federazione
nazionale della stampa
italiana) Franco Siddi. Il
sindacato nazionale ha
ricordato infatti che,
entro l'inizio del mese
prossimo, è atteso il
decreto attuativo della
legge di stabilità per
varare misure a sostegno
ci sarebbe a disposizione un
budget da 50 milioni. Quindi a
Sky e ai suoi redattori poirebbe convenire aspettare i fondi
pubblici, piuttosto che sostenere
da soli i costi delle
stabilizzazioni. Ma quello che il
fronte contrario al Fondo
contesta maggiormente all'intesa
cdrazienda per il Fondo solidale
interno è che in passato, sempre a
Sky, sono già stati assunti
un'ottantina di precari a costo
zero. Il tutto in un'azienda che
da sempre ha avuto un forte
turnover redazionale, dove si
iniziava come praticanti e poi,
nella maggioranza dei casi, si
andava via al termine di 36 mesi.
Per garantire la
stabilizzazione, infatti, è
stato raggiunto un
accordo
sindacatoeditore, circa
quattro anni fa, che
prevedeva la
regolarizzazione dei
giornalisti dopo 24 mesi
(scaduti i primi 36 mesi).
Adesso della tranche di
precari prevista da
quest'ultimo accordo
(una trentina in tutto)
manca
quest'anno 7-8 mila abbonati
rispetto allo stesso periodo del
2013, ma riesce a stabilizzarsi a
quota 4,75 milioni di
sottoscrittori complessivi, con
ricavi analoghi al primo trimestre
dell'anno scorso e mantiene pure
un buon risultato operativo prima
degli ammortamenti e delle
svalutazioni, positivo per circa
50 milioni di euro.
ancora una persona
da assumere, eppure l'azienda ha
comunque riproposto la soluzione
dell'autotassazione. Forse ha fatto
scuola il caso di SkySport dove i
redattori hanno rinunciato a una
quota del proprio integrativo, pur
di andare incontro ai colleghi
precari. Anche se la Fnsi ha
sottolineato in una nota di non aver
mai previsto, nella sua azione
sindacale, «la pos
sibilità di intervenire con tagli
sulla busta paga o sugli istituti
contrattuali, se non con l'accordo
esplicito e personale dei singoli
colleghi». Che tradotto significa
che, anche ammesso l'accordo
della stabilizzazione e della nuova cdr-azienda, ci vuole comunque
occupazione nei giornali. Ossia, in
altri termini, dopo l'incontro della l'adesione del singolo per
Fnsi col sottosegretario all'editoria abbassare la busta paga di
qualcuno (e non la maggioranza
Luca Lotti, dovrebbero essere
di un'assemblea). Le divisioni in
sbloccati i 120 milioni del Fondo
straordinario per l'editoria, previsti redazione e i malumori verso
nel triennio 2014-2016. L'obiettivo l'azienda si sono alimentati infine
perché Sky non è in crisi e non si
è spingere l'innovazione
capisce perché debba drenare
tecnologica, favorire l'assunzione
risorse dalle bustapaga per
di giovani
assumere nuovo personale.
firme e sostenere le ristrutturazioni Come pubblicato daltalmOggi
del 9/5/2014, infatti, Sky Italia
aziendali nei giornali. Per
perde nel primo trimestre di
quest'anno, in particolare,
ORGANISMI DI SETTORE
Pag.
29
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
1
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
78.551
Professionisü - l_a Bicamerale di controllo convoca
gli enti di previdenza per verifìcare gli investimenti
Marmo a pag 29
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Indagine in Bicamerale. Cnpr: siamo parte lesa. Inpgi: noi estranei ai fatti
Sopaf, Casse a rapporto Investimenti, rischi e redditività sotto la lente
DI IGNAZTO MARINO Gli
investimenti delle casse dei
professionisti nuovamente
sotto la lente. La
Commissione parlamentare di
controllo sull'attività degli enti
gestori di forme obbligatorie
di previdenza ha convocato
per domani a Palazzo San
Macuto i rappresentanti
deirinpgi (giornalisti) e della
Cnpr (ragionieri). Prossima
settimana sarà il turno
dell'Enpam (medici). I tre enti
sono stati coinvolti la scorsa
settimana (come «parti lese»,
si difendono gli interessati)
nella vicenda Sopaf, la
holding di partecipazione
finanziaria finita nel mirino
della Guardia di Finanza per
aver distratto, è questa l'accusa
delle fiamme gialle, oltre 100
milioni di euro. «Abbiamo
ricevuto delle rassicurazioni
da parte dell'Adepp», spiega il
presidente della Bicamerale
Lello Di Gioia, «ma vogliamo
vedere le carte e capire quali
Intanto le gestioni interessate
prendono le distanze dalla
vicenda dei fratelli si legge su
una nota stampa diffusa dal
legale della Cnpr,
«si era da alcuni mesi costituita
come "persona offesa"
nell'ambito del procedimento,
per segnalare e
documentare
l'incredibile
appropriazione che è
stata perpetrata ai
danni dell'Ente e per
sollecitare
provvedimenti di
natura cautelare.
Adesso che le
richieste dell'Istituto
sono state ascoltate
continueremo a
seguire, con i nostri
tecnici ed i nostri
legali, le vicende
della
società e delle sue controllate:
chi è responsabile della
gravissima depredazione
compiuta dovrà pagare, sino
all'ultimo centesimo, per ha
sono stati in questi ultimi anni gli concluso l'avvocato Alessandro
investimenti effettuati, quali profili Diddi, «il presidente dell'ente
di rischio e redditività. La garanzia Paolo Saltarelli si costituirà
come "persona offesa" nel
procedimento per ottenere il
delle pensioni degli
ristoro dei danni
iscritti deve essere
messa sempre al
morali che ha subito nel corso
primo posto». Di
di questa vicenda». Anche in
Gioia anticipa a
merito alla presenza della
ItaliaOggi che con
Guardia di finanza presso gli
l'Istituto
Uffici dell'Inpgi, l'istituto dei
pensionistico dei
giornalisti fa sapere di aver
giornalisti e la
«assunto il ruolo di soggetto
Cassa dei ragionieri
terzo, totalmente estraneo ai
inizia una nuova
fatti, risalenti al febbraio 2009,
indagine
oggetto di accertamento».
conoscitiva che
L'indagine conoscitiva,
riguarderà tutti gli
tuttavia, spiega Di Gioia, non
enti previdenziali.
intende fare le pulci alla
Dunque, a
distanza di oltre cinque anni
dall'ultima verifica sugli effetti
della crisi finanziaria scatenata
dal crack della Banca Lehman
Brothers ripartono le audizioni.
ORGANISMI DI SETTORE
Lello Di Gioia
sostenibilità del sistema»,
continua il presidente,
«vorremmo arrivare prospettare
al governo la possibilità di
abbassare l'aliquota sui
rendimenti finanziari in presenza
di una maggiore quota di
investimenti delle Casse sul
sistema produttivo italiano. Se ci
saranno le condizioni, contiamo
di farlo entro l'estate».
previdenza dei professionisti.
Ma vuoi fare chiarezza sulla
natura pubblica/ privata delle
Casse perché, dice, «incertezza
crea solo problemi».
«Accertata la
Pag.
30
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
3
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pedullà Gaetano
(non disponibile)
di MAURIZIO GROSSO O'operazione finanziaria che eftnire triangolazione sarebe un eufemismo. All'interno ella quale spuntano fuori foni immobiliari,
intermediari, società austriache e veicoli lussemburghesi. Insomma di tutto un po'. Peccato che in mezzo a questo girone dantesco rischino grosso anche le
risorse che un domani serviranno a pagare le pensioni di alcune categorie professionali come giornalisti e medici. Al centro della scena c'è la Sopaf, la
finanziaria dei fratelli Magnoni sui quali la procura di Milano ha acceso un bel faro. Un aspetto della vicenda riguarda alcune operazioni immobiliari
compiute da Sopaf con Inpgi ed Enpam, le casse di previdenza rispettivamente di giornalisti e medici. Le quali, secondo l'impostazione dei pm, avrebbero
subito un danno economico. Mentre altri accertamenti, per operazioni simili, sono in corso anche in riferimento a operazioni che hanno coinvolto la Cassa
dei ragionieri. Oggi llnpgi, presieduto da Andrea Camporese, ha in programma un consiglio di amministrazione dal quale dovrebbe uscire fuori la
posizione ufficiale dell'Istituto sulla vicenda. Per il momento si sa solo che llnpgi, come chiarito nei giorni scorsi, si considera parte lesa. La posizione Ma
a quanto filtra, in ogni caso, bisognerà fornire risposte all'impianto accusatorio della procura. La quale parte da un presupposto secco. La Sopaf dei fratelli
Magnoni avrebbe venduto alle casse di medici e giornalisti quote del Fip, il Fondo immobili pubblici, a un prezzo superiore rispetto a quello che sarebbe
stato giusto pagare in base agli sconti. Il tutto avrebbe consentito alla Sopaf, che quelle stesse quote del Fip aveva comprato anni prima, di mettere a segno
un plusvalenza di 23.586.052 euro. Alla cifra si arriva sommando le singole plusvalenze che la Sopaf avrebbe messo a segno all'esito degli accordi con le
due Casse: 15.986.025 euro per quanto riguarda l'ente previdenziale dei medici e 7,6 milioni per ciò che concerne l'ente dei giornalisti. Ebbene, secondo la
tesi della procura, descritte nel dettaglio nei giorni scorsi da Radiocor, proprio queste plusvalenze corrisponderebbero al danno Terremoto Inpgi L'istituto
sostiene che l'investimento immobiliare ha reso Ma per i pm l'acquisto fu fatto a prezzi troppo alti patrimoniale subito dalle due Casse. Per i giornalisti, che
domani aspettano l'esito del cda, il danno corrisponderebbe quindi di 7,6 milioni. In attesa della riunione, però, filtra quella che sarà la linea delllnpgi.
L'istituto pare intenzionato a far notare che comunque l'operazione con Sopaf è stata vantaggiosa da un punto di vista economico. Come dire: il prezzo
pagato per l'acquisizione della quote del Fip è stato ampiamente ripagato dal rendimento del fondo stesso. Numeri che dimostrino questa posizione ancora
non ci sono, ma è verosimile che possano uscire fuori oggi. Anche se non si capirebbe fino in fondo come questa posizione possa conciliarsi con quella di
parte lesa. La procura Di certo le accuse mosse dalla procura alla Sopaf sembrano prendere in considerazione un'altra questione. E cioè il prezzo gonfiato
al quale le due casse avrebbero comprato le quote del Fip. Insomma, indipendentemente dal successivo rendimento, almeno così sembrano pensare i pm, il
danno economico deriverebbe proprio dall'aver pagato troppo le medesime quote del fondo. Le perplessità derivano anche dalle origini dell'operazione.
Nello schema il giro fatto dalle quote del Fip, il fondo immobili pubblici lanciato nel 2004 dal ministero dell'economia per fare cassa con il mattone di
Stato, è a dir poco vorticoso: alPinizio i pacchetti vengono acquistati dalla società austriaca Immowest, che li paga grazie a finanziamenti di Lehman
Brothers, la banca americana spazzata via dalla crisi finanziaria per la quale all'epoca lavorava Ruggero Magnoni. In ragione di questo finanziamento le
quote Fip entrate così in possesso della società austriaca erano in pegno alla banca. Il cui credito, garantito da questo pegno, è stato successivamente
cartolarizzato (nel 2006) attraverso la Windermere Private Placement, società veicolo lussemburghese della stessa Lehman, di cui sia la Sopaf sia la
famiglia Magnoni detenevano obbligazioni (anche in questo caso attraverso un veicolo chiamato Likipi Holding). Ed è qui, spiegano i magistrati, che
Sopaf diventa lo strumento "interposto in operazioni di compravendita che hanno avuto come anello iniziale della catena Immowest e come anello finale
gli enti previdenziali", e realizza un ingiusto guadagno a danno dei due enti per 23,5 milioni di plusvalenza.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
L'altra inchiesta milanese
Bufera sulle Casse private
ORGANISMI DI SETTORE
Pag.
31
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
1
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Ferruccio de Bortoli
411.400
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Proposta degli Usa II no di Google e
Facebook al Web a doppia velocità di
Massimo Gaggi a pagina 29
Usa ['Authority delle telecomunicazioni: la banda larga non rallenterà le
altre connessioni
Web, Google e Facebook
«No alla doppia velocità»
NEW YORK—Adesso Tom Wheeler, ü
capo della FCC, l'"authority" del
governo americano che sorveglia e
regola il sistema delle telecomunicazioni
e delle connessioni digitali, promette
che l'introduzione di servizi a banda
larga più rapidi e a pagamento per le
società che lo richiedono (come Netflix,
che negli Usa trasmette i film in
"streaming"), non si tradurrà in una
discriminazione delle altre connessioni
che, essendo gratuite, potrebbero anche
diventare improvvisamente più lente.
"Non lo permetteremo" ha promesso ieri
Wheeler a tre giorni dalla seduta
dellaFCC che, giovedì, dovrebbe varare
la contestatissima riforma: "Non
consentiremo che ci sia una
segregazione del traffico web, le società
che gestiscono DAL NOSTRO
INVIATO
le reti a banda larga verranno sottoposte
a controlli specifici in questo senso".
Una correzione di rotta significativa, ma
ormai il governo di Washington è nella
tempesta: l'aver riproposto, sia pure
riveduto e corretto, un progetto già
naufragato due anni fa ha provocato la
reazione veemente di tutti quelli che
hanno interesse a far sì che Internet
rimanga un campo di gioco unico e
pianeggiante, oltre che gratuito, come è
stato fin qui. La svolta venerdì scorso,
quando sono scesi in campo i "pezzi da
90": in una lettera molto dura i principali
operatori digitali — Google, Facebook,
Twitter, Yahoo! eBay e Amazon,
praticamente tutta la Silicon Valley più
la società di Bezos — hanno definito il
progetto della Federal Communications
Commission una "grave minaccia a
Internet" e hanno chiesto il suo
ritiro. Messo sotto pressione dal
Congresso —11 senatori hanno firmato
una dichiarazione nella quale si afferma
che l'introduzione di un servizio a
pagamento viola il principio di una rete
Internet a disposizione di tutti — e dal
suo stesso ufficio (due dei cinque
commissari della FCC
NUOVE TECNOLOGIE
Wheeler per ora tiene duro e ieri ha
tentato di uscire dall'angolo fornendo
nuove garanzie e avviando una sorta di
"rebranding" dell'intera operazione.
Finché si parlava di "net neutrality", la
gente sbadigliava e si voltava dall'altra
parte: espressione poco comprensibile.
Difficile appassionarsi, anche perché
nessuno aveva capito che in ballo c'era
qualcosa che ci tocca tutti da vicino: il
modo di accedere al web, tempi e costi
di connessione. Con le sue dichiarazioni
ora Wheeler cerca di fugare i timori, ma
l'errore è stato quello di accreditare
l'immagine di una corsia veloce per chi
ha bisogno di più capacità e può pagarla.
In linea di principio la cosa è del tutto
ragionevole. Grandi "carrier" telefonici
come Verizon, ad esempio, notano che
oggi Netflix
da sola occupa il 30 per cento della loro
capacità di trasmissione: perché non
dovrebbe pagare? Ma se accrediti
l'ipotesi di una corsia veloce, la gente
darà per scontata anche l'esistenza di una
corsia lenta, quella gratuita. Convincere
che non sarà così, garantirlo con norme
adeguate, non è cosa facile. Anche
perché i poteri regolamentari della FCC
sono limitati. Qui viene il secondo
dilemma di Wheeler che deve decidere
se chiedere che le società che gestiscono
le reti a banda larga vengano considerate
"public utility", cioè servizi pubblici
come le compagnie elettriche o
dell'acqua. Solo così la FCC avrebbe la
possibilità di regolamentare il settore in
modo più penetrante. Ma anche qui le
resistenze sono tortissime: non si
vogliono dare troppi poteri al governo.
Wheeler lo sa e vorrebbe evitare
forzature. Ma, con le mani parzialmente
legate, cammina su un sentiero molto
stretto. Una battaglia da seguire
attentamente: riguarda gli Usa, ma il suo
esito avrà ripercussioni anche altrove.
Massimo Gaggi ©RIPRODUZIONE
RISERVATA
Pag.
32
Estratto da pag.
Martedì
13/05/2014
28
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Mario Calabresi
234.856
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
———
Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress
Ebook, non decolla in Italia il presunto
nemico della carta Fermo al 3 per cento, il
digitale resta una Cenerentola anche se è
l'unico campo di ricerca e innovazione
BRUNO RUFFILLI TORINO Parole di
carta, parole d'aria, parole di bit. Al
Salone del Libro si è discusso molto di
editoria digitale e si sono viste diverse
idee interessanti, tra startup e piccoli
editori. Ma poi, a chiedere tra i tanti
visitatori se per caso qualcuno un ebook
lo ha mai letto, la risposta è quasi
sempre la stessa. No, sia pure con mille
sfumature: chi non lo ha fatto perché non
riesce a tradire la carta, chi trova
complicati i lettori digitali, chi non si
fida di Internet per gli acquisti. Nel
mercato del libro italiano, l'ebook copre
a stento il 3 per cento, ma è vittima di un
circolo vizioso: vale poco, quindi le case
editrici investono poco (e qui bastava
dare uno sguardo al tristissimo banchetto
dei lettori Kobo, da Mondadori). Lo
spazio dedicato al digitale era risicato
anche da Giunti, che pure ha annunciato
un accordo con Amazon per la
distribuzione di lettori Kindle nelle
librerie accanto ai libri tradizio-
incompatibili, lucchetti digitali, e
oscure strategie commerciali
grande pubblico fa la fila per cuochi
e cantautori, sono i piccoli editori e le
startup che sperimentano, inventano,
immaginano un futuro nuovo. C'è per
loro uno spazio apposta, Book To
The Future, dove si ragiona di
biblioteche digitali e ebook in
streaming, o di come pubblicare da
soli un romanzo. Qui la rivoluzione
del digitale non è solo una promessa,
ma una realtà: con il software
PubCoder per creare titoli interattivi,
ad esempio, che permette di
trasformare un libro in un'app, come
fosse uno di quei vecchi volumi popup con una sorpresa ad ogni pagina.
Con Spam, il magazine in realtà
aumentata dove tutti possono
collaborare inviando i propri
contributi. E con molte idee nel
campo della didattica e dell'editoria
per l'infanzia, dove non si parla tanto
di ebook, quanto di libri
multimediali, espandibili e interattivi,
nali. E in generale, svanito l'entusiasmo che sfruttano tutte le caratteristiche
dei tablet.
dei primi tempi, il mantra dell'ebook
Due ragazze al
Salone dellibro
leggono un
tablet elettronico
che salverà l'editoria si è sentito un po'
meno degli altri anni. C'è molto da fare
per ampliare il pubblico deH'ebook, e
non sono solo librai ed editori a doversi
muovere: il ministro Franceschini lo ha
riconosciuto, quando ha detto che si
impegnerà per portare l'Iva dal dal 21 al
10 per cento e ha auspicato un
aggiornamento della riforma Levi oltre
a un l'aiuto ai piccoli editori. Ma perché
il 10 per cento se sui libri di carta l'Iva è
al 4
Salvo rare eccezioni, a oggi la
letteratura digitale non ha ancora
saputo esprimere le sue potenzialità,
e quasi sempre un ebook è solo un
libro senza la carta. Tra le app per
bambini, invece, si trovano già
piccoli capolavori di multimedialità, Un esempio di app-libro
che uniscono alle parole immagini,
realizzata con PubCoder
video, musica. Il libro del futuro
convivrà a lungo con gli ebook
testuali, i volumi di carta in edizione
limitata, i blockbuster da pochi euro,
i manuali e i romanzi rosa. Sta a
La situazione è grottesca, tra formati
editori e distributori saper cogliere le
incompatibili, lucchetti digitali, strategie
mille occasioni di un mercato che
commerciali indecifrabili. E acrobazie
appare sempre più frammentato,
fiscali: Apple e Amazon, ad esempio,
sono registrate in Lussemburgo, quindi
come quello della musica. C'è spazio
pagano sugli ebook il 3 per cento di Iva,
per ogni nicchia, per ogni idea: come
contro il 22 per cento che grava sui titoli
quella di un'intraprendente azienda
elettronici venduti da società italiane.
polacca, che ha presentato in un
Della questione si sta occupando la
angolino nascosto del Salone un
Commissione Europea, e con ogni
curioso ibrido tra smartphone e
probabilità col 2015 saranno in vigore
nuove regole, ma intanto la sperequazione lettore ebook. Si chiama Onyx Midia
è evidente. I segnali più interessanti forse InkPhone e arriverà tra qualche mese
nei negozi italiani.
non vengono dai grandi nomi: mentre il
CONFUSIONE Situazione grottesca:
formati
NUOVE TECNOLOGIE
Pag.
33