Rassegna Selpress
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Rassegna Stampa Martedì 13 Maggio 2014 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. EDITORIA Sole 24 Ore (Il) 13/05/2014 27 Gruppo24Ore, Mol positivo per 2,2 milioni (+137,1%). In rialzo del 6,4% i ricavi diffusionali del trimestre (R.Fi.) 1 Italia Oggi 13/05/2014 21 Sole 24 Ore, perdita netta dimezzata 2 MF mercati finanziari 13/05/2014 16 In pillole - Rcs 3 MF mercati finanziari 13/05/2014 11 Class approva l'aumento di capitale 4 Italia Oggi 13/05/2014 21 Class, ok dell'assemblea all'aumento di capitale per un massimo di 40 mln 5 Sole 24 Ore (Il) 13/05/2014 29 Parterre - La caduta dei ricavi di Seat Pagine Gialle (R.Fi.) 6 MF mercati finanziari 13/05/2014 16 In pillole - Seat Pagine Gialle 7 Italia Oggi 13/05/2014 20 Corsera, speciale L'Italia che ce la fa 8 Libero 13/05/2014 22 Mercatino - Un numero speciale per il «Corriere» 9 Pubblicità Italia Today 13/05/2014 18 Dopo l'estate il cambio di formato del quotidiano 10 Pubblicità Italia Today 13/05/2014 24 La Gazzetta dello sport lancia #facciamoliazzurri 11 Pubblicità Italia Today 13/05/2014 30 Nasce L'Espresso+, nuovo servizio digitale a pagamento 12 Italia Oggi 13/05/2014 20 Arriva De Melgazzi (Livi Marco) 13 Sole 24 Ore (Il) 13/05/2014 27 Mediaset e la mossa obbligata su Digital+ (Filippetti 14 Simone) Corriere della Sera 13/05/2014 27 L'operazione - Piano di Murdoch per una pay tv europea (De Rosa) 15 MF mercati finanziari 13/05/2014 1 Murdoch, un polo pay da 26 mld (Montanari Andrea) 16 Italia Oggi 13/05/2014 17 Cubovision cambia nome in Timvision e rafforza i contenuti 17 QN 13/05/2014 4 Digitale DAB+, cosa cambia. 18 QN 13/05/2014 4 Una questione di frequenza 19 Italia Oggi 13/05/2014 22 Chessidice in viale dell'editoria 20 Daily Media 13/05/2014 24 Mensili Golf Today: Massimo De Luca è il nuovo direttore 21 MF mercati finanziari 13/05/2014 18 Contrarian - Se Marina va in campo c'è la soluzione Luigi 22 Sole 24 Ore (Il) 13/05/2014 44 Diffamazione. La responsabilità vale anche peri passaggi «suggestivi». Il direttore di un giornale deve controllare due volte (Maciocchi Patrizia) 23 Testata Data Pag. Titolo p. 1. EDITORIA Giornale (il) 13/05/2014 32 Ferrino. «Il futuro del giornalismo? Meno politica, più online» (Fazzo Luca) 24 Sole 24 Ore (Il) 13/05/2014 12 Nicola Mendelsohn (Vicepresidente Emea Facebook): «Facebook pronta ad accordi sulla pubblicità» (Biondi Andrea) 25 Daily Media 13/05/2014 2 Aziende Visibilia: bene la raccolta dei periodici, la concessionaria punta ai 20 milioni di euro nel 2014 26 Daily Media 13/05/2014 7 Mercato FCP-Assoradio: primi 3 mesi, la spesa pubblicitaria sulle radio a +4,2% 27 Pubblicità Italia Today 13/05/2014 22 JCDecaux: fatturato rettificato del primo trimestre 2014 in aumento dell'1,5% 28 21 SkyTg24, autotassazione pro precari (Capisani 29 2. PUBBLICITA' 3. ORGANISMI DI SETTORE Italia Oggi 13/05/2014 Marco) Italia Oggi 13/05/2014 1 Sopaf, Casse a rapporto (Marino Ignazio) 30 Notizia Giornale (La) 13/05/2014 3 L'altra inchiesta milanese. Bufera sulle Casse private (Grosso Maurizio) 31 1 Usa - Web, Google e Facebook: «No alla doppia velocità» (Gaggi Massimo) 32 4. NUOVE TECNOLOGIE Corriere della Sera 13/05/2014 Stampa (La) 13/05/2014 28 Ebook, non decolla in Italia il presunto nemico della carta 33 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 27 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 233.997 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Alitalia-Etihad, banche pronte Sp* a rinunciare a parte dei crediti |£™£v EDITORIA AlitaliaEtihad, banche pronte Sp* a rinunciare a parte dei crediti |£™£v Servizio •• pagina 28 Alitalia-Etihad, ban Media. Vendite (carta + digitale) oltre quota 362mila copie (+25%); II Sole 24 Ore si conferma primo quotidiano digitale e terzo in assoluto in Italia Via alla trattativa BSkyB-Fox Gruppo 240re, Mol positivo per 2,2 milioni (+137,1%) In rialzo del 6,4% i ricavi diffusionali del trimestre In crescita del 4,4% i ricavi del gruppo - La pubblicità sale dello 0,9%, contro il -10,3% del mercato II Gruppo 24Ore ha chiuso il primo trimestre del 2014 con ricavi consolidati in crescita del 4,4% (+4,1 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2013). In particolare, i ricavi diffusionali aumentano del 64%, i ricavi pubblicitari di System aumentano dello 0,9%, i ricavi editoria elettronica dell'Area Tax&Legal dell'ii,8%, i ricavi dell'Area formazione del 32,5% pari a 1,9 milioni di euro e i ricavi dell'Area Cultura di 3,3 milioni di euro. Il Margine Operativo Lordo (ebitda) è positivo per il secondo trimestre consecutivo, pari a 2,2 milioni di euro, in deciso miglioramento di 8,2 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2013 pari a +137,1% (nel primo trimestre 2013 era negativo di 6,0 milioni di euro), grazie alla crescita dei ricavi, al contenimento dei costi e alle azioni di ottimizzazione dell'assetto produttivo e organizzativo. I costi si riducono per 3,7 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2013, pari al 3,6%, nonostante l'incremento di ricavi. Confermate le dinamiche emerse nell'ultimo trimestre 2013, grazie alla scelta strategica da parte del management di puntare sul digitale, associato ad azioni di razionalizzazione dei costi e dei processi. Il Sole 24 Ore si conferma primo quotidiano digitale nazionale con 170 mila copie digitali a marzo 2014 (+182% verso marzo 2013). In netta controtendenza rispetto al mercato, la diffusione complessiva carta + digitale è pari a oltre 362mila copie (+25% verso marzo 2013) e conferma II Sole 24 Ore al terzo posto tra i quotidiani nazionali. Confermate le positive dinamiche già rilevate nell'ultimo trimestre 2013, il margine operativo lordo dell'Area Editrice diventa positivo per 2,1 milioni di euro nel primo trimestre 2014, in miglioramento di 4,9 milioni di euro (+173,0% rispetto al primo trimestre 2013 pari a -2,8 milioni di euro). EDITORIA La raccolta pubblicitaria System, in un contesto di mercato pubblicitario ancora in contrazione è in crescita dello 0,9% nel trimestre (mercato di riferimento IAGOECONOMICA I vertici del Gruppo 240re. L'ad Donatella Treu e il presidente Benito Benedini I CONTI L'EBITDAsi conferma positivo per il secondo trimestre consecutivo I costi si riducono per 3,7 milioni di euro I RISULTATI Dimezzata la perdita a 5,8 milioni di euro www.i Iso Ie24ore.co m è il primo sito italiano a pagamento -10,3%), grazie al positivo andamento della raccolta online in crescita del 7,2% (verso un mercato -6,3%) e di Radio 24 in aumento dell'8,7%, migliore del mercato radio nel complesso (+7,5%). Si conferma quindi la capacità di promuovere sul mercato la qualità e l'unicità dell'offerta editoriale del Gruppo (fonte: Nielsen - gennaio - febbraio 2014). www.ilsole24ore.com, primo sito italiano a pagamento, registra una media di 705 mila browser unici in crescita del +4,1% e una crescita delle pagine viste pari all'i,2% rispetto alla media del primo trimestre 2013. La versione mobile del sito ha rilevato nel primo trimestre 2014 un aumento del 16,2% dei browser unici nelgiorno medio e del5,7% di pagine viste (Fonte dati: Nielsen Site Census/ OmnitureSitecatalyst). Risultano in crescita anche i ricavi dell'AreaCultura (+3,3milioni di euro) rispetto al primo trimestre 2013, grazie al successo di mostre, che confermano la leadership di 24 ORE Cultura nel panorama nazionale. Mi- gliorano i ricavi e la redditività dell'Area Formazione ed Eventi, grazie all'ampliamento dell'offerta di master della Business School e all'incremento degli eventi organizzati da Newton. Il Risultato Operativo (ebit), in miglioramento di 8,5 milioni rispetto al primo trimestre 2013 (+74,1%) è negativo per 3,0 milioni di euro (-114 milioni di euro nel 2013). Il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante rileva una euro al 31 dicembre 2013), avendo scontato il pagamento di oneri non ricorrenti per 8,0 milioni di euro. La posizione finanziaria netta, al netto degli oneri non ricorrenti, è sostanzialmente stabile. Nel secondo trimestre 2014 è previsto l'incasso di circa 97 milioni di euro relativo alla cessione dell'Area Software. R.Fi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA perdita di 5,8 milioni di euro rispetto alla perdita di 10,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2013. La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 57,8 milioni di euro (-48,6 milioni di Pag. 1 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 21 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress TRIMESTRALE Sole 24 Ore, perdita netta dimezzata II gruppo Sole 24 Ore ha chiuso il primo trimestre 2014 con una perdita netta di 5,8 milioni di euro, quasi dimezzata rispetto alla perdita di 10,4 milioni dello stesso periodo 2013. Il margine operativo lordo è stato positivo per 2,2 milioni, rispetto al dato negativo di -6 milioni del primo trimestre 2013 (+137,1%). I ricavi consolidati sono cresciuti del 4,4% a 98,1 milioni. In particolare, i ricavi diffusionali sono aumentati del 6,4%, quelli di System dello 0,9%, quelli di editoria elettronica dell'area tax&legal dell'11,8%, quelli dell'area formazione del 32,5% e quelli dell'area cultura di 3,3 milioni di euro. La posizione finanziaria netta a fine marzo 2014 è negativa per 57,8 milioni (da -48,6 mln a fine 2013), a causa del pagamento di oneri non ricorrenti per 8 milioni. Per l'esercizio in corso, il gruppo Sole 24 Ore presieduto da Benito Benedini prevede «un'ulteriore diminuzione dei ricavi da editoria tradizionale, compensata da una crescita dei ricavi digitali». I ricavi pubblici tari «sono previsti stabili». EDITORIA Pag. 2 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 16 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress RCS • Ill9maggio i/Corriere della Seradistribuirà gratis un numero speciale del quotidiano intitolato «L'Italia che ce la fa». EDITORIA Pag. 3 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 11 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress L'ASSEMBLEA DA L'OK ALL'OPERAZIONE DA MASSIMI 40 MILIONI Class approva l'aumento di capitale L P assemblea degli azionisti di Class Editori, che si è riunita ieri a Milano in sede straordinaria, ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento, in via scindibile, per un importo massimo di 40 milioni di euro, inclusivi del sovrapprezzo. L'operazione verrà portata a compimento mediante l'emissione di un numero di azioni di categoria A, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli azionisti di categoria A e di categoria B. Al consiglio di amministrazione sono stati attribuiti tutti i più ampi poteri per dare esecuzione alle deliberazioni dell'assemblea, con inclusione, a titolo meramente indicativo, del potere: i) di determinare il prezzo di emissione in conformità ai criteri indicati e con facoltà di stabilire il periodo - da uno a sei mesi antece antecedente a tale termine finale; iv) di predisporre e presentare alle competenti autorità ogni documento richiesto ai fini dell'esecuzione della deliberazione di aumento di capitale. L'assemblea, inoltre, ha deliberato di modificare allo scopo l'articolo 5 dello statuto sociale, e ha attribuito al consiglio di amministrazione e per esso al vicepresidente e amministratore delegato e ai consiglieri delegati, in via disgiunta tra loro, tutti i più ampi poteri per dare esecuzione alla deliberazione, e per apportare quelle variazioni, rettifiche o aggiunte che fossero richieste dalle autorità. Nel corso dell'assemblea sono stati forniti dettagli relativi, tra l'altro, all'operazione sul capitale e al piano industriale 2014-2018 approvato dal consiglio di amministrazione lo scorso 9 gennaio, in ossequio a quanto richiesto dalla Consob. denti la data di determinazione del prezzo di emissione - da considerare per calcolare il prezzo teorico ex diritto (il cosiddetto theoretical ex right price Terp), la misura dello sconto (non inferiore al 12%) rispetto al Terp così calcolato, tenuto conto, tra l'altro, delle condizioni dei mercati finanziari prevalenti al momento del lancio effettivo dell'operazione, dei corsi di borsa del titolo di categoria A Class, nonché della prassi di mercato per operazioni simili; ii) per l'effetto, di determinare il numero massimo di azioni di nuova emissione; iii) di determinare la tempistica per l'esecuzione della deliberazione di aumento di capitale, e così, in particolare, stabilendo, nel rispetto del termine finale del 30 agosto 2014, la data ultima di sottoscrivibilità dell'aumento che potrà pertanto essere anche EDITORIA Pag. 4 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 21 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 L'OPERAZIONE A PAGAMENTO IN OPZIONE Al SOCI Class, ok dell'assemblea all'aumento di capitale per un massimo di 40 mln (II) per l'effetto, di determinare il numero massimo di azioni di nuova emissione; (III) di determinare la tempistica per l'esecuzione della deliberazione di aumento di capitale, e così, in particolare, stabilendo, nel rispetto del termine finale del 30 agosto 2014, la data ultima di sottoscrivibilità dell'aumento che potrà pertanto essere anche antecedente a tale termine finale; (IV) di predisporre e presentare alle competenti autorità ogni documento richiesto ai fini dell'esecuzione della deliberazione di aumento di capitale. L'assemblea, inoltre, ha deliberato di modificare all'uopo l'articolo 5 dello Statuto Sociale, e ha attribuito al consiglio di amministrazione e per esso al vicepresidente e amministratore delegato e ai Consiglieri delegati, in via disgiunta tra loro, tutti i più ampi poteri per dare esecuzione alla deliberazione, e per apportare quelle variazioni, rettifiche o aggiunte che fossero richieste dalle Autorità. Nel corso dell'assemblea sono stati forniti dettagli relativi, tra l'altro, all'operazione sul capitale e al Piano Industriale 2014-2018 approvato dal cda lo scorso 9 gennaio, in ossequio a quanto richiesto dalla Consob. ———©Riproduzione riservata——1| Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress L'assemblea degli azionisti di Class Editori, riunita ieri in sede straordinaria, ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento, in via scindibile, per un importo massimo di euro 40.000.000 (quaranta milioni), inclusivi del sovrapprezzo. Lo farà mediante emissione di un numero di azioni di categoria A, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli azionisti di categoria A e di categoria B. Al consiglio di amministrazione sono stati attribuiti tutti i più ampi poteri per dare esecuzione alle deliberazioni dell'assemblea, con inclusione, a titolo meramente indicativo, del potere: (I) di determinare il prezzo di emissione in conformità ai criteri sopraindicati e con facoltà di stabilire il periodo - da 1 a 6 mesi antecedenti la data di determinazione del prezzo di emissione - da considerare per calcolare prezzo teorico ex diritto (e.d. theoretical ex right price - TERP), la misura dello sconto (non inferiore al 12%) rispetto al TERP così calcolato, tenuto conto, tra l'altro, delle condizioni dei mercati finanziari prevalenti al momento del lancio effettivo dell'operazione, dei corsi di borsa del titolo di categoria A CLASS, nonché della prassi di mercato per operazioni simili; EDITORIA Pag. 5 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 29 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 233.997 La caduta dei ricavi di Seat Pagine Gialle Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress L y offerta su Seat Pagine Gialle, presentata da D Holding attraverso Dmail, trova l'editore degli elenchi telefonici sempre più in affanno. Ieri, Seat Pagine Gialle ha annunciato i conti del primo trimestre dell'anno, confermando il contìnuo calo nelle vendite: il gruppo, che nel 2009 aveva ricavi per 1,2 miliardi e nel 2010 per 503 milioni, ha registrato anche nei primi mesi del 2014 un calo del giro d'affari del 25,6%, a 93,2 milioni. Un risultato che si è tradotto un margine operativo lordo di 14,3 milioni dai 38,7 del primo trimestre dello scorso anno, in un ebitda di 7,0 mi/ioni (-74,7%) e in una perdita di 43,8 mi/ioni di euro. L'indebitamento finanziario netto è stato pari a 1.502,2 milioni, in peggioramento di 42,2 mi/ioni rispetto al 31 dicembre 2013. Qualche segnale iniziale di rallentamento della crisi sembra tuttavia emergere dai contagli ordini da clientela a fine aprile - ha sottolineato una nota del gruppo - sono «leggermente inferiori a quelli dello stesso periodo 2013 ma superiori alle previsioni del piano». (R.FL) EDITORIA Pag. 6 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 16 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress SEATPAGINEGIALLE • Perdita di 43,8 milioni di euro per la società, a fronte del rosso di 29,5 mln dell'analogo periodo del 2013.1 ricavi sono in calo del 25,6% a 93,2 milioni e l'ebitda è diminuito del 74,7% a 7 milioni. EDITORIA Pag. 7 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 20 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Da lunedì gratis in 20 mln di case Corsera, speciale L'Italia che ce la fa 11 Corriere della Sera vuole arrivare nelle case di 20 milioni di famiglie italiane, più di quattro volte la sua diffusione media (tra carta e digitale a quota 455 mila copie), puntando ad arrivare nelle mani di circa 46 milioni di persone. Da lunedì prossimo saranno distribuite quindi 20 milioni di copie del numero speciale L'Italia che ce la fa, iniziativa gratuita e in aggiunta rispetto all'edizione classica del quotidiano, pensata all'interno del progetto #Italiavoltapagina che racconta esempi e storie positivi di italiani che emergono nonostante la crisi. «Non è un progetto "artificialmente patriottico o puramente consolatorio"», ha spiegato nel suo editoriale il direttore Ferruccio de Bortoli. «È "il racconto di uno straordinario paese che nonostante tutto (e l'elenco dei fardelli è stermi nato) studia, lavora, produce e innova. Forse la materia prima che più ci manca è la fiducia». Cinque i grandi terni su cui vengono suddivisi inchieste e racconti: scuola, lavoro, famiglia, salute e ambiente. Con una foliazione di 28 pagine, dieci sono assicurate dalla raccolta pubblicitaria perché questa è «un'operazione che si ripaga da sé», sottolinea Raimondo Zanaboni alla guida della divisione Pubblicità di Rcs. Come? Grazie ai sei partner (Enel, Eni, Intesa Sanpaolo, Nutella, Tim e Vodafone) e agli inserzionisti come Trony, Unicredit, Italo, Samsung, Ferrovie dello Stato e Mtv. L'iniziativa (la campagna, nella foto) non sarà solo cartacea ma pubblicata anche in edizione digitale mentre è già online dallo scorso 20 aprile il sito Italiavoltapagina. corriere.it. EDITORIA Pag. 8 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 22 Direttore Responsabile Diffusione Testata Maurizio Belpietro 91.432 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Un numero speciale per il «Corriere» EDITORIA n Corriere porterà il 19 maggio un numero speciale del quotidiano, "L'Italia che ce la fa", a 20 milioni di famiglie italiane, per dare massima diffusione al progetto #Italiavoltapagina, già vivo dal 20 aprile sul sito. EDITORIA Pag. 9 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 18 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giovanni Danielli 15.000 DOPO L'ESTATE IL CAMBIO DI FORMATO DEL QUOTIDIANO Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress A margine dell'incontro Nicola Speroni ha fatto il punto sulle prossime novità che nguarde ranno il Corriere "Dopo l'estate ha dichiarato il manager ci sarà il cambio di formato del quotidiano che (sul modello di Gazzetta, ndr) arriverà m edicola più compatto Non sarà solo un rinnovamento grafico, ma an che di pensiero L'idea e quella di realizzare un giornale più snello e al passo con i tempi, guardando ai lettori di oggi, ma soprattutto a quelli dei prossimi anni" Altra questione m sospe so e quella dei contenuti a pa gamento sul sito "Un tema de licato da affrontare con i guanti ha detto E' ancora prema turo parlarne, stiamo studian do i dettagli Se ne parlerà fra la fine del 2014 e l'mzio del 2015" Abbottonassimo, m vi Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— sta dell'imminente trimestrale, Raimondo Zanaboni che non ha rilasciato numeri sull'arida mento della raccolta "Su aprile ha affermato - il mercato ha sicuramente sofferto le tante festività Per i prossimi mesi per noi e importante vedere come andranno i Mondiali di calcio, un evento che rappresenta uno scollmamento importante" E proprio alla manifestazione brasiliana Rcs dedicherà un'al tra iniziativa speciale il prassi mo giugno "Sara un'operazio ne realizzata m concomitanta con l'apertura dell'evento e che vedrà impegnata m prima linea Gazzetta Un'operazione origi nale che però non avrà la por tata, almeno a livello di numeri, di quella realizzata dal Corriere", ha concluso il reponsabile della concessionaria (A Cr) EDITORIA Pag. 10 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 24 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giovanni Danielli 15.000 La Gazzetta dello Sport inizia a riscaldare i muscoli, in vista del primo appuntamento dell'Italia ai Mondali, impegnata il 14 giugno contro l'Inghilterra a Manaus, nel primo turno di girone. Gioco, passione, italianità, questi i valori cardini della nazionale di calcio, capaci sempre di accendere le emozioni di milioni di italiani. E la 'rosea' coinvolge i lettori in un giocoso progetto collettivo per avvicinarsi al fatidico La Gazze t ta del lo Sport Tutto il rosa t-ffì della vita ^S«' fischio d'inizio più azzurri che mai: 'Conquistiamo il Brasile #facciamoliazzurri'. È on air da oggi il sito, curato da Gazzetta, www. iotifoazzurro.it, al quale tutti possono collegarsi per costruire un grande stadio virtuale azzurro e trasmettere alla propria nazionale tutto il sostegno e la passione. Per partecipare, basta 'azzurrizzare' il proprio aspetto ricorrendo a qualunque fantasiosa soluzione, im Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress MAIN PARTNER: BIRRA MORETTI E NIVEAMEN LA GAZZETTA DELLO SPORT LANCIA tfFACCIAMOLIAZZUPRI mortalarsi in un selfie e inviarlo al sito, per occupare il proprio posto dentro lo stadio virtuale. Con l'hashtag #facciamoliazzurri si possono coinvolgere tutti gli amici: 'obiettivo è quello di azzurrizzare tutto lo stadio. Inoltre su www. iotifoazzurro.it, azzurrizzando si ha la possibilità di partecipare al concorso con in palio ogni giorno tanti premi e una fantastica estrazione finale. Al progettoConquistiamo il Brasile #facciamoliazzurri' partecipano come main partner Birra Moretti e NiveaMen Tifano azzurro con La Gazzetta dello Sport anche Asus, Radio Italia, Sky e Trony. EDITORIA Pag. 11 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 30 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giovanni Danielli 15.000 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress ONLINE DAL 15 MAGGIO NASCE LJESPRESSO+, NUOVO SERVIZIO DIGITALE A PAGAMENTO E+ e il simbolo che l'Espresso ha scelto per segnalare agli abbonati, vecchi e nuovi, i nuovi contenuti a pagamento a loro riservati dossier, analisi e inchieste, ma anche intrattenimento Infatti, oltre agli articoli esclusivi, i lettori abbonati potranno accedere a una selezione di film, scelti e presentati dai giornalisti dell'espresso, oltre agli ebook scritti dalle firme del magazine su tutte le piattaforme Tutti gli abbonati alla versione sfoglio di espresso per iPad, possono accedere ai contenuti del nuovo L'Espresso+ da pc e tablet IjCspresscP D E BOOKO MAGAZINE if OPINAMI EAM1COL Quii FHliri*tuA4 L uomo din XlrtMrtLtltaUI44IIIIJ 4 dil fll E' morto Jacques Le Goff storico del Medioevo UIIWM eptgpnndeh^ande Earala anf Annries rte pene « Fetvre pa&santo per 6nj«ftì (1 rtìodtfrnsa fu Slìtht un firinde 4 DEDICATO ALLA RETE DI CONSULENTI FINANZIARI II prodotto sarà lanciato il 15 maggio con una promo gratuita per due settimane, per dare a tutti gli utenti la possibilità di scoprire l'intera offerta Successivamente saranno disponibili due pacchetti di abbonamenti a scelta per gli utenti abbonamento mensile a 5,99 euro, e abbonamento annuale a 49,99 euro Sara possibile sottoscriversi tramite credito telefonico, carta di credito o bonifico bancario E possibile inoltre abbonarsi a E+ dalle singole edicole digitali su cui e disponibile il prodotto EDITORIA Pag. 12 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 20 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Cambio al vertice della jv che pubblica tra gli altri Focus Arriva De Melgazzi E il nuovo a.d. di G+JIMondadori DI MARCO LIVI Roberto De Melgazzi è il nuovo amministratore delegato e direttore generale Grüner+Jahr/Mondadori. È stato nominato ieri dal consiglio di amministrazione della joint venture, in seguito alla decisione di Fabienne Schwalbe di dimettersi dalla carica, ricoperta dal maggio 2011. Sotto la guida di Schwalbe G+J/M ha intrapreso un percorso di trasformazione aziendale per affrontare le sfide del nuovo scenario competitivo. Nel periodo, ricorda una nota della società, è stato compiuto un lavoro di rilancio e rafforzamento di tutti i prodotti editoriali, a partire dal mensile Focus e dal suo sistema di line extensions non solo cartaceo, ma anche digitali e televisive; in particolare, nel digitale, si è accelerata la crescita con Nostrofiglio.it, il sito dedicato ai genitori. I soci della joint venture, Gruner+Jahr e Arnoldo Mondadori Editore hanno ringraziato Schwalbe «per il contributo altamente professionale apportato in questi tre anni e per la passione e lo spirito innovativo dimostrati, consentendo a Gruner +Jahr/ Mondadori S.p.A. di operare in uno scenario profondamente mutato da un punto di vista strutturale e di mercato, come quello dei magazine!. De Melgazzi, nato a Milano nel 1964, dopo gli studi in Scienze dell'informazione all'Università di Milano, inizia la propria attività professionale in aziende industriali, tra cui Saint Gobain, Del Monte Foods e LG Electronics. Entrato in Gruner+Jahr/ Mondadori nel 1997 come direttore dei sistemi informativi, diventa nel 2007 chief operating officer, assumendo la dirczione dei reparti finance, ict e servizi generali, ai quali si aggiungono nel 2013 i reparti produzione e affari legali/ societari. De Melgazzi ha gestito inoltre l'unità commerciale interna per la vendita di spazi pubblicitari per circa 2 anni nel 2009/2010. EDITORIA Pag. 13 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 27 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 233.997 Media RIASSETTI Murdoch conferma le indiscrezioni: pronto a creare il maxi-polo della pay tv Leonardo Maisano *• pagina 28 Scenari. Dopo l'affondo di Telefonica sulla pay-tv spagnola e la nascita di Super-Sky, la famiglia Berlusconi o affianca il socio iberico o va al rilancio Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Mediaset e la mossa obbligata su Digital+ Simone Filippetti Mediaset stretta tra due fuochi. Di fronte al doppio colpo, prima la spagnola Telefonica con l'affondo su Digital* e ora la nascita di una Super-Sky, si apre ufficialmente il risiko delle pay tv in Europa. E il colosso tv della famiglia Berlusconi si vede costretta al contrattacco: finora rimasto alla finestra, con tre dossier aperti sul tavolo, ora a Cologno Monzese dovranno decidere cosa fare in Spagna, snodo cruciale del ri siko. Affiancare la socia Telefonica nell'acquisto di Digital*, o addirittura far saltare il banco con una controfferta. La tv a pagamento è la nuova piattaforma tecnologicocommerciale su cui si gioca la partita per il mercato televisivo, anche perché in un'industria dei media dove la pubblicità è crollata - e non ci sono segni di ripresa - la tv gratuita e generalista è sempre meno un'attività core, mentre gli abbonati (modello Sky, per inten derci) sono una fonte di ricavi stabile e sempre meno marginale per i ricavi di un broadcaster. La pay-tv è la vetrina, ma la mercé preziosa da vendere è una sola: il calcio. Che però è sempre più caro: la pressione sui prezzi dei diritti è altissima (Mediaset ha strappato la Champions League a Sky con un rialzo del 40% sul prezzo): di qui la necessità di trovare un partner per avere le risorse adeguate. Il re dei media Rupert Murdoch il partner se lo tro va in casa e mette insieme le sue divisioni per creare un colosso. Una mossa che mette i bastoni tra le ruote di Mediaset. A Cologno Monzese, Fedele Confalonieri ha minimizzato: la mossa non cambia le cose, sempre Murdoch è. Cambia solo l'involucro esterno. Come dargli torto. Ma è anche vero che una pay unitaria potrebbe avere un maggiore appeal su un partner estero. Magari su quella stessa Al Jazeera che oggi, a dar retta ai rumors, potrebbe essere un problema per il gruppo Berlusconi. Sarà per quello che la Borsa ieri ha reagito stizzita (-1,27% Mediaset). Ma il riassetto in casa Murdoch in ogni caso non sarà una cosa immediata. Mentre è immediata una svolta in Spagna, il vero campo di gioco per Mediaset: su D+, messa in vendita dalla dissestata Prisa, Telefonica ha sorpassato a destra Mediaset, con un'offerta da 750 milioni. Ora scatta la prelazione per gli italiani, al momento detentori di un 22%. Che hanno tre opzioni: uscire dalla partita, ma sembra la meno sensata perché così Premium sarebbe monopaese e poco appetibile. Andare al raddoppio, salendo al 50% di D+ in coabitazione con Telefonica. Questa ipotesi costerebbe circa 350 milioni. Poca roba per Mediaset, fresca di incasso di 280 milioni con la vendita di un pezzo di Ei Towers. Oppure lasciarsi tentare dal blitz e fare una controfferta più alta. Almeno 800 milioni. O più. Tanto ma non impossibile, vista la liquidità in cassa e il basso indebitamento (sotto il miliardo, 900 milioni). Il tempo stringe. sta parlando con Mediaset per un possibile ingresso nella paytv Premium. Una Super-Sky EDITORIA Pag. 14 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 27 Direttore Responsabile Diffusione Testata Ferruccio de Bortoli 411.400 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress L'operazione Dall'aggregazione del valore di 10 miliardi di euro nascerebbe un colosso da 20 milioni di abbonati Piano di Murdoch per una pay tv europea BSkyB, via alla trattativa per l'acquisto di Sky Germania e Sky Italia La galassia News Corp Ricavi Ebitda Numero di impiegati Abbonati (o/31 marzo 2014) 7.235 (sterline) 1.330 (sterline) 24.000 10,6 milioni 1,55 mld (euro)2,8 mld (euro) circa 35 mld (euro) oltre2.000 (non divulgato) irca 4.000 arco 4,75 milioni BSkyB Sky Deutschland Sky Italia PARCO Rupert Murdoch avvia le grandi manovre per creare la prima piattaforma europea della pay tv targata Sky. I due perni sono Sky Italia e Sky Deutschland, controllate la prima al 100% la seconda al 55% dalla Fox di Murdoch, che verrebbero incorporate in BSkyB dando così vita al primo polo europeo della tv a pagamento con oltre 20 milioni di abbonati. Le attività tedesche valgono circa 5,5 miliardi di euro mentre per quelle italiane la cifra si aggira attorno ai 5 miliardi. In una nota BSkyB, di cui Murdoch è il primo azionista con il 39%, ha annunciato l'avvio ufficiale dei colloqui con Fox precisando che si tratta di una fase preliminare e che non sono stati raggiunti accordi né presi impegni e al momento non c'è alcuna garanzia che l'operazione vada in porto. «Al giusto valore —ha però ammesso BSkyB—la combinazione ha le potenzialità per diventare un player internazionale nella pay tv». Mettere ordine in Europa nelle attività televisive è un vecchio pallino del tycoon australiano. Lo stesso James Murdoch, braccio destro del padre in News Corp e a lungo plenipotenziario per le attività europee nei media, ha sempre detto di non ritenere ottimale questa frammentazione. Per questo nel 2010 News Corp provò a prendere il controllo totalitario di BSkyB, ma l'operazione naufragò in seguito allo scandalo delle intercettazioni che travolse il quotidiano britannico «News of the World», di proprietà di Murdoch, accendendo un faro sugli affari del magnate EDITORIA dei media L'operazione, così come stata immaginata adesso, permetterebbe di bypassare il filtro cui spetta valutare qualsiasi operazione che comporti un'incremento della quota di News Corp in BSkyB. La razionalizzazione, tuttavia, non risponde solo a una logica interna alla società di Murdoch. La concorrenza in Europa sta diventando sempre più dura e trovare sinergie è quasi un obbligo. Murdoch si è mosso quindi in anticipo rispetto ai grandi Le mosse di Mediaset Confalonieri scettico sul progetto di Murdoch. Ma anche Mediaset sta studiando una pay tv paneuropea player televisivi, ai quali certamente la nascita di una piattaforma pay europea crea qualche preoccupazione. Sia per la forza negoziale che potrebbe avere nell'acquisto dei diritti, per lo sport o il cinema, sia per le potenzialità che avrebbe un big che nascerebbe dall'unione dei leader della pay tv in GranBretagna, Italia e Germania. Prendiamo per esempio i diritti per la Cham quindi, una volta riunite le attività sotto il cappello di BSkyB, Murdoch, che ha i diritti per trasmettere la Champion in Inghilterra, potrebbe ritrasmettere i match in Italia sottotitolando il commento. Potrebbe farlo con lo sport come con le serie tv o i film. Fedele Confalonieri è scetticc sulla riuscita del progetto. «È molto ambizioso — secondo il presidente di Mediaset — parlare d'Europa quando in una parte del continente si va a cena alle 21.30 e in una alle 18.00, bisogna vedere...». Lo stesso Biscione tuttavia sta analizzando lo scenario e ha accelerato le riflessioni dopo che Telefonica in Spagna ha presentato un'offerta al gruppo Prisa per salire al 78% in Digitai, di cui Mediaset ha il 22%. Pier Silvio Berlusconi ha auspicato una collaborazione con i soci spagnoli, anche se lo stesso gruppo milanese sta cercando di creare una propria piattaforma paneuropea nella pay tv, aperta ad altri soci. Ma Mediaset Espana ha prima di tutto un diritto di prelazione sulla quota di Prisa in Digital+ e da qualche giorno sul mercato si parla di una controfferta allo studio. «È price sensitive — ha detto Confalonieri —non dico nulla». Federico De Rosa © RIPRODUZIONE RISERVATA pions League, che Mediaset ha strappato proprio a Sky a partire dal 2015. Secondo la Corte di Giustizia europea i cittadini comunitari possono comprare l'abbonamento alla pay tv in qualunque Paese e poi guardare la tv dove vogliono. In teoria, Pag. 15 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 I NUMERI DELLA POSSIBILE FUSIONE TRA LE SKY DI ITALIA, REGNO UNITO E GERMANIA. UN GRUPPO DA 11,5 MLD DI RICAVI Vale 26 mld il polo tv europeo di Murdoch'(Montanari a pag '(Montanari a pag Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress E QUESTO IL VALORE DELLA POSSIBILE INTEGRAZIONE TRA LE SKY DI UK, ITALIA E GERMANIA Murdoch, un polo pay da 26 mld Complicato ma non impossibile riunire le tre tv che avrebbero un fatturato aggregato di 11,5 miliardi, 19 milioni di clienti e 30 mila dipendenti per contrastare i big nazionali delle tlc DI ANDREA MONTANARI Rispondere a un'esigenza industriale di consolidamento del business in scala europea. E dare un segnale concreto ai gruppi telefonici che si sono già attrezzati o lo stanno per fare sul fronte dell'integrazione dell'offerta multimediale. Senza trascurare lo spirito di rivalsa nei confronti della politica e dell'opinione pubblica anglosassone che un paio d'anni fa bocciò la sua scalata a BSkyB. Sono queste le leve che hanno spinto Rupert Murdoch a impostare il progetto d'integrazione delle tre televisioni a pagamento europee (Inghilterra, Italia e Germania). Il progetto, anticipato nel fine settimana dal Financial Times e dall'agenzia Bloomberg, ieri è stato confermato dalla quotata BSkyB che dovrebbe rilevare gli altri asset da 21st Century Fox. Un'operazione complessa, articolata, da 9-10 miliardi di sterline e con implicazioni antitrust. Ma che se si concretizzasse darebbe vita a un colosso da 11,4 miliardi di euro di ricavi consolidati, con un bacino di 19 milioni di abbonati e qualcosa come 30 mila dipendenti. Un agglomerato mediatico al quale ieri gli analisti di Credit Suisse hanno assegnato un valore complessivo di 26 miliardi di sterline a fronte di un ebitda aggregato di 2 miliardi di sterline e un debito netto di 6,1 miliardi. Un big al quale nessun altro operatore televisivo nazionale 12 mag'14 12 teb'14 BSKYB quotazioni in pence MEDIASET 4,5 quotazioni m euro 4,3 4,1 12 teb'14 12 mag'14 quasi del 10%. In Inghilterra, infatti, il tycoon australiano deve fare fronte alla guerra mossa da British Telecom che ha comprato i diritti della Premier League e pure in Germania il colosso DT si è mosso taria tra gli altri asset di Mtv) vuole comprare l'emittente Channels per 450 milioni di sterline. Mentre in Italia non va trascurato il fatto che Mediaset Premium, assicurandosi per 700 milioni la Champions League alla stessa maniera. Per di più, 2015-2018, ha dato un forte quella di Murdoch è una vera e segnale a Sky che per questo si è propria rivalsa contro quel alleata con Telecom Italia per governo che un paio d'anni fa vendere pacchetti abbinati: a ore bloccò la scalata alla pay tv l'annuncio che anche i Mondiali anglosassone scatenando la di calcio in Brasile, esclusiva rivolta dell'opinione pubblica della pay guidata dall'ad Andrea amplificata poi dallo scandalo Zappia, finiranno su Tim Vision. intercettazioni che portò alla E secondo alcuni osservatori decapitazione della branch locale questa liaison avrà un impatto della ex News Corp. Nello indiretto anche sulla prossima specifico, l'operazione allo studio asta per il diritti della Serie A. A prevede che differenza degli altri paesi continentali, l'operatore tlc BSkyB rilevi il 57% di Sky italiano non parteciperà forte Deutschland in mano alla 21st dell'asse con Sky. (riproduzione Century Fox (la nuova società che controlla gli asset televisioni riservata) e multimediali dell'impero Murdoch) e lanci poi un'opa. Questo step costerebbe 3 miliardi. Poi la stessa pay tv inglese acquisirà il controllo totalitario di Sky Italia: valore del deal, 5 miliardi. Questo piano d'integrazione risponderebbe poi anche alla sfida che altri big americani stanno lanciando in Europa proprio al gruppo del potrebbe far fronte, soprattutto in tycoon australiano. Liberty caso di gara per l'acquisizione Media ha comprato un operatore dei diritti televisivi, in particolare via cavo olandese (Ziggo) per 7 quelli sportivi (il calcio su tutti). miliardi di euro e assieme a Ed è proprio questa la Discovery Channel (sempre più motivazione princiforte in Italia) sta puntando una pale che spingerebbe Murdoch fiche da 550 milioni di sterline ad avviare la macchina della sull'inglese AllSMedia, mentre triplice integrazione che ha già i Viacom (propriesuoi effetti in borsa visto che BSkyB ieri ha perso il 2,4% e Sky Deutschland è balzata EDITORIA Pag. 16 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 17 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 Cubovision, la tv on demand di Telecom Italia, cambia nome e diventa Timvision proponendo contenuti nuovi ed esclusivi attraverso una veste grafica e una riorganizzazione delle sezioni che ne migliorano la fruizione. Con il rebranding partito ieri su smartphone e tablet e, successivamente su smart tv, pc e decoder dedicato, si rafforza anche la proposta di nuovi eventi sportivi, film e serie tv, che andranno progressivamente a integrare il bouquet di oltre 5.000 titoli. Timvision diventa anche parte iute- <^~jtr ___________ smartphone, attraverso le reti superveloci 3G e 4G di Iim, anche grazie all'accordo siglato con Sky che ha già reso disponibili le Olimpiadi invernali di Sochi e il Campionato mondiale di Formula 1. Il servizio è per tutti disponibile via Adsl e fibra attraverso il grante del nuovo portafoglio 4G di Tim: da decoder e smart tv dove è presente ieri su tutte le offerte Internet 4G Lte è l'applicazione dedicata, da pc e in possibile scegliere tra l'intrattenimento e lo mobilità su smartphone e tablet Apple, sport senza costì aggiuntivi. Tra le prime Android e Windows Phone 8/RT novità di Timvision, a partire da oggi, la attraverso una nuova applicazione sesta stagione della serie tv Mad Men, scaricabile gratuitamente dai principali inedita in Italia, che sarà disponibile store. L'iniziativa di rebranding proseguirà anche con tutte le altre insieme a tutte le puntate dei cinque anni piattaforme digitali di Telecom Italia precedenti. Nelle prossime settimane crescerà dedicate alla musica, all'editoria e ai l'offerta sportiva di Timvision fruibile su giochi. tablet e Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Cubovision cambia nome in Timvision e rafforza i contenuti EDITORIA Pag. 17 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 I4 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giovanni Morandi 286.932 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Digitale DAB+, cosa cambia La Digital Radio, che utilizza lo standard Eureka 147 e viene riconosciuta grazie alla sigla DAB+, promette alcuni cambiamenti rispetto alle trasmissioni FM sotto diversi punti di vista. Prima di tutto il segnale è digitale, e necessita non solo di apparecchi radio compatibili con questo standard, ma anche trasmissioni DAB+. La qualità promessa è quella dei CD, mentre si perde uno dei più grossi svantaggi elle trasmissioni FM, ovvero quello delle interferenze: in presenza di segnale DAB+, la ricezione sarà sempre perfetta. Esiste una controindicazione, poiché esattamente come accade con il digitale terrestre nell'ambito della televisione, se il segnale è troppo basso non si riceve nulla: in buona sostanza o si sente ottimamente o non si sente. Oltre ai modelli destinati all'ambito domestico, anche nelle automobili Maria. L'offerta si arricchisce inoltre con numerose emittenti locali impossibili da elencare nella loro totalità, che cresceranno ulteriormente col passare del tempo. godono di sempre maggiore diffusione apparecchi che possono ricevere sia la radio FM, sia quella digitale. Con la tecnologia digitale non serve memorizzare le frequenze come siamo abituati a fare da sempre, poiché la ricerca avviene per nome. Si introduce inoltre la possibilità di trasmettere anche immagini e testi, sempre che l'apparecchio di ricezione integri o meno un display. In Italia le trasmissioni DAB+ non coprono ancora tutto il territorio nazionale ed è presente principalmente nell'Italia del nord, lungo le principali autostrade e nelle grandi città fino al centro Italia. Al sud il nuovo standard deve ancora prendere piede, anche se esistono progetti per a diffusione del DAB+ in tempi brevi. Chi trasmette sul territorio nazionale in DAB+? La Rai mette a disposizione dell'ascoltatore Radio Rai 1, 2 e 3, Isoradio, due canali din filodiffusione e Gr Parlamento, mentre non mancano anche proposte di privati molto ascoltate come quelle di 101, Radio 24, Deejay, Capital, Rds, Radicale, M Due O, Radio EDITORIA Pag. 18 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 I4 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giovanni Morandi 286.932 Una questione di frequenza Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Sono davvero poche le tecnologie entrate nella nostra quotidianità che possono vantare quasi cento anni di vita, percorrendo quasi un intero secolo in un settore, quello dei media, che è stato soggetto a innumerevoli rivoluzioni e balzi tecnologici immensi. Eppure la radio è presente nelle nostre case (e nelle nostre auto) apparentemente immune alla nascita della televisione, di internet e di altri fenomeni che avrebbero dovuto decretarne la fine. Non solo: la radio è uno degli ultimi baluardi che resiste ai colpi del digitale, poiché la maggior parte delle trasmissioni e degli apparecchi sono ancora analogici, che sfruttano la modulazione di frequenza (FM) per diffondersi nell'etere. Da qualche anno si sente parlare di Digital Radio, pensata per far convergere il settore verso il digitale, esattamente come è successo con la televisione. La radio digitale, insomma, si propone come versione 'evoluta'della normale radio, chiedendo aiuto alle tecnologie digitali. Le trasmissioni utilizzano lo standard Eureka 147, più noto come DAB+ (Digital Audio Broadcasting), una tecnologia con già vent'anni sulle spalle ma finora poco utilizzata. Esattamente come per la televisione, la Digital Radio necessita di apparecchi appositi che siano compatibili con lo standard, in grado di ricevere segnali a loro volta trasmessi in DAB+. Questo non significa che la cara e vecchia radio sparirà, anche perché la copertura della radio digitale non coinvolge tutto il territorio nazionale e non tutti sono pronti ad acquistare un nuovo modello. La cara e vecchia radio FM, insomma, gode di ottima salute e sarà con noi ancora per molto tempo. Ci sarà una convivenza di standard ancora per molto tempo, insomma, poiché sono molti i punti a favore delle radio FM, molto radicate nelle nostre EDITORIA abitudini e nel nostro patrimonio culturale. I nostri nonni non avevano un PC o uno smartphone, i più fortunati avevano un vecchio e ingombrante televisore, ma praticamente tutti avevano una radio. Non è un caso che la radio sia uno di quegli oggetti che vengono proposti al pubblico anche in stile retro. Pag. 19 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 22 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 CHESSIDICE Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress L'Espresso, digitale a pagamento dal 15 maggio. E + è il simbolo che l'Espresso ha scelto per segnalare agli abbonati, vecchi e nuovi, i nuovi contenuti a pagamento a loro riservati. Dossier, analisi, inchieste. Ma anche intrattenimento, con una selezione di film scelti e presentati dai giornalisti dell'Espresso, oltre agli ebook scritti dalle firme del magazine e all'accesso allo sfogliature del magazine diretto da Bruno Manfellotto su tutte le piattaforme. Tutti TMNeivs, i giornalisti gli abbonati alla approvano la fusione con Asca. L'assemblea di Bruno Manfellotto versione TMNews ha approvato con sfoglio di Espresso per iPad possono accedere ai contenuti 50 voti favorevoli e 4 astenuti il contratto di solidarietà e il del nuovo Espresso+dapc e tablet che sarà lanciato il 15 verbale di trasferimento di ramo d'azienda in Asca Spa, maggio con una promo sottoscritti nella notte tra gratuita per 2 settimane per venerdì 9 e sabato 10 maggio dare a tuttigli utenti dai rappresentati sindacali lapossibilità di scoprire delle due redazioni, della l'intera offerta. Federazione nazionale della Successivamente saranno Stampa, dalla Federazione disponibili 2 pacchetti di abbonamento a scelta per gli editori e dallo stesso editore utenti: abbonamento mensile Luigi Abete. La redazione ha chiesto al direttore di a 5,99 euro, e abbonamento annuale a 49,99 euro. Radio, presentare entro il 31 maggio un piano editoriale che detti pubblicità su del 4,2% a le linee di funzionamento e di marzo. Secondo l'Osservatorio Fcp-Assoradio prodotto della nuova agenzia e l'indicazione dei tempi e a marzo il fatturato pubblicitario della pubblicità modalità dell'integrazione nazionale radiofonica è stata organizzativa e di prodotto pari a 27,5 milioni di euro, in tra le due agenzie. crescita del 4,2% rispetto allo stesso mese del 2013. EDITORIA Pag. 20 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 24 Direttore Responsabile Diffusione Testata Vittorio Parazzoli 9.000 Mensili Golf Today: Massimo De Luca è il nuovo direttore Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress di Grazia Maria Giorgi Sara Massimo De Luca a firmare il prossimo numero di Golf To day II noto giornalista su bentra nella direzione a Ma ria Pia Gennaro, scomparsa I mese scorso e fondatrice nsieme a Federico Silva e Claudia Murri del prestigio so mensile di golf pubblicato da Editoriale Amen Corner Forte di un'esperienza plun decennale come conduttore delle più importanti trasmis sioni radiotelevisive italiane da Tutto il calcio minuto per minuto all'Appello del Mar tedi, da Pressing Champions League alla Domenica Spor tiva e dopo aver diretto sia la redazione sportiva di Me diaset sia Rai Sport, De Luca e un profondo conoscitore del golf, che pratica e di cu ha scritto per anni «Porta re avanti il progetto di Mana Pia una grande amica, pri ma che collega, con la qua le ho condiviso innumerevo li emozioni sui campi da golf, sia giocando insieme, sia ti fando per i nostri giocatori nei più importanti tornei del mondo e un impegno che mi riempie di orgoglio af ferma De Luca Inoltre, con questo incarico torno alla carta stampata, dove ho in ziato la professione, e questo rappresenta una bella sfida nnanzitutto, i tempi di una rivista permettono di appro fondire stone e aspetti che altrimenti resterebbero sco nosciuti Inoltre, si tratta di un giornale "verticale" cioè per appassionati di settore I lettore e, quindi, molto pre parato e, di solito, altrettanto severo» Al nuovo direttore non mancano pero l'espe nenza e le idee per soddisfa re l'esigente pubblico cui s rivolge il mensile «II prassi mo sarà un numero "di transi zione"verso una nuova linea editoriale che svilupperemo EDITORIA in modo graduale nei pros simi mesi, arrivando verso fine estate o inizio autunno a una nuova configurazione sia grafica sia contenutistica anticipa De Luca Circa il pri mo aspetto penso a una n votazione per conferire alla testata una linea più "smart" e contemporanea, in grado di valorizzare gli argomen ti proposti, mentre sul fronte dei contenuti ci concentrere mo sui temi di maggior inte resse per chi pratica questo sport e vuole migliorare le proprie performance, sia at traverso l'esperienza dei pro fessionisti, sia attraverso i no stn consigli e suggerimenti noltre inaugurerò una nuo va rubrica, "La compagnia dei carrellanti", nella quale racconterò le piccole manie dei nuovi golfisti, strappando un sorriso ai molti che vi si n conosceranno» L'arrivo di De Luca si inquadra in un'ottica di rafforzamento che l'edito re sta sostenendo per il gior nale «Ho affidato con fidu cia la direzione di Golf Today a Massimo De Luca, perche rappresenta la figura ideale per questo ruolo un profes giunge 60000 lettori ed e d stnbuito nelle edicole, negl aeroporti, nelle stazioni fer roviane, nei Lounge Alitalia a Roma e Milano, nonché nei circoli di golf e durante i pnn opali appuntamenti dedica ti a questo sport A curare la raccolta e la concessionaria Golf Today Sports sionista affermato e un gio calore di ottimo livello spie ga Federico Silva, editore e ceo di Amen Corner La sua esperienza professionale e la sua competenza nel gioco ci permetteranno di ampliare e potenziare tutte le diverse piattaforme in cui si articola il nostro progetto GolfToday, infatti, e una realta che parte dalla rivista, ma si declina an che in un sito internet e, so prattutto, in una seguitesi ma web tv, la prima in Italia dedicata al golf» Una rea ta editoriale diversificata che attrae a sponsor e inserzioni sti non solo di settore, ai qua li offre opportunità di comu nozione anche below the line attraverso un comparto dedicato all'organizzazione di eventi Per quanto nguar da il mensile, GolfToday rag Pag. 21 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 18 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 79.055 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress CO1WRARIAN SE MARINA VA IN CAMPO C'È LA SOLUZIONE LUIGI ^- Se (e in questo caso il condizionale è più che d'obbh'go nonostante le indiscrezioni che da mesi si susseguono) Marina Berlusconi davvero decidesse di fare il grande passo e accettare l'invito del padre Silvio di scendere in campo, allora in casa Fininvest si aprirebbe il problema della successione. Perché la presidenza di Mondadori, la casa editrice di Segrate, storico asset dell'ex Cavaliere (conquistato dopo la battaglia con l'arci-nemico Carlo De Benedetti, costata condanne e quasi 500 milioni per il cosiddetto Lodo Mondadori), non sarebbe di per sé un problema. Il business, seppure in difficoltà, è gestito da sempre dai manager (prima Maurizio Costa, oggi Ernesto Mauri che la sta rivoltando come un calzino) e trovare una figura istituzionale o di rappresentanza vicina alla famiglia Berlusconi non sarebbe così difficile. Più articolata, nel caso in cui davvero Marina, donna d'azienda e madre legatissima ai due figli, si candidasse per Forza Italia, la successione nella holding di Paleocapa. Perché se il consiglio d'amministrazione è composto, oltre che dagli eredi di secondo letto di Silvio Berlusconi, Barbara e Luigi, dagli storici collaboratori (Ubaldo Livolsi e Salvatore Sciascia) e da professionisti di fiducia come Roberto Poli (siede pure nel board della Mondadori), oltre che dal fidato Costa (premiato con la vicepresidenza di Fininvest dopo quasi vent'anni trascorsi a Segrate) e dali'ad, Pasquale Cannateli!, in carica dal maggio 2003, l'eventuale nuovo presidente dovrebbe essere senza dubbio espressione diretta della famiglia di Arcore. Con Pier Silvio straimpegnato in Mediaset e Barbara alle prese con la rivoluzione (non facile) del Milan, ecco che, come sostengono alcuni osservatori del mondo finanziario, la scelta potrebbe cadere sul quintogenito, Luigi. Forse un po' troppo giovane (26 anni il 27 settembre), ma non a digiuno della materia finanziaria, essendo da sette anni nel cda di Mediolanum e avendo già maturato più d'una esperienza in banche d'affari straniere. Certo sarebbe un bel balzo in avanti ma una soluzione del genere forse servirebbe anche a stemperare quella tensione latente che si cela dietro l'ufficialità del «va tutto bene» che c'è tra Marina e Barbara Berlusconi. SE MARINA VA IN CAMPO C'È LA SOLUZIONE LUIGI ^- Se (e in questo caso il condizionale è più che d'obbh'go nonostante le indiscrezioni che da mesi si susseguono) Marina Berlusconi davvero decidesse di fare il grande passo e accettare l'invito del padre Silvio di scendere in campo, allora in casa Fininvest si aprirebbe il problema della successione. Perché la presidenza di Mondadori, la casa editrice di Segrate, storico asset dell'ex Cavaliere (conquistato dopo la battaglia con l'arci-nemico Carlo De Benedetti, costata condanne e quasi 500 milioni per il cosiddetto Lodo Mondadori), non sarebbe di per sé un problema. Il business, seppure in difficoltà, è gestito da sempre dai manager (prima Maurizio Costa, oggi Ernesto Mauri che la sta rivoltando come un calzino) e trovare una figura istituzionale o di rappresentanza vicina alla famiglia Berlusconi non sarebbe così difficile. Più articolata, nel caso in cui davvero Marina, donna d'azienda e madre legatissima ai due figli, si candidasse per Forza Italia, la successione nella holding di Paleocapa. Perché se il consiglio d'amministrazione è composto, oltre che dagli eredi di secondo letto di Silvio Berlusconi, Barbara e Luigi, dagli storici collaboratori (Ubaldo Livolsi e Salvatore Sciascia) e da professionisti di fiducia come Roberto Poli (siede pure nel board della Mondadori), oltre che dal fidato Costa (premiato con la vicepresidenza di Fininvest dopo quasi vent'anni trascorsi a Segrate) e dali'ad, Pasquale Cannateli!, in carica dal maggio 2003, l'eventuale nuovo presidente dovrebbe essere senza dubbio espressione diretta della famiglia di Arcore. Con Pier Silvio straimpegnato in Mediaset e Barbara alle prese con la rivoluzione (non facile) del Milan, ecco che, come sostengono alcuni osservatori del mondo finanziario, la scelta potrebbe cadere sul quintogenito, Luigi. Forse un po' troppo giovane (26 anni il 27 settembre), ma non a digiuno della materia finanziaria, essendo da sette anni nel cda di Mediolanum e avendo già maturato più d'una esperienza in banche d'affari straniere. Certo sarebbe un bel balzo in avanti ma una soluzione del genere forse servirebbe anche a stemperare quella tensione latente che si cela dietro l'ufficialità del «va tutto bene» che c'è tra Marina e Barbara Berlusconi. EDITORIA Pag. 22 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 44 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 233.997 Diffamazione. La responsabilità vale anche peri passaggi «suggestivi» II direttore di un giornale deve controllare due volte Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Patrizia Maciocchi II direttore di una testata giornalistica ha l'obbligo di esercitare un doppio controllo sulle notizie pubblicate: prima che vengano scritte e dopo. Il primo passo è quello di verificare che il giornalista a cui è stato affidato il pezzo abbia le capacità professionali e le competenze per farlo, mentre rientra nella fase ex post il controllo della verità dei fatti o l'attendibilità delle fonti. Ma non solo: il direttore è gravato anche dal delicato compito di fare un esame del testo per capire se le parole usate hanno una forza evocativa e sono tali da influenzare il lettore per indurlo a trarre conclusioni che lo portino ad aderire alla tesi, non comprovata da fatti, del giornalista. Con la sentenza 10252, depositata ieri, la Corte di cassazione, conferma la condanna per diffamazione del redattore e del direttore, imputando a quest'ultimo di non aver svolto adeguatamente il suo ruolo nella fase post stesura dell'articolo. Secondo i giudici, infatti, il direttore correttamente aveva scelto per un pezzo di cronaca estera un redattore esperto sull'argomento trattato. Non aveva però bloccato prima della pubblicazione l'articolo diffamatorio. Nel pezzo «incriminato» si davano, infatti notizie indubbiamente vere, partendo dalle quali però l'autore arrivava a conclusioni personali, non supportate da prove. Dall'omesso controllo, che può dipendere sia dalla volon del giornalista. Con la sentenza 10252, depositata ieri, la Corte di cassazione, conferma la condanna per diffamazione del redattore e del direttore, imputando a quest'ultimo di non aver svolto adeguatamente il suo ruolo nella fase post stesura dell'articolo. Secondo i giudici, infatti, il direttore correttamente aveva scelto per un pezzo di cronaca estera un redattore esperto sull'argomento trattato. Non aveva però bloccato prima della pubblicazione l'articolo diffamatorio. Nel pezzo «incriminato» si davano, infatti notizie indubbiamente vere, partendo dalle quali però l'autore arrivava a conclusioni personali, non supportate da prove. Dall'omesso controllo, che può dipendere sia dalla volon tà sia dalla negligenza, la Cassazione fa derivare la condanna per diffamazione. I giudici ricordano che «la responsabilità del direttore del giornale per i danni conseguenti alla diffamazione a mezzo stampa trova fondamento nella sua posizione di preminenza che si estrinseca nell'obbligo di controllo e nella facoltà di sostituzione». Il direttore, concludono i giudici, concorre sempre nella diffamazione con il giornalista: a titolo di colpa quando non fa un controllo adeguato, per dolo quando c'è stato un concorso nel reato. Nel caso si trattava di colpa per aver dato il via libera a un pezzo in cui venivano mosse tra le righe accuse denigratorie ingiustificate. del giornalista. Con la sentenza 10252, depositata ieri, la Corte di cassazione, conferma la condanna per diffamazione del redattore e del direttore, imputando a quest'ultimo di non aver svolto adeguatamente il suo ruolo nella fase post stesura dell'articolo. Secondo i giudici, infatti, il direttore correttamente aveva scelto per un pezzo di cronaca estera un redattore esperto sull'argomento trattato. Non aveva però bloccato prima della pubblicazione l'articolo diffamatorio. Nel pezzo «incriminato» si davano, infatti notizie indubbiamente vere, partendo dalle quali però l'autore arrivava a conclusioni personali, non supportate da prove. Dall'omesso controllo, che ©RIPRODUZIONE RISERVATA può dipendere sia dalla EDITORIA Pag. 23 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 32 Direttore Responsabile Diffusione Testata Alessandro Sallusti 118.874 Mezzi diversi Alla carta resteranno le opinioni, al web il resto uandoandammointribunalearegistrare la testata- racconta Angelo Maria Ferrino in cancelleria non capivano neanche di cosa stessimoparlando. Doveteportarciunacopia del giornale, dicevano. E noi a cercare di spiegargli che quel giornale non aveva copie, che stavain un posto impalpabile chiamato Internet. Andò afinire che ogni sei mesi dovevamo stampare una pagina e portarlo all'Sono passati diciott'anni, eAffaritaliani.it celebra in questi giorni il suo compleanno con mezzo milione di contatti al giorno e quattro milioni almese. Unacorvetta, confrontoalle corazzate legate ai grandi giornali di informazione. Maconragilitàdiriflessielasensibilitàper capire come stiano cambiando ilmondo dei media e il mestiere di giornalista. Quantoèdurofarsinotareperunsitodiinfor mazioneslegato dai colossi della carta stampata «Il brand che viene dalla tradizione cartacea, ha ancora una sua forza: ma i grandi siti hanno anche vincoli chenoinon abbiamo, organici folti che la pubblicità non mantiene più. Il loro modello di business vacilla, e in questo varco ciinfiliamonoi: Chedifferenzac'ètrail giornalismo su carta e quello su Internet? «Nellasostanza, nessuna. Gli ingredienti base sono le cinque Wdelgiornalismo anglosassone, il controllo delle fonti, la gerarchla delle notizie, il codice penale. Chi vincerà «Non c'è partita, il giornalismo online surclassa il cartaceo perché ha un ciclo produttivo infinitamente più corto: dalla notizia allo sbarco inretepassanopochiminuti,nonci I giornali di carta stanno cambiando pelle. Basterà «Il percorso è quello segnato da Le Monde, dove il cartaceo è diventato solo un giornale di opinioni. Resta da capire se ci sono abbastanza lettori con abbastanza tempo per leggere tutti i giorni una specie di settimanale. Io ne dubito». EDITORIA Tra quindici anni i quotidiani su carta esisteranno ancora? «No». Quale sarà il segnale della fine? «Quando i quotidiani sposteranno il loro quartier generale su Internet. Oggi le direzioni hanno il loro cuorepulsante ancora sul cartaceo, ei colleghi del sito web vengono visti come un'appendice e in fondo dei rompiscatole. Non può durare». Pregi del giornale online: finalmente si sa concertezzaqualiarticoli interessano i lettori. Basta contare i numeri di clic. «Èunarivoluzione.Nonsiparlapiùdel "naso del direttore", fiuto ipotetico in base al quale si decidevanel chiuso dellaredazione quali fossero i terni imp urtanti .Adessoilfeedbackè immediato. Tirano la cronaca, le evoluzioni Differenza sostanziale: il cartaceo è effimero, la notizia web è eterna. «È vero il contrario. Una volta stampato, il cartaceo è immodificabile. La notizia web vive invece di evoluzione continua, in una dimensione popperiana, dove la verità non deve essere verificata ma perennemente falsificata». Pag. 24 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 12 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 233.997 INTERVISTA Nicola Mendelsohn Vicepresidente Emea Facebook Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress «Facebook pronta ad accordi sulla pubblicità» Andrea Biondi MILANO «Siete la quattordicesima potenza economica nel mondo e leader di mercato in tante aree: moda e cibo ad esempio. Vi vediamo un mercato per noi in crescita». Nicola Mendelsohn, vicepresidente Facebook per l'area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa), 42 anni, quattro figli, al Sole24 Ore parla dell'Italia come di un'autentica opportunità di business. Una prova ne è la nuova sede milanese già presentata alle Istituzioni. E così, se si mettono insieme l'attivismo di Google con portali ad hoc e accordi sul made in Italy, piuttosto che il nuovo country manager di Twitter, piuttosto che la nuova casa di Facebook, forse va rivista l'idea di un'Italia senza appeal. Che, anzi, appare come un target per i giganti del web interessati a fare affari con la pubblicità. Cosa significa la nuova sede in Italia Questa operazione dimostra quanto Facebook sia cresciuta in Italia in così poco tempo e dimostra l'importanza che ha per noi il mercato italiano, soprattutto sul versante mobile, cresciuto l'anno scorso in maniera straordinaria. Per dare qualche numero: ogni «L'Italia è per noi un mercato in crescita in cui in 13 milioni su Fb si connettono da mobile» mese 24 milioni di italiani si collegano a Facebook. E in 13 milioni ogni giorno si connettono attraverso il mobile. Chi può garantire una simile audience In Italia il mercato della raccolta pubblicitaria è in declino. Non siete preoccupati No. Analizzando i dati generali, quest'anno ci aspettiamo una stabilità. Quel che è successo in Italia negli ultimi cinque anni è stato qualcosa di "brutale", ma dobbiamo cercare di guardare bene alle opportunità, l'Expo per esempio, e stimolare il sistema delle Pmi. La torta però non è infinita. E se il vostro sistema di advertising cresce quello degli editori tradizionali, in particolare nella Nicola Mendelsohn In realtà èungiocoa somma positiva. Grazie ai nostri sistemi di misurazione e di targeting è possibile capire chi sono i lettori e agire di conseguenza. Voi giornali, come i broadcaster, avete i contenuti e noi possiamo indirizzare meglio verso l'audience cui volete rivolgervi. Avete pensato a possibili accordi con gli editori Al momento non abbiamo siglato partnership in Italia, ma ne saremmo molto contenti e speriamo che ciò accada presto come successo, per esempio, con Le Monde o Daily Mail. Quali sono i vostri obiettivi per l'Italia in termini di ricavi e di crescita pubblicitaria Non ci è possibile condividere dati dei singoli Paesi. Facebook è interessata a fare acquisizioni in Italia Le start up italiane sono sempre più interessanti. E noi siamo sempre interessati alle migliori idee. Si è letto di un nuovo prodotto di video advertising, selettivo, che cos tera un milione di dollari al giorno. È vero Stiamo testando un prodotto innovativo. Che però è ancora talmente tanto in fase di test da escludere che si sia parlato di un ipotetico prezzo. Il dibattito in Italia è molto acceso sui profitti di Facebook e sulle tasse in più che do vrebbe pagare... Noi paghiamo correttamente le tasse in ogni Paese in cui ci troviamo, a seconda delle regole vigenti. Non andrebbe invece trascurata la crescita dell'economia generata da Facebook: 2,5 miliardi di Pil aggiuntivo e oltre 33mila posti di lavoro creati in maniera diretta o indiretta in Italia secondo un'indagine Deloitte. E intanto però molte persone giudicano Facebook negativamente. Perché secondo lei Non la vedo in questo modo. Ci sono sempre più persone che usano Facebook, che creano engagement. E dal punto di vista del business abbiamo sempre più aziende che comunicano e mostrano i propri prodotti su Facebook. Che sul mobile, da cui per noi già arriva il 59% dei ricavi pubblicitari, non ha rivali. ^f@An_Bion ©RIPRODUZIONE RISERVATA carta stampata, ne risente negativamente... PUBBLICITA' Pag. 25 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 2 Direttore Responsabile Diffusione Testata Vittorio Parazzoli 9.000 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Daniela Santanché riorganizza le proprie attività; a Visibilia Editore vanno le testate ex Mondadori che valgono complessivamente circa 7 milioni tra raccolta, edicola e iniziative speciali _____________________________________________ •«/ Visibilia: bene la raccolta dei periodici, l'obiettivo è di 20 milioni di euro nel 2014 Aziende Visibilia: bene la raccolta dei periodici, la concessionaria punta ai 20 milioni di euro nel 2014 Daniela Santanché riorganizza le attività; a Visibilia Editore vanno le testate ex Mondadori che valgono complessivamente circa 7 milioni tra raccolta, edicola e iniziative speciali di Silvia Antonini In attesa di dar vita a una holding a capo delle vane attività di grup po, Visibilia di Daniela Santanche si e fatta m tre, distinguendo e norga nizzando i business tra editoriale, con cessionana e servizi commerciali di gitali In Visibilia Editore, controllata da Visibilia srl al 100%, sono confluite le testate (gia Mondadon) Vllegiard ni, PC Professionale e Ciak, che com plessivamente valgono tra i 6,5 e i 7 milioni di euro tra raccolta, edico la e iniziative di cobrandmg ed even ti II potenziale pubblicitario si colloca tra gli 1,2 egli 1,5 milioni di euro a te stata, e l'editore conferma andamenti soddisfacenti, m linea con gli obietti vi prefissati La stampa verticale,fa sa pere, sembra tenere bene nonostante I protrarsi della crisi per il comparto Va meno bene invece l'area quotidia ni, con il Giornale che patisce un calo a due cifre, pur inferiore alla media di mercato L'editore e al lavoro sullo svi uppo digitale dei prodotti Perquan to riguarda Ciak, sono m preparazione lanci di una app e di un sito dedicato, di cui lo storico mensile di cinema era privo L'forte invece la sua presenza su Facebook con una pagina che conta capo al la Visi bi lia srl, che per quest'an no si e posta un obiettivo di 20 milio ni di euro tra mezzi cartacei, il circuito radio (del valore di oltre due milioni di euro), il canale televisivo Planet Kids e Google AdWords Di fatto, la voce di business più importante per l'azien da presieduta da Daniela Santanche e ancora il quotidiano di via Negri e gli sviluppi m campo editoriale pun tano anche a far crescere una par te di fatturato indipendente da edi ton altri La terza "gamba' del sistema nato con la riorganizzazione e Visibi lia Digital, sempre controllata dalla srl al 100%, che si occupa di servizi di co municazione digitale Al suo interno vi sono due divisioni, una per la consu lenza commerciale e l'altra per la par te tecnologica e creativa Le tipologie di servizio trattate sono seo, sem, di splay network, YouTube, reputation, più le attività legate alla Premium Partnership con Google oltre 26mila fan Anche perVllegiard ni e Pc Professionale ci sono proget ti relativi al n—ovo della presenza su web e al lancio di app per il mobile Tra i futuri progetti, una sene di inizia tive editoriali nel campo dell'alimen fazione, forte anche della presenza m Visibilia con una quota del 40% di Bio era, consorzio di aziende specializza te m prodotti biologici e naturali tra cui Ki Group Le attività tradizionali re lativealla raccolta pubblicitaria fa—o PUBBLICITA' Pag. 26 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 7 Direttore Responsabile Diffusione Testata Vittorio Parazzoli 9.000 L'Osservatorio FCP Assora dio ha raccolto i dati relati vi al fatturato pubblicitario del periodo gennaio marzo 2014 dati evidenziano un aumento de fatturato pubblicitario della pub blicita nazionale radiofonica pan al 4,2% nel mese di marzo 2014 nspet to allo stesso periodo del 2013 Tale dato corrisponde ad un fatturato to tale di 27563000 euro Commenta Paolo Salvaden, presidente FCP As soradio "II dato positivo del mese di marzo conferma le nostre previsioni e conclude un primo trimestre mol to incoraggiante per l'intero compar to II crescente interesse nei confronti delle potenzialità della Radio, anche da parte di clienti e settori tradizio nalmente meno presenti sul mezzo, e un ottimo segnale in vista dei pros simi mesi che rappresentano un pe nodo di alta stagionalità per il mer cato in generale e per la Radio in particolare"Tre realtà entrano in FCP-Assoquotidiani II consiglio federale del 7 maggio di FCP, di cui e presidente Massimo Martelli™, ha inoltre ra tificato l'ingresso di tre nuovi associati in FCP Assoquotidiani Sono le concessionarie GDS Me dia & Communication srl con sede a Palermo, PK Sud srl con sede a Ca tania, e Mediterranea spa con sede a Bari Sale cosi a ses santa il numero delle concessionarie che sono associate a FCP As soquotidiani, Assopenodici, Assotv, Assoradio, Assoin fernet e Associnema Per la stampa, internet e radio, la federazione e attiva con propn Osservatori che mensilmen te forniscono agli associa ti e al merca to un artico lato report sull'arida mento de gli investimenti pubblicitan nel cor so dell'anno Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Mercato FCP-Assoradio: primi 3 mesi, la spesa pubblicitaria sulle radio a +4,2% PUBBLICITA' Pag. 27 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 22 Direttore Responsabile Diffusione Testata Giovanni Danielli 15.000 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress PREVISTA UNA CRESCITA ORGANICA DEL 2° TRIMESTRE JCDecaux: fatturato rettificato del primo trimestre 2014 in aumento dell'i,5% JCDecaux ha pubblicato il proprio fatturato del primo trimestre 2014 II fatturato rettificato del gruppo nel primo trimestre dell'anno è aumentato dell'i,5% raggiungendo i 574,1 milioni di euro, a fronte dei 565,7 milioni di euro del primo trimestre 2013 Escludendo l'impatto negativo correlato alla variazione dei tassi di cambio (in particolare inattesa situazione di Mosca, citta in cui la maggior parte dei 5 ooo pannelli illegali, nonché i car JEAN-CHARLES DECAUX telli indicatori che includono messaggi pubblicitari, devono ancora essere smontati a cura del Municipio, 8 mesi dopo l'assegnazione di nuovi contratti da io anni per un numero ridotto di pannelli legali In occasione della pubblicazione del fatturato del primo trimestre, JeanCharles Decaux, co-direttore generale di JCDecaux, ha nei Paesi emergenti) e l'effetto dichiarato' "Considerando la positivo delle variazioni di debole visibilità e l'elevata perimetro, il fatturato rettificato volatilità nella maggior parte dei presenta un aumento del 2,3% II mercati, prevediamo oggi una fatturato pubblicitario rettificato, crescita del fatturato organico esclusa ìavoce relativa a vendite del secondo trimestre superiore e locazione di materiali, e quella a quella del primo trimestre relativa ai contratti di Continuiamo a essere convinti manutenzione, presenta nel i° che la comunicazione esterna trimestre 2014 una crescita conservi la propria forza e la organica dell'i,6% Per quanto propria attrattiva in una riguarda l'arredo urbano, il situazione dei mezzi di fatturato rettificato del primo informazione che appare sempre trimestre è aumentato dell'i,8% più frammentata" raggiungendo i 260,3 milioni di euro (+2,5% in crescita organica) L'Europa (inclusi la Francia e il Regno Unito) resta stabile LAsia-Pacifico è in leggera crescita LAmerica del Nord e il Resto del Mondo riportano una forte crescita Per i trasporti, il fatturato rettificato del primo trimestre è aumentato del 4,7% raggiungendo i 216,7 milioni di euro (+7,3% in crescita organica) L'Europa (inclusi la Francia e il Regno Unito) registra una buona crescita LAmerica del Nord riporta una diminuzione LAsiaPacifico registra un buon aumento, e in particolare la Cina ha una impostazione particol armen te positiva II Resto del Mondo continua a essere in forte crescita nella maggior parte dei mercati Sull'affissione, il fatturato rettificato del primo trimestre è diminuito del 5,8% avendo raggiunto 97,1 milioni di euro (-8,2% in crescita organica) L'Europa (inclusi la Francia e il Regno Unito) resta in una situazione difficile II Resto del Mondo è in diminuzione, cosa che riflette l' PUBBLICITA' Pag. 28 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 21 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Uazienda propone unprelievo deWl,7% dagli stipendi in cambio di 13 giornalisti da stabilizzare SkyTg24, autotassazione pro precari La redazione si spacca e salta il voto sul Fondo interno DI MARCO A. CAPISANI Un'autotassazione dell'1,69% dagli stipendi dei giornalisti di SkyTg24 (circa 150 in tutto), per assumere 13 precari della redazione guidata da Sarah Varetto. Lo ha proposto l'editore della tv satellitare che fa capo a Rupert Murdoch, d'accordo col comitato di redazione (cdr), in modo da creare un Fondo di solidarietà interno che, al termine di due anni, frutterà circa 412 mila euro attingendo appunto dagli stipendi lordi dei giornalisti (tredicesima e redazionale comprese). In quest» modo i costi per assumere i nuovi cronisti non sarebbero tutti a carico dell'azienda ma suddivisi con gli stessi lavoratori. La proposta di Sky Italia guidata da Andrea Zappia ha finito però per spaccare la redazione tra favorevoli e contrari, il clima si è surriscaldato anche tra giornalisti e azienda e la situazione di stallo ha raggiunto l'apice ieri quando l'assemblea dei giornalisti avrebbe dovuto votare a favore o meno del Fondo. Alla fine la votazione non c'è stata e si è preferito mantenere l'assemblea aperta in via permanente, per riflettere ancora e prendere tempo. Soprattutto alla luce dell'ultima lettera del segretario nazionale della Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana) Franco Siddi. Il sindacato nazionale ha ricordato infatti che, entro l'inizio del mese prossimo, è atteso il decreto attuativo della legge di stabilità per varare misure a sostegno ci sarebbe a disposizione un budget da 50 milioni. Quindi a Sky e ai suoi redattori poirebbe convenire aspettare i fondi pubblici, piuttosto che sostenere da soli i costi delle stabilizzazioni. Ma quello che il fronte contrario al Fondo contesta maggiormente all'intesa cdrazienda per il Fondo solidale interno è che in passato, sempre a Sky, sono già stati assunti un'ottantina di precari a costo zero. Il tutto in un'azienda che da sempre ha avuto un forte turnover redazionale, dove si iniziava come praticanti e poi, nella maggioranza dei casi, si andava via al termine di 36 mesi. Per garantire la stabilizzazione, infatti, è stato raggiunto un accordo sindacatoeditore, circa quattro anni fa, che prevedeva la regolarizzazione dei giornalisti dopo 24 mesi (scaduti i primi 36 mesi). Adesso della tranche di precari prevista da quest'ultimo accordo (una trentina in tutto) manca quest'anno 7-8 mila abbonati rispetto allo stesso periodo del 2013, ma riesce a stabilizzarsi a quota 4,75 milioni di sottoscrittori complessivi, con ricavi analoghi al primo trimestre dell'anno scorso e mantiene pure un buon risultato operativo prima degli ammortamenti e delle svalutazioni, positivo per circa 50 milioni di euro. ancora una persona da assumere, eppure l'azienda ha comunque riproposto la soluzione dell'autotassazione. Forse ha fatto scuola il caso di SkySport dove i redattori hanno rinunciato a una quota del proprio integrativo, pur di andare incontro ai colleghi precari. Anche se la Fnsi ha sottolineato in una nota di non aver mai previsto, nella sua azione sindacale, «la pos sibilità di intervenire con tagli sulla busta paga o sugli istituti contrattuali, se non con l'accordo esplicito e personale dei singoli colleghi». Che tradotto significa che, anche ammesso l'accordo della stabilizzazione e della nuova cdr-azienda, ci vuole comunque occupazione nei giornali. Ossia, in altri termini, dopo l'incontro della l'adesione del singolo per Fnsi col sottosegretario all'editoria abbassare la busta paga di qualcuno (e non la maggioranza Luca Lotti, dovrebbero essere di un'assemblea). Le divisioni in sbloccati i 120 milioni del Fondo straordinario per l'editoria, previsti redazione e i malumori verso nel triennio 2014-2016. L'obiettivo l'azienda si sono alimentati infine perché Sky non è in crisi e non si è spingere l'innovazione capisce perché debba drenare tecnologica, favorire l'assunzione risorse dalle bustapaga per di giovani assumere nuovo personale. firme e sostenere le ristrutturazioni Come pubblicato daltalmOggi del 9/5/2014, infatti, Sky Italia aziendali nei giornali. Per perde nel primo trimestre di quest'anno, in particolare, ORGANISMI DI SETTORE Pag. 29 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 78.551 Professionisü - l_a Bicamerale di controllo convoca gli enti di previdenza per verifìcare gli investimenti Marmo a pag 29 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Indagine in Bicamerale. Cnpr: siamo parte lesa. Inpgi: noi estranei ai fatti Sopaf, Casse a rapporto Investimenti, rischi e redditività sotto la lente DI IGNAZTO MARINO Gli investimenti delle casse dei professionisti nuovamente sotto la lente. La Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ha convocato per domani a Palazzo San Macuto i rappresentanti deirinpgi (giornalisti) e della Cnpr (ragionieri). Prossima settimana sarà il turno dell'Enpam (medici). I tre enti sono stati coinvolti la scorsa settimana (come «parti lese», si difendono gli interessati) nella vicenda Sopaf, la holding di partecipazione finanziaria finita nel mirino della Guardia di Finanza per aver distratto, è questa l'accusa delle fiamme gialle, oltre 100 milioni di euro. «Abbiamo ricevuto delle rassicurazioni da parte dell'Adepp», spiega il presidente della Bicamerale Lello Di Gioia, «ma vogliamo vedere le carte e capire quali Intanto le gestioni interessate prendono le distanze dalla vicenda dei fratelli si legge su una nota stampa diffusa dal legale della Cnpr, «si era da alcuni mesi costituita come "persona offesa" nell'ambito del procedimento, per segnalare e documentare l'incredibile appropriazione che è stata perpetrata ai danni dell'Ente e per sollecitare provvedimenti di natura cautelare. Adesso che le richieste dell'Istituto sono state ascoltate continueremo a seguire, con i nostri tecnici ed i nostri legali, le vicende della società e delle sue controllate: chi è responsabile della gravissima depredazione compiuta dovrà pagare, sino all'ultimo centesimo, per ha sono stati in questi ultimi anni gli concluso l'avvocato Alessandro investimenti effettuati, quali profili Diddi, «il presidente dell'ente di rischio e redditività. La garanzia Paolo Saltarelli si costituirà come "persona offesa" nel procedimento per ottenere il delle pensioni degli ristoro dei danni iscritti deve essere messa sempre al morali che ha subito nel corso primo posto». Di di questa vicenda». Anche in Gioia anticipa a merito alla presenza della ItaliaOggi che con Guardia di finanza presso gli l'Istituto Uffici dell'Inpgi, l'istituto dei pensionistico dei giornalisti fa sapere di aver giornalisti e la «assunto il ruolo di soggetto Cassa dei ragionieri terzo, totalmente estraneo ai inizia una nuova fatti, risalenti al febbraio 2009, indagine oggetto di accertamento». conoscitiva che L'indagine conoscitiva, riguarderà tutti gli tuttavia, spiega Di Gioia, non enti previdenziali. intende fare le pulci alla Dunque, a distanza di oltre cinque anni dall'ultima verifica sugli effetti della crisi finanziaria scatenata dal crack della Banca Lehman Brothers ripartono le audizioni. ORGANISMI DI SETTORE Lello Di Gioia sostenibilità del sistema», continua il presidente, «vorremmo arrivare prospettare al governo la possibilità di abbassare l'aliquota sui rendimenti finanziari in presenza di una maggiore quota di investimenti delle Casse sul sistema produttivo italiano. Se ci saranno le condizioni, contiamo di farlo entro l'estate». previdenza dei professionisti. Ma vuoi fare chiarezza sulla natura pubblica/ privata delle Casse perché, dice, «incertezza crea solo problemi». «Accertata la Pag. 30 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 3 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pedullà Gaetano (non disponibile) di MAURIZIO GROSSO O'operazione finanziaria che eftnire triangolazione sarebe un eufemismo. All'interno ella quale spuntano fuori foni immobiliari, intermediari, società austriache e veicoli lussemburghesi. Insomma di tutto un po'. Peccato che in mezzo a questo girone dantesco rischino grosso anche le risorse che un domani serviranno a pagare le pensioni di alcune categorie professionali come giornalisti e medici. Al centro della scena c'è la Sopaf, la finanziaria dei fratelli Magnoni sui quali la procura di Milano ha acceso un bel faro. Un aspetto della vicenda riguarda alcune operazioni immobiliari compiute da Sopaf con Inpgi ed Enpam, le casse di previdenza rispettivamente di giornalisti e medici. Le quali, secondo l'impostazione dei pm, avrebbero subito un danno economico. Mentre altri accertamenti, per operazioni simili, sono in corso anche in riferimento a operazioni che hanno coinvolto la Cassa dei ragionieri. Oggi llnpgi, presieduto da Andrea Camporese, ha in programma un consiglio di amministrazione dal quale dovrebbe uscire fuori la posizione ufficiale dell'Istituto sulla vicenda. Per il momento si sa solo che llnpgi, come chiarito nei giorni scorsi, si considera parte lesa. La posizione Ma a quanto filtra, in ogni caso, bisognerà fornire risposte all'impianto accusatorio della procura. La quale parte da un presupposto secco. La Sopaf dei fratelli Magnoni avrebbe venduto alle casse di medici e giornalisti quote del Fip, il Fondo immobili pubblici, a un prezzo superiore rispetto a quello che sarebbe stato giusto pagare in base agli sconti. Il tutto avrebbe consentito alla Sopaf, che quelle stesse quote del Fip aveva comprato anni prima, di mettere a segno un plusvalenza di 23.586.052 euro. Alla cifra si arriva sommando le singole plusvalenze che la Sopaf avrebbe messo a segno all'esito degli accordi con le due Casse: 15.986.025 euro per quanto riguarda l'ente previdenziale dei medici e 7,6 milioni per ciò che concerne l'ente dei giornalisti. Ebbene, secondo la tesi della procura, descritte nel dettaglio nei giorni scorsi da Radiocor, proprio queste plusvalenze corrisponderebbero al danno Terremoto Inpgi L'istituto sostiene che l'investimento immobiliare ha reso Ma per i pm l'acquisto fu fatto a prezzi troppo alti patrimoniale subito dalle due Casse. Per i giornalisti, che domani aspettano l'esito del cda, il danno corrisponderebbe quindi di 7,6 milioni. In attesa della riunione, però, filtra quella che sarà la linea delllnpgi. L'istituto pare intenzionato a far notare che comunque l'operazione con Sopaf è stata vantaggiosa da un punto di vista economico. Come dire: il prezzo pagato per l'acquisizione della quote del Fip è stato ampiamente ripagato dal rendimento del fondo stesso. Numeri che dimostrino questa posizione ancora non ci sono, ma è verosimile che possano uscire fuori oggi. Anche se non si capirebbe fino in fondo come questa posizione possa conciliarsi con quella di parte lesa. La procura Di certo le accuse mosse dalla procura alla Sopaf sembrano prendere in considerazione un'altra questione. E cioè il prezzo gonfiato al quale le due casse avrebbero comprato le quote del Fip. Insomma, indipendentemente dal successivo rendimento, almeno così sembrano pensare i pm, il danno economico deriverebbe proprio dall'aver pagato troppo le medesime quote del fondo. Le perplessità derivano anche dalle origini dell'operazione. Nello schema il giro fatto dalle quote del Fip, il fondo immobili pubblici lanciato nel 2004 dal ministero dell'economia per fare cassa con il mattone di Stato, è a dir poco vorticoso: alPinizio i pacchetti vengono acquistati dalla società austriaca Immowest, che li paga grazie a finanziamenti di Lehman Brothers, la banca americana spazzata via dalla crisi finanziaria per la quale all'epoca lavorava Ruggero Magnoni. In ragione di questo finanziamento le quote Fip entrate così in possesso della società austriaca erano in pegno alla banca. Il cui credito, garantito da questo pegno, è stato successivamente cartolarizzato (nel 2006) attraverso la Windermere Private Placement, società veicolo lussemburghese della stessa Lehman, di cui sia la Sopaf sia la famiglia Magnoni detenevano obbligazioni (anche in questo caso attraverso un veicolo chiamato Likipi Holding). Ed è qui, spiegano i magistrati, che Sopaf diventa lo strumento "interposto in operazioni di compravendita che hanno avuto come anello iniziale della catena Immowest e come anello finale gli enti previdenziali", e realizza un ingiusto guadagno a danno dei due enti per 23,5 milioni di plusvalenza. Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress L'altra inchiesta milanese Bufera sulle Casse private ORGANISMI DI SETTORE Pag. 31 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Ferruccio de Bortoli 411.400 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Proposta degli Usa II no di Google e Facebook al Web a doppia velocità di Massimo Gaggi a pagina 29 Usa ['Authority delle telecomunicazioni: la banda larga non rallenterà le altre connessioni Web, Google e Facebook «No alla doppia velocità» NEW YORK—Adesso Tom Wheeler, ü capo della FCC, l'"authority" del governo americano che sorveglia e regola il sistema delle telecomunicazioni e delle connessioni digitali, promette che l'introduzione di servizi a banda larga più rapidi e a pagamento per le società che lo richiedono (come Netflix, che negli Usa trasmette i film in "streaming"), non si tradurrà in una discriminazione delle altre connessioni che, essendo gratuite, potrebbero anche diventare improvvisamente più lente. "Non lo permetteremo" ha promesso ieri Wheeler a tre giorni dalla seduta dellaFCC che, giovedì, dovrebbe varare la contestatissima riforma: "Non consentiremo che ci sia una segregazione del traffico web, le società che gestiscono DAL NOSTRO INVIATO le reti a banda larga verranno sottoposte a controlli specifici in questo senso". Una correzione di rotta significativa, ma ormai il governo di Washington è nella tempesta: l'aver riproposto, sia pure riveduto e corretto, un progetto già naufragato due anni fa ha provocato la reazione veemente di tutti quelli che hanno interesse a far sì che Internet rimanga un campo di gioco unico e pianeggiante, oltre che gratuito, come è stato fin qui. La svolta venerdì scorso, quando sono scesi in campo i "pezzi da 90": in una lettera molto dura i principali operatori digitali — Google, Facebook, Twitter, Yahoo! eBay e Amazon, praticamente tutta la Silicon Valley più la società di Bezos — hanno definito il progetto della Federal Communications Commission una "grave minaccia a Internet" e hanno chiesto il suo ritiro. Messo sotto pressione dal Congresso —11 senatori hanno firmato una dichiarazione nella quale si afferma che l'introduzione di un servizio a pagamento viola il principio di una rete Internet a disposizione di tutti — e dal suo stesso ufficio (due dei cinque commissari della FCC NUOVE TECNOLOGIE Wheeler per ora tiene duro e ieri ha tentato di uscire dall'angolo fornendo nuove garanzie e avviando una sorta di "rebranding" dell'intera operazione. Finché si parlava di "net neutrality", la gente sbadigliava e si voltava dall'altra parte: espressione poco comprensibile. Difficile appassionarsi, anche perché nessuno aveva capito che in ballo c'era qualcosa che ci tocca tutti da vicino: il modo di accedere al web, tempi e costi di connessione. Con le sue dichiarazioni ora Wheeler cerca di fugare i timori, ma l'errore è stato quello di accreditare l'immagine di una corsia veloce per chi ha bisogno di più capacità e può pagarla. In linea di principio la cosa è del tutto ragionevole. Grandi "carrier" telefonici come Verizon, ad esempio, notano che oggi Netflix da sola occupa il 30 per cento della loro capacità di trasmissione: perché non dovrebbe pagare? Ma se accrediti l'ipotesi di una corsia veloce, la gente darà per scontata anche l'esistenza di una corsia lenta, quella gratuita. Convincere che non sarà così, garantirlo con norme adeguate, non è cosa facile. Anche perché i poteri regolamentari della FCC sono limitati. Qui viene il secondo dilemma di Wheeler che deve decidere se chiedere che le società che gestiscono le reti a banda larga vengano considerate "public utility", cioè servizi pubblici come le compagnie elettriche o dell'acqua. Solo così la FCC avrebbe la possibilità di regolamentare il settore in modo più penetrante. Ma anche qui le resistenze sono tortissime: non si vogliono dare troppi poteri al governo. Wheeler lo sa e vorrebbe evitare forzature. Ma, con le mani parzialmente legate, cammina su un sentiero molto stretto. Una battaglia da seguire attentamente: riguarda gli Usa, ma il suo esito avrà ripercussioni anche altrove. Massimo Gaggi ©RIPRODUZIONE RISERVATA Pag. 32 Estratto da pag. Martedì 13/05/2014 28 Direttore Responsabile Diffusione Testata Mario Calabresi 234.856 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Ebook, non decolla in Italia il presunto nemico della carta Fermo al 3 per cento, il digitale resta una Cenerentola anche se è l'unico campo di ricerca e innovazione BRUNO RUFFILLI TORINO Parole di carta, parole d'aria, parole di bit. Al Salone del Libro si è discusso molto di editoria digitale e si sono viste diverse idee interessanti, tra startup e piccoli editori. Ma poi, a chiedere tra i tanti visitatori se per caso qualcuno un ebook lo ha mai letto, la risposta è quasi sempre la stessa. No, sia pure con mille sfumature: chi non lo ha fatto perché non riesce a tradire la carta, chi trova complicati i lettori digitali, chi non si fida di Internet per gli acquisti. Nel mercato del libro italiano, l'ebook copre a stento il 3 per cento, ma è vittima di un circolo vizioso: vale poco, quindi le case editrici investono poco (e qui bastava dare uno sguardo al tristissimo banchetto dei lettori Kobo, da Mondadori). Lo spazio dedicato al digitale era risicato anche da Giunti, che pure ha annunciato un accordo con Amazon per la distribuzione di lettori Kindle nelle librerie accanto ai libri tradizio- incompatibili, lucchetti digitali, e oscure strategie commerciali grande pubblico fa la fila per cuochi e cantautori, sono i piccoli editori e le startup che sperimentano, inventano, immaginano un futuro nuovo. C'è per loro uno spazio apposta, Book To The Future, dove si ragiona di biblioteche digitali e ebook in streaming, o di come pubblicare da soli un romanzo. Qui la rivoluzione del digitale non è solo una promessa, ma una realtà: con il software PubCoder per creare titoli interattivi, ad esempio, che permette di trasformare un libro in un'app, come fosse uno di quei vecchi volumi popup con una sorpresa ad ogni pagina. Con Spam, il magazine in realtà aumentata dove tutti possono collaborare inviando i propri contributi. E con molte idee nel campo della didattica e dell'editoria per l'infanzia, dove non si parla tanto di ebook, quanto di libri multimediali, espandibili e interattivi, nali. E in generale, svanito l'entusiasmo che sfruttano tutte le caratteristiche dei tablet. dei primi tempi, il mantra dell'ebook Due ragazze al Salone dellibro leggono un tablet elettronico che salverà l'editoria si è sentito un po' meno degli altri anni. C'è molto da fare per ampliare il pubblico deH'ebook, e non sono solo librai ed editori a doversi muovere: il ministro Franceschini lo ha riconosciuto, quando ha detto che si impegnerà per portare l'Iva dal dal 21 al 10 per cento e ha auspicato un aggiornamento della riforma Levi oltre a un l'aiuto ai piccoli editori. Ma perché il 10 per cento se sui libri di carta l'Iva è al 4 Salvo rare eccezioni, a oggi la letteratura digitale non ha ancora saputo esprimere le sue potenzialità, e quasi sempre un ebook è solo un libro senza la carta. Tra le app per bambini, invece, si trovano già piccoli capolavori di multimedialità, Un esempio di app-libro che uniscono alle parole immagini, realizzata con PubCoder video, musica. Il libro del futuro convivrà a lungo con gli ebook testuali, i volumi di carta in edizione limitata, i blockbuster da pochi euro, i manuali e i romanzi rosa. Sta a La situazione è grottesca, tra formati editori e distributori saper cogliere le incompatibili, lucchetti digitali, strategie mille occasioni di un mercato che commerciali indecifrabili. E acrobazie appare sempre più frammentato, fiscali: Apple e Amazon, ad esempio, sono registrate in Lussemburgo, quindi come quello della musica. C'è spazio pagano sugli ebook il 3 per cento di Iva, per ogni nicchia, per ogni idea: come contro il 22 per cento che grava sui titoli quella di un'intraprendente azienda elettronici venduti da società italiane. polacca, che ha presentato in un Della questione si sta occupando la angolino nascosto del Salone un Commissione Europea, e con ogni curioso ibrido tra smartphone e probabilità col 2015 saranno in vigore nuove regole, ma intanto la sperequazione lettore ebook. Si chiama Onyx Midia è evidente. I segnali più interessanti forse InkPhone e arriverà tra qualche mese nei negozi italiani. non vengono dai grandi nomi: mentre il CONFUSIONE Situazione grottesca: formati NUOVE TECNOLOGIE Pag. 33