“Possibili rischi” di infiltrazioni della criminalità nella gestione del

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“Possibili rischi” di infiltrazioni della criminalità nella gestione del
Redazione Corso L.Saraceni, 97 - Castrovillari
Anno XIV– Numero 7 - IN DISTRIBUZIONE VENERDI’ 5 MARZO 2016
il diario
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“Possibili rischi” di infiltrazioni della criminalità
nella gestione del ciclo dei rifiuti
58mo Carnevale
di Castrovillari
Presentato il manifesto
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Riapre il Castello Aragonese...
ma al popolo dei social non piace affatto
Tribunale di Castrovillari
Festa
Leone, cresce
l’attesa
al viadigliSan
Sportelli
di Giustizia
Azione Nazionale: «Comitati di quartiere troppo silenti!»
IL DIARIO anno XIV n. 7 PAG. 2
«Che la nostra tanto amata Castrovillari venga
paragonata ad una delle grandi città urbane del
nord Italia, dovrebbe essere sintomo di orgoglio
e fare più che piacere.
Se tale equiparazione venisse effettuata per progetti all’avanguardia
quali la promozione dell’imprenditoria giovanile, la tutela del
paesaggio e della cultura, una
nuova metodologia di dialogo tra istituzioni e cittadini,
sicuramente ne saremmo
fieri.
Tuttavia, ahimè, questo idilliaco sogno non si è ancora
concretizzato in realtà e non è
purtroppo, di questo che si discute,
bensì del tasso di microcriminalità che
continua a crescere in maniera esponenzialmente preoccupante e a diffondersi, alla
stregua di un’inarrestabile epidemia, in tutta la
nostra Città.
Non sono infatti un mistero le numerosissime
segnalazioni di atti vandalici commessi a danno
di alcuni dei nostri concittadini in questo ultimo
periodo: uova contro finestre, pietre che mandano vetri in frantumo, gomme d’auto forate, sfregi indicibili al nostro
patrimonio culturale, furti di ogni
genere.
Viene giustamente da chiedersi: che tipo di interventi
potrebbe promuovere il privato cittadino, se non
quello e soltanto quello di
sollecitare l’intervento delle
Forze dell’Ordine preposte
alla repressione dei delitti?
Dimentichiamo,però, che a Castrovillari esistono degli speciali
“organi di tutela”, appositamente
creati, volti ad assumere un ruolo di interfaccia tra i privati e l’amministrazione pubblica,che non solo hanno il compito di segnalare
“quello che non va” ma hanno anche il potere di
prevenire “quello che non dovrebbe essere”.
«Uno sforzo dai cittadini per una
miglior raccolta differenziata»
Comitato di Quartiere n. 4
Nella sala delle rappresentanze , al primo piano
di palazzo Gallo, la riunione del Comitato di
Quartiere n. 4 di Castrovillari, presieduto da Pasquale Pandolfi e costituito da Carmine Pagliaro, Giuseppina Chiodi, Carmela Bellini,
Giovanni Di Dieco e Francesco Di Mare, è stata
l’ennesima opportunità per approfondire il
ruolo dei cittadini, fondamentale, per una raccolta differenziata che si rispetti etutela l’esistente con gli irrinunciabili comportamenti
civici, per una maggiore qualità ed ordine urbani.
All’incontro hanno preso parte Gianni Donato
in rappresentanza dell’istituto scolastico “Vittorio Veneto”, che ricade nell’area di competenza del Quartiere, oltre il Sindaco, Domenico
Lo Polito, il Vice Sindaco, Angela Lo Passo,gli
Assessori Pasquale Pace , Aldo Visciglia,il consigliere Carlo Lo Prete e, tra i collaboratori del
Sindaco, Salvatore Dessì, Antonio Notaro e Cristina Cosentino, delegata, quest’ultima, del
primo cittadino per il progetto “Verticalia” che
include tale esperienza di sussidiarietà.
Nella riunione, presente pure un rappresentante della nuova ditta appaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, si sono
affrontate e discusse più questioni legate proprio alla pulizia ambientale e al decoro urbano
un tutte le sue fattispecie.
Alle domande e valutazioni dei cittadini hanno
risposto i componenti dell’Amministrazione.
Il confronto è stato un’occasione – è stato rilevato –per ribadire che ruolo e funzioni dei Comitati aiutano a sviluppare quell’attenzione
diffusa sul bene pubblico e sulle regole che
non possono fare a meno dell’apporto di ciascuno.”
Tra i loro compiti ( ci permettiamo umilmente di
leggere ) rientrano :1. miglioramento della qualità della vita e sviluppo del senso civico; 2. difesa dei diritti e delle istanze degli abitanti di
ciascun quartiere; 3. stimolo e verifica costruttiva dell’operato delle istituzioni e della Pubblica
Amministrazione.
In un quadro al limite del drammatico, qual è
questo del momento, questi Organi si sentono
di avere effettivamente assolto ai loro compiti?
Dove sono? Che cosa stanno facendo? Perché
nessuno si è fatto carico delle esigenze dei nostri concittadini che non si sentono tutelati, protetti e che non sono più al sicuro neppure nelle
loro case, laddove l’amministrazione rimane
La III Commissione vara il regolamento
per il baratto amministrativo
La Terza Commissione consiliare di Castrovillari, competente per igiene , sanità e servizi
socio assistenziali, presieduta dalla consigliera
Era Rocco, e costituita dai componenti Carmine Lo Prete, Dario D’Atri, Ferdinando Laghi e
Sara Astorino, riunita, oggi pomeriggio, al
primo piano di palazzo Gallo, sede temporanea
del Comune, ha discusso dei regolamenti riguardanti il baratto amministrativo ed il servizio trasporto disabili che sono stati varati
all’unanimità.
La stessa, nella seduta odierna, dopo ampia discussione, tra i presenti (Sara Astorino, Maria
Antonietta Guaragna , Peppe Santagada, Carlo
Lo Prete ed Era Rocco) ha suggellato le due
Carte che rispondono ad esigenze e bisogni
presenti in Città, richiamati in vario modo, con
contributi specifici, dai partecipanti che la presidente ha ringraziato per gli importanti apporti.
I due regolamenti , che presto saranno all’attenzione ed al vaglio del Consiglio, in una delle
prossime sedute consentono : il primo , legato
al “Baratto”, ad una parte di cittadini che si trovano in difficoltà economiche, di poter assolvere al mancato pagamento dei tributi già
scaduti mediante una loro prestazione di pubblica utilità; ed il secondo, concernente il trasporto per i diversamente abili, di estendere
tale servizio ad un maggior numero di utenti
Forza Italia si presenta alla città
«Oggi diamo inizio non solo a un
percorso di lavoro, ma soprattutto
iniziamo insieme un servizio per il
“bene comune”alla città di
Castrovillari ed al territorio. E’
un’esperienza
nuova
che
avvieremo
con
entusiasmo,
impegno e credo anche con
serenità, fiduciosi che le persone
che ci sono accanto, e che ci
mettono la faccia, sono tra le
migliori risorse disponibili di Forza
Italia».
Così Roberto Senise, da padrone di
casa, inaugura la manifestazione
tenutasi nella sala Varcasia nei
giorni scorsi, alla presenza di un
folto pubblico di sostenitori e
simpatizzanti, che sancisce la
rinascita di Forza Italia a
Castrovillari.
Secondo
il
coordinatore cittadino di Forza
Italia, Castrovillari ha le capacità di
«avviare una nuova stagione di
inerte e silente?
Castrovillari ha bisogno di qualcosa in più, merita qualcosa di più: c’è necessità di coesione sociale, di dialogo tra tutte le parti interessate per
la risoluzione di questi e di molti altri problemi
che affliggono la nostra Comunità alla ricerca di
soluzioni praticabili. Castrovillari deve ritornare
al Popolo, deve essere Città e non Feudo Medievale.Non può e non deve essere soffocata
nelle mani di chi, dei bisogni della cittadinanza,
non sente altro che le grida di lamento, di disperazione e di sdegno, senza mai proporre
azioni concrete di sostegno. Non è troppo tardi,
facciamo in modo che non sia troppo tardi».
Azione Nazionale Castrovillari
crescita, nel quadro della
globalizzazione contemporanea,
così da riaprire il futuro dei nostri
giovani, delle nostre famiglie, e di
tutte le persone. Castrovillari ha
bisogno di una scossa d’ambizione
e d’orgoglio, di innovare e di
pensare in grande, di costruire
qualcosa che non c’era, di esempi
credibili - di persone oneste e di
cittadini che abbiano voglia di
battersi per lasciare ai figli più
speranze che debiti». Presente alla
manifestazione l’On. Roberto
Occhiuto che nel suo intervento ha
accusato il governo di scarsa
attenzione per la Calabria, mentre
il consigliere regionale Giuseppe
Graziano
ha ribadito la sua
vicinanza ai problemi dell’ospedale
di Castrovillari. Per l’ccasione è
stato presentato ll coordinamento
cittadino castrovillarese che
affiancherà Roberto Senise: vice
Rosario Esposito, membri Luigi
Sommella,
Giovani
Brandi
Cordasco Salmena, Marica Nigro,
Vincenzo Zaccaro, Fernando
Chefallo, Carmela Bellini, Angelo
De Vincenzi, Francesco Martino,
Mimmo
Russo,
Vincenzo
Chiaromonte e Antonella De
Marco.
Un gruppo di persone, secondo
Senise, che avranno «il compito ed
il
dovere di intercettare la
domanda di buona politica che
deve essere fatta di competenza ,
spirito di servizio, buonsenso,
giustizia sociale, pragmaticità e
dall’idea
fondamentale
che
ciascuno è responsabile della
comunità presente in cui vive ed
opera e della comunità futura che
lascerà in eredità ai propri figli,
spetterà proprio alla società civile, il
compito di impegnarsi per essere
motore di quel cambiamento di cui
noi di Forza Italia vogliamo essere i
fautori».
per rendere più facile la loro mobilità sul territorio e la loro integrazione.
“In questo modo l’Amministrazione comunale
– ha dichiarato la presidente a margine della
riunione- continua il suo impegno a favore dei
più deboli e dell’inclusione sociale.”
Intanto l’ex
coordinatrice di
Forza Italia Giovani
contesta i vertici
Viviana Caporale, ex coordinatrice di Forza
Italia Giovani di Castrovillari, chiede di porre
fine alla gestione del partito di Forza Italia
targato Santelli e De Rose. In particolare
chiede che i due coordinatori rassegnino
formalmente le proprie dimissioni. Questo
nel rispetto di chi, per il partito ha dato tanto
con un lavoro minuzioso e quotidiano e
come “premio” si è visto dapprima, far distruggere una coalizione a Castrovillari, regalando la città, ancora una volta alla
sinistra, passando per diverse scelte antimeritocratiche come, ad esempio la scelta di
nominare neo entrati nel partito a dirigenti
nazionali, in barba a chi per il partito c’è
sempre stato, concludendo il tutto, quasi
come una ciliegina di totalitarismo su una
torta di dittatura, con l’azzeramento immotivato di tutte le cariche giovanili del partito
provinciale. Chi compie queste azioni disdicevoli contribuisce ad alimentare l'antipolitica ed a screditare tutti coloro che con
passione, sacrificio e militanza si mettono
quotidianamente al servizio della cosa pubblica e della politica, oltretutto rimanendo al
comando da soli come generali senza esercito.”
“Possibili rischi di infiltrazioni della
criminalità nella gestione dei rifiuti
IL DIARIO annoXIV n.7 PAG. 3
La prefettura di Cosenza ha interdetto la ditta
appaltatrice del servizio di raccolta e gestione
dei rifiuti urbani di Castrovillari per “frenare sul
nascere tentativi di ingerenza da parte della
criminalità”. Decisione che ha di fatto obbligato
il sindaco castrovillarese Lo Polito a
interrompere immediatamente il rapporto con
la ditta E-Log di Rossano che si era regolarmente
aggiudicata l’appalto nel mese di Gennaio.
Il Comune ha poi diramato un comunicato in cui
si legge che l’atto intrapreso era dovuto e
necessario a causa di “possibili rischi” di
infiltrazioni della criminalità nella gestione del
ciclo dei rifiuti.
«L’amministrazione comunale della città di Castrovillari, con grande senso di responsabilità, rispetto delle istituzioni, delle regole e dei
cittadini, ha deciso, oggi stesso, di effettuare
l’immediata interruzione del servizio di gestione
dei rifiuti urbani ed assimilati alla ditta che si era
regolarmente aggiudicata l’appalto lo scorso 18
gennaio. La scelta, necessaria, è scaturita da una
informativa della Prefettura di Cosenza che interdice la società aggiudicatrice e da una nota
più specifica dell’Ufficio Territoriale del Governo
con la quale viene rappresentato che “…il carattere recentissimo dell’avvio del servizio, seppure
in termini extracontrattuali,”….nella scelta dell’esecutore del servizio”, suggerisce in via preventiva di “…frenare sul nascere tentativi di
ingerenza della criminalità”. L’informativa ci ha
attivato, consapevoli di eventuali possibili rischi
, ma fermi ed intransigenti nel garantire la legalità nel territorio che è sempre stata la bussola
del nostro agire, al fine di attivare azioni di
buone pratiche a tutela e nell’interesse dell’amministrazione pubblica e del suo operato che,
tra l’altro, si sono sempre voluti sviluppare in
stretto contatto con tutte le forze dell’Ordine
anche attraverso incontri dedicati. Anzi, proprio
la continua sinergia tra Amministrazione e Forze
dell’Ordine dimostra l’attenzione e la determinazione di evitare, sul nascere, ogni forma “d’invasione” del nostro territorio. Naturalmente le
conseguenze dell’interruzione del servizio determineranno disagi per la mancata raccolta, nei
prossimi giorni, che verranno fronteggiati attraverso l’affidamento diretto del servizio in via del
tutto temporaneo. Tali scelte sono state formalizzate in data odierna con una opportuna e dettagliata ordinanza sindacale in cui vengono
argomentate e chiarite le posizioni dell’amministrazione comunale, e tracciate le linee di condotta nel prossimo futuro;queste sono tese a
ricercare, in tempi ristretti, una Società, già operante nel settore, di comprovata competenza,
affidabilità e professionalità, disposta ad assumere il servizio in via immediata nel prossimo
mese, in attesa dell’avvio e dell’espletamento di
una nuova procedura di gara negoziata. La complessa opera amministrativa dei prossimi giorni
sarà condotta, come è consuetudine, con assoluta trasparenza e vigilanza, tenendo, come
sempre, in considerazione la naturale ed importante salvaguardia dei livelli occupazionali
degli operatori di igiene ambientale che, nell’ultimo mese, hanno dimostrato senso di responsabilità erispetto nell’assolvere i propri
compiti.”
La scelta, necessaria, è scaturita da
una informativa della Prefettura di Cosenza che interdice la società aggiudicatrice e da una nota più specifica
dell’Ufficio Territoriale del Governo
con la quale viene rappresentato che
“…il carattere recentissimo dell’avvio
del servizio, seppure in termini extracontrattuali,”….nella scelta dell’esecutore del servizio”, suggerisce in via
preventiva di “…frenare sul nascere
tentativi di ingerenza della criminalità”.
IL COORDINAMENTO POLITICO DELLE LISTE
CIVICHE
NON ACCETTIAMO CHIAMATE IN CORREITÀ
«Le ripetute uscite pubbliche di Domenico Lo
Polito, le scomposte fughe in avanti temendo
chissà quali speculazioni politiche,denotano il
grave imbarazzo per la clamorosa e vergognosa
figura che la Città di Castrovillari ha fatto nella
vicenda della gestione dei rifiuti, figlia
dell’inadeguatezza dell’intera maggioranza e
della loro azione amministrativa.
Siamo stanchi di essere strumentalizzati da Lo
Polito e dai suoi consiglieri che a giorni alterni,
cambiano giudizio su tutti e tutto; da pseudo
ambientalisti a terroristi ambientali, da quelli del
no a tutto a speculatori politici, da incompetenti
che nulla sanno e nulla capiscono, perché gli atti
ufficiali dicono cose diverse da quelle
prospettate da noi a falsi profeti che vaticinano
oscuri presagi sulla gestione dei rifiuti, che poi
Autorità superiori confermano!
Oggi, invece, siamo chiamati a stringerci attorno
all’Amministrazione
per
assumerci
responsabilità in una vicenda in cui siamo
vittime, come tutta la città, e non carnefici.
Da più tempo sosteniamo che Lo Polito e la sua
maggioranza sta scrivendo pagine buie della
storia politica della città di Castrovillari, e
questo, senza speculazione politica, ma
leggendo gli atti ufficiali, non ultimo il
provvedimento a firma del Prefetto dott. Tomao,
che amaramente conferma ciò che a più riprese
abbiamo pubblicamente denunciato. Mai, e
ripetiamo mai, la città è stata destinataria di un
provvedimento come quello recapitato nei
giorni scorsi.
Chissà quale passo delle Sacre Scritture dovrà
invocare Domenico Lo Polito per ottenere la
piena assoluzione.
Chissà quale Padre della Chiesa “correrà” in
soccorso del primo cittadino e della sua
maggioranza.
Quello che stiamo vivendo non è un fulmine a
ciel sereno, infatti, già nei giorni di preparazione
dell’imponente manifestazione contro la
riapertura della discarica di Campolescio,
sindacati, operatori agricoli, imprenditori e forze
politiche avevano denunciato le possibili
infiltrazioni della malavita organizzata nella
gestione della discarica, ma nulla è stato fatto,
non una parola fu profferita da Lo Polito, anzi
attacchi, risatine di scherno, fughe per
precedere il corteo dei manifestanti al fine di
impedire l’accesso in discarica – reso possibile
dalle Forze dell’Ordine presenti -, solita
supponenza ed arroganza. Oggi, invece, dopo
che ha coperto Castrovillari di sozzura invoca
«Quello che stiamo vivendo non è un
fulmine a ciel sereno, infatti, già nei
giorni di preparazione dell’imponente
manifestazione contro la riapertura
della discarica di Campolescio,
sindacati,
operatori
agricoli,
imprenditori e forze politiche avevano
denunciato le possibili infiltrazioni
della malavita organizzata nella
gestione della discarica, ma nulla è
stato fatto, non una parola fu
profferita da Lo Polito, anzi attacchi,
risatine di scherno, fughe...»
l’unità ed il senso di responsabilità ergendosi a
paladino della legalità!
L’ordinanza contingibile ed urgente, adottata
dal sindaco, Domenico Lo Polito, pubblicata nel
tardo pomeriggio di ieri,spacciata come atto
eroico, è solo un atto necessario ed obbligatorio,
conseguenza dell’intervento,ad opera del
Prefetto dott. Tomao, di interdizione della
società che gestisce la raccolta dei rifiuti e la
discarica di Campolescio.
Il sindaco, si ribadisce, è stato costretto ad
interrompere immediatamente il rapporto in
essere con la società, per evitare ben più gravi e
penose conseguenze.
L’amara verità è che se non fosse intervenuto il
provvedimento prefettizio tutto sarebbe
rimasto come prima, Lo Polito e la sua
maggioranza storditi dai bagordi per le ripetute
inaugurazioni, a questo punto in preda all’ansia
per il prossimo taglio di nastro della “casa dei
saperi e dei sapori”, frastornati dai postumi
dell’euforia
del
carnevale,
mettono
penosamente in scena una farsa per camuffare
le
loro
responsabilità
e
dell’intera
amministrazione, rievocando, in chiave
moderna, il capolavoro del grande Monicelli,
l’Armata Brancaleone.
Lo Polito e la sua maggioranza storditi
dai bagordi per le ripetute
inaugurazioni, a questo punto in
preda all’ansia per il prossimo taglio
di nastro della “casa dei saperi e dei
sapori”, frastornati dai postumi
dell’euforia del carnevale, mettono
penosamente in scena una farsa per
camuffare le loro responsabilità e
dell’intera amministrazione, rievocando, in chiave moderna, il
capolavoro del grande Monicelli,
l’Armata Brancaleone
Il culmine di questa drammatica vicenda, unica
nella storia della città, richiama alla memoria dei
più avveduti, tutte le stranezze che hanno
caratterizzato la vicenda della gestione dei rifiuti
a Castrovillari. Proroghe, disservizi, procedure
negoziate, ancora disservizi, tassa sui rifiuti ai
massimi, cittadini esasperati, contenziosi, il tutto
“nelle more (infinite)di indizione della nuova
gara a procedura aperta”! Ma quando si
procederà a regolarizzare il servizio con un
bando europeo? Forse si vuole aspettare
l’ultimazione dei lavori di ampliamento della
capacità di abbanco della discarica di
Campolescio per rendere più “seducente e
stuzzicante” il servizio?
Perché per aggiudicare il servizio per pochi mesi
si sono rese necessarie due diverse procedure
negoziate?
Per rinfrescare la memoria: la prima procedura
negoziata fu indetta a ridosso delle festività
natalizie, con la partecipazione ad invito, da
parte del responsabile del settore tecnico, di 7
società e tra queste non figurava la ditta
oggetto del provvedimento interdittivo
prefettizio. La società Calabria Maceri, unica
partecipante, con un ribasso dello 0,01%, si
aggiudicava la gara, ma, stranamente, non
concludeva il contratto.
Nella seconda procedura,sono state invitate 11
società, tra le quali nuovamente Calabria Maceri
che, questa volta,ha ritenuto di non partecipare;
anche in questa occasione è pervenuta all’Ente
una sola offerta, questa volta da parte della ELog s.r.l.
A questo punto ci si chiede:
chi è il responsabile del procedimento? Perché e
chi ha deciso di invitare la E-Log s.r.l.?Quali sono
stati i criteri adottati per individuare le società
da invitare? Chi ha firmato le lettere di invito?
Si tratta di atti di mera gestione o traduzione di
indirizzi politici?I consiglieri comunali che
formano la maggioranza che sorregge
Domenico Lo Polito, hanno avuto un ruolo in
questa vicenda? Eppure voci, come quelle
richiamate dalla stampa, raccontano di uno
strano via vai di consiglieri comunali di
maggioranza e di altri soggetti in sala Giunta nei
giorni precedenti la scelta delle società da
invitare. Nell’eroica ordinanza sindacale,
obbligata dalla “volontà” prefettizia, si legge che
dopo un mese di affidamento diretto del
servizio, si ricorrerà nuovamente alla procedura
negoziata, invece di indire una regolare
procedura aperta che garantisca maggiori
tutele alla comunitàed un concreto e regolare
svolgimento del servizio per 5 anni.
Le modalità utilizzate per individuare la società
che deve prestare il servizio di raccolta dei rifiuti
hanno dimostrato la loro inaffidabilità e
vulnerabilità in un settore in cui, come da
sempre da noi denunciato, le infiltrazioni
criminali e/o mafiose sono un pericolo concreto.
L’incapacità dimostrata in questa vicenda non ci
lascia tranquilli ed è per questo che invochiamo
nuovamente l’intervento del Prefetto per
monitorare l’operato di chi è chiamato a
sbrogliare questa penosa matassa.
Un invito alla responsabilità ci sentiamo di
rivolgerlo noi al primo cittadino, alla sua
maggioranza, alla sua Giunta e ai suoi pseudo
consulenti, ascoltate ciò che 15.000
castrovillaresi vi chiedono: dimettetevi ed
andate a casa, giù la testa,restituite dignità alla
città, avete perso ogni credibilità e, pertanto,
oltre non si può e non si deve».
Il coordinamento politico delle liste civiche
IL SINDACO LO POLITO:«LE SPECULAZIONI
POLITICHE DIVIDONO LA COMUNITÀ ED
INDEBOLISCONO GLI AMMINISTRATORI
PUBBLICI
«La vicenda dei rifiuti, relativamente al sistema
di raccolta e conferimento, dimostra la grande
capacità di questa amministrazione di fare rete
sul territorio a difesa della legalità e del bene comune. Valutazioni contrastanti e , comunque,
prevedibili, di quanto avvenuto e comunicato
ieri con una nota stampa, fanno parte di quell'opera di "sciacallaggio" politico , a prima vista,
diretto nei confronti di chi amministra ma, concretamente, scaricato , inavvertitamente, sulla
città. Rammentiamo, per questo, che le “Speculazioni politiche “ dividono la comunità ed indeboliscono gli amministratori pubblici i quali
in prima persona si assumono rischi per difendere la legalità. Invece, quanto successo deve
spingere maggiormente a dare risposte alle esigenze che si presentano, misurandosi con situazioni e fatti di cui è ancora intrisa la nostra
realtà. La concertazione continua con le forze
dell'ordine e la vigilanza dei funzionari tra le
parti sociali hanno bloccato sul nascere ogni
ventilato possibile rischio, ribadendo , così, che
il lavoro sulla trasparenza e le buone pratiche ,
con una buona sinergia istituzionale, a più livelli,
può fare tanto e sempre per operare meglio.
Solo chi giudica in malafede ogni sforzo rema
contro il desiderio e chi- chiunque- vuole cambiare le cose mettendoci faccia, capacità, disponibilità, impegno, desiderio, nella consapevolezza che è un’opera da svolgere insieme.
Offrire altre chiavi di lettura a questa attenzione
significa, ancora, mettere sempre in dubbio
tutto, bandendo azioni e volontà per migliorare
il sistema, nel rispetto delle regole attraverso
concertazioni istituzionali e con le forze dell’Ordine volte a svolgere cammini di legalità che riteniamo da sempre fondamentali per la crescita
delle nostre comunità.
«Gettare, ipocritamente, ombre su chi
svolge quotidianamente questa tensione condivisa, e che si vuole sempre
più partecipata, non aiuta la crescita
desiderata...»
Dunque, gettare, ipocritamente, ombre su chi
svolge quotidianamente questa tensione condivisa, e che si vuole sempre più partecipata,
non aiuta la crescita desiderata che necessita
coinvolgimenti e determinazioni intrecciate, al
di là delle appartenenze, fondamentali per dare,
con fermezza, il senso di quella comunità coesa
di cui abbiamo bisogno per combattere ogni
tipo di “invasioni” preoccupanti e, molte volte
difficili da individuare nonostante il lavoro di
più. Ecco allora l’importanza di quella unità sostanziale che si chiede per dire e ribadire l’urgenza di comportamenti univoci verso tutto ciò
mette a rischio le buone pratiche.
Al bando divisioni e critiche. Non aiutano nessuno. La crescita ha bisogno di altro: di buon
senso e senso di responsabilità “trasversale”.
Per tale motivo questa amministrazione, in coscienza, sa di aver agito subito e bene grazie, soprattutto, ad una collaborazione istituzionale,
con più soggetti, che necessitano sempre di essere sostenuta da ciascuno in questa “levata di
scudi” civica, espressione di dignità e di appartenenza a difesa del bene comune.»
IL DIARIO annoXIV n.7 PAG. 4
Piante alimurgiche
ed officinali
dell’area del Pollino
Presentato il libro
di Umberto Caldora
sulla Statistica murattiana
E’ stato presentato nel salone del circolo cittadino di Castrovillari il volume “Relazioni della statistica murattiana”
di Umberto Caldora, edito a cura dell’omonima Associazione, rappresentata dal presidente Danilo Caldora e dal
socio fondatore Ferdinando Laghi.
Il libro del compianto professor Caldora venne pubblicato nel 1960 e, a causa della sua rarità, si è resa necessaria questa ristampa che, con molti sacrifici e senza aiuti,
l’Associazione Umberto Caldora, ha realizzato e presentato alla cittadinanza.
Nel corso della serata, dopo i saluti del vicepresidente del
Circolo Cittadino, Antonino Ballarati, sono intervenuti a
nome dell’Associazione Culturale, Danilo Caldora e Ferdinando Laghi. Dopo un intervento di Luigi Troccoli, incentrato sulla vita e sulla figura dello storico
castrovillarese, ha dettagliatamente relazionato sui contenuti del libro la prof.ssa Renata Ciaccia, docente di storia moderna presso l’Università della Calabria. La relatrice
ha messo in evidenza il contributo che la statistica murattiana ha dato nella conoscenza dello stato del regno
di Napoli nel Decennio Napoleonico. La pubblicazione
del Caldora rappresenta uno strumento utile per capire
che quello che dopo l’Unità d’Italia lo Stato fece con le
inchieste parlamentari sulle condizioni economiche e sociali del Mezzogiorno, fu probabilmente mutuato proprio
dalla statistica che i funzionari dei Murat compirono nelle
regioni del Regno.
Omaggio ad Alda Merini
"...una piccola ape furibonda. Musica e poesia" è l’ultima
iniziativa dell'associazione culturale Mystica Calabria, in
collaborazione con docenti e alunni delle scuole superiori
di Castrovillari che si terrà Martedì 8 Marzo alle ore 17.30
al Lilù Caffè Letterario. Un piacevole momento di poesia e
di musica, dedicato ad Alda Merini, poetessa e scrittrice
milanese scomparsa nel 2009, per festeggiare, tra un buon
thè o una cioccolata calda, la giornata delle donne, accompagnata dai versi che la Merini, mamma, moglie, intellettuale, donna sensibile e fragile, ci ha lasciato in
eredità. "Una piccola ape furibonda", è l'appellativo con il
quale Alda Merini amava definirsi e nel suo ricordo indimenticabile, impegnate nell'interpretazione di alcune sue
più significative poesie saranno, per il Liceo Scientifico “E.
Mattei” Angelica Alessandria, Ilenia Cafarelli, Carmen Di
Leo, Agostina Fattorusso, Francesca Fattorusso, Francesca
Pastore, Rita Varcasia, per l'ITIS “E. Fermi” Viviana Vignieri,
Miriana Miceli, Elena Donnici, accompagnata dalla musica
di Matteo De Marco e Chiara Valente. Per l'IPSIA “L. Da
Vinci”ci saranno Katia Pugliese, Noemi Di Dieco, Micaela
Bellizzi, Antonella Passarelli, Melissa Cimarrusti, Debora
Malagrino, Greta Carriuolo, Ivana Trimani, Veronica Iorio e
Debora Minsotolo, mentre per l' IPSEOA - “K. Wojtyla” Alessia Groccia,accompagnata dalla musica di Giuseppe De
Tommaso e per ITC - ITG "Pitagora - Calvosa" leggeranno
Mariarosa Bengardino, Federica Auriemma, Bianca De
Luca e Gaia Mostardi. Un incontro decisamente al femminile, un singolare e doveroso omaggio a cui hanno lavorato, insieme all'associazione Mystica Calabria e al Lilù
Caffè, le docenti Francesca Gaudio, Milena Filomia, Lucrezia Crima, Teresa Filomia, Francesca Raffa, Dora L'avena,
Francesca Rizzuto, Lidia Marcovecchio, Maria Ciccone, Ines
Ferrante e Anna Maria Rubino, le quali hanno scelto fra la
produzione poetica di Alda Merini, quei testi da offrire al
pubblico per un evento che coniughi la poesia come incontro, come dialogo tra sentimenti, opportunità per le
giovani generazioni e la figura di una grande voce poetica
del 900 italiano che ha saputo narrare la propria drammatica esperienza di vita, utilizzando i versi come "strumento"
per superare le avversità.
Gli Alpini di Castrovillari
e la Giornata del Ricordo
Il Gruppo Alpini di Castrovillari, intitolato al castrovillarese Alpino Gen.c.a.a. Alberto De Giorgio, il 28 febbraio ha celebrato la
“Giornata del Ricordo” dei martiri delle foibe dell’Istria e di tutti
i caduti civili e militari di tutte le guerre con una manifestazione
che ha avuto il suo clou nella Messa nella chiesa dei SS. Cuori di
Castrovillari.La funzione sacra è stata concelebrata dal parroco D.
Carmine De Franco, cappellano della locale caserma “E.Manes”
del 21° Genio Pionieri guastatori e da D.Bruno Midaglia, tenente
degli Alpini,cappellano della sez. ANA di Napoli.Nel corso della
celebrazione è stato benedetto il nuovo gagliardetto del
Gruppo, consegnato dalla madrina sig.ra Maria Sanguellini
Nigro, madre del C.le mag. Alpino Dino Paolo Nigro, caduto in
Bosnia. Sono intervenute con i rispettivi vessilli l’Ass.Naz.Carabinieri, l’Ass.Naz.Comb. e Reduci,l’Ass.Naz. Marinai d’Italia con il segretario prov.le Michele Tocci ed una cospicua rappresentanza
con vessillo,l’Ass.Naz.Fam.Caduti e Dispersi in guerra, una rappresentanza ufficiale del Corpo Forestale dello Stato,
l’Ass.Naz.dei Caduti e Dispersi in guerra .Il Presidente della
Sez.ANA di Napoli Marco Scaperrotta era presente con il vessillo
sezionale, fregiato da ben sette Medaglie d’Oro al V.M., contornato dai gagliardetti dei Gruppi Ana di Castrovillari, Sangineto,
Cosenza, Salerno, Benevento e Napoli, appartenenti alla sez.di
Napoli. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco della città
avv. Domenico Lo Polito,il vice-sindaco prof.ssa Angela Lo Passo,
il consigliere e presidente del consiglio com.le dott.Piero Vico.
S.E. il vescovo,mons. Francesco Savino ha fatto pervenire un
messaggio di saluto, non essendo potuto essere presente per
precedenti impegni assunti. Particolarmente sentita e coinvolgente è stata l’omelia di D. Carmine De Franco il quale, nel ricordare le motivazioni del rito religioso,evidenziando il sacrificio di
tanti italiani dell’Istria sacrificati da una brutale e barbarica logica di pulizia etnica,ha ricordato l’importanza avuta nella personale formazione sacerdotale dalle figure di due pastori
vescovi,ambedue cappellani Alpini. Il commovente coro alpino
del musicista e Alpino Bepi De Marzi “Signore delle cime”ha sottolineato in sottofondo la Comunione dei fedeli. Dopo il saluto
porto ai fedeli da parte di D. Bruno Midaglia ,tenente degli Alpini, e la testimonianza del Presidente Scaperrotta,commilitone
del caduto Alpino Dino Paolo Nigro, la “Preghiera dell’Alpino”,recitata dal Capo Gruppo dott .Nicola Filomia,ha concluso la toccante cerimonia cui la partecipazione commossa degli
intervenuti ha fatto da sfondo
IL DIARIO annoXIV n.7 PAG. 5
Tribunale di Castrovillari, al via gli Sportelli di Giustizia
La Regione Calabria ha promosso il progetto di
sviluppo di una rete prototipale di Sportelli di
Giustizia del Circondario del Tribunale di Castrovillari, finanziato dal Fondo Sociale Europeo,
FSE 2007/2013. L’importante iniziativa in corso
è stata presentata nel pomeriggio a Castrovillari, nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia, dal
Presidente della Regione Mario Oliverio, insieme
al Presidente del Tribunale di Castrovillari Caterina Chiaravalloti. Il Circondario del Tribunale di
Castrovillari- è stato detto- costituisce l’ambito
sperimentale per l’istituzione della prima rete di
Sportelli di prossimità per la volontaria giurisdizione presso i Comuni di Castrovillari, Corigliano
Calabro, Cassano all’ Jonio e San Demetrio Corone, per verificarne la funzionalità e l’interesse
territoriale anche per una possibile estensione
agli altri Circondari della Calabria. Gli Sportelli di
Giustizia sono al servizio dei cittadini che devono rivolgersi al Tribunale per amministrazioni
di Sostegno, Tutele e Curatele, fungendo da osservatorio sui bisogni di informazione e sulle necessità espresse dalle famiglie, dalle persone
fragili, dagli amministratori di sostegno e dalle
organizzazioni coinvolte. Il progetto ambisce –
nell’ambito della programmazione 2014-2020 –
ad estendere la rete degli sportelli all’intero territorio regionale, sviluppando sinergie e complementarietà con altre iniziative realizzate o in
corso di realizzazione da parte della Regione. "E'
una iniziativa lodevole- ha affermato il presidente Oliverio- e la dimostrazione che la cooperazione e la sinergia tra istituzioni sono fattori
importanti che, se in maniera sistematica, possono consentire di mettere una marcia giusta.
La Regione sostiene questo importante progetto che è sperimentale e parte in quattro Comuni. Sulla base di una prima valutazione si
potrà lavorare perché possa essere esteso all'intera regione, utilizzando le risorse europee. E' un
progetto che ha l’obiettivo di avvicinare la giustizia al cittadino, semplificare i rapporti, che
contribuisce ad allentare il carico di lavoro all’interno delle strutture giudiziarie. Lo sportello
vuole diventare un punto di riferimento per i cit-
tadini stessi, accompagnandoli nella molteplicità delle esigenze che si pongono nel rapporto
con le funzioni della giustizia. Apre inoltre alla
possibilità di sviluppare altri futuri progetti. "All’incontro sono tra gli altri intervenuti il Presidente della Sezione Civile del Tribunale di
Castrovillari Vincenzo Di Pede; il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Castrovillari Roberto
Laghi; il dirigente del Settore Programmazione
della Regione Luigi Zinno; il presidente della Camera Minorile di Castrovillari, sezione di Catanzaro, Luisa Fiorito; il Sindaco di Castrovillari
Domenico Lo Polito ed i rappresentanti dei Comuni che ospitano gli sportelli; una rappresentanza degli altri soggetti coinvolti nella
sperimentazione. Al termine dell’incontro, il taglio del nastro dello Sportello di Giustizia,
presso la vecchia sede del Tribunale di Castrovillari.
COSA FA LO SPORTELLO DI PROSSIMITA’?
- informazione, su alcune materie di Volontaria Giurisdizione
- supporto alle attività di predisposizione dell’istanza per la nomina dell’Amministratore di Sostegno, raccolta e verifica degli allegati e compilazione della corretta
modulistica
- raccolta delle istanze compilate e deposito nella Cancelleria del Tribunale
- ritiro copie conformi e altri adempimenti successivi (notifiche presso UNEP) nella
Cancelleria del Tribunale
- supporto alle attività di predisposizione dei rendiconti periodici annuali di Amministrazione di Sostegno e Tutele
- raccolta dei rendiconti periodici annuali compilati e deposito nella Cancelleria del
Tribunale per le Autorizzazioni riguardanti i minori, supporto nella compilazione
della corretta modulistica e deposito nella Cancelleria del Tribunale
Italcementi/Le associazioni chiedono rispetto per gli accordi
IL DIARIO annoXIV n.7 PAG. 6
Con una mossa inaspettata, a sorpresa, inusuale,
Italcementi si rimangia ciò che aveva sottoscritto con il Governo ed i Sindacati, circa la
sorte dei 42 Lavoratori del cementificio di Castrovillari!Infatti negli accordi stipulati si prevedeva la Cassa integrazione, con la rotazione dei
profili professionali fungibili. Ora, invece, come
un colpo di fulmine inatteso, la società bergamasca fa sapere di "non attuare una rotazione
che tenga in considerazione la reale fungibilità
oltrechè solidarietà ed equità,in un momento
difficile e transitorio". Eppure, anche la transitorietà del momento è prevista negli accordi siglati, quando si parla del perfezionamento della
cessione del 45% da parte di Italmobiliare a Heidelberg Cementi e del lancio dell'OPA da parte
del Gruppo tedesco! In questo protocollo d'intesa è sancito che lo stabilimento di Castrovillari non subirà alcuna trasformazione almeno
fino al 2017 e, di conseguenza, alcun ridimensionamento sia delle attività che della forza lavoro, nonchè 20 mesi di Cassa integrazione e
nessuna scelta industriale definitiva sull'im-
pianto. Ora tutto sembra essere rimesso in discussione, con gravissime ripercussioni sulla
sorte dei Lavoratori che, dopo mesi di lotta e di
aspettative, pensavano di avere evitato il peggio e speravano, addirittura, con l'avvento della
società tedesca, in un rilancio del cementificio.
E' necessario, pertanto,innanzitutto, un deciso
intervento del Governo: non è consentito stracciare patti sottoscritti con la massima Autorità
istituzionale nazionale ! Poi, anche il Presidente
Oliverio dovrà far sentire la sua voce, per evitare
un ulteriore scippo alla già fragile economia regionale. Il Sindaco di Castrovillari, senz'altro, è
già pronto per coordinare ogni intervento locale
e nazionale che ripristini la situazione sancita e
codificata da un accordo già siglato con l'importante apporto del Sindacato Nazionale. Le
nostre Associazioni che, da tempo, stanno seguendo questa vicenda, fanno, pertanto appello, alle Istituzioni affinchè sia ripristinata la
correttezza contrattuale e non sia
consentito a nessuno di utilizzare i Lavoratori
come merce di scambio, di minaccia o di ricatto,
Ex lsu-lpu /La commissione stabilità
finanziaria del ministero
ha trasmesso al comune
la proroga contrattuale
Martedì primo marzo è pervenuta la comunicazione
tanta attesa dagli Lsu-Lpu in forza al Comune di Castrovillari.
L’informativa, da parte del Ministero dell’Interno-Commissione Stabilità Finanziaria degli Enti Locali, è arrivata
a palazzo Gallo precisando che , dopo aver esaminata
tutta la documentazione regolarmente prodotta dall’ente, era stata approvata la proroga contrattuale dei lavoratori ex Lsu – Lpu, dal primo gennaio 2016 al 31
dicembre 2016, per 26 ore settimanali, nei limiti delle risorse finanziarie, concesse dalla Regione Calabria.
La notizia è stata accolta con particolare soddisfazione
dal Sindaco, Domenico Lo Polito, il quale ha affermato
l’importanza del risultato per il Lavoro ed i Servizi del Comune, dove operano da anni le unità.
“Un obiettivo atteso- ha spiegato il primo cittadino- che
esprime anche tutto un percorso d’interlocuzioni e preparazione, finalmente giunto al primo step importante, e
di un cammino da compiere per tali figure.”
“Naturalmente un ringraziamento particolare ed un
plauso vanno agli uffici comunali – precisa Lo Polito- che
hanno lavorato con professionalità e ben oltre il proprio
orario di lavoro per garantire i diritti dei lavoratori
LSU/LPU.”
Scura completa il puzzle
della rete ospedaliera
Nella tarda serata di mercoledì è terminato il lavoro sui
fabbisogni della rete ospedaliera. Scura, Urbani, la struttura commissariale e alcuni tecnici del dipartimento regionale Tutela della Salute hanno completato il puzzle
sull'assegnazione dei posti letto al territorio regionale.
Giovedì, salvo intoppi dell'ultima ora, i commissari e il dg
del dipartimento Fatarella firmeranno i documenti che
poi andranno al vaglio dei ministeri competenti (Salute
ed Economia e Finanze) i quali dovranno esprimersi con
un parere definitivo. Ma tra le stanze di Palazzo Alemanni
c'è ottimismo perché il lavoro è stato svolto seguendo
tutte le direttive arrivate da Roma sui criteri da applicare.
La giornata era cominciata prestissimo con l'audizione di
tutti i direttori generali delle aziende ospedaliere e delle
Asp calabresi con cui si erano definite le richieste dei territori. Poi, per diverse ore, il lavoro si è concentrato sulla
distribuzione dei posti letto tra pubblico e privato.
in una situazione di gravissima crisi economica.
Già la Calabria è collocata fra le regioni più povere d'Europa e questi inaspettati colpi di testa
di Gruppi industriali, che hanno usufruito di
enormi vantaggi economici e logistici, assestano un colpo mortale non solo alla sua eco-
nomia ma rappresentano una gravissima offesa
alla sua dignità ed a quella dei suoi concittadini,
soprattutto i lavoratori ed i giovani».
Ass Kontatto Pasquale Pandolfi
Associazione Città Solidale Giovanni Donato
Le recenti innovazioni nel sistema di trasporto
pubblico locale della regione Calabria
L’Assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno ha
presentato, nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno
partecipato anche il Dirigente generale del Dipartimento “Infrastrutture” Domenico Pallaria ed il dirigente del Settore Trasporti
Luigi Zinno,“Le recenti innovazioni nel sistema di Trasporto pubblico locale nella regione Calabria”.
L’Assessore, nell’introdurre i lavori, ha, tra l’altro, comunicato che
dal prossimo primo marzo partirà la sperimentazione dei servizi
di trasporto pubblico su gomma, finalizzata al potenziamento dei
collegamenti da e per l’aeroporto di Lamezia Terme.
"Questi sono i primi segnali di un lavoro intenso - ha detto Musmanno - che abbiamo portato avanti in questi mesi, permettendo di approvare una legge che rappresenta un momento
storico per la nostra terra". Parlando della nomina del commissario Annita Serìo all’Autorità regionale per il trasporto locale, ha
detto che è "incaricata di avviare l’agenzia regionale, dove saranno rappresentati la "Regione e gli enti locali, con l’obiettivo di
cedere le chiavi del comando del territorio agli enti locali. Un percorso - ha aggiunto - che si concluderà con le gare per i servizi
Tpl che saranno riorganizzati in una logica a rete, parlando di cooperazione tra ferro e gomma, con interventi mirati e operativi sul
territorio".
L’ART-CAL assumerà tra i propri compiti quello dell’affidamento
ed esecuzione dei contratti di servizio, la definizione periodica
puntuale dei programmi di esercizio, l’autorizzazione dei servizi
a libero mercato
Il nuovo commissario straordinario dell’Autorità regionale dei Trasporti della Calabria (ART-CAL) Annita Serìo, nel dirsi lieta dell’incarico, si è detta convinta che solo attraverso il trasporto pubblico
locale è possibile vivere meglio nelle nostre città. “L’incarico che
mi è stato dato - ha detto - è teso ad avviare l’applicazione della
legge. Si tratta sicuramente di una legge complessa, perché è prevista una forte partecipazione della cittadinanza, attraverso i suoi
organi di rappresentanza, che bisognerà raccordare. L’ART è costituita dall’assemblea e dal comitato istituzionale. In ambedue
gli organismi sono previsti i rappresentanti degli enti locali con
dei meccanismi di designazione che sicuramente comporteranno
dei tempi tecnici per i passaggi che sarà necessario effettuare.
L’ART ha dei compiti importanti, in particolare per quanto riguarda la programmazione ed i servizi. E’ evidente che la Regione
rimarrà l’Ente d’indirizzo della stessa autorità, rispetto a questi
temi, ma è altrettanto evidente che l’ART può diventare lo strumento valido per andare a verificare l’offerta dei servizi attuali,
cercando di razionalizzare ed ottimizzare quelle che sono le energie che ci sono in questa regione”. Serìo, recuperando un concetto espresso anche dall’Assessore Musmanno, ha parlato del
fondo nazionale dei trasporti che è “una nota dolente a livello nazionale”. “Infatti, una parte del Fondo viene assegnato alle Regioni
solo se sono stati conseguiti alcuni obiettivi. Il nostro obiettivo è
quello di incentivare l’uso del tpl. E questo potrà essere fatto migliorando la qualità dei servizi e promuovendo, presso i potenziali utenti, il trasporto offerto dal sistema della Regione. Bisogna,
in altre parole, puntare sulla qualità del servizio. In questo contesto, il mio è un incarico a tempo, che spero di portare a termine
entro la fine dell’anno. Questo, però, può accadere solo se c’è, da
parte di tutti, una consapevolezza partecipativa. Ad illustrare le
innovazioni è stato Piero Guido del Dipartimento di Ingegneria civile dell’Unical il quale, partendo dalla mobilità complessiva, ha
spiegato che l’analisi si è svolta facendo dei “focus” sull’aeroporto
di Lamezia, sulle frequentazioni delle corse ferroviarie e delle “salite” nelle diverse stazioni.
ha illustrato i risultati di uno studio realizzato dall’Università della
Calabria sulla domanda di mobilità nel territorio calabrese. I risultati dello studio chiariscono quali sono le esigenze e le criticità del sistema di trasporto allo stato attuale e rappresentano
una base per una migliore programmazione dei servizi nel prossimo futuro.
Fra le novità di maggiore impatto rientra la sperimentazione dell’hub di Lamezia Terme Aeroporto per i servizi di TPL su gomma.
L’intervento prevede che tutte le corse che transitano in prossimità dello svincolo di Lamezia Terme sostino all’aeroporto. Lo
scalo si trasformerà così in hub (cioè punto di smistamento) verso
il quale convergeranno corse da tutta la Calabria. Il numero di bus
in transito da Lamezia Terme Aeroporto triplicherà durante i
giorni feriali, passando da 32 a 106, e raddoppierà nei giorni festivi, passando da 8 a 16. Oltre a collegare in modo efficiente ogni
punto della regione con l’aeroporto, la creazione dell’hub migliorerà le connessioni fra tutte le altre destinazioni sul territorio.
La nuova organizzazione sarà sperimentata per due mesi, durante i quali la Regione monitorerà i servizi individuando possibili
miglioramenti per valutarne l’implementazione nella fase di funzionamento ordinario dopo la fine della sperimentazione.
È possibile consultare gli orari degli autobus da e per l’aeroporto
sul sito della Regione Calabria all’indirizzo:
http://www.regione.calabria.it/trasporti/index.php?option=com
_content&task=blogcategory&id=20&Itemid=64
In occasione dell’avvio della sperimentazione dell’hub sarà resa
accessibile al pubblico anche la Centrale di monitoraggio regionale. Questa piattaforma consente di monitorare gli spostamenti
degli autobus in tempo reale e conoscere la loro posizione lungo
il percorso. L’affidabilità del dato di posizione consentirà di confrontare gli orari e i percorsi programmati con le reali prestazioni
delle singole corse e certificare l’effettiva erogazione del servizio.
Sulla piattaforma gli utenti potranno consultare percorsi e orari.
Lo sviluppo dello strumento consente di realizzare sofisticati servizi di infomobilità, oggetto di approfondimento in un evento
programmato per i prossimi giorni.
Il sito web della Centrale operativa, sul quale è possibile tra l’altro consultare gli orari delle corse è: http://calabria.coretpl.it/.
L’Assessore Musmanno, nel concludere l’incontro con i giornalisti,
si è espresso sulla recente aggiudicazione provvisoria della gara
per la realizzazione della tranvia Cosenza-Università della Calabria: “La tranvia Cosenza-Unical è un’opera strategica che, inserita nel quadro complessivo dei collegamenti di TPL su ferro, è in
grado di cambiare il volto delle città. È bene osservare che l’aggiudicazione della gara è solo l’atto conclusivo, peraltro dovuto,
di una procedura iniziata oltre dieci anni fa ed è normale che
quando si arriva alla fase finale del percorso di aggiudicazione
della gara ci siano reazioni e opinioni diverse sui territori interessati. Approfitto di questa occasione per chiarire una volta per
tutte che non ci sono idee e opinioni diverse tra me e il Presidente
rispetto all’opportunità di realizzare quest’opera. A breve il progetto sarà presentato pubblicamente e ritengo che le perplessità
manifestate da una parte dell’opinione pubblica potranno essere
superate e, qualora fossero riconosciute come criticità, ci sarà
sempre la possibilità di intervenire in fase di progettazione esecutiva”.
LETTERE & NEWS
IL DIARIO annoXIV n.7 PAG. 7
Pubblicati i bandi per i concorsi
regionali del personale docente
laureato e diplomato
Domande solo on-line entro il 30 marzo.
L’attesa, per migliaia di docenti precari, è finalmente terminata. Il Ministero dell’istruzione ha, infatti, pubblicato
i bandi per i concorsi, indetti a livello regionale, per l’immissione in ruolo del personale docente laureato e diplomato in possesso di specifica abilitazione, per la classe
di concorso e/o ambito di partecipazione, e per i possessori del titolo di sostegno. A tal proposito, come ricorda anche il segretario generale del Sab di Castrovillari,
Franco Sola, le domande vanno presentate entro le ore
14 del 30 marzo, solo on-line, previa registrazione sul sito
web del MIUR. Va detto che al concorso possono partecipare, per la scuola dell’infanzia e primaria, oltre i laureati in scienze della formazione primaria, anche i
diplomati ex magistrale, compresi i diplomi sperimentali,
escluso quello a indirizzo linguistico, conseguiti entro
l’anno scolastico 2001/02 ed iniziati entro l’anno scolastico1997/98, mentre i possessori del diploma triennale
dell’ex scuola materna potranno partecipare solo per i
concorsi della scuola dell’infanzia. Complessivamente,
per tutta Italia i posti messi a concorso sono 63.712, di
cui 6.101 di sostegno. Per quanto riguarda la Calabria, invece, i posti fra i vari ordini e gradi di scuola sono 2.229
comuni e 131 di sostegno, per un totale di 2.360 posti.
Domenico Fortunato
Ciaspolando verso sud
Viggianello. Finalmente la neve è arrivata. Sta nevicando
copiosamente sul campo di gara di Ciaspolando Verso
Sud, l’unica gara amatoriale con le ciaspole (racchette da
neve) del Centro Sud Italia. La manifestazione si terrà domenica 6 marzo e al momento si contano già tantissimi
iscritti per questa singolare gara di circa 5 km. La gara si
terrà in località Piano Ruggio, tra il Comune di Viggianello
e il Comune di Rotonda, nel cuore del Parco Nazionale
del Pollino, tra i 1500 e 1600 metri di quota.
Gli organizzatori, l’Ad Pollino Discovery e Infopollino Centro Escursioni, in collaborazione con lo sci club di Rotonda, sono finalmente più rilassati dopo le abbondanti
nevicate delle ultime ore e invogliano gli atleti e gli appassionati di effettuare l’iscrizione on line per la gara di
domenica. Ciaspolando Verso Sud sarà una vera e propria gara per gli amanti della specialità. Lo testimonia la
presenza alla terza edizione del maratoneta Ottavio Andriani, del Team Pianeta Sport di Massafra e dell’azienda
FTX, leader italiana nella produzione delle ciaspole (racchetta da neve). Ma Ciaspolando Verso Sud non è solo
gara, ma una manifestazione che coinvolge un territorio
di straordinaria bellezza, il Parco Nazionale del Pollino,
definito ormai il paradiso delle ciaspole, grazie ai tanti
straordinari sentieri innevati che si possono percorrere
con le racchette da neve ai piedi. Si potrà effettuare l’iscrizione a questa singolare iniziativa, entro venerdi 4 marzo,
direttamente online sul sito ufficiale dell’evento
www.ciaspolandoversosud.itoppure domenica 6 marzo
prima della gara direttamente a Piano Ruggio.
Cambio al vertice del Centro
Sociale Anziani l'amicizia
Angela Rizzuto ha preso il posto di Annibale Mari che per
otto anni ha ricoperto il ruolo di presidente. Il centro
l'amicizia, che ha festeggiato i suoi otto anni di attività, è
tra le poche realtà associative cittadine che ha come finalità facilitare l'incontro e le attività destinate agli anziani, prevenire l'emarginazione, agevolare il confronto e
lo scambio di esperienze socio-culturali con i più giovani.
I soci hanno espresso vivi ringraziamenti al presidente
uscente Mari, omaggiandolo con una targa di presidente
orario. Ad Angela Rizzuto, già direttrice del centro da diversi anni è andato l'augurio di buon lavoro. Il nuovo direttivo è così formato Angela Rizzuto presidente, Oscar
Marotta vice presidente, consiglieri:Carmine Perfetto ,
Agnese Russo, Marisa Sangineto, Maria Iannicelli e Giovanni Primavera. Il nuovo direttivo si è messo subito al lavoro incrementando il numero delle iniziative. Per iniziare
ha regalato ai soci una bellissima manifestazione, il
"Primo Zecchino d'Oro degli anziani”. La festa è stata un
successone i soci si sono trasformati in bambini cantando
le bellissime canzoni dello Zecchino d'Oro e tra risate,
musiche, spensieratezza anche il primo cittadino Domenico Lo Polito ha potuto assistere alla serata.Un altro appuntamento importante si è svolto lunedì 29 con un
convegno sulle "malattie cardiache della Terza Età cui è
intervenuto il dottor Franco Corrado, cardiologo ASP Cosenza.In cantiere altri convegni sulla salute dell'anziano.
Vogliamo ricordare che il programma 2016 sarà ricco di
eventi: teatro, cultura, proiezioni, gite, spettacoli, ballo,
feste e attività. Al presidente e al direttivo auguriamo un
buon lavoro!
Lettera aperta al Sindaco di Castrovillari
sulle barriere architettoniche
ASSOCIAZIONE FAMIGLIE DISABILI
Gent.mo Sig. Sindaco,
siamo venuti a conoscenza dell’apertura di cantieri per procedere
ai lavori di adeguamento degli spazi del teatro Sybaris del Protoconvento Francescano e sentiamo la necessità di fare delle valutazioni in merito all’accessibilità, con la voglia di tracciare insieme un
percorso per creare luoghi sicuri e abbattere le barriere non solo
architettoniche ma per molti aspetti di emarginazione. Abbiamo
considerato questo luogo come un piccolo gioiello che permette
ad ognuno di ricevere qualcosa, e La ringraziamo per tutte le volte
che ne abbiamo goduto con il patrocinio sentitamente offerto alle
nostre iniziative. Per una città, come la nostra Castrovillari, che vanta
vocazione culturale ma non permette a cittadini e turisti, se sono in
sedia a rotelle o hanno difficoltà nell’equilibrio, di utilizzare il palco
o di fruire comodamente degli spettacoli nel suo unico teatro, è
cosa inammissibile! Le criticità sono: - la ripida scala d’accesso dalla
parte posteriore del teatro, vicina alle aiuole, che immette ai camerini, serviti da bagni strettissimi ed inutilizzabili per persone con disabilità; - la scaletta con alcuni gradini per la salita sul palcoscenico, a sinistra della platea,di estrema difficoltà per chiunque ma soprattutto per chi ha problemi motori; - i gradini dei
corridoi laterali alle poltrone, privi di illuminazione; - l’assenza di posti assegnati ai disabili con carrozzella e agli accompagnatori,
che dovrebbero essere collocati in prossimità delle vie di fuga o di un luogo sicuro statico. Non sono opere ad alto costo perché
occorre creare delle pedane di accesso, con corrimano, per rendere praticabile la salita e la discesa dal palco.
Negli anni, abbiamo chiesto a più voci di intervenire, perché certo non si può subire in silenzio la mortificazione di essere sollevati di peso grazie all’aiuto degli altri per poter salire sul palco e continuare a far parte di un gruppo di lavoro in cui si è creduto
molto. E’ una questione di rispetto per la dignità di ognuno, sostenuta non solo dai progressi medico-scientifici tesi a migliorare
le aspettative di vita ma dal concetto di uguaglianza di fronte alla legge di tutte le persone, compreso i disabili, e di pari opportunità sociale tra i cittadini. La necessità di integrazione nei vari ambiti di vita e l’apertura verso relazioni più significative con la
maturazione di alcuni bisogni non più nascosti, ci induce alla ricerca di come superare le limitazioni sia di ordine strutturale che
soprattutto mentali e culturali per abbattere gli ostacoli che precludono alla reale inclusione. Non vogliamo fare ricorso alla citazione di norme e leggi, ma vale il caso di ricordare che in Italia già a partire dagli anni 60, quando la sensibilità sociale era cresciuta per i mutamenti avvenuti nella vita di tutti i giorni, si è cominciato a parlare di progettazione accessibile, ritenendo l’idea
di accessibilità come” concetto di sicurezza, praticità e comfort alla persona, non solo al disabile”. Successivamente, il dibattito
culturale ha condotto ad una progettazione legislativa sempre più chiara, di cui citiamo la Convenzione Internazionale sui diritti dei disabili, ratificata dal Parlamento Italiano con la legge 7/2009 e la legge 118/1971, con riferimenti specifici all’art. 27. L’Associazione A. F. D., negli anni scorsa, ha realizzato un progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con una
particolareggiata fotografia dell’esistente e con una notevole raccolta di dati che intendiamo mettere a Sua disposizione per
pervenire allo studio delle priorità e ai relativi provvedimenti attuativi. Alla luce delle limitazioni indicate, preghiamo la S.V. e gli
Organi competenti ad adoperarsi affinché si intervenga al più presto in questa che è purtroppo la punta di un iceberg di un problema che, nonostante l’esistenza di una legislazione ingiustamente non attuata, è il corollario di una gestione disattenta degli
immobili e degli spazi del territorio. I costi economici, ben comprendiamo possono essere un ostacolo, ma questo intervento
può essere l’inizio di un nuovo corso che, goccia dopo goccia, costruirà la città dal volto nuovo e di godibilità generale. Distinti
saluti.
Associazione Famiglie Disabili
FESTA DELLA DONNA 2016
Omaggio alle donne
di Luca Giordano
Martedì 8 marzo 2016, alle ore 11.00, a Cosenza, Palazzo Arnone, sala delle Udienze, in occasione della Giornata internazionale della donna, il Polo Museale della Calabria, diretto
da Angela Tecce e la Galleria Nazionale di Cosenza, guidata
da Nella Mari, promuovono un approfondimento sulle figure
femminili ritratte in alcune tra le opere più importanti e suggestive di Luca Giordano, esposte nella Galleria Nazionale di
Cosenza. Lucrezia, Maria Maddalena, Cleopatra e Jezabel
vengono presentate in un’originale lettura, incentrata sui
temi della ‘virtù’ e del ‘peccato’. Le protagoniste delle straordinarie opere di Luca Giordano, artista poliedrico e metamorfico che tanto ha influenzato la cultura artistica
meridionale, rappresentano la bellezza, il talento e il fascino
di donne che hanno segnato il corso del proprio tempo.
L’iniziativa, ideata da Nella Mari, è curata da Melissa Acquesta, Gemma Anais Principe, Stefania Malerba e da Marco Toscano.
Grazie agli organizzatori
del Carnevale? Ma anche no....
Siamo i commercianti dell’ultimo tratto del Corso Garibaldi di
Castrovillari e vogliamo esprimere il nostro GRAZIE a tutti coloro che organizzano il Carnevale. Si, diciamo grazie perché
hanno coinvolto tutti! Hanno dato anche a noi come a tutti,
la possibilità di vivere un momento di festa e di allegria, di incontrare tanta gente e allo stesso tempo di far conoscere, a
chi veniva da fuori città, il nostro lavoro, le nostre proposte e
i nostri prodotti. Si tratta di una riflessione condivisa: ma noi
non paghiamo le tasse come tutti gli altri? Non siamo anche
noi cittadini di Castrovillari? Non contribuiamo anche noi al
benessere di tutti? Anzi, riflettendoci bene, noi siamo quelli
che abbiamo scelto investire e di servire la zona storica del nostro paese; abbiamo voluto fermarci in quel quartiere che
ormai è rimasto abitato da anziani e da persone sole che
hanno bisogno dei nostri servizi che altrimenti non potrebbero ricevere. Peccato! Perché il centro storico, in tante altre
cittadine come la nostra, è diventato “il fiore all’occhiello” di
tutti. È ben curato, pulito, rispettato e, magari, organizzato
anche con un comitato di quartiere che, puntualmente, non
solo riferisce a chi di dovere i problemi che possono sorgere,
ma collabora attivamente alla risoluzione degli stessi. Invece
il nostro centro storico, già dalla chiesa di San Francesco a
scendere, è ormai alla deriva! Le strade sono piene di buche e
sporche, i marciapiedi coperti di erba, l’illuminazione fatiscente e a noi, commercianti di questa zona, ci guardano con
diffidenza, come se i nostri negozi sono diversi dagli altri.
Siamo davvero amareggiati di tutto questo! Vogliamo perciò
gridare con forza il nostro sdegno perché, in una manifestazione importante qual è il Carnevale per la nostra città, siamo
rimasti esclusi e ci sentiamo davvero come gli “emigrati di
turno”.
Lettera firmata in calce dai commercianti e dagli artigiani
dell’ultimo tratto di Corso Garibaldi
IL DIARIO annoXIV n.7 PAG. 8
Festa della Donna: origini e storia dell'8 marzo
In molti pensano che la Giornata Internazionale della Donna sia nata in memoria delle operaie morte
nel rogo di una fabbrica di New York. In realtà la storia di questa festa è un poco più complessa
Una giornata in cui ricordare le conquiste sociali
e politiche delle donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze, un momento per riflettere sui passi
ancora da compiere. La Giornata Internazionale
della Donna, che cade ogni anno l'8 marzo, è
tutto questo e anche di più. È un modo per ricordarsi da dove veniamo, noi donne, e dove
stiamo andando.
Ma da dove nasce questa ricorrenza? Una leggenda molto celebre narra che la Festa della
Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria
delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di
New York, la Cotton. In realtà, appunto, si tratta
solo di una leggenda nata negli anni successivi
alla Seconda Guerra Mondiale.
La Giornata Internazionale della Donna nacque
infatti ufficialmente negli Stati Uniti il 28 feb-
braio del 1909. A istituirla fu il Partito Socialista
americano, che in quella data organizzò una
grande manifestazione in favore del diritto delle
donne al voto. Il tema era già stato a lungo discusso negli anni precedenti sia negli Usa (celebri sono gli articoli della socialista Corinne
Brown) sia dai delegati del VII Congresso dell'Internazionale socialista (tenutosi a Stoccarda nel
1907).
Le manifestazioni per il suffragio universale si
unirono presto ad altre rivendicazioni dei diritti
femminili. Tra il novembre 1908 e il febbraio
1909 migliaia di operaie di New York scioperarono per giorni e giorni per chiedere un aumento del salario e un miglioramento delle
condizioni di lavoro. Nel 1910 l'VIII Congresso
dell'Internazionale socialista propose per la
prima volta di istituire una giornata dedicata alle
donne.
Il 25 marzo del 1911 cadde la goccia che fece
traboccare il vaso: nella fabbrica Triangle di New
York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori
(per lo più donne immigrate) persero la vita.
Questo è probabilmente l'episodio da cui è nata
la leggenda della fabbrica Cotton. Da quel momento in avanti, le manifestazioni delle donne si
moltiplicarono. In molti Paesi europei, tra cui
Germania, Austria e Svizzera, nacquero delle
giornate dedicate alle donne.
La data dell'8 marzo entrò per la prima volta
nella storia della Festa della Donna nel 1917,
quando in quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della
guerra, dando così vita alla «rivoluzione russa di
febbraio». Fu questo evento a cui si ispirarono
le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca quando
scelsero l'8 marzo come data in cui istituire la
Giornata Internazionale dell'Operaia.
In Italia la Festa della Donna iniziò a essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L'iniziativa prese
forza nel 1945, quando l'Unione Donne in Italia
(formata da donne del Pci, Psi, Partito d'Azione,
Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro) celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell'Italia già liberate dal fascismo.
L'8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l'Italia ha ricordato la Festa della Donna ed è stata
scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi
giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza.
Negli anni successivi la Giornata è diventata occasione e momento simbolico di rivendicazione
dei diritti femminili (dal divorzio alla contraccezione fino alla legalizzazione dell'aborto) e di difesa delle conquiste delle donne.
Riapre il Castello Aragonese..ma al popolo dei social non piace affatto
IL DIARIO annoXIV n.7 PAG. 9
F.P. Un centro benessere ha luci più
calde!
Riaperto al pubblico, completamente
ristrutturato, il Castello Aragonese di
Castrovillari. Alla manifestazione
d’inaugurazione hanno partecipato,
tra gli altri, il presidente della Regionale, Mario Oliverio, e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto
Musmanno. Il Castello Aragonese è
stato ristrutturato con un finanziamento di 727.500 euro attraverso i
fondi Por Calabria Fesr 2007/2013 Pisl
“Borghi Storici del Pollino” e con un investimento di 28 mila euro da parte
del Comune. “E’ una bella giornata sia
per Castrovillari e sia per la nostra Regione”, ha dichiarato il presidente
della Giunta regionale, Mario Oliverio.
“Si è recuperato – ha aggiunto – un
bene storico culturale di grande pregio di cui non solo la città di Castrovillari ne potrà fruire, ma anche la
Regione. Un bene che arricchisce il
nostro patrimonio”. Il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, ha annunciato che “adesso questo maniero
diventerà laboratorio culturale di Castrovillari. Un centro d’arti”.
Tuttavia, dopo la pubblicazione di alcune foto del castello restaurato sul
profilo facebook di un noto reporter
castrovillarese, il popolo dei social si
scatena. Riportiamo alcune delle considerazioni più interessanti. a margine
del post iniziale «Con l'onestà intellettuale che mi contraddistingue. e l'indipendenza di giudizio che posso
permettermi, vi dico sul castello appena
restaurato: " torre infame": uno scempio...la dovevano lasciare esattamente
come era...cancellata ogni atmosfera
storica ( giudizio condiviso dalla gran
parte delle persone con cui ho parlato
compresi storici ed esperti in materia);
il resto dei lavori: voto 7; il recupero di
alcuni ambienti sotterranei: voto 10 e
lode. Peccato, bastava poco per fare un
lavoro perfetto...»
I.F. Non mettero' "mi piace" perche' non
mi piace!!!!
T.R. Possibile che si può arrivare a
tanto? Non ho parole...che tristezza!!!
R.F. Hanno rovinato la torre infame???
I..F. Della Torre Infame non ne rimane
nulla!
A.B. Senza offesa, ma la Soprintendenza ha dato l'ok, solo qualche anno
fa, a Piazzetta Civitanova. Non mi sembrano credibili.
A.F Cancellata ogni atmosfera storica ",
S.C. Il problema è che storicamente il
grande danno al castello è stato fatto
dall'amministrazione penitenziaria!
Quello che resta non è il castello originario e recuperare il più possibile la storia aragonese della struttura
eliminando o restaurando le aggiunte
più moderne costerebbe un sacco e bisognerebbe fare interventi più complessi. A questo punto bisogna
ragionare in termini di: che uso avrà la
struttura in futuro? Se gli interventi
sono stati pensati come un pezzo di storia "vera" restituito alla città allora l'intervento è totalmente sbagliato, ma
anche quello precedente.Se si pensava
di recuperare spazi (anche suggestivi)
per attività culturali, esposizioni ed arte
... allora questi interventi ci possono
stare!
G. D. Come si fa a fare un lavoro del genere e a non avvalersi della consulenza
dei nostri validi storici locali? Arroganza
pura.....
S.G. Condanne esagerate, soprattutto
da chi non c'era e non ha visto. Gianni
ha parlato di un voto medio di 7. ... e
non lo considero bruttissimo! In ogni
caso, a proposito di condanne facili a
non so chi, ricordo che le prescrizioni
sono state date dalla Soprintendenza.
Sul giudizio negativo sulla torre infame
concordo anche io!
G.D- E' questo che mi lascia perplesso.
Quella parte non andava toccata..e
non c'è bisogno di competenze specifiche per dirlo..basta il quivis de populo..era una delle poche parti ancora
antiche dell'interno e andava lasciata...spiegami che senso ha lasciare
le catene al muro o gli anelli di ferro antichi e piastrellare in gres, mettere i battiscopa ed imbiancare ..coprendo
antiche scritte graffiti dei carcerati di
valore storico e più volte documentati e
pubblicati!
F.P. Orribile,alla faccia dei restauri non
invasivi.Sembra una di quelle case vecchie di mare ridipinte di bianco stucco
per affittarle nei mesi estivi.
G.D. Sarebbe opportuno che l’Amministrazione convochi Ditta e Direttore dei
Lavori, facendo presente il malumore e
le pereplessità generali suscitati da
quella parte dei lavori e chiedendo che
si provveda - laddove possibile - al ripristino della Torre allo stato immediatamente precedente i lavori!
L.F. Sembra un centro benessere
P.F. Non si può "ristrutturare" un bene
storico di questa importanza (nonostante i notevoli rimaneggiamenti delle
precedenti destinazioni d'uso) come se
fosse un qualsiasi appartamento di
Rende (specie per la scelta dei materiali). Ma era un bene sottoposto a tutela?
E.Z. Ma come si può! Un pezzo di storia
Castrovillarese rovinato per sempre.
C.S. E lo scempio continua.. Non bastava già quello che avevano fatto nel
primo intervento di restauro (se così si
può chiamare). Il restauro dovrebbe riportare al modello originale la struttura, invece questo mi sembra più un
tentativo di sfregio!
R.G. Fare un restauro significa sbagliare a prescindere. Troppo complessa
é la materia per poter accertare tutte le
scelte. Che lo diriga la soprintendenza
o chiunque altro ci sarà sempre una
mole di critiche enormi. Esistono le
carte del restauro ma spesso é difficile
rispettarle. I problemi sono sempre di
scelta: si restituisce il castello alla con-
formazione orginale o hanno diritto di
restare anche i graffiti del secolo
scorso? Bisogna garantire l'accesso al
pubblico e quindi rispettare norme di
tipo strutturale, igienico-sanitario, accessibilità, impiantistica che intervengono sulle parti murarie originali o
lasciare tutto com'é? E poi ancora questioni di approccio progettuale: se
quando funzionava da carcere il castello veniva quotidianamente "sfregiato" dai suoi utenti, perché oggi si
condanna ogni intervento che punti a
renderlo ancora funzionale?. Il tema del
restauro é davvero complesso, basti
pensare che il campanile di san Marco a
Venezia é un tarocco clamoroso visto
che crollò ad inizio 900 e fu ricostruito
in cemento armato.
G.D. Funzionale è un conto....ma trasformare ambienti storici in Grand
Hotel "Torre Infame" è un altro..quella
sezione era già stata sistemata..semplicemente , i nuovi lavori non avrebbero
dovuto minimamente interessarla!
F.M. Ebbene sì da tempo nella nostra
cittadina gli scempi si chiamano restauri
T.R. Ciò che più mi rammarica, a prescindere dalle polemiche riguardanti
quest'ultimo restauro (o ammodernamento? ) è la constatazione di fatto che
si continua a perseguire, ormai da anni,
sugli edifici storici, una linea di intento
finalizzata più alla destinazione d'uso
che alla tutela del bene. Quest'ultimo
intervento si va ad aggiungere agli altri
attuati negli anni passati e condotti con
lo stesso criterio certamente di un restauro non conservativo. Basti pensare
al rudere dell'antico palazzo dell'università, al protoconvento francescano,
all'antica sede del Vescovado, alla piscina della piazzetta di Civita nova, al
Palazzo Gesualdi, al castello aragonese,
e via dicendo.... credo che a questo
punto siamo tutti un pò responsabili e
forse pecchiamo di non amare abbastanza la nostra città.
C.D. Compimenti. .......Spendere soldi
pubblici x queste nefandezze? Vergogna ...
F.B. Mentre i "saggi" disputano, il popolo muore di fame e di stenti. C'è un
equilibrio in tutte le cose, una verità in
ciascuna posizione, in ciascun essere
umano. Il lavoro dell'uomo deve esser
teso a soddisfare i suoi bisogni primari,
non ad alimentare idee personali, per
quanto valide. Il lavoro deve produrre
lavoro e sviluppo per tutta la comunità,
con un occhio particolare verso i giovani, esclusi da molti settori dell'occupazione, e particolarmente da quello
della valorizzazione dei beni culturali.
E' il bene comune che conta non le singole, per quanto rispettabili, opinioni.
La storia non è fatta solo di cadaveri.
Nei musei esistono le narrazioni visive,
la documentazione cartacea, fotografica, filmica ,oltre che i reperti. Piuttosto,
si lavori a riordinare i materiali, a renderli disponibili, ed a consegnarli alla
memoria collettiva. Questo sarebbe un
non trascurabile punto di svolta.
N.M. Tracce di storia svanite! Indecente!!!! A breve diventerà una location
per cerimonie.
M.S. Peccato...Pensavo ke avessero imparato .. Da errori precedenti...e fosse
fatta una valutazione maggiore di
come e X ché ...sì facesse un restauro...x
conservarne la memoria al meglio ..non
x cancellarlo....
Mi piace. Questo, in fondo è l’uso corretto dei social, aprire spazi di discussione nel rispetto delle opinioni altrui,
e contribuire ad esser parte attiva nei
processi e nelle scelte che investono
l’intera comunità.
DALLA PARTE
DEL CONSUMATORE
IL DIARIO anno XIV n.7 PAG. 10
Sanità, dal 1 marzo addio
al "blocchetto rosso":
arriva la ricetta elettronica
Dal 1 marzo spariscono dalle scrivanie dei medici i famosi
"blocchetti rossi" delle ricette, sostituiti da quelle elettroniche. Per i pazienti non cambia nulla, toccherà a medici
e farmacie adeguarsi.
Per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita
medica, il dottore dovrà collegarsi a un sistema informatico, che poi sarà visibile al farmacista, utilizzando i codici
indicati dal sistema centrale gestito dalla Sogei (la Società
Generale di Informatica) e assegnati a ogni medico dalle
Asl. Il dottore assocerà quei numeri al codice fiscale del
paziente, avendo accesso a tutte le informazioni, comprese le esenzioni.
La legge, del dicembre 2015, recepisce un decreto che risale a più di tre anni fa, ma la data del 1 marzo non sancisce per il momento l'addio definitivo alla carta: per
qualche tempo ancora riceveremo infatti un promemoria
da parte del medico da consegnare in farmacia per permettere il recupero della prescrizione in caso di malfunzionamenti del sistema oppure di assenza di rete.
Quando però tutto funzionerà a regime, il promemoria
lascerà il posto alla sola ricetta elettronica.
"Dietro i vantaggi della dematerializzazione delle ricette
si cela però un rovescio della medaglia - spiega il segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo -. Qualcuno ha
confuso gli studi medici con quelli dei Caf, vista la mole di
dati anagrafici, codici di esenzione dai ticket, adesso
anche quelli di erogabilità e appropriatezza". E in più, "il
medico non potrà più contare sul supporto dell'assistente di studio e ci saranno complicazioni anche nelle
procedure di coinvolgimento del sostituto medico che,
per il momento, dovrà continuare ad utilizzare la ricetta
rossa. Di conseguenza, avverte Milillo, "il rischio è che
tutti gli oneri ricadranno sul titolare, con un aggravio di
lavoro e tempo tolto alle visite". Da qui la richiesta dei medici di famiglia di "una semplificazione delle procedure,
ancora possibile". Tra i vantaggi della ricetta elettronica,
rileva al contempo la Fimmg, "il risparmio sulla stampa e
distribuzione delle vecchie ricette rosse e il controllo sulla
falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari". In questa prima fase di avvio,
fino a fine 2017, sono, però, ancora esclusi dal nuovo metodo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l'ossigeno, le
prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa. La ricetta
elettronica, in compenso, varrà in tutte le farmacie del
territorio nazionale. Questo significa che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza e grazie al sistema tessera sanitaria le farmacie
potranno applicare il ticket della regione di residenza dell'assistito. Starà poi alle stesse regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai
relativi rimborsi compensativi.
Le banche che sbagliano
devono essere punite
ROSSANO (CS), venerdì 26 febbraio 2016 – L’esclusione dal
credito e dalla possibilità di possedere un bancomat, l’accanimento con cui vengono segnalate alla centrale rischi
centinaia di migliaia di persone, spingono verso l’illegalità
un numero crescente di aziende, negozi, imprese e liberi
professionisti. La segnalazione alla centrale rischi costituisce la causa prima della crisi di liquidità e delle dichiarazioni di fallimento. Ecco perché le banche che sbagliano
devono essere punite.
È quanto contenuto nel disegno di legge “disposizione
sulla segnalazione erronea alla centrale rischi” depositato
nello scorso mese di novembre dal senatore Enrico BUEMI
che il prossimo VENERDÌ 8 APRILE 2016, sarà tra i protagonisti dell’evento regionale, di informazione, formazione e
sensibilizzazione sull’anatocismo e l’usura bancaria promosso dalla Fondazione SDL, in collaborazione con le due
agenzie CONVART Consulting di ROSSANO e RO.GE. S.R.L.S
di COSENZA, entrambe mandatarie di Centrostudi SDL.
Quella della centrale rischi – è il commento del senatore
BUEMI – è un’ingiustizia a cui il legislatore deve porre rimedio senza indugio: le banche che sbagliano devono essere punite. Gli istituti di credito del nostro Paese non
devono godere più di quell’immunità che consente loro
di agire senza limiti. È ora di dare una nuova possibilità a
tutte quelle donne e uomini (soprattutto cinquantenni)
che, a causa della crisi finanziaria, sono usciti dal mondo
del lavoro e, stante le cose, non vi rientreranno mai più.
A promuovere l’iniziativa, alla quale sono stati coinvolti gli
ordini professionali provinciali e regionali, le associazioni
di categoria, il mondo delle imprese, università, istituzioni
e forze dell’ordine, è SDL CENTROSTUDI di Brescia, società
specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario in collaborazione con il Tribunale di Castrovillari.
L’ambizione degli organizzatori è quella di offrire, attraverso la presentazione del primo ed unico report nazionale sull’usura praticata dalle banche, ogni strumento di
indagine e conoscenza tecnica sul fenomeno, tutto tristemente italiano ed aprire un dialogo, attraverso la partecipazione ed il contributo di esperti, docenti universitari e
relatori di altissimo profilo, con le realtà professionali e
aziendali del territorio e dell’intera regione.
SDL CENTRO STUDI, la più importante realtà nazionale in
difesa dei correntisti, delle famiglie degli imprenditori, è
guidata da Piero CALABRÒ, tra i relatori della giornata di
formazione in programma a CORIGLIANO. Sempre in
prima linea nella difesa dei cittadini e delle famiglie ex magistrato, CALABRÒ è celebre per avere ottenuto la prima
sentenza italiana contro l’anatocismo bancario, contribuendo in modo determinante, dopo circa 40 anni di sentenze negative della Corte di Cassazione, ad invertire una
tendenza cristallizzatasi ed a sanzionare come illegittimo
il comportamento delle banche. – (Fonte: MONTESANTO
SAS – Comunicazione & Lobbying)
IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
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Riscaldamenti, scatta l’obbligo
delle valvole termostatiche.
Ma è un salasso
Entro la fine del 2016 diventa obbligatorio per tutti gli immobili
con riscaldamento centralizzato installare le valvole termostatiche e i contabilizzatori di calore.
Continua a chiedercelo l’Europa. Dopo la grande rivoluzione
dello scorso 15 ottobre, con la dotazione della carta d’identità
per caldaie, sistemi di riscaldamento e di climatizzazione, impianti solari e pompe di calore, nel nome della sicurezza e del rispetto per l’ambiente, va segnata sul calendario un’altra data
fondamentale. Entro il 31 dicembre 2016, così come previsto dal
decreto di recepimento della direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza
energetica, per tutti gli italiani che risiedono in condomini con
riscaldamento centralizzato (sono, quindi, esclusi i proprietari di
immobili con l’impianto autonomo) scatterà l’obbligo di installare su ciascun termosifone del proprio appartamento le valvole
termostatiche con i contabilizzatori di calore.
Le valvole sono meccanismi di termoregolazione che permettono una suddivisione del calore nelle diverse stanze dell’appartamento, consentendo di escludere automaticamente il
termosifone una volta che la camera ha raggiunto la temperatura desiderata in base al livello impostato, da 0 a 5. I contabilizzatori o ripartitori di calore sono, invece, apparecchiature che
quantificano il calore effettivamente consumato.E, con questo
ennesimo intervento di risparmio energetico, si dovrebbe anche
consentire un risparmio medio annuale tra il 10% e il 30%. Il condizionale, però, come al solito, è d’obbligo non solo se si analizza
l’efficacia in termini di risparmio energetico, ma soprattutto sul
fronte dell’esborso per i proprietari di casa. I costi di installazione
delle valvole termostatiche sono, infatti, molto onerosi.
Le spese
Secondo una simulazione del Sole 24 Ore, per un appartamento
di 80 mq dotato di 6 caloriferi servono 1.055 euro di spesa per installare le valvole termostatiche (in media si tratta di un’operazione che costa 120 euro a calorifero), compresi i costi per
adeguare le pompe di circolazione dell’impianto condominiale
da portata fissa a variabile. Importo che sfrutta già il maxi sconto
fiscale del 65% (l’ecobonus – prorogato fino al 31 dicembre 2015
– si spalma su 10 anni sulla dichiarazione dei redditi).Il rischio,
più che concreto, è che ci si dovrà quindi sobbarcare di una
spesa ingente, i cui risultati si sconteranno solamente tra circa 6
anni.
Vantaggi e svantaggi
Altro punto dolente per tutti i proprietari di casa interessati dall’obbligo dei contabilizzatori di calore è l’adeguamento delle tabelle di ripartizione, visto che questo sistema stravolgerà le
spese condominiali. In assemblea va, infatti, modificato il regolamento nella parte che ne disciplina la ripartizione.. Il vantaggio
in termini di risparmio rischia, però, di non essere uguale per
tutti: a guadagnarci saranno soprattutto gli alloggi dei piani intermedi, mentre potrebbero essere penalizzati gli appartamenti
che si trovano alle estremità dell’edificio, al primo piano con pavimento rivolto verso l’esterno o verso uno spazio non riscaldato,
quelli all’ultimo piano o che hanno accanto un altro appartamento sfitto (e quindi non riscaldato).
Isee, l'indennità
di accompagnamento
non può entrare nel reddito
- Il Consiglio di Stato, con una sentenza depositata nei
giorni scorsi, dà ragione ai disabili e alle loro famiglie in
merito al nuovo Isee: l'indennità di accompagnamento
non può essere conteggiata come reddito. Al Consiglio
di Stato si era appellato il Governo, facendo ricorso contro la sentenza del Tar sulla materia. "Deve il Collegio condividere - si legge nella sentenza di oggi - l'affermazione
degli appellanti incidentali quando dicono che 'ricomprendere tra i redditi i trattamenti indennitari percepiti
dai disabili significa allora considerare la disabilità alla
stregua di una fonte di reddito - come se fosse un lavoro
o un patrimonio - e i trattamenti erogati dalle pubbliche
amministrazioni non un sostegno al disabile, ma una 'remunerazione' del suo stato di invalidità oltremodo irragionevole, oltre che in contrasto con l'art. 3 della
Costituzione". In pratica, le provvidenze economiche previste per la disabilità non possono e non devono essere
conteggiate come reddito.
"Il nostro Governo - ha commentato il Ministro del lavoro
e delle politiche sociali, Giuliano Poletti - ha applicato una
normativa approvata in precedenza dal Governo e sulla
quale si erano espresse positivamente le commissioni
parlamentari. Ci siamo impegnati nell'attuazione del
nuovo Isee ritenendolo un indicatore più veritiero e meglio costruito del precedente, oltre che con un sistema di
controlli rafforzato: come sta dimostrando il monitoraggio che pubblichiamo ogni trimestre, è infatti complessivamente un indicatore piu' equo e che garantisce un
accesso piu' giusto alle prestazioni sociali, anche nel caso
delle persone con disabilita'". "Come Governo non possiamo che prendere atto della sentenza appena depositata dal Consiglio di Stato -ha concluso Poletti- e
provvederemo ad agire in coerenza con questa decisione".
Green Factor Calabria
Il 5 e 6 marzo a Corigliano, al Centro D'Eccellenza in via
Machiavelli, avrà luogo Green Factor Calabria, la tappa
calabrese di un percorso nazionale di approfondimento
sulle tematiche ambientali, che si era svolto nei mesi
scorsi a Pescara, Genova e Padova. Si tratta di una due
giorni di discussioni, ragionamenti e proposte che hanno
come argomento centrale l'ambiente ed il rapporto con
l'uomo. Green Factor è diventato in pochi mesi il principale evento sull'ambiente nelle sue mille faccettature
con al centro l'ascolto e il confronto tra esperti, cittadini,
comitati, politici. Rappresenta un nuovo inizio di un percorso interrotto da troppo tempo tra la società e la politica, in generale e in particolare rispetto alle tematiche
ambientali. Siamo orgogliosi del fatto che già alla quarta
tappa si è riusciti a pensare ad un evento del genere nella
nostra Calabria e in provincia di Cosenza.
La discussione sarà suddivisa in una prima parte con tavoli tematici (dissesto idrogeologico, acqua, parchi e aree
protette, governante del territorio; agricoltura e sostenibilità; Referendum sulle trivellazioni; servizi, rifiuti, sviluppo urbano e mobilità sostenibile, ecomafie). Ai tavoli,
che saranno coordinati da Fernando Pignataro, Franco
Barletta, Sergio Paciolla e Antonio Guerriero, sono previsti interventi estremamente qualificati, tra i quali quelli
del Sen. Massimo Veltri, di Massimo Covello, Mimmo Pappaterra, Paolo Cappadona, Leo Autelitano, Cosimo Esposito, Daniele Torchiaro, Felice Santarcangelo, Antonio
Castrofino, Angelo Broccolo, Antonello Palummo, Maria
Murante (segretaria SEL Basilicata), Gianpaolo Schiumerini,Salvatore Iazzolino, Fernando Miletta, Gianfranco
Costa, Vincenzo Casciaro, Danilo Tucci e tantissimi altri.
Domenica si svolgerà una seconda parte di dibattito in
seduta plenaria, che partirà con le relazione dei coordinatori dei tavoli tematici, alle quali seguiranno gli interventi programmati di varie figure istituzionali ed esperti.
Parteciperanno all'iniziativa le deputate Serena Pellegrino (Vice Presidente Commissione Ambiente) e Celeste Costantino (Commissione Antimafia), Luca Casarini e
Maria Pia Pizzolante (coordinamento nazionale Sel),
Gianni Speranza (Responsabile Mezzogiorno Sel), Angelo
Sposato (Segretario Generale CGIL comprensorio), Vincenzo Casciaro (Segretario FILT-CGIL comprensorio),
Mimmo Pappaterra (Presidente Parco del Pollino), Massimo Veltri (Docente UNICAL), Felice Santarcangelo (Movimento No triv), Salvatore Martilotti (Esperto di pesca),
Franco Mazzei (CIA) e numerose associazioni come quella
per il No alla discarica di Celico e movimenti NO-Triv.
Le conclusioni saranno affidate a Marco Furfaro responsabile ambiente Sel. L'intenzione dell'iniziativa è quella di
dare la possibilità di confrontarsi su tematiche specifiche
su cui, da anni, manca totalmente il confronto tra istituzioni e territori, dalla questione trivellazioni, che rischia di
distruggere un intero ecosistema e compromettere irrimediabilmente l'economia della Piana di Sibari, alla gestione dei rifiuti che, per altre vie, potrebbe causare danni
ancora peggiori.
CRONACHE & NEWS
IL DIARIO anno XIV n.7 PAG. 11
Bimba malata costretta
a vivere fuori regione
Com’è di prassi in tutte le regioni d’Italia ed in ogni Paese
civile è opportuno assicurare agli ammalati gli strumenti e
le risorse idonee affinché possano accedere alle cure. Soprattutto se si tratta di bambini, affetti da gravi e rare malattie. È risaputo che la Calabria, purtroppo, non ha mezzi
e strumenti ospedalieri per far fronte ad esigenze e criticità
cliniche particolari, ma dal momento che nella Sanità pubblica regionale, così come emerso anche da recenti indagini e statistiche, lo sperpero di risorse è massimo, è un
dovere, innanzitutto morale, per le Istituzioni intervenire
con decisione e senza tentennamenti, trovando le dovute
soluzioni. Questo per evitare che si verifichino casi di mala
gestione della sanità come quello di cui è vittima una bambina di Corigliano Calabro affetta da una grave malattia,
che la costringe a risiedere quasi stabilmente fuori regione.
Nel totale disinteresse delle Istituzioni regionali.
È quanto chiede il Segretario questore dell’Assemblea regionale, Giuseppe Graziano, che partendo proprio dal caso
clinico di una bimba originaria di Corigliano Calabro, affetta da diverse patologie, ha presentato un’interrogazione
al Presidente Oliverio.
Sulla salute dei cittadini non si scherza – ammonisce Graziano – a maggior ragione se ad avere bisogno di sostegno e aiuto sono i bambini. Ecco perché spero che
all’interrogazione venga data repentina risposta, prima
che sia troppo tardi per intervenire. Da qualche tempo
seguo la dolorosa vicenda della bimba. Un caso sociale e
sanitario particolare, ma simile a tante storie vere della nostra Calabria, al quale le Istituzioni regionali, purtroppo,
non riescono a dare una soluzione in termini di servizi certi
ed efficienti. È questa la dimostrazione che il sistema sanitario calabrese soffre di un’emorragia di servizi che il Piano
di rientro, così come studiato dal Commissario Scura, evidentemente non riesce a contenere. E non vorremmo che
da qui a qualche tempo ci trovassimo di fronte all’irrimediabile. Il caso di Corigliano – precisa il Segretario Questore
- è drammatico. La bambina non è in grado di condurre
una vita autonoma, non può camminare e correre, non
parla, non ci vede ed è purtroppo collegata ad una macchina di ventilazione e ad una bombola di ossigeno. Oggi,
dopo tanti ricoveri in diversi ospedali e tantissimi viaggi
della speranza, la bambina e la sua famiglia sono costretti
a rimanere a Palermo perché nella regione Calabria mancano centri specialistici pediatrici. Questa situazione – aggiunge Graziano - non solo causa enormi sofferenze alla
famiglia, legate allo stato di salute della bambina, ma comporta anche grandi problemi economici perché per tutte
le spese logistiche non sono stati ancora riconosciuti rimborsi. Questo, nonostante le leggi regionali prevedono i
rimborsi per le spese mediche, gli spostamenti e la necessaria assistenza ma con un iter burocratico legato ad una
preventiva programmazione. Pianificazione, questa, che
per il caso clinico della bambina non è possibile da stabilire perché gli aggravamenti dello stato di salute non sono
prevedibili. Per di più, le condizioni di salute della piccola
non le consentono di affrontare in ambulanza i lunghi
viaggi necessari per sottoporla alle diverse visite di controllo presso i diversi centri specialistici, sparsi in tutta Italia, in cui da tempo è seguita. Dunque, ci troviamo di fronte
ad una famiglia abbandonata dalle Istituzioni regionali.
Ecco, allora, partendo da questo caso, che pur nella sua eccezionalità accomuna tanti ammalati calabresi, ho chiesto
– scandisce Graziano - al presidente Oliverio di assumere
provvedimenti urgenti che assicurino il diritto alla salute
per tutti i cittadini e, nella congiuntura particolare, di programmare con il Dipartimento Sanità delle misure che
consentano di riconoscere e rimborsare le spese affrontate dalla famiglia della bimba, ma non solo – conclude –
ho chiesto anche di garantire alla bambina spostamenti
con mezzi veloci, quindi con velivoli che, tramite presentazione di protocollo salvavita, possano soccorrerla ogni
qualvolta ne avesse bisogno, come avviene già in altre regioni.
«Quel carcere non è sicuro
Terroristi via da Rossano»
Dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso, nel carcere
di Rossano, in provincia di Cosenza, alcuni terroristi di Al Qaeda
hanno esultato al grido «viva la Francia libera». Da quel momento l’attenzione sul penitenziario è cresciuta, fino a far emergere interrogativi sulla difficoltà di prevenire il proselitismo,
l’opportunità di detenere prigionieri così pericolosi in un istituto di pena troppo vicino al centro abitato, i possibili, anche se
per ora non confermati, legami con la ’ndrangheta calabrese.
In quella che ormai viene chiamata la Guantanamo italiana
sono rinchiusi 21 detenuti accusati di terrorismo internazionale, seguaci di Al Qaeda e qualcuno sospettato di essere affiliato all’Isis. Il penitenziario, dopo la strage di Parigi, ha alzato
i livelli di sicurezza, attivando un pattugliamento 24 ore su 24,
ma per Donato Capece, segretario del Sindacato autonomo di
polizia penitenziaria, la sezione speciale ha un livello di sicurezza scarso, anche perché servirebbero quattro agenti specializzati per coprire turni massacranti e invece ce n’è uno solo.
Ed è stato proprio Capece a chiedersi perché «terroristi islamici
debbano essere ristretti in un carcere così vicino al centro abitato e non in posti isolati». Fra l’altro, come sottolineato nell’interrogazione parlamentare indirizzata al ministero della
Giustizia dal deputato del M5S Paolo Parentela, i detenuti che
si professano musulmani all’ingresso nelle carceri italiane sono
oltre 5.700, e negli ultimi dieci anni, su 202 istituti censiti, in 52
hanno riservato uno spazio adibito a moschea per la preghiera,
mentre in 9 è permesso l’ingresso di un imam accreditato dal
ministero dell’Interno. Ciò significa che il rischio proselitismo è
alto, soprattutto a causa della lingua utilizzata, l’arabo, con la
quale i detenuti musulmani comunicano e che spesso gli
agenti non sono in grado di comprendere. C’è, infine, un ulteriore aspetto più volte evidenziato, anche in interrogazioni parlamentari destinate al Viminale, dalla deputata del M5S
Federica Dieni. Si tratta di quanto affermato nei mesi scorsi dal
procuratore capo di Reggio Calabria, Cafiero De Raho, secondo
il quale se è vero che «al momento non emergono collegamenti tra ’ndrangheta e terroristi», è altrettanto certo che «questo sia un campo investigativo da approfondire, perché il
terrorismo internazionale troverebbe nella ’ndrangheta un alleato particolarmente utile, sia per le coperture dal punto di
vista territoriale, sia per il tornaconto che la stessa ’ndrangheta
potrebbe avere per le forniture di droga e armi«.
Operazione “NAPEA”
Sotto sequestro vasta are boscata
Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno posto sotto
sequestro questa mattina su decreto della Procura della Repubblica di Castrovillari una vasta area boscata nel comune di
Bocchigliero (cs). L’area estesa per oltre 1300 ettari ( 13 milioni
di metri quadrati) è di proprietà demaniale dell’azienda Calabria Verde della Regione Calabria e ricade all’interno della zona
“1” del Parco Nazionale della Sila. Le indagini coordinate dal
Procuratore Capo Eugenio Facciolla e condotte dal sostituto
Procuratore Angela Continisio hanno accertato delle illegalità
nelle concessioni date. In particolare sono state date delle concessioni a varie ditte per la raccolta del materiale danneggiato
dalle intemperie con costi nettamente al di sotto del valore
reale del legname e in assenza delle autorizzazioni previste. Il
quantitativo stimato e concesso sembrerebbe irrisorio rispetto
a quanto prelevato dalle ditte boschive. Le indagini avviate nei
mesi scorsi dal Corpo Forestale dello Stato di Cava di Melis CTA
e poi condotte insieme al Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia
Ambientale e Forestale del CFS di Cosenza, hanno accertato
un valore quantificato del materiale venduto spropositato rispetto alla realtà, in alcuni casi anche 20 volte inferiore al valore
reale del materiale presente e raccolto dalle ditte. Questa mattina 50 uomini del Corpo Forestale hanno operato il sequestro
e acquisito atti presso gli uffici regionali di Cosenza e Catanzaro, mentre un aeromobile ha sorvolato la zona interessa al
sequestro. 5 le persone fino ad ora iscritte al registro degli indagati tra dirigenti, tecnici e responsabile di una ditta boschiva.
IL DIARIO anno XIV n.7 PAG. 12
1929. Il fosco delitto di Celimarro
Una fosca tragedia, che per mera fortuna non ha avuto conseguenze ancora più gravi, è avvenuta la sera del
16 aprile (1929 n.d.r.) verso le ore 19,
in aperta campagna, in contrada Celimarro, territorio di Castrovillari.
Il contadino Filardo Gaetano da qualche tempo teneva in fitto una fattoria
con piccola casa colonica in contrada
Celimarro, di proprietà dell’Avv. Antonio Varcasia, e vi abitava con la moglie
Vecchio Rosa e la figlia Lucia, la quale,
da circa due anni era andata sposa a
tal Favale Giuseppe di Luigi, di anni
29, da Castrovillari. Ma questa unione
non era stata felice. Il Favale non era
contento della dote assegnata alla
Lucia, e presto aveva cominciato ad
avanzare delle pretese di natura pecuniaria, alle quali i coniugi Filardo
avevano opposto la impossibilità di
accontentarlo.
Violento per natura, il Favale era passato presto dalle minacce alle vie di
fatto, ed è del marzo del 1928 una
prima denunzia per lesioni inflitte al
suocero, e una successiva per lesioni
prodotte alla moglie. I continui litigi e
maltrattamenti avevano indotto la
Lucia ad abbandonare il marito, ritirandosi presso i genitori nella loro casetta di Celimarro e portando seco il
figlioletto Luigi di mesi 10.
Il 16 corr., mentre la Lucia era fuori di
casa perché recatasi alla popolare
festa di S. Rocco, verso le ore 19 i vecchi Filardo stavano sull’aia a godere il
fresco in compagnia di una vicina, tal
Ferraro Carmela, e la Rosa teneva in
braccio il nipotino; quando videro avvicinarsi il Favale che, con aria minac-
ciosa, giunto presso di loro, chiese
che gli consegnassero il bambino. Al
rifiuto dei suoceri, il Favale estrasse un
coltello e cominciò a tempestare di
colpi i poveri vecchi che caddero immersi nel proprio sangue. Nella cieca
furia di colpire, restò anche ferito alla
regione frontale il piccolo Luigi, tenera creatura del feritore.Quando sul
posto sopraggiunsero i primi soccorsi,
la Vecchio Rosa era già cadavere, tenendo ancora presso di se il piccino
urlante e insanguinato; e il Filardo
rantolava.
Appena avvertiti, sono corsi sul posto
i RR. CC. al comando dello stesso capitano sig. Sebastiano Russo, e dopo
aver subito disposto per l’invio dei feriti all’ospedale, espletarono accuratamente le loro indagini che sono
valse a mettere in chiara luce gli avvenimenti. Il Favale, appena commessa la strage si è allontanato ed è
tutt’ora latitante. Ma non abbiamo
alcun dubbio che la benemerita arma,
che stà spiegando opera attivissima,
riuscirà ben presto ad assicurarlo alla
giustizia.
Il bambino ferito è stato dichiarato
fuori pericolo; il vecchio Filardo, malgrado le gravi ferite riportate alla
nuca, al braccio e alla testa, migliora
sensibilmente.
Rossella Regina a sostegno
della Distrofia Muscolare
La Diva del piccolo schermo ha devoluto alla UILDM mille e cento euro
Una cifra simbolica e che certo nulla
può nei confronti della Distrofia Muscolare, ma pur sempre un piccolo
contributo che sommato ad altri,
può diventare grande: ha annunciato
con queste parole la notizia della
cifra raccolta al termine dell’iniziativa
benefica a sua firma, Rossella Regina,
cantante ed intrattenitrice originaria
di Laino Borgo. Cifra che, al cospetto
dei Sostenitori e Distributori intervenuti all’evento, la stessa ha riportato
sull’assegno simbolico consegnato a
firma di tutto il Team dell’iniziativa
nelle mani della Presidente della
UILDM Bologna, Dott.ssa Antonella
Pini.Ed è stata sempre dalla viva voce
della Presidente dell’Unione Italiana
Lotta alla Distrofia Muscolare che
tutti gli intervenuti, ivi compreso lo
Staff organizzativo, hanno scoperto
in quali ambiti i mille e cento euro
raccolti saranno investiti, ovvero
‘WheelChair Hockey’ (hockey su carrozzina elettrica), il Progetto dell’Associazione che punta ad avvicinare
alla pratica di questo sport quanti affetti da Distrofia con l’intento di rendere le loro vite sempre più 'normali',
e ‘Sostegno alle reti familiari’, ulteriore Progetto della UILDM che mira
a sostenere con un adeguato sup-
porto psicologico quei familiari che
si trovano improvvisamente a doversi confrontare con una patologia
come la Distrofia. Siamo veramente
felici di aver saputo che i nostri mille
e cento euro potranno arrecare, seppur in minima parte, sollievo sia ai
malati di Distrofia sia alle loro famiglie – ha concluso Rossella, che ha
voluto suggellare il momento con un
sonoro brindisi collettivo.Ringrazio
Rossella, Cristina, Annalisa e Matt,
oltre a tutti i sostenitori della causa,
a nome del Direttivo e dei soci
UILDM sezione di Bologna - ha incalzato la Presidente Pini, altresì Neuropsichiatra
Infantile
presso
l'Ospedale Bellaria di Bologna - per
l'impegno e l'entusiasmo a sostegno
delle nostre attività a favore delle
persone con Distrofia Muscolare,
Atrofia Spinale ed altre malattie neuromuscolari invalidanti croniche.
L'opera di sensibilizzazione che questa iniziativa ha messo in atto - ha
concluso - contribuisce a consolidare
il senso di solidarietà verso le situazioni di fragilità, indispensabile per
rafforzare obiettivi comuni della società civile nel suo insieme.
IL DIARIO anno XIV n.7 PAG. 13
FITTASI APPARTAMENTO
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a norma di legge per destinazione d’uso,
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Morano Calabro/ Dichiarate di interesse
storico/artistico tre chiese del centro storico
De Bartolo: «Ora si lavori per il recupero e la valorizzazione»
La Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio
della Calabria ha dichiarato, con decreto pervenuto agli atti del Comune di Morano martedì 23
febbraio 2016, ai sensi dell’art. 10 comma 1 del
D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, di interesse stoChiesa Santa Maria d’Itria.
La cappella apparteneva in origine a un complesso più ampio, comprendente anche un
ospedale gestito dai Frati “Fatebenefratelli” di
San Giovanni di Dio (sembra che i religiosi
avessero lì anche un convento), ricordato alla
fine del Cinquecento dal Tufarello, epoca in cui
si fa risalire la fondazione della chiesetta. Da
documenti presenti nell’archivio della Parrocchia dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo, sotto la cui
giurisdizione ricade il piccolo tempio, risulta,
infatti, già edificato nel 1614 e sede di un’importante Confraternita intitolata alla Madonna
Annunziata, poi trasferitasi per problemi di
spazio nell’attuale chiesa omonima, in cima al
paese, precedentemente dedicata a Sant’Antonio Abate. Sopra il portone d’ingresso è collocato un riquadro stuccato, che presumibilmente ospitava un affresco della Vergine. Sul
lato orientale, sopraelevato rispetto alla struttura, è posto un grazioso campanile e vela. In
rico/artistico tre cappelle urbane: Santa Maria
d’Itria, Madonna delle Buone Nuove (nella foto),
Santa Chiara, di cui due ubicate in pieno centro
storico, una ai margini di esso. I luoghi di culto
sono pertanto sottoposti a tutte le disposizioni
fondo all’unica navata è presente una nicchia
con conchiglia incorniciata.
Chiesa Madonna delle Buone Nuove.
L’edificio è costruito in muratura mista intonacata. All’interno una sola navata, di ridotte dimensioni, in fondo alla quale è incastonato
l’altare su cui risalta la statua di Santa Maria
delle Buone Nuove.
Chiesa Santa Chiara.
Presenta sulla facciata principale una lunetta
semicircolare contenente un dipinto della Vergine con Bambino, opera ripetuta in stile diverso all’interno, sopra il piccolo altare in
muratura addossato al muro di fondo. Assai
suggestivo è l’affresco individuabile sulla parete nordoccidentale e ritraente la Madonna
con Bambino in trono, contornati da Angeli.
Non essendovi tracce del culto di santa Chiara,
il nome potrebbe derivare dall’esistenza di un
vicino Monastero di Clarisse del quale conservano memoria gli studiosi locali.
Presentato “Animalegni”
il volume di Fusca e Marasco
E’ stato presentato q presso l'aula magna del Villaggio Scolastico di Piazza Indipendenza a Castrovillari, il volume di Francesco Fusca e
Giuseppe Marasco dal titolo “Animalegni” (edizioni Expressiva). L'evento, patrocinato dal Comune di Castrovillari, ha registrato i saluti del
sindaco della città, Domenico Lo Polito, del dirigente scolastico della Secondaria “De Nicola”,
Fabio Grimaldi, e dell'editore e giornalista Emanuele Armentano. I lavori, coordinati dalla dirigente scolastica del 1° Circolo, Antonella
Gravina, hanno visto la partecipazione della dirigente scolastica del Liceo “Lucrezia della Valle” di
Cosenza, Loredana Giannicola, del docente Unical, Giuseppe Spadafora e del già dirigente tecnico Miur, Luigi Troccoli. Nel corso della serata
sono stati letti alcuni passi del libro da parte
degli alunni e ci saranno alcuni intermezzi musicali dagli studenti di strumento della Secondaria di
Primo Grado. Per l'occasione saranno presenti gli autori.
Il libro intreccia storie di animali di legno, fantastici, sapientemente fotografati da Giuseppe Marasco sulle rive del mare, autore di vari libri per ragazzi e impegnato da più anni, quale docente, nel
lavoro sulle difficoltà dell'apprendimento, sulla motivazione allo studio e sul valore della lettura, e
narrati dalla penna soffice, lieve, colta di Francesco Fusca, poeta e ispettore emerito del Ministero
Iur.
di tutela contenute dalle normative vigenti.
«Le tre chiese – afferma il sindaco Nicolò De Bartolo - sono parte integrante del vasto patrimonio architettonico religioso sparso nell’abitato
antico e si distinguono tra gli edifici di culto risalenti ai secoli scorsi meglio preservati. Ora è
però necessario avviare una riflessione con gli
organismi sovracomunali per la loro valorizzazione. Avendo accolto con fiducia il provvedimento, vogliamo lanciare un appello alle
istituzioni e agli organismi interessati, affinché
insieme si tuteli questo tesoro dal valore culturale inestimabile e non se ne sottovalutino le
potenzialità anche a fini turistici. Bisognerà verificare in virtù della decretazione della Soprintendenza con quali strumenti intervenire e
come reperire le risorse occorrenti. Ci dichiariamo immediatamente disponibili a qualsiasi
confronto serio, che miri a conservare e a recuperare adeguatamente queste significative
emergenze, restituendole perlomeno la dignità
di monumento».
Firmata intesa fra gli enti parco calabresi
per incrementare turismo sostenibile
I tre parchi nazionali calabresi (Aspromonte,
Pollino e Sila) hanno firmato un importante
"Accordo di collaborazione" con il CAI, finalizzato al tracciamento e alla segnatura dei sentieri ricadenti all'interno delle Aree protette.
La firma della collaborazione - si legge in una
nota dell'ente parco aspromontano - è avvenuta durante i lavori del Convegno dal titolo
"L'utilizzazione dei sentieri e del trekking per
promuovere il turismo sostenibile in montagna", organizzato dal CAI Calabria in collaborazione con l'Universita' della Calabria, i Parchi
nazionali calabresi e gli operatori economici
del comparto turistico. Erano Presenti il Presidente Generale del Cai Umberto Martini, il
Presidente del Parco Nazionale del Pollino,
Domenico Pappaterra, il Commissario del
Parco Nazionale della Sila Sonia Ferrari.
"Attraverso la valorizzazione della rete sentieristica - ha dichiarato Giuseppe Bombino, Coordinatore di Federparchi Calabria, assente
alla iniziativa poichè convocato in Prefettura
per partecipare al COSP- si vuole puntare ad
incrementare la presenza del turismo sostenibile nelle nostre montagne, quale strategia
più appropriata per sostenere lo sviluppo e
l'economia dei territori. Occorre prendere atto
- continua Bombino - che l'aumento del be-
nessere economico e sociale della popolazione è anche l'obiettivo primario delle strategie di sviluppo locale. Il turismo, uno dei
principali settori dell'economia italiana, può
pertanto svolgere un ruolo importante grazie
alla sua elevata capacità espansiva.
In particolare, se il turismo ottempera a quei
principi di sostenibilita', cui si è fatto riferimento in precedenza, tale capacità espansiva
non si fermerà all'aspetto economico, ma avrà
anche importanti ricadute sulla tutela del patrimonio naturale e culturale e sul miglioramento della qualita' della vita. L'accordo conclude Bombino - integra una precedente
collaborazione con il CAI relativa alla razionalizzazione del Catasto Nazionale dei Sentieri,
nell'ambito della quale e' stato coinvolto
anche il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo". Il Presidente dell'Ente Parco Nazionale
dell'Aspromonte Giuseppe Bombino e il Presidente Generale del CAI Umberto Martini
hanno inoltre partecipato, alla splendida iniziativa organizzata dalla sezione CAI di Reggio Calabria dal titolo: "CAI: in cammino? e
non solo", moderata dal Consigliere dell'Ente
Parco Antonino Falcomata', durante la quale
sono state presentate le attività escursionistiche 2016 promosse dalla sezione reggina.
MORANO CALABRO
Al Maestro Luigi Stabile
la Cittadinanza Benemerita
DAI CENTRI DELLA ZONA
IL DIARIO anno XIV n.7 PAG. 14
Pisarra: «Laghi sarà capace di invertire la
rotta del Parco del Pollino?»
«Ferdinando Laghi è stato nominato
consigliere dell'Ente Parco nazionale del
Pollino. La nomina di Laghi, medico primario presso l'ospedale di Castrovillari,
fondatore dell'associazione ambientalista IL RICCIO, responsabile per il Pollino
dell'associazione Medici per l'Ambiente,
è giunta in ritardo da parte del ministero dell'ambiente a causa di non ben
definiti "scogli burocratici".
Laghi, finalmente è riuscito ad entrare
nel sistema. Quell'Ente contro il quale si
è battuto per anni riguardo alla controversa questione dell'avvio a biomassa
della centrale del Mercure, ora avrà la
possibilità di dire la sua dall'interno.
Speriamo bene!
Il Presidente Pappaterra si dice molto
soddisfatto della nomina, congratulandosi con Laghi e auspicando ottima collaborazione.
Al di là delle dichiarazioni di circostanza,
poco credibili per coloro che seguono
le vicende del Parco da anni, Laghi, che
è stato fortemente voluto dalle associazioni ambientaliste, raccoglie un testimone molto scomodo e non ci resta che
augurargli tanta fortuna e tanta pazienza.
Rimettere in carreggiata l'Ente Parco del
Pollino è cosa assai ardua, difficile e
quasi impossibile.
I problemi da affrontare sono tanti: dalla
tanto vituperata Centrale del Mercure,
agli Elettrodotti, al Piano del Parco, ai
Lavoratori Socialmente Utili, ai tanti
tagli inutili di boschi, alla perimetrazione da rivedere e, in ultimo allo stesso
scopo si esistenza di un Ente che ha per
statuto la Conservazione dell'Ambiente,
molto prima di qualsiasi altra iniziativa
di sviluppo. Poichè negli ultimi anni (e
forse da sempre) si è pensato allo sviluppo economico: in pratica l'Ente Parco
ha preso il posto delle Comunità Montane appena eliminate, appare chiaro
che far invertire la rotta a una nave che
va in tutt'altra direzione, è cosa assai improbabile, se non impossibile.
Laghi, avrà il compito di riportare la popolazione del Pollino a credere che un
nuovo sviluppo ecosostenibile sia possibile.
E' molto difficile, ma è ancora possibile
recuperare quel poco dello spirito degli
anni Novanta, particellizzato in mille rivoli, sparso in tutto il territorio, tra quei
pochi sopravvissuti che ancora continuano a credere che un cambiamento
di rotta può sempre avvenire.
Non ci resta che augurare a Ferdinando
Laghi buon lavoro!
Se ha bisogno di noi, siamo a disposizione».
Emanuele Pisarra
X edizione di Olio Capitale, la Calabria protagonista
Il sindaco Nicolò De Bartolo, a margine del Civico consesso tenutosi sabato scorso presso l’Auditorium comunale, ha conferito al M. Luigi Stabile la “Cittadinanza Benemerita”. La
prestigiosa onorificenza è stata concessa nel rispetto del Regolamento interno che disciplina la materia e sostanzia in otto
dettagliati articoli le qualità del candidato ideale.
Perentoria la motivazione vergata nella pergamena ricordo
che l’Assemblea elettiva ha offerto a M. Stabile: “Per aver onorato Morano Calabro nella veste di Padre del Folclore, ricevendo da esso affetto e stima sincera e profonda”.
Oltre agli amici più cari del poliedrico artista e a tanti ospiti
giunti da ogni parte d’Italia, ha assistito ai lavori il gota della
FITP (Federazione Italiana Tradizioni Popolari). In particolare:
il presidente nazionale Benito Ripoli, l’assessore alla Cultura
Gerardo Bonifati, il segretario Franco Megna, il consigliere Carmine Gentile, il viceconsigliere Andrea Addolorato, il presidente regionale Calabria Maria Teresa Portella e il suo
omologo per la provincia di Cosenza Marcello Perrone, il presidente dell’associazione Calabria Citra, Remo Chiappetta. A
questi e ad altri è stato consentito di portare il proprio contributo alla discussione (i lavori sono stati infatti allargati alla platea per volontà unitaria dell’emiciclo che ha positivamente
licenziato una proposta del Sindaco in tal senso).
In un video proiettato nella fase iniziale è stata sunteggiata
l’opera del M. Stabile e i traguardi e i premi accumulati nella
sua carriera, che si dipana, a dispetto della giovane età, in un
arco temporale ultratrentennale. Un segno di gratitudine che
De Bartolo e collaboratori offrono al loro concittadino, a poche
settimane dalla la recente nomina di questi a “Padre del folclore 2015”. Iniziativa che onora la persona interessata e nobilita l’Istituzione che la sostiene. Concetto ribadito e
ampiamente argomentato nei singoli interventi dei consiglieri,
Di Luca, Zicari, Severino, Forte, Filomena, Marrone, Maradei.
Tutti hanno elogiato l’attività di Luigi Stabile e il suo modus
operandi.
Efficace la sintesi di De Bartolo, che ha evidenziato come «uno
sviluppo serio e duraturo di una comunità non possa prescindere dalla promozione del patrimonio immateriale, di cui le
tradizioni popolari sono parte integrante e imprescindibile».
Ma il Sindaco di Morano ha posto l’accento anche sul «significato autentico della famiglia, valore bistrattato negli ultimi
tempi» e sulla «serietà e il sacrificio che caratterizza il successo
di un artista». «In una piccola comunità come la nostra – ha
detto il capo dell’Esecutivo - avere uomini dotati di elevate e
documentate capacità artistiche, spirito di servizio, amore per
il proprio borgo, sentimenti di pace, determinazione nel sostenere cultura, è certamente un vantaggio, uno stimolo, un
aiuto per quanti amministrano la cosa pubblica e si confrontano quotidianamente con problematiche complesse e non
sempre di facile soluzione».
X edizione di Olio Capitale, la Calabria protagonista con i giovani olivicoltori di Terranova da Sibari, Castrovillari, Rossano,
Saracena e Vallefiorita. La manifestazione dedicata all’extravergine è in programma da sabato 5 a martedì 8 marzopresso
la Stazione Marittima di Trieste. ì
Insieme ai produttori prenderà parte all’evento anche Mario
Albino Gagliardi Sindaco di Saracena e coordinatore regionale
delle Città dell’Olio calabresi.
La Calabria – dichiara Gagliardi – ha un territorio in gran parte
destinato all’olivicoltura, eppure c’è una sproporzione tra la
superficie olivetata e le politiche regionali volte alla tutela e
alla promozione del prodotto olio e del territorio. In questi
anni – continua – con le Città dell’Olio abbiamo cercato di colmare il gap e lo dimostra la presenza a Trieste di una nuova
generazione di giovani imprenditori dell’olio che hanno raccolto dai loro padri una eredità importante e ora stanno introducendo nuove politiche colturali e di promozione del
prodotto e del territorio, innanzitutto attraverso il passaggio
dalla quantità alla qualità, dalla vendita all’ingrosso alla commercializzazione al dettaglio dell’extravergine imbottigliato in
loco. Una crescita c’è stata – conclude il coordinatore regionale – non ci resta che continuare a scommettere sul futuro.
La manifestazione è stata organizzata da Aries in collaborazione con Associazione Nazionale Città dell’Olio, Camera di
Commercio di Trieste, PromoTurismoFVG, Unicredit e Commanderie des Cordons Bleus de France-Delegazione italiana.
- (Fonte MONTESANTO Sas Comunicazione & Lobbying).
Continua la striscia positiva: quarta vittoria
di fila in D per il Castrovillari
TENNISTAVOLO
Si è disputata sabato 27 e domenica 28 febbraio 2016 la
quarta giornata di ritorno dei campionati a squadre di tennistavolo. In grande evidenza la formazione del Pollino nel campionato di serie D che dopo la vittoria col Catanzaro , incassa
la quarta vittoria consecutiva e si porta in seconda posizione,
netto il successo a Conflenti per 5-3 con due vittorie a testa
per De Gaio e Catucci , ed una di Veltri.
Classifica: Spezzano e Catanzaro 16 Castrovillari 14 San Paolo
Apostolo 10, Luzzi 8, Dipignano 2, Conflenti 0
L’altra squadra di C1 invece è stata superata per 5 a 0 dalla capolista Universiatari Messina e a tre giornate dal termine la
salvezza è ad un passo, i castrovillaresi si trovano a dieci punti
al terzultimo posto, a otto il Crotone e domenica tredici marzo
arriverà a Castrovillari proprio il Crotone, battuto per 5-3 all'andata, l'obiettivo salvezza è stimata a quota 12/14.
Castrovillari-Acri finisce 1 a 1 ma la partità sarà
ricordata solo per gli scontri avvenuti a fine gara
IL DIARIO anno XIV n.7 PAG. 15
Evento softair
a Castrovillari
Domenica 28 febbraio scorso il team Legione Castrum di Castrovillari, con l’aiuto del presidente
dei Blackwolf di Terranova da Sibari, Liberale Parrotta, hanno organizzato un evento sportivo amichevole a cui hanno partecipato 34 persone
appartenenti a: A.S.D. Softair Cariati, gli stessi Castrum e Blackwolf, i Gors di Rossano, i Brothers di
Scalea. I partecipanti si sono dilettati in difesa e
attacco di obiettivi in un’area urbana abbandonata molto scenografica.
Una domenica sportiva molto regolare e ricca di
contenuti condivisa all'interno di un ampio scenario urban che permette di adottare tattiche di
gioco molto adrenaliniche.
Una sfida che sarà ricordata non certamente per il risultato o per
quanto visto in campo (1-1 il risultato finale) . Purtroppo Acri - Castrovillari è stata caratterizzata esclusivamente dagli scontri avvenuti a fine gare tra le due tifoserie. Il Castrovillari calcio, il lunedì
successivo all’incontro ha presentato attraverso i suoi legali al Comitato Regionale della Lega Nazionale Dilettanti un esposto e alla
Procuratore della Repubblica di Cosenza una denuncia querela
con annesso un video girato domenica ad Acri . In particolare il
Castrovillari calcio denuncia quanto accaduto a fine gara con l’ingresso di un nutrito gruppo di sostenitori acresi all’interno del rettangolo di gioco “muniti di pietre, bastoni,materiale contundente,
batterie,e bottiglie di vetro”. Sostenitori che si sono avvicinati alla
tribuna destinata alla tifoseria castrovillarese iniziando “un fitto
lancio di qualsivoglia tipologia di materiale, ovvero pietre, batterie,bottiglie di vetro ecc.”Lancio che ha portato “lesioni a tre sostenitori del Castrovillari”. Una azione che la società castrovillarese
definisce “premeditata” essendo stato aperto un cancello della Tribuna “dove erano presenti gli altri supporters dell’Acri agevolandone l’ingresso e la successiva uscita dal terreno di gioco”ed
essendo “i tifosi acresi equipaggiati con ogni tipologia di arsenale
da guerriglia urbana tra cui fionde e batterie elettriche di grandi
dimensioni”. I tifosi acresi continuavano ad “imperversare nel terreno di gioco per molto tempo, almeno 15 minuti, senza che nessuno intervenisse per allontanarli”. Sassaiola che “è proseguita
all’esterno dello stadio, allorquando, veniva consentito ai sostenitori dell’Acri di uscire dal loro settore, nonostante i pullman con i
tifosi del Castrovillari non fossero ancora partiti”. Questa la ver-
sione dei fatti del Castrovillari calcio, società che si sente “parte
lesa” e chiede al Comitato regionale di prendere i dovuti provvedimenti. Così come la stessa società a firma del suo Presidente Giuseppe Agostini chiede nella denuncia inviata alla Procura
cosentina chiede la “punizione” di “chiunque venga ritenuto responsabile dei fatti reato, e riservando la costituzione di parte civile”.
Scontri che hanno generato fuori allo stadio il
danneggiamento di diverse autovetture e di alcuni feriti. Ora spetterà agli organi preposti, che sono già a lavoro, di individuare i responsabili di quanto accaduto a Acri e di prendere i dovuti
provvedimenti. Dalla giustizia sportiva a quella ordinaria del derby
tra Acri e Castrovillari purtroppo sentiremo certamente parlare ancora nei prossimi giorni. Intanto domenica gare importantissime
in vetta. A Castrovillari arriva la Cittanovese mentre Sersale e Scalea di sfideranno.
Michele Martinisi
Pubblicità
sul Diario
info:
346.2245173
388.8521221
Esce, probabilmente, di scena il Castrovillari over
TORNEO “PAESI DEL PARCO”
Si nota che il campionato è entrato
nel vivo: le gare sono tutte molto
combattute e anche chi sembra spacciato sulla carta in realtà riesce a
strappare punti ad avversari molto
più avanti in classifica. In questo contesto, a poco valgono gli esercizi
mentali che sfornano pronostici con
attendibilità poco sopra lo zero. Qualche esempio? Subito. Chi avrebbe
previsto lo stop della Stella Maris contro il S.Umile e il pareggio nel derby
tra il Sinco e la lancitissima Fiorito?
Eppure è successo, e la classifica ora
dice anche di squadre che sembravano attardate e che invece possono
rientrare nel discorso primo posto.
Andiamo con ordine: il S.Umile di mister De Marco prima rischia contro la
Stella Maris e ringrazia Iaquinta per le
belle parate che tengono il risultato
inchiodato sullo zero a zero, poi viene
fuori alla distanza e finisce per meritare la vittoria ottenuta grazie alle reti
di Rose E. e Ferrari negli ultimi dieci
minuti. Ha colpito soprattutto una
cosa: verso la fine della gara i bisignanesi erano ancora fisicamente pimpanti e scattanti dietro il pallone
contro una formazione, quella ospite,
che sembrava invece visibilmente
stanca. Non sapremo mai come sarebbe finita se Iaquinta non avesse
salvato il risultato nel primo tempo,
ma con i se e i ma non si scrive la storia, semmai solo qualche esclamazione di rimpianto. Va detto a chiare
lettere, però, che il S.Umile ha pienamente legittimato la vittoria che può
valere come risarcimento per altre
gare dove, pur non giocando male, il
risultato non era arrivato. Un’altra
squadra di Bisignano, il Sinco, ferma
sul pari i “cugini” della Fiorito al termine di una gara dai toni agonistici
molto accesi e con alcuni episodi discussi. In campo non si è visto tutto il
divario che esprime la classifica anche
perché il piano su cui si è giocato è
stato molto più agonistico e della
corsa che non tecnico e, su questo
terreno, la capolista non si è trovata
molto a proprio agio. E’ altrettanto
vero , però, che la squadra di D’Alessandro la sua parte l’ha recitata benissimo e non si può certo dire abbia
rubato il pareggio, anzi ha saputo guidare la gara su binari a lei più congeniali, pur non sfruttando per due volte
il vantaggio acquisito grazie alle reti
di De Bernardo e Federico su rigore.
Per la Fiorito un mezzo passo falso
che però non sa di dramma in quanto
i derby, come detto, sono sempre
gare molto particolari. Si rilancia, in
questo contesto, il Terranova che
passa a Sibari all’ultimo respiro grazie
ad una rete di Leonetti Luigi in una
gara sostanzialmente equilibrata e
con poche emozioni fino a quel momento. Episodi: sono spesso loro, insieme alle grandi giocate, che
spostano gare il cui finale sembra già
scritto. Per il resto, una buona occasione per Zicaro del Sibari e davvero
poco altro in un incontro sostanzialmente privo di emozioni. La vittoria
degli ospiti è, comunque, pesantis-
sima poiché il turno di riposo è stato
già osservato e resta una gara da recuperare, sia pure sul difficile campo
di Villapiana contro la Stella Maris.
Rientra in corsa anche il Fuscaldo e lo
fa in modo rocambolesco visto che la
rete contro i Medici è arrivata nel
tempo di recupero grazie al cannoniere Cardillo, a spezzare un equilibrio
imposto dalla paziente gara della formazione cosentina. Rete che, detto
per inciso, farà molto discutere poiché gli ospiti sostengono, dal canto
loro, che il pallone non aveva varcato
la fatidica linea bianca. Tuttavia, nel
calcio amatoriale non esiste tecnologia ma solo gli occhi della terna arbitrale che possono, in una frazione di
secondo, vedere giusto o sbagliato.
Resta il rammarico per i Medici di aver
perso quando ormai il risultato di parità sembrava cosa fatta mentre il Fuscaldo incamera una vittoria
importantissima e conferma che non
mollerà il titolo di campione in carica
fino alla fine. Continuiamo a pensare
che la formazione di mister Carnevale
sia una delle più attrezzate come rosa
per aggiudicarsi il primato. Esce, probabilmente, di scena il Castrovillari
che perde rovinosamente a Roggiano
contro i gialloverdi che mettono a
segno un bel tris in quello che poteva
considerarsi un vero e proprio spareggio per rilanciarsi nelle prime posizioni della classifica. Le reti di
Lanzillotti, Panza e Tebaldo hanno
fatto nettamente pendere la bilancia
dalla parte della squadra di Miraglia.
Ancora non basta per avvicinare le
prime della classe ma con tante gare,
anche da recuperare, ogni scenario
non va scartato a priori. Il personaggio della giornata, però, non fa parte
di nessuno di questi undici. Si chiama
Salvatore Maritato e ha messo a
segno addirittura cinque reti contro
l’Audace in una gara che, a dire il vero,
non contava molto per la classifica
(pur se ha significato, per il Malvito,
abbandonare l’ultimo posto in classifica). Chi lo avrebbe detto che un
giorno, proprio lui, portiere di grande
esperienza, potesse trovarsi in vetta
ad una graduatoria per goleador.
Quando si dice il bello del calcio….
Gaetano Pugliese