Architettura del Paesaggio
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Architettura del Paesaggio
Dipartimento di Scienza Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali Corso di Laurea Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio A.A. 2015 - 2016 Architettura del Paesaggio Docente: Francesco Monacci [email protected] Obiettivi formativi Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti utili per il rilievo, l’analisi e l’interpretazione dei caratteri paesistici e identitari del territorio, nel quadro generale della redazione d’interventi di progettazione e pianificazione del paesaggio. Il corso, quali elementi fondativi delle attività di pianificazione e progettazione, mira al riconoscimento e alla valorizzazione degli elementi del patrimonio paesaggistico locale, inteso come l’insieme delle strutture di lunga durata, prodotte dalla coevoluzione fra ambiente naturale e insediamenti umani (strutture idrogeomorfologicche, ecosistemiche, insediative, agro-forestale). Le attività si concentreranno sia sulla formulazione di analisi e proposte di pianificazione paesaggistica sia sulla redazione di interventi di progettazione su spazi aperti periurbani, su aree degradate e su paesaggi rurali tradizionali. Primo periodo: Ottobre 2015 Nella fase iniziale del corso si intende sviluppare un’attitudine all’osservazione del paesaggio, finalizzata alla composizione di quadri conoscitivi orientati alla descrizione dell’identità dei luoghi. Particolare attenzione sarà posta all’indagine dei rapporti tra paesaggio fisico e paesaggio storico, e all’analisi del territorio agro-forestale. Il primo periodo è dedicato, inoltre, allo studio delle trasformazioni del paesaggio intercorse negli ultimi duecento anni; quest’operazione è finalizzata alla valutazione quantitativa delle modifiche avvenute, all’evidenziazione della perdita di valori paesaggistici, e all’acquisizione, in vista della definizioni di progetti di trasformazione futura, di “regole” di sapienza ambientale che, nel corso dei secoli, hanno definito i caratteri dei luoghi indagati. Il primo periodo si chiude con due seminari per apprendere alcuni rudimenti di Sistemi Informativi Territoriali e tecniche GIS (Geographic Information System) da utilizzare per la rappresentazione delle componenti paesaggistiche degli ambiti scelti per l’esercitazione finale e per la consultazione degli strati informativi del Piano Paesaggistico toscano. Durante tale periodo verrà approntata la prima parte dei materiali necessari per il superamento della prove di esame, ovvero l’Atlante dei caratteri Paesaggistici di un ambito prescelto assieme al docente. 1 Argomenti trattat − La fotografia come strumento di rappresentazione e comprensione del paesaggio. − Quadro fisico del territorio regionale: l’osservazione geomorfologica del paesaggio. − Lineamenti del paesaggio vegetale della Toscana (cenni) − Uso del suolo e popolamento: dinamiche evolutive ed articolazione interna. − I caratteri tradizionali dei paesaggi dell’Italia centrale. − I caratteri morfologici degli insediamenti: modalità localizzative rispetto ai caratteri del suolo e della morfologia fisica, organizzazione e crescita dei tessuti edilizi, caratteri morfologici dell’edilizia storica. I materiali e le tecniche tradizionali dell’edilizia storica. − I metodi e le fonti per lo studio del paesaggio storico: fonti letterarie e cartografiche storiche, censimenti e memorie di viaggio, toponomastica. − Le trasformazioni del paesaggio toscano intercorse negli ultimi duecento anni. − Rappresentazione del territorio e del paesaggio attraverso strumenti GIS Riferimenti bibliografici Greppi,C. (a cura di), (1990), Paesaggi dell'Appennino, Quadri ambientali della Toscana, Marsilio Editori, Venezia. Greppi,C. (a cura di), (1991), Paesaggi delle Colline toscane, Quadri ambientali della Toscana, Marsilio Editori, Venezia. Greppi,C. (a cura di), (1993), Paesaggi della costa, Quadri ambientali della Toscana, Marsilio Editori, Venezia. Magnaghi A. (2001), Rappresentare i luoghi. Metodi e Tecniche, Alinea, Firenze. Pardi, F., (2002), Le trasformazioni del paesaggio storico nelle colline toscane, in S. Neri Serneri, (a cura di), Storia del territorio e dell’ambiente. La Toscana contemporanea, Franco Angeli, Milano. Sestini, A., (1963), Il Paesaggio, Touring Club Italiano, Milano. Secondo periodo: Novembre 2013 Nella seconda fase del corso si intendono fornire i riferimenti essenziali della pianificazione paesaggistica e ambientale, collocando tali discipline nel quadro più ampio della pianificazione territoriale. Verranno pertanto illustrati i passaggi chiave dell’evoluzione della legislazione in materia di paesaggio e tutela ambientale e i principali strumenti di pianificazione., con particolare riguardo al Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico della Regione Toscana recentemente approvato. Il secondo periodo è dedicato, inoltre, a una breve riflessione sulle città, sulle politiche del loro governo, e sulle forme di alcuni piani urbanistici italiani nelle diverse “stagioni” dell’urbanistica. Durante il secondo periodo verranno approntate la seconda e la terza parte dei materiali necessari per il superamento della prove di esame: la valutazione della compatibilità paesaggistica di un ipotetico progetto di trasformazione (fornito dal docente) in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico e la progettazione di un piccolo 2 intervento lungo la viabilità stradale dell’ambito scelto dallo studente, finalizzato alla creazione di un’area di sosta per la fruizione paesaggistica. Argomenti trattati − Riferimenti essenziali sull’evoluzione legislativa in materia di paesaggio dalle leggi del 1939 al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004. − Il paesaggio negli strumenti di pianificazione urbanistica, territoriale ed ambientale. − Metodi e strumenti di consultazione dei beni e delle aree sottoposte a tutela paesaggistica − Riferimenti essenziali sulle norme in materia di protezione ambientale. − La biodiversità negli strumenti di pianificazione: reti ecologiche, consumo di suolo, frammentazione ambientale. Teoria e casi di studio. − I Piani paesaggistici redatti ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. − Il Piano Paesaggistico della Regione Toscana. − Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e gli interventi di trasformazione (regime dell’autorizzazione paesaggistica) − Cenni basilari di urbanistica − Lettura di alcuni strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale. − I caratteri di visibilità e le modalità di percezione del paesaggio. Riferimenti bibliografici Baldeschi, P., (2002), Dalla razionalità all'identità. La pianificazione territoriale in Italia, Alinea, Firenze. Campos Venuti G., Oliva F. (1993), Cinquant’anni di urbanistica in Italia, Laterza. Filpa, A., (2005), Pianificazioni separate e conoscenze condivise. I Piani paesistici e il Codice Urbani, Rapporto dal territorio, (a cura di), P. Properzi, INU, Roma. Gambino, R., (1988), Piani paesistici: uno sguardo d'insieme, Urbanistica, 90 Salzano E. (2003), Fondamenti di urbanistica, Laterza. Magnaghi A. (2000), Il progetto locale, Bollati-Boringhieri, Torino. Magnaghi A. (2011), La via pugliese alla pianificazione del paesaggio, Urbanistica, n. 147. Marson A. (2012), Verso il nuovo piano paesaggistico della Toscana, in D. Poli, Regole e progetti per il paesaggio. Verso il nuovo piano paesaggistico della Toscana, Firenze University Press, Firenze Terzo periodo: Novembre/Dicembre 2013 Nella fase finale del corso verranno illustrati alcuni casi emblematici di progettazione del paesaggio coerenti con il percorso teorico del corso. Particolare riguardo sarà dato a quelle esperienze che hanno affrontato il tema della riqualificazione/valorizzazione del paesaggio attrverso la valorizzazione dei servizi ecosistemici. 3 Nell’ultima parte verranno forniti, inoltre, alcuni rudimenti sulle regole compositive e tecniche di rappresentazione del progetto di paesaggio, privilegiando la forma del masterplan. Argomenti trattati − Illustrazione di alcuni progetti inerenti gli spazi aperti urbani e periurbani che hanno adottato soluzioni per la ricucitura del rapporto tra città e campagna e per l’elevamento della qualità urbana. − Illustrazione di progetti di recupero di aree degradate sotto il profilo ambientale ed ecologico, attraverso la tutela della biodiversità, il restauro ambientale e la valorizzazione della loro fruibilità e accessibilità − Illustrazione di progetti di valorizzazione di paesaggi rurali tradizionali, attraverso il recupero dell’identità storica dei luoghi, la riproposizione con tecnniche innovative di assetti paesistici del passato e la valorizzazione delle filiere agricole di qualità e della fruizione lenta del territorio. − Disegno e rappresentazione del progetto di paesaggio − … Preparazione della prova d’esame Il corso oltre ad una parte teorica, della quale ne viene valutata la comprensione, prevede l’elaborazione di una serie di elaborati grafici. 1. ATLANTE DEI CARATTERI PAESAGGISTICI Nella fase finale del corso verranno forniti i riferimenti per l’organizzazione ed elaborazione dell’Atlante dei caratteri paesaggistici di un ambito geografico determinato (“Lucchesia”). Tale atlante, che in via preferenziale sarà costruito contemporaneamente alle attività didattiche (vedi cronoprogramma), sarà composto di quattro settori principali. − Un’illustrazione fotografica dei caratteri del paesaggio fisico dell’ambito prescelto, del paesaggio vegetale, del paesaggio agrario e delle principali forme dell’insediamento umano da realizzarsi attraverso una serie di sopralluoghi di campagna. − Uno studio sulle trasformazioni del paesaggio di una piccola area campione − Una sintesi cartografica dei principali vincoli e norme di tutela di natura paesaggistica (art.136 e art. 142 D.Lgs.42/2004) e ambientale (Rete Natura 2000, Aree Protette) presenti nell’ambito prescelto. Tale rappresentazione sarà predisposta, secondo le capacità di ciascuno studente, sia attraverso la sovrapposizione di carte tematiche in ambiente GIS sia tramite la consultazione di portali web-GIS. − Uno breve studio sulle trasformazioni territoriali, ambientali e paesistiche attraverso l’utilizzo di fonti foto-cartografiche storiche. Tale analisi sarà predisposta a due livelli di scala: uno di piccolo dettaglio su tutto l’ambito attraverso lo studio delle trasformazioni dell’uso del suolo negli ultimi 50 anni e uno di grande dettaglio su una piccola area (concordata con il docente e posta all’interno dell’ambito paesaggistico prescelto) inerente le trasformazione dell’uso del suolo negli ultimi 200 anni. 4 2. PROPOSTA PROGETTUALE Rispetto ad un’area degradata dal punto di vista paesaggistico, ambientale, sociale all’interno dell’ambito paesaggistico prescelto, ciascuno studente dovrà elaborare una proposta di recupero paesistico e restauro ambientale. Le modalità compositive e formali del progetto avverranno, in via preferenziale, attraverso la predisposizione di un masterplan per l’area in oggetto: questo strumento innovativo, non regolato da norme convenzionali ed in grado di esprimere e comunicare un’idea sul futuro di un determinato paesaggio, si pone come strumento intermedio tra la dimensione della pianificazione e quella del progetto. La proposta progettuale, che potrà essere redatta con forme libere (disegno a mano o digitale, planivolumetrici, schemi, fotomontaggi, ecc.) dovrà necessariamente contenere: • Elaborato 2.1 “interpretazione descrittiva”. Nelle modalità decise dallo studente tale elaborato nel formato A1 o A2 (verticale o orizzontale) dovrà contenere una interpretazione descrittiva dell’area campione prescelta, orientata a comunicarne le caratteristiche e i valori paesaggistici, le criticità e le potenzialità ritenute importanti. La restituzione di tale descrizione, che è mirata a meglio definire e sostanziare l’interpretazione progettuale (Elaborato 2), potrà avvenire con modalità libere (mappe e cartografie, fotografie e fotomontaggi, schemi, schizzi, etc.) e non necessariamente di natura tecnica. L’Elaborato 1 dovrà comunque contenere: o un breve testo di circa 5000 battute ad illustrazione dell’approccio all’interpretazione dell’area e le linee principali della loro proposta progettuale. o schemi che collocano la singola area-campione entro il quadro territoriale generale, e che restituisca le connessioni ambientali e paesaggistiche, il sistema dell’accessibilità, le modalità di fruizione. • Elaborato 2.2 “interpretazione progettuale”. L’interpretazione progettuale, basata sugli elementi e sulle descrizioni evidenziate nell’Elaborato 1, è restituita dai candidati con forme di rappresentazione libere ma comunque sotto la forma di un masterplan che sappia formalizzare la riorganizzazione spaziale dell’area prescelta, i rapporti con il contesto e con le strutture preesistenti (insediative e agrarie), i sistemi di fruizione pubblica, di accessibilità e di mobilità. La composizione dell’elaborato, sempre in formato A1 o A2, è libera, al di là dell’obbligatorietà dei seguenti contenuti: o planimetria alla scala 1:2000 o 1/1000 dell’area campione Per la costruzione dei due elaborati richiesti costituiscono un riferimento sostanziale i riferimenti teorici trattati nel corso e il quadro della pianificazione paesaggistica, territoriale e urbanistica vigente nelle aree prescelte. Commissione d’esame Dott. PhD Francesco Monacci, Prof. Paolo Emilio Tomei, Dott.ssa PhD Debora Agostini 5