Abstract Maurizio Sibilio

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Abstract Maurizio Sibilio
SEMINARIO CLICK THINK
Neoapprendimenti e didattica nella scuola delle tecnologie
Università Cattolica del Sacro Cuore
Milano 18 aprile 2013
CORPO, COGNIZIONE, TECNOLOGIE
Maurizio Sibilio* Università degli Studi di Salerno
*
Responsabile del Laboratorio di Analisi del Movimento e Valutazione delle Attitudini Motorie
[email protected]
La centralità del corpo in ambito didattico rappresenta la naturale evoluzione di riflessioni scientifiche
interdisciplinari che hanno affrontato il Mind-Body Problem nel tentativo di ridurre progressivamente la
distinzione tra due ontologie tradizionalmente considerate differenti: il fisico e il mentale (Thompson, 2005,
p. 409) e della riflessione di McLuhan (1964) sulle modificazioni alle funzionalità del corpo prodotte dai
media come protesi “intelligenti”.
La schematizzazione funzionalista della stratificazione percezione, cognizione e azione, cede il passo a una
visione in cui attenzione, percezione e azione si intrecciano in un unico sistema che genera cognizione. Si
tratterebbe di processi che elaborano informazioni sensoriali ma che nel contempo imprimono direzionalità
all’azione, delineando un doppio movimento: “da una parte un filtro e un’amplificazione nelle vie afferenti;
dall’altra una prespecificazione proveniente dal cervello, che proietta sul mondo le proprie prepercezioni”
(Berthoz,2011 p.39 ). In tale ottica gli esseri umani costruirebbero il loro mondo di significati e la loro realtà
in accordo agli strumenti di azione di cui sono dotati e ai loro bisogni, ovvero attraverso il corpo e
l’interazione di questo con il proprio ambiente. La Umwelt si configura come un concetto dinamico,
interattivo che definisce le relazioni tra mondo fisico e organismi viventi (Berthoz, 2009), un’interfaccia in
cui “the significance is conferred by the act of the subject” (von Uexküll & Müller, 2004).
Berthoz (2011) propone una visione in cui il soggetto naviga nella propria Umwelt guidato da una serie di
principi semplificativi che ottimizzano il processo di percezione – azione e che, in sintesi, gli attribuiscono il
ruolo di costruttore attivo della propria Umwelt e definiscono quest’ultima come interfaccia, intesa nel senso
classico di ciò che si interpone tra un soggetto che agisce e una Umgebung (ambiente circostante, cerchia)
che la nostra Umwelt non può incorporare (Merleau-Ponty, 2003). In questo quadro divengono centrali:
-
le interazioni soggetto/ambiente in grado di sfruttare i meccanismi che il corpo mette in atto per decifrare
la complessità del reale e per strutturare la propria Umwelt (versante didattico/pedagogico);
-
le interazioni soggetto/ambiente digitale, in particolare le NUIs (Natural User Interfaces) (versante
tecnologie didattiche).
In tale scenario, si incontrano e si fondono riflessioni neuroscientifiche, fenomenologiche e tecnologiche sul
comune terreno delle “corporeità didattiche” che si strutturano a partire da un’idea del corpo quale
“macchina della conoscenza” (Varela, 1990).
Bibliografia
1. Berthoz, A. (2009). The human brain “projects” upon the world, simplifying principles and rules for
perception. Neurobiology of “Umwelt”, 17-27.
Berthoz, A. (2011). La semplessità:. Torino Codice.
McLuhan, M. (2001). Understanding Media: The Extensions of Man: Routledge.
Merleau-Ponty, M. (2003). Nature: Course notes from the Collège de France: Northwestern University Press.
Thompson, E. (2005). Sensorimotor subjectivity and the enactive approach to experience. Phenomenology and
the Cognitive Sciences, 4, 407–427.
6. Varela, F. (1990). Il corpo come macchina ontologica. Ceruti M. e Preta L.(a cura di), Che cos’ è la
conoscenza, Ed. Laterza, Bari
7. von Uexküll, J., & Müller, P. (2004). Mondes animaux et monde humain: suivi de Théorie de la signification:
Pocket.
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