l`articolo - Life "MIPP"
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Attualità cinofila VUOI SAPERE TUTTO Naviga nel nostro sito www.solocane.it A cura di Lorena Quarta Il nostro protagonista si chiama Teseo ed è un Golden Retriever di due anni e mezzo decisamente particolare: è stato addestrato, caso unico al mondo, a monitorare la presenza di un insetto che rientra nei programmi di salvaguardia della biodiversità, l’ Osmoderma eremita [14] IL MIO CANE 014_017_IMC237_Cani_utili_A.indd 14 30/10/15 11:47 TI PIACE FACEBOOK Visita la nostra pagina www.facebook.com/ilmiocanemagazine HAI PERSO QUALCHE NUMERO Puoi richiederlo direttamente a noi [email protected] VUOI SAPERNE DI PIÙ Chiedilo ai nostri esperti [email protected] Ecco a voi... l’osmo-dog! Il suo fiuto per la biodiversità C he il fiuto del cane sia eccezionale, non c’è dubbio: che si tratti di individuare stupefacenti, esplosivi o persino tumori, i suoi 300 milioni di recettori olfattivi (contro i 6 milioni dell’uomo) ne consentono l’impiego nei campi più svariati. L’ultima frontiera si chiama “osmo-dog” e si inserisce nel Life MIPP (Monitoring of insects with public participation), un progetto coordinato dal Corpo Forestale dello Stato (Centro Nazionale Biodiversità Forestale “Bosco Fontana” di Verona) con il dottor Franco Mason della Forestale come project manager e cofinanziato dall’Unione Europea, il cui obiettivo è “misurare” lo stato di salute delle popolazioni italiane di alcune specie La prima domanda potrebbe sembrare banale, ma più che legittima da parte di chiunque sia poco addentro alle questioni ecologiche: Con il suo potente olfatto opportunamente indirizzato su un odore ben preciso, Teseo individua il coleottero all’interno del tronco d’albero. © Sonke Hardersen Partecipa anche tu! di coleotteri saproxilici (non solo Osmoderma eremita ma anche Lucanus cervus, Cerambyx cerdo, Rosalia alpina e Morimus asper/funereus) ai fini della loro conservazione. Tra le tante specializzazioni dei cani, sicuramente una davvero particolare e di grande interesse, oltre che di grande importanza naturalistica. Abbiamo deciso di saperne di più e, allo scopo, abbiamo intervistato Fabio Mosconi, il biologo che, nell’ambito del progetto MIPP, si occupa principalmente dell’addestramento di Teseo. Il progetto è aperto ai cittadini no degli aspetti innovativi del progetto Life MIPP è il coinvolgimento della popolazione tramite la così detta “Citizen Science”, la scienza fatta dai cittadini. Basta andare sulla pagina “Home” del sito www.lifemipp.eu, portare il cursore sul menù a tendina “Segnalazioni” e selezionare la voce “Inoltra una segnalazione”. Si aprirà una pagina con semplici campi da riempire. Successivamente, l’utente dovrà inserire i propri dati, il luogo di avvistamento, le informazioni sull’insetto e una sua foto. Una volta inviata la segnalazione comparirà la schermata personale dell’utente in cui sono indicate, sulla mappa, tutte le segnalazioni effettuate nel tempo. © Sonke Hardersen U IL MIO CANE [15] 014_017_IMC237_Cani_utili_A.indd 15 30/10/15 11:47 Attualità cinofila Dettagli del progetto Mipp PREFERISCI LA VERSIONE DIGITALE Abbonati per un anno a prezzo scontatissimo www.myabb.it/digital © Fabio Mosconi Buono a sapersi VUOI ABBONARTI ALLA RIVISTA Segui le modalità o contattaci direttamente [email protected] I l progetto “MIPP” (Monitoring of insects with public participation), di cui Martina Saporiti è l’addetto stampa, è un progetto del Corpo Forestale dello Stato (Franco Mason è il project manager), è cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE+ (LIFE11 NAT/IT/000252). I beneficiari associati del progetto sono Sapienza - Università di Roma, Università degli Studi Roma Tre, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Lombardia e Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura - ABP Firenze. Per info: www.lifemipp.eu perché è così importante monitorare l’Osmoderma eremita? «Gli insetti possono essere monitorati per vari motivi, in questo caso si tratta di specie considerate di importanza tale che l’Europa le ha inserite nella lista degli animali da tutelare della “Direttiva Habitat”, una disposizione dell’Unione Europea il cui scopo è salvaguardare la biodiversità degli stati membri attraverso la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali in questi presenti. Il nostro Paese ha aderito a questa direttiva e, di conseguenza, essendo l’Osmoderma ere- L’addestramento di Teseo è iniziato quando aveva circa 8-10 mesi e ora che sta maturando risponde bene. mita presente sul nostro territorio, è tenuto a mantenerne la popolazione in uno stato di conservazione accettabile. Nella direttiva troviamo “animali bandiera” come il Cervo Volante, il coleottero più grande d’Europa, e l’Osmoderma per l’appunto, un animale “ombrello” che vive nella cavità degli alberi. Proteggendo l’Osmoderma si protegge anche l’albero in cui si è infeudato e, indirettamente, tutta la fauna che su quell’albero ci vive. Inoltre, l’Osmoderma eremita è una specie minacciata perché vive in alberi molto vecchi con grandi cavità che vengono considerati ma- lati e pericolosi in quanto a rischio di caduta e spesso tagliati». È vero che è un progetto del tutto innovativo? «Verissimo. In ambito della conservazione della natura si possono ricercare tramite l’olfatto dei cani diversi animali, per esempio le tartarughe nel deserto che sono minacciate o, più frequentemente, parassiti come le cimici dei letti. Con il monitoraggio dell’Osmoderma, per la prima volta in assoluto si impiega il fiuto di un cane nella ricerca di un coleottero per fini conservativi». Quando il coleottero C è un problema L’Osmoderma è benefico ma altri no: in Florida i cani salvano le piante di avocado da un altro insetto ome abbiamo visto, l’Osmoderma eremita non è una specie parassita, ma l’impiego dei cani si sta rivelando prezioso anche nel segnalare la presenza di altri coleotteri che, invece, costituiscono una minaccia per diverse specie vegetali. Il caso più eclatante è scoppiato in Florida, dove un piccolo insetto, il coleottero ambrosia (Xyleborus glabratus), di origine asiatica e introdotto accidentalmente negli Stati Uniti, sta mettendo a rischio le piantagioni di avocado. La presenza del coleottero permette la diffusione di un fungo, Raffaelea lauricola, che provoca una reazione forte da parte del sistema immunitario dell’albero il quale espelle le [16] IL MIO CANE 014_017_IMC237_Cani_utili_A.indd 16 30/10/15 11:47 VUOI CONOSCERE I CANI Confronta tutte le razze sul nostro sito www.solocane.it ciazione nazionale utilizzo del cane per scopi sociali), ci ha seguito nelle prime fasi dell’addestramento, prima alla ricerca, poi alla segnalazione e alla comunicazione con il conduttore. Teseo ha cominciato l’addestramento intorno agli 8-10 mesi e, ora che sta maturando, mi accorgo che risponde meglio ed è ulteriormente migliorata la comunicazione tra noi. Il target che utilizziamo è la larva di Osmoderma, o meglio il suo odore; Fabio Mosconi è il biologo che lavora con Teseo: vivono insieme anche perché il rapporto tra cane e conduttore deve essere molto forte. © Sonke Hardersen Teseo è stato sottoposto a un addestramento particolare? «Teseo è un cane molecolare e il suo addestramento è analogo a quello di tutti i cani molecolari, solo che il suo target non sono droga, esplosivi o tumori ma, primo caso nel mondo, un coleottero: l’Osmoderma eremita. Silvia Paoletti, responsabile del progetto Wildlife detector dogs del Corpo Forestale dello Stato, mi ha affidato Teseo e, insieme all’Anucss (Asso- L’osmo-dog PROBLEMI, DUBBI O QUESITI Contatta la redazione [email protected] Il progetto si articola su cinque aree gestite dal Corpo Forestale dello Stato dal Friuli Venezia Giulia fino all’Abruzzo mo insieme dal primo giorno in cui è entrato nel Progetto. È importante ai fini dell’intesa tra cane e conduttore: lui si deve fidare di me e viceversa, devo saper interpretare le sue risposte sul lavoro». Dove si svolge la vostra attività? «Il progetto coinvolge principalmente cinque aree gestite dal Corpo Forestale dello Stato: la foresta di Tarvisio (gestita dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Tarvisio, in provincia di Udine, tra le Alpi Carniche e Giulie), la Riserva Naturale Orientata di Bosco Fontana (gestita dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Verona, in provincia di Mantova), le Foreste Casentinesi (area di competenza dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Pratovecchio, Arezzo, lungo il crinale appenninico tra Emilia-Romagna e Toscana), Castel di Sangro (area gestita dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro in provincia dell’Aquila, una parte della quale ricade nel Parco Nazionale d’Abruzzo e in altre zone protette a livello regionale), infine la Riserva Naturale Bosco della Mesola (1500 ettari, in Provincia di Ferrara a ridosso della costa adriatica, compresa nel Parco Regionale del Delta del Po)». risorse idriche nel tentativo di contrastare l’invasore ma poi muore, proprio per mancanza di acqua. Per combattere fungo e coleottero sono scese in campo due forze diversissime tra loro: da un lato la tecnologia più avanzata dei droni, dall’altro il buon vecchio fiuto del cane. I primi, dotati di telecamere termiche, permettono di individuare in modo rapido i primi segni di stress delle piante; grazie al loro potente olfatto, i cani riescono poi a riconoscere le piante infette anche senza che sia visibile alcun segno di infezione. I cani impiegati nel programma sono due pastori belgi Malinois (nella foto a sinistra) e due provenienti da un canile. abbiamo preparato dei filtrini assorbenti proprio con l’odore delle larve di questa specie; i filtri vengono poi nascosti negli alberi e Teseo comincia il suo lavoro. Per ora il premio che riceve a ogni segnalazione corretta consiste in cibo e gioco, ma vorrei eliminare il cibo e arrivare a gratificarlo solo con il gioco. Il contributo del cane è fondamentale, dal momento che gli esemplari vivono all’interno di cavità di grandi tronchi risultando spesso difficilmente individuabili e accessibili agli osservatori umani». © Francesco Lemma Ed ecco che, grazie al fiuto e alla voglia di collaborare di un bravo cane, un altro piccolo ma importante pezzetto di biodiversità ha più chance di essere conservato e protetto. Senza l’incredibile olfatto dei cani, quante cose di grande valore per tutti non potremmo neanche sognarci di fare! Teseo vive con lei? «Sì, Teseo vive e lavora con me, siaIL MIO CANE [17] 014_017_IMC237_Cani_utili_A.indd 17 30/10/15 11:47