Rapporto investigativo su equipaggiamenti speciali

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Rapporto investigativo su equipaggiamenti speciali
Rapporto investigativo su
equipaggiamenti speciali
O.S.S.
20 febbraio 1945
Guardiamarina Kelly O’Neill (U.S.N.R.)
Unità marittima
Tenente Louis P. Zelenka (C.E.)
Ricerca e Sviluppo
Rapporto investigativo sugli equipaggiamenti
speciali del gruppo “Mezzi d’assalto 1” della
Marina Italiana
20 febbraio 1945
Al Direttore
dell’O.S.S. 2
Washington, D.C.
Per azione ufficiale
Presentata da:
Guardiamarina Kelly O’Neill (U.S.N.R.)
Unità marittima
Tenente Louis P. Zelenka (C.E.)
Ricerca e Sviluppo
Traduzione di Paolino Vitolo
1
In italiano nel testo originale. In generale nell’intero documento le parole
in carattere corsivo sono da intendersi “in italiano nel testo originale”.
22
O.S.S. (Office of Strategic Services) in italiano Ufficio dei Servizi
Strategici, che fu il precursore della Central Intelligence Agency (CIA).
Nota
Il presente documento è la traduzione di un rapporto dell’O.S.S.
(Ufficio dei Servizi Strategici) americano, precursore della C.I.A.,
che tratta della possibilità di usare gli uomini e le eccellenze italiane
del Gruppo Mezzi d’Assalto della Marina nel teatro di guerra del Sud
Est Asiatico, dove gli Stati Uniti erano all’epoca (20 febbraio 1945)
impegnati contro il Giappone. Il documento, strettamente segreto
per sessanta anni, è stato reso pubblico circa dieci anni fa e, pur
essendo fatalmente passato dall’ambito dell’attualità a quello della
storia, ha evidenziato la stima e la considerazione internazionale di
cui godevano i migliori uomini e il miglior reparto della nostra
Marina. Il fatto che fossero proprio gli ex-nemici a richiedere
l’apporto e l’aiuto dei nostri uomini non può che suscitare il nostro
orgoglio.
Il rapporto è stato tradotto dall’inglese a cura dell’I.S.S.E.S.
(Istituto di Studi Storici Economici e Sociali) di Napoli.
Nel testo italiano si è cercato di riportare fedelmente i contenuti
del testo originale inglese, anche con eventuali inesattezze od
omissioni.
In particolare i dati contenuti nella tabella di pag. 55 dal titolo
“Attività operativa della Flottiglia X MAS nel periodo 10 giugno
– 9 settembre 1943”, sono a volte incompleti, a volte errati,
soprattutto per quanto riguarda le ultime azioni del 1943. Per avere
informazioni consolidate e ufficiali si consiglia la lettura del volume
“I mezzi d’assalto” dell’Ufficio Storico della Marina Italiana. Il
volume, di 318 pagine, risulta al momento (gennaio 2015) purtroppo
esaurito.
Il documento contiene ancora alcuni disegni e grafici che
illustrano i mezzi di assalto descritti nel rapporto, nonché una serie di
50 fotografie.
Sia i disegni che le fotografie sono di scarsa qualità e per questo
non si è ritenuto di riportarli tutti in questa traduzione. Si è data la
preferenza ad alcuni disegni più chiari e a foto più significative, che
mostrano tra l’altro alcuni personaggi di rilievo dell’epoca.
1
Comunque disegni, grafici ed anche fotografie relative
all’argomento di questo rapporto sono reperibili facilmente o nel
volume succitato o anche su internet, dove abbondano riferimenti ai
mezzi navali usati dalla X Flottiglia MAS.
Tuttavia, per soddisfare la curiosità dei lettori, sul sito web
dell’I.S.S.E.S. è stato pubblicato il rapporto originale in lingua
inglese, contenente tutti i disegni e tutte le fotografie.
Il documento è in formato PDF e può essere facilmente
individuato seguendo le seguenti istruzioni:
• entrare nel sito www.isses.it
• scegliere il pulsante “Convegni”
• scegliere il link “6 febbraio 2014”
• scegliere il link “Rapporto CIA del 20/02/1945
sull’impiego dei Mezzi d’Assalto italiani”
I.S.S.E.S.
Istituto di Studi Storici Economici e Sociali
via Salvator Rosa, 299 - 80135 NAPOLI
tel. 0815495081 - 081680755 e-mail: [email protected]
www.isses.it
2
Indice
Sintesi ............................................................................................ 5
Rapporto investigativo sugli equipaggiamenti speciali del gruppo
“Mezzi d’assalto” della Marina Italiana ............................................. 9
I.
Scopo .............................................................................. 9
II.
Autorizzazioni ............................................................ 9
III.
Generalità ................................................................. 10
1.
MTSM (MAS) .......................................................... 10
IV.
CONCLUSIONI ....................................................... 38
V.
RACCOMANDAZIONI .......................................... 45
Precisazioni ................................................................................. 49
MTSM – MTM........................................................................ 49
MAIALI .................................................................................. 50
EQUIPAGGIAMENTO GAMMA ......................................... 51
PERSONALE .......................................................................... 53
Appendice.................................................................................... 55
Attività operativa della Flottiglia X MAS nel periodo 10
giugno – 9 settembre 1943 ........................................................... 55
Disegni e fotografie ..................................................................... 61
3
Sintesi
Questo rapporto riferisce di un’investigazione sullo speciale
equipaggiamento e su personale del gruppo Mezzi d’Assalto della
Marina Italiana. Lo scopo di questa investigazione è duplice. In
primo luogo è quello di determinare se qualcuno di questi
equipaggiamenti o del personale possano essere di utilità per l’Unità
Marittima, Ufficio dei Servizi Strategici, nel sud est asiatico o
nell’estremo oriente. In secondo luogo lo scopo di questa
investigazione è di accertare se qualcuno degli speciali
equipaggiamenti o del personale del gruppo Mezzi d’assalto sia
utilizzabile per servizio presso l’Unità Marittima del Sud Est
Asiatico e dell’Estremo Oriente.
L’equipaggiamento speciale qui descritto include quattro tipi di
armamenti. Questi sono: il MAS 3, il barchino esplosivo 4, il maiale
(siluro a lenta corsa) 5 e l’equipaggiamento subacqueo “Gamma”. Gli
autori del presente testo ritengono che l’Unità Marittima usare
vantaggiosamente tutti questi armamenti contro il Giappone purché
si possa addestrare personale americano o possa essere utilizzato
personale operativo italiano.
Per giudicare il valore di questi speciali armamenti, gli autori
hanno studiato i rapporti operativi del Gruppo Mezzi d’Assalto.
Questi rapporti evidenziano che dal 1940 al 1943 questo gruppo ha
affondato 237.000 tonnellate di naviglio, incluse quattro navi da
guerra. Tutti e quattro gli armamenti su menzionati sono stati usati
nell’affondamento di queste navi.
Al momento il Gruppo Mezzi d’Assalto dispone di un quantitativo
limitato dei suoi equipaggiamenti speciali. Essi sono:
3
Nel testo: Italian torpedo midget boat. Letteralmente: “imbarcazione
italiana con siluri a medio raggio”.
4
Nel testo: Italian explosive motor boat. Letteralmente: “motoscafo italiano
esplosivo”.
5
Nel testo: the Italian “human torpedo” or “Chariot”. Letteralmente: “siluro
umano o carro”.
5
•
•
•
•
•
9 MSTM - MAS 6
13 MTM - barchini esplosivi 7
2 “Carri” (“siluri umani”) - maiali 8
5 equipaggiamenti Gamma, non immediatamente
utilizzabili
1 equipaggiamento Gamma, immediatamente
utilizzabile.
Parte di questo materiale necessita di riparazioni, ma l’ingegnere
capo del Gruppo Mezzi d’Assalto dichiara che queste possono essere
completate in sette giorni, se l’O.S.S. 9 fornirà i materiali necessari.
Il Ministero della Marina italiano ha approvato non ufficialmente
il trasferimento di tutto o parte del suddetto equipaggiamento
all’Ufficio dei Servizi Strategici (OSS), in caso di approvazione da
parte degli eserciti Alleati in Italia e della Marina reale inglese.
Il personale del gruppo Mezzi d’Assalto è ottimamente addestrato
ed ha una notevole esperienza operativa nell’uso di questi speciali
equipaggiamenti. Esso è desideroso di essere impiegato dall’Unità
Marittima sia per compiti di istruzione sia per utilizzo operativo in
Estremo Oriente.
In considerazione del fatto che l’Italia non è in guerra con il
Giappone, il personale dei Mezzi d’Assalto in servizio nelle forze
armate Italiane non può essere usato operativamente nel Sud Est
Asiatico e nell’Estremo Oriente. Gli autori ritengono che tale
personale possa essere utilizzato operativamente se gli si possa
fornire un qualche speciale status americano con l’approvazione del
Ministero della Marina italiano.
6
In questa relazione il nostro MAS è normalmente indicato con l’acronimo
MTSM che significa “Motoscafo da Turismo Silurante Modificato”.
7
In questa relazione il nostro barchino esplosivo è normalmente indicato
con l’acronimo MTM che significa “Motoscafo da Turismo Modificato”.
8
In questa relazione il nostro “maiale” è normalmente indicato come
“chariot”, letteralmente “carro”.
9
Office of Stratetic Services, agenzia costituita dagli USA durante la
seconda mondiale con compiti di intelligenza e di spionaggio. Sostituita poi
dalla CIA.
6
Questo Ministero ha approvato non ufficialmente il prestito
all’OSS di tutto o parte del personale del Gruppo Mezzi d’Assalto per
compiti di formazione in Estremo Oriente. L’approvazione ufficiale
per il prestito di questo personale sarà concessa solo dopo la richiesta
da parte dell’OSS e degli eserciti Alleati in Italia e l’approvazione di
garanzia della Marina reale inglese.
Gli autori suggeriscono fortemente di intraprendere speciali
negoziati tra l’OSS ed il Ministero della Marina italiano per ottenere
il personale dei Mezzi d’Assalto per uso operativo in Estremo
Oriente. Questo risultato è particolarmente desiderabile perché tale
personale è già altamente addestrato ed ha esperienza operativa
nell’uso degli armamenti speciali citati. Infatti l’istruzione di nostro
personale nell’uso di questo equipaggiamento richiederebbe un
tempo considerevole.
Le principali raccomandazioni di questo rapporto sono:
1. che l’OSS procuri per il Gruppo Mezzi d’Assalto tutto
l’equipaggiamento speciale suddetto per l’uso in Estremo
Oriente;
2. che l’OSS procuri 6 istruttori per l’equipaggiamento speciale
e 3 tecnici di manutenzione dal gruppo Mezzi d’Assalto per
utilizzo di formazione in Estremo Oriente;
3. che l’OSS conduca speciali negoziati col Ministero della
Marina italiano per ottenere 20 operatori per
l’equipaggiamento speciale e 6 tecnici di manutenzione dal
gruppo Mezzi d’Assalto per utilizzo operativo in Estremo
Oriente.
4. che l’Unità Marittima dell’OSS acquisiscano la manifattura
dell’equipaggiamento del gruppo italiano Gamma oppure lo
acquistino dagli inglesi sotto forma di affitto o prestito, per
uso da parte dei subacquei americani.
7
Rapporto investigativo sugli equipaggiamenti
speciali del gruppo “Mezzi d’assalto” della
Marina Italiana
20 febbraio 1945
I. Scopo
Questo rapporto riferisce di un’investigazione sullo speciale
equipaggiamento e su personale del gruppo Mezzi d’Assalto della
Marina Italiana. Esso è stato redatto presso la base del gruppo Mezzi
d’assalto che ha sede nella baia di San Vito presso Taranto, Italia,
dal 31 gennaio al 5 febbraio 1945.
Questo rapporto dà conto delle caratteristiche e delle condizioni
fisiche dell’equipaggiamento visto a San Vito. Contiene inoltre
raccomandazioni per l’impiego di questo equipaggiamento da parte
dell’Unità Marittima dell’Ufficio dei Servizi Strategici (OSS) nel
Sud Est Asiatico.
Questo rapporto dà notizie del personale e delle passate
operazioni del gruppo Mezzi d’Assalto. In esso ci sono
raccomandazioni per l’impiego di questo personale italiano da parte
dell’Unità Marittima S.E.A.C. (Sud Est Asiatico).
Questo rapporto include fotografie di tutto l’equipaggiamento e di
parte del personale componente il gruppo Mezzi d’Assalto. Sono
inclusi anche disegni di alcuni equipaggiamenti. Le fotografie ed i
disegni possono essere trovati in appendice.
II. Autorizzazioni
Questa investigazione è stata eseguita e questo rapporto
investigativo è stato compilato in ottemperanza ad un ordine verbale
dato dal Maggiore Generale W. J. Donovan, Direttore dell’Ufficio
dei Servizi Strategici (OSS) di Washington, D.C.
Inoltre questa investigazione ed il relativo rapporto sono stati
eseguiti in ottemperanza all’ordine scritto del Tenente Colonnello C.
9
M. Wood, Capo delle Operazioni nel Mediterraneo (M.T.O.),
consegnato al Guardiamarina Kelly O’Neill, Unità Marittima.
L’ordine scritto autorizzava il guardiamarina O’Neill a richiedere
assistenza tecnica nell’esecuzione dell’investigazione e nella
compilazione del rapporto.
Assistenza tecnica è stata richiesta verbalmente dal settore
Ricerca e Sviluppo dell’OSS. Il Tenente Louis P. Zelenka, del settore
Ricerca e Sviluppo, è stato verbalmente assegnato come consulente
tecnico per l’investigazione e per il rapporto.
Nota:
È stato espressamente richiesto dal Capo del Personale e delle
Operazioni del gruppo Mezzi d’Assalto che tutte le passate
operazioni del gruppo, delle quali si dà conto in questo rapporto,
siano trattate col massimo grado di segretezza 10. Ciò si deve al fatto
che molte delle operazioni cui ci si riferisce furono condotte contro
una nazione con cui l’Italia è attualmente co-belligerante.
III. Generalità
1. MTSM (MAS)
a)
L’MTSM è la torpediniera tascabile italiana, usata dalla Marina
Italiana principalmente per operazioni “mordi e fuggi” contro
naviglio ed installazioni marittime nemiche.
b) Descrizione
Questa torpediniera tascabile è costruita in legno di mogano con
una cabina metallica con posto di guida doppio. La lunghezza fuori
tutto è di 25 piedi e 8 pollici ed il baglio massimo è di 6 piedi e 8
pollici. Il pescaggio di questa imbarcazione è di 1 piede, mentre
10
“Top secret” nel testo originale.
10
l’altezza dalla chiglia al livello del ponte è di 5 piedi e 9 pollici 11. Il
dislocamento è di 3 tonnellate e mezzo, completo di siluro. Il ponte
dell’MTSM è leggermente bombato. La cabina col doppio posto di
guida è posizionata dietro la prua ad una distanza approssimativa di
un terzo della distanza tra prua e poppa. Davanti al posto di guida c’è
un boccaporto. Il portello che copre il tubo di lancio del siluro si
estende da 2 piedi 12 dietro al posto di guida fino alla poppa. Ai due
estremi del tubo di lancio c’è un boccaporto del motore. Un’antenna
radio è posizionata immediatamente davanti al posto di guida. La
velocità massima dell’MTSM è di 34 nodi 13. L’autonomia di questa
imbarcazione è di 80 miglia alla velocità di 34 nodi oppure di 120
miglia alla velocità di 32 nodi. L’MTSM non è adatto all’uso in mare
aperto con venti di forza superiore a 2 – 3.
c)
Il motore, l’elica e gli accessori
L’MTSM è dotato di due motori a benzina di 95 HP ciascuno.
Questi motori sono dell’Alfa Romeo e possono operare
separatamente o sincronizzati insieme. Ciascun motore ha due
carburatori e tutti i propri comandi individuali. Ciascun motore
aziona un’elica. Entrambe le eliche e gli alberi di trasmissione sono
completamente retraibili, in modo che l’MTSM possa passare
liberamente sopra le ostruzioni. I due motori usano benzina ad alto
valore di ottano.
Tre serbatoi di benzina sono collocati simmetricamente dietro al
posto di guida. Ciascun serbatoio ha una capacità massima di 90
galloni 14. Serbatoi addizionali possono essere fissati al ponte.
Due tubi di scarico sono posti proprio sotto il ponte a poppa. Un tubo
è posto a sinistra, l’altro a dritta. La posizione di questi tubi sotto il
11
Traduciamo tutte le misure in sistema metrico decimale: lunghezza fuori
tutto = 7,21 m; baglio massimo (larghezza massima) = 2 m; pescaggio (a
pieno carico) = 30 cm; altezza dalla chiglia al ponte = 1,75 m
12
60 cm
13
Oltre 60 Km/h
14
Circa 340 l
11
livello di galleggiamento elimina la maggior parte del rumore che è
usuale per una piccola imbarcazione a bassa velocità.
d) La cabina di comando e il meccanismo del timone
Il doppio posto di guida è posto posteriormente alla prua
approssimativamente ad un terzo della distanza tra prua e poppa. La
sovrastruttura
semi-aerodinamica
della
cabina
è
alta
approssimativamente 2,5 piedi 15 al di sopra del ponte. Due
boccaporti sono posti sul tetto della cabina e servono da ingresso al
posto di guida. Questa cabina è alta approssimativamente 5 piedi 16
dal boccaporto al pagliolato della cabina. Essa è equipaggiata con
una doppia ruota del timone. Il radio telefono ed il radio telegrafo
sono nella cabina. La leva di lancio del siluro è opportunamente
posta sul pavimento in mezzo alle due ruote del timone.
e) Il siluro ed il tubo di lancio
Il tubo di lancio è parallelo alla chiglia e si estende da 2 piedi17
dietro la cabina fino alla poppa. Esso ha un diametro leggermente
maggiore di 18 pollici 18. L’estremità posteriore del tubo di lancio è
incorporata in un portello di alluminio centrato sulla poppa. Questo
portello si apre per lanciare il siluro, ma non può essere aperto
quando le eliche sono in posizione completamente retratta. Il siluro è
lanciato da un pistone pneumatico posto nell’interno del tubo di
lancio. Un compressore indipendente pilotato da un motore a benzina
a tre cilindri fornisce la pressione necessaria. La pressione richiesta
può essere raggiunta anche durante la navigazione verso il bersaglio.
Il siluro usato dall’MTSM è di tipo speciale. Ha un diametro di 18
pollici 19 ed una lunghezza di 10 piedi e 6 pollici 20 compresa la testata
esplosiva. È pilotato da un sistema ad aria compressa alla velocità di
15
Circa 76 cm
Circa 1,5 m
17
Circa 76 cm
18
45,72 cm
19
45,72 cm
20
3,20 m
16
12
32 nodi. La sua portata massima è di 6000 piedi 21, mentre la portata
consigliata in termini di accuratezza è di 3000 piedi 22. Il siluro è
trasportato nel proprio tubo di lancio.
f) Equipaggiamento difensivo
Le armi di difesa in questa imbarcazione sono concepite per
assicurare una sicura ritirata dopo l’attacco “mordi e fuggi”. Due
speciali bombe di profondità simili al cannone “K” della Marina
Americana sono montate dietro alla cabina. Queste due bombe di
profondità sono usate contro eventuali imbarcazioni di superficie
inseguitrici. La carica è equipaggiata con un meccanismo di ritardo
con un peso di piombo che è rilasciato quando la bomba scende ad
una profondità prestabilita. Dopo il distacco del peso di piombo la
carica risale ad una profondità approssimativa di 12 piedi 23 e detona
automaticamente. L’MTSM può utilizzare un equipaggiamento a
cortina fumogena, costituito da un galleggiante sferico usato dagli
italiani del diametro di 12 pollici 24. Esso crea una cortina fumogena
che persiste per 15 minuti. I due operatori sono dotati di armi leggere
e di granate a mano per ulteriore protezione.
g) Gli operatori
L’MSTM è condotto da due uomini che possono stare seduti o in
piedi nella cabina. Di solito essi stanno in piedi con la testa e le
spalle che sporgono al disopra del tetto della cabina in modo da avere
una visibilità adeguata. Ciascun operatore dispone di tutti i comandi
per pilotare e controllare l’imbarcazione. Essi possono alternarsi nel
controllo dell’imbarcazione.
21
1828 m
914 m
23
3,66 m
24
30.48 cm
22
13
h) Trasporto dell’MSTM
L’MSTM può essere trasportato o trainato da una nave madre, in
modo da aumentarne il raggio d’azione. La Marina Italiana usa
un’imbarcazione appositamente attrezzata, nota come “canguro”, per
trasportare l’MTSM. Un canguro può trasportare un MTSM. La
Marina Italiana ha trasportato ovunque gli MTSM per incrementare
il loro raggio d’azione. Un trasporto da 2,5 tonnellate trasporterà un
MTSM.
i) Tecniche operative
La Marina Italiana normalmente usa gli MSTM in gruppi di tre
o più unità e spesso in congiunzione con barchini esplosivi MTM. La
pratica ordinaria è attaccare con i barchini esplosivi MTM le reti di
protezione dei porti e i pontili in modo da creare un varco per gli
MTSM. L’attacco all’interno del porto è condotto dagli MTSM alla
velocità massima. Gli operatori puntano verso il bersaglio prescelto
fino ad arrivare entro la portata del siluro. A questo punto l’operatore
fa una stretta curva a 180° e scarica il siluro dalla poppa dell’MTSM.
Dopo il lancio l’operatore si dirige verso il mare aperto, usando le
armi difensive se necessario.
2. M.T.M. (barchino esplosivo)
a)
L’MTM è il motoscafo italiano esplosivo. Questa imbarcazione è
usata principalmente in operazioni contro naviglio ed installazioni
marine nemiche.
14
b) Descrizione
L’MTM è costruito in legno di mogano. La sua lunghezza fuori
tutto è di 18 piedi e la larghezza al baglio massimo è di 5 piedi e 6
pollici. Il pescaggio è di 7 pollici 25.
Il posto di guida è posizionato a poppa. Il ponte è leggermente
bombato da 3 piedi 26 dietro alla prua fino alla poppa. Ci sono due
boccaporti: quello anteriore contiene il compartimento dell’esplosivo
e quello posteriore l’apparato motore.
c)
La massima velocità dell’MTM è 30 nodi 27. L’autonomia
massima a 30 nodi è di 70 miglia. Ad una velocità costante di 6 nodi
o 28 nodi la massima autonomia in acqua calma è di 80 miglia. In
mare moderatamente increspato l’autonomia scende a 40 miglia. Un
vento di forza 1 – 2 è il massimo per un lavoro in sicurezza.
d) Il motore, l’elica e gli accessori
L’MTM è motorizzato con un motore a benzina Alfa Romeo da
90 HP. Il motore è posizionato di traverso nel compartimento
motore. Questo motore pilota una sola elica. L’elica e l’albero di
trasmissione sono retraibili per permettere al motoscafo di passare
sopra alle ostruzioni.
La trasmissione è dotata di una frizione ad olio che incorpora
anche il comando di retromarcia.
La leva dell’acceleratore può essere posta rapidamente sia in
posizione avanti tutta sia in posizione indietro tutta e comunque la
risposta avviene gradualmente. Ciò semplifica la manovra dell’MTM
in spazi ristretti.
25
In sistema metrico decimale: lunghezza fuori tutto = 5,50 m ; baglio
massimo = 1,65 m ; pescaggio: 18 cm
26
90 cm circa.
27
Circa 55 Km/h
15
L’MTM usa benzina ad alto numero di ottano. Ci sono 2 serbatoi
di benzina, ciascuno da 13 galloni 28. Un serbatoio è posto a sinistra
del motore, l’altro a destra.
Il tubo di scarico è appena sotto il livello del ponte sul lato
sinistro della poppa. Lo scarico è al disotto della linea di
galleggiamento per eliminare il rumore prodotto da un tubo di
scarico subacqueo.
e) Il posto di guida e la ruota del timone
Il posto di guida del pilota è sul lato sinistro e può ospitare un
solo uomo. È di forma quadrata con lato di 2 piedi e 6 pollici 29 e
sporge di 6 pollici 30 dietro la poppa. Esso è circondato sul lato
anteriore e sui lati di babordo e tribordo da una cuffia di metallo, che
sporge al di sopra del ponte di circa 12 pollici 31.
f)
La ruota del timone e l’apparato di navigazione sono situati nel
posto di guida. L’apparato comprende la ruota stessa, la leva
dell’acceleratore, il pannello degli strumenti e la bussola. Nel posto
di guida ci sono anche i seguenti comandi: rialzo dell’elica,
armamento e scelta di detonazione. Questi comandi saranno descritti
più avanti.
g) Zattera di fuga del pilota
La zattera di fuga è attaccata alla parte posteriore del posto di
guida. Essa è costituita da due pezzi di legno quadrati di 2 piedi e 6
pollici di lato e 4 pollici di spessore 32. I due pezzi sono incernierati
fra di loro e possono essere aperti per formare una zattera
galleggiante di 5 piedi per 2 piedi e 6 pollici 33. Quando è attaccata
28
Circa 50 l
Circa 75 cm
30
15 cm
31
30 cm
32
Lato = 75 cm; spessore = 10 cm
33
150 per 75 cm
29
16
alla poppa la zattera è piegata in due in forma di un quadrato di 2
piedi e 6 pollici di lato 34. Il rilascio della zattera di fuga è controllato
dalla leva di armamento presso il boccaporto del pilota. Durante la
navigazione la zattera chiusa costituisce la parte posteriore del posto
di guida.
h) La carica esplosiva e il meccanismo di detonazione
L’armamento del motoscafo esplosivo è una speciale bomba di
profondità del peso di 660 libbre 35. La carica è di forma cilindrica ed
è simile ad un bidone di petrolio da 55 galloni 36. È montata nel
compartimento dell’esplosivo 4 piedi 37 dietro la prua. L’interruttore
di “scelta di detonazione” può essere impostato per far esplodere la
carica o in base alla pressione idrostatica o istantaneamente.
i)
Tre piccole cariche di “rottura” sono poste ad 1 piede 38 dietro alla
carica principale, una a babordo, un’altra a tribordo e l’ultima di
traverso all’imbarcazione. La detonazione di queste cariche provoca
la rottura dell’MTM proprio dietro alla carica principale. Le cariche
di rottura sono connesse elettricamente con il meccanismo di
“paraurti”.
j)
Il meccanismo di “paraurti” consiste di due parti: il supporto e
l’interruttore. Questo meccanismo abilita il quarto anteriore
dell’MTM a colpire il bersaglio e a causare la detonazione.
Il supporto del paraurti consiste in un una cornice tubolare di
acciaio piegata in modo da seguire la forma della prua della barca.
Questa cornice è adagiata sul ponte e ricopre la falchetta per una
34
75 cm di lato.
Circa 300 Kg
36
Circa 208 l
37
Circa 120 cm
38
Circa 30 cm
35
17
lunghezza di 6 pollici 39. È trattenuta da guide che le permettono di
muoversi avanti, indietro e di lato. Il supporto del paraurti è connesso
al secondo elemento del meccanismo del paraurti, che è l’interruttore
o iniziatore. Questo interruttore elettrico è posizionato di traverso
sotto il bordo posteriore della cornice. Quando il supporto del
paraurti colpisce il bersaglio il circuito elettrico si attiva e le piccole
cariche di rottura detonano.
k)
La leva anti-ostruzione è un’estensione del supporto del paraurti.
È lunga 3 piedi 40 e termina con un gancio. Essa è incernierata con
un’estremità sulla parte anteriore del supporto paraurti. Quando è in
uso, si estende per 18 pollici 41 sotto la superficie dell’acqua. Quando
non è in uso è incernierata all’indietro e giace sul ponte di prua
parallelamente alla chiglia. Il pilota rilascia la leva anti-ostruzione
dalla sua posizione protetta mediate un cavo che termina nel
boccaporto del pilota. Quando la leva è in posizione perpendicolare,
il contatto della leva stessa con qualunque ostruzione o rete di
protezione nel porto fa muovere il supporto del paraurti. Questo
movimento provoca la detonazione delle cariche di rottura e della
carica principale. Per questa operazione si usa l’accensione
istantanea.
l)
La leva di armamento nella posizione “armato” fa questo: chiude
il circuito di accensione dell’interruttore del paraurti; dà inizio
all’accensione di un fusibile da 4 minuti che provocherà la
detonazione della carica principale, se l’MTM non raggiunge
l’ostacolo; infine rilascia la zattera di fuga dell’operatore. Quando
questa leva è in posizione “non armato”, l’interruttore del paraurti è
disattivato.
39
Circa 15 cm
Circa 90 cm
41
Circa 46 cm
40
18
m)
La carica principale può detonare in due modi: idrostaticamente o
istantaneamente. Se la carica principale è impostata per la
detonazione idrostatica, la rottura dell’MTM permette alla carica di
affondare sotto il suo bersaglio dove esplode. Se la carica principale
è impostata per la detonazione istantanea, essa è azionata
elettricamente quando il supporto paraurti colpisce l’ostacolo. La
leva di “scelta detonazione”, situata nel posto di guida, permette
all’operatore di scegliere il tipo di detonazione.
n) L’operatore
L’MTM è pilotato da un solo uomo che sta in piedi o accoccolato
dentro il posto di guida a poppa. La testa e le spalle dell’operatore
sporgono al disopra del posto di guida per assicurare la visibilità. Il
pilota indossa una speciale muta di materiale gommato a prova
d’acqua, identica a quella indossata dall’operatore del S.L.C. o
Maiale. Non si usa alcun apparato di respirazione subacquea.
L’operatore è legato alla zattera di fuga mediante una cima.
o) Tecnica operativa
Gli Italiani eseguono l’attacco dentro il porto ad una velocità di
20 o 25 nodi. Essi ritengono che questa velocità sia quella che
consente la guida più precisa. L’operatore dell’MTM dirige la corsa
della barca fino a raggiungere un punto a 600 – 900 piedi 42 dal
bersaglio scelto. A questo punto l’operatore blocca la ruota del
timone in modo che l’MTM resti in rotta di collisione col bersaglio.
Contemporaneamente l’operatore tira la leva di armamento e salta
fuori dalla barca. Dopo deve almeno sollevare il capo e il petto fuori
dall’acqua al disopra della zattera di fuga, prima dell’esplosione della
carica principale.
42
180 – 270 m
19
p)
Quando l’operatore decide di “saltare” un’ostruzione, si avvicina
ad essa a bassa velocità. Se i galleggianti dell’ostruzione sono
abbastanza distanti e il cavo superiore è sotto la superficie
dell’acqua, l’operatore solleva l’elica alla profondità minima per
assicurare la propulsione e prosegue lentamente oltre l’ostruzione. In
caso sia necessario alzare l’elica di più di 45°, il normale apparato di
guida non funziona più. In questo caso la barca, muovendosi molto
lentamente, è guidata per mezzo di un remo. La barca può essere
guidata con un remo anche se è necessario porre il dispositivo di
guida in posizione orizzontale.
Se il cavo superiore dell’ostruzione è al disopra della superficie
dell’acqua, due barche devono lavorare insieme. Due piloti stanno in
una delle due barche, mentre l’altra è portata al traino. In prossimità
del cavo dell’ostruzione il pilota della barca trainata scende dalla
barca trainante e sale sul cavo, reggendosi sulla prua della barca
trainante. Il pilota di quest’ultima mette il comando dell’acceleratore
in folle e solleva la sua elica. Poi scende anch’egli dalla barca e sale
sul cavo dell’ostruzione. Il peso dei due uomini abbassa il cavo. I due
uomini tirano la barca al disopra del cavo fino all’altezza del motore
mediante delle maniglie sporgenti dalla prua. Il procedimento è
ripetuto sulla barca trainata.
3. Il carro (siluro a lenta corsa o maiale)
a)
Il “carro” 43 italiano o “siluro umano” è conosciuto come SBM 44.
Questo speciale equipaggiamento navale è usato dalla Marina
Italiana per attaccare naviglio o installazioni navali nemiche. Il
43
Al fine di adeguarsi alla terminologia corrente italiana, il “carro” sarà
indicato nel seguito come “maiale”.
44
L’autore del rapporto si riferisce evidentemente all’SBM, cioè al siluro
San Bartolomeo Modificato.
20
disegno del maiale è una combinazione tra un siluro ed un
sottomarino tascabile.
b) Descrizione
Questo maiale è costruito in lamiera di acciaio saldata con una
sovrastruttura in legno. Somiglia ad un siluro. La lunghezza fuori
tutto è di 22 piedi e 3 pollici 45 e il diametro del corpo di acciaio è di
1 piede e 7 pollici 46. L’altezza massima della sovrastruttura al
disopra del corpo principale è di 2 piedi e 5 pollici 47.
c)
Questo maiale ha una velocità di 2,2 nodi e una portata di 17
miglia. Non può operare ad una profondità maggiore di 45 piedi 48 e
se il mare non è calmo.
d)
Il corpo cilindrico è diviso in 4 compartimenti separati. Essi sono,
da prua a poppa:
1. La testata o carica esplosiva
2. Il compartimento della batteria
3. Il compartimento del motore e della pompa
4. Il meccanismo della coda
Ci sono due camere d’aria stagne: quella anteriore è posta tra la
testata e il compartimento batteria; quella posteriore sta invece tra il
compartimento motore – pompa ed il meccanismo della coda.
e) La testata
L compartimento contenente la carica esplosiva, cioè la testata, è
lungo 6 piedi e 6 pollici 49. La testata è posizionata all’estremità
45
Circa 6,80 m
Circa 48 cm
47
Circa 73 cm
48
Circa 18 m
49
Circa 2 m
46
21
anteriore del corpo del maiale e la sua parte anteriore ha la forma del
naso di un siluro. Essa è rimovibile ed il suo distacco è controllato da
una leva manuale posta nel compartimento del pilota anteriore. La
carica principale pesa 595 libbre 50 e può essere dotata di un
meccanismo di ritardo oppure di un gancio che permette di ancorarla
come una mina.
f) Il compartimento batteria
Il compartimento batteria è situato dietro la testata, ha forma
cilindrica ed è lungo approssimativamente 7 piedi e 6 pollici 51. Esso
contiene 8 unità complete di batterie italiane per sottomarini. Tali
batterie sono posizionate nei 5 piedi 52 posteriori del compartimento.
La camera d’aria stagna anteriore separa il compartimento batterie
dalla testata esplosiva.
g) Il compartimento motore
Il compartimento del motore e della pompa è posto dopo il
compartimento batterie e prima del meccanismo della coda. Esso ha
forma cilindrica ed è lungo approssimativamente 3 piedi e 7 pollici 53.
È separato dal compartimento batterie con una paratia d’acciaio
stagna. L’unità motore elettrica e la pompa ospitate in questo
compartimento sono simili a quelle dei sottomarini di scala
superiore.
h) Meccanismo della coda
Il meccanismo della coda è posto dietro al compartimento motore
– pompa ed è separato da questo mediante la camera d’aria stagna
posteriore. Il complesso della coda ospita l’albero dell’elica, che è
proprio al centro della sezione del siluro ed è collegato direttamente
al vertice posteriore, Questa sezione conica allungata costituisce
50
Circa 270 Kg
Circa 2,30 m
52
Circa 1,5 m
53
Circa 1,10 m
51
22
l’apparato completo della coda. È lunga approssimativamente 4 piedi
e 5 pollici 54 e contiene il meccanismo della coda.
Quest’ultimo consiste di un apparato timone orizzontale e
verticale. L’elica è posizionata sul vertice del cono ed è protetta da
un supporto a carena che regge anche gli stabilizzatori e le pinne del
meccanismo della coda. Il meccanismo completo è lungo 1 piede e
10 pollici 55 dagli estremi dei timoni verticali o del timone
orizzontale.
i)
La sovrastruttura consiste in 3 sezioni di legno integrate nel corpo
del siluro.
La sua parte anteriore è di forma convessa ed è alta
approssimativamente 2 piedi e 5 pollici 56. Alla base è lunga 1 piede e
6 pollici 57 e nella parte superiore è lunga 1 piede e 2 pollici 58. È
posizionata sopra la sezione anteriore del compartimento batterie.
Questa parte anteriore è disegnata per dare al pilota anteriore una
certa protezione dal vento e dalle onde ed anche come carena
protettiva per l’apparto dello sterzo.
La
parte
mediana
della
sovrastruttura
si
trova
approssimativamente sulla parte centrale del compartimento batterie.
È alta approssimativamente 1 piede e 6 pollici 59 al disopra del corpo
del siluro ed è larga 1 piede e 6 pollici 60 alla base e 1 piede e 3
pollici 61 alla cima. Essa costituisce una specie di schienale per
l’operatore anteriore ed una protezione da vento ed onde per
l’operatore posteriore. La camera di immersione è montata
all’interno di questa parte mediana della sovrastruttura ed è riempita
di acqua quando il maiale è immerso. Quando l’acqua è espulsa da
54
Circa 1,30 m
Circa 55 cm
56
Circa 75 cm
57
Circa 45 cm
58
Circa 35 cm
59
Circa 45 cm
60
Circa 45 cm
61
Circa 40 cm
55
23
questa camera il maiale riemerge in superficie. Questa camera è
controllata da una leva manuale.
La parte posteriore della sovrastruttura non ha quasi alcuna
funzione se non quella di servire da schienale per l’operatore
posteriore. È alta 1 piede e 6 pollici 62 al disopra del corpo d’acciaio
del siluro ed è aerodinamicamente incurvata verso l’apparato della
coda, per evitare resistenza fluidodinamiche.
j) Apparato di guida e navigazione
La ruota del timone e l’apparato di navigazione sono posti nella
carenatura formata dalla sovrastruttura. Un’unica leva a mano dirige
la corsa del maiale sia orizzontalmente che verticalmente. Il pannello
strumenti include una bussola.
k) Gli operatori
Il maiale è pilotato da due uomini. L’operatore anteriore siede fra
le sovrastrutture anteriore e mediana ed aziona la ruota del timone e
l’apparato di navigazione. L’operatore posteriore siede fra le
sovrastrutture mediana e posteriore ed aziona la leva che controlla la
camera di immersione. Tale leva è posta nel lato posteriore della
sovrastruttura mediana.
l) Indumenti speciali e apparato di respirazione
subacquea
Gli operatori del maiale indossano mute impermeabili ed usano
speciali apparati respiratori subacquei.
La muta impermeabile è fatta di tre pezzi: pantaloni, camicia e
mantello esterno. I pantaloni sono di gomma leggera indiana, sono
chiusi ai piedi e arrivano fino alle ascelle. Essi aderiscono
perfettamente al corpo. Anche la “camicia” è di gomma leggera
indiana. Ha maniche lunghe e collo alto. Essa è stretta sulla pelle
intorno ai polsi ed al collo in modo che la muta sia a prova d’acqua.
Essa aderisce perfettamente al corpo. Il mantello esterno è fatto di
62
Circa 45 cm
24
tela gommata ed è attaccato ai due pezzi interni della muta. È fatto in
modo da proteggere anche i piedi ed è stretto intorno ai polsi e al
collo in modo da aderire perfettamente al corpo. Si allaccia con
fibbie sul davanti. Inoltre sotto la muta di gomma interna si
indossano pesanti indumenti intimi di lana. Le scarpe speciali calzate
dagli operatori del maiale somigliano alle galosce americane.
Gli operatori usano dei respiratori subacquei simili alle unità
Lambertson dell’OSS. Essi consistono in una maschera e in una
bombola di ossigeno indossata sul petto e collegata alla maschera
con un tubo gommato.
m) Trasporto del maiale
Il maiale può essere trasportato da sottomarini appositamente
attrezzati o da speciali torpediniere italiane note come “Canguri”. Il
maiale può essere trasportato su qualsiasi nave di superficie larga
come una torpediniera americana oppure via terra su camion da due
tonnellate e mezzo.
n) Tecniche operative
Gli italiani lanciano il maiale dalla nave madre ad una distanza di
8 – 10 miglia dal bersaglio. Questo percorso fino alle reti di
protezione del porto può essere fatto in immersione o in superficie. Il
maiale, grazie al suo speciale disegno, riesce frequentemente a
passare attraverso una rete di difesa portuale. Se gli operatori hanno
difficoltà a superare la rete, usano tagliacavi pneumatico silenzioso.
Questo tagliacavi è trattato più avanti in questo rapporto insieme con
l’equipaggiamento Gamma.
L’avvicinamento al bersaglio all’interno del porto si fa col maiale
in immersione. Gli operatori conducono il maiale sotto la chiglia
della nave bersaglio, sulla quale si attaccano dei ganci o dei magneti
collegati tramite cavi alla testata esplosiva del maiale. La testata
viene staccata dal maiale mediante la leva a mano posta presso il
sedile del pilota anteriore e rimane sotto la chiglia del bersaglio,
sostenuta dai ganci e dai cavi. L’operatore attiva il meccanismo di
ritardo della testata e riguadagna la sua posizione nel maiale per
lasciare il porto.
25
La testata esplosiva può anche essere ancorata sul fondo del porto
ed usata come mina.
4. L’S.B.M 63
a)
L’SBM, o “nuovo carro” è una combinazione tra un sottomarino
ed un siluro. Esso sarà indicato in questo rapporto come SBM.
b)
Non sono mai stati prodotti esemplari di S.B.M., ma sono stati
completati i piani per la produzione di un modello sperimentale. Esso
non è stato precedentemente costruito dagli Italiani a causa della
mancanza dei materiali necessari.
c)
L’SBM somiglia in linea generale ad un maiale. È costruito in
lamiera di acciaio saldata e il progetto prevede una lunghezza fuori
tutto di 28 piedi e 1 pollice oppure di 26 piedi e 11 pollici 64. Il corpo
a forma di cilindro ha un diametro di 2 piedi e 8 pollici 65. Una
sovrastruttura aerodinamica è centrata sulla parte superiore del corpo
principale e ne copre l’intera sezione mediana. La velocità e il raggio
d’azione di progetto dell’SBM sono rispettivamente di 4,5 nodi e 47
miglia. Si ritiene possa operare al di sotto dei 45 piedi 66 di
profondità. L’SBM può operare solo in mare calmo.
d)
Il corpo cilindrico dell’SBM è diviso in compartimenti separati.
Essi sono, da prua a poppa: la carica o testata esplosiva, il
63
Siluro San Bartolomeo Modificato
Circa 8,56 m oppure 8,20 m
65
Circa 81 cm
66
Circa 14 m
64
26
compartimento batteria, il compartimento motore e pompa e il
meccanismo della coda.
e) La testata esplosiva
Il compartimento contenete la testata esplosiva è lungo 5 piedi e 9
pollici 67. Ha forma cilindrica con diametro di 2 piedi e 8 pollici 68. La
parte anteriore è arrotondata come il naso di un siluro. Questa testata
può portare 1 carica da 1323 libbre oppure 2 cariche da 661 libbre 69.
f) Compartimento dell’operatore
Il compartimento dell’operatore si trova a poppa della testata ed è
separato da questa mediante la camera d’aria stagna anteriore. Ha
forma cilindrica, è lungo 5 piedi 70 ed ha un diametro di 2 piedi e 8
pollici 71. Questo comportamento contiene la ruota del timone e le
apparecchiature di navigazione.
g) Compartimento batterie
Il compartimento batterie è posto a poppa del compartimento
dell’operatore ed è separato da questo tramite una paratia di acciaio.
Il compartimento batterie ha forma cilindrica, è lungo 8 piedi 72 ed ha
un diametro di 2 piedi e 8 pollici 73. Esso è disegnato per contenere
40 batterie italiane per sottomarino.
h) Compartimento motore e pompa
Il compartimento motore e pompa è a poppa del compartimento
batterie ed è separato da questo tramite una paratia di acciaio. Questo
compartimento ha forma cilindrica, è lungo 2 piedi e 10 pollici 74 ed
67
Circa 1,75 m
Circa 81 cm
69
1 carica da 600 Kg oppure 2 cariche da 300 Kg
70
Circa 1,50 m
71
Circa 80 cm
72
Circa 2,43 m
73
Circa 81 cm
74
Circa 86 cm
68
27
ha un diametro di 2 piedi e 8 pollici 75. Esso contiene il motore
elettrico e l’equipaggiamento della pompa che è simile a quello di un
sottomarino di dimensioni normali.
i) Il meccanismo della coda
Il meccanismo della coda è posizionato a poppa del
compartimento motore e pompa, da cui è separato tramite la camera
d’aria stagna posteriore. Il disegno del meccanismo della coda è
identico a quello del maiale.
j) La sovrastruttura
La sovrastruttura anteriore è alta 1 piede e 3 pollici 76 sul corpo
principale. È posta al disopra della camera dell’operatore e la sua
parte anteriore si raccorda dolcemente con il corpo principale.
k)
La sovrastruttura posteriore è alta approssimativamente 11
pollici 77 sul corpo principale. È posta al disopra del compartimento
batterie e si congiunge alla sovrastruttura anteriore. La parte
posteriore della sovrastruttura posteriore si raccorda dolcemente con
il corpo principale. La sovrastruttura posteriore non ha alcuna
funzione.
l)
La camera di immersione si trova nella sezione anteriore della
sovrastruttura anteriore e viene controllata dal compartimento
dell’operatore.
m)
Il boccaporto di fuga dell’operatore è equipaggiato con una
speciale porta avvolgibile.
75
Circa 81 cm
Circa 38 cm
77
Circa 28 cm
76
28
n) L’operatore
Questo SBM è pilotato da 2 uomini che occupano il
compartimento dell’operatore.
o)
Gli operatori indossano gli stessi caschi e gli stessi indumenti
speciali degli operatori del maiale.
p) Tecniche operative
Le tecniche operative non possono essere descritte per l’SBM
poiché esso non è stato mai prodotto. Si presume che i metodi di
trasporto e di avvicinamento siano simili a quelli già discussi a
proposito del maiale. La testata dell’SMB è distaccabile e dovrebbe
essere usata operativamente nello stesso modo della testata del
maiale.
q) Miglioramenti dell’SBM rispetto al maiale
I principali miglioramenti dell’SBM rispetto al maiale sono: il
compartimento del pilota chiuso, la carica maggiore della testata e la
maggiore velocità e raggio d’azione.
5. GAMMA
Equipaggiamento GAMMA è il nome generico dato alle attrezzature
subacquee usate dai nuotatori subacquei americani e italiani. Esso è
progettato per rendere più efficienti le operazioni dei subacquei.
a) L’apparato respiratorio
L’apparato respiratorio degli uomini del gruppo subacqueo
italiano GAMMA è stato ridotto all’essenziale. Esso consiste di una
sacca respiratoria, un boccaglio, uno stringinaso, una scatola
metallica contenente un assorbente per CO2 e una bombola di O2 78.
78
CO2 = anidride carbonica, O2 = ossigeno
29
La sacca respiratoria contiene un diaframma di gomma. L’esterno
della sacca è fatto di tela. La borsa è indossata in alto sul petto
dell’operatore ed ha dei lacci che si legano intorno al collo e alla vita.
Un tubo di gomma esce dalla sacca respiratoria e la collega al
boccaglio.
Il boccaglio è di gomma ed è attaccato ad un capo del tubo di
gomma collegato alla sacca respiratoria. Quando il boccaglio è
messo in bocca, il subacqueo può respirare comodamente.
Lo stringinaso è fatto di metallo e gomma. Una sezione dello
stringinaso si inserisce vicino all’apertura di ciascuna narice, mentre
la molla metallica stringe il naso dall’esterno proprio sotto il setto
nasale. Lo stringinaso è simile a quello spesso usato dai subacquei
sportivi.
La scatola dell’assorbente di CO2 sta dentro la sacca respiratoria e
la bombola di ossigeno è attaccata al lato inferiore della sacca
respiratoria. Si usa solo ossigeno puro.
Questo respiratore è equipaggiato con una valvola di interruzione,
una valvola a flusso costante ed una di bypass. Queste valvole sono
convenientemente sistemate nella sacca respiratoria. Il respiratore è
progettato per un lavoro subacqueo che non può eccedere la durata di
45 minuti.
b) La muta GAMMA e gli accessori
Gli uomini GAMMA italiani indossano mute speciali per il lavoro
subacqueo.
La muta per il nuoto subacqueo è fatta di gomma leggera indiana
ed aderisce strettamente alla pelle. Questa muta consiste di 3 pezzi. I
pantaloni includono i calzari per i piedi e arrivano fino alle ascelle.
La parte superiore somiglia ad una camicia con maniche corte (Tshirt) e si estende fino all’inguine. Le maniche corte si stringono
fortemente intorno ai bicipiti. Un collare in gomma aderisce alla
pelle intorno al collo. Il terzo pezzo della muta da nuoto è una larga
fascia di gomma per la vita. Dopo che l’uomo GAMMA ha indossato
i pantaloni e la parte superiore della muta, piega la parte finale di
questi due pezzi in modo da formare uno spesso strato di gomma
30
intorno alla vita, La fascia di gomma per la vita serve per fermare
questo strato di gomma.
La tuta dei posamine è fatta di tela. Si estende fino all’inguine
dell’operatore ed è senza maniche. Si allaccia con fibbie sul davanti.
Questa tuta è equipaggiata con 5 anelli per appendere le mignatte79 e
con un laccio per portare un coltello con guaina protettiva.
L’uomo GAMMA è fornito di una maschera disegnata
principalmente per proteggere gli occhi dall’acqua salata e non per
migliorare la visione. Essa è costituita di un vetro circolare di
diametro approssimativo di 6 pollici 80. Il vetro è montato su un
supporto di gomma che aderisce al volto e che è stretto in posizione
sulla fronte da una cinghia di gomma.
L’uomo GAMMA è anche fornito di una rete mimetica da
mettere in testa. La rete è di colore blu-verde ed è a forma quadrata
con lato di circa 3 piedi 81. Si indossa sulla testa ed è progettata per
consentire al nuotatore di salire in superficie senza essere scoperto.
c)
Gli italiani del gruppo GAMMA usano pinne di fabbricazione
americana, dello stesso tipo usato dai sub americani. (Queste pinne
sono fabbricate dalla Owen-Churchill Rubber Company a Los
Angeles). Non si usano pinne per le mani.
d)
Una speciale bussola subacquea è usata dagli uomini GAMMA
italiani. Essa è indossata al polso come un orologio. È equipaggiata
con simboli luminosi e con un prisma opzionale, che permette al
nuotatore di leggere la sua direzione sulla bussola anche nuotando a
dorso.
79
Piccole mine magnetiche
Circa 15 cm
81
Circa 90 cm
80
31
e) Il canotto di gomma ed i galleggianti
Gli uomini GAMMA hanno 2 mezzi per avvicinarsi al bersaglio.
Essi sono il canotto di gomma e il Materassino82.
Il canotto di gomma usato dagli italiani somiglia a quelli già usati
da questa organizzazione.
Il Materassino è un galleggiante di gomma gonfiabile fatto di tela
gommata. È lungo 5 piedi e largo 2 piedi 83 e pesa 10 libbre 84. Sulla
prua di questo galleggiante c’è una sporgenza di 4 pollici 85 sul cui
lato di dritta c’è un soffietto incorporato che è usato per gonfiare il
Materassino. Un tubo metallico di sgonfiamento con valvola di
chiusura è presente al centro della sporgenza di prua. Nella parte
posteriore di questa sporgenza c’è una tasca che può contenere
piccoli oggetti. Quando il Materassino è sgonfiato e arrotolato su se
stesso, forma un pacchetto lungo 16 pollici, largo 10 e alto 6
pollici 86.
Il Materassino può portare un uomo, che si sdraia a faccia in giù e
lo fa avanzare con le mani e con i piedi.
Il soffietto incorporato dà la possibilità di gonfiare facilmente il
Materassino anche quando sta in acqua.
Questo galleggiante permette di aumentare il raggio di azione del
nuotatore subacqueo.
La Marina Italiana ha sviluppato un motore a benzina da usare su
un materasso di gomma simile al materasso dell’OSS. Questo motore
è una piccola unità a benzina ad un cilindro, che muove un albero di
trasmissione da 5 piedi 87 su cui è montata un’elica da 6 pollici 88. Il
serbatoio della benzina contiene ½ gallone 89.
82
In verità la parola italiana, evidentemente errata, riportata nel testo
originale è Matarrassino.
83
Dimensioni approssimative: 150 x 60 cm
84
Circa 4,5 Kg
85
Circa 10 cm
86
Dimensioni approssimative: 40 x 25 x 15 cm
87
Circa 1,50 m
88
Circa 15 cm
89
Circa 19 l
32
Il motore non viene usato perché troppo rumoroso. Gli italiani
affermano che i tedeschi hanno riprogettato questa unità ed hanno
sviluppato un motore silenzioso.
f) Mignatte italiane
Gli italiani del gruppo GAMMA usano due tipi di mignatte,
quello magnetico e quello pneumatico.
Le mignatte magnetiche italiane ed americane sono simili nella
costruzione e nell’operatività. La mignatta italiana è di forma
rettangolare ed è costruita in ottone. Le sue dimensioni in pollici
sono 2 ¾ x 2 ¾ x 10 90. La mignatta contiene 4 libbre 91 di esplosivo
al plastico ed è equipaggiata con sei magneti a forma di mezzaluna.
Ha un detonatore con linea di ritardo in ottone immerso
nell’esplosivo al plastico nel contenitore. Il fusibile non sporge fuori
dalla mignatta.
La mignatta pneumatica o Mae West è una carica esplosiva che
usa il principio della ventosa per aderire al bersaglio. Essa è
circondata da un tubo di gomma gonfiabile simile ad una camera
d’aria di automobile. La sezione di questo tubo quando gonfiato ha
un diametro di circa 5 pollici 92. Il diametro della mignatta Mae West
completo di mina e di tubo gonfiato è approssimativamente 17
pollici 93. Una fiala di aria compressa è contenuta nel tubo Mae West,
che si gonfia rompendo la fiala stessa. Questo tubo circonda una
scatola metallica a forma di semisfera, contenente 10 libbre94 di
esplosivo, che viene acceso da un meccanismo elettrico a tempo
comandato da una batteria a secco. Questo meccanismo è contenuto
nella scatole metallica. Ci sono 3 differenti accenditori con tempi di
ritardo fissi, uno per 30 minuti, uno per 2 ore ed uno per 4 ore. Il
tubo Mae West e la scatola esplosiva sono collegati con cinghie di
tela.
90
Dimensioni approssimative: 7 x 7 x 25 cm
Circa 1,8 Kg
92
Circa 12 cm
93
Circa 43 cm
94
Circa 4,5 Kg
91
33
g) Trasporto
Gli uomini GAMMA ed il loro equipaggiamento possono essere
trasportati a distanza sorprendente tramite sottomarino, MTSM,
MTM e con qualsiasi piccolo mezzo di superficie oppure via terra.
Gli MTSM e gli MTM hanno un raggio di azione limitato, ma sono
particolarmente adatti per questo compito grazie al loro pescaggio
limitato.
h) La rete silenziosa ed il tagliacavi
Il tagliacavi italiano è progettato per tagliare sott’acqua cavi di
diametro fino a 2 pollici 95. Esso è un’apparecchiatura a
funzionamento pneumatico operata da un solo uomo GAMMA. Il
tagliacavi italiano è dotato di due contenitori metallici ellittici. Il
primo, di circa 8 pollici di diametro e 12 pollici di lunghezza 96,
contiene ossigeno. Il secondo , di circa 3 pollici di diametro e 7
pollici di lunghezza 97, contiene un olio idraulico leggero. Questi
contenitori ellittici sono collegati con tubazioni di rame. Un tubo
flessibile di gomma lungo 12 piedi 98 collega il contenitore più
piccolo all’unità di taglio. Quest’ultima è costituita di due parti, la
pinza e la base. Il cavo viene posizionato fra la pinza e la base. Un
morsetto a slitta stringe la pinza contro la base e blocca il cavo in
posizione nell’apposito alloggiamento cilindrico della base. La base
contiene la lama per il taglio del cavo.
i) Tecnica operativa
La tecnica operativa degli uomini GAMMA italiani è molto
simile a quella dei subacquei americani. Una notevole differenza
tecnica è che gli uomini GAMMA italiani sono istruiti a nuotare a
dorso verso il bersaglio. L’operatore spesso traina dietro di sé dei
galleggianti che reggono l’attrezzatura operativa. Un’altra notevole
95
Circa 5 cm
Circa 20 cm di diametro e 30 cm di lunghezza
97
Circa 7,5 cm di diametro e 18 cm di lunghezza
98
Circa 3,60 m
96
34
differenza tecnica è data dal minor periodo di tempo che il nuotatore
italiano trascorre in immersione. L’unità respiratoria italiana è
progettata per soli 45 minuti in immersione e la rete di
mascheramento per la testa serve proprio per permettergli di nuotare
inosservato in superficie.
6. Gruppo Mezzi d’Assalto
a) Organizzazione
La base del gruppo Mezzi d’Assalto si trova nella baia di San Vito
presso Taranto, Italia. Il gruppo è un’unità speciale della Marina
Italiana. I membri del gruppo dislocati a San Vito sono solo una
parte dell’intera organizzazione. I membri restanti sono anche a casa
oppure in località dell’Asse.
b)
IL gruppo Mezzi d’Assalto è diviso in quattro gruppi operativi
principali, a seconda dell’arma impiegata. Essi sono:
a) Il gruppo MTSM
b) Il gruppo MTM
c) Il gruppo SLC (o “Maiali”)
d) Il gruppo Gamma
In aggiunta ai gruppi operativi l’unità include due gruppi di
tecnici: quelli delle apparecchiature di superficie e quelli delle
apparecchiature subacquee. Il primo si occupa del servizio e della
manutenzione degli MTSM e degli MTM, il secondo dei “maiali” e
dell’equipaggiamento Gamma.
c)
L’Ufficiale Comandante e Capo delle Operazioni del gruppo
Mezzi d’Assalto è il Capitano Ernesto Forza della Regia Marina
Italiana. Egli è capo del gruppo dal 1939.
35
d) Possibile utilizzo da parte di OSS 99
Il Capitano Forza raccomanda l’utilizzo da parte dell’OSS di 15
operatori e di 10 tecnici, potendone aggiungere altri in caso di
bisogno. I 15 operatori comprendono 6 ufficiali di Marina italiani e 9
reclute della Marina Italiana. Questi uomini appartengono ai seguenti
gruppi: 5 operatori delle imbarcazioni MTSM ed MTM, 5 operatori
di Maiali e 5 uomini Gamma. Tutto il personale degli MTSM, degli
MTM e dei Maiali hanno avuto già esperienze operative. Invece gli
uomini del gruppo Gamma sono altamente addestrati, ma senza
esperienza operativa.
Il gruppo di base raccomandato di 10 tecnici comprende 1
ufficiale e 9 reclute della Marina Italiana. Di queste reclute, 5 sono
per la manutenzione dell’equipaggiamento di superficie e 4 per la
manutenzione dell’equipaggiamento subacqueo. L’unico ufficiale è il
capo tecnico e ingegnere per entrambi i gruppi. Tutti gli ufficiali nel
gruppo di base raccomandato parlano abbastanza inglese da
permettere un soddisfacente collegamento.
e) Disponibilità del personale
Tutto o parte del gruppo Mezzi d’Assalto è disponibile per
l’Unità Marittima del S.E.A.C. 100, se e quando si possa definire un
appropriato accordo politico col Governo italiano. La
raccomandazione del capitano Forza non è in alcun modo vincolante
sul fatto che si possa acquisire più o meno personale del gruppo
Mezzi d’Assalto.
Questo personale è disponibile sia per compiti di istruzione che
per compiti operativi, a seconda dell’accordo che potrà essere
stipulato col governo italiano. Al momento sono in corso trattative.
f) Istruzione del personale operativo
Il periodo di istruzione per l’uso delle armi del gruppo Mezzi
d’Assalto varia da 2 a 12 mesi.
99
Ufficio dei Servizi Strategici
Comando del Sud Est Asiatico
100
36
Per gli operatori degli MTSM ed MTM va da 2 a 3 mesi.
Prerequisito è un’eccellente arte di navigazione.
Per gli operatori dei Maiali il periodo di istruzione va da 6 a 12
mesi. È essenziale che gli operatori sia in condizioni fisiche
eccellenti. Essi devono essere sotto controllo medico costante e
devono osservare corrette regole di vita.
È opinione del capitano Forza che questi periodi di istruzione non
possano essere abbreviati.
7. Risultati operativi del gruppo Mezzi d’Assalto
a)
Il gruppo Mezzi d’Assalto dichiara l’affondamento di 237.000
tonnellate di naviglio dall’agosto 1940 all’agosto 1943 (cfr. dettagli
in Appendice). Tutto l’equipaggiamento speciale qui descritto è stato
impiegato nell’affondamento del suddetto naviglio.
b)
Le perdite inflitte dal gruppo Mezzi d’Assalto includono 2
corazzate, 2 incrociatori, 1 cacciatorpediniere, 1 sottomarino, 24
piroscafi, 1 petroliera e 3 monitori 101. Particolarmente significative
fra queste perdite sono l’affondamento della corazzata inglese
H.M.S. Queen ELIZABETH da parte di un maiale, l’affondamento
della corazzata inglese H.M.S. VALIANT da parte di un maiale e
l’affondamento dell’incrociatore pesante inglese H.M.S. YORK da
parte di un MTM (barchino esplosivo).
c)
Durante il periodo delle operazioni dall’agosto 1940 all’agosto
1943 il Gruppo Mezzi d’Assalto
101
Imbarcazioni corazzate dotate di cannoni usate dalla Marina degli Stati
Uniti dal 1860 (Guerra di Secessione). Esse ebbero l’ultimo impiego nella
guerra del Vietnam (1960 – 1975).
37
ha subito la perdita di 39 uomini caduti e 33 uomini fatti prigionieri.
Sono stati persi due sottomarini con l’intero equipaggio. In termini di
naviglio il gruppo ha perso 3 sottomarini, 1 MAS (torpediniera
italiana) ed un’imbarcazione da pesca.
IV. CONCLUSIONI
1. Il gruppo Mezzi d’Assalto, con base nella baia di San Vito
vicino Taranto, Italia, dispone al momento di 9 M.T.S.M.
regolarmente registrati. Questi M.T.S.M. sono elencati nel seguito
insieme con l’indicazione dei lavori di riparazione necessari per
portarli in perfetta efficienza. Essi non sono stati ispezionati dagli
autori del presente rapporto. Le stime dei lavori sono quelle del Capo
Ingegnere del Gruppo Mezzi d’Assalto.
a)
La seguente imbarcazione è in condizioni operative eccellenti:
M.T.S.M. N. 256
b)
Le seguenti imbarcazioni hanno bisogno di riparazioni di poco
conto che possono essere completate nel giro di 24 ore, purché i
pezzi di ricambio siano disponibili:
M.T.S.M. N. 212
N. 230
N. 244
N. 246
N. 250
NOTA: I pezzi di ricambio richiesti per le riparazioni sono:
candele di accensione, tubi di gomma di tipo italiano, guarnizioni
speciali, cavi elettrici di tipo italiano.
38
c)
Le seguenti imbarcazioni richiedono riparazioni più importanti,
che potrebbero essere completate in 7 – 10 giorni, se i necessari
ricambi fossero disponibili:
M.T.S.M N. 248
N. 262
NOTA: I nuovi ricambi richiesti sono: cuscinetti di disegno
speciale, cilindri di tipo italiano, aste e pistoni di tipo italiano,
valvole di tipo italiano, alberi ed eliche, batterie di tipo italiano,
speciali boccole e giunti di tipo italiano.
d)
La seguente imbarcazione è gravemente danneggiata e richiede
riparazioni considerevoli per poter tornare operativa:
M.T.S.M. N. 220
NOTA: Lo scafo è danneggiato. Due bagli di babordo sono rotti.
Il motore è ritenuto non riparabile.
e)
Il gruppo Mezzi d’Assalto sarebbe in grado di effettuare le
riparazioni, se avesse le apparecchiature ed i ricambi necessari.
L’ufficiale capo degli ingegneri ha fornito agli autori alcuni esempi
delle parti richieste per queste imbarcazioni. Queste parti saranno
spedite a Washington per ulteriori esami ed ispezioni. Il tenente
Zelenka ritiene che sarebbero necessari parecchi mesi per produrre i
ricambi richiesti. Questi ricambi e le apparecchiature usate negli
M.T.S.M sono fabbricati a Milano, Italia, e non sono disponibili
nella parte di Italia occupata dagli Alleati. Ci vorrebbero parecchi
mesi per costruire queste imbarcazioni negli Stati Uniti. I disegni di
progetto degli M.T.S.M. possono essere forniti se fosse necessaria
un’informazione completa. Un esemplare di M.T.S.M. può anche
essere spedito negli Stati Uniti, se richiesto. Sono in corso trattative
39
per fornire imbarcazioni operative o riparabili all’Unità Marittima
S.E.A.C. 102.
2. Il gruppo Mezzi d’Assalto dispone al momento di 13 M.T.M.
registrati. I barchini esplosivi sono elencati nel seguito insieme con
l’indicazione dei lavori di riparazione necessari per portarli in
perfetta efficienza. Essi non sono stati ispezionati dagli autori del
presente rapporto. Le stime dei lavori sono quelle del Capo
Ingegnere del Gruppo Mezzi d’Assalto.
a)
Le seguenti imbarcazioni sono in condizioni operative eccellenti:
M.T.M.
N. 78
N. 102
N. 120
b)
Le seguenti imbarcazioni hanno bisogno di riparazioni di poco
conto che possono essere completate nel giro di 24 ore, purché i
pezzi di ricambio siano disponibili:
M.T.M
N. 52
N. 72
N. 90
N. 106
NOTA: Queste imbarcazioni richiedono gli stessi ricambi indicati
nella Nota alla fine del paragrafo 1(b).
c)
Le seguenti imbarcazioni richiedono riparazioni allo scafo oltre
che al motore con necessità di pezzi di ricambio. Si stima che
potrebbero essere riparate in 7 – 10 giorni se fossero disponibili le
necessarie parti ed i materiali:
M.T.M
N. 68
102
Comando Sud Est Asiatico
40
N. 70
N. 74
N. 82
N. 108
N. 116
NOTA : Queste imbarcazioni richiedono gli stessi ricambi
indicati nella Nota alla fine dei paragrafi 1(b) e 1(c). Necessitano
anche di tavole di mogano e di tela per la riparazione dello scafo.
d)
Per gli M.T.M. si giunge alle stesse conclusioni degli M.T.S.M.
(cfr. paragrafo 1(e)). Occorrerebbero parecchi mesi per costruire gli
M.T.M negli Stati Uniti. I disegni di progetto degli M.T.M. possono
essere forniti se fosse necessaria un’informazione completa. Un
esemplare di M.T.M. può anche essere spedito negli Stati Uniti, se
richiesto. Sono in corso trattative per fornire imbarcazioni operative
o riparabili all’Unità Marittima S.E.A.C.
3. Il gruppo Mezzi d’Assalto dispone al momento di 3 Maiali
registrati. I barchini esplosivi sono elencati nel seguito insieme con
l’indicazione dei lavori di riparazione necessari per portarli in
perfetta efficienza. Essi non sono stati ispezionati dagli autori del
presente rapporto.
a)
I seguenti Maiali sono in condizioni operative:
Maiale
N. 2 (inglese)
N. 3 (inglese)
b)
Il seguente Maiale è quasi irrecuperabile e richiederebbe molti
materiali speciali per la riparazione:
Maiale
N. 1
41
c)
I Maiali sono stati costruiti nell’Italia settentrionale. Non ci sono
parti per la costruzione di nuovi Maiali nella parte di Italia occupata
dagli Alleati. Due dei Maiali usati ora dal gruppo Mezzi d’Assalto
sono stati costruiti dagli inglesi in Inghilterra. Gli inglesi hanno
costruito altri Maiali, alcuni dei quali sono stati utilizzati in
un’operazione congiunta inglese – italiana a La Spezia, Italia.
Sarebbero necessari parecchi mesi per costruire modelli di Maiali
negli Stati Uniti. I disegni di progetto dei Maiali possono essere
forniti se fosse necessaria un’informazione completa. Un esemplare
di Maiale può anche essere spedito negli Stati Uniti, se richiesto.
Sono in corso trattative per fornire 2 Maiali operativi all’Unità
Marittima S.E.A.C.
NOTA: Il nuovo S.B.M. 103 ovvero “Nuovo Maiale” non può
essere preso in considerazione perché il progetto è stato appena
completato. Non sono stati costruiti modelli sperimentali o di prova
poiché la Marina Italiana non dispone del materiale necessario per
costruire almeno un modello di esempio.
4.
a)
Il gruppo Mezzi d’Assalto ha una limitata disponibilità di tutti i
tipi di equipaggiamento Gamma menzionati in questo rapporto.
L’ufficiale Gamma dichiara la disponibilità dell’equipaggiamento
completo per 5 operatori in missione. Inoltre egli dichiara che il
gruppo ha mignatte sufficienti per una sola operazione. Esemplari
della maggior parte degli elementi descritti dell’equipaggiamento
Gamma sono disponibili nella Sezione Munizioni del Dipartimento
della Marina a Washington, D.C.
103
Siluro San Bartolomeo
42
b)
È opinione degli autori che l’equipaggiamento Gamma di seguito
descritto non abbia né vantaggi né svantaggi rispetto
all’equipaggiamento subacqueo americano:
La muta subacquea
L’apparato respiratorio subacqueo
Le pinne per i piedi
La bussola subacquea
La maschera protettiva.
c)
È opinione degli autori che l’equipaggiamento Gamma di seguito
descritto sia superiore o essenziale:
La Mignatta tipo Mae West
Il tagliacavi pneumatico silenzioso
Il Materassino
La rete di mascheratura per la testa
La muta per il posatore di Mignatte.
d)
La Mignatta di tipo Mae West è stata adottata dagli uomini
Gamma italiani al posto di quella magnetica per la sua maggiore
efficienza. Infatti essa può essere usata anche su bersagli di
calcestruzzo o di legno. Si ritiene che l’O.S.S non disponga di
mignatte adattabili all’uso su bersagli di calcestruzzo o di legno.
Il tagliacavi pneumatico silenzioso è considerato l’unico
strumento di questo tipo mai costruito. È noto che l’O.S.S. ha cercato
con scarso successo di costruire un tagliacavi silenzioso ad uso dei
subacquei americani.
Gli autori ritengono che il Materassino possa essere impiegato
dall’O.S.S. nei seguenti modi:
• Per assistere ed aumentare il raggio d’azione dei subacquei.
• Per permettere ad uomini provenienti da canoe o da altre unità di
superficie di atterrare con onda pesante con una piccola quantità
di equipaggiamento.
43
•
•
Per permettere a gruppi di incursori di portare un piccolo
galleggiante per guadare fiumi o altri ostacoli acquatici.
Per fornire un piccolo galleggiante per ricognizione acquatica e
per ogni tipo di operazione clandestina.
Si ritiene che la rete di mascheramento per la testa sia un ottimo
strumento per permettere al subacqueo di salire in superficie senza
essere notato.
Si ritiene che la muta per il posatore di Mignatte sia utile e
confortevole, perché costituisce un mezzo semplice per permettere al
subacqueo di trasportare le mignatte. Inoltre essa permette di
aumentare il numero di mignatte trasportabili.
8. Personale
a)
Gli autori ritengono che il personale del gruppo Mezzi d’Assalto
possa essere usato con grande vantaggio dall’Unità Marittima del
Comando Sud Est Asiatico. Questi uomini sono altamente addestrati
ed esperti nell’uso degli equipaggiamenti speciali descritti.
b)
La quantità di personale che potrebbe essere utile al S.E.A.C.
dipende dall’accordo politico che potrà essere raggiunto col Governo
italiano. Si ritiene che il personale procurato possa essere impiegato
come operatori e che esso debba includere almeno un gruppo di base
comandato dal capitano Forza. Se l’accordo politico con il Governo
italiano dovesse consentire l’impiego degli uomini procurati come
istruttori, si ritiene che sarebbero sufficienti uno o due istruttori per
ogni tipo di arma, più un gruppo di manutenzione degli
equipaggiamenti.
44
c)
Il tipo di personale che sarebbe utile per il S.E.A.C. dipende in
parte dal tipo di equipaggiamento che potrà essere recuperato da
sorgenti diverse dal gruppo Mezzi d’Assalto. Se i Maiali potranno
essere recuperati dagli inglesi, sarebbe opportuno procurare un
maggior numero di operatori di Maiali.
d)
Tutto il personale del gruppo Mezzi d’Assalto è desideroso e
ansioso di andare nel S.E.A.C. con impiego nell’O.S.S., sia come
istruttori che come operatori. Gli autori ritengono che a questi
uomini dovrebbe essere dato un grado o uno status nell’Esercito o
nella Marina americana, se autorizzati come personale operativo nel
S.E.A.C. Questo cavillo è dovuto al fatto che l’Italia non è in guerra
con il Giappone e non può permettere a membri delle sue Forze
Armate di ingaggiare ostilità contro il Giappone con uniforme
italiana.
V. RACCOMANDAZIONI
Le seguenti raccomandazioni
precedenti. Si raccomanda che:
derivano
dalle
conclusioni
M.T.S.M.
1. O.S.S. acquisisca tutti gli M.T.S.M per il S.E.A.C.
2. O.S.S. acquisisca 15 speciali siluri per uso dagli M.T.S.M.
3. Tutti i motori degli MTSM siano rimossi per usarli sugli MTM
4. Motori di costruzione americana siano installati su tutti gli
MTSM
M.T.M.
5. O.S.S. acquisisca tutti gli M.T.M per il S.E.A.C.
45
6. Su tutti gli MTM che necessitano di nuovi motori siano
installati quelli degli MTSM
7. Sia reso disponibile materiale adeguato (come legno di
mogano, tele ed accessori) per riparare gli scafi danneggiati degli
MTM.
8. L’Unità Marittima e la Ricerca e Sviluppo, Ramo Tecnico, a
Washington, studino la possibilità di adattare imbarcazioni
americane come barchini esplosivi in futuro.
MAIALE
9. O.S.S. acquisisca dal gruppo Mezzi d’Assalto due Maiali
completi utilizzabili per il S.E.A.C.
10. Si chieda alla Marina Reale Inglese se dispone di Maiali.
11. Si accerti se la Marina Reale Inglese abbia le fabbriche
necessarie per costruire alcuni Maiali.
12. L’O.S.S. procuri dalla Marina Reale Inglese due Maiali
completi utilizzabili.
CANGURO 104
13. L’O.S.S. acquisisca un “canguro” per il S.E.A.C.
EQUIPAGGIAMENTO GAMMA
14. L’O.S.S. acquisisca tutto l’equipaggiamento Gamma italiano
disponibile per il S.E.A.C.
15. L’O.S.S. di Washington D.C. individui negli Stati Uniti una
manifattura per le mignatte Mae West o pneumatiche per uso in
ambito S.E.A.C.
16. L’O.S.S. di Washington D.C. individui negli Stati Uniti una
manifattura per il tagliacavi silenzioso per uso in ambito S.E.A.C..
(Questo strumento ha la massima priorità).
104
Imbarcazione per il trasporto di Maiali.
46
17. La rete per il mascheramento della testa diventi parte
dell’equipaggiamento dei subacquei dell’Unità Marittima.
18. La muta di tela dei posatori di mignatte diventi parte
dell’equipaggiamento dei subacquei dell’Unità Marittima.
19. L’O.S.S. di Washington D.C. individui negli Stati Uniti una
manifattura per il materassino per il S.E.A.C.
20. Si accerti se la Marina Reale Inglese abbia disponibili modelli
di materassino.
21. L’O.S.S. esegua dei controlli limitati per accertare l’efficienza
della bussola subacquea italiana in confronto con quella americana.
PERSONALE
22. La quantità indicata nel seguito di personale qualificato sia
inviata al S.E.A.C. se l’accordo stipulato col Governo italiano
permetterà solo l’impiego di personale con mansioni di istruttore:
• 2 specialisti MTSM- MTM
• 1 specialista di Maiali (2 se saranno disponibili i
Maiali inglesi)
• 2 specialisti Gamma
• 1 tecnico subacqueo se non saranno disponibili i
Maiali inglesi. (Altrimenti, se questi saranno
disponibili, occorreranno 4 tecnici).
• 2 tecnici di superficie
23. La quantità indicata nel seguito di personale qualificato sia
inviata al S.E.A.C. se l’accordo stipulato col Governo italiano
permetterà l’impiego di personale con mansioni operative:
• 5 operatori MTSM – MTM
• 2 operatori di Maiali (se non saranno disponibili
Maiali inglesi)
• 5 operatori di Maiali (se saranno disponibili Maiali
inglesi)
• 10 uomini Gamma
47
•
•
•
•
1 tecnico subacqueo (se non saranno disponibili
Maiali inglesi)
4 tecnici subacquei (se saranno disponibili Maiali
inglesi)
2 tecnici di superficie
1 ufficiale esperto nell’operatività
AZIONE POLITICA
24. L’O.S.S. contatti il Ministro della Marina italiano per
accertare se:
• l’intero gruppo Mezzi d’Assalto possa essere
acquisito per compiti di istruzione nel S.E.A.C.
• una parte del gruppo Mezzi d’Assalto possa essere
acquisito per compiti di istruzione nel S.E.A.C.
• l’intero gruppo Mezzi d’Assalto possa essere
acquisito per compiti operativi nel S.E.A.C., previa
acquisizione di uno speciale status americano
• una parte del gruppo Mezzi d’Assalto possa essere
acquisito per compiti operativi nel S.E.A.C., previa
acquisizione di uno speciale status americano
Questo rapporto è presentato congiuntamente da:
Kelly O’Neill
Guardiamarina (U.S.N.R.)
Unità marittima
Louis P. Zelenka
1° Tenente (Corpo degli
Ingegneri)
Ramo Tecnico
Ricerca e Sviluppo
48
Precisazioni
MTSM – MTM
1. Si ritiene altamente desiderabile che 5 imbarcazioni MTSM ed
11 MTM siano recuperati immediatamente da parte dell’O.S.S.
dal Gruppo Mezzi d’Assalto. Queste imbarcazioni potrebbero
essere usate per compiti operativi o di istruzione nel settore dal
Sud Est Asiatico.
2. Queste imbarcazioni richiederanno certe riparazioni che sono
state discusse ed elencate nelle Conclusioni di questo rapporto. È
opinione degli autori che queste riparazioni avranno una durata
considerevole se i necessari ricambi dei motori dovessero essere
fabbricati negli Stati Uniti. Pertanto si suggerisce che tutti i
motori attualmente usati sulle barche MTSM siano rimossi ed
installati sulle barche MTM. L’Ingegnere Capo del gruppo Mezzi
d’Assalto ha dichiarato che, installando tutti i motori degli
MTSM negli MTM, metterebbe tutti e 11 gli MTM in buone
condizioni operative. Egli ha inoltre dichiarato di essere in grado
di rendere disponibili almeno 2 motori di riserva per uso futuro
sulle barche MTM. Ha stimato che i suoi uomini potrebbero
completare questo lavoro in 3 giorni.
3. Si ritiene altamente desiderabile sostituire gli attuali motori degli
MTSM con motori marini americani. Ciò sarà necessario se i
motori che sono ora negli MTSM verranno rimossi per uso negli
MTM. Le caratteristiche esatte dei motori americani adatti
all’uso negli MTSM non possono essere definite in questo
momento. Il tenente Zelenka, del settore Ricerca e Sviluppo, è
dell’opinione che parecchi tipi di motori entrobordo da 90 o 95
HP potrebbero essere soddisfacenti.
4. Gli autori ritengono molto opportuno rendere disponibili i
materiali per riparare gli scafi degli MTM che richiedono tali
riparazioni. Queste riparazioni non richiedono la manifattura di
49
alcuna nuova parte, né l’acquisizione urgente di materiali.
L’Ingegnere Capo del gruppo Mezzi d’Assalto ha dichiarato che
con i materiali adatti i suoi uomini possono completare le
necessarie riparazioni degli scafi in 7 giorni.
5. Si ritiene opportuno che il lavoro di trasferimento dei motori
dagli MTSM agli MTM sia fatto da personale dei Mezzi
d’Assalto nella baia di San Vito. Il lavoro di installazione di
motori americani negli MTSM dovrebbe essere fatto da
personale americano. Questo lavoro può essere fatto sia in Italia,
sia nel Sud Est Asiatico. Il gruppo Mezzi d’Assalto ha le
infrastrutture ed è pronto ad iniziare il lavoro di riparazione dopo
che l’O.S.S. avrà ottenuto gli MTSM e gli MTM dal Governo
italiano e dopo che i materiali per riparare gli scafi saranno stati
forniti dall’O.S.S.
6. Si ritiene opportuno che il settore Ricerca e Sviluppo di
Washington D.C., di concerto con l’Unità Marittima di
Washington D.C., diano le direttive per la progettazione di un
barchino esplosivo americano. Tali barchini saranno necessari se
gli MTM italiani si esauriranno con l’uso operativo.
MAIALI
7. Si ritiene molto desiderabile che 2 Maiali siano recuperati
immediatamente da parte dell’O.S.S. dal Gruppo Mezzi d’Assalto
per uso operativo e di istruzione nel S.E.A.C.
8. Questi 2 Maiali non sarebbero sufficienti per operazioni
intensive. Pertanto si ritiene opportuno che l’O.S.S. procuri
almeno 3 Maiali aggiuntivi dagli inglesi. In considerazione del
fatto che gli inglesi hanno costruito i due Maiali attualmente in
uso nel gruppo Mezzi d’Assalto, è noto che gli inglesi hanno una
disponibilità immediata di Maiali o le infrastrutture per la loro
costruzione.
9. Nell’eventualità che i Maiali aggiuntivi inglesi non possano
essere procurati in affitto o in prestito, non è raccomandato che
l’O.S.S. provveda alla manifattura dei nuovi Maiali negli Stati
50
Uniti. È noto che tale produzione richiederebbe troppo tempo per
essere utile.
EQUIPAGGIAMENTO GAMMA
10. È opinione degli autori che l’Unità Marittima di Washington
D.C. dovrebbe accertare se i subacquei americani dell’Unità
Marittima
possano
usare
i
seguenti
elementi
dell’equipaggiamento:
• Tagliacavi e reti silenzioso
• Mignatte tipo Mae west
• Muta per posatore di mignatte
• Rete di mascheramento per la testa
• Materassino
Gli autori ritengono che l’O.S.S. non abbia al momento tagliacavi
silenziosi né altro equipaggiamento paragonabile. L’aggiunta di
questi dispositivi all’equipaggiamento dei subacquei americani
aumenterebbe di molto la loro efficienza. È opinione degli autori che
l’Unità Marittima di Washington D.C. dovrebbe provvedere alla
manifattura del tagliacavi silenzioso negli Stati Uniti. Il tenente
Zelenka del settore Ricerca e Sviluppo ritiene che il tagliacavi
italiano potrebbe essere migliorato sostituendo le due scatole di
alluminio con altre di qualche lega più leggera. Nel caso che l’O.S.S.
ottenga personale Gamma operativo dal Gruppo Mezzi d’Assalto,
sarebbero necessari parecchi tagliacavi pneumatici silenziosi. La
mignatta pneumatica Mae West sarebbe particolarmente desiderabile
nel settore S.E.A.C., perché può essere usata su bersagli di
calcestruzzo e di legno. Gli autori ritengono che l’Unità Marittima
O.S.S. non abbia al momento mignatte paragonabili. La mignatta a
ventosa è adatta ad attaccare bersagli di calcestruzzo e di legno come
quelli che si trovano lungo i fiumi e le coste nel settore del Sud Est
Asiatico. Essa è completamente silenziosa nell’uso. Gli autori
suggeriscono che qualche tipo di mignatta americana possa essere
facilmente adattata ad usare il principio della ventosa della mignatta
Mae West. Si ritiene che l’Unità Marittima in collaborazione con il
51
Settore Ricerca e Sviluppo possa trovare una mignatta americana
completamente silenziosa ed adattabile all’uso su bersagli di
calcestruzzo e legno, o in alternativa provvedere alla manifattura
della mignatta di tipo Mae West, che è silenziosa ed è stata già usata
con successo su bersagli di calcestruzzo e di legno.
Nell’eventualità che l’O.S.S. acquisisca personale operativo
Gamma dal Gruppo Mezzi d’Assalto, sarebbe richiesta una fornitura
di mignatte tipo Mae West.
Si suggerisce che l’Unità Marittima di Washington D.C. accerti se
i subacquei americani possano trarre beneficio dall’adozione della
muta per i posatori di mignatte. Questa muta ha il vantaggio di
permettere all’operatore di portare comodamente da 5 a 7 mignatte,
avendo i piedi, le gambe, le mani e le braccia libere. Si ritiene che
una muta di taglia grande possa essere dotata di cappi cui attaccare
mignatte ed altri attrezzi. L’unità Gamma del Gruppo Mezzi
d’Assalto dispone di un’adeguata quantità di mute da posatore per il
proprio utilizzo.
Si suggerisce che l’Unità Marittima di Washington D.C. accerti se
i subacquei americani possano trarre beneficio dall’adozione della
rete di mascheramento per la testa. Questa rete ha il vantaggio di
permettere al nuotatore di salire in superficie senza essere visibile.
Con la rete in posizione un nuotatore con la testa parzialmente al di
sopra della superficie dell’acqua appare come un mucchio di detriti o
alghe galleggianti. Parecchi tipi di reti di mascheramento già
disponibili negli Stati Uniti potrebbero essere adeguati per i
subacquei. Il tenente Zelenka ritiene che la rete per la testa potrebbe
essere migliorata e resa più leggera se fosse fatta di nylon. Egli
sconsiglia la fabbricazione di nuove reti, se sono già disponibili
adeguate reti di mascheramento.
Si suggerisce che l’Unità Marittima di Washington D.C. accerti se
i subacquei americani possano trarre beneficio dall’adozione del
Materassino come equipaggiamento standard. Il Materassino ha
aumentato di molto il raggio d’azione degli uomini Gamma italiani.
Esso può anche servire come piccolo galleggiante per trasportare
equipaggiamento Gamma aggiuntivo. Gli autori ritengono che i
52
settori O.G. ed S.O. 105 dell’O.S.S. potrebbero anche essere interessati
all’adozione del Materassino. Il galleggiante è leggero, di piccole
dimensioni quando sgonfio e adatto a traghettare un uomo con
equipaggiamento attraverso pericolose acque interne. Gli autori
ritengono che gli inglesi abbiano già prodotto copie del Materassino.
Si suggerisce che l’Unità Marittima dell’O.S.S. procuri una fornitura
di galleggianti Materassino in affitto o in prestito. Si suggerisce
inoltre che l’Unità Marittima discuta dei possibili usi del
Materassino con i settori O.G. e S.O. dell’O.S.S.
PERSONALE
11. La quantità di personale che l’O.S.S dovrebbe procurare dal
Gruppo Mezzi d’Assalto dipende dal tipo di impiego che il Governo
italiano autorizzerà per questo personale. Se il Governo italiano
approverà solo compiti di istruzione , gli autori ritengono che uno
staff di 5 istruttori e di 3 tecnici sarebbe sufficiente.
12. Gli autori ritengono che dovrebbe essere prodotto il massimo
sforzo per ottenere dal Governo italiano il permesso di impiegare il
personale del Gruppo Mezzi d’Assalto per compiti operativi nel
S.E.A.C. *
105
O.G = Operational Group (gruppo operativo); S.O. = Special Operations
(operazioni speciali)
*
Nota del testo originale
Gli armamenti speciali descritti in questo rapporto richiedono periodi di
addestramento lunghi e intensivi. I periodi specifici usati dal Gruppo Mezzi
d’Assalto sono, per ciascuna arma: MTSM – MTM, da 2 a 3 mesi; Maiale,
da 6 a 8 mesi; Gamma, 6 mesi. Questi periodi di addestramento presumono
che l’allievo abbia speciali prerequisiti già prima dell’inizio
dell’addestramento. Per esempio: gli allievi degli MTSM – MTM devono
essere degli eccellenti marinai, gli operatori dei Maiali devono avere una
certa conoscenza dei principi del sottomarino, mentre gli allievi Gamma
devono essere dei nuotatori eccellenti. Gli autori ritengono che sarebbe
necessario troppo tempo per preparare personale interno del S.E.A.C.
all’uso di queste attrezzature speciali. Il personale del Gruppo Mezzi
d’Assalto è già addestrato al massimo grado nell’uso delle armi descritte in
53
Poiché il Governo italiano non è in guerra con il Giappone, il
personale dei Mezzi d’Assalto non potrebbe svolgere compiti
operativi come membro delle Forze Armate italiane. Si ritiene che
l’O.S.S. potrebbe dare a queste persone uno speciale status
americano, che permetterebbe loro di operare sotto la copertura delle
Forze Armate degli Stati Uniti. L’atteggiamento del Governo italiano
nei confronti di questo suggerimento non è conosciuto dagli autori.
questo rapporto e molti di essi avuto esperienze operative di successo sul
campo. Gli uomini del Gruppo Mezzi d’Assalto sono impazienti di essere
impiegati dall’O.S.S per compiti operativi contro il Giappone. Essi
desiderano essere reclutati per questo compito in base a qualsiasi accordo
che possa essere soddisfacente per il Ministro della Marina Italiano.
54
Località
Alessandri
a
Gibilterra
Alessandri
a
Gibilterra
N. e Data
1 – Ago. 1940
2 – Sett. 1940
3 – Sett. 1940
4 – Sett. 1940
Negativo
1 operatore (T.V.
Birindelli) entra nel
porto ma è costretto
ad
abbandonare
causa
guasto
meccanico a 70m
dalla nave Barsham
Negativo
Negativo
Risultato
Negativo
55
Sottomarino Scirè
3 SLC (Maiali)
Sottom. Gondar
3 SLC (Maiali)
Sottomarino Scirè
3 SLC (Maiali)
Mezzi usati
Sottomarino Iride
4 SLC (Maiali)
4 ufficiali
4 sottuff.ic.
e marinai
Operatori
5 ufficiali
3 sottuff.ic.
e marinai
4 ufficiali
4 sottuff.ic.
e marinai
6 ufficiali
Sottom. Gondar affondato.
Tutti gli uomini a bordo
prigionieri.
2 prigionieri
Perdite
Sottomarino Iride affondato.
Tutto l’equipaggio perso,
eccetto 12 uomini.
Operazioni della Flottiglia X MAS nel periodo 10 giugno – 9 settembre 1943
Appendice
Località
Suda
Porto Edda
Gibilterra
Malta
Gibilterra
Alessandri
a
Mar Nero
N. e Data
5 – Mar. 1941
6 – Apr. 1941
7 – Mag. 1941
8 – Lug. 1941
9 – Set. 1941
10 –Dic. 1941
11 – Mag
Set. 1941
3 navi affondate
(1 nel porto,
2 all’ingresso)
2 corazzate affon.
(Queen Elizabeth,
Valiant)
1 petroliera affon.
Assedio di Sebastopoli-2 tras. mun.
affon. 2 monitor
distrutti 40 prig.
Negativo
Negativo
Negativo
Risultato
1
incrociatore
(York) affondato, 3
piroscafi affond.
56
Spedizione
via
terra.
5 barchini esplos.
13 autocarri
Sottomarino Scirè
3 SLC (Maiali)
8 barchini esplos.
2 SLC (Maiali)
2 MAS
Piroscafo Diana
Sottomarino Scirè
3 SLC (Maiali)
Sottomarino Scirè
3 SLC (Maiali)
Mezzi usati
3 barchini esplos.
trasportati
dai
cacciatorpediniere
Crispi e Sella
2 MTSM
9 ufficiali
11 sottuff..
e marinai
5 ufficiali
4 sottuffic.
e marinai
4 ufficiali
4 sottuffic.
e marinai
3 ufficiali
1 sottuff.ic.
4 ufficiali
4 sottuff.ic.
e marinai
14 ufficiali
11 sottuff..
e marinai
Operatori
2 ufficiali
4 sottuff.ic.
e marinai
Perdite
operatori
fatti
1 sottufficiale caduto
1 marinaio gravemente ferito
6 prigionieri
Tutti ritornati indenni
10 caduti
1 ferito e prigioniero
8 prigionieri
Tutti gli
prigionieri.
Gibilterra
Mediterran
.
Orientale
Haifa
14–Lug. 1942
15- Lug. 1942
17 –Ago.
Set.1942
Egitto
Libia
Tunisia
Alessandri
a
13–Mag. 1942
16 –Lug.
Ago.1942
Località
Malta
N. e Data
12–Mag. 1942
Silurato 1 caccia
ingl. tipo Jerwis di
fronte El Dabà
Negativo
Negativo per
mancanza obiett.
1 nave affondata
1 nave dannegg.
Risultato
Sbarco di Borga
Pisani. Esploraz.
piccola insenatura
Negativo
57
M.barca Costanza
Pescher. Sogliola
6 barchini esplos.
4 torpediniere
(prima trasportati
sul peschereccio,
poi con autocarri
vicino El Alamein
Sottomarino Scirè
10 uom. Gamma
Pescher. Cefalo
2 piccole torped.
Gamma
Sottomar. Ambra
3 SLC (Maiali)
Mezzi usati
2 torpediniere
1 ufficiale
10 sottuff.
e marinai
3 ufficiali
9 sottuffic.
e marinai
Operatori
3 ufficiali
3 sottuffic.
e marinai
4 ufficiali
4 sottuffic.
e marinai
2 ufficiali
6 sottuff.ic.
e marinai
2 ufficiali
2 sottuffic.
Sottomarino Scirè affondato.
Tutti caduti
6 prigionieri
Perdite
1 prigioniero
1 colpito
Negativo
Negativo
Pantelleria
Tunisia
Lampedusa
Gibilterra
Algeri
Malta
20 –Ott. 1942
Lug.1943
21- Ott. 1942
Lug.1943
22- Dic. 1942
23- Dic. 1942
24- Dic. 1942
Negativo
1 incrociatore e 4
piroscafi affondati
Negativo
3 navi affondate
Gibilterra
19- Set. 1943
Risultato
Negativo
Località
Malta
N. e Data
18- Set. 1942
58
Sottomar. Ambra
3 SLC (Maiali)
10 Gamma
2 MTSM ed
operatori Gamma
3 SLC (Maiali)
MTSM ed MTM
inviati su pesch.
ed autocarri per
att. porti tunisini e
difesa isole
(come sopra)
Gamma
Mezzi usati
2 MTSM
1 ufficiale
4 sottuffic.
2 ufficiali
3 sottuffic.
e marinai
5 ufficiali
13 sottuff.
e marinai
4 ufficiali
2 sottuff.
di marina
Operatori
2 ufficiali
2 sottuffic.
e marinai
1 ufficiale
3 sottuff.
di marina
9 ufficiali
14 sottuff.
3 caduti
3 prigionieri
3 caduti
Pescher. Cefalo affondato e
poi recuperato
Perdite
1 MTSM affondato
1 ferito grave
Sardegna
Gibilterra
Sicilia
Calabria
Campania
Zona XXX
Gibilterra
Golfo de
La Spezia
26- Mar.
Set. 1943
27-Mag. 1943
28- Mag.
Ago. 1943
30–Ago. 1943
31- Ago. 1943
29–Lug. 1943
Località
Malta
N. e Data
25- Mar. 1943
1 sottomarino
affondato
2 mercantili
affondati
3 navi affondate
Negativo
3 navi affondate
Negativo
Risultato
Negativo
59
1 MTSM
Gamma
Gamma
6 MTSM
4 MTM
Nave Olterra
3 SLC (Maiali)
Mezzi usati
2 MTSM ed
operatori Gamma
Spedizione
con
pescherecci
per
difesa delle isole
con MTSM-MTM
2 ufficiali
6 sottuff.ic.
e marinai
2 ufficiali
3 ufficiali
3 sottuffic.
e marinai
7 ufficiali
12 sottuff.
e marinai
1 ufficiale
Operatori
4 uff. 1
sott.Marina
4 ufficiali
19 sottuff.
e marinai
1 prigioniero
3 caduti
3 feriti da mitragliatrice
Peschereccio
Sogliola
affondato, 5 morti e 5 dispersi
cambiando
imbarc.
in
Sardegna dopo affond. nave
Tripoli
Perdite
Disegni e fotografie
Figura 1 - MTSM (MAS) – Vista laterale
Figura 2 - MTSM (MAS) - Vista di poppa
61
Figura 3 - MTSM (MAS) - Vista dall'alto
Figura 4 - SLC (Maiale)
62
Figura 5 - SSB (Siluro San Bartolomeo Modificato)
63
Figura 6 - Questa fotografia mostra i siluri speciali usati dai MAS. La
testata è staccata. Il siluro ha un diametro di circa 45,7 cm.
64
Figura 7 - Questa fotografia mostra un MTM (barchino esplosivo) issato
fuori dall'acqua. Il posto di guida è posizionato a poppa. L’elica è stata
sollevata quasi in posizione orizzontale. La zattera di fuga del pilota è in
posizione di navigazione dietro al posto di guida. Notare le maniglie proprio
sotto il livello del ponte. Queste maniglie sono usate per tirare questa barca
sopra alle ostruzioni che emergono al disopra del livello dell’acqua. Riferirsi
alla fotografia n. 9 (Figura 8 a pag. 66) che mostra la zattera di fuga
parzialmente piegata in fuori. Notare la grandezza del barchino in confronto al
pilota.
65
Figura 8 - La fotografia mostra la zattera di fuga del pilota parzialmente
piegata in fuori dall’MTM (barchino esplosivo). Il pilota, dopo aver bloccato i
comandi con il barchino in rotta di collisione verso il bersaglio, rilascia questa
zattera. Quando questa è in acqua, egli la raggiunge a nuoto e si tira fuori
dall’acqua prima che la carica principale esploda. Riferirsi alla fotografia 8
(Figura 7 a pag. 65) per vedere la zattera in posizione di navigazione.
66
Figura 9 - Questa fotografia mostra una vista completa di un SLC (Maiale).
Si notano le tre distinte sovrastrutture. I sedili dei due operatori sono
posizionati nei due posti di guida fra le sovrastrutture. Notare la dimensione in
confronto con l’uomo in piedi accanto al maiale.
67
Figura 10 - Queste fotografie mostrano la muta esterna di tela gommata
indossata dagli operatori del Maiale. Le due mute interne fatte di gomma
indiana leggera non si vedono in queste foto. Un respiratore subacqueo è posato
ai piedi di ciascun operatore. Le foto N. 27 e N. 28 mostrano la parte anteriore
della muta esterna, mentre la N. 29 ne mostra la parte posteriore. L’uomo nella
foto N. 28 indossa i calzari subacquei, mentre gli uomini nelle foto N. 27 e N. 29
non li indossano.
68
Figura 11 - Queste fotografie mostrano la parte anteriore e quella
posteriore della muta subacquea usata dagli operatori Gamma italiani. Questa
muta è fatta di tre pezzi di gomma indiana leggera. I pezzi sono i pantaloni, la
parte superiore e la fascia. I pantaloni arrivano fino alle ascelle. La parte
superiore arriva a metà fra l’inguine e le ginocchia. La fascia si indossa intorno
alla vita. L’operatore calza anche pinne di tipo americano. Sotto la muta si
indossa un lungo indumento intimo di lana.
69
Figura 12 - Queste fotografie mostrano la vista anteriore e posteriore della
muta del posatore di mignatte. Questa muta è fatta di tela ed è equipaggiata
con lacci per trasportare le mignatte ed altri attrezzi Gamma.
70
Figura 13 - Queste fotografie mostrano la vista anteriore e posteriore
dell'equipaggiamento completo dell'operatore Gamma. In aggiunta alla muta
subacquea, alle pinne ed alla muta del posatore di mignatte, quest’uomo
indossa un respiratore Gamma italiano. La sacca respiratoria di tela è attaccata
in alto sul petto mediante cinghie. La bombola di ossigeno è fissata con cinghie
sotto la sacca respiratoria. Il tubo di gomma collega la parte superiore della
sacca respiratoria con il boccaglio. L’operatore indossa una molletta subacquea
per il naso (stringinaso). Egli trasporta sull’anca sinistra una mignatta di tipo
Mae West sgonfia. Al polso destro indossa una bussola subacquea. Inoltre ha
una maschera protettiva premuta sulla fronte. Una rete di mascheramento gli
copre la testa e le spalle.
71
Figura 14 - Questa fotografia mostra il Materassino. Questo galleggiante
individuale è fatto di tela gommata. La parte anteriore sollevata serve per
appoggiare il mento. Sul lato di dritta del supporto per il mento è incorporato
un soffietto. Il Materassino è usato dalla Marina Italiana per aumentare il
raggio d’azione degli operatori Gamma.
72
Figura 15 - Questa fotografia illustra la cesoia silenziosa per cavi e reti. Il
grande contenitore metallico ellittico contiene ossigeno e quello piccolo contiene
olio minerale leggero. Il tubo di gomma che esce dal contenitore dell’olio è
fissato all’unità cilindrica che stringe e taglia il cavo.
73
74
Figura 16 - Questa fotografia (vedi pag. precedente) mostra gli operatori
MTSM - MTM (MAS e barchino esplosivi) che sono stati raccomandati dal
capitano Forza 106 per impiego da parte dell’O.S.S. Essi sono, da sinistra a
destra:
•
•
•
•
•
T.V. Luigi Faggioni 107
C. 2° Mecc. Luigi Zoppia 108
2° Nocch. Pietro Castelli 109
2° C. M. N. Goffredo Carolini 110
T. V. Corrado Degual 111
L’ufficiale a sinistra operava il barchino esplosivo che affondò
l’incrociatore inglese York nella baia di Suda. Tutti questi uomini hanno avuto
esperienza operativa.
106
Capitano di Vascello Ernesto Forza, Comando Mezzi d’Assalto.
Tenente di Vascello Luigi Faggioni - Attacco a Suda 26 marzo 1941
(incrociatore York) Med. Oro V.M. (Cognome errato “Fazzioni” nel testo
originale).
108
2° Capo Nocchiero Pier Luigi Zoppia – Forzamento porto di Genova 19
apr.1945 (portaerei Aquila) Med. Bronzo V.M. (Errori, tra cui il cognome
“Zoppis”, nel testo originale).
109
2° Capo Nocchiero Pietro Castelli – Progetto forzamento Suda 19
apr.1945
110
2° Capo MM Goffredo Cerolini – Piropeschereccio Cefalo luglio 1942
111
Tenente di Vascello Corrado Degual – Forzamento porto di Genova 19
apr.1945 (portaerei Aquila) Med. Argento V.M.
107
75
76
Figura 17 - La fotografia (vedi pag. precedente) mostra gli operatori dei
S.L.C. (Maiali) raccomandati dal capitano Forza per impiego da parte
dell’O.S.S. Essi sono, da sinistra a destra:
•
•
•
•
Cap. G. N. Antonio Marceglia 112
Pal. Spartaco Schergat 113
Ten. Vasc. Giorgio Badessi
S. C. Pal. Carlo Pesel 114
L’ufficiale all’estrema sinistra condusse il Maiale che affondò la corazzata
inglese Queen Elizabeth ad Alessandria. Tutti questi uomini hanno avuto
esperienza operativa.
112
Cap. G.N. Antonio Marceglia - Forzamento di Alessandria 19 dic.1941
(corazzata Queen Elizabeth) Med. Oro V.M. (Cognome errato “Marcegha”
nel testo originale).
113
S. C. Pal. Spartaco SchergatForzamento di Alessandria 19
dic.1941(corazzata Queen Elizabeth) Med. Oro V.M.
114
S. C. Pal. Carlo Pesel – operazione N.A.1 contro Algeri 1 dic.1942
(Cognome errato “Pessel” nel testo originale).
77
Figura 18 Questa è una fotografia del Ten, Vasc. Luigi Durand de la
Penne 115, un operatore di SLC incluso nel gruppo raccomandato dal capitano
Forza per impiego con l’O.S.S. Questo ufficiale condusse il Maiale che affondò
la corazzata inglese Valiant ad Alessandria. Egli partecipò all’operazione
congiunta italo-inglese con gli SLC a La Spezia, Italia.
115
Ten, Vasc. Luigi Durand de la Penne. Forzamento di Alessandria 19
dic.1941 (corazzata Valiant) Med. Oro V.M.; forzamento del porto di La
Spezia 22 giu.1944. De la Penne è stato deputato per 5 legislature nella DC
e nel PLI e sottosegretario alla Marina Mercantile nel II governo Andreotti
(1972). Nel 1993 la Marina Militare ha battezzato in suo onore un caccia
lanciamissili da 5.400 ton.
78
Figura 19 - Questa fotografia mostra gli operatori Gamma raccomandati
dal capitano Forza per impiego da parte dell'O.S.S. Essi sono, da sinistra a
destra:
•
•
•
•
•
S.Ten.Vasc. Nicola Conte 116
S. C. Pal. Evelino Marcolini 117
Serg, S .T. Celestino Ballabio
S .C. Pal. Giuseppe Guglielmo 118
2° C. Cann. Virgilio Ricci
116
S. Ten. Vasc. Nicola Conte – Forzamento del porto di Genova 19
apr.1945 (portaerei Aquila) Med. Oro V.M.
117
S. C. Pal. Evelino Marcolini – Forzamento del porto di Genova 19
apr.1945 (portaerei Aquila) Med. Oro V.M.
118
S .C. Pal. Giuseppe Guglielmo – missione 110 su Malta 17 maggio 1942
79
Figura 20 - Questa fotografia mostra i tecnici delle apparecchiature di
superficie raccomandati dal Capitano Forza per impiego da parte dell'O.S.S.
Essi sono, da sinistra a destra:
•
•
•
•
•
119
C. 1 cl. Roberto Venturoli
Carp. Antonio Carattino
C. 2° Sil Luigi Vianello 119
S. C. MM Giovanni Monti
C. 2° Torp. Edoardo Andolfi
C. 2° Sil Luigi Vianello - porto di Huelva 23 apr.1943
80
Figura 21 - Questa fotografia mostra i tecnici delle apparecchiature di
superficie raccomandati dal Capitano Forza per impiego da parte dell'O.S.S.
Essi sono, da sinistra a destra:
•
•
•
•
•
C. 3° MM Alfredo Montanari
Serg. El. Eraldo Coseluppi
Cap.G.N. Sebastiano Battaglia
Torp. Egidio Pavone
C.2° Cann. Elvino Bianchi
81