Sartiglia, calci al cavallo

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Sartiglia, calci al cavallo
CRONACHE DALLA SARDEGNA
L’UNIONE SARDA
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L’UNIONE SARDA
Saper gestire lo spettacolo
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E NUOVE SENSIBILITÀ
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La Sartiglia è uno spettacolo splendido
e deve gran parte della sua bellezza ai
cavalli, lustri e addobbati. In altri tempi
il numero degli animali, le condizioni
della corsa, l’atteggiamento dei cavalieri erano diversi. Ed era differente la sensibilità degli spettatori che non erano,
come oggi, spesso totalmente all’oscuro
dei problemi legati alla gestione di un
animale come il cavallo. Oggi esistono
norme chiare sul maltrattamento degli
animali: l’oggetto tutelato è la sensibilità degli esseri umani verso gli animali
(articolo 544 del Codice penale). Il cavallo non è un cane né come atteggiamenti né come massa e forza fisica. L’uso di
questi animali in gare o feste prevede
l’utilizzo di ausili tecnici che al cavallo
non piacciono. E non piacciono neppure al pubblico.Vedere usare un frustino,
gli speroni o le redini non è un piacere.
Qual è il problema? Alcuni soggetti non
dovrebbero essere portati in certi ambienti. Perché troppo nevrili o troppo
giovani o poco abituati alla folla. Un cavaliere che non riesce a gestire il cavallo dovrebbe rinunciare, non perdere le
staffe in tutti i sensi e pubblicamente.
L’incitamento a aumentare o tenere
l’andatura, con il cavaliere impegnato in
una acrobazia, è poco bello a vedersi, sicuramente non elegante e poco rispettoso per l’animale e per chi guarda. Il
senso di una giostra come la Sartiglia
deve essere anche arricchito dal valore
aggiunto del rispetto per i cavalli. Sono
atleti: vanno scelti per le caratteristiche
fisiche e l’esperienza. Bisognerebbe
chiedersi perché il cavallo non teneva il
passo. Forse non era a posto fisicamente, non era ben assortita la pariglia o
era spaventato. Qualunque sia la risposta bisognerebbe averla prima di far
correre i cavalli e dare certi spettacoli.
*Veterinaria clinica Due mari
martedì 6 marzo 2012 - www.unionesarda.it
Redazione Piazza Roma 29
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Il caso. La giuria: picchiato violentemente l’animale in via Mazzini Imprese. Maxi fatturati
La 3A Arborea
e Simec Cellino
Fantino deferito alla commissione giustizia nella Top 100
Sartiglia, calci al cavallo
Il direttore della Fondazione
Francesco
Obino ricorda: si dovrà
accertare cosa è realmente accaduto. Ne va
dell’immagine della
giostra.
Il filmato, e soprattutto le testimonianze di chi era in pista lasciano poco spazio all’immaginazione. Quei calci
ai reni del cavallo durante
una pariglia in via Mazzini
sono diventati un caso. Per
la prima volta nella storia
della Sartiglia un cavaliere
è stato deferito alla Commissione di giustizia e disciplina per maltrattamento di
animale. Segno di una rinnovata sensibilità verso i cavalli «protagonisti della giostra che vanno in ogni modo tutelati» ha ricordato il
commissario
Antonello
Ghiani.
L’EPISODIO. Il fatto è accaduto in via Mazzini, durante la corsa del martedì. Dopo l’uscita da Su Brocciu
nella pariglia di Pasquale
Forgillo, Francesco Serra e
Marco Serra succede qualcosa che non sfugge alla
giuria. Uno dei tre «ha picchiato violentemente il proprio cavallo durante l’esibizione, colpendolo con calci
Su Brocciu dove è avvenuto il maltrattamento del cavallo
sui reni» recita il verbale dei
giurati che dalla pista hanno
assistito alla scena. Il cavaliere è Marco Serra, 20 anni. Disorientato per la vicenda, ora dovrà risponderne
davanti alla Commissione
presieduta dall’avvocato
Marcello Sequi.
LE REAZIONI. Il direttore
della Fondazione ricorda
che «si dovrà accertare cosa è realmente accaduto -
spiega Francesco Obino - ne
va dell’immagine della giostra. È nostra intenzione tutelare tutti protagonisti, dai
cavalieri ai cavalli». E Filippo Uras ribadisce che «il benessere animale è uno degli
obiettivi più importanti». Da
quest’anno è iniziata anche
una collaborazione con
l’Università di Sassari e
l’Istituto zooprofilattico «per
uno studio che consentirà di
capire l’eventuale carico di
stress a cui sono soggetti i
cavalli». La giuria, inoltre,
ha segnalato il caso della
pariglia di Salvatore Cappai,
Fabio Fiori e Roberto Ponga: i tre avevano impresso
sulla maschera il simbolo di
un partito indipendentista
sardo. Il Comitato tecnico
della Fondazione dovrà esaminare nuove norme per fare un po’ d’ordine nell’uso
di maschere e costumi.
IL BILANCIO. A parte questi
due episodi, la Sartiglia
2012 va in archivio nella totale soddisfazione degli organizzatori. «Un bilancio
positivo sia sul piano della
sicurezza che su quello delle presenze, circa 120 mila
visitatori tra domenica e
martedì» dicono. Tribune a
pagamento esaurite per la
Sartiglia dei Contadini e
molto affollate anche per
quella dei Falegnami, incasso complessivo di 128 mila
euro, mentre i costi dell’allestimento sono stati di 90 mila euro. Positivo anche il riscontro mediatico: la giostra
è stata diffusa con dirette televisive trasmesse anche in
streaming su internet. Ci sono stati contatti non solo in
Europa ma anche in Argentina, Brasile, Usa, Egitto,
Russia e Malesia. Successo
anche l’applicazione per
iPhone.
Valeria Pinna
Sanità. L’odissea di una malata: nessun problema a Terralba e Ales
L’EVENTO
Medicine vietate: è caos
Agri e ittiturismo
Le iscrizioni
a Isole del Gusto
La protesta: farmaci negati in via Carducci all’Asl
Non bastano le odissee
quotidiane tra ospedali e
farmaci. A complicare ulteriormente la vita di una
donna ammalata ci si mette anche la burocrazia. È
quanto sta capitando ad
Anna Maria Mirai, giovane
mamma di Silì, che da
tempo combatte con una
rara patologia che le crea
rotture muscolari e dolori
lancinanti (tanto che molto
spesso è costretta a ricorrere alle cure della guardia
medica d’urgenza). E
quando sembrava aver
trovato un rimedio, ecco il
nuovo intoppo. «Sono in
cura con il professore Piergiorgio Bolasco di Quartu
Ingresso dell’Asl di Oristano
che mi ha prescritto una
terapia con amminoacidi».
I risultati sono arrivati subito, ma il problema «è che
questi farmaci mi vengono
negati dalla farmacia dell’Asl di via Carducci - va
avanti - La Asl 8, i poliambulatori di Terralba e Ales
danno questi medicinali
senza difficoltà, a Oristano
invece sembra impossibile». Inizialmente si era
pensato che la difficoltà
fosse legata al fatto che la
prescrizione aveva codici e
dati della Asl di Cagliari. «A
quel punto ho chiesto la ricetta a un nefrologo di Oristano - aggiunge Anna Maria Mirai - ma la risposta
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del farmacista è stata ancora una volta negativa. Dicono che non credono in
questa terapia ma è incredibile». La donna per un
mese ha comprato a sue
spese il medicinale (costa
circa 70 euro), «non è possibile continuare in questo
modo. Sto chiedendo soltanto un mio diritto - ribadisce - Perché all’interno
della stessa azienda ci sono
queste anomalie? A Terralba e Ales non ci sono problemi per il farmaco, a Oristano è impossibile averlo». È stato anche chiesto
un incontro con il manager
della Asl 5 «stiamo ancora
aspettando una risposta».
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La 3A di Arborea si conferma regina delle
imprese dell’Oristanese. A dirlo è l’ultima
relazione regionale sulle aziende in Sardegna. Sette le eccellenze della provincia che
compaiono nella classifica delle top 100 per
miglior fatturato, la maggior parte delle
quali del settore alimentare.
LE TOP 100. La 3A si piazza al diciannovesimo posto nella graduatoria delle imprese sarde con miglior fatturato (31 dicembre
2009): 121 milioni di euro registrati, 12 mila in meno rispetto all’anno precedente
quando si piazzò ugualmente in diciannovesima posizione. A seguire, al venticinquesimo posto, il mulino Simec (Società industria Molitoria Ercole Cellino spa) di Santa
Giusta con 73 milioni di fatturato. E si piazza al terzo posto provinciale (al ventottesimo nella classifica regionale) il consorzio
Crai di Oristano con quasi 62 mila euro all’attivo.
LE CLASSIFICHE. Tra le altre classificate nei
primi cento, al quarantaduesimo posto la rivendita all’ingrosso Fratelli Ibba srl di Oristano. Quarantottesima un’altra oristanese, la Elcom srl. La famiglia Cellino si piazza anche al settantottesimo posto della classifica regionale con il pastificio Pasta di Sardegna di Santa Giusta. Infine l’impresa metallurgica Anodal spa, con sede a Oristano,
che si classifica all’ottantottesimo posto.
Sempre in ottima posizione, al ventitreesimo posto nella graduatoria 2009 sulle imprese a miglior valore aggiunto sul valore
della produzione, la 3A. Tra le top 100 anche la Elcom srl, impresa grossista di materiali elettrici: sessantanovesimo posto.
L’ORISTANESE. Su un fatturato regionale
complessivo di 25 miliardi, quasi un miliardo e 242 milioni di euro è stato registrato
tra le imprese in provincia. Valore in crescita rispetto al 2008, quando nell’Oristanese
si registravano 10 milioni di euro in meno.
Tra le 10 migliori imprese ben 5 fanno parte del settore alimentare, nonostante resti
centrale nell’economia locale anche il comparto del commercio, ingrosso e dettaglio.
E Oristano si conferma il comune dove opera la maggioranza delle aziende dal miglior
fatturato.
Fabrizio Carta
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