Elaborato Scuri Ernesto N46000046
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Elaborato Scuri Ernesto N46000046
Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria Informatica Elaborato finale in Reti di Calcolatori Smart Grid Communications: Overview of research challenges, solutions and standardization activities Anno Accademico 2012/2013 Candidato: Ernesto Scuri matr. N46000046 Alla mia famiglia, ad Andrea, ai miei amici, in particolare a Dario,Mattia e Stefano Indice Introduzione 4 Capitolo 1. Le Smart Grid 6 1.1 1.2 Cos’è una Smart Grid La diffusione delle Smart Grid 6 7 Capitolo 2. La comunicazione nelle Smart Grid 2.1 2.2 2.3 2.4 2.4.1 2.5 2.5.1 2.5.2 2.6 2.7 9 Architettura e Performance Scheduling delle risorse Gli standard e l’interoperabilità Sicurezza Il centro di controllo Privacy Anonimizzazione Considerazioni Inquinamento elettromagnetico e salute Conclusioni 9 13 15 19 21 24 26 26 27 28 Bibliografia 29 III Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities Introduzione Negli ultimi anni è diventata sempre più ricorrente la presenza di tematiche relative alle energie verdi e rinnovabili nella vita di tutti i giorni. Basti pensare alle grandi campagne di marketing su prodotti ecologici e sull’incentivazione all’acquisto d’impianti fotovoltaici o simili. I cambiamenti climatici e i gas serra sono diventati un problema riconosciuto d'importanza mondiale, e le risorse di energie rinnovabili sono diventate la chiave per combattere lo stravolgimento a cui stiamo assistendo sul nostro pianeta. Purtroppo, però, l’integrazione di questi accorgimenti nell’attuale rete di distribuzione elettrica non è cosa da poco. I problemi sono molteplici: disparità territoriale, diverso livello di distribuzione delle fonti energetiche (centrali elettriche di vario tipo), intermittenza dei generatori e, soprattutto, mancanza di algoritmi per il controllo distribuito . Ancora oggi sfruttiamo una tipologia di sistema vecchia di oltre 50 anni, costituita dal broadcast dell’energia elettrica,con alcune potenti centrali elettriche che inviano l’elettricità nelle miriadi di case, e non solo, degli utenti finali,seguendo una rete di cavi e trasformatori incredibilmente ramificata ed estesa. Questo è un modello superato e incapace di soddisfare le richieste attuali: oltre ai problemi già citati, bisogna considerare la grande quantità di energia sprecata per evitare problemi di sovraccarico, ai quali i gestori pongono rimedio immettendo altra 4 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities energia nella rete, solitamente prodotta con fonti non rinnovabili. Questo sistema, oltre che ad essere incompatibile con l’ambiente, è anche incredibilmente svantaggioso economicamente. Bisogna perciò trovare una soluzione che possa essere favorevole per l’ambiente e per l’economia dei singoli utenti: le smart grid. Le smart grid rappresentano il futuro, e in parte anche il presente, della distribuzione dell’energia elettrica nel mondo. Le sfide che si prospettano per gli addetti al settore sono molteplici, ma i vantaggi che potremo trarne saranno enormi. Studiosi e ricercatori hanno paragonato la nascita delle smart grid all’importanza che ha avuto l’introduzione di Internet nella società moderna, rivoluzionando il nostro modo di vivere, cambiando le abitudini e il modo di rapportarsi con ogni elettrodomestico di casa e non solo. L’obiettivo di questo lavoro è analizzare le smart grid, e in particolar modo gli aspetti relativi a comunicazione, privacy e sicurezza. 5 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities Capitolo 1 Le smart grid 1.1 Cos’è una smart grid Una smart grid è, nel senso più generale, una griglia elettrica che sfrutta sistemi ICT (information and communication technology) per raccogliere informazioni utili a migliorare efficienza, disponibilità, costi e sostenibilità della produzione e distribuzione dell’energia elettrica1. Il termine “smart grid” fu usato per la prima volta nel 2005 nell’articolo “Toward a Smart Grid” di Amin e Wollenberg2, anche se si pervengono tracce in anni precedenti, ma non in pubblicazioni ufficiali. Gli organi competenti che si occupano dello sviluppo e dell’organizzazione delle smart grid sono lo “Smart Grid European Technology Platform” in Europa e il “National institute for Standard and Technology” negli Stati Uniti, ma gruppi di studio si sono formati anche in Cina e Corea, e molti sono gli enti coinvolti nella ricerca e nello studio dei progetti inerenti alle smart grid. 1 2 Definizione dell’ U.S. Department of Energy. "Smart Grid / Department of Energy". Retrieved 2012-06-18. http://massoud-amin.umn.edu/publications/Smart_Grid_IEEE_P&E_Amin_Wollenberg.pdf 6 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities 1.2 La diffusione delle smart grid Come precedentemente spiegato, le smart grid sono nate per porre rimedio ai problemi delle attuali linee elettriche. Una fortissima espansione sta avvenendo negli ultimi anni grazie alle politiche di paesi quali Stati Uniti d’America, con un investimento di circa 11 miliardi di dollari (ben presto si raggiungeranno cifre pari alle centinaia di miliardi) come previsto nell’ “American Recovery and Reinvestment Act” 3, o in Europa, con un programma di grandi investimenti che prevede, tra le altre cose, la creazione di una nuova griglia europea e la riduzione delle emissioni di CO2 entro l’anno 2020. Esempi del genere sono presenti anche in Italia, che vanta il primato di essere la stata la prima nazione al mondo a dotarsi di Smart Grid su scala nazionale già dal 2006. I fornitori di energia elettrica, di cui il capostipite in questo campo è Enel4, stanno effettuando da tempo l’installazione dei nuovi “Smart meters” nelle abitazioni dei cittadini italiani. Gli smart meters sono una delle componenti fondamentali delle nuove smart grid, che convertono la vecchia infrastruttura AMR (Automatic Meter Reading) in una AMI ( Advanced Metering Infrastructure). Al momento permettono la visualizzazione di informazioni base come il consumo di potenza istantaneo, ma in futuro saranno collegati ad ogni singolo elettrodomestico della casa, fornendo consumi in tempo reale e permettendo un controllo preciso anche in remoto grazie ad applicazioni appositamente sviluppate per smartphone e browser web. Il vantaggio sarà anche per i gestori, che potranno così raccogliere dati relativi ai consumi, 3 E’ il documento firmato dal Presidente Barack Obama nel 2009 relativo ad un nuovo periodo di investimenti per combattere la crisi economica degli Stati Uniti 4 Enel collabora a livello internazionale per il progetto “Grid4eu” , la prima Smart Grid funzionante a livello europeo 7 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities alle fasce orarie in cui vi è maggiore o minore richiesta, e ottenere riscontri da parte dei clienti. Ma il vero vantaggio è sicuramente offerto dalla possibilità di poter collegare fonti di energia rinnovabile private, come i pannelli fotovoltaici sui tetti di abitazioni private. Ovviamente a tanti vantaggi fanno da controparte una miriade di complessità tecniche, che a breve tratteremo. 8 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities Capitolo 2 La Comunicazione nelle Smart Grid Benché i vantaggi illustrati finora siano oggettivamente notevoli, la parte più interessante di tutto il sistema smart grid è sicuramente quella relativa alla parte propriamente tecnologica. La creazione di un modello simile ha richiesto, e richiede tuttora, un’enorme mole di lavoro per i progettisti e gli ingegneri, che devono superare una moltitudine di problematiche di grande importanza. Nel seguito sono illustrare le maggiori tematiche relative alle smart grid. 2.1 Architettura e Performance In linea generale, una smart grid è composta da alcune componenti principali: gli “smart meters”, gli aggregatori di dati (piccoli server sparsi sul territorio), il Centro di controllo del gestore e la rete elettrica vera e propria. Mentre gli smart meters hanno il solo compito di raccogliere informazioni e inviarle al gestore, il Centro di controllo deve assolvere ad una moltitudine di compiti,svolti sia in modo automatico dai calcolatori che tramite l’intervento umano. A differenza della semplice rete elettrica, una smart grid non ha soltanto una struttura radiale, con al centro la centrale elettrica e nei paraggi una moltitudine di utenti da raggiungere, ma ha piuttosto una struttura altamente complessa e ramificata,con reti 9 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities circolari e di tipologia “mesh” 5. Proprio per la complicata struttura della rete, il Centro di controllo diventa un EMS (Energy Management System) che non si occupa più soltanto dell’individuazione dei guasti, ma deve farsi carico del funzionamento di tutto il sistema. Per permettere la cooperazione tra le singole abitazioni, sono state ideate delle nuove tipologie di reti: la prima è la HAN (Home Area Network), una rete di scambio di informazioni tra i dispositivi di una stessa abitazione per permettere a diverse applicazioni distribuite di funzionare (per esempio per gestire i consumi degli elettrodomestici), mentre la seconda è la NAN (Neighborhood Area Network), che ha il compito di collezionare le informazioni dei vari centri abitativi e di inviarle ad un server centrale. Un’altra rete di tipo WAN (Wide Area Network) si occuperà di inviare queste informazioni al Centro di controllo del gestore. Uno dei problemi principali risiede nella metodologia di collegamento da utilizzare per connettere i dispositivi casalinghi e gli smart meter di ogni abitazione, e di come inviare le informazioni raccolte al Centro di Controllo. Ogni elettrodomestico disporrà di 5 Una rete mesh è una rete a maglie di tipologia wireless che si avvantaggia della collaborazione tra i nodi per la ritrasmissione dei pacchetti 10 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities microcircuiti intelligenti, che saranno utilizzati per supportare connessioni in remoto e applicazioni via Internet, e utilizzeranno moduli per le connessioni wireless. Per quanto riguarda le HAN, la soluzione più economica, semplice e pronta all’uso è di utilizzare collegamenti wireless come Wi-Fi (WLAN), Bluetooth (WPAN) o WiMax. Negli ultimi anni si sta sviluppando sempre più la tecnologia ZigBee, che, molto probabilmente, diventerà il nuovo standard mondiale per le Smart Grid. ZigBee è stato pensato come uno standard di comunicazione a basso costo e a basso consumo energetico dalla ZigBee Alliance. Questo standard include applicazioni per automazione casalinga e costruzioni commerciali, monitoraggio degli impianti industriali, servizi di e-commerce, reti di sensori wireless e reti PAN6 e HAN. Il vantaggio più grande di questo standard è che il nodo più complesso di una rete ZigBee richiede solamente il 10% del codice necessario per un nodo Bluetooth o Wi-Fi, mentre il più semplice richiederebbe addirittura il 2%. Per ora questi sono dati teorici, ma si spera di arrivare in tempi brevi a simili risultati. Inoltre, i costi per le trasmittenti sono molto minori rispetto a quelli del Bluetooth. Purtroppo però, ci sono ancora alcuni limiti in questa tipologia di rete: requisiti sulla latenza ridotta, memorie molto piccole, capacità di elaborazione ridotte all’osso e, in particolar modo, le interferenze prodotte da altre applicazioni che sfruttano lo stesso mezzo trasmissivo (Wi-Fi, bluetooth, etc.). Al momento si occupa dello sviluppo dello standard il gruppo IEEE 802.15.4. Per le reti NAN il problema è il medesimo, e tra gli standard possibili compare anche la rete dati cellulare, di tipologia GPRS, 3G o LTE. Per le connessioni nella WAN ci si affiderà invece a soluzioni con cavo (fibra ottica). Le attuali reti cellulari offrono una buona prospettiva in questo campo: è una struttura già esistente ed eviterebbe ulteriori costi e tempo di sviluppo. Le reti 2G, 3G, LTE, WiMax sono presenti sul territorio e subito disponibili per supportare lo scambio di informazioni dagli smart meter alle centrali. Inoltre, le reti cellulari offrono un potente sistema di sicurezza nella trasmissione e forti controlli sullo scambio dati. Lo svantaggio però è che questo tipo di sistema entrerebbe facilmente in congestione a causa dell’enorme numero di 6 Personal Area Network: sono reti dell’ordine di pochi metri, come il Bluetooth 11 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities connessioni o comunque ad un decadimento delle prestazioni in situazioni di emergenza. L’alternativa per le HAN e NAN è, ovviamente, una rete cablata: questa eliminerebbe le problematiche relative alle interferenze e alla distanza di funzionamento, ma comporterebbe anche costi enormi per la cablatura di ogni singola abitazione. Un’alternativa alle cablature e alle reti wireless consiste nella tecnologia PLC (Powerline Communication). Questa utilizza le linee elettriche esistenti per inviare le informazioni da un punto ad un altro della casa o di una rete NAN. PLC è stata la prima scelta per la comunicazione tra i dispositivi e gli smart meters a causa della facile implementazione. Gli svantaggi di una simile soluzione consistono in una bassa velocità trasmissiva per tratte medio lunghe (quindi al di fuori di una rete HAN) e nel forte rumore ambientale dovuto al mezzo. In Francia è stata creata la “Linky meter project” che collega 35 milioni di smart meter tradizionali con gli smart meter Linky. Le informazioni sono poi inviate ai centri dati mediante tecnologia GPRS. In Italia, invece, Enel utilizza una rete ibrida formata dalla tecnologia PLC per il trasporto dei dati dai misuratori fino a dei concentratori (server) di informazioni sparsi sul territorio, e la tecnologia GSM per inviare dati da questi ultimi alle centrali. Grazie a queste tipologie di reti, i gestori potranno gestire le informazioni in tempo quasi reale. A causa però di così tante connessioni e una mole così grande di dati, i sistemi andrebbero facilmente in sovraccarico: per questo motivo si rende necessario uno scheduling delle risorse, proprio come con Internet. 12 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities 2.2 Scheduling delle risorse In modo da realizzare una comunicazione efficace nell’infrastruttura delle Smart Grid, è necessario garantire una QoS (Quality of Service) che ricopra tutto il sistema, dagli impianti di generatori, alla rete di distribuzione, alle applicazioni per gli utenti. Uno dei requisiti più importanti di una smart grid riguarda la latenza. Le operazioni dovrebbero avvenire tutte in tempo reale e includono segnali che riguardano letture dei sensori e comandi vari. Ad esempio, i messaggi dai vari dispositivi ai misuratori dovrebbero impiegare non più di alcune decine di ms, mentre le letture inviate alle sale di controllo dovrebbero essere disponibili in pochi secondi. Altro elemento di fondamentale importanza è la banda disponibile per la trasmissione dei segnali stessi. Alcuni gruppi di ricercatori, come C.H. Hauser7 , hanno definito l’utilizzo di banda usando linee di tipologia T18: si prevede che il traffico dati in questo tipo di connessioni verrà utilizzato al massimo per il 6% in casi con latenza media di 10 ms per un messaggio di 400 bit,sufficienti per la trasmissione dei dati delle smart grid. Stimando una connessione media con centinaia di migliaia di utenti, l’utilizzo di banda sarà piuttosto scarso(dell’ordine dei 100Mbit/s), anche se bisogna considerare sempre un vincolo sulla latenza. Lo scheduling delle risorse, però, non si rivolge unicamente ai dati nella rete informativa, ma anche al flusso di energia elettrica. Ogni cliente della rete avrà differenti priorità e preferenze: ad esempio ospedali e strutture di emergenza avranno priorità maggiori rispetto alle normali abitazioni. E’ una metodologia molto simile a quella dei nodi basati su QoS nelle normali reti wireless. Una rete intelligente dovrà gestire le richieste di maggiore carico da parte degli utenti, gestendo ogni singola situazione: se la somma del carico richiesto e del carico già predisposto è inferiore al massimo stabilito, la richiesta di carico potrà essere positivamente accolta; in caso negativo se la priorità della richiesta è bassa, verrà inviata 7 C.H. Hauser e il suo gruppo di studio in “Security, trust and QoS in Next Generation control and communication for large power systems” , Critical Infrastructures Vol. 4 2008 8 Le linee T1 sono delle particolari connessioni in fibra ottica o rame ad alta velocità (1,5 MB/s) che sfruttano 24 canali 13 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities una risposta al consumatore per rischedulare la richiesta di carico. Se invece la richiesta ha priorità alta, il gestore può inviare una richiesta agli altri utenti con bassa criticità per scoprire se possono cedere parte del loro carico energetico. Il sistema dovrà, inoltre, essere in grado di organizzare il flusso energetico nelle varie ore della giornata. Conoscendo le abitudini dei clienti, una smart grid si adeguerà di conseguenza. Ad esempio, in un futuro in cui le auto saranno completamente elettriche, la smart grid dovrà gestire un elevato numero di autovetture in ricarica. La smart grid potrà, in questo caso, permettere la ricarica nelle ore serali e notturne, quando la maggioranza dei clienti è in casa, lasciando libera la rete durante il dì e riducendo il massimo carico che si ha nelle ore di punta. Il sistema si basa, quindi, su una condivisione delle risorse, in cui gli utenti possono aiutare o meno altri utenti, il tutto in modo dinamico e automatizzato. Il massimo di questa espressione risiede nei micro-impianti di produzione energetica dei singoli consumatori, siano essi pannelli fotovoltaici, pompe di calore o altro: ogni utente immette energia nella rete, rendendola disponibile agli altri. Quest'approccio è molto simile alla filosofia di comunicazione cooperativa che avviene nelle reti wireless, in cui si prova a incrementare la banda disponibile o la distanza operativa condividendo le risorse. Viene a crearsi un nuovo mercato per lo scambio di energia: utenti della stessa NAN potranno generare energia da condividere con altre NAN adiacenti, minimizzando gli sprechi di energia e i costi. Un altro vantaggio dello scheduling dell’energia consisterà in un’ottimizzazione dei casi di blackout o di bassa tensione. Ad esempio, se un blackout colpisce una determinata HAN o al peggio un’intera NAN, le HAN e NAN adiacenti convoglieranno la loro energia in surplus verso quella determinata rete, il tutto in tempi brevissimi, e tali da non poter percepire il blackout o il guasto del sistema. 14 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities 2.3 Gli standard e l’interoperabilità Come abbiamo visto fin qui, le smart grid raccolgono una vasta gamma di standard e applicazioni di telecomunicazioni. Il problema principale, però, è che le smart grid non godono ancora di uno standard comune. E tutto questo si traduce in una difficoltà di interoperabilità. Per interoperabilità si intende la capacità di diversi sistemi di lavorare insieme, usare parti compatibili, scambiare informazioni o risorse gli uni con gli altri, e lavorare cooperativamente per risolvere degli obiettivi. Il NIST (National institute for Standard and Technology) si sta occupando al momento di costruire il primo Coordinatore Internazionale per l’interoperabilità delle smart grid negli Stati Uniti. Il NIST ha sviluppato un frame work che include protocolli e standard per la gestione dell’informazione in modo interoperante per i dispositivi e sistemi delle smart grid. L’approccio è diviso in tre fasi: Fase 1: si riuniscono le aziende del settore in un bando pubblico di partecipazione per identificare possibili nuovi standard ed eventuali problemi in quelli attualmente esistenti,con la pubblicazione finale del lavoro e l’aggiunta di commenti pubblici. Fase 2: si stabilisce una partnership privato-pubblico e si crea uno schema di interoperabilità per guidare un progetto a lungo termine. Fase 3: viene sviluppato e implementato un frame work per il testing e la certificazione di come gli standard sono implementati nei dispositivi,sistemi e processi delle smart grid 15 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities Il modello di riferimento creato dal NIST prevede alcune identità in gioco: generatori, rete di trasmissione e distribuzione, operazioni del centro di controllo, provider di servizi e i clienti finali. In Europa, invece, si prevede che la standardizzazione e la regolamentazione sarà diversa da paese a paese a causa di fattori economici, geografici, politici e sociali. Basti pensare alle differenti tensioni di corrente utilizzate nei paesi europei, alla diffusione diversificata di impianti eolici e solari, etc. Tre sono i gruppi attualmente commissionati dall’Unione Europea per lo sviluppo di standard: il TSO (Transmission System Operators), il DSO (Distribution System Operators) e il DNO (Distribution Network Operators). Questi tre gruppi di esperti stanno lavorando attualmente per trovare delle soluzioni efficaci per rispettare i provvedimenti da raggiungere entro il 20209. Gli obiettivi di questi tre gruppi nello specifico saranno: Funzionalità delle smart grid e degli smart meters Regolamentazione per la sicurezza dei dati e della loro protezione Regole e responsabilità degli attori coinvolti nello sviluppo delle smart grid 9 Progetto Europa 2020: l’intento è di rilanciare economicamente l’Europa in modo intelligente,sostenibile e solidale per raggiungere 5 obiettivi: occupazione,innovazione,istruzione,integrazione sociale e clima/energia 16 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities Nello sviluppo di uno standard riguardante la comunicazione nelle misurazioni intelligenti, sono tante le società che hanno contribuito, e contribuiscono tuttora. Tra queste, citiamo: l’American National Standards Institute (ANSI), l’International Electrotechnical Commission (IEC), l’Institute of Electrical and Electronics Engineers(IEEE), l’International Organization for Standardization(ISO). Oltre a questi, CEN, CENELEC ed ETSI, le tre compagnie europee per la normalizzazione elettrotecnica e delle telecomunicazioni, hanno creato una task force per la definizione di standard a livello europeo. Nel seguito sono presentati alcuni degli standard di maggior importanza nelle smart grid: ANSI C12.18: è uno standard ANSI specificamente disegnato per comunicazione con i misuratori ed è responsabile delle comunicazioni tra dispositivi C12.18 e un client tramite porta ottica. M-Bus: è uno standard europeo che fornisce i requisiti per la lettura in remoto di tutti i tipi di misuratori. I misuratori sono connessi ad un “Master” che raccoglie periodicamente le letture tramite l’M-Bus. Esiste anche una versione wireless. HomePlug: è una tecnologia di tipo Powerline ed è utilizzata per connettere dispositivi all’interno di una HAN. E’ anche definito un HPCC (HomePlug Command and Control) per applicazioni a basso costo. HomePlug Green PHY: è un’estensione del precedente standard, con caratteristiche di basso consumo energetico, rete ottimizzata per i costi. PRIME: è uno standard powerline aperto a livello globale che permette l’interoperabilità tra i vari gestori e la cooperazione di alcune entità ad esso collegate. U-SNAP: a causa dell’incompatibilità degli standard precedenti con le reti HAN, è stato creato questo nuovo standard, che permettere l’interfacciamento di tutte le tipologie di prodotto casalinghe alla HAN stessa. Fondamentalmente, U-SNAP abilita un connettore e un’interfaccia seriale e identifica l’interfaccia hardware, le dimensioni fisiche, il data transfer, messaggi di commenti e specifiche di protocollo per i dispositivi connessi alla HAN che vogliono comunicare con gli smart meter. 17 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities Z-Wave: è un’alternativa a ZigBee che pone rimedio alle interferenze con 802.11/b/g grazie all’operatività alla frequenza di 800Mhz. Z-Wave non è uno standard aperto, ed è gestito dalla Z-Wave Alliance. La sua semplicità e il basso costo gli permetteranno di diventare una delle tecnologie leader nel campo dell’automazione casalinga. IEC 62351: definisce la cyber sicurezza per i protocolli di comunicazione. SAE J2293: è uno standard sviluppato dall’Hybrid Committee, che fa parte della SAE International, e provvede ai requisiti per i veicoli elettrici e alle metodologie di ricarica. Standardizza il trasferimento di energia dalla cabina elettrica al veicolo. 18 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities 2.4 Sicurezza Probabilmente, il requisito più stringente riguardante le smart grid è quello relativo alla sicurezza. La cyber-sicurezza, in particolare, assume un’importanza primaria considerando i potenziali pericoli dei cyber-attacchi e incidenti contro questo settore critico, che mostra la sua debolezza in una forte interconnessione di svariati sistemi. La sicurezza dovrà fronteggiare non solo attacchi terroristici da parte di hacker, ma anche spionaggio industriale, calamità naturali e dovrà essere esente da bug di sistema, pronto a fronteggiare errori e fallimenti critici. Un attaccante particolarmente capace potrebbe sfruttare una debolezza del sistema per creare danni inimmaginabili su scala internazionale, mandare in blackout intere città o impadronirsi di informazioni personali dei tantissimi utenti connessi alla rete. Al momento sono diverse le organizzazioni che si occupano di questo tipo di sicurezza nelle smart grid, come il Task Group del NIST, il CSCTG10, creato per assicurare la consistenza nei requisiti su tutte le componenti della smart grid. La struttura dovrà essere altamente sicura, scalabile e consistente. La FIPS11 ha approvato l’uso degli standard AES12 e 3DES13, che offrono una forte sicurezza abbinata ad alte performance. Tuttavia, il NIST ha determinato che il 3DES diventerà insicuro entro il 2030, e poiché è preferibile l’utilizzo di una soluzione a lungo termine, AES sembra il candidato ideale per la protezione delle smart grid future. Probabile è un periodo di convivenza tra le due soluzioni per permettere il funzionamento di alcuni sistemi legacy basati sul vecchio DES, nonostante un certo rischio nel compromettere il sistema. La sicurezza nei collegamenti wireless sarà garantita dai già noti standard implementati con 802.11i14 e 802.16e15, mentre nelle reti cablate verranno utilizzati firewall, VPN16 e 10 Cyber Security Coordination Task Group Federal Information Processing Standard, è un ente americano predisposto alla creazione di standard di crittografia avanzata 12 Advanced Encryption Standard è un algoritmo di cifratura a blocchi utilizzato come standard negli Stati Uniti 13 Triple Data Encryption Standard è un cifrario a blocchi basato sulla ripetizione del DES per tre volte, triplicando la lunghezza della chiave del DES,che era di soli 56 bit, e aumentando la sicurezza senza cambiare l’algoritmo di base 14 Conosciuto anche come WPA2, è sviluppato da IEEE e si basa sull’evoluzione del Four way handshake del WPA 11 19 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities IPsec17. Lo sforzo maggiore risiede nella gestione delle chiavi di sicurezza. Gli sforzi richiesti nella fornitura di chiavi simmetriche in milioni o, forse, miliardi di dispositivi potrà essere troppo esosa in termini prestazionali e insicura. E’ necessario perciò lo sviluppo di uno schema di gestione di sicurezza delle chiavi per una rete di grandi dimensioni; questi sistemi potranno essere presi direttamente da altre industrie, come quella dei sistemi radio mobili o simili. Sistemi basati su infrastrutture a chiave pubblica (PKI) potranno essere personalizzati per gli operatori delle smart grid. Un altro possibile rimedio è l’utilizzo di sistemi di sicurezza simili a quelli utilizzati dai militari, come tecniche di “defence in depth18” che sono utilizzate in sistemi di controllo nucleari. Oltre il numero di utenti connessi, bisogna considerare anche il numero di gestori di energia e le organizzazioni che adopereranno le smart grid: per questo motivo sarà necessaria una scalabilità a livello hardware e software mai adoperata prima in nessun altro campo. 15 Evoluzione del WiMax per supportare spostamenti a velocità veicolari Virtual Private Network è una rete di telecomunicazioni privata instaurata su rete Internet pubblica 17 E’ un protocollo di sicurezza di livello di rete per l’autenticazione. cifratura e controllo di integrità dei pacchetti IP 18 E’ un sistema di difesa basato sul ritardare l’attaccante per recuperare tempo,utilizzando più strati difensivi piuttosto che un solo potente strato 16 20 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities 2.4.1 Il Centro di controllo Lo sviluppo dei nuovi schemi operativi selle smart grid, in cui saranno di fondamentale importanza le risorse di energia distribuita (DER19) interconnesse, è una sfida non da poco. Gli attuali modelli organizzativi delle reti energetiche non sono sufficienti per supportare le unità DER e la richiesta sempre maggiore di energia da parte dei consumatori richiederà obbligatoriamente fonti di energie rinnovabili per permettere qualità ed efficienza. Nei recenti anni, sono stati effettuati molti studi riguardo ai sistemi intelligenti di distribuzione (SDN20), che predicano una modifica nella topologia delle reti di distribuzione e nel ruolo che avrà il centro di controllo per gestire la complessità del sistema. Il centro di controllo non indicherà più soltanto i guasti della rete, ma si trasformerà in un sistema di gestione dell’energia (EMS21). Le risorse di energia distribuita dovranno essere integrate nel sistema per prevenire problemi operativi e per soddisfare richieste di energia di alta qualità. Una delle abilità di queste risorse è proprio quella di sopperire alla mancanza di energia nelle reti locali e di assistere il processo di recupero del sistema. Sarà necessaria quindi una comunicazione a 19 Distributed Energy Resources Smart Distribution Networks 21 Energy Management System 20 21 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities due vie per scambiare dati tra il sistema centrale e le DER sparse sul territorio. Secondo alcuni studi, i ruoli positivi delle DER sono: Miglioramenti qualitativi: supporto per tensioni dinamiche, filtri attivi, assicurare un miglioramento del profilo degli alimentatori, etc. Miglioramenti nella disponibilità: funzioni di tipo UPS22, ripristino dei servizi locali Miglioramenti economici: efficienza relativamente alta, riduzione delle perdite, livellamento dei picchi energetici Alcuni nuovi schemi per le strategie che dovrebbero adottare i sistemi di controllo sono stati proposti negli ultimi anni. Il modello più accreditato prevede che le applicazioni del sistema siano composte di tre parti: applicazioni in tempo reale, applicazioni sui casi di studio e applicazioni dipendenti dagli eventi. Applicazioni in tempo reale: mirano ad analizzare le condizioni attuali del sistema e raccomandano soluzioni operative migliori. E’ composto di un processore centrale, uno stimatore di stato, un flusso di energia in tempo reale e un gestore e predittore di carico. L’API23 è utilizzata per il controllo operativo delle applicazioni in tempo reale. Applicazioni sui casi di studio: utilizzate per sono vagliare le possibili soluzioni candidate, includendo la riconfigurazione della rete, lo 22 Uninterruptible Power Supply è un’apparecchiatura utilizzata per mantenere carichi computer e dispositivi elettronici a livello business e consumer 23 Application Service Interface 22 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities spegnimento o l’accensione dei dispositivi. E’ composta da un “dispatcher24” per il flusso energetico e la riconfigurazione della rete. Come mostrato in figura, è l’operatore che esegue le applicazioni: questo crea i casi di studio tramite l’ASI, poi il database di tempo reale viene copiato nella memoria per la modalità di studio. Applicazioni dipendenti dagli eventi: servono per eliminare il danno e ripristinare le operazioni correnti. E’ composto di un network di protezione, un coordinatore di protezione e un servizio di ripristino. Il SAP25 è utilizzato per il controllo delle operazioni in modalità “driven-event”. Le operazioni di ripristino del servizio sono mostrate in figura, dove vediamo il sistema SAP identificare le sezioni in cui è presente il problema, la perdita di sistema e il cambio di tipologia della rete. Il risultato di queste operazioni è poi adoperato per il controllo delle operazioni in modalità “drivenevent”, per la riconfigurazione, la coordinazione proattiva e il ripristino dei servizi. 24 Si occupa dell’interruzione e dell’avvio di processi in coda. Lo troviamo nei sistemi operativi per la gestione del processore 25 Smart Alarm Processor 23 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities 2.5 Privacy Da contraltare al fattore sicurezza, bisogna considerare il problema relativo alla privacy dell’individuo. Come abbiamo visto, le misurazioni e i dati raccolti dagli smart meter nelle abitazioni degli utenti saranno necessari per garantire un servizio affidabile ed efficiente. I fattori principali sono due: non si conosce ancora il ventaglio di informazioni estratte specificatamente da ogni cliente e il concetto di privacy nelle smart grid non è ancora stato definito. Tutto questo arriva al prezzo della privacy dell’utente. Molte misurazioni aiutano certamente l’efficienza della rete, ma la collezione di tutti questi dati permette di avere informazioni molto dettagliate su ogni singolo utente: quando si consuma di più o di meno, quando si usa il proprio autoveicolo, quando non si è in casa e Esempio di consumo elettrico in una giornata misurato da uno smart meter per quanto tempo (un esempio è dato dall’immagine soprastante). Sorge spontanea la necessità di proteggere tutte queste informazioni. Sono state così pensate due classi di schemi per la protezione della privacy: il primo è basato su una regolamentazione, mentre il secondo ha base tecnologica. Secondo il NIST, la grande quantità di dati raccolti dal sistema smart grid è anche il suo stesso “tallone d’Achille” e bisogna trovare un giusto compromesso tra i vantaggi della tecnologia delle reti intelligenti e la privacy dell’individuo. In Europa il lavoro è affidato alle tre task force di esperti (TSO,DSO,DNO) che stanno lavorando sulle possibilità pratiche da adottare. L’anonimato è il punto su cui si focalizza l’attenzione dei progettisti, che dovranno costruire un sistema che sia protetto ma anche efficace per non rallentare il grande volume di dati in circolazione sulla rete. Prima di tutto bisogna fare alcune assunzioni: i dati 24 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities raccolti dai misuratori devono essere in qualche modo attribuibili al determinato utente per il calcolo delle bollette; le informazioni saranno raccolte con frequenze molto basse dell’ordine della settimana/mese/quadrimestre; le informazioni necessarie per il calcolo dell’energia necessaria non hanno bisogno di essere attribuibili, ma dati anonimi basteranno per l’instradamento; i dati anonimi verranno collezionati ad alte frequenze, nell’ordine dei minuti per raggiungere risultati vicini al tempo reale. Diverse sono le soluzioni tecnologiche che sono state proposte, che qui elencheremo: Anonimizzazione: sono utilizzati protocolli per rendere anonimo l’ID dell’utente nel frequente scambio di messaggi tra misuratori e dispositivi. E’ la più accreditata tra le varie soluzioni. Aggregazione: è introdotta una doppia scelta. Una soluzione riguarda un server di aggregazione proxy che effettua le associazioni. La seconda riguarda l’aggiunta di un valore random da una particolare distribuzione di probabilità. Omomorfismo: vengono utilizzati meccanismi di crittografia omomorfi26. Ogni misuratore possiede un componente interno affidabile e si avvantaggia di una certa autonomia. Offuscamento dei dati: è inserita una tecnica cooperativa di stima che protegge la privacy. Lo schema può offuscare i dati senza compromettere le performance. 26 L’omomorfismo è un’applicazione tra due strutture algebriche dello stesso tipo che conserva le operazioni in esse definite 25 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities 2.5.1 Anonimizzazione Per gestire questo tipo di sistema diviso fra informazioni a bassa frequenza e ad alta frequenza, si è pensato di introdurre due tipologie di dati differenti negli smart meter: dati a bassa frequenza caratterizzati da un LFID (Low-Frequency ID) e dati ad alta frequenza riconoscibili da un HFID (High-Frequency ID). Questi due tipi di dati sono trasmessi dal misuratore con il loro ID particolare: ciò significa che la stragrande maggioranza di dati sarà di tipo HFID. Per rendere i dati HFID totalmente anonimi, sarà necessario che essi lo siano dalla loro generazione fino al raggiungimento della particolare destinazione, rendendo il misuratore stesso incapace di riconoscere la provenienza del dato. A questo, però, si aggiunge la problematica di come dovrebbero autenticarsi questi messaggi del tutto anonimi: l’idea è di fare affidamento a dei servizi di terze parti, che possono accedere a queste informazioni. All’atto della creazione dello smart meter, gli vengono affidati due ID unici per il particolare dispositivo (come con gli indirizzi MAC per i computer che si collegano ad Internet), e solo uno di questi (LFID) è visibile. Solo quel particolare servizio di associazione di terze parti sarà in grado di conoscere la validità di una coppia LFID/HFID. 2.5.2 Considerazioni Nonostante si riveli necessaria una ricerca ancora maggiore in quest'area, appare evidente che la privacy è sentita come una questione di primaria importanza, che può essere approcciata da molti modi diversi. Le scelte future saranno una combinazione degli schemi sopra descritti, evolvendosi in maniera dipendente dai costi del sistema e la necessità di privacy in differenti società. 26 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities 2.6 Inquinamento elettromagnetico e salute Quando parliamo di migliorare il nostro modo di vivere, non bisogna considerare unicamente gli aspetti della tecnologia che ci fanno risparmiare tempo o ottimizzano il nostro lavoro, ma bisogna capire se quelle novità siano un fattore positivo per la nostra salute. Le parole “Smart grid” ci fanno venire in mente il concetto di intelligente, risparmio ed energia “verde”. Enormi sono gli sforzi economici per portare avanti questo progetto, sia in America che in Europa e nel resto del mondo, e dietro ci sono interessi notevoli, sia per le case produttrici di dispositivi in radiofrequenza che per i gestori di energia veri e propri. Bisogna però considerare che questo tipo di tecnologia inserirà nelle nostre abitazioni un numero che si aggira intorno alle decine di microchip che sfruttano la tecnologia wireless. La sensibilizzazione verso l’inquinamento elettromagnetico è piuttosto recente, e solo da pochi mesi sono stati portati alla luce studi sugli effetti che possono portare apparecchi quali telefoni cellulari, router, pc portatili e così via. Tuttavia, questo effetto può essere limitato dall’utente stesso, che può essere libero di non utilizzare il suo cellulare o di tenere spento il router in casa propria. Con l’avvento delle smart grid, però, i dispositivi di casa dovranno essere costantemente connessi ai misuratori via wireless e non potremo semplicemente disattivarli. Gli effetti di un’esposizione di 24 ore su 24, per 7 giorni la settimana, sono totalmente sconosciuti e non esistono studi sulle frequenze operative di questi dispositivi. Tuttavia, alcuni studi condotti su animali mostrerebbero come le percentuali di cancro in soggetti esposti a queste onde sia superiore alla norma. Purtroppo questo aspetto non sembra essere neanche considerato da molti Paesi nel mondo, e solo alcuni governi hanno mostrato un serio interesse per una problematica tanto seria. In Svezia è stata riconosciuta l’ipersensibilità all’elettromagnetismo come un’invalidità dal Ministero della salute, mentre in Germania il Ministero dell’ambiente ha emanato avvisi di cautela per l’utilizzo del Wi-Fi in aree pubbliche e private. Proprio a causa di questi motivi, in Europa la questione sulle radio frequenze è meglio affrontata, e si pensa che nei prossimi anni ci sarà una forte spinta verso la cablatura degli 27 Smart Grid Communications: Overview of Research Challenges, Solutions and Standardization Activities impianti piuttosto che verso i dispositivi senza fili. 2.7 Conclusioni In questo elaborato è stata presentata un’anteprima delle sfide che hanno coinvolto e coinvolgeranno gli addetti al settore, dai problemi di comunicazione ai nuovi requisiti delle infrastrutture, passando per la sicurezza e la scalabilità del sistema. Il successo o meno delle future smart grid dipenderà fortemente dalle infrastrutture di comunicazione, dai dispositivi e da software e applicativi adeguati e alla portata di tutti. I risultati di decine di anni di studi e ricerca nel campo TLC permetteranno di fare un salto in avanti notevole nelle smart grid su vasta scala, rendendola “L’applicazione” del futuro. Oltre ai problemi tecnici, abbiamo discusso delle attività di standardizzazione dei misuratori intelligenti in Europa. La cosa migliore sarebbe avere un unico standard globale o quantomeno su base continentale, ma i differenti fusi orario, le diverse richieste di energia e le divisioni territoriali renderanno molto arduo un simile risultato. Nonostante la rotta da seguire non sia del tutto chiara, è quantomeno certo che la futura rete di energia supportata da tecnologie ICT non sarà solo grande almeno quanto l’attuale Internet per estensione, ma cambierà sostanzialmente la vita delle persone. Inoltre, grazie alle grandi potenzialità di sviluppo, la ricerca sulle smart grid risulta essere un campo di interesse molto fervido e pronto ad accogliere i nuovi ingegneri e progettisti negli anni a venire. 28 Bibliografia [1] Design of Smart Distribution Management System for Obtaining Real-Time Security Analysis and Predictive operation in Korea, by K. Song , Y. Yun and C. 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