Da Roberta Ciannamea - Institut français Italia | Roma

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Da Roberta Ciannamea - Institut français Italia | Roma
RAPPORT DE STAGE Realizzato presso l’I.C. “Via Anagni” di Roma (classi VA e VB) Da Roberta Ciannamea Document sous licence Creative Commons. Attribution ­ Pas d’Utilisation Commerciale ­ Pas de Modification CC BY­NC­ND Pour citer ce texte: Roberta Ciannamea, “Rapport de stage Ateliers bilingue français­italien en primaire”, juin 2016, url <http://institutfrancais­italia.com/it/insegnare­il­francese/formazioni­in­italia/scuola­primaria/report­labo
ratori­bilingui­scuola­primaria> INTRODUZIONE Questo tirocinio curriculare nasce dalla collaborazione tra l’università “Sapienza” e l’Institut Français Italia e coinvolge gli studenti iscritti alla laurea magistrale in francesistica. Si è trattato di organizzare degli ​
atelier di traduzione con bambini di alcune scuole primarie partner del progetto, di Roma e provincia, mediante una selezione di album, pubblicati dall’École des loisirs e, in Italia, in traduzione, da Babalibri. Per quanto riguarda noi studenti/stagisti gli obiettivi di questo tirocinio sono stati: un rinforzamento delle competenze orali in lingua francese, grazie agli interventi in francese nella classe; una riflessione sull’approccio comparativo/contrastivo della traduzione; familiarizzare con l’insegnamento, preparando una sequenza pedagogica e didattica per il francese, lingua straniera precoce; lo sviluppo di competenze analitiche e narrative riguardo l’album per l’infanzia. Per quanto concerne, invece, lo scopo personale che mi ha spinta ad intraprendere questo stage, c’è sicuramente il mio interesse verso la traduzione ma, soprattutto, la mia grande passione per l’insegnamento, che già da due anni pratico, tenendo corsi di inglese in alcune scuole elementari, medie e licei di Roma, dunque l’opportunità di poterlo realizzare anche per la lingua francese (dato che, per quanto riguarda questa tengo solo dei corsi aziendali). Inoltre, a partire da questo stage, vorrei approfondire un progetto personale, iniziato con la tesi triennale, sulla didattica delle lingue nelle scuole primarie; il cervello umano, infatti, nel suo periodo critico, dunque dai 3 ai 10 anni, ha una plasticità tale che favorisce l’apprendimento di una lingua straniera. Spero che questo mio progetto che abbraccia la didattica delle lingue, appunto, la 2 letteratura per l’infanzia e, in particolare, la lingua francese, possa essere al centro della mia tesi specialistica. CAPITOLO I­ IL PROGETTO Ho realizzato questo stage nell’Istituto Comprensivo “Via Anagni”. Grazie alla disponibilità e all’aiuto della professoressa Stefania Ricco, insegnante di francese nella scuola media dell’Istituto, dopo un primo incontro preparatorio ed organizzativo, sono state svolte tre lezioni da un’ora, tra la fine di marzo ed il mese di aprile. Questo progetto ha riguardato i 19 alunni della VA e VB che per il prossimo anno scolastico (quindi alla scuola secondaria) hanno scelto la lingua francese. L’obiettivo alla base, per quanto concerne loro, era sicuramente quello di fornirgli i primi elementi della lingua, partendo dalla lettura dell’album e avvicinarli anche ad aspetti culturali della Francia ma, soprattutto, incitarli allo studio del francese. La loro reazione e partecipazione è stata molto positiva, tanto da essere dispiaciuti che le tre lezioni fossero giunte al termine e che non si potesse continuare col progetto. 1.1 L’album L’Afrique de Zigomar è l’album che mi è stato assegnato. Scritto nel 1990 da Philippe Corentin, si tratta della storia di Pipioli (Pippetto), un topolino che vorrebbe partire in Africa con la sua amica Ginette (Ginetta). La mamma gli spiega che Ginette è una rondine e, poiché le rondini si nutrono di insetti, in inverno hanno bisogno di andare in Africa, mentre loro sono granivori, quindi non hanno bisogno di partire. Pipioli, allora, aiuta Ginette a fare le valigie e le 3 chiede di provare a vedere se riesce a portarlo sulla schiena fino in Africa, ma Pipioli è troppo pesante. La rondine, quindi, gli consiglia altri uccelli che potrebbero farlo, ma ci sono sempre degli inconvenienti… Pipioli si precipita dalle cicogne, ma salta subito fuori dal loro nido, poiché si accorge che sono delle mangiatrici di topi; cade, dunque, sul merlo Zigomar e gli chiede se conosce l’Africa e se saprebbe andarci. Il giorno dopo i due decidono di partire e, poco prima del decollo, una rana si aggrega a loro. Durante il viaggio incontrano le oche e la rana si stupisce, perché le oche non vanno in Africa! I due passeggeri vengono, ad un certo punto, svegliati dalle grida di Zigomar che vede un elefante, quindi è sicuro di essere arrivato; tuttavia, né la rana, né il topolino immaginavano un elefante così. Poi, Zigomar vede delle scimmie, ma né la rana, né Pipioli le immaginavano in questo modo; inoltre nevica! I tre amici riescono a prendere il volo giusto in tempo quando incontrano dei coccodrilli e Zigomar si arrabbia poiché i due passeggeri mettono in dubbio che si tratti dell’Africa. Ad un certo punto, il merlo vede un indigeno davanti alla sua casa e un ippopotamo, ma la rana e Pipioli, delusi, gli chiedono se non abbia sbagliato direzione. Zigomar, allora, furioso, decide di far rientrare quei due a piedi, ma vede improvvisamente un leone. I tre riescono a scappare dalle grinfie della belva, nonostante il ghiaccio. Per la paura e per il freddo, decidono di rientrare. La mamma di Pipioli chiede ai tre esploratori se fosse bella l’Africa e la rana afferma che faceva talmente freddo da sembrare il polo nord! Si tratta di un testo interessante da più punti di vista: ­
per l’umorismo, dato dal divario tra testo ed immagini e dalle situazioni in cui si imbattono i protagonisti; ­
per le inferenze, dunque gli elementi che portano ad interpretare la storia, soprattutto tramite gli indizi contenuti nelle immagini (ricordiamo che Corentin è anche illustratore), disegni che sono molto importanti, occupano gran parte della pagina, aiutando a comprendere, appunto, il contenuto; 4 ­
per gli spunti interdisciplinari che questo testo offre. 1.2 Obiettivi, competenze e discipline coinvolte nel progetto COMPETENZA LINGUISTICA: ­ Comprensione del testo, ​
mediante una visione iniziale di sole immagini e una lettura bilingue (italiano/francese). ­ Linguaggio orale:​
​
partecipazione ad un dibattito, argomentando, immaginando una storia a partire da alcune illustrazioni. ­ Produzione scritta: modifica del finale della storia, chiaramente in italiano. EDUCAZIONE MUSICALE Ascolto di un breve estratto di un canto africano; si tratta di una ninna nanna congolese (​
https://www.youtube.com/watch?v=6xOjgywPSaI​
). STORIA DELL’ARTE ­ Realizzazione di un disegno che rappresenti la storia raccontata nell’album. ­ Riflessione sull’illustrazione del paesaggio africano, dipinto da Henri Rousseau, ​
le Douanier​
. SCOPERTA DEL MONDO ­ Spazio: localizzare i 5 continenti su un planisfero e conoscere i loro nomi in francese; ­ ​
Esseri viventi: conoscere gli animali tipici di ogni continente, in francese e la migrazione. ­​
Capire la ricchezza e la diversità delle culture del mondo. 5 1.3 Obiettivi nell’apprendimento della lingua francese Gli allievi della VA e VB non hanno mai studiato francese, a parte qualche ora di lezione che la prof.ssa Ricco ha concesso loro, con l’obiettivo di appassionarli allo studio di questa materia. Proprio per questa ragione, confrontandomi con la prof.ssa Ricco, abbiamo deciso di svolgere attività di tipo prevalentemente orale e, data l’età, ossia dieci/undici anni, attività ludiche che, pur non annoiandoli, gli consentissero di apprendere. Nel riflettere su quale lingua utilizzare per comunicare con loro in classe, ho deciso di adottarle entrambe, francese ed italiano. Ho parlato in francese lentamente, scandendo bene le parole e aiutandomi con gesti, affinché potessi essere compresa. Sicuramente il fatto di ripetere spesso le solite parole o espressioni e, soprattutto, le parole che abbiamo incontrato nell’album è stata una delle strategie che ho messo in atto. Come abbiamo detto, l’album è ricco di illustrazioni che i bambini hanno osservato molto attentamente e collegato mentalmente al brano della storia che io leggevo in francese, per capirne il senso. Molte delle attività svolte, infatti, sono state basate su questa associazione tra parola e immagine, che è uno dei metodi di apprendimento migliori, a mio parere ed evita di passare dalla traduzione nella propria lingua madre. Un ottimo risultato da raggiungere, a mio avviso, non era che loro afferrassero il 100% di ciò che gli si stesse dicendo in lingua, ma che ne captassero almeno le linee generali, che la comunicazione tra noi passasse e, soprattutto, che fosse chiara la consegna degli esercizi assegnati. Essendo francese ed italiano due lingue neolatine, spesso per assonanza arrivavano a comprendere, ma a volte è stato necessario dire una o due frasi in francese e a seguire tradurle in italiano. 6 1.4 Progressione degli incontri 1.4.1 ​
Lezione n.1​
– 30/03/2016 Attività pedagogiche svolte: 1. scoperta del testo unicamente attraverso qualche immagine (in un primo momento la copertina, col titolo, non è mostrata). Questa anticipazione serve a catturare l’attenzione degli allievi e a renderli partecipi. Dalle immagini mostrate dovranno ricostruire una storia. Figura 1: Alcune delle immagini mostrate Attività collettiva, orale, della durata di 15 minuti circa. 2. Viene, quindi, mostrata la copertina e, successivamente, scoperto il titolo, che mette in evidenza lo scarto con le immagini del polo nord mostrate poco prima. 3. Lettura bilingue alternata dell’intero testo, una pagina della traduzione in italiano e una in francese, in modo che i bambini riescano a seguire bene la parte in lingua originale, aiutandosi con le immagini. La durata dell’attività è di circa 20 minuti. 4. Realizzazione di un disegno che rappresenta la storia appena letta. Attività individuale, di 10 minuti. 7 Figura 2: Disegno di Diego Mazzei Figura 3: Disegno di Davide Giardino 8 Materiale utilizzato: ­
LIM, per mostrare alcune immagini del testo; ­
l’album in francese e la sua traduzione in italiano; ­
un foglio bianco e dei pastelli per realizzare il disegno. 1.4.2 ​
Lezione n.2​
­ 06/04/2016 Attività pedagogiche svolte: 1. Rilettura della storia, questa volta solo in francese, dato che i bambini si sarebbero ricordati bene il contenuto, associandolo anche alle illustrazioni dell’album. 2. Esercizio di comprensione del testo; ad ognuno degli allievi viene posta una semplice domanda in francese, col supporto delle immagini, a cui deve rispondere ​
vrai ou faux​
. La durata dell’attività è stata di circa una ventina di minuti e le domande le seguenti: ­ ​
Les personnages qui parlent dans la première page sont Pipioli et la mère souris. ­ ​
Ginette est une cigogne. ­ ​
Le souris veut aller en Amérique. ­ ​
Ginette part en Afrique parce qu’elle est une insectivore. ­ ​
Pipioli est triste. ­ ​
Il veut partir sur le dos de Ginette, mais il est trop lourd. ­ ​
Il va voir les cigognes. 9 ­ ​
Les oies sont des oiseaux migrateurs. ­ ​
Les cigognes mangent des grenouilles. ­ ​
Zigomar est une hirondelle. ­ ​
Les cigognes ont un bec très long. ­ ​
Pipioli saute du nid et tombe sur une grenouille. ­ ​
Zigomar est allé en Afrique plusieurs fois. ­ ​
Zigomar est très sûr de lui. ­ ​
Les protagonistes de cette histoire sont: Pipioli, mère souris et père souris. 3. A partire da quella che è per Zigomar l’Africa, viene fatta una riflessione sul paesaggio africano dipinto nel XIX secolo dal pittore francese Henri Rousseau e vengono mostrati alcuni dei suoi dipinti, nominando gli animali presenti all’interno in francese. Utilizzando l’Africa e, quindi, la storia letta da collegamento, l’obiettivo è duplice, far apprendere altri nomi di animali in francese e trasportare i ragazzi nella cultura artistica della Francia. Figura 4: Uno dei dipinti mostrati "Le lion, ayant faim, se jette sur l'antilope" 10 4. Sempre a proposito di Africa, abbiamo indicato i principali punti di riferimento geografici sul planisfero, in francese (​
où se trouve l’Afrique, les continents, les points cardinaux, où le soleil se lève et se couche​
). 5. L’ultima attività proposta era quella di cambiare il finale della storia, a partire da ​
« Les trois explorateurs décollent encore une fois de justesse. Les griffes du fauve les ont frôlés...». ​
La consegna prevedeva di lavorare in gruppi di tre, 10 minuti il tempo previsto, scrivendo non più di sei righe, chiaramente in italiano. Materiale e supporti utilizzati: ­
l’album in francese; ­
la LIM, per mostrare i dipinti di Henri Rousseau e il planisfero; ­
un foglio bianco e una penna, per modificare il finale della storia. 11 1.4.3 ​
Lezione n.3​
– 13/04/2016 Attività realizzate: I. ​
L’Afrique de Zigomar​
, come molte storie per bambini, ha come protagonisti degli animali. Approfittando di questo, ho ideato tre tipi di attività che avessero al centro gli animali, sia quelli della storia, che altri, dando così modo agli allievi di apprendere una serie di nomi di animali in lingua francese. 1) Questa prima fase, dura 10 minuti ed è un’attività individuale in cui il bambino deve associare l’immagine all’animale corretto presente nell’album. Reliez l’image à l’​
animal​
correct 12 Souris­ grenouille­ merle­ hirondelle­ oie­ éléphant­ morse­ cigogne­ singe­ pingouin­ crocodile­ phoque­ hippopotame­ lion­ ours 2) Segue un’attività di tipo orale, a cui ad ogni studente viene posta la stessa domanda : ​
quel est ton animal préféré? Consideriamo che alcuni nomi di animali i bambini li hanno appresi con la doppia lettura in francese dell’album e con l’esercizio precedente. Inoltre, gli viene fornita una fotocopia con i nomi, associati alla loro immagine, degli animali più comuni. Quel est ton ​
animal​
préféré ? Mon animal préferé est... ​
Le chat ​
Le cheval 13 Le chien ​
Le lapin ​
Le poisson rouge 3) Nella lezione precedente avevamo visto sul planisfero i nomi dei cinque continenti in francese. Attraverso la LIM, ho mostrato loro le immagini dell’animale tipico per ogni continente: Afrique­ girafe Amérique du nord­ bison Amérique du Sud­ lama Asie­ panda et tigre Australie­ kangourou 14 Infine chiedo loro : ​
quel est l’animal typique de l’Europe ? ​
Questo mi consente di avere da parte di ognuno di loro una serie di risposte, riapplicando i nomi di alcuni animali visti fino a quel momento. II. Nella parte iniziale della storia si dice che Ginette, la rondine, è costretta a migrare poiché, essendo inverno ed essendo lei insettivora, trova insetti solo in Africa in quel periodo. Inoltre, più avanti, in quella che per Zigomar, il merlo, è l’Africa, si vede un’illustrazione che rappresenta pinguini sotto la neve. Questo mi dà l’opportunità di trattare, in questa seconda sequenza di attività, il tema delle stagioni, dei mesi dell’anno e del meteo in francese. 1) Questa attività gli permette di fare un’associazione mentale tra nome della stagione e immagine che la rappresenta. LES SAISONS L’ hiver Le printemps L’été L’automne 2) Per questo secondo esercizio, in cui agli allievi è richiesto, in un tempo di circa 5 minuti, di mettere in ordine i mesi dell’anno, partendo dal secondo, visto che gennaio è già segnato, sono aiutati sicuramente dall’assonanza di alcuni mesi con quelli italiani. 15 Mettez en ordre chronologique ​
les mois de l’année Janvier, ....... Mars­ octobre­ février­ avril­ mai­ décembre­ juillet­ juin­ novembre­ septembre­ août. 3) La seguente attività ha obiettivi multipli. Innanzitutto quello di riapplicare le conoscenze appena acquisite su mesi e stagioni, associandoli, poi, l’apprendimento di qualche colore in francese, aiutati dal modo in cui il nome del colore stesso è stato da me scritto . Coloriez en ​
ORANGE les mois de l’automne ; en ​
BLEU les mois de l’été ; en VERT​
les mois du printemps ; en ​
ROUGE​
les mois de l’hiver. Non sono casuali i colori scelti da abbinare ai mesi ; infatti, arancione, azzurro e verde sono i colori predominanti delle immagini di, rispettivamente, autunno, estate e primavera e il rosso è il colore del Natale, dunque dell’inverno. 4) Sempre supportata dalla LIM e dalle immagini, associate mediante un numero alle varie frasi, ho introdotto il meteo in francese. 16 Gli ho, quindi, domandato: ​
quel temps fait­il aujourd’hui ?
III. Questa terza ed ultima lezione è terminata ascoltando un canto africano, esattamente una ninna nanna congolese per bambini. Ho mostrato agli alunni il continente africano, che dà il titolo al nostro album e dove si trovasse il Congo. Credo che sia stato un modo ludico per avvicinarli alla cultura di un paese altro, francofono. 17 Materiale utilizzato: ­
Fotocopie preparate, matita, gomma, penna e pastelli arancioni, azzurri, verdi e rossi; ­
LIM; ­
You tube, per ascoltare la ninna nanna. CAPITOLO II­​
​
CONCLUSIONI Lingua significa cultura e quale miglior modo di far entrare in contatto dei bambini della scuola primaria con la lingua e la cultura francese se non attraverso un testo della letteratura per l’infanzia che, in modo ludico, offre vari spunti di attività pedagogiche? Sono pienamente soddisfatta di come si è svolto questo stage e di essere riuscita a portare a compimento i miei obiettivi. Devo, per questo, ringraziare la mia università e l’Institut Français per averci fornito questa opportunità ed, in particolare, la prof.ssa Lagardère e la prof.ssa Ricco per la gentilezza e disponibilità mostrate. Spero che questo tipo di tirocinio formativo continuerà anche i prossimi anni, poiché è utile sia per gli stagisti, futuri insegnanti o traduttori, che per gli alunni delle scuole. E perché no, spero di poter continuare in qualche modo la mia collaborazione a questi stage da specializzanda o, addirittura, dopo la mia specializzazione in traduzione. 18