Documento del Consiglio di Classe - Istituto Tecnico Industriale Scano

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Documento del Consiglio di Classe - Istituto Tecnico Industriale Scano
IstitutoTecnico Industriale Statale “ DionigiScano” di Cagliari
Indirizzi: Meccanica, Edilizia, Informatica, Costruzioni Aeronautiche, Liceo Tecnologico
SEDE:Via Cesare Cabras, 09042 Monserrato (CA) – tel 070 56901 – fax 070 5690231 – c.f.
80001970922
SEDE ASSOCIATA: Teulada – tel 070 9270147
Sito web: http://www.itiscano.net
E-mail: [email protected]
Documento
del
Consiglio di Classe
Classe 5^ sez. B
Indirizzo: Meccanica – Tecnologia delle Materie Plastiche
Anno scolastico
Il coordinatore di classe
2015-2016
Prof. Roberto Busonera
Il Dirigente Scolastico
Prof. ssa Giovanna Licheri
Istituto Tecnico Industriale “D. Scano” – Monserrato - Teulada (CA)
Il Documento predisposto dal Consiglio di Classe contiene:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Elenco dei candidati con indicazioni sul curriculum scolastico.
Composizione del Consiglio di Classe.
Profilo professionale relativo al corso.
Profilo della Classe.
Risultati conseguiti.
Criteri di valutazione.
Programmi e modalità operative di ogni disciplina.
Modalità di articolazione della terza prova.
Documento Allegato A.
Documento del 15 Maggio Classe 5 sez. B Meccanica Materie Plastiche – Cagliari – A.S. 2015/2016
Istituto Tecnico Industriale “D. Scano” – Monserrato - Teulada (CA)
1. Elenco Candidati
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
ARDONE STEFANO
BOI MATTIA
CARTA EMANUEL
CASULA FRANCESCO
CAU SIMONE
CHERCHI SIMONE
COLOMBU ANDREA
FRIGAU ANDREA
MASSA ROBERTO ILARIO
MOI VINCENZO
PIGA MICHELE
PIGA PIETRO
Percorso Scolastico
(regolare/non regolare)
NON REGOLARE
NON REGOLARE
NON REGOLARE
NON REGOLARE
REGOLARE
NON REGOLARE
NON REGOLARE
REGOLARE
REGOLARE
NON REGOLARE
NON REGOLARE
NON REGOLARE
13
PINTAURO ENRICO
REGOLARE
14
PIRAS MICHELE
NON REGOLARE
15
SANNA MANUEL
NON REGOLARE
Cognome e Nome
Documento del 15 Maggio Classe 5 sez. B Meccanica Materie Plastiche – Cagliari – A.S. 2015/2016
Istituto Tecnico Industriale “D. Scano” – Monserrato - Teulada (CA)
2. Consiglio di Classe
Materia
Docente
Ore di
lezione
settimanali
Note
(continuità nel triennio)
Religione
SPETTU PAOLO
1
Sì
Italiano
BUSONERA ROBERTO 4
Sì
Storia
BUSONERA ROBERTO 2
Inglese
ZUCCA M. GIOVANNA 3
Matematica
Mecccanica e
Macchine a Fluido
+Laboratorio
Materie Plastiche +
Laboratorio
Tecnologie
Meccaniche e
Plasturgiche , e
Organizzazione
Aziendale +
Laboratorio
Sistemi e Automazione
Industriale +
Laboratorio
Scienze Motorie
MORO PATRIZIA
RANDACCIO VINCENZO
ROCCA NICOLA (IN
SOSTITUZIONE DI GARAU
TONINO)
3
Sì
Sì
No
Sì
4(1)
PILUDU SILVIA
TARCA SALVATORE
3(1)
LAMPIS DANIELE
COZZOLINO
UMBERTO
7(4)
ARIU PIERO
CONGIU ANTONINO
3(2)
MILLEDDU ANTONIO
2
Sì
Sì
No
Sì
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3. Profilo Professionale
Obiettivo del nuovo curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive
molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello
dell'organizzazione del lavoro.
Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:
− versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;
− ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento
alla evoluzione della professione;
− capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.
Nel settore della plasturgia meccanica, l'obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad
affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline di indirizzo,
integrate da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture
economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.
Per tali realtà, il Perito Industriale per la Meccanica e la Plasturgia, nell'ambito del proprio livello operativo,
deve:
a) conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base nel settore
meccanico ed in particolare:
− delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei materiali;
− delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili;
− della organizzazione e gestione della produzione industriale;
− dei principi di funzionamento delle macchine a fluido;
− delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.
b) avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in termini sistemici, scegliendo in
modo flessibile le strategie di soluzione; in particolare, deve avere capacità:
− linguistico-espressive e logico-matematiche;
− di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali;
− di proporzionamento degli organi meccanici;
− di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature;
− di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione, la movimentazione;
− di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo del processo industriale.
Il Perito Industriale per la Meccanica e le Materie Plastiche deve, pertanto, essere in grado di svolgere:
− fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di lavorazione;
− programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché all'analisi ed alla valutazione dei costi;
− dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali;
− progetto di elementi e semplici gruppi meccanici e con materiali plastici;
− controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;
− utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;
− sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica;
− sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;
− controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi di manutenzione;
− sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente.
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4. Profilo della Classe
Gli allievi provengono dalla medesima quarta classe. Tutti risultano bene inseriti e la classe si presenta
complessivamente omogenea nell’attuale composizione.
La frequenza alle lezioni è stata, soprattutto nel primo quadrimestre, non sempre regolare. Inoltre si segnala un
numero elevato di assenze da parte di qualche allievo, non pienamente consapevole dell’importanza della frequenza
scolastica e in quella fase, non sufficientemente motivato. Inoltre, per qualcuno di essi, residente al di fuori
dell’hinterland cittadino, può aver influito la condizione di pendolarità.
La partecipazione non sempre costante di alcuni studenti alle lezioni, ha sicuramente condizionato lo
svolgimento del lavoro scolastico, obbligando talvolta i docenti a riformulare e adattare l’azione didattica e, soprattutto,
ha limitato, in certi casi, le azioni di recupero e di approfondimento necessarie in vista dell’Esame di Stato.
La partecipazione e l’impegno al dialogo educativo e alle attività didattiche non sono stati eguali per tutti gli
allievi e in tutte le discipline. Alcuni, più volenterosi, più sicuri nelle conoscenze acquisite ed interessati, hanno tenuto
un ritmo di lavoro quasi costante, conseguendo buoni risultati in particolar modo in certe discipline; altri, forse meno
motivati, hanno frazionato l’impegno concentrandosi ora su una disciplina ora sull’altra secondo l’interesse occasionale,
col risultato di acquisire in modo non sempre organico e coordinato, i contenuti dei vari insegnamenti.
Il comportamento degli allievi è stato, nel complesso, corretto e rispettoso dei ruoli, non presentando particolari
problemi di carattere disciplinare.
5. Risultati conseguiti
I programmi svolti nelle singole discipline sono attinenti alle indicazioni ministeriali e ne seguono le direttive
generali.
Nelle materie tecniche sono state utilizzate le attrezzature di laboratorio disponibili e funzionanti; ciò ha
rappresentato motivo d’interesse specialmente per gli allievi più indirizzati verso gli aspetti pratici e applicativi.
Le modalità di svolgimento dei programmi, le verifiche ed i criteri di valutazione sono stati conformi alle linee
generali stabilite con la programmazione didattica.
Il Consiglio di Classe non ha ritenuto di dover svolgere attività di recupero extracurricolare; mentre le attività di
recupero sono state svolte in orario curriculare, da parte di ciascun insegnante, con risultati, generalmente positivi.
Nel complesso si ritiene che il livello di preparazione, pur differenziato fra gli allievi in relazione alla frequenza,
all’impegno, alla formazione di base ed all’interesse, sia complessivamente accettabile. Si sottolinea che i risultati
conseguiti globalmente dalla classe, sono, nel complesso, conformi alle aspettative e corrispondenti alle capacità degli
allievi. Il Consiglio di Classe ritiene che gli studenti siano, in generale, in grado di sostenere le prove inerenti all’Esame
di Stato.
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6. Criteri di valutazione del consiglio di Classe
(approvata dal Colleggio Docenti e riportata nel P.T.O.F 2015/2016)
VOTO VALUTAZIONE
CONOSCENZA
CAPACITA’
COMPETENZA
10
ECCELLENTE
Compie relazioni dei
Ampia, completa, concetti chiave in modo
approfondita
trasversale ed
interdisciplinare
9
OTTIMO
Ampia, completa
ed approfondita
Organizza in modo
autonomo e corretto le
conoscenze
Comprende e rielabora i
contenuti in modo articolato
8
BUONO
Completa ed
approfondita
Sa classificare e ordinare
in modo corretto le
conoscenze
Comprende e rielabora i
contenuti in modo autonomo
7
DISCRETO
Ordina, sintetizza i
Completa ma non contenuti anche se
approfondita
talvolta necessita di una
guida
Comprende e rielabora i
contenuti in modo personale
ma non sempre autonomo
6
SUFFICIENTE
Essenziale, ma
Organizza le conoscenze
nozionistica e non in modo semplice e non
approfondita
del tutto autonomo
Comprende e rielabora i
contenuti in modo elementare
ma corretto
5
MEDIOCRE
(INSUFF. NON
GRAVE)
Superficiale
Compie valutazioni molto Comprende i contenuti ma non
elementari e non sempre sempre è in grado di
adeguate
rielaborarli in modo corretto
4
INSUFFICIENTE
Superficiale e
frammentaria
Non riesce a fare
valutazioni di quanto
appreso
3
SCARSO
Lacunosa e
incompleta
Non è in grado di
Non rielabora i contenuti
correlare i concetti chiave
2
MOLTO SCARSO
Nessuna
conoscenza
Non è in grado di
Non rielabora i concetti base
individuare i concetti base
1
NULLO
Nessuna nozione
Nessuna
Comprende e rielabora i
contenuti in modo critico ed
originale
Comprende e rielabora i
contenuti in modo non corretto
Nessuna
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7. PROGRAMMI DISCIPLINARI E MODALITA' OPERATIVE
RELIGIONE
Libro di testo: “Tutti i colori della vita” – Luigi Solinas, ed. SEI.
Finalità
L’insegnamento della religione Cattolica così com’è delineato dal dettato neoconcordatario e nel rispetto dei
programmi ministeriali intende abilitare lo studente a:
SAPER LEGGERE la propria realtà storico-culturale con strumenti specifici, così da trovare quelle risposte alle
esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita, delle proprie scelte etiche, della sofferenza, della morte.
CONOSCERE oggettivamente ed in modo organico i contenuti del cristianesimo e il conseguente sviluppo nella
storia con le connessioni letterarie, artistiche, filosofiche, valoriali.
ACCOSTARE correttamente il documento della Bibbia ed i principali documenti della Tradizione cristiana e del
Magistero della Chiesa Cattolica.
CONOSCERE il significato ed usare con proprietà le molteplici forme di linguaggio religioso e quello specifico
cattolico, così da acquisire abilità linguistiche e lessicali nuove.
Obiettivi generali e specifici
■
Individuare le modalità della scelta etica e i valori fondamentali del cristianesimo.
Riconoscere il senso e il significato profondamente valoriale dell’amore umano, della vita fin dal suo nascere.
Definire gli ambiti della cultura contemporanea che si occupano dell’uomo. Identificare gli elementi che
minacciano oggigiorno l’equilibrio e l’identità della persona ed elaborare una possibile soluzione del problema.
Approfondire la dimensione sociale di tutto l’agire etico del cristiano nel mondo che lo circonda.
Delineare i tratti salienti e più significativi dell’insegnamento del Magistero della Chiesa circa il senso e
l’importanza della famiglia, della vita e del lavoro.
Contenuti:
I rapporti fra le persone e l’etica cristiana: i problemi etici di oggi. La coscienza morale. La libertà, responsabilità
e verità.
L’uomo e il suo essere per amare: l’uomo essere in relazione. L’alterità come valore. Il rapporto uomo-donna. Il
significato della sessualità. Il rapporto uomo-donna nel cristianesimo.
Il problema etico e l’agire morale: l’etica della vita. L’etica delle relazioni: con se stessi, con l’altro, con il
diverso.
L’etica della solidarietà sociale, nel politico e nell’economico.
La maturità cristiana rispetto alla fede e alla morale.
■
Metodi e attività:
Lezione frontale e/o lezione dialogata articolata con interventi da parte degli studenti.
Strumenti e mezzi:
Il libro di testo: “Tutti i colori della vita”, Luigi Solinas, Ed. SEI
La Bibbia.
Documenti del Magistero.
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Verifiche e valutazioni:
Le verifiche e le valutazioni hanno avuto come criterio il raggiungimento degli obiettivi conoscitivi ed affettivi
delle singole unità didattiche. Tali verifiche sono state effettuate attraverso questionari, riflessioni sull’esperienza
vissuta e conversazioni.
E’ stato valutato il contributo dello studente alla realizzazione della lezione e l’impegno, l’interesse, la
capacità di saper riferire, la comprensione e la conoscenza degli argomenti.
La valutazione è stata attribuita seguendo la seguente tabella:
livello di conoscenza
livello d’abilità
voto/ aggettivo
Scarsa conoscenza degli argomenti
non ha conseguito le abilità richieste
insufficiente
Conoscenza degli argomenti fondamentali
sa risolvere problemi semplici
sufficiente
Padroneggia tutti gli argomenti
organizza autonomamente le conoscenze
molto
Padroneggia tutti gli argomenti senza errori analizza e valuta criticamente i contenuti
moltissimo
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ITALIANO
Finalità
Potenziare le conoscenze fondamentali relative alla materia. Acquisire ulteriori competenze linguistiche,
espressive e culturali. Saper applicare in modo specifico, autonomo e trasversale i concetti appresi ed elaborati in
ambito umanistico.
Obiettivi didattici:
Conoscere i movimenti di pensiero, letterari e artistici più significativi che hanno determinato storicamente la
cultura italiana ed europea dalla fine del XIX secolo alle fasi più salienti dello sviluppo del XX secolo, attraverso i loro
più importanti autori e interpreti, cogliendo i riflessi sull’attualità. Acquisire la consapevolezza del rapporto fra cultura e
contesto storico e sociale. Individuare gli elementi di relazione fra opere e stili artistico letterari della stessa epoca.
Argomenti e/o moduli svolti:
Il Positivismo e la borghesia europea fra ottocento e novecento.
Il Naturalismo francese, Emile Zola: il concetto di romanzo sperimentale; brano antologico da “L’Assomoir”.
Il Verismo similitudini e differenze con il Naturalismo, riferimenti al Positivismo.
Verga, la sua concezione dell’uomo: da “La vita dei campi”, “Rosso Malpelo” – analisi della forma e dei
contenuti; il ciclo dei vinti: “I Malavoglia”, la comunità rurale e preindustriale: valori, ideali e interessi economici, “la
famiglia dei Malavoglia”, il mondo premoderno. Tutti i brani della sezione antologica.
Il Decadentismo, origini e caratteristiche principali. La crisi dell’individuo e dei valori tradizionali:
Decadentismo e Avanguardia
Il Decadentismo, origini e caratteristiche generali; temi ispiratori e linea poetica.
Charles Baudelaire: da "I fiori del male", "L' Albatro", "Corrispondenze"
Paul Verlaine: "Languore".
D’Annunzio: la vita e il pensiero; da “Il piacere”, lettura e analisi di tutti i brani della sezione antologica. "Il
manifesto politico del superuomo", da "Le vergini delle rocce". Il concetto di panismo, dalle “Laudi”: “La sera
fiesolana”; "La pioggia nel pineto".
Giovanni Pascoli: Linee biografiche essenziali, il pensiero, produzione e stile poetico. "La poetica del
fanciullino"; Da "Myricae": "Arano", "Lavandare", "X Agosto".
Fra Decadentismo e Avanguardie.
Pirandello e il relativismo conoscitivo: dal saggio “L’umorismo”, “Il sentimento del contrario”; da “Novelle per
un anno”: “La trappola”, “Il treno ha fischiato”; da “Il fu Mattia Pascal”: La costruzione della nuova identità e la sua
crisi, lettura e analisi del brano presente nella sezione antologica. Da “Uno nessuno e centomila”, lettura e analisi del
brano conclusivo contenuto nella sezione antologica. “Sei personaggi in cerca d’autore”, "La rappresentazione teatrale
tradisce il personaggio" brano antologico.
Il Futurismo quale movimento d’avanguardia che interpreta la complessa fase di transizione culturale e sociale
del primo novecento. Filippo T. Marinetti: “Manifesto del Futurismo”: temi e contenuti; da "Zang Tumb Tumb",
“Bombardamento di Adrianopoli”.
Aldo Palazzeschi: da L' Incendiario", "E lasciatemi divertire".
La poesia fra le due guerre.
Giuseppe Ungaretti: cenni biografici, temi ispiratori, lo stile e la produzione poetica; da "L' Allegria" : "In
Memoria", "Il porto sepolto", "Veglia", "San Martino del Carso", "Mattina", "Soldati", "Girovago" .
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Il romanzo fra le due guerre, la ripresa del realismo letterario. Alberto Moravia: "Gli Indifferenti", principali
caratteristiche del romanzo, lettura e analisi del brano antologico. Ignazio Silone: "Fontamara", principali
caratteristiche del romanzo, lettura e analisi del brano antologico.
La letteratura del secondo dopoguerra, il Neorealismo letterario. Italo Calvino "I sentieri dei nidi di ragno" stile
letterario e contenuti, lettura e analisi del brano antologico.
Metodologie di svolgimento:
Le lezioni frontali, la lettura e l’analisi dei documenti storici, dei testi relativi alla produzione letteraria dei vari
autori, la visione di filmati riguardanti gli argomenti trattati, le discussioni con particolare attenzione alle modalità del
dialogo educativo sempre improntato alle varie forme di rispetto reciproco, all’approfondimento, con riferimenti
all'attualità.
Verifiche orali:
Interrogazioni periodiche.
Tipologia verifiche scritte:
Svolgimento di temi e simulazioni della prima prova scritta eseguite periodicamente.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Recupero curricolare e individuale.
Attività che possono costituire credito scolastico:
Nessuna
STORIA
Finalità
Potenziamento delle conoscenze fondamentali relative alla materia. Comprendere il valore
dell’esperienza storica rispetto al presente. Acquisire ulteriore consapevolezza delle responsabilità individuali nelle
scelte civili, attraverso l’elaborazione di un’analisi critica degli eventi accaduti.
Obiettivi didattici:
Conoscere gli aspetti più rilevanti e i rapporti di causa – effetto, che hanno caratterizzato la complessità e gli
sviluppi della storia del XX secolo.
Argomenti e/ o moduli svolti:
L’età giolittiana e i tentativi di riforma. La prima guerra mondiale: scenario politico europeo e le cause del
conflitto; La posizione dell’Italia e la sua entrata in guerra; le fasi più salienti del conflitto, sua conclusione e i trattati di
pace. La rivoluzione d’ottobre in Russia: cause e obiettivi politici. Il dopoguerra in Italia: il biennio rosso, il ruolo dei
partiti di massa, la nascita del fascismo. Il fascismo al potere: dalla fase parlamentare alla dittatura; gli anni trenta, la
formazione dell’impero e l’alleanza con la Germania. Cenni generali sulla diffusione del fascismo in Europa e la guerra
civile spagnola: il nazismo al potere in Germania, la sua politica razziale e di annessione dei paesi europei. La seconda
guerra mondiale: le cause, le fasi più importanti fino alla vittoria degli alleati e alla disfatta delle forze dell’asse; il ruolo
dell’Italia, dalla guerra parallela all’otto settembre, l’occupazione tedesca, la repubblica di Salò, l’antifascismo e la
resistenza, la fine del conflitto. La nascita della repubblica italiana e la Costituzione. Relativamente agli argomenti
trattati, sono stati effettuati costanti riferimenti alla realtà politica e ai cambiamenti sociali e culturali più significativi,
che hanno caratterizzato la società dal dopoguerra fino agli scenari mondiali attuali.
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Metodologie di svolgimento:
Lezioni frontali, lettura e analisi di documenti scritti e filmati, dialogo educativo.
Verifiche orali:
Normali interrogazioni, interventi e dialogo educativo sui contenuti trattati con riferimenti a tematiche
trasversali.
Tipologia verifiche scritte:
Non previste per questa materia.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Sono stati attivati recuperi curricolari e individuali.
Attività che possono costituire credito scolastico:
Nessuna
LINGUA STRANIERA – INGLESE
Finalità:
Mir a no al p o te n zia me nt o d ei se g u e nt i a sp e tt i:
co mp et e nza co mu n i ca ti v a
co mp r e n sio ne i n ter c u lt u r ale
l 'ed uc az io ne li n g u is ti ca ch e co mp r e nd a a nc he la li n g ua it al ia na
la co n sap e vo l ezz a d e i p r o p r i p r o ce s s i d i ap p r e nd i me nto .
Obiettivi didattici:
Co mp r e n d er e i n mo d o g l o b ale o a na li tico a sec o nd a d el la s it ua zio n e, t es ti scr it ti d i
car a tter e t ec no lo gico
T r asp o r r e i n l i n g ua it al i an a t es ti s cr i tt i sp ec i fi ci al se tto r e d i i nd i r iz zo
P r o d ur r e te s ti o r al i p er d esc r i ver e p r o c es s i o si t ua zio n i co n c hia r ez za lo gi ca e p r e ci sio n e
le ss ica le
So s te n er e se mp li ci co n v er s azio n i s u ar go me n t i g en er a li e sp ec i fi ci, ad e g ua te al co nte s to
e al la s it ua zio n e d i co m u ni caz io ne
I nd i vid uar e str u tt ur e e me cca n i s mi l i n g ui st ic i c he o p er a no s ia a l i vel lo d i E SP c he d i G E
So s te n er e se mp li ci co n v er s azio n i s u ar go me n t i g en er a li e/o sp e ci f ici ad e g ua te al
co n te sto e a ll a si t uaz io n e d i co mu n ic az io ne
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Argomenti e/ o moduli svolti:
Di ca ra t t e re t ec ni co d a l t e st o "M echa ni cs i n a ct io n":
U ni t 1
C hap ter 3 : M ec ha n ic al d r a wi n g : i ns tr u me n t s u se d fo r ma n ua l d r a wi n g / C o mp u ter - Aid ed
De si g n ( C AD) ; ad va nt a ge s o f C AD ; t yp e s o f d r a wi n g s
C hap ter 4 : Ha nd to o l s a nd ma c hi n e to o l s
Ha nd to o l s fo r me t al s a n d p la st ic s; Ma c hi ne to o l s : t he p i llar d r i ll ; t h e l a th e; t he mi ll i n g
ma c hi n e
C hap ter 5 : M et al p r o ce s se s: J o i ni n g met al s: So l d er i n g; B r az i n g; W eld i n g
Sa fe t y i n b r az i n g
C hap ter 8 : T h e a u to mo b ile e n gi n e: A lo o k at car en g i ne s
T he 4 - str o k e i n ter na l co mb u st io n e n g i ne : t h e 4 s tr o ke s ( p ho to co p y)
C hap ter 1 2 : Us e o f co m p ut er s i n i nd u str y: C AD , C AM a nd CI M i n i nd u str y
CN C mac h i ner y a nd r o b o ts
Civ ili sa t io n f ro m t he t e xt bo o k " Ey ew i t n es s ":
Sec tio n 7 : A mer ica s : U S A: T h i s l a nd i s m y la nd
T he U S; Geo g r ap h y b a s i cs ; A d i ver se p o p ula tio n ; A v ar i ed e n v ir o n me n t; T o r nad o !
T he co nq ue s t: Sl a ver y; A co lo nia l t i me li n e
W e, t he P eo p le : T h e A m er ic a n Re vo l u tio n ; T h e Co n st it u tio n o f t he U n it ed S tat e s o f
A mer ica ; T he B i ll o f R i g ht s
C ha n g e i s go n n a co me : T he Ci v il W ar ; P o wer f u l d a ys : T he Ci v il R i g ht s Mo v e me n t
Ma ni f es t De st i n y: T he g r o wt h o f t he U S; Na ti v e A mer ica n s;
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Metodologie di svolgimento:
Meto d o co mu n i ca ti vo /s i tu az io nal e e no zio n ale
L ezio n i fr o n ta li /p air wo r k e gr o up wo r k/co n v er s azio ne /r ie mp i me nto d i g r i gl ie/ s i nte s i o r a li e
scr it te/ b r e v i r e laz io ni o r ali e scr it te /le tt ur a e st e n si v a e i nt e ns i va f i na li z zata al la r ic er ca d i
in f o r maz io ni /q ue s tio nar i
Verifiche orali:
Q ue st io nar i a r i sp o s ta b r ev e, o tr a tta zio n e si n tet ica
Si n te si o r al e ( p er d e scr i ver e p r o c es s i, si t uaz io ni , r ap p o r t i d i ca u sa /e f f et t o ) .
Co n ver sa zio n e
Tipologia verifiche scritte:
Q ue st io nar i a r i sp o s ta b r ev e, o tr a tta zio n e si n tet ica, v er o / f al so , co mp l et a me nto d i fr as i
T r ad uzio n e d a ll 'i tal ia no in i n g le se o v ic e ver sa, d i te s ti i n mi cr o li n g ua ( E SP ) o i n i n gl e se
ge n er a le ( GE ) .
Si n te si s cr i tta s u ar go m en ti d i c ar a tte r e tec n ico .
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
P er g li al li e vi c he ha n no mo s tr ato car e nze , so n s tat e a tt i vat e d e ll e l ezio n i vo l te a l r ec up er o e
al so ste g no al l 'i nte r no d el p er co r so d id at tico c ur r ico l ar e
Attività che possono costituire credito scolastico
Ne ss u n a
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MATEMATICA
Finalità:
Acquisizione degli strumenti necessari per la risoluzione dei problemi concreti che la realtà scientifica tecnica e
tecnologica propone oggi ai giovani
Obiettivi didattici
Capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse.
Capacità di riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze acquisite.
Capacità di risolvere problemi utilizzando opportunamente le relazioni matematiche connesse a ciascun problema e le
nozioni teoriche apprese, anche attraverso mezzi informatici.
Argomenti e/o moduli svolti:
ANALISI INFINITESIMALE
1.RIPASSO DELLA
DERIVATA DI UNA FUNZIONE:
- Definizioni e nozioni fondamentali: rapporto incrementale e derivata.
- Significato geometrico del rapporto incrementale e significato geometrico della derivata.
- Equazione della tangente, in un punto, al grafico di una funzione.
- Ricerca e individuazione dei punti singolari per la derivata prima di una funzione
-Algebra delle derivate: derivata di una somma, di un prodotto e di un quoziente.
- Derivata di funzione composte.
2.TEOREMI SULLE DERIVATE DI UNA FUNZIONE:
- Teorema di Rolle : enunciato e suo significato geometrico
-Teorema di Lagrange : enunciato, significato geometrico e conseguenze
- Utilizzo della regola di De L’Hopital.
3.MASSIMI, MINIMI:
- Definizione di funzione crescente o decrescente.
- Definizione di massimi e minimi relativi e assoluti delle funzioni derivabili.
- Problemi di massimo o di minimo.
- Concavità di una curva in un punto; concavità di una curva in un intervallo.
- Ricerca dei punti di flesso.
4.STUDIO COMPLETO DI FUNZIONE:
- Funzioni polinomiali e razionali fratte.
5.L’INTEGRALE INDEFINITO
Le primitive; l’integrale indefinito; le proprietà dell’integrale indefinito; gli integrali indefiniti immediati; il metodo di
scomposizione; l’integrale la cui primitiva è una funzione composta; integrazione di funzioni razionali fratte,
integrazione per parti e per sostituzione.
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6.L’INTEGRALE DEFINITO
Il trapezoide; l’area di un trapezoide; la formula di Newton-Leibniz per il calcolo dell’integrale definito.
APPLICAZIONI DEL CALCOLO INTEGRALE
Calcolo dell’area di una superficie piana.
Calcolo di un volume.
Metodologie di svolgimento:
Lezioni frontali.
Verifiche orali:
Interrogazione tradizionale.
Verifiche collettive con discussioni guidate.
Tipologia verifiche scritte:
Prove scritte su argomenti di studio.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Recupero in orario curricolare
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MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO
FINALITÀ: Meccanica applicata.
Seguendo le indicazioni ministeriali l'insegnamento della meccanica é stato finalizzato a promuovere:
1.
la formazione di una consistente base tecnico scientifica;
2.
l'acquisizione critica di principi e concetti costituenti il supporto tecnico scientifico della disciplina;
3.
le conoscenze indispensabili per affrontare lo studio delle materie tecnico professionali specifiche
dell'indirizzo;
4.
l'acquisizione di capacità progettualí di organi dì macchina e di semplici meccanismi.
FINALITÀ: Macchine a fluido.
L'insegnamento delle macchine a fluido, secondo le indicazioni ministeriali, deve promuovere negli allievi:
1.
la formazione di una solida base imperniata soprattutto su argomenti di carattere propedeutico quali i
problemi dell' energia, i combustibili e la combustione, la termodinamica applicata, elementi dì
fluidodinamica e di trasmissione del calore,
2.
la conoscenza critica dei principi e degli aspetti applicativi essenziali della disciplina.
OBIETTIVI DIDATTICI:
Coerentemente con le finalità e secondo le indicazioni ministeriali si sono fissati gli obiettivi di apprendimento:
1)
MECCANICA APPLICATA.
1.
possedere buona conoscenza delle problematiche inerenti all'equilibrio dei corpi liberi e vincolati, alle
leggi del moto, alla dinamica dei corpi, alla resistenza dei materiali, ai meccanismi per la trasmissione
del moto;
2.
possedere buone capacità di schematizzazione dei problemi e di impostazione dei calcoli di
dimensionamento e di verifica di semplici strutture, di organi di macchine e di meccanismi.
3.
2)
essere in grado di adoperare i manuali e interpretare la documentazione tecnica di settore.
MACCHINE A FLUIDO.
1.
possedere una buona conoscenza delle principali caratteristiche dei vari tipi di impianti motori e di
macchine a fluido con particolare riguardo alle applicazioni industriali, ai criteri di scelta, ai problemi di
installazione e di funzionamento;
2.
possedere sufficienti capacità operative di calcolo su potenze, rendimenti, bilanci energetici, consumi,
etc.
PROGRAMMA DIDATTICO
Meccanica
a) Organi di collegamento non filettatati : chiavette , linguette , profili scanalati , perni e spine ,
b) Collegamenti fissi : chiodature , saldature(generalità)
c) Giunti di trasmissione : Giunti rigidi , dimensionamento dei giunti a dischi , giunti elastici , giunti articolati ,
sicurezza
d) Alberi ed assi
e) Calcolo dei perni d’estremità
f) Calcolo dei perni portanti intermedi
g) Perni spingenti
h) Calcolo delle sedi degli assi e degli alberi
i) Calcolo degli alberi prevalentemente sollecitati a torsione
j) Calcolo degli alberi verticali
k) Meccanismo biella-manovella
l) Manovella d’estremità
m) Manovella d’estremità
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n)
o)
p)
q)
r)
Alberi a gomiti
Biella motrice
Cinghie trapezoidali
Ruote di frizione
Ruote dentate
Macchine a fluido
Termodinamica
1. Richiami sulle conoscenze di termodinamica acquisite nell'anno scolastico precedente;
2. Ciclo Brayton-Joule e turbine a gas;
Motori a combustione interna
3. Classificazione dei motori a combustione interna per impiego in ambito aeronautico;
4. Endoreattori. Esoreattori: autoreattori, pulsoreattori, turboreattori. Ambiti di operatività, schemi di funzionamento e
cenni sull'architettura dei motori. Differenze tra turboreattore monoflusso e turbofan, formula della spinta;
5. Turboelica: principio propulsivo, schema di funzionamento e cenni sull'architettura del motore, deviazione del flusso
di scarico, ambito di operatività;
L'energia
6. Forme di energia: meccanica (cinetica, gravitazionale, elastica), termica, elettrica, magnetica, chimica, nucleare.
Energia potenziale ed energia effettiva;
7. Fonti rinnovabili: energia solare diretta, energia solare indiretta (eolica, idrica, geotermica, energia chimica delle
biomasse vegetali e animali);
8. Fonti non rinnovabili: energia chimica dei combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale);
9. Usi finali dell'energia, conversioni energetiche, qualità dell'energia.
Metodologie di svolgimento
Il piano di lavoro preventivo, che individuava i blocchi tematici fondamentali, le finalità e gli obiettivi, ì
contenuti specifici col relativo grado di approfondimento, la metodologia prevista e i tempi presunti, è stato
ripetutamente variato in itinere, adeguandolo ai ritmi di apprendimento. E’ stato così possibile sviluppare in modo
abbastanza esteso i temi principali, dei quali ci si è sforzati di impostare lo studio in modo critico e non semplicemente
nozionistico, privilegiando gli aspetti formativi.
Le lezioni frontali sono state seguite da discussioni ed esercizi applicativi aventi lo scopo di chiarire i concetti e
di evidenziare come dai principi di base correttamente applicati derivino spesso le scelte costruttive e impiantistiche.
Si è ricercato il collegamento con le altre discipline di indirizzo, in particolare tecnologia meccanica.
Verifiche orali:
Le verifiche orali, hanno tenuto conto anche degli interventi nelle discussioni e negli esercizi di riepilogo sugli
argomenti svolti, si sono potuti individuare meglio capacità, interessi, impegno e i limiti degli allievi.
Nell’attribuzione del voto si è tenuto conto dei criteri generali fissati dal Consiglio di classe.
Tipologia verifiche scritte:
Nella scelta dei temi per le verifiche scritte, si è tratto spunto, solitamente, dagli argomenti proposti agli esami
negli anni passati.
Risultati:
La classe ha conseguito una conoscenza differenziata in relazione agli interessi e alle attitudini degli allievi,
pochi orientati verso aspetti scolastici e di studio, i più indirizzati verso aspetti descrittivi e pratico-applicativi.
Alcuni studenti più volenterosi, dotati di basi adeguate e capacità di approfondire, hanno mantenuto un ritmo di
lavoro complessivamente costante, che ha consentito di raggiungere gli obiettivi fissati.
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Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Gli interventi di recupero si sono attuati all’interno delle ore curricolari, come naturale estensione dell’attività
didattica generale; sono consistiti in ripetizione di lezioni, discussioni guidate, ulteriori esercizi, che hanno consentito
agli studenti che incontravano difficoltà di migliorare la propria preparazione generale.
SCIENZA DEI MATERIALI
FINALITÀ
Il percorso d’insegnamento-apprendimento è stato formulato al fine di:
stimolare l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il
mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale;
promuovere la crescita umana, culturale e civile, contribuendo allo sviluppo armonico della personalità sia nella
dimensione individuale sia in quella sociale;
mettere in luce l'unitarietà dei saperi e l'interconnessione delle competenze.
QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA
La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei
seguenti risultati di apprendimento, espressi in termini di competenze:
competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni;
consolidamento degli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi;
consapevolezza delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate.
CONOSCENZE e ABILITÀ
In relazione alle scelte compiute nell’ambito della
programmazione collegiale del Consiglio di Classe,
l’articolazione dell’insegnamento di Scienza dei
Materiali in conoscenze e abilità è di seguito indicata.
ABILTÀ
CONOSCENZE
Struttura e proprietà chimico - fisiche, meccaniche
e tecnologiche dei seguenti materiali: materiali
ceramici, vetro, metalli e leghe, materiali compositi,
nanomateriali e biomateriali.
Processi per l’ottenimento dei materiali sopraelencati.
Lessico e fraseologia di settore
Valutare le proprietà meccaniche e tecnologiche dei
materiali in funzione delle loro caratteristiche
chimiche.
Individuare le trasformazioni e i trattamenti dei
materiali.
Utilizzare materiali innovativi e non convenzionali.
Utilizzare lessico e fraseologia di settore.
PROGRAMMA SVOLTO
LA LUCE
La natura della luce: onde e corpuscoli
Lo spettro elettromagnetico
Riflessione, rifrazione, dispersione
Fosforescenza e fluorescenza
Storia dell’illuminazione: dal fuoco ai LED
I MATERIALI COMPOSITI
Costituzione: matrice, rinforzo, interfaccia e interfase
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Funzione dei componenti un materiale composito
Fibre di carbonio, fibre di vetro, poliammidi, poliesteri, aramidi
I processi produttivi
I NANOMATERIALI
Natura dei nanocomposti e nanotecnologie
Esempi in natura di materiali nanostrutturati: il fiore di loto, le zampe del geco
I nanotubi di carbonio
La preparazione dei nanomateriali: approccio bottom-up e approccio top down
Proprietà, applicazioni, prospettive e rischi nell’uso dei nanomateriali
IL RICICLAGGIO DELLE MATERIE PLASTICHE
Impieghi delle materie plastiche
Impatto ambientale del rilascio di materie plastiche sintetiche
Le 4”R” dell’Unione Europea
CONAI e COREPLA, i Consorzi Nazionali la gestione e il recupero dei rifiuti di plastica
Le modalità di riciclo: riciclo chimico, riciclo meccanico, riciclo energetico
LA GOMMA
Il comportamento al calore dei polimeri termoplastici, polimeri termoindurenti, gomma o elastomeri
La struttura dei polimeri: lineari, ramificati, reticolati
La gomma naturale e l’origine delle gomme sintetiche
La vulcanizzazione
I BIOMATERIALI
I biomateriali e i materiali biomimetici
Materiali biodegradabili e biocompostabili
INSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA SECONDO LA METODOLOGIA CLIL
Introduction CLIL
Waste Recycling
Group works about waste recycling
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ATTIVITÀ LABORATORIALE
In laboratorio
Osservazione di spettri luminosi mediante lo spettroscopio
Uso del polarimetro
L’effetto Tyndall
Attività di differenziamento dei rifiuti
Sintesi del ferro-fluido dalla lana d’acciaio
Sintesi di nanoparticelle di argento
Degradazione del guscio d’uovo in ambiente acido e formazione dell’uovo di gomma
Eventi e visite guidate
Partecipazione al Festival della Scienza 2015 (EXMA’-Cagliari)
INDICAZIONI DIDATTICHE
Gli argomenti sono stati trattati in classe mediante lezioni frontali e mediante sussidi multimediali.
Prima di procedere all’analisi dell’argomento in esame si è sempre instaurata una conversazione mirata a sollecitare e
orientare gli allievi con opportune domande, allo scopo di coinvolgerli partecipativamente all’argomento e di
raccogliere dati e informazioni sulle loro conoscenze in merito.
Le esercitazioni di laboratorio sono state selezionate e organizzate in modo da costituire una valida integrazione con la
parte teorica, ma non sempre è stato possibile realizzare quanto programmato per le difficoltà incontrate nello
strutturare il programma stesso, difficoltà legate alla novità dell’opzione Tecnologia delle Materie Plastiche.
Le attività al di fuori della scuola, come la partecipazione al Festival della Scienza e le visite guidate, sono state un
momento utile per l’esperienza della vita pratica.
VERIFICHE e VALUTAZIONE
Le prove di verifica sono state teoriche (in classe) e pratiche (in laboratorio).
Le verifiche in classe sono state:
verifiche scritte non strutturate;
verifiche orali.
Le verifiche sono state formulate allo scopo di valutare il livello delle conoscenze teoriche acquisite e la capacità di
argomentare adeguatamente i temi proposti.
In laboratorio si sono svolte le prove pratiche, stabilite e seguite dall’insegnante tecnico-pratico, con le quali si è
valutata l'acquisizione delle abilità essenziali relative al laboratorio.
La valutazione ha tenuto conto dei seguenti fattori:
situazione di partenza;
progressi ottenuti nel corso dell’anno scolastico;
livello di apprendimento raggiunto;
livello complessivo della classe;
difficoltà e problemi eventualmente riscontrati nell’attività didattica nel corso dell’anno scolastico;
partecipazione e attenzione mostrate nel corso di tutte le attività proposte.
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Inoltre, durante le fasi del lavoro in laboratorio è stato possibile osservare la varietà di strategie e atteggiamenti messi in
atto dagli alunni, controllare il livello raggiunto nell’acquisizione e nell’affinamento delle abilità operative e verificare
se l’alunno riuscisse a ricostruire mentalmente e a riferire circa il lavoro eseguito, le scoperte effettuate e i risultati
ottenuti.
INTERVENTI DI SOSTEGNO, RECUPERO e APPROFONDIMENTO
Quando opportuno e necessario, si è proceduto ad attivare interventi di recupero o sostegno sui singoli alunni o
sull’intera classe, effettuati in itinere.
SUSSIDI DIDATTICI
Materiale didattico personalizzato dalla docente, schede per il lavoro in laboratorio, presentazioni e filmati
multimediali, strumentazione, vetreria, reattivi di laboratorio.
SPAZI
Aula, laboratorio chimico, spazi extrascolastici
Tecnologia Meccaniche e plasturgiche , e organizzazione industriale
Contenuti del programma svolto:
TEORIA
Prove distruttive:
Studio delle caratteristiche meccaniche e tecnologiche dei materiali. Resistenza a trazione e prova di
trazione. Calcolo approssimato dell’energia di rottura. Prove di durezza: HB, HRB, HRC. La fatica nei materiali
metallici. Studio delle caratteristiche meccaniche e tecnologiche dei materiali.
Prove non distruttive.
Controllo con ultrasuoni; Liquidi penetranti; Controlli magnetoscopici.
Controllo Statistico di qualità
Elementi fondamentali di statistica applicata alla produzione in serie. Disposizioni, combinazione e permutazioni.
Distribuzione gaussiana e distribuzione binomiale. Analisi statistica di qualità: processo per variabili e processo per
attributi. Carte di controllo applicate ai processi industriali. Esecuzuone di campionamenti e criteri di accettabilità dei
lotti secondo la normativa UNI ISO 2859
Macchine Utensili CNC
Cenni sulla programmazione di una macchina CNC. Confronto tra macchine utensili tradizionali e macchine utensili
CNC. Unità di governo, sistema di posizionamento e sistema di controllo. Cenni sulla programmazione di una
macchina CNC. Programmazione in coordinate assolute e coordinate relative. Programmazione pratica al tornio a
controllo numerico Compact5.
Cicli di lavorazione
generalità e problematiche - Stesura del cartellino di lavorazione – Problema della non univocità del ciclo di lavorazione
- Considerazioni economiche sul procedimento di fabbricazione – Considerazioni di natura tecnologica sulle priorità tra
le lavorazioni – Sovrametalli di finitura – Analisi critica di cicli di lavorazione. Tempi di produzione.
Cenno alle lavorazioni speciali
Taglio con getto d’acqua: generalità, taglio con abrasivo e senza abrasivo. Taglio e saldatura al plasma: principi
generali, lavorazioni al plasma. Lavorazioni per elettroerosione: generalità e principi di funzionamento.
Lavorazione al laser: Principi generali, tipi di lavorazione eseguibili al laser. Cenni alle lavorazioni con ultrasuoni.
Lavorazioni Elettrochimiche.
Organizzazione aziendale
Il problema dei costi e l’ottimizzazione della produzione - Il diverso valore del denaro nel tempo – Il Tasso di Interesse
– Capitalizzazione e Attualizzazione –Importanza della liquidità. Classificazione dei sistemi produttivi:il ciclo
dell’attività economica, la produzione artigianale, la produzione di massa, la produzione snella.
Produzione per magazzino e produzione su commessa.Layout di impianto :Layout per linee, Layout per reparti, Layout
per tecnologia di gruppo. Elementi di programmazione operativa, Diagramma di Gantt, metodo Pert, etc..
Lotto economico di produzione e di acquisto: cenni, il lotto economico e la produzione just in time.
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Tecnologie di produzione di manufatti polimerici
Cenni ai principali processi produttivi dei materiali polimerici. Processo di produzione tramite stampaggio ad iniezione.
Prove meccaniche sui materiali polimerici.
LABORATORIO
Laboratorio di Disegno: Rappresentazione grafica di pezzi meccanici quali alberi, giunti, bulloni, etc…
Ripasso sulle norme UNI relative alla rappresentazione grafica
Prova di Trazione – Prova di durezza HB.
SISTEMI E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
PROGRAMMA SVOLTO
- IL CONTROLLORE LOGICO PROGRAMMABILE (PLC)
Generalità, schema funzionale e architettura del PLC, classificazione dei PLC, unità centrale,
sistema operativo, memorie. Schede ingresso-uscite I/O: schede ingresso ON/OFF, schede uscita
ON/OFF, schede ingresso analogiche, schede uscita analogiche. Funzioni del PLC: magazzino delle
funzioni, codici d’identificazione per PLC SIEMENS, linguaggi di programmazione secondo la
normativa 61131-3 linguaggio SFC, linguaggio FBD, linguaggio ST, linguaggio AWL e Ladder.
- LINGUAGGIO A CONTATTI PER PLC SIEMENS
Conversione degli schemi elettrici in diagrammi a contatti, simbologia. Istruzioni logiche a relè per
PLC Siemens: inizio linea logica con contatto NA, inizio linea logica con contatto NC, abilitazione
uscite, collegamento contatti in serie AND/ANDNOT, collegamento di contatti in parallelo
OR/ORNOT.
Blocco di contatti in serie, blocco di contatti in parallelo. Merker, istruzione temporizzatore e
contatore PLC Siemens. Diagrammi Ladder e programmazione di sequenze pneumatiche con
segnali bloccanti di cilindri d.e. per plc Siemens, VIRTUAL PLC.
Le fasi della programmazione, gli indirizzamenti, definizione delle specifiche, assegnazioni, I/O,
codifica caricamento del programma, debug, archiviazione indirizzi a bit e a word
Dal 15 maggio
CONTROLLO AUTOMATICO
Sistemi di controllo e regolazione. Controllo ad anello aperto e controllo ad anello chiuso,
regolazione e controllo, regolatore di watt regolatore di Porter, schema a blocchi di un controllo a
catena chiusa
SENSORI E TRASDUTTORI
Definizioni di trasduttori e sensori. classificazione dei trasduttori, classificazione in funzione della
grandezza rilevata , trasduttori di posizione.
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Scienze Motorie e Sportive
Piano didattico su base di linee programmatiche indicate dal Ministero Della Pubblica Istruzione sull'attività motoria
nella Scuola Secondaria di Secondo Grado. Obiettivi generali e specifici :
1- Migliorare le capacità psico-motorie; 2- Dimostrare di saper compiere attività individuali e di gruppo; 3Socializzare con i compagni/e nell'assoluto rispetto reciproco; 4 - Imparare a saper utilizzare le proprie energie per un
miglior rendimento; 5 - Praticare almeno uno sport di squadra e/o individuale quale più confacente alle proprie
attitudini senza tralasciare le altre attività contemplate nel programma; 6 - Conoscere i propri limiti e le norme
comportamentali per prevenire gli infortuni durante le attività motorie; 7- Conoscere e prendere coscienza dei principi
fondamentali di igiene e di mantenimento della salute e di rispetto dell'ambiente; 8 - Conoscere le caratteristiche
tecniche e i regolamenti dei vari sport praticati ; 9 - Essere potenzialmente in grado di trasferire e “ sublimare” nella
vita sociale e di relazione i principi educativi e formativi e i valori morali positivi acquisiti durante le lezioni a scuola;
amicizia , solidarietà, altruismo, lealtà, onestà, ecc.
A - SPORT e GIOCHI DI SQUADRA:
Pallavolo, Pallacanestro, Calcetto, Dodgeball, Football Americano(Propedeutici)
Obiettivi: potenziamento organico - conoscenza delle regole del gioco specifico - rispetto di se stessi , del prossimo e
delle regole comuni - consolidamento del carattere e del senso civico - socializzazione - cooperazione - solidarietà .
Contenuti: esercizi propedeutici per l'esecuzione del corretto gesto tecnico specifico - fondamentali individuali e di
squadra. Verifiche: attraverso osservazioni sistematiche e test mirati individualizzati e di gruppo.
B - GINNASTICA GENERALE A CORPO LIBERO E STRETCHING
Obiettivi: rielaborazione degli schemi motori di base - esercizi dalle varie stazioni e con piccoli attrezzi: palla, palla
medica, corda cerchio ecc. -miglioramento della mobilità articolare, flessibilità, tonicità muscolare - allungamento
muscolare - capacità di rilassamento e decontrazione muscolare settoriale e generale - potenziamento organico.
Contenuti: esercizi da seduti, in piedi, decubito, in ginocchio, in appoggio e sospensione, flessioni ed estensioni,
piegamenti e distensioni, allungamenti, torsioni, circonduzioni, rotolamenti, rotazioni, capovolte, adduzioni e abduzioni,
ecc. eseguiti con movimenti singoli o combinati - esercizi individuali, a coppie e in gruppo. Verifiche: attraverso
osservazioni sistematiche e test mirati individualizzati - prove individuali.
C - ESERCIZI AI GRANDI ATTREZZI
Spalliera Svedese - Parallele - Sbarra – Cavallo (esercizi di riporto) – Scala orizzontale.
Obiettivi: interiorizzare e consolidare atteggiamenti non abituali del corpo nello spazio e nel "tempo" - situazioni
statiche e dinamiche con variazioni di baricentro con schemi motori preordinati (traslocazioni in sospensione ed in
appoggio) - rappresentazione ed elaborazione interiore di situazioni dinamiche; superamento di un ostacolo, di una
situazione, ecc. Contenuti: esercizi propedeutici specifici per l'esecuzione del corretto gesto tecnico - esercizi di
potenziamento specifici - preatletici - esercizi di "riporto" agli attrezzi - esercizi respiratori ed ampliatori del torace.
Verifiche: attraverso osservazioni sistematiche e test mirati individualizzati - prove individuali.
D - ESERCIZI DI POTENZIAMENTO MUSCOLARE
Obiettivi: conoscenza dei gruppi muscolari più importanti - tecniche di potenziamento della forza veloce e forza
resistente - potenziamento organico. Contenuti: esecuzione agli attrezzi con carichi modulari ed a carico naturale con
serie e ripetizioni quantificate e programmate - cura della corretta esecuzione e della respirazione per il rendimento
ottimale - concetto di contrazione muscolare isometrica e isotonica, concentrica ed eccentrica - verifica del carico
massimale ed impostazione di quello utile per la tipologia dell'allenamento prescelto. Verifiche: attraverso osservazioni
sistematiche e test mirati individualizzati - prove individuali.
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E - ATLETICA LEGGERA
Obiettivi: conoscere per linee generali le varie specialità contemplate e rilevare eventuali potenzialità e doti atletiche
individuali - Potenziamento organico. Contenuti: esercizi propedeutici e preatletici delle specialità di salto in alto,
getto del peso, lancio del disco, lancio del Vortex (tecnica del giavellotto), corsa veloce e resistente. Verifiche:
attraverso osservazioni sistematiche e test mirati individualizzati - prove individuali e di gruppo.
F – ANATOMIA E FISIOLOGIA
APPARATO SCHELETRICO E MUSCOLARE - FISIOLOGIA DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE
Obiettivi: consolidare le conoscenze generali del proprio corpo e dei meccanismi che interagiscono nei fenomeni
fisiologici, in particolare della contrazione muscolare e degradazione metabolica . Contenuti: schemi di anatomia e
configurazione degli apparati contemplati – elementi base della composizione e struttura della fibra muscolare - valori
energetici dell’alimentazione e loro interazione nella degradazione metabolica – relative reazioni metaboliche dei tre
meccanismi: anaerobico alattacido, anaerobico lattacido e aerobico - composizione, sintesi e interrelazione tra ATP –
ADP nei relativi meccanismi. Verifiche: attraverso dialogo e osservazioni sistematiche, compiti scritti (o
preconfigurati) sotto forma di test a risposta singola o multipla .
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8. Modalità di articolazione della TERZA PROVA
(n° discipline, n° quesiti e tipologia, tempi e criteri di valutazione, testi simulazione )
Secondo la normativa, spetta alla Commissione d’esame il compito di definire la struttura della terza prova
scritta e predisporne collegialmente il testo, conformemente alla tipologia o alle tipologie prescelte dalla stessa
Commissione, e senza dare preventiva comunicazione circa le materie oggetto della prova.
Il Consiglio di Classe, viste le esperienze maturate nel corso dell’anno scolastico dagli allievi, ritiene che la
terza prova scritta possa avere carattere pluridisciplinare, e possa articolarsi in quesiti a risposta singola (aperta) su tutte
le discipline non interessate dalle due prove scritte:
I quesiti potranno anche prevedere una risposta breve (4/5 righe o trenta parole) o la risoluzione di semplici
calcoli da effettuarsi con l’ausilio del manuale e di calcolatrici tascabili scientifiche.
In ogni caso il numero dei quesiti, sia in caso di unica tipologia sia in caso di tipologia mista, corrisponderà a
quanto fissato nelle norme vigenti per lo svolgimento dell’esame di stato.
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Il Consiglio di Classe
Religione
________________________
Italiano
________________________
Storia
________________________
Inglese
________________________
Matematica
________________________
Meccanica e Macchine
________________________
Lab. Meccanica e M.
________________________
Scienza dei Materiali
________________________
Lab. Scienza dei Mat.
________________________
Tecnologia Mecc. e Plast. ________________________
Lab. Tecnol. Mecc. e Pl.
________________________
Sistemi e Autom. Ind.
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Lab. Sistemi
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Scienze Motorie
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Il Coordinatore di Classe
Il Dirigente Scolastico
Documento del 15 Maggio Classe 5 sez. B Meccanica Materie Plastiche – Cagliari – A.S. 2015/2016