diario scolastico

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diario scolastico
Istituto Tecnico Industriale Statale “ Dionigi Scano” di Cagliari
Indirizzi: Meccanica, Edilizia, Informatica, Costruzioni Aeronautiche, Liceo Tecnologico
SEDE:Via Cesare Cabras, 09042 Monserrato (CA) – tel 070 56901 – fax 070 5690231 – c.f.
80001970922
SEDE ASSOCIATA: Teulada – tel 070 9270147
Sito web: http://www.itiscano.it
Classe 5^ sez. B
Anno scolastico
Il coordinatore di classe
E-mail: [email protected]
Indirizzo Meccanica
2009/2010
Prof. Roberto Busonera
Il Dirigente Scolastico
Prof. ssa Giovanna Licheri
Istituto Tecnico Industriale “D. Scano” – Monserrato - Teulada (CA)
Il Documento predisposto dal Consiglio di Classe contiene:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Elenco dei candidati.
Composizione del Consiglio di Classe.
Profilo Professionale.
Profilo della Classe.
Risultati conseguiti.
Criteri di Valutazione.
Schede informative analitiche relative a tutte le discipline.
Moduli Pluridisciplinari / Area di Progetto.
Modalità di articolazione della terza prova.
Attività integrative e/o extracurricolari.
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1. Elenco Candidati
Cognome e Nome
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
ARGIOLAS SERGIO
BOI LORENZO
BONOMO SILVIO
CADAU MAURO
FRAU OMAR
LACONI ANDREA
MORO ALESSANDRO
PISCHEDDA CLAUDIO
PODDA ROSSANO
PORCHEDDU DANIELE
PORCU MICHELE
PRASCIOLU CARLO ALBERTO
13
SANNA MARCO
14
SPANU ANDREA
15
USAI GIANLUCA
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2. Consiglio di Classe
Materia
Docente
Ore di
lezione
settimanali
Note
(continuità nel
triennio)
Religione
SPETTU PAOLO
1
si
Italiano
BUSONERA ROBERTO
3
si
Storia
BUSONERA ROBERTO
2
si
Inglese
ZUCCA M. GIOVANNA
2
si
Matematica e Laboratorio
PIRAS LUISELLA
PICCIAU MAURIZIO
3
(1)
no
no
Meccanica- macchine a
RANDACCIO VINCENZO
fluido
5
no
Elementi di diritto ed
economia
2
si
POLEDRINI MICHELE
Tecnologia Meccanica TALLORU BRUNELLO
CASU CARLO
e Laboratorio
PETTINAU SALVATORE
Disegno Progettazione e
CASU CARLO
Organizzazione. Industriale
6
(6)
si
si
6
(1)
si
si
Sistemi e Automazione MARCEDDU MILVIO
CONGIU ANTONINO
industriale
4
(3)
no
si
2
si
Educazione Fisica
MILLEDDU ANTONIO
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3. Profilo Professionale
Obiettivo del nuovo curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive
molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello
dell'organizzazione del lavoro.
Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:
− versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;
− ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento
alla evoluzione della professione;
− capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.
Nel settore meccanico, l'obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i
problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline di indirizzo, integrate da
organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della
società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.
Per tali realtà, il Perito Industriale per la Meccanica, nell'ambito del proprio livello operativo, deve:
a) conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base nel settore
meccanico ed in particolare:
− delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei materiali;
− delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili;
− della organizzazione e gestione della produzione industriale;
− dei principi di funzionamento delle macchine a fluido;
− delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.
b) avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in termini sistemici, scegliendo in
modo flessibile le strategie di soluzione; in particolare, deve avere capacità:
− linguistico - espressive e logico-matematiche;
− di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali;
− di proporzionamento degli organi meccanici;
− di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature;
− di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione, la movimentazione;
− di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo del processo industriale.
Il Perito Industriale per la Meccanica deve, pertanto, essere in grado di svolgere mansioni relative a:
− fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di lavorazione;
− programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché all'analisi ed alla valutazione dei costi;
− dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali;
− progetto di elementi e semplici gruppi meccanici;
− controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;
− utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;
− sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica;
− sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;
− controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi di manutenzione;
− sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente.
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4. Profilo della Classe
Numero e provenienza degli alunni, fasce di livello, dinamiche di gruppo, IDEI
Gli allievi provengono dalla medesima quarta classe, ad eccezione degli alunni Moro Alessandro, Podda
Rossano, iscritti per la prima volta in questa classe sebbene ripetenti e provenienti da altre sezioni, e Spanu Andrea
ripetente del medesimo corso. Tutti risultano bene inseriti e la classe si presenta complessivamente omogenea
nell’attuale composizione.
La frequenza alle lezioni è stata, soprattutto nel primo quadrimestre, non sempre regolare. Inoltre si segnala un
numero assai elevato di assenze da parte di qualche allievo, non pienamente consapevole dell’importanza della
frequenza scolastica e non sufficientemente motivato. Inoltre, per qualcuno di essi, residente al di fuori dell’hinterland
cittadino, può aver influito la condizione di pendolarità.
La partecipazione non sempre costante di alcuni studenti alle lezioni, ha sicuramente condizionato lo
svolgimento del lavoro scolastico, obbligando talvolta i docenti a frammentare l’azione didattica e, soprattutto, ha
limitato, in certi casi, le azioni di recupero e di approfondimento necessarie in vista dell’Esame di Stato.
La partecipazione e l’impegno al dialogo educativo e alle attività didattiche non sono stati eguali per tutti gli
allievi e in tutte le discipline. Alcuni, più volenterosi, più sicuri nelle conoscenze acquisite ed interessati, hanno tenuto
un ritmo di lavoro quasi costante, conseguendo buoni risultati in particolar modo in certe discipline; altri, forse meno
motivati, hanno frazionato l’impegno concentrandosi ora su una disciplina ora sull’altra secondo l’interesse
occasionale, col risultato di acquisire in modo non sempre organico e coordinato, i contenuti dei vari insegnamenti.
Il comportamento degli allievi è stato, nel complesso, corretto e rispettoso dei ruoli, non presentando particolari
problemi di carattere disciplinare.
5. Risultati conseguiti
I programmi svolti nelle singole discipline sono attinenti alle indicazioni ministeriali e ne seguono le direttive
generali.
Nelle materie tecniche sono state utilizzate le attrezzature di laboratorio disponibili e funzionanti; ciò ha
rappresentato motivo d’interesse specialmente per gli allievi più indirizzati verso gli aspetti pratici e applicativi.
Le modalità di svolgimento dei programmi, le verifiche ed i criteri di valutazione sono stati conformi alle linee
generali stabilite con la programmazione didattica.
Il Consiglio di Classe ha ritenuto di dover svolgere, generalmente, le attività di recupero in orario curricolare, se
non per qualche materia per la quale si è valutato di dover ricorrere ad interventi extracurricolari con docenti esterni.
Nell’insieme sono stati conseguiti risultati positivi.
Nel complesso si ritiene che il livello di preparazione, pur differenziato fra gli allievi in relazione alla frequenza,
all’impegno, alla formazione di base e all’interesse, sia complessivamente sufficiente. Tuttavia si ritiene che i risultati
conseguiti globalmente dalla classe, non siano pienamente conformi alle aspettative e corrispondenti alle capacità degli
allievi.
Per ulteriori dettagli si rinvia alle schede informative di ciascuna disciplina curata dai singoli docenti.
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6. Criteri di valutazione del consiglio di Classe
(approvata dal Collegio Docenti e riportata nel P.O.F 2007/2008)
VOT
O
VALUTAZIONE
CONOSCENZA
CAPACITA’
COMPETENZA
10
ECCELLENTE
Ampia, completa,
approfondita
Compie relazioni dei
concetti chiave in modo
trasversale ed
interdisciplinare
Comprende e rielabora i
contenuti in modo critico ed
originale
9
OTTIMO
Ampia, completa
ed approfondita
Organizza in modo
autonomo e corretto le
conoscenze
Comprende e rielabora i
contenuti in modo articolato
8
BUONO
Completa ed
approfondita
Sa classificare e ordinare
in modo corretto le
conoscenze
Comprende e rielabora i
contenuti in modo autonomo
7
DISCRETO
Completa ma non
approfondita
Ordina, sintetizza i
contenuti anche se
talvolta necessita di una
guida
Comprende e rielabora i
contenuti in modo personale
ma non sempre autonomo
6
SUFFICIENTE
Essenziale, ma
nozionistica e non
approfondita
Organizza le conoscenze
in modo semplice e non
del tutto autonomo
Comprende e rielabora i
contenuti in modo elementare
ma corretto
5
MEDIOCRE
(INSUFF. NON
GRAVE)
Superficiale
4
INSUFFICIENTE
Superficiale e
frammentaria
Non riesce a fare
valutazioni di quanto
appreso
Comprende e rielabora i
contenuti in modo non corretto
3
SCARSO
Lacunosa e
incompleta
Non è in grado di
correlare i concetti chiave
Non rielabora i contenuti
2
MOLTO SCARSO
Nessuna
conoscenza
Non è in grado di
individuare i concetti base
Non rielabora i concetti base
1
NULLO
Nessuna nozione
Nessuna
Nessuna
Compie valutazioni molto Comprende i contenuti ma non
elementari e non sempre
sempre è in grado di
adeguate
rielaborarli in modo corretto
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7. PROGRAMMI DISCIPLINARI
RELIGIONE
Finalità
L’insegnamento della religione Cattolica così com’è delineato dal dettato neoconcordatario e nel rispetto dei
programmi ministeriali intende abilitare lo studente a:
SAPER LEGGERE la propria realtà storico-culturale con strumenti specifici, così da trovare quelle risposte alle
esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita, delle proprie scelte etiche, della sofferenza, della morte.
CONOSCERE oggettivamente ed in modo organico i contenuti del cristianesimo e il conseguente sviluppo nella
storia con le connessioni letterarie, artistiche, filosofiche, valoriali.
ACCOSTARE correttamente il documento della Bibbia ed i principali documenti della Tradizione cristiana e del
Magistero della Chiesa Cattolica.
CONOSCERE il significato ed usare con proprietà le molteplici forme di linguaggio religioso e quello specifico
cattolico, così da acquisire abilità linguistiche e lessicali nuove.
Obiettivi didattici
Individuare le modalità della scelta etica e i valori fondamentali del cristianesimo.
Riconoscere il senso e il significato profondamente valoriale dell’amore umano, della vita fin dal suo nascere.
Definire gli ambiti della cultura contemporanea che si occupano dell’uomo. Identificare gli elementi che
minacciano oggigiorno l’equilibrio e l’identità della persona ed elaborare una possibile soluzione del problema.
Approfondire la dimensione sociale di tutto l’agire etico del cristiano nel mondo che lo circonda.
Delineare i tratti salienti e più significativi dell’insegnamento del Magistero della Chiesa circa il senso e
l’importanza della famiglia, della vita e del lavoro.
Argomenti e/o moduli svolti:
I rapporti fra le persone e l’etica cristiana: i problemi etici di oggi. La coscienza morale. La libertà,
responsabilità e verità.
L’uomo e il suo essere per amare: l’uomo essere in relazione. L’alterità come valore. Il rapporto uomo-donna. Il
significato della sessualità. Il rapporto uomo-donna nel cristianesimo.
Il problema etico e l’agire morale: l’etica della vita. L’etica delle relazioni: con se stessi, con l’altro, con il
diverso.
L’etica della solidarietà sociale, nel politico e nell’economico.
La maturità cristiana rispetto alla fede e alla morale.
Metodologie di svolgimento:
Lezioni frontali, dialogo e discussione.
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ITALIANO
Finalità
Potenziare le conoscenze fondamentali relative alla materia. Acquisire ulteriori competenze linguistiche,
espressive e culturali. Saper applicare in modo specifico, autonomo e trasversale i concetti appresi ed elaborati in
ambito umanistico.
Obiettivi didattici:
Conoscere i movimenti di pensiero, letterari e artistici più significativi che hanno determinato storicamente la
cultura italiana ed europea dalla fine del XIX secolo alle fasi più salienti dello sviluppo del XX secolo, attraverso i loro
più importanti autori e interpreti, cogliendo i riflessi sull’attualità. Acquisire la consapevolezza del rapporto fra cultura
e contesto storico e sociale. Individuare gli elementi di relazione fra opere e stili artistico letterari della stessa epoca.
Argomenti e/o moduli svolti:
Il Positivismo e la borghesia europea fra ottocento e novecento.
Il Naturalismo francese, Emile Zola: le principali caratteristiche, il concetto di romanzo sperimentale; brano
antologico da “L’Assomoir”, “Gervasia all’Assomoir”.
Il Verismo similitudini e differenze con il Naturalismo, riferimenti al Positivismo.
Verga, la sua concezione dell’uomo: le novelle da “La vita dei campi”, “Rosso Malpelo”, “La lupa” – analisi
della forma e dei contenuti; le caratteristiche del romanzo verista, il ciclo dei vinti: “I Malavoglia”, la comunità rurale e
preindustriale: valori, ideali e interessi economici, “la famiglia dei Malavoglia”, il mondo premoderno.
La crisi dell’individuo e dei valori tradizionali: Decadentismo e Avanguardia
Il Decadentismo, origini e caratteristiche principali. Cenni generali sulla filosofia di Nietzsche.
D’Annunzio: la vita e il pensiero; da “Il piacere”, lettura e analisi dei brani antologici “Il verso è tutto”, “Una
guarigione incerta”; dalle “Laudi”, “La sera fiesolana”.
Fra Decadentismo e Avanguardie.
Pirandello e il relativismo conoscitivo: dal saggio “L’umorismo”, “Il sentimento del contrario”; da “Novelle per
un anno”: “La patente”, “Il treno ha fischiato”. I romanzi: da “Il fu Mattia Pascal”: La costruzione della nuova identità e
la sua crisi. Da “Uno nessuno e centomila”: “Filo d’aria”. La scrittura teatrale: da “Sei personaggi in cerca d’autore”,
brani antologici.
Il Futurismo quale movimento d’avanguardia che interpreta la complessa fase di transizione culturale e sociale
del primo novecento. Lettura e analisi del “Manifesto del Futurismo”; la poesia futurista “Bombardamento” di F. T.
Marinetti.
Eugenio Montale: cenni biografici, le opere, il pensiero e la poetica; da “Ossi di Seppia”: “I limoni”,
“Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”.
La narrativa nel ventennio fascista. Alberto Moravia: da “Gli indifferenti”, “Un mondo grottesco e patetico”.
Dal Neorealismo al Postmoderno. Italo Calvino: da “il sentiero dei nidi di ragno”, “La pistola”; cenni sulla produzione
letteraria di genere fantastico.
Riferimenti al sessantotto e all’attualità. Le problematiche giovanili: P.P. Pisolini, “Vi odio, cari studenti”.
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Metodologie di svolgimento:
Le metodologie di svolgimento prevedono: lezioni frontali, la lettura e l’analisi dei documenti, compresi i testi
letterari, la visione di filmati riguardanti gli argomenti trattati, le discussioni nel contesto del dialogo educativo, con
continui richiami al valore del rispetto reciproco.
Verifiche orali:
Interrogazioni periodiche.
Tipologia verifiche scritte:
Elaborazione di temi e tipologie della prima prova scritta.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Recupero curricolare e individuale.
Attività che possono costituire credito scolastico:
Nessuna
STORIA
Finalità
Potenziamento delle conoscenze fondamentali relative alla materia. Comprendere il valore dell’esperienza
storica rispetto al presente. Acquisire ulteriore consapevolezza delle responsabilità individuali e civili, attraverso
l’elaborazione di un’analisi critica degli eventi accaduti.
Obiettivi didattici:
Conoscere gli aspetti più rilevanti e i rapporti di causa – effetto, che hanno caratterizzato la complessità e gli
sviluppi della storia del XX secolo.
Argomenti e/ o moduli svolti:
L’età giolittiana: situazione sociale e politica e le riforme. La prima guerra mondiale: scenario politico europeo
e le cause del conflitto; La posizione dell’Italia e la sua entrata in guerra; le fasi più salienti del conflitto, sua
conclusione e i trattati di pace. La rivoluzione d’ottobre in Russia: cause e obiettivi politici. Il dopoguerra in Italia: il
biennio rosso, il ruolo dei partiti di massa, la nascita del fascismo. Il fascismo al potere: dalla fase parlamentare alla
dittatura; gli anni trenta, la formazione dell’impero e l’alleanza con la Germania. Cenni generali sulla diffusione del
fascismo in Europa e il fallimento della politica di appeasement delle democrazie europee: il nazismo al potere in
Germania, la sua politica razziale e di annessione dei paesi europei; la guerra civile spagnola e prima contrapposizione
militare tra fascismo e democrazia. La seconda guerra mondiale: le cause, le fasi più importanti fino alla vittoria degli
alleati e alla disfatta delle forze dell’asse; il ruolo dell’Italia, dalla guerra parallela all’otto settembre, l’occupazione
tedesca, la repubblica di Salò, l’antifascismo e la resistenza, la fine del conflitto. La nascita della repubblica italiana e la
Costituzione: cenni generali sugli schieramenti politici e i cambiamenti sociali più significativi che hanno caratterizzato
la società dal dopoguerra fino ai nostri giorni. La conferenza di Yalta e la spartizione del mondo in aree di influenza
politica; la ricostruzione e il piano Marshall; cenni generali sulla guerra fredda e gli scenari mondiali attuali.
Metodologie di svolgimento:
Lezioni frontali, lettura e analisi di documenti, visione di film, dialogo educativo.
Verifiche orali:
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Normali interrogazioni, interventi e dialogo educativo sui contenuti trattati, con riferimenti a tematiche
trasversali, attraverso i quali è possibile verificare il grado di acquisizione degli argomenti.
Tipologia verifiche scritte:
Non previste per questa materia.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Sono stati attivati recuperi curricolari e individuali.
Attività che possono costituire credito scolastico:
Nessuna
LINGUA - INGLESE
Finalità:
Mirano al potenziamento dei seguenti aspetti:
−
competenza comunicativa
−
comprensione interculturale
−
l'educazione linguistica che comprenda anche la lingua italiana
−
la consapevolezza dei propri processi di apprendimento
Obiettivi didattici:
−
Comprendere in modo globale o analitico a seconda della situazione, testi scritti di carattere tecnologico
− Trasporre in lingua italiana testi scritti specifici al settore di indirizzo
−
Produrre testi orali per descrivere processi o situazioni con chiarezza logica e precisione lessicale
−
Sostenere semplici conversazioni su argomenti generali e specifici, adeguate al contesto e alla situazione di
comunicazione
−
Individuare strutture e meccanismi linguistici che operano sia a livello di ESP che di GE
−
Sostenere semplici conversazioni su argomenti generali e/o specifici adeguate al contesto e alla situazione di
comunicazione
Argomenti e/o moduli svolti:
Machine tools part 2/ Numerical control / Cad / Cam systems part 1 and part 2 / How CAD/CAM are exploited
in modern factories/ Capital and Income energy sources/ Automation and Robotics
Metodologie di svolgimento:
Metodo comunicativo/situazionale e nozionale
Lezioni frontali / pair work e group work / conversazione /riempimento di griglie/sintesi orali e scritte/ brevi
relazioni orali e scritte/lettura estensiva e intensiva finalizzata alla ricerca di informazioni/questionari
Verifiche orali:
Questionari a risposta breve, o trattazione sintetica
Sintesi orale (per descrivere processi, situazioni, rapporti di causa /effetto)
Conversazione.
Tipologia verifiche scritte:
Questionari a risposta breve, o trattazione sintetica, vero/falso, completamento di frasi
Traduzione dall'italiano in inglese o viceversa, di testi in microlingua (ESP) o in inglese generale (GE)
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Sintesi scritta su argomenti di carattere tecnico.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Per gli allievi che hanno mostrato carenze, son state attivate delle lezioni volte al recupero e al sostegno
all'interno del percorso didattico curricolare.
Attività che possono costituire credito scolastico:
Nessuna
MATEMATICA
Finalità:
Acquisizione degli strumenti necessari per la risoluzione dei problemi concreti che la realtà scientifica tecnica e
tecnologica propone oggi ai giovani
Obiettivi didattici
− Capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse.
− Capacità di riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze acquisite.
− Capacità di risolvere problemi utilizzando opportunamente le relazioni matematiche connesse a ciascun
problema e le nozioni teoriche apprese, anche attraverso mezzi informatici.
Argomenti e/o moduli svolti:
¾ ANALISI INFINITESIMALE
-
1) DERIVATA DI UNA FUNZIONE:
Definizioni e nozioni fondamentali: rapporto incrementale e derivata.
-
Significato geometrico del rapporto incrementale e significato geometrico della derivata.
-
Equazione della tangente, in un punto, al grafico di una funzione.
-
Derivate fondamentali delle funzioni: y = k , y = x , y = senx , y = cos x , y = ln x , y = log a x ,
y = e x , y = a x , y = arcsenx , y = arccos x , y = arctgx , y = arcctgx .
-
Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata di una somma, di un prodotto e di un
quoziente. Derivata delle
funzioni: y = x n , y = tgx , y = k.f (x) .
-
Derivata di funzione di funzione.
-
Derivate di ordine superiore.
-
Teorema di De L’Hopital.
-
Punti stazionari .
-
Funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo.
-
2) MASSIMI, MINIMI, FLESSI:
Definizione e ricerca dei massimi e dei minimi relativi delle funzioni derivabili.
-
Definizione e ricerca dei massimi e dei minimi assoluti delle funzioni derivabili.
-
Concavità di una curva in un punto; concavità di una curva in un intervallo.
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-
Definizione di flesso. Ricerca dei punti flesso mediante lo studio del segno della derivata seconda
3) STUDIO COMPLETO DI FUNZIONE:
- Funzioni polinomiali e razionali fratte.
¾ L’INTEGRALE INDEFINITO
Le primitive; l’integrale indefinito; le proprietà dell’integrale indefinito; gli integrali indefiniti immediati; il
metodo di scomposizione; l’integrale la cui primitiva è una funzione composta; integrazione di funzioni
razionali fratte improprie.
¾ L’INTEGRALE DEFINITO CENNI
Il trapezoide; l’area di un trapezoide; la formula di Newton-Leibniz per il calcolo dell’integrale definito.
APPLICAZIONI DEL CALCOLO INTEGRALE
Calcolo dell’area di una superficie piana.
Metodologie di svolgimento:
-
Lezioni frontali.
Verifiche orali:
− Interrogazione tradizionale.
− Verifiche collettive con discussioni guidate.
Tipologia verifiche scritte:
Prove scritte su argomenti di studio.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
-
Recupero in orario extracurriculare, con altro docente.
ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
Finalità:
fornire agli studenti la consapevolezza dell’importanza dell’organizzazione del lavoro in azienda e del ruolo
della medesima nel sistema economico-giuridico.
Obiettivi didattici:
saper concepire l’azienda nella sua realtà economica e giuridica.
Argomenti e/ o moduli svolti:
Unità Didattica 10: l’imprenditore, il linguaggio del c.c., il concetto giuridico dell'impresa, la classificazione
delle imprese, la classificazione secondo l'attività esercitata, secondo le dimensioni, secondo la natura giuridica, lo
statuto dell'imprenditore commerciale, l'iscrizione nel registro delle imprese, la tenuta delle scritture contabili, l'impresa
familiare; Unità didattica 12: l'azienda, la nozione giuridica dell'azienda, il trasferimento dell'azienda, i segni distintivi
dell'azienda, le opere dell'ingegno, la disciplina della concorrenza; Unità didattica 13: il sistema azienda e suoi
elementi, la concezione sistemica dell'azienda, soggetto giuridico ed economico, il flusso delle operazioni aziendali, le
principali funzioni aziendali; Unità didattica 14: l'evoluzione degli studi di organizzazione aziendale, lo sviluppo del
sistema industriale, la scuola classica, la scuola delle relazioni umane, gli studi sulla motivazione del lavoro, la scuola
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delle scienze manageriali, la teoria sistemica, teorie e prassi organizzative recenti; Unità didattica 15: il progetto
organizzativo, la missione aziendale, il contenuto del progetto organizzativo, la progettazione della struttura
organizzativa, la divisione del lavoro, il coordinamento dei compiti, i meccanismi operativi, la formalizzazione della
struttura organizzativa, le strutture accentrate e quelle decentrate; Unità didattica 17: la gestione delle aziende di
produzione, la gestione come sistema di operazioni, gli investimenti ed i finanziamenti, gli scambi con l'esterno e le
trasformazioni interne, le diverse aree della gestione, il sistema costi ricavi e l'equilibrio economico; Unità didattica 18:
il sistema informativo aziendale, informazioni e processi decisionali, il sistema informativo e suoi elementi, la
rilevazione, la contabilità aziendale, la contabilità generale; Unità didattica 19: il bilancio d'esercizio e la sua struttura,
lo stato patrimoniale, le attività e passività dello stato patrimoniale, relazioni fra attività passività e netto, il conto
economico e la sua struttura, la nota integrativa.
Metodologie di svolgimento:
lezione frontale, manuale in adozione.
Verifiche orali:
generalmente due ogni quadrimestre ed in numero maggiore per il recupero
Tipologia verifiche scritte:
domande a risposta aperta.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
verifiche orali secondo le attività programmate.
Attività che possono costituire credito scolastico:
visite presso gli uffici amministrativi e settori produzione, finanza, personale, delle aziende, approfondimenti
individuali degli argomenti del programma.
TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI
Finalità:
La finalità programmata dell'autonomia operativa dell'allievo nello studio, nella ricerca e nelle attività di
Laboratorio è stata costantemente perseguita nell'arco dell'A.S., dando spesso allo studente l'onere dell'organizzazione
teorica e pratica di alcune esperienze di laboratorio o l'incarico di redigere ed esporre tesine su argomenti oggetto del
programma didattico previa ricerca bibliografica, raccolta di dati e informazioni su riviste specializzate di settore o
ricerca di normative UNI. Le incertezze e le perplessità iniziali sono state superate da alcuni allievi che hanno
perseguito con sufficiente impegno le finalità programmate conseguendo risultati anche discreti.; altri,la maggioranza,
nonostante l'azione di stimolo e guida esercitata dai docenti, hanno proceduto più lentamente, con limitato interesse ,
qualche volta assentandosi anche in occasione di impegni da tempo programmati ( esposizione di relazioni
monografiche di tecnologia o altri impegni).
Obiettivi didattici:
Conoscenza delle più moderne tecniche di produzione mediante lavorazioni speciali e capacità di scelta
razionale dei processi di lavorazione anche in funzione economica. Saper affrontare i problemi derivanti dai processi di
corrosione con idonee scelte di materiali e mezzi per la prevenzione e la protezione. Saper eseguire ed interpretare
misurazioni e controlli sui materiali con l’obiettivo di pervenire alla qualità. Capacità di eseguire semplici programmi
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per lavorazioni alle macchine CNC. Capacità di redigere tesine monografiche o relazioni tecniche su attività di
laboratorio.
Argomenti e/ o moduli svolti:
Libro di testo : De Felice
Prove distruttive:
Studio delle caratteristiche meccaniche e tecnologiche dei materiali. Resistenza a trazione e prova di trazione.
Calcolo del modulo di Joung con uso di estensimetri meccanici. Prova di flessione. Prove di durezza: HB, HRB, HRC,
HV. La fatica nei materiali metallici: concetto di fatica, sollecitazioni unificate di fatica, sollecitazione media e
ampiezza di sollecitazione, modalita' delle rotture per fatica , costruzione del diagramma di Wholer. Resilienza.
Prove non distruttive:
Ultrasuoni. Raggi X. Raggi gamma. Liquidi penetranti. Magnetoscopia
Lavorazioni speciali:
Taglio con getto d'acqua: generalita', taglio senza abrasivo, con abrasivo; dinamica del getto, costi d'esercizio.
Taglio e saldatura al plasma: Principi generali, cos'è il plasma, produzione del plasma, tipi di lavorazioni al
plasma, norme di sicurezza nell'uso del plasma.
Lavorazioni per elettroerosione: generalita' e principi fisici di funzionamento, tipi di elettroerosione , liquidi
dielettrici, caratteristiche delle superfici elettroerose, materiali lavorabili per elettroerosione.
Lavorazioni al laser: principi generali, tipi di laser , tipi di lavorazioni eseguibili al laser (saldature, taglio e
foratura), trattamenti termici al laser.
Lavorazioni ad ultrasuoni:Magnetostrizione, trapano ad ultrasuoni, saldature ad ultrasuoni, inserimenti e
pulitura industriale, dati di lavorazione.
Elementi di corrosione e protezione dei metalli:
Generalità sulla corrosione; tipi di corrosione: uniforme, localizzata, intergranulare, intercristallina, per urto e
sotto sforzo. Corrosione in ambiente gassoso o secco per combinazione diretta. Corrosione in ambiente umido.
Preparazione delle superfici per la protezione anticorrosiva. Corrosione elettrochimica, corrosione degli acciai inox.
Protezione anticorrosiva: protezione attiva e passiva, stagnatura e zincatura elettrolitica e per fusione, pitturazioni,
protezione catodica.
Acciai e ghise speciali:
Acciai inox; maraging; da utensili; classificazione degli acciai. Influenza dei vari leganti.Diagrammi di Guillet.
Ghise speciali, malleabili e processo di malleabilizzazione, sferoidali, loro trattamenti termici e leganti.
Leghe di alluminio:
Principali leghe e loro caratteristiche(Avional, Ergal, Anticorodal etc), metallurgia dell’alluminio, corrosione
dell’alluminio.
Materiali compositi:
Matrici termoindurenti e termoplastiche. Matrici metalliche Fibre di carbonio, vetro , Kevlar, e loro
caratteristiche meccaniche e fisiche.Modo di realizzare i compositi. Applicazioni e possibili difetti. Compositi laminati.
Macchine utensili a CNC:
Confronto fra macchina utensile tradizionale e CNC. Unità di governo, sistema di posizionamento, sistema di
controllo. Cenni sulla programmazione di una macchina CNC.
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LABORATORIO
Prova di trazione : Funzionamento della macchina universale per le prove di trazione; modalità esecutive;
diagramma carichi-allungamenti; calcolo del modulo di Joung con estensimetro Maertens-Kennedy; dimensioni
unificate per provette. Norme UNI.
Prova di flessione : Modalità esecutive; la freccia elastica; il carico di rottura; confronto fra freccia teorica e
freccia reale con uso di comparatore.
Prove di durezza : Brinell, Vickers, Rockwell; modalita' esecutive; misura delle impronte con l'ausilio del
microscopio d'officina.. Norme UNI.
Prova di resilienza: Funzionamento del pendolo di Charpy; modalità esecutive; provette Charpy, Mesnager,
con intaglio a V. Norme UNI.
Ultrasuoni : Scelta di trasduttori; taratura dell'apparecchio ad ultrasuoni; modalità d'uso;
rilevamento difetti su pezzi campione.
Liquidi penetranti e magnetoscopia.
CNC: Semplici programmi per lavorazioni al tornio.
Metodologie di svolgimento:
Lezioni frontali, discussioni libere e guidate, attività di laboratorio sia singole che in gruppo , redazione di
tesine monografiche e loro esposizione in classe.
Verifiche:
Interrogazione orale su argomenti svolti nelle lezioni frontali; test a risposta singola con calcoli, dimostrazioni
ed esposizione di tematiche oggetto del programma; operatività in laboratorio; relazione scritta ed esposizione orale alla
classe su singoli argomenti oggetto di tesine monografiche assegnate ad ogni studente ed in particolare:
− ARGIOLAS
LAVORAZIONI AD ULTRASUONI
− BOI
METODI ANTICORROSIVI
− BONOMO
FATICA NEI MATERIALI METALLICI
− CADAU
CORROSIONE IN AMBIENTE UMIDO
− FRAU
GHISE SPECIALI
− LACONI
TAGLIO CON GETTO D’ACQUA
− MORO
CORROSIONE SECCA
− PISCHEDDA
MATERIALI COMPOSITI
− PODDA
CONTROLLI NON DISTRUTTIVI
− PORCHEDDU
LAVORAZIONI AL PLASMA
− PORCU
CND AD ULTRASUONI
− PRASCIOLU
LEGHE DI ALLUMINIO
− SANNA
LAVORAZIONI AL LASER
− SPANU
ACCIAI SPECIALI
− USAI
LAVORAZIONI PER ELETTROEROSIONE
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Modalità Recupero: individuale.
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Verifica recupero: 26.03.2010.
Svolgimento: Quesiti a risposta singola; Relazioni tecniche su prove di laboratorio.
Attività che possono costituire credito scolastico:
NESSUNA.
MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO
FINALITÀ: Meccanica applicata.
Seguendo le indicazioni ministeriali l'insegnamento della meccanica é stato finalizzato a promuovere:
1.
la formazione di una consistente base tecnico scientifica;
2.
l'acquisizione critica di principi e concetti costituenti il supporto tecnico scientifico della disciplina;
3.
le conoscenze indispensabili per affrontare lo studio delle materie tecnico professionali specifiche
dell'indirizzo;
4.
l'acquisizione di capacità progettualí di organi dì macchina e di semplici meccanismi.
FINALITÀ: Macchine a fluido.
L'insegnamento delle macchine a fluido, secondo le indicazioni ministeriali, deve promuovere negli allievi:
1.
la formazione di una solida base imperniata soprattutto su argomenti di carattere propedeutico quali i
problemi dell' energia, i combustibili e la combustione, la termodinamica applicata, elementi dì
fluidodinamica e di trasmissione del calore,
2.
la conoscenza critica dei principi e degli aspetti applicativi essenziali della disciplina.
OBIETTIVI DIDATTICI:
Coerentemente con le finalità e secondo le indicazioni ministeriali si sono fissati gli obiettivi di apprendimento:
1)
MECCANICA APPLICATA.
1.
possedere buona conoscenza delle problematiche inerenti all'equilibrio dei corpi liberi e vincolati, alle
leggi del moto, alla dinamica dei corpi, alla resistenza dei materiali, ai meccanismi per la trasmissione
del moto;
2.
possedere buone capacità di schematizzazione dei problemi e di impostazione dei calcoli di
dimensionamento e di verifica di semplici strutture, di organi di macchine e di meccanismi.
3.
2)
essere in grado di adoperare i manuali e interpretare la documentazione tecnica di settore.
MACCHINE A FLUIDO.
1.
possedere una buona conoscenza delle principali caratteristiche dei vari tipi di impianti motori e di
macchine a fluido con particolare riguardo alle applicazioni industriali, ai criteri di scelta, ai problemi di
installazione e di funzionamento;
2.
possedere sufficienti capacità operative di calcolo su potenze, rendimenti, bilanci energetici, consumi,
etc.
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ARGOMENTI E/O MODULI SVOLTI:
a) Organi di collegamento non filettatati : chiavette, linguette, profili scanalati, perni e spine.
b) Collegamenti fissi: chiodature, saldature (generalità).
c) Giunti di trasmissione: Giunti rigidi, dimensionamento dei giunti a dischi, giunti elastici, giunti articolati,
sicurezza.
d) Alberi ed assi.
e) Calcolo dei perni d’estremità.
f) Calcolo dei perni portanti intermedi.
g) Perni spingenti.
h) Calcolo delle sedi degli assi e degli alberi.
i) Calcolo degli alberi prevalentemente sollecitati a torsione.
j) Calcolo degli alberi verticali.
k) Meccanismo biella-manovella.
l) Manovella d’estremità.
m) Manovella d’estremità.
n) Alberi a gomiti.
o) Biella motrice.
p) Elementi della dentatura diritta.
q) Collegamenti mobili con cinghie.
r) Frizione.
s)
t)
u)
v)
w)
x)
y)
z)
aa)
Calore e combustibili (generalità).
Il riscaldamento dei corpi (generalità).
La temperatura e il calore.
Capacità termica.
La combustione.
I tipi di combustibile (solidi, liquidi, gassosi).
La raffinazione del petrolio.
Turbine a gas.
Il principio di funzionamento turbine.
Metodologie di svolgimento
Le lezioni frontali sono state seguite da discussioni ed esercizi applicativi aventi lo scopo di chiarire i concetti e
di evidenziare come dai principi di base correttamente applicati derivino spesso le scelte costruttive e impiantistiche.
Si è ricercato il collegamento con le altre discipline di indirizzo, in particolare disegno e studi di fabbricazione e
tecnologia meccanica.
Verifiche orali:
La nota scarsità del tempo disponibile in relazione all'ampiezza delle materie da trattare non ha permesso
verifiche scritte e orali molto frequenti; tuttavia richiedendo e controllando durante le spiegazioni ed esercitazioni la
partecipazione attiva collettiva e individuale, guidando gli interventi nelle discussioni e negli esercizi di riepilogo sugli
argomenti svolti, si sono potuti individuare meglio capacità, interessi, impegno, limiti e deficit degli allievi e si sono
tratti elementi per integrare, precisare, centrare meglio le valutazioni.
Nell’attribuzione del voto si è tenuto conto dei criteri generali fissati dal Consiglio di classe. Si è anche ritenuto
di non poter trascurare la personalità dell’allievo e il valore anche educativo del voto (di riconoscimento, d’incentivo,
di richiamo, mai di mera punizione) correlato ad aspetti (capacità individuali, progressi in relazione alle condizioni di
partenza, volontà di riuscita) che assumevano di volta in volta differente rilevanza nel processo di apprendimento,
nello sviluppo del senso di responsabilità, nel conseguimento di capacità di autocritica e di autovalutazione.
Tipologia verifiche scritte:
Nella scelta dei temi per le verifiche scritte si è tratto spunto solitamente dai temi proposti agli esami negli anni
passati.
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Sono stati anche ridiscussi e approfonditi in meccanica i temi di disegno e studi di fabbricazione; analogamente,
i risultati degli studi di meccanica e delle esercitazioni svolte in classe sono confluiti talvolta negli elaborati di disegno
e nelle relative relazioni.
Il peso di ciascuno degli elementi di valutazione nell’attribuzione del punteggio è stato stabilito in relazione alla
complessità della prova, alla finalità, al momento di svolgimento (iniziale, intermedio o finale con riferimento allo
svilupparsi della parte di programma cui la prova era pertinente).
Risultati:
Dei contenuti la classe ha conoscenza differenziata in relazione agli interessi e attitudini degli allievi, pochi
orientati verso aspetti scolastici e di studio, i più indirizzati verso aspetti descrittivi e pratico-applicativi.
La preparazione raggiunta è naturalmente diversa in relazione alla diversa frequenza, all'impegno, alla
formazione di base dei singoli; mediamente è pienamente sufficiente.
Alcuni studenti più volenterosi, dotati di basi adeguate e capacità di approfondire, hanno mantenuto un ritmo di
lavoro abbastanza costante, che ha consentito di raggiungere pienamente gli obiettivi fissati; altri hanno scelto di
concentrarsi su discipline per le quali ritenevano di avere maggiore attitudine e interesse, e sono pervenuti ad una
preparazione insufficiente, che si spera tuttavia di migliorare entro la chiusura dell’anno.
Alcuni purtroppo avevano basi scientifiche molto modeste, hanno seguito con difficoltà e presentano una
preparazione frammentaria e inconsistente; si spera che per essi le verifiche finali possano evidenziare il
raggiungimento almeno degli obiettivi principali.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Gli interventi di recupero si sono attuati all’interno delle ore curricolari, come naturale estensione dell’attività
didattica generale; sono consistiti in ripetizione di lezioni, discussioni guidate, ulteriori esercizi, che hanno consentito
agli studenti che incontravano difficoltà di migliorare la propria preparazione generale, oltre che quella specifica della
disciplina, in misura strettamente dipendente dalla partecipazione alle attività, che purtroppo si è dimostrata talvolta
svogliata e insufficiente.
DISEGNO PROGETTAZIONE E ORG. INDUSTRIALE
Finalità
L’insegnamento della disciplina si prefigge di:
1.
sviluppare le conoscenze acquisite nel biennio ed orientarle verso le applicazione meccaniche;
2.
raggiungere e consolidare le capacità di interpretare, rappresentare e quindi esprimersi attraverso il
linguaggio grafico;
3.
acquisire conoscenze e capacità progettuali nell’ambito della meccanica tenendo conto dei
condizionamenti tecnico-economici;
4.
acquisire conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito dal calcolatore;
5.
far acquisire conoscenze, capacità progettuali e di analisi critica dei processi di fabbricazione e loro
programmazione;
6.
favorire l’approccio con le tematiche connesse alle strutture ed al funzionamento delle imprese
industriali;
7.
sensibilizzare gli allievi sulle problematiche dei costi di produzione, della gestione delle scorte e sui
problemi di scelta che ne conseguono.
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Obiettivi didattici
Al termine del corso l’allievo dovrà:
1.
saper eseguire il disegno esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa e con uso di manuali
tecnici;
2.
avere conoscenze specifiche dei sistemi per il disegno assistito dal computer (CAD) ed eseguire disegni
alla stazione grafica computerizzata;
3.
aver acquisito mentalità progettuale mediante il proporzionamento di complessivi, lo sviluppo di cicli di
lavorazione e/o montaggio, eseguendo scelte di convenienza economica nell’uso delle attrezzature, delle
macchine e degli impianti;
4.
progettare le attrezzature speciali di lavorazione e/o montaggio previste nei cicli tipici di lavorazione;
5.
avere la conoscenza generale della struttura dell’impresa nelle sue principali funzioni e negli schemi
organizzativi più ricorrenti, con particolare riferimento all’attività industriale;
6.
avere la conoscenza specifica dei principali aspetti dell’organizzazione, con particolare riguardo a
programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché all’analisi e valutazione dei costi.
Argomenti e/ o moduli svolti:
1- Disegno di progettazione.
− Studio delle attrezzature per lavorazione e/o montaggio.
− Progettazione e disegni costruttivi di organi meccanici e di meccanismi oggetto delle esercitazioni scrittografiche.
− Progettazione di semplici attrezzature con l’ausilio di manuali tecnici.
− Disegni esecutivi alla stazione grafica computerizzata.
2- Programmazione della produzione.
− Trasformazione del disegno di progettazione in disegno di fabbricazione.
− Criteri di impostazione di un ciclo di lavorazione e/o montaggio.
− Sviluppo di cicli di lavorazione.
− Stesura del cartellino di lavorazione.
− Analisi critica dei cicli di lavorazione e/o montaggio.
− Scelta dei parametri di taglio; indice di sfruttamento delle macchine utensili.
− Equazione di Taylor e considerazioni di carattere economico circa la scelta della velocità di taglio. La
velocità di minimo costo.
− Il “tempo” nella produzione industriale. Il rilevamento diretto. Cronotecnica. Efficienza o velocità di
lavoro manuale. Tempi standard. Il metodo MTM.
3- Gestione della produzione industriale.
− Classificazione dei sistemi produttivi
− Produzione artigianale.
− Produzione di massa.
− Produzione snella.
− Layout di impianto. Layout per linee. Layout per reparti.
− Programmazione operativa, avanzamento e controllo (Gantt).
4- Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento al sistema organizzativo per la sicurezza.
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Metodologie di svolgimento:
Il programma è stato articolato in modo da favorire negli allievi lo sviluppo di una mentalità critica e la capacità
di affrontare e risolvere problematiche tecniche.
L’attività progettuale è stata così articolata:
− analisi accurata dei dati caratteristici del problema;
− ricerca, tra le ipotesi possibili, della soluzione tecnico-economica più valida;
− dimensionamento e proporzionamento;
− analisi critica del progetto preliminare ed eventuali modifiche;
− stesura del progetto definitivo;
− disegno esecutivo dei particolari e redazione della relazione tecnica;
− compilazione distinta.
Per quanto concerne la stesura dei cicli di lavorazione e/o montaggio, sono stati analizzati i criteri di scelta delle
macchine, degli utensili, dei parametri di taglio. Le applicazioni sono state completate con la progettazione delle
attrezzature speciali, previste nel ciclo di lavorazione, servendosi di manuali e documentazione tecnica. Nella stesura
degli elaborati è stato dato adeguato spazio all’uso del computer.
Gli esercizi applicativi sono stati formulati, studiati e discussi con i docenti di Tecnologia Meccanica e di
Meccanica applicata e Macchine a fluido ed organizzati in modo da ottenere un risultato soddisfacente sia sotto il
profilo tecnico sia sotto il profilo economico.
Verifiche orali:
Le verifiche sono state fatte facendo ricorso a test e soprattutto verificando, durante lo svolgimento delle attività
di progettazione in aula, le capacità, la partecipazione e l’impegno degli allievi.
Tipologia verifiche scritto-grafiche:
Per le verifiche scritto-grafiche sono stati assegnati temi di studi di fabbricazione proposti nelle passate sessioni
degli esami di stato.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
L’attività di recupero è stata effettuata esclusivamente in orario curricolare ed è consistita essenzialmente nel
ripasso degli argomenti teorici riguardanti l’organizzazione industriale. I risultati sono stati nel complesso positivi.
SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
Finalità
L’insegnamento della disciplina si propone di promuovere negli allievi:
- la conoscenza dei principi specifici della pneumatica ed elettropneumatica;
- sviluppare le conoscenze sui PLC e i suoi linguaggi di programmazione;
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- sviluppare la conoscenza sui concetti fondamentali dell'analisi dei sistemi;
- acquisire conoscenze di base relative alla sensoristica e alla robotica.
Obiettivi didattici:
conoscenza accettabile dei concetti fondamentali della disciplina:
Si può ritenere che quasi tutti gli allievi abbiano raggiunto i seguenti obiettivi:
interpretazione e comprensione del linguaggio tecnico e grafico della disciplina;
acquisizione di competenze necessarie per affrontare esercizi e applicazioni, al fine di trovare immediate e
giuste connessione con il supporto teorico;
accettabili capacità nell’utilizzo del computer (programmi specifici di supporto al laboratorio);
-
avere conoscenza delle apparecchiature e dei linguaggi di programmazione più diffusi nell’automazione.
Argomenti e/ o moduli svolti:
PNEUMATICA E ELETTROPNEUMATICA (RIPASSO)
Pneumatica: sequenze senza segnali bloccanti e con segnali bloccanti, diagramma delle fasi, tabella degli ordini,
variabili attive, equazioni di funzionamento, tecnica delle memorie in cascata, matrice dei segnali, equazioni di
funzionamento, sequenze con segnali ripetuti.
elettropneumatica: generalità, elettrovalvole, finecorsa elettrici, relè monostabili, simbologia elettrica.
Circuito di autoritenuta. Comando elettrico semiautomatico e automatico di cilindro d.e., Comando elettrico per
sequenze con più cilindri, senza segnali bloccanti e con segnali bloccanti e schema elettrico generale per la tecnica in
cascata dei relè.
IL CONTROLLORE LOGICO PROGRAMMABILE (PLC)
Generalità, schema funzionale e architettura del PLC, classificazione dei PLC, unità centrale, sistema operativo,
memorie. Schede ingresso-uscite I/O: schede ingresso ON/OFF, schede uscita ON/OFF, schede ingresso analogiche,
schede uscita analogiche. Funzioni del PLC: magazzino delle funzioni, codici d’identificazione per PLC CGE e
OMRON e SIEMENS, linguaggi di programmazione.
LINGUAGGIO A CONTATTI PER PLC CGE,OMRON E SIEMENS
Conversione degli schemi elettrici in diagrammi a contatti, simbologia. Istruzioni logiche a relè per PLC CGE Omron e
Siemens: inizio linea logica o blocco contatti con contatto NA, inizio linea logica con contatto NC, abilitazione uscite,
collegamento contatti in serie AND/ANDNOT, collegamento di contatti in parallelo OR/ORNOT. Istruzione
temporizzatore e contatore. Diagrammi Ladder e programmazione di sequenze pneumatiche con segnali bloccanti di
cilindri d.e. per plc Siemens, CGE, Omron.
SISTEMI DI CONTROLLO AUTOMATICO
Definizioni, algebra degli schemi a blocchi: funzione di trasferimento, blocchi in serie e in parallelo, in retroazione.
Controllo ad anello aperto e controllo ad anello chiuso , regolazione e controllo.
Ingressi tipici elementari. Cenni sui modelli fisici e matematici: sistemi meccanici, elettrici.
Soluzione delle equazioni differenziali per ingresso a gradino e per ingresso sinusoidale di sistemi del primo ordine.
Cenni sui regolatori proporzionali, integrativi, derivativi e PID.
TRASDUTTORI
definizioni di trasduttori e sensori. Parametri dei trasduttori: linearità, offset, range di funzionamento, sensibilità, tempi
di risposta, risoluzione, ripetibilità e stabilità. Trasduttori analogici di posizione: potenziometri, estensimetri, trsduttori
induttivi, trasformatore differenziale lineare, revolver, trasduttori capacitivi,trasduttori ottici, trasduttori acustici,
trasduttori magnetici, trasduttori di temperatura, encoder: encoder assoluti e incrementali.
ROBOTICA
Classificazione, struttura dei robot, classificazione giunti, gradi di libertà, struttura principale, polso, prestazioni delle
strutture cinematiche fondamentali, strutture: TTT, TRT,RRR, RRT, SCARA; organi terminali dei robot: organi di
presa, lo scheletro, sensori di presenza e prossimità, la visione artificiali.
Metodologie di svolgimento:
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lezioni frontali, lettura testi, grafici e circuiti.
Strumenti di lavoro: testo, fotocopie, proiettore, computer.
Laboratorio: È stato dato conveniente spazio alle esercitazioni in laboratorio per l'utilizzo del computer per la
progettazione, simulazione dei circuiti pneumatici e elettropneumatici e per la gestione di PLC Siemens, nonché,
assemblaggio ai pannelli pneumatici di vari circuiti, infine, utilizzo robot “ braccio meccanico” nell’area di progetto.
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA
Il programma svolto ha ripreso argomenti (pneumatica ed elettropneumatica) del quarto anno, poiché
propedeutici, ed ha subito un rallentamento, causa brevi interruzioni scolastiche, nonché, alcune assenze collettive,
inoltre il mese di aprile è stato pressoché inesistente causa vacanze di Pasqua, e vacanze alla fine del mese. Pertanto, il
programma svolto ha visto alcune unità didattiche svolte in modo poco esauriente soprattutto gli alcuni argomenti di
sistemi, i trasduttori e la robotica.
Verifiche orali:
le verifiche orali sono state effettuate sia mediante interrogazioni orali, sia mediante proposta di compiti scritti,
: con formulazione di domande a risposta aperta riguardanti argomenti teorici, sia continue verifiche sempre scritte
riguardanti la programmazione e disegno di circuiti di sequenze pneumatiche, elettropneumatiche, e coi PLC siemens,
CGE, Omron.
La valutazione ha tenuto conto dei seguenti criteri:
Impegno e interesse e partecipazione,
conoscenza degli argomenti ,
capacità di individuare i concetti ed organizzarli in modo logico e autonomo,
esprimersi oralmente e per iscritto in modo sufficientemente corretto,
saper applicare le conoscenze, saper effettuare approfondimenti
Tipologia verifiche scritte:
le verifiche scritte effettuate sono da considerarsi valide per l'orale e/o per la pratica.
Debiti formativi e modalità di svolgimento dei recuperi:
Gli interventi di recupero si sono effettuati in orario curriculari, nelle giornate in cui la presenza degli allievi era poco
consistente. Questi interventi sono consistiti in lezioni di ripasso e svolgimento di esercizi. I risultati sono stati positivi
.
Attività che possono costituire credito scolastico
Nessuna.
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EDUCAZIONE FISICA
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8. Moduli Pluridisciplinari
Area di Progetto
COORDINATORE: MARCEDDU MILVIO
Titolo: “Studio dei robot, programmazione del braccio meccanico”.
Premessa.
I docenti della classe 5° B Mecc. hanno definito i principi informatori del progetto didattico, individuando ,
d’accordo con gli allievi, l’argomento da portare avanti per l’intero Anno Scolastico.
L’attività verrà svolta dagli allievi in stretta collaborazione coi docenti di automazione industriale sia teorico
che pratico, per quanto riguarda la programmazione del braccio meccanico, ed autonomia per quanto riguarda glia
argomenti teorici; i docenti coinvolti assumeranno , in questo contesto, un ruolo di guida, consulenza e ausilio
nell’organizzazione.
L’attività, da completare entro la fine dell’anno scolastico corrente, servirà a sensibilizzare gli allievi nei
confronti di una disciplina complessa e interdisciplinare quale è la robotica e dovrà avere un forte carattere formativo
sia professionale che sociale ed umano, considerato che la figura del Perito Meccanico è chiamata, sempre più spesso,
ad affrontare all’interno di un azienda le problematiche inerenti la programmazione e l’applicazione dei robot
industriali.
Il c.d.c. ritiene di non considerare, tra le finalità, quella di formare degli “esperti” nella “programmazione dei
robot” ma più semplicemente di sensibilizzare gli allievi al problema, abituarli a sviluppare in essi le capacità di
rielaborazione e di partecipazione al lavoro di gruppo, sia organizzativo che specifico.
Aspetti organizzativi
Referente organizzativo e propositivo: il Consiglio di Classe.
Coordinatore: Marceddu Milvio ( Sistemi e Automazione Industriale).
Docenti impegnati:
− “tutor”:
Marceddu, Congiu, Zucca, Casu,
− ausilio nella ricerca bibliografica:
tutti i docenti tutor.
Programmazione:
Il Consiglio di Classe.
Gruppi di lavoro: tre gruppi di lavoro da cinque allievi coordinati da un allievo capogruppo che faccia
riferimento al docente tutor. Il lavoro viene suddiviso per aree tematiche
come indicato in seguito nel quadro
riepilogativo.
Obiettivi didattici
I principali obiettivi didattici che il consiglio di classe intende raggiungere consistono:
− nella sensibilizzazione degli allievi alle problematiche della robotica;
− nel far loro acquisire la capacità di effettuare ricerche bibliografiche specifici;
− nell’abituarli ad eseguire un lavoro individuale ma coordinato in un gruppo con un’unica finalità.
Obiettivi professionali:
− Acquisizione della conoscenza della successione delle fasi progettuali (dall’idea al progetto esecutivo);
− Rafforzamento delle competenze di Inglese e tecnologia meccanica e dei controlli automatizzati;
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− Redazione di relazioni tecniche.
AREE TEMATICHE
GRUPPO 1
GRUPPO 2
GRUPPO 3
USAI, PISCHEDDA: Traduzione inglese - italiano manuale robot Mitsubishi
RV-M1, funzioni riguardanti l’utilizzo del teaching box;
SPANU, PODDA: applicazioni dei robot: robot manipolatori e per saldatura;
FRAU, PISCHEDDA: programmazione robot per eseguire una breve scrittura.
BOI: Traduzione inglese - italiano manuale robot Mitsubishi RV-M1,
riguardante
descrizione dei comandi;
PORCHEDDU, MORO: applicazioni: robot di montaggio e di finitura;
BONOMO, CADAU: programmazione per eseguire una breve scrittura
SANNA, LACONI: traduzione inglese – italiano manuale robot Mitsubishi
RV-M1, specifiche del robot Mitsubishi;
ARGIOLAS: applicazioni dei robot: robot di movimentazione e di misura;
PRASCIOLU, PORCU: programmazione per eseguire una breve scrittura
TUTOR
ZUCCA
CASU
MARCEDD
U
CONGIU
ZUCCA
CASU
MARCEDD
U
CONGIU
ZUCCA
CASU
MARCEDD
U
CONGIU
Risultati conseguiti
L’attività, ha stentato ad andare avanti nella parte iniziale dell’anno scolastico e solo dal mese di aprile è
andata avanti in modo quasi regolare. Ciascun allievo, o gruppo, ha portato avanti un singolo argomento secondo
quanto programmato dal coordinatore. I risultati causa il forte ritardo non sono stati abbastanza soddisfacenti. Alcuni
allievi hanno partecipato molto attivamente collaborando anche col docente coordinatore al fine di portare a termine il
lavoro. Altri non hanno rispettato tempi e modi dell’impegno generando qualche inconveniente che all’interno di un
gruppo di lavoro si traduce, spesso e volentieri, in un rallentamento delle attività.
Ad oggi, 15 maggio 2010, all’atto della redazione del documento finale i lavori dell’area di progetto non sono
ancora conclusi; però, sulla scorta di tutto ciò che è già stato fatto, si presuppone che, non ci dovrebbero essere
problemi a terminare nel più breve tempo.
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Istituto Tecnico Industriale “D. Scano” – Monserrato - Teulada (CA)
9. Modalità di articolazione della TERZA PROVA
Secondo la normativa, spetta alla Commissione d’esame il compito di definire la struttura della terza prova
scritta e predisporne collegialmente il testo, conformemente alla tipologia o alle tipologie prescelte dalla stessa
Commissione, e senza dare preventiva comunicazione circa le materie oggetto della prova.
Tuttavia, sono state attivate simulazioni della terza prova scritta articolate in quesiti a risposta singola (aperta)
con un numero massimo di quattro discipline, scelte fra quelle non interessate dalle due prove scritte, ovvero: Lingua
straniera, Matematica, Economia e Diritto, Disegno Progettazione e Organizzazione industriale, Sistemi e
Automazione, Tecnologia meccanica.
Tempo assegnato per lo svolgimento della prova: due ore.
10. Attività integrative e/o extracurricolari:
Non sono state effettuate attività integrative o extracurricolari, di particolare rilievo, nonostante il Consiglio di
Classe avesse manifestato la disponibilità verso eventuali proposte avanzate in tal senso.
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Istituto Tecnico Industriale “D. Scano” – Monserrato - Teulada (CA)
Il Coordinatore
Prof. _______________________
Il Consiglio di Classe
Religione
________________________
Italiano
________________________
Storia
________________________
Inglese
________________________
Matematica
________________________
Laboratorio Matematica ________________________
Il Dirigente Scolastico
Prof. _______________________
Economia Industriale
________________________
Mecc. Appl. e Macch.
________________________
Tecnologia Meccanica
________________________
Lab. Tecnol. Meccanica
________________________
Sistemi e Autom. Ind.
________________________
Lab. Sistemi
________________________
Dis. Prog. Org. Ind.
________________________
Lab. D. P. O. I.
________________________
Educazione Fisica
________________________
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