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Martedì 24 Maggio 2016 Anno XXIV numero 84 - Prezzo di vendita € 0,20
Direttore Responsabile: Duccio Rugani - Editore: EDITRICE GRAFIC COOP S.C .P.A. di Giornalisti - in esercizio provvisorio
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L’EDITORIALE
L’inquinamento
e le guerre
Duccio Rugani
Capisco che quando si illustrano
le cifre, ci si debba aggiungere
una qualche cosa per gestire la
curva d’attenzione di chi ascolta e ottenere la sensibilizzazione voluta…tuttavia. Mi sembra
di un gusto pessimo che Onu e
Oms assieme abbiamo voluto
paragonare le morti annuali da
inquinamento atmosferico (7
milioni) a quelle provocate dai
conflitti mondiali. Che, dalle
cifre date, si dovrebbero quantificare in poco meno di 30 mila
unità. E ci sembra poco, perché
a queste andrebbero aggiunte
quelle provocate da milizie armate alla popolazione inerme.
Sennò vorrebbe dire che fanno
statistica i morti nelle sparatorie fra Isis e curdi e non quelle
dei bombardamenti di Aleppo.
Comunque, pur se le une e le
altre sono morti che potrebbero
essere evitate, pur se è un bene
che le massime organizzazioni
mondiali denuncino crudamente quali obbiettivi nasconde la
sfrenata corsa al raddoppio del
Pil, le morti delle guerre non devono avere paragoni di raffronto, perché questo introdurrebbe
alla tacita accettazione che esse
avvengono. Ci riconosciamo in
questa frase: “L’umanità deve
porre fine alla guerra, o la guerra
porrà fine all’umanità”. (John Fitzgerald Kennedy, ONU, 1961).
Ombre nere sulla Ue
In Austria è presidente Van der Bellen col 50,3%. Ma uno su due ha votato l’estrema destra
Trump mette la freccia
A poco più di cinque mesi
dal voto negli Stati Uniti
per eleggere il nuovo presidente, la corsa alla Casa
Bianca di Donald Trump
non conosce ostacoli. E, secondo gli ultimi sondaggi,
il magnate a stelle e strisce
per la prima volta avrebbe
superato nelle preferenze
CRONACHE
la candidata dei democratici, Hillary Clinton: 43,4%
contro 43,2%. Ha dell’incredibile la rimonta effettuata nell’ultimo mese dal
miliardario newyorchese
che ha rosicchiato undici
punti percentuali alla Clinton come certificato anche
dal Wall Street Journal.
SPECIALE
Calcio e scommesse
I clan camorristici
truccavano partite
del campionato di B
A PAGINA 3
Verso Euro 2016
Viaggio in 14 tappe
Nella terza edizione
a trionfare è l’Italia
A PAGINA 7
Il risultato del ballottaggio delle
presidenziali in Austria, deciso
all’ultimo voto, non inganni:
l’ombra dei movimenti di estrema destra si sta allungando
sempre di più sull’Europa dei
28. La vittoria per un soffio del
candidato dei verdi, Alexander
Van der Bellen, è arrivata per
una manciata di voti: 50,3%
contro il 49,7% del rivale Norbert Hofer, il leader del partito
nazionalista Fpo. A decidere
sono stati i voti per corrispondenza, dunque degli austriaci
che vivono all’estero, scrutinati
ieri. Dalle presidenziali austriache esce dunque un quadro che
deve spingere alla riflessione il
fronte europeista: uno su due ha
scelto l’estrema destra e quello
austriaco non è un caso isolato nel Vecchio Continente. Lo
dimostra il crescente consenso
che ha raccolto negli ultimi anni
il Front National dei Le Pen in
Francia o il risultato delle ultime regionali in Germania, con
l’ingresso nei parlamentini del
partito di estrema destra “Alternative fur Deutschland”. Ma anche nei Paesi del Nord e dell’Est
Europa il fenomeno è in continua crescita. Ad accomunare
i movimenti un unico dogma:
l’uscita dall’Euro e dall’Unione.
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CRONACHE
CORRIERE NAZIONALE
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Italia in pressing per il rientro di Girone
La Farnesina chiede all’India di affrettare il rientro del marò
ROMA - L’Italia va in pressing
sull’India per il rientro in Italia
del marò Salvatore Girone. Ieri
la Farnesina ha presentato alla
sezione feriale della Corte Suprema indiana la richiesta di attuazione urgente della decisione
del Tribunale arbitrale de l’Aja
del 29 aprile scorso, per consentire il rapido rientro in patria del
Fuciliere di Marina, accusato assieme a Massimiliano Latorre di
aver ucciso due pescatori scambiati per pirati mentre erano in
servizio sulla nave Enrica Lexie
nel febbraio 2012. Secondo il
Tribunale arbitrale, infatti, Italia
e India sono chiamate a coope-
rare per definire le condizioni VERSO LE COMUNALI
e le modalità del rientro e della
permanenza nel nostro Paese di Sostegno a ballottaggio
Girone, in pendenza della procedura arbitrale che dovrà decidere Fassina gela Giachetti
sulla controversia giurisdiziona- ROMA - A meno di due settile nel caso della Enrica Lexie. La mane dal voto del 5 giugno per
decisione del Tribunale de L’Aja il rinnovo di oltre 1300 consigli
recepiva le richieste italiane, comunali a Roma arriva un’altra
derivanti dalla permanenza di frattura nel centrosinistra. StefaGirone in India da oltre quattro no Fassina, candidato sindaco di
anni e che avrebbe potuto pro- Sinistra italiana, ieri ha gelato Rolungarsi per altri due o tre anni, berto Giachetti, aspirante sindaco
tenuto conto della prevista du- del Pd, che contava su un sosterata del procedimento arbitrale. gno in un eventuale ballottaggio.
L’udienza della Corte Suprema «Distanze enormi, non ci sono
indiana per l’esame del caso è condizioni per una convergenza»
ha affermato Fassina.
stata fissata giovedì.
TOUR IN ASIA
Obama in Vietnam: stop a embargo su armi
ROMA - Dopo 41 anni gli Stati Uniti hanno tolto l’embargo sulle armi
al Vietnam. Ad annunciare la revoca del provvedimento, in vigore dal
1975 quando i due Paesi erano in guerra, è stato il presidente americano
Barack Obama che nel corso del suo tour nei Paesi asiatici ieri ha fatto
tappa in Vietnam. «La scelta di togliere l’embargo - ha spiegato l’inquilino
della Casa Bianca in una conferenza stampa congiunta con il presidente
vietnamita Tran Dai Quang - ha l’obiettivo di concludere il lungo processo di normalizzazione dei rapporti tra i due Stati».
OLTRE CENTO MORTI
Tre attentati dell’Isis vicino alle basi russe in Siria
ROMA - L’Isis torna a colpire in Siria ma questa volta i kamikaze del Califfato
Nero alzano il tiro: nel mirino degli attentatori è finita una provincia significativa del Paese mediorientale, quella di Latakia, dove è elevata la presenza di
forze militari russe, alleate del presidente siriano Bashar al Assad. I tre attentati
suicidi sono avvenuti a Tartus (quartier generale della marina militare russa) e
a Jableh, entrambe nella zona costiera del Paese. Oltre cento le vittime del triplice attentato, rivendicato dall’Isis e messo a segno da almeno sette kamikaze:
secondo l’agenzia governativa Sana, due esplosioni si sono verificate a Jableh,
la località più vicina alla base navale russa in Siria mentre un terzo attentatore
si sarebbe fatto saltare in aria a Tartus, uccidendo almeno 20 persone. Appena
tre giorni fa il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, aveva lanciato la proposta di raid congiunti con le forze americane contro l’Isis in Siria.
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CORRIERE NAZIONALE
CRONACHE
Camorra e scommesse, trema la Serie B
Clan pagava giocatori per alterare i risultati e guadagnare con le puntate: nel mirino due partite dell’Avellino
ROMA - Un altro terremoto
sconvolge il mondo del calcio.
Ieri mattina all’alba i carabineri
di Napoli hanno arrestato dieci persone (sette sono finite in
carcere, tre ai domiciliari) appartenenti al clan camorristico
“Vanella Grassi” di Secondigliano, operante nei quartieri a
Nord del capoluogo campano,
con l’accusa di aver truccato almeno due partite del campionato di serie B 2013/2014 per
poter ottenere soldi facili con le
scommesse. Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione
Distrettuale antimafia di Napoli
e dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice, uno dei magistrati che ha condotto l’inchiesta
di Calciopoli, i militari hanno
identificato i componenti e individuato gli specifichi incarichi
portando alla luce la capacità
di influenzare alcune partite
del campionato di serie B, in
particolare di partite giocate
in Campania nel maggio 2014:
attraverso un “contatto” (Izzo,
indagato ma non raggiunto da
misura cautelare) il capo clan
e alcuni affiliati hanno attratto
nell’orbita criminale altri soggetti; questi hanno messo a disposizione ingenti somme di denaro
per corrompere giocatori. Secondo gli inquirenti Antonio e
Umberto Accurso, esponenti di
spicco del clan “Vanella Grassi”
prima avrebbero consegnato in
due occasioni 30mila e 50mila
euro a un calciatore dell’Avellino, attraverso un intermediario,
per corrompere altri calciatori e
alterare il risultato delle partite.
Dai match combinati i camorristi avrebbero ottenuto ingenti
quantità di denaro attraverso le
scommesse (60mila nel primo
caso e 110mila nel secondo contestato). Intanto si muove anche
la Figc con il Procuratore Stefano
Palazzi che ha aperto un’indagine della giustizia sportiva. Palazzi nei prossimi giorni riceverà gli
atti dell’inchiesta napoletana.
I match sotto accusa Due le
partite finite per ora nel mirino
degli investigatori: una è Modena-Avellino della 40ª giornata
finita 1-0 per gli emiliani; l’altra
è Avellino-Reggina 3-0 della
41ª. Secondo le indagini i clan
non sarebbero invece riusciti
ad alterare il risultato di Avellino-Trapani e di Padova-Avellino: in quest’ultima occasione fu
decisivo l’intervento dei carabinieri, che arrestarono Accurso e
alcuni affiliati “per il loro coinvolgimento nelle vicende legate
al duplice omicidio dei fratelli
Matuozzo, proprio mentre festeggiavano le ricche quote da
intascare per la larga vittoria
dell’Avellino sulla Reggina”.
I giocatori coinvolti Oltre ad
Armando Izzo, difensore del
Genoa tra gli indagati c’è anche
Francesco Millesi, ex capitano dell’Avellino e oggi in forza
all’Acireale. Coinvolti anche l’ex
claciatore Luca Pini, che avrebbe agito da intermediario, e l’ex
difensore della squadra irpina,
Maurizio Peccarisi.
MAFIA
Mattarella scrive alla sorella di Falcone: «Capaci ha avviato riscossa morale»
ROMA - «Il 23 maggio è una data incancellabile per gli italiani.
La memoria della strage di Capaci - a cui seguì la barbarie di via
D’Amelio in una rapida quanto disumana sequela criminale - è
iscritta con tratti forti nella storia della Repubblica e fa parte del
nostro stesso senso civico. Un assassinio, a un tempo, che ha
segnato la morte di valorosi servitori dello Stato, e l’avvio di una
riscossa morale, l’apertura di un nuovo orizzonte di impegno
grazie a ciò che si è mosso nel Paese a partire da Palermo e dalla
Sicilia, grazie alla risposta di uomini delle istituzioni, grazie al
protagonismo di associazioni, di giovani, di appassionati educatori e testimoni». Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Maria Falcone,
Presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e
sorella del magistrato ucciso dalla mafia nell’attentato del 1992.
«In questa giornata altamente simbolica - ha aggiunto Mattarella - desidero esprimere la mia vicinanza e la mia gratitudine
a chi non si è mai scoraggiato nella battaglia contro le mafie,
contro l’illegalità e contro la corruzione, a chi lo ha fatto a costo
di sacrificio personale e a chi ha compreso il valore della cultura
della legalità, che vive anzitutto nell’agire quotidiano. Ringrazio, in particolare, Maria Falcone, dalla cui passione è scaturita
una grande energia positiva, che contribuisce a sostenere reti
di cittadinanza attiva e prosciugare così quel retroterra in cui la
criminalità e il malaffare cercano di piantare le proprie radici».
NIENTE EUROPEI
Tra i calciatori indagati c’è Izzo
Il genoano escluso dal Ct Conte
ROMA - Tra i nomi dei giocatori coinvolti nell’inchiesta della Dda di Napoli sulle partite truccate
dai clan camorristici in serie B spicca quello di Armando Izzo, attuale difensore del Genoa, che è finito sotto indagine per i suoi trascorsi con la maglia
dell’Avellino nella stagione 2013/2014. Durante quel
torneo il difensore aveva disputato trenta partite con
gli irpini, realizzando un gol. Non era in campo nel
match Avellino-Reggina finito sotto la lente degli inquirenti mentre nell’altra partita (Modena-Avellino)
era in panchina. Izzo, che in questi giorni era stato
convocato dal Ct Conte per uno stage a Coverciano
in vista degli Europei in Francia, non fa parte dei 30
preconvocati scelti ieri: il suo taglio, comunque era
previsto ancor prima che esplodesse lo scandalo.
SOCIETA’
CORRIERE NAZIONALE
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Sposarsi d’estate: ecco perché al Sud è d’obbligo
Dalla possibilità di riunire amici e parenti che vivono lontano al meteo: il giorno del “sì” diventa fenomeno di costume
ROMA - La stagione estiva, insieme con quella primaverile inoltrata, è quella
più gettonata per mettere a
punto un matrimonio, nonostante la calura. Secondo le statistiche, gli sposi
scelgono proprio il periodo
caldo e solo il 5% si sposa d’inverno. Ma esiste un
nesso tra questi due elementi, estate-sposi? Il Sud
pare confermarlo. Prima di tutto perché parenti e
amici approfittano delle ferie per poter presenziare
alla festa di conoscenti o familiari. Sono proprio gli
emigranti che desiderano partecipare all’evento, per
un ritorno alle origini e per rivivere la celebrazione
del matrimonio come fatto di costume culturale non
solo cristiano ma di tradizione popolare. Del resto,
nella maniera in cui si vive ancora in alcune parti
dell’Italia peninsulare, molto sentita nel rito nuziale,
si scambiano “doveri”; in altre parole, si ricambiano
con debiti morali ed economici o regali utili, magari
dopo aver consultato la futura sposina, per i più intimi. Ne beneficiano poi i figli e così via… Una vera
e propria festa che diventa una rimpatriata per tanti,
tra parenti e amici di vecchia data. Ecco perché se si
sceglie luglio o agosto è necessario pensarci almeno
un anno prima e prenotare i servizi in tempo dovuto. Poi il tempo provvidenziale e la natura generosa
del periodo offrono tanto. Colori regalati dalle
fresie, gardenie, ortensie, orchidee, mughetti,
bocche di leone, e tanti
altri stagionali, generano molta allegria che
entra nella decorazione
floreale fantastica. È di
moda, tendenza bizzarra
quanto eccentrica, vicino
a fiori incorporare frutta
di stagione dai colori pastello o “nature”, da abbinare
alle sfumature prescelte tono su tono: pesche, uva,
fragole, nespole, prugne, che delizia oltre che bellezza. E che dire di un tramonto in piena estate, un
crepuscolo che unisce, invoca la protezione celeste,
senza doppiaggi o montature virtuali, sotto quelle
luci leggere ma autorevoli che irradiano i volti di un
uomo e una donna. Lì sotto, soli lui e lei su una roccia di confine, mano nella mano, occhi che rispecchiano tanta tenerezza, sostenitore un sole che salda
un’unione, lega con la sua benedizione, una promessa fatta di un autorevole “sì”. Del resto, le credenze ci
riportano a confidare: giugno, mese dedicato a Giunone dea protettrice dell’amore e delle nozze porterebbero agli sposi la fortuna di viaggiare molto. Luglio e agosto assicurerebbe una vita di cambiamenti.
Ma i superstiziosi legano date come 7/7/7 o simili.
Ada Cosco
PER GLI OSPITI
Contro la calura basta spogliarsi...soprattutto dei pregiudizi
ROMA - Fa caldo? Spogliatevi! Soprattutto dai pregiudizi. L’afa non riduce dinamismo e l’estate è il periodo
più bello per il proprio matrimonio e anche per gli
ospiti. Finalmente possono privarsi di tutte quelle cose
che rallentano i movimenti, fanno sembrare rigonfi e
mettono in crisi: dalle calze alle canottiere. Via libera
allora a sfarzosi e freschi vestitini per fare respirare
quella pelle tanto castigata nei giorni grigi. E poi, in
queste occasioni, chi non vorrebbe essere svincolato
da alcune regole che nei manuali del bon ton irrigidiscono anche la più sensibile delle signore? Invece d’estate si può tutto e di più, ovviamente senza esagerare.
Fondamentale, in alcuni casi, per far sentire a proprio
agio gli ospiti, è l’aria condizionata nel locale in cui
si svolgerà la consumazione dei sontuosi piatti, che
proprio in questo periodo lo chef può elaborare con
grand’originalità convincendo della bontà e servendosi dei prodotti freschi del periodo. Un menù ricco
di varianti e di gustosità che solo nella bella stagione
danno il massimo del piacere. Ci si può sbizzarrire in
tanti modi per servire il menù: all’aperto, sotto gli ombrelloni illuminati da lumini che creano un’atmosfera
gradevole, sotto le stelle con falò che ravvivano la festa
e infuocano i cuori dei presenti. (a.c.)
NUOVE TENDENZE
Matrimoni 2016 all’insegna dell’eccentricità
Dai droni ai circensi: l’importante è...stupire
ROMA - Il giorno delle nozze rappresenta un sogno che si avvera; l’abito
bianco della sposa, il momento del lancio del riso, la torta nuziale e i sorrisi che accompagnano una giornata che sarà ricordata per sempre come
la più bella della propria vita. I sogni, però, in questo caso costano cari,
fino a 60mila se i novelli sposi optano per una delle ultime tendenze in
fatto di matrimonio. Tra queste il matrimonio bohémien perché in fatto
di organizzazione i wedding planner non hanno dubbi: il 2016 è l’anno
dei matrimoni boho-chic, l’evoluzione del matrimonio country celebrato
interamente all’aperto, dal rito alla festa. Prezzi? Quello medio richiesto
da un wedding planner per organizzare un evento boho-chic in Italia è di
710 euro con picchi a Roma e Milano dove si spendono più di 850 euro.
Costa molto di più (in media 3900 euro), invece, l’effetto tattoo dell’abito
da sposa che prevede ricami su tessuti trasparenti per dare l’illusione che
questi si diramino sulla pelle della sposa, come un tatuaggio. Altra moda
dell’anno è la scelta di affidarsi ai droni per fotografie aeree e videoclip del matrimonio da condividere sui social con un hashtag ad hoc nei
giorni successivi all’evento. Per un servizio fotografico - incluso l’album
per gli sposi e quello per i genitori di entrambi - si spendono in media
785 euro. Il matrimonio 2016 è caratterizzato però anche dalla voglia
di stupire gli ospiti con numeri di giocoleria ed equilibrismo, portando
un pizzico di allegria e un po’ di arte circense nel giorno più speciale.
Via libera quindi a sputafuoco, nani, trampolieri, equilibristi, acrobati,
clown e statue viventi. Insieme riescono a creare una cornice suggestiva,
magica ed originale per rendere indimenticabile qualsiasi cerimonia. Per
essere originali e spendere meno, bisogna andare a Palermo, Cagliari o
Napoli: qui il circo matrimoniale costa, rispettivamente, 165 euro, 185
euro e 205 euro.
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SALUTE
CORRIERE NAZIONALE
TRATTAMENTI CELLULITE
NUOVE TENDENZE
STUDIO AMERICANO
Il combinato è più efficace
Agli italiani piace la medicina complementare: in un anno +15%
Botulino è antidepressivo
La figura più ricercata è quella dell’osteopata. Boom anche per gli specialisti in omeopatia e naturopatia
ROMA - Il trattamento combinato
raddoppia l’efficacia nella lotta alla
cellulite. L’unione di carbossiterapia e
Triactive si rivela una soluzione migliorativa per combattere un problema che affligge moltissime donne: per
l’Istat infatti sono 14 milioni le donne
con la cellulite, circa l’80% della fascia
di popolazione tra i 16 e i 60 anni.
ROMA - Alternativa, non convenzionale, complementare: anche se
i nomi per definire l’universo della
medicina “non ufficiale” sono tanti
ed evidenziano una natura variegata e
multiforme, agli italiani il confronto e
la consulenza con questi professionisti
sanitari interessa molto. Secondo le
analisi di Dottori.it le ricerche di specialisti in medicina complementare
rappresentano il 5% del totale, con
una crescita del 15% in un anno. Pur
essendo ancora in corso l’iter per il
riconoscimento della scientificità di
queste discipline, e per il loro eventuale inquadramento nel novero delle
professioni previste nel Sistema Sanitario Nazionale, è evidente un interesse da parte degli italiani nei confronti
di questo ambito della medicina, che
si associa e supporta quella tradizionale. Nel dettaglio, sono gli osteopati
le figure più cercate: sul totale delle
richieste, gli specialisti nel trattamento
delle affezioni dolorose dell’apparato
muscolo-scheletrico ne rappresentano circa il 35%. Seguono gli specialisti
in omeopatia, che lavorano sull’alterazione dell’equilibrio psicofisico (25%),
i naturopati (17%) e i chiropratici, gli
esperti nella meccanica della spina
dorsale e della sua relazione con il resto del corpo (12%).
ROMA - La tossina botulinica
migliora l’umore e combatte la
depressione. Accanto ai riconosciuti effetti di attenuazione delle
rughe, il botulino ha degli effetti
anche sullo stato d’animo. Lo rivelano gli ultimi studi condotti da
tre scienziarti della University of
Texas Southwestern (Usa).
Gli adolescenti ignorano i rischi del fumo
Lo rivela un sondaggio dell’Aiom condotto tra gli studenti delle superiori: per il 34% le sigarette non fanno male
ROMA - Il 34% degli studenti
delle superiori è convinto che le
sigarette non siano così dannose come medici e media sostengono. Il 47% pensa che il vizio
provochi solo eventualmente
febbre, tosse o mal di stomaco.
L’80% inizia “perché lo fanno i
miei amici e compagni di scuola”, mentre per otto ragazzi su
dieci si può tranquillamente
provare, “tanto smettere è molto facile”. E per il 58% la nicotina
non dà alcuna dipendenza, “altrimenti sarebbe illegale”. Sono
questi alcuni dati emersi dal
sondaggio condotto dall’Associazione Italiana di Oncologia
Medica (AIOM) attraverso la
App “Con le sigarette…Meglio Smettere” fra gli studenti
del biennio delle superiori.
L’indagine fa parte della prima
campagna nazionale contro il
tabagismo lanciata nel gennaio
scorso dalla Società Scientifica e
resa possibile da un educational
grant di MSD Italia. I risultati
dell’iniziativa sono stati presentati nei giorni scorsi in un convegno all’Auditorium del Ministero della Salute. «Oltre il 70%
dei fumatori prende il pericolosissimo vizio prima dei 20 anni
- afferma il prof. Carmine Pinto,
presidente nazionale dell’AIOM
-. Attraverso questo progetto
vogliamo fornire una corretta
informazione su tutti i pericoli
che si nascondo dietro ad ogni
singola “bionda”. Le sigarette
infatti rimangono uno dei più
importanti fattori di rischio oncologico. Solo per il tumore del
polmone aumentano di 14 volte le probabilità di insorgenza
della neoplasia. E il fumo è un
grave fattore di rischio per altri
tipi di tumore, come quello del
seno, della prostata, della vescica, del colon-retto, oltre che per
le malattie cardio cardiovascolari e dell’apparato respiratorio.
Sono oltre 180mila i decessi
che ogni anno potremmo evitare». Il progetto può vantare
una testimonial d’eccezione
del mondo dello sport italiano:
la tennista Flavia Pennetta. La
campionessa brindisina è protagonista di un opuscolo e di
uno spot che a breve andrà in
onda sulle emittenti televisive
italiane e ad ottobre in duecento sale cinematografiche, e che
è già un caso fra i social media.
Un video molto forte, ambientato in una camera mortuaria
dove si vede la tennista che viene lentamente rinchiusa dentro
una sacca da morto. Dopo pochi secondi però riesce a liberarsi strappando una cerniera
composta da sigarette.
IL COMMENTO
Smettere è una questione “individuale”
ROMA - Di fumo si continua a morire. Le statistiche
parlano di 700 mila europei ogni anno. Una popolazione come quella di Malta che se ne va letteralmente in fumo. I costi sono altissimi, sanitari e sociali.
Continuano le misure di informazione preventiva.
Cresce la superficie “il fumo fa male” e le varie varianti scritte nei pacchetti. Cessa la commercializzazione delle sigarette aromatiche. Tuttavia, soprattutto tra i giovani e le donne il fumo continua a mietere
proseliti. Il gesto ancestrale di portarsi qualcosa alla
bocca e aspirare continua ad essere irrinunciabile.
Evidentemente aggiunge qualcosa alla vita che ci
rende disponibile a correre il rischio certo di accorciarla. L’umana debolezza: considerarsi padroni del
mondo e piccoli piccoli di fronte ad un insignificante cilindretto di tabacco e carta. Nonostante tutto,
se fumare è un’azione “sociale”, smettere di fumare
è profondamente “individuale”. È questo che rende
difficile ogni azione pedagogica. Nel fumo le esperienze altrui non contano. Ognuno deve compiere i
propri errori.
Igor Zambesi
SPETTACOLI
CORRIERE NAZIONALE
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Da Clooney a Gosling
Hollywood sulla Croisette
ROMA - È stata un’edizione piena di star
hollywoodiane. Sono passatati per Cannes,
sia in concorso che non, tanti attori: da Blake
Lively a Kirsten Dunst, da Kristen Stewart a
Julianne Moore, da Julia Roberts a Juliette
Binoche, fino a Woddy Allen, Charlize Theron, Sean Penn, Mel Gibson, George Clooney, Susan Sarandon, Justin Timberlake,
Ryan Gosling e Russel Crowe.
Sfida sexy tra Bella e Izabel
Cannes, Palma d’oro a Ken Loach
ROMA - Sorella minore della modella
Gigi Hadid, Bella ha sfilato sul tappeto
rosso di Cannes con un abito sottoveste di
Alexandre Vauthier rosso fuoco. Poi è stata la volta di Izabel Goulart, supermodella
e “angelo” di Victoria’s Secret, che ha sfilato con tacchi vertiginosi e un abito d’oro
con uno spacco che ha messo in evidenza
le sue super-gambe.
Theron-Penn, bacio degli ex
IL REGISTA VINCE CON “I, DANIEL BLACK”
TRA I PREMIATI ANCHE DOLAN E FARHADI
Italia senza riconoscimenti
Applausi per Virzì e “Fiore”
ROMA - A quasi un anno dalla loro separazione, Charlize Theron e Sean Penn si sono
incontrati venerdì a Cannes, dove hanno
presentato in concorso “The Last Face”.
Dopo un incontro gelido, i due sono stati
sorpresi dai fotografi mentre si salutavano
con un bacio e un abbraccio. Anche Valeria
Golino e Riccardo Scamarcio si sono riavvicinati e hanno sfilato sul red carpet.
ROMA - Il festival di Cannes ha decretato i
vincitori. La Palma d’oro è andata Ken Loach e al suo “I, Daniel Black”, che ricevendo
il premio ha detto: «altro mondo è possibile
e necessario». Non è da meno Xavier Dolan, Grand Prix per “Juste La fin du monde”, che ha dedicato il premio al costumista Francois Barbeau. Miglior attrice è la
filippina Jaclyn Jose per “Ma’ Rosa”. Ma la
ROMA - L’Italia assente dal concorso ha
però fatto una bella figura presentando
film che hanno avuto un’ottima accoglienza, anche se non hanno portato a casa premi. Apprezzato dalla stampa internazionale è stato “La pazza gioia” di Paolo Virzì,
buon riscontro anche per “Fiore”, “Pericle
il nero” con Riccardo Scamarcio e “Fai bei
sogni” di Marco Bellocchio.
giuria composta da George Miller, Arnaud
Desplechin, Kirsten Dunst, Valeria Golino,
Mads Mikkelsen, Laszlo Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald
Sutherland, ha tirato fuori dal cappello due
premi per Asghar Farhadi, quello a Shahabab Housseni (miglior attore), protagonista
de “Le client”, e per la sceneggiatura a firma
dello stesso regista.
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CORRIERE NAZIONALE
SPECIALE EUROPEI
Nel 1968 l’unica gioia dell’Italia
NELLA TERZA EDIZIONE È TRIONFO AZZURRO: CADE LA JUGOSLAVIA
VIAGGIO NELLA STORIA DEI CAMPIONATI: IL RACCONTO IN DIECI PUNTI
ROMA - Manca meno di un mese all’inizio
dell’Europeo 2016 che si disputerà in Francia e
in attesa del 10 giugno, ripercorreremo insieme la storia della manifestazione. La terza edizione degli Europei si svolge nel 1968, anno in
cui studenti e operai lottavano per un mondo
diverso, Martin Luther King veniva assassinato a Memphis e a San Giovanni Rotondo moriva Padre Pio. In dieci punti vi raccontiamo la
storia del primo e finora unico Europeo vinto
dall’Italia
1. Il numero delle squadre partecipanti alla
terza edizione dei Campionati Europei sale
da 29 a 31. Per la prima volta partecipa anche
la Germania Ovest, finalista ai Mondiali del
1966, che verrà eliminata al primo turno.
2. La formula degli Europei del 1968 è diversa rispetto a quella utilizzata nelle edizioni
precedenti: le 31 squadre vengono divise in 7
gironi da 4 squadre e un girone da 3 squadre,
con sfide di andata e ritorno da giocare nelle
rispettive nazioni. Le vincitrici dei gironi approdano ai quarti di finale. Le semifinali sono
a gara unica e si giocano tutte nella stessa nazione, l’Italia.
3. Nonostante la figuraccia rimediata ai Mondiali inglesi, l’Italia si presenta ai nastri di partenza con una squadra che lascia ben sperare,
grazie a campioni come Gigi Riva e Gianni Rivera, Pallone d’Oro nel 1969. In panchina siede Ferruccio Valcareggi e a difendere la porta
c’è Dino Zoff.
4. Nel primo turno la sfida tra Scozia e Inghilterra all’Hampden Park di Glasgow fa
registrare il record (tuttora imbattuto) di spettatori per un match del campionato europeo:
130.711 presenze!
5. L’Italia si qualifica agevolmente ai quarti, su-
IL TABELLINO DELLA FINALE
Di Riva e Anastasi
le due reti decisive
Nella foto il gol di Riva che spiana la
strada all’Italia nel replay della finale
disputata a Roma contro la Jugoslavia
Roma, 10 giugno 1968
perando nel girone Romania, Svizzera e Cipro.
Ai quarti affronta la Bulgaria e, nonostante la
sconfitta per 3-2 all’andata, riesce a imporsi al
ritorno con un secco 2-0. È in semifinale che
gli azzurri devono affrontare la gara più difficile, quella con l’Urss che aveva già eliminato la
nostra nazionale negli Europei del 1964.
6. Si gioca a Napoli, la partita è noiosa, entrambe le squadre si temono e la palla ristagna
a centrocampo. Neanche i supplementari bastano a sbloccare il risultato. All’epoca non esistevano i calci di rigore e, in caso di pareggio,
l’arbitro lanciava una monetina per decretare
il vincitore. Passa l’Italia, “anche grazie all’aiuto
di San Gennaro” sostengono i tifosi napoletani.
7. L’Italia è in finale con la Jugoslavia, vera
sorpresa del torneo, capace di eliminare al pri-
mo turno la Germania Ovest e in semifinale
l’Inghilterra campione del mondo. Gli azzurri
nell’ultimo match devono fare a meno di Rivera, infortunato.
8. La finale inizia male: la Jugoslavia prende l’iniziativa e va in vantaggio. L’Italia è stordita ma
riesce a pareggiare a dieci minuti dalla fine. Il
pareggio si trascina anche dopo i supplementari. Per la finale non è previsto il lancio della
moneta: si rigioca due giorni dopo.
9. Valcareggi fa una scelta coraggiosa e cambia
completamente la squadra. Scelta vincente:
l’Italia domina l’incontro andando in rete con
Riva e Anastasi.
10. Il capitano Facchetti può alzare al cielo il
prestigioso trofeo in una magica notte romana. Resta l’unica gioia europea.
Marco Lovisco
IL CAMPIONE
Una garanzia a difendere la porta della Nazionale: Dino Zoff, icona del calcio
ROMA - È difficile trovare un unico campione per spiegare il
successo degli azzurri agli Europei del 1968: la vittoria è stata
frutto di una squadra formata da grandi giocatori che poteva
puntare sulla classe di Rivera, sull’eleganza di Facchetti, sulle
doti di realizzatore di Gigi Riva o sulle scelte attente del ct Valcareggi. Alla fine la nostra scelta è ricaduta Dino Zoff, che nel
1968 aveva ventisei anni. Icona del calcio italiano, Dino Zoff
ha collezionato in carriera 479 presenze con la Juve, con cui ha
vinto 6 scudetti, due coppe Italia e una coppa Uefa, difendendo
la porta dei bianconeri fino all’età di quarantuno anni. Colonna della nazionale italiana, è lui ad alzare la Coppa del Mondo
nella magica notte del Bernabeu. Leader silenzioso, portiere affidabile e sicuro, fino a poche settimane fa deteneva il record
di minuti di imbattibilità in serie A (903 minuti), superato a
marzo dal numero uno della Juventus Gigi Buffon. Oltre che
grande giocatore, Dino Zoff è stato anche un ottimo allenatore,
guidando la nazionale italiana alla finale degli Europei nel 2000.
Ma questa è un’altra storia. (m.l)
ITALIA-JUGOSLAVIA 2-0
ITALIA: 1. Zoff, 2. Anastasi, 3. Burgnich, 4. Picchio, 5. Domenghini, 6.
Facchetti (C), 7. Guarneri, 8. Mazzola, 9. Riva, 10. Rosato, 11. Salvadore. All. Ferruccio Valcareggi.
JUGOSLAVIA: 1. Pantelic, 2. Fazlagic, 3. Damjanovic, 4. Paunovic, 5.
Holcer, 6. Musemic, 7. Dzajic (C), 8.
Pavlovic, 9. Acimovic, 10. Trivic, 11.
Hosic. All. Rajko Mitic.
ARBITRO: Ortiz de Mendibil
(SPA)
RETI: 12’ Riva, 31’ Anastasi
CORRIERE NAZIONALE
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