La Brèva N.22 - Comune di Cassina Rizzardi

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La Brèva N.22 - Comune di Cassina Rizzardi
Dicembre / n. 22
La Brèva
Periodico semestrale di informazione del Comune di Cassina Rizzardi - Dicembre 2015
www.comune.cassinarizzardi.co.it
+
All'interno inserto staccabile:
Calendario 2016
Raccolta Differenziata
Comune di
Cassina Rizzardi
1
La Brèva
n. 22
La Brèva
Dicembre / n. 22
In questo numero:
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APRILE
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MAGGIO
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MARZO
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PLASTICA
GIUGNO
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US Cassina Rizzardi: sezione calcio
pag. 22
Rendiconto di Gestione 2015
pag. 4
Sembravamo mosche sul latte
pag. 24
Carta di Milano
pag. 6
Giovani e lavoro
pag. 6
Il Cicognino
pag. 7
Minoranze
pag.8
Cassetta dell'acqua
pag. 9
La riqualificazione del Livescia
pag.10
Note di Natale pag. 11
Informazioni utili per la raccolta differenziata
pag.12
INFORMAZIONI UTILI
PER UNA CORRETTA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
UMIDO
CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
UMIDO
VETRO
UMIDO RSU
Utilizzare sacchetti biodegradabili in mater-bi
chiusi e posti in apposita PATTUMIERA
MARRONE.
Cosa mettere: avanzi di cibo non caldi ne liquidi,
gusci d’uovo, scarti e avanzi di frutta e verdura,
piccole ossa, lische di pesce, cenere ben spenta,
semi, fondi di caffè, filtri di tè e camomilla,
tovaglioli e fazzoletti di carta, fiori recisi in
piccole quantità.
Cosa NON mettere: erba di giardino e foglie;
giornali, carta plastificata e oleata; vetro; piatti,
posate e bicchieri in plastica; vaschette per
alimenti; lattine; olio di frittura; mozziconi;
pannolini; lettiera per animali; medicinali scaduti;
garze e cerotti; tappi.
R.S.U.
(Giorno di raccolta: venerdì)
UMIDO
CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
Inserire nel SACCO GRIGIO esclusivamente
materiale che rimane dopo la differenziazione:
oggetti in plastica dura che non siano imballaggi
(giocattoli, cartellette e bicchieri in plastica),
pannolini, stracci sporchi, rasoi, videocassette e
musicassette.
Inserire nel SACCO GIALLO imballaggi in
plastica, bottiglie, flaconi (shampoo, detersivi),
confezioni per alimenti (vasetti yogurt,
contenitori uova, gelati), reti per frutta e
verdura, ridotti di volume e opportunamente
lavati e puliti.
CARTA
N° VERDE Econord per informazioni, segnalazioni e reclami:
800.17.89.73 (solo da telefono fisso)
Contest fotografico
Sei un giovane cassinese tra i 14 e i 29 anni e vuoi
pubblicare la tua foto per la prossima copertina de La Breva
Giugno 2016. Manda il materiale entro il 15 Maggio 2016
a: [email protected]
L’autore della fotografia vincitrice verrà contattato dalla
redazione per un commento. Tutte le
fotografie pervenute verranno pubblicate
come icone all’interno del giornalino.
Formato del materiale da inviare:
Indicare anche nome dell’autore e titolo
della fotografia. Il concorso, promosso
dalla Commissione Politiche Giovanili,
verrà comunque diffuso su Facebook,
Cassina Reloaded.
La Brèva
La Breva N. 22
Reg. Trib. Como n. 15/2008 del 14.07.2008
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PLASTICA
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza
quindicinale insieme alla carta)
UMIDO
VETRO
DOVE? Nella CARTA!
I contenitori Tetrapak
sono riciclabili.
PASSAPAROLA!
LUNEDÌ e SABATO: solo utenze domestiche - GIOVEDÌ: solo utenze non domestiche
AVVISO: A partire dal mese di luglio 2016 le date in calendario potranno subire variazioni a seguito dell’espletamento della
gara di appalto del servizio di igiene urbana. In caso di eventuali modifiche la cittadinanza sara’ tempestivamente informata.
In copertina:
Colori tardo-autunnali
visti dal Moncucco
DICEMBRE 2015
INSERTO STACCABILE “Calendario 2015” pag. 13
UMIDO
(Giorno di raccolta: martedì e venerdì)
UMIDO
ORARIO CENTRO RACCOLTA DIFFERENZIATA
DA NOVEMBRE A FEBBRARIO
DA MARZO A OTTOBRE
LUNEDI
13,30-17,00
LUNEDI
14,00-18,00
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13,30-17,00
GIOVEDI
14,00-18,00
SABATO
8,30-12,00 -13,30-17,00 SABATO
8,30-12,00 -13,30-17,00
pag. 3
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L'opinione del Sindaco
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Comune di
Cassina Rizzardi
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Unione Sportiva Cassina Rizzardi
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza
quindicinale insieme alla plastica)
Imballare giornali, riviste, scatole, carta/cartoni,
contenitori in tetrapak, con spago o raccogliere
gli stessi in scatoloni di cartone o sacchetti
esclusivamente di carta.
VETRO/LATTINE
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza quindicinale)
Mettere nel BIDONE VERDE bottiglie,
vasetti, barattoli, lattine vuoti,
opportunamente lavati e puliti; NON
inserire oggetti o contenitori di ceramica o
altro.
Raccolta differenziata, diamoci una mano
pag. 17
Direttore responsabile
Paolo De Cecchi
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Vice-direttore
Marco Tagliabue
I libri sono ali... LIBRIAMOCI!
pag. 18
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Fotocomposizione e grafica
Mediaart - Cabiate
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Sportiva - mente
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Stampa
Stampa Ingraph
Seregno (MI)
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Expo Milano 2015 ad evento chiuso
pag. 20
Associazioni
pag.21
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Pubblicità
La Breva viene distribuita capillarmente sul territorio
comunale in 1500 copie. Se volete farvi conoscere
a livello locale, contattate la Segreteria del Comune
per maggiori informazioni. Tel 031.8829300.
e-mail: [email protected]
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Stampato su carta riciclata
Dicembre / n. 22
La Brèva
L’OPINIONE DEL SINDACO
s
iamo giunti alla fine di
quest’anno 2015 e facendo un
bilancio su quanto accaduto,
innanzitutto mi soffermo sugli
ultimi tragici fatti e minacce che
giungono da ogni dove.
Mi pare giusto ribadire un mio
concetto di vita “Non fare mai
ciò di cui potresti vergognarti”;
una frase che spesso mi è stata ripetuta dai genitori. Mi permetto
di estenderla e pregarvi di riflettere ogni tanto sul significato che
comprende un modo di vivere e,
fondamentalmente ricorda che, se
ognuno vive rispettando il prossimo e se stesso sicuramente mai arriverà a compiere gesti così tragici
da condizionare la vita quotidiana
del prossimo. È un concetto così
semplice che, se messo in pratica
dal genere umano di ogni credo,
possiamo vivere veramente in un
mondo migliore.
Applicando questa regola anche
sul pratico si raccomanda a tutti
di controllare se il vostro nucleo
familiare è correttamente registrati presso gli uffici Comunali,
ciò permette di calcolare correttamente i tributi dovuti per
ogni singolo nucleo familiare e
vi risparmia l’inconveniente di
incappare in sanzioni spiacevoli
e onerose, il concetto vale anche
per gli immobili e le pertinenze.
L’Amministrazione
durante
quest’anno passato, nonostante le
esigue risorse finanziarie, è riuscita a provvedere all’imbiancatura
delle scuole elementari e a tutte le
manutenzioni dei parchetti e degli
edifici pubblici. In più abbiamo ottenuto finanziamenti a tasso zero
per programmare il rifacimento
dell’intera recinzione del campo
sportivo per un costo di € 90.000,
la posa di pannelli solari alla palestra per produrre acqua calda per
le docce e il rifacimento delle porte interne e dei serramenti spogliatoi per un costo di circa € 50.000.
Impiegando l’avanzo di amministrazione potremmo a breve dare
avvio alla realizzazione di 2 - forse
3 - lotti delle ciclopedonali partendo da via Verdi per arrivare in via noprio, Bregnano, Cadorago e
A. Monti, nel piazzale delle scuole. Fino Mornasco. Ciò ci permetterà di avere un miglior potere
In collaborazione con Parco Lura contrattuale e forse riusciamo
arriveremo a riqualificare buona a diminuire i costi anche a tutti
parte del torrente Livescia a par- noi, sicuramente con un servizio
tire dalla piazzola ecologica ar- migliorato.
rivando al sottopasso pedonale
di v. Roma, dove sono previste Contemporaneamente abbiamo
ciclopedonali e sentieri ecologici iniziato l’iter di riscatto della
nel verde; il Progetto sarà esposto pubblica illuminazione da Enel e
presso gli uffici Comunali.
anche in questo caso sicuramente avremo dei risparmi interesStiamo lavorando alla nuova santi. L’operazione comprende
gara per lo smaltimento dei ri- 11 Comuni e sapremo dare mifiuti in consorzio con i comuni gliori dettagli nei prossimi mesi
di Lomazzo, Vertemate con Mi- in quanto l’operazione è complessa ma prevederà una riqualificazione energetica di alcune
strutture Comunali.
Credo di avervi aggiornato sugli
argomenti più interessanti risolti
in questo anno e prendo l’occasione per augurare a tutti delle
Felici e Serene Festività e un Migliore 2016.
Il vostro sindaco,
4 Novembre, Commemorazione dei Caduti.
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La Brèva
Dicembre / n. 22
BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2015
IL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ANNO 2014 È DI € 446.533,67
Nella seduta del Consiglio Comunale del 06/07/2015 è stato approvato il Bilancio annuale di Previsione relativo all’esercizio finanziario 2015, corredato dalla Relazione Previsionale e Programmatica e
dal connesso Bilancio Pluriennale relativi agli anni 2015-2016-2017, dando atto che il Bilancio chiude
con le seguenti risultanze:
Anno 2015
ENTRATA
2.253.132,00
Titolo 1 - Tributarie
65.423,00
Titolo 2 - Contributi e trasferimenti correnti
Titolo 3 – Extratributarie
484.892,00
Titolo 4 – Alienazioni
727.000,00
Titolo 5 – Assunzioni di prestiti
1.582.506,26
Titolo 6 – Servizi per conto terzi
630.000,00
0,00
Avanzo Amministrazione
Totale
5.742.953,26
SPESA
Anno 2015
Titolo 1 - Correnti
2.613.706,00
Titolo 2 – In conto capitale
1.722.000,00
Titolo 3 – Rimborso di prestiti
777.247,26
Titolo 4 – Servizi per conto di terzi
630.000,00
0,00
Disavanzo Amministrazione
5.742.953,26
Totale
Si da atto che è garantito l’equilibrio finanziario del Bilancio annuale e pluriennale;
Si da atto, inoltre, che sono state deliberate le seguenti aliquote e detrazioni per l’anno 2015
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La Brèva
Imposta municipale propria (IMU)
ALIQUOTA ORDINARIA
Per tutti gli altri immobili
1
Per le aree fabbricabili
8,6%
Per i fabbricati di categoria D
(esclusa la categoria D10) - gettito per
il comune la differenza tra 7,6 e 8,6
2
ALIQUOTA PER ABITAZIONE PRINCIPALE
dei soggetti residenti, unitamente alle pertinenze e assimilazioni
come da regolamento (categorie A1-A8-A9)
4,0%
3
ALIQUOTA PER TERRENI AGRICOLI
8,6%
Di fissare nella misura di euro 200,00 la detrazione per abitazione principale e per le relative pertinenze.
Tributo sui servizi indivisibili (TASI)
TIPOLOGIA D’IMMOBILE
ALIQUOTA
Abitazioni Principali e relative Pertinenze come definite e dichiarate
ai fini IMU censite a catasto nelle categorie diverse da A/1, A/8 e A/9
2,5 per mille
Abitazioni Principali e relative Pertinenze come definite e dichiarate
ai fini IMU censite a catasto nelle categorie A/1, A/8 e A/9
2,0 per mille
Fabbricati DIVERSI dalle Abitazioni Principali e relative Pertinenze,
e per le Aree Edificabili
1,0 per mille
Fabbricati Rurali ad uso strumentale
1,0 per mille
Tariffe sui servizi rifiuti (TARI)
Per l’anno 2015 la spesa da coprire attraverso l’applicazione della Tassa Rifiuti TARI è pari a €
439.563,00, così come definito nel piano finanziario degli interventi relativi al servizio gestione rifiuti
anno 2015, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale del 06 luglio 2015;
Di stabilire che, per l’anno 2015, il versamento della TARI verrà effettuato in tre rate come di seguito
specificato:
• prima rata da versare entro il 16 settembre 2015;
• seconda rata da versare entro il 16 novembre 2015;
• terza rata da versare entro il 16 gennaio 2016;
Di confermare in 0,3 punti percentuali l’aliquota dell’addizionale comunale IRPEF
L’Assessore al bilancio e ai Servizi Sociali
Rosa Bianchi
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La Brèva
CARTA di MILANO
Dicembre / n. 22
Lo scorso 3 ottobre anche il Comune di Cassina Rizzardi,
nella persona del Sindaco, ha firmato la Carta di Milano
con altri 75 comuni lombardi.
GIOVANI E LAVORO: il Comune crea opportunità.
studente universitario venticinquenne, che ha lavorato nell’ambito amministrativo, contribuendo, col
proprio operato, ad attività anche negli altri settori
del Comune, come la Biblioteca, gli uffici dell’area
tecnica e finanziaria, ecc. Da giugno 2015 a giugno
2016, il nuovo tirocinante Dote Comune è Andrea
Cazzato, trentunenne laureato in Comunicazione.
Nei prossimi mesi il Comune provvederà ad riattivare questi progetti per permettere ad altri ragazzi di
poter acquisire competenze ed esperienze nel settore
del pubblico impiego.
Nel 2015 il Comune di Cassina Rizzardi, nell’ambito dei progetti “Alternanza scuola-lavoro” e “Dote
Comune”, ha attivato nei propri uffici tre tirocini
formativi per giovani, una delle fasce più colpite dalla crisi economica attuale.
“Alternanza scuola-lavoro” è un programma del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, basato sull’art.18 della legge n.196/1997,
che intende favorire l’apprendimento, in un contesto lavorativo, di uno studente della scuola media
superiore.Per il 2015 il Comune ha provveduto a
stipulare due tirocini formativi, rispettivamente con
l’Istituto Pessina di Como e con l’Istituto Castellini
di Como. Il primo studente, Luca Dei Giudici, ha
svolto le proprie ore nell’area finanziaria, collaborando soprattutto con gli uffici del settore. Eleonora Picarelli, cassinese e studentessa del Castellini di
Como, ha invece effettuato il proprio progetto nel
settore amministrativo e nell’ambito dell’istruzione.
Anche “Dote Comune”, progetto portato avanti
da Regione Lombardia, Anci e Ancitel, prevede un
tirocinio formativo negli uffici comunali di durata
variabile (dodici mesi per Cassina Rizzardi) e si rivolge a differenti tipologie di “beneficiari”: giovani
inoccupati/disoccupati fra i 18 e i 35 anni e lavoratori che hanno bisogno di riqualificazione. Dote
Comune affianca alle ore di tirocinio negli uffici
del Comune, ore di formazione d’aula, relative alle
attività svolte nei mesi di attività. Per questo progetto, da aprile 2014 ad aprile 2015, il Comune si
è avvalso della collaborazione di Simone Camelliti,
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Eleonora Picarelli
Luca Dei Giudici
Simone Camelliti
Andrea Cazzato
Dicembre / n. 22
La Brèva
Il Cicognino ci ha portato:
Sul numero precedente de La Breva non è stata pubblicata
FACINI MARTA nata 09 Marzo 2015
da LUCA e MAGNIFICO ANNA.
Ce ne scusiamo con i diretti interessati e con i lettori.
2015,
11 Marzo SANDRO
S
E
TE AL
e
GIGAN
IORGIO
figlio di GALOTTO
PASQU NDRA
ALESSA
09 settembre 2015,
SPADARO CLAU
DIO FILIP
figlio di ALESSAN
HAJDUK ALEKSADRO e
NDRA
JADWIGA
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La Brèva
Dicembre / n. 22
MINORANZE
TUTORAGGIO SCUOLA
PRIMARIA: IL PUNTO
DELLA SITUAZIONE
Anche quest'anno abbiamo collaborato, come membri
della Commissione Giovanile del Comune di Cassina
Rizzardi, alla progettazione e organizzazione del tutoraggio
per i bambini delle Scuole Elementari. Il servizio, garantito
dall'Amministrazione Comunale e gratuito per le famiglie, è
giunto al suo terzo anno consecutivo e si avvale dell'aiuto di due
“tutor adulti”, di nove “tutor ragazzi” e vede la partecipazione di
una decina di bambini, che oltre a ricevere un aiuto nello svolgimento dei
compiti, acquisiscono sempre più un metodo di studio efficace. L'iniziativa è appoggiata dalle insegnanti
che la considerano un valido strumento didattico e ne vedono gli effetti positivi nello svolgimento dei
compiti a casa dei bambini. Un altro obiettivo del progetto è una più proficua collaborazione tra le
Istituzioni e le famiglie. Ad esempio una buona comunicazione tra le parti consentirebbe una migliore
gestione del servizio: un'assenza del bambino, non comunicata ai tutor, comporta un impiego di forze
non necessarie alle valutazioni condivise dei miglioramenti del bambino.
Vogliamo pubblicamente fare un applauso ai due “tutor adulti” e ai nove “tutor ragazzi”, che grazie
al loro impegno totalmente volontario e gratuito rendono possibile questo servizio. Al tempo stesso ci
sentiamo in dovere di esortare le famiglie ad essere più attente nella comunicazione ai tutor in segno
di rispetto nei loro confronti.
SCUOLA MATERNA, C’È QUALCOSA DA FARE... E PRESTO!
Rimanendo in ambito scuola, abbiamo segnalato all’Amministrazione che il rivestimento isolante delle
facciate della nuova Scuola dell’Infanzia si stanno fessurando. La prima segnalazione risale a poco più
di un anno fa e riguardava due crepe molto vistose sulla facciata d’ingresso rivolta verso Piazza Elena
Porro Lambertenghi. L’Amministrazione, che si era detta già a conoscenza della problematica, dalle
risposte che ci ha dato sembrava fosse già arrivata alla soluzione di ripristino della facciata da attuare
per garantire l’impermeabilità e l'efficienza dell’isolamento dell’edificio. Ad oggi la situazione è ancora
tale e quale ed è peggiorata, con le stesse crepe ancora esposte e ulteriori cavillature diffuse anche sulle
altre facciate.L’edificio, realizzato in legno, è più attaccabile dagli agenti atmosferici rispetto agli edifici
tradizionali in muratura, pertanto richiede un intervento risolutivo del problema onde evitare danni
sempre peggiori in un futuro che potrebbe essere non troppo lontano. L'edificio non è a rischio crollo,
ma il continuo insinuarsi di acqua meteorica o umidità dietro l’isolamento della facciata potrebbe
compromettere la salubrità della struttura e l’efficienza energetica dell’edificio.
L’auspicio, innanzitutto, è che il problema venga preso seriamente a cuore dall’Amministrazione in
tempi stretti, che l’intervento da eseguire sia il frutto di una valutazione tecnica fatta da professionisti
del settore e che la soluzione proposta sia valutata da Amministrazione, Ufficio Tecnico e Commissione
Ambiente e Tecniche del Risparmio Energetico del Comune di Cassina Rizzardi, per garantire
l’idoneità dell’edificio all’accoglienza dei nostri piccoli Concittadini.
Semplicemente per Cassina…
Semplicemente per darci una mano!
www.facebook.com/SemplicementePerCassina - E-mail: [email protected]
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Dicembre / n. 22
La Brèva
CASETTA DELL’ACQUA
Riepilogo dei consumi
Continua il successo della casetta dell’acqua di
Piazza Elena Porro Lambertenghi.
Quest’anno sono stati ben 85.154 (dati al
24/11/15) i litri totali erogati, che dimostrano la
bontà del progetto e l’apprezzamento dei cittadini
al servizio.
L’acqua è il bene più prezioso che abbiamo e averla a disposizione in un modo pulito e a basso impatto ambientale, resta l’obbiettivo prefissato con
la realizzazione della casetta.
Siamo felici di vedere che la cittadinanza ha a
cuore questo bene e i dati raccolti lo confermano.
Per produrre 1 tonnellata di plastica (PET) occorrono almeno 1,5 tonnellate di petrolio che ai prezzi attuali (43$ al barile) sono circa €320 e 3 Mw di
energia elettrica (circa €300). Costi ai quali vanno
aggiunti quelli dell’imballaggio, del trasporto e di
smaltimento/riciclaggio della plastica.
Nel nostro piccolo, sono state 3,15 le tonnellate di
bottiglie di plastica che non sono state prodotte,
trasportate e smaltite. Un grande risultato!
Ringraziamo la cittadinanza che scegliendo di
utilizzare questo servizio non solo risparmia denaro, ma si comporta in maniera ecologicamente
responsabile.
Grazie.
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La Brèva
Dicembre / n. 22
LA RIQUALIFICAZIONE DEL LIVESCIA
In collaborazione con Parco Lura abbiamo approvato il progetto di riqualificazione
del torrente Livescia nel tratto compreso tra il nuovo sottopasso autostradale
(ciclopedonale) e la Piazzola ecologica.
Si tratta della risistemazione dei sentieri esistenti con formazione di ciclopedonali e di riqualificazioni
delle sponde del torrente. Verranno ripuliti e messi in sicurezza anche tutti i ponti di attraversamento,
realizzate delle piazzole di sosta con punti di belvedere sugli scorci piu suggestivi del territorio,
La Provincia ci ha messo a disposizione tutte le aree di sua proprietà con atto di Comodato d’uso.
L’opera sarà finanziata con fondi Regionali per € 220.000 e fondi propri del Parco per un totale di
€ 330.000.
I lavori dovrebbero essere appaltati nella prossima primavera, con l’espletamento di tutte le procedure
di autorizzazione necessarie.
A compimento dell’opera sarà fruibile dalla Popolazione la percorrenza di uno dei piu suggestivi luoghi di Cassina.
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Dicembre / n. 22
NOTE DI NATALE
La Brèva
Lo scorso 6 Dicembre, l'Amministrazione ha
offerto alla popolazione un concerto
di musica corale natalizia.
I cantori, della Schola Cantorum di Lomazzo hanno magistralmente eseguito un programma di melodie classiche e
natalizie, sostenuti dall'orchestra.
La serata era a ingresso libero; al termine del concerto,
conclusosi con un richiestissimo doppio bis, sono state
raccolte offerte per la costruzione del nuovo Oratorio.
Un ringraziamento al folto pubblico presente alla serata e,
naturalmente, agli esecutori.
Alla prossima!
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La Brèva
Dicembre / n. 22
INFORMAZIONI UTILI PER UNA CORRETTA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
UMIDO
(Giorno di raccolta: martedì e venerdì)
Utilizzare sacchetti biodegradabili in mater-bi chiusi e posti in apposita PATTUMIERA MARRONE.
Cosa mettere: avanzi di cibo non caldi ne liquidi, gusci d'uovo, scarti e avanzi di frutta e verdura,
piccole ossa, lische di pesce, cenere ben spenta, semi, fondi di caffè, filtri di tè e camomilla, tovaglioli
e fazzoletti di carta, fiori recisi in piccole quantità.
Cosa NON mettere: erba di giardino e foglie; giornali, carta plastificata e oleata; vetro; piatti, posate
e bicchieri in plastica; vaschette per alimenti; lattine; olio di frittura; mozziconi; pannolini; lettiera
per animali; medicinali scaduti; garze e cerotti; tappi.
R.S.U.
(Giorno di raccolta: venerdì)
Inserire nel SACCO GRIGIO esclusivamente materiale che rimane dopo la differenziazione: oggetti
in plastica dura che non siano imballaggi (giocattoli, cartellette e bicchieri in plastica), pannolini,
stracci sporchi, rasoi, videocassette e musicassette.
PLASTICA
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza quindicinale insieme alla carta)
Inserire nel SACCO GIALLO imballaggi in plastica, bottiglie, flaconi (shampoo, detersivi), confezioni per alimenti (vasetti yogurt, contenitori uova, gelati), reti per frutta e verdura, ridotti di volume
e opportunamente lavati e puliti.
CARTA
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza quindicinale insieme alla plastica)
Imballare giornali, riviste, scatole, carta/cartoni, contenitori in tetrapak, con spago o raccogliere gli
stessi in scatoloni di cartone o sacchetti esclusivamente di carta.
VETRO/LATTINE
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza quindicinale)
Mettere nel BIDONE VERDE bottiglie, vasetti, barattoli, lattine vuoti, opportunamente lavati e
puliti; NON inserire oggetti o contenitori di ceramica o altro.
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OTTOBRE
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VETRO
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CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
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NOVEMBRE
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CARTA PLASTICA
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AGOSTO
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DICEMBRE
VETRO
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CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
UMIDO
VETRO
UMIDO RSU
UMIDO
CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
UMIDO
VETRO
UMIDO RSU
UMIDO
SETTEMBRE
CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
2016
Calendario
INFORMAZIONI UTILI
PER UNA CORRETTA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
Comune di
Cassina Rizzardi
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APRILE
UMIDO RSU
VETRO
UMIDO RSU
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CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
UMIDO
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UMIDO
CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
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UMIDO
GENNAIO
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MAGGIO
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VETRO
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FEBBRAIO
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PLASTICA
VETRO
GIUGNO
CARTA
UMIDO
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UMIDO RSU
UMIDO
CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
UMIDO
VETRO
UMIDO RSU
UMIDO
CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
MARZO
UMIDO
2016
Calendario
INFORMAZIONI UTILI
PER UNA CORRETTA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
Comune di
Cassina Rizzardi
DO
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CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
UMIDO
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UMIDO RSU
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CARTA PLASTICA
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UMIDO
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UMIDO
CARTA PLASTICA
UMIDO RSU
UMIDO
UMIDO RSU
DOVE? Nella CARTA!
I contenitori Tetrapak
sono riciclabili.
PASSAPAROLA!
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AVVISO: A partire dal mese di luglio 2016 le date in calendario potranno subire variazioni a seguito dell’espletamento della
gara di appalto del servizio di igiene urbana. In caso di eventuali modifiche la cittadinanza sara’ tempestivamente informata.
N° VERDE Econord per informazioni, segnalazioni e reclami:
800.17.89.73 (solo da telefono fisso)
LUNEDÌ e SABATO: solo utenze domestiche - GIOVEDÌ: solo utenze non domestiche
ORARIO CENTRO RACCOLTA DIFFERENZIATA
DA NOVEMBRE A FEBBRARIO
DA MARZO A OTTOBRE
LUNEDI
13,30-17,00
LUNEDI
14,00-18,00
GIOVEDI
13,30-17,00
GIOVEDI
14,00-18,00
SABATO
8,30-12,00 -13,30-17,00 SABATO
8,30-12,00 -13,30-17,00
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UMIDO
Mettere nel BIDONE VERDE bottiglie,
vasetti, barattoli, lattine vuoti,
opportunamente lavati e puliti; NON
inserire oggetti o contenitori di ceramica o
altro.
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza quindicinale)
VETRO/LATTINE
Imballare giornali, riviste, scatole, carta/cartoni,
contenitori in tetrapak, con spago o raccogliere
gli stessi in scatoloni di cartone o sacchetti
esclusivamente di carta.
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza
quindicinale insieme alla plastica)
CARTA
Inserire nel SACCO GIALLO imballaggi in
plastica, bottiglie, flaconi (shampoo, detersivi),
confezioni per alimenti (vasetti yogurt,
contenitori uova, gelati), reti per frutta e
verdura, ridotti di volume e opportunamente
lavati e puliti.
PLASTICA
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza
quindicinale insieme alla carta)
Inserire nel SACCO GRIGIO esclusivamente
materiale che rimane dopo la differenziazione:
oggetti in plastica dura che non siano imballaggi
(giocattoli, cartellette e bicchieri in plastica),
pannolini, stracci sporchi, rasoi, videocassette e
musicassette.
R.S.U.
(Giorno di raccolta: venerdì)
Utilizzare sacchetti biodegradabili in mater-bi
chiusi e posti in apposita PATTUMIERA
MARRONE.
Cosa mettere: avanzi di cibo non caldi ne liquidi,
gusci d’uovo, scarti e avanzi di frutta e verdura,
piccole ossa, lische di pesce, cenere ben spenta,
semi, fondi di caffè, filtri di tè e camomilla,
tovaglioli e fazzoletti di carta, fiori recisi in
piccole quantità.
Cosa NON mettere: erba di giardino e foglie;
giornali, carta plastificata e oleata; vetro; piatti,
posate e bicchieri in plastica; vaschette per
alimenti; lattine; olio di frittura; mozziconi;
pannolini; lettiera per animali; medicinali scaduti;
garze e cerotti; tappi.
(Giorno di raccolta: martedì e venerdì)
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CARTA PLASTICA
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CARTA PLASTICA
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CARTA PLASTICA
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UMIDO
DOVE? Nella CARTA!
I contenitori Tetrapak
sono riciclabili.
PASSAPAROLA!
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AVVISO: A partire dal mese di luglio 2016 le date in calendario potranno subire variazioni a seguito dell’espletamento della
gara di appalto del servizio di igiene urbana. In caso di eventuali modifiche la cittadinanza sara’ tempestivamente informata.
N° VERDE Econord per informazioni, segnalazioni e reclami:
800.17.89.73 (solo da telefono fisso)
LUNEDÌ e SABATO: solo utenze domestiche - GIOVEDÌ: solo utenze non domestiche
ORARIO CENTRO RACCOLTA DIFFERENZIATA
DA NOVEMBRE A FEBBRARIO
DA MARZO A OTTOBRE
LUNEDI
13,30-17,00
LUNEDI
14,00-18,00
GIOVEDI
13,30-17,00
GIOVEDI
14,00-18,00
SABATO
8,30-12,00 -13,30-17,00 SABATO
8,30-12,00 -13,30-17,00
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UMIDO
Mettere nel BIDONE VERDE bottiglie,
vasetti, barattoli, lattine vuoti,
opportunamente lavati e puliti; NON
inserire oggetti o contenitori di ceramica o
altro.
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza quindicinale)
VETRO/LATTINE
Imballare giornali, riviste, scatole, carta/cartoni,
contenitori in tetrapak, con spago o raccogliere
gli stessi in scatoloni di cartone o sacchetti
esclusivamente di carta.
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza
quindicinale insieme alla plastica)
CARTA
Inserire nel SACCO GIALLO imballaggi in
plastica, bottiglie, flaconi (shampoo, detersivi),
confezioni per alimenti (vasetti yogurt,
contenitori uova, gelati), reti per frutta e
verdura, ridotti di volume e opportunamente
lavati e puliti.
PLASTICA
(Giorno di raccolta: giovedì con frequenza
quindicinale insieme alla carta)
Inserire nel SACCO GRIGIO esclusivamente
materiale che rimane dopo la differenziazione:
oggetti in plastica dura che non siano imballaggi
(giocattoli, cartellette e bicchieri in plastica),
pannolini, stracci sporchi, rasoi, videocassette e
musicassette.
R.S.U.
(Giorno di raccolta: venerdì)
Utilizzare sacchetti biodegradabili in mater-bi
chiusi e posti in apposita PATTUMIERA
MARRONE.
Cosa mettere: avanzi di cibo non caldi ne liquidi,
gusci d’uovo, scarti e avanzi di frutta e verdura,
piccole ossa, lische di pesce, cenere ben spenta,
semi, fondi di caffè, filtri di tè e camomilla,
tovaglioli e fazzoletti di carta, fiori recisi in
piccole quantità.
Cosa NON mettere: erba di giardino e foglie;
giornali, carta plastificata e oleata; vetro; piatti,
posate e bicchieri in plastica; vaschette per
alimenti; lattine; olio di frittura; mozziconi;
pannolini; lettiera per animali; medicinali scaduti;
garze e cerotti; tappi.
(Giorno di raccolta: martedì e venerdì)
Dicembre / n. 22
La Brèva
RACCOLTA DIFFERENZIATA, DIAMOCI UNA MANO
La Terra è la nostra casa, impariamo ad amarla e rispettarla.
La nostra Piazzola Ecologica.
Si inizia anche da qui, con i piccoli semplici gesti che sono entrati a far parte della nostra vita
quotidiana, a generare benefici alla comunità e
all’ambiente. Dall’analisi dei dati riportati qui
sotto, emerge un buon dato di raccolta differenziata, che sale al 58,26% (684 ton.) sul totale di
rifiuti prodotti (1.735 ton.).
Pur con un dato positivo, differenziando maggiormente rispetto agli anni passati, si è notato
però un aumento del 15% dei rifiuti prodotti.
L’attuale raccolta differenziata non è quindi più
sufficiente se non interveniamo anche attraverso
la riduzione alla fonte, il riuso ed un maggiore
riciclo dei materiali.
Di contro purtroppo non basta neanche avere
una piazzola ecologica funzionante e polivalente se manca il senso civico e il decoro del Paese
che sono alla base della cultura ambientale e del
rispetto della cosa Pubblica. E’ capitato di trovare passeggiando nei boschi e nelle vie adiacenti
vere e proprie discariche a cielo aperto, cestini
riempiti con ogni genere di cosa e con sacchi
della pattumiera. Facciamo appello alla cittadinanza al fine di denunciare coloro che vengono
sorpresi ad abbandonare rifiuti sul territorio invece che portarli alla piazzola ecologica.
A questo proposito l’Amministrazione sta valutando le possibili azioni da intraprendere al fine
di eliminare il problema, ricordando che chiunque venga sorpreso a compiere questi atti illeciti
è passibile di sanzioni pecuniarie pesanti.
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La Brèva
Dicembre / n. 22
I LIBRI SONO ALI... LIBRIAMOCI!
Una settimana di letture animate alla scuola dell’infanzia di Cassina Rizzardi
C’è qualcuno che va in giro con
uno strano cappello e un retino per catturare farfalle, porta in
spalla una borsa dentro la quale
conserva un enorme libro. Questo
bizzarro personaggio si aggira nei
pressi della scuola dell’infanzia di
Cassina Rizzardi e sembra intenzionato a catturare qualcosa con
il suo retino, ma cosa? I bambini
lo attendono raccolti nel salone,
le insegnanti non si fanno cogliere
impreparate sanno che è arrivato
…L’ACCHIAPPASTORIE. Ecco
che ha trovato una storia, leggera
come una farfalla che si era posata
proprio in mezzo ai cuscini per la
psicomotricità, lui subito la afferra,
la depone dolcemente sulle pagine
del suo “librone” e inizia a raccontarla. È una storia piccola come
un topolino, è la storia di “Federico” topo sognatore e poeta che regala ai suoi amici il calore del sole
e i colori vivaci dell’autunno per le
fredde e grigie giornate invernali,
ma soprattutto offre agli altri la
forza incantevole e rassicurante
delle parole delle sue poesie.
Un dono come quello di Federico
non teme il gelo di nessun inverno
e i bambini lo sanno, le storie sono
“di casa” nella scuola dell’infanzia,
ma questa settimana c’è qualcosa
che le rende veramente speciali:
“l’Acchiappastorie” ha portato
una ventata di originalità e di allegria anche nelle insegnanti e allora…ecco che una indossa i panni
del “cantastorie”, l’altra quelli da
topolino con tanto di orecchie e
codino e si mette alla guida di una
nidiata di topi laboriosi che fanno
provviste per l’inverno.
Questo è solo l’inizio di una serie
di avventure che ogni giorno coinvolge grandi e piccoli, come quando Bruscolo e Botolo si imbattono
in una “Sedia blu” e ne esplorano
le infinite possibilità di utilizzo per
un gioco pieno di fantasia, cosa di
cui ogni bambino è fornito in abbondanza (ammesso che gli si permetta di esprimerla).
Noi maestre ci mettiamo in gioco…e la sedia diventa un aereo,
una macchina, una nave, una
tana, un’ambulanza, un asse d’equilibrio, un attrezzo del domatore del circo…e chissà quanto
altro ancora avrebbero inventato i
bambini se non fosse arrivato…un
“dromedario guastafeste” completamente privo di immaginazione.
L’avventura continua e dalla borsa
dell’Acchiappastorie esce la storia
del personaggio delle fiabe per eccellenza…IL LUPO!! Chissà perché a questo lupo non piace il nero
e allora si prodiga per cambiare colore, verde…rosso… arancione…
blu…ma in ogni colore c’è qualcosa che non va, suscitando ogni
volta l’ilarità dei bambini che, almeno di questo lupo, non possono
avere paura.
Tra tante storie inventate l’Acchiappastorie ne porta una che ci
riconduce alla realtà, la triste realtà della guerra con il suo bagaglio
di violenza e di morte. I bambini si
fingono soldati di eserciti nemici,
"Vorrei che tutti leggessero.
Non per diventare letterati o poeti,
ma perché nessuno sia più schiavo."
(Gianni Rodari)
si sfidano separati da un muro di
cuscini e preparano un’arma potentissima in grado di distruggere
tutto. L’ arma però fallisce, ennesima testimonianza del desiderio
di far prevalere la pace, gli eserciti nemici si abbracciano, i soldati
tornano alle loro case e…come in
ogni storia che si rispetti… “… tutti vissero felici e contenti”.
La storia però, quella vera, ci ha
mostrato un finale diverso: non
tutti sono tornati a casa, molti hanno pagato con la vita il desiderio di
difendere il proprio paese, alcuni
di questi soldati erano di Cassina.
I bambini della scuola dell’infanzia hanno reso omaggio a questi
soldati recandosi al “Monumento
dei Caduti” dove hanno osservato un minuto di silenzio, cantato
l’Inno di Mameli, accompagnati
da un trombettista e alla presenza
del Sindaco, del Vicesindaco e di
alcuni Alpini.
I libri sono ali, possono innalzare
le nostre menti, superando i pregiudizi e le paure, farci raggiungere mondi lontanissimi e avvicinarci agli altri uomini, coltivare con
cura il giardino dei nostri pensieri,
rendendoci persone migliori e allora …LIBRIAMOCI!
Le insegnanti
PER I FUTURI NUOVI ISCRITTI OPEN DAY
Aspettiamo genitori e bambini
MERCOLEDI’ 27 GENNAIO H. 17.00-18.30
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La Brèva
SPORTIVA - MENTE
L’Istituto Comprensivo di Fino Mornasco, nel
progetto Sport – Benessere, rivolto agli alunni
di tutte le scuole primarie, organizzerà, in collaborazione con le amministrazioni di Cassina
Rizzardi, Fino Mornasco e Luisago e con il
supporto delle associazioni dei genitori, l’evento: “Sportiva – Mente”.
Il progetto prevede tre fasi:
1° fase – Gli Insegnanti delle scuole primarie di ogni plesso alleneranno (durante le ore di educazione
motoria) i propri alunni in alcune attività sportive (percorsi misti, corsa veloce e di resistenza, lancio
del vortex, palla rilanciata).
2° fase – All’inizio della primavera, in tutte le scuole, tutti gli alunni gareggeranno nelle varie discipline.
Al termine della giornata di gare sarà stabilita una classifica degli alunni di ogni classe divisi per sesso.
3° fase – Verso la fine dell’anno scolastico, al campo sportivo di Cassina Rizzardi, si svolgerà la fase finale
cui parteciperanno i migliori classificati di ogni classe, di ogni scuola. Contemporaneamente gli alunni
delle classi quarte e quinte, non impegnati nelle finali, gareggeranno in un torneo di palla rilanciata.
Maestro Daniele Corti
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EXPO MILANO 2015 AD EVENTO CHIUSO
Questa importante, eccezionale esposizione mondiale durata 6 mesi, si è conclusa nel migliore dei
modi. Nel migliore dei modi, soprattutto per il
tema trattato, l’aspetto espositivo, con una partecipazione record di paesi e realizzazioni architettoniche avveniristiche, funzionali e belle.
Tutto bene dunque: si, in particolare per l’organizzazione dell’evento, alla quale per quanto riguarda l’accoglienza dei visitatori in arrivo a Rho
ha partecipato anche la nostra squadra di Protezione Civile.
All’inizio della manifestazione, da questo giornalino è stata diffusa notizia dell’attivazione del nostro gruppo, ora possiamo trarre un resoconto di
contributi da noi prestati assieme a tutto il sistema
Lombardo di Protezione Civile.
La Protezione Civile ha lavorato all’esterno del
sito espositivo in funzione di sorveglianza in
superficie in ambiti urbani limitrofi e adiacenti
all’esposizione per quanto riguarda la fluidità dei
trasporti ed eventuali interventi, ad esempio incidentali stradali o difficoltà dei trasporti in relazione a situazioni meteorologiche avverse.
L’altra consegna riguardava la gestione dei flussi
di passeggeri transitanti nella stazione Rho fiera
gravata dagli arrivi della metropolitana, ferrovia e
trasporto su gomma che visitavano l’Expo oppure
Fiera Milano.
In questo ambito la squadra di Cassina ha operando con la partecipazione a 8 turni operativi e due
di formazione.
Quasi tutti i volontari hanno partecipato svolgendo efficacemente i compiti assegnati e fungendo in
particolare da “ufficio informazioni” ai visitatori
molti dei quali stranieri, traendo in questo modo
esperienze inusuali, per le nostre attività abituali.
La manifestazione si è conclusa senza eventi
traumatici soprattutto per l’aspetto sicurezza, si
temevano all’inizio eventuali episodi di violenza
provocati da facinorosi o peggio. La notevole sorveglianza delle Forze dell’ordine ha permesso uno
svolgimento pacifico.
Alcuni casi di persone che nella confusione hanno
perso il contatto con accompagnatori, ci hanno
visti coinvolti nella ricerca sempre conclusa positivamente.
Tutto sommato una bella e soddisfacente esperienza per il nostro gruppo con la consapevolezza
anche che tutto il sistema di Protezione Civile Regionale è ben coordinato ed efficiente.
Con l’occasione il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Cassina augura a tutti i cittadini
BUON NATALE.
Il responsabile del Gruppo
Paolo Sala
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La Brèva
ASSOCIAZIONI
Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro
La sezione di Cassina Rizzardi cerca volontari per la presenza al banco vendita di azalee ed altre iniziative.
Per informazioni e per comunicare la propria disponibilità è possibile rivolgersi al referente dell’AIRC per
Cassina Rizzardi: Sig. Gabaglio Enrico - tel. 031/921053
UNIONE SPORTIVA CASSINA RIZZARDI
GINNASTICA DI MANTENIMENTO E GINNASTICA DOLCE
Anche in questa stagione 2015/2016, è iniziato il
corso di GINNASTICA DI MANTENIMENTO,
frequentato da ragazze e signore di varie fasce di età.
Ci si ritrova alla palestra comunale, il martedì e il
giovedì, dalle ore 20,00 alle ore 21,00, con Sara, la
nostra insegnante, che sa farci fare tanti utili esercizi
in un clima simpatico e piacevolissimo.
Il giovedì, inoltre, circa mezz’oretta è dedicata ad
attività un po’ più movimentata, con allegro accompagnamento musicale. Potete venire a trovarci in palestra, vedere come si svolge la lezione e anche eventualmente provare a fare qualche esercizio con noi.
Il costo del corso completo, di due serate a settimana, è di € 37,00 ogni due mesi. C’è anche la possibilità di iscriversi per solo 8 lezioni bimestrali o di pagare di volta in volta le lezioni alle quali si partecipa.
Al momento dell’iscrizione si pagherà l’assicurazione e la tessera socio.
E’ ANCORA POSSIBILE ISCRIVERSI!!!!!
Il corso terminerà il 31 maggio 2016.
• Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Bossi
Fausta, Via Nazionale n. 38 Cassina Rizzardi, tel.
031/928776, Responsabile del Corso di Ginnastica
di Mantenimento. Invece, per chi volesse un’attività
più tranquilla, PUO’ ISCRIVERSI al corso di GINNASTICA DOLCE, per donne e uomini, tenuto dal-
la stessa insegnante del corso di Ginnastica di Mantenimento, che si svolge sempre presso la palestra
comunale, il mercoledì e il venerdì dalle ore 16,00
alle ore 17,00, fino a tutto maggio 2016. Il costo del
corso è variabile in base al numero degli iscritti (massimo 20,00 mensili), oltre all’assicurazione e tessera
socio da pagarsi al momento dell’iscrizione.
• Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Cattaneo
Adriano, Via Garibaldi n. 96 Cassina Rizzardi, tel.
031/928276, Responsabile del corso di Ginnastica
Dolce.
Fausta e Adriano porgono all’insegnante, ai partecipanti ai loro corsi e a tutti i cassinesi, i migliori
auguri di Buon Feste.
I NOSTRI MANIFESTI SONO QUELLI CON
L’IMMAGINE DELLE SCARPE DA GINNASTICA
Verranno esposti in paese nel mese di agosto, con le indicazioni per le iscrizioni e i costi aggiornati del corso della
prossima stagione.
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US Cassina Rizzardi
Sezione calcio
In mezzo a mille difficoltà di carattere economico e logistico anche quest’anno l’U.S. Cassina Rizzardi
è riuscita a presentarsi al via della nuova stagione agonistica con ben 8 squadre iscritte.
La Terza Categoria visti i buoni risultati dello scorso anno è stata nuovamente affidata ai mister Filippo Agliati e Marco Garraffo che con una rosa molto rinnovata e competitiva puntano con decisione a
fare il salto di categoria.
La Juniores è stata ricostruita da zero dal nostro responsabile Salvatore Sanfilippo dopo la decisione
del vecchio allenatore di cambiare società e si spera che dopo le normali difficoltà iniziali derivanti da
questa situazione possa, grazie ai sapienti consigli dei mister Maurizio Balduini e Federico Bianchi,
tornare ad essere competitiva come nell’annata precedente.
Confermato mister Alessio Colonnello alla guida degli Allievi Provinciali si è lavorato nel rinforzare
questo promettente gruppo la cui spina dorsale è rimasta pressoché invariata. Per quanto concerne il
settore di base, negli Esordienti il rinnovo dello staff è stato invece totale con i nuovi istruttori Massimo Mucci e Armando Gentile. I pulcini sono stati divisi in due categorie, i più grandi (2005-2006)
hanno continuato l’ottimo percorso formativo con l’istruttore Alessandro Mercuri e i più piccolini
(2007) hanno dato origine ad una squadra tutta nuova condotta da Luciano Benzoni. Le iscrizioni dei
Piccoli Amici (2008-2010), allenati da Nicola Minniti, sono state molto numerose e per la prima volta
siamo riusciti ad iscrivere ai tornei ben due squadre per questa categoria.
Ringraziamenti e auguri
L’U.S. Cassina Rizzardi coglie questa occasione per ringraziare tutti i volontari e gli sponsor che con
il loro aiuto e sostegno ci permettono di continuare a garantire ai nostri atleti un ambiente sano dove
praticare lo sport che più amano. La nostra associazione vuole inoltre augurare a tutti un sereno e
felice Natale e un nuovo anno ricco di grandi soddisfazioni.
Orari di allenamento
Terza Categoria: martedì - giovedì 20:00-21-30
Juniores: lunedì - mercoledì 19:00-20:30
Allievi Provinciali: mercoledì - venerdì 18:30 - 20:00
Esordienti: martedì - giovedì 18:30 - 20:00
Pulcini misti: martedì - giovedì 16:30 - 18:00
Pulcini 2007: martedì - giovedì 16:30 - 18:00
Piccoli Amici: lunedì - mercoledì 16:30 - 18:00 (dal 1° novembre al 29 febbraio 17:00 - 18:30 in palestra)
Contatti
Fausto Pelosi - Direttore Sportivo: tel. 3334602170
Salvatore Sanfilippo - Responsabile Juniores e Allievi : tel. 3284241009
William Leoni - Responsabile Settore Giovanile: tel. 3803280142
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Terza categoria
In alto da sinistra: Pelosi F. (D.S.), Agliati F. (All.), Casati A., Montecchi A., Quintero T., Millefanti P., De Maestri A., Molteni A., Caccamo F., Vezzoli
D., Cattaneo M. (Dir.), Garraffo M. (V. All.). In basso da sinistra: Bettina M., Terranova P., Vrapi E., Comi A., Candiloro F., Roncoroni G., Selvaggio
L., Rasile M., Pagani S.
Allievi
In piedi da sinistra: Gabriele Nicola (Dir.), Butti Valerio (V. All.), Caccia Fabio, Lombardi Luca, Gabriele Gianbiagio, Ruggiero Francesco, Micheli Christian, Lombardi Stefano, Cerato Alexander, Loli Lorenzo, Belluzzi Lorenzo, Abdulle Mohamud Henry Adjey, Tsolka Andriy, Alessio Colonnello (All.).
In ginocchio da sinistra: Mirino Marco, Pavia Andrea, Fagone Giuseppe (Dir.), Khachab Yassine, Bushi Nikolas, Doda Aleks.
Le foto di Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici verranno pubblicate sul prossimo numero de La Breva.
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Sembravamo mosche sul latte
Dall’intervista al sig. Elio Riva ex IMI, raccolta da Ivo Bellù
e Mariangela Sempio a Cassina Rizzardi il 24 novembre 2015,
alla presenza della sig.ra Tiziana Riva.
Elio Riva è nato a Cassina Rizzardi in Briccoletta il 22 luglio 1921,
figlio di Davide Emilio Riva (n.
1884) e di Attilia Guarisco (n.
1883). La sua famiglia, cassinese
da sempre, lavorava da generazioni alle dipendenze dei proprietari
della Villa Porro Lambertenghi:
il nonno Stefano Riva (n. 1844)
era il maggiordomo del marchese
Porro Lambertenghi a e il servizio
nella villa fu una tradizione familiare che si tramandò fino agli anni
Quaranta del Novecento. Elio arrivò alla Licenza di IV classe alle
Scuole elementari di Cassina Rizzardi e poi cominciò a lavorare, per
aiutare la famiglia. Esercitò varie
professioni: fu garzone piastrellista
a Como in Via Rezzonico, tessitore, meccanico a Milano per 16
anni (dal 1945) e poi tecnico meccanico nel settore fotocopiatrici a
Guanzate per 16 anni.
Elio fu arruolato a 19 anni nell’89°
Reggimento Fanteria Batteria Accompagnamento: il 22 dicembre
1941 partì per la Caserma di Ventimiglia (uno dei due coscritti ultimi
a partire da Cassina Rizzardi) e vi
rimase fino al giugno 1942, compiendovi l’istruzione alla vita militare. Durante quegli anni i suoi genitori videro partire tutti i quattro
figli maschi: Stefano (detto Nino,
n. 1919) che combatté in Francia
e in Grecia, Luigi (detto Gino n.
1912) in Africa e Primo (n. 1908)
addetto alla contraerea a Milano!
Nel giugno 1942 Elio con la sua
batteria fu avviato verso la Russia, ancora inconsapevole della
vita al fronte. Il suo abbigliamento
era costituito da scarponi militari
chiodati, una bustina con i copriorecchie di pelliccia, un passamontagna ed un elmetto di ferro, oltre
ad un indispensabile giubbotto
imbottito di lana di pecora, che
gli spettò perché era “servente al
pezzo”, cioè addetto al cannone.
Il soldato italiano aveva un abbigliamento molto diverso da quello
degli alleati Tedeschi, equipaggiati di tutto punto e dotati di divise
bianche mimetiche, invisibili sulla
neve. Gli Italiani, invece, “sembravano mosche sul latte” ed erano
visibilissimi sul campo di battaglia.
Sul fronte russo Elio constatò che
i soldati peggio equipaggiati erano
gli Italiani e i Rumeni, dotati di divise ben lontane da quelle adatte al
freddo rigido della Russia…
La sua arma era un fucile Beretta
modello 91. Il cannone cui era addetto, insieme ad altri cinque compagni, era un 65/17 sommeggiato
(smontabile) e trainabile. Elio non
era in prima linea, perché i pezzi
(i cannoni) erano sempre arretrati,
ma ciò nonostante si trovò in situazioni critiche quando ben tre cannoni furono ridotti fuori uso, compreso quello cui lui era addetto. Il
cibo normalmente arrivava dalla
linea, ma Elio ricorda periodi in
cui le vettovaglie non erano arrivate anche per tre giorni consecutivi:
allora c’erano state accese discussioni con gli ufficiali.
La zona cui fu destinato era nei
pressi del fiume Don, dove i Russi il 16 dicembre 1942, dopo una
serie di attacchi preliminari iniziati dall'11 dicembre, cominciarono
una grande offensiva che coinvolse
le truppe dell'ARMIR (l'8ª Armata italiana in Russia), provocando
in pochi giorni il crollo del fronte
italiano con conseguente irruzione
dei corpi meccanizzati sovietici in
profondità nelle retrovie tedesche.
Il 17 dicembre 1942 il Reggimento
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di Elio era già in ritirata, nonostante gli ordini iniziali impartiti dagli
ufficiali tedeschi di non arretrare
e di tenere la linea del fronte formando una seconda linea.
Schieramento delle varie Unità
dell’8ª Armata italiana il 10 dicembre 1942 (subito prima dell’inizio
della Seconda Battaglia Difensiva
del Don). Cartina a cura dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore
dell’Esercito.
Ma gli Italiani alla fine scelsero
di tentare la via del ritorno: quasi privi di mezzi di trasporto e di
carburante, essi furono costretti a
vagare a piedi, in fuga dall'accerchiamento russo. Le divisioni di
fanteria dell'ARMIR, di cui faceva parte Elio, composte da decine
di migliaia di uomini ormai allo
sbando, finirono falcidiate dalla
fame e dal freddo micidiale e sottoposte non solo agli attacchi delle
colonne corazzate nemiche, ma
anche dei reparti partigiani che
agivano alle loro spalle. Nella sua
fuga, comunque “fortunata”, Elio
racconta di essersi trovato anche a
pochi chilometri dai luoghi della
famosa battaglia di Nikolajewka
(26 gennaio 1943).
Per tre lunghissimi mesi – cioè
fino al marzo 1943 - Elio e i suoi
compagni si trovarono in fuga,
senza sapere dove andare: si camminava per tappe tentando di raggiungere i Tedeschi e ci si teneva
nella tundra. Quando ci si imbatteva in un’isba (tipica abitazione
rurale russa interamente costruita
di tavole di legno e di tronchi d'albero, abitata da contadini), ci si
infilava lì dentro tutti insieme per
vincere il freddo, ma normalmente si dormiva in buche sottoterra,
coperte da teli impermeabili, che
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i soldati avevano scavato durante l’estate. Elio ricorda che i suoi
compagni di viaggio più insidiosi
in quei mesi furono il terribile freddo e i pidocchi, tantissimi. Per i
soldati la paura costante era quella
del congelamento dei piedi e si cercava di evitarlo lasciando allentati
i lacci, per consentire alle dita dei
piedi di muoversi ogni tanto: il viso
era coperto alla bell’e meglio dal
cappello con i paraorecchie e dal
passamontagna, che lasciavano liberi soltanto gli occhi, ma sul mento compariva immancabilmente
la cosiddetta “barba bianca”, cioè
uno strato di ghiaccio che si formava tramite la condensa del vapore
del fiato. Durante la ritirata i soldati racimolarono un po’ di cibo
dai furti (patate e galline) e qualche
volta dalla generosità di qualche
anziano del posto. Elio, in effetti,
non ebbe mai contatti diretti con i
Russi, se non quelli con le donne
e i vecchi rimasti nei piccoli paesi
e nelle isbe, incontrati durante la
marcia. Egli ci tiene a sottolineare
che i Russi non cacciavano i soldati
italiani dalle loro povere case, non
ne avevano paura e li preferivano ai
Tedeschi, soprattutto perché dare
riparo ai Tedeschi poteva significare un attacco certo da parte dei partigiani. Nel marzo 1942 Elio riuscì
fortunosamente a raggiungere l’Italia e il suo Reggimento fu alloggiato dapprima vicino a Saluzzo e
poi in Toscana, nei pressi di Lucca.
Lì si trovava Elio il 25 luglio 1943
quando il Gran Consiglio del Fascismo destituì e arrestò Mussolini,
con conseguente crollo del regime
La Brèva
e volatilizzazione dei fascisti. Elio
apprese la notizia, mentre era di
guardia in un uliveto, da un civile
che gli gridò «Militare, è caduto il
Fascismo!».
Nei giorni successivi i soldati della sua Batteria furono mandati a
Monza, alloggiati in una ex scuola e lì condussero la normale vita
militare, comprensiva delle guardie
alla Villa Reale. A Monza Elio si
trovò molte volte ad assistere i civili durante i bombardamenti. Molti
italiani nei “45 giorni del Governo
Badoglio” avevano ingenuamente
cullato l’illusione della fine della guerra, ma le vicende italiane
andarono in altro modo: la guerra continuava in un Paese ancora
senza democrazia, senza diritti di
scioperi e di adunate, col mantenimento delle leggi razziali e una
repressione con migliaia di arresti
e molte morti…
Arrivò l’8 settembre 1943, il giorno
dell’armistizio di Badoglio con gli
Alleati, impreparato e mal gestito
dai Comandi, con l’Esercito nel
caos e i soldati abbandonati alla furia dei tedeschi traditi. Dal 26 luglio
1943, Hitler aveva calato in Italia
quindici divisioni e una brigata, in
aggiunta alle tre divisioni tedesche
d’occupazione già presenti, attuando un piano segreto (ideato sin dal
9 maggio) di disarmare alla prima
occasione e deportare nel Reich,
come forza di lavoro, i soldati del
nostro esercito, sempre meno affidabile! Immediatamente dopo l’8
settembre la fidanzata di Elio, Lina
Monti (n. 1921) poi diventata sua
moglie, andò a fargli visita a Monza con la mamma di un compagno
del Battaglione, tale Realini di Bulgarograsso. Quest’ultimo riuscì a
scappare dalla caserma e a rifugiarsi in Svizzera, proprio grazie alla
visita della madre che gli aveva fornito vestiti civili. Invece Elio, forse
più fiducioso nella Patria, rimase a
Monza e la domenica 12 settembre
1943 fu obbligato a salire su un treno per la Germania. Quella mattina i soldati (quelli rimasti) furono
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chiamati tutti a raccolta e gli ufficiali italiani li informarono che gli
appartenenti ai Distretti di Milano
e di Treviglio avrebbero avuto un
salvacondotto. Elio a quella notizia rimase incredulo e preoccupato perché il Distretto di Como era
rimasto escluso da quel beneficio:
egli andò dal furiere, che gli promise di fargli avere comunque il salvacondotto. Ma le cose andarono diversamente. Gli ufficiali in effetti li
convinsero a prepararsi per la Messa e a consegnare le armi, che furono ammassate in una cantina. Ma
con il passare delle ore gli ufficiali
italiani e il tenente cappellano sparirono e la sera, invece, arrivarono
i Tedeschi: essi caricarono i soldati
italiani sui camion e li portarono
alla Stazione di Porta Garibaldi a
Milano. Qui Elio, insieme ai compagni, fu chiuso in un vagone, per
fortuna coperto, di un lungo treno
dotato anche di vagoni scoperti!
Egli ricorda che per i Tedeschi un
vagone equivaleva a «cavalli 8, uomini 40». Durante il viaggio durato
forse un giorno e mezzo, Elio, che
aveva solo una scatoletta di scorta. si ritrovò ben presto senza cibo
e senz’acqua. Arrivati a destinazione, a Kassel, egli si trovò in un
grande campo di concentramento, circondato da alte barriere di
filo spinato e vi rimase due lunghi
mesi. Lì la razione giornaliera era
costituita da patate e nel pomeriggio da una brodaglia che ricordava
il the. A metà novembre 1943 Elio
fu destinato ad una grande fornace
di mattoni situata a Romrod nella
zona di Kassel (Assia). Quella fabbrica, (fortunatamente non bellica
quindi non soggetta a bombardamenti), che divenne anche la sua
casa, impiegava più di un centinaio di lavoratori, tedeschi ed italiani (che avevano sostituito i prigionieri francesi). Elio indossava la
sua divisa militare e gli fu data in
dotazione, per il lavoro, soltanto
una pettorina di sacco. Egli scoprì
che per la giornata lavorativa, che
iniziava alle 6.00 e terminava alle
La Brèva
18.00 con una pausa per il pranzo,
prevedeva una razione alimentare
costituita da due fettine di pane
nero con un velo di margarina a
colazione e a cena e da un brodo
di crauti o rape a mezzogiorno.
Soltanto per gli operai tedeschi
era prevista un’altra pausa con distribuzione di cibo alle 16.00 (per
il coffee). La razione della domenica, che era giorno di riposo, era
costituita invece da due patate e da
una scodellina di brodo con qualche verdura a mezzogiorno. Elio
poteva scrivere a casa una volta al
mese tramite un bollettino (simile
ad una cartolina postale) e ricevere
posta, ma non pacchi: egli ricorda che durante tutti quei mesi in
Germania ricevette un solo pacco,
dalla Croce Rossa, che conteneva
un kg di zucchero. Egli lavorava
duramente come addetto a riempire un grande forno con i laterizi
da cuocere, insieme ad un operaio
tedesco di nome Joseph che portava sul braccio una fascia gialla con
il simbolo della croce uncinata nazista. Tra i due non nacque un’amicizia e si parlavano soprattutto
a gesti, ma Elio ricorda anche, con
rammarico, che quell’uomo mai
divise con lui un pezzetto di pane.
Soltanto il Direttore generale della
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fornace – temuto e ossequiato da
tutti- lo stupì quando un giorno,
segretamente, gli consegnò un pacco con una camicia! Elio in quel
periodo pesava circa 55 kg, ma il
suo peso normalmente era di 7075 kg, e indossava ancora la divisa
da soldato dei giorni di Monza…
Nella fabbrica gli operai avevano
un tesserino di riconoscimento in
alluminio, che portavano legato al
collo e che conteneva il nome, il
campo di prigionia ed un numero
identificativo: quello di Elio era il
78943. Egli non ricorda di aver subito atti di violenza durante i mesi
in fabbrica e neppure nel campo di
arrivo: lui e i suoi compagni, d’altra parte, seppero mantenersi sempre tranquilli, lavorarono e si fecero forza a vicenda. Elio ricorda
bene che durante il periodo nella
fabbrica, a più riprese, gli Italiani
venivano radunati davanti ad ufficiali tedeschi che li invitavano ad
unirsi all’esercito tedesco, ma che
nessuno accettò la proposta. Inoltre, spesso essi venivano sollecitati a lavorare bene per il Reich e a
tenere un comportamento leale,
perché una volta vinta la guerra,
gli Italiani sarebbero rimasti a ricostruire la “Grande Germania”!
Il soldato italiano Elio Riva in
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Germania aveva assunto lo status
di IMI (Internati Militari Italiani):
non era più prigioniero di guerra
e quindi era escluso dai benefici
stabiliti dalla convenzione di Ginevra, secondo un programma attuato da Hitler sin dal 17 settembre
1943. Anche Elio, come quasi tutti, rifiutò l’adesione alla Repubblica di Salò, nonostante le promesse
di libertà. I Tedeschi erano riusciti
a portare in Germania 810.000 militari italiani, 94.000 dei quali (per
lo più fascisti degli ex battaglioni
di Camicie Nere) accettarono di
continuare a combattere.
Elio si trovò, in effetti, a far parte
di un sistema crudele e capillare
finalizzato a fornire all’industria
bellica tedesca la manodopera a
basso prezzo necessaria a continuare la guerra e ad assicurare
l’economia di guerra della Germania. Nei campi di smistamento i
soldati come Elio diventarono un
numero, un “pezzo”, assegnato
negli oltre 800 stalag (per soldati e
ufficiali), dulag (di transito e smistamento), oflag (per ufficiali) o
reserve Lazarett (lazzaretti) e negli
oltre 3000 campi di lavoro situati
all’interno di fabbriche.
Arrivò finalmente la primavera e
nell’aprile 1945 nella fabbrica arrivarono gli Americani: gli Italiani
furono liberi. A piedi essi raggiunsero un paese vicino e nella marcia
si diedero da fare a cercare cibo
– unico pensiero insieme a quello
di riuscire a ritornare a casa - ma
trovarono solo patate. Negli ultimi giorni di lavoro Elio ricorda di
aver ricevuto denaro, a differenza
dei mesi precedenti in cui i Tedeschi li tranquillizzavano con l’idea
che avessero un conto bancario sul
quale veniva versata una paga destinata alle famiglie in Italia. Gli
Americani li fornirono poi di un
tesserino di identificazione e li concentrarono in una grande caserma
Yalle [forse Halle (Saale) in Sassonia, dove le truppe americane
entrarono il 19 aprile 1945]. L’attesa del rimpatrio fu un’esperienza
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La Brèva
sfibrante. Soltanto nel luglio 1945
Elio e i suoi compagni riuscirono
a salire su un treno del ritorno, a
Monaco di Baviera. Toccarono
la stazione di Innsbruck e poi arrivarono finalmente a Pescantina
(Verona), da dove su sei camion
tedeschi all’una di notte raggiunsero Milano. Qui Elio, emozionato
e commosso, salutò i compagni.
Raggiunta la stazione di Cadorna,
salì sul primo treno per Como della
mattina e arrivò a Fino Mornasco.
Era metà luglio 1945 ed Elio era
libero. Egli ricorda di aver camminato fino alla sua casa in Briccoletta e che la prima persona cara che
rivide fu forse sua nipote Romana.
La persona che invece non poté rivedere fu suo padre, morto nell’ot-
tobre 1943. Egli fu l’ultimo soldato
cassinese a ritornare dalla guerra,
se si escludono i soldati italiani ritornati dall’Africa nel 1946, e già i
suoi disperavano di vederlo. Della
sua esperienza di diciannovenne
inviato in guerra, egli sottolinea la
paura al fronte, il freddo russo che
arrivava a temperature di 40-42° C
e la fame. Ma Elio sottolinea anche che al referendum italiano del
2 e 3 giugno 1946 per la scelta tra
repubblica e monarchia, egli votò
convintamente per la costituzione
della Repubblica! Dell’esperienza
in Germania Elio purtroppo non
conserva più nulla, se non copie
della documentazione consegnate anni fa al Centro di ricerche
“Schiavi di Hitler archivio IMI
Claudio Sommaruga” presso l’Istituto di Storia Contemporanea
“Pier Amato Perretta” di Como.
Egli racconta di aver buttato tutti
gli oggetti che lo legavano a quelle
vicende, forse nel 2012, per reazione al mancato risarcimento da
parte della Repubblica Federale
Tedesca alle migliaia di civili e
militari italiani, deportati e internati dopo l’8 settembre 1943 nella
Germania nazista.
Elio, che oggi è il cassinese più anziano del paese, ci tiene a dire che
«la guerra è la cosa più sporca che
può capitarci e va sempre evitata»!
Grazie signor Elio Riva, di essere tornato e di aver condiviso con
noi questi ricordi.
M. S.
ELENCO DEI CADUTI SUL FRONTE RUSSO nati a Cassina Rizzardi
dal sito dell’UNIR (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia)
Data di
nascita
Luogo di
nascita
Provincia di
nascita
Grado
Luigi
06-10-1922
Cassina
Rizzardi
CO
Artigl.
COGLIATI
Ermete
17-12-1919
Cassina
Rizzardi
CO
Aiut. San.
Disperso
NAVA
Battista
17-12-1909
Cassina
Rizzardi
CO
Camicia. Nera
Disperso
NAVA
Angelo
28-12-1911
Cassina
Rizzardi
CO
Alp.
Prigionia
ROMANO
Giovanni
21-12-1909
Cassina
Rizzardi
CO
Fante
441 Btg. Terr. 20-03-1943
Mobile Ftr.
Prigionia
ROMANO'
Giovanni
Battista
21-12-1909
Cassina
Rizzardi
CO
Fante
441 Btg. Terr. 20-03-1943 Localita' non
nota
Mobile Ftr.
Tipo
Cognome
Nome
Disperso
COGLIATI
Disperso
Paternità
Enrico
Corpo
2 Rgt. Art.
Alpina
Data di
decesso
Luogo di
decesso
Anno
esumazione
22-01-1943 Localita' non
nota
613 Ospedale 20-01-1943 Localita' non
da campo
nota
san.
38 Btg.
17-12-1942 Localita' non
Cc.Nn.
nota
M.V.S.N.
5 Rgt. Alpini
26-01-1943 Localita' non
nota
Campo 58 tiomnikov
1
L’89° Reggimento Fanteria Divisionale “Salerno” (motto Non chiedo dove) – costituitosi a Bologna il 1° novembre 1884, con sede dal 1930 a Ventimiglia - era formato da: I Battaglione Fanteria, II
Battaglione Fanteria, III Battaglione Fanteria, Compagnia Mortai da 81 e Batteria d'Accompagnamento da 65/17. Esso faceva parte della 5^ Divisione Fanteria "Cosseria"(Gen. Alberto Vassari, Ventimiglia)
del XV Corpo d'armata. Il 10 giugno 1940 risulta schierato sul fronte alpino occidentale ed entra in Mentone. Nel periodo 1941/43 il Reggimento fu inviato sul fronte russo, dove partecipò a tutto il ciclo
operativo della G.U. di appartenenza. Dopo aver subito gravi perdite, venne rimpatriato nella primavera del 1943 e fu sciolto l'8 settembre successivo a seguito degli eventi che determinarono l'armistizio,
che sopraggiunse quando l'unità era ancora in fase di riordinamento in Lombardia. Campagne di guerra (1940-1943)
Data
Divisione Corpo d'A. Armata
Gruppo d'Armata
Area di operazioni
1940
Cosseria
XV
1a
Ovest
Fronte alpino occidentale: Mentone
1941-42
Cosseria
II
8a
CSIR
Russia: Don
1943
Cosseria Com. Terr. Dif. Milano
Territorio metropolitano
2
L'ultima battaglia della ritirata italiana di Russia, ingaggiata per sfondare lo sbarramento sovietico a Nikolajewka, iniziò all'una di notte del 26 gennaio 1943. Le truppe italiane furono decimate: migliaia di
alpini morirono e migliaia furono catturati dai russi.
3
Per quanto riguarda il ripiegamento, indicativamente il II Corpo d'Armata (Divisioni Cosseria e Ravenna) iniziò a ripiegare tra il 17 e il 19 dicembre 1942, sebbene alcuni elementi avessero cominciato ad
arretrare già il 16 (come racconta Elio Riva) e altri rimanessero sulle posizioni assegnate sino al 20 dicembre. L'89° Reggimento era - prima che la Divisione Cosseria ripiegasse - a contatto con la Divisione
alpina Cuneense (dislocata a nord del fiume Kalitva e a sinistra della Cosseria). L’89°Reggimento si trasferì in zona Lisinovka-Jekaterinovka vicino a Rossosch fino al 31 Dicembre. Tra il 1° e il 5 Gennaio
1943 la Div. Cosseria si spostava in zona Rovenki-Beloluzkaja e poi verso Izjum. Da qui con una lunga marcia di 1.300 Km con temperature anche sotto i -40° verso Kharkov-Ahtyrka-Romny-PrilukiNeshin fino a Novo Beliza e Gomel, raggiunta il 7 Marzo 1943.
4
Il racconto dell’isba come meta agognata dai soldati italiani stremati dal freddo, ha ricordato a chi scrive una scena del famoso film I girasoli di Vittorio De Sica (1970), che si consiglia di vedere.
5
I prigionieri italiani furono declassati e spesso marchiati sulle divise con un IMI, acrostico di ”Italienischen Militar Internierten” (Internati Militari Italiani), una qualifica arbitraria e non prevista, negli stati
belligeranti, dalla Convenzione di Ginevra (1929) sui prigionieri di guerra.
6
Nell’agosto del 1944 sul territorio del Reich erano registrate quasi 10 milioni di persone come “Zwangsarbeiter – operai coatti”. Tra di loro donne, bambini e 716.000 soldati ed ufficiali italiani (“traditori
badogliani”), disarmati e rastrellati come “schiavi di Hitler” dopo l’8 settembre 1943. Il sistema prevedeva: Stalag = Mannschafts-Stammlager, campo per prigionieri di guerra; Kriegsgefangenenlager =
campo per prigionieri di guerra; oflag = offizierslager, campo di prigionia per ufficiali; dulag = durchgangslager, campo di smistamento; KZ, Konzentrationslager = campo di concentramento e Zwangsarbeiterlager = campo per lavoratori coatti.
7
Il pronunciamento del tribunale internazionale de L’Aja del 3 febbraio 2012 accolse il ricorso della Germania contro le cause in corso in Italia per crimini di guerra. La corte aveva accusato l’Italia di
“venire meno ai suoi obblighi di rispetto nei confronti dell’immunità di uno stato sovrano come la Germania in virtù del diritto internazionale“. Con la sentenza del 22 ottobre 2014 la Corte Costituzionale
italiana ha dichiarato l’illegittimità delle norme che impediscono l’accertamento giurisdizionale delle eventuali responsabilità civili di un altro Stato nel caso di crimini di guerra e contro l’umanità commessi
nel territorio nazionale, lesivi dei diritti inviolabili della persona garantiti dagli artt. 2 e 24 della Costituzione.
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La Brèva
Dicembre / n. 22
Sindaco,
Amministratori e Dipendenti
augurano a tutta la popolazione
un Sereno Natale
ed un Felice Anno Nuovo
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