Dai jeans alla cura dei sentieri Al lavoro nell`Oasi
Transcript
Dai jeans alla cura dei sentieri Al lavoro nell`Oasi
48 Erba LA PROVINCIA DOMENICA 10 MAGGIO 2015 Dai jeans alla cura dei sentieri Al lavoro nell’Oasi di Baggero Il centro estivo ispirato all’Expo Alserio punta sui madrelingua “CorDonare” a Orsenigo Con il giardino di Luca e Viola La giornata dedicata all’ambiente dei 55 dipendenti della Levi’s Erbacce estirpate e pulizia delle aree verdi nel parco Valle Lambro Alserio Orsenigo Tutto pronto in paese per il centro estivo che aprirà i battenti il 9 giugno e avrà come tema centrale l’alimentazione e il cibo, tematiche centrali di Expo 2015. In campo per festeggiare le mamme e coloro che lo diventeranno, mettendo la mano sul cuore e aiutando i bimbi affetti da malattie rare o genetiche, che hanno bisogno di aiuto e assistenza. Merone STEFANIA VALSECCHI Non solo jeans per Levi’s che come ogni anno ha organizzato la “Community Day”, ovvero una giornata dedicata all’ambiente. Così, per l’edizione 2015, i dipendenti Levi’s hanno collaborato con il parco Valle Lambro e giovedì si sono dedicati alla piantumazione di alberi e aiuole, erbacce da estirpare, manutenzione dei sentieri e alla pulizia delle aree verdi dell’Oasi di Baggero a Merone. Sono stati 55 i dipendenti impegnati, una trentina dei quali proveniente dalla divisione accessori di Merone dove hanno sede uffici, spaccio e magazzino; i restanti da Milano e dalla Svizzera. La “Community Day”, l’iniziativa che la multinazionale dell’abbigliamento celebra in tutto il mondo e che coinvolge tutte le filiali del brand Levi’s, è stata realizzata in paese dagli speciali volontari diretti da Dante Spinelli, coordinatore del centro tecnico naturalistico del parco della Valle del Lambro in collaborazioni con le guardie ecologiche volontarie. L’inaugurazione del 24 maggio Gli addetti si sono dedicati dalle 9,30 alle 17 alla operazioni di ripristino e pulizia del centro parco foresteria dell’Oasi di Baggero La cura delle aiuole fiorite tra gli impegni della giornata del volontariato che verrà ufficialmente inaugurata il prossimo 24 maggio. La giornata che i dipendenti della Levi’s dedicano tutti gli anni alle associazioni per restituire al territorio tempo e lavoro delle maestranze avrà anche un fondo benefico. Il parco della Valle del Lambro, riceverà infatti in beneficenza, una somma in denaro donata dalla Levi’s. Non è la prima volta che importanti aziende internazionali scelgono il parco per giornate di volontariato: già lo scorso anno, in collaborazione con Legam- biente, al parco del Chignolo a Triuggio, hanno partecipato a un evento analogo le maestranze delle Timberland. Massima soddisfazione per l’iniziativa attenta all’ambiente è stata espressa dal presidente del parco, Eleonora Frigerio. Esperienza da promuovere «Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, abbiamo accettato di buon grado la possibilità di ospitare la giornata di volontariato dei dipendenti della Levi’s: i volontari impegnati han- no fatto un lavoro lodevole e per questo motivo vorrei ringraziarli per il loro impegno a favore dell’Oasi di Baggero, una delle zone più belle e suggestive della valle del Lambro - ha spiegato il presidente – Diffondere e valorizzare i valori del volontariato a favore dell’ambiente e della salvaguardia del territorio della Brianza è una delle principali mission del Parco. Condividere questi valori con importanti brand dell’abbigliamento e con i loro dipendenti è stata un’importante esperienza che speriamo di rinnovare». 1 E se il risotto alla milanese avesse degli antenati albesini? Il piatto tipico, narra la leggenda, è nato nel 1574, però già nel 1430 ad Albese coltivavano lo zafferano. Probabilmente come colorante, ma in realtà è difficile capire quale utilizzo ne facessero in paese, se il giallo - e prezioso - elemento fosse presente nelle cucine saremmo davanti ad un rivelazione sorprendente. Ma c’è un intero Expo di prodotti, cibi e sapori locali persi negli anni e riscoperti, solo purtroppo per il racconto, dallo storico Virginio Longoni. L’incontro di Erba Dai mandorli dell’Erbese, alle bresaole di Albavilla, passando dall’olio e dal vino locale. Proprio l’esperto parlerà del mondo agricolo del passato nel corso della serata organizzata mercoledì nella sala civica Villa Cerani di Erba «L’Erbese era tutt’altra cosa rispetto a quello che conosciamo oggi. Era un’area verde e ricca di coltivazioni – spiega Longoni - Il passaggio dall’agricoltura all’era industriale ha rappresentato per la zona un deciso depauperamento. Mi dispiace vedere tutti questi terreni a balze, realizzati dai nostri avi con il sudore della fronte, completamente abbandonati. Spero in un recupero». Longoni ha recuperato un atto del 1430 di particolare interesse: «Si tratta di un terreno che passava di mano e la coltivazione presente era quella dello zafferano – spiega - Sembra incredibile, ma non lo è nel contesto di un’area ricca per i prodotti agricoli. Posso presumere che l’interesse per lo zafferano fosse per un suo utilizzo come colorante, ma non ci sono certezze in merito. Non si può escludere venisse utilizzato anche in cucina; magari gli erbesi di allora avevano già imparato ad apprezzare il sapore e il colore che forniva la pianta molto prima dei milanesi». La storia e un poco la leggenda narra che lo zafferano in cucina approda nel 1574 per il matrimonio della figlia di mastro Valerio di Fiandra, fiammingo di Lovanio che all’epoca lavorava alle vetrate del Duomo di Milano. Un suo assi- L’associazione orsenighese “Il Giardino di Luca e Viola”, in collaborazione con Seat Comotors, organizza oggi, domenica, al centro commerciale di Mirabello, la festa della mamma. Diverse le iniziative in programma rivolte ai bambini - truccabimbi compreso - ma anche alle futuremammeeaifuturipapàche sono in attesa dell’arrivo della cicogna. Sarà un’occasione per ricevere le informazioni sulla donazione del cordone ombelicale. Un’ostetrica sarà a disposizione delle famiglie che vorranno saperne di più sul progetto “CorDonare”,fortementevolutodalsodalizio e dai suoi fondatori, Alberto Molteni e Gianni Galimberti, papà rispettivamente di Luca e Simone e di Viola, scomparsi a causa di una rara malattia e di una meningite. «La donazione del sangue cordonale è ancora poco conosciuta, e il primo obiettivo dell’associazione è proprio quello di offrire complete e corrette informazioni - spiega Alberto - Tre i momenti particolari nei quali sarà illustrato il funzionamento della donazione del cordone ombelicale: alle 10.30, alle 14 e alle 17. Sarà comunque possibile ottenere materiale informativo per tutta la giornata. Il sangue del cordone è fondamentale per la cura di malattie pediatriche rare». Per tutti la possibilità di sostenere l’associazione. 1 S.Rot. L’inaugurazione Giallo zafferano vanto di Albese Seicento anni fa Albese con Cassano Due gli slogan del centro estivo alseriese, che si terrà alla struttura polivalente di via Giovanni XXIII: “Tutti a tavola” e “Gustiamoci l’estate”. La proposta è rivolta a tutti i bambini e i ragazzi, dalla prima elementare alle terza media. Le attività si svolgeranno tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17.30, e il centro estivo viene organizzato dall’associazione genitori, dall’oratorio San Giovanni Bosco e dal Comune di Alserio. Novità assoluta del centro estivo targato Expo sarà la presenza per tutto il periodo, fino al 31 luglio, di madrelingua che organizzeranno attività interculturali in spagnolo, inglese e greco. Diverse le opzioni a disposizione delle famiglie: per la giornata intera si pagheranno 30 euro alla settimana con possibilità di pranzo al sacco o di buono pasto giornaliero (5 euro). Chi invece pranzerà a casa pagherà 25 euro. Coloro che invece faranno solo la mattina (8.30-12.30) o solo il pomeriggio (13.30-17.30) pagheranno 15 euro. Le famiglie che avessero necessità di portare i figli prima alla mattina, a partire dalle 7.30 pagheranno 5 euro per il servizio. È possibile iscriversi in Comune oppure alla scuola primaria Aldo Moro, dalle 14.30 alle 18. La quota d’iscrizione è di 10 euro. 1 S. Rot. FoodArt al castello di Monguzzo Virginio Longoni con l’atto del 1430 FOTO BARTESAGHI stente era soprannominato Zafferano per la mania di mescolare lo zafferano nelle sue miscele di colori per renderli cromaticamente più vivaci. Un giorno il maestro gli disse che continuando così avrebbe finito per mettere del giallo anche nelle pietanze; Zafferano lo prese in parola e il giorno delle nozze della figlia di Valerio gli mise la pianta in alcuni piatti. Nacque così il risotto alla milanese. Ma nell’Erbese non c’era solo la pianta, la produzione locale era vastissima: «Ad Albavilla nei Crotti venivano fatte stagionare le bresaole, ovunque c’erano ampi vigneti e si coltivava anche l’olio. Il vino della zona era conosciuto anche a Milano». Mandorli e orgoglio «Un altro particolare che mi ha stupito è che nella storia si parla ripetutamente dei nostri mandorli, piantumazione molto presente. L’inizio della fine nel 1875 quando le vigne vennero attaccate dalla fillossera. I brianzoli al posto di sostituire le piante volevano essere risarciti, il ministero per ripicca bloccò il commercio di diversi prodotti dell’area. L’avvento dell’industria fece sparire gran parte dell’agricoltura». 1 Giovanni Cristiani La possibilità di visitare il castello di Monguzzo, e di approfondireletematichecheleganol’artealcibo.Unconnubioperfetto e su cui ha puntato FoodArt, il progetto organizzato in cobcomitanta di Expo l’amministrazione comunale di Monguzzo conlacollaborazionedinumerosienti.Proprionelpomeriggio di ieri si è tenuta l’inaugurazione della rassegna. Il taglio del nastro del sindaco Marco Sangiorgio ha ufficialemente aperto la manifestazione alla presenza dei rapprensentanti regionali Daniela Maroni e Alessandro Fermi. A Monguzzo anche la presidente provinciale, Rita Livio, e i consiglieri Giovanni Vanossi,anchesindacodelvicinoComunediMerone,eMariagrazia Sassi. Nei giardini, fino a luglio, si potranno quindi ammirare le opere attraverso un percorso studiato e ammirare il gioiello del paese: il castello aperto grazie alla proprietà, il Fatebenefratelli. Anche oggi è prevista l’apertura dalle 14.30 alle 19 (quattro euro gli adulti, 2 i bambini). Oltre all’esposizione sono previste conferenze ma anche picnic all’aperto e una suggestiva cena medievale. Tutte le informazioni sul sito dedicato www.foodart2015.com. S. VAL.