Indagine sul benessere organizzativo del personale in Azienda
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Indagine sul benessere organizzativo del personale in Azienda
Rapporto di ricerca Indagine sul benessere organizzativo del personale in Azienda Servizi Sociali di Bolzano Gara pubblica “PROCEDURA NEGOZIATA a mezzo gara informale per l'elaborazione di un'indagine sul benessere organizzativo del personale in ASSB” CIG: Z9F0591375 redatto da: Istituto per il Management Pubblico (EURAC) presentato a: Azienda Servizi Sociali di Bolzano - Ufficio di direzione Direttrice, dott.ssa Irene Nicolussi Castellan Galeno 17 maggio 2013 2 Indice Indice..............................................................................................3 La valutazione del benessere organizzativo. Rilevazione della soddisfazione dei collaboratori in ASSB............................................................................4 Risultati...........................................................................................9 Considerazioni finali...........................................................................52 Bibliografia e indice delle fonti..............................................................54 3 La valutazione del benessere organizzativo. Rilevazione della soddisfazione dei collaboratori in ASSB Il presente rapporto ha per oggetto l’analisi del benessere organizzativo 1 in Azienda Servizi Sociali di Bolzano (ASSB) con riferimento al periodo gennaio-marzo 2013. L’incarico per lo svolgimento di questo progetto è stato conferito dall’ASSB all’Istituto per il Management Pubblico dell’EURAC a mezzo di gara pubblica 2. In concreto, l’indagine si è orientata ai seguenti principi contenuti nel bando: 1. la continuità con le indagini di benessere organizzativo e con le indagini di soddisfazione finora realizzate, 2. la capitalizzazione del materiale e delle fonti informative esistenti, 3. il coinvolgimento attivo di tutto il personale ASSB. Tali principi richiamano in modo esplicito l’esperienza finora maturata da ASSB in questo campo. Allo scopo di meglio comprendere le scelte di tipo teoricometodologico e organizzativo che stanno alla base di questo progetto sembra utile un breve cenno alle iniziative finora messe in campo dall’ASSB nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo del personale. L’ASSB conduce regolarmente dal 2004 analisi organizzative coerenti con quanto previsto dalla normativa nazionale (direttiva 24 marzo 2004 del Ministro della Funzione Pubblica sul miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni). Le indagini condotte nel 2004 e nel 2009 in attuazione della richiamata direttiva nazionale sul benessere organizzativo si sono basate su un apposito questionario realizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, il cosiddetto “questionario multidimensionale della salute organizzativa” (Avallone & Bonaretti, 2003; Avallone & Paplomatas, 2005), che rappresenta uno strumento per l’analisi del contesto organizzativo tra i più accreditati a livello nazionale. Inoltre, a partire dal conseguimento della certificazione ISO 9001 da parte dei vari servizi aziendali, e in ottemperanza ai requisiti e alle norme tecniche per il funzionamento di sistemi di gestione per la qualità ISO, vengono svolte annualmente indagini di soddisfazione a cura dei singoli settori. In coerenza con il percorso seguito finora dall’ASSB e con le richieste del committente l’indagine che viene presentata in questo rapporto è stata suddivisa in due parti principali. La prima parte si è basata su un questionario quantitativo distribuito a tutti i collaboratori. Nella seconda parte i risultati dei questionari sono stati approfonditi nell’ambito di tre focus groups intersettoriali con un numero ristretto di dipendenti. 1 Nella letteratura (CiVIT 112/2010) il benessere organizzativo viene definito come la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori. 2 Procedura negoziata a mezzo gara informale per l'elaborazione di un'indagine sul benessere organizzativo del personale in ASSB, N. prot. Tit. 01, cl. 09/ N. prot. 38082, 29.06.2012. 4 1.1. Analisi quantitativa L’analisi quantitativa si è basata su un questionario strutturato a domande chiuse rivolto a tutto il personale di ASSB. Le domande contenute nel questionario sono state elaborate sulla base di un questionario di soddisfazione messo a punto dall’ASSB nel 2011; inoltre tengono conto delle indagini di soddisfazione svolte finora in ASSB e nei suoi diversi settori. Il questionario è stato realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio di Direzione ed è stato testato su un numero ristretto di collaboratori. 1.1.1. Struttura del questionario Per garantire l’anonimato dei partecipanti la richiesta di dati anagrafici si è limitata alle seguenti fondamentali informazioni: tipo di contratto 3, profilo professionale4 e settore di appartenenza5. Il questionario si compone di 70 items raggruppati in 43 domande. A propria volta, le domande sono state attribuite a nove differenti dimensioni di analisi. Per la misurazione delle risposte è stata utilizzata una scala Likert ad ampiezza di scala 1-56. Il questionario si conclude con una domanda aperta per commenti e suggerimenti inerenti alla situazione lavorativa in ASSB. 1.1.2. Dimensioni della soddisfazione Per facilitare l’analisi dei dati e rendere i risultati più chiari e comprensibili le domande del questionario sono state raggruppate in nove dimensioni della soddisfazione. Tali dimensioni fanno riferimento ad accreditati modelli presenti in letteratura e, in particolare, al citato modello del benessere organizzativo in uso nelle amministrazioni pubbliche. • Condizioni di lavoro La dimensione relativa alle condizioni di lavoro comprende un insieme di variabili sia materiali che immateriali. Rientrano in tale categoria le caratteristiche fisiche dell’ambiente di lavoro legate ai locali, alla dotazione tecnica e infrastrutturale e alla sicurezza ma anche fattori organizzativi e ambientali più propriamente legati al benessere psichico e emotivo, come per esempio modelli di articolazione del tempo di lavoro che favoriscono la conciliazione tra vita professionale e privata. 3 Tipo di contratto: tempo indeterminato - tempo determinato / precettato. Profilo professionale: personale socio-pedagogico / educativo - personale assistenziale personale amministrativo - altro personale non amministrativo. 5 Settori: Sede amministrativa - Case di riposo - Sedi distrettuali - Servizio handicap e disagio psichico - Servizi alla famiglia e asili nido - Servizio di assistenza domiciliare (SAD). 6 La questione se una scala Likert rappresenti una caratteristica ordinale o scalare è piuttosto controversa. A questo riguardo la letteratura rinuncia a una verifica empirica dell’assiomatica scalare assumendo il valore scalare delle caratteristiche indagate. In linea con questo approccio anche per gli items del questionario sono stati calcolati i valori medi(Bortz & Döring, 2003, S. 74). 4 5 • Leadership La dimensione della leadership fa riferimento alla chiarezza e comprensibilità degli obiettivi ai diversi livelli organizzativi e al grado di informazione e di coinvolgimento dei dipendenti nei processi decisionali che li riguardano. • Apprezzamento La dimensione dell’apprezzamento indaga la percezione dei collaboratori riguardo alla capacità dell’organizzazione di riconoscere l’impegno e la professionalità del singolo collaboratore, di valorizzare le competenze personali e professionali individuali e di promuoverne lo sviluppo. • Accesso alle informazioni L’accesso alle informazioni si compone di due differenti aspetti: la facilità di accesso da parte del singolo collaboratore alle informazioni utili e necessarie per svolgere il proprio lavoro e la completezza delle informazioni ricevute dal superiore. • Relazioni Questo punto esplora la morfologia delle relazioni intra ed extra organizzative. Le prime comprendono il rapporto orizzontale con i propri colleghi e il rapporto gerarchico con i superiori. Le seconde riguardano, invece, i rapporti istituzionali tra ASSB e Comune / Provincia. • Impegno e motivazione L’impegno e la motivazione dei collaboratori vengono analizzate in funzione di due variabili: la disponibilità ad assumersi nuovi incarichi in caso di bisogno e la rispondenza del comportamento e della performance alle istruzioni e alle direttive impartite. • Organizzazione e gestione del lavoro La dimensione organizzazione e gestione del lavoro comprende una serie di aspetti legati al contenuto e al funzionamento delle regole amministrative e procedurali, alla speditezza e appropriatezza dei processi decisionali, al dimensionamento del personale ai diversi livelli organizzativi. • Equità La variabile dell’equità rende conto della modalità con cui i superiori trattano i propri collaboratori e dell’applicazione di criteri meritocratici nella distribuzione dei premi. • Utilità sociale Questa dimensione misura l’utilità sociale percepita dai collaboratori e la capacità di ASSB di adeguarsi ai mutevoli bisogni della popolazione. 6 Oltre a queste dimensioni sono state utilizzate tre domande chiave 7 relative alla soddisfazione generale dei collaboratori e al loro grado di identificazione con l’organizzazione. Lo scopo di tali domande è di poter disporre di un indicatore sintetico del grado di benessere in ASSB. Fatta salva l’avvertenza generale di usare questo valore aggregato in modo prudenziale, è da dire che la sua attendibilità è provata dai risultati dell’analisi delle restanti domande, i quali sono in linea con il valore medio delle domande chiave. In continuità con le indagini di soddisfazione dei collaboratori svolte periodicamente in ASSB si è deciso di fissare la soglia di soddisfazione nel valore puntale di 3. I valori al di sopra di questa soglia indicano soddisfazione nei confronti della dimensione indagata, mentre i valori al di sotto di questa soglia minima indicano, al contrario, un senso di insoddisfazione. Tutte le dimensioni e gli indici di analisi sono stati validati dal punto di vista statistico e soddisfano i requisiti di validità e attendibilità della ricerca. Un’ultima osservazione riguarda il fatto che non tutte le domande sono state trattate allo stesso modo. Infatti, da una parte tutti gli items sono stati aggregati in dimensioni; dall’altra, le domande di particolare interesse per l’ASSB o che abbiano evidenziato risultati significativi sono state trattate separatamente. 1.1.3. Somministrazione del questionario A tutti i collaboratori dell’ASSB è stato distribuito un questionario cartaceo bilingue. La consegna del questionario è avvenuta tramite le 12 persone incaricate nelle singole unità organizzative dell’ASSB, istruite allo scopo durante un incontro dedicato con l’EURAC (16.1.2013). La distribuzione dei questionari è iniziata il giorno 21.1. e le operazioni di raccolta si sono concluse il giorno 1 febbraio. I dipendenti avevano perciò 10 giorni lavorativi di tempo per compilare il questionario. Complessivamente sono stati distribuiti 868 questionari. I questionari compilati sono stati depositati in un’urna apposita presso l’Ufficio di Direzione. I dipendenti potevano imbucare personalmente il questionario nell’urna o mandarlo per posta interna alla dirigente staff della direzione la quale, a propria volta, aveva il compito di imbucarlo. Per garantire l’anonimato insieme al questionario è stata distribuita una busta con logo EURAC nella quale riporre il questionario compilato. 1.1.4. Ritorno dei questionari Degli 868 questionari distribuiti ne sono stati restituiti 580. Di questi, 557 sono stati considerati validi (quota di restituzione: 64,17%). Altri 21 questionari sono stati restituiti in bianco, o compilati per meno del 50% e per questo sono stati invalidati. 7 Domande chiave: • Sono soddisfatta/o del mio lavoro • Vado volentieri al lavoro • Sono orgogliosa/o di far parte dell’ASSB 7 Infine, due questionari sono stati esclusi perché restituiti oltre i tempi stabiliti per la consegna. 1.2. Analisi qualitativa Oltre all’analisi quantitativa, al termine della rilevazione sono stati svolti tre focus group di approfondimento. Hanno partecipato a questi incontri guidati complessivamente 24 persone, suddivise in gruppi possibilmente rappresentativi e omogenei. La partecipazione era aperta a tutti i collaboratori, eccetto i dirigenti. Questi ultimi sono stati esclusi per mettere i partecipanti nelle condizioni migliori per esprimere liberamente le proprie opinioni e aumentare così la probabilità di ottenere informazioni rilevanti. Gli incontri si sono svolti dal 18 al 21 marzo. Il primo si è tenuto con il personale socio-pedagogico e educativo, seguito dall’incontro con il personale assistenziale e infine da quello con il personale amministrativo e altri profili rimanenti. Anche in questo caso si è cercato di garantire, nei limiti del possibile, l’anonimato dei partecipanti. A questo scopo nessun incontro è stato registrato e nessun commento è stato attribuito al rispettivo autore. Inoltre, per garantire la massima fedeltà dei commenti è stata mantenuta la lingua originale. I focus group hanno consentito di integrare i risultati emersi dai questionari e dai commenti scritti in calce al questionario portando nel complesso a risultati apprezzabili. Nel prossimo capitolo si descrivono i risultati dell’indagine. 8 Risultati 1.3. Composizione del gruppo Come emerge dal seguente grafico, sul totale dei questionari compilati la maggior parte proviene dalle Case di riposo. Il settore meno rappresentato è invece la Sede amministrativa. Distribuzione dei questionari compilati per settore: Questo dato non deve essere considerato in assoluto ma bensì rapporto alle differenti dimensioni dei settori. La figura seguente mostra la quota di ritorno dei questionari per settore. 9 Rapporto questionari compilati / non compilati: Dalla figura precedente risulta che la quota di ritorno nella Sede amministrativa è del 92,86%, nelle Sedi distrettuali del 53,98%, nel SAD del 68,18%, nelle Case di riposo del 62,66%, nei Servizi alla famiglia e asili nido del 75,00% e nel Servizio handicap e disagio psichico del 52,26%. Delle 557 persone che hanno partecipato all’indagine 343 (pari al 61,6%) risultano assunte con contratto a tempo indeterminato, 191 (pari al 34,3%) sono suddivise tra personale precettato e personale con contratto a tempo determinato. Il restante 4,1%, pari a un totale di 23 persone, ha omesso di indicare il tipo di contratto. La figura seguente mostra la ripartizione dei partecipanti in base al profilo professionale. 10 Distribuzione dei questionari compilati per profilo professionale: Infine, 513 dipendenti (92,1%) hanno compilato il questionario in lingua italiana, 44 (7,9%) in lingua tedesca. Nelle pagine seguenti si analizzano nel dettaglio i risultati relativi ai singoli settori organizzativi, evidenziando inoltre le differenze tra dipendenti a tempo determinato e dipendenti a tempo indeterminato. 11 1.4. Azienda Servizi Sociali di Bolzano 1.4.1. Domande chiave sulla soddisfazione Le risposte alle tre domande chiave sulla soddisfazione lavorativa in ASSB ottengono un punteggio medio di 3,68. La soddisfazione generale risulta perciò al di sopra della soglia minima di soddisfazione, fissata convenzionalmente a 3 nelle precedenti indagini dell’ASSB. I grafici seguenti mostrano la distribuzione delle risposte date alle tre domande che misurano l’indice di soddisfazione complessiva: Sono soddisfatta/o del mio lavoro Vado volentieri al lavoro 12 Sono orgogliosa/o di far parte dell’ASSB Nel complesso l’analisi mostra l’esistenza di significative differenze tra i singoli settori dell’ASSB per quanto riguarda la soddisfazione dei collaboratori. Per una descrizione dettagliata dei risultati relativi ai singoli settori si rimanda il lettore ai rispettivi capitoli nel presente rapporto. Si precisa, comunque, fin da ora che in nessun settore il valore raggiunto resta al di sotto della soglia minima di soddisfazione. Un altro interessante aspetto emerso dall’indagine riguarda il fatto che i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo determinato o precettati sono significativamente più soddisfatti (valore medio: 3,81) dei colleghi con contratto a tempo indeterminato (valore medio: 3,59). Questo dato è confermato dai commenti dei dipendenti a margine del questionario, i quali attestano una maggiore propensione dei dipendenti precettati / a tempo determinato a valutare in modo positivo la propria situazione lavorativa. Tuttavia, come vedremo nelle prossime pagine i partecipanti ai focus group danno una versione differente della situazione: a loro dire i colleghi a tempo determinato si guarderebbero dal criticare la situazione esistente per il timore di perdere il posto di lavoro. La percezione globalmente soddisfacente dei dipendenti nei confronti della propria situazione lavorativa si riflette nel desiderio relativamente poco avvertito di trovare un altro lavoro al di fuori dell’ASSB (valore medio: 2,51). Di poco maggiore è il desiderio di cambiare unità organizzativa all’interno dell’ASSB (valore medio: 2,74). Tuttavia, anche in questo caso emergono differenze significative tra i diversi settori lavorativi, come sarà meglio illustrato nelle prossime pagine. 1.4.2. Dimensioni della soddisfazione Passando dalla soddisfazione lavorativa complessiva alle singole dimensioni in cui essa si declina il primo dato che emerge è che quasi tutte superano la soglia minima di soddisfazione (3 punti). L’unica eccezione è rappresentata dalla dimensione dell’equità, che si attesta su un valore medio di 2,95: 13 Dimensioni della soddisfazione lavorativa: Dall’analisi dei commenti scritti (questionario) e verbali (focus group) emerge che l’aspetto di maggiore criticità dell’equità riguarda l’attribuzione dei premi. Le soluzioni proposte da alcuni partecipanti all’indagine vanno dall’abolizione dei premi a una loro distribuzione ripartita in eguale misura tra tutti i dipendenti anche se la maggioranza dei collaboratori invoca un maggiore orientamento dei sistemi premiali a criteri meritocratici. Per garantire che i premi vengano distribuiti in base ai risultati effettivamente raggiunti è necessario creare più trasparenza, per esempio pubblicando l’elenco dei beneficiari dei premi. Benché questo già avvenga non è noto a tutti. Rispetto a tutte le dimensioni di analisi esistono differenze significative da un settore all’altro. I Servizi alla famiglia e asili nido e il SAD mostrano valori di soddisfazione superiori alla media aziendale in tutte le dimensioni analizzate. Inoltre, sono gli unici due settori nei quali persino la dimensione dell’equità ottiene un punteggio medio superiore alla soglia minima di soddisfazione. 14 Dimensioni della soddisfazione lavorativa – equità: La percezione dell’equità all’interno dell’ASSB varia in relazione al tipo di contratto di lavoro. I dipendenti con contratto a tempo determinato / precettati si sentono trattati in modo significativamente più equo (valore medio: 3,16) rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato (valore medio: 2,85). Inoltre sono significativamente più informati (valore medio dipendenti a tempo determinato / precettati: 3,53 - valore medio dipendenti a tempo indeterminato: 3,23). Le differenze emergono anche rispetto al profilo professionale: per esempio il personale assistenziale è significativamente più soddisfatto dell’informazione ricevuta (valore medio: 3,50) rispetto al personale amministrativo (valore medio: 3,10) e al personale socio-pedagogico e educativo (valore medio: 3,18). 1.4.3. Conflitti sul posto di lavoro La figura seguente mostra con quale frequenza i dipendenti dell’ASSB vengono a trovarsi in situazioni di conflitto con i propri colleghi e superiori: Esistono conflitti tra me e le seguenti persone: 15 I conflitti più ricorrenti si verificano con i colleghi del proprio ambiente di lavoro. A ben vedere le differenze tra le varie tipologie di relazioni conflittuali sono talmente modeste da poter stabilire una media generale della frequenza delle situazioni di conflittualità. La misura del tasso medio di conflittualità è pari a 2,31 punti. Questo non vuol dire che non vi siano differenze significative tra un settore lavorativo e l’altro, come vedremo meglio nei prossimi capitoli. 1.4.4. Tensione e stress Capita abbastanza di rado che i dipendenti dell’ASSB si sentano tesi o agitati sul lavoro (valore medio: 2,09 - 1 mai – 5 sempre). Le situazioni di maggiore tensione vengono sperimentate con il diretto superiore. Viceversa, i problemi personali sembrano incidere in modo marginale sulla creazione di tensione e disagio durante l’orario di lavoro: Sul lavoro mi capita di sentirmi tesa/o e agitata/o in questa situazione: Anche in questo caso i dipendenti a tempo determinato / precettati sono significativamente meno tesi e/o agitati (valore medio: 1,99) dei loro colleghi a tempo indeterminato (valore medio: 2,13) durante il lavoro. Non emergono invece significative differenze tra un settore lavorativo e l’altro per quanto riguarda lo stress e la tensione percepito sul lavoro. 1.4.5. Gravosità del lavoro I dipendenti dell’ASSB percepiscono il loro lavoro mediamente gravoso (valore medio: 2,53), come mostra il seguente grafico: 16 Il mio lavoro mi pesa La gravosità del lavoro dipende principalmente dalla fatica mentale e dal sovraccarico di lavoro, come mostra il seguente grafico: Il lavoro mi pesa per questi motivi: Nell’elaborazione dei dati sono state prese in considerazione le sole risposte positive alla domanda 39 “Il mio lavoro mi pesa” (risposte 2-5 alla domanda 39). I dati mostrano una correlazione diretta tra il livello di fatica percepita sul lavoro (domanda 39) e i suoi diversi aspetti (domanda 40). In altre parole, quanto più la persona si sente gravata sul lavoro (risposta 4 o 5 alla domanda 39), tanto più alti sono i valori delle diverse caratterizzazioni della fatica. La distribuzione relativa delle variabili della fatica sul lavoro rispecchia i valori riportati nella figura riportata qui sopra per entrambi i gruppi, con punteggi particolarmente alti per i fattori fatica mentale e sovraccarico di lavoro. 17 I partecipanti ai focus group confermano i risultati dei questionari per quanto riguarda l’incidenza della fatica mentale e del sovraccarico di lavoro sulla gravosità del lavoro percepita. La fatica mentale è considerata sia in termini di elevato impegno organizzativo e amministrativo che di coinvolgimento emotivo dovuto alla difficoltà, per motivi di tempo, di garantire la massima qualità dei servizi agli utenti. Entrambi questi fattori sarebbero dovuti, stando ai partecipanti ai focus group, a una insufficiente dotazione di personale in diversi settori dell’ASSB. Anche per quanto riguarda questa dimensione della soddisfazione lavorativa il personale a tempo indeterminato accusa un senso di pressione sul lavoro significativamente maggiore (valore medio: 2,62) rispetto ai dipendenti a tempo determinato (valore medio: 2,38). Non si riscontrano invece differenze significative tra settori per quanto riguarda la gravosità del lavoro percepita. 1.4.6. Andamento del clima lavorativo e della soddisfazione In questa sezione si espongono le percezioni dei dipendenti riguardo alle tendenze di sviluppo del clima lavorativo e della soddisfazione sul lavoro negli ultimi tre anni. Per una corretta lettura dei dati si precisa che in questo specifico caso il valore 3 non indica la soglia minima di soddisfazione, bensì una situazione invariata dal punto di vista del clima e della soddisfazione lavorativa. Pertanto i valori inferiori a tre significano un peggioramento della situazione, quelli superiori a tre un miglioramento. Il valore medio di 2,34 è un indice di peggioramento del clima lavorativo. A un livello di soddisfazione lavorativa mediamente alto, sia in relazione all’indice sintetico di soddisfazione che alle sue diverse dimensioni, si accompagna perciò un leggero miglioramento della soddisfazione lavorativa (valore medio: 3,10). Su questo aspetto è stata posta grande attenzione sia nei focus group che nella domanda aperta del questionario. Lo sviluppo del clima di lavoro negli ultimi tre anni può essere sintetizzato nel seguente commento di uno dei partecipanti all’indagine: Purtroppo il clima di lavoro negli ultimi anni è peggiorato. Manca una condivisione nelle decisioni che vengono calate dall’alto. Manca chiarezza negli obiettivi e nelle aspettative. Carente la comunicazione all’interno del servizio. In sostanza, benché il clima lavorativo sia peggiorato la soddisfazione lavorativa è migliorata. Secondo i partecipanti ai focus group questo miglioramento è dovuto al fatto che operando nel sociale si trae una grande motivazione dal rendersi utili al prossimo e contribuire a un maggiore benessere sociale. 18 Da un’analisi dei commenti scritti e dei focus group emergono differenze evidenti tra i singoli settori riguardo alle dinamiche di sviluppo sia del clima lavorativo che della soddisfazione lavorativa. Tali differenze significative sono rispecchiate anche dall’analisi statistica dei dati. Non solo, ma anche le cause del peggioramento del clima lavorativo cambiano da settore a settore. Nei prossimi capitoli verrà descritto come è cambiata la situazione nelle diverse realtà dell’ASSB. I dipendenti a tempo determinato valutano il cambiamento del clima lavorativo in modo significativamente meno negativo (valore medio: 2,53) dei loro colleghi di ruolo (valore medio: 2,23). Parallelamente, secondo i primi la soddisfazione lavorativa è evoluta in modo tendenzialmente più positivo (valore medio personale a tempo determinato / precettati: 3,23 - valore medio personale a tempo indeterminato: 3,02). Infine si notano differenze significative nello sviluppo del clima lavorativo in relazione ai profili professionali, anche se nel complesso la percezione di un peggioramento della situazione è trasversale a tutti i profili professionali. 1.5. Sede amministrativa 1.5.1. Domande chiave sulla soddisfazione I collaboratori della Sede amministrativa sono i meno soddisfatti di tutta l’ASSB. Infatti, il valore medio di 3,31 registrato in questo settore non solo è più basso della media aziendale ma è anche il più basso tra tutti i settori. Resta comunque il fatto che anche qui il livello di soddisfazione generale è al di sopra della soglia minima di soddisfazione (valore puntale di 3). Soddisfazione lavorativa generale: 19 La situazione può essere riassunta nelle seguenti parole di un dipendente della Sede amministrativa: C’è un aspetto che secondo me contribuisce fortemente a creare malessere all’interno dell’azienda: le incomprensioni o diversità di vedute tra i vari dirigenti hanno delle ricadute pesanti sui collaboratori e sulla possibilità di instaurare e mantenere sani i rapporti di buona collaborazione fra uffici diversi. Spesso la sensazione è quella di non appartenere alla stessa organizzazione ma di lavorare ognuno per sé o addirittura contro gli altri. I seguenti grafici mostrano la suddivisione delle risposte alle tre domande chiave: Sono soddisfatta/o del mio lavoro Vado volentieri al lavoro 20 Sono orgogliosa/o di far parte dell’ASSB I dipendenti della Sede amministrativa sono poco interessati alla mobilità verso un’altra unità organizzativa rispetto ai colleghi degli altri settori, ma sono quelli che più desiderano cambiare azienda di lavoro: Sono interessata/o alla mobilità verso un’altra unità organizzativa dell’ASSB 21 Sono interessata/o a un nuovo lavoro al di fuori dell’ASSB 1.5.2. Dimensioni della soddisfazione Analizzando la soddisfazione lavorativa dei dipendenti della Sede amministrativa nelle sue diverse componenti si nota che, a parte le dimensioni relative alla motivazione e impegno e all’organizzazione e gestione del lavoro, tutte le altre dimensioni si collocano sotto la media aziendale. In particolare, nelle dimensioni accesso alle informazioni, relazioni e equità sono stati misurati i valori più bassi di tutta l’ASSB. In assoluto, le dimensioni della leadership, dell’accesso alle informazioni e dell’equità fanno registrare valori inferiori alla soglia minima di soddisfazione (valore puntale di 3): 22 Dimensioni della soddisfazione lavorativa: 1.5.3. Conflitti sul posto di lavoro Il tasso di conflittualità nella Sede amministrativa, pari a 2,25, è relativamente basso in confronto con la media aziendale (2,31). Le situazioni di conflittualità più frequenti si verificano con il direttore responsabile e con gli altri colleghi. Esistono conflitti tra me e le seguenti persone: 1.5.4. Andamento del clima lavorativo e della soddisfazione Nella Sede amministrativa sia il clima lavorativo che la soddisfazione lavorativa sono in netta flessione negli ultimi tre anni. I valori raggiunti in questo settore sono in assoluto i più bassi di tutta l’ASSB. 23 Andamento del clima di lavoro: Andamento della soddisfazione lavorativa: Secondo i dipendenti il deteriorarsi del clima di lavoro nella Sede amministrativa sarebbe dovuto principalmente all’elevata conflittualità tra i dirigenti, come risulta dai seguenti commenti scritti e verbali: Evidenzio gravi conflitti tra direttori che influiscono sul lavoro di collaboratori e che creano un clima di tensione e demotivazione. La conflittualità tra dirigenti appesantisce molto il clima all’interno dei servizi non permettendo al personale di operare in condizioni ambientali tranquille. 24 1.6. Sedi distrettuali 1.6.1. Domande chiave sulla soddisfazione I dipendenti delle Sedi distrettuali sono mediamente meno soddisfatti dei colleghi degli altri settori organizzativi dal punto di vista lavorativo. Il valore medio di soddisfazione, pari a 3,54, è comunque superiore alla soglia minima di soddisfazione (valore puntale di 3). Soddisfazione lavorativa generale: Un dipendente descrive la situazione di malessere nei seguenti termini: Il mio lavoro è bello, mi dà soddisfazione ma è l’ASSB il problema. Non veniamo tutelati, non siamo considerati e ci sono delle nette preferenze. Le risposte fornite alle tre domande chiave sulla soddisfazione lavorativa sono distribuite nel modo seguente: Sono soddisfatta/o del mio lavoro 25 Vado volentieri al lavoro Sono orgogliosa/o di far parte dell’ASSB Rispetto ai colleghi degli altri settori i collaboratori delle Sedi distrettuali sono mediamente poco interessati a cambiare settore di lavoro, mentre sono più propensi a cercare un altro lavoro al di fuori dell’ASSB: 26 Sono interessata/o alla mobilità verso un’altra unità organizzativa dell’ASSB Sono interessata/o a un nuovo lavoro al di fuori dell’ASSB 1.6.2. Dimensioni della soddisfazione Nelle Sedi distrettuali il livello di soddisfazione lavorativa è più basso che nel resto dell’ASSB. I valori registrati sono inferiori alla media aziendale in tutte le dimensioni e i più bassi in assoluto nelle dimensioni condizioni di lavoro, leadership e utilità sociale. La soglia minima di soddisfazione (valore puntale di 3) non viene raggiunta in tre dimensioni, come mostra il grafico seguente: 27 Dimensioni della soddisfazione lavorativa: 1.6.3. Conflitti sul posto di lavoro Le Sedi distrettuali sono il settore dell’ASSB con il più basso tasso di conflittualità (valore medio 2,01 - valore medio aziendale 2,31). Dal punto di vista delle tipologie relazionali non si evidenziano casi ad alta densità conflittuale: Esistono conflitti tra me e le seguenti persone: Dai diversi commenti scritti e verbali emerge una tendenza diffusa dei dipendenti delle Sedi distrettuali a mantenere buoni rapporti di collaborazione, da cui deriverebbe la marginalità degli episodi di conflittualità rispetto al resto dell’ASSB. All’interno si cerca di andare d’accordo, perché altrimenti diventa un incubo. 28 1.6.4. Andamento del clima lavorativo e della soddisfazione Secondo i dipendenti delle Sedi distrettuali negli ultimi tre anni il clima lavorativo è peggiorato e così pure la soddisfazione lavorativa. I rispettivi sono sotto la media dell’ASSB: Andamento del clima di lavoro: Andamento della soddisfazione lavorativa: Secondo i dipendenti l’inasprimento della situazione è dovuto essenzialmente ai tagli del personale e al parallelo aumento del carico di lavoro. A propria volta, l’aggravio di lavoro si traduce in una contrazione del tempo dedicato al singolo utente, con effetti negativi non solo sulla qualità del servizio prestato, ma anche sulla motivazione personale. 29 1.7. Servizio di assistenza domiciliare (SAD) 1.7.1. Domande chiave sulla soddisfazione I dipendenti del SAD sono complessivamente molto soddisfatti delle condizioni di lavoro e del benessere organizzativo in ASSB. Al SAD la soddisfazione lavorativa non solo è ampiamente al di sopra della soglia minima di soddisfazione (valore puntale di 3), ma è anche la più alta di tutta l’ASSB: Soddisfazione lavorativa generale: La suddivisione delle riposte alle domande chiave sulla soddisfazione rispecchia il quadro complessivamente positivo del SAD: Sono soddisfatta/o del mio lavoro 30 Vado volentieri al lavoro Sono orgogliosa/o di far parte dell’ASSB In generale i dipendenti del SAD ritengono che l’ASSB ponga attenzione alla soddisfazione dei propri collaboratori: Der BSB bemüht sich um die Zufriedenheit der Mitarbeiter. Herzlichen Dank. I partecipanti dei focus group riconducono le buone condizioni lavorative a una gestione in gran parte autonoma del servizio. Al tempo stesso, questa autonomia amministrativa è controbilanciata da un rapporto diretto con la direzione generale, la qual cosa favorisce il senso di appartenenza dei collaboratori del SAD all’azienda. In linea con tale percezione positiva al SAD vi è scarso interesse a cambiare lavoro, sia all’interno che all’esterno dell’ASSB: 31 Sono interessata/o alla mobilità verso un’altra unità organizzativa dell’ASSB Sono interessata/o a un nuovo lavoro al di fuori dell’ASSB 1.7.2. Dimensioni della soddisfazione I profili della soddisfazione indagati confermano l’impressione globalmente positiva delle condizioni di lavoro al SAD. Infatti, tutte le dimensioni della soddisfazione presentano i valori più alti dell’ASSB, con la sola eccezione della dimensione utilità sociale. 32 Dimensioni della soddisfazione lavorativa: Il buon livello di soddisfazione generale dipende essenzialmente da due motivi principali: i buoni rapporti tra colleghi e il fatto che l’organizzazione del lavoro consente di prendere le distanze dai problemi degli assistiti: Il SAD è come una piccola famiglia. Ci si aiuta. Anche se non vai d’accordo, tanto ci si vede poco. I 5 o 10 minuti per andare da un utente all’altro ti fa respirare. Alle Case di riposo si ha la pressione sul collo tutto il giorno. 1.7.3. Conflitti sul posto di lavoro Il SAD non è esente da conflitti. Tuttavia, in confronto con la media degli altri settori organizzativi il livello di conflittualità è più basso (valore medio 2,11 valore medio aziendale 2,31). La figura seguente mostra nel dettaglio il grado di conflittualità delle diverse forme di relazione interpersonale: 33 Esistono conflitti tra me e le seguenti persone: 1.7.4. Andamento del clima lavorativo e della soddisfazione Anche i risultati relativi allo sviluppo nel tempo del clima lavorativo e della soddisfazione lavorativa sono coerenti con la percezione globalmente positiva dello stato di benessere organizzativo al SAD. In controtendenza con il resto dell’ASSB, al SAD il clima di lavoro è migliorato negli ultimi tre anni, seppure leggermente. Questa tendenza al miglioramento è molto più accentuata sul versante della soddisfazione lavorativa: Andamento del clima di lavoro: 34 Andamento della soddisfazione lavorativa: 1.8. Case di riposo 1.8.1. Domande chiave sulla soddisfazione La soddisfazione lavorativa dei dipendenti delle Case di riposo è inferiore alla media dell’organizzazione ma comunque al di sopra della soglia minima di soddisfazione (valore puntale di 3). Soddisfazione lavorativa generale: I valori relativi alle domande che compongono l’indice sintetico di soddisfazione lavorativa sono illustrati nelle seguenti figure: 35 Sono soddisfatta/o del mio lavoro Vado volentieri al lavoro Sono orgogliosa/o di far parte dell’ASSB Secondo i risultati dell’indagine i dipendenti delle Case di riposo sono quelli più attratti dall’idea di passare a un’altra unità organizzativa dell’ASSB. Meno avvertito, ma comunque al di sopra della media aziendale, risulta il desiderio di trovare un nuovo lavoro: 36 Sono interessata/o alla mobilità verso un’altra unità organizzativa dell’ASSB Sono interessata/o a un nuovo lavoro al di fuori dell’ASSB Gli incontri con i dipendenti e i commenti formulati nel questionario mostrano che la causa principale del crescente malessere nelle Case di riposo è dovuta ai recenti tagli del personale. Questo ha significato per i dipendenti un duplice aggravio: in termini di maggiore carico di lavoro e in termini di accresciuta difficoltà, per motivi di tempo, a soddisfare i bisogni degli ospiti, con conseguenze emotive negative per il personale di cura. Alla luce di questa situazione le condizioni di lavoro al SAD, con orari di lavoro regolamentati e senza turni, appaiono ben più allettanti ai dipendenti delle Case di riposo. Questo spiega la forte richiesta di mobilità interna. 1.8.2. Dimensioni della soddisfazione Come le Sedi distrettuali anche le Case di riposo non reggono il confronto con i settori organizzativi privilegiati dal punto di vista del benessere lavorativo. La 37 maggior parte dei valori sono sotto la media aziendale e i più bassi in assoluto con riferimento alle dimensioni: apprezzamento, impegno e motivazione, organizzazione e gestione del lavoro. Peraltro, l’accesso alle informazioni è sopra alla media aziendale e solo due dimensioni restano sotto la soglia minima di soddisfazione. Dimensioni della soddisfazione lavorativa: 1.8.3. Conflitti sul posto di lavoro Nelle Case di riposo i dipendenti sono più soggetti a situazioni di conflitto dei colleghi di tutti gli altri settori (valore medio 2,53 - valore medio aziendale 2,31). I conflitti più frequenti si verificano con i colleghi del proprio ambiente di lavoro, ma anche con il diretto superiore: 38 Esistono conflitti tra me e le seguenti persone: 1.8.4. Andamento del clima lavorativo e della soddisfazione I dipendenti delle Case di riposo valutano in modo negativo la tendenza di sviluppo del clima di lavoro e della soddisfazione lavorativa negli ultimi tre anni. Inoltre, il giudizio espresso è più basso della media aziendale: Andamento del clima di lavoro: 39 Andamento della soddisfazione lavorativa: A giudicare dai commenti dei dipendenti il peggioramento della situazione nelle Case di riposo è dovuto soprattutto alla riduzione dell’organico: Negli ultimi anni le condizioni lavorative sono peggiorate perché il personale è sempre meno, i carichi di lavoro più pesanti e questo si ripercuote sui residenti che avrebbero diritto a un servizio migliore. Cambiata in negativo in quanto eticamente non possiamo rispondere in modo adeguato alle richieste / esigenze dei residenti. 1.9. Servizi alla famiglia e asili nido 1.9.1. Domande chiave sulla soddisfazione I collaboratori dei Servizi alla famiglia e asili nido sono complessivamente soddisfatti delle condizioni di lavoro e dello stato di benessere organizzativo in ASSB. Con un punteggio medio di 3,90, dunque ampiamente al di sopra della soglia minima di soddisfazione di 3, sono secondi solo al SAD per quanto riguarda la soddisfazione sul lavoro: 40 Soddisfazione lavorativa generale: La distribuzione delle risposte alle domande che confluiscono nell’indice sintetico di soddisfazione riflette la situazione globalmente positiva dei Servizi alla famiglia e asili nido: Sono soddisfatta/o del mio lavoro 41 Vado volentieri al lavoro Sono orgogliosa/o di far parte dell’ASSB In analogia con il SAD anche in questo settore la valutazione globalmente positiva e al di sopra della media delle condizioni generali di lavoro in ASSB dipende in gran parte dal rapporto di rispetto e apprezzamento tra colleghi e dalla considerazione di ognuno in quanto essere umano prima che risorsa lavorativa: Ho l’impressione che ci sia una grande attenzione e rispetto verso i lavoratori. Credo che la forza di ASSB stia nelle persone che lo compongono e che in ogni servizio siano i lavoratori stessi a fare di un ambiente lavorativo piacevole e positivo. È fondamentale sentirsi prima ‘persone’ con una propria individualità e poi risorse di un team che lavora per un obiettivo comune. A questo senso di soddisfazione corrisponde uno scarso desiderio di cambiare lavoro all’interno o all’esterno dell’organizzazione: 42 Sono interessata/o alla mobilità verso un’altra unità organizzativa dell’ASSB Sono interessata/o a un nuovo lavoro al di fuori dell’ASSB 1.9.2. Dimensioni della soddisfazione Le dimensioni della soddisfazione indagate riflettono il quadro complessivamente positivo nei Servizi alla famiglia e asili nido e consentono di fare luce sugli elementi di maggiore benessere. La valutazione dei dipendenti è superiore alla media aziendale rispetto a tutte le dimensioni esplorate. Tra queste, la dimensione dell’utilità sociale ottiene il punteggio più alto in tutta l’ASSB: 43 Dimensioni della soddisfazione lavorativa: 1.9.3. Conflitti sul posto di lavoro Nei Servizi alla famiglia e asili nido i conflitti interpersonali sono relativamente rari in confronto con il resto dell’organizzazione (valore medio 2,10 - valore medio aziendale 2,31). Inoltre non si evidenziano costellazioni relazionali più esposte di altre a fenomeni di conflittualità: Esistono conflitti tra me e le seguenti persone: 1.9.4. Andamento del clima lavorativo e della soddisfazione La valutazione di come sia cambiato il clima di lavoro nei Servizi alla famiglia e asili nido negli ultimi tre anni è più positiva della media generale. Lo stesso può 44 dirsi per la soddisfazione lavorativa. Tuttavia, mentre la soddisfazione lavorativa è migliorata il clima di lavoro è peggiorato: Andamento del clima di lavoro: Andamento della soddisfazione lavorativa: La percezione di tendenze evolutive di segno opposto per quanto riguarda i due aspetti del clima di lavoro e della soddisfazione lavorativa può essere spiegata dai tagli operati al personale negli ultimi anni. È quanto emerge dai commenti nei questionari e dalle osservazioni dei partecipanti ai focus group, i quali spiegano come l’aumento del numero di bambini affidati a un educatore “rubi” al bambino l’attenzione di cui ha bisogno, con ripercussioni negative sul clima di lavoro generale: Il fatto di avere aumentato il numero dei bambini per sezione (da 16 a 18) ha in qualche modo penalizzato la qualità della relazione con ciascun bambino. 45 Die Anzahl der MitarbeiterInnen in den Kinderhorten ist eindeutig zu niedrig! Der Schlüssel 1:9 ist zu hoch – die Arbeitsqualität leidet darunter, dass so viele Kinder in einer Sektion sind. 1.10. Servizio handicap e disagio psichico 1.10.1. Domande chiave sulla soddisfazione La soddisfazione lavorativa tra i collaboratori del Servizio handicap e disagio psichico (valore medio: 3,59) è leggermente inferiore alla media aziendale. Tuttavia si mantiene al di sopra della soglia minima di soddisfazione di 3 punti, come del resto accade in tutti i settori dell’ASSB. Soddisfazione lavorativa generale: Le risposte alle domande che compongono l’indice sintetico della soddisfazione lavorativa mostrano la seguente distribuzione: Sono soddisfatta/o del mio lavoro 46 Vado volentieri al lavoro Sono orgogliosa/o di far parte dell’ASSB Nel Servizio handicap e disagio psichico il desiderio di cambiare lavoro con l’istituto della mobilità interna si traduce in un punteggio relativamente alto rispetto alla media aziendale. Meno presente rispetto agli altri settori organizzativi è invece il desiderio di trovare un nuovo lavoro al di fuori dell’ASSB. 47 Sono interessata/o alla mobilità verso un’altra unità organizzativa dell’ASSB Sono interessata/o a un nuovo lavoro al di fuori dell’ASSB 1.10.2. Dimensioni della soddisfazione La valutazione delle dimensioni della soddisfazione da parte dei collaboratori del Servizio handicap e disagio psichico mostra valori molto prossimi alla media aziendale. L’equità è l’unica dimensione a ottenere un punteggio inferiore alla soglia minima di soddisfazione. Peraltro, questo valore si pone in linea con le valutazioni espresse in tutti i settori lavorativi dell’ASSB. 48 Dimensioni della soddisfazione lavorativa: La percezione negativa dell’equità con particolare riferimento al sistema premiale è determinata da criteri di assegnazione dei premi poco chiari e trasparenti. Questa è l’opinione dei collaboratori del servizio: Manca un sistema oggettivo per la valutazione e l’assegnazione dei premi ai dipendenti. 1.10.3. Conflitti sul posto di lavoro All’interno del Servizio handicap e disagio psichico l’incidenza delle situazioni di conflitto interpersonale è relativamente alta (valore medio: 2,47) in confronto con la media aziendale (2,31). Le dinamiche conflittuali si sviluppano con maggiore frequenza nel rapporto con i collaboratori che si coordinano o dirigono: 49 Esistono conflitti tra me e le seguenti persone: 1.10.4. Andamento del clima lavorativo e della soddisfazione Anche per quanto riguarda la direzione di sviluppo del clima di lavoro e della soddisfazione lavorativa, la percezione all’interno del Servizio handicap e disagio psichico presenta valori molti vicini alla media aziendale. In linea con la percezione dominante in ASSB il clima di lavoro risulta in flessione, mentre la soddisfazione lavorativa è in leggero aumento: Andamento del clima di lavoro: 50 Andamento della soddisfazione lavorativa: Secondo i collaboratori del servizio il peggioramento del clima lavorativo negli ultimi tre anni dipende soprattutto dal crescente carico burocratico: Negli ultimi anni si è visto triplicare il lavoro burocratico, siamo costretti a documentare tutto quanto avviene di giorno in giorno. Se scriviamo non possiamo essere a contatto con l’utenza. 51 Considerazioni finali I risultati dell’indagine sulla soddisfazione dei collaboratori in ASSB consentono di tracciare un quadro del benessere organizzativo globalmente positivo. In generale, la fisionomia del benessere in ASSB alterna zone di luce e di ombra, elementi di forza e sacche di malessere, e muta in misura anche consistente in relazione ai diversi settori organizzativi. Un primo dato riguarda la valutazione delle diverse dimensioni della soddisfazione. Due settori su sei, il Servizio di assistenza domiciliare (SAD) e i Servizi alla famiglia e asili nido, raggiungono la soglia minima di soddisfazione in tutte le dimensioni considerate. I collaboratori dei restanti settori sono invece insoddisfatti nei confronti di una (Servizio handicap e disagio psichico), due (Case di riposo), o tre (Sede amministrativa, Sedi distrettuali) delle dimensioni analizzate. Particolarmente critica risulta la dimensione dell’equità, rispetto alla quale in tutti i suddetti settori i collaboratori sono mediamente insoddisfatti del trattamento da parte dei superiori che risulta poco equo e del sistema premiale, percepito come poco orientato a criteri meritocratici. I settori Servizio di assistenza domiciliare e Servizi alla famiglia e asili nido mostrano risultati complessivamente superiori alla media aziendale sia in generale che in relazione alle dimensioni della soddisfazione. L’analisi qualitativa mediante focus group ha fornito prime indicazioni e interessanti spunti di riflessione sui motivi che stanno alla base delle differenti percezioni del benessere/malessere nei singoli settori lavorativi. Tali indicazioni possono essere una base di partenza per ulteriori approfondimenti mirati a identificare le strategie di intervento più opportune. Il confronto intersettoriale non solo permette di evidenziare i punti di forza e le aree di criticità di ogni settore, ma anche di valutare la replicabilità in altri contesti delle buone pratiche, nonché di attivare processi di cambiamento guidati da logiche di benchmarking interno. Un altro interessante tema di possibile approfondimento riguarda la maggiore soddisfazione lavorativa dei collaboratori con contratto a tempo determinato o precettati rispetto ai dipendenti di ruolo. Anche in questo caso può essere utile accertare i reali motivi di tali differenti percezioni e identificare in modo puntuale i punti di forza e di debolezza di entrambi i gruppi allo scopo di potenziare i primi e di contenere o eliminare i secondi. I risultati dei focus group indicano l’esistenza di una correlazione negativa tra livello di soddisfazione lavorativa e anzianità di servizio. In altre parole, i dipendenti in servizio presso l’ASSB da più lungo tempo, normalmente di ruolo, percepiscono la situazione attuale nei termini di un peggioramento rispetto al primo periodo di vita dell’ASSB. Bisogna inoltre osservare che i partecipanti dei focus group sollevano dubbi circa la veridicità dei risultati dei questionari. Il quadro globalmente positivo emerso dall’indagine non corrisponderebbe, infatti, alla loro concreta esperienza di lavoro, né alle impressioni nate dal confronto con i colleghi di lavoro. Le argomentazioni 52 fornite dai partecipanti ai focus group a spiegazione di questi risultati eccessivamente lusinghieri sono di due tipi. Da una parte, il timore di risalire all’autore delle risposte malgrado la garanzia di anonimato indurrebbe a una valutazione “tendenziosamente” positiva. Questa considerazione vale soprattutto per i dipendenti la cui posizione lavorativa non è tutelata da un posto di ruolo. Il secondo argomento punta il dito contro l’anonimato, considerato come la causa responsabile dell’eccessiva positività della valutazione. Le misure tecniche e metodologiche adottate a tutela dell’anonimato e della privacy dei dipendenti ridurrebbero il campo di esplorazione dell’indagine, e perciò anche il suo valore euristico, adombrando la reale portata dei problemi. Infatti, secondo i partecipanti dei focus group l’elaborazione dei dati unicamente in forma aggregata, mediante la formazione di indici medi per settore, sarebbe fuorviante dal momento che tra le singole unità e strutture di un settore esistono notevoli differenze. Anche se le osservazioni emerse dai focus group non possono considerarsi rappresentative di tutto il personale dell’ASSB, visto l’esiguo numero di partecipanti, ciò non di meno dovrebbero essere tenute in considerazione e verificate nella prospettiva del miglioramento delle attuali condizioni lavorative. In conclusione, l’Istituto per il Management Pubblico spera che i risultati di questa indagine possano presto tradursi in azioni concrete e contribuire in qualche modo a migliorare la soddisfazione lavorativa di tutti i collaboratori e il benessere organizzativo in ASSB. 53 Bibliografia e indice delle fonti Avallone, F., Bonaretti, M.: “Benessere organizzativo. Per migliorare la qualità del lavoro nelle amministrazioni pubbliche”, Rubbettino editore, Roma, 2003. Avallone, F., Paplomatas, A.: “Salute organizzativa. Psicologia del benessere nei contesti lavorativi”, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005. Bortz, J., Döring, N.: „Forschungsmethoden und Evaluation für Human- und Sozialwissenschaftler“, Springer. Berlin, Heridelberg, New York, 2003. CiVIT, delibera n. 112/2010: “Struttura e modalità di redazione del Piano della performance” (articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. 54