Il profilo di comunità di Barrafranca

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Il profilo di comunità di Barrafranca
Progetto di accompagnamento della Rete
per il rilancio del Quadrilatero Formativo
Il profilo di comunità
di Barrafranca
…è il tuo paese:
vivilo, rispettalo, amalo;
portalo sempre nel cuore,
anche se sarai lontano,
e lo ritroverai negli occhi
di chi ti sta accanto.
(Antonia Collesano)
Indice
Premessa
p.
4
Profilo territoriale
p.
8
Profilo demografico
p.
22
Profilo economico
p.
27
Profilo dei servizi
p.
32
Profilo istituzionale
p.
55
Profilo antropologico
p.
62
Profilo psicologico
p.
78
Profilo del futuro
p.
84
3
Premessa
“La comunità locale è un sistema complesso inteso come
insieme di parti quali unità territoriale, sociale, politica,
economica, culturale, correlate ed interagenti tra di loro e
funzionanti come un tutto” (Martini, Sequi, 1988). La comunità
funziona quando tutte le sue parti funzionano.
La conoscenza della comunità è una condizione
indispensabile per imprimere intenzionalità e direzione alle
energie professionali ed economiche presenti, ben sapendo
quali sono le motivazioni sottese alle azioni proposte.
Tutti noi viviamo in una comunità, ma questo non significa che
sappiamo cosa essa sia, quali siano le sue origini, i suoi confini,
qual è l’organizzazione politica, economica, qual è il sistema
dei valori comuni, quali sono i suoi problemi emergenti, come i
vari servizi socio-educativi e di tutela della salute rispondono ai
bisogni della popolazione.
È chiaro che ogni comunità presenta delle peculiarità ed è
diversa da tutte le altre, anche se per alcuni aspetti può
sembrare simile ad altre.
Propedeutico all’agire professionale nella comunità è la lettura
del contesto: il profilo di comunità è la metodologia che
permette di fare una mappatura delle comunità e dei suoi
bisogni, avendo come obiettivi:
- la conoscenza del contesto in tutta la sua complessità;
- la trasformazione di alcune variabili del contesto mediante
l’intervento mirato.
L’analisi dei bisogni non si riduce alla loro individuazione, ma si
lega operativamente alla possibilità di aumentare la
consapevolezza nei membri della comunità.
Il modello di Martini e Sequi è stato individuato come il più
adeguato per leggere la comunità e, allo stesso tempo,
intervenirvi, all’interno del paradigma della ricerca-intervento.
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Gli autori individuano sette profili, cui più recentemente, se n’è
aggiunto un ottavo, il profilo del futuro:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Profilo territoriale
Profilo demografico
Profilo economico
Profilo dei servizi
Profilo istituzionale
Profilo antropologico
Profilo psicologico
Profilo del futuro
Il presente elaborato cerca di analizzare ogni aspetto dei
profili sopra citati; esso è il risultato di un lungo lavoro portato
avanti dalla Rete per il rilancio del quadrilatero formativo
attraverso il coinvolgimento dei componenti stessi della
comunità locale nonché utilizzando il materiale cartaceo già
prodotto e disponibile, comprendente anche i dati numerici
forniti dalle agenzie apposite e necessari per delineare alcuni
aspetti dell’“essere presenti” in una comunità.
Nello specifico, le persone che hanno curato le varie sezioni del
presente lavoro sono:
- Benedetta Salamone, docente scuola primaria “F. P.
Neglia” di Enna, coordinatrice provinciale della Rete
Interistituzionale per il rilancio del Quadrilatero Formativo,
referente UCIIM sezione di Barrafranca;
- Oscar Gagliano, assistente sociale, comune di
Barrafranca;
- Stella Arena, assessore Politiche sociali, pubblica
istruzione, cultura, turismo, spettacolo, pari opportunità,
referente CIDI di Barrafranca;
- Antonia Collesano, docente scuola primaria, referente 2°
Circolo “S. Giovanni Bosco” Barrafranca;
- Angelo Nicolosi, docente di lettere, referente UCIIM;
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Giuseppina Strazzanti, difensore civico Comune di
Barrafranca;
- Rossella Aleo, referente Associazione “Misericordia”;
Al lavoro hanno dato un valido contributo i ragazzi
rappresentanti della scuola e delle associazioni:
- Giuseppe Rabita (rappresentante Scuola Media VergaDon Milani)
- Dario La Quatra (rappresentante AGESCI)
- Beatrice Costa (rappresentante Azione Cattolica e Liceo
Pedagogico)
- Concetta Geraci (rappresentante Azione Cattolica e
liceo Scientifico)
- Roxan Ferro (rappresentante Associazione Arcobaleno)
- Giuseppe Iraci (rappresentante Scuola Media Verga-Don
Milani).
Il presente profilo di comunità è stato realizzato nel periodo
ottobre 2009 - giugno 2010 nell’ambito del Progetto di
accompagnamento rivolto alle Reti Interistituzionali per il
Rilancio del “Quadrilatero Formativo”, presentato dall’Age di
Barrafranca, finanziato dalla Provincia Regionale di Enna,
Assessorato alle Pari Opportunità, Politiche Giovanili ed alla
Solidarietà Sociale.
-
6
7
Profilo territoriale
Attraverso il profilo territoriale si cercherà di leggere la
comunità nel suo aspetto geografico-territoriale al fine di
analizzare tutti quegli elementi che la definiscono
morfologicamente. Verranno pertanto considerati i dati
strutturali, cioè quegli elementi che caratterizzano l’aspetto
esteriore della Comunità locale e che, sempre nei limiti, sono
immutabili: i confini, la superficie, i lineamenti idrografici,
orografici, il clima, la presenza di risorse naturali.
Secondariamente, verranno anche analizzati gli elementi
definiti semistrutturali, cioè che possono ubire delle
modificazioni, seppure con ritmo molto lento, come ad
esempio: la rete di comunicazione, le opere di urbanizzazione
primaria, il degrado ambientale, edilizio, la congestione, le
zone storiche, artistiche, le sedi di lavoro, l’omogeneità e
l’eterogeneità della popolazione.
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CARATTERISTICHE FISICHE E AMBIENTALI
Il territorio di Barrafranca è localizzato nella parte centromeridionale della Sicilia e nella porzione meridionale del
territorio della Provincia di Enna (Fig.1).
Il territorio in esame confina a Nord e ad Ovest con il
comprensorio di Piazza Armerina (EN), a Nord-Est e ad Est con
quello di Pietraperzia (EN), a Sud con Mazzarino (CL) e a SudEst con Riesi (CL).
Ha una superficie di 53,64 Kmq., ad una quota di 448 m. s.l.m.
ed è situato a 37°23 latitudine e 1°45 longitudine dal meridiano
di Roma.
L’estensione territoriale risulta, tuttavia, estremamente limitata
in rapporto all’espansione demografica, e comunque inferiore
alle attuali necessità di sviluppo e all’area che di fatto i barresi
occupano e coltivano.
Le cime più elevate sono: M. Torre (643 m), M. Pizzuto (539 m),
Piano della Montagna (512 m), Cozzo di Manganaro (478 m),
M. Sciorino (460 m).
Il territorio presenta un’orografia collinare ed è percorso dai
torrenti Braemi e Tardara. Lungo questi corsi d'acqua, aventi
carattere spiccatamente torrentizio, si rilevano aree di natura
alluvionale, di varia estensione. Dei due corsi d’acqua il
principale per estensione di bacino e portata media è il
torrente Braemi; la sua presenza determina l’ampia e fertile
piana alluvionale situata al confine meridionale del territorio
considerato.
Il contesto territoriale non presenta specifiche peculiarità
naturalistiche. L’aspetto predominante è la grande estensione
di campi coltivati a cereali e mandorleti, che in estate
contribuiscono a rendere il paesaggio in molti casi ancora più
spoglio e brullo.
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Figura 1 - Ubicazione del territorio di Barrafranca
Il clima è tipicamente mediterraneo, con un periodo estivo
molto lungo, anche se nel recente passato iniziano ad essere
sempre più evidenti i primi effetti del più vasto fenomeno,
scientificamente accertato, di tropicalizzazione dell’area
mediterranea. Tale fenomeno è ancor più accentuato dalla
mancanza di adeguata vegetazione boschiva e da una
piovosità via via meno intensa. Dai dati termo-pluviometrici
relativi alla stazione di Barrafranca si rileva che l’area in esame
è caratterizzata da una piovosità media di 480.2 mm, con 60
giorni piovosi in un anno. Le temperature medie stagionali
sono rispettivamente: 8-10 °C in inverno; 11-17 °C in primavera;
21-25 °C in estate; 14-22 °C in autunno.
La vegetazione naturale è frammentaria ed è rappresentata
da aspetti degradati; essa, per lo più, è localizzata in stazioni
non utilizzate a scopo agricolo: valloni, pendii con accentuata
acclività, calanchi, rupi, aree con elevata presenza di roccia
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affiorante e/o scheletro, ecc… Gli aspetti di vegetazione
naturale sono costituiti, in massima parte, da formazioni a
carattere erbaceo e da frammentari ed isolati lembi di
formazione a gariga.
Gli ambienti più antropizzati, oltre l’area urbana e periurbana
di recente estensione, sono rappresentati dalle colture agrarie,
costituite principalmente da seminativi; in essi la coltura del
grano duro e il riposo pascolativo si alternano senza alcuna
rotazione costante. Nelle aree di pianura o vallive,
specialmente se favorite dal punto di vista irriguo, al
seminativo si accompagnano colture ortive specializzate, a
ciclo invernale (carciofo, finocchio, ecc) ed estivo
(pomodoro, peperone, ecc). Negli ultimi vent’anni, a dare un
grande impulso allo sviluppo agricolo del territorio barrese, ha
contribuito lo sfruttamento idrico del grande invaso formato
dalla diga sul torrente Olivo, da decenni fortemente voluta
dagli agricoltori barresi e per la quale, in passato, sono stati
organizzati scioperi e manifestazioni.
Ben rappresentate sono anche le tipiche colture legnose
mediterranee: mandorleti, oliveti e, in misura notevolmente
minore, i vigneti. Mandorleti ed oliveti rappresentano la
destinazione colturale più estesa dopo il seminativo
cerealicolo e sono diffusi soprattutto in stazioni poste in pendio.
I vigneti, per buona parte di recente diffusione, sono localizzati
su suoli relativamente pianeggianti, a componente marnosocalcarea (C.da Moli, Setica). In alcune stazioni sono stati
individuati resti di pistacchieto in avanzato stato di
abbandono e consociati ad altre specie legnose. Gli agrumeti
sono rappresentati solo da impianti di limitata superficie e per
uso “domestico”. In genere si tratta di piccole e medie
aziende agrarie, per buona parte a conduzione familiare.
Su un’area di limitata estensione, presso C.da “Serra Lunga” e
M. Sciorino si rileva un modesto rimboschimento di Eucalyptus
camaldulensis, Cupressus sempervirens e Pinus pinea.
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Dall’analisi geomorfologica risulta che il territorio comunale è
principalmente a carattere argilloso e sabbioso e, in minor
misura arenario, calcareo e gessoso.
La morfologia è di carattere collinare con forme arrotondate e
ondulate; è pianeggiante nelle zone sabbiose e alluvionali;
inoltre è costituito da allineamenti di scarpate rocciose e
sabbioso-arenarie.
Nella morfologia dolce del territorio, spiccano terrazzi
alluvionali e altopiani di forma tabulare.
Gli ambienti non vegetali sono costituiti dall’area urbana e
dalle cave di pietra calcarea che interessano una modesta
superficie; queste rocce calcaree poggiano in profondità su
argille e depositi di gesso e zolfo che in passato favorivano
modeste attività estrattive.
Antiche e importanti miniere, oggi abbandonate, sono quelle
di Rabbiato, Giambattista, Mintina e, la più grande, quella di
zolfo di Galati, rimasta attiva fino al 1968. Essa agli inizi del
Novecento dava un reddito annuo di £. 200.000. ?
L’agricoltura rappresenta, ancora oggi, il settore produttivo
prevalente per la popolazione del territorio comunale di
Barrafranca; sono invece del tutto assenti le aree industriali.
IDROGRAFIA
Il territorio è interessato a sud dalla presenza del Vallone
Braemi, in cui confluiscono le acque dei Valloni Canale, Sotto
Serra e Salinella, mentre nella zona nord-ovest, al confine con il
territorio del Comune di Pietraperzia, dai Valloni Tardara e
Cerumbelli, confluenti nel Vallone della Carusa.
Le zone esterne al centro abitato in cui il territorio è più
vulnerabile dal punto di vista idrogeologico sono:
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Bivio Catena, dove a causa di fenomeni atmosferici di
eccezionale portata, costituisce un rischio elevato in quanto,
in un passato anche recente, si sono verificate perdite umane
in più di una occasione. Il sito, inoltre, è interessato dalla
presenza di circa una trentina di fabbricati, tra cui cinque fra
attività commerciali e artigianali e il serbatoio comunale di
approvvigionamento idrico.
Piano Setica, le cui acque si riversano nel Vallone Sotto Serra il
quale, intersecando la S. P. per Mazzarino e P. Armerina,
defluisce attraverso un ponticello sottostradale del tutto
insufficiente a contenere il flusso delle acque in caso di
abbondanti precipitazioni.
Le zone interne a rischio sono:
Zona Canalicchio-Canale, in cui confluisce l’acqua piovana
del quartiere Poggio;
Zona Grazia, dove confluisce l’acqua piovana del quartiere
Grazia e in cui, in caso di fenomeni di piena, possono verificarsi
rilevanti danni alle abitazioni.
SISMOGRAFIA
L’area di Barrafranca è localizzata al centro della Sicilia e
precisamente ai margini della zona orientale, considerata
zona al più alto rischio sismico d’Italia. In ogni caso il territorio di
Barrafranca non ricade in zone sismiche epicentriche,
sebbene possa essere interessata da una frequenza molto
bassa di terremoti locali.
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Fig. 2 - Piazza Regina Margherita
IL CENTRO STORICO E I NUOVI QUARTIERI
Negli ultimi decenni, Barrafranca ha registrato un notevole
sviluppo urbanistico, non accompagnato, però, da un
proporzionale aumento demografico. Gli ingressi principali al
paese sono quattro: uno sul lato sud-ovest verso Mazzarino;
uno sul lato sud nella zona Sotto-Serra; due sul lato nord, nella
zona Zotta e Gurretta-Bivio Catena, che sono le entrate più
accessibili e utilizzate.
Il centro abitato presenta una zona storica centrale e una
zona residenziale più moderna e funzionale, che negli ultimi
decenni si sta sviluppando lungo le direttrici stradali
periferiche, soprattutto nella zona Gurretta e Bivio Catena.
Il centro storico conserva ormai poco del suo aspetto
originario. Il nucleo originario del paese va collocato nei
vecchi quartieri della “Batia”, del Canale, del Canalicchio, del
Canalicchio Vecchio, del quartiere Costa-Serra e una parte
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del quartiere dietro la chiesa Itria, fino ad arrivare alla via
Ferreri Grazia. Rimangono quasi intatti i vicoli e le tortuose e
caratteristiche stradine che testimoniano la loro origine
feudale, ma buona parte degli edifici, spesso fatiscenti, sono
oramai abbandonati. Di essi nessuno è degno di rilievo,
essendo in genere piccole case contadine povere e modeste.
In piazza Fratelli Messina (“Batia”), cuore storico del paese, non
c’è più traccia della torre bizantina di Convicino a cinque
piani e del castello baronale dei Barresi. Sui suoi ruderi nel XIX
sec. era stato costruito il carcere Mandamentale, demolito
negli anni ’80 per far posto al moderno e “avveneristico”
edificio postale, che ben poco si armonizza con il contesto
storico della piazza. Restano, invece, ben visibili l’antico
palazzo del Governatore e casa Triolo della seconda metà del
XVII sec. e, soprattutto, l’imponente mole del Monastero delle
Benedettine che chiude due lati della piazza. L’edificio è,
senza dubbio, il più antico e rappresentativo di Barrafranca,
per lo meno nella sua parte inferiore. È in questa parte, infatti,
che si aprono caratteristiche porte con arco a piede zoppo (i
Putieddi), che probabilmente servivano da magazzini e che
sono di chiara epoca tardo-medievale. Il resto della
costruzione, dopo vari rifacimenti, risale al XVIII – XIX sec.
Interessante è sicuramente il portale in pietra del lato nord
che, secondo lo storico L. Centonze, sarebbe l’antico portale
d’ingresso del castello dei Barresi. Annessa al convento c’è la
piccola ma bellissima chiesa di S. Benedetto, ormai da anni
cadente e chiusa al culto, ma che rimane l’unico esempio di
stile tardobarocco a Barrafranca con le eleganti colonne a
torciglione nella parte absidale.
Il patrimonio storico-artistico è rappresentato dalle chiese,
tutte risalenti al XVII sec. La maggiore è la Chiesa Madre,
dedicata a Maria SS della Purificazione. Costruita sulla
preesistente chiesa di S. Sebastiano fu ultimata nel 1775,
mentre il prospetto principale risale al 1830. L’alto campanile,
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sul lato sinistro, è decorato, sulla sommità, da tasselli policromi.
A tre navate, con ricchi e pregevoli stucchi eseguiti dai fratelli
Signorelli, nella chiesa si trova la preziosa statuetta del SS.
Crocifisso, venerata nella processione del Venerdì Santo e
custodita da un reliquario ligneo del 1795. Pregevole è anche il
dipinto della Madonna della Purificazione attribuita a Filippo
Paladino (1544-1614). La chiesa Maria SS. Della Stella, anteriore
al 1598, è la più antica fra quelle esistenti. Originariamente a
una sola navata fu ingrandita a metà ‘800. Degne di nota
sono le tele S. Isidoro Agricola di Pietro d’Asaro e S. Alessandro
(1859) di Francesco Vaccaro. Al suo interno si venerava
l’antichissimo quadro di Maria SS della Stella, rubato nel 1977 e
mai più ritrovato. La chiesa Maria SS. dell’Itria, è sicuramente
anteriore al 1599. Le decorazioni all’interno sono di Giuseppe
Fantauzzo, artista barrese allievo dei Signorelli. L’opera
principale presente nella chiesa è L’Annunziata di Mattia Preti
(1613-1699). La chiesa Madre della Divina Grazia fu fondata
tra il 1650 e il 1670. Pregevoli sono il portale in pietra intagliata
e gli stucchi interni del Fantauzzo. La chiesa di S. Francesco fu
costruita nel 1694, accanto al Convento eretto tra il 1624 e il
1697. La facciata attuale è opera di Santo Scarpulla e risale al
1923. Di pregevole fattura sono i quadri della Via Crucis dei
fratelli Vaccaro e l’altare maggiore in legno scolpito e
intarsiato. Tra le chiese non più esistenti ricordiamo la chiesa di
S. Giuseppe del 1671 che fungeva da cappella all’annesso
educandato femminile delle Benedettine. Collocato di fronte
la chiesa Madre fu demolita nel 1979 e per anni la zona fu
adibita a “squallido” parcheggio. Recentemente, attraverso
una importante opera di riqualificazione urbana, è diventata
una graziosa piazzetta, con ancora visibili alcuni degli stucchi
e dei fregi che un tempo decoravano l’interno della chiesa.
Nel corso del XVII e XVIII sec. i poli si attrazione nell’espansione
urbanistica di Barrafranca sono stati la nuova Chiesa Madre, il
Convento dei Frati Minori, la chiesa dell’Itria e la Chiesa Grazia.
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Nel XIX sec. gli assi portanti dello sviluppo del paese furono gli
attuali Corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele, insieme alle
strade adiacenti, quali via Ciulla e via Vasapolli. Non esistono
a Barrafranca vere e proprie dimore gentilizie, ma è lungo
queste vie che si aprono le residenze dei nuovi ricchi e dei
proprietari terrieri della fine dell’Ottocento e che presentano
un qualche interesse architettonico; degne di nota sono
Palazzo Satariano e Palazzo Mattina (fine XIX sec) in Corso Vitt.
Emanuele; Palazzo Pirrelli adiacente la farmacia Mattina nel
quale, nel 1967, fu ospitato il presidente della Repubblica
Giuseppe Saragat in visita a Barrafranca; Palazzo Ingria in via
Geraci Virone e Palazzo Ippolito-Ciappino in via Vasapolli.
Sulle strade d’ingresso al paese sorgevano diverse croci, a
testimonianza del profondo senso religioso della popolazione.
Una croce esisteva all’inizio di via Belvedere e una sulla Timpa
della Punta Terra (oggi ricostruite); un’altra all’uscita del
quartiere Canale e una quarta, ancora oggi esistente, si trova
nel quartiere Serra. Un’edicola votiva del 1903 si trova lungo il
viale Signore Ritrovato, a ricordo del ritrovamento sul luogo
dell’Ostia rubata da ignoti qualche tempo prima.
Dell’architettura e dei simboli del periodo fascista rimane ben
poco. Gli unici esempi esistenti sono la struttura imponente
della vasca per la raccolta idrica, lungo il Viale Signore
Ritrovato, che reca la data fascista del 1939 e un piccolo
fascio littorio scolpito su una chiave di volta di un portale in via
Dante.
L’attuale centro del paese, piazza Regina Margherita, si
presenta fortemente decentrata rispetto allo sviluppo
planimetrico del centro abitato, così come il vicino Belvedere,
recentemente risistemato e oggi luogo di ritrovo di giovani e
adolescenti.
L’ultima notevole espansione urbanistica è iniziata negli anni
’70, grazie soprattutto alle rimesse degli emigrati, e ha visto la
nascita e lo sviluppo di nuovi quartieri come il Poggio, Punta
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Terra e Gurretta, un tempo luogo di crescita di fichidindia e
macchia mediterranea; essi hanno una planimetria più ampia
e regolare che ha conferito al paese l’aspetto di una
moderna cittadina. Negli ultimi anni l’estensione dell’abitato si
sta sviluppando lungo le direttrici stradali periferiche,
soprattutto nella zona Gurretta e Bivio Catena; è in questa
zona, infatti, caratterizzata da un ampio e lungo rettilineo
d’ingresso al paese, che si sono concentrate le più recenti
attività manifatturiere e commerciali (Conad, EuroSpin,
Acqua&Sapone…); dalla fine degli anni ‘80 gli ortaggi, gli
agrumeti e gli alberi da frutto che coprivano questa parte del
territorio hanno lasciato il posto a negozi, eleganti villette e al
grande Parco Comunale che “custodisce”, al centro, tre
spettacolari e monumentali esemplari di pini domestici, Pinus
Pinea.
Molto ridotto è il numero di palazzine condominiali, che,
peraltro, sono di modeste dimensioni e al massimo di tre,
quattro piani. Alcuni di questi gruppi di piccoli isolati
multifamiliari sono stati costruiti nel corso degli anni ’50 e ’60 in
diversi quartieri, come il villaggio UNRRA, mentre alcuni abitati
condominiali più recenti sono stati realizzati a ridosso del viale
Generale Cannada, in prossimità dell’attuale liceo scientifico
e psico-pedagogico. L’aspetto urbanistico del paese è, in
realtà, prevalentemente caratterizzato da nuclei abitativi
monofamiliari che non raggiungono mai altezze e dimensioni
elevate. Le vecchie e secolari tecniche costruttive, basate
sull’impiego di pietre locali e impasto di gesso, sono state
sostituite dalle nuove che utilizzano cemento armato, forati di
terracotta e blocchi di sabucina.
Negli ultimi tempi il paesaggio urbano è, a volte, deturpato
dalla presenza di cumuli di rifiuti solidi che spesso non vengono
rimossi e che invadono anche parte delle strade. Nel comune
di Barrafranca, purtroppo, risulta poco diffusa la cultura della
raccolta differenziata. Sono distribuite diverse campane per la
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raccolta del vetro, della plastica, della carta e degli indumenti
usati ma, a causa dell’insufficiente informazione e della scarsa
sensibilità della popolazione, i rifiuti vanno a finire nei
contenitori degli umidi, provocando il non riciclaggio di
materiali quali plastica, vetro, lattine, carta.
Il verde pubblico, purtroppo, è limitato e poco curato. La
mancanza di spazi verdi adeguatamente grandi e attrezzati
non favorisce attività ricreative e di svago, che sarebbero utili
soprattutto per bambini e anziani.
Per
quanto
riguarda
l’abbattimento
delle
barriere
architettoniche si riscontra che i marciapiedi sono stati dotati
di scivoli, così come il poliambulatorio e i plessi scolastici che
sono stati messi a norma. Nonostante gli sforzi fatti dalle diverse
Amministrazioni Comunali che si sono succedute nel corso
degli ultimi decenni, le barriere architettoniche, ad oggi, non
sono state completamente abbattute.
Il tasso di inquinamento atmosferico si mantiene su livelli
piuttosto bassi, sia per l’assenza di importanti attività industriali,
sia perché il traffico cittadino è abbastanza contenuto e non si
presenta quasi mai intenso e caotico, nonostante la
mancanza di semafori e di ampi e attrezzati parcheggi
pubblici.
IL DEGRADO AMBIENTALE
Il territorio barrese non presenta gravi caratteristiche di
degrado ambientale ed edilizio. Anche il rischio di incendi non
è molto elevato, essendo il territorio di Barrafranca privo di
aree forestali, eccetto la zona poco rilevante in C/da Galati.
L’unico rischio è rappresentato dagli incendi che si verificano,
in periodo estivo, lungo i bordi delle strade e dei torrenti in
secca, nelle scarpate, nei terreni incolti e dai fuochi accesi nei
campi di grano prima e dopo la mietitura. Il fenomeno è
sempre stato attenzionato da parte del comune, che ha
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stipulato contratti con istituti di vigilanza per il controllo del
territorio nei periodi estivi e, comunque, fino al termine della
mietitura.
Alcune considerazioni
Un’analisi attenta del profilo territoriale di Barrafranca mette in
evidenza una situazione generale del territorio non molto
dissimile da quella di molti altri centri urbani dell’entroterra
siciliano. Naturalmente sono ancora molti gli interventi da fare
per adeguare la struttura urbanistica del paese alle nuove
esigenze della società moderna, sempre più tecnologica,
globalizzata e multietnica. Occorrono sicuramente importanti
opere di intervento per il miglioramento e la manutenzione del
manto stradale, spesso sconnesso e in alcune zone periferiche
ancora inesistente; bisogna al più presto intervenire per
restaurare e tutelare quello che rimane del patrimonio storico
e artistico; è necessario garantire maggiore pulizia delle
strade, una più efficiente illuminazione pubblica e maggiore
cura del verde pubblico.
La cura e il buono stato delle piazze, delle fontane e dei luoghi
pubblici in genere sono sicuramente, oltre che il risultato di una
manutenzione costante da parte dell’Ente Locale, anche il
frutto del rispetto di ciascun cittadino: non sempre i barresi
mostrano di voler mantenere pulite e in buono stato le strade,
le piazze e le fontane. Perciò sarebbe opportuno anche una
maggiore sensibilizzazione e una maggiore partecipazione alla
vita della comunità, che faccia aumentare il senso di
appartenenza e l’amore verso il proprio paese, che sono alla
base di atteggiamenti e comportamenti rispettosi del contesto
in cui si vive.
Anche i rifiuti rappresentano una problematica da affrontare:
ad esempio, si potrebbe incrementare la raccolta
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differenziata e si potrebbero prevedere delle fasce orarie
specifiche (tardo-pomeridiane o serali) per poter gettare
l’immondizia negli appositi cassonetti.
Tuttavia, nonostante i molti problemi e le insufficienti risorse
finanziarie, si avverte un nuovo e più marcato ottimismo per un
profondo cambiamento, specialmente nelle coscienze e nella
sensibilità delle nuove generazioni, e ciò fa ben sperare per la
crescita e lo sviluppo futuro.
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Profilo demografico
In questo profilo verranno trattati gli aspetti demografici del
comune di Barrafranca, nonché le caratteristiche strutturali e
dinamiche della popolazione.
Barrafranca, a partire dall’inizio del Novecento, ha visto una
lenta ma continua crescita della popolazione, che non ha
subito grandi e vistose battute d’arresto, nonostante la
notevole migrazione negli anni sessanta e settanta.
Oggi il comune di Barrafranca conta 13098 abitanti, di cui 6202
maschi e 6896 femmine. Tra gli anni ’80 e gli anni ’90 la
popolazione barrese contava tra i 15.000 e i 16.000 abitanti,
mentre negli anni 2000 la popolazione si è stabilizzata intorno ai
13.000 abitanti residenti oltre gli emigrati all’estero.
Tabella 1 - Andamento della popolazione anni 2002-2009
Anno
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Maschi
6223
6201
6168
6178
6164
6183
6202
6202
Femmine
6849
6828
6835
6861
6867
6887
6896
6896
Totale
13072
13029
13003
13039
13031
13070
13098
13098
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Tabella 2 – Popolazione residente distinta per fasce di età
Anno
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
0-3
555
556
552
563
550
536
529
523
4-17
2204
2157
2119
2110
2085
2072
2059
2047
18-25
1492
1429
1405
1366
1361
1305
1293
1313
26-40
2903
2938
2919
2870
2940
2939
2983
2939
41-60
2750
2784
2847
2907
2969
3012
3041
3070
61-80
2776
2777
2749
2682
2586
2584
2556
2939
81 in su
402
431
438
505
548
583
609
645
Se guardiamo alle fasce d’età, ci accorgiamo che la
popolazione ha modificato notevolmente la sua composizione;
infatti, dal 2002 al 2009 assistiamo ad una diminuzione netta e
graduale delle fasce infantili e giovanili (da 0 a 25 anni), alla
quale corrisponde un aumento della popolazione adulta, ma
soprattutto un vertiginoso incremento degli ultraottantenni (ai
402 del 2002 corrispondono i 645 ultraottantenni del 2009).
L’aumento della speranza di vita e della vita media porta con
sé l’esigenza di servizi specifici pensati e realizzati per la
popolazione anziana, non sempre autosufficiente e con una
rete familiare disponibile alla cura e all’assistenza.
Per quanto riguarda la popolazione straniera, come nel resto
d’Italia, si osserva un rapido aumento della stessa, specie
nell’anno 2008, in cui assistiamo al raddoppiamento della
popolazione straniera.
Gli stranieri residenti a Barrafranca nel 2009 risultano essere 37
maschi e 45 femmine.
Alla data del 14 Aprile 2010, tra gli stranieri presenti risultano:
n. 8 tedeschi
2 maschi e 6 femmine
n. 1 britannico
n. 2 greche
n. 3 ucraine
23
n. 1 macedone
n. 15 cinesi
n. 4 pakistani
n. 1 egiziano
n. 1 marocchino
n. 1 nigeriana
n. 1 statunitense
n. 51 romeni
7 maschi e 8 femmine
Tabella 3 - Popolazione straniera residente
Anno
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Maschi
1
5
10
14
11
12
34
37
Femmine
3
15
23
34
39
36
47
45
Totale
4
20
33
48
50
48
81
82
In merito all’inserimento scolastico si rileva che i bambini inseriti
a scuola sono 8:
2 cinesi
1 marocchino
5 romeni
Questi dati non fotografano esattamente la realtà, perché gli
stranieri effettivamente presenti a Barrafranca sono
presumibilmente molto più numerosi e non facilmente censibili.
Vi è una presenza maggiore di romeni: donne che svolgono il
lavoro di badanti per anziani ed aiuto per i servizi domestici,
uomini che sono impiegati nell’agricoltura e nell’edilizia. Vi è
24
anche una presenza di albanesi che, per lo più, sono impiegati
presso aziende di allevamento di animali come pastori e
guardiani di animali (mucche e pecore). Anche i cinesi sono
presenti, come è evidente sulla base della presenza di
parecchi negozi gestiti da cinesi. Naturalmente, tutto questo fa
pensare anche ad una presenza di stranieri clandestini.
Alcune considerazioni
Dal profilo demografico emerge chiaramente un notevole
invecchiamento della popolazione.
La maggiore presenza di anziani che caratterizza la
popolazione di Barrafranca negli ultimi anni rappresenta, da
un lato, una nuova emergenza sociale che richiede valide
risposte (dall’assistenza alla valorizzazione di una fetta della
popolazione non più attiva lavorativamente e, talvolta, non
autosufficiente), dall’altro lato, però, gli anziani rappresentano
una risorsa per il bagaglio culturale di cui sono portatori.
L’assistenza domiciliare agli anziani andrebbe potenziata;
attualmente sono solo 80 gli anziani che ne usufruiscono e, tra
l’altro, questo servizio è svolto da persone inserite nei cantieri di
servizio e che, dunque, non hanno una formazione e
competenze sociali, relazionali e assistenziali specifiche. Si
potrebbero realizzare dei percorsi formativi ad hoc per le
persone inserite nei cantieri di servizio; ciò con un duplice
scopo:
1. poter offrire un servizio qualificato agli anziani;
2. formare delle persone che - si auspica - possano
fuoriuscire dal “circuito dell’assistenza” ed entrare nel
mercato del lavoro con un titolo professionale, delle
competenza specifiche e un bagaglio di esperienze
nel settore dell’assistenza domiciliare.
25
Per quanto riguarda, invece, la presenza di stranieri, bisogna
notare che nel territorio non sono stati attivati sportelli
informativi, servizi specifici o particolari iniziative in questo
settore, sebbene nel prossimo piano di zona, è stata prevista
una progettualità specifica all’interno dell’area “immigrati”.
Sebbene gli stranieri rispondano a differenti bisogni della
popolazione autoctona (l’assistenza agli anziani, lavori agricoli
ed edili faticosi e sottopagati), essi costituiscono una realtà
che sarebbe urgente e di fondamentale importanza
attenzionare e sulla quale intervenire, al fine di garantire una
dignità a queste persone ed ai figli minorenni eventualmente
presenti, garantendo servizi scolastici, sanitari ed assistenziali e
dando maggiore sicurezza sociale alla comunità tutta. Ciò al
fine di evitare il rischio della creazione di quartieri in cui si
possano concentrare maggiormente persone di determinate
etnie e, in generale, il rischio di marginalità sociale di alcune
persone che, anche se non ufficialmente, abitano la nostra
comunità.
Anche gli insegnanti dovrebbero essere formati ad una
didattica e ad una pedagogia tese all’interculturalità, che
valorizzi e riconosca la diversità culturale e non favorisca
fenomeni di emarginazione e di incomunicabilità tra alunni
appartenenti a differenti culture.
26
Profilo economico
Il profilo economico intende dare una lettura, seppur limitata,
dell’attività economica della comunità di Barrafranca,
purtroppo molto contenuta per la mancanza di dati non
pervenuti dalle sedi interessate.
L’economia barrese è basata sull’agricoltura (coltivazione di
grano, di ortaggi, di mandorlo, di ulivo con un’abbondante
produzione di ottimo olio), su un fiorente artigianato
(falegnami, fabbri, marmisti, salottifici, allestimenti di tende ed
arredi per la casa, sartoria per la sposa), sull’edilizia, sul terziario
(dipendenti statali), e su attività commerciali. Per fare una
distinzione degli esercizi commerciali, è bene dare delle
definizioni secondo legge:
ƒ “Posto Fisso” o “Esercizi di Vicinato” (L. R. n° 28 del 2212-1999) esercizi commerciali con superficie di vendita
fino a 100 mq nei Comuni con popolazione residente
inferiore a 10.000 abitanti; fino a 150 mq nei Comuni
con popolazione residente non oltre i 100.000 abitanti,
fino a 200 mq nei Comuni con popolazione superiore
ai 100.000 abitanti.
ƒ “Pubblici Esercizi” (L. n° 287 del 25-8-1991) esercizi
commerciali per attività di somministrazione di alimenti
e bevande, ovvero vendita per il consumo sul posto. Si
distinguono nelle seguenti tipologie:
¾ A: esercizi di ristorazione per pasti e bevande
(ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie,
birrerie ed esercizi similari)
¾ B: esercizi di bevande, comprese quelle
alcoliche di qualsiasi gradazione, nonché di
latte, dolciumi, pasticceria, gelateria (bar,
caffé, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari)
27
C: esercizi di cui alla lettera A e B ed in cui la
somministrazione di alimenti e bevande viene
effettuata congiuntamente ad attività di
trattenimento e svago come sale da ballo, sale
da gioco, locali notturni ed esercizi similari.
¾ D: esercizi di cui alla lettera B nei quali è
esclusa la somministrazione di bevande
alcoliche di qualsiasi gradazione.
ƒ “Aree Pubbliche” (L.R. n. 18/95; L.R. n. 2/96) commercio
su aree pubbliche e cioè vendita di merci al dettaglio
e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande
effettuate su aree pubbliche. Le autorizzazioni di
commercio su aree pubbliche si distinguono ai sensi
dell’art. 1 della L.R. 1/3/95 n° 18 in:
¾ Autorizzazioni di tipo A: concessioni per un
periodo di tempo pluriennale da utilizzare
quotidianamente durante tutta la settimana.
¾ Autorizzazioni di tipo B: concessioni di tempo
pluriennali da utilizzare in uno o più giorni della
settimana
(esempio
operatori
mercato
settimanale)
¾ Autorizzazioni di tipo C: attività svolte in forma
itinerante.
ELENCO NUMERICO DELLE TIPOLOGIE
• POSTO FISSO : Anno 2007= 248
Anno 2008= 260
Anno 2009= 273
• PUBBLICI ESERCIZI: Anno 2007= 45
Anno 2008= 46
Anno 2009= 44
• AREE PUBBLICHE:
9 Mercato Settimanale n° 155 Posti
9 Ambulanti n° 63
• PRODUTTORI AGRICOLI n° 98
¾
28
A Barrafranca si svolge un interessante mercato settimanale
che vede arrivare molti venditori ambulanti da ogni parte
della Sicilia ed acquirenti dei paesi viciniori come Pietraperzia,
Mazzarino, Enna, Piazza Armerina, Valguarnera.
I punti di distribuzione dei carburanti sono tre:
• la piccola stazione IP, la più antica, collocata di fronte
al poliambulatorio;
• il distributore ERG, verso l’uscita del paese, proprio
all’inizio del Viale Generale Cannada;
• la nuova e attrezzata stazione Esso, in prossimità del
Bivio Catena, che dispone anche di locali per la
ristorazione e la sosta dei clienti.
Un’altra grande e moderna stazione di distribuzione è
attualmente in costruzione nei pressi del bivio Zotta.
È completamente assente l’Industria. Esistono, tuttavia,
importanti attività legate alla trasformazione e al commercio
dei prodotti agricoli. Nel territorio barrese si trovano diversi
oleifici e mostifici che soddisfano non solo il fabbisogno dei
produttori agricoli locali ma anche quello dei paesi limitrofi
(oleificio Milano, Aleo, Giadone, Bonfirraro) e due grandi
consorzi per il deposito e il commercio del grano e delle
mandorle. Negli anni settanta era stato creato, in C.da “S.
Gisippuzzo”, un grande impianto, moderno e attrezzato, per la
lavorazione e la trasformazione delle mandorle. Nonostante i
buoni propositi e le molte speranze poste in questa struttura
per rilanciare l’economia e l’occupazione locale, l’attività è
stata ben presto chiusa, sprecando denaro e risorse. Oggi è in
totale abbandono. Un’importante fonte di reddito per molte
famiglie barresi era costituito dal polo minerario ed estrattivo di
Pasquasia (nei pressi di Capodarso, a pochi chilometri dal
paese), che per anni ha garantito stabilità occupazionale ed
economica. Da alcuni anni, però, anche questo imponente
complesso industriale ha smesso di funzionare, a causa,
29
soprattutto, della scarsa capacità concorrenziale della
struttura all’interno di un mercato sempre più globalizzato.
A Barrafranca vivono numerose famiglie con redditi bassi o
medio-bassi; ciò è anche testimoniato dalle numerose
dichiarazioni di disponibilità al lavoro presentate:
I Soggetti che hanno presentato al “Centro per l’Impiego” (ex
Ufficio di Collocamento) dichiarazione di disponibilità al Lavoro
sono:
Anno 2007
Tot. 492
301 maschi
191 femmine
Anno 2008
Tot. 587
370 maschi
217 femmine
Anno 2009
Tot. 662
445 maschi
217 femmine
Ci sembra significativo anche il dato relativo ai soggetti che
lavorano nella Forestale, che negli anni si sono mantenuti
costanti, in base alla disponibilità dell’ente preposto:
Anno 2007 e Anno 2008:
•
51 giorni lavorativi attivati n. 24
• 101 giorni lavorativi attivati n. 20
• 151 giorni lavorativi attivati n. 8
Anno 2009:
•
78 giorni ( ex 51 giorni) lavorativi attivati n. 24
• 101 giorni lavorativi attivati n. 20
• 151 giorni lavorativi attivati n. 8
Alcune considerazioni
ll dato della disponibilità al lavoro mostra un incremento
notevole nell’arco dei 3 anni (dal 2007 al 2009) e ciò deve
risvegliare l’attenzione verso uno sviluppo di comunità che
passi necessariamente attraverso uno sviluppo economico,
attraverso incentivazioni ad attività imprenditoriali e
produttive. Il disagio sociale di molte famiglie, infatti, spesso
30
coincide ed è accentuato da un notevole disagio
economico.
Il trend in salita della disoccupazione e dell’inoccupazione fa
preoccupare per i giovani in cerca di prima occupazione e
per le nuove famiglie createsi o che vorrebbero crearsi, ma
che trovano un forte ostacolo derivante dalla mancanza del
lavoro. Ai nostri giorni il reddito pro-capite di Barrafranca è
medio-basso e rispecchia il crescente stato di indigenza e
l’emergere di “nuovi poveri”; in alcune famiglie (molto meno
rispetto al passato) i consumi locali sono sorretti dalle risorse dei
pensionati che mantengono i figli e le relative famiglie. La
carente situazione economica ed occupazionale spinge
ancora oggi giovani e meno giovani ad emigrare in cerca di
lavoro e a lasciare la propria rete familiare e sociale.
Il fenomeno migratorio, tra l’altro, non riguarda verosimilmente
solo l’ambito delle attività manuali, ma anche e soprattutto
l’ambito delle attività intellettuali. Molti giovani, infatti, anche
dopo il conseguimento di elevati titoli di studio, sono costretti a
svolgere la propria attività intellettuale in posti lontani come il
Centro e soprattutto il Nord Italia. Il fenomeno della cosiddetta
“fuga dei cervelli” caratterizza in modo considerevole anche
la nostra realtà.
Un impulso considerevole all’economia barrese potrebbe
essere dato dall’incremento di attività industriali, per esempio
riguardanti il processo di trasformazione degli alimenti.
Anche il turismo potrebbe essere incentivato: un turismo che
preveda la realizzazione di eventi, associata a determinati
percorsi; un turismo rurale che metta in evidenza il paesaggio,
ma anche le tradizioni e la gastronomia barresi e, infine, la
creazione di un museo etno-antropologico potrebbero dare
una significativa spinta all’economia di Barrafranca, oltre che
aumentare il senso di appartenenza e valorizzare le bellezze e
le risorse del territorio.
31
Profilo dei servizi
Il profilo dei servizi cercherà di rilevare ed evidenziare la
tipologia e l’organizzazione dei servizi presenti nel territorio di
Barrafranca e la loro fruibilità, distinti in: servizi socio-educativi,
socio-sanitari e ricreativo-culturali.
PROFILO DEI SERVIZI SOCIO–EDUCATIVI
Nel comune di Barrafranca il servizio di Istruzione e Formazione
viene fornito dalle seguenti Istituzioni Scolastiche:
•
•
•
•
•
1°
Circolo
Didattico
“Europa”,
rappresentato
legalmente dal Dirigente scolastico Filippo Aleo.
2° Circolo Didattico “S. Giovanni Bosco”, rappresentato
legalmente dal Dirigente scolastico Giuseppe Ferro.
Scuola Secondaria di Primo Grado “Verga–Don Milani”,
rappresentata legalmente dal Dirigente scolastico
Brigida Lombardi.
I.S.I.S.S. “G. Falcone”, rappresentato legalmente dal
Dirigente scolastico Serafino Gueli. L’istituto accoglie,
oltre a numerosi giovani barresi, anche studenti dei
Comuni vicini come Pietraperzia e Mazzarino.
Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e
l’Ambiente (sede coordinata da Valguarnera),
rappresentato legalmente dal Dirigente scolastico
Alessandro Geraci, Responsabile sede I.P.A.A.
Barrafranca Francesco Cannada. Anche questo Istituto
oltre ad accogliere studenti barresi accoglie ragazzi di
Pietraperzia e Mazzarino.
32
I dati sulla dispersione scolastica segnalati nell’anno scolastico
2008/2009 sono 19 dalla scuola media “Verga-Don Milani”, di
cui 11 segnalati ai Carabinieri.
Inoltre, sono presenti istituti di formazione professionale:
• ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigrati), è un
Ente di Formazione Professionale che organizza corsi
per disoccupati iscritti negli elenchi dei disoccupati
della Regione Sicilia, pertanto, i corsi vengono
frequentati, anche, da ragazzi di Gela, Riesi, Mazzarino,
Pietraperzia. I corsi si svolgono di mattina da lunedì a
venerdì (6 ore al giorno) con una diaria di Euro 4,13 per
presenza. Nella sede ANFE di Barrafranca sono attivati i
seguenti corsi:
™ Operatore Socio Assistenziale Anziani, durata 900
ore, è un operatore socio assistenziale per la
persona anziana. L’operatore lavora nel settore
dell’assistenza sociale e collabora con altri gruppi
professionali al fine di mantenere e migliorare la
qualità della vita della persona.
™ Operatore grafico creativo, durata 900 ore , è una
figura professionale che ha conoscenze di base nel
settore della comunicazione visiva e pubblicitaria.
™ Operatore Office, durata 900 ore, è una figura che
possiede competenze sull’utilizzo degli strumenti
informatici e sui software di sistema e applicativi più
diffusi.
™ Decoratore Artistico, durata 600 ore , questo è un
corso riservato ai Disabili, infatti viene richiesto alla
Regione Sicilia dalla sede ASP di Piazza Armerina. È
una figura professionale che è in grado d’esprimere
l’ideazione e la progettazione di manufatti artistici
con la tecnica del decoupage base e stencil.
33
™ Addetto alla grafica digitale, durata 450 ore,
questo corso si tiene il pomeriggio ed è un corso di
perfezionamento per chi possiede una qualifica
d’Informatica, è una figura professionale con
conoscenze teoriche e pratiche sui pacchetti
applicativi più utilizzati nell’ambito della grafica
digitale.
L’ANFE di Barrafranca opera anche nel sociale
organizzando corsi di Formazione presso i Carceri di
Nicosia, Enna, Piazza Armerina. Anche questi corsi sono
retribuiti con una diaria di euro 4,13 a presenza. I corsi
organizzati per i detenuti sono:
9 Elettricisti
9 Idraulici
9 Informatica
9 Parrucchiere per Uomo
9 Parrucchiere per Donna
9 Operatore aiutante Serigrafo
L’ANFE di Barrafranca tiene corsi fissi presso gli Istituti Scolastici
Statali come l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e
l’Ambiente di Barrafranca e il Liceo Scientifico e Classico di
Piazza Armerina. I corsi si svolgono presso le sedi degli stessi
Istituti e sono corsi d’Informatica per gli studenti.
•
IAL-Cisl presso la sede scuola primaria “S. Giovanni
Bosco” via Mazzini; è un Ente di formazione
Professionale, promosso dalla Cisl per la valorizzazione
della persona e lo sviluppo delle sue potenzialità, oggi
sono presenti i seguenti corsi di formazione:
9 Aggiornamento CCNL, N. 15 ore;
9 Aggiornamento Sicurezza D.lgs. n. 81/2008,
N. 60 ore;
9 Corso inglese intermedio per occupati e
disoccupati N.150 ore;
34
9
9
9
9
9
Corso inglese avanzato per occupati
N 150
ore,
N. 4 CORSI DI FRONT- OFFICE di
N. 20 ore
ciascuno
Corso di formazione Politico-Amministrativo
Assistente scolastico alla comunicazione (LIS),
N. 200 ore
Commis di cucina, N.900 ore.
Molti studenti frequentano le scuole Superiori presso altre città
come: Piazza Armerina, Enna, Caltanissetta, San Cataldo. Ciò
si evince dall’elenco di abbonamenti rilasciati dal Comune di
Barrafranca.
ƒ Anno Scolastico 2006/2007
N. 267
ƒ Anno Scolastico 2007/2008
N. 284
ƒ Anno Scolastico 2008/2009
N. 301
ƒ Anno Scolastico 2009/2010
N. 304
Altro servizio di tipo educativo-religioso viene svolto dalle 5
Parrocchie presenti nel territorio:
• Parrocchia “Maria S.S. della Purificazione” (Chiesa
Madre) affidata al Parroco Alessandro Geraci.
• Parrocchia “Maria S.S. della Stella” affidata al Parroco
Alessandro Geraci.
• Parrocchia “Madonna dell’Itria” affidata al Parroco
Liborio Tambè.
• Parrocchia “Madonna delle Grazie” affidata al Parroco
Salvatore Nicolosi.
• Parrocchia “Sacra Famiglia” affidata
al Parroco
Giovanni Pinnisi.
In tutte le parrocchie sono presenti gli oratori, ove si svolgono
attività religiose, educative e ricreative per ragazzi, giovani ed
adulti. In particolare, durante il periodo estivo in tutte le
35
parrocchie si svolgono le attività di Gr.Est. per bambini e
ragazzi.
Nei pressi del Cimitero, nella periferia del paese, è presente un
ulteriore oratorio: quello di “S. Giovanni Bosco” ove si svolgono
numerose attività di tipo ricreativo e religioso per bambini e
giovani.
La Parrocchia “Maria S.S. della Stella” ospita, inoltre, le suore
Clarisse Apostoliche che da alcuni anni sono presenti a
Barrafranca.
Nelle 5 Parroccchie operano i 5 Parroci ed altri due Sacerdoti:
Don Antonino Tambè e Don Benedetto Mellia.
PROFILO DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI
“U Spitalettu”
Tra i servizi socio-sanitari del comune di Barrafranca emerge il
Poliambulatorio, denominato “U Spitalettu” (Ospedaletto), ove
si svolgono vari servizi di tipo sanitari:
¾ Ortopedia
¾ Urologia
¾ Oculistica
¾ Diabetologia
¾ Ginecologia/Ostetricia
¾ Cardiologia
¾ Geriatria
¾ ORL
¾ Reumatologia
¾ Laboratorio Analisi (è solo un punto Prelievo; le analisi
vengono effettuate poi a Piazza Armerina). Nel
territorio è comunque presente un altro Laboratorio
Analisi Privato e convenzionato ASP gestito dalla Dr.ssa
Rosa Faraci.
36
Nello stesso centro di poliambulatorio, è presente il
servizio di 118
¾ Nelle ore notturne è presente il servizio di Guardia
Medica.
Inoltre, all’interno del Poliambulatorio sono presenti:
¾ Neuropsichiatria Infantile
¾ Servizio di Salute Mentale
¾ Consultorio familiare
¾
Il Consultorio familiare
Tra tutti i servizi, particolare attenzione è da riservare al
Consultorio che è un luogo dedicato alla Prevenzione ed alla
Consulenza dei Problemi più delicati, è un servizio sociosanitario pubblico, gratuito, per la tutela fisica e psichica della
Donna, del Bambino, dell’Uomo, della Coppia e della
Famiglia.
Il Consultorio di Barrafranca offre:
™ Informazioni e consigli per una gravidanza serena.
™ Assistenza medica e psicologica in gravidanza e dopo
parto.
™ Corsi di preparazione al parto.
™ Informazioni e sostegno per l’allattamento al seno ed
alla difesa della salute del bambino anche con visite
domiciliari.
™ Consulenza psico-sociale alla donna e alla famiglia.
™ Corsi di massaggio infantile per mamma e bambino.
™ Informazione e sostegno alla famiglia nel periodo del
dopo parto.
™ Informazioni e spiegazioni su tutti i metodi
contraccettivi.
™ Assistenza medica alla scelta del contraccettivo più
adatto.
37
™ Vigilanza e sostegno per tutti i problemi fisici e
psicologici legati alla contraccezione.
™ Visita ginecologica periodica.
™ Pap-test utile per la prevenzione al tumore del collo
dell’utero.
™ Visita senologica e autopalpazione del seno.
Gli Operatori del Consultorio sono:
- L’assistente Sociale
- Il medico ginecologico
- L’infermiera professionale
- Lo psicologo
- La vigilatrice d’infanzia.
I dati dell’Utenza psico-sociale in carico al Consultorio
contabilizzati una sola volta nell’anno 2009 (ma visti durante
l’anno, sicuramente, tantissime volte) sono:
1) Coppie
N. 36
2) Famiglie
N. 27
3) Donne
N. 204
4) Uomini
N. 76
5) Minori (0-12 anni)
N. 136
6) Minori (13-17 anni)
N. 63
7) Richieste Tribunale dei Minori
N. 46
8) Casi di Separazione
N. 37
Il Consultorio fornisce, anche, assistenza agli stranieri presenti
nel Comune di Barrafranca.
Il Servizio della Neuropsichiatria infantile ha fornito i seguenti
dati riguardanti i soggetti da 0 a 18 anni in carico presso l'uffico
di Barrafranca:
minori seguiti primo semestre 2010
N.120
nuovi accessi primo semestre 2010
N. 22
minori seguiti con sostegno scolastico N. 54 (certificati
con diagnosi funzionale)
minori seguiti dal Tribunale per i Minorenni di
Caltanissetta
N. 9
38
minori inseriti presso Centro Riabilitativo convenzionato
per il terzo trimestre anno 2010 N.20
Elenco patologie di maggiore riscontro nei soggetti in
età evolutiva seguiti dal Servizio di NPI:
- Disturbo apprendimento scolastico (disturbi specifici
delle abilità scolastiche e disturbi aspecifici)
- Ritardo mentale
- Paralisi cerebrale infantile
- Disturbo del linguaggio
- Disturbo dell'attenzione con iperattività
- Disturbo del controllo sfinterico
- Disturbi della sfera emotiva (disturbi d'ansia e
dell'umore)
- Tic
- Disturbi pervasivi dello sviluppo
- Disturbi di personalità
- Psicosi
- Epilessia
- Svantaggi psico-sociali
- Disturbi sensorialivisivi-uditivi.
I servizi Sociali del Comune di Barrafrancahanno fornito i dati
dei Buono Socio-Sanitari a nuclei familiari con anziani non
autosufficienti o ai Disabili gravi secondo l'art. 10, legge
regionale n:10 del 31 luglio 2003. con questa legge la Regione
riconosce e valorizza il ruolo della famiglia fondata sul
matrimonioo, comunque,su vincoli di parentela, filiazione,
adozione, affinità o di affido quale soggetto sociale di primario
riferimento per le politiche di promozione della famiglia ed, in
particolare, per la programmazione e l'attuazione degli
interventi socio-assistenziali, socio-sanitari, socio culturali ed
educativi operanti in ambito regionale. A favore delle famiglie
che mantengono nel proprio contesto anziani non
autosufficienti (69 anni e 1 giorno più il 100% di invalidità più
39
accompagnamento) o soggetti con grave disabilità (legge
104/92 cioè al di sotto dei 69 anni e 1 giorno), la concessione,
tramite i distretti socio-sanitari, di un buono-sanitario a sostegno
della spesa sostenuta per l'attività di assistenza e cura
garantita dalle medesime famiglie al proprio domicilio.
Pertanto chi usufruisce dei buoni socio-sanitari sono:
‹ Anno 2005
N. 107
‹ Anno 2006
N. 124
‹ Anno 2007
N. 87
‹ Anno 2008
N. 115
‹ Anno 2009
N. 89
Per quanto riguarda il Trattamento sanitario obbligatorio T.S.O.,
istituito dalla legge 180/1978 e attualmente regolamentata
dalla legge 83371978 artt.33-35, è un atto composito di tipo
medico e giuridico, che consente l'impostazione di determinati
accertamenti e terapie a un soggetto affetto da malattia
mentale. Il concetto di T.S.O. Basato su valutazione di gravità
clinica e di urgenza, è una procedura finalizzata alla tutela
della salute, ha sostituito la precedente normativa riguardante
il “ricovero coatto” legge36/1904. Il T.S.O. Viene emanato dal
Sindaco del Comune dove si trova il paziente su proposta
motivata di un medico. La procedura impone l'informazione
dell'avvenuto provvedimento al Giudice tutelare di
Competenza. I dati di T.S.O. Nel comune di Barrafranca sono:
‹ Anno 2000
N. 5
‹ Anno 2001
N. 3
‹ Anno 2002
N. 6
‹ Anno 2003
N. 4
‹ Anno 2004
N. 5
‹ Anno 2005
N. 2
‹ Anno 2006
N. 2
‹ Anno 2007
N. 9
‹ Anno 2008
N. 3
40
‹ Anno 2009
N. 9
Servizi per i disabili
Nel territorio di Barrafranca dal 24 giugno 1985 è presente la
Sezione del C.S.R. (Consorzio Siciliano di Riabilitazione) - A.I.A.S.
(Associazione Italiana Assistenza Spastici), che svolge attività di
tutela dei diritti delle persone disabili. Il Centro è stato
realizzato grazie all’interessamento di un gruppo di genitori di
disabili, che per quasi 15 anni è riuscito ad assicurare i servizi
riabilitativi senza copertura finanziaria da parte dell’A.U.S.L. ma
con sporadici contributi da parte del Comune. Nel 1995 è
stato inaugurato il nuovo Centro Riabilitativo grazie alla
L.104/92 ed adesso il C.S.R. dispone di mille metri quadri
coperti e più di sei mila metri quadri di terreno di proprietà del
C.S.R. Attualmente il Centro effettua servizi Riabilitativi in
ambulatorio e a domicilio per un’utenza annua di circa 100
disabili, offre i servizi a domicilio con mezzi propri; è un punto di
riferimento importante anche per i Comuni vicini come
Pietraperzia, Mazzarino, Riesi e Piazza Armerina. È stato attivato
anche il Centro diurno che riesce a soddisfare un’utenza
giornaliera di 18 disabili gravi, fornendo un importante
supporto alle famiglie. Inoltre, grazie ad una convenzione con
l’associazione “Pegaso” gli assistiti possono effettuare
Ippoterapia a costo zero.
Servizi per gli anziani
A Barrafranca sono presenti una Casa di Riposo per anziani e
un Centro Diurno per anziani; Centri di ritrovo per anziani si
trovano presso le Parrocchie (Itria, Grazia) e in Piazza Regina
Margherita, dove c’è il Centro Anziani “Reduci”. Tutti i centri
per anziani sono frequentati da uomini, mentre il Centro il
“Sorriso” è un centro diurno che accoglie donne anziane e
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non, dove si svolgono attività di tipo culturale-ricreativo:
ginnastica e ballo (vedi Associazioni). Durante questo anno il
centro verrà trasformato in casa-albergo e funzionerà anche
nelle ore notturne.
Farmacie, medici, ospedali vicini
Nel territorio sono presenti 3 Farmacie:
ƒ Farmacia Agozzino Rosa;
ƒ Farmacia Renato Cannada;
ƒ Farmacia Giuseppe Mattina.
I Medici di base sono:
9 Giuseppa Aiello
9 Giuseppe Balsamo
9 Francesco Barbagallo
9 Salvatore Bevilacqua
9 Veronica Dell’Ospedale Venti
9 Onofrio Ligotti
9 Salvatore Nicolosi
9 Salvatore Perri
9 Liborio Strazzanti
9 Graziella Virga
9 Calogero Collura (Pediatra)
9 Maria Dora Carà (Pediatra)
I Medici Odontoiatri sono:
¾ Christian Collura
¾ Danilo Corso
¾ Salvatore La Rosa
¾ Calogero Lanza
¾ Luigi Paternò
¾ Studio dentistico Puzzo
¾ Giuseppe Salvaggio
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In caso di ospedalizzazione gli Ospedali più frequentati dai
barresi sono:
9 Mazzarino
9 Piazza Armerina
9 Enna
9 Caltanissetta
Segnali di disagio
I dati forniti dal servizio Ser.T. del distretto di Piazza Armerina di
cui fanno parte Barrafranca e Pietraperzia riguardano i
soggetti che fanno uso di stupefacenti e i soggetti alcolisti. I
dati dei soggetti che fanno uso di stupefacenti, per
Barrafranca e Pietraperzia sono:
• 44 soggetti che fanno uso di cannabis
• 61 soggetti che fanno uso di cocaina
• 14 soggetti che fanno uso di eroina
Per un totale di 119 soggetti.
Per quanto riguarda i dati per i soggetti alcolisti solo a
Barrafranca sono:
9 13 maschi maggior percentuale tra 20/25 anni
9 15 donne maggior percentuale tra 35/39 anni
Per un totale di 28 soggetti.
Com’è facilmente intuibile, tali numeri, pur riconoscendo che
sono elevati, non rappresentano l’intero fenomeno;
presumibilmente, infatti, vi sono molte altre persone che fanno
uso e abuso di sostanze stupefacenti ma che non si rivolgono
al Ser.T.
Dagli atti del Comune di Barrafranca i divorzi risultano
aumentati negli ultimi anni:
¾ Anno 2007
N. 17
¾ Anno 2008
N. 20
43
¾
Anno 2009
N. 22
Dai dati relativi ai divorzi e da quelli forniti dal Consultorio di
Barrafranca e dal Ser.T. di Piazza Armerina emerge una
situazione poco rassicurante per quanto riguarda il disagio
giovanile e delle famiglie barresi, che necessita di interventi e
servizi sinergici e che coinvolgano i vari attori sociali.
PROFILO DEI SERVIZI RICREATIVO-CULTURALI
Molti sono i luoghi di ritrovo a Barrafranca per giovani ed
adulti. I più frequentati sono i Bar, le Piazze, le Pizzerie, le
Associazioni Sportive e Culturali, i Circoli (Circolo di Cultura e
Circolo Operai) e i Pub. Ma in questi ultimi anni il luogo di
ritrovo per eccellenza degli adolescenti è il Belvedere, un
luogo d’incontro e di passeggio situato nelle vicinanze della
piazza principale del paese, Piazza “Regina Margherita”, ove
precedentemente si svolgevano la vita e le attività di tutta la
comunità barrese. I lavori di sistemazione di questa villetta
sono stati eseguiti dall’amministrazione precedente a quella
attuale e in poco tempo è avvenuto un cambiamento di
abitudini che ha determinato una netta divisione, per quanto
riguarda i luoghi di ritrovo, tra giovani ed adulti: i giovani,
infatti, preferiscono incontrarsi lungo il Belvedere, piuttosto che
nella Piazza (come da tradizione si era sempre fatto), mentre
la Piazza è rimasta luogo d’incontro per gli adulti e le famiglie;
questo evento ha visto un proliferare di Pub proprio nella zona
del Belvedere. Infatti, nel giro di pochi anni (o mesi), nei pressi
del Belvedere sono stati aperti 5 Pub, tutti frequentati da
giovani fino a tarda ora. Anche in Piazza Vittorio Emanuele c’è
un Pub ed una Enoteca entrambi frequentati da giovani, sia in
inverno che in estate. Un altro Pub si trova nell’angolo Via
Mattina D’Angelo e Via Vittorio Emanuele.
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Nelle periferie del paese vi sono due discoteche: - Discoteca
“POINT” (frequentata occasionalmente in momenti particolari
delle attività ricreative del paese: feste matricole scolastiche,
capodanno…); - Discoteca-Pub “Privilege” (frequentata da
molti giovani al sabato, mentre al venerdì è frequentata da
giovani coppie e non, in quanto si svolgono serate danzanti
con balli di gruppo e di liscio).
Da un lato, questo cambiamento ha favorito la socializzazione
e il divertimento; dall’altro, però, questi luoghi possono
stimolare l’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti.
Nel territorio di Barrafranca non ci sono molti spazi verdi ma
solo piccole villette dove s’incontrano giovani ed anziani. Le
villette più conosciute sono:
ƒ Villetta P. Pio (ritrovo per giovani)
ƒ Villetta Scuola Media (ritrovo per giovani, soprattutto
nelle ore serali; sembra che qui si faccia uso di alcol e
sostanze stupefacenti. Nelle vicinanze della villetta, in
un bar, alcuni anni fa, sono accaduti dei fatti di
cronaca come arresti per spaccio di sostanze
stupefacenti, riportati dai giornali e dai media).
ƒ Villetta Villaggio UNRRA (sono presenti giochi per
bambini, ma necessita di una migliore cura e
organizzazione come vero e proprio parco giochi).
ƒ Parco Comunale (al mattino frequentato da ragazzi
che marinano la scuola, al pomeriggio frequentata da
famiglie con bambini, soprattutto nei periodi estivi.
L’ampio spiazzale d’ingresso è spesso utilizzato per
manifestazioni musicali, culturali ecc. Anche questo
parco necessita di maggiore manutenzione, infatti,
l’Amministrazione Comunale sta lavorando in tal
senso).
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Villetta angolo “Chiosco-Corso Garibaldi” (durante il
giorno è un ritrovo per anziani, mentre nelle ore
notturne è un ritrovo per giovani; durante la notte, nei
periodi estivi, spesso, i ragazzi organizzano corse e gare
con le moto. Anche in questo luogo sembra che
durante la notte i ragazzi facciano uso di alcol e
droga).
ƒ Villetta “Francesco Ferreri” (è un piccolo spazio verde
che nel buio della sera, sembra essere utilizzata dai
giovani per uso di alcol e sostanze stupefacenti).
In vari angoli, negli spazi più decentrati e nascosti del paese, i
ragazzi s’incontrano per motivi d’intimità, infastidendo, a volte,
le persone che abitano nei paraggi.
ƒ
Nel territorio di Barrafranca sono presenti molte sale gioco; è
un continuo fiorire di nuove aperture di sale attrezzate
tecnologicamente per giochi on-line che contribuiscono a far
aumentare le nuove forme di dipendenza nelle giovani
generazioni.
Le associazioni sportive presenti nel territorio si propongono di
coinvolgere i giovani per promuovere una sana socializzazione
nel rispetto delle regole e valorizzare le attività sportive. Le
attività più praticate sono quelle per l’apprendimento
calcistico.
Le associazione che si interessano di calcio sono 5:
™ Sport Club Real Barrafranca. Resp. Ferrigno Giuseppe
™ Ass.ne Sportiva Dilettantistica Polisportiva “Europa
giovani”. Resp. Di Fazio Giuseppe
™ ADS Polisportiva Barrafranca. Resp. Ciulla Enza
™ ADS Barrese Resp. Ciulla Enza
™ Ass.ne Studentesca Barrese- Scuola Calcio. Resp.
Sergio Bevilacqua.
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Le associazione che si interessano di Moto sono 2:
• Ard Bickers Moto. Resp. Lanza Alessandro
• Ass.ne sportiva “Mini Moto Alex”. Resp. Lanza
Alessandro
L’associazione C.P.T.A. (Caccia, Pesca, Tutela Ambiente) è
un’associazione che si interessa di caccia e pesca. Il Resp. è
Bellanti Davide.
Ci sono 5 Palestre: “Shotokan Club”, “Tempio”, “Viola”,
“Energy Club” , “New-Armony”. Le palestre sono frequentate
da bambini, ragazzi, uomini e donne di tutte le età per attività
di danza classica, moderna, ginnastica, arti marziali, balli di
coppie e di gruppo. In alcune palestre i bambini e i ragazzi
frequentano corsi di danza classica ed alla fine di ogni anno si
presenta alla cittadinanza un saggio finale che è un momento
di festa per tutto il paese, che coinvolge anche i cittadini dei
paesi vicini.
Uno sguardo alle Associazioni
Le Associazioni di Volontariato Sociale e Culturale sono:
• AGESCI, responsabile La Quatra Gaetano, tel. 0934467845, associazione di formazione educativa per
ragazzi e giovani.
• Amici della Musica, responsabile Carlo Flammà, tel.
0934-465626, si occupa di organizzare concerti
soprattutto di musica classica nei vari momenti di
festività del paese.
• Arcobaleno, responsabile Giacomo Pillitteri, cell.
3208527024, associazione laica che si occupa di attività
culturali-teatrali e di spettacolo, ma soprattutto si
occupa di formazione delle giovani generazioni.
L’associazione ha dato un contributo notevole al
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cambiamento
della
società
barrese
di
tipo
antropologico – culturale e sociale (vedi riquadro 1).
Amico Soccorso, Responsabile Gaetano Bernunzo,
associazione
di
volontariato
per
soccorso
programmato e non e per servizio in manifestazioni.
Italia Giovani, Referente Pinnisi, cell. 3290984333,
associazione laica, si occupa di attività culturaliricreative.
Teatrale ONLUS “la Farsa”, Responsabile Tambè
Corrado, cell. 3384332990, associazione laica che si
occupa di teatro.
Pegaso, Responsabile Alessandro Tambè, tel. 0934467074, cell. 3200107044, associazione che si occupa di
ippica, oggi organizza la manifestazione de “I
Pignatuni” che si svolgono l’ultima domenica di
Carnevale e il “ Palio delle quattro croci” che viene
rappresentato la seconda domenica di Settembre.
C.EUR Cittadini europei, responsabile Riccardo Saitta,
cell. 3392721293, associazione culturale.
Europa Club Barrafranca, responsabile Saldigloria,
associazione centro incontri famiglie per socializzare
attività di tipo ricreativo.
Ass.ne “Donne M.SS. Della Stella”, responsabile Marotta
Filippa, associazione di donne presso la parrocchia
M.SS. Della Stella che si occupa di volontariato ed
attività di tipo ricreativo e religioso.
A.V.I.S.,
responsabile
Bernunzo
Gaetano,
cell.
3394564762, Associazione per la donazione e raccolta
di sangue.
Pro-Loco, responsabile Giovanni Paternò, è un ente
per la promozione del Patrimonio Artistico, Culturale e
Religioso, fondato nel 1985. La Pro-Loco organizza:
9 Incontri culturali su tematiche riguardanti le
tradizioni del paese;
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Mostre di pittura, fotografiche (è importante
segnalare la mostra fotografica sulla seconda
guerra mondiale), mostre di Presepi, mostre di
materiale etnico-antropologico
9 Escursioni Archeologiche.
Negli anni ’90 la Pro Loco aveva sede presso i locali de “I
Putieddi” complesso storico-monumentale situato nella piazza
più antica del paese (piazza Fratelli Messina); attualmente è
sede del “Museo Bellico” che custodisce importanti reperti,
oggetti e attrezzature belliche del XIX e XX sec.
9
•
Associazione “Il Sorriso”, responsabile Malacasa Maria
Stella, tel. 0934-464521; il Centro il “Sorriso” è situato
presso gli edifici delle Orsoline (suore laiche), vicino alla
chiesa del “Sacro Cuore”, è un centro diurno che
accoglie donne anziane e non, dove si svolgono
attività di tipo culturale-ricreativo come incontri di
lettura di narrativa, catechesi, ginnastica e ballo.
Questo centro in pochissimi anni (è stato fondato solo
nell’agosto
del
2004),
ha
determinato
un
cambiamento per quanto riguarda la cultura e le
consuetudini femminili del paese, infatti, fino a prima
della sua nascita i centri anziani erano solo maschili e le
donne anziane e sole non avevano un punto di ritrovo,
stavano sempre a casa riunendosi tra il vicinato.
Questa associazione ha cambiato le abitudini di molte
donne, perché adesso si ritrovano volentieri insieme per
tutte le attività che propone l’associazione. Il centro si
propone di accogliere le donne in difficoltà anche
nelle ore notturne. Inoltre, domenica 28-03-2010 è stata
inaugurata, alla presenza del Vescovo Mons. Michele
Pennini, la casa-albergo che potrà ospitare 20 persone.
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Ass.ne Nazionale Carabinieri, ANC, responsabile Collura
Giovanni, cell. 3387037278, associazione di carabinieri
in pensione, si occupa di attività culturali come mostre,
esposizione di materiale bellico…
Ass.ne Fraternità di Misericordia, responsabile Farchica
Salvatore, tel. 0934-465148, associazione di volontariato
per soccorso programmato e non e per servizio in
manifestazioni.
Centro di Promozione Sociale “Madre Teresa di
Calcutta”, responsabile Claudio Paternò, cell.
3392987429, associazione ricreativo-religiosa con sede
presso la parrocchia Itria.
Rangers d’Italia, responsabile Giuseppe Regalbuto,
cell. 3394112321.
Ass.ne Scuola Per Genitori, responsabile P. Centone,
tel.0934-464474, associazione di formazione per genitori
con sede presso parrocchia “Sacra Famiglia”.
AGE, responsabile Calogero Pistone, tel. 0934-464367,
associazione di formazione genitori accreditata a livello
nazionale.
Ass.ne Studio Eventi, responsabile Dario Ingala, cell.
3334557244, associazione che si occupa di spettacolo.
Ass.ne Raggio di Sole, responsabile Paternò Alessandro,
cell. 3336622298, associazione di famiglie per attività
ricreative-teatrali.
UCIIM (Unione Insegnanti
Cattolici Italiani Medi),
responsabile
Diego
Aleo,
tel.
0934464319,
Associazione
Formativa d’insegnanti cattolici,
accreditata a livello Nazionale con sede presso la
Chiesa Madre. Si occupa di attività ricreativo-culturali
come organizzazione di convegni su tematiche della
scuola e su problematiche sociali, Caffè-Letterari, Visite
guidate in varie parti d’Italia.
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Ass.ne Oratoria “S.G.Bosco”, Responsabile Selvaggio
Elena, tel. 0934-467984, associazione cattolica che
opera presso l’oratorio “S.G. Bosco”.
Ass.ne “Favilla della Lampada”, Responsabile Costa
Rosetta, Tel. 0934-465584, associazione di famiglie per
attività ricreative.
Ass.ne Amici, Responsabile Aleo Salvatore sede via
Palermo, 15, associazione di famiglie con attività
ricreative.
Ass.ne AICS, Responsabile Alessandro Lanza, Cell.
3393008010.
Ass.ne Culturale “Il Club”, Responsabile Ing. Salvatore
Patti, Cell. 3206657139, centro ritrovo di famiglie e non
per socializzare momenti ricreativi-culturali.
Ass.ne Italiana per la lotta alle Sindrome Atossiche,
Responsabile Colombo Sebastiano Giuseppe Via IV
Novembre, 133.
Ass.ne Accademia Karate, Responsabile Carnazzo
Michele, Via D.Birago,10.
A Barrafranca è presente una Banda Musicale diretta dal
Maestro Rizzo e formata da numerosi elementi; cospicuo è il
numero dei giovani che vi fanno parte.
È presente anche, un interessante Coro Interparrocchiale
“Maria S.S. Della Stella” (diretto dal maestro della Banda
Musicale) per allietare le Liturgie più importanti ma, anche, per
proporre concerti di musica sacra e classica in particolari
momenti della vita della città.
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RIQUADRO 1 – L’Associazione Arcobaleno
L’Associazione Arcobaleno è stata fondata da un gruppo di ragazzi il 30
agosto del 1983. Gli anni ’80 erano gli anni in cui il fenomeno mafioso era
molto visibile nel territorio, la mafia colpiva facendo agguati e sparando in
varie parti del paese con morti per le strade tra la gente comune e con
persone scomparse di “lupara bianca”; la mentalità era molto chiusa ed
omertosa, non esistevano associazioni e luoghi di divertimento per i ragazzi, la
città aveva bisogno di mostrare un volto nuovo e cioè non soltanto quello
criminale, ma anche quello di una cultura della vita e della gioia; questo
gruppo di ragazzi – Giuseppe Di Dio ideatore, promotore dell’associazione
Arcobaleno e primo Presidente (oggi avvocato, per alcuni anni è stato
amministratore come assessore ai Lavori Pubblici) e molti soci fondatori come:
Giuseppe Salvatore Marchì, che ha steso lo statuto fondativo
dell’associazione (oggi avvocato e già Sindaco del Comune di Barrafranca
per due legislature), Giovanni Milano (oggi giudice), Benedetta Salamone
(oggi insegnante), Enzo Bonaffini (oggi maresciallo dei carabinieri), Giovanni
Di Dio (oggi medico), Concetta Musolino (oggi insegnante), Pasquale La
Medica (oggi impiegato forestale), Epifanio Privitelli (oggi insegnante di
musica), Concetta Patti (oggi dipendente comunale), Alberto Strazzanti (oggi
medico), Benedetto Salvaggio (oggi dipendente comunale), Don Sandro
Bernunzo (venuto a mancare alla comunità barrese nel Natale di tre anni fa),
Aldo Ingala (scomparso nel 18 luglio del 1995), fondarono il Gruppo
Spettacolo Arcobaleno. Già dal 1982, il gruppo lavorava per la nascita degli
sbandieratori e per la prima rappresentazione del “Presepe Vivente” in Piazza
Regina Margherita. Oggi l’associazione si occupa di attività culturali, di
spettacolo, teatro, concerti Rock nella terrazza della sede Arcobaleno situata
in un punto strategico di incontro per i giovani (il Belvedere), mostre
fotografiche e tornei sportivi come il Beach Wolley in memoria di uno dei
presidenti dell’associazione “Aldo Ingala” scomparso in giovane età a causa
di un incidente sul lavoro. L’associazione coinvolge centinaia di giovani del
paese, soprattutto, nelle rappresentazioni della “Natività” (il giorno di Natale)
- rappresentazione vivente della nascita di Gesù con testi in vernacolo
barrese scritti da Don Sandro Bernunzo e Prof. Carmelo Orofino - e nella
“Vasacra” - passione di Cristo vivente, itinerante nei vari quartieri del paese
(anche questa con testi in vernacolo barrese scritti da Don Sandro Bernunzo e
Prof. Carmelo Orofino ) – rappresentata il mercoledì Santo. Le due
rappresentazioni, ormai, fanno parte delle tradizioni e della memoria storica
del paese attirando la curiosità e l’interesse degli abitanti dei paesi limitrofi.
Per queste rappresentazioni vengono coinvolte centinaia di persone di tutte
le età. L’associazione Arcobaleno fin dagli anni ’80 ha contribuito a cambiare
gli stili di vita della società barrese determinando un’apertura mentale, una
nuova cultura sociale e un proliferare di associazioni che vivacizzano il
territorio.
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Molte associazioni, formate da coppie mature, sono nate in
questi ultimi anni e svolgono attività di socializzazione di tipo
ricreativo, viaggi, serate da ballo organizzate un giorno alla
settimana. Sono dei veri e propri centri d’incontro per coppie
giovani e meno giovani che si riuniscono per divertirsi e stare
insieme. Anche questo rappresenta un cambiamento che si è
verificato in poco tempo e che ha determinato un tipo di
socializzazione nuova.
Il gran numero di associazioni testimonia il fervore socioculturale della comunità barrese, che dimostra così il suo
essere aperta alle relazioni sociali ed all’aggregazione e
costituendo un notevole capitale sociale su cui contare e da
valorizzare per qualsiasi intervento sociale.
Alcune considerazioni
Dal profilo dei servizi si nota che tante sono le risorse presenti
nel territorio ma emergono, anche, svariate problematiche
sociali, come ad esempio l’uso eccessivo di stupefacenti,
l’alcolismo e un disagio che riguarda sia i giovani che gli adulti.
A Barrafranca il problema della droga e dell’alcol è molto
evidente; numerosi sono i giovani e i meno giovani che fanno
uso di sostanze stupefacenti e alcol. I dati del
Ser.T.
evidenziano che il problema esiste, ma la realtà assume
probabilmente un’entità molto più ampia e grave, tanto che
in questi ultimi anni due giovani sono deceduti per overdose.
Un evento molto significativo, che ha avuto tanto risalto nella
nostra comunità, ma anche da parte dei mass-media e dei
giornali nazionali, è stato la morte cruenta di un adolescente: il
16 dicembre del 2005 scompariva il giovane tredicenne
Francesco Ferreri, che veniva ritrovato dopo qualche giorno in
un burrone nelle campagne del territorio di Piazza Armerina
vicine a Barrafranca; l’omicidio è maturato negli ambienti
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della pedofilia e della pedopornografia. Le indagini hanno
condotto, il 16 maggio del 2006, all’arresto di numerose
persone, condannate - in primo grado – a pene molto
severe, tra cui l’ergastolo. In questi giorni (maggio 2010) quegli
stessi soggetti, in secondo grado, sono stati tutti assolti.
L’omicidio, dunque, ancora non ha dei colpevoli.
Dai dati relativi ai divorzi e da quelli forniti dal Consultorio di
Barrafranca e dal Ser.T. di Piazza Armerina emerge una
situazione poco rassicurante per quanto riguarda il disagio
giovanile e delle famiglie barresi, pertanto si ritiene che
debbano intervenire sinergicamente tutti gli Enti preposti (Ente
Locale, Servizi sociali, Forze dell’Ordine, Scuola, Famiglie,
Parrocchie,
Associazioni…);
sarebbe
opportuno
un
coinvolgimento sistemico per affrontare i disagi emergenti e
per prevenire nuove forme di disagio sociale. Si potrebbe
potenziare il Servizio Sociale del Comune e quello del
Consultorio con l’attivazione di sportelli di ascolto e di aiuto; si
rende necessaria una politica in favore del sociale per il
sostegno alle famiglie e al ruolo genitoriale.
Per quanto riguarda le risorse, talvolta, risultano disorganiche e
disorganizzate;
si
rende
necessaria
un’azione
di
coordinamento che organizzi e valorizzi il capitale umano
presente; bisognerebbe migliorare e potenziare i servizi sociali
e di assistenza, nonché le forze dell’ordine; sarebbe opportuna
la presenza, anche, di un Commissariato di Polizia.
Per un cambiamento e miglioramento sociale, sarebbe utile
progettare azioni di prevenzione per il disagio sociale e azioni
di promozione di crescita e sviluppo culturale, sociale, ed
economico.
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Profilo istituzionale
L’Organizzazione Amministrativa
L’ente locale Comune ha sede in Piazza Regina Margherita,
all’interno di un palazzo che è un’ala di un Convento
Francescano, risalente al periodo storico tra la fine del 600 e i
primi del 700. Con le elezioni amministrative del maggio 2007 a
Barrafranca si è insediata un’amministrazione di centro-destra.
Il Sindaco è Angelo Ferrigno, esponente politico del
Movimento per l’Autonomia.
Il Consiglio Comunale, massimo organo istituzionale elettivo
del Comune, è l’organo di indirizzo e di controllo politico
amministrativo dell’ente; è composto da venti consiglieri.
La maggioranza è composta dal gruppo dell’MPA (6), dal
gruppo del PDL (4) e due indipendenti. Il gruppo di minoranza
è composto dal PD (3), dai Comunisti Italiani (1) dall’UDC (1),
da un indipendente e da una frangia del PDL passata
all’opposizione (2).
All’interno del Consiglio vengono eletti un Presidente e un vice
Presidente. Il Consiglio Comunale costituisce nel proprio seno
commissioni permanenti e, quando occorre, speciali.
Attualmente le Commissioni sono 5, ed hanno competenza
per materia tendenzialmente corrispondente con la
competenza per materia delle maggiori articolazioni
dell’organizzazione comunale. Esse hanno per compiti
principali l’istruttoria degli atti deliberativi del consiglio, il
controllo politico-amministrativo e lo svolgimento di attività
conoscitiva su temi di interesse comunale.
La Giunta Comunale è composta dal Sindaco e da 6 assessori.
La giunta, organo di governo del comune, impronta la propria
attività ai principi della collegialità, della trasparenza e
dell’efficienza; svolge attività propositiva e di impulso nei
confronti del Consiglio Comunale. Si occupa, principalmente
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di: acquisti, alienazioni, appalti e tutti i contratti in generale;
contributi; assunzioni, stato giuridico ed economico del
personale.
La struttura dell’Ente attualmente è costituita da sei Settori
funzionali, più l’Ufficio di Staff o di Gabinetto del Sindaco.
- I SETTORE Affari Generali ed Istituzionali: è composto da 44
dipendenti (a tempo indeterminato e a tempo determinato)
compreso il capo settore; si occupa dell’organizzazione e
della gestione delle risorse umane, del trattamento
economico del personale, servizi demografici; ufficio
elettorale, ufficio leva, messi e notifiche; ufficio tributi.
- II SETTORE Economico Finanziario: è composto da 16
dipendenti (a tempo indeterminato e a tempo determinato)
compreso il capo settore; si occupa di tutte le scritture
contabili del comune; della gestione del sito del comune,
tramite l’ufficio CED (centro elaborazione dati); di contratti e di
contenzioso; economato e provveditorato.
- III SETTORE Servizi Sociali: è composto da 19 dipendenti (a
tempo indeterminato e a tempo determinato) compreso il
capo settore;
- IV SETTORE Gestione del Territorio: è composto da 33
dipendenti (a tempo indeterminato e a tempo determinato)
compreso il capo settore;
- V SETTORE Opere Pubbliche: è composto da 7 dipendenti (a
tempo indeterminato e a tempo determinato) compreso il
capo settore; si occupa della progettazione di opere
pubbliche;
- VI SETTORE Polizia Municipale: è composto da 28 dipendenti
(a tempo indeterminato e a tempo determinato) compreso il
capo settore; si occupa di viabilità e piano del traffico,
controllo del territorio; annona e mercato settimanale; servizio
amministrativo: piano esecutivo di gestione.
- UFFICIO di Staff o di Gabinetto è composto da 3 dipendenti
(a tempo indeterminato e a tempo determinato).
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Segretario Comunale
Il Segretario Comunale coordina l’attività dell'ente e
sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Responsabili dei
Servizi e degli uffici, dirimendo eventuali conflitti di attribuzioni
e di competenza; esamina i problemi organizzativi e formula
agli organi elettivi soluzioni e proposte; vigila sull’istruttoria delle
deliberazioni e sui relativi atti esecutivi; partecipa alle riunioni
del Consiglio Comunale esprimendo su ogni proposta di
deliberazione il proprio parere sotto il profilo della legittimità;
cura la redazione dei verbali che sottoscrive insieme al
Sindaco.
Difensore Civico
È una figura istituzionale caratterizzata da assoluta autonomia
ed imparzialità, oltrechè indipendenza di azione nello spirito
della legge istitutiva (legge n.142 del 08/06/1990) che lo
definisce “garante nell’imparzialità e del buon andamento
della pubblica amministrazione”, segnalando anche di propria
iniziativa gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi della
amministrazione nei confronti dei cittadini.
Esercita la propria funzione in piena autonomia ed
indipendenza nel solo rispetto delle norme previste dallo
statuto e dal regolamento della amministrazione presso la
quale opera. È un servizio gratuito per i cittadini. Il suo Ufficio si
trova presso il Palazzo Municipale in piazza Regina Margherita.
Ufficio del Giudice di Pace
L’ufficio è composto dal Giudice di Pace, da un cancelliere,
da un operatore amministrativo, un applicato di segreteria e
un ausiliario. È un “piccolo tribunale” che si occupa delle
controversie di carattere civile, sinistri stradali e cause penali
dove si prevedono sanzioni pecuniarie.
57
L’ufficio si trova nel viale Signore Ritrovato nei locali dell’ex
pretura.
Caserma dei Carabinieri
Il comando della Stazione dei Carabinieri ha sede nel viale
Generale Cannada.
La Stazione è composta dal comandante, Luogotenente
Epifanio Giordano, e da circa 15 unità tra sottoufficiali e
carabinieri.
Le principali forze politiche presenti nel territorio sono: PDL;
MPA; PD; LA DESTRA; COMUNISTI ITALIANI; UDC; RIFONDAZIONE
COMUNISTA; ITALIA DEI VALORI.
Nel territorio, oltre alle parrocchie indicate nel profilo dei servizi
socio-educativi, sono presenti altre tre chiese:
• “Chiesa del Sacro Cuore” (si celebra messa almeno
ogni domenica e si svolgono attività solo di tipo
religioso)
• “Chiesa di S. Francesco” al momento chiusa al
pubblico per lavori in corso.
• “Chiesa di S. Benedetto” (gioiello di architettura
barocca del XVIII sec. La chiesa è stata costruita
intorno al 1750) chiusa alla fine degli anni ‘70 per
restauro e mai più riaperta al pubblico.
Nel territorio sono presenti molti Patronati e punti Caf (Cisl e
Cgil) e agenzie per disbrigo pratiche per aiutare gli anziani e i
cittadini in genere nella compilazione di moduli e modelli per
cose personali.
I dati sulla Criminalità forniti dalla Polizia di Stato Di Enna ci
permettono di esaminare il territorio dal punto di vista
repressivo. Risultano:
- Arresti per spaccio di stupefacenti:
58
Art.73 comma 1 bis DPR309/90 2008 n.0; 2009 n.0; 2010 n.1
Art.73 comma 1 DPR 309/90
2008 n.4; 2009 n.4
- Associazione per Delinquere: Maggiorenni anno 2008 n.5
- Danneggiamento: Maggiorenni, anno 2008 n.6; anno 2009
n.13; anno 2010 n.0
- Deturpamento cose altrui: Maggiorenni anno 2008 n.2; anno
2009 n.1
- Furto: Maggiorenni anno 2008 n.14; anno 2009 n. 2; anno 2010
n.1
- Furto con scasso: Maggiorenni anno 2009 n. 2
- Furto in abitazione: Maggiorenni anno 2008 n. 1; anno 2009 n.5
- Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli: Maggiorenni
anno 2008 n.3; anno 2009 n.2
- Minaccia: Maggiorenni anno 2008 n.17; anno 2009 n. 41;
anno 2010 n.1; Minori anno 2009 n.2
- Rapina: Maggiorenni anno 2008 n. 0; anno 2009 n.1
Minori anno 2009 n.1
Fattispecie Base art. 628 CO. 1, CP: Maggiorenni anno 2009 n. 5
- Sanzioni per guida sotto l’influenza dell’alcool: Maggiorenni
anno 2008 n. 4; anno 2009 n. 4; anno 2010 n.3
I Dati forniti dalla Polizia Municipale di Barrafranca sono:
Anno 2008
2009
al 31-05-2010
o
o
o
o
o
o
o
o
o
art. 7
art. 157
art. 158
art. 180
art. 188
art. 189
art. 141
art. 145
art. 154
n. 477
n. 84
n. 59
n. 5
n. 1
n. n. 1
n. n. 1
367
41
67
2
6
-
159
22
19
6
1
2
4
3
59
o
o
o
o
art. 193
art. 170
art. 20
art. 12
n.
n.
n.
n.
3
-
2
2
-
1
5
Notizie di reato per Occupazione Case Popolari art.20 L.37/85:
anno 2008
n. 8
anno 2009
n. 9
anno 2010 (al 31maggio)
n. 2
Inosservanza Ordinanze Sindacali :
anno 2008 n.1
anno 2009 n. –
anno 2010 n. Notizie di reato contro Ignoti:
anno 2008 n. –
anno 2009 n. 2
anno 2010 n. 2
Lasciando la parola al Commissario Capo dott. Gabriele Presti,
Dirigente del Commissariato di Piazza Armerina: “i dati sulla
criminalità, aldilà della mera indicazione analitica, forniscono
un quadro generale che in linea di massima può dirsi
confortante. I reati in materia di spaccio di stupefacenti sono
in linea con i dati provinciali, e non presentano quei profili di
allarme sociale che – ad esempio nelle grandi metropoli –
generano fenomeni criminogeni connessi. In tali realtà si
registrano infatti reati minori, soprattutto contro il patrimonio,
che vedono di norma coinvolti tossicodipendenti che
delinquono per trarne il profitto necessario all’acquisto di
stupefacenti. Nella realtà locale, viceversa, i reati contro il
patrimonio
sono
diminuiti
in
maniera
visibile.
[…]
L’incremento
dei
dati
relativi
al
reato
di
60
danneggiamento va pure letto in un’ottica positiva, giacché
fenomeni prima non denunciati trovano un più puntuale
riscontro presso gli uffici di polizia, cui il cittadino si avvicina
con sempre maggiore fiducia. I dati maggiormente
confortanti derivano dalla lettura statistica del reato di
minaccia, passato da ben 41 fattispecie del 2009 a una sola
fattispecie del 2010. Poiché la consumazione del reato di
minaccia si accompagna, spesso, ad un’ottica di arbitrarietà
delle ragioni, la significativa diminuzione del reato non può
che accompagnarsi ad un sempre più frequente ricorso alle
istituzioni e ai suoi rappresentanti. Infine, le sanzioni per guida
sotto l’effetto dell’alcool, limitate a sporadiche fattispecie,
appaiono in linea con il più ampio fenomeno legato al
maggiore consumo di alcolici, soprattutto da parte dei
giovani”.
61
Profilo antropologico
LA STORIA DI BARRAFRANCA
Il territorio di Barrafranca è stato abitato sin dall’epoca
preistorica, come dimostrano i ritrovamenti di pietra levigata e
canne fossili nel sottosuolo in prossimità dell’odierno centro
abitato. Ad attirare gli antichi abitatori nell’area circostante
alla piana del bivio Catena e sulla collina di Barrafranca
sembra sia stata la presenza di un vasto pantano, oggi
scomparso, che poteva garantire la caccia e la pesca per il
loro sostentamento. Il rinvenimento di alcune tombe e oggetti
di epoca greca nei pressi della attuale circonvallazione
inducono gli studiosi a pensare che a Barrafranca esistesse un
insediamento arcaico, sia pur piccolo, che si sviluppò in epoca
greco-classica e che rimase attivo fino al IV sec. a.C. Si
tratterebbe, secondo Ligotti, dell’antica Hibla Heraia o
Galatina la quale, in epoca romana, prese il nome di
Calloniana e che sorgeva proprio lungo il famoso Itinerario di
Antonino che collegava Catania con Agrigento. Durante l’età
romana molte città come Morgantina, Montagna di Marzo e
Bubbonia furono distrutte o abbandonate ma altre, come
Calloniana e Sophiana, continuarono a vivere e con esse,
probabilmente, anche il borgo che sorgeva a ridosso della
lavina del Canale e che, in epoca normanna, diverrà
Convicino.
Il primo documento in cui si parla di Convicino è del 1091 ed è
a questo periodo che probabilmente si deve far risalire il primo
vero e proprio centro urbano. Il primo signore di Convicino fu
Enrico, della famiglia Aleramica (1091-1136). Nel 1330
Convicino passò sotto il potere di Abbo IV Barresi, signore di
Pietraperzia. Con i Barresi Convicino, dopo un lungo periodo di
buio e di silenzio, cominciò a rifiorire.
62
Matteo III Barresi, marchese di Pietraperzia, incoraggiando un
massiccio afflusso di immigrati dalle varie terre possedute dai
Barresi (Mazzarino, Butera e soprattutto Militello), ripopola
Convicino e nel 1529 ne cambia il nome in Barra-franca, per
indicare le franchigie e le esenzioni di servizi e balzelli o barre,
concesse ai nuovi venuti. Il ganglio vitale dell’agglomerato
urbano era rappresentato dall’ampia piazza “Batia” (oggi
Piazza Fratelli Messina), dove sorgeva il castello baronale dei
Barresi, costruito agli inizi del XVI sec., accanto alla
celeberrima Turris Convicini attorno alla quale si ingrandì il
paese. A partire dal XVI sec. Barrafranca assume una
planimetria più regolare, i cui assi principali sono rappresentati
dal Corso Garibaldi e dal Corso Vittorio Emanuele (ex via
Ferdinandea). Il paese cominciò ad espandersi estendendosi
prima ad ovest, verso il quartiere “Sopra Canale” e poi,
salendo la collina, a est verso le terre del Convento dei PP. RR.
Vito Amico afferma che nella metà del XVI sec. Barrarfranca si
componeva di 232 case che divennero 522 nel secolo
successivo. La chiesa di Barrafranca, appartenente alla
diocesi di Catania, dipendeva da quella di Pietraperzia e solo
nel 1584 troviamo il primo curato di Barrafranca in don Paolo
Florentino.
Nel 1614 Barrafranca risulta assoggettata alla Comarca di
Piazza Armerina e alla Prefettura della milizia provinciale di
Caltagirone. Gravemente danneggiata dal terribile terremoto
dell’11 gennaio 1693, Barrafranca seppe nuovamente rifiorire e
ripopolarsi. Di questo periodo sono, infatti, gli edifici religiosi più
importanti e che ancora oggi testimoniano il loro passato.
Nel XIX sec. Barrafranca contava già 7000 abitanti.
Amministrativamente
dipendeva
dalla
Intendenza
di
Caltanissetta e dalla Sottointendenza di Piazza Armerina. Nel
1845 Barrafranca, che fino a quel momento dipendeva dal
Circondariato di Pietraperzia, fu elevata a Capocircondario di
63
Terza Classe e fu sede di una pretura. L’anno precedente era
stata aggregata alla nuova diocesi di Piazza Armerina.
A seguito dei moti antiborbonici scoppiati a Palermo nel
gennaio del 1848, il 14 febbraio a Barrafranca viene creato un
comitato di difesa e di pubblica sicurezza composto da dieci
cittadini. Quando nel 1862 Garibaldi torna in Sicilia per
reclutare volontari contro lo Stato Pontificio, alcuni “picciotti”
barresi si aggregano a lui, dopo che il 15 agosto 1862,
secondo il Giunta, l’eroe dei due mondi era entrato a
Barrafranca.
Nel periodo che va dal 1861 al 1901 a Barrafranca si registra un
consistente incremento demografico, dovuto allo sviluppo
dell’industria estrattiva dello zolfo, passando da 8.928 a 11.068
abitanti. Con la legge del 1866, che dispone la soppressione
dei conventi in Sicilia, il Convento dei FF.MM. viene ceduto al
comune che ne trasforma un’ala in municipio. Le chiese di S.
Francesco e S. Giuseppe vengono chiuse al culto e
temporaneamente trasformate in magazzini per il grano. Le
condizioni di vita però rimanevano molto dure sia per i
contadini che per i minatori. Il tasso di analfabetismo era molto
alto e nel 1875 solo il 2,97% della popolazione risultava
alfabetizzata. Il primo settembre 1893 viene fondato a
Barrafranca il Fascio dei lavoratori diretta da Filippo Bonaffini e
presieduta dall’avv. Luigi Bonfirraro, sciolto però l’anno
successivo. Nel 1899 nasce a Barrafranca la società di mutuo
soccorso con il nome di “Società Fratellanza Operaia”.
L’inizio del nuovo secolo registra, a Barrafranca, un’aspra
contesa politica tra due diversi gruppi di potere che facevano
capo al sindaco comm. Benedetto Giordano e ai VasapolliBonfirraro. Il 14 giugno 1905 Giordano, sindaco per un
ventennio, venne ucciso da un colpo d’arma da fuoco.
L’esecutore materiale dell’omicidio fu subito individuato in
Giuseppe Salamone che, da quel momento, inizia la sua
vicenda di famigerato brigante. Come mandanti vennero
64
accusati i Bonfirraro e i Vasapolli, una famiglia che spiccava in
paese per essersi arricchita con il commercio del vino e delle
granaglie e perchè due dei fratelli, Benedetto e Raffaele,
erano sacerdoti. Costoro, tuttavia, dopo un lungo processo,
verranno assolti dalla corte di Assise di Perugia nel 1908.
Le precarie condizioni economiche e sociali favoriscono una
forte impennata dell’emigrazione, soprattutto a partire dal
1901; se in quell’anno erano emigrati solo 3 abitanti, nel 1905
risultano partiti per lavoro circa 270 persone. Nel 1908 il sindaco
avv. Luigi Bonfirraro (assassinato nel 1914) istituisce il servizio
obbligatorio delle carrozze per il trasporto dei morti al cimitero.
Nel 1913 viene nominato il primo parroco di Barrafranca nella
persona di don Ferdinando Cinque e, sempre nello stesso
anno, venne costruito il primo acquedotto comunale che
alimentava alcune fontanelle pubbliche. Nessuna casa era
ancora servita da condutture idriche.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, anche
Barrafranca diede il suo tributo di sangue, come dimostrano i
nomi dei caduti ricordati nel monumento a loro dedicato, sito
in piazza Regina Margherita e inaugurato il 3 novembre 1935.
Nello stesso anno inizia il restauro del palazzo municipale che
sarà dotato di un nuovo prospetto ad opera del capomastro
Calogero Scarpulla. Alla fine del 1918 un terribile morbo, la
spagnola, falcidiò la popolazione, causando il contagio di
oltre 3000 persone e circa 500 morti. Per paura del contagio i
medici, ad eccezione del dott. Angelo Ippolito, si ritirarono dal
servizio e anche l’unica farmacia chiuse; il sindaco cav.
Onofrio Virone fu costretto a chiedere l’intervento dell’esercito
che inviò 3 ufficiali e 10 soldati della territoriale. La questione
contadina si acuisce negli anni successivi al primo
dopoguerra, dove si distinse il socialista e sindacalista Alfonso
Canzio, ucciso nel 1919.
Nel 1921 giunse a Barrafranca come pretore l’avv. Giuseppe
Guido Lo Schiavo che dalla lotta alla mafia, allora imperante
65
in paese, trarrà il materiale per il libro “Piccola pretura”, da cui,
nel 1949, fu tratto il fortunato film di Pietro Germi “In nome della
legge”. La piccola pretura, infatti, è proprio quella di
Barrafranca.
Con l’avvento del fascismo il cav. Dott. Giuseppe Mattina
viene nominato primo podestà del comune. Il 10 luglio 1943,
all’indomani dello sbarco delle truppe anglo-americane in
Sicilia, Barrafranca subisce il primo bombardamento aereo
che causò la morte di 12 civili, tra cui il sac. Calogero Marotta,
e numerosi feriti. Dopo quattro giorni di combattimenti gli
americani entrano in paese accolti festosamente, ma
domenica 18 luglio, un altro bombardamento da parte
dell’aviazione tedesca provocò 49 morti, diversi feriti e molti
danni materiali, soprattutto alla chiesa Madre. La popolazione,
impaurita, si riversa nelle campagne per diversi mesi.
Finito l’incubo della guerra, inizia lentamente la ricostruzione e
anche la vita politica si riaccende. Con i fondi esteri americani
viene fabbricato il villaggio UNRRA per dare alloggio ai
sinistrati.
Tra
i
vari
sindaci
che
si
succedettero
nell’amministrazione comunale nel secondo dopoguerra un
posto di rilievo merita il democristiano Salvatore Ciulla (195761) a cui si devono molte importanti opere pubbliche, come la
pavimentazione del Corso Garibaldi, la costruzione di due
edifici scolastici destinati a scuole elementari e la sistemazione
della Circonvallazione. Agli inizi degli anni ’60 si verifica un
nuovo flusso migratorio, soprattutto in Svizzera, Francia e
Germania. Negli anni ’70 il lento rientro degli immigrati ha dato
un forte impulso all’edilizia privata e i nuovi quartieri hanno
contribuito a trasformare il volto della città, dandole un
aspetto più moderno e funzionale.
66
I PERSONAGGI ILLUSTRI
Tra i personaggi illustri barresi ricordiamo:
Don Diego Catalano (Barrafranca 1687-1749) dottore in
teologia; Giuseppe Nicolò Baldassarre Russo (Barrafranca
1733-1791?) Poeta; Gaetano Ciulla (Barrafranca 1786-1868)
amminstratore; Pasquale La Mattina (Barrafranca 1820-1888)
Docente di filosofia e teologia;
Giuseppe Bevilacqua
(Barrafranca 1841-1922) prefetto apostolico e missionario;
Giuseppe Fantauzzo (Barrafranca 1851-1899) pittore, scultore e
decoratore, il suo capolavoro è la decorazione della Cappella
del seminario di Piazza Armerina; Alfonso Canzio (Barrafranca
1878-1919) sindacalista; Luigi Giunta (Barrafranca 1881-1966)
storico; Carmelo Gambino (Barrafranca 1896 – Roma 1971)
generale di Corpo d’Armata; Gino Novelli, pseudonimo
letterario di Gaetano Ciulla (Barrafranca 1899 – Catania 1975)
poeta; Giovanni Candura (Barrafranca 1903 – Napoli 1967)
ingegnere, medaglia d’oro al merito della scuola e della
cultura, professore all’università di Perugia e Napoli, presidente
dell’Associazione Italiana di Ingegneria Agraria; Emanuele
Pinnisi (Barrafranca 1909 – Mar de la Plata 1957) scultore;
Angelo Ligotti (Barrafranca 1910-1984) studioso di storia patria.
LE TRADIZIONI
A Barrafranca molte sono le tradizioni che continuano ad
essere veramente sentite da tutti i cittadini barresi. Essendo un
paese a carattere prevalentemente rurale, tutte le tradizioni
risentono in maniera palese di questa specificità e la stessa
religiosità popolare è cadenzata dal ciclo delle stagioni e dal
susseguirsi delle attività agricole ad esso connesse.
67
I matrimoni si svolgono in modo molto appariscente e
partecipato, rappresentando, ancora, un evento dove amici e
parenti si ritrovano numerosi.
Anche i funerali rappresentano un momento per riempire le
chiese e le piazze, per stare vicino alla famiglia nel momento
del dolore e per fare il “dovere” (dare le condoglianze) con le
famiglie del defunto.
Molte sono le festività a Barrafranca, tra le più significative per
il popolo barrese vi sono:
Le Festività Pasquali, a cominciare dalla “Vasacra” (via
Sacra), cioè la Passione di Cristo, che dal 1983 si rappresenta
annualmente il Mercoledì Santo. In più punti del paese
vengono allestite scenografie che fanno da sfondo ai
momenti principali della passione di Gesù, che raggiunge il
suo culmine con la crocifissione. Il venerdì Santo è il giorno
più importante della settimana santa. La mattina esce la
statua dell’Addolorata, vestita a lutto e accompagnata
dall’apostolo Giovanni, un caratteristico “Santone”, simile a
quelli della domenica di Pasqua. Caratteristiche e piene di
fascino sono le lamentazioni popolari che creano
un’atmosfera di dolore e riflessione. La sera inizia la
processione più importante dell’anno, quella del Cristo
Crocifisso, “U Trunu”, alla quale partecipano tutti i cittadini
(uomini e donne) con passione e coinvolgimento tumultuoso.
Per l’occasione viene impiegata una macchina processionale,
“u Trunu”, sulla quale è fissata la statua del Cristo, sorretta da
un’asta e da due poderose travi di legno dette “bajarde”. Il
pesantissimo fercolo è portato a spalla da più di 100 portatori
che avanzano al grido di “a mmisiricordia”. La ressa attorno al
fercolo è impressionante, e il procedere tumultuante della
processione, che ha un fascino selvaggio e trascinante, è al
tempo stesso permeato di pregnante religiosità. La devozione
68
popolare è testimoniata dalla grande quantità di monili d’oro
offerti come ex-voto, e dal rientro di molti emigrati barresi in
occasione della festa.
I portatori fanno a gara per portarlo, impiegando una
notevole forza fisica e un esagerato stress psicologico,
coinvolti in un enorme trasporto emotivo. È un fenomeno
antropologico che trascina le persone di tutte le età, ma
soprattutto i giovani e mette in evidenza l’indole e il carattere
del barrese.
Fig. 3 – ‘A Vasara
69
Fig. 4 – ‘U trunu
70
Fig. 5 - Particolare del Crocifisso venerato il Venerdì Santo
La domenica di Pasqua viene rappresentata “A
Giunta” in Piazza Fratelli Messina con Gesù Risorto che
incontra la Madonna e tutti gli apostoli (dodici
“santoni” alti oltre due metri). L’azione principale è
svolta da S. Pietro che gira tra la gente in cerca di
Gesù e quando crede di averlo trovato si mette a
correre creandosi un passaggio tra la folla. Alla vista di
Cristo per tre volte S. Pietro torna dalla Madonna per
riferirle l’accaduto, e così fanno pure S. Giovanni, S.
71
Tommaso e poi tutti gli apostoli insieme. A questo
punto può avvenire la “Giunta”, cioè l’incontro tra la
Madonna e Cristo Risorto, al suono delle campane e
tra gli spari dei mortaretti.
™ La festa del Patrono S. Alessandro si festeggia il 3
maggio. Tanto tempo fa si svolgeva una fiera nella
Piazza Fratelli Messina e si vendevano oggetti di ogni
genere; famosi erano gli animali di creta: “I
Gadduzzi”. Durante la mattinata, nella chiesa Maria
Santissima della Stella, dove si trova la statua di S.
Alessandro, i fedeli si recano portando il pane con la
forma di parti del corpo, “ gambe, braccio…”, come
ex-voto, specialmente se queste hanno subito fratture
o malattie. La processione della sera porta S.
Alessandro fuori dal paese dove le vengono fatte
compiere tre corse per benedire le messi da
raccogliere a giugno; in effetti, le spighe poste sulla
spalliera del santo denotano la matrice prettamente
agricola della festa. Poiché il paese sta perdendo il
proprio carattere rurale, oggi la festività ha perso il suo
fascino ed è molto meno seguita di una volta.
™ Negli anni ‘70-‘80, era molto sentito il Corpus Domini.
Era una festa che si svolgeva in tutti i quartieri del
paese e durava molte settimane; si portava in giro per
le strade del quartiere l’Eucarestia e nei vari angoli
delle strade si facevano “Artari” (gli altari) dove si
pregava con l’Eucarestia; nei balconi delle case si
esponevano i corredi ricamati (coperte, tovaglie…) e
quando il sacerdote passava con i paramenti e
l’Eucarestia, si gettavano petali di rose profumatissime.
Oggi, anche questa festività ha perso il suo fascino e si
festeggia con una sola processione il giorno di
calendario
del
Corpus
Domini
con
scarsa
partecipazione della popolazione.
72
™ La festa della Patrona, Maria Santissima della Stella, si
festeggia l’8 settembre. Fin dal mattino le persone si
recano in chiesa per la Santa Messa, ma la cosa più
folkloristica si svolge durante il primo pomeriggio con
la tradizione dei “Ritini” cioè il trasporto di grano nella
chiesa della Madonna con muli e cavalli bardati a
festa con paramenti tipici dei carretti siciliani; si
raccoglie a casa delle persone il grano promesso
dalle famiglie in ringraziamento di una “Grazia”
ricevuta dalla Madonna e dopo il giro del paese,
davanti la piazza della chiesa, stracolma di gente, i
cavalli percorrono l’ultima parte del tragitto al trotto,
per poi lasciare il grano raccolto. La sera viene
portato in processione, per le strade della città, il
quadro della Madonna che è stato rifatto dal pittore
barrese Gaetano Vicari perché quello originale,
antichissimo, venerato da tutta la cittadinanza, fu
trafugato il 20 giugno del 1977. La festa è molto
seguita dai barresi, tanto da richiamare il ritorno degli
emigrati, in varie parti del mondo. Di solito si
organizzano festeggiamenti che durano 15 giorni.
™ Feste un tempo molto sentite ma che oggi stanno
perdendo la loro importanza sono la ricorrenza
dell’Immacolata Concezione, durante la quale c’è
l’usanza di consumare i “muffuletti”, cioè pagnotte
tipiche contenenti abbondante cimino; e la festa di
Santa Lucia, quando venivano bruciati degli enormi
falò “i burgia”, realizzati con paglia e rami d’ulivo e
allestiti nei vari quartieri. Oggi, però, questi falò
all’interno del paese sono proibiti per evidenti motivi
precauzionali. Nel giorno di S. Lucia è tradizione
mangiare la “cuccia”, un piatto preparato con
semplice grano raschiato e bollito.
73
™ Un periodo di forte aggregazione per le famiglie
barresi è il Natale. Per le vie della città si usa allestire i
“nuveri” (le Novene) che sono delle capanne
addobbate con alloro e frutta di stagione come
arance e mandarini; su un altare viene esposto il
quadro della Madonna dell’Annunciazione; le novene
“vengono suonate” dalla banda musicale del paese
e “cantate” dai bambini del quartiere con canti tipici
natalizi per nove sere e la notte del 24 dicembre si fa
nascere il Bambino Gesù che può essere di gesso o un
Bambino vero. Oggi questa tradizione ha subito il
fenomeno della secolarizzazione e non è per niente
sentita dai ragazzi e poco seguita da tutti i cittadini,
tanto che ha subito un notevole declino. La sera del
25 dicembre, su una piccola collina a ridosso del
Largo Canale, si svolge la manifestazione della
Natività, cioè la rappresentazione scenica del
presepe vivente.
™ Altro momento forte per la società barrese era ed è il
Carnevale, che dura 24 giorni (la manifestazionè stata
ripresa, dopo un lungo periodo di silenzio per motivi
delittuosi avvenuti nel secondo dopoguerra,
in
collaborazione con il direttore della biblioteca prof.
Benedetto Salvaggio e l’associazione Arcobaleno)
oggi la manifestazione viene organizzata dal
Comune, Assessorato allo spettacolo. Qualche
decennio
fa,
ogni
settimana
c’erano
dei
festeggiamenti con serate danzanti in molte case, si
preparavano dolci tipici e si vivacizzavano le serate
con scherzi e divertimenti. La gente andava per le
strade vestita in maschera ed entrava a ballare nelle
“Serate” organizzate in varie parti del paese. Anche
oggi si continua a festeggiare il Carnevale solo che le
74
serate danzanti si tengono in posti dove ci sono le
associazioni ricreative che animano il divertimento.
Una delle giornate che ricorda la vera tradizione del
carnevale barrese è l’ultima domenica di carnevale,
quando si rappresentano “I Pignatuni” ( oggi
organizzata dall’ass. Pegaso): 14 giovani a cavallo,
vestiti elegantemente con abiti preziosi rappresentano
il re, la regina e i dodici mesi dell’anno. I cavalieri, a
cerchio sotto il “pignatuni” di turno, ripetono delle
“parti in rima “ in vernacolo barrese, raccontando ciò
che accade durante i mesi secondo le usanze della
cultura contadina; questi giovani girano il paese
fermandosi nei vari quartieri dove sono allestiti “I
Pignatuna” (pentole di terracotta dipinte in modo
scherzoso), addobbate con particolari festoni colorati
ed appesi al centro della strada. Dentro le pentole si
mettono dolci, cioccolatini e monetine, così quando
uno dei personaggi, alla fine della recita delle “parti”
rompe con una mazza di legno il “Pignatuni”, i
bambini corrono a prendersi i cioccolatini o le
monetine. Nelle giornate finali la cittadinanza
partecipa con tanto entusiasmo alle sfilate dei Carri
allegorici e
dei Gruppi Mascherati con costumi
costosi e ricercati, attirando l’attenzione dei paesi
vicini.
™ Altra festività abbastanza sentita è la “Tavolata di S.
Giuseppe”. Il 19 marzo, in onore di S. Giuseppe, viene
rappresentata “La fuga in Egitto”: S. Giuseppe, la
Madonna, Gesù Bambino e un Angelo sono
simboleggiati da
piccoli bambini con costumi
elaborati, con stoffe preziose e ricamate; alla
rappresentazione partecipano tre giovani “Pirsunaggi”
a cavallo, che rappresentano gli ufficiali di Erode e
anch’essi sono vestiti in modo molto sontuoso con
75
abiti e mantelli di raso e velluto e con ricami in ogni
dove. La manifestazione si svolge al mattino in piazza
Regina Margherita dove viene allestita la “Tavolata di
S. Giuseppe”. Quando la S. Famiglia si è sistemata sul
palco inizia il dialogo tra gli ufficiali e l’Angelo che alla
fine riesce a incutere loro il timore di Dio e il rispetto
del suo figliolo Gesù. Alla fine il Bambinello benedice
la tavola e tutti i presenti. La processione della sera si
svolge con la statua di S. Giuseppe e i bambini che
simboleggiano S. Giuseppe, la Madonna, il Bambino
Gesù e l’Angelo. La festività in questi ultimi anni viene
seguita molto meno di un tempo. In effetti, ancora
pochi anni fa era questa la prima festa della
Primavera e tutti i ragazzi adolescenti, non
aspettavano altro che questa giornata per mostrare le
loro bellezze, ma soprattutto i loro nuovi vestiti. Al
mattino la Piazza era colma di giovani ed adulti che
socializzavano tra loro. Oggi, la tradizione continua,
ma ha perso l’espressione di un tempo. Molte sono le
famiglie che, in questo periodo, imbandiscono
tavolate in casa propria, con la partecipazione di
parenti, amici e vicini. Il piatto tipico della festa di S.
Giuseppe è il minestrone di lasagne, insaporito con
tutte le verdure di stagione e i finocchietti selvatici.
Poiché la festa è in periodo di Quaresima non ci sono
piatti a base di carne. Le pietanze più ricercate sono i
dolci, preparati con pasta lievitata, fritta con olio e
rivestiti con miele e zucchero e, soprattutto, il pane di
S. Giuseppe che ha anche la funzione di ex-voto, e
dunque riproduce spesso le parti del corpo affette da
malattie e per le quali si chiede la grazia.
™ Altre feste religiose barresi sono quelle dedicate alla
Madonna delle Grazie, l’ultima domenica di agosto, e
76
quella in onore di Nostra Signore dell’Itria alla fine di
settembre.
77
Profilo psicologico1
I profili psicologico e del futuro permettono di comprendere
meglio il significato che i barresi attribuiscono alle loro
interazioni con l’ambiente, al fine di indagare come ognuno
possa operare un cambiamento nella comunità. Il focus group
e gli incontri che hanno visto la partecipazione di leader locali
di fasce d’età differenti hanno avuto pertanto l’obiettivo di
guardare le situazioni sociali della propria comunità andando
oltre l’interpretazione convenzionale, rendendo pensabili nuovi
copioni, nuovi ruoli per ognuno e per i gruppi sociali di
appartenenza, creando in tal modo nuove basi per il
cambiamento.
Si è a tal fine fatto uso di strategie che hanno incoraggiato
interpretazioni pluralistiche di un problema sociale, in grado di
riunire ed integrare diversi tipi di conoscenza (oggettiva e
soggettiva), aumentando i punti di vista da cui una situazione
può essere esaminata. L’importanza del linguaggio e delle
narrative quali veicoli di cambiamento è divenuto strumento
necessario e significativo per lavorare sul recupero delle
componenti affettive della comunità (i valori condivisi, il senso
di sicurezza, le paure e le speranze per il futuro). Le tecniche
utilizzate hanno consentito, infatti, di esplorare le emozioni, i
valori, le speranze, le paure e le difficoltà percepite, ma
soprattutto come la comunità barrese vive il rapporto tra
presente e futuro e quali eventi teme e/o si auspica.
Alla domanda “Che cosa vi viene in mente pensando al
vostro paese?”, se da una parte il gruppo la definisce con
parole forti e crude, quali regressione, chiusura campanilistica,
esibizione, apparenza, invidia, regole non condivise, solitudine
e disorganizzata, dall’altra parte indicandola contraddittoria
1
I profili psicologico e del futuro sono stati elaborati dalla dott.ssa Daniela
Baccarella e dalla dott.ssa Floriana Romano, formatrici al progetto di
accompagnamento della Rete per il rilancio del Quadrilatero formativo,
successivamente ad attività mirate e all’utilizzo di tecniche narrative che
hanno coinvolto anche i giovani della comunità.
78
riesce a rintracciare gli elementi positivi e poietici che la
caratterizzano, quali quelli di allegria, creatività, serenità,
meraviglia, laboriosità, vivacità. Una comunità piena di risorse,
che è pronta a crescere, con la passionalità dei barresi che si
riconoscono nella partecipazione della festa di “u trunu”.
I ragazzi, parte attiva del gruppo succitato, hanno avuto
l’esigenza e la possibilità di avere inoltre uno spazio di ascolto
e di confronto tra pari, ed insieme sono riusciti, attraverso il
disegno della comunità, a rintracciare un elemento che la
caratterizza. Successivamente hanno avuto modo di
condividere emozioni e libere associazioni sul disegno con gli
adulti, che si sono rispecchiati nella scelta del soggetto
rappresentato graficamente: il Belvedere.
Il disegno della comunità
79
I ragazzi hanno sentito il bisogno di dare ampio spazio al
mondo delle associazioni di cui fanno parte, inserendo nel
disegno la sede dell’Associazione Arcolabeno ed il Centro di
Promozione Giovanile. Elementi che dagli stessi sono stati
motivati come fondamentali rispetto al percorso di crescita sia
individuale che di comunità.
Ed ancora sempre molto attenti nel rintracciare i contenitori di
potenziamento e cambiamento possibile per ciascuno,
inseriscono la spazzatura e la sporcizia come condizione che
stona e di contrasto in un luogo in cui non solo i giovani
barresi, ma tutta la comunità locale ha la possibilità di
condividere, di socializzare, di incontrarsi.
Il lavoro sul profilo psicologico ha previsto, inoltre, un’attività di
brainstorming con successiva discussione di gruppo sui punti di
forza e di debolezza della propria comunità rintracciati prima
in sottogruppi (adulti e ragazzi separatamente) e condivisi in
plenaria in un momento successivo, durante il quale si è
attivato un ricco e profondo dibattito.
Tra i contenuti emersi dall’attività di brainstorming sui punti di
forza e di debolezza proposta al gruppo intergenerazionale
(adulti e ragazzi), è possibile rintracciare sia aspetti in comune,
ma anche notevoli e, in qualche caso, sorprendenti differenze.
Entrambi i sottogruppi rintracciano tra i punti di forza la
presenza di numerose associazioni, scout e volontariato; in
particolare, gli adulti percepiscono come un punto di forza la
presenza dei servizi socio-sanitari, mentre i ragazzi sentono
come molto importante la partecipazione della Chiesa nella
vita e nella crescita dei giovani.
Aspetto notevole e caratteristico della comunità barrese
sembra essere la creatività, dato che questa viene individuata
come punto di forza dagli adulti e dato che i ragazzi parlano
di “libertà di parola e di pensiero”; tali tratti vengono associati
al risveglio economico e culturale che ha riguardato
Barrafranca negli ultimi anni e alla attuale e costante voglia di
cambiare ancora “la realtà che ci circonda”.
80
Entrambi i sottogruppi sentono che a Barrafranca siano forti le
tradizioni, soprattutto nel senso di feste tradizionali e che
questo favorisca il senso di comunità. Ciò non esclude, anzi,
probabilmente incoraggia un atteggiamento di accoglienza
verso gli estranei.
Punti di forza individuati
Adulti
•
•
•
•
•
Volontariato, associazioni sportive, ecc.
Presenza di servizi socio-sanitari
Creatività e risveglio economico
Accoglienza verso gli estranei
Tradizioni e senso di comunità
Ragazzi
•
•
•
•
•
•
•
Libertà di parola e pensiero
Associazioni
Spettacoli, animazione
Banda musicale
Volontariato
Scout
Voglia di cambiare la realtà che ci
circonda
Concorsi e tornei di tutti i generi
Cinema
Cibi genuini
Feste tradizionali
Pizzerie e pub
Posti d’incontro per coetanei
Paesaggi bellissimi
Partecipazione della Chiesa nella vita dei
ragazzi
Il Belvedere
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Molti aspetti rintracciati dai ragazzi riguardano il profilo
territoriale, ad esempio i bellissimi paesaggi, il Belvedere.
Quest’ultimo viene percepito e valorizzato per il significato che
81
ha acquisito negli ultimi anni; esso rappresenta il luogo
d’incontro per eccellenza per i giovani, per i quali non
sembrano mancare i luoghi d’incontro e altri servizi socioricreativi: cinema, concorsi e tornei di tutti i generi, spettacoli e
animazione, banda musicale, pizzerie e pub.
Non viene, infine, dimenticato, tra i punti di forza, l’aspetto
gastronomico: i cibi genuini rappresentano sicuramente una
notevole risorsa del territorio barrese.
Punti di debolezza individuati
Adulti
•
•
•
•
•
•
•
Ragazzi
•
•
•
•
•
•
•
Poco o scarso senso civico
Eccessivo clientelismo
Classe politica inadeguata
Senso di frustrazione
Omertà, diffidenza, apparenza,
presunzione
Delegare ad altri la soluzione dei problemi
Dipendenza eccessiva da alcol e droghe
Le strade
Il disinteresse per le infrastrutture
Strutture sportive
Mancano i parco-giochi e, se ci sono,
sono sporchi, impraticabili o frequentati
da persone poco affidabili
A causa di uno scarso controllo, abuso di
sostanze stupefacenti e bevande
alcoliche
Servizi ospedalieri poco validi
Mancano occasioni per essere o
diventare qualcuno
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Entrambi i sottogruppi rintracciano come punti di debolezza
alcuni aspetti comportamentali e culturali tipici o, comunque,
diffusi tra la popolazione e soprattutto tra i politici e gli
amministratori. Gli adulti parlano di poco o scarso senso civico,
di una classe politica inadeguata, di eccessivo clientelismo, di
omertà, diffidenza, eccessiva importanza data all’apparenza
e di presunzione, oltre che di tendenza a delegare ad altri la
soluzione dei problemi. I ragazzi, dal canto loro, percepiscono
un disinteresse per le infrastrutture e, ciò che colpisce di più,
uno scarso controllo da parte di adulti e forze dell’ordine, a
causa del quale si diffonde l’abuso di sostanze stupefacenti e
bevande alcoliche, individuato come problema forte a
Barrafranca (“dipendenza eccessiva da alcol e droghe).
Anche la mancanza di servizi e di strutture viene avvertita da
entrambi i sottogruppi, sebbene i ragazzi, come ci si poteva
aspettare, avvertono soprattutto la carenza di strutture sportive e
di parco-giochi, che si presentano come sporchi, impraticabili o
frequentati da persone poso affidabili, ma anche i servizi
ospedalieri poco validi.
Il senso di frustrazione (più che di apatia), individuato dagli adulti
come punto di debolezza, potrebbe rappresentare una spinta al
cambiamento, se si considera la voglia di cambiamento emersa
tra i punti di forza.
La prospettiva dei ragazzi ci offre, infine, una lucida visione delle
limitate possibilità di realizzazione personale e professionale
offerte da Barrafranca: forse rimanere nel proprio paese non
darà ai giovani l’occasione per essere e diventare qualcuno,
come dimostrato dai numerosi giovani che sono costretti ad
emigrare per studiare o lavorare anche dopo avere conseguito
elevati titoli di studio, ma è anche vero che le numerose risorse, il
risveglio economico, la voglia di cambiare fanno sperare in un
processo di rinnovamento sociale e culturale, sostenuto dalla
creatività e dal calore dei membri della comunità barrese.
83
Profilo del futuro
L’elaborazione e la stesura del profilo del futuro, si colloca
come momento successivo a quello psicologico.
Il gruppo di leader locali prescelti ha avuto, infatti, la possibilità
di esercitare l’immaginazione, maturando un ideale comune
rispetto alla comunità che vivono. Alla domanda “come sarà il
mio paese tra 10 anni” è emerso un ideale realistico, non un
sogno impossibile, sia da parte dei giovani che degli adulti,
che hanno avuto modo di rivedersi in una società di cui essi
stessi si sentono fortemente responsabili e protagonisti.
Barrafranca, pertanto, tra 10 anni sarà un paese:
- amministrato da persone colte, preparate, responsabili,
capaci, attente ai problemi e ai bisogni dei cittadini;
- dove i cittadini cresciuti culturalmente, saranno
consapevoli dell’importanza del bene comune, del
senso civico e dell’idea che il cambiamento è frutto
delle risorse e delle capacità di ognuno;
- dove le strade saranno pulite, il verde pubblico curato
e i monumenti storici restaurati come sacre memorie
del passato;
- dove gli impianti sportivi saranno funzionanti, ci saranno
centri di aggregazione socio-culturali, scuole pulite con
personale educato, cordiale, qualificato e attento;
- ecologicamente evoluto.
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Ringraziamenti
Per la stesura del presente lavoro si ringraziano quanti hanno
contribuito e collaborato a fornire dati utili all’elaborazione
dei vari profili; in particolare si ringraziano:
• Il Questore di Enna, dr. Salvatore Patanè, per avere
consentito la partecipazione del Commissario Capo
Gabriele Presti, l’ispettore Giuseppe Verde e i poliziotti
di quartiere: assistente capo Vito Giunta e l'assistente
Gianpaolo Mantegna;
• Il Comandante del Gruppo Provinciale di Enna,
colonnello Michele Di Martino, per avere consentito la
partecipazione del capitano Michele Cannizzaro e
del luogotenente Pasquale Tumminaro;
• Gli uffici del Comune di Barrafranca: anagrafe, stato
civile, commercio, ufficio tecnico, servizi sociali e il
comando di Polizia Municipale;
• Il Distretto di Piazza Armerina per il Servizio del
Poliambulatorio di Barrafranca ed in particolare il
Consultorio familiare, la Neuropsichiatria Infantile, il
Centro di Salute Mentale.
• Il Centro per l’Impiego di Piazza Armerina;
• Il Ser.T. di Piazza Armerina.
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