33 torre Pasqua 15 - Parrocchia di Zianigo
Transcript
33 torre Pasqua 15 - Parrocchia di Zianigo
LA TORRE Preghierina: Dio mio grazie per Gesù, fa che lo accogliamo bene e crediamo in Lui e in Te. Gesù è il re dell’amore e qualcuno non crede in Lui ma fallo diventare buono. Amen. Riccardo. Periodico di inin-formazione della parrocchia Natività della Beata Vergine Maria in Zianigo Aprile 2015 — n° 33 In questo numero troverete la busta parrocchiale di Aprile. Grazie per quello che potrete liberamente fare! SOMMARIO: I nostri collaboratori: (in ordine alfabetico) Editoriale 3 La festa del perdono 4 Visita pastorale 5 2° Happening degli oratori 6 Pellegrinaggio della pace 7 Lupetti felici e impresa di reparto 8 Lavori in corso - C.S.I. Un premio alla scienziata del mare 9 GRUPPI: A.C.R. - A.C.G. SCOUT Bernardi Paola Caravello Roberta Comelato Lena Concollato Paola Franceschet Silvia Gallo don Ruggero Lazzarini Simonetta Palladino Angela Seno Giuliano Ringraziamo Il gruppo: fascicolatura e distribuzione. CUORE MISSIONARIO: Uno sguardo a Maputo 10 Centro aiuto alla vita - Baby Hospital Betlemme 11 Pro Terra Sancta 12 15 marzo giornata di preghiera 13 Convertiti all’Islam … 14 I martiri d’oggi News.Va 15 Sud Sudan 16 A proposito di: La Medicina dei semplici 17 Gender… 18 Maternità surrogata 19 Calamaio, pennino e nativi digitali 20 Bilancio parrocchiale 21 Uno sguardo alla nostra pastorale 22 Hanno ricevuto il Battesimo 24 nuove famiglie cristiane 25 Sono tornati alla Casa del Padre 25 Frammenti di storie. 26 L’angolo della poesia 27 Le nostre radici 28 RECAPITO DELLA PARROCCHIA di ZIANIGO: Via Scortegara, 166 Tel. 041430411 Questo giornalino è pubblicato su: www.parrocchia.zianigo.it www.collaborazionepastoralemiranese.it LA TORRE aprile 2015 2 Pasqua 2015 Cari parrocchiani, Ogni anno viviamo la Pasqua di Gesù e la nostra. Cosa significa? Significa fare memoria di quel Gesù che è venuto a donare la sua vita per questa povera umanità che siamo noi. Noi tutti sperimentiamo quanto siano poveri i nostri mezzi per dare speranza alla nostra vita e a questo nostro mondo così travagliato. La nostra fede ci dice però che noi non siamo mai soli. Anche gli amici di Gesù, dopo la sua morte, erano sfiduciati e stanchi, senza speranza per il loro futuro. Gesù non li ha lasciati soli, ha donato loro il suo Spirito e fatto rinascere la speranza nel loro cuore. Così è anche per noi, abbiamo lo Spirito di Gesù che mai ci abbandona. Questo l’augurio che rivolgo a tutti voi e alle vostre famiglie: “Cristo è risorto, è veramente risorto!” il vostro Arciprete don Ruggero Gallo. LA TORRE aprile 2015 3 Il 22 marzo 2015 si sono IL FIGLIOL PRODIGO accostati al Sacramento La parabola spiegata da della prima Confessione: Papa Francesco: Bergamo Davide Bettin Giacomo Bottacin Anna Bruno Agata Busatto Giosuè Checchin Riccardo Donò Daniele Favaretto Alessandro Gallo Tommaso Marangoni Cristian Marchiori Alessia Masetti Raul Mazzon Davide Mion Benedetta Montagner Antonio Piato Isabella Pinton Bianca Benedetta Ragazzo Emanuele Ricci Simone Rupolo Francesca Saccon Ewan Scantamburlo Anna Vescovo Riccardo Zuin Giulia Questo giovane furbo ha avuto, a dire il vero, un atteggiamento molto moderno: egli “ha voluto scrivere da solo la propria vita” prendendo letteralmente “a calci le regole della disciplina paterna“. Così questo giovane furbo, che è il figliol prodigo, ha continuato il Pontefice “se l’è spassata per bene” fino a quando anche per lui, nonostante fosse il figlio del padrone, “ha conosciuto quello che mai aveva conosciuto prima: la fame“. È in questo momento che interviene la misericordia di Dio. “Dio è molto buono Dio approfitta dei nostri fallimenti per parlarci al cuore“. Tuttavia la sorpresa più grande di questa parabola non è la conversione del giovane, non è il suo ritornare sui suoi passi ma lo scoprire che “il padre lo stava aspettando da anni”. I nostri bambini di terza elementare, assieme ai loro genitori, si sono preparati solennemente per celebrare il sacramento della Riconciliazione o Confessione, che si è celebrato il 22 marzo. Questo è il segno che stanno crescendo. Tutto questo è possibile se il Signore è con noi, è Lui che ci perdona e ci aiuta, dobbiamo essere dunque pieni di gioia. Posso aggiungere che questo gruppo di bambini così numeroso ha frequentato il catechismo con molta partecipazione ed entusiasmo alla preparazione a questa festa del perdono. Anna Assieme a mio figlio abbiamo vissuto questo prezioso momento inteso come prima tappa consapevole del suo cammino cristiano. Lo stato d’animo con cui mio figlio ha affrontato la sua prima Confessione è sereno poiché, oltre all’occasione di riflessione ed ammissione delle proprie mancanze (peccati), subentra la rassicurazione del perdono di Dio. mamma Alessandra LA TORRE aprile 2015 4 VISITA PASTORALE di Mons. Gardin Zianigo, 8 febbraio 2015: così il nostro parroco don Ruggero accoglieva mons. Gardin. Caro P. Agostino, non ho preparato un discorso, voglio solo dirle che siamo contenti che oggi sia in mezzo a noi come il primo pastore della nostra comunità, ma certamente non per vedere se siamo più o meno bravi e buoni cristiani. Questo lo sa solo Dio ed è meglio così! Sappiamo bene che visitare tutte le parrocchie della Diocesi è molto impegnativo per lei da tutti i punti di vista. Speriamo e chiediamo che venga più spesso a trovarci, magari per la prossima Cresima, anche se i nostri ragazzi sono pochi. Per via dell’alfabeto noi abbiamo un primato: siamo al 265° posto fra le 265 parrocchie della Diocesi, ma una volta tanto gli ultimi saranno i primi. Grazie ancora a nome di tutti i parrocchiani, delle associazioni di Azione Cattolica di Mirano, Zianigo e Scaltenigo, dei gruppi del NOI, del C.S.I. e dei ragazzi della pastorale giovanile della Collaborazione qui presenti. Oggi ricorre l’anniversario di Santa Giuseppina Bakhita e siamo certi che gradirà questo piccolo quadro della nostra cara patrona. Mons. Gianfranco Agostino Gardin ha visitato le parrocchie di Mirano - Ballò - Scaltenigo e Zianigo. Tornerà nei prossimi mesi per incontrare le comunità di Campocroce e Vetrego . L a visita pastorale che il nostro Vescovo ha fatto alle 7 parrocchie del Miranese si è conclusa sabato 14 febbraio a S. Leopoldo nell’incontro con tutti gli operatori di pastorale e in modo particolare con i Consigli di Pastorale. A mons. Gardin è stata presentata la situazione dei nostri C.P.P., nonché il cammino compiuto sia nelle nostre comunità sia come collaborazione ancora non avviata, ma in programmazione. Sono state presentate le preoccupazioni e i desideri che condividiamo e sperimentiamo nel fare attività pastorale: in particolare ci sta a cuore la famiglia e il calo della partecipazione di cristiani impegnati nel servizio. Come vediamo il futuro delle nostre comunità cristiane? lo vorremmo improntato in una collaborazione corresponsabile e gratuita, tra clero e laici delle nostre comunità, donandoci solidarietà reciproca. LA TORRE aprile 2015 Dal 21-3-2011 abbiamo iniziato il cammino prima conoscitivo e poi di collaborazione tra le nostre 7 Chiese del Miranese. Ora si tratta di mettere insieme le nostre ricchezze e sostenerci valorizzando il bene di tutti. Ci sono state iniziative di celebrazioni comuni: Lectio divina, Adorazione Eucaristica, confessioni nei tempi forti liturgici. La liturgia viene curata in tutte le parrocchie ma ci accomuna il calo dei fedeli soprattutto fra i giovani. Ed è ai giovani che viene rivolta in particolare la nostra attenzione nella programmazione di una pastorale comunitaria. Altro punto forte che abbiamo presentato al Vescovo è la nostra consapevolezza di mettere al primo posto la missionarietà della parrocchia che non deve rimanere chiusa ma sempre accogliente e aperta ai “lontani” nell’evangelizzazione ma soprattutto nella Carità. 5 2° happening L a scorsa estate il NOI di Treviso ci ha proposto di partecipare all’H2O, ovvero secondo Happening degli oratori, ad Assisi dal 4 al 7 settembre. L’evento ha coinvolto tutti gli oratori d’Italia. Noi animatrici di oratorio abbiamo preso la palla al balzo e siamo partite per questa bella e interessante avventura. Il tutto ha avuto inizio già con la partenza da Treviso con altri 30 animatori della diocesi e soprattutto l’arrivo ad Assisi dove ci siamo ritrovati in 1500 animatori delle più svariate età. I 3 giorni sono stati molto intensi, suddivisi tra incontri con relatori-testimoni, con la partecipazione ai laboratori dove noi eravamo i protagonisti, uscite negli oratori della diocesi di Assisi, momenti di preghiera e celebrazioni Eucaristiche. Tutto l’Happening è stato interessante in tutte le sue sfaccettature e non basterebbe degli oratori tutto il giornalino per descrivere le emozioni, l’interesse e l’entusiasmo che abbiamo vissuto. Un piccolo particolare che ci ha lasciato qualcosa di concreto sono stati i laboratori. Ognuno di questi aveva una tematica diversa, noi non potendo farli tutti abbiamo scelto: ACCOGLIENZA – RELAZIONI – ESPERIENZE DI GIOCO. In questi momenti abbiamo percepito con quanta semplicità è bello mettersi in gioco senza la paura di essere giudicati. In tutti e 3 i giorni abbiamo visto da parte di tutti gli animatori una sentita partecipazione sia per le attività che per i momenti di preghiera. Dopo questa esperienza possiamo dire che “l’oratorio esprime il volto e la passione educativa della comunità, in un progetto volto a condurre il ragazzo a una sintesi armoniosa tra fede e vita”. A.P. e F.S. L’H20, dal tema “LabOratori di comunità”, era il secondo Happening organizzato dal Forum degli oratori italiani (Foi), dopo una prima edizione nelle diocesi di Bergamo e Brescia nel 2012, e un incontro per i responsabili a Loreto nel 2013. Hanno partecipato 65 diocesi da tutta Italia e oltre 40 realtà associative che si occupano a tempo pieno della pastorale oratoriana, insieme ai rappresentanti degli uffici della Pastorale giovanile, a cominciare da quello nazionale presso la Cei. Nel corso dei quattro giorni ad Assisi, i gruppi si sono confrontati in workshop, incontri, momenti di festa e di preghiera. Venerdì 5 settembre, ad esempio, i vari gruppi hanno sperimentato vere “occasioni di comunità. Gli oltre 1.500 giovani presenti hanno poi potuto ascoltare gli interventi di relatori nazionali e internazionali “L’educazione di un ragazzo – ha sottolineato mons. Paolo Giulietti, neo-vescovo ausiliare di Perugia – si realizza pienamente solo quando c’è una comunità cristiana che se ne fa carico. L’oratorio non è autosufficiente, ma deve rappresentare il collante con le altre realtà parrocchiali, con le istituzioni del territorio a favore dei più giovani e attraverso il loro linguaggio”. “Tutta l’Italia – ha poi aggiunto don Michele Falabretti, responsabile del Servizio di pastorale giovanile della Cei – ‘sogna’ l’oratorio per accompagnare i piccoli nella loro crescita. È necessario, però, investire su questo strumento, il più forte ed efficace per la pastorale giovanile”. LA TORRE aprile 2015 6 Pellegrinaggio della pace - A.C. - 18 gennaio 2015 il Pellegrinaggio della Pace AC ha ripercorso l’esperienza umana e di fede Q uest’anno di una suora canossiana proclamata Santa da Papa Giovanni Paolo II: GIUSEPPINA BAKHITA. In sintonia con le parole dell’attuale Pontefice Francesco: “non più schiavi ma fratelli” è partita l’organizzazione e la successiva realizzazione del pellegrinaggio rivolto a tutte le componenti dell’AC. Conoscere un modello di cristiana che ha saputo nella propria vita operare per la pace può renderci capaci di essere costruttori di pace nelle città dove abitiamo. Cronaca della giornata. PARTENZA da Zianigo e tappa alla casa di Bakita. A Zianigo in ricordo del breve periodo trascorso è stato costruito un bellissimo capitello dedicato a Bakhita. VIAGGIO in pullman con destinazione SCHIO. A Schio Bakhita ha vissuto la sua esistenza di suora e nella chiesa riposano le sue spoglie. ARRIVO a Schio e attività per settore. I ragazzi dell’ ACR attraverso il gioco capiscono l’importanza di agire in prima persona per “spezzare le catene”. I giovani dell’ACG suddivisi in gruppi eterogenei riflettono “sulle schiavitù della società moderna”. PRANZO, giochi e attività. Nelle sale messe a disposizione dalla suore Canossiane abbiamo mangiato ogni ben di Dio. Alla fine del pasto per digerire meglio un po’ di sano divertimento per l’ACR, mentre l’ACG termina l’attività. POMERIGGIO tutti in pazza a Marostica. I giovani dell’ACG hanno preparato e mostrato un flash-mob che ripercorre il lavoro di gruppo svolto durante la mattinata. LA TORRE aprile 2015 7 LUPETTI “FELICI” e IMPRESA di REPARTO S abato 7 marzo, noi lupetti del Cda (Consiglio di Akela formato dai lupetti più grandi) del gruppo Scout di Zianigo, ci siamo diretti da Veternigo a Noale in bicicletta. Dopo una faticosa mezz'ora di bici siamo arrivati stanchi all'oratorio di Noale dove ci siamo incontrati con altri 4 Cda dei gruppi di Olmo, Salzano, Badoere e Mirano. Divisi in gruppetti e muniti di cartina, abbiamo girato per Noale cercando di rispondere a varie domande che ci hanno permesso di conoscere meglio il paese che poi ci ha ospitato per la notte. Ma che cosa signfica “beati”? Dopo cena abbiamo fatto 4 laboratori di diverso (in greco makarioi)? tipo: Astronomia, animaletti fatti con le noci, miBeati vuol dire felici. Ditemi: voi aspirate davvemo e collane. ro alla felicità? In un tempo in cui si è attratti da Il giorno dopo ci siamo diretti sempre in bicicletta tante parvenze di felicità, si rischia di accontena Scorzè dove abbiamo incontrato gli altri Cda di tarsi di poco, di avere tutti i gruppi scout della Zona di Scorzè. Eravamo un’idea “in piccolo” della vita. Aspirate invece più di 150 persone. Abbiamo giocato e scherzato a cose grandi! Allargate i vostri cuori! “Vivere tutta la mattina divertendoci un mondo ma poi senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità. purtroppo siamo tornati a casa. Non è vivere ma vivacchiare. Noi non dobbiamo Un’esperienza fantastica da non dimenticare! Elizabete Lupetta del CdA mai vivacchiare, ma vivere”. (Piergiorgio Frassati) -tratto dal messaggio di Papa Francesco per la XXIX giornata della Gioventù, 2014- il titolo dello spettacolo che i nostri Q uesto ragazzi del Reparto “Stella Polare” metteranno in scena sabato 28 Marzo 2015 alle ore 20.30 in palestra a Zianigo. Questo è il risultato della nostra Impresa di Reparto... Ma cos'è un'impresa di Reparto? è il momento in cui i ragazzi mettono insieme tutte le loro idee, i loro sogni e le loro capacità per raggiungere obiettivi ogni volta sempre più alti. Quest'anno abbiamo deciso di metterci in gioco in prima persona, creando uno spettacolo da zero con canti, balli e scenette, una tombola finale e un ricco buffet, a cui invitiamo a partecipare tutta la comunità... per divertirci e passare una serata in allegria! Il ricavato della serata verrà impiegato nella ristrutturazione delle nuove sedi scout. I ragazzi sono entusiasti e pronti...e voi? VI ASPETTTIAMO!!!! Staff Reparto “Stella Polare” Gianpaolo, Irene, Eleonora, Lucrezia, Omar LA TORRE aprile 2015 8 LAVORI in CORSO C ome già detto in altri numeri di “La Torre”, la nostra parrocchia cerca di adeguare il più possibile le sue strutture perché siano accoglienti e utili per le varie iniziative. Ultimamente abbiamo provveduto al restauro delle adiacenze poste accanto alla canonica. Verranno adibite come sedi del reparto scout e del branco lupetti, finora ospitati in oratorio e sopra la palestra. I capi scout e i genitori dei ragazzi si sono impegnati ad ultimare i lavori di ridipintura di que- ste sedi dove si incontreranno i loro ragazzi. Come tutti sanno in una comUnità parrocchiale ci sono tanti servizi che possono essere svolti da volontari per il bene di tutti. Invito tanti altri che possono dare una mano al bene comune. Ringrazio tutti quelli che instancabilmente, magari da tanti anni, lavorano con passione e costanza per questa nostra famiglia parrocchiale. Altri lavori sono in previsione: il nuovo riscaldamento della chiesa e una manutenzione generale del nostro oratorio. Don Ruggero ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTCA “ZIANIGO INSIEME” A gennaio un gruppo di parrocchiani ha fondato un’associazione sportivo-dilettantistica, denominata Zianigo Insieme, con la finalità di gestire le attività sportive della Palestra. L’associazione è regolarmente affiliata al CSI Venezia e quindi anche al CONI. E’ appena nata e gradualmente entrerà al lavoro. L’intento è quello di migliorare la proposta sportiva e valorizzare le potenzialità dell’impianto, e questo team di persone si dedicherà in modo specifico a questo scopo. Il pre- sidente è il sig. Ricci Gianluca e il vice-presidente la sig.ra Franca Fagotto. Gli altri membri del Direttivo sono; Caravello Roberta, Cazzin Giovanni, Giacomello Morena, Palladino Angela, Pegorer Elisabetta, Perale Lorenzo, e Don Ruggero. L’associazione ovviamente non ha scopo di lucro e cercherà di gestire al meglio un bene collettivo, che è la nostra Palestra. Si accettano pertanto consigli, suggerimenti e richieste da parte di tutti i parrocchiani! Roberta Caravello Un premio alla scienziata del mare di Zianigo V entisei anni, una carriera sicura all’estero, ma a prevalere è la voglia di tornare. Lei è Monica Mion, una passione per il mare, una laurea in biologia marina e un periodo di studio in Svezia, in un istituto di ricerca, che terminerà a giugno. C’è un contratto di lavoro pronto per restare a Lysekil, sul Mare del Nord, un futuro praticamente assicurato. Monica ha vinto il premio nazionale “Rossana Majorca 2015”, a cui concorrono le migliori lauree specialistiche in scienze biologiche, naturali o ambientali, per cui sia stata discussa una tesi sull’ecosistema marino. Un amore sconfinato quello di Monica per il mare. «Ho iniziato a studiare biologia marina per lo spettacolo che vedevo sott’acqua durante le immersioni», racconta, «Con la tesi ho iniziato a conoscere i pescatori e imbarcandomi con loro sono entrata in contatto con il duro lavoro e le difficoltà che incontrano ogni LA TORRE aprile 2015 giorno per vivere». Un amore profondo per il mare e la pesca, a Venezia, dovrebbe bastare per trovare lavoro in quest’ambito. Purtroppo però una brillante tesi sulla collaborazione tra ricercatori e pescatori per individuare nuove linee guida per piani di gestione del mare non basta: la fortuna è nel profondo nord. Finiti i sei mesi a Lysekil, Monica vuole rientrare: «In Svezia sto vivendo un’esperienza fantastica, di lavoro e di vita. Ma tornerò in Italia: so che dovrò cercare un lavoro diverso, ma a Zianigo ho la famiglia. Il lavoro dei genitori è un po’ in crisi ed è difficile stare lontano». 9 Uno sguardo a Maputo con l’aiuto di Gesù N ella comunità di Maputo (Mozambico) ha preso forma la Fraternità di misericordia. È un’esperienza che, presente da tempo nel cuore della Comunità Missionaria di Villaregia, ora può esprimersi visibilmente. Di fatto, si tratta della scelta di due missionari e una missionaria di dedicare, in modo stabile e continuativo, il proprio tempo e ministero a determinate categorie di poveri presenti nella missione. Il loro impegno principale sarà quello di esprimere una maggiore prossimità di misericordia verso i “piccoli”, gli emarginati, i carcerati stando fisicamente tra loro. Padre Antonio Perretta, di Scisiciano (NA), in questi mesi ha intrapreso una pastorale carceraria con i detenuti delle carceri di Maputo, che vivono in condizioni veramente al limite della sopportazione. Padre Fiorenzo Biasibetti, di Zianigo (VE), ed Emanuela Colussi, di San Giovanni di Casarsa (PN), lavorano a diretto contatto con le famiglie più povere di una zona periferica della missione, privilegiando le visite nelle baracche, gli incontri per strada, il sostegno e l’orientamento delle persone nella ricerca di soluzioni a problemi particolari. Padre Fiorenzo risiede normalmente in una piccola abitazione situata nella chiesa di San Teodosio, da lì è facilitato per raggiungere le persone che vivono attorno e nei pressi della vicina cappella di Santa Isabel. Emanuela, continuando a risiedere in Comunità, lo raggiungerà ogni mattina con i mezzi pubblici, per svolgere lo stesso ministero di amore agli ultimi. I tre missionari, mentre si aiutano nell’affrontare problemi e difficoltà e collaborano tra loro nel ministero specifico di ciascuno, agiscono in collaborazione anche con il resto della Comunità, che, comunque, è inserita e svolge un ministero di evangelizzazione nelle zone più povere e periferiche. Per tutta la Comunità è motivo di un nuovo slancio missionario e stimolo per tutti ad uscire da se stessi per compromettersi in prima persona con i più poveri. La comunità parrocchiale di Zianigo è molto vicina a Padre Fiorenzo che svolge la sua opera missionaria a Maputo in Mozambico. Il tempo di Quaresima è l’occasione più favorevole per far capire ai ragazzi l’amore che Gesù ha dimostrato per noi morendo in croce. Anche nel loro piccolo Gesù può diventare il loro modello. Con il “Buongiorno Gesù” del venerdì mattina, prima di andare a scuola, don Ruggero ha chiesto ai bambini di fare delle piccole rinunce (soldini) per dare a chi ha meno di loro. I nostri bambini hanno iniziato a raccogliere “le loro rinunce” per i bambini di Padre Fiorenzo e questo ha sensibilizzato tutta la comunità parrocchiale che si è unita loro nella raccolta. Padre Fiorenzo, con le precedenti donazioni di Zianigo, ha già potuto realizzare una biblioteca per l’istruzione dei suoi ragazzi a Maputo e a testimonianza del traguardo raggiunto ci ha inviato delle foto con dei bambini in festa. Il cartellone in chiesa ci mostra i loro volti gioiosi e questo ci dà una grande forza e pace perché quei bambini hanno sofferto, ma sono sempre alla ricerca di un motivo per sorridere e noi nella nostra vita piena di svaghi e divertimenti dovremmo fare come loro ed essere felici con e per Gesù. Lena e Paola. LA TORRE aprile 2015 10 Il MOVIMENTO E CENTRO AIUTO ALLA VITA - MIRANO: Ringrazia per il ricavato di € 772 raccolti con la vendita delle primule domenica 1 febbraio. Il Centro nello scorso anno ha aiutato a nascere 110 bambini, molti dei quali non sarebbero nati senza l’aiuto necessario e tempestivo! Il Movimento promuove iniziative educative per una cultura rispettosa della vita umana dal concepimento alla morte naturale. Il Centro è al servizio della madre in difficoltà per una gravidanza difficile o inattesa e offre, gratuitamente e con riservatezza, colloquio, assistenza e aiuto concreto. S.O.S. VITA 8008.13000 numero verde gratuito 24h su 24h. CULLA PER LA VITA presso Ospedale Villa Salus accoglie i neonati a rischio di essere abbandonati nel completo anonimato della madre. Bussolengo, 12-02-2015 Questi numeri le dicono qualcosa? Caro amico, questa semplice lettera per farle giungere il nostro grazie di cuore per la sua offerta che ha donato ai bambini del Caritas Baby Hospital. Questi numeri le dicono qualcosa? 36.502 5.682 3.023 3.533 Sono i bambini che l’anno scorso sono stati curati e accuditi al Caritas Baby Hospital grazie alla generosità dei sostenitori di Aiuto Bambini Betlemme. Sono le mamme che hanno frequentato la scuola per madri del CBH, per imparare a essere una sempre migliore guida e protezione per i loro figli. Tante sono le visite specialistiche che i nostri medici hanno prestato nei reparti e ambulatori dell’ospedale, per scongiurare l’aggravarsi di malattie polmonari, orto pediche, oculari, dell’apparato gastroenterico… Sono le prestazioni fuori dell’ospedale assieme alle famiglie nelle loro abitazioni, per renderle più forti e capaci di prendersi cura di sé sia nella cattiva salute che nelle difficoltà familiari. Questi numeri aumentano di anno in anno: se da una parte questo dimostra che i bambini di Betlemme vivono in un contesto di crisi aspra e continua, dall’altra ci conferma che grazie alle offerte dei sostenitori possiamo continuare a portare cure e risposte ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie. Con gratitudine, Luigi Vassalli , presidente Aiuto Bambini Betlemme-Onlus N.B.: Da notare che questo ospedale, nato e sostenuto dalle Caritas Italiana e Tedesca e da tanti donatori, è l’unica struttura per bambini del territorio palestinese. LA TORRE aprile 2015 11 PRO TERRA SANCTA LA SIRIA E’ UNA TERRA BENEDETTA E IMPORTANTE PER IL CRISTIANESIMO. D opo 4 anni di guerra la situazione siriana è sempre più grave e difficile. Il paese, dove continuano i combattimenti tra forze governative e i gruppi di opposizione, conta già 190.000 vittime tra i civili e oltre 6.500.000 sfollati senza contare i profughi fuggiti in Libano e nei paesi confinanti. Non ci sono più sicurezza, scuola e tutti quei servizi che rendono possibile la vita di una comunità come i trasporti e gli ospedali. Proprio a Damasco in Siria avvenne la conversione di San Paolo. Sulla via di Damasco una luce lo avvolse e cadde da cavallo… una voce gli disse: “Io sono quel Gesù che tu perseguiti. Alzati ed entra in città là ti sarà detto ciò che dovrai fare”. A Damasco poi Anania lo guarì restituendoli la vista e lo battezzò. Fu così che San Paolo diventò il più grande missionario di tutti i tempi, l’apostolo delle genti. I frati francescani della Custodia di Terra Santa sono presenti in Siria da secoli e vivono insieme alla popolazione la tragedia della guerra. Ecco la testimonianza di Fra Simon Herro, ministro generale francescano: Siria, 15 gennaio 2015. Caro amico, Ti scrivo per mandare un breve aggiornamento dalla Siria. Gli aiuti ricevuti sono stati utili e ci hanno permesso di aiutare tante famiglie nei centri di accoglienza e i bambini. Ma la situazione peggiora sempre e gli scontri continuano, così i feriti e i morti. La popolazione è allo stremo. Dobbiamo riuscire anche ad aiutare l’ospedale che non riesce ad andare avanti. Manca tutto, le medicine, il personale, anche l’elettricità. Così i macchinari man mano si rompono e in questi tempi di guerra non è possibile riparare nulla. In Siria c’è bisogno di tutto. Vorrei dirvi che è arrivato il momento di ricostruire invece siamo ancora nel pieno della distruzione e della sofferenza delle persone. Sono grato a Dio per la grazia che ci dona di poter essere vicino ai poveri, agli abbandonati, luoghi preferiti da Dio. Ringrazia tutti gli amici che ancora potranno aiutarci, di’ loro che a tutti è dato di vivere questa esperienza di fede. Auguro a tutti di assaporarla. L’aiuto di tutti voi è indispensabile per salvare la vita delle persone che si rivolgono ai nostri conventi e chiedono cibo, medicine, conforto. Continuate a pregare per noi e ad operare per cercare aiuti per i siriani. Fra Simon Herro, ofm Bonifico su conto corrente Associazione di Terra Santa Banca Popolare Etica IBAN PUOI INVIARE UNA DONAZIONE: carta di credito e Paypal bollettino postale donazione sicura online sul intestato Ass. Terra Santa www.proterrasancta.org conto corrente postale IT67W0501812101000000122691 LA TORRE aprile 2015 1012244214 12 15 Marzo, giornata di preghiera per la Siria: «Basta con la guerra» A iuto alla Chiesa che soffre risponde all’appello per la Siria da parte del Patriarca Gregorio III: «Il 15 marzo è il giorno in cui, quattro anni fa, cominciarono le proteste di piazza contro il governo del presidente Assad», dice il Patriarca di Antiochia della Chiesa Cattolica grecomelchita. Per questo motivo, il 15 marzo 2015, sarà una giornata di preghiera per lo Stato mediorientale, oggi dilaniato dalla guerra civile, dalle persecuzioni religiose e dal terrorismo barbaro dell’Isis. La Fondazione Acs, che in questi anni ha donato 6 milioni e 300mila euro per i cristiani perseguitati in Siria già prima dell’inizio della guerra, supporta l’iniziativa del Patriarca: «Ancora oggi, a quattro anni di distanza, le condizioni di vita per milioni di cittadini siriani sono catastrofiche», ricorda il Barone Johannes Heereman, presidente esecutivo di Acs Internazionale. le è chiaramente diminuito. Per questo stiamo approntando dei programmi d’emergenza per aiutare le famiglie di Aleppo, Homs, Damasco e altre zone che subiscono gli effetti del conflitto. Stiamo inviando beni di prima necessità, cibo, medicine, aiuti economici per far fronte ai costi degli affitti, del riscaldamento e dell’elettricità. Ma i soldi possono solo contribuire ad alleviare il peso del conflitto, non a far terminare la guerra». Aiuto alla Chiesa che Soffre chiede, quindi, di prorogare l’invito di Papa Francesco alla preghiera per il 13-14 marzo di 24 ore, così che anche domenica 15 marzo possa diventare un giorno di raccoglimento comune con i cristiani della Siria e del Medio Oriente. «L a Quaresima è una tappa della Via Crucis – afferma il Patriarca Gregorio III – e siamo, oggi, al quinto anno di Via Crucis per le nazioni arabe. Stiamo assistendo alla più grande tragedia che si ricordi a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, di fronte alla sofferenza della nostra gente, sia nelle comunità Cristiane che in quelle Musulmane. Tutti on il diffondersi del conflitto anche soffrono la povertà, la fame, il freddo, la mannei Paesi circostanti, la situazione è canza di vestiti o di un tetto sopra la testa. diventata ancora peggiore – aggiunge Heere- Nella sofferenza siamo tutti fratelli, siamo tutman – l’interesse della comunità internaziona- ti uguali». «C “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come l’unica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2012 ha raccolto oltre 90 milioni di euro nei 17 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato oltre 5.604 progetti in 140 nazioni. Questo è il bene che spesso non si vede o non è fatto vedere dai nostri mezzi di comunicazione, ma che per grazia di Dio c’è in questa terra. LA TORRE aprile 2015 13 «Convertiti all’islam o sarai decapitata». Ma Khiria non ha abiurato: «Sarò felice di essere una martire cristiana» «S ono nata cristiana e se per questo dovrò morire, preferisco morire cristiana». Così Khiria Al-Kas Isaac (foto a fianco), 54 anni, cristiana irachena di Qaraqosh, fuggita dallo Stato islamico in Kurdistan, ha risposto agli islamisti che imprigionandola, frustandola e premendola una spada sulla gola le imponevano di convertirsi all’islam. ARRIVANO I JIHADISTI. La donna e il marito Mufeed Wadee’ Tobiya si sono ritrovati la mattina del 7 agosto in una città improvvisamente conquistata dai jihadisti. Fin da subito, i miliziani l’hanno minacciata così: «Convertiti all’islam o sarai decapitata», racconta il Catholic Herald. Essendosi rifiutata, insieme ad altre 46 donne è stata presa, separata dalla sua famiglia e imprigionata per dieci giorni. settembre, 2014 A 54 anni, la donna è stata presa a Qaraqosh (Iraq), detenuta per 10 giorni, frustata a ripetizione. «Sono nata cristiana e preferisco morire cristiana» ha detto, anche quando aveva una spada alla gola risposto: «Sono una donna vecchia e malata. Non ho figlie o figli che possano incrementare il numero dei musulmani o seguirvi, che vantaggio ne avrete se mi convertirò?». Non ottenne risposta. Ma l’ultimo giorno «un terrorista mi ha premuto la spada sul collo FRUSTATE E MINACCE. Durante la segregazio- davanti a tutte le altre e mi ha detto: “Convertiti o ne, le donne venivano ripetutamente frustate davanti sarai decapitata”. Io gli ho risposto: “Sarò felice di a tutte le altre perché la sofferenza di una convincesse essere una martire”». tutte a convertirsi. «Ho risposto loro immediatamente che preferivo morire cristiana e poi ho citato il Van- DERUBATA DI TUTTO. Dopo aver dato l’ennesigelo di san Matteo (10,33). Gesù disse: “Chi mi rin- ma testimonianza della propria fede, Khiria è stata derubata di tutto quello che aveva, compresi i soldi negherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli”». Durante le fru- messi da parte per un’operazione al rene, e rilasciata. state, «piangevamo tutte ma tutte ci siamo rifiutate di Il 4 settembre, alla donna è stato permesso di scappare e ha così potuto raggiungere gli altri sfollati cristiaconvertirci». ni ad Ankawa insieme al marito e due altre donne. Il «FELICE DI ESSERE UNA MARTIRE». Un gior- giorno successivo, altre 14 persone sono state rilasciate. Non è chiaro cosa sia successo agli altri crino un terrorista, frustandola, disse a Khiria: «Convertiti o ti farò ancora più male». Ma lei gli ha stiani. LA TORRE aprile 2015 14 I MARTIRI D’OGGI S ono stati sgozzati i 21 operai egiziani cristiani copti rapiti a Capodanno in Libia. La rivista Isis Dabiq ha pubblicato la foto di 5 ostaggi in ginocchio su una spiaggia e i boia con i coltelli sfoderati alle loro spalle. …………………….. egiziana rapiti a Sirte a gennaio e tenuti in ostaggio. A riferirlo all'agenzia Sir è lo stesso portavoce padre Rafic Greiche. “Abbiamo espresso alla Chiesa e alle famiglie delle vittime tutta la nostra vicinanza”. ………………………. Queste e altre immagini sono state pubblicate anche su Dabiq, la rivista in lingua inglese dell'Isis diffuso su Internet annunciando solo il rapimento, e non l'esecuzione. Il sequestro, secondo precedenti annunci mediatici avvenuto intorno a Capodanno, peraltro era stato rivendicato su internet già il 12 gennaio.…………………………….. L 'avanzata dello Stato islamico in Libia va arginata. Alla fine del consueto incontrato bilaterale a Roma tra Italia e Santa Sede, in ricorrenza dei Patti Lateranensi, il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha detto che "occorre intervenire presto, ma sotto l'ombrello Onu". Dunque serve un ampio consesso internazionale. Comunque per l'Italia non ci sono allarmi particolari legati a Il portavoce dei vescovi cattolici egiziani e l’incari- possibili attentati terroristici anche se, soprattutto a cato di affari della nunziatura apostolica al Cairo Roma, la vigilanza rimane alta. Piena assistenza, hanno espresso “solidarietà, cordoglio e preghiera” poi, ai profughi che fuggono da fame e persecuzioalla Chiesa copto-ortodossa dopo la conferma che i ni. Presente da parte italiana, tra gli altri, il presijihadisti della filiale libica del sedicente Stato Isla- dente Mattarella e il premier Renzi. mico hanno sgozzato 21 cristiani copti di origine Libia e profughi: la Libia, dopo la caduta di Gheddafi ad opera degli americani, inglesi e francesi, si è rivelata in condizioni drammatiche. Due governi, uno solo dei quali riconosciuto internazionalmente; miriadi di bande fatte da etnie e tribù diverse, che prima erano tenute a bada solo dal pugno duro del dittatore, si sono scatenate per conquistare ciascuna una fetta del territorio libico. L’ISIS (o Califfato Islamico) si è inserito dentro questo vuoto di potere e ha raccolto molte adesioni anche da gruppi locali. Si appresta ad usare le migliaia e migliaia di disperati profughi come arma per mettere in difficoltà l’Europa, a partire dall’Italia, che è la prima tappa di arrivo di queste persone fuggite dall’Africa sub sahariana, dalla Siria, dall’Etiopia, Eritrea, Somalia, dal Mali, dal Ciad, dal Centrafrica, dalla Nigeria, da un sacco di paesi dove la fame, la guerra etnica e religiosa, sta facendo migliaia di vittime. Sta già avvenendo che decine e decine di imbarcazioni siano state sequestrate dai militanti dell’ISIS per spedire circa trecentomila persone verso le nostre coste. Fenomeno di cui si sapeva già la possibilità concreta. Di fatto però non si è voluto prendere provvedimenti straordinari per far fronte a questa emergenza umanitaria. Gli slogan a poco servono. Dire che li facciamo tornare indietro è stupido oltre che inumano. Si tratta di attrezzarsi meglio, senza palleggiarsi le responsabilità tra Governo, Prefetture, Comuni, associazioni di volontariato, che sembrano solo loro ad essere davvero coinvolte. Queste persone rischiano di essere scaricate per strada come i cani indesiderati e quindi alimentare la paura della gente che li vede girare senza nessuna meta o custodia. A chi giova? Non prendersene cura adesso significa per qualcuno perdere consenso elettorale, ma domani vuol dire avere grossi problemi di ordine pubblico. Nascondere la testa sotto la sabbia e tirare avanti è la solita tattica miope di chi non vuole prendersi responsabilità. Non è possibile, non è razionale, non è umano, tantomeno è cristiano! Bisogna anche escogitare nuove strategie di sviluppo nei paesi di partenza e creare soluzioni pacifiche dove ci sono conflitti, alimentati dal commercio delle armi e dallo sfruttamento delle risorse. LA TORRE aprile 2015 15 Sud Sudan: Non è Pasqua se non lo è per tutti, tutti i bambini hanno il diritto di sorridere. T re anni fa il Sud Sudan ha festeggiato l’indipendenza dal Nord, fondamentalista islamico, dove per trent’anni hanno sofferto come gli Ebrei in Egitto. Per tre giorni hanno festeggiato con danze, fuochi d’artificio e discorsi pieni di promesse; in un baleno però tutti i loro sogni sono svaniti…...trasformando il Sud Sudan, secondo il parere delle Nazioni Unite, nel più povero Paese del mondo. Padre Giacomo Cumino, missionario salesiano da 54 anni, racconta: “Akot un ragazzino di 9 anni che ho incontrato nel campo profughi, da giorni non mangiava, aveva la malaria, la febbre altissima lo aveva ridotto ad uno scheletro. Riusciva solo a sussurrare “Ho sete”. Siamo riusciti a fargli bere un po’ d’acqua zuccherata, poi ha chiuso gli occhi per sempre lasciando questo mondo per un mondo migliore. Akot è diventato un simbolo per i bambini del Sud Sudan e la sua morte ci chiede di non lasciar morire i bambini del Sudan”. niati contro tutto e contro tutti; alcuni di loro erano giovanissimi parevano bambini. Alla fine sono entrati nella chiesa, gremita di persone fuggite dai villaggi e che in essa avevano trovato rifugio, ed hanno ucciso chiunque non appartenesse alla loro tribù. Si sono ritirati dicendo che sarebbero tornati il giorno seguente per terminare la strage! Negli ultimi 50 anni mai nessuno era stato ucciso in chiesa”. La cosa ancora più orribile è che in questa lotta fratricida i guerriglieri hanno addestrato al combattimento novemila bambini dai 9 ai 12 “Le varie tribù hanno commesso atrocità terri- anni, con un autentico lavaggio del cervello e bili: uccisioni, stupri e attacchi di origine etni- promettendo loro un premio a chi uccideva più ca. La popolazione è stata presa di mira un po’ persone. ovunque, sono state rinvenute fosse comuni con I salesiani missionari nel Su Sudan puntano centinaia di cadaveri specialmente donne e nell’educazione dei piccoli, per cercare di salbambini. Ovunque si trovano case incendiate, vare il salvabile, con meno del prezzo di un ambulatori medici distrutti… caffè mantengono un bambino per un giorno, Oltre un milione sono gli sfollati negli stati con 5 euro salvano un malato di malaria….e ci confinanti e circa 4 milioni quelli a rischio di ricordano che in Paradiso non si va da soli! Samorte per fame”. ranno i bambini che aiutiamo oggi che ci porte“In un attacco i ribelli hanno ucciso ogni sin- ranno in Paradiso domani. golo abitante rimasto in città. Hanno allineato Padre Giacomo Cumino ci invita alla generosile donne sulle rive del Nilo e sparato raffiche tà e alla condivisione in modo particolare nelle grandi festività come il Natale e la Pasqua. di mitra contro di esse, sembravano indemo- LA TORRE aprile 2015 16 LA MEDICINA DEI SEMPLICI A PROPOSITO DI medicina: 1 OVVERO COME SI USANO Erbe officinali, piante, fiori e frutti. Monastero della Certosa di Pavia L’ASPARAGO L’asparago è una pianta erbacea largamente diffusa sia in Italia che in Europa centro-meridionale. Dal suo rizoma strisciante spuntano a primavera dei germogli, chiamati turioni o asparagi. Oltre a quello coltivato, si può trovare l’asparago selvatico, che predilige suoli asciutti e soleggiati. Entrambi le varietà di asparago godono delle stesse virtù terapeutiche: noti per la loro digeribilità, hanno proprietà diuretiche e benefiche per il cuore e la milza. Gli asparagi sono sconsigliati alle persone affette da albuminuria, renella, malattie della prostata e della vescica, perché causano la formazione di un sale. L’aspartato di ammonio. Per il loro contenuto di ferro e calcio sono sconsigliati ai sofferenti di fegato e di reni, ai gottosi e ai malati di reumatismi articolari. La parte medicinale della pianta è costituita dalla radice, o “rizoma”, indicata nell’idropisia, nelle affezioni cardiache, nell’itterizia, negli edemi e in tutti i casi di ritenzione di liquidi. La radice è anche un ottimo dimagrante. Come si usa Decotto di radici: porre una manciata di radici in un litro d’acqua, far bollire per 20 minuti, filtrare e berne 3-4 bicchieri al giorno lontano dai pasti. Polvere: è ricavata dai rizomi essicati e finemente macinati. Metterne un cucchiaino in una tazza d’acqua bollente e bere dopo 15 minuti. La polvere può anche essere amalgamata a miele e marmellata, oppure ingerita sotto forma di cachet. Tintura vinosa: mettere una manciata di radici (secche o fresche) in un litro di vino bianco. Lasciar macerare per 10 giorni, quindi berne un bicchierino dopo i pasti. ASPARAGI AL FORNO IN BESCIAMELLA Ingredienti: asparagi (circa 800 g) - 30 g di farina - 35 g di burro - 2 dl di latte - 100 g di grana padano grattugiato - 125 ml di panna - noce moscata - sale Sciogliete il burro in una casseruola, unite la farina e, mescolando bene, cuocete per qualche minuto. Unite il latte e cuocete tutto a fuoco basso per 5 minuti, sempre mescolando, fino a ottenere una salsa non troppo densa. Infine unite la panna e il grana grattugiato (tenendone da parte una manciata). Aggiungete una grattata di noce moscata e sale. Eliminate la parte dura del gambo degli asparagi e lavateli. Disponeteli nel cestello per la cottura al vapore, in una casseruola, riempite con acqua fino a sfiorare il fondo del cestello, portate a bollore, coprite e cuocete gli asparagi per 6 minuti. Toglieteli dal fuoco e salateli. Imburrate una pirofila con il burro, disponetevi gli asparagi e copriteli con la besciamella. Spolverizzate il tutto con il grana e cuocete in forno caldo a 220° per 20 minuti. 17 LA TORRE aprile 2015 A PROPOSITO DI informazione: 2 Gender, i cinque punti per fare chiarezza Cosa dice la scienza? Cosa dice l’antropologia cristiana? Cosa dicono le associazioni Lgbtq? Il nostro contributo alla verità su una questione che rischia di deflagrare in una battaglia ideologica e rendere la convivenza sociale peggiore per tutti. A cominciare dall’impegno educativo delle famiglie. GENDER, COS’È? Un insieme di teorie fatte proprie dall’attivismo gay e femminista radicale per cui il sesso sarebbe solo una costruzione sociale. Vivere “da maschio” o “da femmina” non corrisponderebbe più a un dato biologico ma ad una costrizione culturale. L’identità sessuata, cioè essere uomini e donne, viene sostituita dall’identità di genere (“sentirsi” tali, a prescindere dal dato biologico). E si può variare a piacimento, anche mantenendo immutato il dato biologico. GENERI SECONDO IL GENDER? 7, O FORSE 56… Non più solo maschile e femminile. Ai generi (non corrispondenti ai sessi) esistenti in natura, andrebbero aggiunti quelli previsti dall’acronimo LGBTQ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer, cioè chi rifiuta un orientamento sessuale definito e si ritiene libero di variare a suo piacimento o di rimanere “indefinibile”). Il governo australiano, per esempio, ne ha riconosciuti ufficialmente 23. E Facebook USA permette di scegliere il proprio “genere” tra 56 diverse opzioni. Sembra comico ma è tragico. COSA DICE LA SCIENZA? La scienza ci dice che la differenza tra maschile e il femminile caratterizzano ogni singola cellula, fin dal concepimento con i cromosomi XX per le femmine e XY per i maschi. Queste differenze si esprimono in differenze peculiari fisiche, cerebrali, ormonali e relazionali prima di qualsiasi influenza sociale o ambientale. La “varietà” pretesa dalle associazioni LGBTQ non ha alcun fondamento scientifico e anzi confonde patologie (i cosiddetti stati intersessuali) con la fisiologia (normalità). LA TORRE aprile 2015 COS’È L’OMOFOBIA? Una parola nuova inventato dai media per definire gli atti di violenza, fisica o verbale, contro gli omosessuali – che vanno sempre e comunque condannati, come ogni altra violenza - e contro chi, come le associazioni LGBTQ, promuove la teoria del gender. Oggi l’accusa di omofobia è diventata però un vero e proprio strumento o scusa per condannare chi dice che l’essere umano è costituito in natura come maschile o femminile. PERCHÈ IL GENDER È PERICOLOSO? Perché pretende non solo di influire sul modo di pensare, di educare, mediante scelte politiche ma anche di vincolare sotto il profilo penale chi non si adegua (decreto legge Scalfarotto); impone atti amministrativi (alcuni Comuni, come a Venezia, e alcuni enti hanno sostituito nei moduli dati a scuola per iscrivere i figli i termini “padre” e “madre” con “genitore 1” e “genitore 2”); educativi (la cosiddetta “strategia nazionale” per introdurre nelle scuole testi e programmi “aperti” alla ricezione della teoria del gender e cioè l’eliminazione del maschile e del femminile, quindi dei modelli familiari normali): è un vero e proprio attentato alla libertà di pensiero e di educazione da parte di una minoranza. Già in certe scuole in Italia (vedi Trieste) fin dalla scuola materna le associazioni LGBTQ, con il consenso delle autorità scolastiche, propongono ai bambini e ai ragazzi nozioni e insegnamenti di questo tipo. Su questo nuovo tipo di insegnamento i genitori sono spesso tenuti all’oscuro e non possono esprimersi per dire se sono d’accordo! I genitori che hanno a cuore la formazione dei loro figli sono chiamati ad informarsi sui pericoli di questa nuova teoria e prendere posizione essendo i primi responsabili dei loro figli. 18 A PROPOSITO DI sfru amento: 3 Maternità surrogata La maternità surrogata è una pratica che attenta gravemente alla dignità umana. Le vittime non sono solo le madri surrogate che prestano il proprio ventre per procreare figli d’altri, ma anche i neonati, considerati “merce”. L re, di instaurare all’interno dell’Unione europea un «riconoscimento reciproco delle sentenze» in materia di affiliazione legale e, in prospettiva, l’elaborazione di una convenzione internazionale. Da tenere in conto anche la riflessione della Conferenza de L’Aia di diritto internazionale privato (aprile 2014). Il dibattito «non può limitarsi al fatto compiuto del mercato della “maternità surrogata” e del correlato sviluppo del “turismo procreativo”». Gli stati Ue ritengono “inaccettabile” la commercializzazione del corpo della donna e del bambino e, “di conseguenza”, la Gpa. Su questo punto, per la Comece, «un accordo sembra dunque possibile». La ricerca di regole comuni e di prassi giudiziaGrave attentato alla dignità umana: rie analoghe «potrebbe iniziare con una rigorosa La maternità surrogata «costituisce una pratica applicazione» di questo principio, e quindi «con che attenta gravemente alla dignità umana» in la valutazione della fattibilità del rifiuto della quanto è una forma “commerciale” di gestaziotrascrizione degli atti di nascita, o del riconoscine per conto terzi. Il Regno unito ammette un mento delle decisioni giudiziarie dei paesi di compenso “ragionevole” di 4mila-5mila euro nascita, in caso di versamento di compensi dialla madre surrogata. Gli altri Paesi europei: setversi dal mero rimborso delle spese effettivate vietano completamente la Gpa, sei la proibimente sostenute dalla madre surrogata». Il che scono parzialmente, dodici non dispongono di significa solo sfruttamento! È evidente tuttavia alcuna normativa. che parlare di rimborso spese per la mamma che La dignità umana in realtà verrebbe difesa porta in grembo per nove mesi una creatura, che nell’articolo 3 della Carta dei diritti fondamendopo cederà ad altre donne e uomini, significa tali dell’Unione europea, che proclama il solo cambiare il senso delle parole. Rimborso “divieto di fare del corpo umano e delle sue parspese significa solo pagare una povera donna ti in quanto tali una fonte di lucro”. che presta l’utero. Infatti chi presta l’utero se Non esiste un “diritto al figlio”, e va considerata non una povera donna in difficoltà a beneficio seriamente la questione dello status giuridico delle cliniche specializzate, nate proprio per dei bambini nati magari in un Paese estero. questo?!, con la complicità dei governi! Spesso, al rientro nel paese di residenza, soprattutto se al suo interno vige il divieto di Gpa, gli La questione cruciale, concludono gli “aspiranti genitori” non vengono riconosciuti estensori del testo, è «sapere se vogliamo come genitori legali del bambino. a maternità surrogata è una nuova forma di tratta che offende la dignità umana e che sfrutta a fini riproduttivi donne povere e vulnerabili. Il fenomeno è in espansione in tutto il mondo. Non esiste ancora una sua regolamentazione a livello europeo e/o internazionale. Per questo il gruppo di lavoro sull’etica nella ricerca e nella cura della salute della Commissione degli episcopati della comunità europea (Comece) ha predisposto un parere che valuta la maternità surrogata dal punto di vista etico e riflette sulle sue ripercussioni giuridiche, sostenendo la necessità di regole a livello europeo e internazionale. istituire una società in cui i bambini siano Un accordo possibile fabbricati e venduti come prodotti», con Diversi rapporti commissionati dal parlamento le conseguenze umane, giuridiche e sociali europeo chiedono di stabilire «norme comuni di che ne derivano. diritto internazionale», si legge ancora nel pareLA TORRE aprile 2015 19 CALAMAIO, PENNINO E NATIVI DIGITALI Il periodo in cui viviamo, non brilla certo per profondità di pensiero e spessore culturale. Chi volesse esprimere il proprio punto di vista con frasi che superassero le poche decine di caratteri disponibili sul cellulare, sarebbe considerato un troglodita. In tale scenario, avrebbe ancora senso insegnare a scrivere, leggere e "far di conto", usando penne, matite, pennini, inchiostro e calamaio, alle generazioni dei cosiddetti "nativi digitali", ossia individui cresciuti con le tecnologie digitali? La questione non è oziosa, poiché recenti ricerche, mettono in luce che l'insegnamento della scrittura a mano, non gode di buona salute, dimenticando che da essa, hanno origine e si sviluppano molteplici abilità e capacità: linguistiche, psicologiche, motorie. Per queste ultime, si considerino le numerose parti del corpo chiamate in azione, scrivendo a penna. Al contrario, per un sms vengono impiegate due o tre dita. Prendere una matita, tracciare lettere sul foglio, rappresenta un atto creativo, frutto di un pensiero organizzato sempre in modo nuovo e differente. Costruire manualmente parole e frasi, rafforza l'apprendimento, aumenta fiducia e sicurezza in sé e contribuisce alla diminuzione dell'ansia. Ma si può andare oltre le parole tracciate sulla carta, ricavando ulteriori informazioni sullo stato d'animo di chi scrive. Osservando il modo di tenere la penna, la forza con cui viene appoggiata al foglio, se la grafia inclina verso il basso o l'alto, diviene possibile capire se la persona è allegra, triste, o arrabbiata. Soprattutto, adottare questa forma comunicativa, vuol dire riappropriarsi del tempo necessario per pensare, valutare, riflettere. Viceversa, si lascia sempre maggiore spazio a tablet, consolle e tastiere, dove chi si accinge a scrivere, trova le lettere già pronte e non deve fare altro che scegliere quella giusta. Ma chi ci assicura che lo scrivente, sia poi capace di formarle, quelle stesse lettere e riconoscere se ha fatto degli errori? Non dedicando la dovuta attenzione all'insegnamento e apprendimento della scrittura a mano, l'uso precoce e continuo dei media elettronici, da parte dei bambi- LA TORRE aprile 2015 ni, porterebbe ad un "addormentamento" di alcune zone del cervello, che finirebbero per arrugginire, perché inutilizzate. Conseguenze previste: ritardi nel linguaggio, calo del rendimento scolastico, aumento dei disturbi dell'attenzione, scarsa capacità di osservazione della realtà, forti limitazioni nella memorizzazione di dati e informazioni. Nonostante questi rischi, ciò che si fa, è incoraggiare acriticamente l'uso di apparecchi elettronici, mostrando ai fanciulli, simboli o figure da ricopiare, o "trascinare" da un punto all'altro sullo schermo del pc. In questo modo, non solo si finisce per limitare le esperienze con gli oggetti "reali" della vita quotidiana, ma si restringe pure la capacità di entrare in relazione con altri bambini e questo conduce a mancanza di empatia verso il prossimo. Questi stessi dispositivi elettronici, trovano ampi spazi anche in casa, dove indaffarati genitori "affidano" loro, il ruolo di baby sitter, ritenendo così di semplificarsi un compito che richiede capacità ed energie di cui forse non dispongono a sufficienza. Che fare allora? Impedire l'uso di questi apparecchi, non serve. Essi non sono né buoni, né cattivi, ma le loro qualità dipendono da chi e come li usa. In molti casi si rivelano utilissimi. Pensiamo al grande aiuto che forniscono a persone disabili. Tuttavia, considerazioni dettate dal buon senso, suggeriscono che sotto i due o tre anni, sarebbe meglio non mettere tra le mani dei fanciulli, tali dispositivi, così come non andrebbero utilizzati a pranzo, cena, e prima di dormire. Soluzioni alternative, potrebbero essere quelle di fornire ai figli libri di carta, da leggere insieme, incitarli a giocare all'aperto, spronarli affinché svolgano attività manuali, come manipolare creta o pezzi di legno. Insomma, l'accesso a questi mezzi, dovrebbe avvenire gradualmente. Grazie alle straordinarie capacità di adattamento e flessibilità del nostro cervello, si può benissimo insegnare la scrittura a mano e allo stesso tempo, l'uso dei computer. Entrambe le opzioni possono convivere, poi ciascuno farà la scelta che riterrà più opportuna. dr. Giuliano Seno 20 Rendiconto anno 2014. Entrate ordinarie 2014: Offerte feriali e festive, candele votive, offerte per servizi religiosi (Battesimi, Matrimoni, funerali, benedizione fam.) € 69.828,28 Entrate per la chiesa (buste annuali) € 48.244,85 Vendita libri, e da oneri di urbanizzazione primaria) € 41.213,41 Pellegrinaggio Schio € 660,00 Collette imperate (missioni, seminario…) € 1.041,19 Totale entrate 2014 € 160.987,73 € 10.012,89 Ufficio parrocchiale (cancelleria, posta, telefono, manutenzioni € 52.785,17 Uscite varie (manutenzioni ordinarie per chiesa, cappella e canonica € 3.831,66 € 8.599,63 Spese straordinarie per la manutenzione della chiesa e dell’organo € 28.242,46 Spese manutenzione capitelli e ambienti parrocchiali € 29.023,96 Proventi vari da attività pastorali (mercatini vari, contributi comunali per uso palestra e contributi per uso oratorio da associazioni e gruppi Uscite ordinarie: Spese per il culto (lumini, fiori, paramenti, pulizia) ecc.) Spese gestionali (luce, acqua, riscaldamento) Imposte, tasse, assicurazioni, parcelle professionisti Uscite per scopi pastorali, Cassa anime, stampa cattolica, giornate e collette imperate, Spese e contributi per iniziative di carità Uscite straordinarie: Totale uscite 2014 ATTIVO PARROCCHIALE GESTIONE 2014 -€ 132.495,77 € 28.491,96 ================ LA TORRE aprile 2015 21 7 marzo 2015 – Scaltenigo SEGRETERIA C.P. INTERPARROCCHIALE 7 Chiese del Miranese Ore 9,00: ci ritroviamo in oratorio a Scaltenigo. Sono assenti don Sergio Busato . don Lino Regazzo e don Pietro Mozzato perché impegnati in parrocchia. Gli argomenti all’O.d.G. sono: • • • • verifica visita pastorale di mons. Gardin, programmazione Adorazione eucaristica promossa da papa Francesco, programmazione attività delle 4 Commissioni relative agli ambiti Carità - Catechesi - Pastorale giovanile - Pastorale e formazione degli adulti, aggiornamento sui campi scuola che quest'estate impegneranno i nostri giovani. Il primo argomento all’ordine del giorno oggi non lo trattiamo in quanto Mons: Gardin, causa indisposizione, non ha ancora concluso la sua visita pastorale in tutte le 7 parrocchie del Miranese. Tornerà il 26 marzo prossimo in visita alla comunità di Campocroce e poi il 3 maggio s’incontrerà con la comunità di Vetrego. Ci riserviamo pertanto di tornare sull’argomento, intanto ogni parrocchia potrà fare la propria verifica all’interno dei vari Consigli di Pastorale Parrocchiali. Adorazione promossa da Papa Francesco: venerdì 13 marzo 2015, dalle ore 21 alle 22,30 ci sarà un incontro di preghiera con lectio divina e Adorazione eucaristica in duomo a Mirano; poi dalle 22,30 alle 24,00 ci sarà la possibilità di confessione per agevolare l’incontro col Signore e avere il perdono. È questo un momento di preghiera comunitaria che unisce le nostre 7 parrocchie che, rispondendo all’invito di Papa Benedetto, si ritrovano a pregare per far “germogliare” la pace nel mondo. Domenica 15 marzo 2015 a Zianigo si proseguirà con l’Adorazione eucaristica, voluta dal Papa e con la presenza dell’A.I.A.S.M. (Associazione italiana accompagnatori Santuari Mariani), dalle 15.30 fino alle 18 quando inizierà la S. Messa. Venerdì 20 marzo 2015: Campocroce ci invita a partecipare alle 20,30 alla Via Crucis figurata (verranno proiettate delle immagini) e sarà animata dai cori delle varie parrocchie diretti da Martina Trevisan. Programmazione attività delle 4 commissioni: le commissioni relative agli ambiti Carità – Catechesi – Pastorale Giovanile e Pastorale e formazione adulti dovranno proseguire con il lavoro di programmazione delle attività da svolgere insieme. Tali gruppi sono ancora in fase conoscitiva in quanto è appena iniziato il lavoro in comune, è dunque una strada da intraprendere guidati dal sacerdote referente ma, al tempo stesso, ogni laico impegnato apporterà il suo contributo in quanto corresponsabile della pastorale comunitaria. Sarà da stabilire insieme come i gruppi dovranno lavorare senza cadere nell’uniformità e nell’appiattimento, sarà inoltre un cammino spirituale, di formazione e da questo nascerà il lato operativo. Pastorale giovanile: il lavoro di conoscenza e il monitoraggio sul territorio è stato fatto ne- LA TORRE aprile 2015 22 gli anni precedenti. Ora si tratta di collaborare e programmare un cammino insieme guidati da don Flavio ma tenendo in debito conto l’impegno e le conoscenze che ogni laico ha maturato nelle attività già svolte negli scorsi anni. Questo Consiglio ritiene fondamentale proporre ai giovani l’adesione ad associazioni strutturate come l’Azione Cattolica e l’Agesci in quanto sostengono il lavoro dei gruppi e degli animatori stessi, danno il senso d’appartenenza importantissimo per i ragazzi e hanno la forza della continuità non legata alla singola persona (l’animatore per quanto volonteroso ha i suoi limiti) ma a una struttura collaudata negli anni. L’A.C. diocesana propone una formazione per i gruppi giovani che hanno bisogno di essere accompagnati nella stagione dove le scelte diventeranno le radici della futura vita adulta, perché non si sentano soli ma in cammino con altri coetanei che sperimentano le stesse fatiche e la stessa bellezza della vita di fede, di trovare una Chiesa che li accoglie. L’importante è valorizzare ciò che c’è nelle nostre parrocchie e sostenere sia la rinascita di gruppi giovani come a Vetrego sia l’interesse dei giovani di Ballò, Campocroce e Scaltenigo all’A.C.G. Vetrego sta iniziando un cammino per riprendere la pastorale giovanile con l’obiettivo di trovare un animatore, Luca Volpato di Ballò ha dato la propria disponibilità per unire i giovani di Ballò e Vetrego. È doveroso armonizzare la pastorale giovanile in tutte le 7 parrocchie: l’esperienza insegna che i gruppi spontanei hanno la ricchezza della fantasia e della buona volontà ma sono legati alla figura dell’animatore che quando questi si ferma cessa pure l‘attività del gruppo. C’è quindi un cammino da fare nel rispetto reciproco, valorizzando ogni potenzialità. Campi scuola programmati: 1. Per 4^ e 5^ elementare il fine settimana 19-21 giugno 2015 a Borgo Valsugana (Tn) 2. Per 1^ e 2^ media il periodo 8-15 luglio 2015 a Borgo Valsugana (Tn) 3. Per 3^ media il periodo 12-19 luglio 2015 a S. Stefano di Cadore (Tn) 4. Per 1^ e 2^ superiore per il periodo 8-14 agosto 2015 a Lucca 5. Per 3^, 4^ e 5^ superiore dal 26/7 al 31/7 o 1/8/2015 sarà un campo/servizio a Roma in collaborazione con Caritas o CESVITEM (non ancora definito). Don Flavio ricorda che le parrocchie di Mirano S. Michele, Zianigo, Vetrego Scaltenigo e Campocroce stanno lavorando insieme per unire i nostri giovani nel fare esperienze comuni, in particolare per quelli delle superiori. La liturgia è un argomento che in futuro tratteremo: non verrà costituita un’altra commissione ma sarà compito di questo Consiglio in quanto è necessaria la partecipazione di tutti i sacerdoti, a tali incontri saranno invitati gli animatori liturgici e i direttori dei cori. Questa segreteria tornerà a riunirsi il 20 aprile p.v. alle ore 20,45 a S. Leopoldo Mandic con il seguente argomento all’O.d.G.: aggiornamento sul lavoro delle 4 commissioni. Relazione di Lazzarini Simonetta. LA TORRE aprile 2015 23 Hanno ricevuto il 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. Battesimo Semenzato Tommaso di Andrea e Vittadello Mara De Vito Francesco di Oronzo e Vianelli Chiara Menegazzo Elisabetta di Igor e Toniato Emanuela Nassuato Sofia di Davide e Zotti Laura Siviero Viola di Nicola e Pigozzo Paola Busato Emiliano di Federico e Baldan Valeria Pesce Jennifer di Paolo e Dinica Mihaela Franzato Gabriele di Raffaele e Alfieri Elisa Minto Michele di Simone e Ballao Patrizia Frasson Chiara di Dario e Lanzafame Marina Marangoni Cristian di Stefano e Follador Francesca Esposito Chiara di Carlo e Fassini Cristina Span Emma di Emanuele e Volpato Federica Gazzabin Niccolò di Maurizio e Valenti Teresa Codato Giulio di Roberto e Dell’Olivo Maria Cristina Checchin Arianna di Denis e Marotta Helga Sartorel Anna di Andrea e Marotta Ester Volpato Daniele di Matteo e Ceccon Ornella Miladinovic Jordan Cristian di Serbo e Nerini Veronica Tranchida Zhoe di Alessandro e Cipri Serena Novello Ilenia di Luca e Nalon Alessia Gambaro Mattia di Leopoldo e Pettenò Paola Ponze’ Luce di Alessandro e di Angelica Giada Sono tornati alla 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Masiero Emma Franceschet Annamaria Maso Ugo Stocco Teresa Pelizzon Pietro Perale Bruna Garbin Carlotta Turcato Cristina Perale Anna Chiara Manarin Margherita Fraccalanza Alberto Casa del vd. Bonaldo Guerrino vd. Barbiero Olivia vd. Dal Corso Sergio cg. Lugato Elsa cg. Zanella Lorenzo vd. Volpato Natale vd. Bovo Bruno cg. Veronese Fabio vd. Perale Angelo cg. Bernardi Miriam il 12-01-2014 il 12-01-2014 il 12-01-2014 il 16-02-2014 il 27-04-2014 il 27-04-2014 il 27-04-2014 il 27-04-2014 il 27-04-2014 il 25-05-2014 il 25-05-2014 il 25-05-2014 il 14-06-2014 il 15-06-2014 il 15-06-2014 il 15-06-2014 il 07-09-2014 il 21-09-2014 il 18-10-2014 il 26-10-2014 il 16-11-2014 il 16-11-2014 il 21-12-2014 Padre il 06-01-2014 il 09-01-2014 il 14-01-2014 il 16-01-2014 il 21-01-2014 il 21-02-2014 il 22-03-2014 il 31-03-2014 il 31-03-2014 il 24-04-2014 il 30-04-2014 24 LA TORRE aprile 2015 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. Checchetto Italia Tobio Giampaolo Cesarato Luciana Criconia Flora Simionato Emilia Coletto Ada Spolaor Antonia Campagnaro Giovanni Carraro Egidio Stevanato Renato Zampieri Silvano Coi Laura Saccon Silvana Bertoncello Marisa Rizzo Antonio Manarin Guglielmo Alfieri Pasquale Bergamo Attilio Rizzi Giampaolo Biotto Angelina Ribon Franco Comelato Antonio Bernardi Domenico Bellinato Albino Polese Lina Cazzin Silvana Mancin Marino Miozzo Bianca Reichl Barbara vd. Favaro Italo vd. Badin Maria vd. Brendolese Antonio cg. Simionato Biagio vd. Vescovo Guido vd. De Gaspari Antonio vd. Volpato Mario cg. Pegoraro Lucilla cg. Vecchiato Nadia cgt. Rizzo Giovanni vd. Masetto Silvio vd. Carraro Guido cg. Celegon Gilda cg. Pirolo Ornella cg. Durigon Rosella cg. Paraso Giuliana cg. Piazzon Paola vd. Serena Giovanni cg. Mion Annalisa cg. Tessari Teresa cg. Zamengo Sofia cg. De Liberali Elda cg. Monico vd. Zamengo Arvino cg. Fioravanti Liliana cg. Conte Bruno cg. Mora Riccardo il 01-06-2014 il 07-06-2014 il 07-06-2014 il 08-06-2014 il 26-06-2014 il 29-06-2014 il 21-07-2014 il 29-07-2014 il 01-09-2014 il 07-08-2014 il 21-08-2014 il 22-08-2014 il 31-08-2014 il 04-09-2014 il 17-09-2014 il 21-09-2014 il 23-09-2014 il 27-09-2014 il 06-10-2014 il 07-10-2014 il 09-10-2014 il 10-10-2014 il 19-10-2014 il 20-10-2014 il 18-10-2014 il 30-10-2014 il 28-11-2014 il 09-12-2014 il 10-12-2014 Ave o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. Nuove famiglie cristiane Hanno celebrato il loro Matrimonio nel Signore: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Sartor Daniel e Peron Chiara Span Emanuele e Volpato Federica Zoccarato Claudio e Favaretto Martina Casarin Steve e Perusin Enrica Frezzato Pierfrancesco e Pegoraro Valentina Vittadello Mauro e Marton Debora Bison Gianluca e Masiero Elena Segalina Elia e Gavin Ilaria Dalle fratte Marco e Turrin Stefania Seno Stefano e Carlon Giulia Malponte Andrea e Favaro Caterina il 17-05-2014 il 14-06-2014 il 21-06-2014 il 26-07-2014 il 27-07-2014 il 06-09-2014 il 06-09-2014 il 13-09-2014 il 27-09-2014 il 19-10-2014 il 07-12-2014 25 LA TORRE aprile 2015 UNA NUOVA VITA C'era una volta un gelso centenario, pieno di rughe e di saggezza, che ospitava una colonia di piccoli bruchi. Erano bruchi onesti, laboriosi, di poche pretese. Mangiavano, dormivano e, salvo qualche capatina al bar del penultimo ramo a destra, non facevano chiasso. La vita scorreva monotona, ma serena e tranquilla Faceva eccezione il periodo delle elezioni, durante il quale i bruchi si scaldavano un po’ per le divergenze tra la destra, la sinistra e il centro. I bruchi di destra sostengono che si comincia a mangiare la foglia da destra, i bruchi di sinistra sostengono il contrario, quelli di centro cominciano a mangiare dove capita. Alle foglie naturalmente nessuno chiedeva mai un parere. Tutti trovavano naturale che fossero fatte per essere rosicchiate. Il buon vecchio gelso nutriva tutti e passava il tempo sonnecchiando, cullato dal rumore delle instancabili mandibole dei suoi ospiti. Bruco Giovanni era tra tutti il più curioso, quello che con maggiore frequenza si fermava a parlare con il vecchio e saggio gelso. "Sei veramente fortunato, vecchio mio", diceva Giovanni al gelso. "Te ne stai tranquillo in ogni caso. Sai che dopo l'estate verrà l'autunno, poi l'inverno, poi tutto ricomincerà. Per noi la vita è così breve. Un lampo, un rapido schioccar di mandibole e tutto è finito". Il gelso rideva e rideva, tossicchiando un pò: "Giovanni, Giovanni, ti ho spiegato mille volte che non finirà così! Diventerai una creatura stupenda, invidiata da tutti, ammirata...". Giovanni agitava il testone e brontolava: "Non la smetti mai di prendermi in giro. Lo so bene che noi bruchi siamo detestati da tutti. Facciamo ribrezzo. Nessun poeta ci ha mai dedicato una poesia. Tutto quello che dobbiamo fare è mangiare e ingrassare. E basta". "Ma Giovanni", chiese una volta il gelso, "tu non sogni mai?". Il bruco arrossì. "Qualche volta", rispose timidamente. "E che cosa sogni?". "Gli angeli", disse, "creature che volano, in un mondo stupendo". "E nel sogno sei uno di quelli?". "...Sì", mormorò con un fil di voce il bruco Giovanni, arrossendo di nuovo. Ancora una volta, il gelso scoppiò a ridere. "Giovanni, voi bruchi siete le uniche creature i cui sogni si avverano e non ci credete!". Qualche volta, il bruco Giovanni ne parlava con gli amici. "Chi ti mette queste idee in testa?", brontolava Pierbruco. "Il tempo vola, non c'è niente dopo! Niente di niente. Si vive una volta sola: mangia, bevi e divertiti più che puoi! "Ma il gelso dice che ci trasformeremo in bellissimi esseri alati...". "Stupidaggini. Inventano di tutto per farci stare buoni", rispondeva l'amico. Giovanni scrollava la testa e ricominciava a mangiare. "Presto tutto finirà...scrunch... Non c'è niente dopo...scrunch...Certo, io mangio … scrunch, bevo e mi diverto più che posso...scrunch...ma...scrunch...non sono felice… scrunch. I sogni resteranno sempre sogni. Non diventeranno mai realtà. Sono sono illusioni!", bofonchiava, lavorando di mandibole. Ben presto i tiepidi raggi del sole autunnale cominciarono ad illuminare tanti piccoli bozzoli bianchi tondeggianti sparsi qua e là sulle foglie del vecchio gelso. Un mattino, anche Giovanni, spostandosi con estrema lentezza, come in preda ad un invincibile torpore, si rivolse al gelso. "Sono venuto a salutarti. E' la fine. Guarda sono l'ultimo. Ci sono solo tombe in giro. E ora devo costruirmi la mia!". "Finalmente! Potrò far ricrescere un pò di foglie! Ho già incominciato a godermi il silenzio! Mi avete praticamente spogliato! Arrivederci, Giovanni!", sorrise il gelso. "Ti sbagli gelso. Questo...sigh...è...è un addio, amico!", disse il bruco con il cuore gonfio di tristezza. "Un vero addio. I sogni non si avverano mai, resteranno sempre e solo sogni. Sigh!". Lentamente, Giovanni cominciò a farsi un bozzolo. "Oh", ribatté il gelso, "vedrai". E cominciò a cullare i bianchi bozzoli appesi ai suoi rami. A primavera, una bellissima farfalla dalle ali rosse e gialle volava leggera intorno al gelso. "Ehi, gelso, cosa fai di bello? Non sei felice per questo sole di primavera?". "Ciao Giovanni! Hai visto, che avevo ragione io?" sorrise il vecchio albero. "O ti sei già dimenticato di come eri poco tempo fa?” LA TORRE aprile 2015 26 Primavera Qual è... ? Il giorno più bello? ... Oggi. La cosa più facile? ... Sbagliarsi. L'ostacolo più grande? ... La paura. Lo sbaglio peggiore? ... Arrendersi. O primavera! Con quel verde d’agli coi papaveri rossi, la cui testa suona coi chicchi, simili a sonagli, coi riccioluti cavoli, che sono neri, ma buoni, e queste mie viole gialle... ed alto, coi suoi capi rotondi d’oro, il grande girasole ch’è sempre pieno del ronzio dell’api. La radice di tutti i mali? ... L'egoismo. Giovanni Pascoli La distrazione più bella? ... Il lavoro. La peggiore sconfitta? ... Lo scoraggiamento. I migliori insegnanti? ... I bambini. La prima necessità? … Parlare con gli altri. La cosa che più fa felici? ... Essere di aiuto agli altri. Il Mistero più grande? ... La morte. Il peggiore difetto? ... Il malumore. La persona più pericolosa? ... Il bugiardo. Il sentimento più dannoso? ... Il rancore. Il regalo più bello? ... Il perdono. La cosa di cui non se ne può fare a meno? ... La casa. La strada più rapida ? … Il cammino giusto. La sensazione più gratificante? ... La pace interiore. Il gesto più efficace? ... Il sorriso. Il migliore rimedio? ... L'ottimismo. La maggiore soddisfazione? ... Il dovere compiuto. La forza più potente del mondo? ... La fede. Le persone più necessarie? ... I genitori. La cosa più bella di tutte? ... L'AMORE ! 21 Marzo La prima rondine venne ieri sera a dirmi: - E' prossima la Primavera! Ridon le primule nel prato, gialle, e ho visto, credimi, già tre farfalle. Accarezzandola così le ho detto: - Sì è tempo, rondine, vola sul tetto! Ma perché agli uomini ritorni in viso come nei teneri prati il sorriso un'altra rondine deve tornare dal lungo esilio, di là dal mare. La Pace, o rondine, che voli a sera! Essa è per gli uomini la primavera. Madre Teresa di Calcutta. G.Rodari LA TORRE aprile 2015 27 33° puntata: Aprile 2015 Zianigo e la sua storia: Superchio e la Torre... Superchio e la Torre... Nel n° 32 de “La Torre”, Natale 2014, ho invitato qualche bravo studente a tradurre dal la no all’italiano la lapide posta sul campanile e restaurata da poco. Non ho avuto risposta e nessuno mi ha chiesto di spiegare che cosa vi è scri&o. Pazienza! Vuol dire che i nostri studen si affidano di più ad alteri strumen media ci. Comunque la scri&a dice così: Hieronymus Superchius eques A Dio o2mo-massimo Hierosolimitanus Turrim hanc A Carrariensibus olim fundatam ad “Il cavaliere di Gerusalemme, Girolamo Superchio, con il suo impehanc altitudinem partim gno portò a tale altezza (l’a&uale) questa torre, una volta costruita ecclesiastico aere partim iam fabricis dai (signori) Carraresi, in parte con il denaro del beneficio della chiehis legato sua diligentia perduxit. sa e in parte con un legato (reddito) di questa fabbriceria. - 1558.” La fabbriceria consisteva in un organismo parrocchiale paragonato all’a&uale Consiglio per gli affari economici, il quale aveva un bilancio autonomo da amministrare per le necessità della chiesa stessa. Chi era questo Girolamo Superchio? Girolamo era figlio di Valerio, celebre medico, poeta e oratore venuto ad abitare a Venezia da Pesaro già nel 1480. (a Venezia c’è il palazzo Ca’ Pesaro) Girolamo era suo figlio. Ebbe importan incarichi di natura ecclesias ca anche presso la Santa Sede (il papa di allora era Giulio III). I massari (capi famiglia) di Zianigo erano perplessi circa la grossa spesa da affrontare per innalzare la torre a campanile a causa delle poche entrate dei parrocchiani. Girolamo allora o&enne, dalla Santa Sede, la facoltà di usare i proven di alcune terre della chiesa (per 150 duca ) e di vendere dei campi della parrocchia situa a Pianiga (per 150 duca ). I parrocchiani però avrebbero dovuto versare la loro quota! ma lo fecero con ritardo. I decani (procuratori incarica ) delle contrade inadempien , cioè Scortegara, Viasana, Campo Cesarano (Via Cavin di Sala) furono rimprovera per la loro negligenza e subito si diedero da fare e si obbligarono a pagare. Nel 1558 il campanile era realizzato ad opera dell’impresa Rocco D’Elia e il Girolamo fece inserire nella facciata la sudde&a lapide. A questo punto però i parrocchiani di Zianigo, Scortegara, Campo Cesarano e Viasana decisero autonomamente di autotassarsi per me&ere la pigna (cuspide) nella cella campanaria, tanto ci tenevamo al loro campanile. Non si sa come andò a finire. La torre restò come la vediamo ora (salvo i merli che sono sta tol ) conservando il suo aspe&o originario. Questa singolare vicenda del campanile sta a dimostrare come i nostri antena , pur essendo molto più poveri di noi, hanno saputo fare delle opere significa ve che oggi noi possiamo usufruire e ammirare. Una bella lezione da cui molto imparare! N.B.: Mons. Girolamo Superchio nel 1593 è anche illustre per avere, a sue spese, ere&o un collegio in Padova nelle case di sua proprietà in Borgo S. Prosdocimo. Il collegio era des nato ad ospitare quei giovani meritevoli che mancavano di mezzi di sostentamento per pagarsi il vi&o, l’alloggio e poter frequentare i corso universitari! Don Ruggero Gallo. LA TORRE aprile 2015 28