Costruire con la terra cruda

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Costruire con la terra cruda
Tecniche costruttive | Arch. Davide Desiderio, SanMarco Terreal
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L’arch. Desiderio illustra il ‘ritorno in auge’ dell’utilizzo della terra cruda come
materiale da costruzione entrando nel merito dei tre specifici metodi costruttivi e dei
modi della messa in opera: la posa umida e quella a secco.
di Redazione | 16 giugno 2016 in Materiali · 2 Commenti
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«Cosa direste a chi vi propone
un bel letto in terra cruda? È il
materiale del futuro e sta
proprio sotto i nostri piedi. Basta
scavare per un metro e si arriva
alla terra utilizzabile, cruda,
semplice, ecologica, multiforme,
dalle infinite possibilità!».
Quest’affermazione è tratta da
«Legno, pietra, terra. Le nuove
4/2016
3/2016
Edicola Web
Davide Desiderio| Comunicazione SanMarco
Terreal Italia
frontiere dei materiali naturali
da costruzione» di Corrado
Maurizio (Macro Edizioni, 2006) e ci permette di considerare la semplicità del
costruire con la terra.
Di nuovo in auge. Dopo un periodo di oblio l’utilizzo della terra cruda come
materiale da costruzione sta oggi tornando alla ribalta anche per l’impegno di
alcuni progettisti che ne hanno fatto una ragione di vita.
Fino agli anni ’50 in Italia si costruiva con una certa assiduità in terra
cruda. Negli anni successivi si è passati ad altri materiali non tanto per limiti
tecnici, ma soprattutto per il vuoto normativo unito ad una certa inerzia per
le caratteristiche di povertà del materiale.
Eppure la facilità di reperimento, di lavorazione e applicazione, la grande
tenuta isolante termica, la completa recuperabilità e non tossicità la mettono
ai primi posti nella lista dei materiali ecologici. Inoltre in zone a grande
rischio sismico le costruzioni completamente in terra cruda hanno resistito
meglio di altre, arrivando a deformarsi, ma quasi mai al crollo.
In generale la costruzione in terra è da sempre legata tradizionalmente a
figure di esperti o capocantiere che anche nei cantieri di autocostruzione si
occupano di coordinare i lavori controllando le terre e i tipi di impasto,
consigliando le soluzioni migliori a garanzia di un buon risultato.
Gli edifici in terra cruda sono realizzati utilizzando la terra del suolo, lavorata,
messa in forma e lasciata essiccare al sole, senza cottura.
In Europa. In Germania e in Francia esiste una tradizione di manualistica
specifica, rivista e approfondita negli ultimi anni in Francia dal centro
CraTerre di Grenoble. L’austriaco Martin Rauch ha progettato e realizzato in
Europa molte costruzioni in terra cruda portanti, come la Chiesa della
2/2016
Conciliazione a Berlino e lo Zoo di Basilea, dove la terra sostiene un tetto in
cemento armato.
Argilla come legante.
Gli edifici in terra cruda
sono realizzati
utilizzando la terra
stessa del suolo,
lavorata, messa in forma
e lasciata essiccare al
sole, senza cottura. La
parte di argilla svolge la
funzione di legante
come potrebbe essere la
calce o il cemento,
permettendo di
costruire solidi e
durevoli edifici anche a
più piani fuoriterra.
Le varie applicazioni
spaziano dalle pareti
portanti ai
tamponamenti, dalle
pavimentazioni ai solai,
dalle cupole alle volte,
fino agli intonaci e alle
pitture.
Si utilizza la terra
estratta dalle cave al di
sotto dello strato
L’installazione del monolite ‘Pepita’ realizzata per la
Biennale di Architettura di Venezia con pietra Pisè:
necessarie 5 ton di terra delle cave di SanMarco
Terreal di Noale.
arabile, composta di ghiaia, sabbia grossa, sabbia fine, limo e argilla in
diverse proporzioni, evitando lo strato più superficiale perché contiene
sostanze organiche putrescibili e ha scarsa resistenza meccanica.
Possono essere distinti tre metodi costruttivi:
◾ terra monolitica, i muri sono massicci e costituiscono un solo blocco con
funzione portante;
◾ muratura portante o di tamponamento costituita da piccoli blocchi
preformati e pre-essiccati;
◾ terra su struttura di tamponamento alle strutture portanti, assicura
l’isolamento termico e acustico.
Come si posa. Sono due i principali modi di messa in opera:
◾ la posa umida, modellata direttamente durante la costruzione;
◾ la posa a secco con mattoni o elementi costruttivi preformati e preessiccati, che viene preferita perché non richiede lunghi tempi di
essiccazione e di messa in opera, permette la costruzione anche in stagioni
fredde, consente la centralizzazione della produzione in fabbriche di
prodotti diversi a seconda degli usi, facilita l’assemblaggio consentendo
l’uso di mano d’opera non specializzata.
In Italia si possono
considerare
essenzialmente due
tecniche di
costruzione:
◾ Pisè è la terra
battuta, la terra
viene compressa con
un attrezzo in legno
in una cassaforma
che ha le dimensioni
del muro da
costruire, strato dopo
strato;
◾ il mattone crudo
(‘adobe’) un
miscuglio di terra e
paglia o altre fibre
vegetali, messo in
Particolare di Pepita.
forma in stampi di
legno ed essiccato al sole, possono venire impiegati stabilizzanti naturali
come la caseina, gli olii di lino e di cotone. La produzione industriale di
un mattone crudo utilizza circa il 15% di energia rispetto a quella di un
mattone cotto, garantisce un maggiore benessere abitativo ed è riciclabile
al 100% con bassissimi costi di trasporto e trasformazione.
◾ Leggi anche: Padiglione Italia: Martin Rauch, Anna Heringer e l’argilla
cruda di Noale
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Tag: argilla cruda, biennale di architettura di venezia, centro CraTerre di
Grenoble, davide desiderio, martin rauch, mattone crudo, monolite pepita,
pisè, SanMarco Terreal, terra cruda, terra monolitica
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nel rispetto del tracciato antico
1 commento a questo articolo
arch chryso
kouma
Invia il tuo
interessante mi inviate informazioni sui nuovi materiali e tecniche costruttive mi
interessa su restauri
21 giugno
2016
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Imprese edili
1. Padiglione Italia: Martin Rauch, Anna Heringer e l’argilla cruda di Noale - Imprese
Edili
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