pensierini estivi

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pensierini estivi
diretta da Giors Oneto
SPECIALE / 133
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22.VIII.2007
PENSIERINI ESTIVI
Caro Direttore.
Devo dire che questa estate è stata bollente e neppure gli acquazzoni hanno mitigato il caldo, a rendere incandescente
il tutto, a cominciare dal “pre-Osaka” italiano, la First League di Milano a fine giugno, ho l’impressione che dietro le
quinte della Fidal sia infatti successo di tutto, di più. Potrei aggiungere che non è solo lì.
Pensiamo alla baraonda creata ed alimentata da alcuni siti “web”, quelli che con le parole di Diego Cacchiarelli di
Atleticanet, potremmo forse definire loro i bassifondi di internet. Anche se non mi piace questo termine. Ma andiamo
per ordine. So solo che in casa Fidal hanno fatto piazza pulita del forum, proprio quando questo sarebbe, a mio avviso,
servito di più. A molti piacerebbe sapere il perché di queste scelte anche e soprattutto perché quello non è un forum
qualsiasi che se c’è bene, se non c’è più va bene lo stesso. Qui si parla di forum della Fidal e cercare di sapere il
perché è stato cassato, ci sembra il minimo.
Che forse la Fidal temesse il confronto con chi non la pensa sempre come lei? Ah, saperlo.
Son cose che capitano, si dirà, ma sinceramente non sempre è agevole accettare certe situazioni.
Cercherò in ogni caso di evidenziarne qualcuna.
Si parla, si mormora del magone che si prova nell’immaginare il dolore che si tiene dentro il professor. Carlo Vittori
(a tal proposito confronta Spiridon 119, uscito meno di un mese fa), uno dei cervelli fini dell’Italia sportiva, maestro di
atleti che con lui hanno ottenuto il massimo della gloria, salvo dimenticarsene il giorno dopo. Anche il saltatore
siciliano è stato da lui per migliorare l’assetto nella rincorsa. Conoscendo il professore ascolano, in battaglia contro i
bari da tantissimi anni, possiamo immaginare l’amaro che sente quando vede una federazione di atletica non avere
memoria per certi maestri. Dolori dell’età? Vittimismo? Da verificare, perchè Franco Arese ci ha convinto di lavorare
bene per il futuro di uno sport che si può fare soltanto da credenti, senza mai esaltarsi troppo perchè l’universalità
nasconde trappole che altri sport non avranno mai.
Dunque bisogna leggere approfonditamente quanto sostiene il "rompiballe" Diego Cacchiarelli (cosi si definisce e mi
scuso per l'accostamento, ma questo termine da qualche tempo che alcune amiche mi hanno messo addosso come un
cappotto, suona ora bene al mio orecchio. Quasi fosse un complimento), or dunque bisogna leggersi tutto. Credevamo
di averlo fatto , ma forse non ci siamo soffermati abbastanza: come si può sostenere che, la seppur immensa,
Antonietta Di Martino, con il suo risultato "cancella Sara Simeoni". "Cancellare”, dev'essere un vizietto di questi
tempi, Si cancella e si annulla quanto non si serve più... La Di Martino è entrata nella storia, ma Sara Simeoni sta
all'Italia, alla storia dell'atletica, dello sport italiano e mondiale, come Siracusa e le Latomie del Paradiso stanno al
patrimonio dell'UNESCO e dell'umanità. Come si può fare un'affermazione di questo genere?
Prosegue, l'”Albero della Vita”, con l'espulsione dalla missione di Osaka della marciatrice Gisella Orsini, numero tre
azzurro di marcia al femminile. Dietro di lei… il vuoto! Nonostante avesse ottenuto tutti i minimi indispensabili alla
sua convocazione, come da regolamento FIDAl. La Orsini viene, passatemi il termine, non consono ad una "regina",
"trombata" dalla FIDAL. Al pari della Gloria Marconi per Goteborg 2006 Campionati Europei. Ma allora la Fidal è
recidiva? Anche altri, di cui ora mi sfuggono i nomi, sono stati lasciato a casa. Ovvero: della serie pochi ma buoni,
secondo uno strano Teorema messo a punto nei piani alti del quartier generale FIDAL. “Il teorema del Pappagallo” è
un libro di Denis Guedin, un intrigo di formule matematiche, trhiller, giallo, morti, filosofi, matematici, semplici
appassionati e tre ragazzini e un pappagallo, di nome Nofutur che, non solo sapeva parlare, ma era l'unico che sapeva
tutti i teoremi a memoria, dall'inizio della civiltà ai giorni nostri, compreso il teorema di Fermat, con la risoluzione.
Ci vuole Nofutur a spiegarci l'arcano di questi strani disegni geometrici, proposizioni, equazioni di grado elevato per
farci comprendere gli oscuri disegni della dirigenza FIDAL, perchè portare un solo manipolo di atleti, con tanto di
divisa italiana, mentre allegramente vien giustamente detto, saranno almeno il quadruplo i dirigenti e familiari che si
faranno una gitarella in quel di Osaka, a spese dell'Italia e degli Italiani, pure con giacca e cravatta, nonostante il caldo
e l'umidità. Mica con la tuta italiana ! E se poi uno ti domanda previsioni sull’imminente mondiale di atletica ad Osaka
e quando sente che l’Italia non vincerà molto si gira, sputa e se la prende perché non gli hai raccontato una favola dopo
avergli spiegato che in uno sport universale, senza la scuola alle spalle, senza motivazioni forti, rigore
nell’allenamento, difficilmente si può vincere a livello mondiale. La differenza è sempre stata questa fra le medaglie
dell’atletica e quella di altri sport, pur nobili, ma non veramente universali.
Mi abbia sua devotissima Regina M.