no muos trekking - Comune di Scordia
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no muos trekking - Comune di Scordia
“NO MUOS TREKKING” Da Niscemi (Cl) a Contrada Pisciotto (Riserva Naturale Orientata “Sughereta di Niscemi”) Un' escursione alla scoperta di uno degli ultimi lembi di sughereta esistente in Sicilia, un cammino condiviso di pace e di difesa dell'ambiente Domenica 6 Gennaio 2013 Partenza ore 9.00, Stadio Comunale di Niscemi Proposta di adesione Il MUOS (Mobile User Objective System ) è il nuovo sistema a micro onde di comunicazioni satellitari della marina USA che verrà installato in Contrada Ulmo, a pochi chilometri dalla città di Niscemi e all'interno della Riserva Naturale Sughereta di Niscemi (zona naturalistica protetta inserita nella rete Natura 2000 come sito di interesse comunitario SIC ITA05007) , uno degli ultimi lembi di sughereta esistente in Sicilia. Il MUOS avrà funzioni strategico-militari e si inserisce tra i sistemi di comunicazione satellitare ad alta tecnologia per le guerre del terzo millennio. Le onde elettromagnetiche irradiate da questo potente sistema sono oggetto di studi scientifici (vedi la relazione del Prof. Dr. Massimo Zucchetti e del Dott. Massimo Coraddu del Politecnico di Torino e del MIT Massachusetts Institute of Technology, USA) che ne dimostrano gli elevati rischi sia per la salute dei cittadini, sia per l'impatto devastante che queste avrebbero sull'ambiente. Il sito prescelto per l'installazione del MUOS si trova nella già esistente stazione NRTF (Naval Radio Transmitter Facility) della marina militare USA, impiantata nel 1991 e già caratterizzata da forti emissioni elettromagnetiche che ricadono sulla popolazione circostante. Secondo lo studio dei Prof.ri Zucchetti e Coraddu tale sito “è caratterizzato da intense emissioni elettromagnetiche nel campo delle radiofrequenze, tanto da suscitare forti preoccupazioni nella popolazione. Dal 2009 l’amministrazione comunale e la popolazione di Niscemi esprimono infatti preoccupazione e una decisa opposizione alla realizzazione del MUOS nel medesimo sito”. Infatti “l’abitato di Niscemi, già ora è investito dalle emissioni prodotte dalla stazione NRTF, in una misura superiore ai limiti di sicurezza previsti dalla legislazione italiana. La realizzazione del sistema MUOS, nel medesimo sito, incrementerà necessariamente le emissioni esistenti”. Sempre secondo lo stesso studio, oltre alle implicazioni di gravi rischi per la salute della popolazione, le valutazioni di impatto ambientale evidenziano “un rischio elevato per l’esposizione degli uccelli al fascio principale emesso dalle antenne paraboliche, che può risultare anche fatale, in quanto gli uccelli hanno una maggiore vulnerabilità agli effetti acuti delle microonde rispetto agli esseri umani (il rapporto superficie captante-peso è inferiore e sono animali a sangue freddo, con minore capacità di regolazione della temperatura interna). Altri esseri viventi fortemente vulnerabili alle microonde sono gli insetti impollinatori, le api in particolare, che sono disturbate da livelli di campo dell’ordine di ~ 1 V/m. I disturbi indotti dalle microonde impediscono alle api di sciamare regolarmente e costruire il nido, portando così a una grave riduzione della popolazione, con ripercussioni a catena sulla flora e sull’intera catena alimentare”. In conclusione, “per un principio di salvaguardia della salute della popolazione e dell’ambiente”, gli studiosi affermano che “non dovrebbe essere permessa alcuna installazione di ulteriori sorgenti di campi e.m. presso la stazione NRTF di Niscemi, e anzi occorre approfondire lo studio delle emissioni già esistenti e pianificarne una rapida riduzione, secondo la procedura di “riduzione a conformità” prevista dalla legislazione italiana in vigore. Alle emissioni del sistema MUOS sono associati rischi di gravi incidenti e di danni per la salute della popolazione e per l’ambiente, che andrebbero attentamente valutati, e che ne impediscono la realizzazione alla distanza di appena qualche Km da aree densamente abitate, come quella della cittadina di Niscemi”. A questo andrebbero aggiunti altri rischi dovuti all'interferenza delle micro onde emesse dal MUOS con il traffico aereo della zona circostante, a cui gli studiosi dedicano alcuni punti (nel raggio di 70 Km dal sito di installazione del MUOS si trovano tre aeroporti) e una considerazione meno scientifica ma alquanto significativa relativa al fatto che gli altri tre sistemi identici al MUOS presenti nel mondo si trovino in aree desertiche o comunque ben lontane dai centri abitati (Kojarena, Australia dell'Ovest; Sud-Est della Virginia; Isole Hawaii). Per tutte queste ragioni sembra naturale che sia la società civile tutta ed in particolare le associazioni, i gruppi o i singoli cittadini a cui sono care le questioni ambientali, quelle della salute pubblica, della salvaguardia del territorio oltre naturalmente i temi della pace e della convivenza civile, a prendere una posizione chiara contro il MUOS. La salute dei cittadini, la difesa del territorio, la salvaguardia della flora e della fauna, il futuro dei nostri figli, sono principi indiscutibili che non possono essere sacrificati a ragioni di carattere strategico-militare. La proposta di un cammino condiviso tra le querce dalla sughereta di Niscemi nasce sulla base di queste valutazioni e vuole rappresentare un modo “altro” per portare solidarietà alla comunità niscemese e per opporsi in maniera silente e pacifica all'ennesimo tentativo di considerare la Sicilia come un mero luogo strategico, un pezzo di terra spoglia che guarda il mediterraneo. La Procura di Caltagirone ha disposto in data 6 ottobre 2012 il sequestro della stazione radio MUOS di Niscemi in quanto l'installazione avrebbe violato le prescrizioni fissate dal decreto istitutivo dell'area protetta. Sequestro che è stato poi annullato in data 28 ottobre 2012 dal Tribunale della Libertà di Catania dando così il via libera alla ripresa dei lavori. Il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Caltanissetta attende le motivazioni del Tribunale di Catania per valutare la possibilità di un ricorso in Cassazione. Ora più che mai è tempo di farsi sentire. La proposta proviene da alcune associazioni ambientaliste ed escursioniste delle province di Siracusa e Ragusa, nonché da singoli cittadini. Per aderire all'iniziativa come associazione occorre inviare una mail all'indirizzo [email protected] specificando il nome dell'associazione, la città, l'indirizzo e-mail e un recapito telefonico. Tutte le informazioni di carattere tecnico relative all'escursione, nonché chiarimenti di altra natura, potranno essere richiesti all'indirizzo sopra indicato. Si invitano le associazioni che aderiscono alla proposta, di promuovere l'iniziativa attraverso le proprie mailing list e di raccogliere le adesioni che andranno comunicate alla segreteria entro il 05/01/2013. Insieme al presente invito, che è da considerarsi rivolto alle associazioni, sarà diffuso a breve un invito pubblico (in allegato la bozza) sotto forma di locandina-mail. All'interno di questa saranno contenute tutte le specifiche tecniche sul percorso oltre che informazioni di carattere logistico. Non saranno ammesse altre forme di partecipazione o di protesta che esulano dal trekking.