Animatore Missionario 4/2015
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Animatore Missionario 4/2015
rivista trimestrale di animazione missionaria n°4/15 periodico trimestrale • anno 10 • n. 4 ottobre/dicembre 2015 • Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/ C / RM m ssionario l’animatore anim.04-15 (01-02) copertina:* anim.04-09 (cop.) 21/10/15 10:22 Pagina 1 poveri … come Gesù anim.04-15 (01-02) copertina:* anim.04-09 (cop.) 21/10/15 10:22 Pagina 2 ro e m u n to s e u q in to ’Avven ione d z e a t n n a o e i tem res raz 03 P flessione sul atì - Celeb M i 07 R Cometa di leo a b L u Gi i 16 11 eciale e GMR 20 p S n 8 io 1 nimaz offerte 20 A stribuzione i 22 D organismo pastorale della CEI Periodico trimestrale anno 10, n. 4 (ottobre/dicembre 2015) Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/ C / RM Direttore responsabile: Giulio Albanese Editore: Fondazione MISSIO Via Aurelia, 796 - 00165 Roma Invio gratuito agli iscritti Tiratura: copie 40.000 Progetto grafico: MISSIO Fotografie: Archivio MISSIO / AA.VV. Stampa: MEDIAGRAF Spa - Padova, Con approvazione ecclesiastica Finito di stampare nel mese di OTTOBRE 2015 via aurelia, 796 - 00165 roma telefono 066650261 - fax 0666410314 contatto Skype: Fondazione Missio [email protected] www.missioitalia.it i: . Bellini a cura d • TESTI schitta, M o M F. , E. Borgia IAMENTO RINGRAZ E R LA O RTIC • UN PA Tchatche p. Serge anim.04-15 (03-04) presentazione:anim.04-09 (03-04) prese#12B94C 21/10/15 10:23 Pagina 3 presentazione presentazione presentazione “La missione è compito di tutti i cristiani, non solo di alcuni. È compito anche dei bambini! Nelle opere missionarie pontificie, i piccoli gesti dei bambini educano alla missione. La nostra vocazione cristiana ci chiede di essere portatori di questo spirito missionario perché avvenga una vera “conversione missionaria” di tutta la Chiesa, come ho auspicato nella Evangelii Gaudium…… Cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a intensificare lo spirito missionario e l’entusiasmo della missione e a tenere alto nel vostro impegno nelle Diocesi, negli Istituti missionari, nelle Comunità, nei Movimenti e nelle Associazioni lo spirito della Evangelii Gaudium, senza scoraggiarsi nelle difficoltà, che non mancano mai e - sottolineo una cosa - cominciando dai bambini. Nella catechesi i bambini devono ricevere una catechesi missionaria” (Papa Francesco ai partecipanti al IV Convegno Missionario Nazionale di Sacrofano). La Giornata Missionaria dei Ragazzi che tradizionalmente si celebra il giorno dell’Epifania o in altra giornata più adatta per la comunità, ci ricorda appunto che: “La missione è compito di tutti e anche dei bambini”. Non basta allora celebrare una giornata ma è necessario educare i nostri ragazzi attraverso una catechesi missionaria, a vivere da discepoli missionari. Il tema che accompagnerà non solo la GMR ma tutte le proposte per l’anno pastorale 2015-2016 è: Poveri come Gesù. Qualcuno potrà giustamente obiettare: cosa significa essere “Poveri come Gesù”? Come proporlo ai ragazzi? Il manifesto per la GMR 2016, disegnato da Saverio Penati, che ringraziamo per la sua generosa e fantasiosa collaborazione, raffigura sul mondo un ragazzo che si guarda allo specchio e nello specchiarsi ritrova l’immagine di Gesù: ognuno sarà libero di interpretare come vuole questa raffigurazione; io lo leggo così: ogni ragazzo che vive con generosità, allargando i confini del proprio cuore non solo a quelli della propria famiglia, agli amici o come dice Gesù - a coloro che ci fanno del bene o hanno da ricambiare, permette a Gesù di continuare a percorrere le strade della nostra umanità facendo del bene. l’animatore missionario • 4/15 3 anim.04-15 (03-04) presentazione:anim.04-09 (03-04) prese#12B94C 21/10/15 10:23 Pagina 4 Occorre avere sempre davanti a sé gli insegnamenti di Gesù e soprattutto i suoi sentimenti, così come scrive San Paolo alla comunità di Filippi: presentazione Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce (Fil.2,6-11). Poveri come Gesù significa condividere la propria vita con tutta l’umanità, a partire dai poveri e dagli ultimi. Gesù sulla croce ci ricorda che la misura di ogni azione, di ogni gesto, deve essere un dono totale e senza riserve per nessuno. Al Ladrone pentito dice infatti: “Oggi con me sarai nel paradiso” (Lc 23,43). Siamo chiamati a scegliere la via della piccolezza e non della grandezza e del potere, ma della mitezza e della misericordia. Il ragazzo nello specchio non vede se stesso ma Gesù che si identifica con i piccoli; Egli si riferisce non solo ai bambini, bensì alle persone senza importanza nella società, incluso i bambini, e chiede che essi siano al centro delle preoccupazioni della comunità, poiché “il Padre non vuole che nessuno di questi piccoli si perda” (Mt 18,14). Quest’anno sarà segnato dal dono del Giubileo straordinario della Misericordia: siamo invitati a viverlo come proclamato da Gesù nella sinagoga di Nazareth: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore” (Lc 4,18-19). Un grazie di cuore a quanti accompagnano i ragazzi in questo cammino missionario per essere, tutti insieme, una Chiesa Missionaria. Don Michele Autuoro Direttore Nazionale 4 s unti di riflessione anim.04-15 (05-10) riflessione:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:25 Pagina 5 anim.04-15 (05-10) riflessione:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:25 Pagina 6 materiale di animazione ri e v poomeù c es G nascessi prima che tu ano già. ev i poveri esist ! nato povero Tu stesso sei co es Papa Franc o, lor so di ci parla spes are nc non per ele n hanno, no e ch quello darci ma per ricor nno: quello che ha llezza, be aria, acqua, … conoscenze o per arricchirci iam us i che no o usare e dovremm e che invec beneficio! o anche a lor un d d’am ono ore DEI NOVE RAG NA D AZZ I NA IM T ISS ALE ION A 16 e mbr dice Su 2,2 m ili povertà. ardi di bambini al M m malnutrizio ilioni di bambini ondo circa la m età sono rach ne cronic itici a ca vive in a. usa della Questo è il altri com mio comandamen e grande di io ho amato voi. to: che vi amiate gli un questo: da Ne 15, 12-1 re la sua ssuno ha un am i gli 3). or vita per i propri am e più ici (Gv “Paziente e spesso vi Misericordioso ene chiam sono i du ” a tro at e nomi o Dio. Il va risco l ti aro salvezza ntro concreto in Suo essere miser con cui dove la Su tante azio tes La P re icordioso ci, e i in “ olt ibli ldiastruzione” (cfr. a bontà prevale ni della storia de t e su lla MV, n.6) lla punizio b g i el a, . ne e sulla Leg post sent rsi ti d s”, e o a e u v t r t pr t p l i a u n d che alcu ria ae V i ad alci cord Papa io str seri a di r il inar e “Mi Boll co p aord ia. ca r d s i t a r l nce o S ico rat ed Fra bile iser in p era nato u i M o i i h d o G p la reg ver e del tete no/p tat o a t Me mpeg dop egno reci l’i ine, il s te, n f in esu’ onde tro s a G risp e No a. i cor Padr Mar il ’Ave e l RI MISSIO • organismo pastorale della CEI anim.04-15 (05-10) riflessione:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:25 Pagina 7 POVERI COME GESÙ All’inizio della sua missione nel Vangelo di Matteo, Gesù presenta la via della felicità: le Beatitudini (Mt 5). Lo scopo della sua venuta è indicare la via della felicità ad ogni uomo e ad ogni donna, ed essa è la conseguenza dell’impegno per la costruzione del Regno di Dio su questa terra. Il primo passo su questa via verso la felicità è espresso con: “Beati i poveri in Spirito perché di essi è il regno dei cieli“ (Mt 5, 3). È la prima e la più importante delle beatitudini, le altre ne sono solo una esplicitazione. Non è un comandamento, è una constatazione. Gesù dice in fondo: Tu sei nato/a per vivere come povero/a, e se sceglierai la povertà come stile di vita potrai entrare in possesso del Regno di Dio che è già dentro di te. Infatti «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!» (Lc 17, 21). Sappiamo che il Regno che è in mezzo è Gesù stesso. Se dunque il Regno arriva in mezzo a noi con Gesù e per ereditarlo bisogna vivere come poveri, possiamo dedurre che bisogna imparare da Gesù a vivere come poveri. Cosa significa essere poveri come Gesù? In che modo Gesù ha vissuto la sua povertà? Di fatto Gesù poteva vantarsi di avere una tunica cucita tutta d’un pezzo che, come tale, aveva un certo valore (Gv 19, 23-24), e anche un mantello (Mc 5, 21-43) e dei sandali (Lc 3, 15-16.21-22). Aveva al suo fianco i dodici e alcune donne, «Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni» (Lc 8, 2-3). Non era dunque un indigente per quanto facesse un mestiere umile: il carpentiere (Mc 6, 3). La scelta dei poveri appartiene al modo con il quale Dio guarda e ama l’umanità. Ed è questa la Buona Notizia, il Vangelo della Gioia. San Paolo dice che «conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8,9). Con questo ci rivela intanto qual è lo stile di Dio. Non si rivela con i mezzi della forza o della potenza, o ancora della ricchezza del mondo, ma con quelli della povertà. Iniziando dal luogo dove nasce (Lc 2), dalle prime persone a cui si rivela, - i pastori (Lc 2, 8-12) - e dalle sue relazioni: privilegia storpi, pubblicani, donne e bambini, peccatori e peccatrici. Gesù è povero perché con la sua nascita ha accettato di condividere la nostra vita umana, «ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con volontà d’uomo, ha amato con cuore d’uomo. Nascendo da Maria Vergine, Egli si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato» (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. Past. Gaudium et spes, 22). Sceglie di essere povero per amore, generosità, desiderio di prossimità; e ci insegna che amare è condividere in tutto la sorte dell’amato. L’amore rende simili, crea uguaglianza, abbatte i muri e le distanze. E Dio, in Gesù, ha fatto questo per noi. L’amore è vero solo se è povero. l’animatore missionario • 4/15 7 riflessione sul tema di p. Serge Tchatche, sx anim.04-15 (05-10) riflessione:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:25 Pagina 8 riflessione sul tema poveri co La prima cosa che impariamo da Gesù è proprio il senso della prima beatitudine: in essa Gesù parla di una povertà assoluta! Si potrebbe dire così: “Beati coloro che sono azzerati nelle loro pretese, nella loro ansia di prestazione, coloro che non vivono solo per dimostrare agli altri che valgono qualcosa, coloro che continuamente accettano di essere creatura”; in questo senso l’espressione “mi sono fatto da me non è segno di povertà”. Gesù non parla dunque di quelli che sono poveri perché le rudi necessità della vita li hanno resi indigenti, ma di coloro che lo sono per un atto lodevole di volontà. Il povero non è colui che non ha nulla di sé a cui attingere per poter vivere. È invece colui che sa che per potere arrivare alla fine della giornata, ha bisogno di un altro. Il povero sa che esiste e vive grazie a qualcun’altro. Un altro ha costruito la sedia che usa, un altro ha coltivato e raccolto quello che mangia, prodotto il cellulare che usa, i vestiti che indossa, dei muratori hanno costruito la casa che abita. Possiamo esistere solo grazie agli altri, in tutto. I poveri sono coloro che accettano di riconoscere che un Altro e altri gli permettono di vivere, e per questo scelgono di rendere grazie perché sanno che ogni cosa è un dono. Vivono per rendere grazie, e questo compie la salvezza. Si tratta dunque di creare uno spazio dentro di noi in cui l’altro/a ci può fare del bene. Essere poveri è accettare di fare dei propri limiti il luogo dove gli altri possono farci del bene. Incontriamo gli altri dove siamo limitati, deboli. Diventiamo fratelli e sorelle dove siamo poveri e non dove siamo ricchi. Inoltre essere poveri è anche accorgersi del bene che gli altri ci fanno e dirglielo. C’è una povertà da cercare che è sobrietà, dipendenza da Dio, senso e rispetto per il creato, accettazione di avere bisogno dell’altro; e una povertà da fuggire: la miseria, la schiavitù, l’emarginazione. È quello che Paolo intende dicendo che Gesù si è fatto povero perché noi diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà, secondo la “ricetta dello Spirito”: ricchi della sua divinità, della vita stessa di Dio. Gesù non è d’accordo con la povertà ma con i poveri, persone che si affidano a Lui, che si lasciano riempire della Sua vita e della Sua Parola, secondo la ricetta dello Spirito. Poveri in Spirito si potrebbe tradurre con “povero allo Spirito” (un po’ come diciamo “pasta alla norma, all’arrabbiata…”, per dire la pasta cotta secondo il modo della norma, dell’arrabbiata). Il povero in spirito sarebbe il povero fatto secondo lo Spirito. Ora lo Spirito è l’amore con il quale il Padre ama il Figlio e il figlio ama il Padre. Questo amore fa poveri. La povertà secondo lo Spirito è tutto ciò che lascio andare per amore degli altri, tutto quello che accetto di perdere per stare con quelli che amo, come ha fatto Gesù diventando umano. Allora più amo e più sono povero, più amo e più scelgo di lasciare andare tutto ciò che mi impedisce di amare. La beatitudine si potrebbe riscrivere allora dicendo: “Felice chi sceglie di camminare nella mendicanza dell’amore, gli/le appartiene il regno dei cieli”, proprio perché è cotto secondo la ricetta dello Spirito. 8 MISSIO • organismo pastorale della CEI anim.04-15 (05-10) riflessione:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:25 Pagina 9 Con la beatitudine dei poveri in Spirito, Gesù inizia a fare un autoritratto e a dire quale sarebbe stata la sua linea di azione. Però le altre sette beatitudini sono una spiegazione di questa beatitudine. Il Povero è colui che è puro di cuore; cerca Dio con tutto se stesso, con cuore indiviso e trasparente, tutto orientato in una sola direzione. È quello che non sa vedere la malizia negli altri; però la sua ricerca di Dio deve avvenire nella solidarietà con tutti gli uomini e donne, come suggeriscono le altre beatitudini: la misericordia, la passione per la giustizia, l’impegno per la pace. Povero è il puro di cuore che è totalmente aperto a Dio e totalmente aperto agli uomini. Il suo stile è inconfondibile, perché rifiuta la violenza e sa pagare il prezzo della persecuzione. Non ricorre a nessuna forma di violenza (nemmeno l’insulto o la calunnia) per imporre i suoi progetti, neppure per far prevalere il regno di Dio (Lc 9, 51-56, Mt 26, 51-54). Confida nella presenza di Dio e questa gli basta. E come difende gli esclusi, accetta di subire anche lui la loro emarginazione come accadde a Gesù. Il povero è consapevole che tutto è dono di Dio e per questo ne fa dono a tutti e, se necessario, è pronto a donare anche la sua vita come Gesù che rivela la sua grande povertà quando afferma: “Perché io offro la mia vita. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso” (Gv 10, 17.18). Essere poveri come Gesù significa, in fondo, imparare a dipendere da Dio, che solo può salvarci. Il povero in questo senso è colui che ha fede, fiducia e si sa abbandonare (Lc 22, 42; Lc 23, 46; Gv 5, 19.30; 8, 42; 12, 49; 14,28). Questo significa ovviamente essere distaccati dai mezzi materiali, perché il ricco è facilmente illuso e distratto dai molti beni che possiede e confida in se stesso e nelle sue ricchezze, nella sua intelligenza, nei suoi mezzi tecnologici e scientifici. Essere poveri come Gesù significa avere un profondo atteggiamento di giustizia, di rifiuto di ogni prevaricazione. Il ricco è spesso un violento, che deve schiacciare gli altri per difendere i beni che gode da solo o anche la posizione che occupa o le sue idee. Essere poveri come Gesù significa rifiutare ogni violenza: «Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno» (Lc 23-34); «sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29); beati i miti. In Gesù si realizzano i tratti del vero povero del Signore: il totale abbandono in Dio, il dono di sé a Dio e ai fratelli e sorelle, il rifiuto di ogni violenza, la solidarietà con i più disprezzati fra gli uomini e le donne. I veri poveri sono quelli che hanno puntato tutto sulle relazioni, sul mettere ogni cosa in loro possesso al servizio della fraternità e di un mondo migliore. Non coloro che non possiedono nulla, ma che pur potendo avere tutto, non tengono nulla per sé e mettono tutto al servizio della comunione, fino alla loro vita. Questo ci fa capire come essere materialmente indigenti non fa automaticamente di noi dei poveri come Gesù. Il regno dei cieli sarà dei poveri proprio perché Dio stesso in Gesù, da ricco che era, si è fatto povero affinché diventassimo ricchi della sua vita che è amore, misericordia, gioia, giustizia, pace, purezza di cuore, mitezza, non violenza, accoglienza di tutti perché Lui è Padre di tutti. l’animatore missionario • 4/15 9 riflessione sul tema come gesù anim.04-15 (05-10) riflessione:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:25 Pagina 10 celebrazione di Avvento Carissimi parroci, Carissimi animatori e catechisti dei ragazzi, torniamo a voi con la proposta missionaria di Avvento, un modo per vivere l’attesa della venuta di Gesù con il cuore aperto al mondo. Si inseriranno in questo periodo anche le proposte di Missio Ragazzi per il Giubileo della Misericordia (vedi pag. 18) e la Novena dei Ragazzi Missionari. L’animazione missionaria dei ragazzi ha un momento forte nella Giornata Missionaria dei Ragazzi del 6 Gennaio, giorno in cui tutta la Chiesa unisce alla preghiera la raccolta di offerte per i piccoli del mondo e fa festa con i Ragazzi Missionari (proposta di animazione alle pagine 20-21). Lo spirito della Pontificia Opera dell’ Infanzia Missionaria è proprio questo: I bambini aiutano i bambini: perciò sono loro i veri protagonisti della Missione. 10 MISSIO • organismo pastorale della CEI anim.04-15 (11-17) celebrazione d'Avvento:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:27 Pagina 11 lacometa di matì anim.04-15 (11-17) celebrazione d'Avvento:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:27 Pagina 12 La Cometa di Matì è l’iniziativa che rivolgiamo ad ogni bambino e ragazzo: vi proponiamo pertanto di richiedere il numero relativo ai bambini che pensate di coinvolgere affinché ciascuno di loro possa svolgere il proprio cammino di Avvento. celebrazione d’Avvento ISTRUZIONI PER L’USO Montate ad incastro le mezzelune (A), con la corona-base (B) e la coda della cometa (C), come nell’immagine e infine piegate Matì che sposterete ogni giorno del calendario sulla parte esterna della corona. Nei giorni corrispondenti al continente, pregate per le situazioni di povertà proposte e per tutte le altre che conoscete. Al termine della settimana decidete quale stellina donare al continente “visitato” perché, come quando si va in missione, solo dopo aver incontrato, conosciuto e pregato, si è in grado di donare qualcosa. 12 MISSIO • organismo pastorale della CEI anim.04-15 (11-17) celebrazione d'Avvento:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:27 Pagina 13 A livello parrocchiale la proposta si inserisce nella Celebrazione Eucaristica delle 4 Domeniche di Avvento. • all’inizio della Messa: si legge la monizione proposta (vedi schema nelle pagine seguenti) in cui si invitano i ragazzi a prendere l’impegno di preghiera e solidarietà per la settimana che sta per iniziare; • all’offertorio: insieme al pane e al vino, durante la processione offertoriale viene portato all’altare un oggetto tipico del continente; se non ne avete disponibili, cercateli andando ad incontrare le comunità etniche nelle vostre città. Le domeniche di Avvento sono 4: nel percorso della cometa, l’Europa è inserita nei tre giorni che precedono la prima domenica di Avvento, per cui invitate i ragazzi a pregare per il continente europeo nei giorni corrispondenti. All’inizio dell’Avvento, insieme a La Cometa di Matì, distribuite il salvadanaio GMR invitando i ragazzi a raccogliere i risparmi con l’intenzione del continente relativo alla settimana in corso. I salvadanai vengono portati in chiesa il 6 Gennaio, Giornata Missionaria dei Ragazzi. l’animatore missionario • 4/15 celebrazione d’Avvento OGNI DOMENICA 13 anim.04-15 (11-17) celebrazione d'Avvento:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:27 Pagina 14 celebra Per la celebrazione suggeriamo alcune monizioni, che un/a bambino/a può leggere all’inizio della Messa, e alcuni segni da presentare all’offertorio. celebrazione d’Avvento 26-27-28 novembre Preghiamo per l’Europa: per gli emarginati, i ricchi infelici, gli immigrati, i bambini abbandonati…. I SETTIMANA 29 novembre - 5 dicembre All’inizio della I settimana di Avvento il Vangelo ci invita alla venuta del Signore tenendo il cuore attento alla carità verso gli altri, rinunciando al nostro egoismo. In questi giorni preghiamo per i bambini poveri dell’Africa. Offertorio: viene portato all’altare un djembe, un tamburo tipico africano, oppure un batik, o ancora una scultura africana… Durante la settimana preghiamo per: i malati, i bambini che vivono le guerre, che soffrono la fame, tutti coloro che sono stati impoveriti, privati delle ricchezze materiali… 14 MISSIO • organismo pastorale della CEI anim.04-15 (11-17) celebrazione d'Avvento:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:27 Pagina 15 razione II SETTIMANA 6 - 12 dicembre Nella II settimana di Avvento, prendiamo sul serio l’invito alla conversione che ci viene da Giovanni il Battista, pregando tutti i giorni per le necessità dei nostri coetanei più poveri dell’America. viene portato all’altare un sombrero messicano, o un flauto di pan, o ancora una stoffa tipica delle regioni andine… Durante la settimana preghiamo per: i bambini sfruttati, i ragazzi costretti a vendere la droga, coloro che subiscono ingiustizie, che sono vittime di razzismo… III SETTIMANA 13 - 19 dicembre Con la III settimana di Avvento continuiamo il nostro cammino incontro al Signore che viene, seguendo i consigli del Battista, condividendo cioè ciò che abbiamo, con chi è più povero: preghiamo, ogni giorno, per i bambini sfortunati dell’Asia. celebrazione d’Avvento Offertorio: Offertorio: viene portata all’altare una lanterna cinese, o un vaso cinese oppure una stoffa indiana… Durante la settimana preghiamo per: le bambine spose, i bambini lavoratori, i perseguitati per fede, coloro che fuggono dalle guerre e che sono malnutriti… l’animatore missionario • 4/15 15 anim.04-15 (11-17) celebrazione d'Avvento:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:27 Pagina 16 IV SETTIMANA 20 - 24 dicembre celebrazione di Avvento A conclusione del tempo di Avvento, in questa IV settimana, ormai prossimi alla nascita di Gesù, anche noi come Maria che corre da Elisabetta, facciamoci prendere dalla gioia di annunciare la venuta del Signore: preghiamo per i bambini e i ragazzi poveri dell’Oceania. Offertorio: viene portata all’altare una maschera tipica, o un didgeridoo, strumento musicale in bamboo… Durante la settimana preghiamo per: i bambini che non possono andare a scuola, che vengono discriminati, i malati e coloro che perdono la terra in cui sono nati… 16 MISSIO • organismo pastorale della CEI anim.04-15 (11-17) celebrazione d'Avvento:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:27 Pagina 17 dono no coglienza ace dono oglienza dono isericordia dono ericordia dono dono dono dono la misericordia lal’accoglienza gioia la misericordia dono dono dono dono l’amicizia la la speranza misericordia l’accoglienza dono l’amicizia dono dono la pace dono la misericordia l’accoglienza dono la pace dono l’amicizia dono la gioia dono dono la misericordia dono dono l’amicizia l’accoglienza l’amicizia dono dono la dono pace dono la gioia l’amicizia la gioia dono la speranza dono la gioia dono dono dono dono dono la pace l’accoglienza la l’amicizia misericordia la pace dono dono dono la gioia la dono misericordia la pace dono l’amicizia l’accoglienza dono la gioia dono dono la speranza dono dono la pace la misericordia l’amicizia dono la speranza dono dono dono dono dono la speranza l’amicizia la pace la gioia la speranza dono dono dono pace lala speranza dono la gioia l’amicizia dono dono dono la speranza la la pace gioia l’animatore missionario • 4/15 dono la misericordia dono la pace celebrazione d’Avvento no cizia dono dono l’accoglienza l’accoglienza dono l’accoglienza dono la speranza dono dono gioia lalasperanz dono la speranza dono la gioia dono la speranza 17 anim.04-15 (18-24) speciale giubileo:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:29 Pagina 18 s eciale Giubileo “PORTA” LA MISERICORDIA n poster tutto colorato da appendere uno stru&ento per vivere il iubileo della isericordia con spirito &issionario aperto al &ondo odici porte chiuse da spalancare una al &ese ini0iando dall dice&bre apertura u!!iciale del iubileo partire dalla arola di io &essa in eviden0a i ra"a00i saranno invitati a vivere l i&pe"no su""erito e attraverso il pro"etto di solidariet1 a !arsi vicini ai !ratelli &eno !ortunati ul sito di issio a"a00i saranno disponibili appro!ondi&enti relativi ad o"ni porta otete richiedere orta a ra"a00i &issioitalia it oppure allo 1 la Misericordia MISSIO • organismo pastorale della CEI s eciale Giubileo anim.04-15 (18-24) speciale giubileo:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:30 Pagina 19 l’animatore missionario • 4/15 1 anim.04-15 (18-24) speciale giubileo:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:30 Pagina 20 ANIMAZIONE PER LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA MISSIONARIA RAGAZZI animazione GMR 2016 La celebrazione eucaristica della Giornata Missionaria dei Ragazzi è l’occasione per rendere protagonisti tutti i ragazzi missionari che hanno a cuore la solidarietà e la fraternità verso i loro coetanei nelle parti più disparate del mondo. Missio Ragazzi anche quest’anno offre diversi spunti per aiutare gli educatori, i parroci e i ragazzi stessi nella loro formazione missionaria. L’apice di questo percorso è questa Giornata, che vuole essere una vera e propria festa. Il modo migliore per realizzarla è una celebrazione a misura di bambino e in stile missionario. Questa è la proposta che vi facciamo. 1 COME UNA FESTA CHE SI RISPETTI VA PREPARATO IL LUOGO Utilizzate i manifesti per la GMR 2016 per addobbare la chiesa. Non solo! Realizzate un bel cartello o addirittura, se riuscite, uno striscione con lo slogan dei ragazzi missionari “i bambini aiutano i bambini” e ponetelo vicino all’altare con un bel mappamondo di fianco. Fate in modo che chiunque entri in chiesa per la Messa intuisca subito che c’è qualcosa di “nuovo” nell’aria. Con l’aiuto del parroco e i responsabili liturgici, preparate l’altare utilizzando i colori dei cinque continenti e/o utilizzando dei segni che rimandano alla mondialità: largo alla fantasia! Sarebbe un bel colpo d’occhio se tutti i ragazzi missionari indossassero magliette a tinta unita di colori diversi, in modo da rendere visibilmente gioiosa la Messa. 20 MISSIO • organismo pastorale della CEI anim.04-15 (18-24) speciale giubileo:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:30 Pagina 21 2 AMBIENTALE Prima di cominciare la celebrazione, il sacerdote introduce la Giornata Missionaria dei Ragazzi e si rivolge loro sottolineando l’importanza della chiamata di Dio. Potrà utilizzare come esempio quella di Samuele nella Bibbia: anche i piccoli sono Suoi Profeti. Nella Bibbia si racconta di un bambino che fin dalla nascita ha sentito forte la presenza di Dio: Samuele. Sua madre Anna non poteva aver figli e tanto pregò Dio per ricevere da Lui un miracolo. Le sue preghiere furono accolte e nacque Samuele e la madre per rendere grazie di questo miracolo, donò il figlio a Dio e fu così che il bambino crebbe nel tempio col sacerdote Eli. Durante una notte il Signore lo chiamò per ben tre volte, Samuele non rispose perché credette si trattasse di Eli, ma non era così. Il bambino allora rispose alla voce: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta” e da allora tutto Israele riconobbe Samuele come profeta del Signore (1Sam,3). 3 Un ragazzo introduce con queste parole la processione offertoriale. Signore, noi ragazzi missionari siamo come il ragazzino che diede a Gesù i suoi semplici “5 pani e 2 pesci” che gli permisero di sfamare un’intera folla di persone. Ti presentiamo oggi la nostra piccola offerta e ti preghiamo Signore di moltiplicarla suscitando nell’animo di tutti i tuoi fedeli il desiderio di condividere quanto hanno con chi invece ha molto meno di quanto gli spetta. Dopo la processione offertoriale tutti i ragazzi missionari porteranno all’altare i salvadanai di Missio Ragazzi con le loro offerte e riceveranno dal sacerdote una benedizione speciale. ri pove e comsù Ge 4 5 DOPO LA COMUNIONE: PREGHIAMO animazione GMR 2016 PRESENTAZIONE DEI DONI Invitiamo l’assemblea a leggere insieme la preghiera sul retro dell’immaginetta. CANTO FINALE: MATITE MISSIONARIE Musica, testo e accordi su www.ragazzi.missioitalia.it l’animatore missionario • 4/15 21 anim.04-15 (18-24) speciale giubileo:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:30 Pagina 22 SUSSIDI DISTRIBUITI nel 2014 dalla Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria $ 19.608.980 GMR 2016 • raccolta e distribuzione fondi ripartiti in base alle richieste provenienti dai cinque continenti $ 69.000 $ 7.036.890 $ 598.000 $ 11.610.990 $ 294.100 22 MISSIO • organismo pastorale della CEI m anim.04-15 (18-24) speciale giubileo:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:30 Pagina 23 progetto matita missionaria Matì, la matita missionaria bangladesh richiedi la matita missionaria ... con la tua offerta finanzierai il progetto BANGLADESH l’animatore missionario • 4/15 23 il ponte d’oro in caso di mancato recapito, rinviare a Ufficio Postale Roma Romanina, per la restituzione al mittente previo addebito anim.04-15 (18-24) speciale giubileo:anim.04-09 (05-06) riflessione 21/10/15 10:30 Pagina 24