L`inverno è più caldo con i cappotti leopardati

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L`inverno è più caldo con i cappotti leopardati
VI
SPETTACOLO
www.leggimionline.it
28 OTTOBRE 2016
Mise animalier per dare vita al déjà-vu. Per la moda autunno-inverno soprabiti e piumini maculati o semplicemente “macchiati”
L’inverno è più caldo con i cappotti leopardati
Colori inediti per la stagione fredda in cui spiccheranno colori inediti come il giallo e il grigio ma non per forza su un fondo monocromatico
N
ella moda nulla
s’inventa, tutto ritorna ciclicamente.
Certo, rispetto al
passato, c’è sempre
qualcosa di nuovo: tutto viene riletto in chiave moderna. Così, anche per la stagione fredda, ormai
alle porte, la moda ci ripropone un
déjà-vu. Sfogliando le riviste di
moda e guardando le vetrine delle
boutique più di tendenza veniamo
subito attratti da cappotti dal sapore animalier o addirittura macchiati. Automaticamente viene
spontaneo ricordare cappotti che
hanno fatto storia come quello in
pelliccia leopardato di Jackie
Kennedy o, per non andare troppo
indietro nel tempo, il cappotto vintage leopardato che ha sfoggiato
l’anno scorso a Londra Kate Moss
in più di una occasione mondana.
L’animalier tornato alla ribalta
in questa nuova stagione fredda
non è, tuttavia, quello sexy e ammaliante tipo Grace Kelly che
posa davanti alla macchina foto-
Collezione Jeremy Scott AI 2016-17
grafica svestita con dei collant a
rete neri e un body animalier. Il
maculato dell’autunno-inverno
2016-2017 è meno urlato, soprattutto meno sexy e forse più
concettuale. Del resto lo troviamo
principalmente su soprabiti e cappotti. In passato l’animalier è
stato più volte associato a un
idea di seduzione ai confini della
volgarità. Ma oggi le cose sono
cambiate e il maculato ha man
mano perso il suo potere seduttivo.
Parlando di stile animalier tornano
subito alla mente quei personaggi
la cui storia personale è indissolubilmente legata a questa tendenza. Una lista davvero lunga e, soprattutto, ricca di personaggi femminili che, in qualche modo, hanno scritto importanti pagine di storia del costume. Tra queste. Jacqueline Kennedy, Ava Gardner,
Grace Kelly, Naomi Campbell e
Diana Vreeland. Proprio quest’ultima, storica direttrice di Vogue
America, ha sempre manifestato
un grande amore per lo stile ani-
malier al punto da far tappezzare
con una moquette leopardata il suo
ufficio alla Condè Nast. Certo, il
maculato che ritroviamo sui cappotti delle collezioni autunno-inverno 2016-2017, ha delle sue peculiarità: viene proposto su colori
inediti come il giallo e il grigio o,
talvolta, proposto in più colori. Stile animalier che, in questa stagione
fredda, ha contagiato anche gli accessori. Una giungla metropolitana arricchita da scarpe e borse.
Tante le case di moda coinvolte in
questa nuova ondata animalier:
Bottega Veneta, Moschino, Jeremy Scott, Michael Kors, Dior e
Prada. Solo per fare qualche
nome. In questa lista ci sono
anche grandi catene di abbigliamento come OVS e H&M che
possono accontentare la voglia di
moda di chi non dispone di grandi
somme di denaro. Insomma, il
dado è tratto, l’inverno alle porte
sarà sicuramente più caldo con i
cappotti dalle stampe leopardate.
Patrick Battipaglia
Collezione Dior AI 2016-17
Dopo Piacere Salvatore e Lampedusa il cantautore catanese ha lanciato il suo nuovo singolo nel giorno del Coming Out Day
Le avventure di Don Chisciotte
Esce il nuovo clip di Paolo Antonio
messe in scena da “Sotto il Tocco”
Mamma sono gay e “Son Felice”
Un messaggio universale. Un inno alla sincerità e alla condivisione. Paolo Antonio invita
a non rimandare l’appuntamento con la felicità,
nel suo nuovo brano e videoclip dal contenuto
dirompente.
Dopo “Piacere Salvatore”, la canzone contro
il pizzo che è diventata un tormentone
nel 2014, e “Lampedusa”, vincitrice del
Lennon Festival 2015, il cantautore siciliano torna ad affrontare un tema sociale, ma anche personale, con il singolo “Son Felice”.
Il brano racconta la storia del suo
“coming out”, ovvero di quel giorno in
cui trovò il coraggio di dire ai suoi genitori “sono gay”.
“Son Felice”, dal 20 ottobre nei digital stores, è accompagnato da un videoclip lanciato sui social network già
l’11 ottobre, in occasione del Coming
Out Day, con il patrocinino di Agedo
Nazionale (Associazione genitori, parenti e amici di persone LGBT).
Nel video, un istrionico Paolo Antonio veste i panni del grillo parlante,
la coscienza di sé che vorrebbe gettare
la maschera ma viene messa a tacere.
A un tratto, però, il silenzio diventa più
assordante della verità. “Il mio coming
out è andato così – spiega Paolo. Le bugie e la
reticenza su argomenti come la fidanzata mi portavano a evitare il dialogo e a chiudermi in me
stesso.
Il coming out è stato il regalo più bello che
potessi fare a me e alla mia famiglia. Ho imparato che la sincerità è felicità, qualunque sia il
prezzo, e la felicità non si può rimandare”.
Niente drammi, dunque. L’ironia del testo e
la vivace freschezza della musica alleggeriscono
il peso emotivo della vicenda e fanno, di un brano autobiografico, un messaggio universale.
“Con questa canzone – commenta il cantautore
collezioni autunno-inverno 2016-2017
– mi piacerebbe incoraggiare tutti a gridare: son
felice di essere esattamente come sono”.
Paolo ha voluto dedicare il brano alla sua famiglia. Non è un caso che l’uscita, in barba alle
regole della promozione discografica, sia stata
programmata proprio per giovedì 20 ottobre,
compleanno di sua madre.
A sottolineare ulteriormente l’importanza del
sostegno della famiglia nel percorso verso la felicità, è il patrocinio morale di Agedo. Fiorenzo
Gimelli, presidente dell’associazione, commenta: “Il brano e il videoclip di Paolo Antonio
sono decisamente un modo simpatico e coinvolgente per presentare il coming out,
che rappresenta un momento importante sia per le persone LGBT sia per le
loro famiglie. Spesso, purtroppo, molte
persone omosessuali fanno fatica a parlare con i propri familiari; per questo,
“Son Felice” ci sembra un bel modo per
celebrare la giornata internazionale
del coming out, dato il messaggio in linea con uno degli scopi della nostra associazione: lavorare perché sempre
meno famiglie entrino in crisi in occasione del disvelamento dell'orientamento sessuale di un figlio”.
“Son Felice”, scritto e composto da
Paolo Antonio, è prodotto dall’etichetta
romana Mafi sotto la direzione artistica
di Giuseppe Mangiaracina (Arisa,
Alan Parson).
L’arrangiamento è stato curato da
Salvo Dub, le registrazioni e il missaggio sono di Carlo Longo. Il video è stato realizzato da Nanni Musiqo ed Elio
Ragusa ed è stato volutamente girato a casa dei
genitori di Paolo Antonio con la partecipazione
di Andrea Grasso (figlio), Enzo e Agata Strano
(genitori), Salvo Privitera (batteria), Dario
Scimone (tromba), Alessandro Teodoro (contrabbasso), Giuseppe Ciravolo (glockenspiel).
I costumi sono di Freak Catania.
Domenica 30 ottobre storie di beffe e di osteria sul palco
del Teatro puntese con la regia di Giovanni Maugeri
Triplo appuntamento con la commedia “Don
Chisciotte & Sancio Panza” portata in scena dall’associazione teatrale “Sotto il Tocco” al
Teatro di via Ravanusa 18 a San Giovanni La
Punta. Due già andati in scena con gran successo, lo scorso fine settimana, il terzo in programma domenica 30 ottobre alle ore 18.
“Sotto il Tocco”, che vede la direzione artistica di Michele Russo, propone una commedia
dal sapone innovativo e unica nel suo genere.
Una rappresentazione mai vista in Sicilia per la
regia di Giovanni Maugeri. La commedia racconta le vicissitudini degli eroici personaggi del
Cervantes, presi in giro da una comitiva di burloni che si fanno beffa di loro. Il testo, volutamente recitato in dialetto, ruota intorno a Don
Chisciotte e alla sua voglia di convincere il contadino Sancio Panza a fargli da scudiero. I due
protagonisti con un ronzinante ed un asinello
partono all’avventura. Don Chisciotte e Sancio
Panza si fermano in una modesta osteria che viene scambiata per un castello. Da lì ruota tutta
la commedia. Don Chisciotte attacca anche un
gregge di pecore, scambiandolo per un pericoloso esercito armato. Nella locanda osteria si
susseguono racconti e ragionamenti sulle virtù
e i romanzi Cavallereschi. Nel cast Vincenzo
Santangelo, Francesco Macaluso, Linda Cantarella, Mary Fichera, Elisa Russo, Alessandro
Ragusa, Mariella Siciliano e Danilo Arena. Scene di Franco Sardo. Per info e prenotazioni 0957413845.
Immagini in miniatura e provini di stampa realizzati, nell'arco di “tredici” anni, dall'artista ragusano. La mostra allestita nei saloni della galleria Soquadro rimarrà aperta fino al 26 novembre
Disegno, grafica e fotografie: Tredici, la personale di Daniele Cascone
Ragusa - Il titolo della personale di fotografia dell'artista ragusano Daniele Cascone è un numero primo “Tredici” e verrà inaugurata a Ragusa sabato 29
ottobre alle ore 19.00 negli spazi espositivi di Soquadro, in via Napoleone Colajanni 9-11.
La mostra, a cura di Susanna Occhipinti e Giuseppe Lo Magno, è incentrata sui provini di stampa,
fotografie di piccolo formato, realizzate appunto nell'arco di tredici anni.
«Daniele Cascone - scrive Anna Terranova, autrice di una breve nota critica per la mostra - sceglie
delle immagini significative, gli ultimi “controlli”
prima dell’opera conclusa, e le usa per raccontare
una storia, quella della sua produzione, in due fasi:
le opere 2004-2008 e quelle 2009-2016, una sorta
di indice in attesa che se ne apra un terza. La prova
di stampa rappresenta per ogni fotografo la prova
Support
del nove, anticipazione in miniatura di come sarà
la foto finale quindi, eccetto la dimensione, identica
a quella e per nulla incompleta. La mostra espone
“provini” - molti dei quali inediti - rivelatori di una
nuova scoperta o dell’evoluzione del gusto dell’autore».
«Se nelle prime la commistione tra oggetti e corpi
- continua Anna Terranova - sembra rispecchiare
quella tra disegno, grafica e fotografia, più si va
avanti e più le immagini appaiono distillate,
spogliate dell’aspetto decorativo e purificate in un
dialogo muto tra corpi, oggetti e spazi. Da dettagli
quasi incisi si passa a campiture più ampie, a luci
più dirette e contesti più reali che non temono di far
trapelare il lavoro in studio ma anzi quasi lo
esaltano e lo urlano fieramente. Se all’inizio è la tecnica mista a sovrapporre parti di uccelli o maschere
ai personaggi rappresentati, nella seconda fase è l’attenzione alla materia e al corpo umano a far sì che
i dettagli come fiori, ali, gabbie, animali, rami, nature
morte e oggetti si scollino e prendano possesso di
uno spazio tutto loro, a bilanciare la composizione».
«Dal movimento alla stasi, dai volti in posizione
frontale - conclude - si passa ai profili se non addirittura alla posizione di spalle. Sempre meno interessa l’espressione facciale, sempre più gli oggetti
si fanno massicci e schiacciano l’uomo. Da decorazioni funzionali prendono sempre più importanza
e peso, divenendo ormai protagonisti della composizione».
La mostra, allestita in collaborazione con la Galleria Lo Magno di Modica, resterà aperta fino al 26
novembre e potrà essere visitata da lunedì a sabato,
dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00.
Anna-Karenina