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SANITÀ CALCIO Mensile della Regione Sardegna per gli emigrati Un opuscolo che aiuta a salvare molte vite I gol di Suazo tengono a galla il Cagliari ANNO XXXVIII / APRILE 2006 N. 4 pag. 11 Spedizione in abbonamento postale - 45% - Art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Cagliari (tassa riscossa - taxe perçue) Poste italiane tariffa pagata DCO/D.E./3139/02 del 25.03.2002 pag. 30 ◗ SPECIALE EMIGRAZIONE La Consulta approva il Programma di interventi per il 2006 C DO UM T EN I Entro l’anno la Conferenza regionale dell’emigrazione Via libera anche al censimento e all’indagine sui sardi nel mondo - Malumori per i tagli di bilancio e per i criteri di ripartizione indicati dal Piano Triennale pagina 5-6-7 ◗ RIFORME ◗ ULTIMORA Imposte sulle seconde case: esclusi gli emigrati Avviato l’iter per il nuovo Statuto Nella Consulta che dovrà riscrivere la Costituzione sarda anche due rappresentanti degli emigrati pagina 8 La Commissione del Consiglio regionale ha approvato il testo del “maxicollegato” che sarà esaminato dall’Assemblea dopo le elezioni di aprile. Tra le misure adottate è stata introdotta l’esenzione del pagamento della nuova imposta sulle seconde case che sorgono lungo la costa, oltre che per i residenti, anche per gli emigrati nati in Sardegna e per i loro coniugi. Proposta anche la riduzione degli importi delle aliquote ◗ TRASPORTI Slitta a maggio la continuità territoriale Il ritardo nell’entrata in vigore delle agevolazioni dovuto a un problema burocratico pagina 9 2A PRILE Lettere al Giornale 2006 DallArgentina cerca parenti a Bosa Sono nipote di un emigrante sardo. Mio nonno arrivò in Argentina con lultimo viaggio del Mafalda. Proveniva da Bosa, in provincia di Nuoro. Cerco aiuto per rintracciare i parenti in Sardegna. Sappiamo che ci sono suoi figli in Sardegna. Mio nonno si chiamava Antonio Giuseppe Pittalis era nato il 3 febbraio del 1901, figlio di Alfonso Maria e di Maria Bonaria Cabula. Vorrei sapere se esistono in vita parenti di sangue di mio nonno, siano figli o nipoti. Lo faccio per mia madre che aveva promesso al padre che avrebbe fatto questa ricerca. Da qui sola non posso fare niente. Aiutatemi. Graciela Campanella Italia 2815 Mar Del Plata - Argentina 0054.0223.476.3241 Cara Campanella, abbiamo riassunto la sua e.mail. Siamo certi che presto riceverà informazioni sui suoi parenti sardi. Invito ad Abbasanta Caro Messaggero sono il presidente de sos Tenores de Abbasanta, gruppo SuCuntzertu Abbasantesu, io e i miei soci componenti il gruppo abbiamo avuto modo di leggere il vostro articolo uscito a dicembre 2005, nella sezione Lettere al Giornale, inerente a un tale Marco Ventura, residente in Veneto, dove vi fa presente la sua nostalgia per la Sardegna ma in particolar modo per il nostro paese di Abbasanta. Devo dirvi che la cosa ci ha fatto veramente piacere. È per questo nostra intenzione invitare Marco e i suoi genitori ad Abbasanta in occasione della festa del 25° anniversario dalla nostra nascita, naturalmente nostri ospiti se loro riescono a venire a trovarci. Ci teniamo far presente che per loccasione festiva saranno presenti non meno di 20 gruppi a tenores e ospiti amici il gruppo di ballo Città di Oristano guidati da Enrico Fiori. Per il nostro caro Marco ci farebbe piacere veramente riaverlo qui ad Abbasanta anche se per poco in modo da poter vivere insieme a lui e i suoi i più bei ricordi da lui stesso custoditi così gelosamente da avere una così forte nostalgia del nostro bel paese. In attesa vostra risposta porgo distinti saluti ed auguro a tutti della redazione del Messaggero Sardo un buon lavoro oltre a ringraziarvi veramente per tutto quello che fate per i nostri sardi lontani. Franco Piras Abbasanta Caro Piras, abbiamo apprezzato il suo gesto e per questo abbiamo deciso di rendere pubblica la sua lettera. Fateci sapere se Marco e la sua famiglia accetteranno linvito e notizie del ritorno ad Abbasanta. La casa in paese: tasse e disservizi Caro Messaggero, il mio caso è quello di un sardo che, una quindicina di anni fa, dopo aver passato la vita in Continente si compra un appartamento di 45 mq. al suo paese, soltanto per il piacere di ritornarci. Con la stessa logica con cui, una volta morti i genitori, ritiene opportuno portare lì le loro salme. Si dà il caso, però, che il paese, lasciato con la famiglia quando era in forte crisi economica, sia A proposito della base di Santo Stefano Caro Messaggero, sempre e continuamente ribadirò il vostro ruolo veramente neutrale, e rispettoso dei vari orientamenti politici di tutti i Sardi nel Mondo. Ritengo che lopera che svolgete è sempre un carezza dellIsola. Mi ha in qualche maniera un po provocato il signor Sale della provincia di Firenze, che richiamando lattenzione sulla base di Santo Stefano a La Maddalena, ha giudicato il Messaggero come antiamericano. Io, anche durante la mia giovinezza vissuta in Sardegna ho sempre percepito che lIsola fosse ancora colonia. Ho vissuto nei territori di Alghero, e Poglina esisteva già e dellesistenza di Gladio se ne è saputo dopo molti anni. Quellarea era off-limit, dal Dopoguerra in avanti forse per farci del bene, non lo so! Ho letto da poco un libro, un bel libro, di Giuseppe Dessì, Paese dOmbre. La mia coscienza il mio spiritu sardu si è acceso. Quanta storia non conosciamo, quanti piccoli particolari storici sono sepolti come pietre e massi nuragici ancora sotto strati di polvere, fango, argilla? Se gli Americani se ne andranno questo può farci un piacere immenso. Io vorrei sognare un isola, la mia nel cuore, scevra di ogni occupazione, di ogni colonia, di qualsiasi ingerenza straniera. E non voglio venir meno alla tradizionale ospitalità sarda, riconosciuta in tutto il Mondo. La nostra terra è nota per il mare e le spiagge, ma la mia terra è anche altro. Mi ritengo figlio di antichi padri! Un saluto a tutti e un ringraziamento per il vostro lavoro lodevole. Gemiliano Cadoni Varese Caro Cadoni, grazie per gli apprezzamenti. Sulla presenza della base appoggio Usa, per sommergibili a propulsione e armamento nucleare, nellisola di Santo Stefano, e sulla presa di posizione del sig. Sale, abbiamo ricevuto molti attestati di solidarietà. Siamo convinti di aver dato uninformazione corretta e interpretato il sentimento della maggioranza dei Sardi che ritengono che quella struttura (che poteva avere un senso quando è stata realizzata) non ha più motivo di esistere e anzi può rappresentare un pericolo. diventato una delle mete turistiche preferite. Si dà il caso, quindi, che la casetta in questione costi anche abbastanza, ma uno dice ci fai anche una bella vacanza. Si dà il caso che dopo due anni dallacquisto lacqua corrente non sia più potabile e venga fornita solo un giorno su tre: devi perciò dotare labitazione di adeguato contenitore e autoclave, sostenendo i relativi costi, e continuare a pagare una bolletta fissa elevata che non tiene naturalmente conto né del reale consumo della stessa, né della scarsa disponibilità, per di più comprando lacqua minerale anche per lavare la verdura. Si dà il caso, infine, che lICI sia al livello più elevato, come la nettezza urbana, anche se poi di fronte a casa, e ai lati delle strade dellintera isola e perfino sulle magnifiche spiagge ci siano cumuli di immondizie con lavatrici, letti, divani, batterie ed altro. Sopporti tutto, ma non ti accorgi che la casa è a meno di tre chilometri dal mare. Che ci puoi fare? Se sei nato in unisoletta di un arcipelago dove devi anche pagare il traghetto, per di più maggiorato, perché non sei residente? Devi solo aspettare la finanziaria regionale 2006 della tua amata Sardegna che prevede una tassa sugli immobili compresi nella fascia costiera dei tre chilometri dal mare di proprietà dei non residenti in Sardegna per un importo di 1500 euro annui (non dimentichiamo: pari a 3 milioni di vecchie beneamate lire). A questo punto ti viene un dubbio: forse ho sbagliato fin dallinizio. Perché scrivo a Il Messaggero sardo giornale della Regione sarda per gli emigrati? Per pregarvi di evitare di inviarmi il giornale, così anche questo minor costo contribuirà al bene dellIsola. Antonio Casazza Roma Caro Casazza, comprendiamo il suo sfogo ma lo riteniamo prematuro. La misura di cui lei parla non è stata approvata con la legge finanziaria 2006. È contenuta in una legge collegata che prevede la creazione di unAgenzia delle Entrate che ha lo scopo di rendere più efficiente e equilibrato il sistema di imposizione e riscossione delle tasse nellIsola. Tra le misure ipotizzate cè quella della tassazione delle seconde case dei non residenti. Una misura che a nostro avviso, come abbiamo scritto nel numero di Febbraio, non dovrebbe riguardare gli emigrati che una legge, la n. 7 del 1991 equipara ai residenti. La norma è allesame della apposita Commissione del Consiglio regionale e passerà quindi allapprovazione dellAssemblea regionale. La sua è una delle molte lettere e telefonate ricevute sullargomento. Le assicuriamo che Il Messaggero sardo, anche in questa vicenda è dalla parte degli emigrati, e continuerà a difendere i loro diritti e le loro ragioni. Per questo non abbiamo dato corso alla sua richiesta di sospendere linvio del giornale. Auguri al fratello missionario in Cile Caro Messaggero, vi scrivo per far pervenire gli auguri di tutta la famiglia a mio fratello Giulio, missionario a Santiago del Cile, in occasione del suo trentunesimo anniversario di sacerdozio, l 8 maggio 2006. Antonio Pireddu Piazza Marconi 6 - 08010 Lei (NU) Caro Pireddu, ci uniamo a lei e alla sua famiglia per festeggiare don Giulio, che è un nostro fedele lettore. DallArgentina per conoscere le origini Caro Messaggero, sono figlio di emigrati sardi, non parlo, e non scrivo bene in italiano, ma lo capisco un po. Mi fa molto piacere leggere il vostro periodico. Mi piacerebbe corrispondere con qualcuno in Sardegna e imparare a conoscere meglio le mie origini. Arrivederci. José Luis Bassu Buenos Aires n.1.555 4000 San Miguel de Tucumán Tucumán Argentina [email protected] Caro Bassu, eccoti accontentato. Oltre al tuo indirizzo abbiamo inserito anche la e-mail così forse sarà più facile entrare in contatto con Sardi sparsi in tutto il Mondo. terra che li ospita. Le feste organizzate dai circoli sardi nel Mondo sono una miniera doro per la Sardegna tramite i quali i prodotti sardi sono conosciuti ovunque. A sedici anni, piccolo grossista di prodotti ortofrutticoli ai mercati generali di Cagliari ho dovuto lasciare la Sardegna per evitare il fallimento a seguito di una multa per IVA evasa e le imposte aumentate oltre misura. Nel 1962 ho trasferito tutta la famiglia a Buccinasco (MI) ove ho lavorato in nero per oltre ventanni pur sempre pagando le imposte per la mutua dei commercianti. Quarantun anni di vita matrimoniale con la sorella del generale Melis che ha degnamente allevato tre figli. Dopo due guerre, tre anni di prigionia, decorato come patriota sono arrivato a 92 anni in piena salute. Per oltre trentanni ho scritto tre mila versi seminando pace e amore nel mondo sperando di vivere in grazia di Dio. Conosco le tre lingue sarde, capisco quasi tutti i dialetti sardi escluso lAlgherese ed il Carlofortino ma non so scrivere correttamente una parola in Sardo ed è forse per questo che avete cestinato le mie poesie? È forse reato scrivere in Italiano? Cordiali saluti Antonio Selis Via Miglioli 5 Peschiera Borromeo (MI) Caro Selis, la sua storia, che ci ha riassunto con alcune pennellate, lei che è anche pittore, non è una storia comune. Non si deve rammaricare del fatto che non abbiamo pubblicato le sue poesie. I poeti che scrivono in italiano hanno molte opportunità di vedere pubblicate le loro liriche e lei, con i titoli che ha acquisito, ne è la riprova. I poeti in limba hanno a disposizione pochissimi spazi , uno di questi è la pagina del Messaggero Sardo. Comunque abbiamo trasmesso la sua raccolta di poesie al prof. Tola che cura la nostra rubrica e non escludiamo che in uno dei prossimi numeri del giornale possa essere fatta uneccezione. Poesie in italiano Il sistema scolastico tedesco Caro Messaggero Sardo, storie come la mia credo siano tante. Vorrei però dire a tutti i Sardi che sono molto pochi gli emigrati che non onorano il popolo sardo col loro lavoro, la loro onestà, il loro vivere civile nella Caro Messaggero Sardo, con interesse abbiamo letto larticolo sul convegno delle donne a Heilbronn. Larticolo sul sistema scolastico in Germania ci ha sinceramente turbato abbastanza. Ci meravigliamo di certe affermazioni o cattive informazioni su questo tema. Non cè motivo di preoccupazioni o sdegno, come abbiamo letto sul Messaggero - come tante donne e mamme, che hanno partecipato al convegno, hanno espresso. In tutti questi anni non abbiamo mai subito discriminazioni. Prima di tutto, per giustificare questo commento, vogliamo raccontarvi un po di noi: siamo figlie di due emigrati sardi. I nostri genitori hanno lasciato il loro paese Silius e hanno raggiunto la Germania negli anni 60 per trovare lavoro. Noi siamo nate e cresciute in Germania e abbiamo frequentato le scuole tedesche. In tutti questi anni non siamo mai state discriminate per il fatto di essere straniere e di parlare anche unaltra lingua. Anzi, nelle nostre pagelle ci sono stati sempre confermati anche i nostri voti nella lingua Italiana, perché abbiamo frequentato la scuola italiana. E ovvio che imparare due lingue contemporaneamente sia una sfida. I nostri genitori dovevano essere sempre in guardia, perché é importante non trascurare una delle due. Il fatto che da piccoli simpara meglio e più facilmente è proprio un vantaggio grande che si deve utilizzare. Non è giusto dare tutte responsabilità alle scuole. Crescere bilingui offre un futuro migliore e sviluppa la capacità di imparare le lingue più facilmente. È stata dura ma ne è valsa la pena. Prima o poi si raccolgono i frutti. È naturale che uno scolaro che non può parlare e capire bene la lingua, abbia problemi nel seguire le lezioni. Ma la Sonderschule non solo aiuta a superare questa difficoltà, ma serve anche ai bambini che hanno mancanza di concentrazione e difficoltà a studiare da soli. E questi sono casi che possono verificarsi ai bimbi di ogni nazionalità e di cui non ci si deve vergognare. La Sonderschule aiuta e non frena i suoi scolari. Il sistema è diverso, ma offre tante vie. È importante saperlo e informarsi. Ci sono diverse istituzioni che controllano le scuole e i loro programmi. Non sono la scuola o la maestra da soli a decidere la via scolastica degli alunni. Ma non troviamo strano che ci siano certe regole da seguire e che non siano solo i genitori a decidere. Occhi aperti si - nessun sistema è senza difetti. Ma per ultimo è sempre la educazione che ci crea il nostro futuro. E poi certe volte dobbiamo fare proprio allitaliana: pensare positivo e credere in noi stessi! Ringraziamo in nostri genitori che ci hanno seguito sempre nei nostri passi. Certo che senza la loro vigilanza e la nostra volontà non avremo raggiunto i traguardi che ci eravamo prefissi. E poi hanno fatto un piccolo miracolo: parliamo il tedesco perfetto, litaliano con un accento sardo e pure il sardo, che in famiglia si è sempre parlato. E allora: Fortza paris!! Cordiali saluti Alessandra Cardia Jasmine Cardia, Dianora Cardia Lamnge str. 15 74348 LAUFFEN AM NECKAR Germania Care sorelle Cardia, vi ringraziamo della vostra testimonianza e ci complimentiamo per limpegno che avete messo nei vostri studi e per i risultati acquisiti. Come voi sono tanti i figli di emigrati sardi che sono riusciti a conseguire buoni risultati. Ma dal convegno di Heilbronn è venuto un grido dallarme generale, sul sistema scola- Lettere al Giornale stico che finisce per discriminare i più deboli. A proposito di Padre Solinas Documentario sui Sardi dAustralia Caro Messaggero, vi scrivo dopo aver letto nel Messaggero sardo l’articolo su padre Francesco Solinas e il collegio di via Cristoforo Colombo a Cagliari. Che stupore e quale sorpresa mi hanno fatto quelle frasi così belle e generose. Ho vissuto tutta la mia infanzia (dal 1946 al 1955), in quel collegio. Mio fratello Aldo, di quattro anni più grande di me (oggi scomparso), c’è stato qualche anno meno di me. Il prete che abbiamo conosciuto noi era tutt’altro da quello descritto da voi. Vi siete chiesti perché tanti ragazzi scappavano dal collegio? La nostra infanzia è stata una prigionia infantile (non esagero). Ho passato a letto senza bere né mangiare, giorni e giorni, per la minima mancanza. È vero che è stato gentile e generoso, ma con i suoi privilegiati. Dopo le scuole elementari ci chiedeva cosa desideravamo fare: continuare gli studi oppure apprendere un mestiere. Io e altri scegliemmo l’Avviamento Agrario e perciò ci portò nella sua proprietà in campagna, fuori Sassari. Io ero bravo, mi piaceva studiare. Ma con mio stupore, un giorno quel prete mi tolse dagli studi e con il suo 615 Nafta mi riportò a Cagliari. Per fare pulizie. Come una donna di servizio. Avevo 12 anni. Quando mio fratello Aldo lasciò il collegio disse al prete quel Sono il titolare di una ditta che si occupa di produzioni televisive e in particolari documentari. Risiedo in Australia, nel New South Wales e per essere più precisi a Sydney. Il mio progetto attuale e di creare un documentario che racconterà le storie di singoli o famiglie di origine sarda. Per rendere il tutto possibile avrei bisogno del supporto del Messaggero Sardo per rendere noto il mio progetto nella comunità sarda in Australia. Desidero ricevere informazioni riguardo ai prezzi per un annuncio mensile. Colgo l’occasione anche per invitare la redazione del Messaggero Sardo a far parte di questo progetto. Cordiali Saluti Antonio Atzei Baballotti Productions Po Box 412 Mosman 2088 Sydney - Australiia [email protected] Caro Atzei, come dovrebbe sapere “Il Messaggero Sardo”, non pubblica annunci a pagamento. Pubblichiamo la lettera per far conoscere la sua iniziativa che riteniamo di interesse per scrivere qualche pagina della storia delle comunità sarde nel mondo. Ci faccia sapere come vanno le ricerche. che veramente era. Perché anche a lui gliene aveva fatte tante. Ve ne racconto una sola, ma di grande importanza. Aldo lavorava al Consorzio agrario. Gli piaceva molto. Era ben voluto, stimato e apprezzato. Il prete un giorno lo chiamò facendolo tornare al collegio e gli disse che nostra madre aveva bisogno di lui. Di conseguenza, per amore di mamma, Aldo tornò a casa. Non vi dico lo stupore di mia madre nel rivedere il figlio riapparire così di sorpresa. Era una bugia del prete per dare il posto nel Consorzio agrario a uno dei suoi privilegiati. In seguito a ciò Aldo dovette emigrare in Belgio visto che in Sardegna non c’era avvenire. Noi eravamo orfani di guerra, di conseguenza ogni mese il prete percepiva pacchi dallo Stato (tramite l’Enaoli) contenenti abbigliamento, calzature ecc.. indirizzati ai fratelli Spano. Non abbiamo mai visto niente. Mi ricordo che tra il personale femminile c’era una certa signorina Agnese. Tra noi ragazzini c’era suo fratellino sempre ben vestito, ben calzato e ben trattato. Erano forse le nostre quello che il ragazzino indossava? Penso di sì. Nel 1955 Aldo venne per riportarmi a casa. Il prete ha rifiutato più volte e così anch’io (d’accordo con mio fratello) sono dovuto scappare. Cosa avrei dovuto fare? Restare e fare la donna di servizio, vivendo sotto la paura e, APRILE 2006 • direi, il terrore? So bene che una volta letta la presente sarà bruciata. Però ci tenevo a farvi sapere, almeno una parte della verità su quella persona. Lo faccio per la memoria di mio fratello. Sicuramente, se fosse ancora vivo sarebbe venuto da voi a dirvi personalmente tutta la cattiveria di quel prete. Giancarlo Spano Rue Petite Foxhalle 26 4040 Herstal - Belgio Caro Spano, come vede non abbiamo cestinato la sua lettera (anche se abbiamo dovuto ridurla, senza intaccare il contenuto), che riporta la testimonianza di un’esperienza drammatica che l’ha segnata. Al di là dei giudizi che ciascuno, in base alla sua esperienza può dare, resta l’importanza dell’opera svolta da padre Solinas a favore degli orfani e dei più deboli. Dalla Costa Azzurra con nostalgia Caro Messaggero Sardo, non so dirti la gioia e l’orgoglio che sento quando ricevo il mensile. Sono infine avvicinata alla mia Terra, dove solo i miei nonni sono nati (neanche i miei genitori). Eppure vivo solo pensando in sardu, al profuno del mirto e agli altri odori che si trovano solo qui. Ho imparato il sardu da mia nonna (ho 47 anni). non possono pensare alla mia terra senza pian- 3 gere. Come spiegare questa lontananza che mi fa tanto male. Vorrei venire ad abitare in Barbagia, fare un libro di foto sulle miniere del Sulcis. I miei nonni ci hanno lavorato. Sono venuta soltanto due volte nella mia terra e, ripensandoci non posso trattenere il pianto. Sono alla ricerca della Preghiera dell’Emigrato che ho letto una volta. Come posso trovare lavoro in Sardegna? Saludi e trigu. Laura Palmas 31 Rue Verdi Nice - France Cara Palmas, il sentimento di sardità che le hanno trasmesso i suoi nonni si è ben radicato. Ci fa piacere avere ancora una volta la conferma che i valori della cultura sarda (i suoi nonni non devono averle insegnato solo il sardo) si trasmette e sono ben saldi anche in chi non è nato nell’Isola. Certo ci ha sorpreso vedere che la cartolina su cui ha scritto il suo messaggio riporta un angolo di Provenza che assomiglia molto alla Sardegna (anche se al posto dl mirto c’è la lavanda). Per quanto riguarda la Preghiera dell’Emigrato siamo certi che altri lettori soddisferanno la sua richiesta. Non siamo in grado, purtroppo, di darle informazioni incoraggianti. La situazione occupativa e le prospettive di lavoro in Sardegna sono meno allettanti che in Francia. Le origini dei cognomi Per poter rispondere alle domande degli emigrati sull’origine dei loro cognomi, tra le altre fonti, attingiamo anche dal prezioso volume del prof. Massimo Pittau “I Cognomi della Sardegna - significato e origine di 5.000 cognomi” (Carlo Delfino Editore, Sassari 1990). Per chi fosse interessato questo è l’indirizzo della casa editrice: Carlo Delfino editore, Via Caniga 29/b, 07100 Sassari - Tel. 079262621. BANDINU Caro Messaggero, ho avuto modo di conoscere il giornale da mio marito, che dal 2002 non c’è più, ma la passione per la lettura del Messaggero è sempre tanta e così leggo con piacere ogni nuovo numero che giunge al mio indirizzo. Chiedo se è possibile avere notizie sul mio cognome, originario di Sanluri? che nel Cantone di Zurigo dove abito considerano bellissimo, facendomi inorgoglire. Bracalè Milena, Enrica, Katia in Bandinu Greifensee - Zurigo (CH) Cara Bandinu, più che nel Campidano di Cagliari, il suo cognome è più rappresentato tra il Nuorese e la Gallura. Origina dal nome personale e cognome propriamente italiano Bandino, vezzeggiativo di Aldobrandino a sua volta derivante dal nome personale medievale Bandus (insegna, bandiera) di origine germanica. Lo ritroviamo spesso negli scritti sardi come nel Condaghe di Silki 364, 424 e 425 e nelle Carte Volgari AAC XX. MADEDDU Caro Messaggero, ... constatato che alla fine dell’800 si sposarono i miei nonni, Giovanni Battista e Bonacata, entrambi di cognome Madeddu, entrambe di Ardauli, ma non legati da vincoli di parentela, potrei avere notizie sul mio cognome? Enzo Madeddu Sanremo Caro Madeddu, le ricordiamo di completare nelle sue comunicazioni di completare i suoi dati. Madeddu potrebbe avere origine dal cognome Madellu, che si registra nei secoli XI-XII con variazione di consonante, oppure anche per caduta della R da madreddu “seccaggine, cosa viscida” “fatto a madreddu = ammollito”. Potrebbe corrispondere, nel caso con variazione di genere, al latino matella “vaso di creta, pitale”, ma anche al diminutivo di Amadu, privato della vocale iniziale. Lo ritroviamo nel 1400 in Solarussa e nel 1600 in Cagliari e citato nelle Carte Volgari AAC XXI 6 e nel CDS II 44. MATTA DE MONTIS Caro Messaggero, è la terza volta che vi scrivo, ma non demordo, e so che prima o poi volgerete l’attenzione verso di me. Passiamo al dunque. Io ed il mio collega abbiamo origini sarde, lui più di me essendo nato a Macomer. Io ho il padre nativo di Lunamatrona, e volevamo conoscere l’origine dei nostri cognomi. Marinella Matta e Angelo Demontis Compagnia di San Paolo Torino Cari Matta e Demontis, purtroppo lo spazio della ru- brica ci costringe nel numero delle risposte, non congrue all’elevato numero di lettere, ed ora anche di mail, che arrivano in Redazione, e ribadendo che, naturalmente, ogni risposta, anche se fatta al singolo, coinvolge tutti coloro che hanno omonimo cognome, cerchiamo di soddisfare le curiosità di tutti. Passando al nocciolo del problema, Matta potrebbe avere origini latine, preromane (Spagna, Italia e forse Africa), matia o mata, da cui deriva il sostantivo matta, matza “pancia, interiora, mollica”, oppure, in subordine, può corrispondere a pianta, cespuglio, macchione” come probabile relitto paleosardo o nuragico. Potrebbe originare anche direttamente dall’italiano matta “pazza, folle”. Originariamente in Sardegna si ritrova come Mata, come in scritti ed atti del 1410. In Spagna e Portogallo si trova Mata, Matas ed anticamente De Mata (lo spagnolo S. Giovanni de Mata fondatore degli Ospedalieri). Mata e Matas lo si ritrova anche in Liguria, come nei trattati del 1146, tra Genica e Berengario IV conte di Barcellona, e del 1192 tra Genova ed Alessandria. Difficile dire se l’origine e prettamente sarda, ligure o spagnola. Demontis potrebbe indicare un originario della famiglia Montis; può probabilmente avere origine dall’indicazione di discendenza “originario del monte”, in contrapposizione al cognome De Planu. Nell’isola, infatti, sono tante le località cosi denominate. Un Montes era nella antica Diocesi di Terralba, altra corrisponde all’odierna Monti, provincia di Gallura. Nel 1400 lo ritroviamo citato in Sassari; nel 1449 un De Montis era vicerè di Sardegna; un casato de Montis appartenne alla nobiltà isolana. FADDA - RASSU FERRANDO PADDEU Caro Messaggero, ne approfitto per avere notizie sul mio cognome e su quello dei miei nonni Rassu, Ferrando e Paddeu. Fadda Vincenzo P.zza Bernini, 16 Torino Caro Fadda, esaudiamo rapidamente la sua richiesta. Fadda è cognome ampiamente riscontrabile soprattutto nella metà superiore della nostra isola. Può corrispondere al sassarese fadda, “fata” che origina dal logudorese fada discendente a sua volta dal latino fata (DES I 497). Potrebbe anche avere origini gallurese dal sostantivo femminile Fadda “errore, fallo”, come si riscontra nell’Usai 111, dal verbo Faddì (fallire) Potrebbe riscontrarsi nel Codice di Sorres 33 come Fada. Andando in ordine alfabetico consideriamo Ferrandu, che è l’adattamento sardo del cognome italiano Ferrando, originante dal nome proprio Fernando (Tagliavini II 175) ed è documentato nel Codice di Sorres139. Paddeu potrebbe avere origine dal cognome Caddeo-u, di origine bizantina, per trascrizione errata. Sarebbe anche possibile una discendenza dal nome personale Taddeo, dal latino Thaddeus, con effetto di dissimilazione della consonante iniziale. Lo troviamo come Padeu nel Codice di Sorres 28. Infine Rassu che origina la logudorese (g)rassu “grasso, pingue” di origine latina grassus per crassus (DES I 588). CROBEDDU - CHIDOLU Caro Messaggero, la curiosità mi spinge a scrivervi per avere notizie sulle origini del mio cognome e del cognome dei miei parenti Chidolu. Crobeddu Gianluca Via E. De Nicola, 38 Vignola (MO) Caro Crobeddu, il suo cognome potrebbe risalire al diminutivo di Crobu o Croba o Crobe, indicante eventualmente la filiazione. Crobu potrebbe originare da Corbu inteso ad indicare il “corvo”, oppure può corrispondere al sostantivo crobu “laccio” ad origine latina clopum per copulum riscontrato nel DES I 410. Cognome variamente diffuso specie in Ogliastra e nuorese e nel Sulcis. Chidolu, che troviamo diffuso in Ogliastra, corrisponde al sostantivo kidolu “asino”, che probabilmente deriva da kida “settimana, turno” col probabile significato di “tornante”, cioè che “gira la mola” (molente “asino”). 4A PRILE Editoriale 2006 Gli emigrati esclusi dalla tassazione sulle seconde case L a notizia che tra i provvedimenti previsti dalla Giunta regionale per laccertamento dei redditi prodotti in Sardegna, per una più equa tassazione, cè la istituzione di una Agenzia delle Entrare a livello regionale e, in particolare, che tra le misure ipotizzate cè una imposta sulle cosiddette seconde case, ha provocato un vero terremoto tra i lettori del Messaggero Sardo. Innumerevoli sono state le telefonate, le lettere e le e-mail giunte in redazione. Lo stato danimo dominante è stato di incredulità per un provvedimento che secondo la prima lettura colpiva le case che loro, gli emigrati, avevano costruito con i sacrifici di una vita per poter trascorrere le vacanze nellIsola e per tornarci dopo la pensione. Non potendo rispondere personalmente a tutte le richieste di chiarimenti (dalle lettere e dalle testimonianze dei nostri lettori sono emerse tante storie diverse) lo facciamo in modo schematico, ribadendo linvito rivolto ai nostri lettori già nel mese di marzo: la istituzione della Agenzia regionale delle Entrare, prevista da una proposta di legge della Giunta, deve essere ancora approvata dal Consiglio regionale prima di diventare legge. Il provvedimento è già stato esaminato e approvato dalla Commissione che ha apportato significative modifiche, soprattutto per quanto riguarda gli emigrati. Lart. 3 prevede la Imposta regionale sulle seconde case ad uso turistico. Presupposto dellimposta è che il fabbricato si trovi a una distanza inferiore ai tre chilometri dalla linea di battigia marina. Perciò tutti gli emigrati che hanno case in paesi lontani dal mare non dovranno pagare assolutamente nessuna imposta aggiuntiva. Limposta dovrà essere pagata dai soggetti che non hanno domicilio fiscale in Sardegna. La novità più significativa che è stata inserita dalla Commissione riguarda gli emigrati. Tutte le persone nate in Sardegna e i loro coniugi, anche se non hanno il domicilio fiscale nellIsola, non sono soggetti a questa imposta. Per il momento restano esclusi dallesenzione i figli degli emigrati che non siano nati in Sardegna. Non è escluso che il Consiglio regionale, se le norme della Comunità europea lo permettono, possa estendere il beneficio anche ai sardi di seconda generazione. Finalità della norma, infatti, non è di punire chi ha investito i suoi risparmi per realizzare la casa nel paese natio, ma di recuperare risorse da chi usa e consuma le bellezze della Sardegna a fini speculativi (il mercato delle seconde case è molto florido ma lascia solo briciole nelle casse regionali). Per quanto riguarda la cosiddetta imposta sulle seconde case la Commissione ha apportato significative correzioni anche agli importi previsti dalla Giunta. Per i fabbricati di superficie fino a 60 metri quadri limposta ipotizzata (non è escluso che il Consiglio ne fissi una più bassa) è di 900 euro annui, che sale a 1.500 euro dai 61 a 100 metri, a 2.250 euro per quelli tra 101 fino a 150, a 3.000 euro da 151 a 200 metri quadri. Per le superfici eccedenti si dovranno aggiungere 15 euro a metro quadro. Il 75 % delle imposte riscosse andranno al Fondo di solidarietà e il 25% al comune in cui sorge la seconda casa. Speriamo di aver risposto in modo esauriente alle preoccupazioni di Antioco Luigi Dessì , un pensionato, che scrive da Mozzate, in provincia di Como, che si proclama di sinistra (ha partecipato alla manifestazione di Roma per rivendicare la restituzione della quota di imposte non restituita dallo Stato alla Regione) e non si spiega perché la Giunta di sinistra che è a favore degli operai, ha messo nuove tasse senza controllare il reddito di chi può pagare e chi no. Dessì insieme ai fratelli ha ereditato una casa in Sardegna e ci ha investito i risparmi per sistemarla e salvarla dallumidità. Non sappiamo se le modifiche apportate dalla Commissione abbiano alleviato le preoccupazioni e il disappunto di Maria Antonia Piras, che ci ha scritto da Busto Arsizio (i genitori emigrarono in Lombardia nel 1947 in cerca di lavoro) per segnalarci che leggere certe cose per un sardo, rimasto fiero di esserlo, è come sentirsi tradito dalla propria terra. Speriamo che possano contribuire a far sbollire lo sdegno di Angelo Angioi che da Parigi paventa che molti sardi possano trasferire i propri investimenti in Corsica o nelle Baleari. Il fatto che la proposta approvata dalla Commissione preveda lesclusione degli emigrati nati in Sardegna dovrebbe placare le rimostranze di Bruna Marras, da Genova, che ricorda come i piccoli investimenti degli emigrati hanno portato benessere e lavoro in Sardegna. Molti lettori ricordano che la loro casa nellIsola, in cui trascorrono qualche mese di vacanza, è già gravata di Ici, tasse sui rifiuti, canoni di luce e acqua maggiorati. Felice Deledda, dallOlanda, ricorda di essere emigrato nel 1961 in Germania prima di approdare in Olanda, chiamato da un fratello, per lavorare in miniera. Dal 1979 al 1990, ogni volta che rientrava in Sardegna portava i risparmi di un anno per acquistare materiale edile con cui piano piano si è fatto la casa. Dopo 45 anni (gli ultimi 12 in prepensionamento, con lo stipendio del disoccupato) trascorsi fuori dallIsola non per scelta ma perché obbligato per cercare un lavoro, ritiene ingiusto dover pagare una nuova tassa. Se non interverranno modifiche nella discussione in Aula dovrà rassegnarsi a pagare la imposta sulla seconda casa (un monolocale a Palau) Vincenzo Pes, il cui padre, Giovanni Maria, originario di Luogosanto, arruolatosi nellArma venne inviato a Torino dove mise su famiglia. La casa infatti è stata intestata alla figlia. Lo stesso dovrà fare Giovanni Esempio, che non è residente in Sardegna ed è nato in Continente, che è proprietario di una casa a Buggerru a 100 metri dal mare, una casa che ha circa 170 anni, e che era appartenuta al nonno Giovanni Esempio nato ad Arbus nel 1886 portato a nove anni a lavorare in miniera, combattente nella prima Guerra mondiale, dipendente delle varie società che si sono alternate nella conduzione delle miniere e pensionatosi ad oltre 70 anni per lasciare in eredità questa casa di poco più di 40 metri quadrati. Dalla lettera aperta indirizzata al presidente Soru, che Raffaella Frigiolini, ci ha inviato da Buccinasco, non si capisce se abbia i requisiti per essere esentata. Queste sono solo alcune delle lettere arrivate al giornale. Il Messaggero sardo continua a credere che il provvedimento non abbia e non debba avere alcun intento punitivo e che quindi non debba riguardare gli emigrati sardi, che sono stati costretti a lasciare lIsola in cerca di lavoro e che nella loro terra hanno investito i risparmi di una vita di sacrifici. Compresi i loro figli che a pieno titolo sono e vanno considerati parte del Popolo Sardo. IL MESSAGGERO SARDO viene inviato gratuitamente dalla Regione Sardegna a tutti gli emigrati, in Italia e all'Estero e alle loro famiglie in Sardegna. Richiedetelo a questo indirizzo: MESSAGGERO SARDO Via Barcellona, 2 - 09124 CAGLIARI - tel. 070.664214 - fax 070.664742 e-mail: [email protected] - [email protected] sito web: www.ilmessaggerosardo.com IL MESSAGGERO SARDO. Mensile della Regione Sardegna per gli emigrati e le loro famiglie Edito dalla Cooperativa «Messaggero Sardo» s.r.l. Presidente Gianni De Candia Comitato di Direzione Gianni Massa (responsabile), Marco Aresu, Gianni De Candia, Ezio Pirastu, Luigi Coppola Redazione e Amministrazione Via Barcellona, 2 - 09124 Cagliari Tel. 070/664214 - Fax 070/664742 Registrazione del Tribunale di Cagliari n. 4212 dell'11-4-1969 - Iscritto al Registro Stampa n. 217 Fotocomposizione, impaginazione, fotolito PRESTAMPA - Via Nenni 133, tel. 070/883223 - 09045 Quartu S. Elena (CA) Stampa Officine Grafiche SOCIETÀ POLIGRAFICA SARDA di Ettore Gasperini Editore - Cagliari - Via della Pineta, 24/36 - Tel. 070/303777-78 SOMMARIO EDITORIALE " Gli emigrati esclusi dalla tassazione sulle seconde case SPECIALE EMIGRAZIONE # La Consulta approva il Programma annuale 2006 di Antonello De Candia % Il Programma annuale L'istruzione in Inghilterra testimonianza di un sardo emigrato Prestigioso riconoscimento per Franco Columbu dal Governatore della California ! La Sardegna nel Web a cura di Andrea Mameli Villa Piercy, il sogno di Benjamin ! di Cristina Marras MUSEI & " Una vetrina della Sardegna per cogliere le opportunità del mercato belga # Inserto: il Piano Triennale 2005/2007 Da Atlantide a Sassari passando per l'Isola di Paolo Sanna Un autore sardo che gira l'Europa: Nicola Lecca di Giovanni Mameli PARLANDO IN POESIA Avanti c'è posto a cura di Salvatore Tola di Luigi Coppola SPORT Seminario di studio a Milano sugli emigrati e il nuovo Statuto ! Per la Torres continua la dura caccia ai play-off di Giampiero Marras di Gino Zasso ! Duello tra Amsicora e Suelli ai vertici del campionato di A1 di Hockey su prato di Giuseppe Foti Diagnosi precoce per sconfiggere il tumore all'utero Annata da dimenticare per il volley: per le squadre sarde doppia retrocessione di Liliana Fornasier Aumentate le indennità della disoccupazione e della mobilità 2006 In provincia di Cagliari un quarto della popolazione ha una pensione Inps Cagliari vince in trasferta ma perde in casa con la Reggina di Andrea Frigo Continuità territoriale: un sogno che dura da decenni e stenta a diventare realtà ATTUALITA' di Antiogu Cappai Cadeddu PARLIAMO DELLA SARDEGNA di Paolo Pulina ' Scano Montiferru: fondato dai fenici alle falde del vulcano di Franco Fresi PRIMO PIANO & di Gianfranco Leccis Giba: un villaggio di origine saracena di Roberto Puddu Avviata la riforma dello Statuto speciale Gerrei e Sarcidano PAESI DI SARDEGNA Giuliana Vacca determinazione e perseveranza Gemellaggio tra l'Istituto M. di Castelvì di Sassari e il circolo di Berlino Tutti insieme contro il favismo di Andrea Porcu RUBRICHE ! " SARDEGNA NOTIZIE EMIGRAZIONE Speciale Emigrazione Arriveranno meno soldi per l’attività di Circoli, Associazioni e Federazioni. I tagli imposti dal Bilancio regionale, inevitabilmente hanno colpito anche il mondo dell’Emigrazione e, nonostante i tentativi dell’assessore Maddalena Salerno, non c’è stato niente da fare. L’assessore, comunque, si è battuta ed è riuscita a fare mantenere inalterato il finanziamento del 2005. L’approvazione definitiva da parte della Giunta Regionale del Piano Triennale, che per il 2006 ha stanziato 4 milioni di euro per gli interventi a favore dei sardi nel mondo, non è stata accolta certo con favore da alcuni Consultori, e quando il documento sul Programma Annuale 2006 è stato messo ai voti, al termine del dibattito seguito alla relazione dell’Assessore, l’assemblea ha manifestato apertamente il suo dissenso: 15 voti a favore, ben 7 astenuti e uno contrario (il rappresentante della FASI, Giulio Cesare Pittalis). I motivi di insoddisfazione erano sostanzialmente due: uno sollevato dai rappresentanti della Fasi, che lamentavano le pesanti conseguenze per i circoli italiani per i diversi criteri di ripartizione dei fondi introdotti con il nuovo Triennale (la correzione richiesta e condivisa dalla Commissione emigrazione non è stata recepita dalla Giunta che ha approvato il testo licenziato dalla Consulta); e un secondo sollevato da Tonino Mulas (Fasi), e condiviso da Domenico Scala (Svizzera), e Tonino Zedde (Belgio) e Bruno Fois (Olanda) che riguardava la modifica (introdotta nel Triennale e sfuggita in una prima lettura) dei criteri di ripartizione delle risorse che introduce criteri rigidi e sottrae alle Federazioni il ruolo di programmazione. Diversi i motivi per cui si sono astenuti i rappresentanti della Germania (Alexa Leinardi e Domenico Canu) e l’esperta Paola Atzeni, la impossibilità di avere per tempo e di approfondire le misure proposte prima di votarle. L’ assessore Maddalena Salerno si è detta dispiaciuta che non ci sia stata una votazione unanime ma – ha aggiunto – “capisco che ci sono sofferenze”. I funzionari degli Uffici, con in testa il Direttore Generale dell’Assessorato, Roberto Neroni, il direttore dei Servizi Marco Ghiani e il Capo di Gabinetto Mario Cadinu, hanno spiegato come siano stati attribuiti i fondi e quindi i criteri adottati dagli uffici dell’Assessorato per la ripartizione. Una cosa è certa: poiché il Piano approvato dalla Giunta Regionale nella seduta del 28 febbraio scorso è definitivo e non ci sono possibilità di modificarlo – come ha più volte ribadito l’Assessore – non resta che mettersi di buona lena a lavorare tutti con rinnovato impegno e spirito di sacrificio per utilizzare al meglio i fondi disponibili, sperando che la situazione evolva in senso positivo in futuro. Ai lavori della Consulta ha partecipato Giovanna Cerina, consigliere regionale componente della Seconda Commissione. L’assessore del Lavoro - “Siamo in un momento importante – ha detto l’assessore del Lavoro, porgendo il benvenuto in Sardegna ai Consultori provenienti da tutto il mondo – della vita politica del Paese. Per la prima volta l’Emigrazione è protagonista La Consulta approva il Programma annuale di interventi per il 2006 Illustrati dallassessore Maddalena Salerno gli indirizzi politici per lattività di circoli e associazioni - Entro lanno la Conferenza regionale dellemigrazione - Al centro del dibattito anche il censimento e lindagine sullemigrazione sarda nel mondo - I malumori per i tagli di bilancio e per i criteri indicati dal Piano triennale sono sfociati in sette astensioni e un voto contrario - Nel 2006 si svolgeranno i congressi della Fasi e della Federazione dei circoli in Germania servizi e foto diGianni e Antonello De Candia delle scelte del Paese perché esprimendo il suo voto porterà in Parlamento deputati e senatori che con la loro presenza potranno sostenere le istanze di un mondo non sempre ascoltato a dovere. C’è anche qualche candidato tra voi (il riferimento è a Vittorio Vargiu, candidato al Senato nella Circoscrizione della America Latina) e gli auguro un buon successo”. L’Assessore è quindi entrata nel vivo del problema ‘tagli’ sostenendo che “questa Giunta Regionale ha avuto seri problemi di bilancio per reperire risorse finanziarie, perché – ha spiegato – abbiamo trovato un debito cresciuto enormemente negli ultimi 5 anni. Un debito quasi decuplicato che però la Giunta Soru ha di- mezzato. Questa maggioranza – ha proseguito la Salerno – sta cercando di dare un nuovo sviluppo alla Sardegna attraverso politiche economiche accompagnate da coesione sociale, con una prospettiva di crescita non solo economica ma anche culturale. Uno dei punti fondamentali è la valorizzazione della risorsa umana e in questa direzione va il disegno di legge sulla Formazione Professionale che punta ad innalzare la cultura dei nostri giovani”. E sempre in questa ottica politica va considerato lo stanziamento di 50 milioni di euro destinati ai giovani laureati che vogliano frequentare master all’estero nelle Università di tutto il mondo, per migliorare le loro conoscenze, ma – ha precisato l’Assessore – questi giovani dovranno poi tornare a lavorare in Sardegna: lo scopo è appunto quello di evitare la fuga di cervelli, di tanti giovani laureati che cercano nella penisola e all’estero opportunità di crescita professionale”. I problemi da affrontare sono davvero tanti per l’Assessore del Lavoro che si è soffermata poi sulla crisi delle industrie. Il tasso di disoccupazione in Sardegna è attualmente del 13,5 %. Tutte queste cose voi le conoscete – ha detto l’Assessore – perché siete informati attraverso il “Messaggero Sardo” che è uno strumento importante di comunicazione su ciò che avviene nella nostra Isola”. L’Assessore Salerno ha quindi comunicato che sta per essere nominato il Comitato Scientifico che dovrà organizzare la prossima Conferenza Regionale dell’Emigrazione, da tenersi entro il 2006. Un Comitato Scientifico che dovrà occuparsi del censimento e dell’anagrafe degli emigrati sardi nel mondo. “Se non conosciamo a fondo la nostra realtà, i bisogni del nostro mondo – ha detto l’Assessore – non si possono fare interventi mirati. Ci sono situazioni e condizioni diverse da paese a paese, sia per quanto riguarda l’inserimento scolastico, sia per l’individuazione delle sacche di povertà, che per l’occupazione”. L’Assessore ha poi fatto sapere che è stato nominato il Comitato dei garanti del “Messaggero Sardo”. È composto da Umberto Cocco, capo Ufficio Stampa del Presidente Soru, dalla giornalista Maria Elena Pistuddu e da APRILE 2006 • 5 Lucia Cumpostu, come membro della Consulta. L’Assessore Salerno ha quindi dato lettura del Programma annuale (del quale pubblichiamo a parte un’ampia sintesi). Il dibattito - Nel dibattito che è seguito alla relazione dell’Assessore Salerno, sono intervenuti a più riprese per chiedere delucidazioni diversi consultori (Bruno Fois dell’Olanda, Tonino Zedde del Belgio, Gian Carlo Farris del Perù, Albero Mario DeLogu del Canada). In particolare chiedevabo notizie sui progetti presentati e non inseriti nello schema allegato alla bozza di progrtamma. Gli uffici verificheranno se tempi e modalità di presentazione dei progetti stessi siano stati rispettati. Tonino Mulas, della FASI, ha dato notizia che la Commissione Riforme Istituzionali del Consiglio Regionale ha approvato la proposta di legge per la nomina di un Comitato (o Consulta) che dovrà scrivere il nuovo Statuto della Sardegna, composto da 50 elementi, tra i quali sono stati inseriti anche due rappresentanti del mondo dell’Emigrazione. Il dibattito, con relative richieste di chiarimenti, si è poi spostato sui cosiddetti “sportelli informativi” che la Regione intende istituire in via sperimentale e utilizzare per promuovere la Sardegna all’estero sotto il profilo socio economico e culturale. Domenico Canu (Germania) ha chiesto quali sono gli sportelli riconosciuti e come vengono ripartiti i soldi a disposizione: “Definiamo meglio oggi questi concetti”, ha detto il consultore della Germania. “Dovete essere voi – ha risposto subito Lello Giua, vice presidente vicario della Consulta – a dire cosa volete fare e come intendete muovervi, siete voi che dovete dare gambe ai progetti, poi si vedrà come finanziarli e attraverso gli uffici come renderli operativi”. Bruno Fois (Olanda) dopo aver ricordato che a L’Aja c’era la sede di prestigio e che nel 2005 ci si era impegnati per farla funzionare, si è chiesto se non ci siano più fondi a disposizione. Dello stesso tono la domanda di Tonino Zedde (Belgio): “anche noi avevamo investito tutto su Bruxelles, ma fino al 2005 non abbiamo ricevuto nulla e abbiamo un bel buco in banca”. Domenico Scala (Svizzera) ha tranquillizzato tutti: “Le Federazioni che avevano sedi di prestigio fino al 2005 riceveranno i contributi spettanti. Alcuni pagamenti sono stati bloccati dagli Uffici della Ragioneria regionale perché mancava il Codice Fiscale (codice fiscale – ha fatto rilevare Scala – che in Svizzera, ad esempio, non esiste). Comunque queste difficoltà burocratiche verranno superate”. Più articolato e di carattere politico generale l’intervento successivo di Tonino Mulas (Fasi) il quale ho posto la questione dell’autonomia dei Circoli e delle Federazioni, che sarebbe lesa dalla norma del Piano Triennale che attribuisce le risorse in modo rigido direttamente ai circoli. Mulas ha poi ribadito le sue critiche alla ripartizione delle risorse previste dal Piano, ricordando che il suo voto a favore era subordinato all’impegno che non venisse penalizzata la Fasi. In seguito alle proiezioni – ha rilevato – il danno per i nostri circoli è enorme. “Ho protestato in Commissione e con 6•A PRILE 2006 il Presidente Soru – ha detto Mulas – ma in Giunta non è stata modificata la delibera.” Mulas ha poi sostenuto che non si può andare ad una Conferenza dell’Emigrazione senza che se ne sia discusso in sede di Consulta, lo stesso dicasi per il censimento, per le schede e le auto dichiarazioni, bisogna ragionarci sopra”. Carlo Lai, della Filef, ha tagliato corto, sostenendo che “il Piano triennale approvato dalla Giunta è definitivo ed è quindi inutile proporre correttivi”. Pietro Schirru (Australia) ha rivolto un invito specifico all’Assessore per recarsi in Australia in occasione di una mostra itinerante che toccherà le tre maggiori città del continente, Melbourne, Siyney e Brisbane. “Ringrazio e colgo l’occasione – ha risposto subito Maddalena Salerno – per dire a tutti che vorrei tanto partecipare a tutte le manifestazioni cui vengo invitata, ma credetemi, in questi due anni sto vivendo in trincea, in continua emergenza per gli impegni istituzionali, che non sono solo quelli del mondo dell’Emigrazione, ma tutti i problemi che riguardano il mondo del lavoro, la crisi delle industrie. Potessi avere il tempo verrei volentieri e mi farebbe anche piacere viaggiare e incontrare le comunità sarde sparse nel mondo. Ma non sempre posso. Vi chiedo comprensione, mi dovete scusare”. L’antropologa Paola Atzeni (uno dei tre esperti nominati dal Consiglio Regionale) ha riferito di aver partecipato ad un convegno di donne che si è svolto in Germania, dove ha potuto conoscere più a fondo le problematiche che riguardano i nostri emigrati in quel Paese. “Occorre una legge che sancisca il principio sulla ‘comunità sarda’, al di là dei luoghi di residenza” ha poi sostenuto la Atzeni, che ha anche lamentato la difficoltà ad accedere a dati e informazioni per poter esprimere un parere compiuto sui programmi regionali e sull’utilizzo dei fondi in discussione da parte della Consulta. Fausto Soru (Francia) ha sollevato il problema degli sconti sulle navi che non vengono concessi ai figli dei sardi nati all’estero ed ha poi auspicato che le borse di studio siano destinate anche ai figli degli emigrati all’estero. Domenico Scala ha proposto un o.d.g della Consulta perché non vengano tassate le seconde case in Sardegna degli emigrati e dei figli degli emigrati. Tonino Zedde (Belgio) ha sollevato il problema degli statuti dei circoli e le difficoltà di renderli compatibili con le diverse legislazione straniere: “Occorre fare uno Statuto nuovo per Circoli e Federazioni – ha detto – perché secondo le leggi in vigore in Belgio lo statuto con i requisiti richiesti dalla Regione è fuorilegge, e secondo i funzionari regionali è fuorilegge lo statuto chiesto dal Belgio. L’esempio del Circolo di Charleroi è emblematico, perché ci sono soci effettivi e soci aderenti, a seconda di quanto versano per il tesseramento, con diritto o meno al voto. Il risultato è che si stanno mettendo di mezzo gli avvocati. Il che è assurdo!”. Che occorra fare uno Statuto omogeneo per tutti i Circoli lo ha sostenuto anche Bruno Fois: “ Si tratta di interpellare un ufficio giuridico, e di tenere conto delle leggi dei vari paesi e poi rifarsi a regolamenti interni per il loro Speciale Emigrazione La Consulta regionale dell’Emigrazione, riunita a Cagliari il 31 marzo 2006, per l’esame del Piano annuale 2006 degli interventi a favore a favore dei sardi nel mondo; considerato che la Giunta regionale ha deciso di istituire una Agenzia regionale delle Entrate e in questo ambito di prevedere il pagamento di un’imposta sulle seconde case ad uso turistico per i non residenti in Sardegna; preso atto che la Commissione del Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge che esclude dal pagamento gli emigrati nati in Sardegna e i loro coniugi; chiede che il Consiglio regionale, in sede di approvazione del provvedimento, estenda la esclusione del pagamento dell’imposta anche ai figli degli emigrati, anche se nati lontano dalla Sardegna. funzionamento. Alberto Mario DeLogu, dopo aver ricordato che il Canada è il secondo Paese al mondo per estensione e che è attraversato da ben 5 fusi orari, ha sostenuto l’importanza delle rapidità delle informazioni e delle comunicazioni. “Per noi è stato un problema serio compilare le schede per il censimento – ha fatto rilevare – anche perché la legge canadese protegge i cittadini e non si possono dare informazioni. I Circoli si sono trovati in difficoltà, poi abbiamo avuto la risposta positiva dall’Autority, ma nel frattempo abbiamo perso i tempi (31 dicembre e 28 febbraio) per poter partecipare alla ripartizione dei fondi per quel 20% che viene erogato sulla base del numero di iscritti ai Circoli”. Letizia Licciardi (Brasile) ha ricordato che nel sito del Messaggero sardo è stato aperto un Forum, riservato ai consultori e ai presidenti di federazione e ha rivolto l’invito a tutti a partecipare per scambiarsi informazioni e notizie sui progetti in cui sono coinvolti gli emigrati. Le risposte dell’Assessore - A tutti i quesiti e alle lamentele espresse da più parti ha risposto l’Assessore Salerno, a cominciare dal Piano Triennale. “Anch’io ho espresso perplessità sui criteri di ripartizione dei fondi tra i vari circoli previsti dal Piano Triennale. Sono andata in audizione in Commissione ed ho mediato, dopodiché la Giunta ha deciso di approvare quel Piano senza le modifiche proposte dalla Commissione e da me accettate. Il Piano Triennale è quello approvato dalla Giunta e non si può tornare indietro. Se sarà possibile mitigare le conseguenze di queste scelte, spetta a noi farlo con intelligenza, ma senza inficiare le norme del Piamo. Per quanto riguarda la Conferenza sull’Emigrazione – ha ricordato l’Assessore – la richiesta è venuta da questa Consulta; non c’è ancora niente di definito. Saranno coinvolti tutti gli organismi per definire tempi e modalità; un Comitato Scientifico promuoverà il coordinamento tra Consulta, Federazioni, e associazioni varie. Per il Censimento ci vogliono risorse e tempo. Non esiste – ha detto l’Assessore – un problema di privacy da Circolo a Regione. Stiamo lavorando e stiamo creando le condizioni per cominciare a far decollare questo censimento. C’è un problema di comunicazione rapida tra cittadino e Regione – ha ammesso l’Assessore – il portale non decolla ancora, ma ci sono le e.mail, e c’è il Forum. Certo esistono problemi di trasparenza, di accesso agli atti, di disponibilità di servizio. Il nostro è un Assessorato che purtroppo gestisce tutte le emergenze della Regione in campo occupativo. In quanto al problema sollevato da Scala sulla tassazione delle seconde case – ha detto – “è stato già superato in Commissione e gli emigrati sono esclusi”. Sugli “sportelli informativi” l’Assessore è stato chiaro e ha detto che bisogna lasciare da parte le etichette e badare ai contenuti: quindi non ci sono sedi di “prestigio” ma individuiamo sedi importanti che rispondano alle finalità espresse nel Piano Triennale. Per quanto riguarda i progetti presentati da Circoli e Federazioni – ha detto l’Assessore – bisogna verificare tutte le richieste inevase ancora senza risposta e poi individuare, anche qui, i cri- Protesta della Commissione per la mancata modifica del Piano triennale La decisione della Giunta regionale di non tener conto del parere della Commissione emigrazione del Consiglio regionale e di approvare il Piano Triennale nella stesura della delibera del 22 novembre scorso, ha provocato la reazione del presidente della Commissione Paolo Ignazio Pisu, che ha scritto una lettera al presidente della regione Renato Soru, e della segretaria della Commissione Maria Grazia Caligaris che ha diffuso un comunicato stampa. “Ricordo innanzitutto che la Commissione – ha scritto Pisu – si è trovata a dover esprimere un parere su una proposta che, pur avendo ottenuto l’unanime parere favorevole della Consulta dell’emigrazione, era stata successivamente oggetto di forti critiche da parte della FASI, che rappresenta l’emigrazione sarda in Italia e che è la più numerosa delle Federazioni degli emigrati”. “Nel merito poi la FASI sosteneva, sulla base dei calcoli effettuati dopo la riunione della Consulta, che l’adozione dei nuovi criteri avrebbe avuto gravi conseguenze sul1a vita dei circoli e chiedeva pertanto una riconsiderazione della proposta della Giunta”. Tenuto conto anche della disponibilità dell’Assessore del Lavoro ad accogliere parzialmente la proposta della FASI, elevando dal 40 al 50% la quota di stanziamento da ripartire in parti uguali tra tutti i circoli, la Commissione ha optato per esprimere, in luogo di un puro e semplice parere negativo sulla proposta della Giunta, un parere favorevole condizionato all’adozione di un diverso e più equo criterio di riparto degli stanziamenti. Pisu lamenta “che la Giunta non si è addentrata nel merito delle questioni richiamate e delle soluzioni proposte nel parere della Commissione, ma si è limitata a sottolineare che il parere della Commissione non ha natura vincolante (cosa peraltro del tutto ovvia, trattandosi appunto di un parere) ed a contrapporlo al parere favorevole della Consulta del l’emigrazione”. “Sulla base dì tali considera- zioni – conclude Pisu – la Commissione chiede che la Giunta rideliberi sul Piano triennale 2005-2007 degli interventi in favore delle organizzazioni dei Sardi nel Mondo, valutando nel merito e sperabilmente accogliendo il parere della Commissione”. “La Giunta – ha scritto Maria Grazia Caligaris – non deve ignorare i pareri anche se consultivi, espressi dalle Commissioni del Consiglio regionale sulle delibere, specialmente quando all’unanimità, altrimenti è meglio abolire la norma. Nel caso del Piano di interventi in favore delle organizzazioni dei Sardi nel Mondo per il 2005-2007, verso cui la Commissione Emigrazione ha condizionato il parere positivo unanime alla modifica della percentuale delle agevolazioni finanziarie destinate ai Circoli, la Giunta - ha sottolineato la segretaria della Commissione - ha assunto una decisione in modo unilaterale, in disaccordo con I’organismo consiliare e senza alcuna motivazione”. teri che devono rispettare le finalità del Piano Triennale, quindi si fa l’istruttoria, il Gruppo (o la Commissione, se preferite) da il suo parere e quindi al Consulta decide. L’Assessore ha quindi concluso il suo intervento sottolineando l’impegno della Giunta che sta lavorando sulle politiche della internazionalizzazione per canalizzare i problemi degli emigrati non solo sotto l’aspetto economico, senza trascurare altre problematiche sociali e di integrazione. Piero Puddu (dell’Associazione Fernando Santi) è intervenuto per dare atto all’Assessore di “aver creato un ordito di norme che garantiscono tutti. Avete evitato che si mercanteggiasse – ha detto – ed è un bene per i Circoli. Ed è fondamentale per una politica che vuole innovare. Il problema più serio che vive la Sardegna è quello del lavoro e ci sono sacche di disoccupazione anche ad alto livello e l’associazionismo e i Circoli si devono occupare di questi problemi – ha detto ancora Piero Puddu – che ha concluso ricordando che “l’unità del popolo sardo è stata già sancita ad Alghero alla prima conferenza dell’Emigrazione che si tenne negli anni’60”. Si è passati quindi alle dichiarazioni di voto. Tonino Mulas, dopo aver denunciato “un eccesso di burocratizzazione e di centralismo e un regresso nella gestione dei Circoli, ha annunciato la sua astensione”. Chiedo di operare per restituire alle organizzazioni il ruolo di autogoverno”. L’altro consultore della FASI, Giulio Cesare Pittalis, ha annunciato addirittura il voto contrario, denunciando tagli per 200 mila euro ai Circoli Italiani. Dichiarazione che è stata subito smentita dal capo di Gabinetto dell’Assessore, Mario Cadinu, il quale ha affermato che la Fasi ha avuto il taglio minore rispetto alle altre Federazioni. E che la riduzione dei finanziamenti è conseguente al taglio delle risorse previste dal bilancio. La votazione – come è stato scritto in apertura – ha fatto registrare 15 voti a favore, 7 astenuti e uno contrario. Su invito del Vice Presidente Vicario Lello Giua, il direttore Generale dell’assessorato, Roberto Neroni, ha spiegato tecnicamente come i tagli al bilancio regionale abbiano determinato meno fondi per l’Emigrazione. “Avevo già suggerito e ribadisco l’opportunità che il Piano Triennale non sia rigido ma ‘a scorrimento’ – ha detto Neroni – in modo da permettere di anno in anno l’adeguamento a eventuali distorsioni. Faremo tutte le verifiche e cercheremo di correggere ove possibile e in occasione della prossima Consulta vi faremo avere tutti i dati corretti; e a settembre – ha aggiunto – vedremo cosa fare per il 2007”. Il capo di Gabinetto Mario Cadinu ha ribadito quanto esposto dal Direttore Generale ed ha auspicato una maggiore collaborazione da parte di tutti. “C’era una situazione in movimento – ha detto – ora dobbiamo cercare di migliorare come chiede l’Assessore lavorando in positivo guardando al futuro. È infruttuoso rivangare su decisioni assunte in passato da questa Consulta”. È stato quindi messo in votazione l’o.d.g. sulle seconde case degli emigrati che è stato approvato con voto unanime. Speciale Emigrazione Il Programma Annuale si propone di definire e quantificare l’ammontare delle risorse previste nel bilancio regionale 2006 per gli interventi in favore dell’emigrazione e delle Organizzazioni degli emigrati sulla base delle prescrizioni e indicazioni contenute nel Piano Triennale. Il Programma prevede i interventi per attività e servizi delle Organizzazioni dei sardi nel mondo; sistemi di informazione e comunicazione; progetti regionali. Attività e servizi - L’Amministrazione sostiene le attività delle Organizzazioni degli emigrati con l’erogazione di contributi finanziari commisurati all’impegno e all’efficienza di ciascuna Organizzazione e in funzione della qualità e quantità delle attività svolte. Per poter beneficiare del contributo regionale le Organizzazioni devono: assicurare il continuo aggiornamento dei dati sulla consistenza e composizione delle comunità di riferimento di ciascuna Organizzazione, quale base per l’avvio di ogni singola attività, anche con riferimento alle relative esperienze professionali e relazionali; assicurare la compartecipazione finanziaria, mediante la ricerca di altre fonti di finanziamento pubblico e privato, diverse comunque da quelle regionali. Le Organizzazioni dei sardi, in base ai loro compiti statutari, svolgono attività nell’ambito della consulenza e assistenza legale, sociale, abitativa ecc. Più recentemente anche quella di informazione e promozione economica e culturale. È richiesta, in questi casi, una comprovata competenza ed esperienza nel campo nonché la capacità tecnico-organizzativa tali da garantire adeguati standard nell’erogazione dei servizi. Potranno beneficiare delle agevolazioni finanziarie i Circoli (e le Associazioni) dei sardi nel mondo; le Federazioni dei Circoli; le Associazioni di Tutela degli Emigrati e la Federazione delle Associazioni di Tutela. Le risorse annuali per l’esercizio finanziario 2006, previste dal bilancio regionale e destinate agli interventi in favore dell’emigrazione ammontano a euro 4.000.000. Alle Organizzazioni dei sardi nel mondo è assegnato il 50% dello stanziamento del bilancio regionale, pari a euro 2.000.000. Tale percentuale è ulteriormente ripartita tra le Organizzazioni secondo i seguenti parametri stabiliti nel Piano Triennale: Circoli (77%) pari a euro 1.540.000; Federazioni dei Circoli (15%) pari a euro 300.000; Associazioni di Tutela e Federazione delle Associazioni di Tutela (8%) pari a euro 160.000. Circoli - L’Amministrazione regionale procede alla quantificazione dei contributi di sostegno per le spese di funzionamento dei Circoli. Il 40% dello stanziamento, pari a euro 616.000, viene ripartito in parti uguali fra tutti i Circoli. I Circoli che hanno acquisito locali per la propria sede in locazione finanziaria ovvero ne stanno realizzando la costruzione, possono utilizzare questa parte di contributo a tale scopo, ferma restando la finalizzazione a sede di attività del Circolo Ai Circoli con sede propria o che usufruiscano gratuitamente di locali assegnati loro in comodato, o dietro il corrispettivo di PROGRAMMA ANNUALE 2006 un costo simbolico di affitto, è richiesto di provvedere all’erogazione di ulteriori servizi di sportello in favore dei corregionali. Il rimanente 60%, pari a euro 924.000, è ripartito in base agli ulteriori seguenti criteri: una quota del 20%, (pari a euro 184.800), viene ripartita tra i Circoli in rapporto ai numero dei soci emigrati regolarmente iscritti (di questa fetta di risorse una quota del 50%, (pari a euro 462.000) ripartita tra i Circoli di sardi residenti all’estero in considerazione delle difficoltà conseguenti a svantaggi derivanti dal costo della vita nel paese ospitante (40%); del potere d’acquisto dell’euro rispetto alla valuta locale (30%); degli svantaggi dovuti all’ubicazione del circolo con riferimento all’estensione territoriale del paese (30%). Una quota del 30%, (pari a euro 277.200), viene ripartita tra i Circoli in funzione della qualità delle attività desunte dalla documentazione pervenuta all’Assessorato e secondo le seguenti priorità: interventi finalizzati alla risoluzione di situazioni endemiche, di emergenza e/o di grave disagio, legate a particolari problematiche della comunità del Circolo di riferimento. Tali interventi possono riguardare: azioni di prima accoglienza e integrazione nel Paese ospitante (inserimento lavorativo e scolastico legato anche alla nuova emigrazione); servizio di consulenza e mediazione linguistica, sanitaria, amministrativa, socio-culturale (dispersione scolastica, sfratti, rapporti con istituzioni locali, ecc.); promozione e divulgazione della cultura e dell’immagine della Sardegna e promozione economica finalizzata a favorire l’internazionalizzazione del sistema produttivo della Sardegna; attività mirate a rafforzare la solidarietà tra corregionali e la comprensione internazionale, a favorire il confronto con i valori, la cultura e l’identità della comunità ospitante: attività culturali, sportive e del tempo libero finalizzate all’aggregazione e alla socializzazione con la comunità ospitante, con il particolare coinvolgimento delle nuove generazioni. Federazioni dei circoli - Il 60% dello stanziamento è assegnato alle Federazioni dei Circoli, pari a euro 180.000 è da ripartire in parti uguali fra le 7 Federazioni esistenti. Le Federazioni hanno la propria sede presso il Circolo che esprime il Presidente, concorrendo alle spese di funzionamento di quest’ultimo. Il rimanente 40% (pari a euro 120.000) è ripartito sulla base del numero dei Circoli ricono- sciuti e operativi ad esse federati, sulla base della qualità dell’attività svolta. Associazioni di tutela e Federazione - Alla Federazione delle Associazioni di Tutela è assegnata la somma di euro 16.000 pari al 10% dell’ammontare complessivo, previsto per le Associazioni di Tutela e per la stessa Federazione (euro 160.000). La somma rimanente pari a euro 144.000 è assegnata in favore delle Associazioni di Tutela dell’Amministrazione Regionale nella misura del 60% (pari a euro 86.000) suddivisa in parti uguali fra tutte le 7 Associazioni; e del 40%, (pari a euro 57.600) ripartita in funzione della qualità delle attività desunte dal programma presentato, tenendo conto delle attività mirate alla risoluzione di situazioni di emergenza e/o grave disagio, attività di mediazione finalizzata a favorire e facilitare il reinserimento degli emigrati di rientro e delle loro famiglie, sul territorio regionale, attività di consulenza previdenziale e legale, su tutto il territorio regionale, agli emigrati di rientro, attività di consulenza previdenziale, legale, sociale e culturale alle Organizzazioni degli emigrati, attività di partecipazione ad eventi del mondo dell’emigrazione. Consulta regionale per l’emigrazione - La Consulta Regionale per l’emigrazione è composta da 32 consultori. Le spese previste per il funzionamento ammontano a euro 50.000. I Consultori, inoltre, per precisa disposizione del Piano Triennale svolgono il ruolo specifico di coordinamento dei Circoli nei Paesi in cui non esiste la Federazione. A tale scopo è assegnato un contributo aggiuntivo di euro 2.500 al Circolo di cui fa parte il Consultore, per le attività di coordinamento dei Circoli. Congressi delle Federazioni Nel 2006 è prevista la celebrazione del Congresso della Federazione dei Circoli Sardi in Italia e della Federazione dei Circoli Sardi in Germania. La somma complessiva destinata allo scopo è di euro 80.000. Sistemi informativi e reti di comunicazione - I sistemi informativi e le reti di comunicazione sono gli strumenti fondamentali per garantire le relazioni costanti e attive tra i cittadini sardi presenti nell’isola e nel resto del Mondo e tra essi e l’amministrazione regionale. Al fine di garantire la continuità dei servizi in corso, derivanti da contratti in essere è stanziata la somma di euro 1.120.000. Per completare il sistema infor- mativo per l’emigrazione, mantenere e migliorare la produzione di informazione con sistemi multimediali: Internet, TV via satellite, videocassette, DVD, libri ecc. e per il potenziamento e l’incentivazione della comunicazione tra le Associazioni e l’Amministrazione regionale, mediante l’utilizzo di strumenti informatici, è stanziata la somma di euro 80.000 Al Comitato di Garanti, formato da esperti del mondo dell’informazione e da un componente nominato dalla Consulta per l’emigrazione, è affidato il compito di garantire l’ottimizzazione degli interventi, il rispetto dell’obiettività e della qualità dell’informazione, nonché di definire un nuovo progetto editoriale del Messaggero Sardo più rispondente alle esigenze attuali del mondo dell’emigrazione. Progetti regionali - L’Assessorato del Lavoro cura direttamente la predisposizione dei Progetti regionali. Sono definite le seguenti tematiche e le linee di intervento: promozione della Sardegna; nuove Generazioni; donne; studi e ricerche, solidarietà e integrazione socio-culturale. I Progetti possono essere realizzati anche in collaborazione con i Circoli, le Federazioni dei Circoli, le Associazioni di Tutela e/o la Federazione delle Associazioni di Tutela, che devono garantire elevati standard organizzativi e professionali, sia per quanto si riferisce ai responsabili del progetto, che agli eventuali collaboratori esterni. I progetti devono interessare un territorio nazionale o vaste regioni di esso; svolgersi in sedi e località di rilievo che possano garantire l’efficace promozione della Sardegna e la commercializzazione dei suoi prodotti; coinvolgere e interessare nel contempo la comunità sarda e quella ospitante, anche a livello istituzionale; articolarsi specificatamente secondo le peculiarità e le esigenze dei singoli Paesi, da realizzarsi in concomitanza con eventi e manifestazioni di particolare rilevanza del Paese e/o città interessata; coordinarsi con iniziative di altri Assessorati e/o Enti al minimo costo. Le risorse destinate ai Progetti Regionali per l’anno 2006 ammontano complessivamente a euro 550.000. Per l’anno 2006 l’amministrazione prenderà in esame, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, le proposte presentate entro il 28 febbraio 2006, data di approvazione definitiva del piano triennale. La Regione porrà particolare attenzione, nella valutazione, ai progetti il cui tema è rivolto alla APRILE 2006 • 7 promozione della Sardegna, valutando le sedi di svolgimento e privilegiando quelle che offrono situazioni strategiche per la Sardegna e occasioni per sviluppare relazioni e rapporti di scambi permanenti nel settore socioeconomico e culturale, anche in raccordo con le iniziative previste dal PON ATAS obiettivo, 1, Misura II.1 azione D. Nell’ambito del tema della promozione l’amministrazione procederà all’allestimento di sportelli informativi all’estero, di natura sperimentale, con il compito di favorire, promuovere e sostenere incontri, accordi e progetti di partenariato internazionale, fornire assistenza agli attori e imprenditori sardi ed a quelli residenti all’estero che abbiano interesse per la Sardegna, in conformità con il D.P.E.F. 2006-2008. Per la gestione e conduzione degli sportelli saranno coinvolti giovani discendenti di emigrati sardi, opportunamente selezionati per capacità e professionalità e formati attraverso appositi stages. Le risorse stanziate per l’apertura degli sportelli sono pari euro 100.000. Ai Circoli sede di “Sportello informativo” è attribuito il contributo straordinario aggiuntivo di euro 40.000. Per la realizzazione di altri progetti di promozione della cultura, dell’immagine e dei prodotti della Sardegna è stanziata la somma di euro 160.000. L’amministrazione regionale curerà e sosterrà il coinvolgimento delle nuove generazioni degli emigrati sardi mediante attività formative, borse di studio, scambi culturali, masters ed eventuali forme di specializzazione sulla cultura e sull’economia della Sardegna, da realizzare anche in collaborazione con Istituti universitari e/o altri enti preposti ad attività di cultura, formazione e istruzione. La quota di risorse da assegnare per l’organizzazione di progetti destinati alle nuove generazioni è stabilita in euro 150.000. Al fine di rafforzare e assicurare la presenza attiva delle donne sarde emigrate nelle Organizzazioni, nelle attività informative e formative nel mercato del lavoro, e per il raggiungimento di nuove professionalità è destinata la somma di euro 50.000. Il fenomeno migratorio nella sua evoluzione e la composizione e i problemi delle comunità sarde nel mondo presentano sempre più un livello di complessità, estensione e varietà che implicano un aggiornamento continuo. Per questo motivo è necessario potenziare la ricerca sul campo in modo da poter disporre di un quadro aggiornato di dati e di informazioni qualitative e quantitative che consentano agli organi politici e all’amministrazione di operare con cognizione di causa. A tal fine al Progetto di “censimento/indagine” 2005 è destinata una ulteriore somma di euro 50.000. Le Organizzazioni degli emigrati sono chiamate a svolgere azioni e interventi nei confronti dei corregionali che si trovino in situazioni di particolare difficoltà socio-economiche. Tra le iniziative di solidarietà rientrano quelle destinate ai soggiorni per anziani di origine sarda, il trasporto delle salme dei sardi deceduti in stato di emigrati e gli interventi di solidarietà per l’integrazione socio-culturale. La somma complessiva stanziata è di euro 90.000. 8A PRILE L a Regione Sardegna potrà avere un nuovo Statuto Speciale, che è legge Costituzionale, entro la fine dellattuale legislatura, a condizione che siano rispettati i tempi dei diversi passaggi istituzionali. Il primo passaggio, sulla base di un ordine del giorno del Consiglio regionale del 1° ottobre del 2004, è compiuto. La Commissione Autonomia ha, infatti, varato il testo della proposta di legge che istituisce e disciplina listituzione della Consulta regionale per lelaborazione del nuovo Statuto. Ora, dopo le elezioni politiche nazionali, il testo sarà sottoposto allesame e allapprovazione dellAssemblea. Entro un anno dall insediamento della Consulta, il testo del nuovo Statuto dovrà essere proposto al Consiglio per lapprovazione. Quindi passerà all approvazione del Parlamento nazionale. Un iter complesso. Però sulla base del lavoro svolto dalla Commissione Autonomia e della proposta relativa alla Consulta, si può ipotizzare che si possa procedere senza intoppi. Intanto la Consulta sarà composta da 50 membri, esperti nelle materie di rilevanza per lo Statuto o rappresentativi delle realtà politiche, sociali, economiche, imprenditoriali, culturali, dellassociazionismo. Di essi, 29 eletti dal Consiglio regionale, con sistema proporzionale riferito ai risultati delle ultime elezioni regionali , con modalità già previste; 20 eletti tra i soggetti designati dalle Università di Cagliari e Sassari, dal Consiglio regionale delleconomia e del lavoro, dal Consiglio delle Autonomie Locali, dalla Consulta per lEmigrazione; uno nominato dal presidente del Consiglio regionale, al fine di consentire la L Primo Piano 2006 a Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI) ha organizzato a Milano, domenica 19 febbraio, un importante seminario di studio (La nuova autonomia) sul disegno di legge sulla Legge statutaria della Regione Autonoma della Sardegna e sulla Consulta per il nuovo Statuto. Dopo lintroduzione del presidente della FASI, Tonino Mulas, ha svolto la relazione Gianmario Demuro, Ordinario di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari. Sono quindi intervenuti Massimo Dadea, Assessore alla Riforma della Regione Sardegna, Stefano Pinna, e Franco Sergio Pisano, rispettivamente presidente e componente ( per lopposizione) della Commissione Autonomia. Demuro ha ben precisato che la nuova fase dellautonomia sarà articolata in quattro linee di riforma tra loro interconnesse: il nuovo Statuto Costituzionale dellautonomia sarda; la legge regionale statutaria sulla forma di governo (oggi regolata dallart. 15 dello Statuto); la legge di organizzazione amministrativa; la legge elettorale. Il nuovo Statuto Speciale dovrà specificare le competenze autonome rispetto allo Stato, per esempio anche in tema di federalismo fiscale; oltre che con lo Stato dovranno essere precisati i rapporti con l'Unione Europea. Per Demuro si tratta di riscrivere la specialità in senso positivo: lautonomia deve configurarsi come possibilità di azione efficace di scelte differenti. Per lassessore Dadea questa Avviata la riforma dello Statuto Speciale La Commissione Autonomia del Consiglio Regionale ha approvato il testo della proposta per la istituzione della Consulta per l'elaborazione del nuovo Statuto - Tra i 50 membri due rappresenteranno gli emigrati di Luigi Coppola rappresentanza della coalizione che ha presentato alle ultime elezioni regionali un proprio candidato a Presidente della Regione, senza che nessun candidato delle liste, ad esso collegate, fosse eletto consigliere regionale. Per quanto riguarda lelezione dei 29 componenti si fa riferimento alle percentuali dei voti ottenuti dalle diverse coalizioni sul totale dei voti espressi nella circoscrizione regionale nelle elezioni regionali del 12 giugno 2004. La votazione avviene sulla base di liste presentate da almeno due consiglieri ed ogni lista, che indica la coalizione a cui fa riferimento, deve contenere un numero almeno doppio di candidati e non superiore al triplo di quelli spettanti alla coalizione cui si riferisce. Naturalmente la proposta di legge prevede tutta una serie di passaggi tecnici per pervenire allelezione dei membri della Consulta. Per quanto riguarda il gruppo di 20 componenti, essi sono eletti dal Consiglio regionale su proposte di nomi, di numero doppio rispetto ai membri da eleggere. Per quanto riguarda la Consulta dellemigrazione, ad essa competono due membri: uno in rappresentanza dei Circoli e delle loro Federazioni e laltro in rap- presentanza delle Associazioni di tutela. La Consulta per lo statuto si articolerà in due momenti: uno delaborazione, proposta, mobilitazione; laltro di raccolta ed elaborazione di un disegno compiuto delle proposte ed istanze provenienti dalle diverse espressioni della società. Del primo, che dovrà operare principalmente nella fase davvio, faranno istituzionalmente parte tutti i consigli elettevi delle autonomie locali. Il secondo costituito dal Comitato, organo rappresentativo di seconda istanza, col compito di portare a sintesi, in un vero e proprio progetto di Statuto, le diverse indicazioni e sollecitazioni provenienti dai territori. Per tutte le attività sono previsti termini e scadenze ben precise, in modo che il lavoro possa concludersi entro un anno dallinsediamento della Consulta, con la predisposizioni di un progetto di statuto redatto in un articolato. Il testo finale sarà trasmesso al Consiglio regionale per lapprovazione. Appare ben chiaro che se lampia mobilitazione prevista avrà successo e se il lavoro sarà condotto dalla Consulta con rigore, lAssemblea regionale potrà disporre di un testo di Statuto già elaborato e sostenuto da un ampio consenso e quindi bisognoso, eventualmente, di correzioni che attengono alle scelte di politica istituzionale, che è di competenza dellAssemblea stessa. Allarticolo 1 della proposta di legge (Il Consiglio regionale istituisce una Consulta per lelaborazione di un progetto organico di nuovo Statuto speciale di autonomia della Sardegna, al fine di assicurare la più ampia partecipazione della comunità regionale e dei sardi residenti fuori dallIsola ed il concorso delle autonomia locali), al terzo comma sono fissate le tre fasi di lavoro della Consulta: a) elaborazione del progetto di base, della durata di quattro mesi; b) consultazione istituzionale e sociale su tale progetto; c) definizione e approvazione del testo dello Statuto da trasmettere al Consiglio regionale. Per comprendere meglio: la Consulta entro quattro mesi dovrà predisporre un testo per il nuovo Statuto. Questo testo dovrà essere reso noto alla comunità regionale, trasmesso ai comuni e alle province della Sardegna i quali possono inviare alla Consulta, entro 45 giorni, documenti di indirizzo e proposte di modifica. Seminario di studio a Milano sugli emigrati e il nuovo Statuto Convegno organizzato dalla Fasi sulla nuova Autonomia deve essere la legislatura delle riforme istituzionali, che non devono appassionare solo il ceto politico. Gli obiettivi generali sono quelli di una pubblica amministrazione efficiente e della modernizzazione dei processi produttivi sulla base di adeguati investimenti nel campo dello sviluppo e della ricerca in modo che si possa realizzare una crescita competitiva delleconomia. Mantenendo la sua specificità e identità, la Regione deve procedere alla riscrittura delle propria autonomia. Daeda si è soffermato sulla funzione del preambolo al disegno di legge sulla Legge statutaria. Esso vuole indicare i principi e i valori per così dire universali. Dadea ha sottolineato che in esso si esplicita che la Regione mantiene e sviluppa i legami culturali, sociali ed economici con i sardi residenti al di fuori della Sardegna e con le loro famiglie e associazioni, promuovendone la partecipazione alla vita della Comunità regionale e agevolandone leventuale rientro e il reinserimento in Sardegna ( vanno quindi studiate anche le forme per consentire agli emigrati di esprimere il voto regionale). Per Dadea i circoli de- gli emigrati (per la cui attività non deve valere lipotesi aziendalistica) devono essere associazioni culturali e non terminali degli uffici della Regione. È opportuno che la nuova legge di organizzazione amministrativa collochi le competenze relative allemigrazione in un ambito assessoriale diverso da quella attuale. Per Dadea, insomma, la riscrittura dello Statuto dovrà essere finalizzata a costituire un sistema integrato delle autonomie locali; il nuovo modello di Regione dovrà essere basato fondamentalmente su principi di salvaguardia dellambiente, della lingua e delle tradizioni più antiche. La Regione dovrà prestare maggiore attenzione ai sardi residenti fuori dalla Sardegna, che sono parte integrante del popolo sardo, facendo in modo che essi possano partecipare allelezione del Consiglio Regionale, sia come elettori che come eletti. Franco Sergio Pisano si è soffermato sulle problematiche relative alle riforme istituzionali dal punto di vista dellemigrazione, che si aspetta molto da questa riscrittura dello Statuto. Sono maturi i tempi per realizzare il diritto degli emigrati ad ave- re una rappresentatività (cè già una legge dello Stato). Per quanto riguarda la riscrittura dello Statuto tre anni fa si parlò di Assemblea Costituente; oggi lentusiamo è svanito. Nella migliore delle ipotesi avremo il nuovo Statuto tra un anno e mezzo. Rinunciare allAssemblea Costituente è un errore storico: della Consulta infatti finiranno per far parte solo rappresentanti nominati dai partiti. Stefano Pinna ha evidenziato il fatto che la Sardegna reale sembra essere più avanti rispetto a come viene rappresentata. Un atteggiamento piagnone non considera la svolta che sta vivendo la nostra Regione nella direzione di uno sviluppo e di una rifunzionalizzazione della cultura, delleconomia e della socialità. Sul piano politico Pinna ha ricordato che la Regione Sardegna ha preso posizione contro il progetto della cosiddetta devoluzione. Quello che sicuramente occorre è riordinare gli enti locali, promuovere lassociazionismo dei Comuni in consorzi per poter dare risposte più adeguate ai cittadini e migliorare i servizi che soddisfino i bisogni principali. Come era prevedibile, questi Entro lo stesso termine i residenti dellIsola e i sardi emigrati, anche tramite le loro organizzazioni, le associazioni ed altri soggetti operanti in Sardegna, possono far pervenire alla Consulta pareri, osservazioni e proposte modificative. Nei trenta giorni successivi, per coinvolgere le autonomie locali, il presidente della Consulta dintesa con i presidenti delle province, convoca unassemblea territoriale dei Consigli Provinciale e Comunali in ciascuna delle otto province. Infine, nei 45 giorni successivi la Consulta definisce il progetto di Statuto , lo approva e lo trasmette al Consiglio regionale. Questa la sintesi di una proposta che ha come premessa punti fondamentali per il futuro della Sardegna. La proposta di nuovo Statuto costituisce loccasione per sottoscrivere un nuovo patto tra istituzioni regionali e cittadini da un lato, tra la Regione , intesa anche come comunità regionale, e lo Stato dallaltro. Il varo di un nuovo Statuto richiede una grande mobilitazione, che coinvolga tutta la comunità regionale e mobiliti tutte le capacità, esperienze, professionalità esistenti nella società regionale. La proposta come scrivono i consiglieri proponenti (Peppino Balia, Paolo Maninchedda, Giovanni Battista Orrù, Corrias, Francesco Sanna, Giuseppe Cuccu, Luciano Uras) nella relazione sovviene anche alla necessità, fatta propria dal Consiglio regionale nella precedente legislatura, di estendere il dibattito oltre il Consiglio regionale. Il modello allora individuato, di una Assemblea Costituente, appare allo stato attuale superato e di difficile realizzazione. Tuttavia la Consulta che si propone può rispondere a molte delle esigenze sottese a quella scelta. temi hanno suscitato grande interesse nella folta rappresentanza di circoli FASI di tuttItalia e nei qualificati esponenti delle Federazioni estere: Francia (Francesco Laconi), Germania (Domenico Canu e Gianni Manca), Belgio (Efisio Etzi e Carlo Murgia), Svizzera (Nando Ceruso). Ceruso (per la Federazione Svizzera) ha chiesto che i rappresentanti degli emigrati in seno alla Consulta che dovrà riscrivere lo Statuto siano almeno due e che sia garantita la presenza di un esponente dellemigrazione allestero. Laconi (presidente della Federazione Francese) ha insistito sulla necessità che il linguaggio del nuovo Statuto non sia quello burocratico degli addetti ai lavori ma quello comprensibile da parte dei semplici cittadini, destinatari in ultima istanza del nuovo strumento di regolazione dei rapporti tra il popolo e i governanti. Tonino Mulas ha confermato la richiesta che il mondo organizzato dellemigrazione sia rappresentato nella Consulta che dovrà procedere alla stesura del nuovo Statuto. Per la FASI è indispensabile che nel Consiglio Regionale sia riservata una rappresentanza agli emigrati, che hanno dimostrato in tanti anni di sostenere la Sardegna e i sardi residenti in varie battaglie: quella sulla continuità territoriale; quella in sostegno alla rivendicazione da parte della Regione dei proventi fiscali non assegnati dallo Stato; quella per la promozione di tutti i prodotti made in Sardegna. Paolo Pulina Primo Piano APRILE 2006 9 TRASPORTI Continuità territoriale: un sogno che dura da decenni e stenta a diventare realtà Slitta l'entrata in vigore dei voli a costo ridotto per residenti e nativi in Sardegna - L'estensione delle tariffe agevolate, sarebbe dovuta scattare dal 1º aprile - Causa del rinvio un errore nel capitolato d'asta e nella sua traduzione - Previsti due decreti: uno per le rotte per Roma e Milano, senza alcun compenso per le compagnie, l'altro per sei aeroporti Palermo, Napoli, Bologna, Firenze, Torino e Verona di Gino Zasso U n sogno chiamato continuità territoriale. È un sogno che dura da decenni e, che, per un motivo o per laltro, stenta a diventare realtà piena. Lultimo atto: la seconda e più consistente trance di voli a costo moderato per residenti e nativi sarebbe dovuta scattare a partire dal 1 aprile, invece slitterà ancora. Il motivo? Un banale refuso nel capitolato dasta e nella sua traduzione. «Secondo le direttive della Comunità europea spiega lassessore Sandro Broccia il bando devessere pubblicato in 23 lingue sulla GUCE, la gazzetta ufficiale delle Ce: la Regione si è offerta di accollarsi il compito come in passato, ma le è stato risposto che esso, ora, rientra tra le facoltà esclusive di Bruxelles, che si impegna a completare il lavoro in quattro settimane È successo però che, per un errore del ministero dei trasporti, che ha elaborato le schede, un volo Olbia-Bologna sia diventato Bologna-Torino. Questa banale distrazione ha fatto saltare tutti i tempi». Di conseguenza, per il momento, resta in piedi soltanto la vecchia continuità, quella varata dalla giunta Floris: costi contenuti soltanto per le rotte con Roma e Milano, prezzo pieno per e dagli altri maggiori scali italiani. Secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei servizi pari dignità fra Regione, ministero e Enac, lente per lAviazione civile che si era conclusa il 26 ottobre dello scorso anno, sarebbero dovuti essere emanati due decreti: il primo per le rotte per Roma e per Milano, senza alcun compenso integrativo per le compagnie, laltro per sei aeroporti e 10 rotte: nella fattispecie partenze da Cagliari per Palermo, Napoli, Bologna, Firenze, Torino e Verona e relativi arrivi; partenze da Alghero per Torino e Bologna, partenze da Olbia per Verona e Bologna e viceversa. Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Pietro Lunardi ha firmato i relativi decreti il 29 dicembre, vale a dire più di due mesi dopo di quanto avrebbe potuto farlo. Il primo decreto (scali di Roma e di Milano) ha concluso il suo iter il 24 marzo: da questa data decorrono trenta giorni di tempo perché la Regione convochi le compagnie di navigazione, valuti le loro offerte e, senza sborsare un euro, assegni le rotte. In assessorato si ha motivo di ritenere che questa continuità scatti il 2 maggio TRAFFICO LOW COST (dal 1º gennaio al 31 dicembre 2005) aeroporto 2004 2005 variazione 2005/2004 variazione % 2005/2004 Cagliari Olbia Alghero totali 117.491 345.367 462.858 66.807 298.302 454.620 819.729 180.811 109.253 356.871 153,89 31,63 77,10 TRAFFICO PORTI E PASSEGGERI (da gennaio a dicembre 2005) porti aeroporti totali 2004 2005 5.521.282 4.881.403 10.402.685 5.795.650 5.123.317 10.918.967 differenza in cifre percentuale 274.368 241.914 516.282 4,97 4,96 4,96 TRAFFICO PORTI (da gennaio a dicembre 2005) Cagliari Olbia Golfo Aranci Porto Torres Arbatax totali 2004 2005 467.620 2.862.401 1.040.962 1.065.293 85.006 5.521.282 408.238 3.267.572 1.042.236 993.837 83.767 5.795.650 differenza in cifre percentuale -59.382 405.171 1.274 -71.456 -1.239 274.368 -12,70 14,15 0,12 -6,71 -1,46 4,97 TRAFFICO AEROPORTI (da gennaio a dicembre 2005) Cagliari Olbia Alghero Arbatax totali 2004 2005 2.279.094 1.561.980 997.674 42.655 4.881.403 2.351.061 1.642.171 1.078.724 51.361 5.123.317 prossimo, ricalcando quella precedente, ma tenendo conto della paurosa lievitazione del prezzo del gasolio, che dal 2000 è aumentato addirittura del 600 per cento. In soldoni questo comporterà, per i passeggeri, un esborso di cinque o sei euro in più a biglietto. «Inevitabile dice Broccia perché questa continuità non ha un soldo di sostegno, da parte del governo di Roma, fin dal 2004». Più complessa, invece, la vicenda del secondo lotto di collegamenti. Per lerrore formale di cui si è detto, i tempi si sono dilatati, e non è prevedibile ipotizzare quando saranno completati. Lassessore è ottimista, e prevede una definitiva conclusione della vicenda a maggio, dopo la firma del decreto e i trenta giorni necessari per lespletamento delle aste. Da sottolineare, comunque, che per questo pacchetto ci sono già disponibili 15 milioni di euro: la somma verrà ripartita, a seconda delle distanze, fra le compagnie che praticheranno il prezzo più basso per biglietto differenza in cifre percentuale 71.967 80.191 81.050 8.706 241.914 3,16 5,13 8,12 20,41 4,96 (per esempio: 2.800 milioni per la società che coprirà, a prezzo dibattuto, la tratta Cagliari-Bologna). È un business che fa gola, perciò è lecito aspettarsi, a gara conclusa, una battaglia di carte bollate, che potrebbe far ulteriormente scivolare i tempi di attuazione. Lopposizione in Consiglio regionale (non va sottovalutato il fatto che il rinvio del completo decollo della continuità cade in piena campagna elettorale) è fortemente critica: le dà voce, con la consueta pacatezza e serenità, il capogruppo di Forza Italia Giorgio La Spisa: «Per un errore o per un altro dice queste tariffe sono sempre appese a un filo. Alla base dei ritardi, comunque, cè un errore di fondo, quello di aver voluto accorpare in blocchi le rotte, e questo nonostante i suggerimenti dello stesso ds Attili, membro dellEnac: il fatto comporta che una tratta può essere vantaggiosa per un vettore e altre meno. La conflittualità con lo Stato per le risorse dirottate, poi, è un falso problema. La verità è che si ri- schia di scivolare in un regime di monopolio a favore di qualche compagnia, mentre noi abbiamo sempre sostenuto la necessità di privilegiare la concorrenza». Comunque, continuità o no, i passeggeri che arrivano o partono dagli aeroporti sardi sono in consistente aumento: lo scorso anno quello di Cagliari ha registrato, rispetto al 2004, un incremento del 3,16 per cento, quello di Olbia del 5,13 per cento, quello di Alghero dell8,12 per cento. Cinque milioni 123.317 passeggeri per tratta contro i quattro milioni 881.403 dellanno precedente. Laereo, in sostanza, è il mezzo di trasporto preferito da sardi e da villeggianti, e questo grazie anche ai voli low cost, che hanno avuto un incremento da boom: nel 2005 il 77,1 per cento in più rispetto allanno precedente. I voli a basso costo, un successo senza precedenti. Un grande vantaggio, per chi ne sa approfittare e che non si addicono a chi fa il biglietto last minute, perché, in questo caso, paga lalta tariffa completa. Per poter usufruire delle agevolazioni bisogna perciò prenotare con largo anticipo. È un rischio da correre. Nel caso di impossibilità sopravvenuta si rischia di perdere i soldi (pochi euro) versati, ma se si rispetta limpegno il vantaggio è enorme. «Con questo sistema dice lassessore Broccia è possibile raggiungere Londra da tutti e tre gli aeroporti italiani, mentre dal 1 giugno decolleranno i voli Meridiana tra Cagliari e Parigi e, ancor prima, quelli per Monaco, Stoccarda e Colonia». Il costo del volo (cinque volte la settimana) da e per laeroporto Charles De Gaulle, il più importante della capitale francese, oscilla tra un minimo di 9 euro a un massimo di 179, a seconda dei tempi di prenotazione: ovviamente onerose tasse aeroportuali, come sempre, escluse. I servizi per tre delle principali città della Germania saranno assicurati, dal 30 marzo dal 29 ottobre, dalla Hapag Lloyd, una consociata Meridiana: per ogni destinazione, tre voli settimanali a costi dibattuti, da un minimo di 20 euro a un massimo di 80. Non cè dubbio: lEuropa adesso è più vicina, ma ancora tanto bisognerà fare, se non altro per allargare a tutto lanno, e non solo in coincidenza con i Mondiali di calcio, il ventaglio delle offerte. Ma se laereo è il mezzo di collegamento preferito dai viaggiatori in entrata o in uscita dalla Sardegna, anche le linee marittime hanno una loro precisa funzione, e nel 2005 hanno registrato un traffico superiore del quasi cinque per cento rispetto allanno precedente. Merito della linea da e per Olbia, che segna un incremento di passeggeri del 14,15 per cento. In calo, invece, i movimenti nei porti di Cagliari (meno 12,70 per cento), di Porto Torres (meno 6.71 per cento) e di Arbatax (meno 1,46 per cento). Qual è la situazione attuale? È ottimale nel porto di Olbia, dove operano navi di recente costruzione e dove la concorrenza è dinamica e efficace (la Moby lines fa pagare un euro il trasporto di unauto al seguito); è buona nei collegamenti tra Porto Torres e Genova, è un inferno nelle linee in partenza o in arrivo a Cagliari. Qui persiste il monopolio della Tirrenia, e un viaggio per Civitavecchia dura ben 14 ore e mezza, due volte la settimana, con lo scalo a Arbatax, addirittura oltre 16 ore. Le altre compagnie si tengono alla larga, perché la troppo lunga percorrenza non rende remunerativo, per lalto costo del gasolio, linvestimento. E le merci? Quando la sospirata continuità territoriale? «Di fatto cè già risponde lassessore Sandro Broccia perché viaggiare per mare costa molto meno del trasporto su terra. Certo, i carichi che devono partire dalla Sardegna meridionale devono essere trasportati a Olbia o a Porto Torres, e questo fa inesorabilmente lievitare i costi. Da sottolineare che nel quadriennio 2000-2003 erano stati stanziati 30 miliardi dal governo e 15 dalla Regione per la continuità territoriale via mare. Questi fondi non sono mai stati utilizzati. È evidente che, dal 2005, lo Stato ha sospeso il finanziamento, e la Regione non ha potuto che adeguarsi». È noto che le compagnie concorrenti lamentano il fatto che la compagnia di navigazione pubblica abbia consistenti sovvenzioni dallo Stato. La loro battaglia sta per essere coronata dal successo: già questanno la Finanziaria ha tagliato di 50 miliardi il finanziamento, mentre, dopo la censura della CE, nel 2008 la convenzione Stato-Tirrenia è destinata inesorabilmente a cadere. Solo allora, forse, migliorerà la situazione anche nel porto di Cagliari. 10 A PRILE Attualità 2006 PREVIDENZA PREVIDENZA In provincia di Cagliari un quarto della popolazione ha una pensione Inps C irca un quarto delle popolazione dell’attuale provincia di Cagliari ha beneficiato, nel 2005, di una pensione erogata dall’Inps. Nel corso dell’anno, i pensionati sono cresciuti di 5.300 unità. I dati sono stati resi noti nel corso si una conferenza stampa del direttore provinciale dell’Istituto, Francesco Severino, che ha illustrato il bilancio dell’attività dello scorso anno. L’Inps di Cagliari e del Medio Campidano ha registrato entrate contributive per 706 milioni di euro, circa 26.000.000 di euro in più rispetto al 2004, di cui 454 milioni di euro versati dalle aziende con dipendenti, 78 milioni di euro versati dai lavoratori autonomi (artigiani e commercianti), 26 milioni di euro versati dai lavoratori parasubordinati, 20 milioni di euro versati dai lavoratori agricoli autonomi. In aumento anche il numero dei co.co.co e co.co.pro: nel 2005 le entrate da contributi per questa categoria di lavoratori sono aumentate di 1.200.000 euro. Crescono anche i “beneficiari” dell’indennità di disoccupazione, alla quale si ha diritto quando si perde il posto di lavoro: sono state accolte 16.457 domande, quasi il 10% in più rispetto al 2004, dopo due anni di relativa stabilità. In costante calo il dato delle domande relative all’indennità di disoccupazione dei lavoratori agricoli. Le domande di Cassa Integrazione Guadagni pervenute nel 2005 sono state 5.474, per la maggior parte relative al settore dell’edilizia, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. Nel corso del 2005 sono state liquidate 11.018 invalidità civili, anche grazie allo snellimento delle procedure derivante dal passaggio delle competenze dalla Regione all’Inps, avvenuto nel maggio 2005. Tra le principali novità del 2005 vi è l’attuazione del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc), strumento fondamentale nella lotta al lavoro nero e all’evasione contributiva. Il documento rilasciato da Inps, Inail e Casse Edili è indispensabile per la partecipazione a qualsiasi appalto pubblico e per i lavori di edilizia privata. La presenza del Durc consente di eliminare dal mercato del lavoro le imprese irregolari, che rappresentano da sempre dei concorrenti sleali. Nel corso del 2005 sono state rilasciate 3.443 certificazioni di regolarità contributiva e si prevede che nel 2006, grazie alle innovazioni legislative in materia, le certificazioni rilasciate saranno più di 10.000. Nell’ambito della lotta all’evasione e al lavoro nero si inquadra anche l’attività di vigilanza degli ispettori Inps. Nel corso del 2005 sono state effettuate 757 ispezioni, specie nell’intento di individuare attività di commerciante svolta da soggetti non iscritti all’Inps. In oltre il 90% dei casi si sono riscontrate irregolarità di vario tipo. Gli accertamenti effettuati genereranno a favore dell’Inps obblighi contributivi per 11.030.000 euro circa. SANITÀ Diagnosi precoce per sconfiggere il tumore all'utero L a salute delle donne inizia con la prevenzione. Il messaggio arriva dallincontro organizzato a Cagliari dallassessorato regionale alla Sanità per presentare il progetto di screening oncologico avviato nellisola e considerato obiettivo di sistema nella proposta di Piano sanitario regionale. In particolare, i risultati a livello nazionale hanno dimostrato che la diagnosi precoce incide fino al 90% sulla riduzione dei tumori femminili a fronte però di un controllo effettuato con regolarità ogni 3 anni. Dal 1992 al 2002, in Sardegna, 288 donne sono morte per tumori dellutero. Potevano essere morti evitabili con una diagnosi precoce, ha sottolineato lassessore Nerina Dirindin aprendo i lavori dellincontro nel quale sono stati anche illustrati i primi dati sul- lattività del programma di screening dei tumori cervicali avviato dallAsl 8 allinizio del 2005. Su 143.709 donne tra i 25 e i 64 anni, residenti nel territorio di competenza dellazienda sanitaria, la prima fase di attività ha considerato un monitoraggio su un campione di 47.000 donne. La percentuale di risposta alla proposta di screening gratuita è stata del 20% contro il 55,8% rilevato, nel 2004, nel resto dItalia. Allinvito dello staff del centro di prevenzione oncologica hanno sinora risposto, tra primi contatti e adesioni spontanee, 20.000 donne. Grazie ai controlli effettuati dai medici del centro, alle 68 donne alle quali è stato diagnosticato un principio di tumore, la diagnosi precoce ha consentito di frenare lo sviluppo della malattia. Aumentate le indennità della disoccupazione e della mobilità 2006 di Giuseppe Foti I l mondo del lavoro ha sempre dato grande importanza ai cosiddetti ammortizzatori sociali che hanno permesso di garantire a tutti i lavoratori adeguate provvidenze nel momento in cui limpiego, per svariati motivi, è diminuito se non addirittura terminato. Negli ultimi anni, con le indennità di disoccupazione e mobilità il Governo ha, in un certo qual senso, sopperito alle difficoltà che non hanno permesso di varare una vera e propria politica occupazionale. Anche se è indubbio che le prestazioni a sostegno del reddito non possono minimamente sopperire alla retribuzione derivante da una occupazione stabile ciò non di meno è da riconoscere che laumento degli importi erogati può diminuire il disagio che tante famiglie sono costrette a vivere. Gli aumenti del 2006. Così come per il passato, anche per il 2006 gli ammortizzatori sociali hanno subito un aumento. Le nuove misure dellindennità di cassa integrazione, mobilità, disoccupazione e dellassegno dovuto ai lavoratori socialmente utili sono stati riportati dallINPS nella circolare 21 del 13 febbraio 2006. Ladeguamento è fissato nella misura dell80% dellaumento attuato a seguito della variazione annuale dellindice ISTAT per i prezzi al consumo. Integrazione Salariale. I nuovi importi massimi mensili dei trattamenti di integrazione salariale sono: per il settore industriale in genere 830,77 euro lordi che, al netto del contributo fissato per gli apprendisti, calano a 784,75; per il settore edile e lapideo 996,92 euro lordi corrispondenti a 941,69 netti. Tali importi vengono garantiti nel caso in cui gli interessati non superino il limite di retribuzione che, per il 2006, è fissato in 1.797,31 euro. Nel caso di retribuzioni superiori gli importi dellintegrazione salariale aumentano rispettivamente a 998,50 euro lordi, pari a 943,18 euro netti e a 1.198,20 lordi, corrispondenti a 1.131,82 euro netti, nel caso del settore edile e lapideo. Indennità di mobilità e disoccupazione edilizia. Per i licenziamenti successivi al 31 dicembre 2005 i nuovi importi massimi mensili dellindennità di mobilità passano a 830,77 euro e a 998,50 euro a seconda che superino o meno il massimale di reddito di 1.797,31 euro. Gli stessi importi, al netto del contributi previsto per il personale apprendista, scendono a 784,75 euro e a 943,18 euro. La stessa misura vale anche per i lavoratori che hanno diritto al trattamento speciale di disoccupazione per ledilizia. Disoccupazione. Questo è il settore che, sicuramente, negli ultimi anni ha subito le maggio- ri modifiche. Infatti, dal riconoscimento di una disoccupazione dovuta sia al licenziamento sia a dimissioni volontarie del lavoratore, si è passati ad ununica forma: quella del licenziamento. Limporto massimo mensile dellindennità ordinaria di disoccupazione non agricola con requisiti normali aumenta, dal 1 gennaio 2006, a 830,77 euro nei casi normali e a 998,50 euro nel caso in cui la retribuzione superi il massimo reddito sopra citato. Per quanto riguarda, invece, lindennità di disoccupazione ordinaria con requisiti ridotto, destinata ai lavoratori precari e a quella agricola con requisiti normali e ridotti limporto da pagare, riferito allattività svolta nel corso del 2005, è rispettivamente di 819,62 euro e 985,10 euro a seconda che non si superi o meno il reddito massimo. Lavori socialmente utili e lavori di pubblica utilità. Anche lassegno previsto per i lavoratori impegnati in attività socialmente utili aumenta dal 1 gennaio del 2006. Il nuovo importo è fissato in 495,98 euro. Invariato, invece, lassegno concesso agli eventuali lavoratori ancora impe- gnati in progetti di pubblica utilità che, pertanto, resta fissato in 413,16 euro mensili. Gli accordi in regime di convenzione. Lattuale crisi occupazionale rende sempre più frequenti i trasferimenti dei lavoratori italiani allestero in cerca di lavoro. In materia di disoccupazione esistono particolari accordi in base ai quali lo stato ove interessato rimane disoccupato può avere diritto alla disoccupazione in base alla legislazione di quel paese ove ha lavorato. In pratica lemigrato in Francia, Germania ecc. che hanno perso il lavoro in qui Paesi e che quindi rientrano in Italia possono avere diritto allindennità di disoccupazione liquidata dallItalia. In tal caso gli importi corrisposti sono identici a quelli previsti per i lavoratori residenti sul territorio nazionale. Per quanto riguarda invece la mobilità e lintegrazione salariale queste prestazioni vengono corrisposte solo esclusivamente nel nostro Paese. Per cui se un ex lavoratore italiano che percepisce le prestazioni indicate e che dovesse trasferirsi allestero perderebbe automaticamente il diritto al pagamento. L'angolo della posta Pensionato di guerra Un mio caro parente ha compiuto ottanta anni e risiede in Francia da oltre settanta anni. In quel Paese gli è stata liquidata la pensione quale grande invalido di guerra ex combattente per la Francia. Se rientra in Sardegna, considerando che ha sempre mantenuto la nazionalità italiana, potrà continuare a percepire quella pensione con i relativi benefici? Bruno Fatteri Quartu S.E. In base al principio sancito dalle convenzioni internazionali in materia di pensioni fra i Paesi dellUnione Europea vige il principio secondo il quale la pensione può essere trasferita nel Paese in cui il pensionato intende trasferire la propria residenza. Tale principio dovrebbe valere anche per le pensioni di guerra che garantiscono allinteressato non solo un importo seppur minimo, quanto soprattutto determinati benefici derivanti dallessere un ex combattente e grande invalido. La direzione provinciale delle pensioni di guerra, a Cagliari, è del parere che il suo parente dovrebbe rientrare in questa normativa. Essendo però il suo quesito il primo del genere, il funzionario preposto le consiglia di chiedere conferma alla Direzione generale delle pensioni di guerra, Via Casilina 3 Roma. La pensione in Italia Sono figlia di padre sardo emigrato in Argentina, sono vedova e ho 66 anni. Gradirei sapere se ho la possibilità di ricevere una pensione da parte della Regione viste le mie precarie condizioni economiche. Adelma Carta (richiesta pervenuta via e-mail) La sua richiesta è troppo generica. Comunque mi pare di capire che lei, essendo nata in Argentina abbia anche la nazionalità di quel Paese a tutti gli effetti. Ciò comporterebbe limpossibilità di contributi da parte dellItalia. Le consiglio comunque di rivolgersi al Consolato italiano, sempre che ovviamente lei, tramite suo padre, abbia ancora contatti con il nostro Paese. Lavoratori prigionieri in Germania Ho da poco sentito parlare di un rimborso per i prigionieri lavoratori in Germania nellultima guerra che spetterebbe agli eredi nel caso in cui il titolare sia deceduto. Mi può dare qualche informazione? S. Di Stefano (Carbonia) Questa rubrica tratta si di problemi previdenziali e del lavoro che possono coinvolgere i nostri emigrati allestero, ma non è in grado di risolvere quesiti su norme di un altro Paese non applicabili in Italia. Le consiglio di rivolgersi ad un ente di patronato che ha uffici in Germania. Forse riuscirà ad avere qualche utile informazione. Attualità APRILE 2006 11 SANITA' L Tutti insieme contro il favismo Associazione Nazionale per la lotta contro la malattia emolitica da deficit di G6PD - (ALCMED) in collaborazione con lIstituto Superiore di Sanità, lUniversità di Genova e lOspedale San Francesco di Nuoro, ha realizzato un opuscolo dal titolo TUTTI INSIEME CONTRO IL FAVISMO. Particolarmente impegnata in questa battaglia di sensibilizzazione, per salvare vite umane, è la presidente dellALCMED, Pasqualina Mereu, originaria di Orotelli, che vive da mo,ti anni a Roma. Con la caparbietà e la testardaggine dei sardi non si stanca di bussare a tutte le porte perché ci sia più informazione, anche tra i medici, sul favismo, affinché si eviti di prescrivere farmaci che potrebbero avere conseguenze terribili in quanto per i fabici sono veri e propri veleni. La pubblicazione, di facile consultazione, si rivolge in modo particolare ai cittadini ai quali fornisce , con termini di facile comprensione, notizie utili su che cosa è il favismo, sulla sua sintomatologia e terapia, ed una serie di consigli rivolti ai familiari dei portatori di questa forma di anemia. Completano lopuscolo un riquadro sui farmaci che devono essere evitati da persone con deficit di G6PD ed una serie di tabelle con principi attivi che provocano (o sono stati segnalati come possibili cause) emolisi nei soggetti a rischio. Il piccolo manuale si conclude con linvito ai medici e ai farmacisti di affiggere, negli studi e al pubblico, le parti esterne della copertina al fine di rendere fruibili, ad un maggior numero di persone, i riferimenti delle due Associazioni promotrici delliniziativa. Il test Quantitativo per il favismo consente di individuare sia la carenza quasi totale dellenzima G6PD (più frequente nei soggetti di sesso maschile che nei soggetti di sesso femminile), sia la carenza parziale, di entità variabile che può incontrarsi nei soggetti di sesso femminile. Per ragioni non ancora ben conosciute la crisi può colpire il soggetto predisposto anche dopo anni di ingestione di fave senza conseguenze. Il fatto di aver mangiato fave più volte senza danno non dimostra, quindi, di non essere predisposti al favismo. Il favismo dunque è una condizione ereditaria che può determinare una grave anemia acuta quando un individuo predisposto: o ingerisce fave fresche o secche, crude o cotte; o assume alcuni farmaci (vedere elenco allegato); o aspira vapori di naftalina; è colpito da uninfezione batterica o virale. Il favismo è una anemia emolitica provocata dallingestione di fave o farmaci da parte di soggetti predisposti a causa di un deficit enzimatico ereditario. La malattia è dovuta alla carenza nei globuli rossi di un enzima chiamato GLUCOSIO-6FOSFATO DEIDROGENASI o G6PD. Alcune sostanze contenute nelle fave e in alcuni farmaci distruggono rapidamente i globuli rossi, determinando i sintomi caratteristici della malattia: impallidimento progressivo accompagnato da debolezza, dalla comparsa di urine scure e a volte febbre. Evitare la crisi emolifica di favismo è possibile e doveroso. Come? Eliminando sia il consumo delle fave (fresche o secche, crude o cotte) sia lassunzione dei farmaci vietati da parte dei soggetti predisposti alla malattia. Per il resto, il deficit dI G6PD non comporta alcun disturbo e consente una vita perfettamente normale. Sintomatologia Segni di malattia compaiono a distanza di 12 - 48 ore dallesposizione del soggetto alle sostanze tossiche. La síntomatologia, di gravità variabile in base allentità della distruzione dei globuli rossi, è costituita da: Pallore cutaneo e mucoso; spossatezza - stanchezza generale; urine scure; ittero; dolori lombari; nausea e vomito; vertigini. Lemoglobinuria (passaggio di emoglobina nelle urine) può, accompagnarsi a un danno renale, che quasi sempre è reversibile. Lanemia può essere tanto grave da richiedere una o più trasfusioni, specialmente nei bambini. Terapia La trasfusione di sangue, quando necessaria, rappresenta al momento attuale lunica terapia. Nei casi meno gravi è sufficiente assicurare una buona diuresi per evitare i danni renali che possono associarsi allemoglobinuria. Consigli per i familiari Le malattie ereditarie si trasmettono, dai genitori ai figli, attraverso i cromosomi, una metà dei quali proviene dalla madre e laltra metà dal padre. La carenza di G6PD dei globuli rossi, e quindi la predisposizione al favismo è ereditaria e si trasmette attraverso il cromosoma X. Il maschio è dotato di un cromosoma X (pervenutogli dalla madre) e di uno Y (pervenutogli dal padre) quindi il maschio è XY. La femmina è dotata di due cromosomi X (che le sono pervenuti uno dal padre e uno dalla madre) quindi la femmina è XX. Nello schema seguente indichiamo con X° il cromosoma portatore della predisposizione al favismo. Sulla base delle leggi genetiche possiamo affermare che: - se un maschio è carente (X°Y): (elevato rischio di crisi emolitica), la madre non può essere normale (o è totalmente carente X°X° o intermedia X°X) - se una femmina è totalmente carente (X°X°): (elevato rischio di crisi emolitica), ambedue i genitori sono predisposti al favismo (il padre è sicuramente X°Y e la madre X°X o X°X°) - se una femmina è intermedia (X°X): (possibile rischio di crisi emolitica), uno dei genitori è obbligatoriamente carente e quindi predisposto (la X° può provenire dal padre X°Y o dalla madre X°X o X°X°). È obbligatoriamente predisposto al favismo (X°Y) il figlio di una madre totalmente carente (X°X°). Può esserlo (e deve quindi essere esaminato) il figlio di una madre intermedia (X°X). È obbligatoriamente predisposta al fauvismo la figlia di un padre carente (X°Y) e di una madre totalmente carente (X°X°), può esserlo la figlia di una madre intermedia (X°X). Controllare sempre la composizione del farmaco prima di assumerlo: il medico ed il farmacista potranno aiutarvi. Il favismo fa parte delle malattie rare per le quali è prevista lesenzione dalla partecipazione al costo per patologia. (Codice esenzione RDG010). Ecco un elenco di farmaci di uso relativamente comune che devono essere evitati da persone con deficit di G6PD. Farmaci che comportano rischio certo di attacco emolitico: Dapsone Blu di metilene Nitrofurantoina Primachina Ciprofloxacin, norfloxacin, ofloxacin, acido nalidixico e Cotrimoxazolo Farmaci che comportano possibile rischio di attacco emolitico Aspirina ad alte dosi Clorochina Menadione Probenecid Chinidina Chinina Ulteriori informazioni si potranno avere dalla: - ALCMED (Associazione Nazionale per la lotta contro la malattia emolitica da deficit di G6PD) C/o Municipio XIII - Torre 1° Piano Largo del Capelvenere 21 00126 ROMA tel. 06. 5235.8889 e-mail [email protected] - Cittadinanza attiva - Tribunale per i Diritti del Malato Via Flaminia 53 00196 ROMA tel. 06.367181 fax 06.3678333 INTERNET la Sardegna nel Web a cura di Andrea Mameli Una nuova rubrica dedicata alle informazioni sull'Isola reperibili in Internet Un sito per ricordare Tiziana Un sito per ricordare Tiziana Un sito Internet può servire anche per mantenere vivo il ricordo di una persona della quale non si voglia dimenticare l’esempio. È il caso del portale allestito dall’Associazione “Cultura & Solidarietà ricordando Tiziana”, che da due anni bandisce un concorso di poesia il cui ricavato finanzia attività benefiche e si prefigge di diffondere la cultura della solidarietà anche attraverso concorsi letterari anche tra i giovani e nelle scuole, a tutti i Sardi in ogni parte del Mondo. Il tutto nella memoria di Tiziana, scomparsa a 25 anni nel 2004, generosa, disponibile, ma che non esitava a essere critica nei riguardi delle istituzioni poco impegnate nella lotta all’emarginazione. Nel 2005 l’associazione ha contribuito alla realizzazione di una scuola in Ciad. Quest’anno le iscrizioni al premio letterario hanno permesso di intervenire in favore di pazienti (e loro parenti) dell’ospedale oncologico di Cagliari. http://www.ricordandotiziana.it/ Sardi Dentro.Com Il BLOG è un sito che offre a tutti utenti la possibilità di intervenire attivamente un proprio testo in completa autonomia. La sua utilità si apprezza in quelle situazioni in cui il sito deve poter essere soggetto a continui cambiamenti e quando la comunità a cui si rivolge è molto affiatata o accomunata da interessi, ideali e obiettivi. Il Blog Sardi Dentro.com offre spazio a sardi residenti nella Penisola e all’estero desiderosi di raccontare la loro esperienza. Facile da usare, presenta i contenuti in ordine cronologico e viene aggiornato spesso. http://sardidentro.blogspot.com/ Isola di Paradiso Foto, itinerari, eventi, ricette, trasporti, schede su musei e monumenti (con preziose informazioni su orari di apertura e prezzi), un forum (con discussioni libere su gastronomia, libri, vacanze) e notizie su alberghi, bed and breakfast, agriturismi. www.paradisola.it Le foto di Maddanu Le immagini della Sardegna presentate da Massimilianu Maddanu nel suo sito sono di quelle che emozionano: per la bellezza dei soggetti (paesaggi, persone, grotte, scogliere, calette, rocce, tramonti) e per la bravura del fotografo. www.maxmad.it Il primo sito dedicato alla Sardegna Quando nacque, nel 1995, Sardegna.com era il primo sito web dedicato alla Sardegna con l’intento di informare e di proporre offerte turistiche. Da allora l’archivio fotografico e le informazioni sull’Isola sono cresciuti ed è stato sviluppato un ottimo servizio Meteo aggiornato quotidianamente. www.sardegna.com Le Sardegne Forti della convinzione che non c’è solo una Sardegna, ma diverse Sardigne, gli ideatori di questo sito presentano contenuti di archeologia, tradizioni, artigianato, enogastronomia e ambiente dell’Isola: saperi e sapori con profonde radici nella storia. ETV, ovvero: Esperienze Turistiche Locali. In altre parole opportunità per conoscere la Sardegna più vera, non solo d’estate e non solo in prossimità del mare. www.sardegne.com 12 A PRILE M i chiamo Pietro Uleri, sono nativo di Paulilatino e vivo in Inghilterra dal 1951. Sino allaprile del 1955 sono stato occupato dalla N.C.B come operaio sulle miniere di carbone. Lavoravo in superficie da fochista alle caldaie e poi in galleria sia alla manutenzione dei pozzi sia allestrazione dei carbone con picco e pala. Alla fine del contratto sono andato a lavorare in sartoria come giacchetoio. Di entrambi i periodi lavorativi potrei dire tante cose sui sistemi sindacali e padronali inglesi; ma per me restano due esperienze molto utili che mi hanno reso indipendente e mi hanno permesso sia il mantenimento della casa e, forse, anche il miglioramento della capacità sartoriale. Questo mio scritto è in riferimento al commento della signora Iolanda Cabuterra nella pagina 10 del numero di Gennaio 2006, riguardante il sistema scolastico tedesco. Io negli anni Sessanta e Settanta ho avuto una simile esperienza con i miei figli Peter e Giovanni. In Inghilterra le scuole secondarie sono indirizzate per la maggior parte a sfornare lavoratori manuali per le fabbriche e, in misura minore per listruzione accademica. Negli anni Sessanta/ Settanta avevo sentito unintervista dellallora ministro dellIstruzione inglese, conservatore (Quintin Hoog) che diceva come funzionava il sistema scolastico inglese onde mantenere le classi sociali separate. Questa nazione, diceva lui, è sempre vissuta dallesportazione di macchinari di tutti i tipi. e per fare questi lavori gli operai devono avere unintelligenza superiore per il progresso dellindustria di qualsiasi ramo. Nelle fabbriche il manager con il capo reparto e gli operai specializzati mandano avanti tutte le produzioni. Mio figlio Peter mentre frequentava la prima elementare, nonostante il lavoro degli insegnanti, ci siamo accorti che avrebbe potuto fare meglio. Allo- U Speciale Emigrazione 2006 n altro prestigioso riconoscimento è stato assegnato al Dr. Franco Columbu di Ollolai. Il Governatore della California Arnold Schwarzenegger ha nominato il suo amico e partner sportivo Ufficiale dello State Board of Chiropractic Examiners. LOrdine Statale dei Chiropratici è preposto ad assegnare le licenze per i Dottori in Chiropratica e monitorare tutte le pratiche mediche svolte nello Stato. Il 64enne Francesco Franco Columbu, vincitore per ben due volte del titolo Mr. Olympia, ed una volta di quello di Mr. Universo e Mr. Mondo, ha costellato di veri trionfi la sua invidiabile carriera sportiva nel bodybuilding professionistico. A quel tempo Columbu si allenava e preparava atleticamente con lo stesso Schwarzenegger, anchegli incontrastato campione di bodybuilding degli anni 70. Columbu, Repubblicano, esercita la professione di Chiropratico sin dal 1977 e possiede un centro di cura e terapie nel cuore a Los Angeles. Columbu, oltre che affermato dottore in Chiropratica, ha un Ph. D. in Nutrizione ed è un grande esperto in Medicina dello Sport e Kinesiologia. Un altro meritatissimo successo, quindi, per Franco Columbu, linimitabile campione di bodybuilding e di sollevamento pesi L'istruzione in Inghilterra testimonianza di un sardo emigrato Pubblichiamo il racconto sul sistema scolastico britannico che ci ha mandato Pietro Uleri da Manchester ra per sfuggire dalla rete di cui parlava il Ministro Hoog, abbiamo deciso di mandarlo a scuola privata, dalle suore, al Hollis Convent. Ma la nostra richiesta venne rigettata con la scusa che non avevano posto. Ma noi sapevamo che i posti erano riservati alla classe media superiore. Per noi fu un grande disappunto. Però io non mi sono arreso. Facendo il sarto avevo conosciuto un cliente che nella città di Manchester aveva una certa influenza, e mentre gli facevo la prova di un vestito mi lamentai per la discriminazione. Mentre se ne andava mi disse: vedrò se posso fare qualcosa. Qualche ora più tardi mi telefonò mia moglie Franca per dirmi che aveva appena finito di parlare con Sister Dolores (la preside del convento) che voleva parlare con noi perché cera stata una cancellazione e avevano deciso di dare il posto a Peter. Il giorno seguente siamo stati a colloquio con Sister Dolores e da quel giorno lei ci ha preso in simpatia. Con lei abbiamo mantenuto sempre un gradevole rapporto sino alla sua morte. DallHollis Convent Peter e Giovanni sono passati al Saxerian College per gli ultimi tre anni delle elementari. Peter dopo gli esami del eleven plus è passato alla Grammar-School sempre nello stesso collegio. Lanno dopo era il turno di Giovanni. Superati gli esami venne assegnato al Saint Gregorys Grammar-School. Ho chiesto alle Autorità perché non fosse stato assegnato alla scuola del fratello. Mi fu risposto che era per mancanza di posti e che la Saint Gregorys era una scuola buona quanto il Saxerian. Ma io sapevo benissimo che la parola Grammar la usavano per abbindolare genitori e alunni. Per quattro anni informavano i genitori della buona qualità dei loro figli, ma piano piano li condizionavano a credere che a costoro mancava qualcosa per seguire un corso accademico. Giovanni ha passato quattro anni di tortura. Gli insegnanti mi dicevano che Giovanni andava molto bene perché era sempre fra i primi della classe. Ma quando si avvicinava il periodo degli esami (O. Levels) mi portarono una lista delle materie che Giovanni doveva scegliere da studiare nelle scuole superiori per gli A-Levels, pre-universitari. In quelle liste vi erano più materie artigianali che professionali. Giovanni con il mio aiuto ha scelto quattro argomenti professionali. Ilgiorno seguente io eGiovanni siamo andati ad incontrare i professori, come dovuto dalla prassi scolastica. Il preside, appena mi ha visto, mi ha accolto sorridente e complimentoso ma quando ha visto il foglio contenente la scelta delle quattro materie, ha cambiato faccia e in tono arrogante mi disse che non avevo seguito la formula giusta, che avevo sbagliato nelle scelte degli argomenti e di conseguenza spettava a lui di fare la scelta per Giovanni. Io con cal- ma gli chiesi la cortesia di mostrarmi dove avevo sbagliato. Allora si è irritato e mi ha detto che se tutti i genitori fossero stati come me nelle fabbriche a lavorare non ci andrebbe più nessuno. E cosi ci siamo lasciati. Mi avvicinai a parlare con linsegnante di matematica che mi ha fatto i soliti complimenti per Giovanni molto bravo, che era al sesto posto della classe. Allora gli chiesi come funzionano le percentuali per passare lesame di O-Level e lui subito cambiò tono. Gli si spense il sorriso sulla faccia e mi disse che nessuno della sua classe poteva passare lO Level perché non abbastanza intelligenti, A casa, Giovanni mi riferì che quando mi sono allontanato linsegnante si rivolse a un suo collega dicendo: quello stronzo di genitore, cosa si aspetta da un figlio che non possiede capacità accademiche. Non me lo disse in faccia perché aveva paura della mia reazione. Comunque, Giovanni si ammalò ma grazie allintervento di Sister Dolores, quando si ristabilì venne trasferito al Collegio dei Saxeriani raggiungendo il fratello. Per farla breve ha passato gli esami degli A. Levels con buoni voti. Tre anni dopo si è laureato alluniversità Sheffield e per un anno è stato eletto presidente del Students Unions, il sindacato degli studenti di tutto lAteneo. Poi allUniversítà di Londra nel 1990 come Post Graduate ha preso il diploma di Giornalista e tra USA Prestigioso riconoscimento per Franco Columbu dal governatore della California L'ex Mister Universo di Ollolai nominato da Arnold Schwarzenegger Ufficiale degli esaminatori di Stato per l'Ordine dei chiropratici i neo diplomati di quellanno vinse il premio di Miglior Giornalista dellAnno della Gran Bretagna. Dallora ha fatto sempre il giornalista investigativo. Alla BBC 1 e 2 eai canali 3 e 4 della TV. Ora come freelance fa il produttore e leditore per la TV al canale 4 o per qualsiasi canale gli capiti. Peter si era laureato ìn Legge però non ha voluto fare lavvocato. Ora fa lOperations Director di una ditta quotata in Borsa. Mia figlia Rita si é laureata in Dramma, ma per il momento fa un altro lavoro. Per poter vivere, ovunque uno si trovi, prima deve conoscere il sistema locale. Io avrei potuto espandere la sartoria, essendo ben piazzato, ma Peter e Giovanni hanno scelto gli studi ed io ho fatto del mio meglio per sostenerli affinché riuscissero nel loro intento. Ci sono riusciti, ed oggi siamo felici e uniti. Nei confronti degli inglesi non ho alcun rancore. Rispetto sempre il loro sistema di vita e cerco sempre di essere conciliante e adattabile al loro modo di vivere. Mi considero sempre come un ospite, anche ben gradito perché il mio contributo alla loro civiltà lo devo alle mie origini sarde. Come ha dimostrato il nostro ambasciatore modello Gianfranco Zola. Gli inglesi lo stimano, non solo come gran calciatore, ma per le sue qualità umane, modestia, intelligenza, rispetto, il vero gentleman. Lunico rammarico che ho e quello di non aver potuto tramandare la mia esperienza di buon sarto, perché a Manchester ero molto apprezzato. Lo farei ancora gratuitamente a chi fosse interessato. Nel 1975 dopo la morte di mia moglie ho dovuto chiudere la sartoria per dedicarmi ai quattro figli, lultima, Rita, aveva quattro anni. Ora vivo con il primo figlio Giuseppe, affetto dalla sindrome di Down. Comunque noi stiamo tutti bene. che ha conquistato tutti i più importanti titoli ed i principali premi di questa disciplina sportiva. Columbu che è un fedele a attento lettore del Messaggero - ha alle spalle una florida e longeva carriera anche nel cinema: è infatti apparso in una lunga serie di film assai conosciuti, come il cult documentaristico Uomo dAcciaio-Pumping Iron, Conan il Barbaro e Terminator, tutti interpretati da Arnold Schwarzenegger. Come produttore, oltre che il recente Ancient Warriors che ha venduto in tutto il mondo, Columbu ha realizzato precedentemente Berettas Island, Doublecross e Circle Man. Columbu (che ha in preparazione un film top secret) prenderà parte al film storico-drammatico, co-scritto, prodotto e co-diretto da Caterina Ponti (originaria di Sassari) ispirato e basato sullardimentosa storia vera del salvataggio di 10.000 opere darte dinestimabile valore, operato durante la Seconda Guerra Mondiale dal Professor Pasquale Rotondi. Columbu si è allenato e preparato atleticamente con Arnold Schwarzenegger, con cui è legato da una profonda amicizia ormai ultra-quarantennale, sbocciata subito dopo essere emigrato in Germania a metà anni 60. Speciale Emigrazione D a ragazza alla pari a giudice delle vertenze pensionistiche Il pranzo alla Mansion House ospite del Lord Mayor di Londra. Sono partita dalla Sardegna da un piccolo villaggio della provincia di Cagliari, Narcao, nel luglio del 1995 per andare a fare la ragazza alla pari a Oxford, un posto bellissimo con tanto verde, pace e tranquillità. Comincia così il racconto di unesperienza in emigrazione che ci ha inviato Giuliana Vacca dallInghilterra. Le storie dei Sardi che voi pubblicate nel vostro giornale ha scritto Giuliana sono una fonte di ispirazione, e vorrei anche io poter condividere con voi lesperienza della mia vita in Inghilterra. Dopo avere perfezionato la conoscenza dellinglese nel 1998, Giuliana Vacca si rese conto che se voleva stare in Inghilterra sarebbe stato molto difficile trovare un lavoro senza una laurea. Si iscrisse allUniversità per seguire un corso di laurea in Business Management. Ringrazio i miei genitori ha scritto che da bravi sardi hanno fatto tanti sacrifici per consentirmi di studiare. Una volta conseguita la laurea si è messa in cerca di lavoro. Ma scoprì che la laurea in se non apre molte porte. Notai che la maggior parte degli annunci di lavoro ricercavano personale con conoscenza dei programmi di computer, così mi iscrissi a un corso di segretaria. Considero quel corso essere stato uno dei migliori investimenti che abbia mai fatto. Al termine del corso trovò lavoro (a tempo determinato) alla Barclays, come amministratore alle pensioni integrative. Non mi sarei mai sognata ha scritto che il mio primo lavoro sarebbe stato nel settore delle pensioni, e in particolare che avrei trovato questo settore del mondo finanziario così interessante e appassionante. Dopo sei mesi cambiò lavoro e approfondì la conoscenza degli schemi delle pensioni che i datori di lavoro offrono ai loro dipen- I n occasione del viaggio di istruzione dal 7 marzo all11 marzo a Berlino degli allievi delle ultime due classi del corso A dell indirizzo Socio-Psico-Pedagogico, lIstituto M. di Castelvì di Sassari ha richiesto la collaborazione e lintervento del Circolo Culturale dei Sardi di Berlino per la mediazione con le Scuole superiori della città, per la disponibilità di guide e per un incontro tra ragazzi italiani ed italo-tedeschi allinterno delle proprie strutture. I contatti organizzativi quotidiani ci ha segnalato il preside Luigi Delrio hanno messo in evidenza una così particolare e sentita presenza del presidente del Circolo, Alberto Musa e di tutti i membri dellassociazione per ogni dettaglio del percorso didattico e di rapporto umano che oltre al legame di appartenenza emotiva territoriale è scaturito anche un Protocollo dIntesa che ha legato i due Enti in un rapporto di collaborazione permanente che potrà prevedere attività progettuali future. Gli allievi hanno infatti già potuto contare sullintervento della prof.ssa Monica Pirisi di Sassari che insegna Biologia alla Realschule e alla Albert Einstein di Berlino per la visita alle due scuole dalle quali, dopo il con- INGHILTERRA Giuliana Vacca determinazione e perseveranza Da ragazza alla pari a giudice delle vertenze pensionistiche Il pranzo alla Mansion House ospite del Lord Mayor di Londra denti e come calcolare i benefici che i dipendenti ricevono quando vanno in pensione. Ma anche se amavo questo lavoro, perché i calcoli delle pensioni sono molto complessi ha scritto Giuliana Vacca sentivo che nella mia vita mi sarebbe piaciuto fare un qualcosa per aiutare gli altri. Così dopo due anni, approdò al Financial Ombudsman Service, unorganizzazione che risolve le dispute tra i cittadini e le compagnie finanziarie e che obbliga le compagnie finanziarie a pagare una ricompensa a coloro che sono stati imbrogliati, o ai quali sono stati venduti prodotti troppo rischiosi o inappropriati per le loro necessità. LOmbudsman è una organizzazione dove molte persone desiderano lavorare. Anche Giuliana Vacca aveva questo sogno e per realizzarlo accettò di iniziare da una delle posizioni più basse che loro avessero, quella di amministratore. Speravo ha confidato che una volta che loro avessero notato che mi piaceva lavorare duro, mi avrebbero dato lopportunità di espletare mansioni per diventare giudice e risolvere le dispute sulle pensioni. Dopo 9 mesi trascorsi ad aiutare e organizzare gli altri giudici, si presentò unopportunità per diventare giudice nel dipartimento dei mutui, e dopo avere passato un test di comprensione verba- le e un colloquio di lavoro, Giuliana ebbe lopportunità di diventare giudice e risolvere le dispute sui mutui . Dopo aver completato la qualifica di consulente finanziario, il suo ruolo è progredito e ora è un giudice nel dipartimento delle pensioni, e risolve ogni tipo di disputa sulle pensioni. Il mio lavoro ha scritto mi da molte soddisfazioni perché mi consente di aiutare i pensionati che hanno sofferto una perdita perché sono stati truffati da banche o compagnie finanziarie. Il suo impegno e le lunghe ore di lavoro non sono passate inosservate, e nelle settimane scorse Giuliana Vacca ha avuto un importante avanzamento di livello, con un exceptional performance le hanno dato uno dei gradi più alti della squadra. Sono lunica straniera sottolinea in una squadra dominata dagli uomini. La vita in Inghilterra ha scritto Giuliana mi rende felice perché mi dà lopportunità di conoscere gente di ogni parte del mondo. Se uno lavora duro le opportunità di fare carriera sono buone, anche se considero che la GERMANIA Gemellaggio tra l'Istituto “M. di Castelvì” di Sassari e il circolo di Berlino fronto tra le due realtà di studio ed organizzative dellistruzione tedesca ed italiana, 34 ragazzi italo-tedeschi sono stati interessati per fare da guida ai loro compagni sardi nelle escursioni per la città. La stessa prof.ssa ha seguito il gruppo a Potsdam e ulterio- ri interventi di guida sono stati fatti dalla dott.ssa Alessia Meloni di Cagliari che svolge un master formativo, appoggiandosi al Circolo dei Sardi, legato allUniversità di Cagliari. La delegazione delle insegnanti dellIstituto: prof.sse Lara Ci- pullo, Mariella Masoni e Maria Luisa Salis e degli allievi ha consegnato, a nome del Dirigente Scolastico dellIstituto M. di Castelvì, targhe in ricordo dellincontro di cultura ed amicizia ai dirigenti delle scuole e al presidente del Circolo, insieme a libri di Grazia Deledda una Donna un Nobel di Lussorio Monne, altri riguardanti la città di Sassari realizzati dalla Scuola relativamente al Progetto Sardegna Nord col contributo della Regione Sardegna e del Ministero della Pubblica Istruzione ed altri ancora, sempre realizzati dall Istituto Castelvì, dal titolo Le Lezioni Ritrovate come esempio di programmazione didattica per le classi elementari allinizio del novecento. Il Circolo dei Sardi ha messo inoltre a disposizione la propria APRILE 2006 13 migliore strategia sia iniziare dal basso. Però non dimenticherò mai i valori della cultura sarda, e sia mio marito inglese, che la sua famiglia amano la Sardegna e il suo folklore, e lospitalità della gente sarda. Giuliana, da buona sarda ha voluto fare conoscere la Sardegna anche ai suoi colleghi e li ha portati per un week-end ad Alghero e a SantAntioco. Anche loro ora adorano il mare sardo!!! Per cui sono molto orgogliosa della mia terra e cerco di farle pubblicità e di farla conoscere agli altri. Durante il tempo libero Giuliana Vacca, fa volontariato presso lIstituto di Assicurazioni di Londra (Parte del Chartered Insurance Institute) uno dei più grossi istituti professionali per coloro che lavorano nel mondo finanziario/assicurativo. Aiuta listituto a organizzare seminari al Lloyds di Londra. Per via del lavoro che listituto svolge nelleducare i consulenti finanziari e prevenire la misvendita di prodotti finanziari, ogni anno il Presidente dellIstituto viene invitato per un pranzo alla Mansion House, la residenza del Lord Mayor di Londra. Siccome io faccio parte di uno dei comitati dellistituto ha scritto Giuliana anche io vengo invitata al ricevimento. Il pranzo con il Lord Mayor è un esperienza unica perché durante la cerimonia si rispettano le tradizioni antiche di ringraziare il Signore per il cibo e fare un brindisi in onore della regina e della famiglia reale. Quando abitavo in Sardegna ha scritto Giuliana non mi sarei mai aspettata che un domani sarei entrata a fare parte della alta società inglese, e ho voluto scrivere la mia storia per dire che la vita è imprevedibile, e che non ce niente che uno non possa realizzare se ha determinazione e perseveranza (doti tipiche dei sardi). E per tutti quelli che non sono soddisfatti della propria vita, se il vostro cuore vi dice di partire e di cercare fortuna in una nuova terra, ascoltatelo. struttura per un incontro tra i giovani delle scuole sarda e tedesca che la sera del 10 marzo hanno offerto ai relativi compagni performance di canto e di danza, preparate con le rispettive docenti prima delloccasione, come motivo in più di scambio e socializzazione ed ha offerto grazie alla cucina di Lino di Lodè i ravioli tipici dellinterno della Sardegna. Alla proiezione di Cenere tratto da Grazia Deledda espresso anche con musiche e danze dalle allieve del Castelvì, si sono affiancati i canti degli inni nazionali e la milinzana dallaccento tedesco che ha reso ancora più suggestivo il momento. Forme di linguaggio, voglia di vivere, sensibilità, confronti di culture, apertura allEuropa sottolinea Delrio sono i motivi che l Istituto M. di Castelvì porta avanti nella sua offerta formativa e sono gli stessi che i Sardi di Berlino riescono ad esprimere collaborando ed inserendosi fattivamente nella realizzazione. La divulgazione di queste esperienze da parte degli Organi di Informazione sarà un supporto fondamentale per la diffusione dei contenuti culturali e sociali di iniziative così importanti della Scuola e una profonda gratificazione per tutti i Sardi che valorizzano la nostra Isola nel mondo. 14 A PRILE Speciale Emigrazione 2006 Una vetrina della Sardegna per cogliere le opportunità del mercato belga Un altro tassello del progetto per la realizzazione della rete di sportelli informativi per promuovere allestero la cultura e le risorse dellisola di Roberto Puddu Da sinistra: Stephan Van den Zegel, Claudia Callegari e Marco Ghiani L e caratteristiche del mercato belga e le opportunità di sviluppo che esso offre per leconomia sarda sono state al centro, il 21 marzo scorso, di un seminario organizzato nellambito del progetto Una vetrina per la Sardegna predisposto dallAssessorato regionale del Lavoro. Il progetto è destinato alla realizzazione di un rete di sportelli informativi per promuovere allestero la cultura e le risorse dellisola attraverso del comunità dei sardi nel mondo. Altri tre seminari si sono svolti nei mesi scorsi e hanno riguardato i mercati, inglese, tedesco e spagnolo. Liniziativa della Regione sarda, la cui attuazione concreta è affidata allOsservatorio regionale sul lavoro e limpresa dei sardi nel mondo, è inserita nel Programma di partenariato territoriale con gli italiani allestero (PPTIE), e nel Progetto di rete internazionale per la formazione e il lavoro (ITENETs). Entrambi definiti dal Ministero degli Affari esteri, entrambi finanziati dal Fondo sociale europeo ed entrambi affidati per la loro realizzazione al Centro di Torino dellOrganizzazione internazionale del Lavoro (OIL). Il seminario del 21 marzo scorso, dedicato la mercato belga, si è aperto con lintervento di Marco Ghiani, direttore dellOsservatorio del lavoro e dellimpresa dei sardi nel mondo, e referente regionale dei progetti PPTIE e ITENETs. Ghiani ha ribadito innanzitutto quanto già detto nelle precedenti occasioni: il processo di globalizzazione dei mercati impone al sistema Sardegna la necessità di attrezzarsi in modo nuovo e di rivedere i modi di produzione, puntando sui prodotti di qualità. La Regione Sardegna da tempo si muove in questa direzione. Nellultimo collegato alla Finanziaria, per esempio, tutti gli stanziamenti degli Assessorati che in qualche modo hanno a che vedere con lattività delle imprese che agiscono o che intendono proporsi anche sul piano internazionale, sono stati concentrati in un unico strumento, Sardegna promozione, di governo delle politiche di sostegno alle imprese. In questo processo di internazionalizzazione, ha aggiunto Ghiani, è indispensabile lapporto degli emigrati e delle loro organizzazioni, anche per la loro conoscenza dei marcati esteri. Si tratta di Unaltra Sardegna nel mondo che da entità bisognosa di assistenza si trasforma in una preziosa risorsa per lisola. È quindi intervenuta Claudia Callegari, del Centro di Torino dellOrganizzazione internazionale del lavoro, che si è soffermata soprattutto sui contenuti del Programma di partenariato territoriale con gli italiani allestero (PPTIE). Questo programma, ha detto, si articola in due fasi: la prima, conclusasi nel febbraio del 2004, ha puntato alla realizzazione di partenariati territo- riali tra le Regioni dellObiettivo 1 e i loro emigrati, la seconda, oggi in corso di realizzazione, è destinata al consolidamento e alla messa a sistema delle competenze acquisite in materia di partenariato dalle Regio interessate dal programma stesso. Ed è proprio in questa seconda fase che è previsto il supporto al Piano della Regione Sardegna per la valorizzazione del contributo che i sardi allestero possono fornire allinternazionalizzazione dei prodotti sardi, e, ancor prima, per definire un quadro panoramico delle opportunità offerte dai mercati dei paesi in cui essi risiedono. Ha quindi preso la parola Efisio Etzi, presidente della Federazione dei Circoli sardi in Belgio, che ha ricostruito una breve storia dellemigrazione sarda in quel paese, iniziata nel primo dopoguerra, e che ha avuto il massimo sviluppo tra il 1954 e il 1971, allorquando moltissimi operai e minatori dovettero lasciare le miniere del Sulcis-Iglesiente per cercare lavoro nelle miniere del Belgio, oltre che dellInghilterra e della Francia, dove affrontarono condizioni di vita disumane, privati anche dei loro diritti fondamentali. Soltanto dopo gli anni 70, ha aggiunto Etzi, le condizioni incominciarono a cambiare, dopo lunghe lotte e dopo che anche in Belgio le miniere cessarono di essere una soluzione dei problemi occupazionali. Dopo gli anni 80 laccresciuto livello di scolarizzazione degli emigrati sardi, e le loro aumentate capacità professionali hanno consentito più ampie opportunità di lavoro. Si è anche diffusa la consapevolezza del fatto che cè uno stretto collegamento tra gli emigrati e la loro terra, in termini di promozione della cultura e delle risorse del territorio sardo allestero. Il loro ruolo cioè è oggi quello di Ambasciatori del made in Sardegna, e a svolgere questo compito essi sono preparati. Cè tutto il loro impegno, ha concluso Etzi, e la loro disponibilità a sostenere qualunque iniziativa possa contribuire a portare benessere alla Sardegna. Stephan Van den Zegel, responsabile progetti internazionali della Asbl Devenirs, ha ricostruito unimmagine particolareggiata del suo paese, la sua geografia, la sua economia, la situazione politica, la psicologia dei suoi abitanti. Il Belgio, ha detto Zegel, è un paese ma anche un modo di vivere, fatto per il 50 per cento da surrealismo e per laltro 50 per cento da pragmatismo economico e commerciale. In Belgio esistono tre territori geografici e politici: le Fiandre, la regione Fiamminga, e la Vallonia, e inoltre Bruxelles che costituisce una regione a se stante. Ebbene Bruxelles è la capitale della regione Fiamminga, ma non è un città fiamminga: puro surrealismo. In definitiva un piccolo paese (11 milioni di abitanti su un territorio pari a quelli di Sardegna e Corsica messi insieme), molto articolato e differenziato, con la suo interno molti confini, linguistici, storici, e culturali, e con la presenza di molti immigrati che hanno introdotto ulteriori differenziazioni. Di contro esiste in Belgio un sola economia: che è passata, prima di altre, attraverso la rivoluzione industriale, lo sviluppo dell industria mineraria e dell industria pesante, con la loro successiva crisi dovuta anche alla fine del sistema coloniale, per giungere allo sviluppo attuale della piccola e media industria, molto efficiente e diffusa. Anche questa diversa da quella di altri paesi, caratterizzata da una grande sindacalizzazione dei suoi addetti, da una articolazione sindacale molto attiva. È quindi intervenuto il giornalista ed esperto del settore agro-alimentare Antonio Rubattu, che ha sottolineato le particolarità e la singolarità del mercato belga. Un mercato polverizzato in circa 180 comunità diverse con altrettanti modelli gastronomici. Un mercato che non ha eguali in Europa anche perché quel paese è caratterizzato da una alta presenza di immigrati. Non si può pensare perciò, ha aggiunto, di entrare in questo mercato come si fa altrove. Ma daltra parte è molto interessante accostarvisi perché è possibile in tal modo conoscere quello che sarà nei prossimi anni il mercato europeo nel suo complesso. È possibile cioè conoscerlo, e quindi prepararsi adeguatamente, ad affrontare un mercato fortemente diversificato e perciò molto competitivo. Questa situazione, ha aggiunto Rubattu, va perciò affrontata, non già cercando di omologarsi agli altri, bensì presentandosi con le proprie diversità. Come ha fatto con successo lIrlanda, che oggi ha il turismo più fedele dEuropa. Occorre perciò creare unimmagine dellisola, oggi pressoché sconosciuta in Europa: la si conosce soltanto laddove risiedono nostri emigrati. Occorre inventarsi un modello possibile, puntando sui nostri prodotti enogastronomici, creando rapporti diretti col mercato. E puntando inoltre sulla diversità del nostro prodotto rispetto agli altri e sui mercati di nicchia e di alta qualità. Oggi, ha aggiunto Rubattu, ai fini di una penetrazione sul mercato belga la struttura dei Circoli degli emigrati sardi è inutilizzabile, perché essi non dispongono di tecnici capaci di operare in quel contesto. Occorre perciò prepararli , ma ancor prima occorre che imprenditori e Regione decidano a quale mercato intendono interessarsi: quello domestico, costituito dai soli emigrati, o quello delle vicinanze, che ne moltiplica almeno per cinque le potenzialità. Il tema dellinserimento sociolavorativo e dello sviluppo locale è stato affrontato dallamministratore delegato della Asbl Devenirs Jean Michel, osservando innanzitutto che le regioni più sfavorite sono paradossalmente le più penalizzate nel ricevere finanziamenti europei. Infatti più una regione è sfavorita meno persone ci sono disponibili a specializzarsi. In Belgio questa situazione è stata affrontata dando vita a una struttura in cui operano esperti provenienti da zone e esperienze diverse, e col compito di rimuovere queste strozzature, anche realizzando nuovi partenariati. I risultati conseguiti dimostrano che gli incontri di questo tipo sanno far emergere le capacità necessarie per mettere insieme progetti e realizzare lo sviluppo dei territori. Il tema della promozione della Sardegna in Belgio è stato affrontato da Gianfranco Vinci, importatore e imprenditore sardo in quel paese, che ha sottolineato innanzitutto le gravi carenze della partecipazione sarda alle fiere e mostre che si tengono numerose in Europa. Al salone delle vacanze di Bruxelles questanno non cera uno stand della Sardegna, e nessuno ha partecipato al salone mondiale dei vini che ogni due anni si tiene in quella città. Occorre perciò studiare un programma di interventi a queste manifestazioni, con laiuto della Regione e magari col concorso dei circoli e delle associazioni degli emigrati sardi. I commercianti da soli non sono in grado di affrontare le alte spese di partecipazione. Un altro problema per gli esportatori, ha aggiunto Vinci, è quello della concorrenza non corretta che ad essi viene dallattività di chi esporta direttamente con un proprio automezzo prodotti sardi in Belgio, o da alcun circoli di sardi trasformati in supermarket. In definitiva, ha concluso Vinci, occorre che il sistema politico ponga mano a uno studio complessivo che esamini i problemi che si devono affrontare per portare i prodotti agroalimentari sardi sui mercati europei, definisca come ci si deve muovere, individui le richieste che devono essere presentate agli organismi europei: è indubbio che oggi i nostri prodotti arrivano in Europa fortemente penalizzati. È infine intervenuto Sergio Pasquarelli, direttore di Italia Voyages Wasteels, che ha innanzitutto osservato come la Sardegna non sia assolutamente conosciuta dal mercato turistico belga, un mercato che nel 2005 ha registrato ben 10 milioni di vacanze. Questo fatto secondo Pasquarelli è determinato essenzialmente dalle carenze dei trasporti e dal loro alto costo. Per venire da Bruxelles a Cagliari, ad esempio, ci si impiega quasi unintera giornata (si parte alle 9 del mattino e si arriva alle 18 del pomeriggio), e si spendono ben 230 euro. In queste condizioni è impossibile portare turisti dal Belgio in Sardegna. Occorre perciò, ha aggiunto Pasquarelli, intensificare i voli diretti con lisola (in Toscana si giunge con due ore di volo e una spesa bassissima), ma anche far conoscere le opportunità che offre lisola, le sue strutture ricettive, la sua natura e le sue ottime caratteristiche climatiche. La Sardegna invece non è mai presente nelle manifestazioni specialistiche, non è mai stato organizzato un viaggio nellisola per gli agenti di viaggio. Occorre perciò, ha concluso Pasquarelli, fare unampia operazione di marketing, favorendo la conoscenza delle caratteristiche complessive dellaccoglienza nellisola, valorizzando le tradizioni popolari, le feste, i canti polifonici, magari confezionando un prodotto turistico itinerante. E occorre indagare per conoscere a fondo le preferenze del turista belga. Il seminario si è quindi concluso con un serrato confronto al quale hanno partecipato i relatori nonché numerosi imprenditori ed esperti presenti alla manifestazione. Documenti APRILE 2006 • I REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PIANO TRIENNALE DI INTERVENTI IN FAVORE DELLE ORGANIZZAZIONI DEI SARDI NEL MONDO PER GLI ANNI 2005-2007 LAssessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, riferisce che la Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale nella seduta del 12 gennaio 2006 ha espresso il prescritto parere sul Piano Triennale di interventi in favore delle Organizzazioni dei Sardi nel Mondo per gli anni 2005-2007, approvato in via preliminare dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 54/17 del 22 novembre 2005. Sul predetto piano la Commissione ha espresso parere favorevole allunanimità, a condizione che la percentuale delle agevolazioni finanziarie, destinate ai Circoli in parti uguali, sia elevata fino al 50% dello stanziamento ad essi assegnato. LAssessore riferisce inoltre che per un corretto ordine sistematico del testo, allultimo capoverso del medesimo punto 5.1 le parole: precedente punto 3.3. sono da sostituire con le parole: seguente punto 6. La Giunta regionale, sentita la relazione dellAssessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, considerato che il Diretto- re Generale dellAssessorato ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, considerato che il parere della Commissione, reso ai sensi della L.R. 7/91, non ha natura vincolante e che sul predetto piano triennale era stato acquisito il parere favorevole della Consulta Regionale per lEmigrazione che in tal senso si era espressa allunanimità nella seduta del 21.10.2005 DELIBERA di approvare in via definitiva il Piano triennale di interventi in favore delle Organizzazioni dei Sardi nel Mondo per gli anni 2005-2007, così come deliberato in via preliminare dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 54/17 del 22.11.2005 e con la sola modifica allultimo capoverso del punto 5.1 proposta dallAssessore del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale secondo il testo allegato che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione. il Direttore Generale Fulvio Dettori il Presidente Renato Soru II • APRILE 2006 Documenti 1. Premessa La nostra Regione è stata tra quelle maggiormente coinvolte dal fenomeno dellemigrazione. Nel corso degli anni 60 e 70 i Comuni e i territori dellisola si sono spopolati incrementando il già grande numero dei sardi emigrati nei primi decenni del 1900. Mancano dati certi sul movimento migratorio. Ai vecchi emigrati si sono aggiunti i numerosi giovani che da circa un decennio sono nuovamente costretti a ricercare fuori dallisola opportunità di lavoro o di realizzazione personale, culturale e professionale. Attualmente nel mondo sono 135 i Circoli riconosciuti di emigrati sardi e 7 le Federazioni. Ottantacinque Circoli sono presenti in Argentina, Brasile, Canada, Perù, Stati Uniti, Bulgaria, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Gran Bretagna, Svizzera. Ad essi si aggiungono 58 Circoli di emigrati sardi che vivono nella Penisola e che sono presenti in quasi tutte le Province e Città del Centro Nord. Le comunità organizzate dei sardi emigrati, in una prospettiva di rivalutazione del loro ruolo, hanno dato vita in questi ultimi anni ad un vivace dibattito teso allemersione delle potenzialità offerte da questa loro presenza nei Paesi ospitanti, in particolare rispetto ai problemi dello sviluppo e della crescita della Sardegna nel contesto della società globalizzata. La sfida della globalizzazione può essere sostenuta anche attraverso la costruzione di una rete di comunicazione tra i sardi della Sardegna e i Sardi nel resto del Mondo, alfine di rafforzare la cultura dellidentità, obiettivo legato alle strategie di sviluppo. La Regione Sardegna intende cogliere e valorizzare le capacità propositive e lenorme patrimonio rappresentato dagli emigrati i quali, nei diversi Paesi di accoglienza, sono i primi ambasciatori dei nostri valori e, per il perseguimento di detto obiettivo e il rafforzamento dei legami tra i sardi, ha predisposto le seguenti linee programmatiche. 2. Fonti normative La legge Regionale 15 gennaio 1991, n. 7, nellambito degli interventi della Regione Sardegna in favore degli emigrati, prevede allart. 4, che gli stessi siano attuati attraverso un Piano articolato in tre anni e con Programmi di spesa annuali. Detto Piano deve essere approvato previo parere della Consulta e della competente Commissione consiliare, dalla Giunta regionale, su proposta dellAssessore del Lavoro, Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale. Il presente Piano è redatto in conformità al D.P.E.F. 2006-2008 approvato dal Consiglio Regionale nella seduta dell8.9.2005. 3. Finalità Le organizzazioni dei sardi nel mondo si ispirano alle seguenti finalità: promozione dellidentità, della cultura, dellarte e delle tradizioni della Sardegna; promozione dellimmagine e dei prodotti della Sardegna, contribuendo allinternazionalizzazione del sistema economico regionale; promozione dei valori di solidarietà e condivisione tra i sardi residenti fuori dalla Sardegna. 4. Le attività LAssessorato del Lavoro assicura le risorse per il funzionamento delle Organizzazioni dei sardi nel mondo e per lo svolgimento delle attività atte al perseguimento delle loro finalità. A tale riguardo è necessario un costante raccordo con tutti gli altri Organismi regionali per migliorare la qualità dei servizi e delle iniziative rivolte al mondo dellemigrazione. Il presente Piano prevede i seguenti interventi: 1) attività e servizi a cura delle organizzazioni dei sardi nel mondo; 2) sistemi di informazione e comunicazione; 3) progetti regionali. 4.1. Attività e servizi delle organizzazioni dei sardi nel mondo LAmministrazione sostiene le attività delle organizzazioni degli emigrati. Il relativo sostegno finanziario sarà commisurato allimpegno di ciascuna Organizzazione in funzione della qualità e quantità delle attività. Per poter beneficiare del sostegno finanziario regionale le Organizzazioni devono: Documenti APRILE 2006 • III a) assicurare il continuo aggiornamento dei dati sulla consistenza e composizione delle comunità di riferimento di ciascuna Organizzazione (censimento, indagini, ecc.), quale base per lawio di ogni singola attività, anche con riferimento alle relative esperienze professionali e relazionali; b) assicurare la compartecipazione finanziaria, anche mediante la ricerca di altre fonti di finanziamento pubbliche e private diverse da quelle regionali. Qualora una Organizzazione si voglia presentare come erogatrice anche di servizi dovrà dimostrare di avere competenza e capacità tecnico-organizzativa e garantire adeguati standard di assistenza nei seguenti ambiti: attività di informazione culturale ed economica sulla Sardegna e sui paesi di residenza agli associati e non; consulenza e assistenza legale, sociale, sanitaria, lavorativa e abitativa agli emigrati e ai sardi che le richiedano. 4.2. Sistemi informativi e reti di comunicazione I sistemi informativi e le reti di comunicazione sono gli strumenti fondamentali per garantire le relazioni costanti e attive tra i cittadini sardi presenti nellisola e nel resto del Mondo. Il Programma annuale, definirà lammontare delle risorse da destinare ai servizi di comunicazione per gli emigrati. Una parte delle risorse, da definirsi nel Programma annuale, ai sensi dellultimo comma dellart. 18 L.R. 7/91, andrà, prioritariamente per mantenere e migliorare la produzione di informazione con sistemi multimediali: Internet, TV via satellite, videocassette, DVD, libri ecc. e per il potenziamento e lincentivazione della comunicazione tra le Associazioni e lAmministrazione regionale, mediante lutilizzo di strumenti telematici. Nellambito del programma è necessario ottimizzare gli interventi in essere, in particolare attraverso un Comitato di Garanti, originariamente previsto, formato da esperti del mondo dellinformazione e con un componente nominato dalla Consulta per lemigrazione, che garantisca anche per i contratti in essere, il rispetto dellobiettività e della qualità dellinformazione. Altre risorse saranno destinate al completamento del sistema informativo per lemigrazione che prevede servizi destinati alle Organizzazioni dei sardi nel mondo (procedure informatiche, acquisizioni software e hardware, corsi di formazione, ecc.). Al Comitato di Garanti verrà affidato il compito di definire un nuovo progetto editoriale del Messaggero Sardo capace di rispondere meglio alle esigenze attuali. 5. Sostegno alle spese di funzionamento Potranno beneficiare delle agevolazioni finanziarie di cui alla L.R. n. 7 del 1991: i Circoli dei sardi nel mondo; le Federazioni dei Circoli sardi nel mondo le Associazioni di Tutela degli Emigrati; la Federazione delle Associazioni di Tutela; altri soggetti indicati dalla legge. Le risorse annuali per gli esercizi finanziari 2006 e 2007, destinate alle finalità di cui agli ex artt. 7, 8, 9,12 della L.R. n. 7 del 1991 per le Organizzazioni dei sardi nel mondo non potranno superare la percentuale del 50% rispetto allapposito stanziamento IV • APRILE 2006 Documenti del bilancio regionale. Tale percentuale sarà ulteriormente ripartita tra le organizzazioni secondo i seguenti parametri: circoli 77%; federazioni dei Circoli 15%; associazioni di Tutela e Federazione delle Associazioni di Tutela 8%. 5.1. Circoli LAmministrazione, procederà alla quantificazione dei contributi di sostegno per le spese di funzionamento dei Circoli sulla base della funzionalità e operatività degli stessi e con i criteri che seguono. Il 40% dello stanziamento assegnato ai Circoli in sede di Programma Annuale, sarà ripartito in parti uguali fra tutti i Circoli. La quota residua sarà ripartita in base agli ulteriori, seguenti criteri: 1) La quota pari al 20% dovrà essere ripartita tra i singoli Circoli in rapporto al numero dei soci emigrati regolarmente iscritti e i cui dati dovranno pervenire allAssessorato entro il 31.12.2005. Fino a quando non perverranno i dati richiesti, con decorrenza dallanno 2006 non sarà liquidata la quota di contributo rapportata al numero dei soci. 2) La quota pari al 50% dovrà essere ripartita tra i singoli Circoli di sardi residenti allestero in considerazione delle difficoltà e/o svantaggi conseguenti al costo della vita, al potere dacquisto della valuta locale, allubicazione del Circolo, allestensione territoriale del Paese ospitante. Il Programma Annuale individuerà i coefficienti da applicare alle singole situazioni di svantaggio. 3) La quota pari al 30% dovrà essere ripartita tra i singoli Circoli in funzione della qualità delle attività desunte dal Programma annuale dagli stessi presentato e predisposto sulla base dei criteri e priorità stabiliti dal Programma annuale Emigrazione. Ai Circoli sede di sportello informativo di cui al seguente punto 6 del presente Piano, sarà attribuito il contributo straordinario aggiuntivo previsto dallarticolo 36 della L.R. 7/91, la cui entità sarà stabilita nel Programma annuale. 5.2. Federazioni dei Circoli Il 60% dello stanziamento assegnato alle Federazioni in sede di Programma Annuale, sarà ripartito in parti uguali fra tutte le Federazioni. La restante parte del 40% sarà ripartita sulla base del numero di Circoli riconosciuti ad esse federati. 5.3. Le Associazioni di Tutela e Federazione Alla Federazione delle Associazioni di Tutela per lattività e i compiti previsti dalla legge, sarà assegnata la somma pari al 10% dellammontare complessivo stabilito nel Programma Annuale per le Associazioni di Tutela e la Federazione. La somma rimanente, da assegnare in favore delle Associazioni di Tutela, sarà ripartita come segue: 60% in parti uguali fra tutte le Associazioni; 40% in funzione della qualità delle attività desunte dal programma Annuale dalle stesse presentato e predisposto sulla base dei criteri stabiliti dal Programma Annuale. 5.4. Efficacia dei nuovi criteri e modalità I nuovi criteri, parametri e modalità stabiliti dal presente Piano Triennale per lassegnazione delle risorse decorrono dallanno 2006. Per lanno 2005 si applicano quelli utilizzati per lanno 2004. 5.5. Stanziamenti Per dare attuazione al presente Piano Triennale è utilizzato lo stanziamento del Bilancio 2005 e sarà stanziata nel bilancio per lanno 2006 la somma di euro 4.000.000,00. 6. Progetti regionali (ex art. 19 L.R. 7/1 99 1) LAssessorato del Lavoro cura direttamente la predisposizione dei Progetti regionali di cui allart. 19 della L.R. n. 7/1 991 definendo ogni anno le relative tematiche e linee di intervento. LAssessorato potrà anche valutare le proposte progettuali provenienti da altri soggetti pubblici o privati, che siano in linea con le finalità indicate al punto 3, coordinandone in tal caso la realizzazione. I Progetti potranno essere realizzati anche in collaborazione con i Circoli, le Federazioni dei Circoli, le Associazioni di Tutela e/o la Federazione delle Associazioni di Tutela i quali dovranno garantire standard organizzativi e professionali adeguati sia per quanto Documenti si riferisce ai responsabili che agli eventuali collaboratori esterni. Per poter essere ammessi a contributo regionale i progetti di cui al 2º cpv devono rispondere ai seguenti requisiti: a) interessare un territorio nazionale o vaste regioni di esso; b) svolgersi in sedi e località di rilievo che possano garantire lefficace promozione della Sardegna e la commercializzazione dei suoi prodotti; c) coinvolgere e interessare nel contempo la comunità sarda e quella ospitante, anche a livello istituzionale; d) articolarsi specificatamente secondo le peculiarità e le esigenze dei singoli Paesi, da realizzarsi in concomitanza con eventi e manifestazioni di particolare rilevanza del Paese e/o città interessata; e) coordinarsi con iniziative di altri Assessorati e/o Enti al minimo costo. Particolare attenzione sarà riservata ai progetti che promuovono la Sardegna allestero. Per meglio curare tale approccio sarà effettuata una attenta valutazione delle sedi di svolgimento, privilegiando quelle che offrono occasioni e situazioni strategiche per la Sardegna, al fine di sviluppare relazioni e rapporti di scambi permanenti nel settore economico e culturale, anche in raccordo con iniziative analoghe, già in avanzata fase di realizzazione, previste dal PON ATAS obiettivo 1, nella parte gestita dai ministeri degli Esteri e del Lavoro. A tal fine, il Programma annuale individuerà una quota di risorse dei Progetti Regionali da destinare per lorganizzazione di sportelli informativi di natura sperimentale, con il compito di favorire, promuovere e sostenere incontri, accordi e progetti promozionali e di partenariato internazionale e fornire assistenza APRILE 2006 • V agli attori e imprenditori sardi ed a quelli allestero che hanno interesse per la Sardegna. Gli sportelli dovranno essere realizzati, di norma, presso le sedi dei Circoli. Per realizzare questo intento, in conformità con il D.P.E.F. 2006-2008, è necessario coinvolgere i giovani discendenti di emigrati sardi, opportunamente selezionati e formati attraverso appositi stages per capacità e professionalità, che siano in grado di condurre e gestire i predetti sportelli. Tali sedi potranno divenire punto di riferimento privilegiato per la realizzazione di progetti regionali da attuarsi in collaborazione con i Circoli e le Federazioni. Per migliorare ulteriormente i livelli qualitativi finora raggiunti e di contenere le spese, è necessario che i progetti regionali abbiano minore durata e siano organizzati in modo ottimale. La valutazione delle proposte di progetto sarà effettuata dallAssessorato del lavoro, dando priorità alla coerenza con le finalità indicate al punto 3. 6.1. Nuove generazioni Sarà riservata particolare attenzione ai progetti regionali, che prevedono stages in Sardegna per i discendenti degli emigrati sardi, seminari informativi e formativi, scambi culturali, borse di studio, studi e ricerche sullemigrazione sarda, masters e altre forme di specializzazione sulla cultura e sulleconomia della Sardegna. A tal fine i programmi annuali definiranno le quote di risorse regionali da assegnare per lorganizzazione di progetti che prevedano il coinvolgimento delle nuove generazioni. 6.2. Donne Il Piano intende promuovere iniziative, anche su proposta dei comitati delle donne sarde emigrate pre- VI • APRILE 2006 Documenti senti nelle Federazioni, al fine di rafforzare e assicurare la loro presenza attiva sia nelle Organizzazioni che nelle attività informative e formative e facilitare linserimento delle donne nel mercato del lavoro e il raggiungimento di nuove professionalità. Particolare cura dovrà essere riposta nellassicurare alle donne emigrate lagibilità di canali comunicativi propri e in tale senso lattivazione di un forum il quale presuppone lincentivazione di corsi di alfabetizzazione informatica o di miglioramento delle relative competenze. 6.3. Studi e ricerche Premesso che parte di questi interventi sono contemplati dalla legge regionale sulla lingua e la cultura sarda n. 26 del 1998, va sottolineato che in tale ambito rientra la parte di Progetti Regionali, di cui allo stesso art. 19, rivolti agli studi, indagini e ricerche sulle problematiche inerenti il mondo dellemigrazione, con riguardo alla culturaeconomia, salute, istruzione e storia, da realizzarsi anche in raccordo con gli Assessorati regionali competenti, Università, enti e istituti pubblici e/o privati. È evidente che il fenomeno migratorio nella sua evoluzione e la composizione e i problemi delle comunità sarde nel mondo presentano un livello di complessità, estensione e varietà che implicano un aggiornamento continuo. A questo proposito occorre continuare a ricercare sul campo in modo da poter disporre di un quadro aggiornato di dati e di informazioni qualitative e quantitative che consentano agli organi politici e allamministrazione di operare con cognizione di causa. I programmi annuali dovranno indicare gli eventuali fondi ancora necessari per il completamento del progetto di indagine e censimento dei sardi emigrati nel mondo, già approvato dalla Giunta Regionale nel mese di novembre 2004. 6.4. Solidarietà e integrazione socio-culturale Tra i principi ispiratori della L.R. 7/91 vi è quello rivolto a sviluppare la solidarietà e lintegrazione sociale. Fatti salvi eventuali interventi specifici rivolti agli emigrati sardi che si trovino in situazioni di particolare difficoltà economiche, tra le iniziative di solidarietà rientrano anche quelle destinate ai soggiorni per anziani di origine sarda, con lunga permanenza allestero, che si trovino in condizione di disagio economico, al fine di consentire loro di rivedere la propria terra di origine. In tema di solidarietà e integrazione socio-culturale, i Circoli e le Associazioni possono attivare contatti, coordinati dallAssessorato del Lavoro per programmare aspetti organizzativi e gestionali, con: le Università della Terza Età; associazioni e altri enti per le attività di animazione ricreativa, sportiva e culturale; strutture medico-sanitarie; il Consiglio delle autonomie locali sarde. Nel Programma annuale saranno indicati gli aspetti organizzativi e gestionali di tutti gli interventi sopraccitati. 7. I soggetti I soggetti deputati ad attuare il Piano, indicati nella L.R. 7/91 e che verranno chiamati a partecipare attivamente alla sua realizzazione, sono: 7.1. Le Organizzazioni dei Sardi nel mondo 7.1.1. I Circoli dei sardi nel mondo - Sono considerati soggetti attivi i Circoli dei sardi nel mondo regolarmente riconosciuti dalla Regione Sarda ai sensi dellart. 6 della L.R. 7/91. LAmministrazione regionale, al fine di ottimizzare lutilizzo delle risorse dovrà rivedere il numero dei Circoli e la loro capacità propositiva e di funzionamento. A tal fine si adopererà per la riunificazione di più Circoli operanti nella stessa circoscrizione territoriale e stabilirà i criteri per procedere alla revoca del riconoscimento delle Organizzazioni nel caso in cui verranno meno i requisiti essenziali stabiliti dalle norme. I contributi ai Circoli e a tutti gli altri soggetti, anche ai sensi dellart. 19 L.R. 7/91, vengono concessi ed erogati sulla base di criteri e modalità che saranno indicati nel Programma annuale, conformemente a quanto stabilito nel presente Piano Triennale. 7.1.2. Le Federazioni dei Circoli - Le Federazioni dei Circoli sono deputate a coordinare lattività dei Documenti APRILE 2006 • VII Circoli nei rispettivi territori nazionali, a stabilire indirizzi generali per lattività dei Circoli nei rispettivi congressi a fornire la necessaria assistenza tecnico amministrativa, a vigilare sul rispetto degli statuti da parte dei Circoli aderenti, nonché a coordinare, in sede programmatoria, le iniziative progettuali dei Circoli presso lAmministrazione Regionale. Le Federazioni dei Circoli sono lorgano di autogoverno delle organizzazioni degli emigrati in un determinato territorio. LAmministrazione regionale si impegna ad agire in stretto raccordo con esse e con la Consulta per ogni atto dimpulso, coordinamento e vigilanza delle attività programmate. Alle Federazioni è demandato, inoltre, il compito affinché tutti i Circoli e le Associazioni si adoperino per uniformare i propri Statuti secondo norme di democraticità, trasparenza, e partecipazione secondo le direttive indicate nel presente Piano Triennale. 7.1.3. La Federazione delle Associazioni di Tutela - Oltre ai compiti stabiliti dalla Legge regionale 7/1991, la Federazione delle Associazioni di Tutela coordina, in sede programmatoria, lattività e le iniziative progettuali delle singole Associazioni presso lAmministrazione Regionale. Lamministrazione regionale si impegna ad agire in stresso raccordo con essa e con la Consulta per ogni atto di impulso, coordinamento e vigilanza delle attività programmate. 7.1.4. Le Associazioni di Tutela - Le Associazioni di Tutela rappresentano un importante raccordo tra il mondo delle Comunità sarde e le forze sociali della Sardegna. Il loro ruolo consisterà principalmente nel proporre iniziative sociali, culturali, formative ed informative ritenute qualificanti per gli interessi della Sardegna. Ai fini della erogazione del contributo, sarà valutata la loro capacità propositiva, lattività svolta e i servizi erogati in favore dellemigrazione, tenendo altresì conto della relativa organizzazione nel territorio regionale. 7.1.5. Gli statuti delle Organizzazioni dei sardi nel mondo - Le Organizzazioni dei Sardi nel mondo sopra indicate dovranno adeguare, compatibilmente con lordinamento giuridico dello stato ospitante, i rispettivi Statuti al fine di garantire che la composizione degli organi sia improntata a criteri di massima trasparenza, democraticità e partecipazione, favorendo la presenza delle nuove generazioni. A tale riguardo lAssessore emanerà con proprio Atto di indirizzo apposite direttive. 7.2. La Consulta Regionale dellEmigrazione La Consulta Regionale dellEmigrazione è chiamata a svolgere un ruolo attivo nellelaborazione e attuazione del Programma Triennale. Perciò è necessario utilizzare tutte le opportunità fornite dalla legge perché essa possa operare da autentico consesso, in grado di dare impulsi, pareri, elaborare proposte, partecipare ai momenti più importanti della vita della comunità ed effettuare una reale opera di vigilanza sullattività dei Circoli, Federazioni ed Associazioni di Tutela. La stessa Consulta è chiamata a svolgere tutti i compiti previsti dallart. art. 24 della L.R. 7/91. A questo proposito sarà cura della Regione dare impulso allattività del Comitato di Presidenza e a quella dei Gruppi di Lavoro della stessa Consulta. I Consultori, inoltre, svolgeranno il ruolo specifico di coordinamento dei Circoli nei Paesi in cui non esiste la Federazione. A tale scopo il Programma Annuale determinerà lentità dello stanziamento aggiuntivo da assegnare al Circolo di cui fa parte il Consultore, per le attività di coordinamento dei Circoli. VIII • APRILE 2006 Documenti 7.3. La Regione LAmministrazione Regionale intende esercitare un ruolo sempre più attivo nelle politiche per lemigrazione, in linea con i principi delineati nel D.P.E.F 2006-2008. Presiede e gestisce tutte le fasi di predisposizione e di attuazione dei programmi, dispone i relativi atti di impulso, coordinamento e controllo sulla gestione e sullattività delle Organizzazioni. Nellintento di finalizzare meglio le risorse, particolare attenzione sarà data allattività di monitoraggio delle spese e delle attività svolte, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Tra le iniziative che dovranno essere assunte rientra ladeguamento della L.R. n. 7 del 15 gennaio 1991, ormai datata a causa dellintervenuto mutamento sia del quadro politico istituzionale sia dello scenario migratorio. È necessario infatti rendere le norme maggiormente rispondenti ai bisogni che in questi anni si sono manifestati anche in prospettiva dello sviluppo dellinternazionalizzazione. La modifica della legge suddetta dovrà scaturire da un processo di coinvolgimento e compartecipazione di tutti i soggetti interessati che dovrà trovare la sede naturale nella 2ª Conferenza dellemigrazione sarda nel mondo, da tenersi entro lanno 2006 (Ufficio di Consulenza Emigrati e Centro di documentazione). Nellambito dellUfficio di Consulenza Emigrati (ex art. 23 della L.R. n. 7/1 991) sarà potenziato il Centro di documentazione, mirato alla creazione di una struttura multifunzionale, al servizio non solo degli emigrati ma anche di studenti e chiunque vi abbia interesse, con sezioni archivistiche e bibliotecarie e adeguatamente attrezzato di apparecchiature audiovisive e telematiche. 7.4. Banca dati Sarà creata una banca dati dei soci delle organizzazioni, che permetterà allamministrazione il continuo aggiornamento/censimento delle collettività dei sardi strutturati, e attraverso esse di raggiungere lintera comunità dei corregionali residenti in ciascun paese di accoglienza. 8. Le procedure I contributi alle Organizzazioni dei sardi nel mondo verranno concessi secondo i seguenti criteri: 1) La natura dellintervento regionale presenta il carattere di contributo. Pertanto esso non può coprire, ai sensi della L.R. 7/91, tutto il costo previsto né superare i limiti percentuali stabiliti dalle stesse norme; 2) Lintervento regionale si attiva con un apposito procedimento amministrativo che può iniziare: a) dufficio, per i progetti regionali; b) su domanda dei soggetti beneficiari per i contributi; 3) I Circoli, le Associazioni di Tutela e la Federazione delle Associazioni di tutela ai fini del conseguimento del contributo regionale dovranno presentare apposita domanda entro il termine perentorio del 30 marzo di ciascun anno, ai sensi dellart. 10 della L.R. 7/91. Alle Federazioni dei Circoli viene concesso, a domanda da presentarsi entro lo stesso termine e corredata dal Programma annuale di attività, un contributo ai sensi dellart. 12 della L.R. 7/1 991. 4) Ai sensi degli artt. 5, 6 e 7 del regolamento di attuazione della L.R. n. 7 del 1991 (D.P.G.R. n. 191/ 91), le spese sostenute dai Circoli, dalle Associazioni e dalle Federazioni soggette a contributo debbono essere comprovate da documenti fiscalmente regolari e dai relativi contratti. Nella fattispecie, la regolarità si riferisce al sistema fiscale del paese dove viene effettuata loperazione finanziaria. I Circoli, le Associazioni di Tutela, le Federazioni dei Circoli e delle Associazioni di Tutela dovranno rendicontare inviando la prevista documentazione allAssessorato del Lavoro entro lo stesso termine su indicato per la presentazione della domanda di contributo. Lammissibilità a rendicontazione delle spese è indicata nellapposito documento approvato con Atto di Indirizzo Assessoriale n. 712 del 11.05.2004, già inviato a tutte le Organizzazioni il 19 maggio 2004. Il Programma annuale può apportare modifiche e/o integrazioni al predetto documento. Musei APRILE 2006 19 VISITA AI MUSEI DELLA SARDEGNA / LA REGIONE DI SUD EST Gerrei e Sarcidano Nella regione di Sud Est ci sono zone molto belle ma dove non esistono molte strutture museali - Armungia, Goni, Gergei e Senorbì possiedono veri patrimoni archeologici di Gianfranco Leccis A d Armungia, dove nacque Emilio Lussu, uno dei massimi esponenti del sardismo e dell’autonomia si può ammirare il centro storico del paese con un bellissimo nuraghe nella piazza. Vi si trova il Museo “Sa domu de is ainas” con sezione etnografica, dedicata alle varie attività domestiche e artigianali, una sezione con audiovisivi ed una storica e su Emlio Lussu. È in corso un progetto di sistemazione e ricupero di alcune case in pietra tra cui la “Casa del Segretario”, un edificio che verrà destinato in parte a Museo Mineralogico, in parte a Mostra permanente di antiche fotografie a ricordo della storia locale, in parte a centro culturale con sala convegni. Museo aperto su prenotazione, tel. 070/9589011 o Comune 070/ 958123 Da Ballao, prendendo la strada verso Escalaplano, dopo km 4 circa, si trova la zona archeologica con il pozzo sacro di Funtana Coberta; nei dintorni vi sono altri nuraghi e tombe romane dove sono state trovate numerose monete. Successivamente si può andare, con una nuova strada, a Goni. Nelle vicinanze del paese c’è, inserita in una magnifica sughereta, la zona archeologica preistorica di Pranu Mutteddu, dove si trovano una cinquantina di menhir che formano una serie di circoli megalitici, che talvolta presentano una piccola tomba a camera al centro, e costituiscono un unicum in tutto il Mediterraneo. Zona archeologica gestita dalla coop. “Pranu Mutteddu” tel. 070/982053: visitabile tutti giorni dalle ore 9,30 al tramonto, ingresso a pagamento; visite guidate e possibilità di escursioni e ristorazione per gruppi previa prenotazione. Da Goni si può arrivare al lago artificiale del Mulargia, che fa parte del sistema di bacini realizzato dall’Ente del Flumendosa per l’approvvigionamento idrico della Sardegna meridionale. Il lago, che si trova in una splendida cornice montana, si è ormai inserito nell’ambiente ed è frequentato da numerosi uccelli migratori. A Pranu Sanguini, nel comune di San Basilio, alt. m 600, è in costruzione un radiotelescopio costituito da una parabola di m 64 di diametro, alto m 80, uno dei più grandi d’Europa, per conto dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, per soddisfare le richieste della comunità astronomica e spaziale nazionale e internazionale. Il sito è stato scelto per la sua idoneità dalle interferenze elettromagnetiche e climatologiche. Oltre che per gli specialisti è previsto anche un centro per visitatori. Osservatorio Astronomico di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Astrofisica tel. 070/71180216 A Senorbì si può vedere la Chiesa parrocchiale di Santa Barbara con campanile e altre parti della costruzione originaria tardo gotica del sec. XVI: all’interno, altari e statue di legno dello scultore sardo del ‘700 Giu- seppe Antonio Lonis che qui nacque. In una casa padronale ottocentesca, tipica campidanese, con cortile, porticato, una caratteristica cucina con i tradizionali oggetti casalinghi, si trova il Museo comunale “Sa Domu Nosta” dove sono conservati reperti archeologici dal Neolitico al Medievale rinvenuti nel territorio. Spesso vi vengono effettuate mostre temporanee. Via Scaledda, 1 tel. 98090710 orario 9-13/16-19, lunedì chiuso, ingresso a pagamento A Ortacesus è stato recentemente aperto un “Museo del Grano” dove viene illustrato l’intero procedimento dalla produzione al consumo. Si va dai vari strumenti, compresi un vecchio mulino e la mola sarda, alle spighe di vari tipi di grano. Suelli nel Medioevo, fu residenza del Vescovo di Barbagia. Qui c’è la Chiesa parrocchiale di San Pietro, già cattedrale, risalente al sec. XIII, con parti dell’originaria costruzione romanica mentre sono tardo gotiche del sec. XVI il campanile e l’interno dove c’è un pregevole “retablo” di Pietro e Michele Cavaro, della prima metà del sec. XVI. A fianco si trova il santuario di San Giorgio (che fu vescovo di questa diocesi nel sec. XI), costruita prima della chiesa principale, con una cancellata di ferro battuto ed un bell’altare di legno. Nella vicina Chiesa del Carmine, sec. XVII, di forme gotico-catalane, sono esposte diverse statue estofado de oro, un retablo ed una fonte battesimale del V sec. Nelle vicinanze vari siti archeologici tra cui il nuraghe Piscu, caratteristico perché costruito con blocchi di calcare. Passando sulla Strada Provinciale 10 in un percorso molto panoramico, con vista sul lago artificiale del Flumendosa, si arriva al nuraghe Arrubiu, noto come “Il Gigante Rosso”, datato attorno al XIV sec. a.C. Il nome deriva dal colore conferitogli dai licheni, è uno dei più grandi complessi nuragici, ricopre un’area di circa 10.000 mq, ha una imponente struttura con 5 torri attorno a quella centrale, la cui altezza, attualmente di 15 metri, doveva essere attorno ai 30. È circondato da uno straordinario sistema difensivo, composto da un antemurale con varie altre torri e villaggi di capanne di varia forma e diversa epoca. Vi sono state rinvenute frammenti di ceramiche micenee del XIV sec. a.C. e vi si trovano due impianti, di epoca romana, databili tra il II sec. a.C. ed il IV sec. d.C., denominati “laboratori enologici”, con strutture e attrezzature di un impianto per la lavorazione delle uva e di prodotti agricoli. Eccezionale anche il sistema di drenaggio delle acque, in uno spazio chiuso da altissime muraglie, su un tavolato roccioso ricoperto da argilla impermeabile. La zona archeologica è gestita dalla soc. “Is Janas” di Orroli tel. 0782/8472969 e.mail [email protected]: è visitabile tutti giorni dalle ore 9 al tramonto, su richiesta e per gruppi anche visite notturne, visite guidate e possibilità di ristorazione sia sul luogo che in ristorante sul lago; ingresso a pagamento. Ad Orroli, ora passata nella provincia di Cagliari, con molti altri centri del Sarcidano, è di prossima apertura il Museo civico archeologico “La Casa del nuraghe” informazioni presso il Comune tel. 0782/847006. Esiste anche un Museo etnografico privato nel ristorante “Omu Axiu” tel. 782/845023. Nei dintorni vi sono molti siti archeologici così come le rovine della città romana di Biora.nei dintorni di Nurri Serri è un piccolo paese che ha mantenuto le sue caratteristiche tradizionali. Merita una visita la Chiesa parrocchiale di San Basilio (dal nome si può ritenere sia del periodo bizantino ma fu poi ricostruita dai vittoriani), con tre bellissimi altari lignei. Nelle vicinanze, su un piccolo altipiano a 600 m di altitudine, la giara di Serri, in un bosco di roverelle, sorge il Santuario nuragico di Santa Vittoria. Era un centro d’incontro federale del periodo tra il XII ed il VII sec.a.C., dove si trovano un pozzo sacro, un recinto per le riunioni e i resti di varie costruzioni, portici, abitazioni, locali dedicati al commercio. Il posto fu frequentato in seguito dai fenici e dai romani ed anche in epoca successiva, come dimostrano le rovine della Chiesa medievale di Santa Vittoria: è una Santa del culto greco-bizantino, quindi la chiesa dovrebbe risalire al periodo tra il VI ed il X secolo. L’area è gestita dalla Coop. L’Oleandro tel. 0782/806156 393/9740939 388/0492451 fax 070/530952 apertura dalle 9 al tramonto - su richiesta e per gruppi anche visite notturne - ingresso a pagamento Isili attualmente è il maggiore centro del Sarcidano: da vedere la Chiesa parrocchiale di San Saturnino, con parti dell’originaria struttura gotica, e la Chiesa di San Giuseppe Calasanzio; nell’antico convento dei Padri Scolopi, sec. XVII; il Museo civico per l’arte del rame e del tessuto, nel quale sono documentate la fase della lavorazione e quella della vendita degli oggetti in rame prodotti per antica tradizione da artigiani del paese di origine zingara. Interessante, per l’aspetto linguistico, il gergo parlato dai ramai s’arromanisca; per la parte tessile arazzi, tappeti, coperte. Nei dintorni vari siti archeologici nuragici e romani, tra cui, vicino alla strada, il nuraghe Is Paras, di calcare bianco, ben conservato, con la camera della torre centrale, la tholos, più alta che si conosca m 10; dovrebbe risalire al 2° millennio a.C. Da notare che nella zona vi sono delle falesie rocciose diventate ormai una rinomata palestra per free climbing (arrampicata libera) Museo e zona archeologica gestiti dalla coop. Sa frontissa tel. 0782/802641 349/3713679 orario estivo 10-13/17-19,30 invernale 9-13/16-19 ingresso a pagamento. A Gergei bisogna vedere la bella Chiesa parrocchiale di San Vito, che mantiene in gran parte la struttura tardo gotica cinquecentesca: all’interno vi sono numerose opere d’arte sacra, dipinti e sculture di autori sardi e italiani del sec. XVI. Tra gli altri, un retablo di Antioco Mainas e un altro di un discepolo della scuola di Stampace, due pregevoli statue, una statua di San Vito, di scuola sardo-napoletana degli inizi del ‘600, ed un notevole “compianto sul Cristo morto” di bottega spagnola ritenuto del ‘500, entrambe “estofado de oro”. Mandas fu sede di uno dei maggiori feudi spagnoli, concesso prima alla famiglia Carros e poi diventato nel 1614 Ducato di Mandas, fino al 1843. Il centro del paese è stato restaurato e riportato nelle condizioni del passato. Dell’epoca non vi sono però tracce di rilievo salvo, forse, la Chiesa parrocchiale di San Giacomo, con parti dell’originaria costruzione del sec. XVI, e all’interno varie pregevoli opere lignee tra cui le statue estofado de oro di San Giacomo, San Gioacchino e Sant’Anna, di bottega sardo-campana degli inizi del ‘600. In corso di realizzazione Museo civico etnografico, in progetto Museo d’arte sacra. Nel territorio è in corso un progetto di valorizzazione dei siti archeologici con percorso che conduce ai nuraghi ed ai villaggi romani e punici Mandas è una importante stazione del trenino verde: innanzi tutto perché qui la linea in partenza da Cagliari si divide nelle due linee per l’Ogliastra e per Sorgono; in secondo luogo perché Mandas può costituire un capolinea dal quale la partenza è più comoda che da Cagliari, per una questione di orari; inoltre il tratto Cagliari - Mandas non è molto interessante. Può essere un ottimo punto di partenza, anche per andata e ritorno in giornata, per visitare zone come la Barbagia e località particolari come Sadali, Seui, l’eccezionale foresta di Montarbu, dell’Ente Foreste della Sardegna. Ha una splendida vegetazione con prevalenza di lecci, e la fauna, mufloni, cinghiali, volpi, gatti selvatici e numerosi rapaci e altri volatili; in un apposito vasto recinto vengono ospitati dei daini. Le cima più nota è Punta Perda Liana (m 1.293), visibile da grandi distanze e dominante il paesaggio. L’ingresso è nella stradina che parte dalla Cantoniera di Monte Arcuentu tra Seui e Ussassai. Vi si può entrare anche da San Girolamo, stazioncina del trenino verde. Per informazioni rivolgersi a Servizio Commerciale e Marketing, v. Cugia 1 09129 Cagliari numero verde 800460220 tel. 070/343112 fax 070/345169 e.mail [email protected] Museo e Ufficio Viaggi - Monserrato (CA) - tel/fax 070/580246 e-mail [email protected] Internet www.treninoverde.com o alle Stazioni FdS. 20 A PRILE Paesi di Sardegna 2006 SCANO MONTIFERRU Fondato dai punici alle falde del vulcano Sorge sull'altipiano della Planargia ai piedi del Montiferru - Lo si vede solo quando ci si arriva - Un territorio ricco di domus de janas, tombe di giganti e oltre quaranta nuraghi di Antiogu Cappai Cadeddu P er il viaggiatore che, nella Sardegna Centro Occidentale, percorre verso Sud il vasto altopiano della Planargia, tutto lorizzonte é occupato dalla massa imponente dellantico vulcano spento del Montiferru che, dalla rispettabile altezza di 1.050 metri, domina il paesaggio circostante. Al centro del triangolo formato dal grande cono vulcanico (il Lamarmora diceva che esso occupa una superficie paragonabile a quella dellEtna) si vede facilmente, adagiato nella pittoresca scenografia, il paese di Cuglieri e, guardando verso sinistra, non senza qualche sforzo, si possono scorgere le case più alte di un altro paese, Scano, per il resto completamente nascosto dentro una valle nelle pendici della montagna. Questo essere nascosto ed appartato é indubbiamente una caratteristica di questo centro: da qualsiasi direzione vi si arrivi, lo si vede tutto solo quando ci si trova vicinissimi. Forse per questo spesso non viene registrato dai cartografi e, nonostante si trovi a pochi chilometri dalla Statale Occidentale Sarda, in molte cartine della Sardegna non é riportato. Scano Montiferro (Iscanu, 380 mt s.l.m.; abitanti 1800 c.a; variante parlata del Sardo: logudorese comune) ha origini molto antiche. La presenza umana nel territorio é testimoniata fin dalla U n paese come Giba (ab. 2134, alt. 67), biancheggiante a monte della diga di Monte Pranu, nei fertili territori del Basso Sulcis irrorati da fiumi e fiumiciattoli, non può essere che un centro rurale. La produzione dei carciofi e dei pomodori è infatti abbondante e rinomata per la qualità garantita anche dalla cura con la quale viene preparato il terreno. Non mancano i cereali, i formaggi e i vini soprattutto quelli non commercializzati, facili da trovare a prezzi modici presso i produttori di livello famigliare. Il toponimo Giba pare sia di origine araba. Si potrebbe pensare quindi a uno stanziamento saraceno del villaggio primario, sito abbastanza esposto alle incursioni barbaresche perché a poca distanza dal mare del Golfo di Palmas. Nel Medioevo appartenne alla curatoria del Sulcis, giudicato di Cagliari. Divenne poi feudo dei Pisani e degli Aragonesi. Nel 1257 viene documentato come proprietà dei conti Donoratico della Gherardesca. Il centro, già abbastanza precario come popolazione e mezzi di sussistenza, venne abbandonato nel XVI secolo per le continue incursioni piratesche. Si ha notizia di Giba, come centro in ri- preistoria da domos de janas, da tombe di gigantie da più di 40 nuraghi, alcuni dei quali veramente notevoli, o per la tipologia (nuraghe a corridoio Altoriu), o per il buono stato di conservazione (Abbauddi, Mázzala, Urássala), o per la struttura complessa (Nurtaddo, trilobato; Nuracale, quadrilobato). Questultimo, a circa 4 km a nord dellabitato, viene ora scavato da una squadra di archeologi, per iniziativa dellamministrazione comunale, ed é già visitato da molti turisti. A Nord-Est del paese, in località Sulú vi sono tracce di un villaggio di origine punica ma abitato forse fino in epoca medioevale poiché ne é ancora vivo il ricordo nella tradizione popolare. Lo stesso nome Scano, secondo il Canonico Spano, deriverebbe dalla lingua dei cartaginesi (scan = luogo abitato) e quindi anche il paese avrebbe origini puniche. É quasi certo, comunque, che intorno alla collina di Turre si trovava un oppidum romano. La popolazione locale si convertì al cristianesimo fin dai primi secoli e successivamente risentì linflusso bizantino come dimostra il culto ancora vivo di alcuni santi orientali (S.Antioco, S.Giorgio, S.Nicola). Nel Medio Evo Scano appartenne quasi sempre al Giudicato di Torres e nel sec. XI la Chiesa di S.Pietro di Scano con terre, armenti e servi, fu donata, dal Giudice Costantino di Torres ai monaci benedettini di Camaldoli. Lattuale chiesa parrocchiale, della fine del sec. XVIII, sorge sulle rovine di una chiesa romanica e di un attiguo monastero di cui restano poche tracce. La parte più antica di questa chiesa é il campanile gotico-aragonese, probabilmente del sec. XIV. Percorrendo le strette vie della parte più antica del paese, allombra delle alte case, a quattro o più piani, si possono vedere, accanto ad interessanti esempi di architettura rustica del Settecento e dellOttocento, diverse chiesette pittoresche affacciate su belle piazzette. Notevole tra queste la chiesa neoclassica di S.Nicola. Fuori dallabitato si possono fare interessanti escursioni verso alcune chiesette campestri situate in località suggestive. Una visita particolare meritano poi sia il molino ad acqua in località Luzanas, unico rimasto funzionante dei tanti che costeggiavano il vicino Riu Mannu, sia il boschetto di Sa Roda Manna, ultimo residuo dellantica foresta di Scano tanto vantata dal Lamarmora. Tra tutte le chiese campestri la più notevole é quella di Sant Antioco, a circa quattro km a nord-est. Questa, anche per lamenità del luogo, ricchissimo di sorgenti e di boschi, é meta di turisti e, per due volte allanno (ad Aprile e ad Agosto), di numerosi pellegrini che vi si recano per i novenari e per le feste in onore di questo santo. La ricchezza straordinaria e lottima qualità delle acque di S.Antioco (San Antiogo de Las Venas, nei documenti spagnoli) permette di alimentare oltre allacquedotto di Scano, anche quello di Macomer e di diversi paesi della provincia di Sassari. Dalla citata località di Luzanas parte poi un altro importante acquedotto per la Planargia e per Bosa. Questa abbondanza inesauribile di acque, apparentemente inspiegabile con la scarsità e lincostanza delle piogge, ha fatto nascere la strana leggenda di misteriosi canali sotterranei e sottomarini provenienti nientemeno che dai ghiacciai delle Alpi. Comunque sia, gli scanesi che così generosamente donano la loro acqua, non hanno mai smesso di sperare che lo Stato o la Regione contraccambi tale dono con qualche iniziativa atta a risollevare le loro magra economia. Questa ha risentito fortemente la crisi del secondo dopoguerra che, con emigrazioni in massa (Nord-Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda, America del Sud, Australia ecc...), ha ridotto la popolazione dai quasi 3.000 abitanti dei primi anni 60 ai 1700-1800 attuali. E pensare che GIBA Un villaggio di origine saracena Il paese del Basso Sulcis nel Medioevo apparteneva al Giudicato di Cagliari e poi divenne feudo dei Pisani e degli Aragonesi di Franco Fresi presa soltanto intorno al 1647 periodo in cui venne infeudato, con Villarios, SantAnna Arresi e Masainas nel marchesato di Villarios. Il paese oggi dà segni di una lenta ma graduale ripresa legata sempre allagricoltura. Non mancano però segni di attività cooperativistiche e artigianali. Un certo interesse culturale sembra prendere le mosse da una riscoperta dellinquieta storia locale legata alle incursioni di predatori di varie razze provenienti dal mare. Anche le leggende paesane sono legate alle famigerate gesta di questi predoni che scombussolarono per lunghi periodi il quieto vivere di un villaggio di onesti lavoratori. Una di queste leggende parla della rivolta verso lequipaggio di una nave levantina contro il quale si accanirono, in aiuto della popolazione, anche le fonti del territorio intorno al villaggio diventando saline. Il periodo migliore per visitare il paese sembra essere la primavera, soprattutto da marzo a giugno, il tempo delle feste: la sagra di San Giuseppe a Villarios, quella di San Pietro e la festa della Madonna del Rimedio. Ma si può aggiungere anche un altro richiamo, davvero di primordine, che il paese esercita sul visitatore. Vale la pena proporlo allattenzione di chi non lo conosce. Se viaggiando in buona compagnia per la piana del Basso Sulcis da settembre a ottobre, o dagli ultimi di febbraio ai primi di maggio, quando il tempo non è troppo caldo né troppo freddo, viene voglia di gustare un piatto diverso, di quelli che non si sa che esistono o che ricordano i sapori dellinfanzia, è bene fermarsi a Giba più di un giorno: e visitare il ristorante o anche una trattoria che per attirare lavventore ha soltanto un sentore di cibo buono che scappa sulla strada da una porta con linsegna dimessa. Se nel menu, anche solo orale, vengono proposti dei piatti come is curruxionis, su mazzamurru, pernice con lenticchie, o cinghiale al cardo selvatico, è bene farsi portare un Scano ha goduto in passato di una certa rinomanza per la cerealicoltura e soprattutto per lorticoltura con produzioni notevoli soprattutto di fagioli diventati quasi il simbolo di questo paese (Iscanu-Pisu). Ma la fama maggiore derivò per Scano, tra la fine dellOttocento e gli anni 50 del Novecento, dalla selezione di una razza di vigorosi buoi da lavoro ottenuti dallincrocio di varietà locali con tori provenienti da Modica, in Sicilia. Sos boes iscanesos erano proverbiali in molti paesi della Sardegna per la loro forza e tenacia. Oggi lallevamento bovino, pur potendo produrre carni di ottima qualità, é penalizzato dallimportazione di carni estere ma può comunque vantare una varietà particolarmente apprezzata del fomaggio casizolu del Montiferro. Lallevamento ovino é oggi la forma principale di sfruttamento del suolo (ottimo il pecorino, su pilotu) ma purtroppo continua a soffrire gravemente le conseguenze disastrose dellepidemia della lingua blu. La coltura della vite e dellulivo da anchessa prodotti ottimi anche se in quantità limitate. Qualche nuova prospettiva sembra aprirsi per leconomia scanese nel turismo per la felice collocazione in vicinanza del mare e dei monti e, fattore non secondario, per lospitalità degli abitanti. assaggio di tutti con una caraffa di vino della casa. Il gusto già brado del cinghiale si sposa meravigliosamente con quello campestre del cardo garantendo un sapore antico, di intimità domestica, da serata vicino al camino. Is curruxionis, ravioli di formaggio fresco, e su mazzamurru, pane di grano duro affogato nel brodo, con pecorino e pomodoro, richiamano altri gusti e profumi sempre legati alla sapiente cucina dei nostri antenati quando di fronte ad un piatto sapevi cosa mangiavi, senza chiedere cosa fossero i cibi succedanei. Della pernice con le lenticchie si può dire soltanto che bisogna gustarla prima di parlarne. Basti sapere che il connubio tra il nobile volatile e la terragna lenticchia si presenta come unemozione che prende alla gola. Neppure il persico-trota, cucinato come lo preparano in uno degli agriturismi della zona Su Giganti, vicino a SantAnna Arresi, può reggere il confronto con questi strani piatti nati dalla saggezza culinaria di un popolo di buongustai. Di più non si può dire: solo che di gente capace di tali sortilegi con i soli prodotti che la natura sa offrire ci si può fidare. Parliamo della Sardegna S empre al centro di un diffuso interesse che va ben oltre i confini strettamente regionali e nazionali, la Sardegna non smette di far discutere. Anche dal punto di vista archeologico. Soprattutto da quando, in un libro di straordinario successo, un noto giornalista-scrittore come Sergio Frau ha cominciato ad avanzare lipotesi, divenuta via via un convincimento sempre più radicato, che lubicazione delle famose, tanto indagate e dibattute Colonne dErcole possa non essere localizzata nello stretto di Gibilterra e che la nostra isola corrisponda a ciò che resta di quel mitico continente noto coi nome di Atlantide su cui sinora tanto si è detto e scritto. Se nè parlato anche di recente, in Sardegna e fuori. E ancora una volta tra forti contrasti dopinione e pareri piuttosto difformi, talvolta non privi di accesi spunti polemici che hanno coinvolto anche noti archeologi, scrittori, storici, ricercatori e studiosi impegnati nei più svariati campi dello scibile umano. Tra entusiasmi più o meno giustificati e continui inviti, ora palesi ora striscianti, ora al revisionismo ora ad una maggior prudenza. Francesco Nicosia, esperto e stimato direttore della Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro, ha scelto la strada di quello che potrebbe definirsi attento, razionale e rigoroso possibilismo. «Ci sarebbe molto da discutere... sostiene il dottor Nicosia ma mi limito a dire che allo stato delle cose non ci sono ragioni per spostare le Colonne dErcole: per ora stanno bene nello stretto di Gibilterra. Fermo restando che in Sardegna e sulla Sardegna, archeologicamente parlando, cè ancora tanto da capire e da scoprire. Senza fughe in avanti, però». Come dire che la teoria di Frau (e non solo sua), senza dubbio estremamente interessante, suggestiva e persino intrigante, non è da escludere, ma necessita evidentemente di ulteriori, imprescindibili, documentati e scientificamente inattaccabili U na delle caratteristiche centrali della nuova narrativa sarda è la serialità. Ossia quasi tutti gli autori che si sono affermati negli ultimi anni scrivono molto, puntando sugli stessi personaggi e le medesime storie con variazioni più o meno rilevanti. Si pensi ai romanzi di Giorgio Todde, imperniati sulla figura del medico-detective Efisio Marini; o ai gialli di Marcello Fois che ripropongono come protagonista Sebastiano Satta. Lo stesso discorso vale per i noir scritti da Luciano Marrocu. Nicola Lecca (cagliaritano, classe 1976) ha pubblicato a distanza di pochi mesi luno dallaltro due libri editi rispettivamente da Giorgio Mondadori e Alberto Mondadori. Il primo ha per titolo Grandi alberghi dEuropa (e racconta le storie dei maggiori hotel del vecchio continente che hanno ospitato musicisti, scrittori e pittori), mentre il secondo è un romanzo intitolato Hotel Borg. Il lettore che si accosta a questi due libri si accorge subito, a partire dai titoli, che le analogie sono più forti delle differenze. Ma chi è Nicola Lecca? Per conoscere la sua biografia e le sue opere basta collegarsi sul sito che lo riguarda (www.nicola- a cura di Manlio Brigaglia Da Atlantide a Sassari passando per l'Isola Alla scoperta della Sardegna in compagnia in un illustre archeologo siciliano di nascita e sardo per scelta di Paolo Sanna elementi che ne costituiscano solidi e indiscutibili punti dappoggio. Daltra parte sugli stessi nuraghi, che popolano in modo così massiccio e diffuso la Sardegna e da sempre forte, consolidato simbolo internazionale dellIsola, non si può proprio dire che le opinioni (soprattutto per quanto riguarda la loro antica funzione) siano concordi. Così, dopo millenni di storia, a fronte di una radice e di una etnologia del nome assolutamente chiare, sul resto la ricerca, il confronto e le discussioni, anche forti, continuano. «Tutto appare semplice: nur = nuraghe = nurra, mucchio di pietre cavo allinterno. In realtà i nuraghi sono delle architetture molto complesse e studiate che soltanto superficialmente possono essere definite mucchi. Presenze costanti nei territorio regionale, i nuraghi ricorda Francesco Nicosia caratterizzano la Sardegna, ma conducono, rimandano a relazioni mediterranee molto vaste e complesse, ancora da approfondire e da definire con maggiore attenzione. Come confermano gli studi più recenti che ribaltano (o ridimensionano) il falso mito dellisola isolata lontana dalle rotte, dalle comunicazioni e dai contatti economici e culturali. La Sardegna, daltronde, sta al centro del Mediterraneo occidentale, naturale cro- cevia, quindi, di traffici e collegamenti dogni tipo». Inevitabilmente cosi, parlando di Sardegna e della sua ricca e affascinante storia, riaffiorano temi sui quali, con una periodicità ricorrente, si continua a discutere ed anche a pubblicare, talvolta con troppa faciloneria e non sempre giustificata enfasi. Si prenda, ad esempio, il caso di Sassari e delle sue origini. Anche di recente si sono intrecciate voci, illazioni e ipotesi (talvolta spac- ciate persino per tesi quando non addirittura per certezze) non proprio e/o non completamente legate a nuovi scavi e a documentate acquisizioni archeologiche. Ma anche in questo caso, dallalto dei suoi approfonditi studi e della sua grande, riconosciuta competenza specifica, il soprintendente archeologico di Sassari e Nuoro non fa sconti di sorta. «Larea della città è stata abitata dalluomo sin dal Neolitico Finale (Cultura di Ozieri, 3200 a.C.). Fino a qualche decennio fa i dati a disposizione (ivi compresi i ritrovamenti in una grotta di viale Umberto) ci indicavano la presenza nel Neolitico Maturo (Cultura di Monte Claro, 2200 a.C. circa). Gli scavi nella grotta sepolcrale di Via Besta hanno poi rivelato origini più antiche (Neolitico) e l utilizzo sino al Neolitico Maturo e alla Media Età dei Bronzo (Cultura Sa Turricula, 1600 a.C). Evidentemente, con il villaggio non lontano dal luogo sepolcrale. Venendo a tempi più recenti prosegue il dottor Nicosia le ricerche sinora eseguite rendono plausibile lipotesi che, prima della leggendaria fuga degli abitanti di Portotorres verso larea di Sassari per via delle incursioni dei Barbari (intorno al 1000 d. C), su precedenti presenze romane si svilupparono diversi vil- Un autore sardo che gira l'Europa Due libri dello scrittore cagliaritano Nicola Lecca - Uno racconta le storie degli alberghi più famosi - L'altro un romanzo ambientato in un albergo in Islanda di Giovanni Mameli lecca.it). Finora ha pubblicato quattro opere narrative ed è stato il più giovane finalista al premio Strega con il libro di racconti Concerti senza orchestra, uscito nel 1999, per i tipi di Marsilio. Per diversi anni è vissuto a Londra: dove ha fatto il lavapiatti, il cameriere, il cassiere, lo steward, fino a diventare uno degli executive officiers della Royal Festival Hall (una sala da concerti molto rinomata). Le chiavi del successo di questo autore sono state la sua conoscenza della musica classica e i suoi libri. Nicola Lecca svolge, tra le sue varie attività, anche quella di giornalista. Come critico musicale e letterario ha pubblicato articoli su periodici e quotidiani come LUnità, La Stampa, Il Giornale e LUnione Sarda. Tornato in Sardegna dopo gli anni vissuti a Londra, è difficile trovarlo a Cagliari perche è sempre in viaggio per la promozione dei suoi libri o per servizi giornalistici (ultimamente è stato in Turchia e in Ungheria per alcuni mesi). Tornando ai suoi due ultimi libri, Grandi alberghi dEuropa comprende la descrizione (con molte immagini a colori) di 101 hotel famosi di ventiquattro nazioni, in ordine alfabetico, dallAustria alla Turchia. Il testo è bilingue: in italiano e in inglese, per facilitare la diffusione internazionale del libro. Tra tanti alberghi ce nè anche uno sardo? Sì, il Pitrizza di Porto Cervo, che ha una piscina di acqua di mare scavata nella roccia, ed è composto da ville inserite in un ambiente naturale. Il romanzo Hotel Borg (albergo realmente esistente, che si trova in Islanda, paese dove Lecca è stato varie volte) ha una trama molto insolita. Al centro della vicenda narrata ci sono cinque personaggi, che vivono in realtà geografiche diverse. Sono un direttore dorchestra, una cantante al termine della sua carriera, una voce bianca vittima dei suoi genitori, un uomo dalla vita sregolata, un giovane impiegato in un albergo di lusso. Coshanno in comune queste figure così distanti? A calamitarle nello stesso luogo (cioé la città di Reykja- APRILE 2006 21 laggi altomedioevali (Quitarone, Ennene, Pozzu di Bidda, Silki, etc.). Sono stati questi i primi insediamenti organizzati. Non si può escludere del tutto una continuità di insediamenti e di presenze sin dall età romana. Ma le incessanti ricerche, quali quelle che conduciamo sul territorio aggiunge Nicosia col consueto culto rispetto delle pietre che parlano ci hanno abituato, a ricorrenti novità e sorprese. Un po perché sotto la città, ne siamo certi, cè effettivamente ancora molto: in termini di lavoro e di repertazione archeologica, nonché di storia e, quindi, di risorse culturali e turistiche da mettere a disposizione di un più adeguato, generale sviluppo di Sassari, dei Sassaresi e dellintera Sardegna». La Sardegna, appunto: un autentico, indubitabile chiodo fisso, un amore sconfinato, per Francesco Nicosia, sessantasei anni, anche lui Isolano, ma della cittadina siciliana di Còmiso in provincia di Ragusa, letteralmente travolto nel tempo da un irrefrenabile passione per la nostra isola. E non solo dal punto di vista strettamente professionale e della ricerca archeologica esercitata con non comuni capacità tecniche, assoluta dedizione ed estremo rigore. Fino a indurlo, qualche anno fa, a ritornare, dopo una lunga parentesi di pur importanti e gratificanti incarichi sulla Penisola, alla guida della Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro. Divenendo un sardo dadozione per lucida, sentita scelta e, per molti versi, più sardo di non pochi sardi. «Non nego il mal di Sardegna ammette senzalcuna difficoltà e con la consueta schiettezza Nicosia Unmale che, peraltro, colpisce un pò tutti quando si viene a contatto con quest isola straordinaria ed ancor più quando si ha modo (comè accaduto a me) di conoscerla in profondità. Linteresse archeologico davvero unico e ineguagliabile del territorio regionale, poi, non poteva certo lasciare indifferente un archeologo innamorato del proprio lavoro come me». vìk) è un concerto tenuto da Alexander Norberg. Un grande direttore dorchestra che rinuncia a un importante incarico e decide di ritirarsi dal mondo della musica. Quello è il suo ultimo concerto. Stampa e televisione di mezzo mondo seguono levento, che si svolge in una piccola chiesa della capitale dellIslanda, con un pubblico scelto a caso tra gli abbonati dellelenco telefonico. Che Norbert sia un artista bizzarro ed eccentrico è fuori discussione. Così come lo sono tutti i personaggi che gli stanno attorno. In particolare il giovane Oscar, che per poter assistere al concerto è disposto a incredibili sacrifici. In questo romanzo (come in altri libri di Lecca) la musica ha un potere superiore a qualsiasi altro. Per il suo ultimo concerto Norbert sceglie lesecuzione dello Stabat mater di Pergolesi (Non aveva dubbi in proposito: lo Stabat mater era la perfezione: la più bella musica che fosse mai stata scritta. Anche Rousseau e Stendhal, del resto, lo credevano e dunque non cera nulla di male che lo pensasse anche lui.) Attorno a questo fatto ruota tutto il romanzo, ricco di personaggi veri e fantastici allo stesso tempo. 22 A PRILE Parlando in Poesia 2006 N ella grande schiera degli abbonati e dei lettori del Messaggero si nascondono tanti poeti o per lo meno amanti della poesia che non si sono ancora rivelati. Basta unocchiata anche veloce alla posta in arrivo: per quanto siano oltre 1300 le firme che sono comparse in questi anni, ce nè sempre qualcuna nuova che fa capolino; e riserva ogni volta una sorpresa, un qualcosa di originale nella lettera di accompagnamento, nella poesia, in un dettaglio qualunque. Oggi, ad esempio, facciamo spazio a Salvatore Todde, autore che si esprime nel dialetto che si parla a Carloforte e Calasetta, il tabarchino: così chiamato perché le famiglie liguri che se lo sono tramandato avevano trascorso, prima di arrivare in queste isole allora deserte (SantAntioco e San Pietro), un lungo periodo in unaltra isola, Tabarca appunto, che si trova nei pressi della costa tunisina. Linguaggio non facile il tabarchino, ricco di suoni sconosciuti ai sardi: per questa prima volta, in attesa di sapere cosa ne pensano i lettori, pubblichiamo la poesia senza la traduzione; ma per venire incontro ai lettori chiariamo che si tratta di un discorso nostalgico e malinconico: la vista delle torre di Calasetta stimola la fantasia del poeta, che sogna di volare senza pensieri tra le nuvole. La breve poesia dedicata alla Sardegna è invece di una signora che vive in Toscana e, per quanto abbia superato i novantanni, non ha mai visto un suo scritto comparire in questa pagina; cè posto anche per lei, come cè per Serafino Cossu, gentile ardaulese trapiantato in Francia che non aveva più inviato suoi versi da molti anni, così come Vincenzo Locci, sempre entusiasta per la possibilità che gli è data di ricevere il Messaggero Sardo. Gli autori nuovi hanno concepito anche due interessanti dediche: quella di Silvano Spallacci è per Fernando Politi, che sta trascorrendo un periodo di dolore e di espiazione in terra di Germania; mentre quella di Pieraldo Colosso, non sardo, è per la madre di sua moglie, sarda, per la quale nutre evidentemente affetto ed ammirazione: «Da trentanni frequento la vostra isola dice tra laltro nella lettera daccompagnamento ed ho quindi imparato ad apprezzare i vostri usi, le vostre tradizioni, ma in particolare la gente sarda». Benvenuto ancora a Gianfranco Sale, a Sebustianu Nieddu, che scrive da Roma; a Marilena Pinna, venuta a Bonorva per la morte di uno zio; ad Antonio Pinna, sarulese trapiantato a Concorezzo, provincia di Milano; a Giuseppe Mocci, che abita in Canada; e a Pietrina Manai Coni che da Ollastra Simaxis, dove è nata nel lontano 1918, si è trasferita ad Ariccia, vicino a Roma. GHÈ.NA TÛRE ANTIGA Ghèna tûre antiga de trachite in sciû belvedere de Câdesédda che a lha u cù da mé tristéssa. Ae só ràixe, inta ciaza deserta, u mò u lammügge refüi de nove e schéletri de óche sensóe. Fa de Manca, a mé vàia turchiña a burdezze da sula, sensa timun, da mêzu a frange de bissu e lôgrime de sò. Légiu n dexidéu u sciòrte dau mé c cumme nóxéllu quande u lasce u nîu pe annò derré au su, imbriegu da só lüxe. Ah, presse mi asci xüò insce quelle nuvie ! Cun i fi induè di mé dexidei, la dedòtu mappruntièna cómmuda sta cuerta dai véli de tanti snni, in moddu che nu maddescésse mancu u sun de mille viùlin. Salvatotre Todde CARA SARDIGNA MIA Ti dio visitare però in mesu via best su profundu mare, no so in pitzinnia pro lu poder giumpare pro bider sa domo mia; ma jà est bene tancada ca sa famiglia mia est inoghe emigrada, cara Sardigna mia, da tottu nois saludada. Avanti, c'è posto Danze e suoni ancestrali che traboccano in cuore, costumi senza eguali portati con onore, lingua che ti comunica un sentire profondo, nenie, poemi e canti antichi quanto il mondo. Nostalgia di primordi, terra di dolce oblio, mille e mille nuraghi fanno smarrire lio; sorgenti sacre e laghi, steli e tombe rupestri, da cumbessias abbracciate le chiesette campestri a cura di Salvatore Tola A TI RENDER VISITA Perdonu ti domando si ti appo lassadu sentza mai a tie irmentigare. Su chi raccumando a dogni emigradu in dogni lodu de tue sammentare. Pro chi manche dae ora a tie amo ancora, e custu non lu podes negare, ogni tantu faende una gita cuntenta ti render visita. Serafino Cossu SRI LANKA Allamico Fernando Là ove unanima soffre nasce un fiore, il fiore della speranza e dellamore. Se un dì il patir potrà lenire, il fiore rifiorirà per non morire, visitato sarà dalle farfalle, lessenze lor cederà per altre vite vere, che poi rigenereranno, per non svanire, giovani stirpi nuove per ricostruire quel che distrusse quel dì fatale. lincolpevol mare. LE MANI CAPACI DI AMARE A Mariangela Pischedda Ho guardato i tuoi occhi, i capelli imbiancati, le rughe scavate dal tempo su un volto orgoglioso accarezzato dal vento. Ho cercato nelle poche parole, nel silenzio imponente, nellincedere solido, nelle tue emozioni, nei ricordi dei dolori, negli affetti, nelle tremule mani capaci di amare. Ho scavato nella melma delle false morali dove assurdi egoismi si intrecciano a ipocrisie di benpensanti, ho scavato con le mani, le unghie le dita e allombra dei tuoi novantanni ho capito la vita. Pieraldo Colosso Dogni mese taspetto cosciente, tue ses arrivende puntuale, fueddo cun amigos e parente chana lassadu sa terra natale. Ses veramente unu messaggeru, fidele amigu de semigratzione, nessunatteru comente a tie: Recuidu ti che ses, primmu fiore de eranu in chida santa. Omine mannu cun coro e pitzinneddu: lagrimas e brullas sempre in bujacca. Saimis pottidu seberare sa chiterra invece de sa campana po ti chaccumpagnare laimis fattu puru ma tantui ischimus chi las a impittare finas inue ti chandas. E comente tiene tottu sos chi connosches an a narrer: «Ajò, ajò, arrodiade, mi chi Ciabatta est arrivadu!». E chie no ti connoschiat puru frimmendesi e iscultende at a pensare: In cussa serenada bi calaian anghelos. Marilena Pinna PRO NOIS SUNU SESSANTA A sos fedales sarulesos Invio unu saludu dae sa Lombardia ca a sa vesta non poto essere presente, saludo sintera cumpanzia vicinu a tottus cun coro e mente. Pro nois sunu annos sessanta, intramus in sa tertza edade cun orgogliu de durare medas annos, FORZA CAGLIARI Dal Municipio di travertino dorato, partendo per il mondo, ti ho salutato. Il panorama della città ho riammirato, da Buoncammino al Terrapieno passeggiando. Nel rione San Giovanni a lungo ho camminato, dove i natali questa città mi ha dato. In questo vicolo giocavo da bambino, appena frequentato lasilo. La tua bellezza è unica al mondo, con la punta SantElia, il Poetto e il porto. È la città di una gente laboriosa. Gridando «Forza Cagliari» dimentico ogni cosa. Giuseppe Mocci FIDELE AMIGU Sas notitzias das a tanta zente e sempre unu fogliu culturale, de Casteddu a dogni continente prite ses internatzionale. Gianfranco Sale A TZIU BATTA Si fentomas a Ciabatta su risu in laras ti pigat solu solu, ammentende sos cantigos ei sas mascheradas a bolu. Auguro festa ona cun allegria a sos fedales e a tottu sa zente, auguro allegria e armonia dae parte mea chi soe assente. Silvano Spallacci (inviata da Fernando Politi) faghes su giru de su mundinteru e nos dasa sa soddisfatzione dischire novas sardas dogni die. Vincenzo Locci Franca Mannu SARDEGNA Mari turchese e puri ovunque sorprendenti, monti giganti supini, rocce animate dai venti; scampanare di greggi, fragranze di rosmarini, spiagge cinte di mirti, di ginepri e di pini. de poder superare sos noranta in fortza, sanos e cun abilidade, tottus durare a betzos mannos imploramus de Gonare sa santa de vivere in cristianidade felices, cuntentos sentza affannos. Zente de Barbagia tantu vorte, raighinas de sa menzus linna, auguro a sos fedales bona sorte, retzide unu saludu dae Antoni Pinna. Antonio Pinna MODA. BATTOLDIGHI TORRADU Chentannos dae sa naschida de Remundu Piras Sannu chimbe e su seculu passadu sa sorte abbaidada sest in tundu, e po dare su nadale a Remundu Biddanoa lest pafida ideale, leadu lada e bi lat postu in coa nendeli: «Sias digna e lallevare». Biddanoa lest pafida ideale po dare a Remundu su nadale, lest pafida ideale Biddanoa leadu lada e bi lat postu in coa nendeli: «E lallevare sias digna». Sa fama chacquistadu as in Saldigna perenne rèstada a no finit crasa, sa fama chin Saldigna acquistadasa no finit crasa e perenne restada ca ogni idda a Remundu intestada assunessi una via po ammentu... Sebustianu Nieddu LE CAMPANE DEL MIO PAESE Ho visto tante belle città e paesi ma in nessun posto ho sentito il suono melodioso delle campane come quelle del mio paese. Tutti i giorni mi invitavano alla fede, alla fiducia e alla preghiera, mi davano nuove energie, nuove speranze, nuovo vigore. Davo senso alla vita, mi entusiasmavo di fronte allo spettacolo di una collina con i mandorli in fiore, di fronte ad un giardino con fiori di ogni specie Le campane continuavano a suonare allegre, festose, e le poesie nascevano da sole, tutto era poesia nella primavera della mia vita. È vero, non ho sentito più campane così melodiose. Pietrina Manai Coni Sardegna Notizie Un fondo per alloggi a canone moderato di 4 milioni di euro La giunta regionale ha approvato i fondi e i criteri di assegnazione degli alloggi a canone moderato per il 2006. Lo stanziamento regionale è di 4 milioni di euro, da aggiungersi alle risorse statali. Il fondo è destinato alle famiglie in condizioni di disagio economico. I Comuni provvederanno a compilare delle graduatorie il cui esito sarà reso pubblico entro il 15 luglio 2006. Il fondo nazionale per il sostegno al pagamento della abitazioni in affitto fa riferimento alla legge 431 del 1998 e viene gestito dalla Regione. Dal 2004 la Sardegna contribuisce con risorse proprie a integrare le somme previste dalla Stato. I destinatari dei contributi sono i titolari di contratti di affitto di un alloggio ad uso residenziale che si trovi nel Comune di residenza della persona che ne fa richiesta. I Comuni fissano lenti- tà dei contributi, nel rispetto dei limiti massimi stabiliti, favorendo i nuclei familiari coi redditi bassi e con elevate soglie di incidenza del canone. Il requisito per ottenere questi benefici è quello di avere un reddito annuo imponibile del nucleo familiare inferiore a 11.465 mila euro, con la possibilità di allargare tale fascia a redditi superiori, in proporzione al numero dei componenti del nucleo. Il nucleo familiare che occorre considerare per lassegnazione è quello del richiedente così come risulta composto alla anagrafe alla data della pubblicazione del bando. Il contratto di affitto deve essere regolarmente registrato e permanere per tutto il periodo al quale si riferisce il contributo ottenuto. Non sono ammessi i nuclei familiari nei quali anche un solo componente risulti titolare del diritto di proprietà su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare e neppure quelli che abbiano un contratto di locazione stipulato tra parenti entro il secondo grado, o tra coniugi non separati legalmente. Se i Comuni contribuiscono ad integrare il fondo con risorse proprie gli saranno riconosciuti dei premi di importo. Con lapprovazione di questo fondo per il sostegno allaccesso alle abitazioni in locazione spiega una nota - lassessore Mannoni e la Giunta regionale hanno inteso dare una forte caratterizzazione sociale a una politica che già nel 2005, con un contributo di 2 milioni di euro che si aggiungeva ai 3 milioni e mezzo di euro delle risorse statali, aveva permesso di soddisfare il 57% delle domande espresse dalle famiglie, contro il 39% della media degli anni precedenti. Allarme dell'assessore Pilia per episodi di intolleranza nelle scuole dell'Isola Non serve a nessuno ignorare che lintolleranza, la diffidenza nei confronti di altre etnie e la prevaricazione non abitino anche nelle aule degli istituti della Sardegna, di ogni ordine e grado. Lo afferma lassessore regionale alla Pubblica Istruzione Elisabetta Pilia in una lettera aperta ai genitori e agli insegnanti sul problema del razzismo. Lesponente dellesecutivo parla di alcuni episodi di intolleranza, in un caso aggravata da violenza fisica, di cui in questi mesi mi è capitato di venire a conoscenza. Precisa che sono eccezioni ma sottolinea che resta il dubbio che per lumiliazione, la paura di chi ha subito - e lindifferenza di chi ha visto - tanti non vengano alla luce. La Pilia parla della necessità di affrontare insieme un tema come quello dellaccettazione della diversità che non può essere ignorato, perché avrà un peso notevole per la crescita civile e umana delle nuove generazioni, anche se si preferisce tacere. Così - prosegue la lettera - è più facile nascondere che, in una scuola elementare della Sardegna, un bambino è stato picchiato dai compagnetti perché é di origini musulmane e, di conseguenza, secondo alcuni bambini non é altro che un terrorista. O A uno studio di Basilea il progetto di recupero dell’area di Monteponi Lo studio di architettura Herzog de Meuron realizzerà il progetto di ristrutturazione e recupero dellex area mineraria di Monteponi. Lo ha reso noto il presidente dellIgea Franco Manca durante il convegno sul Patrimonio industriale tra terra e mare, per una rete europea di ecomusei svoltosi a Iglesias. Nellarea è prevista la realizzazione di un centro congressi e di una struttura polivalente. Alcuni edifici storici saranno trasformati in strutture residenziali e di ricerca. Unarea sarà destinata alla realizzazione di una sorta di col- lege mentre in unaltra saranno realizzate strutture ricettive turistiche. A Campo Pisano è prevista unarea per gli insediamenti artigianali del Comune di Iglesias. Il progetto è stato affidato ad uno studio sardo. Il presidente dellIgea ha anche annunciato il prossimo bando di gare per i progetti di ristrutturazione e utilizzo a fini turistici e residenziali delle aree ex minerarie di Masua e Monti Agruxiau, nel territorio di Iglesias; e di Ingurtosu, Maracauli e Pitzinurri, nel Comune territorio di Arbus. non si viene a sapere del bambino cinese che durante la gita scolastica, il momento più felice della socializzazione a scuola, si è sentito respingere da un compagno, che non ha voluto dormire in camera con lui, potendo contare purtroppo sullappoggio e la comprensione di un insegnante. Non ci sono solo manifestazioni di xenofobia, esiste anche un pregiudizio diffuso verso realtà e situazioni familiari che i ragazzi percepiscono come diverse, non regolari. Parlo, per esempio, dellesclusione di un bambino dai giochi e dalle feste di compleanno con i compagni di classe perché figlio di una giovane donna ritenuta ragazza madre. Parlare di razzismo avverte lassessore è difficile e doloroso, perché tocca le corde più intime di ciascuno di noi. Si prova imbarazzo, pudore, insofferenza, quando qualcuno accenna allargomento. Una società e una scuola civile devono, però, trovare i modi e le occasioni per confrontarsi. Con un impegno collettivo dobbiamo dire Si alle diversità e no alle discriminazioni, che è anche lo slogan della campagna dellUnione europea contro il razzismo. Lo dobbiamo ai nostri figli e anche al passato di migliaia di sardi, che hanno vissuto sulla propria pelle lintolleranza e lemarginazione razziale. Si parla tanto di internazionalizzazione della Sardegna, ma bisogna ricordare che gli scambi avvengono in entrambe le direzioni. Partono i Sardi per studiare e lavorare allEstero e arrivano in Sardegna ragazzi di altre nazionalità, e di ogni fascia detà, per trovare insieme alle proprie famiglie opportunità di lavoro e per avere una vita dignitosa. APRILE 2006 23 In attivo il bilancio della Fondazione Banco di Sardegna Il Comitato di indirizzo della Fondazione Banco di Sardegna ha approvato il bilancio consuntivo dellente chiuso al 31 dicembre 2005. La gestione - risulta dalla relazione al bilancio presentata dal consiglio di amministrazione - è stata ispirata dal principio della prudenza e alla ricerca di una redditività stabile nel medio e lungo periodo. I proventi della gestione finanziaria, in considerazione anche della ripresa dei mercati, hanno registrato un incremento del 35% rispetto allesercizio precedente. Il conto economico, con ricavi di 30.829.542 euro e costi per 8.645.482 euro, evidenzia un avanzo di 22.184.160 euro. Dopo gli accantonamenti alle riserve obbligatorie per legge e per statuto la Fondazione ha deliberato nel corso dellesercizio 2005 erogazioni per 9.593.790 euro così ripartiti tra tutti i settori definiti in sede di programmazione: arte e attività culturale 42%; salute, medicina preventiva e riabilitativa 17%; volontariato, filantropia e beneficenza 11%; ricerca scientifica e tecnologica 30%. Lapprovazione del bilancio è avvenuta con largo anticipo rispetto ai termini statutari, che fissa il termine entro il 30 aprile, per consentire al comitato di indirizzo uscente di esprimersi sullattività svolta dalla Fondazione nel 2005. Stand della Sardegna alla fiera di Vilnius Sono decisamente positivi per il sistema turistico della Sardegna i segnali che arrivano dalla nuova Europa a 25. Lo confermano i risultati della Vivattur 2006, fiera internazionale del turismo, svoltasi a Vilnius, la capitale della Lituania situata a pochi chilometri dal centro geografico dellEuropa. Sardegna, tutti i colori della tua vacanza è stato il filo conduttore che ha ispirato lo spazio espositivo allestito per presentare per la prima volta alla platea degli operatori e del pubbli- L'Isola alla Mitt di Mosca Lassessorato del Turismo, artigianato e commercio ha partecipato con uno spazio promozionale alla MITT 2006, Moscow International Travel & Tourism Exhibition, che si è svolta a Mosca dal 22 al 25 marzo. Nonostante la partecipazione a questa fiera non fosse prevista dal piano di marketing per il 2006 lassessorato ha, comunque, deciso di parteciparvi per supportare gli operatori turistici nelle azioni promozionali nei nuovi mercati. co dei viaggiatori dei Paesi Baltici la ricchezza di scenari ambientali, tesori storici ed archeologici e tradizioni che lisola è in grado di offrire a chi la visita. Nutrita e di ottimo livello la presenza di soggetti istituzionali e delle aziende private che hanno sposato il progetto: le Province di Sassari e Oristano, il Comune di Cagliari e quello di Santulussurgiu, la Sogaer, società di gestione dellaeroporto di Cagliari, il Forte Village Resort, i gruppi Delphina e Studio Vacanze, lhotel Costa dei Fiori e lhotel Flamingo di Santa Margherita di Pula. Un ruolo speciale lo ha voluto giocare il gruppo editoriale LUnione Sarda che ha allestito un ricco punto di consultazione di libri e audiovisivi sulla Sardegna pubblicati nelle proprie collane. Da una veduta mozzafiato del mare di Castelsardo a particolari straordinari della zona archeologica di Tharros, dalla Festa di SantEfisio a Cagliari alle campagne del Montiferru - spiega Massimo Cugusi, ideatore del progetto - abbiamo cercato di trasmettere ai visitatori unidea della Sardegna un po diversa dal solito. Lidea di unisola nella quale accanto a tesori storici e naturali di straordinario valore è possibile trovare strutture alberghiere tra le migliori del mondo ma anche percorrere itinerari poco battuti e ricchi di meravigliose sorprese. Slitta la chiusura della base Usa della Maddalena La decisione del governo Usa riguarda la dismissione della base, ma non contiene una data precisa, che comunque non sara nel 2006". Con questa lettera Benedict Duffy, capo ufficio stampa dellambasciata statunitense in Italia, precisa che la base della Us Navy di La Maddalena per sommergibili a propulsione nucleare non lascerà larcipelago sardo entro lanno. La scadenza del 2006 era stata annunciata dal presidente della Regione, Renato Soru, il 24 novembre dello scorso anno, dopo lincontro a Roma con il ministro della Difesa Antonio Martino, in cui era stato comunicato al massimo rappresentante della Sardegna il ritiro ufficiale dellinstallazione militare americana a La Maddalena. 24 A PRILE Emigrazione 2006 CANADA VERONA La giovane Enza Uda Costituito nel circolo eletta presidente “Sebastiano Satta” del Circolo di Vancouver il “Laboratorio dei giovani” Con lelezione alla presidenza della giovane Enza Uda, figlia del compianto Antoni, diplomatico, poeta e presidente del Club Sardegna di Vancouver scomparso nellottobre dello scorso anno, la comunità sarda dellOvest del Canada chiude un mesto periodo di transizione e riprende a programmare le attività future con ritrovato slancio. Nel corso di unassemblea tenutasi il 12 febbraio scorso e nella successiva riunione di direttivo del 13 febbraio, entrambe alla presenza del consultore e coordinatore per il Canada Alberto Mario DeLogu, il circolo ha accolto la richiesta del presidente ad interim Franco Spano di essere sollevato dallincarico per far posto ad un presidente giovane ed entusiasta. Al presidente uscente è andato un caloroso grazie da parte dei soci per aver sostenuto il club, anche finanziariamente, ed averne garantito la sopravvivenza in una fase così delicata e critica. La scelta è caduta quindi su Enza Uda, la quale ha accettato lincarico con commozione e non senza ritrosie. Enza ha ricordato la figura del padre e ha detto di volerne proseguire lopera mantenendo unita la comunità, e richiedendo espressamente, come condizione I giovani soci dellAssociazione Sardi Sebastiano Satta di Verona, vista lattiva collaborazione con le attività del circolo, hanno deciso di dare vita ufficialmente al Laboratorio dei Giovani. Il gruppo, già da qualche mese, sta organizzando interessanti conferenze su svariati argomenti, riscuotendo successo presso i soci, ma anche presso i cittadini veronesi. I ragazzi del Laboratorio, inoltre, si impegnano alla stesura de Il Notiziario dei Sardi, periodico trimestrale redatto dallassociazione stessa. Il gruppo si impegna anche al fine di avvicinare giovani veronesi alla Sardegna at- per la propria accettazione, lappoggio ininterrotto e solidale dellintero direttivo. Enza Uda ha 33 anni, è sposata col colombiano Ricardo Gomez ed ha una figlia, Sofia, di 2 anni e mezzo. Laureata in relazioni internazionali e in giornalismo, Enza parla perfettamente tre lingue ed è da cinque anni giornalista della radiotelevisione canadese, la CBC-Radio Canada. Lo scorso novembre Enza ha ritirato a Borore il premio di po- esia assegnato postumo al padre Antoni Uda per la raccolta di poesie sarde Muttos de foressidu, nel corso di una toccante cerimonia che ha visto i Tenores di Dorgali esibirsi cantando i versi di Antoni. Gli altri membri del direttivo, interamente riconfermato, sono Lucia Mameli Barone (vicepresidente), Maria Luisa Salaris Freeman (segretaria), Mauro Addari (tesoriere), John Meloni, Dustin Frau, Franco Spano, Flavia Spano e Tony Uccheddu. traverso la valorizzazione culturale o la promozione turistica. Nel mese di febbraio 2006 si è tenuta lAssemblea dei Soci per il rinnovo del Comitato Direttivo dellAssociazione. Due ragazzi del Laboratorio, Jglis Mei e Gianbattista Scano, sono entrati a farne parte. Jglis Mei è stato nominato delegato per lAssemblea Nazionale e per il Congresso Nazionale della FASI, Giambattista Scano, invece, è il Responsabile dei giovani. Questi fatti dimostrano che lAssociazione veronese si rinnova al fine di continuare la sua attività ed di allargare il proprio bacino dutenza. (J.M) ALESSANDRIA “Sardegna Mio Primo Amore” festeggia 15 anni di canti e cultura sarda in Piemonte VERONA La Sardegna con Sinnai protagonista a Bovolone alla 728º fiera di San Biagio Dal 27 al 31 gennaio 2006 si è tenuta la 728ª edizione della fiera di San Biagio a Bovolone che dal 1278 anima il centro del comune veronese. Da molti anni lAssociazione dei sardi di Verona è impegnata attivamente nella partecipazione ed organizzazione di questo importante evento grazie allimpegno del socio Salvatore Pau che fa parte di Bovolone Promuove come presidente del Comitato del Gemellaggio tra il comune veronese e il Comune di Sinnai, in provincia di Cagliari. Tra gli eventi giornalieri e serali hanno avuto risalto la mostra fotografica degli allievi del gruppo Arti Visive di Villafontana e quella del Costume Sardo di Ninnai. Ha riscosso molto successo lintervento del gruppo Su Concordiu Sinniesu durante lo svolgimento della Messa di ringraziamento di tutte le realtà produttive del paese. Durante i convegni organizzati in occasione della fiera sono emerse importanti riflessioni che riguardano il mondo del commercio agroalimentare, sottolineando limportanza dello scambio di prodotti tipici tra le diverse regioni italiane. Lincontro promosso dallAssociazione Sardi Sebastiano Satta di Verona in collaborazione con Bovolone Promuove e Veronamercato ha visto protagonisti i vertici di Verona Mercato Spa, società che gestisce il centro agroalimentare di Verona, i rappresentanti del Comune di Sinnai e quelli della Comunità Montana di Serpeddì. Allavvenimento ha dato ampio risalto la TV sarda Videolina attraverso la rubrica Il Messaggiero Sardo. Il fine emerso sarebbe quello di dare spazio nel veronese anche ai prodotti tipici della Sardegna come hanno sottolineato con i loro interventi il presidente della Veronamercato Gianpietro Dal Moro e Massimo Serra presidente della Cominità Montana di Serpeddì. Lintenso lavoro dellAssociazione dei Sardi in collaborazione con i sopracitati enti sta già permettendo di raccogliere alcuni frutti. La Camera di Commercio di Cagliari, infatti, ha organizzato per venerdì 3 marzo 2006 un convegno intitolato Ortofrutta di qualità e GDO che si è tenuto nellaula consiliare del Comune di Sestu. Allincontro sullimportanza delle certificazioni di qualità e di rintracciabilità dei prodotti sono state descritte le migliori strategie di ingresso nella Grande Distribuzione. Sono intervenuti in qualità di relatori il direttore di Veronamercato, Paolo Merci e il vicepresidente Damiano Berzacola. Da ciò risulta come sia fondamentale il rapporto tra gli immigrati e la Regione Sardegna, dato che pur vivendo da molti anni a Verona sono stati in grado di integrarsi al punto di costruire intensi contatti con il mondo delleconomia veronese che risultano essere utili anche alleconomia dellIsola. Jglis Mei Sardegna Mio Primo Amore, la storica canzone di Al Rangone, diventata nel tempo tormentone dei tanti, oltre 10.000 emigrati sardi in provincia di Alessandria, si prepara a festeggiare i 15 anni di messa in onda prima su Radio Voce Spazio (inizio 1991) poi su Radio BBSI con linfaticabile voce di Elvira Lecca. La signora emigrata da Jerzu, che quotidianamente è impegnata nel volontariato con la Caritas diocesana e il giovedì dalle 12,00 alle 13,30 è voce e animatrice della popolare trasmissione in onda sulle frequenze fm. 99,600 e 101,400 di Radio BBSI Alessandria. Da alcune settimane inoltre la trasmissione si può ascoltare on line su internet al sito www.radiobbsi.it, questo per dare la possibilità di raggiungere i sardi dellIsola e di tutto il Mondo. Il programma è molto seguito non solo dai sardi, unora e mezza di folclore, cultura, tradizioni, informazioni sul turismo e anche sulla gastronomia con le ricette di dolci e giochi vari. Si può contattare il programma telefonando allo 0131.342111 o via email [email protected] oppure presso RADIO BBSI, Sardegna mio primo amore, Corso Acqui 39 Alessandria. RADIO BBSI, sta intanto organizzando i festeggiamenti per Elvira e la sua trasmissione, il 6 maggio alle 21,00 con il Festival della Canzone Sarda grazie alla disponibilità del Circolo Su Nuraghe di Via Sardegna 2 e poi nella festa organizzata con la Provincia di Alessandria per il mese di Giugno, in occasione della terza edizione di Piemonte e Sardegna a confronto, nei giardini pubblici di Alessandrina. Emigrazione Prosegue lattività del circolo dei sardi di Trieste che promuove conferenze sui temi di cultura e dattualità. Il 17 febbraio nella sede del Circolo il socio Prof. Guido Tuveri, primario di oncologia, Ospedali Riuniti di Trieste, ha parlato sul tema: I nuovi farmaci biologici cambiano le prospettive, di cura dei tumori? Un tema di attualità e di notevole interesse che, ha incontrato larga accoglienza tra i soci e simpatizzanti che hanno partecipato numerosi. Dopo la premessa del presidente del circolo Augusto Seghene, il prof. Tuveri ha illustrato questa nuova arma contro i tumori e le varie tecniche messe a disposizione degli specialisti per combattere il male che spaventa lumanità intera. Cè una nuova categoria di farmaci contro il cancro ha detto, tra laltro Tuveri che desta grande attenzione nelle ricerche e grandi speranze negli ammalati di tumore e nelle loro famiglie. Si tratta di una nuova categoria di farmaci definiti intelligenti, perché la loro azione è rivolta verso le cellule tumorali e non verso, genericamente, le cellule a rapida crescita come sono quelle tumorali. Come è noto, i farmaci chemioterapici non sono capaci di distinguere fra una cellula tumorale ed una sana; una volta introdotti nellorganismo, i chemioterapici si diffondono in tutti i tessuti e vengono assimilati maggiormente dalle cellule che crescono più in fretta, come le cellule tumorali, perché proprio il fatto di crescere più in fretta le APRILE 2006 TRIESTE Conferenza al circolo sardo del prof. Guido Tuveri sui nuovi farmaci biologici ti. Questi farmaci, inoltre, sono in grado di tenere bloccato il tumore per periodi anche molto lunghi, ma non sono in grado di ucciderlo da soli; vanno usati perciò assieme alla chemioterapia, e non in sostituzione della chemioterapia. Alcuni di questi farmaci ha riferito il prof. Tuveri sono già in uso, per il tumore della mammella, per il tumore dellintestino, per alcuni linfomi. Altri sono in fase avanzata di sperimentazione, per i turende più voraci. Invece questi farmaci hanno la capacità di colpire un bersaglio nella molecola di una cellula (e per questo si chiamano farmaci a bersaglio molecolare). Perché possano funzionare ha spiegato lo studioso è necessario che nelle cellule tumorali ci sia questo famoso bersaglio, che non tutti posseggono; quindi, non sono farmaci buoni né per tutti i tumori né per tutti i pazien- PARABIAGO 25 mori cerebrali, i tumori renali, leucemie, mielomi, tumori dellovaio. Se ne annuncia anche uno contro le sostanze che provocano o facilitano la comparsa delle metastasi, in molti tumori. E nel futuro più lontano ha detto Tuveri ci sono i nano-anticorpi, ossia anticorpi piccolissimi, in grado di raggiungere bersagli oggi impensabili. In definitiva, le prospettive di far aumentare ancora la percentuale di ammalati candidati a guarire dal cancro, che oggi è quasi la metà ha soggiunto è veramente reale, a portata di mano. Questo però da solo non basta: è assolutamente necessario ha concluso che ciascuno adotti uno stile di vita sano, mangiando meno e meglio (occhio a grassi, zuccheri, sale, alcolici), non fumando, sottoponendosi alle indagini che consentono di scoprire i tumori precocemente: pap-test (dallepoca dei primi rapporti sessuali), mammografia (almeno ogni due anni), colonscopia (ogni 5 anni), visita urologica e dosaggio del PSA nel sangue (ogni anno). Questi esami, che devono essere fatti dopo i 50 anni, stanno già salvando la vita a migliaia di persone. Molti partecipanti, coinvolti dallinteressante argomento, hanno posto al relatore quesiti inerenti le varie patologie tumorali. Al termine della conferenza ci segnala Angelo Curreli è stato offerto un rinfresco a base di prodotti sardi che è stato apprezzato dai partecipanti, incuranti delle spiegazioni e dei consigli appena illustrati dal prof. Tuveri. BIELLA Festa per il 15º anniversario Grande “favata” del circolo “Su Nuraghe” al circolo “Su Nuraghe” Grande festa domenica 12 febbraio al circolo dei sardi Su Nuraghe di Canegrate e Parabiago, in provincia di Milano. Con una particolare manifestazione, a cui hanno partecipato i soci, con gli amici e le loro famiglie ci ha segnalato Maura Giunta è stata celebrata, infatti, la giornata del tesseramento, cogliendo loccasione per ricordare anche il 15° anniversario di fondazione del circolo. Su Nuraghe ha iniziato la propria attività nel 1991, ed alla festosa commemorazione, nella sede sociale, hanno partecipato anche i suoi fondatori con i primi presidenti. Il presidente della FASI, Tonino Mulas, ha sottolineato limportanza della ricorrenza, quale occasione per consolidare il valore del circolo. Ai saluti è seguita la consegna delle targhe, ai soci fondatori e ai promotori dellattività di Su Nuraghe, quindi i riconoscimenti speciali ai primi presidenti, Antonio Melano e Giovanni Pitzalis, e allattuale presidente del circolo Francesca Pitzalis. Hanno ricevuto una targa: Antonio Pala, Aldo Pala, Terenzio Curridori, Antonio Loddo, Sebastiana Mereu, Ignazia Melano, Giorgio Melano, Renato Cometa, Elisetta Melis, Mauro Cotza, Giuseppe Serra, Ilvio Porru, Rosanna Marongiu, Raimonda Tancredi. Mulas ha colto loccasione per una riflessione sullattualità dei circoli, che svolgono numerose attività come Su Nuraghe, coinvolgendo nei direttivi sempre più giovani e le donne. Il Legame per noi con la Sardegna ha detto è quasi un fatto genetico, qualcosa di straordinario. La storia dei circoli è fatta anche di battaglie, come quella per la continuità territoriale, mentre oggi auguro a tutti voi un futuro pieno diniziative e di soddisfazioni. Francesca Pitzalis ha donato una targa al circolo, dedicata a tutti i suoi soci, che è stata subito apposta in sede perché tutti possano ricordare con piace- re il traguardo del 15° anniversario. Le prossime iniziative messe a calendario dal circolo sono la giornata di Studio della Lingua Sarda, il 19 marzo, con la lettura di testi e poesie in lingua, e la partecipazione di esperti dei numerosi dialetti sardi. Nellattesa delle feste sociali annuali, quelle che si tengono nei mesi di giugno e luglio a Parabiago e alle Cascinette di Canegrate, il circolo organizzerà mostre di pittura, serate musicali con gruppi folcloristici sardi e rappresentazioni teatrali. Il 23 aprile Su Nuraghe parteciperà a Sa die de sa Sardigna a Varese. La comunità dei Sardi di Biella è entrata nel vivo del Carnevale sabato 11 febbraio con una festa per gli adulti, seguita, il giorno successivo, da quella dei bambini. Già dalla mattina alcuni Soci si erano incontrati nelle cucine dellAssociazione per preparare cattas e zippulas, i dolci tradizionali di questo periodo, da distribuire, poi, durante la serata. La sera di sabato 18 febbraio, al Circolo Su Nuraghe di Biella le fave, cucinate con zampini di maiale, costine e cotenna, sono state le protagoniste della particolarissima cena preparata in occasione dei festeggiamenti del Carnevale della numerosa comunità dei sardi di Biella. Piatto tradizionalmente legato al culto dei morti, ancora diffuso in molte zone del Mediterraneo, in Sardegna conserva le valenze benaugurali della vita che, rinascendodopo libernazione invernale, sconfigge la morte con il rifiorire della nuova stagione. Nella foto, accanto ai cucinieri di Su Nuraghe, è presente Nicoletta Favero, Assessore allIstruzione Pubblica, Formazione, Attività Extra-scolastiche del Comune di Biella. 26 A PRILE Emigrazione 2006 FIRENZE VERONA Il cinema parla sardo Al circolo “S. Satta” con la rassegna “L'isola che c'è. conferenza su Sardegna per Immagini” “Il legno a Veronetta” LIstituto Stensen, prestigioso Istituto culturale fiorentino, ha posto la Sardegna al centro della programmazione cinematografica del 2006. Il Direttore Artistico Michele Crocchiola, accanto ad un ciclo dedicato ai grandi classici e ad una rassegna di pellicole di assoluto prestigio ha presentato, quale fiore allocchiello della manifestazione, LIsola che cè. Sardegna per Immagini. Liniziativa è stata realizzata in collaborazione con la FASI, grazie allimpegno e alla passione di Elena Siddi, Vicepresidente dellACSIT, il circolo dei sardi di Firenze. Si tratta di un viaggio che, attraverso il cinema sardo contem- poraneo ci segnala il presidente dellACSIT Erminio Zara racconta con amore, crudezza e passione, lanimo e le storie della Sardegna. Il ciclo è cominciato il 26 e il 27 gennaio con il regista Gianfranco Cabiddu, che ha presentato Il figlio di Bukunin e Passaggi di tempo: il viaggio di sonos e memoria, film musicale realizzato con Paolo Fresu. La rassegna è proseguita con la proiezione di Arcipelaghi di Giovanni Columbu (16 febbraio), Piccola pesca di Enrico Pitzianti (9 marzo), Un delitto impossibile di Antonello Grimaldi (30 marzo), Ballo a tre passi di Salvatore Mereu (20 aprile) e si concluderà l11 maggio con La Destinazione di Piero Sanna. Una Sardegna vista come fucina di talenti che hanno saputo raccontare la sua cultura e i suoi problemi. Contemporaneamente alla rassegna cinematografica lIstituto Stensen, in collaborazione con lACSIT e con La Società Umanitaria Cineteca Sarda, aprirà i propri spazi anche per mostre, presentazioni librarie, dibattiti e convegni incentrati sui temi più urgenti della nostra Isola quali, ad esempio, i progetti di riconversione degli impianti minerari e quelli legati alle servitù militari. Firenze dedica cinque mesi alle immagini e alle emozioni di una Isola lontana ed allo stesso tempo vicina. MONZA Murales sardi e affreschi lombardi in una mostra sulla donna dedicata a Grazia Deledda Grande successo di pubblico proveniente da tutta la Brianza, per linaugurazione della Mostra dedicata a Grazia Deledda, per celebrare la giornata internazionale della Donna l80° anniversario del Premio Nobel per la letteratura. La mostra, allestita nella sala della Cultura della Circoscrizione 3 del Comune di Monza, è stata inaugurata domenica 5 marzo, per iniziativa del circolo Sardegna. Sono intervenuti, tra gli altri lassessore alla Cultura di Monza Annalisa Bemporad, lassessore al Turismo, Vincenzo Ascrizzi, la senatrice Emanuela Baio Dossi, il presidente del circolo Sardegna Salvatore Carta, che ha letto il messaggio di saluto dellassessore al Lavoro ed Emigrazione della Regione Sardegna, e la responsabile delle donne del Circolo Cecilia Fredda. Dopo lillustrazione della mostra, composta da 40 riproduzioni a colori 50x70 su carta fotografica, più cinque quadri originali con la tecnica del murales su tela e calcestruzzo tipo muro, di Gianpietro Bernardini di Villamassargia (Cagliari) e altri cinque realizzati dallartista Mariella Convertini, di Monza, si è svolta una conferenza con numerosi interventi che hanno ricordato lalto valore del Premio Nobel per la letteratura conferito a Grazia Deledda, che ha dato un notevole contributo allemancipazione della donna, in un tempo in cui le donne non avevano neanche diritto al voto. Grande ammirazione hanno suscitato i murales sardi dedicati alla donna in vari paesi della Sar- Ancora una volta lAssociazione Sardi Sebastiano Satta è stata teatro di approfondimento culturale e dincontro tra la comunità sarda e quella veronese. Venerdì 10 febbraio il Laboratorio dei giovani ha organizzato una serata dal titolo Il legno a Veronetta: la sua influenza nello sviluppo socio-economico di un quartiere e della sua città in cui il professore Stefano Caceffo ha fatto conoscere ai numerosi soci e simpatizzanti presenti nel circolo sardo una Verona diversa, una Verona in cui il fiume Adige ha costituito lautostrada per il trasporto di tutti i tipi di merci dal Trentino verso Verona e dalla città scaligera verso Venezia. La presenza dellAdige ha influenzato dal punto di vista sociale ed economico il quartiere di Veronetta in cui erano presenti numerosi mestieri legati alla lavorazione e al commercio del legno come i boscaioli, gli stipettai, i bottai e in particolare i radaioli (i quali erano sia boscaioli che commercianti; in origine uniti in confraternita e poi trasformati in corporazione, i quali avevano il diritto assoluto di commerciare sullAdige). Un altro aspetto curioso è stata la descrizione delle cosiddette zattere atesine: dal taglio dei boschi, effettuato in Trentino, venivano ottenuti dei pali di legno e questi, una volta uniti e legati formavano delle enormi zat- tere lunghe circa 20 metri e larghe 7; queste venivano condotte da tre o sette uomini, e una volta che dal Trentino giungevano, percorrendo lAdige, a Verona, questi tronchi venivano slegati e utilizzati per soddisfare le esigenze della comunità e degli artigiani veronesi. I tronchi che venivano trasportati erano circa ventimila allanno. Degna di nota è anche la menzione alla Madonna degli annegati, presente allesterno di una chiesa di Trento, di fronte alla quale venivano portati gli uomini che annegavano nellAdige (erano allordine del giorno) in modo che facesse il miracolo di farli resuscitare. In realtà era un modo per garantire ai parenti il ritrovamento del loro congiunto annegato. La splendida serata si è conclusa con il racconto dellinondazione avvenuta nel 1882: lo straripamento dellAdige fu disastroso, con lacqua che arrivò fino allArena. A causa dellinondazione in città si decise di costruire gli argini e così si sconvolse tutta la struttura industriale del quartiere di Veronetta determinando la scomparsa di tutti quei mestieri legati alla lavorazione e al commercio del legno. Al termine della serata cè stato a un momento conviviale con lassaggio di prodotti eno-gastronomici sardi. Giambattista Scano OLANDA Tifosi del Cagliari nel circolo di Arnhem degna, da Orgosolo, a San Sperate, da Serramanna a Villasor a Serrenti, ma anche per le riproduzioni degli affreschi della storia della regina Teodolinda, realizzati dai fratelli Zavattari e che molti abitanti di Monza e della Brianza non avevano mai visto dal vivo nel duomo di Monza. Un rinfresco a base di pecorino sardo, pane carasau, Nuragus di Cagliari e salamino brianzolo, con delle tartine al prosciutto ed alle alici e capperi, e le torte alle mele realizzate da una socia del circolo Sardegna ha concluso la manifestazione. Mercoledì 8 marzo, giornata internazionale della Donna, cè stata la conferenza su: Grazia Deledda a 80 anni dal Premio Nobel per la letteratura con letture e citazioni. Dopo il saluto del presidente della Circoscrizione 3 Pietro Zonca, che ha ospitato la manifestazione, ha preso la parola il presidente del Circolo Sardegna di Monza Concorezzo e Vimercate, Salvatore Carta, che ha spiegato le motivazioni delliniziativa e illustrato la figura di Grazia Deledda. Successivamente, Cecilia Faedda, responsabile del gruppo donne del Circolo e Coordinatrice di Monza, ha raccontato la biografia della scrittrice nuorese. Si è poi aperto il dibattito con il numeroso pubblico. Il dibattito poi si è incentrato sui luoghi Deleddiani e sui parchi letterari che molti avevano visitato nelle loro vacanze in Sardegna, decantando la bellezza dei paesaggi montani e lospitalità dei paesi e delle genti barbaricine. Un gruppo di sardi tifosi del Cagliari ci segnala il presidente Mario Agus si riunisce dal lontano 1969/70, anno dello scudetto, nella sede del Circolo Sardo Amici Mediterranei di Arnhem, per seguire la partita della squadra rossoblù. Il loro augurio e che il Cagliari, la squadra più amata dei sardi nel mondo ed in modo particolare degli emigrati che vivono in Olanda, possa vincere le prossime partite e restare nel campionato di serie A. Emigrazione FRANCIA APRILE 2006 • 27 VIMODRONE Rassegna agroalimentare a Metz capitale della Lorena alla scoperta dei sapori di Sardegna Una manifestazione promozionale dei prodotti agroalimentari della Sardegna si è svolta a Metz in un ambiente amichevole e caloroso, per iniziativa della Federazione dei Circoli sardi in Francia in collaborazione con i circoli dell’Est francese, della Regione Sardegna, e della Camera di Commercio italiana per la Francia. L’iniziativa, alla quale è intervenuto anche il presidente della Federazione Francesco Laconi, aveva lo scopo di promuovere e fare scoprire una vasta scelta di prodotti tipici della Sardegna. Le proposte dell’Isola, presentate dal Consorzio Sardinya Broker, rappresentata da Giovanni Selis, hanno riscosso un ottimo successo e sono stati apprezzati sia dai responsabili della professione che soddisfatti dell’incontro hanno stretto numerosi contatti promettenti con i produttori sardi, sia la comunità italo-francese che ha potuto scoprire e degustare i prodotti presentati. Alla manifestazione è intervenuto Salvatore Mallimaci, Console Generale dell’Italia a Metz, che si è congratulato con gli organizzatori dell’iniziativa. Il Direttore della CCIF, Salvatore Tabone, ha tenuto a precisare che la Sardegna sarà verosimilmente all’onore alla prossima Fiera Internazionale di Metz, un’opportunità importante per far conoscere ad un pubblico ancora più vasto le bellezze dell’ isola, i suoi tesori gastronomici e i suoi sapori autentici. Tra i prodotti proposti ed offerti in degustazione, il mirto di bac- “Le donne osano” conferenza l'8 marzo al circolo “la Quercia” che, il mirto di foglie, il filu e ferru Ruggero Leone, rappresentato dal produttore Emilio Valentini. Si poteva apprezzare anche il formaggio pecorino di Mattana, il miele, le salsicce di cinghiale, di mirto o piccante, il pane tipico carasau e guttiau, il vino canno- nau, i dolci sardi, la fregola, la bottarga, prodotti artigianali fatti in sughero, i coltelli, la camicia sarda ect. La manifestazione è stata allietata dalla presentazione di danze folcloristiche sarde del gruppo folk dei giovani di Behren. In occasione dell’8 marzo “Giornata della Donna”, domenica 12 marzo nella sede del Circolo Culturale dei Sardi “La Quercia” di Vimodrone, si è tenuta una conferenza sul tema “Le Donne osano”. Sono intervenute Ivana Broi, presidente del circolo “La Quercia”, Monica Bavero vice-sindaco di Vimodrone, Maddalena Calia sindaco di Lula, Linetta Serri, presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) della Sardegna, Giovanna Arca di Benetutti, assistente Capo della Polizia di Stato nella Questura di Monza. La manifestazione ha avuto grande successo sia in termini di contenuti, grazie alle relatrici, che hanno saputo esprimere quelle che sono le tematiche del mondo femminile; sia per la partecipazione interessata e attenta di un centinaio di soci e cittadini di Vimodrone. Il senso della conferenza è stato quello della solidarietà tra donne e l’invito ad essere sempre più numerose e presenti in tutti gli organismi istituzionali, nella vita sociale e lavorativa del paese, affinché la società cresca e non rimanga ad immagine solo maschile. Utile e molto positiva è stato avere ospite il sindaco di Lula, Maddalena Caria. Il suo intervento è stato molto apprezzato, come esempio di donna coraggiosa che mette a rischio la propria persona tutti i giorni, per salvaguardare quelli che sono i diritti e i valori dei suoi concittadini di Lula. La manifestazione si è conclusa con la tipica cena sarda, accompagnata da canti, balli e mimose. SARONNO “Il Popolo di Bronzo” di Demontis in mostra a Villa Gianetti I disegni realizzati da Angela Demontis studiando i bronzetti nuragici sono stati esposti in una mostra allestita, per iniziativa del circolo sardo “Grazia Deledda” di Saronno nelle sale di “Villa Gianetti” sede di rappresentanza del Comune di Saronno. La mostra intitolata “Il Popolo di Bronzo” è frutto di un lungo studio condotto da Angela Demontis. Attraverso un attento esame è riuscita a capire il modo di vestire, di armarsi e che materiali usava il Popolo Sardo dei Nuraghi. I suoi studi Angela Demontis li ha poi tradotti in disegni. Disegni in cui, quasi con cura maniacale, Angela ha “spogliato” i Bronzetti ridisegnando, quasi fossero gli abiti di uno stilista moderno, i loro abiti e le loro armi e catalogando persino i materiali che probabilmente venivano usati 3000 anni fa. Un lavoro decisamente unico nel suo genere che la Demontis ha poi riepilogato in un volume intitolato “Il Popolo di Bronzo”. A Saronno, per la mostra, Angela Demontis non ha portato solo il volume ma anche le sue 100 schede originali. L’esposizione inaugurata sabato 11 febbraio è rimasta aperta fino al 19, ed è stata visitata da un numeroso pubblico. All’inaugurazione sono intervenuti tantissimi sardi, com’era logico, ma anche tanti non sardi e sono stati per lo più loro che alla fine dell’esposizione hanno tempestato l’autrice di domande. Al presidente del Circolo Sardo “Grazia Deledda” Luciano Aru e alla Vice Presidente Maria Panzalis, è toccato fare gli onori di casa mentre la presentazione della studiosa cagliaritana è stata fatta da Gianpaolo Milazzo, un architetto socio del circolo, studioso del mondo nuragico. “Villa Gianetti”, costruita in stile rinascimentale da una fami- glia facoltosa nei primi anni del 900 – ci informa Luciano Aru – è stata fino agli anni Settanta sede del Comune. Abbandonata, perché piccola rispetto alle necessità dell’amministrazione, è stata ristrutturata e riportata alla sua bellezza originaria e dal 2003 è sede di Rappresentanza del Comune. Le sue sale accolgono mostre di ogni genere, conferenze e congressi anche di livello internazionale. A noi del Circolo “Grazia Deledda” – sottolinea con orgoglio Aru – non è la prima volta che ci viene data la possibilità di accedere nelle sale di “Villa Gianetti” per le nostre iniziative. Sappiamo che non è un privilegio che l’Ufficio Cultura concede a tutti e il fatto che per noi le porte di questa meraviglia architettonica siano sempre aperte ci riempie di orgoglio e accresce l’importanza di quello che proponiamo alla città. ARGENTINA “Sardegna nel cuore” in onda da nove anni La prima domenica di gennaio 2006 il programma “Sardegna nel cuore” è giunto al nono anno di trasmissione. L’occasione è servita a Teresa Fantasia e Eduardo Aguirre per fare un bilancio sull’attività svolta nel 2005 anno in cui vi sono state realizzate anche puntate speciali in collaborazione con Rai International, grazie alla conduttrice del programma “Taccuino Italiano”, Loredana Laurini, che conduce una ricerca delle radio italiane nell’America Latina. Teresa Fantasia ha partecipato come ospite a “Sportello Italia”. Momenti di emozione hanno fatto vivere, inoltre, i messaggi degli ascoltatori fra cui quello di Luis Rodriguez, marinaio argentino “innamorato della Sardegna” e sposato con una sarda originaria di Bolotana emigrata dalla Sardegna nel dicembre 1948 a bordo della nave “Santa Cruz” “L’amore di Luis per la musica sarda lo ha portato ad ascoltare “Sardegna nel cuore” e così - ha raccontato Teresa Fantasia – abbiamo scoperto che la moglie Giovanna Paola e la sua famiglia si trovavano nella stesa nave nella quale i Fantasia sono arrivati in Argentina. La suocera e mia madre erano diventate amiche nel lungo viaggio attraversando l’oceano. Proprio grazie a Luis ci siamo ritrovate dopo 50 anni”. 28 A PRILE Emigrazione 2006 FERRARA BIELLA Mostra fotografica I prodotti di Oliena e homines” si impongono alla Fiera al“Feminas circolo “Su Nuraghe” del Tempo Libero Ventimila persone hanno visitato lo stand di Sardegna Expo Tra gli artigiani anche Gian Pio Porcu, ex giocatore del Cagliari Più di ventimila persone hanno ammirato, toccato, assaggiato i prodotti dellisola presentati allSardegna Expo, ospitato allinterno di Liberamente, la Fiera del Tempo libero di Ferrara, che si è tenuta l11 e 12 marzo. Rispetto allanno scorso le presenze nella Fiera del Tempo libero sono aumentate del 90% (nel 2005 cerano stati 12.000 visitatori). Merito anche degli espositori sardi, per la prima volta ospitati nella manifestazione emiliana, e dellorganizzazione di An.Da. Fiere, (Anna Maria Maieli e Daniela Pintus), che ha curato tutti i dettagli degli stand isolani. Gian Pio Porcu è stato uno dei protagonisti del Sardegna Expo. Ex gloria del Cagliari, oggi le sue creazioni in legno di ginepro sono veri gioielli. Accanto alle sue opere si sono collacati i ricami tipici di Oliena, che hanno esaltato il lavoro delle donne del posto e la bellezza di scialli e vestiti decorati a mano. Tre stand hanno raccontato lartigianato, le offerte turistiche, la gastronomia e i vini. Unofferta che ha privilegiato le produzioni tipiche di Oliena. I visitatori hanno apprezzato il Cannonau delle Cantine Gostolai di Giovanni Antonio Arcadu. La gastronomia è stata rappresentata dal pane caratteristico realizzato dal panificio di Mastino & Corrias Il Forno e dai saporiti dolci della A coronamento delle celebrazioni che nel 60° anniversario della Resistenza che la FASI ha organizzato in varie città per proporre allattenzione nazionale figure e voci della Sardegna antifascista, trascurate dalla storiografia ufficiale, nel circolo culturale sardo Logudoro di Pavia, sabato 11 marzo, sono stati presentati due volumi: Radio brada. 8 settembre 1943: dalla Sardegna la prima voce dellItalia libera, curato da Romano Cannas, direttore della sede Rai della Sardegna; e Antifascisti e partigiani sardi di Tonino Mulas, presidente della FASI. In questo modo si è voluto sottolineare il legame reale, culturale e di valori, che intercorre tra la storia-memoria della Liberazione dal nazifascismo e la vita sociale e politica dellItalia contemporanea repubblicana che ha le proprie fondamenta nella Carta Costituzionale scritta dallAssemblea Costituente. Nel salotto letterario del Logudoro si è realizzato e definito, attraverso lincontro di due documentati libri complementari e lincrocio di storie, il contributo dellIsola nella scrittura di un capitolo tra i più importanti della radio, segnando anche il primato di trasmissione con una Pasticceria Deiana di Sebastiano Deiana. Le produzioni artigianali sono state anche il tema della mostra fotografica curata dallo studio di Tiziana Pala di Nuoro: gli scatti hanno illustrato proprio le produzioni artigianali di Oliena, mentre erano a disposizione di tutti i visitatori le informazioni turistiche sui pacchetti offerti dal centro della Barbagia. Il legame tra la Sardegna e lEmilia Romagna nasce lanno scorso. È stata proprio la Fiera ferrarese a richiedere la presenza di espositori isolani. Un riconoscimento importante dopo il successo di Nuoro in mostra, levento che ha fatto parte della La mostra Feminas e Homines di Su Nuraghe, inaugurata sabato 4 marzo nei saloni della Biblioteca Su Nuraghe di Biella ha visto una grande partecipazione per una serata tutta allinsegna dellamicizia e della cordialità, con la presenza di numerosi associati e rappresentanti delle Istituzioni civiche, tra cui Diego Siragusa (Assessore al bilancio), Nicoletta Favero (assessore alle Politiche sociali), e Vittorio Caprio, presidente del Consorzio Intercomunale dei Servizi SocioAssistenziali (IRIS). Sono state esposte circa 150 immagini che ritraggono i volti di Su Nuraghe di Biella, un angolo di Sardegna voluto dai conterranei, amato e condiviso da molti. Il presidente, nellillustrare la rassegna, ha ricordato le tre ondate migratorie di donne sarde che da sole hanno lasciato lIsola in cerca di lavoro: le prime per frequentare da interne la scuola Fiera del Tempo libero di Piacenza dal 22 al 25 aprile 2005. Dal torrone ai vini, dai formaggi al pane, levento piacentino ha puntato i riflettori sui più rinomati prodotti della Sardegna. Il viaggio lungo i paesaggi e lenogastronomia, passando per lartigianato artistico, ha richiamato lattenzione del pubblico e ha decretato il trionfo dei prodotti isolani in mostra. Anna Maria Maieli e Daniela Pintus, offrono la loro competenza a privati e istituzioni. Le due giovani ragazze sarde hanno costituito lazienda dopo avere conseguito il titolo di Tecnico dell organizzazione di eventi fieristici. PAVIA Presentati al circolo “Logudoro” i libri su Radio Brada e sugli antifascisti sardi radio da campo in uno studiogrotta dopo larmistizio dell8 settembre 1943, e la storia ricca e sconosciuta della Resistenza fatta dai Sardi fuori dalla Sardegna con il non retorico insegnamento per loggi, contro lorrore della guerra e a favore della pace. La voce della libertà, rappresentata da Radio Sardegna, fu lo spartiacque naturale tra linformazione di regime e la radio a 360 gradi, frutto della creatività, dellimprovvisazione e della passione civica di chi si trovò a farla, ricorda il compianto Jader Jacobelli nella prefazione a nome dei sei giornalisti-ufficiali che, su incarico del Comando militare sardo, simprovvisarono redattori radiofonici. Ma Ra- professionale per conseguire il diploma di infermiere professionali; le seconde come donne di servizio nelle case dei ricchi industriali biellesi ed infine le ultime come operaie nella grande industria tessile. Contemporaneamente la grande migrazione faceva varcare il mare a famiglie intere di Sardi. Anche grazie a pioniere come queste sono state possibili molte conquiste nella strada dellemancipazione femminile. Momenti di riflessione e di festa, con gli immancabili balli sardi, la distribuzione di mimose e il taglio della grande torta a forma di Sardegna, preparata per loccasione da Brusa, fornaio e pasticciere in Biella e Cossato, che ha realizzato un capolavoro di crema e di panna. Nella foto allegata limmagine di un gruppo di donne davanti alla grande torta, prima della degustazione. dio Sardegna entra nella grande storia anzi nella leggenda! il 7 maggio 1945: annuncia per prima al mondo la resa dei tedeschi e la fine della seconda guerra mondiale; anticipa di oltre venti minuti la Bbc e di sei ore Radio Roma. Lattività continua proficuamente con Rai Sardegna; la palestra brada di avventure formative e civiche è spesso artefice di significative esperienze di Controgiornale, prodotti da una fucina giornalistica di estrema vitalità intellettuale (basti per tutti il nome di Michelangelo Pira). Attraverso le pagine del volume mirabilmente curato da Cannas si va a spasso nella memoria, per le strade di una stagione che non cè più, ma che invoglia a ri- flettere sullattualità dellinformazione. Il libro di Mulas sugli antifascisti e partigiani sardi è stato introdotto dal giornalista Paolo Pulina, vicepresidente del Logudoro e responsabile Informazione della FASI, che ha sottolineato in generale la funzione dei libri nelle operazioni di memoria; nello specifico il volume di Mulas ha permesso di ricostruire la nascita del movimento popolare di opposizione politica e di lotta armata al nazifascismo allindomani dellarmistizio dell8 settembre 1943, con liniziale adesione di reparti militari sbandati (dei quali facevano parte naturalmente molti sardi) e la costituzione dei primi nuclei partigiani quale reazione morale e civile desiderosa di riscatto democratico. Nella ricostruzione di pezzi di storia si rievocano personalità sarde simbolo dellantifascismo come Antonio Gramsci ed Emilio Lussu, e attraverso un itinerario tra le località italiane teatro della Resistenza (La Spezia, Torino, Alessandria, Como, Milano, Cremona, Piacenza, Parma, Bologna, Verona, Padova, Rovigo, Venezia, Friuli, Roma e regioni del Centro Italia) affiora il contributo e sacrificio diffuso che tanti sardi operanti nelle varie formazioni e brigate partigiane (Garibaldi, Giustizia e Libertà, Matteotti, Cattoliche e Autonome) e alimentati da diverse visioni politiche hanno dato alla lotta di Liberazione nel Continente. Vivacità allincontro hanno dato gli interventi di Gesuino Piga, presidente del sodalizio sardo di Pavia, e di Filippo Soggiu, presidente emerito della FASI, che hanno offerto personali ricordi del particolare momento storico in Sardegna tra il 43 - 45. Da segnalare tra i presenti il vice prefetto vicario di Pavia, dott. Vincenzo DAntuono, e soci del circolo sardo SEmigradu di Vigevano, presieduto da Gavino Dobbo. Cristoforo Puddu Emigrazione Tanti gli argomenti affrontati nellultimo direttivo nazionale della FASI prima del Congresso che ha convogliato a Milano i presidenti e i delegati delle associazioni degli emigrati sardi di tutta Italia. Innanzitutto, i numeri del bilancio 2005, presentato dal tesoriere Giovanni Cervo. Anche sul mondo dellemigrazione è previsto un taglio ai finanziamenti per un 20% circa. Tonino Mulas, presidente della FASI ha tracciato così un bilancio positivo sulle attività che hanno coinvolto i circoli nella scorsa annata: come i cicli dei convegni sullAutonomia e sulla Liberazione, tanto per citare alcuni esempi. Ma anche le Settimane Sarde svoltesi a Bareggio e Rivoli e nei prossimi mesi, a Roma. Il convegno sui trasporti a Savona dove sono stati festeggiati i centanni di Tullio Locci, decano degli emigrati, la mostra del fumetto di Firenze. Per il 2006, i progetti regionali presentati allAssessorato al Lavoro, avranno come manifestazioni essenziali, il ricordo del Premio Nobel Grazia Deledda, a Varese, il convegno sulla figura MILANO Il Consiglio Nazionale della Fasi approva il documento per il congresso “La rete dei sardi nel mondo” di Carlo Cattaneo sempre in Lombardia. Le Settimane Sarde a Magenta, Livorno, Genova e Trento. I convegni sullAutonomia e il Nuovo Statuto, la manifestazione che si svolgerà in Friuli sul ruolo della Brigata Sassari a novantanni dalla Guerra Mondiale, sui moti popolari del 1906 a Cagliari. Si svolgerà anche una mostra di artisti sardi in una città ancora de definire. Il piatto forte è stato il documento congressuale, anteposto allAssemblea. Un ricco lavoro di tesi che ha visto la collaborazione nella sua estensione oltre che del presidente Tonino Mulas, di Gian Paolo Collu, Paolo Puli- na, Maria Antonietta Deroma, Pierangela Abis e Simone Pisano. La rete dei Sardi nel Mondo: contributo a uneconomia della conoscenza e dellinnovazione è un ampio stralcio di quello che rappresenta oggi la FASI sia come movimento, sia come ritorno dimmagine economico-sociale per la Sardegna. Diviso in tre parti, il documento ha una prima parte di carattere generale in cui viene evidenziata la filosofia dellesistenza delle associazioni degli emigrati: il ruolo dei circoli, come sono nati e qual è la loro tradizione. La risorsa emigrazione, ancora scarsamente affermata come valore sociale nellisola GERMANIA ed uno sguardo al futuro con i rinnovamenti generali auspicabili. Unanalisi sul ruolo odierno dellemigrazione e la definizione concettuale di identità. Nella seconda parte delle tesi, viene enunciato il ruolo e il dialogo del mondo migratorio con la Regione Sardegna. Uno sguardo al nuovo Statuto che esige più autonomia e sovranità, ma anche limperativo di mantenere e sviluppare la partecipazione politica. La Consulta e il dilemma della rappresentanza. Le varie argomentazioni che hanno visto la partecipazione attiva della FASI in prima linea accanto ai Sardi di Sardegna: la continuità terri- 29 toriale, i riscontri economici nel settore turistico, ad esempio. Una rivisitazione della legge sullemigrazione, datata ormai 1991 e la ripartizione delle risorse. Nella terza ed ultima parte, si disegna quello che dovrebbe essere il futuro della FASI con lurgente questione del ricambio generazionale. I giovani vanno inseriti nei quadri dirigenziali delle varie associazioni e anche nel prossimo Esecutivo FASI preposto al Congresso, ipotizzato per linizio del mese di giugno. Ampio lo spazio dedicato anche allinformazione per rendere plausibile il lavoro che gli emigrati fanno per la Sardegna e che va fatto con più continuità e tenacia. Come il discorso su Sa Limba e sul ruolo femminile in emigrazione. La FASI ha anche riconosciuto un nuovo circolo, il Giuseppe Dessy di Vercelli. Per i prossimi mesi, la FASI si mobiliterà nel campo della solidarietà promuovendo una sottoscrizione a premi, in cui parte dei proventi verrà utilizzato per la costruzione di un ospedale per i bambini di Nukue in Nuova Guinea, gestito dalla dottoressa Grazia Manca. Massimiliano Perlato PIACENZA Successo a Auerbach per la “Serata Sarda” Ha riscosso un significativo successo, che ha premiato gli sforzi e limpegno degli organizzatori, la Sardischen Abend (Serata Sarda) organizzata a Auerbach, nellAlto Palatinato, nella Baviera. La manifestazione, organizzata da Efisio Mura, che dal 1979 vive in Germania, in collaborazione con la K.I.K., unassociazione culturale di Auerbach, si è svolta il 19 novembre scorso e ha richiamato un folto pubblico. La serata è stata introdotta da una relazione di Stefan Linderberger del KIK, che si è soffermato sulla storia della Sardegna dalla costruzione dei nuraghi nel 1800 a.C. fino ai giorni nostri, mettendo in risalto levoluzione storica dellIsola durante le diverse dominazioni straniere. Dai fenici ai romani, dai 400 anni di dominazione spagnola, al periodo dei Giudicati, ha illustrato il racconto con la proiezione di foto su un grande schermo, conquistando lattenzione del pubblico. E seguita la relazione del prof. Gabriele Cappai, originario di Carbonia, docente di Sociologia nelluniversità di Bayreuth, che ha affrontato il tema della Sardegna dal punto di vista storico-sociale. Cappai ha messo in evidenza (suscitando interesse tra il pubblico) certe affinità tra il popolo sardo e quello bavarese, in particolare sul sentimento autonomistico. E seguita unanalisi sul popolo sardo e le differenze tra le popolazioni delle montagne e quelle delle pianure e sui motivi dellevoluzione della lingua sarda nelle diverse forme di espressione. Lintervento del prof. Cappai è stato molto apprezzato dal pubblico. Una ricca presentazione dei prodotti sardi ha caratterizzato la seconda parte della Serata. Sono stati proposti diversi tipi di formaggio (pastore sardo, cuor di Sardegna, caprino e ricotta salata), salsicce e salame sardi, pomodori secchi, olive e altre prelibatezze, il tutto bagnato da cannonau e nura- APRILE 2006 gus, e per finire il classico mirto. Durante la serata è stato preso dassalto il materiale di promozione turistica fornito dallEnit di Francoforte, dallEsit di Cagliari, dallEpt di Sassari e Oristano. Molte delle persone che hanno partecipato alla 2Serata sarda hanno manifestato lintenzione di scegliere la Sardegna per le loro vacanze estive. Questanno ha sottolineato Efisio Mura siamo riusciti a convincere una ventina di persone, per lanno prossimo contiamo di aumentare il numero. La Serata sarda è stato largomento di discussione per molti giorni anche grazie al risalto dato allavvenimento dalla stampa locale, tanto che si è deciso di farne un appuntamento annuale. Bandito a Pozzomaggiore il premio di poesia “Giorgio Pinna” LAmministrazione Comunale e la Pro Loco di Pozzomaggiore, nellintento di valorizzare la lingua e la cultura sarda, hanno bandito per il 2006 la 3 a edizione del premio di poesia Poeta Giorgio Pinna 1902-1970. Il premio si articola in 3 sezioni: a) poesia in rima (massimo 42 versi); b) poesia in versi sciolti (massimo 40 versi); c) poesia damore in rima o in versi sciolti (massimo 40 versi). È istituito il Premio Speciale Ing. Tinuccio Manca riservato agli emigrati. Allinterno delle tre categorie verranno scelte, a giudizio insindacabile della giuria, le tre migliori poesie pervenute da parte di poeti emigrati residenti in qualsiasi parte del mondo. I vincitori verranno avvisati in tempo utile per la premiazione prevista per il giorno domenica 27 agosto 2006. Continua il Gemellaggio Letterario tra il premio di poesia Poeta Giorgio Pinna e l Associazione Culturale Sarda G. Deledda di Pisa. Così come per ledizione 2005, i vincitori delle tre sezioni e il vincitore dei Premio speciale Ing. Tinuccio Manca saranno invitati a presentare le loro opere nellambito di una manifestazione che si terrà a Pisa nel periodo autunnale. Gli elaborati vanno inviati a Sarah Poddighe - Segreteria Organizzativa Premio Poesia Giorgio Pinna via Dante n 16, 07018 Pozzomaggiore, entro e non oltre il 30 aprile 2006. Al Gremio “E. Tola” festa della donna dedicata all'arte Un intera settimana dedicata alle donne dal Gremio sardo Efisio Tola di Piacenza con una collettiva darte al femminile. Dal 6 al 12 marzo sei artiste hanno avuto modo di far ammirare le loro opere esposte nel salone parrocchiale di San Protaso in provincia di Piacenza messo a disposizione da don Antonio Carini. La mostra è stata visitata da un folto pubblico. Sono state esposte opere di Roberta Zerbi Zoppi (piacentina): scultrice di indiscussa bravura, capace di districarsi abilmente nei vari materiali ,dal marmo,al bronzo , alla terra cotta, di Emanuela Asquer : (cagliaritana) bravissima ed eclettica artista, pittrice e scultrice, delle pittrici Rita Fava e Carmen Rapaccioli, di Piacenza, e di Tonina Naitana di Tresnuraghes, che ha presentato le sue splendide decorazioni su ceramica . La sera del otto marzo, per la festa delle donne, è stata preparata una cena, pensata per loccasione, a base di pesce. La festa che si è conclusa con la distribuzione delle mimose, si è protratta ben oltre la mezzanotte nonostante fosse giorno feriale. CANADA Prestigioso riconoscimento alla raccolta di poesie di Alberto Mario Delogu Transamanti, la raccolta di poesie e corsivi in italiano di Alberto Mario Delogu, rappresentante dei circoli del Canada nella Consulta dellEmigrazione, ha vinto il primo premio Città di Salò 2006 nella categoria Silloge Inedita. La premiazione è avvenuta il 26 marzo nella Sala Domus di Salò. La silloge premiata verrà pubblicata a maggio dalla casa editrice Ibiskos di Empoli, con la prefazione di Paolo Pillonca. 30 A PRILE Sport 2006 CALCIO Cagliari vince in trasferta ma perde in casa nella sfida con la Reggina La squadra rossoblù, dopo una serie di risultati utili con due vittorie esterne, perde lo scontro diretto con i calabresi e resta invischiata nella lotta per la salvezza di Andrea Frigo P eccato. Proprio quando, finalmente, il Cagliari è ritornato a vincere anche in trasferta cosa che non accadeva da quasi un anno e mezzo con due successi di fila a Livorno e Treviso, è arrivata la sconfitta in casa che non taspetti. No, non era una partita come tutte le altre, quella persa al SantElia con la Reggina. Non lo era per vari motivi, ma soprattutto perché, a sette giornate dalla fine del campionato, vincere con i calabresi e staccarli in classifica avrebbe rappresentato una svolta decisiva. Ed invece il Cagliari dovrà soffrire ancora, probabilmente sino allultima giornata, per poter sperare nella salvezza, mai così agognata. Era un importante scontro diretto quello in programma al SantElia nellultima domenica di marzo, assolutamente da vincere o quanto meno da non perdere. Cagliari e Reggina si affrontavano con gli stessi punti in classifica (31), con un discreto vantaggio sul terzultimo posto, occupato da quel Messina che ha deciso, non senza sorprese, di esonerare lallenatore Bortolo Mutti per sostituirlo con una vecchia conoscenza dei tifosi rossoblu, Gian Piero Ventura. Peccato. Perché le vittorie sui campi di Livorno e Treviso (il Cagliari non vinceva in trasferta dal novembre 2004, 3-2 allOlimpico sulla Lazio) ed il pareggio in casa con la Fiorentina, quarta forza del campionato, nella gara in due parti sospesa per il forte vento di maestrale, avevano portato sette punti in tre partite E vaporata la sbornia da entusiasmo dopo limpresa col Napoli, la Torres deve stringere i denti per raggiungere due obiettivi ardui ma ancora alla portata: i primi play off promozione della sua storia e il risanamento definitivo di un bilancio che da anni è in sofferenza. Al primo obiettivo deve pensare la squadra allenata da Cuccureddu. Dopo aver stabilito il primato di 22 punti in dieci gare positive consecutive, i rossoblù sono incappati in un mese di marzo terribile dove hanno ottenuto la miseria di due punti in quattro partite. Sicuramente cè stato un calo, anche perché nessuna squadra riesce ad essere al massimo per tutta la stagione e la Torres lo ha fatto per tre mesi. Una flessione soprattutto mentale. Ci sono state però anche una serie di arbitraggi contestati duramente dallallenatore algherese e dai giocatori. A Grosseto la Torres ha incassato lespulsione del portiere Pinna e poi ha perso per 2 a 1 con lattaccante dei toscani Ci- ed un carico di entusiasmo che lasciava presagire ad un finale di marzo con il botto. Ed invece i rossoblu, contro la Reggina, sono scesi in campo con un approccio negativo. Sembravano quasi appagati da quei recenti successi. O forse stanchi per il triplice impegno in una settimana. E siccome proprio Nedo Sonetti, a fine gara, ha provato a giustificare linatteso passo falso con le troppe energie spese nel recupero di tre giorni prima con i viola, allora non si capisce per quale motivo il Cagliari abbia accettato di giocare la seconda parte della partita con la Fiorentina proprio in mezzo a due impegni decisivi nella lotta per la salvezza come quelli con Treviso e Reggina. Un timore, quello di perdere concentrazione e forze fresche, che in molti hanno sottovalutato e che invece doveva essere preso in considerazione. Siccome stava alle due società trovare un accordo sulla data da proporre poi alle Lega, non si capisce per quale motivo i dirigenti del Cagliari siano stati così sprovveduti. E pensare che cera pure un precedente significativo. Subito dopo lultimo turno infrasettimanale di campionato, a febbraio con la Roma sul neutro di Rieti, dove Suazo e compagni disputarono uneccellente prestazione vanificata da alcune scandalose decisioni arbitrali (e per quegli errori il signor Girardi non ha ancora ripreso ad arbitrare in A), al SantElia arrivò il fanalino di coda Lecce. Ebbene il Cagliari giocò la peggior partita in casa dellanno, raccogliendo per pura fortuna uno 0-0 che stava strettissimo ai pugliesi, capaci di mangiarsi un gol già fatto al 90 e graziando così i rossoblu. Evidentemente questa squadra non è in grado di sostenere tanti impegni importanti ravvicinati. Non ha un organico adatto, o forse è solo un problema di testa. Sta di fatto che adesso dovrà andare a prendersi nuovamente in trasferta, sul campo di una Sampdoria in piena crisi (sei sconfitte consecutive) quei punti lasciati sciaguratamente ai diretti rivali calabresi. Anche perché poi i prossimi turni di campionato non saranno certo facili. È vero che gli uomini di Sonetti avranno a disposizione un doppio turno casalingo, ma gli avversari si chiamano Palermo e Juventus (alla vigilia di Pasqua), e non saranno certo vittime sacrificali. È adesso che si decide il campionato e linaspettata rimonta dellEmpoli (con tre vittorie consecutive ha superato il Cagliari) complica maggiormente la già difficile corsa verso la salvezza. Staremo a vedere. Intanto cè da registrare, tra le note liete, il ritorno alla vittoria in trasferta e la media gol di Suazo, entrato prepotentemente ai primi posti della classifica dei principali bomber del campionato. Con il gol realizzato su rigore a Treviso, lattaccante honduregno ha raggiunto quota 15. Mai nella sua carriera aveva segnato tanto in serie A. Il record personale, ma nel torneo cadetto, è di 19 reti, nellanno magico della promozione quando a dare spettacolo in campo cera un certo Gianfranco Zola. Ma segnare tanto in A, contro i difensori più forti del mondo, è tutta unaltra cosa. Uno score di tutto rispetto, visto che Suazo ha realizzato in pratica da solo la metà delle reti segnate da tutta la squadra sinora (32), e che bilancia quello del tutto negativo di Esposito, fermo a quota 4, grande protagonista, invece, sotto porta, nelle ultime stagioni. È una stagione davvero sotto tono quella sta disputando lattaccante di origine campana, che gli sta costando lesclusione dalla Nazionale (i Mondiali per lui sono ormai un miraggio ), ma che soprattutto penalizza oltre modo il Cagliari, costretto spesso a giocare in dieci. Non si capisce perché Sonetti insista così tanto su un giocatore che stenta a fornire prestazioni al di sopra della sufficienza, lasciando in panchina chi, come Andrea Cossu, potrebbe sostituirlo degnamente. Proprio lingresso in campo del fantasista ex Verona, nella ripresa di Cagliari-Reggina, ha portato una ventata di novità e di bel gioco come non si vedeva da tempo. Cossu, in un momento difficile della partita, ha preso in mano la squadra e guidato il forcing finale. Appena entrato in campo, è andato subito a battere un calcio di punizione dal limite, colpendo in pieno la traversa. Un episodio che avrebbe potuto riaprire la partita, così come quello avvenuto ad un quarto dora dalla fine, quando Cossu è stato ste- Per la Torres continua la dura caccia ai play-off polla che ha segnato la rete decisiva con la mano, senza che arbitro e guardalinee se ne accorgessero. Ha poi pareggiato ad Acireale di rincorsa, unico esempio nelle ultime settimane di gara raddrizzata. La prima sconfitta casalinga della stagione è stata una batosta: 4-1 per la Pistoiese, che era stata anche lultima squadra a violare il Vanni Sanna. Anche questa partita è stata condizionata da unespulsione: sull1-0 per i rossoblù (quattordicesima rete del capocannoniere Evacuo) è stato buttato fuori il terzino destro Medda reo di una trattenuta su un avversario lanciato a rete. Rimasta in inferiorità numerica per unora, la squadra sassarese si è smarrita e ha commesso errori banali. Unespulsione, quella di Minetti per fallo su un avversario, è stata decisiva pure a Chieti, sul campo del fanalino di coda del torneo: la Torres stava vincendo per 1-0 e dominando il campo, ma è stata raggiunta. E deve fare ancora una volta il mea culpa per i troppi errori sotto porta e leccessivo nervosismo, che ha impedito di ottenere altri 4-5 punti. Avrebbero significato il terzo posto insieme alla Sangiovannese, con la possibilità di lottare col Frosinone per la seconda piazza. Nonostante tutto la squadra sassarese resta in zona play off, perché anche le concorrenti dirette (Lucchese e Perugia) non riescono ad accelerare. La strada che porta agli spareggi per la promozione in serie B si è fatta però molto più ardua e la Torres dovrà dimostrare di poter tornare vivace, determinata e cattiva come nei mesi di dicembre e gennaio. Il tecnico Cuccureddu, imbufalito per gli arbitraggi, chiede solo una cosa: I risultati li devono determinare il campo e le due squadre, non altre componenti. La Torres e Sassari meritano ben altro rispetto. Ha rallentato pure la raccolta di quote lanciata un mese e mezzo fa con lazionariato diffuso. Sono state opzionate 4.500 azioni (ognuna costa 285 euro) ma si fatica a raccogliere le altre 3.600 che garantiranno la copertura delle passività della stagione 2004/2005 e la ricapitalizzazione. Anche il fuoriclasse di Oliena Giafranco Zola ha voluto dare so in area da un difensore reggino ma larbitro Messina non ha fischiato il giusto rigore. Insomma, se qualche giocatore che ha tirato la carretta da agosto oggi, con i primi caldi primaverili, appare stanco, ecco che Sonetti deve accorgersene e provvedere a sostituirlo con forze fresche. In difesa scalpitano Bega e Pisano, a centrocampo Conticchio e Budel meriterebbero più spazio. In attacco, detto di Cossu, senza la punta centrale che non è stata acquistata nel mercato di riparazione di gennaio, le alternative sono poche, ma anche Capone ha dimostrato di poter ricoprire più ruoli. Le alternative, insomma, non mancano. Ed a proposito di mercato, i presunti errori commessi a gennaio, sono costati il posto al direttore sportivo Nicola Salerno, licenziato in tronco dopo tre anni. Che il presidente Massimo Cellino non amasse i rapporti di lavoro duraturi era cosa nota, ma di Salerno ne aveva sempre detto un gran bene, difendendolo e confermandolo anche quando finì sotto accusa per lultimo scandalo del calcio scommesse. In attesa dellennesimo ribaltone, spetterà al direttore tecnico Gianfranco Matteoli rivestire il ruolo di consulente di mercato, anche perché in attesa che si compia prima o poi la tanto annunciata cessione della società sappiamo che sarà sempre e solo Cellino a mettere lultima parola su quali giocatori comprare o vendere. Con buona pace dei suoi collaboratori. una mano alla società che lo ha lanciato giovanissimo nel calcio professionista e ha acquistato alcune decine di azioni. Il suo è soprattutto un gesto che vale come esempio. La società sassarese (timonata ora da Piero Mele e Leonardo Marras) ha poi rinsaldato lalleanza con la Juventus che può essere di grande aiuto nella costruzione della squadra 2006/2007. Daltro canto la risposta della città e del territorio è stata finora tiepida. Forse influisce la guerra tra lormai ex presidente e maggiore azionista Edoardo Tusacciu e il suo predecessore Rinaldo Carta. Uno scontro che è finito in Procura dopo la denuncia fatta dallimprenditore calangianese. Certo è che mai come questanno la squadra e la dirigenza stanno lavorando per cercare di raggiungere quella serie B che è rimasta un sogno per oltre un secolo. Quindi, o si coglierà loccasione, o la Torres dovrà ripartire non dalla C1 ma dalla C2 o dai dilettanti. Giampiero Marras Sport U n disastro: per la pallavolo sarda di vertice è stata unannata nerissima. Entrambe le sue squadre-guida, il Tiscali Cagliari in A1 maschile e lAirone Tortolì in A1 femminile, sono retrocesse. La prima dopo appena una stagione nella massima serie, la seconda dopo due. La delusione più cocente è venuta proprio dalla squadra cagliaritana, che ha visto sfumare le residue speranze di salvezza nella penultima giornata di campionato, mentre la sorte delle ogliastrine era segnata già da lungo tempo. II cammino delle due squadre è stato infatti ben diverso: quella rossoblu ha lottato sino alla fine, offrendo comunque agli appassionati uno spettacolo di altissimo livello. Resta il rimpianto per le troppe occasioni mancate, accresciuto dalla consapevolezza che la formazione affidata a Massimo Dagioni non era poi così debole. Tortolì invece ha avuto una stagione costellata da una serie di vicissitudini forse senza precedenti che lhanno segnata sin dalle prime battute: infortuni a catena, forfait di giocatrici a campionato in corso, sino allabbandono dello stesso allenatore. Il tutto in un clima avvelenato da polemiche e sospetti. LAirone ha chiuso il campionato allultimo posto, con sette giocatrici contate contro le dodici in organico. A turno sono finite tutte in infermeria con tempi di recupero molto lunghi e due hanno preferito cambiare squadra: la russa Savostianova dopo appena quattro giornate e la centrale italiana Rosso alla vigilia di Natale. A fine gennaio è stato lallenatore, Giuseppe Cuccarini, a fare le valigie, passando alla guida del Sassuolo in A2. La squadra è stata affidata al secondo, Bruno Napolitano, che si è trovato con una L Amsicora continua a dominare la scena nel massimo campionato maschile di hockey su prato. I cagliaritani sembrano aver trovato la condizione fisica e mentale giusta per confermarsi la formazione leader del torneo fino al termine della stagione regolare, il 27 maggio. Poi via ai play off il 10 e 11 giugno. LAmsicora ha nel suo allenatoregiocatore Fernando Ferrara, il vero trascinatore della squadra. Litalo argentino non si scopre oggi. Già ai tempi in cui giocava con il Cernusco, segnava, strabiliava e vinceva scudetti. Tecnica e qualità indiscusse che si confermano in questi anni di permanenza nel sodalizio del capoluogo. Uno che è capace di mettere a segno anche cinque gol in una partita, non ha bisogno di commenti. E al suo fianco nellorganico amsicorino ci sono giocatori, soprattutto quelli più giovani, che crescono e si affermano. Ma la vecchia guardia, tanto per dire, da il valore aggiunto necessario per un mix che frutta risultati importanti. Stiamo parlando dei vari Stefano Medda, il più anziano, Zilio, Congiu, Asim, Serra, Mureddu e di Moresi, neo arrivato alla corte di Ferrara. Due anni fa sono usciti di scena i campionissimi, quelli che hanno vinto scudetti su scudetti, hanno fatto la loro bella parte in nazionale, hanno giocato diverse edizioni della Coppa dei Campioni. E non è stato facile rimpiazzarli giocatori del calibro di Giuliani, Pucci, Dubois, Raggio, Farci e altri ancora. Ma sembra che questanno, con un Ferrara in versione straordina- APRILE 2006 VOLLEY Annata da dimenticare: per le squadre sarde doppia retrocessione Deludente stagione per la Tiscali Cagliari e l'Airone di Tortolì che perdono la serie A1 nei campionati maschile e femminile di pallavolo di Liliana Fornasier rosa ridotta allosso (sette giocatrici, appunto) e non ha potuto far nulla per interrompere la serie nera, inanellando una sconfitta dietro laltra. Tortolì in tutto il campionato non ha vinto neppure una partita e non ha mai lasciato la coda della classifica, fir- mando la sua retrocessione molto prima che il campionato finisse. Il presidente Antonello Nieddu assicura però di essere pronto a ricominciare dalla serie A2 e smentisce categoricamente tutte le voci di smobilitazione circolate sin da quando, a metà dicem- bre, lintera squadra è stata trasferita a Ravenna, per una sorta di ritiro forzato protrattosi sino al fischio finale. Una scelta singolare, che la società ha giustificato con la necessità di potersi allenare con avversarie dello stesso livello (a livello femminile la Sardegna non va oltre la B2) ma che si diceva preludesse alla cessione del titolo ad una società della penisola. Solo voci malevole, ha dichiarato ripetutamente Nieddu: lAirone non è in vendita. Ripartiremo dalla serie A2". Dalla serie A2 dovrà ricominciare anche il Tiscali: promosso la scorsa primavera dopo un campionato esaltante, ha resistito nella massima serie italiana una sola stagione. Con una squadra nuova, poco esperta, costruita allinsegna del risparmio (il budget della società cagliaritana era il più basso della serie A1) ha però lottato sino alla fine, offrendo alla città ed allintera Isola la HOCKEY SU PRATO Duello tra Amsicora e Suelli ai vertici del campionato di A1 La squadra di Cagliari regina della serie A1 La formazione della Trexenta tra le protagoniste - A giugno i play off per lo scudetto di Andrea Porcu ria, lAmsicora sia tornata quella di una volta, bella da vedersi e vincente quanto basta per mettere un solco tra essa e le avversarie. Ci sono ancora battaglie da affrontare, ma lobiettivo play off è li ad un passo e il tricolore è un sogno neanche troppo lontano. Facendo i debiti scongiuri!. Cagliaritani che devono guardarsi alle spalle, in tutti i sensi, dalla spietata concorrenza del Suelli e dellHockey club Roma. E proprio la formazione della Trexenta rappresenta una bella conferma nel panorama hockeistico nazionale. Dopo una stagione travagliata, la squadra guidata dal due Luca Pisano-Valeria Spitoni ha ripreso a correre e parecchio. Lidea non tanto velata è quella di arrivare fino in fondo. Ovvero giocarsi la finale scudetto, come due anni fa, quando gli avversari si chiamavano Amsicora. Una finale tutta sarda. Mai accaduto prima nella storia di questa dura disciplina. Chissà potrebbe ricapitare. Dipenderà dal piazzamento al termi- ne della stagione regolare. Poi ci saranno da affrontare i play off. Perché il Suelli è tra le prime della classe e lobiettivo dei giochi scudetto non dovrebbe sfuggirgli. Servono temperamento e concretezza, quella che abbiamo visto finora. Nellundici suellese, che finalmente dallinizio del campionato gioca nel suo splendido impianto in sintetico dopo aver emigrato a Cagliari per tanti anni, gioca un certo Carlos Retegui. Un altro bomber di razza, un altro argentino. Un fenomeno mondiale. Gioca e si diverte, segna e fa segnare. Una sfida a distanza con il connazionale Ferrara. Entrambi determinanti, entrambi vincenti, entrambi grandi realizzatori. Amsicora e Suelli se li godono questi campioni dellhockey, che fanno spettacolo. E se li godono anche quei tifosi appassionati, a dir la verità pochini a Cagliari, più numerosi a Suelli. Ma qui nel piccolo centro della Trexenta, quasi tutti vanno allo stadio a incoraggiare la propria squadra. Stiamo parlando di poco più di mille anime che nel Suelli dellhockey hanno investito passione e sacrifici, per essere ricambiati con risultati di spessore. Una provinciale di lusso che da alcuni anni da fastidio alle grandi e addirittura va a giocarsi lo scudetto. Retegui è importante, ma i giocatori a disposizione del duo Pisano-Spitoni non sono di poco spessore. Da Tronci a Zedda, da Cuccu a Giglio, passando per lestero Mohammed e il nordico Cirina, tutto fa squadra ed efficienza. Una realtà ben consolidata, un gruppo tenace, un entusiasmo che contagia. La sana provincia che cresce e batte i pugni sul tavolo, anche se non in una disciplina popolare. Ma lhochey è sport per gente che sa lottare fino allultima pallina che quando ti arriva addosso fa male. Spirito giusto per le due squadre isolane, una dal passato ultracentenario che ha portato lhockey alla ribalta regionale e nazionale e si è nel tempo affermata, laltra netta- 31 possibilità di vedere in campo (nel palazzetto di via Rockefeller) i campioni più forti del mondo, che oramai giocano tutti in Italia. Il pubblico ha sempre risposto molto bene: ogni domenica in tremila hanno gremito il palazzetto ed è un vero peccato che lo spettacolo sia finito così presto. Almeno questo ci gratifica, è stato il commento del presidente Marco Lallai, anche se forse con qualche soldo in più questa serie A1 avremmo potuto salvarla. Purtroppo ci è mancato laiuto degli imprenditori, ma prima di tutto degli enti istituzionali: la Regione nonostante la promozione ci ha dimezzato i contributi, Provincia e Comune ci hanno ignorato. E a questi livelli il budget è fondamentale. Nonostante questo handicap il Tiscali, che schierava anche tre giocatori sardi (Alessandro Ardu, Alessandro Mascia e Giacomo Scilì, tra i protagonisti della promozione in A1), è partito bene riuscendo a battere squadre come Modena e Trento, accreditate tra le più forti; ma alla lunga non è riuscito a tenere il passo delle concorrenti. In molte partite si è lasciato sfuggire lopportunità di arrivare almeno al tie break ed ha perso tutti gli scontri diretti, con Padova e con i Lupi Santa Croce, dimostrando di non reggere lurto soprattutto sul piano mentale quando la posta in palio era più importante. Non a caso la condanna è arrivata proprio nel confronto con i toscani, alla terzultima di campionato: vincendo quella sfida i ragazzi di Dagioni avrebbero agganciato i Lupi e sarebbero rimasti in corsa per la salvezza. Invece si sono arresi praticamente senza combattere, sotto gli occhi increduli dei propri sostenitori. Che hanno dovuto prendere atto della fragilità dei loro beniamini e della fine di un bel sogno. mente più giovane, ma non per questo meno vivace e determinata nel voler conseguire risultati. La sfida prosegue in una stagione che, toccando ferro, potrebbe regalare ad Amsicora e Suelli, grandi soddisfazioni. Per lo scudetto sono pronte entrambe. I trexentini non ne hanno ancora vinto uno, ma con quel Retegui tutto sembra possibile. Oltre alle due sarde e lhockey club Roma, si profila una bella battaglia per il quarto posto disponibile per i play off. Sembra una sfida ristretta a tre formazioni: il Bra, il Cus Bologna e i campioni dItalia della Lazio, questanno particolarmente deludenti. In serie A-2 maschile giungono notizie non positive per Ferrini e Cus Cagliari. Le due formazioni del capoluogo occupano le zone più calde della graduatoria. Soltanto la Lazio è alle loro spalle e nettamente staccata. Ci sarà da lottare parecchio per evitare esiti spiacevoli. Ma le possibilità di salvarsi le hanno entrambe. Il percorso è stato finora parecchio incidentato. Occorrerebbe anche un pizzico di fortuna. Campionato dominato dal Bondeno, la più autorevole candidata al salto di categoria. SERIE A-1 Squadre partecipanti: Amsicora, Suelli, Roma, Brà, Cus Bologna, Lazio, Cernusco 2000, Superga Genova, Villafranca e Hockey club Adige. SERIE A-2- Girone B Squadre partecipanti: Bondeno, Eur Roma Castello, Team Bologna, Mogliano, H.C.Eur, Cus Cagliari, Ferrini e Ncr Lazio. 32 A PRILE Attualità 2006 “Villa Piercy” il sogno di Benjamin L'ingegnere inglese Benjamin Piercy fu incaricato di potenziare le linee esistenti in Sardegna Nel comune di Bolotana, in località Badde e Salighes, edificò un grande rustico padronale a forma di castello immerso in un gigantesco parco che custodisce un patrimonio naturale unico non solo in Sardegna - Il parco raccoglie circa un terzo di tutte le specie botaniche dell'Isola tra cui i tassi millenari di Cristina Marras N on molti sardi ricordano oggi chi fu e cosa fece per lisola un ingegnere inglese di nome Benjamin Piercy. Altrettanto poco nota è lesistenza, dalle parti di Bolotana, comune del Marghine in provincia di Nuoro, della villa che fu la sua residenza. Ciò non dovrebbe sorprendere considerando lo stato di abbandono in cui versa questo luogo di memoria, questa non piccola parte della storia dei sardi, un grande patrimonio davvero dimenticato. Ora finalmente, dopo quasi due decenni di progetti ed elaborazioni burocratiche, qualcosa però si è mosso. Lo scorso anno sono partiti i lavori di ristrutturazione per riportare alla luce una storia e un tesoro unici del suo genere in Sardegna. Villa Piercy si trova in località Badde e Salighes nel comune di Bolotana. È una sorta di grande rustico padronale a forma di castello quadrilobato immerso in un gigantesco parco. Non si tratta della residenza di uno dei tanti ricchi possidenti amanti della Sardegna, è piuttosto il segno tangibile di una visione grandiosa, lidea nemmeno troppo stramba di una rinascita economica e culturale della Sardegna in pieno 800. Benjamin Piercy non fu il solito eccentrico lord inglese a spasso per il mondo in cerca di emozioni alla Lord Byron, ma uno scienziato e serio uomo daffari che aveva puntato sul futuro dellisola con un progetto preciso. Per intenderci un Aga Khan ante litteram che alle bellezze marine preferiva la terra sarda e le sue enormi potenzialità, non solo naturali ma anche umane. Tra i più grandi esperti di comunicazione ferroviaria del tempo, lingegner Benjamin arrivò in Sardegna per potenziare le linee esistenti e costruirne di nuove in appoggio alla rete ferroviaria principale. Era stato incaricato dal Governo del Regno dItalia non solo di fare le opportune valutazioni tecniche sui tracciati, ma anche di considerare i loro possibili utilizzi economici. Parallelamente agli studi di fattibilità tecnica, lesperto inglese dipinse per leconomia sarda dei suggestivi scenari di sviluppo in grado di attuarsi non appena fosse entrata in funzione la rete ferroviaria. In totale quasi mille km di rotaie che avrebbero permesso il decollo industriale della Sardegna, favorendo gli investimenti e la creazione di moderne attività produttive basate non solo sulle materie prime del territorio, ma anche sulle abilità dei suoi abitanti. In pratica un progetto di potenziali imprese e commerci con un occhio puntato anche al turismo, sfruttando ciò che oggi è chiaro a tutti ma allora ancora non abbastanza valorizzato: il clima e le bellezze naturali dellisola. Una lungimiranza sorprendente. Benjamin Piercy non era però spinto semplicemente da filantropia, malgrado lamore nutrito per il Marghine e dintorni, era un uomo daffari molto conosciuto a livello internazionale, uno di quei capitalisti che contribuirono a creare la grandezza dellimpero coloniale britannico sfruttando appieno i ritrovati tecnici della seconda rivoluzione industriale. Già ricco al suo arrivo in Sardegna, in molti casi preferì farsi pagare non in denaro ma in terreni come segno di grande fiducia nei confronti delleconomia sarda, delle sue nuove ferrovie e del benessere che sarebbe nato con esse. Da autentico positivista era convinto che il proprio successo personale dipendesse essenzialmente dalla ricchezza che avrebbe raggiunto la comunità che lo circondava, opportunamente rispettata e aiutata. Al momento della sua morte, avvenuta improvvisamente a Londra alletà di 61 anni, egli aveva creato un mini-impero nellisola fatto di campi coltivati, borghi, strade, bestiame e numerose attività zootecniche allavanguardia per quei tempi. E poi formazione, tanta formazione per i propri dipendenti in modo che essi potessero fare pratica delle macchine da lavoro, arrivare a costruirle in Sardegna e non dipendere totalmente dal continente. Chissà se lingegnere sarebbe riuscito davvero a realizzare questo suo sogno con qualche decennio in più di vita. I figli che si divisero il suo patrimonio non vollero o poterono seguirne le orme e la tenuta di Badde e Salighes fu lultima a essere dismessa dagli eredi e smembrata in tante proprietà private. Oggi Villa Piercy e larea intorno ad essa sono di proprietà della Comunità Montana del Marghine-Planargia che dopo molti sforzi sta cercando finalmente di garantirne la rinascita, non solo attraverso la ristrutturazione di Villa Piercy, ma anche con il recupero dellincredibile tesoro botanico presente nel suo parco. Non è un recupero fine a se stesso dice il responsabile dei lavori a Villa Piercy lingegner Paolo Pintus, esso rientra nel piano per la realizzazione di un grande Giardino Botanico Montano allinterno del quale la villa farà da museo e centro direzionale. Il progetto è possibile grazie alla Legge Regionale sui Parchi n. 31 del 1989 che ha permesso la creazione del Parco del Marghine-Goceano mai realizzato a livello formale. Tuttavia la zona della villa è di grande importanza botanica. Villa Piercy custodisce un patrimonio naturale che la rende unica nel suo genere, non solo in Sardegna, con un sapiente gioco di spazi aperti, viali alberati e gruppi di piante dalle specie più diverse. Esse provengono quasi tutte dalle terre dove lingegnere aveva lavorato e da cui aveva attinto per il suo giardino di Badde e Salighes: lagrifoglio, lacero, la roverella, il bagolaro, solo per citare alcuni esempi, e poi la tuja dellHimalaya, il cipresso di Lawson, il libocedro e il bosso delle Baleari che sulla proprietà forma un tunnel di grande pregio tra i più lunghi dItalia. Non va dimenticato nemmeno lesemplare di abete di Spagna che potrebbe essere quello di maggiori dimensioni esistente al mondo. Il parco, aggiunge lingegner Pintus, raccoglie circa un terzo di tutte le specie botaniche della Sardegna tra cui i tassi millenari, molto rari e dunque protetti. La lista della collezione continua: la lavanda, i ligustri, la lianosa periploca, e poi ancora specie erbacee come il giglio di SantAntonio o lo zafferano giallo (il Crocus Aureus per intenderci). E poi cè Villa Piercy. La Villa venne realizzata attorno al 1880, spiega lingegner Pintus, ma si è persa traccia dei mobili originali. Purtroppo non si sa dove siano finiti e anche le stanze sono oggi in condizioni abbastanza critiche. Solo nei soffitti di due ambienti rimane ancora traccia dei dipinti a tempera che adornavano molte pareti della villa. Nel progetto la residenza ospiterà un centro botanico, una siloteca e un erbario in cui sarà catalogata ogni specie presente nellarea grazie alla collaborazione con lUniversità di Sassari. I diversi progetti ammontano ad un totale di 6 milioni di euro, di cui un milione destinato al restauro della villa e i rimanenti cinque al parco e ai servizi collegati. Un recupero dunque che non vuole portare alla realizzazione di un semplice museo, ma ambisce a creare un centro di apprendimento che possa generare reddito con la divulgazione a livello commerciale della preziosa raccolta botanica esistente. Cosa si vuole di più dalla rinascita di un luogo di memoria? La parte edile - prosegue lingegner Pintus - dovrebbe essere portata a termine entro i primi mesi del 2007, rimarrà poi lallestimento degli edifici e del parco per i quali occorrerà concordare il funzionamento con lente gestore. Serve dunque ancora del tempo. Tra storia e leggenda si parla di soggiorni di Giuseppe Garibaldi e del futuro Re dItalia Umberto di Savoia nella villa, ospiti di Benjamin Piercy. Con un pò di fantasia possiamo immaginare questi personaggi passeggiare per il parco della villa, lanciarsi in appassionate battute di caccia lungo Badde e Salighes oppure sedersi ad attendere il passaggio del treno, in un pomeriggio dautunno, alla stazioncina di Campeda situata allinterno della tenuta. Non serve andare di fretta se la cura del passato è fatta con attenzione e raziocinio. VIDEOLINA SUL SATELLITE Via Barcellona 2 - 09124 Cagliari e-mail: [email protected] satellite HOT BIRD 6 13 gradi est frequenza 11137 Mhz polarizzazione Orizzontale symbol rate 27500 - fec 3/4 http:\\www.ilmessaggerosardo.regione.sardegna.it