Mullus barbatus

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Mullus barbatus
Biol. Mar. Medit. (2003), 10 (2): 682-684
S. Ferrari, F. Mela*, D. Pellegrini*
Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata, Viale N. Sauro, 4 - 57128 Livorno, Italia.
*ICRAM, Roma, Italia.
LIVELLI DI MERCURIO NEL TESSUTO MUSCOLARE DI MULLUS
BARBATUS LUNGO LE COSTE SETTENTRIONALI DELLA TOSCANA
MERCURY LEVELS IN MULLUS BARBATUS MUSCLE TISSUE ALONG THE
NORTHERN COAST OF TUSCANY (ITALY)
Abstract
The aim of the present study was the determination of mercury levels in Mullus barbatus (Osteichthyes,
Mullidae) muscle tissue collected along the northern coast of Tuscany. Results show that the highest concentrations were detected in the southern stations and values increase with the depth. These data are consistent
with the ones determined by other authors who carried out similar experiments. Since the sediments of the
study sites do not show high mercury concentrations, the high mercury accumulation detected in marine biota
of some sampling sites need to be already explained.
Key-words: mercury, heavy metals, Mullus barbatus, Southern Ligurian Sea.
Introduzione
Lo scopo del presente lavoro, in relazione al monitoraggio del sito di scarico del
materiale dragato nel porto di Livorno (attività avvenuta tra il 1997 ed il 2000), è la
determinazione delle concentrazioni di Hg nel tessuto muscolare di Mullus barbatus al
fine di valutare l’andamento spazio temporale ed il grado di contaminazione da parte di
questo metallo in siti lungo il litorale settentrionale della Toscana, sul quale insistono
differenti attività antropiche.
Materiali e metodi
I campionamenti sono stati eseguiti, mediante pesca a strascico, in cinque cale:
Q, 50-100 m; Q1, 120-170 m, T, 70 m; S, 100-140 m e V, 50 m (Fig. 1). Le cale
sono posizionate in prossimità della zona di scarico dei materiali dragati del porto di
Livorno (S) e nelle zone che potevano risultare influenzate dallo sversamento (V e
T) o che potevano essere utilizzate come zone di controllo (Q e Q1) considerando la
corrente prevalente S-N. Il campionamento è stato ripetuto, per tutte le cale, nei mesi
di agosto o settembre in anni differenti (da due a cinque) tra il 1994, 1998, 1999, 2000
e 2001. Le analisi sono state condotte su due pools costituiti da organismi selezionati
secondo due classi di taglia: 14-16 cm e 16-18 cm. La mineralizzazione del campione
è stata eseguita con attacco acido e digestione in un sistema chiuso a microonde. La
determinazione analitica è stata effettuata mediante AAS a vapori freddi con l’impiego
di SnCl2 (Pellegrini et al., 2001). L’accuratezza delle procedure di digestione e di
analisi dei campioni è stata verificata impiegando il materiale standard certificato di
riferimento DORM-2 (CNR, Canada). La percentuale di Hg recuperato con il suddetto
metodo variava tra il 95 ed il 103%.
Sono stati inoltre prelevati ed analizzati (anni ‘98-‘00) i sedimenti di alcune stazioni
localizzate nell’area di scarico dei materiali dragati del porto di Livorno, considerati gli
Livelli di mercurio nel tessuto muscolare del Mullus barbatus
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alti valori di Hg ritrovati nel tessuto muscolare degli organismi della cala S. Per le altre
cale i valori di concentrazione sono stati desunti dalla letteratura (Baldi e Bargagli, 1984).
Fig. 1- Aree di studio con indicate le stazioni di campionamento (mappa non in scala).
Fig. 1 – Aree ofdithestudio
conand
indicate
stazioni
di campionamento
(mappa non in scala).
Location
study area
samplingle
stations
(not scaled
map).
Location of the study area and sampling stations (not scaled map).
2
8
Q
Q1
S
8
6
1,5
6
Risultati 1
4
4
I valori
riportati nei grafici sono
la media dei risultati
ottenuti da 3 repliche effet0,5
2
2
tuate su uno
stesso pool (Fig. 2).
0
0
0
Nella cala Q i valori di concentrazione risultano piuttosto
bassi e tendono a mantenersi costanti
nel
calaV Q1 i valori risultano più elevati, soprattutto
2
T tempo, mentre nella
2
nella classe
di taglia più grande 1,5dell’ultimo campionamento. Al contrario, la cala V
1,5
mostra concentrazioni
molto basse1 ed in costante diminuzione nel tempo. Per la cala T
1
emerge un
andamento
oscillante,
con valori che aumentano negli anni ‘98 e ‘99 per tor0,5
nare nel 2000 ai livelli del 1994. 0,5
Le concentrazioni rimangono comunque mediamente
0
basse. Nella cala S la taglia 14-160cm mostra valori che oscillano tra 2 e 4 mg/kg p.s.,
con le concentrazioni minori nell’ultimo anno; per la taglia 16-18 cm i valori rimanFig. stabili
2 - Concentrazioni
medie del p.s.)
mercurioescluso
(mg/kg p.s.)ilpresente
nei campioni
analizzati.
gono più
(5-7 mg/kg
‘94 dove
risultano
bassi. Le concentrazioni
Mean concentrations of mercury (mg/kg p.s.) in the analysed samples.
risultano
comunque piuttosto elevate anche se confrontabili con quelle della letteratura
(Renzoni, 1986). Una scarsa presenza del metallo è stata tuttavia rilevata nei sedimenti
superficiali limitrofi alla cala S (X medio 0,21; range 0,05-0,40 mg/kg p.s.), valori
confrontabili con quelli trovati per gran parte dei sedimenti superficiali delle coste della
Toscana non soggetti a particolari apporti antropici.
La deviazione standard dei risultati, rispetto al valore medio ottenuto dalle tre repliche, non supera mai il 10%.
1994
1999
2000
2001
2000
2001
1994
14-16
16-18
1994
1998
1999
2000
1998
2000
2001
1998
1999
2000
2001
Fig. 1- Aree di studio con indicate le stazioni di campionamento (mappa non in scala).
Location of the study area and sampling stations (not scaled map).
S. Ferrari, F. Mela, D. Pellegrini
684
2
8
Q
Q1
6
6
1
4
4
0,5
2
2
0
0
1994
2
1999
2000
2001
T
1,5
1
1
0,5
0,5
0
1994
2000
1998
1999
2000
0
0
2001
1994
1998
1999
2000
2001
V
2
1,5
S
8
1,5
14-16
16-18
1998
2000
2001
Fig. 2 Fig.
– 2Concentrazioni
medie
mercurio
p.s.) nei
presente
nei
campioni analizzati.
- Concentrazioni medie
deldel
mercurio
(mg/kg(mg/kg
p.s.) presente
campioni
analizzati.
MeanMean
concentrations
of mercury
(mg/kg p.s.)
in the analysed
samples.
concentrations
of mercury
(mg/kg
p.s.) in the
analysed samples.
Conclusioni
Dai risultati ottenuti nel presente lavoro si può rilevare che gli organismi delle cale
profonde presentano livelli più alti di Hg, come già evidenziato da altri autori si tratta
di zone a diversa biodisponibilità del Hg dovuta anche alla diversa profondità di cattura
(Bacci et al., 1979). Rimane comunque da indagare la causa di questa diversa biodisponibilità, che alcuni autori attribuiscono alla maggiore presenza di metil-Hg dovuta al
minor effetto fotolitico alle profondità maggiori o al diverso tenore di sostanza organica
presente nel sedimento (Bacci, 2001; Bacci et al., 1980). Confrontando le concentrazioni di Hg nelle stazioni alla medesima profondità, risulta che V < T < Q e Q1 < S. I
valori di concentrazione di mercurio risultano in genere paragonabili con quelli riportati
da altri autori per la medesime aree (Renzoni, 1986). Le maggiori concentrazioni trovate nella cala S non trovano un sufficiente riscontro nell’analisi dei sedimenti indagati.
Inoltre i più bassi valori trovati nella cala V testimoniano una minore influenza delle
fonti naturali e antropiche presenti nella parte centro-meridionale della costa toscana
Bibliografia
BACCI E., FOCARDI S., LEONZIO C., RENZONI A. (1979) - Contaminanti in organismi del
Mar Tirreno. Atti Conv. Scient. Nazionale C.N.R., P.F. "Oceanografia e fondi marini", Roma 5-7
Marzo.
BACCI E., FOCARDI S., LEONZIO C., RENZONI A. (1980) - Mercury concentration in muscle,
liver and stomach content of Mullus barbatus of the northern Tyrrhenian. RAC II Newletter,
2: 5-10.
BACCI E. (2001) - Evoluzione del tenore di mercurio nel tratto di mare antistante lo stabilimento di
Rosignano Solvay Chimica Italia SpA. Dipartimento di Scienze Ambientali Università degli Studi
di Siena. Relazione tecnica: 46 pp.
BALDI F., BARGAGLI R. (1984) - Mercury pollution in marine sediments near a chlor-alkali plant:
distribution and availability of the metal. Sci. Total. Environ., 39: 15-26.
PELLEGRINI D., SALIVA B., REGOLI F. (2001) - In AA.VV. Programma di monitoraggio per il
controllo dell’ambiente marino costiero - metodologie analitiche di riferimento - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, ICRAM-ANPA; scheda 6.
RENZONI A. (1986) - UNEP/FAO: Baseline studies and monitoring of metals, particulary mercury and cadmium, in marine organisms (MED/POL II). Map Tecnical Reports Series n° 2. UNEP, Athens: 125-139.