parola del presidente 1

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parola del presidente 1
PAROLA DEL PRESIDENTE
Cari soci, cari giocatori, cari juniores, cari sponsor e cari sostenitori dell’Us Avellino Zurigo.
Siamo giunti a conclusione della stagione agonistica 2011/2012 e abbiamo pensato di fare questo giornalino on line in
modo da tenervi informati sulla stagione dell’Us Avellino Zurigo.
E’ stata un annata particolare, in quanto in fase di fusione con l’Ac Verona Club Zurigo, dall’estate 2012 in poi ci sara’ un
unica societa’ sotto il nome dell’Us Avellino Zurigo.
Una stagione caratterizzata da evento molto positivi, cito per primo la salvezza in quarta lega della prima squadra giunta
con largo anticipo, la salvezza era l’obiettivo principale. Complimenti all’allenatore Gian Franco e a tutta la squadra
Buon campionato, nonostante i risultati per la squadra seniores che hanno avuto una stagione non facile in quanto tutto
il gruppo era nuovo, ma siamo ottimisti per il futuro anche qui un grazie al mister Silvano Calvano per il suo sostegno.
Riguardo i Juniores anche qui un complimento a tutti gli allenatori per l’ottimo lavoro svolto, partiamo dalla D di Mario
Cacace che ha dominato il campionato, passando alla E di Marco Cani che ha avuto ottimi risultati nel suo campionato, e
ai piccoli F ben guidati da Ivan Chieffo, Gian Franco Miccoli e la new entry Patrick Bolognese.
Non mi resta che augurarvi buona lettura e soprattutto una bella estate!!
Presidente: Riccardo Cerullo.
Contenuto:
Pagina 1: Parola del Presidente
Pagina 2-3: Intervista all’allenatore 4.Lega Gian Franco Miccoli
Pagina 4: Parola all’allenatore Seniores Silvano Calvano
Pagina 5: Parola all’allenatore Futsal Ivan Chieffo
Pagina 6: Mini Intervista Juniores
Pagina 7: Foto Squadre Juniores
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Intervista all’allenatore 4.Lega Gian Franco Miccoli
Sig. Miccoli nel mondo calcistico porta un cognome impegnativo, sei forse parente di Fabrizio Miccoli il capitano del
Palermo?
No neanche alla lontana, le mie origini paterne sono pugliesi come lui, ma della Provincia di Foggia, mentre mia madre
viene dalla Sardegna provincia di Cagliari io sono invece nato e cresciuto a Milano, insomma con il buon Fabrizio non ho
niente a che fare.
A chi ti ispiri come modello calcistico?
Separo le due cose, calciatore e l’allenatore. Come calciatore non ho un punto di riferimento particolare, come impegno
e serietà mi piace lasciarmi influenzare dal comportamento di Javier Zanetti. Mentre nella mia funzione dall’allenatore
sono un “Mourinhano” convinto, anche se quello che più mi ha convinto dal punto di vista tattico è stato Hector Cuper.
Naturalmente la mia fede calcistica mi ha influenzato ma il primo mi ha convinto che la testa può molto più degli schemi
e il secondo che l’equilibrio tattico è basilare per riuscire ad ottenere risultati. Poi ci sarebbe l’allenamento dei Juniores,
ma qui è tutto diverso, l’obbiettivo è insegnare qualcosa e qualche bambino ci sta dando delle soddisfazioni in questo
senso. Dura ma appagante.
Cosa intendi esattamente?
Anche nel mondo dilettantistico bisogna avere un certo equilibrio tra i reparti (intesi come Difesa, Centrocampo,
Attacco), uno o due soli reparti forti in fase offensiva o difensiva non garantiscono né le vittorie né continuità di
rendimento. Preferisco avere meno picchi di qualità in queste due fasi in cambio di un equilibrio di squadra più stabile.
Nei Juniores non facendo selezioni in entrata devi cercare di incentivare e migliorare i bambini con un certo talento e
allo stesso tempo migliorare ad un livello accettabile quei bambini che invece non lo sono.
Ti ritieni soddisfatto della stagione in corso da questo punto di vista?
Si e no, abbiamo iniziato la stagione con molte difficolta di organico, soprattutto dal punto di vista numerico, nonostante
questo abbiamo ottenuto vittorie meritate ma soprattutto un equilibrio nei risultati. Solo una volta abbiamo perso in
malo modo, per la precisione contro il Neumünster, poi in altre gare siamo riusciti a tenere botta per tutti i 90 minuti,
cedendo solo nel finale. A fine girone d’andata un ciclo di 6 partite utili consecutive. Il no riguarda soprattutto il girone di
ritorno.
Puoi essere più preciso?
Abbiamo perso quasi subito tre uomini fondamentali per questo famoso equilibrio tra reparti.
Nel girone di ritorno abbiamo ricevuto dei rinforzi soprattutto per la linea mediana, Sebastian Zajaczkowsky, Michele
Pescia, William Bejedi, Pavel Heyne, Marco Pilittu, Fabio Michienzi e Amet Ahmeti. Ma poi come detto il fastidio a Ivan
Chieffo si è trasformato in frattura da stress, poi mi sono infortunato io, strappo al soleo del polpaccio sinistro, manco a
farlo apposta si è strappato la domenica successiva anche l’altro centrale di difesa Luca Rende. Insomma una squadra
priva di difensori centrali di ruolo e con una sola punta di ruolo in attacco. Questo ci ha penalizzato nelle fasi decisive
della partita, gol sbagliati in maniera clamorosa, e gol evitabili subiti in momenti topici della gara. Questo non spiega
tutto ovviamente, dopo l’entusiasmo iniziale abbiamo avuto sempre meno presenze in allenamento e di conseguenza
condizione fisica e mentale sono venute a mancare, in certe partite fasi di black out collettivo, assenze impreviste
all’ultimo momento hanno fatto si che nel girone di ritorno i punti raccolti siano solo 3, spero nel rush finale per
addolcire la pillola ma le premesse per ora non ci sono.
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Pessimismo e fastidio recitavano a Teatro…
Pessimismo no, lo definirei realismo, fastidio si e anche tanto, credo nella buona fede dei giocatori sia chiaro, ma per
come sono fatto io manca quel pizzico di spirito di sacrificio in più.
Allora è rassegnazione?
Neanche, l’entusiasmo e la voglia di fare ci sono come al primo giorno. Considero questa esperienza come un corso
formativo. Ogni giorno cerco d’imparare nuove tecniche dall’allenamento, tipi di preparazione fisica, tecniche di
comunicazione e approcci psicologici, Internet è in questo senso una fonte inesauribile ma il confronto con la nostra
realtà rimane comunque disarmante. Faccio un esempio: in linea teorica si dovrebbero preparare almeno 4-5 varianti
d’allenamento a seduta, una con una presenza di giocatori sotto gli 8 elementi, una tra gli 8 e i 12 una con presenza
superiore ai 12, una variante con mezzo campo d’allenamento a disposizione, e una con un quarto di campo, ed infine
moltiplicare le varianti sopracitate se fatte con il campo sintetico di vecchia generazione.
…quindi?
Quindi ho cambiato l’approccio. Considero il primo anno come l’anno delle fondamenta. Forse all’inizio avevo fretta di
creare un gruppo, i risultati ci davano ragione e mi sono illuso che potesse solo andare meglio. Ora imparo e metto da
parte, mi pongo l’obiettivo di creare qualcosa per la prossima stagione, un costante miglioramento in termini di risultati
e di posizione di classifica. Il prossimo sarà l’anno del primo piano, una volta che sono sicuro di avere delle fondamenta
solide posso iniziare a tirare su i muri.
Cambiamo stile all’intervista, da zero a dieci, dai un voto alla Stagione 2011-2012
6+
Da zero a dieci un voto al tuo lavoro.
Anche qui, 6 sono soddisfatto in linea generale, avrei potuto fare senz’altro meglio.
Ma uno zero te lo dai dove?
Da nessuna parte, credo di essermi comunque impegnato al massimo per cui non posso aver avuto un rendimento da
zero.
Ed un 10?
Nella scelta delle scarpe da calcio, Pantofola D’oro Modello Egidio… un guanto ai piedi.
Qualcosa di biografico?
Nato a Milano, 31 Dicembre 1969, piede destro, centrale difensivo da giocatore, cervello fino d’allenatore… 
Non ti sprecare mi raccomando…
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Parola all’allenatore Seniores Silvano Calvano
La stagione dei seniores…
Ho preso in mano una ridotta squadra di seniores del Verona e ho cercato di aggiungervi un numero di giocatori venuti
sia dalla squadra dell’Avellino che da altre squadre arrivando ad avere una rosa di ca.16 giocatori con I quali abbiamo
iniziato il girone di andata. Il nostro obbiettivo primario era di riuscire ad amalgamare I rispettivi giocatori tra di loro
riuscendo in primis a dare un volto tattico alla squadra. Dopo la prima partita vinta sono iniziate le prime rogne con un
paio di infortuni a persone importanti nei propri ruoli ed abbiano incassato 5 sconfitte di fila arrivando ad avere 3 punti
prima della pausa invernale. Dopo alcuni addii di vari giocatori e di nuovi arrivi abbiamo affrontato con un atro spirito il
girone di ritorno nel quale siamo riusciti cambiando schema tattico a dare un volto concreto alla nostra nuova squadra.
Per la prossima stagione ci aspettiamo un piazzamento a meta’ classifica; traguardo raggiungibile se guardiamo I
progressi sin ora raggiunti.
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Parola all’allenatore Futsal Ivan Chieffo
Questo e’ stato il nostro 3. Campionato di Futsal, e devo dire che sono molto contento della stagione.
Abbiamo chiuso al 5. Posto su 8 squadre e fatto 10 punti frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte.
Le sconfitte sono maturate contro le prime tre della classifica e ci siamo sempre giocati la partita, non siamo mai partiti
battuti e abbiamo perso per pochissimi gol di scarto.
Il gruppo e’ lo stesso della scossa stagione, ma con l’aggiunta di alcuni giocatori di qualita’. Per la prossima stagione
l’obiettivo e’ di confermare il gruppo e fare alcuni acquisti mirati per migliorare la rosa in modo da poter puntare a
qualcosa di piu’ di un quinto posto.
Molto probabilmente a Settembre organizzeremo un torneo Futsal e prima dell’inizio del campionato stiamo gia
cercando di organizzare qualche amichevole in modo da trovarci preparati per l’inizio della stagione. A tal propósito
abbiamo anche a disposizione una palestra Futsal a Kloten, e cio’ sicuramente portera’ dei vantaggi per provare schemi
nuovi in allenamento.
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MINI INTERVISTA JUNIORES
Vi proponiamo una mini intervista a tre Juniores scelti a caso dell’Us Avellino Zurigo
Davide Gagliastro
26.08.2000
Jonathan Geiger
11.02.2003
Gabriel Bolognese
21.02.2004
Da quanto tempo giochi
Nell’Us Avellino Zurigo?
Da due anni
Da un anno e mezzo
Da due anni
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In quale squadra giochi?
Nella D Juniores
Al momento nella E
Nella F2
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Qual è la tua posizione
In campo preferita?
Difesa
Centrocampo
Centrocampo e attacco
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Cosa ti piace di piu’
Durante gli allenamenti?
La partitella
La partitella
Le partitelle
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Cosa ti piace di piu’
Della squadra?
Tutto in generale
i compagni, allenatore, tutto
Siamo tanti italiani
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Perchè giochi cosi
Volentieri a calcio?
Perchè mi diverte
È il mio sport preferito
Ai tornei vinciamo coppe
e medaglie
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Descrivi il tuo gol piu’bello
Nessun gol,sono difensore
Stop al volo in area, tiro
Tiro l’ultimo dei rigori
Al volo, gol nell’angolino
a una finalina per 3/4
Posto. Gol e vinciamo
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Per quale squadra tifi?
Barcellona
FCZ, Barcellona
Juventus
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Giocatore preferito?
Lionel Messi
Lionel Messi
Alex Del Piero
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Il tuo sogno calcistico?
Migliorarmi sempre di piu
Diventare un campione
Giocare nella Juventus
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Chi vincera’ gli europei?
Naturalmente l’Italia
Germania o Spagna
L’Italia!!
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FOTO SQUADRE JUNIORES
D-JUNIORES
E-JUNIORES
F1-JUNIORES
F2-JUNIORES
G-JUNIORES
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