Notiziario - Centro Italiano Femminile

Transcript

Notiziario - Centro Italiano Femminile
Centro Italiano Femminile Udine
via Treppo 3 tel 0432 504020 e-mail [email protected]
NUMERO
SPECIALE
dedicato al rinnovo
dei consigli direttivi
del CIF di Udine per il
triennio 2009-2012
Notiziario
15-10-09 Congresso provinciale CIF - Il tavolo della presidenza
12 novembre 2009
In questo numero
2
Il bene comune (T. Marchetti)
13
Notizie Flash
3
Relazione Sandra Nobile
14
Ci scrive mons. Brollo
6
Composizione CIF Comunali e CIF Provinciale
14
Omaggio d’affetto
7
Documento CIF 2009
14
Torta salata
9
Care Presidenti
15
Medaglione
11
Chiusura anno sociale a Povoletto
16
Incontro Spiritualità
12
Apertura anno sociale a Illegio
Il bene comune e la donna CIF
Intervento di Tiziana Marchetti, consigliera nazionale CIF e presidente regionale CIF del Veneto
È
motivo di viva soddisfazione vedervi così numerose
ed è anche motivo di speranza nel momento in cui
avete confermato la vostra adesione. La mia sarà una breve
riflessione su ciò che abbiamo vissuto in questo tempo, anche
perché il punto centrale del presente congresso sarà la relazione
della vostra presidente, per le proposte che scaturiranno ed il
coinvolgimento di tutte voi.
Mi è stato chiesto più e più volte nella mia quasi trentennale
appartenenza al CIF come è una aderente: se riflessiva,
razionale, intraprendente. E poi ancora quali sono la sua
dedizione, la gratuità, la spiritualità, la formazione religiosa.
Rispondo: l’attuale donna del CIF è tutto questo, ma molto
di più.
Arduo è tuttavia dare una risposta esauriente, in quanto
la sfaccettatura è complessa e l’agire, conseguentemente,
si sviluppa lungo vari percorsi, ma con tendenze e carismi
diversi su ciò che implicitamente ha costruito.
Gli eventi di una società che evolve impongono e sollecitano
risposte su precise istanze in cui la donna contemporanea
necessariamente è stratega e protagonista. Affina le
proprie strategie in tema di formazione ed elimina inutili
sovrapposizioni per essere efficace. Non si adegua al
conformismo, né rimane indifferente. Si impegna in forma
diretta per una umanità più vera e compiuta. Le donne
desiderano essere ascoltate, guardate nella loro interezza.
Nella nostra associazione esse svolgono ruoli utili a se stesse
ed alla società, attraverso servizi, mettendo a disposizione
professionalità, tempo, denaro, coinvolgendo la famiglia.
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
Questo grande capitale umano e sociale, mai così forte
e fragile come in questo tempo, quando tutto sembra
congiurarle contro.
Ed infine, la donna mette in gioco se stessa… Le nostre donne
non sono omologabili, ma libere e coerenti con il credo
cristiano, a servizio del bene comune, che ha in sé i caratteri
di perfezione atti a soddisfare le esigenze vitali dell’essere
umano, che costituisce il fine dell’azione. La donna costruisce
ogni giorno con la sua vita il quinto vangelo. È quel genio
femminile che il Santo Padre nella lettera apostolica “Mulieris
dignitatem” ha voluto donarci
Nel suo libro intitolato ”Sulle orme di Antigone” Maria Chiaia
propone una chiara riflessione, che noi facciamo nostra.
Antigone, una donna sensibile alle istanze sociali ed etiche,
diviene in qualche modo paradigma universale dell’umanità.
Nella figura mitologica è donna libera, che decide e opera
in piena autonomia, in contrapposizione con il potere e la
tradizione degli uomini.
La crescita di autocoscienza ed autonomia della donna ha come
conseguenza alti profili professionali, che sono alla base della
sua emancipazione. La donna continua ad essere al centro di
una evoluzione in cui si fa urgente il recupero del valore “dignità
della vita” e, aggiungiamo, dal nascere alla sua conclusione
naturale. Tuttavia rimangono ancora tanti “perché” irrisolti
e problematiche a noi ben note: lavoro, famiglia, denatalità,
disparità remunerativa, congedi parentali… Sono sfide che
la donna avverte, nella consapevolezza che la crescita umana
passa anche attraverso la sua valorizzazione.
pag 2 novembre2009
Relazione di Sandra Nobile, presidente provinciale, sull’attività
del CIF udinese nel triennio 2006-2009
Un caro saluto a tutte voi qui riunite per il rinnovo del Consiglio Provinciale ed un grazie alla consigliera nazionale,
dott.ssa Tiziana Marchetti che presiede questo Congresso.
Sono passati tre anni da quando sono stata eletta presidente provinciale e mi sembra appena ieri che ho iniziato. Avevo
accettato l’incarico con tanta apprensione e con qualche riserva: oggi devo dire grazie alle amiche che al tempo tanto hanno
insistito per il mio sì, perché questo impegno mi ha arricchita tramite i contatti che ho avuto con persone a diversi livelli e
appartenenti ad altre istituzioni e ad associazionismo libero.
Alcuni ostacoli si sono frapposti, ma sono sempre stati superati grazie all’impegno e alla disponibilità dei membri del
Consiglio di Presidenza e di quello Provinciale.
Mi preme fare un rilievo: le molte iniziative realizzate non sempre sono state supportate da una adeguata presenza delle
aderenti.
Riconosco che i gruppi periferici sono stati impegnati in incontri presso le loro sedi, ma se desideriamo “essere movimento”,
fare opinione, contare, è necessario che ci presentiamo unite e numerose in ciò che organizziamo.
Le consigliere di Presidenza hanno cercato, per quanto possibile, di dividersi i compiti per partecipare ai numerosi incontri
promossi dalle Istituzioni e dalla associazioni presenti sul territorio.
Renata, Ileana, Enza, Antonietta, Mariella e Anita sono spesso intervenute in rappresentanza del CIF ed hanno anche
predisposto relazioni scritte sul contenuto degli incontri.
Per far conoscere meglio la nostra associazione e le attività promosse, accogliendo l’invito del CIF nazionale abbiamo attivato
il sito Internet, che viene aggiornato continuamente.
Ogni iniziativa comporta dei costi: abbiamo cercato di farvi fronte oltre che con il nostro bilancio, anche presentando
domande presso Istituti di credito, Provincia, Regione, Centro di Volontariato, Fondazione CRUP e privati.
Nel tempo sono stati realizzati alcuni incontri di formazione per le consigliere provinciali, aperti comunque anche alle altre
aderenti.
Nel corso del triennio sono stati pubblicati diversi numeri del NOTIZIARIO CIF, il nostro organo locale d’informazione,
prezioso legame soprattutto con le socie che non possono partecipare a tutte le iniziative.
Accanto al NOTIZIARIO un’altra qualificante impresa editoriale è stata portata a buon fine. C’era un progetto finora
inattuato dell’allora presidente Enza Barazza, che al fine abbiamo potuto realizzare grazie all’impegno delle consigliere
Maria Di Marco e Mariella Gini, le quali hanno curato la raccolta del materiale d’archivio pertinente e dai ricordi di
tante nostre aderenti. Ma anche mediante la collaborazione della dott.ssa Gabriella Cruciatti che ha svolto con serietà e
competenza accurate ricerche storiche. Siamo arrivate pertanto alla pubblicazione del volume DONNE FRIULANE IN
CAMMINO VERSO IL DOMANI, resasi possibile per il cospicuo contributo della Società Brain Works di Udine e della
nostra Amministrazione provinciale.
Anche il riordino dell’archivio storico del CIF friulano che giaceva quasi abbandonato nella vecchia sede di via del
Portello, ha avuto una ordinata catalogazione. Esso è stato recentemente spostato i n un locale della nuova sede ed è
accessibile per eventuali ricerche.
Al riguardo un sentito e doveroso ringraziamento va a Maria che con scrupolo ed impegno raccoglie ed elabora il
materiale, arricchendolo con la sua capacità espressiva.
Non so se sia giusto parlare delle componenti del Consiglio di Presidenza: mi sento però di farlo per ringraziarle del
prezioso contributo che esse hanno offerto durante il percorso.
Ringrazio anche Sara per la competenza nell’utilizzo del computer e Mercedes, la segretaria del Consiglio, per la
precisione e l’ordine nella stesura dei verbali.
Anita, vicepresidente, è una vera amica: mi calma quando mi inquieto, mi sostiene, mi incoraggia e cerca di coordinare
le mie innumerevoli idee e che subito vorrei veder realizzate. Partecipa ai vari incontri esterni ed è ammirevole la sua
capacità di mediazione: più volte, nel corso di questi anni, è intervenuta presso gruppi periferici che manifestavano
qualche difficoltà.
Enza si è sempre dimostrata una vera signora, pronta a dire di sì ad ogni impegno le venga proposto.
Grazie ad Amabile, la segretaria: paziente, sorridente e disponibile. Insieme abbiamo lavorato tanto e, credo, bene!
Nel corso di quest’ultimo anno, siamo entrate a far parte di nuovo del Consiglio di Insieme si può, di cui all’epoca siamo
state tra i fondatori. Paola ed Enza ci rappresentano.
Renata è diventata consigliere del Forum delle Associazioni Familiari e della Commissione Pari Opportunità della Regione
Friuli Venezia Giulia: è una fortuna per l’associazione disporre di un legale e, con Renata, questa fortuna è raddoppiata
a motivo della sua competenza, della capacità di esporre, di farsi ascoltare, di invitare alla riflessione.
pag 3 novembre2009
Un grazie va infine a mons. Frezza, il nostro assistente spirituale, che continuamente ci sostiene e ci elogia, invitandoci alla
sobrietà e alla crescita spirituale, nel legame concreto alla famiglia, alla comunità di appartenenza e all’associazione.
Dall’ottobre 2008, abbiamo cambiato sede e ci siamo trasferite in un locale del Centro Attività Pastorali diocesano, in via
Treppo 3. La nuova sede è più gradevole, sia per la centralità dell’ubicazione sia per la vicinanza alle sedi di altre organizzazioni
a noi affini.
L’uso di quest’ufficio è stato ottenuto grazie alla disponibilità ed alla stima che l’Arcivescovo Brollo ha sempre nutrito nei
nostri confronti, come donne e come associazione.
Ora l’archivio, che si trovava in via del Portello, è stato spostato nell’attuale sede e così è facilmente accessibile per eventuali
ricerche.
Non posso non ricordare le aperture e le chiusure degli anni sociali. Organizzate dai gruppi comunali, sono state occasione
di incontri molto partecipati, nel corso dei quali si è potuto notare l’affiatamento di ogni gruppo, l’alto grado di inserimento
ottenuto nel contesto locale e sociale, la fattiva collaborazione avviata con parrocchie, enti ed associazioni presenti nel
territorio.
Al Corso Giovani 2007-2008, organizzato dal CIF nazionale, ha partecipato Sara.
Una nota dolente sta proprio nel rilevare come la nostra associazione stia invecchiando: non disponiamo purtroppo di forze
nuove, pronte a garantire il ricambio generazionale.
Spiace poi anche rimarcare come quest’anno nessuna socia abbia partecipato all’incontro di spiritualità promosso dal CIF
centrale a Greccio, avente per titolo “Il Tuo volto, Signore, io cerco”. Sarebbe stato “un momento di prezioso silenzio; un
momento per tacere, ascoltare e contemplare; un momento per rendersi capaci di parlare, accogliere, perdonare e di dare agli altri la
gioia di costruire un’associazione migliore e una società più umana” (Anna Maria Pastorino). Era un’occasione utile per ritrovare
un po’ di spiritualità, ma anche per attivare un confronto fra donne provenienti da tutti i CIF d’Italia.
Nel corso del triennio, il numero delle aderenti è rimasto invariato: 140, suddivise in 8 CIF comunali.
Da citare come ultima informazione, ma non meno importante, la ristrutturazione di Villa Serena, la Casa Vacanze che il
nostro CIF possiede a Lignano.
Non senza qualche timore e qualche perplessità, abbiamo dato avvio ai lavori, accedendo ad un mutuo con copertura
regionale, che comporta un impegno annuo di circa 4.500 Euro, per la durata di 20 anni.
Per la preoccupazione di non essere in grado di affrontare la spesa e nel dubbio di lasciare incombenze e pesi alle dirigenti
future, la scelta è stata tormentata, ma alla fine ci sentiamo soddisfatte e i risultati ci stanno dando ragione. A due anni
dall’inizio dei lavori, ormai parzialmente o totalmente completati, tutti possono verificare la opportunità di quella scelta: la
Casa Vacanze sta acquisendo un volto nuovo e sta aumentando di valore.
Si è pensato quindi di procedere anche ad ulteriori lavori, inizialmente lasciati in secondo piano, usufruendo di altri due
mutui regionali.
La Casa è stata data in affitto ad una cooperativa di Conegliano: è comunque frequentata anche da due gruppi comunali CIF
e, quest’anno, anche da un gruppo di ragazzi del CIF di Como.
Tutto questo è stato possibile grazie anche all’impegno e alla disponibilità dei tecnici che hanno seguito i lavori come
se si trattasse di proprietà personali.
Ringrazio anche i miei familiari perché mi permettono di impegnarmi nel CIF e per la loro collaborazione in tante
iniziative.
Passo ora ad elencare l’attività del triennio 2006-2009, organizzata sempre tenendo conto delle proposte del CIF
nazionale, delle esigenze del territorio e dei temi dell’anno europeo. Tutte le iniziative programmate sono state portate
a compimento.
È mio impegno e soddisfazione gratificante indicare abbastanza in dettaglio le varie e numerose attività che il CIF
provinciale ha realizzato nel corso del triennio appena concluso.
Sandra Nobile
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 4 novmbre2009
Le iniziative del CIF provinciale realizzate nel triennio
26/09/2006: Apertura anno sociale con visita alla Distilleria
Nonino, azienda condotta prevalentemente da donne. È
seguita la Santa Messa ed il pranzo comunitario.
20/10/2006: Incontro a Gemona con il “sindaco del
terremoto” Ivano Benvenuti, il sindaco in carica Marini
e l’allora assessore presso la Comunità montana, e nostra
amica, Maria Grazia Del Fabbro. Ciò per ricordare Gemona
a 30 anni dal terremoto.
26/10/2006: Incontro conviviale per ringraziare le
presidenti, provinciale e regionale, Barazza e Crisman, a
conclusione del loro mandato.
15/12/2006: Presentazione alla cittadinanza del libro
Donne friulane in cammino verso il domani - Il Centro Italiano
Femminile dal dopoguerra ad oggi, edito dal CIF di Udine.
17/12/2006: Incontro natalizio di spiritualità nel Castello
della Madonna di Tricesimo.
23/02/2007: Tavola rotonda su Affido familiare e casa
famiglia - Risorse e risposte ai bisogni dei bambini, programmata
per illustrare la Legge 149/2001.
07/03/2007: Celebrazione della Festa della Donna. Con il
titolo La creatività è donna è stata allestita una mostra di
quadri, ricami, poesie e ricette (opere tutte realizzate dalle
socie stesse) per mettere in luce e valorizzare la multiforme
creatività femminile.
29/03/2007: Incontro di spiritualità pasquale a Tricesimo.
19/04/2007: Tavola rotonda su Legge regionale n. 226.
Sistema elettorale del Friuli Venezia Giulia. Interventi dei
consiglieri regionali dott. Roberto Molinaro e prof. Paolo
Menis.
27/04/2007: Incontro su La donna oggi nella Società e nella
Chiesa. Relatori don Pierluigi Di Piazza e Sara Costantini.
19/05/2007: Convegno in collaborazione con l’AIMC e
l’associazione Endometriosi del F.V.G. su Endometriosi: una
patologia complessa, quali cure?. Relatori dott. L. Peressini,
dott. M. Gasparini, S. Manente. Moderatore dott. P.G.
Passone.
08/06/2007: Incontro in collaborazione con l’ANDE su
Bilancio regionale: la forza delle idee nelle scelte. Intervengono
l’assessore regionale Michela Del Piero e la commercialista
Francesca Vidal.
20/06/2007: Chiusura anno sociale a Cassacco, con
visita alla Fattoria Didattica di una nostra socia. Pranzo
comunitario.
27/09/2007: Apertura anno sociale a San Daniele del
Friuli con visita guidata alla Civica Biblioteca Guarneriana.
Celebrazione della Santa Messa. Pranzo insieme.
11/10/2007: Incontro formativo su La mediazione familiare,
relatrice la dott.ssa Gianna Viel del Consultorio Friuli.
09/11/2007: In collaborazione con il CIF Regionale e la
Provincia di Udine, Tavola Rotonda su Pari Opportunità,
esperienze e confronto.
06/12/2007: Incontro formativo su Ruolo delle donne
immigrate nel processo d’integrazione, a cura di Armida Hitay
dell’UCAI.
16/12/2007: Incontro natalizio di spiritualità ad Orzano
di Remanzacco con meditazione guidata da mons. Francesco
Frezza.
01/02/2008: Incontro su Società: donna e valori, con
Manuela Di Centa e l’avvocato Daniele Vidal.
14/02/2008: Incontro formativo su Un fisco a misura di
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
famiglia. Partecipazione della consigliera nazionale Tiziana
Marchetti. Raccolta di firme avviata dal Forum Associazioni
Familiari.
28/02/2008: Incontro su Profili di donne nelle religioni.
Relazione di don Giordano Cracina ex consulente spirituale.
08/03/2008: Incontro su Le donne per la costruzione del
bene comune, in collaborazione con Caritas Diocesana e
UCAI. Relatrici la dott.ssa Annarita De Nardo, la dott.ssa
Arminda Hitay e la dott.ssa Mah Aissana Fofana.
14/03/2008: Incontro di spiritualità nella Chiesa di San
Pietro Martire a Udine con mons. Frezza.
31/03/2008: Incontro pre-elettorale su Donne e Politica
con le candidate dei principali partiti politici.
Intcontro con alcune candidate locali alle elezioni europee (31.3.08)
28/04/2008: Per la ricorrenza della Santa Patrona del CIF,
Santa Caterina, celebrazione Santa Messa, benedizione delle
tessere associative e consegna alle aderenti.
21/06/2008: Chiusura dell’anno sociale in Val Pesarina.
Visita ad alcune chiese campestri, Santa Messa e pranzo
comunitario.
09/10/2008: Apertura anno sociale 2008/2009 a Udine
nella chiesa di San Cromazio, per onorare i 1600 anni
della morte del Vescovo di Aquileia. Santa Messa e pranzo
comunitario.
18/11/2008: Tavola rotonda su Università: singolare,
femminile - Una donna rettore. Interventi della prof. Cristina
Compagno, attuale rettore dell’Università di Udine, della prof.
Marina Brollo, docente della stessa Università e presidente
delle Pari Opportunità e della dott. Sonia De Marchi.
01/12/2008: Incontro formativo su Prostituzione: nuova
normativa e disegno di legge, tenuto dall’avv. Renata Masotti e
da Maria Pia Cedolini della Caritas.
14/12/2008: Incontro natalizio di spiritualità presso il
Seminario di Castellerio.
10/02/2009: Incontro su Testamento biologico al centro del
dibattito etico-giuridico. Relatori don Giovanni Del Missier
(aspetto etico) e avv. Renata Masotti (aspetto giuridico).
26/02/2009: Incontro su Anno Paolino - San Paolo a duemila
anni dalla nascita con il biblista mons. Rinaldo Fabris.
pag 5 novembre2009
05/03/2009: Santa Messa per celebrare la Festa della Donna
e cena comunitaria.
14/03/2009: Tavola rotonda su Il consultorio familiare dal
passato al futuro, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria
Udinese n.4 e il Comune di Udine.
02/04/2009: Incontro pasquale di spiritualità presso
l’Abbazia di Rosazzo.
20/06/2009: Chiusura anno sociale 2008-2009 a Povoletto,
con visita di alcune chiesette artistiche e della Domus Magna.
Pranzo insieme.
17/09/2009: Apertura anno sociale 2009-2010 a Illegio con
visita guidata alla mostra Apocrifi - Memorie e leggende oltre i
Vangeli. Santa Messa, pranzo e visita al Duomo di Tarcento
con i suoi restauri e la sua felice ristrutturazione.
Sandra Nobile Vidal
presidente uscente del CIF provinciale di Udine
COMPOSIZIONE DEI CONSIGLI DIRETTIVI DEI CIF COMUNALI
Le operazioni elettorali si sono svolte presso le sedi locali nel periodo immediatamente precedente il Congresso provinciale:
settembre-ottobre 2009
Gruppo CIF
Presidente
Vicepresidente
Alto Bût Carnia
Crisman
Giovanna
Alto Bût Lazzara
Carnia
M.
Mercedes
Bagnaria Arsa
- Sevegliano
Drusin Tiziana
Felcher
Aleassandra
Sgobbi Luana
Cassacco
Da Pian Emilia
Baiutti Luisa
Fagagna
Morandini Tiziana
Tis Enrica
Povoletto Savorgnano
al Torre
De Marchi
Loretta
Costantini Sara
San Daniele
del Friuli
Schiratti Laura
San Pietro
al Natisone
Udine
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
Consigliere
Di Centa Augusta
Englaro Luigina
Pittino Graziella
Primis Ivana
Tesoriera
Segretaria
Primus Ivana
Di Centa Augusta
Sclauzero Anna
Passerino Franca
Rizzo Liliana
Simeoni Luciana
Binutti Alida
Chiarvesio Maria
Comello Ornella
Conte Miriam
Nimis Luciana
Beltramini Renata
e Giorgiutti
Giuditta
Martinis Graziella
Locatelli Teresa
Ermacora Teresa
Federicis teresa
Federicis Teresa
Locatelli Teresa
Corredig Lucia
Postregna
Anna Teresa
Corredig Luisa
Crucil Enrica
Sion Carmen
Corredig Luisa
Postregna
Anna Teresa
Zandigiacomo
Maria
Corino Paola
Biasutti Ileana
Locatelli
Antonietta
Sclauzero M. Rita
Donda Alida
D’Agostinis Anna
Baiutti Armida
Cumini Luciana
Giordano Loretta
Simeoni Luciana
Abramo Nevia
Binutti Alida
Canor Annamaria
Chiarvesio Maura
Biasutti Ileana
Bortolan Maria
Gori Lucia
Locatelli Antonietta
Rossi Mariella
pag 6 novembre2009
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL CIF PROVINCIALE
Le elezioni si sono svolte presso la sede del CIF provinciale, il 15 ottobre 2009, ed in seguito alla prima riunione
del nuovo Consiglio, in data 3 novembre u.s., le cariche sono state così ripartite:
Gruppo CIF
provinciale
Presidente
Vicepresidente
Udine
Nobile Sandra
Barazza M. Enza
Anita Pecile
Consigliere
Corredig Lucia
Costantini Sara
De Marchi Loretta
Drusin Tiziana
Gori Lucia
Lazzara M. Mercedes
Masotti Renata
Zandigiacomo Maria
Tesoriera
Segretaria
Paola Corino
Mariella Rossi
Riteniamo opportuno inserire in questo numero speciale del Notiziario, dedicato prioritariamente al nostro recente Congresso elettivo, il testo
del DOCUMENTO CIF 2009, a suo tempo inviato a tutte le socie per aprire la fase preelettorale del Congresso stesso.
La rinnovata presentazione sul nostro periodico di tale pagina significativa intende far conoscere a tutti i lettori, anche estranei al CIF, la
configurazione dell’associazione e nello stesso tempo sollecitare nelle aderenti il loro impegno e la loro adesione concreta e volonterosa.
Documento CIF 2009
Abbiamo un ricordo sicuramente ancora ben vivo dell’importante esperienza democratica vissuta dal nostro
Paese nel corso delle ultime elezioni (Parlamento Europeo, Consigli locali, Referendum), e ci siamo potute rendere conto
direttamente dell’importanza della partecipazione. I risultati elettorali, come tutti riconoscono, sono spesso compromessi
purtroppo dall’assenteismo dei votanti.
Per evitare quanto è accaduto nell’occasione citata, si invitano le socie del CIF a riflettere sul già previsto impegno che
prossimamente coinvolgerà le appartenenti all’associazione ad ogni livello (nazionale, provinciale e comunale): il rinnovo
degli organi collegiali attraverso gli appuntamenti congressuali.
Questa comunicazione vuole trasmettere alle socie una viva esortazione alla più ampia partecipazione all’evento: partecipazione
non soltanto formale, ma convinta e responsabile.
Essa tuttavia non potrà estrinsecarsi soltanto attraverso la civile azione del voto, ma dovrà esprimersi nel tempo mediante una
generosa offerta di idee e di esperienze personali. Anche di tempo prezioso.
Va delineandosi dunque la caratterizzazione della ideale socia del CIF, dalla quale ci si aspetta non soltanto l’adesione alle
iniziative via via proposte, ma pure, per quanto è possibile, la volonterosa accettazione di eventuali oneri di responsabilità
diretta, nella convinzione che mettersi al servizio degli altri, secondo le proprie peculiarità e per una causa ritenuta giusta, è
dovere primario di un cristiano. E di una donna cristiana in modo particolare.
In prossimità del rinnovo degli organi direttivi è bene che gli aderenti rivedano con attenta considerazione le linee
d’impostazione programmatica e di azione dell’associazione di appartenenza. Basterà che le socie del CIF riesaminino i
primi quattro articoli dello Statuto, che in stringata sintesi indicano i principi basilari a cui l’associazione stessa si ispira, gli
obiettivi concreti che si propone di raggiungere e gli strumenti previsti per l’attuazione.
Art. 1 Il Centro Italiano Femminile è un’associazione che opera in campo civile, sociale e culturale per contribuire alla costruzione
di una democrazia solidale e di una convivenza fondata sul rispetto dei diritti umani e della dignità della persona secondo lo spirito
e i principi cristiani.
Art. 2 Il CIF svolge azione di presenza e di partecipazione assumendo i valori della democrazia nelle strutture e nell’azione. È
soggetto autonomo rispetto ai partiti politici e a qualsiasi altro movimento.
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 7 novembre2009
Art. 3 Il CIF si propone, come proprie finalità, di:
- contribuire alla crescita e allo sviluppo delle persone e delle singole comunità in ordine alla vita sociale, culturale e politica;
- operare per il raggiungimento di una cultura e di una democrazia paritaria in cui sia pienamente riconosciuta la dignità della
donna;
- promuovere la presenza e la partecipazione delle donne alla vita delle istituzioni, sensibilizzando l’opinione pubblica sui problemi
della condizione femminile;
- operare affinché sia superata ogni forma di discriminazione e sia svolta una politica di pari opportunità;
- collaborare affinché siano garantiti i diritti di tutti i soggetti sociali nel rispetto dei principi costituzionali;
- agire nelle sedi opportune con tutte le iniziative possibili in favore della famiglia e dei suoi valori.
Art. 4 (…) Per conseguire i propri fini istituzionali il CIF promuove iniziative di studio, di ricerca e di formazione; attua attività
di volontariato e servizi sociali e culturali come espressione di pluralismo; stipula convenzioni con istituzioni pubbliche e private.
È motivo d’orgoglio poter affermare che il CIF locale in ogni sua espressione (provinciale, comunale e regionale)
per oltre sessant’anni si è prodigato con solerzia, capacità, anche con passione, a valorizzare il ruolo della donna, a farne
conoscere e accettare i diritti per lungo tempo ignorati o trascurati anche nel nostro territorio.
Con l’ottica cristiana che caratterizza in via prioritaria la sua azione, il CIF ha rivolto la sua particolare attenzione ai problemi
della famiglia, dei minori, delle persone svantaggiate: settori che coinvolgono istintivamente e profondamente la sensibilità
femminile e che la nostra società tendeva ad affidare in modo quasi esclusivo alle cure delle donne, di cui si è sempre
riconosciuto il generoso ed efficace impegno nel lenire le sofferenze e nel provvedere ai bisogni. Sono più che scontati quindi
gli ampi interventi del CIF, il quale, come precisa lo Statuto, è appunto “un’associazione di donne che opera in campo civile
e sociale”.
È da considerarsi particolarmente significativa l’azione promossa in Friuli, soprattutto nei primi anni del dopoguerra,
quand’erano più vive le esigenze di carattere assistenziale. Il CIF si è fatto conoscere su larga scala grazie al contributo
disinteressato ed efficace delle volonterose e tenaci presidenti che si sono succedute alla sua guida. Ma anche grazie alle socie,
le quali con l’apporto del loro assenso e con l’importante consistenza del loro numero, allora ben rilevante, hanno dato forza
e credibilità ad un organismo socio-culturale al quale la comunità ha attribuito comprovata serietà e indirizzo morale di
sicura garanzia.
Tecniche operative e politiche di intervento si sono ovviamente modificate nei sessanta anni di vita della nostra associazione:
ciò per meglio adeguarsi alle mutate richieste provenienti dalla base. Oggi il CIF si impegna particolarmente nella formazione
permanente delle sue aderenti e nell’aggiornamento riguardante la legislazione italiana, comunitaria ed estera che attiene al
mondo femminile ed alla famiglia.
Si vuole comunque ricordare che informazioni dettagliate sull’azione del CIF locale potranno essere utilmente desunte
dalla nostra preziosa pubblicazione DONNE FRIULANE IN CAMMINO VERSO IL DOMANI, edizione CIF, Udine
2006 (tutte le socie ne possiedono una copia), mirata non soltanto a farci conoscere all’esterno ma anche a coinvolgere con
consapevolezza le socie perché, riflettendo sul passato, trovino profonda motivazione a impegnarsi nel futuro.
Abbiamo delineato per voi, care amiche cifine, il ritratto dell’organismo a cui vi siete liberamente associate attribuendogli la
vostra fiducia. Continuate a dimostrarla con lo stesso entusiasmo di coloro che hanno tracciato la via.
Udine, giugno 2009
Il Consiglio provinciale del CIF di Udine
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 8 novembre2009
Care presidenti neoelette,
presentatevi alle socie
Sandra Nobile Vidal, presidente provinciale - Per la seconda volta sono stata eletta Presidente Provinciale del
CIF di Udine. Ringrazio le aderenti per la fiducia accordatami.Mi auguro di essere utile all’associazione anche
in questo secondo mandato in collaborazione con le componenti del Consiglio Provinciale.
Chi sono? Appartengo ad una famiglia abbastanza impegnata nel sociale e pertanto sempre disponibile a dare
una mano anche a me.
Oltre a far parte del Centro Italiano Femminile sono impegnata, nella mia comunità, in varie iniziative, ma in
particolare seguo l’attività della Caritas insieme ad altre amiche del CIF. Sono da dieci anni responsabile del
”Centro d’Ascolto Caritas di Palmanova”, che segue circa 400 famiglie (italiane e straniere) e da giugno anche
la mensa “Padre Marco d’Aviano” con una convenzione tra il Comune, la Casa di Riposo e la Parrocchia di Palmanova. Sono
anche la referente delle gite per conto dell’Università della Terza Età di Palmanova.
E, la cosa più bella, sono nonna di quattro bei nipoti, due maschi e due femmine, che mi danno tanta gioia e tanto affetto.
Maria Zandigiacomo Di Marco, presidente del gruppo comunale di Udine - Sono socia del CIF da moltissimi
anni: penso di avere, tra le aderenti, una anzianità di appartenenza all’associazione tra le più ragguardevoli. Ho
fatto l’insegnante per oltre 40 anni: dapprima come maestra nella scuola primaria, poi come docente di didattica
in un istituto magistrale. Un’interruzione intermedia, ultradecennale, di tale servizio ha contrassegnato un mio
“comando”, presso il Ministero degli Interni, impegnata come esperta di problemi educativi dell’infanzia. Un
matrimonio felice alle spalle, durato più di cinquanta anni. Non ho figli. Aderisco a vari organismi culturali
della città. Sono una lettrice appassionata, amo scrivere e dipingere.
Frequentando assiduamente il CIF si è andato rafforzando il mio naturale interesse per gli aspetti sociali del
vivere odierno, che ancora mi appassionano e mi coinvolgono.
Ho fatto parte per vari mandati del Consiglio provinciale e di quello di presidenza della nostra associazione, alla quale ho sempre
cercato di offrire la mia competenza specifica e la mia disponibilità operativa.
Sono stata la prima presidente del gruppo CIF di Udine (1985), dando avvio alla sua gestione autonoma.
Mi interesso da sempre della pubblicazione del nostro NOTIZIARIO: mi dedico alla raccolta delle collaborazioni, scrivo qualche
articolo e curo, pur nei limiti dovuti alla mia impreparazione tecnica, l’impaginazione di ogni numero in uscita.
Dopo tanti anni riprendo ora volonterosamente la guida del gruppo comunale udinese, nella speranza che la salute, la creatività,
la capacità organizzativa e l’entusiasmo, requisiti indispensabili all’azione, mi sostengano in modo adeguato.
Conto sulla collaborazione delle amiche membri del Consiglio e sulla risposta rassicurante che le nostre 31 socie udinesi vorranno
dare alle nostre proposte.
Laura Schiratti Filipuzzi, presidente del gruppo comunale di San Daniele del F. - Sono nata e cresciuta a
Cividale del F., dove mi sono diplomata maestra elementare presso l’Istituto Orsoline. Ho i niziato subito ad
insegnare all’EFA. Entrata in ruolo sono passata dai monti (Masarolis, Reant …) al mare (Fossalon, S. Canzian
d’Isonzo) per approdare nel ’70 a San Daniele. Passione per il lavoro ed impegno a migliorare mi hanno
accompagnata fino all’ultimo giorno di scuola.
Nel 1960 mi sono sposata con Enzo Filipuzzi di San Daniele. A motivo del suo lavoro abbiamo abitato per
alcuni anni a Cividale, poi a Udine presso l’ex OPP, per poi ristabilirci definitivamente a San Daniele dove mio
marito ha svolto per 17 anni l’incarico di sindaco. Abbiamo avuto due figlie e un figlio, ora ammalato.
Ho sempre creduto nell’associazionismo perché procedere insieme a chi condivide ideali e visione della vita dà sostegno, piacere
e possibilità maggiore d’incidere nella società.
Per questi motivi ho aderito già da trent’anni al CIF e al Gruppo ecumenico del S.A.E. di Udine, movimenti facenti parte
ambedue dell’area cattolica.
Il CIF in particolare risponde alla mia esigenza di amicizia e solidarietà fra noi donne. Promovendo in esse la crescita, la
partecipazione, la collaborazione, la presa di coscienza dei loro specifici problemi opera alla realizzazione di una convivenza più
umana e democratica per tutti.
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 9 novembre2009
Giovanna Crisman Schiava, presidente del gruppo comunale Alto Bût–Carnia - Sono nata a Fiume, allora
italiana, nel 1936 e profuga dal 1946. Ho vissuto con la famiglia a Tarcento fino al 1959. Mi sono diplomata
maestra, nel 1954, a Volterra, ove ho studiato in collegio per sei anni.
Mi sono iscritta all’università cattolica di Milano, dove ho frequentato la Facoltà di Pedagogia e Filosofia.
Superato il Concorso magistrale ho iniziato la carriera di maestra elementare nelle Valli del Cornappo e del
Torre, cessando a malincuore gli studi universitari.
Mi sono sposata nel 1959. Da allora risiedo a Sutrio. Ho una famiglia molto numerosa: sei figli e otto nipoti.
Mi sono iscritta all’ACI quand’ero bambina e vivevo a Fiume. Ho continuato ad aderire a tale organismo da giovane e da donna,
assumendo anche impegni di responsabilità. Negli anni ’50 ho frequentato a Roma un corso per la formazione di propagandiste
nazionale di ACI svolgendo, poi su richiesta del Centro Nazionale alcuni incarichi di animazione.
Ho aderito anche all’AIMC ed al CIF, interrompendo per i miei troppo gravosi impegni l’adesione a quest’ultimo.
Dopo un’interruzione di venti anni, dedicati totalmente alla famiglia e al lavoro, mi sono iscritta nuovamente al CIF, promuovendo
anche nella nostra zona carnica un gruppo di entusiaste ed attive aderenti.
Seguo particolarmente due iniziative promosse dal CIF locale: un corso di lavori artistici femminili e il soggiorno estivo autogestito,
presso la Villa serena a Lignano, per anziani e famiglie che vivono nei nostri paesi.
Ho fatto parte molte volte del Consiglio provinciale CIF di Udine e di quello regionale, designata selettivamente al ruolo di
presidente regionale e poi di consigliera nazionale.
Lucia Corredig, presidente del gruppo comunale di San Pietro al Natisone - Il 1° Ottobre qui a Sn
pietro si sono svolte le elezioni comunali per il rinnovo delle cariche triennali. A sorrpresa sono stata rieletta
Presidente.
Sono Lucia Corredig, abito a San Pietro al Natisone, all’inizio del paese, in una grande e vecchia casa con
cortile, orticello e prato, assieme ad una zia paterna quasi novantenne.
Sono stata insegnante di educazione tecnica nelle scuole medie ed ora sono pensionata.
Tante attività alle quali mi dedico con piacere riempiono bene le mie giornate; alla passione per il ricamo, al
quale mi dedico con grande piacere, si è aggiunto ora quella per il merletto a tombolo della tradizione goriziana.
La parrocchia è per me un punto di riferimento e di impegno; faccio parte del Consiglio pastorale, sono ministro straordinario
della comunione e raccogliendo parte dell’eredità dell’amica cifina Bianca, che purtroppo non è più tra noi, mi occupo della
pulizia della chiesa e della manutenzione del tovagliato sacro.
Con le amiche aderenti del CIF ci incontriamo la domenica, dopo Messa, per scambiarci idee, notizie, commenti e avviare
l’organizzazione delle attività associative previste per l’immediato futuro.
Tiziana Drusin Caissutti, presidente del gruppo comunale di Bagnaria Arsa–Sevegliano - Ho cinquanta
anni, sono sposata e ho due figli di ventinove e ventitre anni. Per motivi familiari, nell’anno 2000 lasciai la
professione di ragioniera e da allora, avendo più tempo a disposizione, è notevolmente aumentato il mio
impegno nella parrocchia e nelle varie associazioni di volontariato.
Da settembre sono, per il secondo mandato consecutivo, la presidente del CIF comunale di Sevegliano. Faccio
parte di questa associazione da circa venticinque anni.
Sandra Nobile, l’attuale presidente provinciale, mi propose l’iscrizione al CIF ed io colsi questa opportunità
come un’occasione per conoscere un paese nel quale ero appena arrivata come giovane sposina. Il CIF mi ha
permesso di accrescere le mie conoscenze nel sociale, di arricchirmi culturalmente ed umanamente. Devo dire, però che la cosa
più importante in assoluto che mi ha dato il CIF è l’amicizia di tante donne. Donne che come me cercano di capire e conoscere
le situazioni di difficoltà nel mondo femminile e non, per poter dare un contributo tangibile, seppur limitato, per migliorare la
nostra società.
Ho cercato di portare la mia esperienza di impegno sul territorio, candidandomi senza successo, per ben due volte alle
amministrative del mio comune assieme ad un gruppo con cui condividevo i valori di onestà, servizio gratuito e attenzione alle
povertà. Purtroppo ho scoperto che questi valori in politica pagano meno della promessa di un favore o di una raccomandazione
ed è per questo che continuerò a fare volontariato fuori dall’ambiente politico.
L’augurio che mi faccio e che faccio a tutte le donne del CIF è di riuscire a far trasparire con il nostro gioioso impegno in campo
civile, sociale e culturale, la bellezza di condividere un ideale di convivenza nel rispetto dei diritti umani e della dignità della
persona secondo i principi cristiani. Buon lavoro insieme!
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 10 novembre2009
Tiziana Morandini Fabbro, presidente del gruppo comunale di Fagagna - Comunico che il 30/09/2009
in occasione del congresso elettivo, sono stata riconfermata come presidente del CIF di Fagagna. Sono nata a
Udine il 21.10.1961, coniugata, ed ho due figlie.
Diplomata come “Perito Aziendale e Corrispondente in Lingue Estere” all’Istituto Tecnico “A. Zanon” di
Udine, ho lavorato come impiegata per diversi anni in azienda privata e poi in cooperative.
L’esperienza maturata nel settore cooperativistico riguarda diversi settori: pulizie, ecologia,
ristorazione, assistenza etc.
Continuo nella attività di gestione di una Cartolibreria a Fagagna con mio marito, tuttavia negli ultimi due anni ho anche svolto
attività di agente di commercio (che ho dovuto interrompere per motivi di salute) e dalla scorsa estate sono tornata alla mia
passione! Collaboro con una agenzia che opera nel campo dell’organizzazione eventi, comunicazione e marketing.
Il resto resta per me sempre fondamentale ed immutabile: sono estroversa, mi piace lo sport inteso come “scuola di vita” (ho
giocato a pallavolo per vent’anni), mi piace leggere e tutto ciò che è espressione artistica dalla musica, pittura, danza, teatro etc.,
mi piace organizzare ma soprattutto do molta importanza al rapporto umano, ai valori della famiglia e dell’amicizia: elementi
fondamentali per affrontare al meglio le difficoltà e le gioie della vita.
Loretta De Marchi Gangheri, presidente del gruppo comunale di Povoletto-Savorgnano al Torre - Dal 1976 sono residente a
Savorgnano al Torre. Ho 57 anni. Nel 1963 sono emigrata con i miei genitori in Svizzera, dove ho frequentato
le scuole. Ho lavorato in una banca e ancora giovanissima mi sono sposata. Dal matrimonio sono nati tre figli:
due nati in Svizzera e la figlia a Udine. Il 30 aprile 1976 sono rientrata con la famiglia in Italia. Dopo le iniziali
difficoltà di adattamento ad una nuova realtà, con il passare del tempo ho assimilato nuovamente le abitudini
del luogo. Ho svolto alcune attività lavorative minori, rimanendo principalmente a disposizione della famiglia.
Negli anni 80 mi sono inserita nelle varie realtà di volontariato locale, fra cui il gruppo CIF. Assieme a tutte
le amiche ho lavorato attivamente alle molte iniziative proposte dal gruppo. Dal 2006 ricopro all’interno del
CIF di Savorgnano/Povoletto la carica di presidente.
Chiusura anno sociale 2008-2009
S
abato 20 giugno 2009 le amiche del
CIF di Povoletto hanno accolto nel
loro comune le socie dei CIF di Udine,
Bagnaria Arsa - Sevegliano, Cassacco,
Fagagna, San Daniele, San Pietro al
Natisone, affidando la guida artistica di
alcuni interessanti edifici locali al maestro
Luigino Merluzzi.
Questi ha illustrato con passione la storia
di due chiese e gli affreschi di Gian Paolo
Thanner: questo pittore bavarese fu
attivo in Friuli dalla fine del 1400 alla
metà del 1500 ed affrescò varie chiesette,
soprattutto quelle votive, sia nel comune
di Povoletto sia nelle valli del Torre e del
Natisone.
La prima chiesetta visitata si trova a
Primulacco: il piccolo edificio era in rovina
e c’era chi voleva abbatterlo per allargare
la piazza e dare spazio a costruzioni più
moderne; ma i borghigiani si ribellarono
e cominciarono una raccolta di fondi per
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
finanziare le prime spese. Poi intervenne
la Sovrintendenza dei Beni Culturali,
così che le mura e gli affreschi vennero
gradualmente restaurati ed oggi offrono
una piacevole vista, ricordando episodi
tratti dai Vangeli, ma anche da vite di
Santi un tempo assai venerati ed ora quasi
dimenticati, come San Sebastiano e San
Rocco, protettori contro la peste.
La seconda visita è stata dedicata alla
chiesa di San Pietro di Magredis, anch’essa
ornata dagli affreschi del Thanner, artista
che, pur non essendo raffinato, persegue
uno stile semplice e comprensibile, adatto
per la catechesi di un popolo ancora
incapace di leggere i testi, ma ben disposto
ad apprendere per immagini.
In questa parrocchiale mons. Francesco
Frezza ha celebrato la Messa, invitandoci
a lodare e ringraziare il Signore per le
energie che ci ha donato nello svolgere
i compiti del CIF nel trascorso anno
sociale 2008 – 2009.
Il pranzo comunitario è stato goduto
in un simpatico agriturismo della zona:
l’allegria è stata determinata non solo dai
buoni cibi e dalla brigata canterina, ma
anche dal sole, che è tornato a sfolgorare
dopo una mattinata di piogge intense, che
non avevano però impedito alle cifine di
giungere assai numerose.
Durante il pranzo un delegato del Comune
di Povoletto ha offerto a ciascuna delle
presenti una copia della nuovissima Guida
di Povoletto, curata da G. Bergamini: un
volume arricchito di belle fotografie e
di articoli sui vari aspetti di un comune
praticamente alle soglie di Udine, ma
poco conosciuto.
Il pomeriggio ci ha offerto la chicca della
giornata: la visita alla Domus Magna dei
Partistagno a Belvedere al Torre. Questa
villa, costruita dalla nobile famiglia 8
pag 11 novembre2009
8
feudale dei Partistagno a partire
dalla metà del 1400, ha mantenuto
l’antica struttura dei tre piani e delle
finestre, di cui la centrale al piano nobile
risalta per l’elegantissima trifora. Gli
attuali proprietari, i Sebastianutto, la
abitano conservandone amorosamente
l’antico arredo, permettono e guidano
visite a privati e gruppi turistici, ospitano
varie attività culturali (ad esempio era
in allestimento uno spettacolo teatrale);
inoltre coltivano biologicamente un orto
ed un giardino con fiori di lavanda e frutti
di bosco che confezionano in marmellate
o vendono freschi in allegri cestini.
Tutte le visitatrici sono state gratificate
con un mazzetto di lavanda: e onore
all’ospitalità dei signori Sebastianutto!
Alla fine il ringraziamento alle cifine di
Povoletto, ospiti gentilissime, è stato
assai caloroso: innanzi tutto per l’ottima
organizzazione, ma anche per aver offerto
l’occasione di trascorrere una giornata
rallegrata dalle bellezze artistiche e dalla
compagnia delle amiche, due vivaci
corroboranti per le nostre attività culturali
e sociali.
Antonietta Locatelli
Il gruppo CIF a Illegio in occasione dell’apertura del nuovo anno sociale
Apertura anno sociale 2009-2010
S
ono tornate in Carnia le amiche
friulane per celebrare l’apertura
dell’anno sociale 2009 – 2010.
L’occasione è stata offerta dalla grande
mostra di pittura e scultura di Illegio, che
abbraccia cinque, sei secoli di religiosità
ed accoglie insigni opere di artisti italiani
ed europei.
Ci si chiede come mai un piccolo paese
tra i monti possa presentare ai numerosi
visitatori una mostra così importante, con
un allestimento congruo e raffinato, un
manipolo di giovani guide ben preparate
e disponibili, una serie di eventi culturali
che fanno da efficace contorno.
Il merito va al primo responsabile, don
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
Geretti e a mons. Zanello della parrocchia
di Tolmezzo, ma anche ai collaboratori
ed alla comunità di Illegio che da anni
ormai vive e partecipa alla manifestazione
dando un’immagine ordinata e fiorita del
proprio paese.
Lassù ci si arriva prendendo, a destra, la
strada del borgo tolmezzino di Betania e
proseguendo per una salita suggestiva, a
volte aspra, che corre a mezza costa, per
giungere quasi a sorpresa al verde pianoro
su cui sorge Illegio, una frazione di circa
300 anime.
Ma la mostra ben ripaga il breve disagio;
un’esposizione
direi
stupefacente,
intitolata “Apocrifi” perché ispirata ai
Vangeli non riconosciuti dalla Chiesa,
perciò non inseriti nelle Sacre Scritture, i
cui racconti o leggende sono entrati nella
devozione popolare.
Una mostra divisa in quattro ambiti
comprendenti: l’adorazione dei Magi; la
fuga in Egitto, l’infanzia e la resurrezione
di Gesù; la vita della Madonna; altre
storie con, dulcis in fundo, uno splendido
busto marmoreo di Cristo giudicante del
Bernini.
L’intera mostra si avvale di capolavori di
altissimo valore: possiamo citare alcuni
autori come il Guercino, il Durer, i
nostrani Amalteo, Grassi e Fogliari;
abilissimi intagliatori del legno; allievi
di Leonardo, di Andrea Del Sarto e
dell’Orcagna; botteghe pittoriche
8
pag 12 novembre2009
8
fiamminghe o ungheresi; artisti
di icone …
Dalla mostra si esce arricchiti, appagati,
entusiasti per una raccolta che vuol esaltare
il sacro e il bello.
Al tocco dopo mezzogiorno, il nostro
impareggiabile consulente ecclesiastico
mons. Frezza ha celebrato per il gruppo la
S. Messa nella chiesa del paesino ospitante,
offrendo una riflessione adatta alla giornata
che dà inizio al nuovo anno sociale: la
nostra vita per gli altri. Ha citato pure un
poeta indiano, assolutamente in sintonia
con il pensiero cristiano: “Ho sognato che
la vita è bella, la realtà quotidiana è un
servizio, la vita al servizio è bella!”.
Ci siamo ritrovate tutte, oltre 50, presso il
ristorante Al Benvenuto di Tolmezzo, per
il pranzo in serenità ed amicizia.
Noi della Carnia, quindi, abbiamo salutato
le amiche che riprendevano il cammino
verso la pianura, in previsione di una
sosta a Venzone, la cittadella medievale
magnificamente risorta dalle macerie
del terremoto, e di una seconda fermata
a Tarcento per la visita alla chiesa della
Madonna del Giglio, ove furono apportati
dopo il sisma restauri e ristrutturazioni di
grande valore.
Che la giornata sia stata piacevole
(anche il tempo è stato clemente) me
l’ha confermato una partecipante felice
e soddisfatta incontrata casualmente
la domenica successiva a Udine; siamo
fiduciose che anche le altre amiche
conservino un gradito ricordo del 17
settembre 2009!
Mercedes Lazzara
NOTIZIE FLASH
Visita alla mostra “San Cromazio e il suo tempo” (29.3.2009)
Alla fine di marzo è stata organizzata una visita guidata alla mostra allestita nel Palazzo Patriarcale, in linea con quanto
suggerito da don Carlo Gervasi nell’incontro avvenuto precedentemente nella sua chiesa di San Cromazio a Udine. Molto
ampia la partecipazione delle socie. È a disposizione delle socie che fossero interessate un testo di commento alla mostra
redatto da Antonietta Locatelli.
Tavola rotonda per le elezioni europee (18.5.2009)
La presidente regionale Maria Trebiciani rammenta la lunga tradizione del CIF per la promozione della persona, della
democrazia e dei principi di solidarietà. La socia avv. Renata Masotti illustra le attuali norme elettorali e le funzioni del
Parlamento Europeo. Si presentano poi alcune candidate dei vari schieramenti politici. Pubblico attento e numeroso, non
solo femminile. (Da segnalare che proprio a Udine una candidata ha fatto il pieno delle preferenze, cosa di cui un movimento
femminile come il nostro non può che rallegrarsi.)
Si parla di donne protagoniste di cultura e di tradizione in movimento (11.6.2009)
Renata Masotti, che ora fa parte della Commissione Regionale per le Pari Opportunità tra uomo e donna, ci segnala un
Convegno che si è svolto a Trieste presso la Scuola Interpreti e Traduttori di Trieste nel giugno scorso: “Donne tra cultura e
immigrazione.”
Nell’incontro attraverso due video è stata presentata la testimonianza diretta e speculare di molte donne triestine che,
avendo sposato cittadini americani, nel dopoguerra si sono trasferite negli Stati Uniti, e di altre numerose donne straniere
che viceversa si sono stabilite recentemente a Trieste: esse offrono la possibilità di un confronto di esperienze, ma
soprattutto l’opportunità di comprenderne le implicazioni sociali e culturali, portando un contributo alla crescita umana e
sociale della intera comunità. In ricordo di una socia, legata da sempre al CIF
Italia De Monte, udinese doc, è morta in settembre, alla ragguardevole età di novantaquattro anni. Era attualmente la socia
più anziana del nostro CIF udinese. Aderì all’associazione fin dal momento della sua fondazione, nel 1946, ed entrò subito
in grande familiarità soprattutto con le prime aderenti; in particolare con Bianca Margreth e Maria Feruglio. Ella le ha ormai
raggiunte felicemente Lassù. Finché ebbe autonomia di movimento partecipò fedelmente alle iniziative dell’associazione,
ma gli impedimenti fisici non le impedirono di mantenere con essa buoni contatti attraverso la lettura della stampa CIF e
particolarmente del nostro Notiziario, che le dava notizia di quanto avveniva in ambito locale.
Ricordiamo con affetto l’amica Italia De Monte, che ha “tenuto per mano” tanto a lungo le socie del CIF udinese, e per lei
invochiamo la pace del Signore.
Importante avvicendamento nella Chiesa udinese
Domenica 11 ottobre 2009 mons. Pietro Brollo si è congedato dalla diocesi per raggiunti limiti di età; una gran folla in
duomo per confermare il ringraziamento per il servizio reso alla comunità dei credenti e non solo. Grande folla anche la
domenica successiva per accogliere l’arrivo del nuovo Arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, che porta con sé nuove
speranze. La Presidente CIF ha inviato un telegramma ad entrambi i presuli; nella risposta mons. Mazzocato si augura di
avviare col CIF una costruttiva collaborazione, nella linea di quello che era già avvenuto con mons. Brollo.
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 13 novmbre2009
In risposta all’affettuosa lettera di saluto
della nostra Presidente, così ci ha
scritto mons. Brollo, ormai Arcivescovo
emerito, prima di lasciare la Diocesi.
A
a
conclusione
di
queste
giornate
intensamente vissute, ripercorro le tante
espressioni di vicinanza e di preghiera che mi avete
riservato, per le quali ringrazio voi e il Signore.
CIFINE OLTRE TUTTO
ANCHE ABILI CUOCHE
Presentiamo questa ricetta come suggerimento per ravvivare
le conoscenze culinarie delle nostre lettrici. Abbiamo definito
“del congresso” questa torta salata saporita e appetitosa, perché
l’abbiamo gustata a S. Pietro al Natisone proprio in occasione
dell’appuntamento elettorale del 1° ottobre.
Ci è molto piaciuta. È di facile esecuzione e di costo molto
contenuto: qualità apprezzabilissime dalle casalinghe. Chi la
realizza, ce ne renda conto!
Mi sento in dovere di aggiungere alla gratitudine
profonda un sentimento di vicinanza che va
oltre un “mandato” ora concluso, perché vuole
confermare la continuazione di un rapporto vivo ed
affettuoso in Cristo Signore, nel comune impegno
di continuare ad essere testimoni attivi e credibili
del vangelo, che è annuncio di amore e di pace,
inseriti nella grande tradizione della nostra Chiesa
Aquileiese.
La grazia che ci viene dallo Spirito Santo illumini
sempre i nostri passi.
A tutte voi un grazie e di cur un biel “mandi furlan!”
Anche a tutte le associate.
@ Pietro Brollo
Torta salata del congresso
Fare una pasta brisè con: gr. 200 di farina 00,gr.
100 di burro, 1 uovo, un pizzico di sale, acqua q.b.
Avvolgerla nella pellicola e farla riposare in frigo
per almeno un’ora.
Stendere la pasta e foderare con essa una tortiera
di cm. 24 di diametro;, bucherellare con una forchetta il
fondo e cuocere in bianco in forno a 180°-200° per 10
minuti.
Raffreddata, adagiarvi gr. 120 di prosciutto cotto e gr.
250 circa di formaggio (preferibile metà latteria fresco
e metà più stagionato e saporito), il tutto tagliato a
cubetti.
In una ciotola sbattere 2 uova intere con sale e pepe.
Aggiungervi gr. 125 di panna, gr. 125 di latte, un po’
di farina e una manciatina di prezzemolo tritato (o altre
erbe aromatiche, es. erba cipollina, timo…). Versare il
tutto sopra la pasta brisè. Infornare a 180° e cuocere per
30-40 minuti.
Lucia Corredig
OMAGGIO D’AFFETTO E DI CONSIDERAZIONE
AL NOSTRO MONS. FREZZA
Don Francesco, come porti bene il tuo nome!
Lo vediamo nel mite sorriso col quale ci saluti, nella premura con la quale accorri alle nostre riunioni, nella
puntualità con cui ci offri i tuoi scritti per il nostro piccolo giornale, nella profondità della tua fede che anima
i tuoi pensieri e le tue parole…
E proprio nelle tue parole nell’ultimo Consiglio di presidenza abbiamo colto un messaggio squisitamente
evangelico. Qualche giorno fa, ti sei diretto nel tuo studio, come al solito dopo la tua messa quotidiana, ed
ecco l’imprevisto… La serratura era forzata: dalla porta, spalancata sulla stanza sottosopra, hai visto aggirarsi
un’ombra minacciosa, armata di un arnese da scasso, che brandiva verso di te.
Non ti sei perso d’animo: alle tue domande, certo piene di umanità, l’uomo ha esclamato che aveva bisogno di
denari per mangiare; era uscito dal carcere ed era senza mezzi, senza famiglia, un povero disperato.
Ed allora tu gli hai dato da mangiare, pane, vino, un po’ di denaro, e certo nel tuo animo risuonavano le
parole evangeliche: “Poiché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare: avevo sete e mi avete dato da bere,
ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti
a trovarmi.”
E ci hai suggerito di riflettere anche quest’anno sulla condizione dei carcerati, cosa che cercheremo di fare
quanto prima.
Grazie, don Francesco, di essere nostro amico!
Mariella Rossi Gini
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 14 novembre2009
I Medaglioni del CIF
Un Medaglione atipico, questo, che il NOTIZIARIO CIF dedica oggi, insolitamente, non a una figura
femminile emergente in loco, ma ad un uomo. Emergente, comunque, lui pure: per generosità d’animo,
disponibilità operativa, apertura verso gli altri. Presentiamo pertanto il nostro consulente ecclesiastico e lo
mettiamo al centro del nostro interesse e del nostro affetto per onorare il recente 60° anniversario della sua
ordinazione sacerdotale.
mons. Francesco Frezza
Lui è proprio così, come appare nella gradevole immagine
fotografica di questa pagina: sorridente, sereno, con gli occhi
rivolti verso l’alto a comunicare fiducia e ottimismo.
Le socie del CIF lo conoscono soprattutto attraverso le
riflessioni pacate, profonde, ricche di dottrina e di fede,
permeate sempre di speranza cristiana, che egli ci propone
nei tradizionali incontri di spiritualità e nei brevi scritti con
i quali apre di solito i nostri Notiziari.
L’età (don Francesco ha ormai più di ottanta anni) ha un po’
segnato la sua persona. Ma soltanto
un po’. E il po’ è giustificato dai
suoi movimenti agili e disinvolti,
dallo sguardo vivace, dalla parola
pronta e cordiale: caratteristiche
certamente non comuni a chi si
ritrova in là con gli anni.
Potrebbe godere di una quiescenza
tranquilla, libera da preoccupazioni
contingenti, a leggere di teologia
e di esegesi, ad approfondire le
personali conoscenze di filosofia
e di psicologia che tanto lo
appassionano, a scorrere i giornali
per capire ciò che avviene nel
mondo…
Ma no! Lasciata “per raggiunti limiti
di età” la guida della parrocchia di
Tarcento dove aveva operato per ben
trentasei anni (in precedenza aveva
retto quelle di Segnacco e di Faedis), particolarmente onerosa
per la vastità del territorio e per le pressanti responsabilità
pastorali e finanziarie ad essa connesse (ricordiamo che don
Francesco fu l’infaticabile e vincente promotore di cento e
cento iniziative e interventi a favore delle case e delle chiese,
ben 11!, distrutte o danneggiate dal sisma del 1976), il
bonsignor nel 2002 si trasferì a Udine. Su designazione della
Curia e con piena sua adesione fu nominato rettore della
chiesa non parrocchiale di San Giacomo, sita nell’omonima
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
piazza cittadina, “responsabile (com’egli precisa) degli aspetti
spirituali, non finanziari” di quel notissimo e frequentatissimo
luogo sacro. Di esso ancora oggi egli continua ad occuparsi,
dedicandovi prioritariamente tempo ed impegno. Ma come
entrò, don Francesco, a far parte della famiglia CIF?
L’arcivescovo Brollo aveva fatto da poco il suo ingresso a
Udine. Gli facemmo la doverosa visita di benvenuto, per farci
conoscere e garantirgli la nostra volonterosa collaborazione.
Nel colloquio gli parlammo di un problema che stava
preoccupandoci. Don Giordano
Cracina, consulente ecclesiastico
allora in carica presso il CIF, aveva
comunicato la sua impossibilità
a conservare ulteriormente il
mandato: troppi impegni gravosi
e conseguente impossibilità ad
affrontarli, tutti, con efficacia.
- Ci dia una mano – dicemmo
all’arcivescovo.
- Chiedete aiuto a mons. Frezza
– ci rispose. – È arrivato anche lui
da poco qui a Udine. Non vi dirà di
no, sapendo oltretutto che io stesso
glielo chiedo per voi. –
Con il suo consueto sorriso don
Frezza acconsentì.
Divenne subito un amico:
amico dell’associazione, del cui
programma condivise subito sia
le finalità socio-culturali sia gli interventi operativi, amico
cordiale e discreto anche di qualche socia avvicinatasi a lui
per averne opportune indicazioni di vita.
In realtà i problemi delle donne e la situazione femminile
erano, e sono, ben noti a mons. Frezza: ha imparato a
conoscerli dal vivo, particolarmente attraverso il paziente
ascolto, nel buio del confessionale, di coloro che gli aprono
il cuore per ottenere, sì, il perdono delle colpe, ma anche
pag 15 novembre2009
per confidare a uno che sa ascoltare preoccupazioni,
ansietà, sconfitte e ricevere da lui comprensione, conforto,
consiglio.
Dalle sue confidenze intuiamo che alla conoscenza della
psicologia e della affettività femminile don Francesco
si è avvicinato fin da ragazzo, grazie al rapporto stretto
e amoroso con le donne della sua numerosa famiglia
contadina: mamma, zia, sorella, cugine. Accanto ad esse ha
vissuto gli anni precedenti l’ingresso in seminario; esse lo
hanno avviato al rispetto e alla considerazione per coloro
che, da sempre, “reggono i quattro angoli della casa”.
- È la mamma che mi ha comunicato il senso del dovere,
della responsabilità, dell’impegno; che mi ha insegnato a “vê
dûl” di chi soffre… Sentimenti con i quali ancora cerco di
contraddistinguere la mia azione di pastore. E mia sorella,
ormai anziana quanto me, continua a sorreggermi con la
sua saggezza con la sua saggezza e la sua esperienza e mi si
offre tuttora come punto di riferimento nei momenti difficili.
Mia madre… - Gli occhi di don Francesco luccicano di
commozione mentre parla di lei: – Ha voluto starmi sempre
vicino, sicura che la sua presenza concreta, oltre che rassicurare
lei stessa del mio benessere, mi avrebbe dato sostegno materiale
e morale. Per anni e anni, finché la salute gliel’ha permesso, ha
coperto in bicicletta, ogni giorno!, la distanza tra la sua casa
di Nimis e la mia sede pastorale. Splendesse il sole o cadesse
la pioggia, soffiasse la bora o l’arsura seccasse l’erba, le dolessero le
ginocchia o le si gelassero piedi e mani per il freddo. Nulla fermava
la vecchia bici nera che arrancava faticosamente sulle nostre colline!
Oh, i suoi pacchetti legati al manubrio! Ogni giorno un dono
e una sorpresa: una bottiglia di latte “apene molgiût”, una fetta di
formaggio, “chel che ti plâs”, la polentina, “che baste scjaldâle par vele
pronte”, i guanti di lana “par quant che tu vâs cul motorin”, i “cocìns
cui savôrs, ca ti fasin ben”… Cara mamma! Il conforto della sua
vicinanza! –
Si commuove anche l’intervistatrice, ascoltando le
confidenze di don Francesco. Ne condivide in cuor suo
le emozioni, avvicinandole in qualche modo a quelle del
suo vissuto personale, e pur nel timore di scivolare nel
sentimentalismo, non esita oggi a inserirle nell’affettuosa
presentazione del personaggio che sta descrivendo. Ma, fare
omaggio alla madre, così influente nella sua vita di uomo e
di prete ricordandola tanto da vicino, significa dopotutto
valorizzare una figura femminile di casa nostra, pur semplice,
pur comune. Non è questo, forse, l’intendimento delle nostre
specialissime schede, dei Medaglioni appunto?
Abbiamo incontrato, in occasione della chiusura dell’anno
sociale 2008–2009, il nostro caro don Frezza. Abbiamo
festeggiato con lui un momento particolarmente felice e
significativo del suo lungo iter sacerdotale: il 60° anniversario
della sua consacrazione al Signore. Gli abbiamo offerto un
modesto dono che possa testimoniare nel tempo la nostra
stima e il nostro affetto: una piccola realizzazione artistica
dell’orafo Mazzola che, siamo certe, egli ha gradito.
A nome di tutte le socie il Notiziario gli rinnova le felicitazioni
più vive e gli auguri più sinceri e cordiali per il suo futuro.
Lunga vita attiva, producente e gratificante al nostro caro
assistente spirituale.
Maria Di Marco
Carissime,
l’approssimarsi del Natale ci invita a partecipare al tradizionale
incontro di spiritualità,
che ogni anno riunisce aderenti, familiari e simpatizzanti per un
significativo momento di preghiera e di riflessione.
Raccomandiamo vivamente la partecipazione.
Un affettuoso arrivederci
La presidente provinciale
Sandra Nobile
Venerdì 18 dicembre 2009 – ore 16.00
Chiesa “Madonna del Giglio”
Fr. Madonna – TARCENTO
INCONTRO DI SPIRITUALITA’ NATALIZIA
Illustrazione della chiesa e meditazione guidate da
mons. Francesco Frezza,nostro assistente spirituale.
Seguiranno:
alle ore 18.00 celebrazione della Eucaristia
alle ore 18.45 cena e scambio degli auguri,
presso la Birreria Befed Brew Pub in via Udine 38 a Cassacco.
Segnalare, entro venerdì 11 dicembre, la propria adesione alla segreteria CIF.
La quota è di Euro 20,00.
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 16 novembre2009